La Piazza del Miranese nord - 2012ott n129

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16 Cultura Rassegna a Spinea Presentato il cartellone per l’anno 2012-2013

Teatrino Zero, fucina di cultura

neWS A Olmo di Martellago

Spettacoli di miStero

Ventisei gli spettacoli serali fino al 20 aprile, con musica jazz e classica, teatro contemporaneo, sperimentale di Alessandro Ragazzo

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nche quest’anno è tempo di “Teatrino zero” di via don Carraro a Crea, che mantenendo fede alla sua linea, presenta una ricca stagione artistica molto variegata, sia per il tipo di proposte culturali sia per la diversa provenienza degli artisti. Ventisei gli spettacoli serali fino al 20 aprile (tutti con inizio alle 21), di cui due già andati in scena a ottobre, con musica jazz e classica, teatro contemporaneo, sperimentale, di figura, civile, ventriloquia, performance visive e circensi, poesia, giullarate e nuove realtà emergenti, più cinque spettacoli domenicali per bambini. Dopo “Stanza di Orlando” del 20 ottobre e “Trash” di sette giorni più tardi, la rassegna continuerà sabato 3 novembre con “Annagramma via Artom. Monologo in parole e boxe” con Gianni Stoppelli, mentre il giorno 10 toccherà a “Una canzone tira l’altra”. Sabato 17 sarà la volta di “Finale di partita”, diretto e interpretato dal teatrino Giullare e sabato 24 e domenica 25 (alle 18) Armamaxa Teatro di Foggia proporrà “Orlando furiosamente solo rotolando”, con Lodovico Ariosto messo in scena e raccontato da Enrico Messina. Dicembre inizierà il giorno uno con “Italia libre. Appunti per una moderna rivoluzione borghese”, con Edoardo Fainello e Renzo Pagliarotono,

mentre all’Immacolata si potrà assistere al concerto di Aldo Tagliapietra, che racconterà la sua storia musicale attraverso le canzoni de Le Orme. Sabato 15 “Effetto sella” con la Microrochestra Venezia di Stefano Olivato e Leo Di Angilla e il 22 dicembre, Mario Pirovano proporrà “Johan Padan. A la descoverta de le Americhe”. L’anno nuovo si aprirà il 5 gennaio con “Baroque” della Contemporary Baroque Orchestra di Venezia, mentre sette giorni dopo, a Crea si esibiranno “I sacchi di sabbia” di Pisa con “Don Giovanni. Ein musikalischer spass zu Don Giovanni”. Ferruccio Brugnaro sarà sul palco il 19 gennaio, con “Marghera beat”. Ad accompagnarlo, ci sarà Rosa Amelia Brunello al violoncello e al contrabbasso. La compagnia stabile Lorenzo Da Ponte sarà in scena il 26 gennaio con “Narcissus”, scritto e diretto da Edoardo Fainello con Federica Girardello. “L’uomo dal fiore in bocca” del Cum&Munus Teatro di Catania aprirà febbraio il giorno due, con l’elaborazione drammaturgica e regia di Paolo Zaffaina. Il 9 febbraio Raum Raum di Trento metterà in scena “Delirium vitae” di e con Michele Vargiu e Giulio Federico Janni e il 16 febbraio arriverà Terracrea di Padova, con “Aviatori”. Ultimo evento del mese con “Fiato agli archi”, con l’omonimo

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Un spettacolo al Teatrino Zero gruppo di Forlì. Passando a marzo, sabato 2 Gigio Brunello di Venezia presenterà “Macbeth all’improvviso”. Il 9 marzo, Glauco Venier proporrà “Solo piano in rock”, il 16 “L’inferno” con il Cineforum Labirinto di Treviso e il 23, “Appunti per un’accorta gestione demografica” di e con Federico Paino. Il 30 marzo, “Groppi d’amore nella scuraglia” con Carichi sospesi di Padova. Il 6 aprile “Silenzio” della Fierascena di Udine, il 13 “Me la suono e me la canto” con Dante Cigarini e, infine, “Mari” il 20 aprile, con il Teatro Pubblico Incanto di Messina. Prezzo del biglietto intero 8 euro, ridotto 6.

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occherà anche Olmo il ciclo di eventi dedicati a “Spettacoli di mistero”, il festival che le Pro loco venete dedicano ai luoghi leggendari e misteriosi. L’appuntamento è per il 17 novembre alle 20.45 con l’associazione culturale “Il portico-Teatro club di Mirano. C’è una leggenda che interessa villa Foscari di Malcontenta, secondo cui il suo nome deriverebbe da una dama di casa Foscari, Elisabetta Dolfin, giovane vedova di un Pisani, andata in sposa a Nicolò Foscari nel 1555. Piuttosto libertina, il marito, stanco del suo comportamento così poco dignitoso e dei continui tradimenti, decise di esiliarla all’interno dell’edificio che aveva fatto costruire. Si dice che spesso si aggirasse sola e piangente alla ricerca di una via di fuga, supplicando di essere lasciata libera. Visse rinchiusa lì per quasi trent’anni. Si dice che abbia più volte tentato il suicidio gettandosi dal Naviglio Brenta che scorre proprio davanti la villa, senza però riuscirci. Alla fine morì in completa solitudine. L’episodio è tratto dal libro “E se il tempo finisse...” di Roberto Tono e l’ingresso sarà gratuito. A.R.


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