Teatro Toniolo, al via la nuova stagione a Mestre con il grande violoncellista Luka Sulic
di Venezia e Mestre
Da Bui a Szumski passando per Damiano e l’incognita Da Re, chi sono gli sfidanti
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Regionali: finalmente tutti ai nastri di partenza
DDopo un’estenuante attesa il centrodestra ha scelto il proprio candidato presidente della Regione. Sarà Alberto Stefani, segretario regionale della Lega e vice segretario nazionale di Salvini, a tentare di confermare il centrodestra in Regione. Il 77% conquistato da Luca Zaia alle elezioni del 2020 sembra essere molto lontano, ma nel centrodestra non sembra questa la principale preoccupazione. Le lungaggini nell’individuazione di Stefani, infatti, sono state determinate da un lunghissimo braccio di ferro a tre che ho visto coinvolti Fratelli d’Italia, Lega Nord e Forza Italia. Gli alfieri veneti di Giorgia Meloni, infatti, non hanno mai fatto di mistero della loro volontà di poter indicare il candidato presidente del Veneto: il ragionamento alla base di questa aspettativa prendeva le mosse sia dalla necessità di “rotazione” dopo 1 5 anni di Presidente leghista e dalla differenza di peso elettorale. La stessa Forza Italia, con il suo leader regionale Flavio Tosi ha sperato, fino a un certo punto, di potersi accreditare come il proverbiale e gaudente terzo tra i due litigati.
La Lega, però, ha tenuto duro fino all’ultimo ritenendo la candidatura in Veneto come la propria “linea del Piave”. Per farlo, sembra, aver garantito agli alleati un ottimo indennizzo.
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Movimento 5 Stelle: “Per la Regione candidati scelti dalla base, non imposti”
Modello Veneto TeSeO, al Teatro Stabile cultura formazione e lavoro; Beltotto rimette l’incarico
L’impresa della bellezza tra arte e letteratura, capace di generare economia, nuovo festival firmato Strukul
Un’indagine tra carte, cantieri e testimonianze per capire se l’ambizione del welfare diffuso sta diventando realtà
La denuncia dei rappresentanti sindacali: “Organici ridotti, ferie negate e turni infiniti mettono a rischio la salute dei pompieri”
Al voto il 23 e 24 novembre, compatti il centrodestra e il centrosinistra, almeno tre i candidati outsider
Le sfide del Pnrr tra tempo e metodo
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
S i avvicina inesorabilmente la scadenza europea fissata per il 30 giugno 2026, come termine ultimo per il completamento degli investimenti e il rispetto della tabella di marcia delle opere. Questo lasso di tempo, per quanto breve, è il punto focale di una sfida cruciale: mettere a terra il PNRR come strumento concreto per rigenerare il Veneto, ridurre i divari e rilanciare i territori.
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VENETO | 23-24 NOVEMBRE 2025
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Delfino sorprende a Venezia
L a Laguna di Venezia, famosa per la sua bellezza mozzafiato e la storicità dei suoi luoghi, è ora testimone di un evento insolito. Un delfino, mai visto prima in queste acque, è stato avvistato nei pressi di Piazza San Marco, incantando i residenti e i turisti con le sue evoluzioni. L’animale, che si è fatto notare negli ultimi giorni, potrebbe aver seguito dei banchi di pesci, come orate e branzini, che costituiscono il suo cibo preferito. Tuttavia, una volta entrato nella laguna, potrebbe aver perso la via d’uscita verso il mare aperto. Il delfino, protagonista inaspettato di questo scenario, si è fatto notare in particolare nelle acque che separano Pellestrina da Chioggia, fino a giungere nella zona centrale della laguna, proprio davanti a uno dei monumenti più iconici del mondo: Piazza San Marco. Nonostante l’affetto che molti motoscafisti locali sembrano nutrire nei confronti del mammifero marino, preoccupazioni per la sua sicurezza non mancano. L’animale potrebbe essere vulnerabile agli incidenti con le imbarcazioni, e la possibilità che venga ferito da un’elica è un rischio concreto. Per questo motivo, la Guardia Costiera ha lanciato un appello alla prudenza: tutti i mezzi in navigazione, inclusi i trasporti pubblici, sono invitati a prestare la massima attenzione.
Inoltre, le autorità chiedono a chiunque avvisti il delfino di avvisare prontamente la Capitaneria di Porto, per garantire che l’animale possa essere monitorato e, se necessario, assistito nel suo ritorno al mare.
Le sfide del Pnrr tra tempo e metodo
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Nel nostro Veneto i numeri parlano chiaro. Secondo dati di Ance Veneto, i progetti attivati sono più di 23.850 con una dotazione complessiva che supera i 14 miliardi. Tuttavia, non basta “attivare”: occorre realizzare, portare a termine. E già emergono segnali concreti di rallentamento. La lentezza non è solo un problema tecnico, ma è anche strutturale e amministrativo. La mole di vincoli, controlli, passaggi autorizzativi e procedure da rispettare, spesso differenziate tra ministeri, regioni, enti locali, diventa un ostacolo più che una garanzia. Le amministrazioni comunali, in particolare, lamentano difficoltà nel reperire risorse di cassa per anticipare lavori e interventi, nell’aspettare pagamenti centrali e nel districarsi tra moduli, rendicontazioni e controlli paralleli.
La tempistica è stringente: ogni ritardo mette a rischio l’erogazione delle rate e la possibilità che l’Italia, e il Veneto, perdano quote di fondi europei. Nel complesso nazionale, solo poco più del 40 % delle risorse PNRR sono state effettivamente spese a oggi. In questo scenario, si concentra una tensione: non solo applicare, ma farlo bene.
Anche la distribuzione delle risorse solleva interrogativi: non sempre il riparto risponde alle reali esigenze dei territori, perché i criteri, sovente nazionali e standardizzati, non tengono conto delle peculiarità locali. Si rischia così di vedere fondi correre verso aree già avvantaggiate, anziché dove c’è bisogno urgente di infrastrutture, servizi digitali ma anche alle persone più fragili, efficientamento energetico.
Non possiamo permetterci che il Veneto, regione virtuosa in termini di progetti attivi, resti vittima di lentezze burocratiche o disallineamenti centrali. Si invoca da più parti una semplificazione amministrativa drastica, un’autonomia decisionale rafforzata per le comunità locali, e soprattutto una cultura della responsabilità condivisa: Regione, Province, Comuni devono collaborare in sinergia, non gareggiare in scaricabarile.
La posta in gioco è troppo alta: non solo realizzare infrastrutture e investimenti, ma dare credibilità allo Stato, mantenere la fiducia dei cittadini e costruire un Veneto che non resti in ritardo rispetto alle sfide globali.
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è
La beffa. Le famiglie colpite dal guasto Enel attendono ancora i rimborsi assicurativi
Blackout di gennaio, ancora niente rimborsi per i residenti di Mestre
Niente rimborsi, solo silenzi. A Mestre i residenti colpiti dal blackout di gennaio, causato da una gru che tranciò un cavo Enel, attendono ancora i risarcimenti per caldaie e frigoriferi guasti. L’assicurazione non risponde più e l’Adico accusa: “Responsabilità chiare, ma nessuna volontà di risolvere”
N ove mesi dopo il blackout che ha messo in ginocchio diverse abitazioni di Mestre tra via Gozzi, via Aleardi e via Fogazzaro, gli inquilini coinvolti attendono ancora i rimborsi promessi. Il disguido era stato provocato l’11 gennaio scorso da una gru che, durante dei lavori in un cantiere, aveva tranciato per errore un cavo dell’Enel causando un’interruzione di corrente con danni significativi ad elettrodomestici e impianti. La ditta responsabile dell’incidente si era inizialmente assunta l’onere del guasto, assicurando che la propria compagnia avrebbe coperto le spese sostenute
dai residenti. Tuttavia, a oggi, nessuno degli aventi diritto ha ricevuto un solo euro. Non solo: secondo quanto riferisce l’Adico (Associazione Difesa Consumatori), da settimane l’assicurazione non risponde più nemmeno alle comunicazioni inviate.
“Siamo sconcertati – afferma Carlo Garofolini, presidente dell’associazione – i cittadini hanno inviato tutta la documentazione richiesta, comprese fatture e preventivi dettagliati. Eppure, nonostante l’incidente sia chiaro e la responsabilità riconosciuta, i rimborsi tardano e i residenti si sentono presi in giro”.
Il blackout aveva causato lo stop improvviso di caldaie, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, televisori e altri dispositivi essenziali, in alcuni casi compromettendone definitivamente il funzionamento. I danni sono
Tragedia a Venezia: giovane trovato annegato davanti alla stazione di Santa Lucia
Un giovane uomo è stato ritrovato senza vita nelle prime ore di sabato 4 ottobre, galleggiante in laguna davanti alla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia. Il corpo, avvistato intorno alle 4:30 nei pressi dell’imbarcadero del vaporetto, è stato recuperato dai soccorsi e identificato come un trentaduenne proveniente dalla provincia di Firenze.
Le prime indagini escludono segni di violenza o interventi esterni, lasciando spazio
all’ipotesi di un incidente o di un malore che avrebbe portato l’uomo a cadere in acqua. Una possibile scivolata sugli scalini ricoperti di alghe potrebbe aver causato la tragedia.
I carabinieri di Venezia hanno immediatamente avviato le verifiche, ma la Procura ha già disposto la restituzione della salma alla famiglia, che potrebbe aver perso il congiunto durante un soggiorno o una breve vacanza in laguna.
stati prontamente documentati e segnalati, ma ogni tentativo di ottenere un risarcimento si è finora infranto contro un muro di silenzi e rinvii.
“Comprendiamo che le pratiche assicurative richiedano
tempi tecnici,” aggiunge Garofolini, “ma qui si tratta di un danno diretto, con responsabilità accertata e documenti alla mano. L’atteggiamento dell’assicurazione appare come un disinteresse sistematico”.
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Dove finiscono i 201 milioni? Mappa di una rivoluzione urbana
D
al Lido alla terraferma si concretizza un ampio programma di investimenti pubblici legati al Pnrr: 53 opere per un totale di 187 milioni 743 mila 496 euro, cui si aggiungono altri 13 milioni 733 mila 800 euro di cofinanziamenti statali, per un totale complessivo di oltre 201 milioni di euro. L’assessore ai lavori pubblici, Francesca Zaccariotto, sottolinea come “tutti i lavori legati al Pnrr sono dettati dalla norma stessa e, per rispettare i tempi del cronoprogramma, abbiamo dato un’accelerazione. Il Pnrr ha messo alla prova anche la capacità di efficienza di un’amministrazione nel programmare tempi, gare, esecuzione dei lavori e affrontare eventuali problemi. Non è stato affatto semplice. Particolare merito va agli uffici delle Direzioni Lavori, capaci di monitorare e seguire le imprese, dimostrando una gestione efficiente e coordinata delle risorse pubbliche”.
A dimostrazione di questo im-
pegno, diversi interventi scolastici sono già stati completati. Gli asili nido “Coccinella” e “Pinocchio” a Mestre-Carpenedo, demoliti e ricostruiti ex novo, hanno richiesto ciascuno un investimento di 1.680.000 euro Pnrr e 168.000 euro di cofinanziamenti statali. L’Asilo Nido Delfino al Lido è stato riqualificato con 1.040.000 euro PNRR più 104.000 euro di cofinanziamenti statali. L’adeguamento sismico della Scuola Tintoretto a MestreCarpenedo ha richiesto 2.300.000 euro Pnrr e 80.611 euro di cofinanziamento statale, mentre la Scuola Lombardo Radice, sempre a Mestre-Carpenedo, è stata completata con 2 milioni di euro Pnrr e 30.085 euro di cofinanziamento statale. La Scuola G. Cesare in via Cappuccina ha beneficiato di 2.500.000 euro Pnrr, mentre la Scuola G. Gallina a Venezia-Cannaregio ha concluso i lavori di adeguamento sismico con 1.200.000 euro Pnrr. Tra i cantieri in corso spicca la Cittadella della Giu-
Il nuovo volto del trasporto veneziano
Il Comune di Venezia, grazie ai fondi del Pnrr, sta rinnovando la flotta degli autobus per il trasporto pubblico urbano, con l’obiettivo di garantire mezzi più moderni, sicuri e rispettosi dell’ambiente. “In attuazione del Pnrr il Comune di Venezia per tramite di Avm (società che gestisce in house il Trasporto Pubblico Locale urbano) si è provveduto ad acquistare 44 autobus elettrici che sono già tutti in servizio dai primi mesi del 2025, tutto ciò in coerenza con le tempistiche del predetto Pnrr. “I rimanenti 90 autobus ad Idrogeno saranno immatricolati entro giugno 2026 e successivamente si procederà alla graduale
stizia in piazzale Roma, con il terzo lotto di restauro dell’ex Manifattura Tabacchi, finanziato con quasi 30 milioni di euro Pnrr e altri 10 milioni di cofinanziamenti statali.
Nell’ambito della rigenerazione urbana, sono già stati completati il recupero dell’ex cinema Perla a Pellestrina, trasformato in sala polivalente (250.000 euro), la riqualificazione delle strutture degradate del Parco Albanese (2.300.000 euro), la riqualificazione delle piastre polivalenti nelle zone periferiche della terraferma (1.750.000 euro), e la demolizione di case abbandonate con realizzazione di una piazzetta con skate park in via Trieste a Marghera (529.228,76 euro, tra Pnrr e cofinanziamenti statali).
Gli interventi in corso, con collaudi previsti nei prossimi mesi, comprendono: il recupero dell’ex scuola di Trivignano a centro multi servizi sociali, completamento previsto ottobre 2025 (1.958.740,30 euro); l’adeguamento funzionale degli
messa in esercizio dei mezzi - dichiara l’Assessore alla mobilità Michele Zuin”. Gli autobus elettrici, prodotti da Man, sono dotati di tecnologie avanzate per sicurezza e comfort: illuminazione interna ed esterna a Led, sedili in plastica e alluminio, prese Usb, connettività Wi-Fi, sistema info-utenza audio/video, posto disabili con rampa manuale, videosorveglianza con sei telecamere, pedale di allarme per l’autista e monitor per la retromarcia. La ricarica avviene in deposito con colonnine fino a 150 kW, alimentando sei moduli batterie a 80 kWh ciascuno, per un totale di 480 kWh e un’autonomia prossima ai 400 km.
immobili di via Cafasso a Marghera per le strutture operative del corpo di Polizia Locale, in programma febbraio 2026 (1.921.362,50 euro); il recupero del Forte Manin per attività culturali, da completare entro giugno 2026 (3.000.000 euro); la riqualificazione degli spazi di Piazza Mercato a Marghera, prevista per giugno 2026 (4.172.120,43 euro); l’ampliamento del Parco San Giuliano, collaudo programmato aprile
I nuovi e-bus sono già impiegati sulle linee circolari di Mestre (31H/32H e 33H/34H) e sulle linee verso Pertini, Bissuola (24 e 24H) e Favaro (19), sostituendo gli autobus Euro 2 e Euro 3. L’impiego dei 44 mezzi permette una riduzione giornaliera delle emissioni pari a 42 kg di CO, 5 kg di HC, 105 kg di NOx e 3 kg di PM10, equivalenti alla capacità di assorbimento di centinaia di alberi. ”Si deve contestualmente segnalare - prosegue l’Assessore - che a metà settembre sono partiti anche i lavori da parte di Eni per la realizzazione dell’impianto di produzione dell’idrogeno che sarà utilizzato per rifornire i nuovi mez-
2026 (1.700.000 euro); e la ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’ex casermetta napoleonica a Forte Marghera, con consegna a gennaio 2026 (4.156.717,02 euro). In ambito digitale, sono in corso 13 interventi per un totale di 9.150.305 euro, con l’obiettivo di promuovere la transizione digitale, tra cui la migrazione in cloud di 21 servizi pubblici e il piano di cyber sicurezza. Guendalina Ferro
zi”. Con l’ingresso dei 90 autobus a idrogeno entro il 2026, si prevede una significativa riduzione delle emissioni sull’intero parco ACTV: PM10 oltre il 90%, NOx 87%, CO 73% e HC 90% - si legge nella nota ufficiale del Comune. Con un investimento di 87.451.102,00 euro di fondi Pnrr, il Comune di Venezia compie un passo importante verso una mobilità urbana più sostenibile: i cittadini possono già usufruire dei 44 autobus elettrici in servizio, mentre i 90 mezzi a idrogeno saranno progressivamente impiegati entro il 2026, garantendo trasporto confortevole e minori emissioni in città. (g.f.)
Francesca Zaccariotto
Focus
PNRR/2. A Cannaregio e Zelarino nascono i primi esempi di abitare assistito
Il cantiere del sociale: a che punto siamo promesse, ritardi e realtà da affrontare
D
ei 53 progetti Pnrr per i quali il Comune di Venezia è risultato beneficiario, 7 riguardano le politiche sociali, con un impegno complessivo pari a 5.316.500 euro. Si tratta di un pacchetto di interventi pensati per sostenere fragilità diverse: dalla residenzialità per anziani con perdita di autonomia, al sostegno alla disabilità, fino alla creazione di alloggi temporanei e servizi di prossimità. I progetti sono finanziati con risorse Pnrr e con ulteriori contributi pubblici, tra cui fondi regionali, avanzo di bilancio comunale e altre fonti di co-finanziamento. Tra le azioni già realizzate figura il restauro delle parti comuni del “complesso Asilo D’Este” a Cannaregio: la struttura è composta da 14 appartamenti pensati per persone anziane, singole o in coppia, che necessitano di un supporto parziale all’autonomia. Altri interventi sono in corso, con cantieri aperti e procedure avviate per dare concretezza alle altre misure del programma. Sull’azione dell’Amministrazione è intervenuto l’assessore alla residenzialità, Simone Venturini: “L’accesso ai fondi non è automatico, il Comune di Venezia ha potuto beneficiarne perché ha saputo mettere in piedi progetti validi e innovativi, riuscendo a gestire le risorse nei tempi previsti”. –Dichiara l’assessore - “Il primo obiettivo della nostra azione è quello di garantire forme di supporto a tutte le fasce di popolazione, dai bambini agli anziani. Lo abbiamo fatto sul fronte della residenzialità e delle politiche abitative, è l’esempio del progetto Housing First pensato per il contrasto alla povertà estrema, ma la nostra azione si estende ad altri progetti volti a prevenire situazioni di vulnerabilità delle famiglie, percorsi mirati a rafforzare i servizi sociali, anche con una particolare attenzione agli operatori coinvolti nella attività di supporto alla cittadinanza”.
complessiva di 480mila euro, di cui 450mila euro finanziati con fondi Pnrr e i rimanenti 30mila euro con finanziamenti regionali della Legge Speciale per Venezia”.
“Un esperimento importante – prosegue Venturini – che vedrà gli anziani vivere all’interno delle loro case con qualche sostegno e aiuto extra, come ad esempio la presenza di un assistente condominiale che ogni tanto verifica i loro bisogni attraverso un’analisi della situazione dell’anziano stesso o della famiglia”.
Case ristrutturate, cohousing e servizi di prossimità: così Venezia prova a ridisegnare le politiche sociali con fondi europei e cofinanziamenti regionali. Ma la corsa contro il tempo e la complessità delle procedure rischiano di rallentare l’impatto delle misure
Sul fronte delle politiche abitative, Venturini ricorda la concreta applicazione del modello Housing First con l’intervento all’asilo Casalingo Anna e Luigi D’Este: “L’ intervento complessivo di ristrutturazione ha previsto una spesa
Anche il progetto di Zelarino è chiamato a svolgere un ruolo esemplare: “Tra gli interventi in corso l’avanzamento della realizzazione del nuovo “condominio sociale” a Zelarino. Si tratta di un complesso abitativo che combina il modello di cohousing o alloggi assistiti con tecnologie domotiche e servizi di assistenza per supportare i residenti. Infatti, gli interventi rientrano all’interno di un progetto più ampio riguardante la ristrutturazione di diversi appartamenti di residenza pubblica collocati sia a Venezia che in terraferma”.
Il nuovo immobile, di due piani, si compone di quattro alloggi di 50 metri quadrati ciascuno, dotati di cucina e bagno che verranno arredati dal Comune. Gli anziani
potranno avere accesso a un’area comune al primo piano, dotata di cucina e sala pranzo, per prendere parte ad attività volte alla promozione della socialità, del mutuo aiuto e dell’indipendenza. La struttura sarà inoltre dotata di ascensore e al piano terra ci sarà l’ufficio dell’assistente di condominio, a disposizione dei residenti per qualsiasi supporto o eventuali emergenze. Gli interventi su Zelarino sono finanziati principalmente con fondi Pnrr e per la parte residua con avanzo di bilancio del Comune di Venezia: il costo complessivo è di 1.360.000
euro
Guendalina Ferro
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Vigili del fuoco di Venezia sul piede di guerra
I vigili del fuoco di Venezia dicono basta. Dopo mesi di sofferenze silenziose, arriva la rottura: la Funzione pubblica Cgil Veneto ha proclamato ufficialmente lo stato di agitazionedel personale del comando provinciale, denunciando una situazione al limite, fatta di organici insufficienti, ferie cancellate e condizioni di lavoro insostenibili.
A lanciare l’allarme sono Franca Vanto, segretaria della Fp Cgil Veneto, e Andrea Residori, coordinatore regionale dei vigili del fuoco per la stessa sigla sindacale. “Da troppo tempo –dichiara Vanto – le carenze vengono coperte forzando i pompieri a straordinari continui o a rinunciare al riposo dopo turni massacranti. Il sistema regge solo sulle loro spalle, a scapito della salute e della vita privata. Non possiamo accettare che la disponibilità personale diventi un alibi per l’immobilismo dell’amministrazione.”
Secondo il sindacato, il dispo-
sitivo di soccorso è al collasso. Le ferie vengono revocate per tappare i buchi, mentre i lavoratori sono costretti a sacrificare i propri diritti per garantire un servizio essenziale alla cittadinanza. “Durante l’estate – aggiunge Residori – il guasto all’impianto di condizionamento nella caserma di Mestre ha reso evidente anche il degrado delle condizioni ambientali in
cui operano i pompieri. Una situazione indegna e pericolosa”. Il sindacato ha già attivato la procedura di conciliazione prevista dalla legge 146/90, che regola i conflitti nei servizi pubblici essenziali. L’obiettivo è chiaro: costringere l’amministrazione a sedersi al tavolo, riconoscere le criticità e intervenire prima che la situazione esploda definitivamente.
Campello Motors svela nella sua sede la nuova Jeep Compass
Tra tradizione e innovazione, la nuova Jeep Compass è andata in scena con una spettacolare presentazione nella sede mestrina di Campello Motors, svelata davanti a un pubblico numeroso. Presente all’evento anche Novella Varzi, alla guida del mercato Jeep Italia, che ha ricordato la doppia anima del marchio: americano per nascita, profondamente italiano per visione industriale. Dopo il caso Avenger, disegnata a Torino e incoronata Car of the Year, anche la nuova Compass nasce al Centro Stile di Torino e sarà prodotta a Melfi: una scelta che valorizza una filiera da oltre 5.000 addetti e una cura del dettaglio tutta italiana. Per Campello Motors la serata è anche l’occasione per ribadire il radicamento sul territorio: sei sedi operative tra Mestre (due), Mirano, Padova, Vigonza e Monselice, 14 marchi rappresentati e un’estensione nel mondo delle due ruote. Un modello d’impresa che, sottolineano dall’azienda, punta su serietà, affidabilità e solidità, ingredienti che fanno da cornice al debutto di un modello definito “inizio di un nuovo capitolo”, non un semplice restyling. La nuova Compass riprende un linguaggio stilistico più pulito, in continuità con Avenger, e lo traduce in proporzioni più razionali: più spazio a bordo, finiture curate, assistenza alla guida di ultima generazione. In gamma, già ordinabili in anteprima, il Mild Hybrid da 145 CV e la versione Full Electric con autonomia dichiarata fino a 500 km; sono in arrivo il plug-in e il ritorno della trazione integrale, da sempre fiore all’occhiello del marchio. “Sul fronte mercato - spiega Luca Dal Mas, responsabile commerciale della sede Campello Motors di Mestre Terraglio - il posizionamento annunciato “da 39.900 euro” apre la porta a un pubblico più ampio: dal nucleo familiare al cliente giovane, con l’aspirazione a diventare prima e unica auto di casa. I primi esemplari sono attesi tra novembre e l’inizio del nuovo anno, ma gli ordini non mancano già in questa fase di preview”. In uno scenario competitivo reso più duro dall’avanzata dei marchi cinesi, Compass sceglie la via dell’identità: un SUV che unisce tradizione e innovazione, prestazioni e sostenibilità, con radici italiane e ambizione globale.
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Il riconoscimento. Innovazione, nuove tecnologie e sostenibilità al centro del contest internazionale
Venezia è stata selezionata tra le città vincitrici
della Sustainable Cities Challenge
Il Comune di Venezia è stato selezionato, insieme a Detroit (USA) e Varanasi (India), tra le città vincitrici della Sustainable Cities Challenge, un’iniziativa globale da 9 milioni di dollari promossa da Toyota Mobility Foundation. La Challenge mira a supportare le città nel migliorare e potenziare i propri sistemi di mobilità urbana, rendendoli più sostenibili, accessibili e sicuri.
L’iniziativa veneziana, interamente focalizzata sul territorio comunale — con particolare attenzione alle aree di terraferma e alle isole motorizzate— punta a incoraggiare un cambiamento concreto nelle abitudini quotidiane di spostamento. L’obiettivo è incentivare l’adozione di modalità di trasporto a basse e zero emissioni, come la mobilità attiva (bicicletta e spostamenti a piedi), il trasporto pubblico e le soluzioni di mobilità condivisa, generando benefici diretti per cittadini, utenti della città e ambiente urbano.
A seguito di una selezione internazionale, a maggio 2025, Toyota Mobility Foundation, in collaborazione con la Città di Venezia, ha annunciato i cinque finalisti scelti per procedere nella Sustainable Cities Challenge.
I team finalisti sono stati scelti da una giuria di esperti dopo un’attenta valutazione delle soluzioni mirate ad aumentare l’uso di modalità di trasporto a basse o zero emissioni di carbonio nella città di Venezia. I
cinque finalisti sono stati selezionati sulla base dei seguenti criteri: innovazione, impatto, utilizzo, sostenibilità finanziaria e capacità del team.
I giudici hanno premiato soluzioni che non solo promuovono un cambiamento comportamentale verso il trasporto sostenibile, ma che dimostrano anche una profonda comprensione del contesto locale, delle esigenze degli utenti e della fattibilità di implementazione.
Da ottobre 2025 fino a marzo 2026, i team finalisti saranno impegnati nell’implementazione sul territorio comunale della fase sperimentale delle loro proposte innovative.
Tutti i programmi possono essere testati gratuitamente da residenti non fino alla fine di marzo 2026, quando i cinque finalisti presenteranno i risultati raggiunti in vista della selezione dei vincitori finali della Sustainable Cities Challenge. Di seguito i finalisti e i nomi delle soluzioni da testare:
1-Factual & Open Move (ES+IT), nome idea “Andemo” : Andemo è una piattaforma digitale che raccoglie in tempo reale tutta l’offerta di mobilità a Venezia, permettendo anche l’acquisto di biglietti del TPL o dei bici park e l’accesso a incentivi e premi. Andemo incentiva l’esplorazione di soluzioni alternative all’auto per uno stile di vita più sostenibile. L’obiettivo è rendere gli spostamenti più economici, piacevoli e meno inquinanti per residenti e non.
2-Better Points (UK), nome idea “Bella Mossa” : “Bella Mossa” è un’app gratuita pensata per i residenti del Comune di Venezia, che consente di registrare i propri spostamenti e guadagnare punti convertibili in buoni o donazioni. I premi incentivano la mobilità sostenibile, con bonus per chi usa la rete ciclabile o si sposta a piedi. L’app propone anche mini sfide ed estrazioni a premi in collaborazione con partner locali. Oltre all’app, sono previsti momenti formativi su strada, per adulti, dedicati a un uso sicuro della bicicletta, nonché attività con le aziende del territorio per incentivare modalità alternative di spostamento casa-lavoro.
3-Instant System (FR), nome idea “MOVE APP” : MoVE APP aiuta residenti e utenti della città a muoversi a Venezia in modo semplice, veloce e soste-
nibile. L’app permette di vedere in tempo reale l’arrivo di bus e vaporetti, sceglie il percorso più opportuno da seguire in bici, promuove itinerari a piedi ottimizzati e propone soluzioni di mobilità condivisa. L’app permette di risparmiare tempo, denaro e ridurre le emissioni di CO scegliendo l’opzione più adatta alle esigenze di tutti.
4- Nudgd (SVEZIA), nome idea “Felici in Bici” : Nudgd è un’azienda svedese che facilita le persone nella scelta di opzioni sostenibili nella vita quotidiana, tramite la scienza dei “nudges”, cioè “spinte gentili”. Con un programma dedicato di nudges sia fisici che digitali, tramite il progetto “Felici in Bici”, Nudgd mira a rendere le scelte sostenibili immediate e automatiche, utilizzando la scienza comportamentale per guidare le persone nel cambia-
mento, passo dopo passo, nella vita di tutti i giorni. 5- Love to RIDE & Urban Tide (UK) :L’idea proposta dal team inglese unisce le competenze di UrbanTide, che fornisce dati aggiornati e analisi sulla mobilità urbana, con l’esperienza di Love to Ride, una piattaforma dedicata al cambiamento comportamentale. Il progetto si basa su campagne cittadine mirate, analisi dei flussi di mobilità in tempo reale e un forte coinvolgimento della cittadinanza. L’obiettivo è creare una comunità attiva, in cui le persone si incoraggiano a vicenda a scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Usare la bici diventa così un’esperienza condivisa, positiva e motivante, con effetti tangibili sulla salute, sull’ambiente e sulla qualità della vita nel territorio del Comune di Venezia.
Sostenibilità. Veritas, insieme alla Comunità del Bangladesh per promuovere la raccolta differenziata
Venezia lancia una campagna per informare i cittadini bengalesi
P arte da Mestre una nuova iniziativa di Veritas rivolta ai cittadini bengalesi del Comune di Venezia, con l’obiettivo di spiegare come conferire correttamente i rifiuti e contribuire alla pulizia della città. La campagna coinvolge la Comunità del Bangladesh e punta a promuovere buone pratiche ambientali tra la comunità straniera più numerosa del territorio comunale. All’incontro hanno partecipato l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin, il direttore generale di Veritas Andrea Razzini, il responsabile della Comunicazione Riccardo Seccarello e il rappresentante dell’associazione Venice Bangla School, Anwar Jewel. “L’obiettivo è spiegare, anche in maniera semplice e diretta, perché è importante non abbandonare i rifiuti e come questi possano avere una nuova vita se riciclati correttamente”, ha detto Razzini. La campagna prevede video in lingua bengalese realizzati con cinque testimonial della comunità, che spiegano come differenziare carta, plastica, vetro, metalli, organico, rifiuto secco e persino gli ingombranti come mobili
ed elettrodomestici. I contenuti saranno diffusi sui canali social della comunità bengalese, mentre manifesti e volantini bilingue saranno distribuiti nei quartieri dove vive la popolazione di origine bangladese, attraverso scuole, negozi e luoghi di ritrovo. Su i canali social di Veritas circoleranno materiali in italiano e brevi video informativi sulla campagna. “I cittadini provenienti dal Bangladesh residenti nel Comune di Venezia sono circa 22.000 – ha aggiunto Razzini –la seconda comunità più numerosa d’Italia dopo Roma. È fondamentale raggiungerli con messaggi chiari e mi-
rati.” Il prossimo passo sarà estendere l’iniziativa anche alle altre comunità straniere presenti in città, come cinesi, romeni, moldavi, ucraini, albanesi e macedoni, sempre con il supporto di testimonial locali. “Superata la barriera linguistica – ha spiegato De Martin – è più semplice trovare un terreno comune per il bene della città e dell’ambiente. La collaborazione è la chiave, sia per i rifiuti quotidiani sia per quelli ingombranti, spesso lasciati per strada. Questo progetto, pur coinvolgendo la comunità bengalese, porta un messaggio utile per tutti i cittadini veneziani.”
Metro Marghera, accordo dopo l’annuncio della chiusura
Dopo giorni di tensione e incertezza, arriva l’accordo tra Metro Italia e Filcams Cgil: gli otto licenziamenti previsti in seguito alla chiusura del punto vendita di via Colombara sono stati ritirati. I lavoratori coinvolti saranno ricollocati in altri negozi del gruppo, in particolare a Padova e Treviso, con incentivi economici per chi accetterà il trasferimento. Oltre alla garanzia del posto di lavoro, l’intesa prevede anche
un contributo economico per chi accetterà il trasferimento in una sede a oltre 50 chilometri di distanza, oltre a bonus all’esodo volontario per chi deciderà di intraprendere un nuovo percorso lavorativo. Inoltre, la data di chiusura ufficiale è stata posticipata dal 15 ottobre al 1° novembre, permettendo ai dipendenti di maturare un trattamento di fine rapporto e contributi più consistenti.
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L’esposizione. Brugnaro: “A Venezia la storia incontra il presente e dialoga con l’innovazione”
All’Arsenale 14 mila visitatori per il Salone dell’Alto Artigianato
Conclusa la terza edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano: quattro giorni all’Arsenale tra eccellenze di ogni regione, laboratori dal vivo e incontri su tradizione e innovazione. Confermata la certificazione ISO 20121 e l’appuntamento per il 2026
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Si è conclusa all’Arsenale la terza edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, che in quattro giornate ha richiamato circa 14 mila visitatori. Un dato che conferma la rassegna quale riferimento nazionale per la valorizzazione dei mestieri d’arte e dell’eccellenza manifatturiera, nella cornice suggestiva dell’antico cuore operativo della Serenissima.
Con 161 espositori provenienti da ogni regione, la manifestazione ha offerto un itinerario immersivo tra botteghe e maestranze che custodiscono e rinnovano saperi secolari. Legno, vetro, tessili, ceramica, metalli, carta, pietre e materiali preziosi si sono intrecciati a storie di famiglie, territori e comunità, restituendo il valore di un’identità che si riconosce nel “fare”.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Venezia e organizzata da Vela S.p.A., rientra nel progetto “Venezia e la sua laguna: gestione e valorizzazione dei flussi turistici” sostenuto dal Ministero del Turismo, finalizzato alla tutela e al rilancio dei Comuni a vocazione turistico-culturale legati al patrimonio Unesco.
Anche per quest’anno l’ente di certificazione RINA ha confermato la ISO 20121, attestando la gestione dell’evento secondo criteri di sostenibilità: una riconferma che avvalora l’impegno di Vela nelle principali manifestazioni del Comune.
“Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano è un orgoglio per Venezia e per l’Italia intera – ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro –. L’artigianato è la spina dorsale della nostra cultura e della nostra economia: non solo conserva la tradizione, ma innova, crea lavoro e genera bellezza. È fondamentale che questo patrimonio si rinnovi attraverso i giovani e la trasmissione dei saperi... Un arrivederci alla prossima edizione, da giovedì 1 a domenica 4 ottobre 2026 per continuare a celebrare e a dare voce alla bellezza del fare italiano”. Per quattro giorni gli spazi storici delle Tese e delle Nappe si sono trasformati in laboratori a cielo aperto, permettendo al pubblico
di osservare i processi di lavorazione e comprenderne il valore culturale e umano. In evidenza anche i mestieri veneziani, dall’arte vetraria ai merletti, dai mosaici alla tessitura. La Tesa 113 ha accolto progetti speciali a cura di MUVE Academy, promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, esito di collaborazioni con scuole e istituzioni culturali locali e nazionali: un ponte concreto tra tradizione d’officina e formazione delle nuove generazioni. Non solo esposizione: il Salone si è confermato luogo di confronto, con presentazioni, talk e momenti culturali che hanno messo in dialogo tradizione e contemporaneità. Tra gli appuntamenti di rilievo, il convegno sul restauro della cantoria della Scuola Grande di San Rocco, realizzato grazie alle maestranze venete, testimonianza tangibile del ruolo insostituibile dell’artigianato nella tutela del patrimonio. Guardando avanti, è stato presentato il progetto “Archivio delle Mani Maestre”, ideato da Patrizia Ramacci e curato da Gypsea: una collezione di calchi delle mani di artigiani e maestri contemporanei, simbolo di memoria viva e trasmissione dei saperi. Il pubblico ha partecipato anche al Public Talk “I mestieri dell’arte. Musei in dialogo con le scuole”, promosso dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, dove studenti, docenti e istituzioni hanno affrontato temi cruciali: passaggio generazionale delle competenze, raccordo tra formazione e lavoro, sostenibilità dei processi e
apertura all’innovazione, con i musei come presidi dinamici per apprendimento e sperimentazione. Nel contesto della terza edizione è stata inoltre annunciata la candidatura a IGP del merletto di Burano, promossa dall’Associazione Il Merletto di Burano, che riunisce cinque storici produttori dell’isola: un passo decisivo per la tutela di una tradizione iconica e per la valorizzazione delle maestranze locali. “Gli appuntamenti ormai consolidati del Salone Nautico, attivo dal 2019, e del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, inaugurato nel 2023, dimostrano concretamente quanto sia strategico questo connubio tra filiera locale e utilizzo temporaneo di aree cittadine. L’Arsenale in particolare – aggiunge Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela S.p.A. –. Questa edizione conferma la lungimiranza dell’Amministrazione comunale nel creare uno spazio dedicato agli artigiani”. “Il successo del numero di visitatori e dei 161 espositori – ha aggiunto Alberto Bozzo, direttore commerciale del Salone – è la prova che c’è un grande desiderio di artigianato, inteso come esperienza autentica e come valore culturale. Quest’anno abbiamo ampliato le categorie merceologiche e, di conseguenza, il numero delle Tese e delle Nappe che le hanno ospitate, arrivando a 8 in totale. Inoltre, abbiamo ampliato le dimostrazioni dal vivo. Il Salone cresce e continuerà a crescere in qualità, perché racconta un’Italia che ha ancora molto da dire al mondo.”
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Arte nell’arte. Il cuore della città diventa il palcoscenico del viaggio musicale firmato Claudio Baglioni
Claudio Baglioni sceglie Piazza San Marco per l’apertura del suo “GrandTour”
Venezia apre il “GrandTour La Vita è Adesso”, 40 tappe per celebrare i 40 anni dell’album simbolo di Claudio Baglioni. Un viaggio musicale tra arte, emozione e luoghi iconici d’Italia
V enezia, nell’ambito del Festival della Bellezza, sarà la prima di 40 tappe del “GrandTour La Vita è Adesso”, progetto musicale dal vivo che celebra i 40 anni dell’album più venduto di sempre in Italia, “La vita è adesso, il sogno è sempre”.
Da giugno a settembre 40 concerti speciali in alcuni dei più suggestivi scenari d’Italia, che ospiteranno gli spettatori come protagonisti di un viaggio irripetibile attraverso la bellezza, l’incanto della musica e la forza delle emozioni senza tempo.
Questo viaggio non poteva che prendere il via in un luogo iconico come Piazza San Marco, debutto storico per l’artista, in un contesto culturalmente prestigioso come il Festival della Bellezza. Il percorso seguirà poi itinerari di grande interesse e valore storico, archeologico, artistico e paesaggistico.
Un’esperienza unica la cui visione richiama lo spirito dei Grand Tour, i lunghi viaggi d’istruzione e formazione che, a partire dal XVIII secolo, artisti, intellettuali e giovani aristocratici europei intraprendevano per accrescere la propria conoscenza dell’arte, della cultura e della Bellezza del continente, con l’Italia come meta privilegiata o, spesso, conclusiva. Le città d’arte disseminate nella Penisola diventavano tappe fondamentali per comprendere le radici della civiltà europea e lasciarsi ispirare dalla sua grandezza.
Così come il Grand Tour trasformava profondamente chi lo intraprendeva, anche questi concerti scriveranno pagine indelebili sia per l’artista, che si racconterà con la sua musica sui palchi immersi nella meraviglia di questi luoghi, sia per chi vi parteciperà, condividendo quei momenti unici, capaci di unire le persone e di creare ricordi incancellabili.
punti vendita e nelle prevendite abituali.
Il direttore artistico del Festival Alcide Marchioro ringrazia sentitamente Claudio Baglioni “per aver scelto di inaugurare col Festival della Bellezza questo suo progetto artistico nel segno della bellezza, della poesia, dell’incanto, delle emozioni, dei ricordi, delle radici della nostra civiltà. C’è piena sintonia tra il pro-
I biglietti saranno disponibili dalle ore 11.00 di domani, lunedì 29 settembre, per 24 ore in esclusiva in prevendita per gli iscritti al Fan Club, dalle ore 11.00 di martedì 30 settembre per 48 ore in esclusiva per i clienti Telepass e dalle ore 11.00 del 2 ottobre su TicketOne.it e nei
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posito dell’Artista e il nostro Festival di Arte nell’Arte, di creazione di una simbiosi tra luoghi, arte e pensiero, scenari storici ed espressioni artistiche”.
Soddisfazione per il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: “Il 29 giugno 2026 Piazza San Marco accoglierà una serata indimenticabile con uno dei più grandi protagonisti della musica italiana, che partirà proprio da qui per un tour attraverso la Penisola. Un evento unico in uno dei luoghi più iconici del mondo, per celebrare insieme la bellezza della musica. Un’occasione per vivere Venezia in un’atmosfera magica, con il cuore aperto all’emozione e al rispetto per la nostra Città”. In questo “GrandTour”, prodotto e organizzato da Friends & Partners e Come s.r.l.., Claudio Baglioni – accompagnato dall’intera formazione di 20 musicisti e coristi, che ha registrato la nuova edizione di “La vita è adesso, il sogno è sempre” – interpreta, per la prima volta, l’album nella sua interezza, unitamente all’esecuzione dei più grandi successi che hanno costellato i suoi 60 anni di carriera, pietra miliare della cultura popolare italiana.
L’esperienza live è il culmine delle iniziative per festeggiare il leggendario album che, pubblicato l’8 giugno 1985, ha segnato un’epoca di musica e di costume, incarnando le speranze degli anni Ottanta. Il suo successo ineguagliato lo rende ancora oggi il disco più venduto di sempre nel nostro Paese. Un unicum della storia della musica italiana non solo in termini di record di vendite – 4 milioni e mezzo di copie – ma anche di numero di settimane in classifica, con la permanenza in vetta per 27 settimane consecutive e la presenza ininterrotta per oltre un anno nelle prime posizioni. Per il Festival della Bellezza sarà un importante ritorno in piazza San Marco dopo l’evento con Patti Smith il 7 luglio di quest’anno. Il Festival, promosso dalla Regione Veneto tra i “Grandi Eventi”, si conferma un unicum nel panorama internazionale con appuntamenti in spettacolari luoghi d’arte simbolo del patrimonio storico-artistico italiano dal VI secolo a.C. al ‘900, con lectio filosofiche, letterarie e sull’arte, eventi teatrali inediti, prime nazionali e concerti speciali.
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Inaugurazione.
Luka Šulic inaugura il 18 ottobre la nuova Stagione del Teatro Toniolo
Con una serata di Gala aperta al pubblico e dedicata alla grande musica, il Toniolo riapre le porte alla città. Protagonista sarà Luka Šulic, in concerto con il suo ultimo album “Life”. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria dal 3 ottobre
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Il Teatro Toniolo inaugura la nuova Stagione 2025.26, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia, sabato 18 ottobre alle ore 19.30 con una Serata di Gala in cui sarà protagonista il violoncellista Luka Šulic, in un intenso concerto che presenterà l’ultimo lavoro da solista.
Per partecipare all’evento, ad ingresso gratuito, è obbligatoria la prenotazione su Vivaticket da venerdì 3 ottobre. È gradito l’abito scuro.
“Il Toniolo è pronto ad riaprire le porte alla città con le nuove stagioni e lo fa con uno spettacolo dedicato a tutti i cittadini e visitatori che vogliono festeggiare con noi. Il Toniolo è diventato la casa della cultura per eccellenza a Mestre, è un luogo ambito da produttori, artisti e compagnie che si sentono sempre accolti dal nostro pubblico ogni volta che salgono sul palcoscenico. L’impegno di questa amministrazione è sempre stato assiduo e capillare per raggiungere e coinvolgere le persone e per rilanciare i luoghi della cultura in città dai teatri, al Candiani, all’Emeroteca, alla Biblioteca. Sono spazi che sono stati ripensati per stimolare la cittadinanza di tutte le età a coltivare interessi e passioni” è il commento di Giorgia Pea, consigliere delegata “Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema”.
Il protagonista dell’apertura del Toniolo è il violoncellista Luka
Šulic: nel 2022, ha ridotto l’intensa attività concertistica dei 2Cellos per dedicarsi alla creatività e alla famiglia, dando il benvenuto al suo quarto figlio.
Da questa pausa nasce Life, album che segna il suo debutto come compositore e arrangiatore, un ritorno alle sue radici musicali che si esprime in un sound evocativo, arricchito da armonie lussureggianti, archi avvolgenti e una linea di violoncello di straordinaria bellezza.
L’album, che rappresenta la personale interpretazione musicale di Luka del “flusso della vita”, ha tratto ispirazione dalla natura, dai legami familiari e dal caleidoscopio di gioie e difficoltà dell’esistenza.
“Nella tradizione classica, spesso non c’è abbastanza spazio per la creatività,” afferma Šulic. “Credo che la massima espressione sia
possibile solo quando si crea qualcosa di proprio, e a casa con la mia famiglia, questa creatività ha avuto modo di svilupparsi organicamente”.
I brani di questo nuovo album dimostrano la maestria di un musicista che, dopo anni di successi internazionali, ha saputo riversare la sua anima in opere profondamente personali. Luka Šulic sarà accompagnato da Benjamin Ziervogel, violino, Raphael Kasprian, violino, Jožef Bisak, viola, Thomas Wiesflecker, violoncello e Simon Kravos, pianoforte.
L’evento è organizzato in collaborazione con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale, nell’ambito di Palcoscenici Metropolitani grazie al finanziamento del Fondo Nazionale Spettacolo dal vivo, Ministero della Cultura.
Centro Candiani, Not Only for Kids: in arrivo una stagione di spettacoli e laboratori
Il Centro Candiani presenta la nuova, entusiasmante stagione di eventi per bambini e famiglie Not Only For Kids 2025.26, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia. Il programma è un invito a esplorare temi universali come il cambiamento, l’errore, e la condivisione, attraverso spettacoli teatrali e laboratori creativi pensati per un coinvolgimento attivo di adulti e piccini.
Il cartellone degli spettacoli, tutti in programma nell’Auditorium al 4º piano del Centro Candiani, offre un ricco ventaglio di esperienze emozionanti, un viaggio tra
metamorfosi, fantasia e luce.
Si parte con Tutto cambia! (domenica 2 novembre 2025, ore 17.00), un viaggio poetico nel mondo della metamorfosi, ispirato a racconti classici e moderni.
Con il Teatro Gioco Vita, lo spettacolo affronta con delicatezza il tema del cambiamento, mostrando come ogni “metamorfosi” porti una nuova, grande opportunità. Consigliato dai 4 anni. Allo spettacolo è inoltre abbinato, nella stessa giornata alle ore 15.00, il laboratorio di movimento e pratiche artistiche Tutto si trasforma! dove i partecipanti creeranno un’opera
visiva con elementi riciclabili per allenare la flessibilità e l’immaginazione. Per bambini/e dai 4 agli 8 anni e genitori.
Il nuovo anno inizia con un percorso divertente, ispirato a Gianni Rodari e Bruno Munari, Grammatica della fantasia (martedì 6 gennaio 2026, ore 17.00) per celebrare l’importanza dell’errore per creare e vivere, trasformando gli sbagli in esperienza. Lo spettacolo, a cura de La Piccionaia, è accompagnato da strumenti e pratiche per l’inclusività, anche grazie all’utilizzo di LIS e LISt. Consigliato dai 5 anni.
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Inaugurazione. Serata di Gala con il violoncellista per l’apertura della Stagione 2025/26 a Mestre
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Luka Šulic inaugura il 18 ottobre la nuova Stagione del Teatro Toniolo
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Serie A. Conquistati anche gli ottavi di finale di Coppa Italia
Venezia, la laguna si infiamma: partenza sprint e sogni da Serie A
U n inizio campionato di Serie B così, a Venezia, con grande convinzione seppure con qualche passaggio a vuoto, i tifosi arancioneroverdi potevano anche aspettarselo e la fiducia nei mezzi messi in campo dalla dirigenza non è mai venuta meno. Tra Coppa Italia e campionato, la squadra del Presidente Niederauer ha mantenuto alta la tensione, lasciando intendere che l’obiettivo stagionale non è un mistero: tornare in Serie A, e farlo da protagonista. Il Venezia è partito a razzo, mostrando fin da subito una solidità e una qualità di gioco che hanno entusiasmato il pubblico del Penzo. La mano del
direttore sportivo Filippo Antonelli si vede: una rosa costruita con equilibrio, esperienza e giovani di prospettiva, consegnata allo “specialista delle promozioni” Stroppa, che ha già dimostrato di saper far rendere al massimo i suoi gruppi.
Dopo il primo sprint, però, qualche scivolone è arrivato, come la sconfitta interna con il Cesena. Passaggi a vuoto fisiologici e cali di concentrazione hanno ricordato che la Serie B è un campionato lungo e insidioso, dove basta poco per finire in mezzo alla corrente. Ed è stato proprio quando serviva una reazione che il Venezia ha ritrovato il passo giusto. La prova di
maturità è arrivata con il pareggio a Palermo e la vittoria contro il Frosinone, capolista e squadra da battere: una prestazione di carattere, intensità e qualità, che ha riportato entusiasmo e fiducia. Poi, il colpo di scena in Coppa Italia. Sul campo dell’Hellas Verona, i lagunari hanno resistito, sofferto e alla fine festeggiato ai rigori, conquistando una qualificazione storica agli ottavi di finale. Prossima tappa: San Siro, il 3 dicembre, contro l’Inter. Una sfida che profuma di grande calcio e che premia il lavoro di un gruppo in crescita costante. Il Venezia c’è, insomma. Ambizioso, organizzato e consapevole dei
propri mezzi. Stroppa ha rimesso in rotta la sua nave dopo qualche mare mosso, e ora la laguna sogna in grande. Perché tra pressing, qualità e una fame di riscatto che si
Successo di pubblico e spettacolo per la Reyer City League 2025
Una scenografia da brividi, un pubblico incredibile e un’energia travolgente. Il gran finale della Reyer City League, andato in scena nella storica cornice di Campo Santa Maria Formosa a Venezia, è stato un successo straordinario, la conclusione perfetta di un viaggio che ha infiammato le piazze del territorio nella seconda parte di questa estate. A rendere la giornata ancora più speciale, la presenza dei giocatori della prima squadra maschile Carl Wheatle e Denzel Valentine presi letteralmente d’assalto dall’affetto dei tifosi. Insieme a loro, anche Carlotta Berti, content creator, Carlo D’Alpaos, e tanti altri appassionati, a testimonianza di un evento capace
di unire tutta la comunità. Il torneo è stato spettacolare: dopo una fase a gironi, le semifinali hanno visto gli FDC Tunes superare i Golden Hour al termine di una partita combattutissima, mentre gli Zero3x3 hanno avuto la meglio su I 3 moschettoni. La finalissima tra FDC Tunes e Zero3x3 è stata uno spettacolo di canestri incredibili, dominata dagli FDC Tunes che si sono imposti per 21-10, laureandosi Re della Reyer City League 2025. I premi individuali sono andati a Davide Cecchin degli Zero3x3, nominato Banca Annia MVP , e a Cristiano Comunello degli FDC Tunes, che è stato il New Goose’s Top Scorer della tappa finale. La Reyer City League
Calcio giovanile Venezia, al Progetto Unione ecco 4 new entry
Il Progetto Unione continua la sua crescita, rafforzando il legame tra il Venezia FC e il territorio. Sono quattro le nuove società affiliate che sono entrate a far parte della rete arancioneroverde: A.S.D. CoMoTe, U.S. Spilimbergo, ANR Cappella Maggiore Fregona e A.S.D. Cometazzurra. Con questi ingressi, diventano 17 le società affiliate, unite dalla volontà di promuovere la crescita tecnica e umana dei giovani calciatori attraverso metodologie innovative e un costante scambio di competenze tra professionismo e dilettantismo. Il progetto si sta evolvendo anche interna-
mente, con un ampliamento dello staff dedicato. Accanto a Giorgio La Vista, direttore tecnico del settore giovanile, entrano a far parte del team Alberto Romano, responsabile delle Attività di Base, e l’allenatore Vincenzo Biancon, che guiderà lo staff degli allenatori coinvolti del progetto. Sono in programma nuove iniziative e attività volte ad arricchire l’esperienza di giovani calciatori, allenatori e comunità locali, rafforzando ulteriormente il ruolo del Venezia FC come punto di riferimento per il calcio giovanile. Il percorso del Progetto Unione prosegue con determinazio-
sente fin dal primo fischio, l’obiettivo è chiaro: tornare tra i grandi, stavolta per restarci.
nasce da una mission chiara e ambiziosa: portare la pallacanestro e il marchio Reyer fuori dai palazzetti, nelle piazze, nel cuore del nostro territorio. Il torneo, che ha visto sfidarsi un totale di 40 squadre e circa 160 giocatori, è il cuore pulsante dell’evento, ma la vera forza della City League è il coinvolgimento totale che sa creare. Non è un evento solo per chi gioca, ma soprattutto per chi passa, si ferma e si lascia catturare dall’energia, dalla musica del DJ set, da chi si diverte con le attività collaterali come la ruota della fortuna o i laboratori di upcycling. Insomma una festa di sport aperta a tutti che anche quest’anno ha regalato energia ed entusiasmo.(c.a.)
ne, consolidando una rete sempre più solida e capace di crescere insieme, unita dalla passione per il calcio e dai valori condivisi dello sport. Intanto, i ragazzi dell’Academy hanno aperto la Maratonina di Mestre presenti per l’occasione per dare il via ufficiale all’evento giunto alla 16esima edizione. Pochi minuti prima dell’inizio i piccoli grandi atleti arancioneroverdi, di età compresa tra i 6 e i 9 anni, hanno preso parte alla “Breve corsa dei piccoli Leoni”, per poi aprire la strada ai 1187 runner iscritti alla manifestazione. (c.a.)
Riccardo Musacco
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Regionali: finalmente tutti ai nastri di partenza
In cambio del via libera Stefani, infatti, Fratelli d’Italia otterrà la maggioranza degli assessorati di peso, le poltrone più importanti delle Aziende regionali e la possibilità di indicare i candidati sindaci per le elezioni di Venezia del 2026 e di Padova del 2027. Forza Italia, dal canto suo, avrebbe “portato a casa” un paio di assessorati dei quali uno molto importante, e qui Flavio Tosi continua a proporsi per tornare a quello alla Sanità, e, con ogni probabilità, la scelta del candidato sindaco di Verona (2027). Ovviamente non sapremo mai, fino alla prova dei fatti, se questo accordo sia esattamente così
I candidati/1. Centrosinistra compatto
dettagliato o se sia qualcosa che ci assomiglia molto: quello che è certo è che per “trovare” la quadra gli alleati hanno dovuto mettere sul piatto tutto. Come se non bastasse pare che la Lega avrebbe aperto alla possibilità di cedere la Regione Lombardia (al voto nel 2028) a Fratelli d’Italia e si sia detta disposta a sostenere in parlamento la riforma della legge elettorale, che porta a un antipasto di premierato forte, che vuole Giorgia Meloni. Dall’altra parte la squadra a sostegno del principale competitor, Giovanni Manildo, continua a crescere. L’avvocato trevigiano, un passato da scout e da sindaco,
Manildo a metà campagna: già 200 incontri tra idee e ascolto
Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per la coalizione di centrosinistra, compatta come non succedeva da tempo, traccia un primo bilancio a metà campagna elettorale, celebrando il lavoro di ascolto e confronto portato avanti in questi primi due mesi. Con oltre 200 incontri già realizzati in tutto il territorio veneto e migliaia di persone coinvolte, Manildo si dice soddisfatto del percorso intrapreso, sottolineando come il suo approccio sia stato tutto centrato sull’ascolto attivo e sul coinvolgimento diretto dei cittadini e delle realtà locali.
“Non abbiamo avuto il tempo di fermarci a passerelle, ma abbiamo voluto ascoltare, confrontarci e raccogliere le proposte e le necessità delle persone che vivono il nostro territorio ogni giorno. È questo il metodo con cui vogliamo costruire il futuro del Veneto: partendo dai problemi reali, dalle esigenze concrete delle persone”, aggiunge Manildo, ribadendo il suo impegno a promuovere una partecipazione attiva e inclusiva nella gestione della Regione.
Il candidato del centrosinistra mette in evidenza le principali tematiche affrontate finora: dalla sanità pubblica, che dovrà essere “una priorità della Regione”, con l’implementazione delle case di comunità e un maggior numero di medici, alla necessità di rispondere alle problematiche giovanili, soprattutto quelle legate all’emigrazione forzata dei ragazzi veneti a causa di mancanza di opportunità. Secondo Manildo, il vero problema del Veneto è la difficoltà di attrarre e trattenere talenti e imprese, e la soluzione
passa attraverso un governo partecipato, che metta al centro della propria agenda le esigenze dei cittadini, senza inseguire gli interessi di parte. “Il Veneto deve tornare ad essere una terra che sa attrarre persone, talenti e opportunità. Solo con la partecipazione e l’inclusione riusciremo a costruire un futuro che dia risposte concrete alle esigenze di tutti”, afferma, lanciando un appello a tutti i veneti per unirsi al suo progetto di cambiamento.
L’appello alla partecipazione si fa ancora più forte mentre la campagna entra nel vivo. Manildo chiede ai cittadini veneti di non limitarsi ad ascoltare, ma di essere protagonisti del cambiamento. “Il Veneto è una comunità che deve crescere insieme”, conclude, sottolineando che il suo progetto è costruito per chi vuole un futuro migliore per la regione.
ha incassato il sostegno di Rifondazione Comunista, che in prima istanza sembrava volersi candidare contro, e di Azione, Italia Viva, +Europa e Partito Socialista che correranno insieme in una lista che si chiamerà “Uniti per Manildo”. Con questi due nuovi ingressi, Manildo potrà contare su di una squadra composta da sette liste per compiere un’impresa certamente molto difficile, ma che difficilmente non avrà l’esisto scontato di cinque anni fa. Sugli altri candidati bisognerà capire se supereranno lo scoglio della raccolta delle firme entro i tempi stabiliti, ovvero l’ultima settimana di ottobre.
I candidati/2. 32 anni, parlamentare della Lega
Il centrodestra ha scelto, il candidato è Alberto Stefani
Già da più di un mese Alberto Stefani, enfat prodige della Lega, aveva iniziato a girare il Veneto quasi quotidianamente e la voce che lo voleva come candidato alla presidenza della Regione si è fatta via via più insistente. L’ufficialità è arrivata il 7 ottobre scorso, con l’annuncio dell’intesa nel centrodestra nel complicato scacchiere politico nazionale. Stefani, 32 anni, si candida perciò a diventare il più giovane presidente di Regione. Padovano di Borgoricco, ci sui è stato sindaco a 26 anni, dopo essere entrato il Parlamento a 25, Stefani è laureato in giurisprudenza con il massimo dei voti e tuttora prosegue l’attività di ricerca. Nel 2022 è stato confermato parlamentare e nel 2023 è stato eletto segretario regionale della Liga Veneta.
“Ringrazio la coalizione di centrodestra per il sostegno, ora avanti verso il traguardo - ha dichiarato -. La nostra squadra è pronta ad amministrare la Regione, in continuità con l’ottimo lavoro di Luca Zaia. Il nostro impegno è chiaro: metteremo davanti a tutto, anche alle logiche della politica, le necessità delle persone - spiega Stefani - Accetto questo confronto forte di un’eredità solida. Abbiamo davanti grandi e nuove sfide, che meritano di essere affrontate con energia. A partire dal disagio giovanile, dall’invecchiamento della popolazione, dalla crisi economica internazionale, sino alla difesa dell’ambiente e del lavoro. Trascorrerò la campagna elettorale nelle piazze e nelle periferie dei nostri Comuni, cercando di stringere la mano a quanti più Veneti possibile Ascolterò tutti, compreso chi non la pensa come me”.
Stefani aggiunge: “Credo nel confronto leale fra idee, rifiuto lo scontro personale. In politica non cerco nemici da abbattere, ma avversari con cui dialogare”. Quindi uno sguardo al sociale: “Sarà il primo punto del nostro programma di governo. Il Veneto ha davanti a sé sfide nuove, quali l’invecchiamento della popolazione, l’aumento del disagio giovanile, l’incremento delle patologie croniche e neurodegenerative. Per questo stanzieremo ancora più risorse in un comparto che sarà protagonista nell’attività amministrativa. Istituiremo anche un assessorato al Sociale, indipendente e con portafoglio. Abbiamo bisogno di un Veneto che si faccia comunità, che accompagni la persona e la famiglia, in continuità con quanto già fatto negli ultimi anni”.
Alberto Stefani
Giovanni Manildo
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Fabio Bui guida i Popolari per il Veneto: “È tempo di un nuovo protagonismo”
F abio Bui, ex sindaco di Loreggia e già presidente della Provincia di Padova, 60 anni, scende in campo come candidato presidente della lista Popolari per il Veneto, pronta a presentarsi in autonomia alle prossime elezioni regionali. La formazione politica, che accoglie anche esponenti provenienti da movimenti autonomisti locali, punta a dare voce e rappresentanza a un territorio ricco di tradizioni civiche e culturali, spesso trascurato dalla politica nazionale.
I Popolari per il Veneto si ispirano a modelli di successo come
la CSU bavarese e la Südtiroler Volkspartei, proponendo un progetto che valorizzi le persone, le comunità locali e la responsabilità condivisa, distaccandosi dalle logiche dei partiti nazionali che, secondo Bui, hanno spesso sfruttato il Veneto senza difenderne gli interessi.
“Dopo anni di promesse disattese sull’autonomia – afferma Bui – il Veneto ha bisogno di un voto di fiducia per ritrovare la propria identità e forza. Non servono slogan, ma soluzioni concrete che mettano al centro
la sussidiarietà e il rafforzamento delle nostre comunità. Solo così potremo restituire al Veneto dignità e futuro. Il Veneto - sottolinea - deve diventare protagonista nelle scelte europee per i trasporti, l’economia e l’ambiente. Serve superare l’idea dei “paroni a casa nostra” e aprire finalmente la stagione dei protagonisti a casa nostra, dove il Veneto non debba più accontentarsi delle briciole ma sappia far sentire con forza la propria voce ai tavoli decisionali. Per questo diciamo con chiarezza: il Veneto al centro. Al centro dei nostri interes-
si, delle nostre scelte e della nostra visione politica”. Questi i punti programmatici. Lavoro e imprese locali: sostegno ai giovani e all’artigianato, incentivi per chi investe e crea occupazione. Sanità pubblica: riduzione delle liste d’attesa, potenziamento dei servizi territoriali e più attenzione ad anziani e persone fragili. Sicurezza e legalità: contrasto alle baby-gang e presenza rafforzata delle forze dell’ordine nei quartieri più a rischio. Autonomia e protagonismo veneto: portare la voce del Veneto ai tavoli decisionali,
senza più subire le scelte calate da Roma. Formazione e giovani: un nuovo rapporto tra scuola, università e territorio per creare opportunità reali di futuro.
I candidati/4. Le altre voci del Veneto: autonomisti, dissidenti e “pescatori di pace” in corsa per la Regione
Da Re getta l’amo al centrodestra, Szumski e Damiano in campo
La corsa alla Presidenza della Regione vede in campo anche figure e movimenti che rappresentano istanze laterali, dissidenti o autonomiste, pronte a intercettare il voto di protesta e di opinione. Tra i contendenti più noti c’è Gianantonio Da Re, ex segretario regionale della Lega ed europarlamentare, espulso dal partito due anni fa. Oggi guida la Liga Veneta Repubblica e cerca un accordo con la coalizione di centrodestra, dopo l’ufficializzazione della candidatura di Stefani. “Noi siamo del centrodestra,” ha dichiarato Da Re, “adesso vediamo se c’è la possibilità di fare ancora parte di questa maggioranza. Se ci ritiene una parte importante bene, altrimenti penseremo a qualcos’altro”. Il suo profilo, marcatamente
autonomista e identitario, che insiste sulla necessità per il Veneto di “valorizzare il proprio peso politico ed economico all’interno dell’Italia,” è la ragione principale del suo non ancora accordato ingresso nella coalizione.
Un altro nome in lizza è quello di Riccardo Szumski, medico ed ex sindaco di Santa Lucia di Piave. Szumski si candida con la lista “Resistere”, nata dall’aggregazione di associazioni, imprenditori e cittadini disillusi dalla politica tradizionale. Al centro del suo programma spicca il rilancio della sanità pubblica. Szumski è ricordato per le sue posizioni critiche durante la pandemia, che lo portarono a essere sospeso dall’Ulss e radiato dall’Ordine per le sue tesi sulle cure
domiciliari e i vaccini anti-Covid. L’obiettivo, spiega, è “dar voce a chi oggi è scontento, sfiduciato, disilluso dalla politica regionale”. La lista, che si dichiara apartitica, è sostenuta da vari movimenti e si prepara a presentare candidature in tutte le province, confidando in un riscontro positivo negli incontri
pubblici. Infine, si presenta Lorenzo Damiano con i “Pescatori di Pace –Ministri della Pace”, un movimento spirituale e politico che si propone come alternativa radicale. Damiano, noto per un suo drastico cambio di rotta sulle posizioni no-vax dopo essere stato contagiato gra-
vemente dal virus, sostiene la creazione di un “ministro della Pace” come figura istituzionale per i temi di riconciliazione e non violenza. La sua candidatura, proveniente da ambienti ultracattolici, aggiunge un elemento peculiare e non convenzionale al panorama elettorale veneto.
Fabio Bui
Gianantonio Da Re
Riccardo Szumski
Lorenzo Damiano
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Vers0 le elezioni. Il referente Simone Contro: “Per noi il limite dei due mandati è colonna portante”
Movimento 5 Stelle: “Serve aria nuova in Regione, candidati scelti dalla base e non imposti dall’alto”
Il referente veneto del M5S, Simone Contro, rivendica il metodo partecipativo del Movimento e attacca il centrodestra
“N
oi i candidati li abbiamo espressi con il solito metodo partecipativo: nomi espressi dalla base e votati dagli iscritti online. L’esatto contrario di quanto visto negli ultimi mesi con un balletto indegno tutto romano, che ha partorito Alberto Stefani, un avanzo di segreteria, usato da Matteo Salvini in logica anti Zaia, che è il vero sconfitto di questa compagine del centrodestra tutta concentrata sulle careghe anzichè sulle urgenze del Veneto. Insomma, siamo il contrario della destra e ne siamo orgogliosi”. A dirlo Simone Contro, referente Veneto per il Movimento 5 stelle. Gli attivisti del soggetto politico rilanciato da Giuseppe Conte, hanno lavorato in questi mesi sul programma e sulla rosa di nominativi da
esprimere.
“Siamo un movimento di partecipazione per definizione e il metodo non conosce esclusioni - continua Contro - tanto che la nostra valida consigliera eletta per due volte di seguito, Erika Baldin, si fa di lato per continuare a fare politica per noi da altre posizioni. Per noi il limite dei due mandati è una colonna portante, mentre Zaia ha messo tutto a repentaglio pur di provare a fare il quarto”.
Il dopo Zaia secondo il Movimento 5 stelle avrà il nome di Giovanni Manildo, sostenuto convintamente dal movimento. “Manildo ha già fatto il sindaco a Treviso, è un avvocato che non ha fatto della politica il proprio mestiere, a differenza del suo avversario Alberto Stefa-
ni, che è entrato in parlamento a 25 anni e non ha avuto manco il pudore di dimettersi visto che dovrà fare campagna elettorale o dividendosi tra Roma e il Veneto o, e sarebbe ancora peggio, scroccando lo stipendio da circa 10mila euro netti al mese senza manco guadagnarselo. Non c’è da stupirsi se la commissione bicamerale da lui presieduta abbia sortito in tre anni solo chiacchiere, chiacchiere e ancora chiacchiere. Come il suo predecessore, sul federalismo fiscale e l’autonomia questa coppia ha portato a casa, come direbbe Josè Mourinho, zeru tituli. E’ ora di voltare pagina in fretta”. Ed il primo provvedimento che gli eletti del Movimento 5 stelle depositeranno alla discussione del Consiglio Regionale rinnovato dalle elezioni del 23 e 24 novembre prossimo sarà l’istituzione di una commissione speciale sulla spending review degli ultimi dieci anni di governo veneto. “Apriremo tutti i cassetti e fare-
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mo circolare un’aria nuova nelle stanze di palazzo Ferro Fini e palazzo Balbi - garantisce Simone Contro - il nostro modello di gestione garantirà milioni di euro di risparmi sulla spesa corrente tagliando senza indugi gli sprechi. Va passata al setaccio la convenzione dei project financing
voluti ancora da Giancarlo Galan sugli ospedali e quella della Pedemontana fortemente imposta da Zaia. L’unico project al mondo in cui se guadagna, guadagna il privato, ma se perde, ripiana il buco il pubblico. Rivolteremo queste logiche dannose per il Veneto, per un Veneto a 5 stelle”.
Simone Contro, referente M5S in Veneto
Strukul e Silvia Gorgi
L’impresa della bellezza tra arte e letteratura capace di generare economia e identità
Vigonza ha ospitato la manifestazione che celebra la bellezza della nostra regione (e non solo): “Non è un concetto astratto ma una forza concreta”
L etteratura, arte e impresa. Tre mondi che spesso vengono raccontati separatamente, ma che nella storia italiana hanno sempre convissuto in un intreccio fertile, creativo e straordinario. Dalla genialità di Palladio alla visione di Canaletto, dal teatro di Goldoni all’audacia di Casanova, la cultura italiana ha saputo trasformare la bellezza in un motore di identità e sviluppo. È proprio a partire da questa consapevolezza che è nata L’IMPRESA DELLA BELLEZZA, una manifestazione ideata e diretta da Matteo Strukul e Silvia Gorgi, organizzata da Sugarpulp in collaborazione con il Comune di Vigonza. Ho fatto una chiacchierata con Matteo Strukul per farmi raccontare la genesi, i contenuti e le ambizioni di un evento che, già alla sua prima edizione, ha saputo imporsi come punto di riferimento nel dibattito culturale regionale
Matteo, come è nata l’idea de L’IMPRESA DELLA BELLEZZA e quale visione volevate portare avanti con questo progetto?
L’idea è nata dal desiderio di raccontare il legame profondo che unisce letteratura, arte e impresa al Made in Italy. Con Silvia Gorgi abbiamo immaginato un appuntamento che fosse al tempo stesso celebrazione e riflessione, capace di portare in scena autori, artisti e artigiani che rappresentano l’essenza stessa del nostro saper fare. Abbiamo scelto la Riviera del Brenta, a Vigonza, perché è un territorio che da sempre vive questa vocazione: qui il bello non è mai stato disgiunto dal lavoro, dalla manualità,
dall’ingegno. Volevamo che la manifestazione fosse un’occasione per riflettere sul presente e sul futuro del nostro Paese, partendo proprio dalla consapevolezza che la bellezza non è un concetto astratto, ma una forza concreta, capace di generare economia, identità e condivisione sociale.
A proposito di “saper fare”, avete coinvolto figure molto diverse fra loro. Ce ne parli?
Abbiamo voluto dare voce a protagonisti che, ciascuno nel proprio ambito, incarnano questa idea di saper fare legato al bello. Red Canzian, ad esempio, ha condotto una riflessione sul suo percorso di artista, compositore e ambasciatore della canzone italiana nel mondo. Non solo musicista, ma anche imprenditore e produttore musicale, capace di trasformare l’esperienza artistica in impresa.
Poi c’è stato Fulvio Marino, che ha raccontato la sua storia di artigiano del pane, nata in una famiglia di mugnai. La sua è una testimonianza preziosa di come un mestiere antico possa diventare oggi non soltanto professione, ma anche narrazione, comunicazione, divulgazione attraverso la televisione.
Francesco Vidotto ci ha portato invece nel cuore della Natura e dell’Ambiente. Per lui non sono soltanto sfondi delle storie che scrive, ma vere e proprie condizioni di vita e grandi temi di riflessione.
Io stesso ho voluto sottolineare come l’arte e la bellezza italiane siano brand potenti del Made in Italy e come possano essere l’asse portante della nostra letteratura.
Alessia Gazzola ha raccontato le sue eroine, da Costanza a Miss Bee, e l’avventura delle serie tv tratte dai suoi romanzi. Ha parlato anche della comunità di lettrici e lettori che la segue con grande affetto. Come ha reagito il pubblico a questa proposta?
La risposta è stata straordinaria. Nei giorni di sabato 11 e domenica 12 ottobre il Teatro Quirino de Giorgio di Vigonza era gremito in ogni ordine di posti. È stata un’emozione fortissima vedere così tanta partecipazione e soprattutto percepire l’interesse autentico delle persone. Già dalla prima edizione la manifestazione si è confermata come un momento imprescindibile per l’intera Riviera del Brenta, una vera occasione di riflessione collettiva. Abbiamo dimostrato che il connubio fra letteratura, arte e impresa non è soltanto possibile, ma è anche capace di aprire prospettive nuove per il territorio e per il tessuto creativo che lo anima.
Nel tuo intervento hai citato figure come Canaletto, Tiepolo, Palladio, Goldoni e Casanova. Che cosa rappresentano per te?
Per me rappresentano la prova concreta che la bellezza, in Italia, è sempre stata un’impresa. Canaletto, ad esempio, fu scenografo prima ancora che pittore, e lo stesso Tiepolo. Palladio non era soltanto architetto,
ma anche lapicida e direttore di cantiere, un uomo capace di unire visione e concretezza. Goldoni, oltre a essere un geniale commediografo, fu anche impresario teatrale. Casanova, dal canto suo, riuscì a imporre il proprio nome come un vero e proprio brand ante litteram. Tutti loro hanno avuto la capacità di circondarsi di agenti, promotori, committenti e mecenati, costruendo attorno alla propria arte un vero e proprio sistema imprenditoriale. È questa, a mio avviso, l’essenza dell’impresa della bellezza. Quindi la bellezza è anche una strategia di comunicazione?
Assolutamente sì. L’IMPRESA DELLA BELLEZZA non vuole essere solo un festival, ma anche un pensatoio. È un laboratorio di idee per costruire nuove strategie di racconto e di comunicazione. Vogliamo riflettere su come la sinergia fra bellezza, cultura, arte e impresa possa diventare uno strumento narrativo-attrattivo. Spesso questo tipo di riflessione manca fra operatori e stakeholder. Eppure credo che proprio qui ci sia una delle chiavi per dare al territorio una nuova consapevolezza, per pensare allo sviluppo e alla condivisione sociale in modo diverso, più profondo e più autentico. Da questo punto di vista devo sottolineare come l’amministrazione comunale di Vigonza non solo ci ha dato piena fiducia, ma ci ha sup-
portato in pieno affinché tutto fosse perfetto.
In che modo pensi che questa manifestazione possa incidere sul futuro della Riviera del Brenta e del Veneto in generale?
La Riviera del Brenta è un luogo che ha sempre vissuto di intrecci fra arte, impresa e bellezza. Pensiamo alle ville venete, simboli straordinari di un’epoca in cui architettura, mecenatismo e manifattura si alimentavano a vicenda. Oggi credo che ci sia bisogno di riscoprire quello spirito, di riportarlo al centro del dibattito pubblico. Con L’Impresa della Bellezza vogliamo mostrare come il territorio possa tornare a essere laboratorio di innovazione culturale e imprenditoriale. Vogliamo stimolare nuove sinergie, nuove opportunità di collaborazione fra chi produce arte, chi la racconta e chi investe nel futuro.
• Chi è
Giacomo Brunoro
Classe ‘76, padovano. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di SUGARPULP, collabora con Veneto24, docente per Forema e per SMART Innovation School.
Infine,
Francesco Vidotto
Matteo Strukul
Alessia Gazzola
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DUn ecosistema virtuoso che accompagna gli imprenditori verso nuove sfide
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motore di crescita per l’azienda, che oggi conta oltre
Con l’Accademia Affiliati Despar Nord investe sugli imprenditori locali
strategica di sviluppo e sostegno al territorio. La rete di imprenditori affiliati al marchio dell’Abete rappresenta una parte importante del tessuto aziendale: un patrimonio imprenditoriale diffuso in tutte le regioni in cui è presente Despar Nord, che esprime ogni giorno i valori del marchio all’interno di punti vendita gestiti con passione, competenza e spirito imprenditoriale. Attualmente sono più di 300 i negozi affiliati che compongono la rete di Despar Nord gestiti direttamente dagli imprenditori sui territori. Per l’azienda sostenere l’affiliazione significa perciò andare oltre il semplice rapporto commerciale, creando un ecosistema virtuoso in cui ogni affiliato possa crescere, evolversi e affrontare le sfide del mercato con strumenti solidi e visione strategica. È per questo che dal 2022 Despar Nord propone l’Accademia Affiliati, un percorso formativo dedicato ai titolari e responsabili dei punti vendita in franchising, concepito per raf-
forzare le competenze manageriali e far emergere un nuovo modello di imprenditore: non solo operativo, ma capace di gestire con leadership e lungimiranza il punto vendita. l percorso è pensato come un viaggio formativo su misura, che alterna momenti teorici, sperimentazioni sul campo, visite in punti vendita italiani ed europei e approfondimenti individuali. Un cammino annuale strutturato in cicli continui di apprendimento, in cui ogni tematica viene affrontata da diverse angolazioni: dalla gestione strategica alla marginalità, dalla leadership alla pianificazione delle gni edizione coinvolge decine di partecipanti in un’esperienza ad alto impatto: grazie al supporto di tutor, referenti e capi area, gli imprenditori sono accompagnati passo dopo passo, fino al project work finale, occasione per mettere in pratica le competenze acqui- in Austria, casa madre di Despar
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a febbraio 2026 infatti prenderà il via la nuova edizione del percorso formativo e che includerà una decina di nuovi imprenditori, con l’obiettivo di sostenere la crescita dell’imprenditore offrendogli competenze, visione d’insieme e capacità di adattamento in uno scenario in continua evoluzione.
Intervista all’imprenditore affiliato a Despar Nord Marco Baccini
il percorso con l’Accademia degli Affiliati Despar? Quali erano le sue aspettative iniziali e in che modo questo percorso ha arricchito la sua crescita professionale? commercianti che gestiscono il punto vendita dal 1 prenditore debba essere un professionista in grado di affrontare la complessità delle questioni peculiari di ogni attività: commerciali, amministrative, finanziarie, sociali, tecnologiche. La volontà di partecipare all’Accademia degli Affiliati Despar è nata da una mia duplice esigenza, maturata nel momento in cui ho deciso di dedicarmi alla gestione del supermercato di famiglia. Da una parte, questo percorso rispondeva alla mia propensione ad apprendere competenze tecniche e professionali per l’esercizio dell’attività che mi accingevo ad affrontare, in un settore che ha conosciuto evoluzioni importanti e veloci, in relazione alle quali non è più possibile affidarsi solamente all’esperienza o alle capacità commerciali. Dall’altra, sono stato attratto da quello ritengo sia il valore aggiunto
dita?
Devo riconoscere che la formazione praticata è stata completa ed ha fornito ai partecipanti competenze specifiche e trasversali utili ad ogni aspetto dell’attività di gestione di un punto vendita. Dalla formazione sui reparti alla gestione del personale, dagli aspetti finanziari e commerciali alla programmazione degli eventi ed alla visita ai centri logistici. Ognuno di questi temi è stato fondamentale per acquisire la capacità per affrontare le complessità che questo settore pone ogni giorno. Se dovesse consigliare l’Accademia Affiliati Despar a un collega imprenditore, quale sarebbe, secondo lei, il principale valore aggiunto di questa esperienza?
Ritengo che il valore aggiunto sia rappresentato da una serie di fattori. In primo luogo, l’essere costruito per questo settore specifico, requisito essenziale affinché la formazione possa essere puntuale, e soprattutto concreta. Inoltre, altrettanto importanti sono la possibilità di rapportarsi e
confrontarsi con colleghi dello stesso settore, di stringere conoscenze ed amicizie che vanno oltre il rapporto lavorativo e, infine, l’organizzazione ottimale di ogni sessione, che rende le trasferte piacevoli. Per questo ringrazio Despar Nord per la lodevole iniziativa, rendendomi orgoglioso di farne parte.
Punto vendita affiliato a Despar di San Piero in Bagno (FC)
Futuro
Sostenibile: Giovani protagonisti al Summit del Mare
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“Dalla
parte dei giovani: 17 obiettivi per un mondo sostenibile. Giovani protagonisti del futuro –Educazione, Innovazione, Partecipazione”
i giovani e metterli al centro delle politiche locali», menta
prossimo 17 ottobre. Nato nel 2022, il
del litorale. «In un momento storico così
costa veneta il litorale più sostenibile d’Italia, il cui atto nale si terrà nella prima spiaggia veneta, con l’obiettivo di mettere al centro le nuove generazioni considerate le vere protagoniste del cambiamento, portatrici di idee innovative e promotrici di una cultura della sostenibilità, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. «Il turismo deve essere una risorsa per tutti e siamo molto eri di questo progetto di Costa, arrivato alla quarta annualità con 450 stakeholders coinvolti, 80 Awards consegnati, e tanti progetti locali sviluppati nel litorale. Anche quest’anno l’obiettivo che ci siamo pre ssati è importante per la nostra comunità: coinvolgere sempre più
li, generare valore, stimolare idee, creare opportunità», aggiunge Alberto Ballarin, assessore del Comune con delega al turismo. «Coinvolgere attivamente le nuove generazioni, offrendo loro possibilità di crescita personale e professionale, è una s da che non possiamo rimandare. Rendere i nostri territori non solo più accoglienti per i visitatori, ma soprattutto più vivibili e stimolanti per chi li abita tutto l’anno, è la chiave per invertire la rotta. Continuiamo ad impegnarci af nché le future generazioni rimangano nei territori e non siano costrette a cercare altrove quello che qui non riescono a trovare: prospettive, ducia, futuro».
è distinto anche durante il Summit del Mare.
«Attraverso il progetto virtuoso del “Patentino” abbiamo formato oltre tremila cittadini di tutte le età, costruendo un modello di formazione che ha saputo unire competenza e identità locale», continua l’Amministrazione comunale di Cavallino-Treporti. «Con oltre 45 appuntamenti tra corsi e seminari che prenderanno avvio con il mese di novembre, quest’anno abbiamo voluto dare l’opportunità a tutti di avvicinarsi alle progettualità della Costa veneta con il Summit del Mare».
Il Summit del Mare, ti, rappresenterà anche il primo degli eventi aperti alla
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