dell’Ulss 3 Serenissima ricevono il premio dei 3 Bollini Rosa
Le sfide di Stefani
Nel momento in cui stiamo scrivendo si stanno completando tutte le verifiche degli eletti e poi potrà, finalmente, partire il nuovo consiglio regionale del Veneto. E dovrà essere una partenza decisamente a tutta velocità perché c’è un bilancio da approvare senza il quale l’azione amministrativa, di fatto, sarebbe fortemente rallentata se non, addirittura, in stallo.
Le sfide che attendono il neo presidente Alberto Stefani sono molte e gravose. Il Veneto che è chiamato a governare sta manifestando delle fragilità che, almeno in parte, sono inedite. Il sistema produttivo, infatti, mai come in questa fase vive inquietudini importanti. Gli indicatori, ormai da un po’ di tempo, dicono che la “locomotiva d’Italia” potrebbe fermarsi da un momento all’altro. Altro fronte particolarmente caldo è quello sanitario. In Veneto la sanità, per la qualità delle prestazioni erogate, continua a essere un’eccellenza, ma la ripresa post covid sembra essere più faticosa del previsto, tra liste d’attesa che scorrono sempre troppo lentamente e un numero crescente di cittadini che rinuncia alle cure perché non può permettersi di rivolgersi alle strutture private.
di Venezia e Mestre
Giovanni Manildo: “Presenza rafforzata”; due seggi per Szumski: “La nostra impresa”
Assemblea Confindustria: chiesta l’attenzione del Governo ma mancano autocritica e contenuti
NATALE 2025 DA VIVERE INSIEME: PROTAGONISTI
I NEGOZI DI PROSSIMITA’
Dalla magia delle feste ai grandi ritorni della tradizione cittadina, Venezia accende dicembre con un calendario di spettacoli, iniziative culturali, attività per famiglie e momenti istituzionali dedicati alla comunità
Libri e fumetti “made in Veneto” la nostra top 10 delle uscite 2025
INTENSIFICATI I CONTROLLI DELLA POLIZIA PER CONTRASTARE LA MICROCRIMINALITA’
La Questura ha rafforzato l’attività con 42 misure preventive 19 espulsioni, attenzione anche alla violenza domestica
I primi impegni e le promesse da mantenere: “Gli assessori dovranno occuparsi delle loro materie, non delle beghe politiche”
Il Veneto che verrà
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
L a vittoria di Alberto Stefani segna nella nostra regione un punto di svolta soprattutto generazionale. A 33 anni, il neo-presidente entra nella storia del Veneto e dell’Italia come il più giovane governatore in carica, raccogliendo l’eredità di Luca Zaia dopo una campagna che ha delineato continuità ma anche la ricerca di nuovi stili e linguaggi, di un nuovo modo di porsi sulla scena politica, almeno in questa fase.
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Fenice, quattro ex sindaci: «Crisi inutile, servono regole e rispetto reciproco»
Quattro ex sindaci di Venezia: Massimo Cacciari, Giorgio Orsoni, Paolo Costa e Ugo Bergamo intervengono con una lettera congiunta sulla crisi del Teatro La Fenice, definendola «assurda e autoinflitta». Secondo gli ex amministratori, la situazione sarebbe derivata da una gestione contraria alle prassi consolidate nella scelta del direttore musicale, che prevede un periodo di collaborazione e reciproca conoscenza tra direttore e orchestra prima di formalizzare incarichi.
«La decisione d’imperio di nominare Beatrice Venezi – scrivono – ha inevitabilmente suscitato la reazione dell’Orchestra e del Coro, a tutela della qualità artistica del Teatro». La crisi, sottolineano, non può essere risolta senza rispettare le regole e rilanciando il dialogotra dirigenza e maestranze.
Gli ex sindaci difendono anche i lavoratori: «Non può essere accettabile la sospensione del welfare aziendale 2025, una misura ingiustificata che rischia di essere percepita come ritorsione. Va ripristinata immediatamente per permettere una ripresa serena del confronto».
L’appello finale è chiaro: solo il rispetto reciproco e il ritorno alle prassi consolidate possono garantire la continuità e l’eccellenza del Teatro La Fenice, simbolo culturale di Venezia.
«Gestione contraria alle regole»
Il Veneto che verrà
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Ora la prova è nella partita per la composizione della giunta e nelle promesse programmatiche, a partire dai piani “giovani, sociale, lavoro, ambiente” più volte richiamati, che già tracciano priorità differenti rispetto al passato. Il voto, netto e ampio nei numeri, con percentuali che certificano una larga affermazione del centrodestra, sebbene il centrosinistra abbia recuperato terreno, ha un doppio significato: legittima il nuovo corso ma mette anche in luce tensioni interne alla coalizione e il rischio di una leadership troppo dipendente da equilibri nazionali. Il giovane presidente del Veneto dovrà governare tenendo insieme ambizioni locali e logiche di partito, senza perdere la capacità di ascoltare un territorio variegato e a tratti scettico. Tocca all’opposizione farsi pungolo e stimolo affinché le criticità della nostra regione non passino sotto silenzio. La forte astensione, la più alta in assoluto, è un monito da non dimenticare o sottovalutare. Fuori dai palazzi, il cambiamento generazionale è già visibile: nelle imprese alla ricerca soprattutto di personale qualificato che verrà a mancare nei prossimi anni, nelle scuole che chiedono di modernizzare programmi e legami con il mondo del lavoro, nelle amministrazioni comunali alle prese con le difficoltà di far quadrare i conti e nuove forme di partecipazione. Ma il ricambio porta con sé criticità non banali: la necessità di costruire esperienza, il rischio di sottovalutare complessità amministrative, la tentazione di soluzioni “facili” per problemi strutturali come infrastrutture, sanità e scuola. Il Veneto che verrà non sarà automaticamente migliore solo perché guidato da una generazione nuova: servono visione a medio termine, competenze e capacità di mediazione. Occorrerà investire in formazione professionale, sostenere le PMI nella transizione tecnologica, rafforzare i servizi sociali e creare percorsi di alternanza scuola-lavoro che non siano slogan ma progetti misurabili, guardare all’ambiente con maggiore consapevolezza.
Se Stefani e la sua squadra sapranno trasformare l’urgenza del rinnovamento in progetti concreti, il Veneto potrà trarne beneficio. Altrimenti rischieremo il solito corto circuito: giovani alla guida, vecchi problemi. E il vero cambiamento resterebbe solo una promessa elettorale.
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report. Venezia, forte azione di prevenzione: 42 provvedimenti e 19 espulsioni a novembre
La Polizia di Stato intensifica i controlli per contrastare la microcriminalità
La Questura di Venezia, coordinata dal Questore Bonaccorso, ha rafforzato la sicurezza in novembre con 42 misure preventive e 19 espulsioni, contrastando microcriminalità, violenza domestica e comportamenti antisociali in tutta la Città metropolitana
N
el mese di novembre la Polizia di Stato di Venezia ha intensificato le misure preventive e di controllo del territorio, adottando 42 provvedimenti di prevenzione e procedendo con 19 espulsioni di cittadini stranieri irregolari, nell’ambito di una strategia mirata a garantire sicurezza e legalità.
Le iniziative sono state coordinate dal Questore Gaetano Bonaccorso attraverso la Divisione di Polizia Anticrimine, con il supporto di servizi interforze volti a contrastare la microcriminalità diffusa nell’intera Città metropolitana. L’attività ha in-
cluso un’ampia gamma di provvedimenti finalizzati a prevenire il reiterarsi di comportamenti antisociali o delittuosi.
Tra le misure adottate, spiccano:
• 16 Fogli di Via Obbligatori, con i quali persone considerate socialmente pericolose sono state allontanate dai vari Comuni della provincia;
• 8 Avvisi Orali, con cui il Questore ha intimato ai destinatari di mantenere comportamenti conformi alla legge;
• 5 Daspo complessivi, tra cui tre Daspo Urbani e due Daspo Willy, per soggetti responsabili
di condotte pericolose per l’ordine pubblico;
• 13 ammonimenti per violenza domestica o atti persecutori, a tutela delle vittime di reati in ambito familiare.
Parallelamente, l’Ufficio Immigrazione della Questura ha
gestito il rintraccio e l’allontanamento di 19 cittadini stranieri irregolari, di cui 4 rimpatriati direttamente alla frontiera e 15 trasferiti nei Centri per il Rimpatrio, con avvio delle procedure di espulsione
“Le misure adottate – sottoli-
neano dalla Questura – confermano un impegno costante nella tutela della sicurezza dei cittadini e nella prevenzione dei comportamenti a rischio, con una media di oltre un provvedimento di prevenzione al giorno durante tutto il mese”.
Venezia, maxi operazione antidroga dei Carabinieri: due arresti e tre denunce
Nella mattinata del 29 novembre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Venezia, supportati dalle Compagnie di Venezia, Mestre, San Donà di Piave, dal Nucleo Natanti e dall’unità cinofila di Torreglia, hanno condotto un’importante operazione antidroga sul territorio veneziano. L’intervento segue un’indagine avviata a seguito di movimenti sospetti nei pressi delle abitazioni dei soggetti coinvolti.
Due arresti al Lido di Venezia
Le perquisizioni hanno portato all’arresto in flagranza di due uomini residenti al Lido di Venezia. Il primo, un 49enne, è stato trovato in possesso di 500 grammi di cocaina, 250 grammi di marijuana, 22 grammi di hashish, 2 grammi di ecstasy e materiale per il confezionamento. Il secondo, un 47enne, deteneva 150 grammi di hashish, 10
grammi di cocaina, 4 grammi di ecstasy, 2 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento. Entrambi sono accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Tre denunce tra Mestre e Cavallino Treporti
Oltre agli arresti, tre persone sono state denunciate: un 46enne di Mestre trovato con 12 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento e 200 euro in contanti; un 43enne straniero con 8 pastiglie di ecstasy e 2 grammi di hashish; e un 45enne a Cavallino Treporti, già sottoposto a divieto di avvicinamento, sorpreso con una pistola scacciacani priva di tappo rosso.
Sequestro di un chilo di droga
Complessivamente, l’operazione ha portato al sequestro di circa un chilo di stupefacenti tra cocaina, hashish, marijuana ed ecstasy, con un valore stimato di 30.000 euro.
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“Venezia. It’s Christmas Time”
è il calendario degli eventi natalizi
“V enezia. It’s Christmas Time”, è il calendario di iniziative promosso dal Comune, in collaborazione con Vela spa, che da fine novembre all’Epifania animerà centro storico, isole e terraferma. Un mosaico di appuntamenti pensato per famiglie, bambini, residenti e visitatori. A rendere magica l’atmosfera saranno 50 chilometri di luminarie e 26 installazioni tridimensionali, per un totale di oltre 4.000 elementi luminosi distribuiti in tutto il territorio: tutte luci LED a basso consumo.
Nel presentare il calendario, il sindaco Luigi Brugnaro ha ribadito il valore simbolico e comunitario dell’iniziativa: “Sarà un mese e più di appuntamenti per vivere insieme la magia del Natale, fino all’Epifania, tra atmosfere di luce, tradizione e stupore. Natale è un sogno che si accende, un’occasione in cui la bellezza incontra
la gioia delle persone, un viaggio tra luci, musica, arte e cultura, ma anche un momento per stare insieme, per sentirsi parte di una comunità unita, orgogliosa della propria storia e proiettata verso il futuro. Con “Venezia. It’s Christmas Time” vogliamo regalare alle famiglie, ai bambini, agli affetti più cari, ma anche ai visitatori un’occasione per ritrovarsi, per vivere le nostre piazze e le nostre calli, per respirare l’atmosfera autentica delle feste. È un modo per dire che Venezia è viva, accogliente e piena di energia, una città che sa emozionare e far sognare, sempre con il sorriso e con il cuore. Auguriamo a tutti di vivere un Natale veneziano indimenticabile”.
“La collaborazione con Comune di Venezia e Vela spa sulle iniziative che animano il Natale nel centro storico di Venezia e a Mestre è da anni un punto fermo per l’impegno della Camera di
Commercio di Venezia e Rovigo. – commenta il presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Massimo Zanon – Riconfermato, anche per quest’anno, il supporto del Gruppo Hera per quanto riguarda l’albero in Piazza San Marco.
Musica, mercatini, luminarie e il trenino delle feste accompagneranno residenti e visitatori all’interno dell’Isola del Natale, che anche quest’anno coinvolgerà le comunità del Lido e di Pellestrina. Tra le iniziative che animano il Natale veneziano, c’è anche un appuntamento che parla direttamente al cuore della città. La mattina di giovedì 19 dicembre, al Fabbricato 16 di Santa Marta, sede dell’Accademia del Mare si riunirà l’Associazione Capitani di Navigazione Lagunare e sezione veneziana del Collegio Nazionale Capitani— cuore centrale del trasporto pubblico in laguna — per
Turismo invernale in Veneto: montagne e qualità trainano una stagione positiva
Il turismo veneto si prepara a una stagione invernale positiva, sostenuto da tendenze che confermano la solidità del settore e l’attrattività della regione. Secondo un recente sondaggio, il 31% degli intervistati sceglierà il Veneto come meta per le proprie vacanze, mentre oltre la metà opterà per altre destinazioni italiane e un 40% guarderà all’estero. Per l’inverno, la montagna si conferma protagonista: il 57% degli intervistati indica le località montane come prima scelta, premiando comprensori attenti alla qualità dei servizi, alle attività outdoor e alla sostenibilità am-
bientale. Le città d’arte ottengono invece il 25% delle preferenze, a testimonianza della forza del patrimonio culturale veneto e della capacità dei centri storici di attrarre visitatori anche nei mesi più freddi, grazie a musei, eventi e iniziative dedicate. Tra le motivazioni che guidano la scelta, la ricerca di tranquillità, qualità della vita e relax emerge come fattore determinante per il 58% dei vacanzieri. Un orientamento chiaro, che invita gli operatori del settore a puntare su accoglienza personalizzata, benessere, cura dei dettagli e proposte su misura, elementi sempre più centrali
condividere gli auguri natalizi con i nuovi soci. Un momento semplice ma significativo, che ricorda il ruolo prezioso dei comandanti nella vita quotidiana di Venezia. Domenica 21 dicembre tornerà il Natale sull’acqua con l’undicesima edizione del Corteo Acqueo dei Babbi Natale, organizzato dal Comune con il Coordinamento delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta e l’Università Ca’
nella competitività delle destinazioni. Per quanto riguarda l’ospitalità, bed & breakfast (32%) e hotel (29%) guidano le preferenze, mentre gli appartamenti turistici si attestano al 17%. La predominanza delle prenotazioni online, che raggiungono il 76%, conferma l’importanza strategica della presenza digitale, anche se un 14% continua a rivolgersi alle agenzie tradizionali, riconoscendo il valore della consulenza esperta. Un quadro complessivo che conferma come il turismo invernale veneto continui a crescere puntando su qualità, autenticità e servizi evoluti. (s.b.)
sul Canal
dalle 10.30, partendo dalla Punta della Dogana e raggiungendo l’Erbaria a Rialto, dove alle 11 sono previste le premiazioni. L’evento sarà anticipato dalla tradizionale Regata dei Babbi di Natale alla Valesana. Il programma dettagliato degli eventi è disponibile sul sito e sui canali social di Venezia Unica. Guendalina Ferro
Foscari. Centinaia di Babbi Natale sfileranno
Grande
Natale da vivere/2. Spettacoli, mercatini, piste di pattinaggio e iniziative per bambini
Mestre tra luci, si rinnovano magia e divertimento per tutta la famiglia
Cuore pulsante del Natale mestrino sarà Piazza Ferretto, che, insieme alle principali vie dello shopping — da via Piave a corso del Popolo, da via Carducci a viale Garibaldi, fino a Chirignago, Favaro, Marghera, Gazzera e Zelarino — accoglierà cittadini e turisti in un abbraccio di luci, colori e atmosfere festive. Il Parco Bissuola si trasformerà in un autentico Villaggio di Natale, un luogo sospeso tra sogno e divertimento, dove luci, musica e sorrisi accoglieranno grandi e piccoli. Fino al 6 gennaio 2026, il Bissuola Winter Village resterà allestito come un vero e proprio luna park delle feste, con un calendario ricco di appuntamenti: giostre, spettacoli, giochi di bolle e di fuoco, laboratori creativi, incontri con i personaggi dei cartoni animati e l’immancabile Grinch, pronto a combinare di tutti i colori tra le attrazioni. Il Villaggio sarà aperto nei giorni feriali dalle 14.30 alle 20 e nei festivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 20. Torna anche quest’anno il “Christmas Express”, il trenino di Natale più ama-
to dai bambini (e non solo), pronto a riportare l’atmosfera delle feste lungo le vie del centro. Un viaggio tra luci, vetrine e melodie natalizie per scoprire la città in una veste incantata. Il trenino partirà da Largo Divisione Julia, attraverserà via Poerio e via Olivi, proseguirà verso via Mestrina — con fermata intermedia per salita e discesa — e continuerà lungo via Ca’ Savorgnan, via Costa, corso del Popolo, via Tasso, via Cappuccina, via Carducci e via Rosa, tornando infine al punto di partenza. Il Christmas Express sarà in funzione nei fine settimana e nei giorni festivi: dal 20 al 24 dicembre e il 27 e 28 dicembre, con orari dalle 11 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30. Non mancheranno attrazioni e spettacoli per grandi e piccoli, tra cui le corse di Natale, con atleti travestiti dai personaggi più amati dai bambini, pronti a portare allegria e spirito festoso per le vie della città. Tra le novità di quest’anno, la collaborazione con Cherry Bank, nuovo sponsor delle iniziative natalizie mestrine, in particolare per Piazza Ferretto e la pista di pattinaggio.
Bambini e adulti potranno inoltre pattinare sul ghiaccio a Marghera, in Piazza Mercato, dove sono previste esibizioni di pattinaggio, animazioni con dj set e sfilate all’interno del programma di Marghera on Ice. Tutte le piste, a Venezia, Mestre e Marghera, resteranno aperte fino al 17 febbraio 2026, integrandosi con il programma del Carnevale. Il Capodanno mestrino vedrà il sostegno del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, che accompagnerà le celebrazioni: allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, dal palco di Piazza Ferretto, sarà possibile brindare con le celebri bollicine.
Guendalina Ferro
Venezia e la sua terra si accendono per le feste
È un abbraccio luminoso quello che, anche quest’anno, unisce Venezia, Mestre e tutto il territorio comunale, attraversato da oltre 50 chilometri di luminarie e da 26 installazioni tridimensionali, per un totale di più di 4.000 elementi luminosi, tutti realizzati con tecnologia LED a basso consumo. Un impegno importante, pensato per regalare ai cittadini un tempo di serenità, colori e meraviglia. La cerimonia di accensione del grande albero di Natale di Piazza Ferretto ha idealmente inaugurato la stagione delle feste, insieme all’apertura della pista di pattinaggio su ghiaccio e dei tradizionali mercatini natalizi con le casette in legno che propongono artigianato, sapori e tradizioni. Le amatissime installazioni luminose sono tornate ad animare le piazze e le strade: stelle comete, pacchi dono, agrifogli, scoiattoli, tunnel di luce hanno trasformato Mestre in una vera fiaba urbana, per la gioia dei bambini e lo stupore dei passanti. Ma la scenografia natalizia si
estende anche a Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino, A Venezia, il Natale trova la sua espressione iconica in Piazza San Marco, dove il grande albero alto 15 metri — illuminato da un alternarsi di luci bianche calde e strobo bianco freddo e adornato con 200 stelle luminose — diventa il fulcro di un paesaggio che non smette mai di meravigliare. Ma l’incanto di San Marco trova il suo apice nelle Procuratie Vecchie, che tornano a risplendere con gli straordinari chandelier in vetro di Murano, cuore del progetto “Murano illumina il mondo”. Una collaborazione
d’eccellenza tra The Venice Glass Week, Comune di Venezia e Camera di Commercio Venezia Rovigo, che porta nel “salotto più bello del mondo” un dialogo unico tra tradizione e sperimentazione.
Per la terza edizione, dodici artisti internazionali hanno plasmato opere che sono insieme sculture, lampadari e narrazioni: cuori pulsanti, gabbie alate, dischi d’acqua, foglie di luce. Dodici installazioni che accompagneranno l’inverno trasformando ogni tramonto in una galleria d’arte a cielo aperto, dove la maestria muranese incontra la creatività contemporanea. Altre installazioni luminose troveranno spazio in vari punti della città, ampliando un percorso visivo che unisce poesia e identità. Il calore del Natale raggiunge anche le isole della laguna: Lido, Pellestrina, Murano, Burano, Sant’Erasmo e Vignole, tutte illuminate da addobbi e installazioni dedicati, in un percorso diffuso che abbraccia le comunità del territorio veneziano. (g.f.)
Piazza Ferretto e le vie dello shopping si accendono di luci e colori, mentre il Parco Bissuola si trasforma in un Villaggio di Natale con giostre, spettacoli e laboratori. Tornano il Christmas Express e le piste di pattinaggio
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Fini: nei giorni scorsi si è svolta la cerimonia di premiazione della prima edizione del premio Giulia Cecchettin, istituito dal Consiglio regionale del Veneto per valorizzare le migliori tesi di laurea o di dottorato sui temi della violenza di genere e della parità.
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il Segretario Generale Roberto Valente, il Presidente dell’Assemblea legislativa Roberto Ciambetti e il Presidente del Corecom Veneto Marco Mazzoni Nicoletti. Il premio, previsto dall’articolo 12 della L.R. n. 30/2023, ha l’obiettivo di onorare la memoria di Giulia Cecchettin, sostenere la ricerca accademica e sensibilizzare sul fenomeno della violenza contro le donne.
“Il fenomeno della violenza di genere in Veneto è fortunatamente in calo – ha sottolineato il Presidente Ciambetti – ma le denunce continuano a crescere, segno che le vittime e i familiari trovano il coraggio di segnalare gli abusi. Premi come questo contribuiscono a rafforzare la cultura del rispetto e della consapevolezza.
Il Segretario Generale Roberto Valente ha ricordato l’emozione provata nell’essere presidente della commissione esa-
minatrice, evidenziando l’importanza di coinvolgere anche i giovani maschi nello studio e nella comprensione del fenomeno della violenza di genere.
La commissione giudicatrice, composta interamente da dirigenti donne del Consiglio regionale e presieduta da Valente, ha assegnato il primo premio, del valore di 4.000 euro, a Sofia Baldin per la tesi “Violenza contro le donne e forme di vittimizzazione. Un’indagine qualitativa a partire dalle esperienze dei familiari delle vittime di femminicidio.” Il lavoro è stato premiato per l’approccio concreto e multidisciplinare, che ha esplorato gli effetti della violenza sui familiari delle vittime, considerati vittime indirette, e i servizi di supportodisponibili.
Il secondo premio, di 1.000 euro ciascuno, è stato assegnato ex aequo a tre laureati: Antonio Di Pietro per la tesi “Violenza di genere online: pratiche e resistenza.”, Alice Gioratoper “Femminicidio e arte. ‘Artivismo’ femminista in Italia e in Messico.” ed Erika Zucchettiper “L’impatto della copertura mediatica dei casi di femminicidio sull’opinione pubblica. Analisi critica e riflessioni sul caso di Giulia Cecchettin.”
Oltre ai vincitori, tutti gli altri parte-
cipanti hanno ricevuto un attestato di merito in riconoscimento della qualità e dell’impegno dei loro lavori. Tra i premiati figurano studenti e studentesse di diverse università italiane, con tesi che hanno affrontato la violenza di genere da prospettive multidisciplinari: giurisprudenza, psicologia, sociologia, comunicazione, storia e pedagogia. Gino Cecchettin, presidente onorario della Fondazione Cecchettin, ha ricordato l’importanza della memoria di sua figlia Giulia, sottolineando come il premio sia anche un’occasione di festa e di speranza, grazie all’impegno dei giovani nella riflessione e nel contrasto alla violenza di genere. La cerimonia si è conclusa con la consegna dei premi e degli attestati, con l’auspicio che la seconda edizione possa continuare a promuovere la cultura del rispetto e della parità di genere nelle future generazioni.
Alessia Scarpa
Francesco Calzavara rieletto in Consiglio regionale del Veneto con 2.081 preferenze
Francesco Calzavara, già assessore regionale e esponente della Lega, è stato rieletto in Consiglio regionale del Veneto con 2.081 preferenze nella provincia di Venezia. Un risultato che gli consente di proseguire il proprio impegno amministrativo nella nuova legislatura.“Un grande successo per il nuovo presidente Stefani e per tutta la coalizione di centrodestra, ma soprattutto uno straordinario consenso personale di Luca Zaia, che riporta la Lega al comando del Veneto” , ha dichiarato Calzavara commentando l’esito del voto. Calzavara si è soffermato anche sul risultato ottenuto nel territorio jesolano: “Ottimo risultato a Jesolo, dove la Lega ritorna a percentuali importanti di consenso, creando le migliori condizioni in vista delle elezioni amministrative del 2027”. Il consigliere ha poi assicurato il proprio impegno in aula: “Sarò a disposizione in Consiglio regionale per garantire al presidente Stefani una maggioranza solida, che gli permetta di realizzare il programma di governo con cui ha conquistato il Veneto”. (r.v.)
L’appello. Venezia chiede 170 milioni per il rifinanziamento della Legge Speciale
Maggioranza e opposizione viaggiano unite per ottenere fondi a tutela di laguna e città
U n messaggio chiaro e unanime dal consiglio comunale di Venezia: il rifinanziamento della Legge Speciale per la città è essenziale e deve essere adeguato alle esigenze urgenti del territorio. Con una mozione trasversale che ha visto la convergenza di tutte le forze politiche, l’assemblea ha chiesto oggi al governo il rinnovo e il potenziamento dei finanziamenti per la laguna, per un importo di 170 milioni di euro all’anno per dieci anni.Si tratta di una cifra ben più alta rispetto ai 28 milioni ottenuti nel 2025, cifra che, nonostante rappresenti un passo avanti rispetto agli anni precedenti, risulta comunque insufficiente per affrontare le gravi problematiche che affliggono la città lagunare. La mozione, infatti, ricalca e aggiorna quella già approvata nel 2024, chiedendo l’adeguamento a quanto richiesto lo scorso anno, con un incremento necessario per
far fronte a un inflazione che ha impattato duramente sulle risorse destinate alla manutenzione del patrimonio storico, infrastrutturale e ambientale di Venezia.
I progetti chiave per cui vengono chiesti i fondi
Il piano per l’utilizzo dei 170 milioni, che dovrebbero essere distribuiti sui bilanci del Comune di Venezia e dei comuni limitrofi, prevede interventi urgenti su più fronti. Tra le priorità individuate ci sono:
- Risanamento igienico-sanitario delle isole di Burano e Pellestrina, aree che necessitano di urgenti lavori di manutenzione per garantire condizioni di vita adeguate per i residenti.
- Completamento della rete antincendio nella città di Venezia, per migliorare la sicurezza e la protezione del patrimonio storico.
- Restauro e manutenzione
straordinaria dei rii: escavo straordinario dei canali interni e ripristino della funzionalità idraulica, strutturale e igienica dei rii, con la messa a norma delle rive e dei ponti.
-Adeguamento fognario per la città e le isole limitrofe, in risposta a un sistema che non riesce più a far fronte alle esigenze attuali.
-Sostegno alla residenza: interventi mirati a conservare la residenza dei cittadini e a evitare la trasformazione delle abitazioni in seconde case o alloggi destinati esclusivamente al turismo. Per farlo, l’amministrazione prevede contributi pubblici tramite bando per lavori straordinari subordinati al mantenimento della residenza da parte dei proprietari.
Inoltre, è previsto il restauro e la manutenzione di edifici pubblici e delle sedi museali, risorse fondamentali per preservare uno dei patrimoni culturali più preziosi
Il vicesindaco Tomaello commenta il risultato raggiunto: 2.347 preferenze
“Un grande risultato della Lega, di Luca Zaia e di tutta la squadra che ha sostenuto Alberto Stefani per guidare il Veneto nei prossimi cinque anni”. Così Andrea Tomaello, vicesindaco di Venezia ed eletto in consiglio regionale con la Lega, commenta a caldo i risultati delle elezioni regionali, intervenendo a Radio Veneto24. Tomaello evidenzia come il successo premii il lavoro svolto negli ultimi anni e il modo di porsi del neo-presidente Stefani. “La speranza ora è guardare avanti con fiducia, rinnovare e rilanciare l’azione amministrativa regionale e continuare a fare del Veneto una regione
trainante per l’Italia”, aggiunge. Sulla campagna elettorale, il vicesindaco sottolinea l’importanza del bagaglio politico e dell’esperienza di Luca Zaia: “Ha dimostrato in 15 anni di essere un amministratore sicuro e competente, oltre a offrire consigli preziosi a Stefani e a tutti i candidati”. Tomaello affronta anche il tema dell’astensionismo, evidente in queste elezioni. “È un problema che riguarda soprattutto le elezioni regionali, europee e nazionali. Dobbiamo partire dai giovani e far capire a tutti che interessarsi alla cosa pubblica è fondamentale, perché riguarda la vita di tutti i cittadini”.
del mondo. La sfida del finanziamento: un appello al governo Il rifinanziamento della Legge Speciale per Venezia è una battaglia che va avanti da anni. Nonostante le continue richieste da parte del Comune, supportate anche dalle forze politiche di opposizione, i finanziamenti stanziati dal governo sono sempre stati al di sotto delle necessità espresse. Le richieste avanzate nel 2024, pari a 150 mi-
lioni di euro annui, sono state aggiornate per il 2025, ma non sono ancora sufficienti a coprire i costi delle opere necessarie. Ora, con l’appoggio unanime della politica locale, la palla passa al governo, che dovrà decidere se rispondere alle esigenze della città lagunare e ai cittadini che quotidianamente vivono il dramma del deterioramento di un patrimonio che è di tutta l’umanità.
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Sostenibilità.
Monica Sambo prima del centrosinistra fa il pieno di voti ed entra in Regione
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n successo inatteso ma travolgente quello ottenuto da Monica Sambo, neoeletta consigliera regionale del Partito Democratico, che si è classificata prima in città per numero di preferenze. “La campagna elettorale è stata molto entusiasmante, e la risposta dei cittadini è stata superiore alle nostre previsioni”, ha raccontato Sambo a caldo, ringraziando cittadini e volontari per l’impegno.
L’esperienza politica accumulata in Comune sarà la base del suo lavoro in Regione. “Porterò con me le problematiche specifiche di Venezia, dalla salvaguardia della città e il turismo, fino ai temi più generali come la casa, il caro-vita e la sanità”, ha spiegato. Un aspetto su cui la Sambo ha insistito riguarda le case popolari: “Nella provincia di Venezia più del 30% delle abitazioni pubbliche è vuota, mentre la domanda dei cittadini è enorme. È una questione che va affrontata subito”.
L’esponente DEM ha anche commentato la performance del Pd in città e provincia: “Il trend è positivo: siamo il primo partito a Venezia, quasi il doppio rispetto a Fratelli d’Italia. C’è voglia di cambiamento dopo anni di amministrazioni deludenti”, ha detto, guardando già alle elezioni comunali del prossimo anno. Sambo ha infine sottolineato la questione dell’astensionismo: “Il calo del 16% rispetto a cinque anni fa è preoccupante. La Regione spesso appare lontana dai cittadini, pur decidendo su sanità, scuola, trasporti e infrastrutture. È un problema che dobbiamo affrontare”.
Nonostante le sfide, la consigliera regionale si mostra fiduciosa: “Questa campagna elettorale
ha dimostrato che c’è voglia di cambiamento. Ora l’obiettivo è trasformare questo entusiasmo in azioni concrete per Venezia e per tutto il Veneto”.
Viadotto Bosco dello Sport: posizionato il blocco centrale, avanzano i lavori
Si è conclusa nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 novembre una delle fasi più spettacolari del cantiere del nuovo viadotto di collegamento al Bosco dello Sport: il varo del blocco centrale. L’intervento, avvenuto nella zona del raccordo autostradale verso l’aeroporto Marco Polo, ha richiesto tre fasi coordinate: il sollevamento del concio, il trasferimento tra le gru e il posizionamento definitivo sui pilastri. Il concio centrale, lungo 48 metri e del peso di 240 tonnellate, è realizzato in acciaio corten, materiale scelto per ridurre la manutenzione e garantire un inserimento armonioso nel paesaggio circostante. La produzione in stabilimento ha richiesto circa otto mesi, mentre sul posto hanno operato una ventina di tecnici e operai specializzati, supportati da tre autogrù di grande portata. L’opera fa parte del progetto di completamento della nuova viabilità Tessera–Aeroporto, iniziato a maggio 2024 e attualmente avanzato per circa il 70%. Un’infrastruttura strategicache, una volta completata, assicurerà un accesso più sicuro e scorrevole all’area polifunzionale sportiva del Bosco dello Sport. A seguire le operazioni erano presenti il vicesindaco Andrea Tomaello, i presidenti delle Commissioni consiliari V e X Alessio De Rossi e Matteo Senno, e il presidente della Municipalità di Favaro Veneto Marco Bellato. “Grazie di cuore a tutti coloro che hanno lavorato per progettare, costruire e montare quest’opera strategica”, ha commentato il sindaco Luigi Brugnaro, costantemente aggiornato sull’avanzamento dei lavori. Per permettere il varo, dalle 21 di venerdì 28 novembre è stata temporaneamente chiusa la bretella autostradale in entrambe le direzioni, con la viabilità gestita da Concessioni Autostradali Venete (CAV) e il supporto della Polizia Locale.
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L’interrogazione. Taglio al welfare dei dipendenti del Teatro La Fenice
Il senatore Martella solleva dubbi sulla scelta della Fondazione
Il segretario regionale del Pd Veneto presenta un’interrogazione al Ministro della Cultura, chiedendo chiarimenti e un intervento per tutelare i lavoratori e il prestigio della Fondazione
Il Teatro La Fenice di Venezia, noto per la sua storia e tradizione, è al centro di una controversia interna. La Fondazione che lo gestisce ha deciso di non erogare la quota di welfare aziendale prevista dagli accordi sindacali, per una somma di circa 250.000 euro, pari allo 0,6% del bilancio complessivo, superiore ai 35 milioni. La motivazione ufficiale è stata quella di “salvaguardare i conti”.
Andrea Martella, senatore e segretario regionale del Partito Democratico Veneto, ha definito la scelta «doppiamente grave e inspiegabile» e ha presentato un’in-
terrogazione parlamentare al Ministro della Cultura. «Parliamo dell’unica fondazione lirico-sinfonica italiana che ha chiuso gli ultimi quattordici bilanci in attivo. Una realtà descritta dagli stessi amministratori come modello di gestione», osserva Martella. Secondo il senatore, se i conti sono solidi, «il taglio al welfare è pretestuoso», mentre eventuali criticità non dichiarate dovrebbero essere comunicate con chiarezza. Nell’interrogazione si chiede se il Governo fosse a conoscenza
della decisione e quali valutazioni intenda compiere. Martella sollecita un intervento concreto per garantire che la Fondazione La Fenice resti un punto di riferimento nazionale non solo per la qualità artistica, ma anche per il rispetto dei diritti dei lavoratori. «Non si può costruire un’eccellenza culturale scaricando il peso sui dipendenti. Serve coerenza tra i numeri esibiti e le scelte compiute. E serve la vigilanza del Ministero per tutelare il patrimonio e chi vi lavora», conclude.
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Indagine su Brugnaro: accuse di finanziamento illecito per le elezioni 2020
La procura della Repubblica di Venezia ha concluso le indagini sulle presunte irregolaritàlegate alle spese sostenute da Luigi Brugnaro durante la campagna per le elezioni comunali del 2020, quando il sindaco fu riconfermato alla guida della città lagunare. Nei giorni scorsi gli atti dell’indagine sono stati depositati presso l’Avvocatura civica di Venezia, individuata come parte lesa, e notificati ai quattro indagati: lo stesso Brugnaro, accusato di finanziamento illecito e falso; Morris Ceron, direttore generale del Comune, e Walter Bianchi, del Consorzio Produzione e Sviluppo Nordest, per finanziamento illecito; e Adriano Giugie, mandatario elettorale, indagato per falso. L’inchiesta, distinta da quella per corruzione che coinvolge sempre Brugnaro e il cui processo preliminare è fissato per l’11 dicembre, riguarda un presunto superamento del tetto di spesa elettorale, fissato intorno ai 300mila euro. Secondo l’accusa, Brugnaro avrebbe utilizzato contributi per circa 513mila euro, mentre al Collegio regionale di garanzia della Corte d’Appello era stata dichiarata una spesa di 251.202 euro e entrate per 251.548 euro, di cui circa 20mila provenienti dall’associazione “Un’impresa Comune”, costituita nel 2015. La Guardia di Finanza stima il finanziamento complessivo intorno ai 900mila euro tra dicembre 2019 e dicembre 2020, evidenziando come il mandatario Giugie avrebbe comunicato soltanto le somme relative ai 45 giorni antecedenti le elezioni. Le difese di Brugnaro sostengono che i fondi sarebbero stati messi a disposizione dallo stesso sindaco tramite due sue società, registrando correttamente i versamenti a favore dei comitati elettorali.
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CORTINA D’AMPEZZO, BELLUNO
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L’evento. Riapre a Venezia la storica sede di San Sebastiano di Ca’ Foscari
Biblioteca e Dipartimento di Orientalistica riaprono con spazi moderni e funzionali
San Sebastiano torna a vivere: la storica
sede di Ca’ Foscari
ospita Biblioteca
BALI e Dipartimento
DSAAM con ambienti rinnovati, luminosi e funzionali per studio e didattica
S i rinnova uno dei luoghi simbolo di Ca’ Foscari: la storica sede di San Sebastiano è stata ufficialmente riaperta a fine novembre, pronta ad accogliere studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo in spazi rinnovati e più accessibili.
Il taglio del nastro è stato compiuto dalla Rettrice Tiziana Lippiello, che ha sottolineato l’importanza simbolica e culturale della sede: «San Sebastiano è un pezzo prestigioso della storia di Ca’ Foscari e della nostra
città. L’ingresso progettato da Carlo Scarpa, il giardino e l’Aula Colonne rendono questo luogo davvero speciale. Siamo felici di averlo preservato e valorizzato, con spazi più accoglienti e funzionali».
Oggi San Sebastiano ospita la Biblioteca di Area Linguistica (BALI), con circa 35 mila volumi dedicati all’Asia Orientale, e il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea (DSAAM), prima situati a Palazzo Ven-
La biblioteca, ripensata secondo criteri moderni, offre 112 posti a sedere e spazi luminosi per la lettura e lo studio. Tra i volumi più preziosi, anche edizioni rare come l’Histoire du Japon del 1754, insieme a collezioni donate da fondazioni, università e ex docenti. Il nuovo AOlab consente lo studio collaborativo e attività interattive, con 12 postazioni intorno a un unico tavolo e postazioni per consulenze
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bibliografiche.
Il dipartimento DSAAM mette a disposizione 66 postazioni per docenti, 12 per collaboratori linguistici e 21 per il personale tecnico-amministrativo, insieme a una sala comune al piano terra. Qui si insegnano lingue e culture che spaziano dall’Africa Mediterranea all’Asia Orientale: arabo, ebraico, turco, armeno, persiano, hindi, sanscrito, vietnamita, thailandese, mongolo, cinese, giapponese e coreano.
Debutta la frontiera digitale: già 14 mila passeggeri hanno testato il nuovo sistema
A un mese dall’avvio della fase di sperimentazione, l’aeroporto Marco Polo di Venezia traccia il primo bilancio del nuovo Entry/Exit System (EES), il sistema digitale introdotto dall’Unione Europea e destinato a diventare obbligatorio in tutti i Paesi Schengen dal 10 aprile 2026. La nuova procedura riguarda i cittadini extra-Schengen esenti da visto, di età superiore ai 12 anni, in arrivo per soggiorni di breve durata. Dal 20 ottobre, giorno dell’attivazione in prova per i passeggeri in arrivo, nello scalo veneziano sono stati installati 30 chioschi self-service nella zona arrivi extra-Schengen. In trenta giorni di utilizzo, 14 mila viaggiatori hanno già completato la registrazione tramite questi dispositivi, con un tempo medio di un minuto e mezzo, circa il 30% in meno rispetto alle previsioni iniziali. Dopo la registrazione ai kiosk, i passeggeri si spostano ai 24 e-Gate installati tra arrivi e partenze e forniti da Naitec, società del Gruppo Save. Gli accessi automatici sono dotati di pannelli biometrici e sensori avanzati per il riconoscimento facciale e delle impronte digitali, garantendo un controllo rapido e sicuro dei dati. Il progetto coinvolge anche gli altri scali del gruppo. Al Canova di Treviso sono stati installati 12 kiosk e 6 e-Gate, mentre al Catullo di Verona sono operativi 21 kiosk e 6 e-Gate, con performance analoghe a quelle registrate a Venezia.
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dramin dei Carmini.
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Danilo Corrà è il Disability Manager del Comune di Venezia
Un impegno per rendere i servizi e la città sempre più accessibili
In occasione della Giornata internazionale delle Persone con Disabilità, Venezia nomina Danilo Corrà Disability Manager per rafforzare accessibilità, inclusione e pari opportunità nei servizi comunali
In occasione della Giornata internazionale delle Persone con Disabilità, il Comune di Venezia rafforza il proprio impegno per la tutela dei diritti dei cittadini più fragili introducendo la figura del Disability Manager all’interno della struttura comunale. L’incarico è stato affidato al dottor Danilo Corrà, direttore dell’Area Coesione Sociale dell’Ente.
La costituzione del Gruppo di lavoro ha già permesso di avviare attività significative:
• supporto alla redazione delle carte dei servizi di alcuni uffici;
• confronto con i sistemi informativi, che hanno recentemente introdotto nel portale istituzionale un widget dedicato all’accessibilità;
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“Vogliamo migliorare concretamente l’accessibilità dei nostri servizi, rendendoli più facilmente fruibili – commenta l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini – Da oggi in poi questo ambito sarà seguito da un gruppo di lavoro dedicato, chiamato a sviluppare progetti e iniziative specifiche”.
• progettazione preliminare di percorsi formativi, previsti per il 2026 e da sviluppare insieme all’Ufficio Formazione, rivolti al personale comunale.
Si tratta di iniziative volte a rafforzare la cultura dell’accessibilità all’interno dell’ente e a sensibilizzare il personale sui temi della disabilità.
“Ringrazio il Comune per la fiducia accordata - il primo commento di Corrà - Il mio impegno, e quello di chi lavora e lavorerà con me, sarà volto a rendere sempre più effettiva l’attenzione alla piena accessibilità dei servizi” .
L’obiettivo primario è garantire inclusione e pari opportunità, valorizzando quanto il Comune sta già realizzando. Al contempo si intende dar vita a un modello collaborativo permanente che coinvolga l’intera comunità lavorativa e la cittadinanza.
Per dare attuazione al mandato ricevuto, il Disability Manager coordinerà il Gruppo di lavoro sull’accessibilità, formato da diversi uffici comunali che, per competenza istituzionale e sensibilità, collaborano alla ricognizione sullo stato di accessibilità dei servizi offerti.
Nei prossimi due anni l’ufficio del Disability Manager sarà impegnato in un programma articolato: costruzione di reti con i Disability Manager dei comuni limitrofi; organizzazione di eventi pubblici; apertura di uno spazio dedicato all’interno della piattaforma DiMe per la
raccolta di idee e suggerimenti da parte dei cittadini; avvio dell’ambizioso percorso verso la creazione di una Consulta sulla Disabilità. Il 6 novembre, con deliberazione di Giunta comunale, il Comune ha aderito, attraverso l’ufficio del Disability Manager, al progetto nazionale Carta europea della disabilità, sottoscrivendo una convenzione con la Presidenza del Consiglio dei ministri per agevolare, nel territorio comunale, le persone in possesso della Disability Card nell’utilizzo dei servizi igienici pubblici di gestione comunale e dei mezzi di trasporto. Il testo completo della delibera e della convenzione è consultabile sul portale istituzionale. “Tra le mie priorità ci sono l’importanza di fare rete e la valorizzazione delle competenze – precisa Corrà – proprio per questo il mio ufficio dedicherà un’attenzione particolare all’ascolto delle associazioni, con le quali confido di costruire una collaborazione solida e duratura”.
Cooperativa Realtà, il calendario “45 anni da favola”
Segnerà lo scorrere del tempo, gli appuntamenti e le ricorrenze. Sarà un anno insieme alla Cooperativa Realtà di Marghera.
Sono stati presentati il calendario 2026 e l’agenda coordinata, tutto firmato dalla Cooperativa Realtà per promuovere le proprie attività ma anche per celebrare un importante anniversario.
Il calendario 2026 ha come titolo “45 anni da favola”, ovvero i 45 anni dalla nascita della cooperativa.
Il Comune di Venezia ha festeggiato il compleanno con la consigliera delegata Chiara Visentin, l’assessore al Patrimonio Paola Mar e la vicepresidente della Municipalità di Chirignago Zelarino Luisa Rampazzo, che si sono felicitate per il traguardo raggiunto dalla Cooperativa.
Visentin ha sottolineato lo stretto legame della Realtà con il territorio di Marghera e di tutto il Comune: “Siete un tassello fondamentale che risponde a dei bisogni, in continua collaborazione con associazioni e istituzioni. E per supportare il grande contributo della Cooperativa alla nostra società, l’ultimo Consiglio comunale ha approvato la delibera che vi affida per vent’anni gli immobili di via Villabona e via Benvenuto a Marghera, destinati rispettivamente a Comunità Alloggio e a Centro Diurno per persone con disabilità, al fine di proseguire ciò che è chiaramente di interesse pubblico, ovvero il vostro lavoro e supporto, garantendo la continuità del servizio socio-sanitario”, ha concluso la consigliera delegata.
“Sorridete da 45 anni e continua-
te a ricevere sorrisi, a vostra volta, da chi frequenta la Cooperativa e da chi vi sostiene - ha continuato poi l’assessore - Grazie a questa apertura sul mondo andrete ancora avanti per parecchio tempo perché possedete una cosa importantissima: l’umanità”. La cooperativa, dai suoi esordi, ha cercato di aggregare i genitori di ragazzi con disparate disabilità, altrimenti proiettati in dispersive soluzioni individuali; ha cercato di coinvolgere educatori, addetti all’assistenza, tecnici, ed amministrativi preparati, con lo scopo di farli diventare interlocutori di istituzioni pubbliche, sia a livello educativo che amministrativo. A distanza di 45 anni, la Cooperativa continua ad esistere e a investire, per proseguire e incrementare le attività della Comunità Alloggio e del Centro Diurno.
Calcio. Ex attaccante di serie A con esperienza nel calcio femminile, pronto a rilanciare la squadra
Venezia calcio femminile, Luis Oliveria scelto come nuovo mister delle “leonesse”
L
uis “Lulù” Oliveira, ex attaccante in serie A di Cagliari e Fiorentina, è il nuovo allenatore della prima squadra del Venezia femminile. Ha preso il posto di Andrea Rizzolo, sollevato dall’incarico lo scorso 27 ottobre. A presentare il neoallenatore, che risiede in provincia di Padova, Grazia Trentin, responsabile del Venezia FC Femminile. “È stata una scelta piena di emozioni perché Luis è un personaggio noto, che non ha bisogno di grandi presentazioni: ha giocato in club prestigiosi di serie A con campioni di assoluto livello. La mia scelta è stata dettata anche dalla sua conoscenza sportiva, molto affine alla mia, e dal suo valore umano: mi ha trasmesso sin da subito un’empatia immediata. Sicuramente Luis ha caratteristiche valoriali davvero importanti. La scelta è anche dovuta al fatto che, nel calcio femminile, c’è la necessità di avere professionalità
esperte che talvolta non provengono direttamente dal settore; per questo Luis è stata una decisione oculata. Inoltre, Oliveira veniva anche da una precedente esperienza nel calcio femminile, quindi il suo arrivo a Venezia ha trovato una naturale evoluzione del suo percorso. Il movimento del calcio femminile è in forte espansione e per me è fondamentale avere una persona che crede fortemente nel progetto così come fa Luis”. Oliveira, nato nel 1969 a São Luís in Brasile e di nazionalità belga, ha allenato infatti il Riccione Femminile in serie C. “Ringrazio la direzione sportiva per la fiducia che da subito mi ha dato, le parole del neo tecnico delle girls arancioneroverdi. Ci sono tante cose su cui lavorare, il gruppo di lavoro è fantastico. Sono sicuro che con il giusto lavoro riusciremo ad uscire da questo momento delicato. Il modulo di gioco è diretta-
mente collegato al tipo di giocatrici che si hanno in squadra, io sono abituato a giocare con un 4-2-3-1 che è un modulo che si può facilmente adattare ad ogni situazione e modulare in base alla fase di gioco. Al di là del modulo l’importante è lavorare intensamente in allenamento per trovarci sempre pronti. Il mio primo impatto con le ragazze è stato molto positivo, abbiamo
delle giocatrici straordinarie”. Oliveira vanta una prestigiosa carriera da calciatore. Nel corso della sua lunga esperienza sui campi da gioco ha indossato, tra le altre, le maglie di Anderlecht, Cagliari, Fiorentina, Como, Bologna e Catania, oltre ad aver militato nel Venezia nella stagione 2004/05 (da gennaio a giugno) in serie B, realizzando 5 gol in 17 presenze.
La capitana Alice Zuanti e il vicecapitano Gianluca Busio del Venezia Fc premiati al gala del calcio Triveneto
In occasione della XXV edizione del Galà del Calcio Triveneto, organizzato dall’Associazione Italiana Calciatori in collaborazione con l’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), svoltasi al teatro San Marco di Vicenza, evento dedicato a celebrare e premiare i migliori calciatori delle squadre professionistiche del Triveneto, ha visto protagonisti anche il vicecapitano Gianluca Busio e la capitana Alice Zuanti del Venezia Fc. Busio, ha ricevuto il riconoscimento come miglior calciatore del Venezia FC per la stagione sportiva 2024/2025, mentre l’attaccante della prima squadra femminile arancioneroverde, Alice Zuanti, è stata pre-
miata come miglior giocatrice della scorsa stagione.
“Sono davvero felice e onorata di aver ricevuto questo premio così prestigioso - le parole di Alice Zuanti -. Il calcio è sempre stato la mia vita e, per arrivare a questo livello, ho dovuto lavorare molto duramente, senza mai mollare, soprattutto nei momenti più difficili. In questo momento sento il dovere di ringraziare la mia famiglia, perché mi è sempre stata vicina e ha creduto nel mio sogno. Vincere il campionato lo scorso anno è stato bellissimo: sognavo di riuscirci indossando questa maglia prima di concludere la carriera. Non so ancora per
quanti anni giocherò, ma dopo aver conquistato la serie B ora sogno di raggiungere la serie A”.
Parole dolci anche per Gianluca Busio: “Sono davvero onorato di ricevere questo premio. Vivo a Venezia da tanti anni e ormai mi sento, oltre che un leader di questa squadra, anche un po’ veneziano. Sto lavorando duramente e sto dando tutto me stesso per questo club, con cui spero di togliermi ancora tante soddisfazioni. L’obiettivo è quello di fare una grande stagione, raggiungendo i nostri traguardi, così da poter realizzare un altro sogno: partecipare al Mondiale con gli Stati Uniti”. (c.a.)
Conclusa la carriera da giocatore, ha intrapreso il percorso da allenatore, guidando il Muravera, la Pro Patria e il Floriana FC (club della Premier League maltese), prima di far ritorno in Italia dove ha lavorato con le giovanili del Villanova di Camposanpiero, Galaxy Fc e Campodarsego.
Cristiano Aggio
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NATALE A PADOVA
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SOTTO UN CIELO DI MERAVIGLIE
segue da pag. 1
Imprese, sanità, giovani
Il terzo tema che la Giunta Stefani è chiamato a prendere di petto è certamente quello dei giovani: dal Veneto ogni anno se ne vanno in molti, non solo all’estero ma anche verso Lombardia e soprattutto Emilia Romagna. Tra i fattori che producono questa emigrazione sembra esserci la scarsa vitalità del nostro territorio in termini sociali, occupazionali e di “prospettiva”. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non riconoscono nel Veneto la possibilità di crescere, di cambiare, di essere al passo
e ambiente: le sfide che attendono Stefani
con la modernità e la velocità del tempo. Vero o falso che sia questo, in buona sostanza, è quello che rispondono quando li si interroga nel tentativo di analizzare le motivazioni alla base di questa “fuga” e, nel contempo, quando si cerca di capire perché in Veneto non arrivino giovani da altre regioni o stati europei in numero sensibili. Il quarto dossier urgente sul tavolo è quello ambientale. Il Veneto, per la propria posizione geografica, si trova in una delle aree con l’aria peggiore d’Europa. A questo
Il presidente eletto. Sociale, sanità e lavoro fra i temi
Stefani: “Giunta prima di Natale, gli assessori non faranno politica”
Incassata la netta vittoria alle urne, il presidente neo eletto della Regione Alberto Stefani si è subito messo al lavoro sulla composizione della squadra di governo che, come ha ribadito in più occasioni, sarà messa a punto prima di Natale. Sul toto-assessori, Stefani assicura che terrà conto dell’accordo pre elettorale di coalizione - cinque assessorati per Fratelli d’Italia, quattro per la Lega e uno per Forza Italia - ma l’aspetto più importante sarà quello della competenza specifica. “Una cosa che chiederò agli assessori sarà quella di non occuparsi di dinamiche politiche. - afferma - Chi entra in giunta farà l’assessore al cento per cento e si occuperà cento per cento della propria area di competenza, non di beghe politiche. Servono persone che conoscano il tema di riferimento e che possibilmente abbiano fatto anche il sindaco, un passaggio fondamentale che richiama anche l’importanza di rispondere ai cittadini. Sceglierò in base a questo, anche se in accordo con le segreterie di partito. Terrò per me invece la delega ai giovani”. Di fronte al successo elettorale Stefani prende un impegno preciso: “Chi fa politica deve rispondere delle proprie idee e delle proposte fatte. Abbiamo messo al centro della nostra agenda politica il tema del sociale, della sanità, del lavoro; l’abbiamo fatto con coraggio, tenendo conto di alcuni trend importanti che avremo davanti e abbiamo fatto sì che questi temi diventassero la parte centrale della nostra agenda amministrativa, del nostro programma”.
Sul fronte sanitario ha ribadito un concetto: “La priorità è e sempre dovrà essere la sanità pubblica, in quanto
diritto inalienabile dei cittadini. L’integrazione tra le due è inevitabile, ma la gerarchia non deve cambiare. In Veneto abbiamo il record negativo di accessi impropri al Pronto Soccorso e questo deve cambiare, perché si rischia di non poter gestire le vere emergenze. Alcune Ulss hanno già attivato dei percorsi di telemedicina per le pratiche meno urgenti (attraverso i numeri di assistenza 116 e 117) e intendo replicare questo modello su tutto il territorio regionale”. Per il mondo lavoro il governatore guarda ad una forte integrazione degli istituti di formazione professionale tecnica con le imprese, perché entro il 2030 mancheranno in Veneto 280mila lavoratori qualificati. Inoltre c’è la proposta di un tavolo anti burocrazia per agevolare le aziende. Quanto alle infrastrutture spicca la nuova holding autostradale entro il 2026, per riunire le attuali società del Triveneto e affrontare anche la questione Pedemontana. Sull’addizionale Irpef si deciderà in un secondo momento. Infine una promessa: “Farò il possibile per diventare il rappresentante di tutti i Veneti, anche quelli che non mi hanno votato”. (n.s.)
Il
si sommano i fenomeni, sempre più violenti, determinati dal cambiamento climatico che, trovando un terreno fortemente impermeabilizzato dalla grande cementificazione di tutti questi anni, producono gravi danni. Mentre ci si interroga, anche in modo un po’ morboso, su cosa farà Luca Zaia in futuro, il presidente Alberto Stefani sembra essere già al lavoro consapevole che il Veneto, oggi più che in altri momenti, deve ritrovare la forza per correre.
centronistra. Giovanni Manildo rivendica il risultato
“Il Veneto vuole l’alternativa”
Giovanni Manildo guardando al risultato elettorale sottolinea come i voti ottenuti segnino una svolta per lo schieramento progressista in Veneto. “Dopo anni di arretramento siamo risaliti, è la conferma che in Veneto c’è una parte del Paese che non si rassegna, che vuole un’alternativa, che crede in una politica capace di ascoltare e proporre”. Il candidato del centrosinistra sottolinea il frutto di un lavoro “serio e paziente”, costruito in oltre 120 giorni di campagna elettorale attraverso incontri, ascolto e la definizione condivisa di un programma basato su sette priorità. “Dopo quindici anni di arretramento – osserva – il centrosinistra rischiava la marginalizzazione. Oggi invece ritrova
spazio, voce e credibilità. Abbiamo piantato il chiodo decisamente più in alto”. Valutato positivamente, poi, il risultato ottenuto in città chiave come Padova e Venezia, dove la coalizione di centrosinistra si è imposta sugli avversari. Manildo non ignora però la forte astensione, ulteriore campanello d’allarme per la democrazia regionale che non va sottovalutato né ignorato: “L’affluenza in calo ci preoccupa e dovrebbe interrogare tutta la politica”. Secondo l’ex sindaco di Treviso, il voto conferma che i temi messi al centro della campagna – sanità pubblica, lavoro dignitoso, ambiente, casa, opportunità per i giovani – intercettano una domanda crescente nella società veneta. “Da qui si riparte, con
ancora più convinzione”, sottolinea. Il candidato racconta anche di aver chiamato il neo presidente Stefani per un augurio personale di buon lavoro. “Un gesto doveroso – spiega – ma il nostro impegno non finisce qui. Inizia ora un percorso più ampio: il Veneto ha bisogno di un’opposizione seria, costruttiva e determinata, e ha bisogno di una visione diversa. Noi ci saremo, ogni giorno, per dare voce a chi non ce l’ha”.
La sorpresa. “Resistere Veneto” raccoglie il 5,13%
Szumski esulta: “Abbiamo fatto l’impresa”
“R
esistere Veneto” entra in Regione con due consiglieri, risultato sopra le aspettative per la lista di Riccardo Szumski che supera il 5% con oltre 69 mila voti. L’ex sindaco di Santa Lucia di Piave definisce il traguardo raggiunto “un’impresa”. “Eravamo partiti con pochi mezzi ma tanta volontà e siamo riusciti a raccogliere 30mila firme. Da quel momento abbiamo capito che qualcosa si stava muovendo. L’arrivo dei volontari ha generato un entusiasmo crescente”. Il leader di Resistere Veneto guarda già all’attività in Consiglio regionale e illustra le
priorità del suo programma: “Ci batteremo per una sanità più vicina alle persone, dove i medici possano curare senza pensare solo ai risparmi. Ci occuperemo della montagna, del territorio e proporremo una moneta veneta basata su un credito Irpef trasformato in digitale. Sul tema dell’addizionale Irpef faremo una campagna forte per coinvolgere la popolazione che ha votato per l’autonomia”. Guardando al futuro non nasconde le difficoltà e così si rivolge ai propri sostenitori: “La partita sarà durissima, certo, ma noi scendiamo in campo. E la gio-
cheremo fino all’ultimo minuto, con la stessa passione che avete dimostrato ogni giorno. «Le grandi cose non si fanno da soli, e non si fanno per caso: si fanno insieme». Mai come oggi, queste parole descrivono ciò che abbiamo vissuto”.
Alla maggioranza 34 seggi, all’opposizione 17 Lega primo partito, seguono Pd e Fratelli d’Italia
ALBERTO STEFANI
LUCA ZAIA
GIORGIA BEDIN
MATTEO PRESSI
DIEGO RUZZA
GIAMPAOLO TREVISI
ERIC PASQUALON
NICOLÓ MARIA ROCCO
FLAVIO BALDAN
ELISA DE BERTI
LAURA BESIO
JONATAN MONTANARIELLO
JACOPO MALTAURO
SONIA BRESCIANIN
CRISTIANO CORAZZARI
STEFANO VALDEGAMBERI
ANNA LESO
ANNA MARIA BIGON
ALESSIO MOROSIN
ROSANNA CONTE
GIOVANNI MANILDO
ELENA OSTANEL
FILIPPO RIGO
FRANCESCO RUCCO
CHIARA LUISETTO
ANTONIO MARCO DALLA POZZA
RICCARDO BARBISAN
ANDREA TOMANELLO
FILIPPO GIACINTI
ALESSANDRO DEL BIANCO
RICCARDO SZUMSKI
MANUELA LANZARIN
ROBERTO MARCATO
FRANCESCO CALZAVARA
VALERIA MANTOVAN
ANDREA MICALIZZI
DAVIDE LOVAT
ELISA VENTURINI
ALESSIA BEVILACQUA
ELEONORA MOSCO
ROBERTA VIANELLO
LUCAS PAVANETTO
MONICA SAMBO
FLAVIO TOSI
MARCO ZECCHINATO
Il commento. L’assemblea generale con 2200 invitati al Centro Congressi in Fiera
Confindustria chiede attenzione al Governo ma non c’è traccia di autocritica né di contenuti
Nella sua relazione la presidente Paola Carron lamenta una “lenta perdita di competitività” e sottolinea il rischio “di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione”
ostenere l’industria significa sostenere l’Italia”. Ecco la frase più applaudita della relazione durata 26 minuti con cui Paola Carron ha inanellato una serie di lagnanze, qualche luogo comune come quello appunto virgolettato qui sopra e zero ricette. Un altro zero va alla autocritica: “buona parte della politica italiana guarda all’industria con diffidenza”. Ci chiediamo il perché? No. Paola Carron spiega che c’è stata “una lenta perdita di competitività”.
“Parla sulla liberazione di energie, puntare sui giovani, sulle donne” parole che riecheggiano dai comizietti di Landini a quelli della Schlein e crediamo anche in quelli di Szumski o Rizzo nelle stesse ore. “E’ una scelta casuale” disse la presidente Paola Carron a chi le chiedeva come mai l’assemblea a
poche ore dal voto in Veneto. C’era la stessa probabilità di beccare un numero secco alla roulette ma facciamo finta di credere che la Confindustria giochi a dadi. E’ uscito il numero per Paola Carron perché non si sa davvero immaginare cosa avrebbero potuto titolare i poveri cronisti se non “Confindustria Veneto Est sferza la politica, c’è una questione settentrionale”.
Chi scrive ha ascoltato tre volte il video disponibile sul sito di Confindustria. A parte la “visione di città di città” che sembra il titolo di una filastrocca di Gianni Rodari, rimane ben poco di profondo. Sarà per la lettura monocorde del gobbo digitale, sarà perché la luce azzurrina soffusa avrà mietuto chissà quante vittime tra i 2200 stanchi imprenditori e funzionari di Confindustria comandati a par-
tecipare all’assemblea di struttura, ma, come recitava l’immortale Califano, “tutto il resto è noia” o qualcosa di poco distante. Giova ricordare l’occasione persa. All’assemblea annuale dalla bocciofila in su, il presidente prima di lagnarsi di ciò che non hanno fatto gli altri, di solito elenca cosa ha fatto lui assieme ai suoi collaboratori. Non c’è traccia di questo bilancio nei 26
minuti di lettura del discorso della presidente. Ritorneremo fiduciosi l’anno prossimo. “Rischiamo di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione” dice Paola Carron rivolgendosi al proprio presidente nazionale Orsini. “Attendiamo dal Governo il segnale di una volontà del Governo di agire qui ed ora”. Strano sarebbe che il Governo vo-
lesse invece dare il segnale di voler agire altrove e l’anno scorso. Insomma la rifondazione luogocomunista potrà valere sotto elezioni, sia per i candidati che per i presidenti. Poi a chi verrà dopo di noi il compito di porre sul piano storico il peso di un discorso che dopo tre volte strappa al massimo uno sbadiglio.
Alberto Gottardo
Libri e fumetti “Made in Veneto, la Top 10 del 2025
Questo 2025 che sta per concludersi ci ha regalato tantissime opere firmate da autori ed autrici venete. Libri, fumetti, storie in cui perdersi e ritrovarsi e, soprattutto, con cui cercare di interpretare meglio un presente sempre più complesso e sfuggente. La letteratura, scritta o disegnata, resta infatti una bussola imprescindibile per capire la modernità, proprio grazie ai suoi tempi lenti che ci costringono a pensare, a ritornare indietro sulle pagine appena sfogliate, ad attivare sinapsi apparentemente dimenticate.
Come sempre a dicembre quindi vi propongo la mia personalissima Top10 dei libri e dei fumetti “Made in Veneto” pubblicati quest’anno, che è anche un’ottima “lista regalo” per il Natale che si avvicina. Ovviamente i titoli sono in ordine sparso, non ci sono primi o secondi in questa Top10 che vuole essere anche un invito a esplorare le diverse sfaccettature della produzione culturale della nostra regione che, alla faccia dei tanti lamentosi, riesce sempre a sorprendere.
Thrillerone.
NIENTE SUCCEDE PER CASO
Stefano Tamiazzo (Toshokan)
In un devastato mondo del futuro, dove le classi agiate vivono su una sorta di isola volante e i poveracci su una superficie ormai compromessa, si è sviluppata una forte diffidenza nei confronti della tecnologia, considerata responsabile della catastrofe.
L’ex maggiore
Hara si nasconde tra la popolazione comune e ripara resti di robot, ma i soldati gli danno la caccia. Un fumetto meraviglioso impreziosito da due storie brevi, disegni preparatori, illustrazioni a colori, approfondimenti e un’intervista all’autore. Un fumetto bello bello bello in modo assurdo. Fumettazzo.
LA GHENGA DEGLI STORTI, Fulvio Luna Romero (Marsilio Editori)
CHEO TALES, di Emanuele Apostolidis, Francesco Bellu e Federico Gardin (Beccogiallo edizioni)
Appena arrivata a Polis, dove l’archeologia è vietata, Dafne si ritrova con un amuleto misterioso lasciatole dal padre, scomparso anni prima. Insieme a Greta e Perry, scoprirà che nei sotterranei della città si cela un mondo nascosto di enigmi, miti... e un Oracolo pronto a guidarli contro i Titani. Perché certi miti non sono scomparsi. Sono solo in attesa... di essere risvegliati. Una storia fantastica per riscoprire il mito e le nostre radici. Avventuroso.
UNA FORESTA DI SCIMMIE, Andrea Pennacchi (Marsilio)
vorzio e nuove partenze, il viaggio sull’Orient Express segna la svolta che la porterà verso il successo. Un fumetto che vale quanto un viaggio sul leggendario Orient Express (ma costa molto meno). Misterioso.
DIVERSAMENTE SOLE, Francesca Chiesa (Edizioni Open)
LA CONGIURA DELLE VIPERE, Matteo Strukul (Newton Compton) Venezia, Seicento. I pirati Uscocchi minacciano la Serenissima mentre un giustiziere mascherato, lo Spettro di Venezia, colpisce nell’ombra. Tra complotti politici, una giovane profumiera in ascesa e l’enigmatica Invelenada, si intrecciano vendette e misteri attorno alla vera identità dello Spettro. Un romanzo storico che è più appassionante di una serie Netflix.
Andrea Rasic vive una vita normale a Gorizia, finché un’imboscata rivela le abilità letali del suo passato da Husky, membro della “ghenga degli storti”. Costretto alla fuga, riemergono i ricordi di un Veneto degli anni OttantaDuemila fatto di violenza, ambizioni e traffici. Braccato, Rasic cerca di capire chi lo vuole morto e perché. Praticamente “C’era una volta in Veneto” (e scusate se è poco). Criminale.
IL MITO DEL MINOTAURO. AR-
Will incontra a Venezia Shylock e Tubal, scoprendo ebrei reali e complessi, lontani dagli stereotipi dell’Inghilterra. Ma la faccenda della «libbra di carne» e la morte di Antonio complicano tutto. Andrea Pennacchi segue Will alle origini de Il mercante di
Venezia, mescolando fantasia, storia e teatro in un racconto sulle radici del Bardo. Perché Andrea Pennacchi non è solo un ottimo attore, ma un vero cantastorie. Sorprendente.
AGATHA CHRISTIE. LA REGINA
DEL GIALLO, Michele Botton e Angela Sancono (Beccogiallo)
Agatha Christie cresce in una famiglia benestante e sfida da subito le convenzioni, imparando a leggere da sola. Dopo un primo percorso musicale e il matrimonio con Archibald Christie, scopre la scrittura e si fa spazio nel romanzo poliziesco dominato dagli uomini. Tra lutti, di-
Un libro scomodo ma prezioso: non racconta storie a lieto fine, anzi, le storie che racconta appartengono al genere di quelle che non finiscono mai. Di tutte, una soltanto si risolve in una speranza di serenità. Delle altre si può solo dire che offrono un’unica amara rassicurazione: si svolgono in una realtà molto lontana dalla nostra. Un libro importante per provare a capire che non esiste solo l’Occidente. Doloroso.
IL VALORE DELLE COSE, Serena Cappellozza (Sellerio)
La detective Mirna Pagani, lavora in Laguna, all’ombra di Venezia e, pur essendo alle prese con una vita familiare al collasso, in questa sua prima apparizione letteraria è messa subito alla prova con un’indagine impossibile.
Un giallo classico che sarebbe perfetto per una serie tv. Giallazzo.
LA NOTTE HA IL SUO PROFUMO Marco Azzalini (Laurana)
Un’indagine in una città che non riesce a liberarsi del suo passato,
un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato. Un romanzo che lascia il segno e che racconta una città che ha paura di raccontarsi. Stordente.
A ESEQUIE AVVENUTE, Massimo Carlotto (Einaudi Stile Libero) In un inverno gelido del Nordest, l’Alligatore indaga sul rapimento di una donna che non viene liberata nemmeno dopo il pagamento del riscatto. Con Max la Memoria e Beniamino Rossini cerca la verità contro chi vuole insabbiare tutto. Un romanzo doloroso che riporta sulle scene un personaggio letterario che ha fatto la storia del noir. Gigantesco.
Giacomo Brunoro
• Chi è Giacomo Brunoro
Classe ‘76, padovano. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di SUGARPULP, collabora con Veneto24, docente per Forema e per SMART Innovation School.
Razionalità ed energia
Sintoniz zati
I binari di una logistica sostenibile
Prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER)
Avviata da Interporto Padova, con un impianto fotovoltaico di 1MWp, la prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER) della Zona Industriale. Condividerà l’energia prodotta con aziende, enti e in seguito cittadini usufruendo anche degli incentivi statali. Nel frattempo sono stati sostituiti 40.200 mq di pannelli solari dell’impianto storico con altri di ultima generazione. Questi investimenti candidano Padova a modello nazionale di transizione energetica.
consegne alle attività
La flotta di Cityporto
Sostenibilità.
Despar Nord, l’impegno per la biodiversità cresce insieme ai territori
Difendere la biodiversità significa proteggere il futuro dei territori: per questo Despar Nord porta avanti iniziative concrete come le Case delle Api, il Bosco Diffuso e attività educative che coinvolgono scuole e realtà locali in un impegno continuativo
La tutela della biodiversità è una delle sfide decisive per la sostenibilità ambientale e Despar Nord ha scelto di contribuire con progetti concreti, continuativi e realizzati coinvolgendo i territori e le comunità in cui è presente attraverso progetti educativi, iniziative e interventi dedicati alla tutela e alla rigenerazione degli ecosistemi. Un impegno che si inserisce nel più ampio percorso di sostenibilità dell’Insegna dell’Abete e che prosegue in sinergia con le iniziative già avviate anche insieme al Consorzio Despar Italia, di cui l’azienda fa parte.
T ra le iniziative più significative portate avanti da Despar Nord, insieme al Consorzio Despar Italia, spiccano i progetti “Case delle Api Despar” e “Il Bosco Diffuso Despar” realizzati in partnership con PlanBee. In particolare “Case delle Api” è un’iniziativa nata nel 2025 con l’obiettivo di promuovere la biodiversità e contribuire concretamente a proteggere le api, insetti fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi grazie al loro
ruolo di principali impollinatori. Le attività degli alveari sono monitorate da apicoltori professionisti, che garantiscono il benessere delle colonie e forniscono aggiornamenti periodici sul loro stato di salute. Nei territori di Despar Nord le arnie sono state collocate a Codemondo di Reggio Emilia grazie alla collaborazione tra Despar Nord e l’Associazione Api Libere che ha messo a disposizione alcuni terreni di proprietà per ospitare i nuovi alveari collocati in una zona selezionata per il suo impatto positivo alla flora locale. Il legame con il territorio passa anche attraverso il Bosco Diffuso Despar, iniziativa nazionale avviata nel 2023, alla quale Despar Nord partecipa attivamente. Dopo i 400 alberi piantati tra Veneto ed Emilia-Romagna nelle prime due edizioni del programma, quest’anno l’azienda ha messo a dimora 250 nuovi alberi, presso i terreni di Feeducia, microazienda che pratica agricoltura rigenerativa a Colle Umberto in provincia di Treviso. Salici, querce, noccioli, ontani e acacie sono stati
piantati in una zona di infiltrazione dell’acqua, così da ridurre il rischio di detriti su proprietà confinanti, ricaricare la falda freatica da cui si attinge con il pozzo, proteggere il suolo e migliorare il ciclo dei nutrienti. A conferma dell’obiettivo sociale e di promozione della consapevolezza sui temi della sostenibilità e della tutela ambientale, il progetto ha visto la partecipazione degli alunni della scuola primaria “Giovanni Pascoli” di Colle Umberto che hanno preso parte alla
piantumazione. I nuovi alberi vanno così ad ingrandire la superficie del “Bosco Diffuso Despar” sui territori di riferimento dell’azienda dell’Abete, portando così a 650 gli alberi che compongono la superficie del Bosco Diffuso Despar.. A conferma del proprio impegno, l’azienda ha inoltre rinnovato per il 2025 anche il progetto di riforestazione sostenuto insieme a WOWnature attraverso le linee a marchio Econvivo e Verde Vera e ha inoltre dato vita al progetto
“Alla scoperta della biodiversità”, che ha visto l’avvio del primo laboratorio didattico presso l’azienda agricola trevigiana Moretto Farm coinvolgendo anche una scuola del territorio. Un mosaico di azioni, diverse ma complementari, che raccontano una visione condivisa: proteggere la biodiversità significa proteggere il futuro dei territori e delle comunità che li abitano. Despar Nord ha scelto di farlo, ogni giorno, insieme a chi quei territori li vive.
Al via il primo laboratorio didattico sulla biodiversità con Moretto Farm
Si è concluso giovedì 27 novembre, all’Interspar di Montebelluna, il primo laboratorio didattico sulla biodiversità promosso da Despar Nord. Il progetto ha coinvolto 38 alunni delle classi terze della scuola primaria “Ugo Foscolo” di San Gaetano – Montebelluna (TV) ed è stato sviluppato con Moretto Farm,
innovativa realtà agricola trevigiana specializzata in acquaponica e apicoltura sostenibile. Il percorso è iniziato il 4 novembre con la visita alla serra acquaponica dell’azienda agricola e alle sue arnie, in un ambiente pensato per sostenere le api e garantire loro fonti di nettare anche in momenti di scarsità, e ha
permesso agli alunni di approfondire i temi della biodiversità, dell’apicoltura, dell’acquaponica e del ruolo fondamentale delle api negli ecosistemi. Durante l’evento conclusivo all’Interspar di Montebelluna, i piccoli alunni sono diventati protagonisti presentando disegni e lavori ispirati alla visita e completando il percorso con un viaggio tra gli scaffali dedicato alla filiera del miele osservata in azienda. I loro disegni, che raccontano con freschezza e creatività quanto vissuto durante il laboratorio, sono poi stati esposti in una piccola mostra allestita in negozio, per essere condivisi con l’intera comunità e valorizzare il loro impegno. Moretto Farm, fondata da giovani imprenditori è oggi un esempio virtuoso di economia circolare e tutela della biodiversità grazie a produzioni di qualità e prive di chimica. La col-
laborazione con Despar Nord rientra nel progetto “Sapori del Territorio”, che valorizza le eccellenze agricole locali e microlocali. Questo primo laboratorio rappresenta solo l’inizio: nel 2026 Despar Nord
prevede infatti nuove attività con altre scuole e produttori del territorio, per diffondere una cultura ambientale che unisca innovazione, responsabilità e forte radicamento territoriale.
Un Natale all’insegna della condivisione e dello spirito di comunità.
Sintoniz zati
Dopo il notevole successo riscontrato lo scorso anno, sarà riproposta tutti i gior“Brick Christmas”, tagonisti assoluti saranno i mattoncini Lego, che da sempre fanno divertire bamNon mancheranno laboratori, giochi e attività ludico-ricreative per stimolare la fantasia e la creatività dei ragazzi. Ma il Paese del Natale sarà soprattutto uno spazio di incontro per la comunità, offrendo proposte pensate per ogni età e interesse: tombole e giochi tradizionali,
Cto in questi giorni la certi cazione
La novità di quest’anno è il Capodanno
di più diventando ospitale anche nei mesi
Se il Parco Urbano sarà il cuore delle Feste, lo spirito del Natale e le sue tradizioni animeranno tutto il territorio di Cavallino-
me la magia delle Festività tra luci, musica, profumi e sorrisi.
Tutti i giorni dalle 15 alle 21.30, e nei ne settimana dalle 10.30 alle 22.00, sarà possibile visitare “Mercatini e sapori”, i mercatini di Natale che proporranno nei vari stand artigianato locale, creazioni natalizie e dolci tradizionali. Presenti una selezione di food truck, che offriranno ai visitatori un percorso tra sapori e tradizioni, in un’atmosfera calda e luminosa che saprà incantare grandi e piccini.
cuore pulsante delle Festività. Come Amministrazione», spiega il sindaco Roberta Nesto, «vogliamo continuare a investire nelle manifestazioni per rafforzare il legame che unisce la nostra comunità e offrire al territorio spazi di incontro, nei quali anche le associazioni locali saranno protagoniste con le loro iniziative. Sono tante le occasioni per vivere Cavallino-Treporti nel periodo delle Feste. Non siamo solo una destinazione balneare, ma una località che sta crescendo e che sta sempre
“Lail presepe in laguna opera dell’artista Francesco Orazio, con più di 400 statue in compensato marino posizionate sullo specchio acqueo che si affaccia sugli 8 km della pista ciclopedonale a sbalzo più lunga d’Europa, lungo via Pordelio. Inoltre, sempre tra le inizia“L’arte
Si tratta di un percorso diffuso tra le frazioni per scoprire le Natività realizzate dalle parrocchie e dalle famiglie, che aprono i cancelli delle loro anche il “berolon”, come viene chiama-
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ottengono il massimo riconoscimento per l’attenzione alla salute delle donne
Tutti e cinque gli ospedali dell’Ulss 3 Serenissima ricevono il premio d’eccellenza dei 3 Bollini Rosa
Tutti i presidi della provincia di Venezia raggiungono il massimo dei Bollini Rosa, grazie a servizi e percorsi dedicati alla salute delle donne
Un risultato senza precedenti per l’Ulss 3 Serenissima: tutti e cinque gli ospedali della provincia di Venezia hanno ottenuto quest’anno la votazione massima dei 3 Bollini Rosa, il riconoscimento che premia le strutture più attente alla salute femminile. La cerimonia di consegna dei certificati di eccellenza si è svolta oggi a Roma, alla presenza dei rappresentanti della Fondazione Onda.
“Un en plein che ci permette di dire che gli ospedali dell’Ulss 3 lavorano quotidianamente per mettersi al servizio dei cittadini, e in particolare delle donne, e lo fanno meritando il massimo dei voti”, commenta Giovanni Carretta, Direttore sanitario dell’azienda.
I Bollini Rosa vengono assegnati ogni due anni e valutano servizi, attività e progetti dedicati alla salute femminile. Tra i criteri considerati vi sono la presenza di specia-
lità cliniche con percorsi dedicati al genere, l’appropriatezza dei percorsi diagnosticoterapeutici, l’accoglienza, la degenza, la prevenzione della violenza contro le donne e la qualità dei servizi offerti. L’assegnazione è validata da un advisory board presieduto da Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che considera anche iniziative e progetti particolari delle strutture. Sui circa 1.200 ospedali presenti in Italia, solo 145 hanno raggiunto il massimo dei voti. Tra questi ci sono tutti i presidi dell’Ulss
3 Serenissima: Mestre e Chioggia avevano
già ottenuto l’eccellenza nel 2023, mentre Venezia, Mirano e Dolo hanno fatto quest’anno il salto dai 2 ai 3 Bollini Rosa. “Fieri del risultato – aggiunge Carretta – ringraziamo tutto il personale che in questi due anni ha operato al meglio. Il network Bollini Rosa non è una semplice competizione: offre alle donne del territorio opportunità concrete come gli (H)Open Day e le (H)Open Week, con servizi gratuiti e percorsi di prevenzione, diagnosi e cura in ottica di genere, e rappresenta uno strumento importante di orientamento per scegliere l’ospedale più adatto alle proprie esigenze”.
Università: il corso di Medicina in inglese si trasferisce da Padova a Venezia
Sarà Venezia ad accogliere, già dal prossimo anno accademico 20252026, il corso di laurea in Medicine and Surgery della Scuola di Medicina dell’Università di Padova. La nuova sede è stata inaugurata questa mattina nella sala dei Novizi dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo, dove le lezioni e i tirocini si svolgeranno stabilmente.
Il percorso universitario, interamente in lingua inglese come già avveniva a Padova, verrà trasferito negli spazi dello storico complesso ospedaliero veneziano, dotato in pochi mesi di aule e laboratori attrezzati per le attività didattiche e pratiche.
Il numero di studentesse e studenti ammessi al primo anno sarà inizialmente di 100, con un incremento programmato fino a 600 iscritti entro il 2030, segnando un investimento importante nella formazione sanitaria della regione Veneto.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte la rettrice Daniela Mapelli, Luca Zaia, il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato e, per il Comune di Venezia, l’assessore al Sociale Simone Venturini. Presenti anche il presidente della Scuola di Medicina di Padova Angelo Paolo Dei Tos e l’ex assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin.
Sintoniz zati sul
Nel Salone della Basilica Palladiana torna a vivere Olimpichetto: la straordinaria ricostruzione della scena del Teatro Olimpico realizzata nel 1948 per portare l’ tournée tra Italia ed Europa.
Una macchina scenica unica, che racconta la rinascita culturale della città nel dopoguerra e il legame profondo tra Vicenza e la sua eredità palladiana.
Un viaggio nella memoria teatrale e architettonica della città.
L’ingresso è gratuito per i residenti di Vicenza e provincia.
Per informazioni mostreinbasilica.it
Formazione.
Un omaggio a Pietro Pascotto apre l’edizione 2025 delle Giornate cardiologiche
Mirano celebra la Cardiologia interventistica: tra convegni, dirette dalle sale operatorie
Un ricordo, una celebrazione e due giorni di alta formazione scientifica. Le 27esime Giornate di Cardiologia Interventistica Miranese, a fine novembre al Teatro Comunale di Mirano, si confermano uno degli appuntamenti più attesi nel panorama medico regionale.
Accanto ai momenti commemorativi, il convegno offrirà sei sessioni di approfondimento rivolte ai professionisti del settore, oltre alla già tradizionale diretta dagli ambienti operatori dell’ospedale di Mirano, durante la quale verranno trasmessi interventi cardiologici in tempo reale.
Il cartellone di quest’anno si apre con un momento particolarmente significativo: la consegna di una targa dedicata a Pietro Pascotto, nel decennale della sua scomparsa. A seguire, una lettura magistrale che renderà omaggio agli “eroi della medicina”, figure che hanno segnato la storia della cardiologia.
La direzione scientifica è affidata al dottor Salvatore Saccà, responsabile della UOC di Cardiologia dell’ospedale miranese. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Ulss 3 Serenissima, il Comune di Mirano, il GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica), ANMCO Veneto e l’Associazione Cuore Amico.
Tumore
al seno, in Veneto 5.200 nuovi casi ogni anno: cure iù efficaci grazie alla medicina di precisione
In Veneto il tumore al seno resta la neoplasia più diagnosticata, con circa 5.200 nuovi casi l’anno, ma la sopravvivenza supera il 90% a cinque anni grazie a terapie sempre più personalizzate. Di questo si è discusso al convegno allo IOV di Padova dedicato al tumore metastatico e alla medicina di precisione, nell’ambito della campagna della Fondazione Aiom. Al centro, il ruolo dei test molecolari che hanno rivoluzionato la classificazione del carcinoma, permettendo percorsi terapeutici mirati e nuovi farmaci capaci di superare le resistenze dei tumori ormonosensibili e Her2 negativi. Tra gli strumenti più innovativi emerge la biopsia liquida, esame del sangue che individua mutazioni come ESR1, utile per accedere a terapie di nuova generazione. Garantirne l’accesso, ha sottolineato la professoressa Valentina Guarneri, è una priorità regionale. Il territorio continua intanto a mobilitarsi con iniziative solidali e progetti di supporto alle pazienti
Addio al dottor Andrea Bonan, punto di riferimento per l’Oculistica di Mirano e Dolo
L’Oculistica del presidio ospedaliero di Dolo-Mirano piange la perdita del dottor Andrea Bonan, scomparso il 26 novembre a 62 anni a seguito di una grave malattia. Laureato e specializzato in Oftalmologia all’Università di Padova, dopo un periodo all’Ospedale di Belluno, il dottor Bonan era arrivato alla struttura di DoloMirano nel 2008, distinguendosi fin da subito per competenza e disponibilità, con particolare inclinazione all’attività chirurgica. Con l’arrivo del dottor Romeo Altafini alla guida dell’Oculistica, Bonan è diventato un collaboratore insostituibile, contribuendo in maniera determinante al lavoro della squadra. “È stato uno specialista competente e disponibile nei confronti dei pazienti, sempre attento alle loro richieste. Considerava come propria seconda casa il Presidio Ospedaliero di Dolo-Mirano, e in particolare la sala operatoria, dove svolgeva con passione gran parte della sua attività che lo ha portato a operare migliaia di persone”, ricorda il Primario Altafini. Anche nell’ultimo periodo, nonostante la malattia, il dottor Bonan ha continuato a partecipare attivamente alla vita del reparto, offrendo sostegno e stimolo ai colleghi e dedicandosi alla formazione dei giovani specializzandi. “La sua perdita rappresenta un vuoto incolmabile, ma l’esempio nella ricerca clinica e nella precisione professionale rimarrà come eredità per tutti”, conclude il Primario, esprimendo anche le condoglianze della Direzione dell’Azienda sanitaria.
e il nostro Paese
A Padova l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm per celebrare 75 anni di sostegno a mamme
La Fiera di Padova ha ospitato l’assemblea nazionale del Cuamm - Medici con l’Africa, che quest’anno celebra il suo 75esimo compleanno. Molti gli ospiti d’eccezione, come i cantautori Daniele Silvestri e Niccolò Fabi e innumerevoli volti del mondo politico e religioso. Ma una figura emergeva dalla massa di grandi nomi: Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, con tutto il peso della sua carica istituzionale e la classe di una delle figure più stimate e rispettate del panorama politico nazionale. Nel suo intervento per celebrare i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che l’anniversario rappresenta una ricorrenza felice non solo per l’organizzazione, ma per Padova, per l’Italia e soprattutto per le migliaia di persone che negli anni hanno ricevuto cure, formazione e sostegno grazie ai programmi del Cuamm nei territori più fragili dell’Africa.
Mattarella ha messo in evidenza come il lavoro del Cuamm — svolto in contesti di povertà estrema e bisogno profondo — rappresenti un messaggio di pace e cooperazione in contrapposizione alle guerre, agli egoismi nazionali e alle nuove chiusure che caratterizzano il mondo di oggi. “Tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia e collaborazione”, ha ricordato, definendo l’azione del Cuamm una “preziosa provocazione” al servizio del bene comune. Mattarella ha sottolineato come, negli anni, il Cuamm abbia saputo unire testimonianza e organizzazione, costruendo un ponte di valore tra Italia e Africa proprio mentre i Paesi africani
conquistavano indipendenza e protagonismo. Ha evidenziato inoltre che investire nello sviluppo dell’Africa è strategico per il futuro dell’Europa, richiamando il Piano Mattei e le recenti iniziative internazionali come il G20 di Johannesburg e la conferenza tra Unione Europea e Unione Africana. Il Presidente ha ricordato anche che fu Aldo Moro a riconoscere formalmente il Cuamm come prima ONG sanitaria italiana, valorizzando il ruolo storico dell’organizzazione nel promuovere giustizia, dignità e rispetto della persona. Concludendo, Mattarella ha espresso un augurio: che il Cuamm continui a far crescere la consapevolezza del valore della dignità umana, “inviolabile e universale”, e ha affermato che la Repubblica è grata per questo impegno.
75 anni di aiuti umanitari per un continente che in-
carna i rimorsi dell’Europa coloniale, come ha detto il direttore del Cuamm Don Dante Carraro. Un sostegno che non vuole sostituire ma affiancare l’Africa, come suggerisce il nome dell’associazione. Un messaggio semplice, intenso, pronunciato con emozione e gioia. Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha scelto di lanciare un appello forte e universale: continuare a lottare perché nessuna donna debba morire dando la vita.
Don Dante ha ricordato un dato drammatico: «L’anno scorso in Africa sono morte 260.000 mamme di parto». Una cifra che definisce “uno scandalo che fa male al cuore”, il segno tangibile di una disparità globale che il Cuamm combatte da decenni sul campo, accanto alle comunità più fragili.
Guardando al futuro, Carraro ha sottolineato che questo è il suo augurio più grande: che il lavoro del Cuamm prosegua senza sosta, con la speranza concreta di impedire che tragedie così evitabili continuino a ripetersi. La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione, ha aggiunto, rappresenta un segnale potente: l’Italia cammina al loro fianco, riconoscendo il valore e la necessità di questa missione umanitaria. “Tanta gente cammina con noi”, ha detto Carraro, ribadendo che la lotta per la salute materna non è una battaglia solitaria, ma un impegno collettivo. Per celebrare l’importante anniversario, la Fiera di Padova ha fatto da cornice a una passerella di grandi nomi della scena pubblica locale e nazionale.
Adolescenti italiani in cerca di conforto nell’Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale sta diventando una sorta di rifugio emotivo per quasi la metà degli adolescenti italiani. Secondo la XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio, diffuso da Save The Children, il 41,8% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha cercato supporto tramite chatbot o strumenti digitali nei momenti di ansia, tristezza o solitudine. Oltre il 42% degli intervistati ha chiesto consigli all’IA su decisioni importanti della propria vita, attratti soprattutto dalla sua caratteristica di “non giudicare” (citata dal 12,4% degli utilizzatori). L’uso di queste tecnologie tra i ragazzi è quasi universale (92%), a fronte di un ricorso molto più limitato tra gli adulti (46,7%). Il report mette in luce una crescente fragilità psicologica: solo la metà degli adolescenti dichiara un uso funzionale dei dispositivi, mentre il 47,1% ha subito episodi di cyberbullismo, rispetto al 31,1% del 2018. Inoltre, il 13% manifesta iperconnessione e oltre il 9% si isola volontariamente per motivi psicologici. Emergono differenze significative di genere: il 60% degli adolescenti si dichiara soddisfatto di sé, ma tra le ragazze la percentuale scende al 50%, contro il 71% dei ragazzi. Ancora più marcato il divario emotivo: solo il 34% delle adolescenti gode di un buon equilibrio emotivo, rispetto al 66% dei coetanei maschi, uno dei gap più ampi in Europa.
Sintoniz zati
Nel mese delle festività si moltiplicano i piatti che accompagnano pranzi e cene con famiglia e amici: al primo posto le ricette della tradizione e i sapori più tipici
MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA
Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta.
Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di Sale Fine; q.b. di Pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo
Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti
RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE
Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato
Ingredienti: : 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco
Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.
SPEZZATINO DI MANZO CON CASTAGNE E VINO ROSSO
Ingredienti: 800 g di spezzatino di manzo; 200 g di castagne già lessate o al vapore; 1 cipolla grande; 2 carote; 1 costa di sedano; 1 spicchio d’aglio; 1 bicchiere di vino rosso corposo; 400 ml di brodo (vegetale o di carne); 1 rametto di rosmarino; 2 foglie di alloro, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; Olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.
Preparazione: Tritare finemente cipolla, carote e sedano. Rosolarli in una casseruola con un filo d’olio fino a quando diventano morbidi. Aggiungere lo spezzatino e farlo dorare su tutti i lati. Unire l’aglio schiacciato. Versare il vino e lasciar evaporare l’alcol a fiamma vivace. Aggiungere il concentrato di pomodoro, il rosmarino, l’alloro e il brodo caldo. Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa per 1 ora e mezza circa, mescolando ogni tanto. Unire le castagne negli ultimi 20–25 minuti di cottura. Regolare di sale e pepe. Lo spezzatino dovrà risultare cremoso e la carne tenerissima.
Rubrica a cura di Sara Busato
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