laPiazza di Delta - Settembre2025

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Medicina territoriale, è attivo il primo ambulatorio infermieristico

IE’ quasi certo, al voto il 23 novembre

l tempo scorre e di convocazione di elezioni regionali non si vede neppure l’ombra. Tutto ormai lascia presagire che la consultazione che chiamerà al voto i veneti per eleggere il nuovo consiglio regionale e soprattutto il tanto atteso nuovo presidente si terrà il prossimo 23 novembre ovvero la data ultima possibile.

A fissare la data delle elezioni dovrà essere, così stabilisce la legge, l’attuale amministrazione, quindi il decreto di indizione porterà la firma del Presidente Zaia e, appunto, non potrà andare oltre il 23 novembre. Il fatto che si arrivi all’ultimo giorno utile, evidentemente, non nasconde le forti tensioni che si vivono nella maggioranza attualmente al governo della regione Veneto. La difficoltà, dunque, a trovare una sintesi tra riunioni sul territorio e vertici romani è palpabile e sta producendo questo continuo slittamento.

Nei giorni scorsi il Ministro e Segretario della Lega, Matteo Salvini ha provato a rompere gli indugi e a lanciare la candidatura di un suo fedelissimo, il giovane e brillante segretario veneto del partito, Alberto Stefani. Una proposta, questa, che ha trovato, immediatamente, il via libera del presidente Luca Zaia e del Sindaco di Treviso, Mario Conte.

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Fabrizio Boron:

“Svolta storica, daremo un solido futuro al Veneto”

RITORNO

Turismo e agricoltura, un anno positivo, ma preoccupano i tagli Ue al primario

CLASSE

Valentina Martelli, visione creativa italo-americana nel mondo dei media

AL BANDO

Con 402 iscritti in meno e 13 cattedre tagliate, la scuola polesana riflette un’emergenza demografica strutturale e fa i conti con una difficile riorganizzazione

DUE MILIONI DAL RIGASSIFICATORE

Scontro politico sui fondi LNG: il Comune ospitante contesta l’intesa, rivendicando un ruolo centrale e risorse dedicate

Intanto Agsm Aim ha messo a segno la maxi fornitura di gas per la Pubblica Amministrazione

Scuola sotto pressione

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

I l suono della prima campanella in classe quest’anno è arrivato in un contesto di speranze e di preoccupazioni per la scuola veneta. Da un lato ci sono le immissioni in ruolo disposte dall’Ufficio scolastico regionale: più di 4.000 docenti assunti, di cui 950 di sostegno, rappresentano un segnale positivo dopo anni di contenziosi e supplenze frequenti. È una boccata d’ossigeno che può dare maggiore stabilità alle classi e migliorare la continuità didattica.

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G20Spiagge, via libera al disegno di legge

Le spiagge più famose del Belpaese hanno finalmente una prospettiva normativa chiara. È iniziato l’iter parlamentare del disegno di legge che istituisce la qualifica di comunità marina o lacuale e prevede misure per sostenere i servizi pubblici nei comuni soggetti a forti variazioni della popolazione durante la stagione turistica. Un provvedimento atteso da anni dalle 26 città del network G20Spiagge – da Alghero a Vieste, passando per Chioggia, Jesolo, Rosolina e Sorrento – che da sole attraggono oltre 50 milioni di presenze, pari al 12% del turismo italiano. Il testo, firmato dagli onorevoli Andreuzza, Caramanna, Cavo e Squeri con un gruppo di parlamentari della maggioranza, è stato annunciato durante il summit di Alghero. “Siamo molto soddisfatti – commenta Roberta Nesto, coordinatrice nazionale di G20Spiagge e sindaca di Cavallino Treporti –. Dopo sei anni di lavoro, abbiamo ottenuto il riconoscimento del nostro ruolo e una concreta possibilità di concludere il percorso entro la legislatura. Ora vigileremo sull’attuazione della legge, fondamentale per i turisti ma soprattutto per i residenti”. Sulla stessa linea Michele Grossato, sindaco di Rosolina e membro dell’associazione: “Un grande lavoro fatto insieme ai Sindaci della nostra associazione, che vede la raccolta dei primi frutti, grazie all’attenzione che la politica nazionale ci ha riservato con l’avvio del nostro progetto di legge. Mantenere un giusto equilibrio tra residenti stabili e turisti è fondamentale per non mettere in difficoltà nessuno e per garantire sempre, uno standard di vita degno del nome delle nostre località di vacanza”. La proposta recepisce le istanze avanzate dal G20Spiagge: il valore strategico del turismo balneare per l’Italia, la gestione dei flussi turistici in rapporto alla popolazione residente, il ruolo delle Regioni e la definizione delle risorse necessarie. Un passo avanti importante per quelle che non sono solo mete di vacanza, ma comunità vive e radicate, che meritano servizi all’altezza della loro attrattività internazionale.

Guendalina Ferro

L’obiettivo

Scuola sotto pressione

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Dall’altro, però, gli addetti ai lavori continuano a segnalare buchi importanti: nonostante le nuove assunzioni, all’appello dell’avvio d’anno mancano ancora alcune centinaia di insegnanti, con particolari difficoltà nelle primarie e in alcune discipline scientifiche. Il risultato pratico è che in molte scuole si prevedono ancora orari ridotti o ricorsi massicci alle supplenze, con tutto ciò che ne consegue in termini di qualità dell’apprendimento e organizzazione per le famiglie.

L’Ufficio scolastico regionale ha intensificato le comunicazioni e le operazioni di assegnazione delle cattedre in queste settimane: si sono susseguiti provvedimenti e incontri per coordinare le ultime nomine prima dell’inizio delle lezioni. Questo lavoro “dietro le quinte” è cruciale, ma non può sostituire una programmazione strutturale a medio termine e, soprattutto, continuare a lasciare nella precarietà centinaia di insegnanti che ogni autunno devono attendere le chiamate degli istituti per sapere dove e quanto lavoreranno.

Accanto alle difficoltà di organico pesa il capitolo del caroscuola. Le famiglie venete si trovano a fare i conti con spese sempre più consistenti: libri di testo che in alcuni casi superano i 300 euro a studente alle medie e arrivano a sfiorare i 500 euro nei licei, trasporto scolastico che incide sensibilmente nei bilanci di chi vive fuori dai centri urbani, rette delle mense che non fanno che crescere per effetto dell’inflazione.

Una parte di queste spese è alleggerita dai contributi regionali o comunali, buoni libro, agevolazioni per le tariffe, borse di studio, ma la coperta è corta e la disparità tra territori anche vicini resta evidente. Alcuni municipi riescono a garantire sostegni significativi, altri faticano a trovare le risorse, creando un mosaico di opportunità che non sempre assicura equità.

Il punto politico è chiaro: le soluzioni tampone non bastano più. Servono politiche che affrontino il problema alla radice, piani di reclutamento più stabili, formazione continua che risponda ai bisogni delle scuole locali, incentivi per trattenere i docenti nei territori più fragili e, parallelamente, interventi più strutturati a sostegno delle famiglie. La scuola non è solo organici e cattedre: è anche accessibilità economica, condizioni che permettano a ogni ragazzo di iniziare l’anno senza pesi eccessivi sulle spalle dei genitori.

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Adria (RO) - Loc. Bindola - bntermoidraulica@gmail.com

Mario Mantovan: “Accordo Adriatic LNG da due milioni di euro, zero alla nostra città”

Intesa Regione-Adriatic LNG da 2 milioni in sei anni:

Porto Viro fuori dai fondi. Il sindaco Mantovan rinnega l’accordo e chiede un riconoscimento proporzionato per la città

Chiuso l’accordo tra Regione Veneto e Adriatic LNG, società che opera sul terminal gasiero al largo di Porto Viro: due milioni di euro in sei anni a favore del territorio polesano. La notizia è piombata nell’agone politico portovirese, a poca distanza da quella riguardante l’imposta immobiliare del terminal stesso, circa 40mila euro annui, che ha innescato una guerra fredda di confini tra Porto Viro, che ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, e Porto Tolle a cui il TAR ha dato ragione con una prima sentenza. Mario Mantovan, primo cittadino portovirese è così intervenuto: “I due milioni di euro saranno così ripartiti: 1.000.000 alla Regione Veneto tramite la società Veneto Agricoltura, 500.000 alla Provincia di Rovigo, 500.000 al Parco del Delta del Po. Ebbene alla città di Porto Viro - sede operativa dell’azienda Adriatic LNG e, secondo noi, sede ospitante la piattaforma offshore al largo di Porto Levante nonché depositaria di tutte le autorizzazioni e concessioni - verranno affidati zero euro”. Mantovan si dice poi stupito nell’apprendere le dichiarazioni dell’assessore regionale Valeria Mantovan, che accusa l’attuale amministrazione comunale di non aver preso parte ai tavoli formativi riguardanti l’accordo. “Ricordo all’asses-

sore che questa maggioranza è in carica da appena due mesi – spiega Mantovan - Gli incontri con la Regione si sono svolti prima del 26 maggio, interamente durante la precedente amministrazione in cui Valeria Mantovan era sindaco. Se qualcuno non ha partecipato alle trattative, non ci ha tutelati, non ha fatto gli interessi della nostra città, dunque, sono stati lei e la sua squadra. Il risultato di quelle scelte è sotto gli occhi di tutti: Porto Viro riceverà solo briciole da un’intesa che prevede due milioni di euro in sei anni”.

Un accordo per il primo cittadino politicamente inaccettabile: “Come sindaco rinnego questa intesa e chiedo con forza più peso per la nostra città: un riconoscimento concreto, proporzionato ed ‘a parte’, come è avvenuto per Cavarzere. Questa è la prova che la filiera tanto citata non ci ha portati da nessuna parte. Chiedo quindi meno autoelogi e selfie sui social ma maggiore impegno e difesa degli interessi dei cittadini portoviresi. Noi siamo qui, giorno dopo giorno, con impegno, amore e passione per la nostra città. Senza false dichiarazioni o promesse non mantenute, noi faremo di tutto per difendere e tutelare gli interessi di Porto Viro”.

Valeria Mantovan: “Accordo Adriatic LNG, risultato importante in termini di ristori per il Polesine”

Accordo Regione del Veneto e rigassificatore. Risponde alle osservazioni del sindaco di Porto Viro l’assessore regionale e precedente primo cittadino Valeria Mantovan: “Un risultato importante frutto di un grande lavoro di squadra a livello locale, regionale e ministeriale durato mesi – ha annunciato soddisfatta l’esponente della giunta veneta –Dopo 17 anni di silenzi, compiamo un primo passo per ristabilire il principio di responsabilità verso la nostra terra e la nostra gente: si è tornato a parlare di ristori per il Polesine con due milioni di euro che saranno investiti in progetti di utilità sociale e in acquacoltura”. E rimanda al mittente le accuse: “È vero che il comune di Porto Viro non vedrà un soldo di questi 2 milioni? Falso: i contributi vengono erogati ai comuni della provincia di Rovigo che presentano dei proget-

ti di utilità sociale: potrebbe ad esempio investirli sulla piscina o altro. È vero che il comune di Porto Viro non è stato coinvolto nelle trattative che hanno portato alla stipula dell’accordo? Fal-

so, tutto è a verbale, comprese le convocazioni che hanno visto partecipazioni saltuarie dell’ex reggente, primo sostenitore dell’attuale sindaco. Signor sindaco, forse non si è accorto che non è più all’opposizione e che

oggi amministra: presenti dei progetti per la sua comunità, se ne ha, e noi con quelle che lei definisce briciole saremo pronti a sostenerli”. Di tutt’altro avviso il collega di centrodestra ed ex onorevole Luca Bellotti: “Un accordo che sa di elemosina a fronte di un fatturato che secondo stime realistiche si aggira intorno ai 400 milioni di euro annui e di un terminale offshore, recentemente autorizzato ad aumentare la propria capacità annua da 9 a 9,5 miliardi di metri cubi di gas liquefatto. Siamo di fronte all’ennesima trattativa condotta senza competenza, senza visione, senza forza contrattuale. Chi oggi si fa fotografare orgoglioso accanto a questo accordo, dovrebbe rendersi conto che sta legittimando l’irrilevanza del nostro territorio di fronte agli interessi industriali di un colosso energetico”.

Valeria Mantovan

Comune di Porto Viro

I nostri primi 100 giorni di lavoro insieme

Quando, in campagna elettorale, ho chiesto la vostra fiducia, ho promesso tre impegni chiari nei primi 100 giorni:

Avvio dei lavori relativi alla rotatoria sulla Romea in corrispondenza della nostra zona industriale.

Protocollo d’intesa per il controllo di vicinato con la Prefettura.

Un primo passo per restituire decoro e cura alle piazze, al verde e ai parchi della città.

Oggi siamo alla soglia dei 100 giorni e posso dire che gli impegni presi stanno diventando realtà: i lavori in Romea relativi alla rotatoria sono partiti; il protocollo con la Prefettura è stato approvato in giunta e a breve sarà sottoscritto da me e dal Prefetto; in diverse piazze e vie, da Marconi a Battisti - da via Piave a via dei Pini, si vedono i primi segni di pulizia e manutenzione.

Il decoro urbano non è solo bellezza, ma anche sicurezza: una città più pulita è una città più vivibile e più sicura. Ma per mantenerla tale serve l’aiuto di tutti: piccoli gesti quotidiani, come tenere in ordine il proprio spazio o raccogliere una bottiglia da terra, fanno la differenza. Grazie a chi già collabora e a chi vorrà farlo: Porto Viro è la nostra casa comune.

Viva Porto Viro!

Maria Madre della Chiesa Patrona di Porto Viro

Ogni undici di ottobre a Porto Viro, dopo la unificazione dei Comuni di Contarina e Donada (avvenuta nel 1995), si festeggia la Patrona della Città, Maria Madre della Chiesa a cui è intitolata la Chiesa di Scalon.

Il percorso organizzato dalla Comunità Cristiana Sinodale, nata proprio in occasione dell’edizione scorsa, per arrivare al momento clou della Celebrazione Eucaristica si snoda attraverso diversi eventi e momenti preparati in sinergia con L’Amministrazione Comunale di Porto Viro.

Venerdì 26 settembre alle ore 20,45 presso la Sala Eracle interverrà il Direttore Editoriale dei Media Vaticani, Andrea Tornielli sul tema: “Pace, misericordia, amore ai poveri - da Papa Francesco a Papa Leone”

Domenica 5 ottobre pellegrinaggio presso il Santuario della Madonna della Corona

Il Santuario si trova a Spiazzi in una delle località più suggestive dell’alta Italia. Sorge aggrappato sulla roccia dei monti che lo circondano, a 774 metri sul mare, a strapiombo sulla valle dell’Adige.

Giovedì 9 ottobre alle ore 20,45 presso la Sala Eracle vi sarà una serata di canzoni dal tema “E te ne vai fra l’altra gente” ritratto musicale di Maria di Nazaret, da De Andre a Van De Sfross. Interverranno Walter Muto alla chitarra e voce e Roberta Rosso voce.

• 5 OTTOBRE in occasione di Ottobre Rosa, mese della prevenzione del tumore al seno, Pink Bike (biciclettata in rosa)

• 11 OTTOBRE celebrazioni varie in onore della Santa Patrona di Porto Viro “Maria Madre della Chiesa (vedi a parte programma dettagliato)

• 12 OTTOBRE 18^ edizione “Fornaci Bike” gara ciclistica di mountain bike

• 19 OTTOBRE a Porto Levante Estemporanea di pittura con ricchi premi ai vincitori

Sabato 11 ottobre alle ore 18.30 vi sarà la solenne Concelebrazione con tutti i sacerdoti della Comunità Cristiana Sinodale. Evento che riunisce tradizionalmente l’aspetto religioso a quello civile indicando la via da seguire per un percorso di crescita e sviluppo sia materiale che spirituale. Dopo la Benedizione Solenne dal sagrato della Chiesa seguirà un rinfresco per tutti, accompagnato della Banda Cittadina.

Mario Mantovan Sindaco di Porto Viro
Messaggio

Focus scuola/1. Saldo negativo di 402 studenti e 13 cattedre in meno, la scuola cerca riscatto

Polesine, banchi più vuoti e fuga di talenti

Nuovo anno scolastico, ma in Polesine si contano meno studenti: -402 in un anno, -13 cattedre. Giovani in fuga e pochi rientri dopo la laurea: il territorio fatica a trattenere talenti

S

ono 23.608 gli studenti iscritti alle scuole statali di ogni ordine e grado in provincia di Rovigo per l’anno scolastico in corso. Un dato che, però, conferma la tendenza negativa: rispetto allo scorso anno si contano 402 alunni in meno, dopo il già pesante calo di 388 unità registrato nel 2023/24. Il decremento riguarda soprattutto le scuole primarie e secondarie di secondo grado, che segnano un saldo negativo di 200 iscritti. Seguono le scuole medie con 110 alunni in meno, e la scuola dell’infanzia, che perde 95 iscritti. Le conseguenze non si fanno attendere: il calo demografico ha portato al taglio di 13 cattedre, riducendo l’organico docente a 2.092 unità complessive, a cui si aggiungono circa 400 insegnanti di sostegno. Resta invece stabile il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata),

che conta circa 800 addetti tra primarie e secondarie. Un quadro che conferma le difficoltà del sistema scolastico polesano, stretto tra crisi demografica e riduzione delle risorse. Negli ultimi anni la provincia ha visto partire sempre più giovani, soprattutto laureati. Il fenomeno dell’emigrazione giovanile dal Polesine continua a crescere, confermandosi una delle criticità più gravi per il territorio. Ogni anno circa tremila diplomati lasciano le scuole superiori della provincia, ma meno di 800 scelgono di rimanere. Tra chi prosegue gli studi universitari, solo una minoranza torna a vivere stabilmente in provincia dopo la laurea. Il numero di under 35 che hanno lasciato Rovigo e il Polesine è passato dai 47 casi del 2011 ai 192 del 2024, un incremento costante che evidenzia una tendenza ormai strut-

turale. Ancora più preoccupante è la composizione di questo esodo: oltre il 61% di chi parte è laureato, segnale che la perdita riguarda in modo particolare giovani con alta formazione. Il quadro si intreccia con i dati sul lavoro. Nel 2024 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ha raggiunto il 15,6%, a fronte di una media regionale del 10,9%. Anche l’indicatore dei cosiddetti Neet – giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano – fotografa una situazione più critica rispetto al resto del Veneto: 17,5% contro una media del

10,5%. Tra le cause la mancanza di lavoro qualificato, ben retribuito e compatibile con la vita privata. A questo si aggiungono la scarsità di alloggi in affitto e un contesto sociale poco stimolante, che spinge molti a cercare altrove condizioni migliori. Poi ci sono radici storiche: il Polesine resta un territorio rurale, incapace di valorizzare le competenze dei laureati. Un territorio che si conferma così una delle aree più fragili della regione per quanto riguarda la capacità di trattenere e valorizzare le nuove generazioni. Il suono della campanella ha se-

gnato l’inizio del nuovo anno scolastico, ma dietro l’entusiasmo dei primi giorni si cela un dato che non può passare inosservato: il calo degli studenti. Meno presenze tra i banchi, corridoi più silenziosi, un segnale che riflette i cambiamenti demografici del territorio. La sfida, ora, è trasformare questa diminuzione in un’occasione di rinnovamento: ripensare il ruolo dell’istruzione e restituire alla scuola quella centralità che da sempre rappresenta il cuore pulsante della comunità polesana.

Calano le iscrizioni, chiude la storica scuola dell’infanzia paritaria di Donzella (Porto Tolle)

Il nuovo anno scolastico si è aperto senza una delle realtà educative più storiche del Delta. La scuola dell’infanzia paritaria Santa Caterina da Siena di Donzella non riaprirà le sue porte: lo aveva annunciato il Comitato di gestione, spiegando che “a causa delle poche iscrizioni raccolte, l’istituto paritario, dopo 70 anni di attività, chiuderà definitivamente il 26 giugno 2025”. La notizia è stata accolta con grande amarezza nella comunità di Porto Tolle: per generazioni l’asilo ha rappresentato un punto di riferimento per i piccoli deltini e per le loro famiglie. Fondato nel 1954 dalle suore Cistercensi della Carità di Anagni, l’istituto aveva festeggiato proprio lo scorso anno il settantesimo anniversario di attività.Dopo la trasformazione in scuola paritaria e l’uscita delle suore, che lasciarono Donzella nell’estate del

2020, la struttura era stata portata avanti con il sostegno di maestre, volontari e famiglie. La chiusura della Santa Caterina da Siena rappresenta la seconda perdita per il territorio in pochi anni: già nel 2022 la scuola paritaria Buon Pastore di Boccasette aveva cessato l’attività, venendo sostituita da una sezione statale all’interno del plesso della primaria. Le cause, spiegano dal Comitato, vanno ricercate principalmente nel calo demografico e nelle difficoltà economiche: “Nonostante l’importanza educativa e sociale, le paritarie non riescono a garantire rette competitive rispetto alle scuole statali”. Restano attive, per ora, le altre due realtà paritarie di Porto Tolle – la Maria Ausiliatrice di Scardovari e la Santa Maria Goretti di Polesine Camerini – oltre all’asilo comunale di Ca’ Tiepolo. (s.b.)

La nuova sezione Primavera: risponde davvero alle esigenze?

Dalle aule alle prime esperienze di gioco, Porto Viro investe sul futuro dei suoi cittadini più giovani con due iniziative che parlano di cura, sostegno e comunità. Un contributo di 10mila euro a favore dell’Istituto Comprensivo cittadino. La decisione, approvata all’unanimità dall’amministrazione di Porto Viro, mira a coprire una parte delle spese sostenute dalla scuola durante l’anno scolastico 2024/2025.

Le risorse serviranno a saldare i costi già affrontati per l’acquisto di materiale d’ufficio e prodotti per la pulizia, la manutenzione della strumentazione informatica e dell’impianto di condizionamento, e alcuni lavori di tinteggiatura. Le spese totali rendicontate ammontano a oltre 17mila euro, coperti solo parzialmente dal contributo comunale. Questa iniziativa rientra tra le responsabilità del Comune, che per legge deve garantire il funzionamento delle scuole materne, elementari e medie, occupandosi di bollette, manutenzioni e forniture. L’amministrazione ha voluto evidenziare l’efficacia della gestione diretta degli acquisti da parte della scuola, un metodo che snellisce le procedure e rende più semplice l’approvvigionamento

dei materiali. Per assicurare una rapida erogazione dei fondi e la continuità dei servizi scolastici, l’atto è stato dichiarato immediatamente esecutivo. Sul fronte dei servizi per l’infanzia, l’associazione “Il Giardino blu” ha inaugurato la nuova sezione Primavera, rivolta ai bambini dai 24 ai 36 mesi che non hanno ancora l’età per frequentare la scuola materna. Si tratta di un progetto unico nel territorio, pensato per rispondere alle esigenze delle famiglie e offrire ai piccoli un percorso educativo su misura. La mattinata, indicativamente dalle 8 alle 13, sarà dedicata al gioco e alle attività creative all’interno degli spazi della scuola, con la costante presenza delle insegnanti. I piccoli potranno inoltre

esplorare il grande giardino della struttura, un luogo pensato per esperienze educative e ludiche a contatto con la natura. Il momento del pranzo, preparato nella cucina interna da personale specializzato, sarà il momento conclusivo della giornata, pensato anche per favorire lo sviluppo dell’autonomia dei bambini. I posti sono limitati a un massimo di dieci bambini. Le famiglie interessate potranno richiedere il bonus nido per coprire parte della retta. Dal sostegno all’Istituto Comprensivo alla nascita della sezione Primavera, la comunità si stringe attorno ai più giovani, con l’obiettivo di costruire un futuro in cui istruzione e crescita vadano di pari passo.

L’amministrazione destina 10mila euro all’Istituto Comprensivo per coprire spese scolastiche, mentre l’associazione “Il Giardino Blu” inaugura la nuova sezione Primavera per bambini dai 24 ai 36 mesi, offrendo un percorso educativo tra gioco, natura e autonomia

Scuola, la stangata continua: con libro, corredo e cancelleria si va a oltre ai 1000 euro

Il rientro sui banchi si conferma un duro colpo per le tasche delle famiglie italiane. Secondo le stime accompagnare un figlio al primo anno delle scuole superiori può costare più di 1.300 euro. Una cifra che comprende libri, corredo scolastico e ricambi, e che si somma alle spese sostenute durante l’estate, mettendo ulteriormente in difficoltà i bilanci domestici. Il capitolo più pesante resta quello dei libri di testo: già lo scorso anno la spesa media superava i 715 euro e le proiezioni per il 2025 non offrono prospettive migliori. In generale, si registra un aumento medio del 5%: i libri rincarano del 3,8%, la cancelleria del 6,1%, mentre gli articoli di cartoleria sono l’unico segmen-

to in lieve calo, con un -4,1%. In questo quadro cresce il ricorso al mercato dell’usato, che permette risparmi consistenti, fino al 50% rispetto al nuovo. Per esempio, per una prima liceo classico l’acquisto di testi e vocabolari può arrivare a 500 euro, ma con l’usato la spesa si riduce a circa 350 euro. Anche la grande distribuzione si muove per venire incontro alle famiglie: sempre più supermercati propongono sconti fino al 15% sui testi nuovi.

A ciò si aggiunge l’espansione del mercato online, dove le piattaforme dedicate allo scambio di libri registrano un aumento esponenziale di utenti, confermandosi una valida alternativa per contenere i costi. Un ritorno a scuola che, tra

rincari e sacrifici, somiglia sempre più a una corsa a ostacoli per le famiglie. La sfida ora è trovare soluzioni concrete e durature: dal potenziamento del mercato dell’usato al sostegno delle piattaforme di scambio, passando per politiche pubbliche capaci di alleggerire un peso che, anno dopo anno, rischia di trasformare il diritto allo studio in un lusso. (s.b.)

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Fede e storia. A Contarina due serate su pellegrinaggi antichi e moderni

Il cammino dei Romei rivive: due serate di storia e testimonianze

Dalla testimonianza sul Cammino di Santiago alle romee tra Adige e Po raccontate da Raffaele Peretto; culmine con la messa del vescovo Dianin e la processione con la statua lignea di Brustolon

Nell’ambito della solennità del santo patrono, la parrocchia di San Bartolomeo Apostolo di Contarina (Porto Viro) ha organizzato un ciclo di incontri con l’associazione culturale L’Umana Avventura. Due serate dal titolo “Pellegrini di Speranza nell’Anno Giubilare”, coronate nel giorno del santo dalla messa celebrata dal vescovo di Chioggia, mons. Giampaolo Dianin, e dalla processione lungo via Contarini con la storica statua lignea del santo, opera di Andrea Brustolon. L’intero programma è stato pensato per offrire alla comunità un’occasione di riflessione sul significato profondo del pellegrinaggio, non solo come spostamento fisico, ma come percorso spirituale capace di unire fede, storia e territorio. Numerosi i fedeli che hanno preso parte alle celebrazioni, in un clima di raccoglimento e condivisione. In uno degli appuntamenti, “Il Cammino di San Giacomo: verso la Cattedrale di Compostela”, un gruppo di pellegrini portoviresi ha raccontato il recente pellegrinaggio in terra galiziana. Il racconto ha emozionato i presenti, grazie a fotografie, aneddoti di viaggio e riflessioni personali che hanno restituito tutta la bellezza e la fatica di un cammino fatto anche di incontri, silenzi e scoperte interiori.

serata, che hanno permesso di visualizzare l’evoluzione dei percorsi attraverso i secoli. Prova ne sono le settecentesche fiaschette dei pellegrini, recuperate dallo stesso Peretto nell’alveo dell’Adige, e le numerose placchette medievali di piombo raffiguranti le chiavi e la spada, ovvero San Pietro e San Paolo. Un’altra Romea, quella germanica, passava invece per Padova, Rovigo, Argenta

e Ferrara e fu descritta dal monaco Alberto di Stade, citando toponimi rispolverati da Peretto, che ha letto ai presenti una delle “Trecentonovelle” del letterato medievale Franco Sacchetti, il Boccaccio veneto, in cui si parla del nostro territorio in termini non proprio lusinghieri.

Fabio Pregnolato

Comuni Attivi per sport, salute e prevenzione

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Nell’altro, il geologo e archeologo Raffaele Peretto ha tenuto la conferenza “Ripercorrendo antiche romee tra Adige e Po: transiti pellegrinali in Polesine”, trattando delle vie di pellegrinaggio che attraversavano il Delta e il Polesine. Lo studioso ha spiegato come la nostra Romea si innesti su antichi percorsi quali la via dell’ambra (di tremila anni fa) e la romana via Popilia (con la diramazione costiera verso Clodia), utili a convogliare verso Roma e il Mediterraneo commerci, eserciti e, nell’era cristiana, i pellegrini. Peretto ha saputo coniugare rigore scientifico e narrazione divulgativa, rendendo accessibili a tutti i presenti i complessi intrecci storici tra geografia e fede. Il pubblico ha seguito con attenzione anche le ricostruzioni cartografiche proiettate durante la

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Diversi comuni del Delta del Po sono diventati o diventeranno presto parte della rete regionale dei Comuni Attivi con l’impegno a promuovere, tra diverse fasce di età della popolazione, programmi di attività motoria. L’importante collaborazione tra Azienda Sanitaria Ulss 5 e Uisp (Unione italiana sport per tutti) ha fatto sì che i medici di medicina generale si impegnino a invitare anziani e adulti con patologie croniche ad adottare il movimento come stile di vita. A Porto Viro sono al momento attivi sei corsi, di cui cinque di AFA schiena (attività fisica adattata) presso il GSR Taglio di Donada seguiti dall’istruttrice Alessia Doria e uno di ginnastica dolce seguito dall’istruttrice Sara Forzato presso il Centro Sportivo di Murazze. “Negli anni è stata instaurata una rete di collaborazione per ampliare l’offerta delle nostre attività e renderle accessibili alla cittadinanza – afferma Doria – In particolare Uisp è partner della Regione Veneto nel Piano Regionale della Prevenzione che prevede un’azione denominata ‘PP02 Comunità Attive’.” È dal 2008 che Uisp si occupa di prevenzione e salute attraverso il movimento proponendo corsi di ginnastica dolce e attività fisica adattata al mal di schiena che sono gestiti da personale laureato in scienze motorie e specializzato nell’anziano. “Da settembre –spiega ancora Doria – sarà avviato un corso di formazione per educatori sull’invecchiamento attivo per la qualifica di ‘insegnante di ginnastica per tutti metodica grande età’ e un modulo di specializzazione sull’attività fisica adattata.” (f.p.)

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Porto Viro

Porto Tolle

Il monitoraggio. Qualità dell’acqua nei parametri di legge

Ecco i promossi da Legambiente

L

’estate 2025 porta buone notizie per il Veneto e il Delta del Po: il bilancio finale delle campagne Goletta Verde e Goletta dei Laghi di Legambiente conferma che i punti monitorati a Porto Tolle, a Chioggia e alla foce dell’Adige rispettano i limiti di legge, risultando tra le aree costiere con valori entro le soglie di sicurezza. A livello nazionale, il quadro resta complesso: su 388 campionamenti effettuati in 19 regioni, il 34% ha registrato valori oltre i limiti. Le foci dei fiumi sono i punti più critici, con oltre la metà dei prelievi risultati inquinati o fortemente inquinati. Il mare aperto si conferma meno vulnerabile rispetto alle foci: in Italia, il 15% dei campioni lontani da scarichi diretti supera i limiti. Il report sottolinea però come la crisi climatica resti una sfida. Al grido “Non è caldo, è crisi climatica”, Legambiente – rielaborando i dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus – ha calcolato che a giugno e luglio la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo è stata di 25,4°C, la più calda dal 2016 ad oggi, collocandosi al primo posto nell’ultimo decennio, e superando i precedenti record del 2022 (media 25,2°C) e quello del 2024 (25,1°C) e i valori degli anni fino al 2021 che erano intorno ai 24,5°C. Un aumento sensibile di circa mezzo grado centigrado che mette a repentaglio la biodiversità marina e che amplifica gli eventi metereologici più estremi e persistenti per via di una sempre maggiore evaporazione

delle acque marine e dell’energia termica accumulata, in particolare nei mesi estivi, che viene rilasciata successivamente con eventi meteo estremi.

Legambiente invita a non abbassare la guardia: “Servono controlli costanti, depuratori efficienti e piani di adattamento ai cambiamenti climatici – ha dichiarato il presidente Stefano Ciafani – anche dove la qualità dell’acqua è buona, per preservarla nel tempo”. Legambiente ricorda come le analisi e i giudizi espressi dalle Golette non vanno a sostituirsi al lavoro delle autorità competenti in materia di balneazione: sono infatti diversi gli obiettivi delle campagne

SERVIZI ATTIVI:

- Pensione itinerante

- Escursioni in natura

- Ritiro e consegna

La rassegna “Mercoledì Sotto le Stelle”, chiusa tra musica e applausi

di Legambiente, incentrate sul tema della scarsa o assente depurazione; nella maggior parte dei casi, inoltre, anche i punti dove vengono prelevati i campioni di acqua sono differenti rispetto a quelli monitorati dalle Arpa e dalle ATS, essendo i primi anche nelle foci dei fiumi o nei tratti di mare o lago antistanti le stesse. I risultati di Legambiente non esprimono quindi una patente per la balneabilità di un tratto di costa o sponda lacustre, ma restituiscono una istantanea volta a scovare criticità legate all’inquinamento microbiologico delle acque dovuto ad una scarsa o assente depurazione.

Guendalina Ferro

C’è musica che attraversa le generazioni, supera mode e tendenze, e rimane capace di far vibrare le corde dell’anima. La stessa musica ha riempito Piazza Ciceruacchio, regalando al pubblico il gran finale della rassegna “Mercoledì Sotto le Stelle”, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Porto Tolle. A salire sul palco, il gruppo “Senza Confine”, nato nel 2023 dall’incontro quasi casuale tra Stefano Cacciatori (chitarra), Andrea Casini (batteria) e Tatiana Tiengo (voce) durante un concerto di Giorgia a Milano, tappa del “Blu Live Tour”. Da quell’ispirazione è nato un progetto ambizioso: rendere omaggio a una delle più grandi voci italiane con un tributo fedele e appassionato. Alla formazione si sono poi uniti Biagio Modena (basso), Silvano Pozzato (tastiere) e Chiara Rigosa (voce), dando vita a una band che porta in scena il meglio del repertorio di Giorgia, tra rhythm & blues, pop, soul e blues. La serata ha visto un pubblico numeroso e trasversale, con spettatori di tutte le età, segno che la buona musica non ha confini né anagrafe. Brano dopo brano, la voce calda e intensa di Chiara Rigosa ha conquistato la piazza, suscitando applausi e un immancabile bis. A chiudere, “Io fra tanti”, esplosa in un lungo applauso collettivo. Il sindaco Roberto Pizzoli ha omaggiato la cantante con un mazzo di fiori, riconoscendo il talento e la capacità di emozionare nel reinterpretare un’artista come Giorgia. Dal palco, la band ha ringraziato la città per l’accoglienza, promettendo di tornare. (g.f.)

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Ambiente. Al centro del dibattito la riduzione dei fondi Pac

Tavolo Verde: costituito un fronte comune per salvare l’agricoltura

S

i è svolto nella sede comunale il Tavolo Verde convocato dall’Assessore alle Politiche Agricole Tania Bertaggia, momento di confronto e condivisione per affrontare le sfide che colpiscono il comparto agricolo, con particolare attenzione alla realtà locale. All’incontro erano presenti le principali associazioni di categoria – Cia, Coldiretti e Confagricoltura – il Consorzio di Bonifica, Terre del Delta, il Capogruppo di minoranza, il consigliere Elia Gibin e il consigliere di minoranza Claudio Bellan. Due i temi centrali all’ordine del giorno: La riduzione del 20% dei fondi PAC a livello comunitario e Il fenomeno del cuneo salino nel Delta del Po. Aprendo i lavori, l’assessore Bertaggia ha evidenziato la necessità di un’azione politica condivisa e incisiva: “Il Tavolo Verde è uno strumento fondamentale per dare voce alle istanze del settore e del territorio. I temi trattati oggi – dalla riduzione dei fondi Pac al fenomeno del cuneo salino – sono di estrema rilevanza e richiedono interventi concreti. L’agricoltura è, insieme alla pesca, la principale economia della nostra comunità: tutelarla significa difendere il lavoro, garantire il sistema economico locale, la biodiversità e la sostenibilità ambientale. Questi momenti di confronto sono importanti per

fare rete tra istituzioni, associazioni e operatori. Il nostro impegno è sostenere progetti che garantiscano la salvaguardia e lo sviluppo del territorio”. Durante il dibattito, su proposta dell’assessore, è emersa la volontà unanime di redigere un documento unitario da presentare al Consiglio Comunale e agli enti competenti, per sollecitare interventi urgenti e strutturali. Particolarmente rilevante l’intervento dell’ingegner Michele Sandrin, in rappresentanza del Consorzio di Bonifica, descritto la gravità del fenomeno del cuneo salino causato dal calo della portata del Po. Negli ultimi giorni, alla sezione di Pontelagoscuro, il flusso è sceso sotto i

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500 mc/s, favorendo la risalita dell’acqua salata dal mare nei rami terminali del fiume – Maistra, Pila, Tolle e Gnocca – con gravi conseguenze sull’irrigazione delle aree più vulnerabili. La progressiva salinizzazione dell’acqua ha già portato alla sospensione delle derivazioni irrigue nei primi 6-7 chilometri dalla foce, interrompendo il servizio nelle zone più a est del comprensorio, come Ca’ Venier, Polesine Camerini, Scardovari e Santa Giulia.

L’ing. Sandrin ha assicurato che le esigenze del territorio vengono costantemente portate all’attenzione dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici del Distretto Idrografico del Po e ha illustrato i progetti in corso a beneficio del Comune di Porto Tolle. L’assessore Bertaggia ha riconosciuto il valore del lavoro del Consorzio di Bonifica, sia nella gestione tecnica che nella progettazione, ribadendo la disponibilità ad ascoltare le esigenze del settore. Ha inoltre confermato l’impegno a predisporre un documento che raccolga le istanze emerse da presentare agli enti sovracomunali. “Insieme possiamo dare voce alle richieste del comparto – ha concluso – per difendere il nostro patrimonio agricolo e ambientale”.

Ferro

Il cuore del Delta è tornato a battere forte

Tre giorni di festa con la Fiera del Delta

Dal 5 al 7 settembre, Ca’ Tiepolo ha ospitato la Fiera del Delta, appuntamento simbolo della comunità polesana e vetrina autentica delle sue eccellenze. Tre giornate che hanno unito memoria e futuro, con un calendario ricco di eventi capaci di intrecciare cultura, enogastronomia, sport, spettacoli e socialità. La Fiera non è stata solo una festa, ma un vero e proprio rito collettivo: un momento in cui volontariato, associazioni e cittadini si sono ritrovati per condividere appartenenza e identità. Nel cuore della piazza hanno preso vita lo stand gastronomico con i prodotti tipici del territorio, gli spazi dedicati alle associazioni sociali, sportive e culturali, e il luna park che ha regalato sorrisi ai più piccoli. “La Fiera del Delta è molto più di un evento: è un’occasione per riscoprire i legami, valorizzare le eccellenze e tenere accesa la fiamma dell’identità collettiva”, ha sottolineato l’assessore Silvia Boscolo. (g.f.)

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L’assessore Tania Bertaggia

Comune di Porto Tolle

AGOSTO 2025

INFORMA

Un milione di euro per scuole, sport, sicurezza e ambiente

Il Consiglio Comunale di Porto Tolle ha approvato nella sua ultima seduta l’utilizzo dell’avanzo libero di amministrazione, pari a circa 1 milione di euro, per una serie di investimenti mirati a migliorare la qualità della vita dei propri cittadini.

Gli interventi riguarderanno diversi ambiti: manutenzione dei ponti e dei marciapiedi per garantire sicurezza e viabilità, efficientamento energetico nelle scuole e negli impianti sportivi, cura del verde pubblico con il censimento delle oltre 3.000 piante presenti sul territorio, interventi sugli stadi di Scardovari e Ca’ Venier e la realizzazione di una nuova strada con pista ciclabile a servizio degli studenti. Non mancano misure per il decoro urbano, per il sociale (con il sostegno alle famiglie a basso reddito e agli spazi gestiti dagli enti del terzo settore) e per l’ambiente, con l’avvio di un progetto “plastic free” negli impianti sportivi.

SUDDIVISIONE DEGLI

INTERVENTI FINANZIATI

• 80.000 € per la realizzazione di loculi nel cimitero di Donzella. Un intervento che rientra nella programmazione pluriennale dell’Amministrazione, che ogni anno garantisce lavori in uno dei sette cimiteri comunali, assicurando dignità e rispetto ai luoghi della memoria.

• 150.000 € per la sistemazione del ponte in via Buozzi a Ca’ Mello. La manutenzione

delle infrastrutture è al centro dell’azione amministrativa: il Comune ha mappato oltre 60 ponti di proprietà, classificandoli per urgenza. Negli ultimi anni sono già stati eseguiti interventi su diversi ponti strategici, con l’obiettivo di garantire sicurezza e continuità alla viabilità.

• 170.000 € per un censimento delle oltre 3.000 piante del territorio comunale e la sostituzione o cura di quelle ammalorate: un investimento che guarda al verde pubblico come elemento di decoro urbano, sicurezza e qualità ambientale.

• 140.000 € per un intervento di efficientamento energetico nelle scuole, proseguendo la linea di azioni che negli ultimi

anni hanno portato a risparmi consistenti nei consumi e a una migliore illuminazione a favore degli studenti.

• 180.000 € per la manutenzione straordinaria della copertura della tribuna dello stadio “Moreno De Bei” di Scardovari: un impegno per la sicurezza e la valorizzazione delle strutture sportive, luoghi di socialità e crescita per i giovani.

• 30.000 € per la manutenzione straordinaria dell’edificio comunale che ospita “Delta Solidale” e la loro comunità terapeutica, a sostegno delle realtà sociali che operano nel territorio.

• 50.000 € per la manutenzione straordinaria di un ricovero per attrezzature e mezzi della Protezione Civile, a tutela della sicurezza collettiva.

• 20.000 € per l’efficientamento energetico dell’illuminazione dello stadio di Ca’ Venier.

• 130.000 € per il ripristino dei marciapiedi di Viale G. di Vittorio, migliorando il decoro urbano e la sicurezza dei pedoni.

• 100.000 € per la realizzazione della nuo-

va strada con pista ciclabile in via Brunetti, un intervento mirato a mettere in sicurezza il tragitto frequentato dagli studenti della scuola secondaria di primo grado.

• 10.000 € per un progetto di fornitura di acqua potabile negli impianti sportivi comunali, con l’obiettivo di ridurre l’uso della plastica e promuovere politiche green a favore dell’ambiente e delle società sportive.

• 30.000 € per il sostegno alle famiglie a basso reddito, segno dell’attenzione dell’Amministrazione verso le fasce più fragili della popolazione.

Il sindaco Roberto Pizzoli, al termine della seduta, ha sottolineato: “Questa manovra rappresenta una scelta politica chiara: reinvestire l’avanzo di amministrazione in interventi che portino benefici tangibili alla collettività, senza lasciare indietro nessuno. Dalla scuola allo sport, dal sociale alla cultura, fino all’ambiente e alla sicurezza, ogni voce di questo bilancio è un tassello che contribuisce a rendere Porto Tolle un Comune più vivibile, più inclusivo e più vicino ai cittadini”.

Sindaco Pizzoli Roberto

Sicurezza.

Carabinieri, Vigili del Fuoco e i servizi sanitari, hanno garantito un’estate sotto controllo

I tre presidi estivi hanno garantito interventi rapidi a Rosolina Mare

L’Amministrazione comunale traccia un bilancio positivo della stagione: il coordinamento con la Prefettura di Rovigo, la presenza delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, l’impegno della Polizia Locale, il servizio di medicina turistica e sanitario, hanno permesso di gestire il flusso turistico senza criticità

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Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta

nche nell’estate 2025 Rosolina Mare ha confermato il suo modello di presidio estivo, ormai consolidato negli anni. La presenza costante dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e dei servizi sanitari, inclusa la moto medica, hanno garantito interventi rapidi ed efficaci, lungo tutto il litorale. L’Amministrazione comunale - In una nota ufficiale - ha voluto sottolineare l’importanza di questi presidi, che rappresentano punti di riferimento sia per i residenti sia per i turisti. “La continuità dei servizi durante la stagione estiva è fondamentale per assicurare una risposta immediata in caso di emergenze, dalla gestione di incidenti o situazioni critiche al controllo quotidiano del territorio”. Il lavoro dei presidi estivi non si limita agli interventi di emergenza: essi contribuiscono anche al monitoraggio costante del territorio, alla gestione della viabilità e al mantenimento dell’ordine pubblico. Tutte attività che, coordinate dalla Prefettura di Rovigo, permettono di affrontare ogni criticità con organizzazione e tempestività. “Un pensiero particolare – aggiungono gli amministratori rosolinesi - va anche alla Polizia Locale, che pur con

organico ridotto, garantisce la tutela del decoro cittadino, il rispetto delle regole e la sicurezza nelle aree di maggiore affluenza. Non va dimenticato il ruolo degli operatori turistici, veri “termometri” della stagione estiva, che attraverso il contatto quotidiano con gli ospiti segnalano esigenze, criticità e tendenze, contribuendo a mantenere buoni gli standard di accoglienza”. L’Amministrazione comunale conclude ringraziando tutte le donne e gli uomini

impegnati nei presidi estivi e nel sistema dei servizi, sottolineando come il lavoro costante di tali professionisti sia essenziale per garantire un’estate serena e protetta. In un contesto nazionale segnato da flessioni delle presenze turistiche, Rosolina Mare conferma così la sua capacità di offrire un ambiente ordinato e sotto controllo, confermandosi meta accogliente per residenti e visitatori.

Nuove location per matrimoni e unioni civili

Il matrimonio è un momento che resta scolpito nella memoria, e da oggi a Rosolina sarà possibile viverlo in contesti ancora più suggestivi. Non solo la tradizionale Casa Comunale, ma anche ambienti unici, immersi nella bellezza paesaggistica e nella storia locale, diventano infatti luoghi ufficiali per pronunciare il fatidico “sì”. Grazie al nuovo regolamento comunale e a specifiche convenzioni, il Comune ha istituito Uffici separati di Stato Civile presso alcune strutture ricettive che hanno risposto all’avviso pubblico, concedendo i propri spazi in comodato gratuito per tre anni. Le coppie, residenti e non, potranno così celebrare matrimoni e unioni civili in scenari capaci di esaltare il patrimonio naturalistico e turi-

stico, con ricadute positive anche sull’economia del territorio. Le prime sedi individuate si trovano

tutte nell’isola di Albarella e rappresentano un vero biglietto da visita per Rosolina: Villa Cà Tiepolo, l’Hotel Capo Nord, l’Ittiturismo In Marinetta e il Mare Vo-

strum Beach Club & Restaurant. Luoghi diversi, ma accomunati dalla capacità di trasformare un giorno speciale in un’esperienza indimenticabile. Le celebrazioni verranno organizzate in accordo con l’Ufficio di Stato Civile, che continuerà a garantire anche i matrimoni nella Sala Consiliare municipale. Un modello, quello delle location alternative, già adottato in molte città italiane, che ora approda anche a Rosolina con l’obiettivo di rendere più suggestivo e iconico il giorno delle nozze. Questa iniziativa, voluta dall’amministrazione comunale, serve per costruire un’immagine di Rosolina sempre più attrattiva, dinamica e capace di intrecciare identità culturale, turismo e qualità della vita. (g.f.)

Guendalina Ferro
Michele Grossato

Marangoni: “Questa città è ideale per viverci”

Alla domanda su come descrivere Taglio di Po, la sindaca Layla Marangoni non ha esitazioni. “Taglio di Po è una città ideale per abitare, tranquilla e accogliente”. Una fotografia nitida, che racchiude identità e prospettiva. Ma non solo: è anche un chiaro appello a chi guarda al Delta come terra di opportunità. “Siamo pronti a sostenere nuove imprese con incentivi mirati”, aggiunge. Il messaggio è forte e diretto, come lo è l’identità di un territorio che, oltre ad aver ottenuto il titolo di “città” nel 2024, vanta una storia ben più antica. Taglio di Po è infatti figlia di una delle più grandi opere di bonifica mai realizzate dall’uomo: il “Taglio di Porto Viro”, iniziato nel 1604 per volere della Repubblica di Venezia. Un’impresa colossale, portata avanti con mezzi rudimentali, carriole e badili, da un numero importante di uomini che cambiarono per sempre il volto del Delta del Po. A celebrare questa identità, fatta di storia, fatica e comunità, è stata “Buon 421esimo Compleanno Delta”, andata in scena la settimana scorsa.

Sono otto i tagliolesi che hanno ricevuto il riconoscimento dalla Sindaca:

Zeno Fusetti, 89 anni, anima del bar di Gorino Sullam, dove il biliardo è ancora oggi pretesto di dialogo e incontro; Natalino Spinello, con il suo negozio di alimentari che è presidio e punto di ascolto quotidiano; Mauro Picello, custode dell’attività alberghiera di famiglia; Luciano Milani, artista del presepe e memoria artigiana; Rinaldo Beltrame, da anni custode volontario della fontana di piazza; Silvano Pezzolato, pittore capace di restituire al Delta immagini di una bellezza senza tempo; Andrea Lazzarini, ideatore di scenografie e allestimenti che danno forma alle feste organizzate nel comune; Leandro Maggi, voce e volto degli eventi e collaboratore per un quotidiano locale. L’autunno non sarà da meno. Sono già fissati due appuntamenti con il teatro ragazzi nell’ambito della rassegna “Il Teatro Siete Voi”, che porterà alla Sala Europa “Sconcerto d’amore” con Nando e Maila il 19 ottobre e “La città abbandonata”, con la compagnia Il teatro siamo noi, l’11 novembre. Il 15 novembre, in occasione del 62°anniversario dalla fondazione della pro loco, salirà sul palco della sala Europa il musical “80 story” della

compagnia teatrale “80 che spettacolo”. Altro evento curato dalla commissione pari opportunità sono in via di definizione.

A tutto questo si aggiunge una grande novità: il lancio del Premio Letterario “Cavaliere Ermete Marangoni”, dedicato alla memoria dello storico dipendente comunale scomparso, autore di un prezioso volume sulle origini del paese. Proprio il 15 settembre avrebbe compiuto cento anni. La famiglia, insieme al Comune, ha voluto istituire questo premio aperto a tutti, articolato in due sezioni — poesia e racconti brevi — con l’obiettivo di dare continuità all’amore per la scrittura, la tradizione e l’identità locale.

Guendalina Ferro

Investiti 480mila euro per le strade

Il Comune di Taglio di Po ha attivato un mutuo da 480 mila euro per intervenire su importanti vie del territorio: via del Cimitero, via Garibaldi e la strada che conduce a San Basilio saranno asfaltate, rispondendo così alle numerose segnalazioni dei cittadini sullo stato delle strade. A darne notizia sono la sindaca Layla Marangoni e il suo vice e assessore ai Lavori Pubblici, Matteo Sacchetto. Il vice sindaco fa poi il punto sulle due rotatorie in programma: “Stiamo lavorando per la realizzazione di una nuova rotatoria lungo la strada per San Basilio”, spiega Sacchetto, località che sta sempre più affermandosi come meta archeologica e turistica. Parallelamente, prosegue l’iter per l’installazione di un’altra rotatoria all’incrocio tra la statale Romea e via del Lavoro, area dove si trovano numerose attività artigianali di Taglio di Po. Su questo fronte, l’Amministrazione sollecita periodicamente ANAS, responsabile della gestione della strada statale 309, per l’avvio dei lavori strutturali. “Per quanto riguarda la scuola Pascoli stiamo chiudendo il contenzioso con la ditta aggiudicataria dei lavori –spiega Sacchetto – un imprevisto che ci ha portato ad allungare i tempi del cronoprogramma dell’intervento. Per questo motivo attendiamo un riscontro dalla Regione Veneto e dal Ministero circa la riconferma del finanziamento ottenuto tramite mutuo Bei (Banca Europea per gli Investimenti). Fino a quel momento non potremo procedere con il riavvio dei cantieri con un’altra ditta”. Tra gli altri interventi pubblici, è in corso la sistemazione del sistema di irrigazione del campo sportivo e del relativo prato. Inoltre, è prevista la sostituzione dei lampioni esistenti con illuminazione a Led, per migliorare l’efficienza energetica dell’impianto sportivo. È in fase di conclusione l’ultimo stralcio lavori al Parco Perla, che prevede l’installazione di un’area calisthenics, attrezzatura sportiva accessibile a tutte le fasce di età. Un bene comune che sarà affidato, tramite convenzione, a un’associazione sportiva del territorio, i cui volontari, frequentatori del parco pubblico, saranno attenti alla cura e valorizzazione. “Nel medio termine – aggiunge la sindaca Marangoni – sarà realizzata una centrale a biometano nel nostro territorio, un progetto per cui abbiamo già coinvolto la cittadinanza in un incontro pubblico”. (g.f.)

Layla Marangoni

L’appello.

La Chiesa della Beata Vergine è oggi in condizioni precarie

La comunità si mobilita per salvare la chiesa del Pilastro

Èun piccolo scrigno di storia e fede, sospeso tra terra e acqua, tra devozione e bellezza, quello che si erge discreto nella località del Pilastro, a due chilometri dal centro di Loreo.

Da Loreo alla Serie A2: Nicolò Maghenzani corona il suo sogno

La Chiesa della Beata Vergine, oggi gravemente compromessa da crepe nei muri, pavimenti lesionati e infiltrazioni dal tetto, rischia di diventare l’ennesimo monumento dimenticato. Ma non senza combattere. A farsi carico di questo grido silenzioso è stato il Comitato “Salviamo la chiesa del Pilastro”, nato spontaneamente grazie alla sensibilità degli stessi residenti. Proprio loro hanno organizzato, qualche settimana fa, nella sala consiliare del Municipio di Loreo, un incontro pubblico aperto a tutti coloro che vogliono contribuire a preservare uno dei luoghi più antichi e suggestivi del Polesine. La chiesa, di proprietà della Diocesi di Chioggia, non rappresenta al momento un pericolo immediato per la sicurezza, ma le lesioni visibili — tra cui una fessura che attraversa il pavimento fino all’altare — richiedono un intervento urgente. L’edificio è soggetto a vincoli della Soprintendenza ai Beni Culturali, il che implica restauri specialistici, costosi e complessi. Ma perché tanto interesse per una chiesetta di campagna? Perché, come spesso accade, sotto l’aspetto umile si cela un tesoro. Le prime testimonianze della chiesa risalgono al XII secolo, epoca in cui si trovava accanto a un piccolo convento dei monaci Celestini, e nei pressi di un porto strategico della Serenissima. Fu rifabbricata nel primo Seicento, dopo secoli di ampliamenti e ristrutturazioni, e da allora è custode di una leggenda miracolosa, immortalata in un grande dipinto visibile sopra l’altare. Ma non solo: questo luogo è anche una delle tappe più significative del rito dei Flagellanti della Santissima Trinità — i “fradei” — che ogni anno vi si recano in preghiera. E ora, con il passaggio della ciclovia Vento — che collegherà Torino a Venezia — diventerà visibile a migliaia di cicloturisti. La chiesa del Pila-

stro, dunque, non è soltanto un luogo di culto del delta: è parte del paesaggio culturale, un frammento autentico di identità locale. I loredani ne sono consapevoli e hanno deciso di non rimanere a guardare. In attesa di fondi, progetti e restauratori, hanno scelto di mobilitarsi: perché la bellezza — quella vera, che parla di secoli di storia, di fede popolare e di arte nascosta — va difesa con ogni mezzo. Anche con un’assemblea, in una sera d’estate, nel cuore del paese.

In un tempo in cui spesso si parla dei giovani in termini negativi, tra mancanza di impegno e disinteresse, la storia di Nicolò Maghenzani dimostra quanto sia importante cambiare prospettiva. Classe 2007, cresciuto a Loreo, Nicolò ha conquistato un posto nella squadra di pallavolo Nero Fucsia, che milita in Serie A2, per la stagione 2025/2026. Un risultato frutto di talento, passione e tanti sacrifici, come conferma lo stesso Nicolò, che con la naturale timidezza dei suoi diciott’anni dichiara: “Sono orgoglioso ed emozionato, giocare in A2 è un sogno che si avvera dopo anni di duro allenamento. Lavorerò senza sosta per farmi trovare pronto ogni volta che ci sarà bisogno di me. Voglio sfruttare questa opportunità per dimostrare il mio

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Sabato 13 Settembre 2025

valore”. Fondamentale il sostegno della famiglia e, in particolare, della madre Arianna Marcolongo, che ha vissuto ogni passo della crescita sportiva del figlio con dedizione: “Vedere il proprio figlio passare al professionismo ripaga degli anni di duro sacrificio. Ho sempre creduto in lui, l’ho sostenuto nel duro lavoro degli allenamenti, accompagnato, quando era piccolo, alle partite, sostenuto nei periodi bui e ora mi sento appagata”. A darne notizia è stata Marilena Berto, Assessore alla Cultura del Comune di Loreo, che ha espresso con orgoglio la soddisfazione dell’intera comunità: un esempio positivo per tutti, ha dichiarato, un ragazzo che dimostra come impegno e costanza possano ancora fare la differenza. (g.f.)

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Con il progetto “Primi passi tra i bambini e la biosfera” rinnovati gli spazi del micronido comunale: natura, inclusione e nuove tecnologie al centro di un modello educativo che rafforza la comunità

Uli Euganei. È il cuore del progetto passi tra i bambini e la biosfera” rinnovando e ampliando gli spazi educativi del micronido comunale di Galzignano Terme. Un’iniziativa che porta la firma di Fondazione Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, capace di trasformare un’idea in realtà concreta grazie a un sostegno economico e a una visione lungimirante: investire sulla qualità dei servizi per l’infanzia come leva di sviluppo sociale e comunitario. Il sindaco Riccardo Masin racconta come il progetto sia nato dall’esigenza di rispondere alla crescita della popolazione più

«Dopo la pandemia molte giovani coppie hanno scelto di vivere a Galzignano. Per loro era fondamentale offrire un servizio educativo all’altezza, capace di

to di riferimento per le famiglie.

bambini, facendoli crescere a contatto con l’ambiente circostante. Anche chi non può muoversi liberamente per l’età molto precoce, infatti, viene coinvolto grazie a strumenti multisensoriali in grado di riprodurre suoni, immagini e stimoli naturali. Così il legame con i Colli Euganei diventa parte integrante della crescita. Accanto agli spazi interni rinnovati, è sta-

– sottolinea il sindaco

Negli ultimi anni ci ha sostenuto in iniziative culturali, naturalistiche e sociali, contribuendo a rendere più forte la

È qui che il concetto di “scintilla” diventa realtà: contributi capaci di generare effetti concreti e duraturi. Una scintilla che accende non solo le strutture, ma anche il senso di appartenenza, creando servizi che migliorano la vita delle famiglie e pon-

la Fondazione Cariparo è stato decisivo. Con un contributo di 30 mila euro, a cui si sono aggiunti 7.500 euro da parte del Comune, è stato possibile concretizzare un intervento che non si limita a ristrutturare ma innova. Per una realtà come Galzignano non si tratta solo di un progetto educativo: è una scelta strategica che rafforza l’attrattività del territorio e la coesione sociale. «Fondazione Cariparo dimostra una sensibilità particolare verso

Il progetto di Galzignano è solo un esempio di come Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo interpreti il proprio ruolo: essere vicina ai territori, dare fiducia alle amministrazioni locali, sostenere chi sceglie di investire nel capitale umano Con gesti che possono talvolta sembrare piccoli, ma che producono grandi trasformazioni.

FONDAZIONE Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Piazza Duomo, 15 | 35141 Padova Tel.

Eventi. L’artista ha trasformato la tristezza in un’occasione di riflessione e di sorriso

Successo ad Albarella per Elio

N

ella cornice dell’Arena Spettacoli del Centro Sportivo sull’Isola di Albarella, si è svolto uno degli appuntamenti più originali della 26esima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi. A fare gli onori di casa di Albarella, il direttore generale Mauro Rosatti e per il comune di Rosolina, il sindaco Michele Grossato. Il recital umoristico-musicale “Elio. La rivalutazione della tristezza” ha offerto al pubblico un’esperienza sorprendente, dove l’ironia si è intrecciata con la riflessione. Lo spettacolo, portato in scena da Elio, affiancato al pianoforte da Alberto Tafuri, ha proposto una rilettura intelligente e giocosa della tristezza, restituendole valore e significato. Un tema perfettamente in linea con il filo conduttore dell’edizione 2025 della Milanesiana: “Intelligenza”, parola ampia e

sfaccettata suggerita da Massimo Cacciari, che accompagna l’intero cartellone culturale di quest’anno. La celebre rosa di Franco Battiato, simbolo della manifestazione, si è tinta per l’occasione di blu, grazie alla reinterpretazione grafica di Franco Achilli: un colore che richiama logica, fiducia e profondità. La performance di Elio ha preso le mosse da brani del suo repertorio per attraversare un panorama musicale e artistico vasto: dai Beach Boys a James Taylor, passando per il Giornalino di Gianburrasca con brani firmati Nino Rota, e rendendo omaggio a grandi autori come Enzo Jannacci. Non sono mancate incursioni nella cultura popolare giapponese, tra vocalizzi e giochi espressivi, fino a momenti di leggerezza ispirati da Renato Carosone e Gioachino Rossini. L’intera serata si è rivelata un gioco di

contrasti e paradossi: la tristezza è stata raccontata come sentimento nobile, ma anche come esperienza da dosare, con ironia e misura. Elio, dal palco, prima di chiudere con un’altra canzone di Jannacci, ha omaggiato Elisabetta Sgarbi leggendo una delle sue fiabe surreali, tratte dalla raccolta Fiabe il centimetropolitane ,per poi incontrare il pubblico per il firma-copie. “Siamo stufi di essere sempre allegri, bisogna essere anche un po’ tristi, bisogna fare un po’ e un po’, come in tutte le cose, insomma. E questo pubblico è stato pronto al cambiamento.” - Ha commentato Elio a fine spettacolo - “È stata una serata straordinaria che ha interpretato bene il tema dell’intelligenza, perché era una serata piena di musica e di paradossi letterari e credo che sia stato un omaggio non solo all’intelligenza ma anche alla ge-

Delta: teatro, musica e storie tra “ville e giardini”

Il Delta ha vissuto la magia della rassegna “Tra ville e giardini 2025”, che ha trasformato Corbola, Ariano nel Polesine e Adria in palcoscenici d’arte a cielo aperto. Mario Perrotta ha raccontato la vita di Modugno, Alessio Vassallo affiancato dal maestro musicista Giacomo Bigoni (docente al conservatorio Buzzolla), ha dato voce ai personaggi di García Márquez, e l’Orchestra Terre Verdiane ha emozionato con un omaggio a Morricone, confermando la qualità straordinaria degli spettacoli. Il Polesine si è trasformato ancora una volta in un grande palcoscenico diffuso grazie alla rassegna “Tra ville e giardini 2025”, progetto ideato da Claudio Ronda e promosso dalla Provincia di Rovigo con Regione Veneto, Fondazione Cariparo ed Ente Rovigo Festival. Un percorso che ha portato quindici spettacoli in altrettanti comuni della provincia, con tre tappe nel Delta del Po: Corbola, Ariano nel Polesine e Adria. A Corbola, il sagrato della chiesa ha accolto “Nel blu, avere tra le braccia tanta felicità”,

scritto e interpretato da Mario Perrotta. Lo spettacolo ha raccontato la vita e la carriera di Domenico Modugno, con la musica originale eseguita da un ensemble di musicisti di altissimo livello. Il pubblico ha partecipato con applausi calorosi e prolungati, confermando il valore artistico e l’originalità di un’opera che ha saputo fondere teatro e musica in maniera magistrale, restituendo il percorso umano e creativo del cantautore che rivoluzionò la musica italiana. Ad Ariano nel Polesine, sul suggestivo sagrato della chiesa di Santa Maria in Punta, si è tenuto il reading musicale “L’odore delle mandorle amare”, tratto da L’amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez. Alessio Vassallo, accompagnato dalla chitarra del maestro Giacomo Bigoni, ha dato vita ai personaggi del romanzo, restituendo ironia, poesia e profondità emotiva. Il reading ha valorizzato l’amore e il tema dell’attesa.“ I libri danno la chiave d’accesso alla felicità”, ha ricordato Vassallo, che, dopo la serie televisiva del Gio-

nialità. Quindi sono felice di avere scelto Elio, Elio che con la sua serietà esprime il paradosso che è un’espressione dell’intelligenza e dà la forza di un Buster Keaton. Ho trovato insomma un pubblico molto attento, molto reattivo ad Albarella che, provocato, ha sapu-

vane Montalbano, tornerà presto su Rai1 con la nuova serie L’altro ispettore, dedicata alla sicurezza sul lavoro. La tappa ad Adria, nei Giardini Zen, ha visto la straordinaria esibizione dei solisti dell’Orchestra Terre Verdiane con la partecipazione della soprano Renata Campanella e la direzione di Stefano Giaroli, in un “Omaggio a Morricone”. Dal western di Sergio Leone a Mission e La leggenda del pianista sull’oceano, il pubblico ha rivissuto la potenza evocativa di colonne sonore immortali, chiudendo con l’intramontabile “L’estasi dell’oro”. La precisione tecnica, la cura negli arrangiamenti e la qualità interpretativa hanno reso il concerto un evento di alto livello, confermando l’eccellenza artistica della rassegna.

“Tra ville e giardini” conferma così la sua vocazione di rassegna capace di portare la cultura là dove il paesaggio diventa parte integrante della scena, trasformando ogni appuntamento in un incontro unico tra luoghi, parole e note. Guendalina Ferro

to divertirsi.”-ha commentato Elisabetta Sgarbi che nel concludere ha dato appuntamento al pubblico a Livigno, altra tappa della rassegna culturale itinerante della Milanesiana.

Guendalina Ferro

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Ormai appare quasi certo: le elezioni regionali saranno il 23 novembre

Fratelli d’Italia, che si appresta a diventare anche in Veneto, l’azionista di maggioranza della coalizione non ha respinto l’ipotesi ma ha gettato, con il segretario regionale dei meloniani, Luca De Carlo, molta acqua sugli entusiasmi leghisti sostenendo che nulla sarebbe ancora deciso e che le “fughe in avanti” non fanno bene al rapporto tra alleati. A gettare benzina sul fuoco ci aveva pensato, soltanto una decina di giorni prima, Flavio Tosi segretario regionale di Forza Italia che aveva dichiarato come fosse giusto e naturale che il candidato presidente del Veneto per il centrodestra fosse scelto da Fratelli d’Italia in quanto partito traino dell’intera coalizione.

L’ennesimo vertice romano dello scorso 10 settembre non ha prodotto alcuna fumata bianca: il dossier candidature delle regionali resta ancora chiuso e nessuna

decisione è stata presa. Nel mentre il tempo stringe e il nervosismo e tangibile. Le associazioni di categoria venete, cosa mai accaduta con questa forza, hanno protestato in modo vibrante contro queste eterne trattative che, di fanno, stanno paralizzando da mesi la regione in un momento nel quale l’economia sta mettendo a dura prova il tessuto produttivo locale il quale, viceversa, avrebbe bisogno di risposte e sostegni urgenti e tangibili.

L’altro fatto inedito per il Veneto è quanto accade nel centrosinistra. Per la prima volta gli sfidanti hanno individuato ormai da tempo in Giovanni Manildo il candidato presidente, non sono attraversati dalle tipiche polemiche, ma anzi stanno conducendo una campagna elettorale molto puntuale per tutto il Veneto. Anche

la coalizione, per la prima volta, è al completo e molte delle forze politiche che la compongono hanno, addirittura, già presentato, in ogni provincia, i candidati consiglieri provinciali.

A questo punto appare difficilissimo fare pronostici: il Veneto, storicamente, ha sempre premiato il centrodestra e il giudizio sull’amministrazione uscente è più che positivo, ma la confusione e le tensioni che si respirano, il ritardo con il quale si stanno scegliendo candidato presidente e liste e l’uscita di scena di Zaia stanno stancando fette, anche importanti di elettorato, che potrebbero trovare “consolazione” nel moderato Manildo che, dal canto suo, continua il suo tour per il Veneto e, evidentemente, non ha nessuna fretta di scoprire chi sarà il suo principale competior.

Autonomia energetica. Agsm Aim conquista sei lotti Consip da 577 milioni standard metri cubi

Pubbliche amministrazioni, maxi-fornitura di gas

Il fatturato previsto supera i 600 milioni di euro

Intanto sul fronte del “federalismo energetico” continua il pressing sul Governo sul rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali

Un passo concreto verso l’autonomia energetica che molti invocano. Il gruppo veronese Agsm Aim Energia ha messo a segno un’importante operazione a livello nazionale, aggiudicandosi sei lotti della gara Consip GN17 per la fornitura di gas naturale alle Pubbliche Amministrazioni nel biennio 2025-2026. L’assegnazione consentirà alla società di fornire oltre 577 milioni di standard metri cubi (Smc) di gas, con un fatturato stimato attorno ai 620 milioni di euro.

I lotti conquistati da Agsm Aim coprono una vasta area geografica che va dalla Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria con il Lotto 1 per pro proseguire con Milano (lotto 2), il resto della Lombardia (lotto 3), Toscana, Umbria e Marche (lotto 6), Puglia e Basilicata (lotto 10) e l’intero territorio nazionale (lotto 12).

Una delle principali novità di questa convenzione è la possibi-

lità, per le Pubbliche Amministrazioni aderenti, di stipulare contratti di durata biennale (oltre alla classica annualità), mantenendo una struttura di prezzo variabile, elemento cruciale in un mercato energetico ancora volatile.

Agsm Aim ha inoltre ottenuto un secondo successo strategico con l’aggiudicazione del Lotto 1 della gara bandita dal consorzio Viveracqua, realtà che riunisce dodici gestori idrici pubblici del Veneto. In questo caso, la fornitura riguarda energia elettrica in bassa tensione per un volume complessivo di circa 150 GWh annui nel triennio 2026-2028, con un valore stimato di 151,5 milioni di euro.

Il contratto prevede la possibilità, per i consorziati, di scegliere energia elettrica da fonti rinnovabili certificate, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale sempre più centrali nella gestione pubblica.

A completare il quadro, Agsm Aim ha vinto anche ulteriori forniture per 20 GWh di energia elettrica destinate ad altre utility del Nord Italia, attraverso gare competitive recenti. Le recenti aggiudicazioni confermano il ruolo di Agsm Aim come player di primo piano nel mercato energetico nazionale, capace di competere in contesti ad alta complessità e con elevati volumi, sia sul fronte del gas naturale che dell’energia elettrica, con una crescente attenzione ai principi di efficienza e sostenibilità.

Intanto resta aperta più che mai la questione del “federalismo energetico”, invocato da più parti, che ha portato alla mobilitazione di un fronte compatto – composto da amministratori pubblici, imprese locali e rappresentanti istituzionali – impegnato a chiedere al Governo una svolta che metta il territorio al centro delle politiche industriali del settore. Alla base delle preoccupazioni c’è il rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali.

Ancora la scorsa primavera Federico Testa, presidente di AIM

- AGSM, ha lanciato una sfida a tutte le società di servizi e alla politica del nord Italia: preparare un importante piano industriale per concorrere alle gare nazionali di concessioni della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Un vero e proprio federalismo energetico, perché che una gestione della rete direttamente sul territorio comporterebbe efficienza, investimenti e calo delle bollette per famiglie e aziende. Invece nell’ultima legge di bilancio è stato inserito un articolo che proroga automaticamente la concessioni, in scadenza nel 2029 e 2030, a Enel per i prossimi vent’anni su tutto il territorio nazionale quindi senza previsioni di gare. Intanto la

politica ha colto appieno il senso della proposta del manager scaligero: in Conferenza Stato - Regioni, infatti, i governatori stanno chiedendo di cancellare quanto lo Stato Centrale ha inserito in Legge di Bilancio e di consentire lo svolgimento delle gare senza proroghe automatiche a Enel.

“Su questo fronte la Regione può giocare un ruolo importante - ribadisce Testa - perché quella sull’energia e l’idroelettrico è una partita che solo in Veneto vale 6-700 milioni all’anno, somma che ora viene sottratta alla Regione. Noi siamo prontissimi a fare a nostra parte e a continuare il pressing su enti e istituzioni per arrivare al risultato”.

Federico Testa, presidente Agsm Aim

Fabrizio Boron: “Siamo ad una svolta storica,

il centrodestra unito per il futuro del Veneto”

“Per la nostra sanità lavoriamo su personale, organizzazione e liste d’attesa. Pubblico e privato devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche”

L a politica veneta si prepara a una svolta storica con il nuovo governo che uscirà dalle elezioni regionali. A parlare di questa fase cruciale e delle sfide che attendono la Regione è Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Misto e componente della Commissione Sanità, che guarda con attenzione ai prossimi mesi elettorali e ai nodi ancora irrisolti in ambito sanitario.

Consigliere Boron, dopo quindici anni di governo Zaia il Veneto si prepara a un cambio di rotta. Sarà davvero una svolta storica?

Sì, siamo davanti a un passaggio epocale. L’epoca di Luca Zaia, durata quindici anni, si conclude perché la legge nazionale prevede il limite dei due mandati consecu-

tivi. Avremo un nuovo presidente e anche un nuovo consiglio regionale. Non è solo un fatto politico, ma anche istituzionale: i cittadini vedranno cambiare un punto di riferimento che è stato stabile per molto tempo. Alcuni lo vivranno con incertezza, altri con curiosità. Io credo che sia l’occasione per rigenerare energie nuove e per ribadire il valore di un Veneto governato con responsabilità e competenza. Il centrodestra si presenterà unito, offrendo un candidato autorevole, capace di garantire continuità ma anche di introdurre elementi di rinnovamento. È un momento che va affrontato con coraggio e con serietà”.

Non abbiamo ancora né la data

delle elezioni né il nome del candidato del centrodestra. Quanto dovremo attendere per avere certezze?

Sulla data la responsabilità è del presidente uscente. La scadenza per la convocazione è il 23 settembre, e si potrà votare fino al 23 novembre. Quindi non ci sono dubbi: entro l’autunno i veneti sceglieranno il nuovo presidente. Per quanto riguarda il candidato, comprendo la curiosità e anche la pressione del centrosinistra, che insiste molto su questo punto. Io sono convinto che il tavolo nazionale deciderà in tempi brevi. Non è una scelta banale, perché serve una persona che sappia unire e che abbia esperienza amministrativa e sensibilità politica. Non basta il carisma: bisogna conoscere bene la macchina regionale. Sono convinto che il nome arriverà a breve e che sarà quello giusto per portare avanti il lavoro fatto in questi anni. La sanità è il tema più sentito

Regione verso l’esercizio provvisorio, ma è polemica

Calzavara: “Atto di responsabilità”, il Pd: “Conseguenza del rinvio del voto”

La Giunta regionale del Veneto ha dato il via libera agli inizi di settembre al disegno di legge sull’esercizio provvisorio del bilancio 2026, un passo necessario per assicurare la continuità dei servizi pubblici durante il periodo elettorale e fino all’insediamento della nuova Giunta. Il ddl sarà esaminato con urgenza dal Consiglio regionale ma intanto si infiamma il dibattito politico. L’esercizio provvisorio permette di garantire il funzionamento della Regione dal 1° gennaio 2026 fino all’approvazione del nuovo bilancio, comunque non oltre il 30 aprile, assicurando tutte le spese obbligatorie e quelle relative a sanità, fondi europei, PNRR, emergenze e interventi urgenti sul territorio veneto.

“Con questo provvedimento tuteliamo servizi essenziali

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta. L’intervista. Il consigliere regionale del Gruppo Misto è componente della Commissione Sanità

dai veneti. Lei è stato presidente della Commissione Sanità e ora ne è componente: quali sono le priorità?

La prima riguarda il personale. Oggi viviamo una carenza di medici e infermieri che rischia di compromettere la qualità dei servizi. Non basta formarne di più: bisogna trattenere quelli che già abbiamo. E per farlo servono condizioni di lavoro migliori, stipendi adeguati e possibilità di crescita professionale. Troppi nostri professionisti scelgono il privato o addirittura l’estero. È una perdita che non possiamo permetterci.

La seconda criticità riguarda le liste d’attesa. I cittadini lamentano tempi troppo lunghi per visite ed esami, e questo crea frustrazione e, a volte, rinuncia alle cure. Io sono convinto che il problema sia in gran parte organizzativo: la macchina va riorganizzata, sfruttando meglio le potenzialità di pubblico e privato convenzionato. Abbia-

mo una struttura pubblica forte eccellente e abbiamo un sistema privato convenzionato accreditato altrettanto forte e altrettanto eccellente. Queste due gambe del sistema sanitario veneto devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche. Se pubblico e privato remano in direzioni diverse, a rimetterci è solo il cittadino. È qui che dobbiamo intervenire con decisione. (r.r.)

e investimenti strategici per il Veneto, evitando rischi legati a una gestione provvisoria limitata”, ha spiegato l’assessore al Bilancio, Francesco Calzavara. “Si tratta di un segno di responsabilità e buon governo che ci permette di affrontare serenamente la fase di transizione istituzionale.” Calzavara ha sottolineato come, a differenza di altre regioni in procinto di votare, il Veneto abbia scelto la strada della programmazione, rafforzando così le garanzie per cittadini e servizi pubblici. “Finalmente la Giunta sembra essersi decisa – commenta invece capogruppo del Pd Vanessa Camani –. Lo chiedevamo da giorni, per evitare, almeno, di trascinare il Veneto nella gestione bloccata del bilancio per i primi mesi della nuova legislatura. Certo rimane il vincolo della gestione del bilancio limitata dell’esercizio provvisorio per un tempo lungo, causato dalla scelta scellerata di spostare il voto a fine novembre”. Secondo l’esponente del Partito Democratico il provvedimento è la diretta conseguenza della decisione di rinviare la data delle elezioni regionali. “Zaia venga in aula e se ne assuma la responsabilità politica davanti al Consiglio”.

Dirette dai campi delle principali squadre di calcio venete e aggiornamenti in tempo reale di volley, basket e rugby delle squadre della nostra regione

Frabrizio Boron

Facciamo

il punto. L’assessore regionale traccia un bilancio positivo della stagione estiva

Turismo e agricoltura, Federico Caner: “Un Veneto che cresce tutto l’anno”

T

urismo e agricoltura, due settori chiave per il Veneto, anche dal punto di vista economico. Ne abbiamo parlato con l’assessore all’agricoltura e turismo Federico Caner.

Assessore, possiamo tracciare un bilancio della stagione estiva 2025?

Direi che è stata una stagione molto positiva, sia in generale per tutta la regione, sia per il settore balneare che, alla vigilia dell’estate, era considerato un po’ a rischio per le polemiche sui rincari dei prezzi. In realtà la stagione è andata molto bene anche al mare. Oggi il turismo in Veneto non si concentra più solo in pochi mesi, ma continua durante tutto l’anno. Questo è possibile grazie alla varietà delle mete: non ci sono soltanto mare, montagna o lago – che già da soli hanno stagioni lunghe – ma anche città d’arte che forse è meglio visitare proprio nei mesi meno caldi, come ottobre e novembre, periodi perfetti per apprezzarle con più calma.

Quindi un Veneto che si può vivere 365 giorni l’anno?

Esattamente. Anche perché oltre alle città d’arte ci sono mostre di altissimo livello che arricchiscono l’offerta culturale e turistica. E poi c’è un settore che sta crescendo in modo significativo: il cicloturismo.

Lei va in bicicletta?

Sì, vado in bicicletta sia per sport che per turismo. E c’è una buona notizia che riguarda Padova: siamo riusciti a portare qui la fiera internazionale del cicloturismo, dal 2026 e per tre anni consecutivi. Non è stato facile perché c’erano altri concorrenti, ma ci siamo riusciti. È un evento importante perché proprio sul cicloturismo stiamo investendo molto: in Veneto abbiamo quasi 2.000 chilometri di piste ciclabili attrezzate.

Qualche esempio concreto?

La Treviso-Ostiglia, sulla quale stiamo facendo grandi investimenti, ma non solo: ci sono tante altre direttrici sul territorio. Il cicloturismo è una forma di vacanza sostenibile, con valori economici rilevanti: il ciclo-turista medio ha circa quarant’anni, viaggia spesso

con la famiglia e spende più di un turista tradizionale. Inoltre in Veneto abbiamo un indotto legato alla bicicletta molto forte, con aziende che producono componentistica apprezzata a livello internazionale.

Veniamo all’altro ambito di sua competenza: come sta il settore agricolo veneto?

Il settore primario è fondamentale e strettamente collegato al turismo. Non si fa turismo in una regione dove si mangia male o si beve male. Il Veneto può contare su tantissimi prodotti tipici e a denominazione, soprattutto nel lattiero-caseario. La montagna, in particolare, ci regala prodotti di qualità che vanno tutelati. E preservare pascoli e prati non è solo una questione agricola: serve anche a difendere il territorio da frane e dissesti idrogeologici.

A fine mese torna “Caseus” a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. Esatto. Caseus era nato come rassegna dei formaggi veneti, poi si è allargato a livello nazionale e oggi ha un carattere internazionale. Noi abbiamo una varietà di formaggi

Sintoniz zati sul

che pochi Paesi al mondo possono vantare: dai prodotti di malga ai freschi, dagli stagionati al Grana Padano. Anche i francesi, che pure hanno il loro Camembert, non possono competere con la nostra varietà.

Quindi agricoltura e turismo viaggiano insieme?

Assolutamente. In un periodo in cui a livello internazionale è sempre più difficile produrre cibo, è fondamentale essere autosufficienti. Investire in agricoltura non significa solo sostenere l’economia, ma anche salvaguardare la nostra identità.

Arriviamo al tema dei tagli europei alla PAC. Come si sta muovendo la Regione Veneto?

Noi sosteniamo le aziende agricole, in particolare quelle montane: pur rappresentando il 18% del totale, ricevono quasi il 40% degli investimenti regionali, proprio per le ragioni di cui parlavamo. Ma sosteniamo anche i giovani agricoltori. Il problema è che a livello europeo stiamo passando da 360 miliardi a meno di 300: una riduzione pesantissima. E invece servirebbe il con-

trario.

Perché?

Perché produrre in modo sostenibile, con attenzione all’ambiente e al biologico, costa di più e non sempre il mercato riconosce questo valore. L’Europa dovrebbe investire di più, non meno. Negli Stati Uniti investono circa 1.000 miliardi, noi scendiamo a 300. È una differenza enorme.

C’è spazio anche per le donne in agricoltura?

Sempre di più, e questa è una notizia positiva. Le donne sono il motore della nostra società, oltre che delle famiglie. Donne e giovani sono il futuro dell’agricoltura veneta.

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Federico Caner

Comunicare dal Veneto a Hollywood: la visione creativa di Valentina Martelli

V alentina Martelli, giornalista, conduttrice e ideatrice di progetti internazionali, nel 2005 ha lasciato una carriera solida in Italia per trasferirsi a Los Angeles. Lì ha fondato ITTV International Forum, TechInEntertainment e Showrunner Lab. Martelli lavora per costruire ponti tra mondi lontani, dall’Italia agli USA, passando per il Medio Oriente, sempre con un obiettivo chiaro: mettere in contatto persone, idee e talenti per creare progetti che abbiano un impatto reale. Ho incontrato Valentina a Venezia in occasione dell’82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e ne ho approfittato per fare con lei una chiacchierata.

Allora Valentina, nel 2005 ti sei trasferita a Los Angeles: com’è cambiata la tua vita?

La Los Angeles di vent’anni fa, quando sono arrivata io, non è certo la Los Angeles di oggi. Mi sono trasferita per una scelta d’amore, in un momento molto forte della mia carriera, quando ero conduttrice di telegiornali e inviata all’estero. Ho lasciato tutto per affrontare una nuova sfida: raccontare all’Italia un’America che non fosse solo quella delle celebrità e dell’intrattenimento, ma anche delle storie, delle idee, delle contraddizioni, degli Italiani che come me si erano trasferiti. Los Angeles è una megalopoli che però ha la dimensione di un quartiere. Mi piace dire che Milano sta a New York come Los Angeles sta a Roma. Io ho vissuto in entrambe, Milano e Roma, e avevo giurato di smettere di guidare, sognando una città con mezzi pubblici funzionali… invece eccomi qui, in mezzo al traffico cali-

forniano! Voglio però essere critica: fino a qualche anno fa, ti svegliavi con l’energia di inventare qualcosa di nuovo. Dopo il Covid e gli scioperi che hanno colpito l’industria dell’intrattenimento, oggi si respira un’aria diversa, con un’economia difficile e molta incertezza. Ma Los Angeles rimane un luogo in cui l’innovazione è sempre dietro l’angolo. Devi imparare a conoscerla. E poi o la ami follemente o la detesti. A prescindere però ti entra sottopelle.

Una delle tue creature più interessanti è ITTV International Forum. Ce ne vuoi parlare?

ITTV nasce proprio da Los Angeles, nel 2018. È frutto di un’osservazione, quella del contesto. In un’epoca in cui Netflix e Amazon stavano rivoluzionando il modo di fruire i contenuti, mancava un luogo dove parlare di coproduzioni, distribuzione, storytelling globale. E così è nata l’idea di creare un forum che fosse un ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti. Oggi ITTV è cresciuto: è diventato internazionale, con partecipanti da Canada, Israele, America Latina, Emirati e naturalmente Europa. Accanto a ITTV è nato anche TechInEntertainment, che esplora il rapporto tra tecnologia e contenuto: intelligenza artificiale, blockchain, immersive media. Il nostro obiettivo è quello di connettere, raccontare, costruire visioni condivise.

ITTV ha siglato una partnership con Dubai International Content Market (DICM). Cosa significa per te questa espansione in Medio Oriente?

È una partnership bidirezionale. Da un lato, per noi significa aprire una finestra su un mercato in grande

fermento, come quello degli Emirati Arabi, sempre più interessati alla cultura, alla tecnologia, all’intrattenimento. Dall’altro, per DICM, collaborare con ITTV è un modo per affacciarsi sul mercato americano, in un contesto strategico e selezionato. In un momento in cui il settore audiovisivo è ancora in fase di ricostruzione post-pandemia, creare sinergie tra ecosistemi diversi è fondamentale. ITTV diventa così una piattaforma che unisce mondi, genera progetti, costruisce relazioni.

Tra i tuoi progetti c’è anche lo Showrunner Lab. Come prepari i nuovi talenti alle sfide del racconto televisivo e cinematografico internazionale?

Lo Showrunner Lab, che insieme a Cristina Scognamillo ho fondato con Fondazione Sistema Toscana, nasce dall’esigenza di formare una figura che in Italia ancora non esiste in modo strutturato: lo showrunner. È il punto di riferimento di una serie, come un regista lo è per un film. Deve conoscere tutti gli aspetti di una produzione, non solo quelli creativi. Credo fortemente che la nuova generazione debba essere preparata

a lavorare in contesti globali, senza dimenticare la propria identità. Peccato che negli ultimi due anni non siamo riuscite ad organizzarlo. Gli stiamo cercando una nuova “casa”.

Vivi tra California e Italia. Che sfide e ispirazioni trovi nel conciliare un’identità globale?

È un equilibrio continuo, spesso difficile, ma anche straordinariamente ricco. La California è sempre stata un laboratorio del futuro. Oggi, con l’impulso dell’intelligenza artificiale, si sta reinventando di nuovo, anche se vive una crisi profonda, specie a Los Angeles. Vedremo come la città saprà rilanciarsi in vista delle Olimpiadi del 2028. Dall’altra parte, l’Italia mi dà profondità, bellezza, visione. Dopo ventidue anni qui, mi sento ancora profondamente italiana, ma dentro di me vive anche un’anima americana. Sono parte di una comunità globale che cerca di ridisegnare il futuro, non solo dell’intrattenimento, ma della nostra società. Un futuro “challenging”, come dicono qui, ma anche pieno di possibilità.

Com’è il Veneto visto dagli USA? Come ci vedono gli americani?

Il Veneto è associato, ovviamente, a Venezia — che resta uno dei luoghi più iconici al mondo — ma oggi è anche sinonimo di prosecco! Non esiste ristorante qui che non abbia almeno una bottiglia in carta. Ma oltre a questo c’è molto di più: il nostro spirito imprenditoriale, la qualità del lavoro, l’attenzione alla cultura e alla bellezza. Gli americani ci guardano con ammirazione e curiosità, anche se spesso attraverso un filtro un po’ romantico. Sta a noi raccontare un’Italia e un Veneto contempora-

nei, capaci di innovare, di stupire, di essere competitivi nel mondo. Prima di salutarci, puoi anticiparci qualcosa sull’edizione 2025 di ITTV International Forum?

Il 2025 è l’anno del cambiamento. ITTV e TechInEntertainment si rinnovano trasformandosi in esperienze più selettive, più curate, più strategiche. Meno eventi generalisti, più momenti riservati: executive labs, private salons, attivazioni culturali internazionali. Continueremo a essere presenti a Venezia, come abbiamo fatto anche in queste settimane, durante la Mostra, con panel dedicati, e a Los Angeles in autunno, ma con un taglio ancora più visionario. Parleremo di distribuzione globale, produzioni glocal, immersive media, e nuove opportunità di business alla luce delle sfide dell’AI. Ma soprattutto, continueremo a dare spazio a chi ha qualcosa di autentico da dire: talenti capaci di unire creatività e impatto, con la voglia di costruire — insieme — il futuro dell’intrattenimento.

Giacomo Brunoro

• Chi è Giacomo Brunoro

Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!

Valentina Martelli

Gioco e Scuola. Figurine, animali e misteri: completa l’album e sostieni la tua scuola

Dal 15 settembre al via la nuova edizione della raccolta di figurine dedicata ai più piccoli e abbinata al progetto Scuolafacendo, con cui Despar sostiene

UDespar Nord lancia Stickermania: un’avventura dai mille colori nel cuore dell’India

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boccanti di colori: torna Stickermania, la raccolta di figurine firmata Despar Nord che, per l’edizione 2025, accompagna i bambini in un emozionante viaggio alla scoperta dell’India. Un Paese ricco di meraviglie naturali, tradizioni millenarie e storie affascinanti, dove ogni tappa diventa un’occasione per parlare di amicizia, diversità e rispetto. L’iniziativa, attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Lombardia, è legata al progetto Scuolafacendo, con cui Despar sostiene concretamente il mondo della scuola.

L N dal titolo “L’India dai mille colori” tornano Oskar e Bo, già protagonisti della collection 2024, che nella nuova avventura insieme alla loro amica Nilaya, fanno un viaggio emozionante attraverso l’India. Tutto ha inizio quando Bo, sentendosi diverso e fuori posto, riceve un misterioso consiglio dal nonno di Nilaya: colorare tre mandala. Da lì si apre un mondo sorprendente, fatto di indizi nascosti e messaggi segreti che conducono i protagonisti fino al maestoso Taj Mahal. Ha così inizio una straordinaria caccia ai mandala, tra paesaggi mozzafiato, animali affascinanti e antiche

tradizioni, sulle tracce del misterioso Custode dei Colori. Durante questo percorso, Bo scoprirà quanto sia prezioso essere sé stessi.

tickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 15 settembre al 19 ottobre 2025 ogni 10 euro di spesa i clienti riceveranno una bustina di figurine con all’interno un “Buono Scuolafacendo” che potranno scegliere di destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita, con un pacchetto di colore blu, al prezzo di euro 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta saranno inoltre organizzati in alcuni punti vendita Interspar selezionati, momenti di svago e divertimento durante i quali i bambini potranno scambiarsi le figurine e completare più velocemente la raccoln’avventura che educa e unisce, tickermania non è solo un album da completare, ma un progetto pensato per trasmettere aspetti importanti come il rispetto, l’inclusione e la valorizzazione delle differenze. Temi fondamentali per costruire una società più solidale e consapevole, che trovano concretezza anche nel legame con Scuolafacendo, l’iniziativa di Despar a supporto delle scuole del territorio.

Stickermania Tour: gli appuntamenti

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

Nel corso delle settimane di raccolta, Despar Nord organizza presso alcuni punti vendita Interspar selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine.

Di seguito il calendario per la provincia di Rovigo:

• 4 ottobre presso Interspar Rovigo Porta Po

• 5 ottobre presso Interspar Castelfranco Veneto

• 5 ottobre presso Interspar Bassano del Grappa

1 ottobre presso Interspar di Albignasego

1 ottobre presso Interspar di Sarmeola di Rubano

Per maggiori informazioni scansiona il QR Code o visita il sito www.stickermania.despar.it

Scuolafacendo torna in classe: sostegno concreto all’istruzione e spazio alla creatività con il contest

“Gli Eroi del Buon Cibo”

Dal 15/9 al 19/10 ogni 10 euro di spesa nei punti vendita Despar Nord si ricevono buoni scuola da destinare agli istituti: oltre 60 premi didattici e un contest creativo sul cibo sano

Dopo il successo dello scorso anno, con oltre 11.400 premi donati a più di 2.300 scuole, Despar Nord rinnova il suo impegno con Scuolafacendo 2025/2026, il progetto nazionale a sostegno dell’istruzione. Dal 15 settembre al 19 ottobre 2025, nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar, ogni 10 euro di spesa i clienti riceveranno una bustina di figurine Stickermania contenente un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. I buoni potranno essere consegnati direttamente alle scuole o caricati sul sito del progetto www.scuolafacendo.com e sull’app dedicata. In più, tramite l’App Despar Tribù sarà possibile convertire i propri Punti Cuore in ulteriori buoni fino al 16 novembre.

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Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar Nord ne regalerà uno aggiuntivo.

Quest’anno Scuolafacendo si arricchisce inoltre di un’iniziativa speciale: il contest creativo “Gli Eroi del Buon Cibo”, realizza-

to in collaborazione con Le Buone Abitudini, il progetto educativo gratuito di Despar pensato per le scuole primarie e dedicato ai corretti stili di vita e alla sana alimentazione. Il concorso invita le classi a realizzare un disegno e/o un racconto il cui protagonista sia un supereroe che combatte la cattiva alimentazione, promuovendo l’importanza di una dieta sana ed equilibrata. Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include oltre 60 articoli per arricchire gli ambienti scolastici e la didattica. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, pubbliche e paritarie.

Con Stickermania, Scuolafacendo e Le Buone Abitudini, Despar Nord conferma il proprio impegno per scuola, territorio e comunità, valorizzando educazione, sostenibilità e attenzione alle persone.

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Giacomo Miazzo è il nuovo direttore del 118 dell’Ulss 5

Polesana

Cambio al vertice della Centrale provinciale 118 dell’Ulss 5 Polesana: il dottor Giacomo Miazzo è ufficialmente il nuovo direttore del servizio di emergenza-urgenza. Succede a Federica Rossin, che ha guidato l’unità ad interim negli ultimi mesi. Classe 1982, originario di Padova, Miazzo vanta un solido curriculum nel campo dell’anestesia, della rianimazione e, soprattutto, della gestione dell’emergenza sanitaria. Laureato e specializzato con il massimo dei voti all’Università di Padova, ha costruito la sua carriera nella Centrale operativa Suem dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Padova, dove ha ricoperto incarichi sempre più rilevanti, fino a diventare sostituto responsabile della UOC.

Nel frattempo, la Centrale 118 ha diffuso i dati relativi all’attività svolta sul

litorale di competenza tra giugno e fine agosto 2025. Complessivamente, 253 interventi sono stati effettuati nel periodo estivo, che si chiuderà il 15 settembre con la conclusione del presidio stagionale.

I numeri:

• 8 codici bianchi (interventi non urgenti)

• 82 codici verdi (urgenze minori)

• 133 codici gialli (urgenze significative)

• 30 codici rossi (emergenze gravi)

• 8 attivazioni dell’elisoccorso, per i casi più critici

Il dottor Miazzo prende in carico una struttura strategica e altamente operativa, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente l’efficienza del sistema di emergenza territoriale nella provincia di Rovigo

Sanità polesana in affanno: carenze di personale

La sanità pubblica nel Polesine attraversa una fase critica, con una carenza strutturale di personale che rischia di compromettere la tenuta del sistema. A lanciare l’allarme sono le sigle sindacali Cgil Fp e Uil Fpl, che segnalano condizioni di lavoro al limite nei reparti ospedalieri dell’Ulss 5, soprattutto durante il periodo estivo, quando l’organico si riduce ulteriormente a causa delle ferie. Secondo i sindacati, la situazione ha raggiunto un punto tale da mettere a rischio la sicurezza degli operatori e dei pazienti. In molti casi, il personale è costretto a rinunciare a riposi e ferie, con turni che cambiano quotidianamente e un’organizzazione interna definita ormai caotica. Sempre più lavoratori fanno ricorso al supporto psicologico per affrontare lo stress e la fatica accumulati. Le pressioni, denunciano, vengono esercitate anche in modo informale, con rientri forzati e trasferimenti non sempre giustificati.

I problemi si estendono anche ai servizi interni, come il trasporto dei pazienti, che risulta fortemente ridimensionato per via della mancanza di personale. Le aree più colpite da queste carenze sono quelle mediche, geriatriche, l’ospedale di comunità e la riabilitazione.

Cgil e Uil stimano che sarebbero necessari almeno 50 operatori socio-sanitari (oss) e 30 infermieri per riportare la situazione a un livello di normalità. L’attuale gestione, secondo i sindacati, è priva di una pianificazione efficace e mostra un’assenza di visione a lungo termine, con interventi che sembrano rispondere più all’emergenza che a una strategia complessiva. Da parte dell’azienda sanitaria, il direttore generale Pietro Girardi ha assicurato l’imminente arrivo di nuove assunzioni, precisando che le procedure di selezione sono in fase avanzata. Tuttavia, ha anche sottolineato la difficoltà, a livello nazionale, di reperire personale qualificato, soprattutto infermieri e oss.

Intanto, la tensione nei reparti cresce e la fiducia del personale sembra incrinarsi. Per i sindacati è il momento di un cambio di passo, che non può prescindere da investimenti strutturali e da un maggiore impegno della Regione Veneto per rafforzare la sanità pubblica, da sempre presidio fondamentale soprattutto in territori come il Polesine.

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Il nuovo servizio. E’ previsto dalla riorganizzazione della medicina territoriale

Rovigo, da agosto è attivo il primo ambulatorio infermieristico in Cittadella socio-sanitaria

Al secondo piano del corpo C della Cittadella socio-sanitaria di Rovigo da lunedì 11 agosto 2025 ha aperto il primo ambulatorio infermieristico previsto dalla riorganizzazione della medicina territoriale. Il servizio sarà operativo dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 14.00, con l’obiettivo di garantire una presa in carico infermieristi-

delle cure e l’integrazione tra professionisti, in linea con le direttive ministeriali», sottolinea il direttore generale Pietro Girardi. «Per le prestazioni che lo richiedono, è necessaria la prescrizione del Medico di medicina generale».

Il direttore dei Servizi socio-sanitari Marcello Mazzo evidenzia che l’ambulatorio è pen-

ca integrata e tempestiva per i bisogni assistenziali primari.

L’accesso avviene direttamente in ambulatorio con impegnativa nelle fasce dedicate alla presa in carico: 8.00–9.00 e 13.00–14.00. Dopo il primo accesso, l’infermiere concorda con l’utente gli appuntamenti successivi.

«Questa attivazione è un passo importante per migliorare accessibilità e qualità dell’assistenza territoriale, favorendo la continuità

sato in particolare per i pazienti non inseriti in forme associative già dotate di supporto infermieristico o che incontrano difficoltà ad accedervi. Le prestazioni includono: iniezioni, medicazioni, bendaggi elastici, rimozione di suture, educazione e formazione del paziente e dei familiari per la gestione di presìdi protesici, stomie e piani terapeutici. Per informazioni: 0425 393677 (negli orari di apertura) oppure ambinf.rovigo@aulss5. veneto.

Farmacia dei Servizi: oltre 29.000 prestazioni in Veneto nei primi sette mesi del 2025

La “farmacia dei servizi” si conferma sempre più un punto di riferimento per i cittadini veneti. Nei primi sette mesi del 2025 sono state complessivamente 29.551 le prestazioni erogate dalle farmacie del Veneto, di cui 2.385 nelle farmacie del territorio dell’AULSS 5 Polesana.

I servizi hanno riguardato principalmente:

• screening per diabete non noto, ipertensione e colesterolo;

• esami di telecardiologia (elettrocardiogramma, holter cardiaco e pressorio);

• monitoraggio dell’aderenza terapeutica nei pazienti con diabete e BPCO.

L’iniziativa, prorogata fino a fine 2025 e sostenuta da un finanziamento regionale di 25,3 milioni di euro, offre a tutti i cittadini la possibilità di usufruire gratuitamente degli screening e degli esami di telecardiologia (su ricetta del medico di base).

La farmacia si conferma così un presidio sanitario di prossimità, in grado di offrire servizi di prevenzione e supporto terapeutico in un contesto di fiducia e vicinanza alla comunità.

Adria, sette nascite in un giorno al Punto Nascita: record il 6 agosto

Il 6 agosto 2025 resterà una data speciale per il Punto nascita dell’Ospedale di Adria, dove in sole 24 ore sono venuti alla luce sette bambini. Un evento eccezionale, che ha portato gioia nei corridoi dell’ospedale e nei cuori delle famiglie. I nuovi arrivati si chiamano Bruno, Stella, Ambra, Neitan, Marco, Enrico e Ginevra: tutti sani e accolti con emozione dai loro genitori.

Un record che non è solo motivo di festa per la struttura sanitaria, ma anche un segno di speranza in un’Italia segnata dal calo delle nascite. «Ogni nascita è un miracolo, ma quando sette bambini arrivano nello stesso giorno diventa un evento che unisce e celebra la vita – sottolinea il direttore generale Pietro Girardi –. Siamo orgogliosi di offrire un’assistenza alla gravidanza e al parto che sostiene coppie e famiglie del territorio, garantendo che ogni nascita sia un momento speciale».

A confermare l’importanza di questa giornata è anche la direttrice dell’Unità operativa complessa, Federica Merlin: «Il Punto nascita di Adria serve un territorio interregionale ed è un luogo in cui si uniscono professionalità, dedizione e attenzione alle famiglie. La passione del nostro personale e il clima accogliente hanno reso possibile questo risultato straordinario». Sette nuove vite che rappresentano un futuro pieno di possibilità e che regalano ad Adria una giornata indimenticabile, capace di trasformarsi in simbolo di rinascita per l’intera comunità.

Analisi di prima istanza

Farmacista

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Venerdì 26 Settembre

18:30 visita guidata a Y-40 The Deep Joy.

19:30 ingresso all’area termale con piscine e Spa.

20:30 proiezione delle animazioni più sorprendenti di Lago Film Fest tra commedia, fantascienza, sperimentale ed erotico.

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20:00 intervento musicale a tema cinema del Duo Orvieto. 20:30 proiezione de Il Barbiere Complottista di Valerio Ferrara e C’è da ridere: selezione di corti comedy italiani da LFF. Nel pomeriggio visita guidata a Y-40. Realizzazione di un micrometraggio in acqua col regista Valerio Ferrara e live podcast. www.CINETERME.com € 39 a persona

Sabato 27 Settembre - Giornata intera o solo serata Dalle 9:00 ingresso all’area termale con piscine e Spa.

18:30 DJ set a bordo piscina.

Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.

TAGLIATELLE AI FUNGHI

Un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.

Ingredienti: 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero

Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.

POLPETTE DI PANE PISELLI E FORMAGGI

Un’ alternativa alle classiche polpette di carne. Un piatto tipico del recupero e della cucina contadina, con un gusto molto invitante. Perfette come secondo piatto o antipasto

Ingredienti: :600gr passata di pomodoro; 300gr patate; 200gr latte; 150gr piselli freschi; 100 g pane secco; 70gr Pecorino Dop; 70 gr Asiago Dop; 70 gr Montasio Dop; 2 uova; pangrattato; timo limone; aglio; zucchero; sale; olio extravergine di olive

Preparazione:Lessare le patate e scottare i piselli in acqua bollente salata. Rosolare in una padella uno spicchio di aglio con un filo di olio. Aggiungere la passata di pomodoro, un pizzico di sale e di zucchero e cuocere il sugo a fuoco basso. Tagliare a dadini i formaggi. Scaldare il latte, fino quasi a bollore, con uno spicchio di aglio e di timo. Dopo averlo intiepidito versare il latte sul pane raffermo precedentemente tagliato a cubetti. Schiacciare le patate e mescolatele con i formaggi, i piselli e il pane; unite le uova sbattute. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo con cui formare piccole polpettine. Cucinare al forno per 10 minuti a 200° gradi. Servire con il sugo, tiepido

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TORTA AI FICHI

La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare.

Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone

Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.

Rubrica a cura di Sara Busato

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