Assistenza sanitaria non urgente, debutta il numero 116-117 ed è boom di chiamate
IE’ quasi certo, al voto il 23 novembre
l tempo scorre e di convocazione di elezioni regionali non si vede neppure l’ombra. Tutto ormai lascia presagire che la consultazione che chiamerà al voto i veneti per eleggere il nuovo consiglio regionale e soprattutto il tanto atteso nuovo presidente si terrà il prossimo 23 novembre ovvero la data ultima possibile.
A fissare la data delle elezioni dovrà essere, così stabilisce la legge, l’attuale amministrazione, quindi il decreto di indizione porterà la firma del Presidente Zaia e, appunto, non potrà andare oltre il 23 novembre. Il fatto che si arrivi all’ultimo giorno utile, evidentemente, non nasconde le forti tensioni che si vivono nella maggioranza attualmente al governo della regione Veneto. La difficoltà, dunque, a trovare una sintesi tra riunioni sul territorio e vertici romani è palpabile e sta producendo questo continuo slittamento.
Nei giorni scorsi il Ministro e Segretario della Lega, Matteo Salvini ha provato a rompere gli indugi e a lanciare la candidatura di un suo fedelissimo, il giovane e brillante segretario veneto del partito, Alberto Stefani. Una proposta, questa, che ha trovato, immediatamente, il via libera del presidente Luca Zaia e del Sindaco di Treviso, Mario Conte.
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Fabrizio Boron:
“Svolta storica, daremo un solido futuro al Veneto”
Turismo e agricoltura, un anno positivo, ma preoccupano i tagli Ue al primario
Edifici vetusti, criticità e barriere architettoniche, pioggia di interventi nelle scuole a Cavarzere. A Cona il Comune punta sulla sostenibilità energetica degli edifici. Il crollo delle nascite pone una scelta: o pluriclassi o meno scuole
Valentina Martelli, visione creativa italo-americana nel mondo dei media
ARRIVA LA TARIP NEL CENTRO CITTÀ MA NON MANCANO LE CRITICHE
Munari difende la Tariffa Puntuale e parla di necessità ambientale, ma Sinistra Italiana accusa l’amministrazione di poca chiarezza
Intanto Agsm Aim ha messo a segno la maxi fornitura di gas per la Pubblica Amministrazione
Scuola sotto pressione
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
I l suono della prima campanella in classe quest’anno è arrivato in un contesto di speranze e di preoccupazioni per la scuola veneta. Da un lato ci sono le immissioni in ruolo disposte dall’Ufficio scolastico regionale: più di 4.000 docenti assunti, di cui 950 di sostegno, rappresentano un segnale positivo dopo anni di contenziosi e supplenze frequenti. È una boccata d’ossigeno che può dare maggiore stabilità alle classi e migliorare la continuità didattica.
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Inaugurata la nuova sede Avis
Una giornata di festa, emozione e profonda gratitudine quella vissuta qualche settimana fa Cavarzere, dove è stata ufficialmente inaugurata la nuova sede dell’Avis Cavarzere-Cona, intitolata al dottor Giancarlo Guarnieri. Figura stimata e apprezzata da tutta la comunità, il dottor Guarnieri è stato ricordato come esempio di dedizione, umanità e impegno civico, valori che da sempre contraddistinguono l’attività dell’Avis.
La cerimonia si è svolta in un clima di partecipazione e calore, con la presenza di numerosi cittadini, della banda musicale cittadina, delle autorità civili e militari, dei volontari e dei rappresentanti istituzionali. Tra questi, il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, ha sottolineato il significato profondo dell’evento: “Questo momento rimarrà nella memoria della nostra comunità. L’intitolazione al dottor Guarnieri è un atto dovuto: ha saputo dare tanto, con professionalità e umanità. Un grazie di cuore a tutti i donatori, ai volontari, al personale infermieristico e medico: siete il vero orgoglio di Cavarzere”.
Presente anche il sindaco di Cona, Alessandro Aggio, che ha evidenziato l’importanza dell’Avis a livello nazionale, con oltre 1 milione e 300mila iscritti e circa 2 milioni di donazioni annue. “Chi dona non sa a chi andrà il suo sangue, e chi lo riceve non sa da chi proviene. Ma sa che deve dire grazie all’Avis e ai suoi straordinari volontari”, ha dichiarato.
Un sentito “in bocca al lupo” è stato rivolto al nuovo presidente Gelindo Romagnolo, al vicepresidente Alessandro Milani e a tutta la squadra.
Redazione Cavarzere
La struttura è stata intitolata al dottor Giancarlo
Guarnieri
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Dall’altro, però, gli addetti ai lavori continuano a segnalare buchi importanti: nonostante le nuove assunzioni, all’appello dell’avvio d’anno mancano ancora alcune centinaia di insegnanti, con particolari difficoltà nelle primarie e in alcune discipline scientifiche. Il risultato pratico è che in molte scuole si prevedono ancora orari ridotti o ricorsi massicci alle supplenze, con tutto ciò che ne consegue in termini di qualità dell’apprendimento e organizzazione per le famiglie.
L’Ufficio scolastico regionale ha intensificato le comunicazioni e le operazioni di assegnazione delle cattedre in queste settimane: si sono susseguiti provvedimenti e incontri per coordinare le ultime nomine prima dell’inizio delle lezioni. Questo lavoro “dietro le quinte” è cruciale, ma non può sostituire una programmazione strutturale a medio termine e, soprattutto, continuare a lasciare nella precarietà centinaia di insegnanti che ogni autunno devono attendere le chiamate degli istituti per sapere dove e quanto lavoreranno.
Accanto alle difficoltà di organico pesa il capitolo del caroscuola. Le famiglie venete si trovano a fare i conti con spese sempre più consistenti: libri di testo che in alcuni casi superano i 300 euro a studente alle medie e arrivano a sfiorare i 500 euro nei licei, trasporto scolastico che incide sensibilmente nei bilanci di chi vive fuori dai centri urbani, rette delle mense che non fanno che crescere per effetto dell’inflazione.
Una parte di queste spese è alleggerita dai contributi regionali o comunali, buoni libro, agevolazioni per le tariffe, borse di studio, ma la coperta è corta e la disparità tra territori anche vicini resta evidente. Alcuni municipi riescono a garantire sostegni significativi, altri faticano a trovare le risorse, creando un mosaico di opportunità che non sempre assicura equità.
Il punto politico è chiaro: le soluzioni tampone non bastano più. Servono politiche che affrontino il problema alla radice, piani di reclutamento più stabili, formazione continua che risponda ai bisogni delle scuole locali, incentivi per trattenere i docenti nei territori più fragili e, parallelamente, interventi più strutturati a sostegno delle famiglie. La scuola non è solo organici e cattedre: è anche accessibilità economica, condizioni che permettano a ogni ragazzo di iniziare l’anno senza pesi eccessivi sulle spalle dei genitori.
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Onorificenza. Un riconoscimento al coraggio e al sacrificio della città durante la Seconda guerra mondiale
La città riceve la Medaglia d’Oro Al Merito Civile
Il Comune di Cavarzere è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile per gli eventi drammatici tra il 1944 e il 1945: bombardamenti, eccidi e distruzioni che colpirono la popolazione e il centro cittadino. La cerimonia, conclusa venerdì 12 settembre, ha ricordato il sacrificio dei civili e l’impegno della comunità nella ricostruzione, con messaggi di istituzioni e autorità e l’allestimento di una mostra storica
Il Comune di Cavarzere è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile, conferita con decreto presidenziale il 30 aprile 2025. La cerimonia ufficiale di consegna si è svolta al termine del consiglio comunale aperto, organizzato venerdì 12 settembre presso il Teatro “Tullio Serafin” di Cavarzere. Un momento storico per la città e le comunità delle province di Rovigo, Padova e della città metropolitana di Venezia. Erano infatti presenti una trentina di amministrazioni comunali. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito con la seguente motivazione: “Verso la fine del Secondo Conflitto Mondiale, a partire dal 1944, il territorio del Comune di Cavarzere fu teatro di terribili e feroci eventi che videro la popolazione testimone e vittima di bombardamenti e di rappresaglie: l’eccidio dei ‘cinque martiri’ di S. Pietro di Cavarzere, la cattura e l’uccisione di un civile e l’uccisione dei ‘martiri della Baggiolina’ che pagarono con la propria vita la difesa del loro territorio. Mirabile esempio di sacrificio e di elevate virtù civiche. Luglio 1944 –aprile 1945 – Cavarzere (VE)”.
“Questo riconoscimento non è stato soltanto un onore per il nostro Comune – ha commentato il
sindaco, Pierfrancesco Munari –ma anche un dovere della memoria. La Medaglia d’Oro al Merito Civile appartiene a tutti i cavarzerani che, con il loro sacrificio, hanno difeso la libertà e la dignità della nostra comunità. È un’eredità che dobbiamo custodire e trasmettere alle nuove generazioni, perché la loro storia diventi il nostro futuro”. Durante la cerimonia sono stati ricordati i tragici mesi tra luglio 1944 e aprile 1945: i bombardamenti che distrussero 680 case e 18 edifici pubblici, gli eccidi di San Pietro e della Baggiolina e la liberazione della città da parte del battaglione Cremona, guidato dal giovane tenente Riccardo Bisogniero, futuro comandante generale dei Carabinieri.
Un momento particolarmente toccante è stato dedicato alla memoria dei civili vittime dei bombardamenti e delle rappresaglie nazifasciste. “Abbiamo reso omaggio al coraggio, al sacrificio e all’alto senso civico di una comunità che seppe resistere con dignità e rialzarsi dalle macerie – ha scritto in un messaggio il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana –. Questa medaglia celebra la solidarietà, la giustizia e la libertà che contribuirono a costruire la nostra Re-
pubblica”.
Nel foyer del teatro è stata allestita una mostra curata da Duilio Avezzù e Izolda Cialmaso, con fotografie, documenti e materiali storici che hanno ricostruito gli eventi drammatici vissuti dalla città. Il sottosegretario di Stato Andrea Ostellari ha commentato:
“Questa cerimonia ci ricorda due temi fondamentali: la riconoscenza verso chi ha sofferto e il messaggio che dobbiamo trasmettere ai giovani. In un tempo segnato dall’individualismo, iniziative come questa ci richiamano al bisogno di comunità”.
“Questa medaglia non appar-
tiene al sindaco, al consiglio comunale o alla giunta – ha concluso il sindaco Munari – ma a tutta la città. È un simbolo che ha unito il nostro presente con il nostro passato e ci ha indicato una strada per il futuro: pace, democrazia e solidarietà”.
Guendalina Ferro
Al via i lavori di messa in sicurezza sulla strada comunale Sinistra Adige
Il Comune di Cavarzere annuncia l’avvio dei lavori sulla strada comunale Sinistra Adige, un intervento atteso da anni e fondamentale per la sicurezza e la mobilità del territorio. I lavori interessano il tratto che va dal ponte dei Caduti della Libertà fino all’intersezione con la SR516. Le opere previste comprendono: l’installazione del guardrail; rifacimento della pavimentazione stradale; nuova segnaletica orizzontale e verticale. In una seconda fase, si procederà anche sul tratto più usurato che collega Boscochiaro a San Pietro di Cavarzere, con analoghi interventi di riqualificazione e messa in sicurezza. “Dopo anni di richieste da
parte dei cittadini, mettiamo finalmente mano ad una strada fonda-
mentale per la nostra comunità. In quattro anni di amministrazione abbiamo aperto numerosi cantie-
ri, ma questo lo sento particolarmente vicino, essendo residente in una delle frazioni interessate. Dopo la pausa estiva riprendiamo con ancora più energia il nostro impegno per Cavarzere: a breve sarà consegnata la nuova mensa scolastica, proseguono i lavori per la messa a norma dello Stadio di Via Spalato grazie ai fondi del Pnrr, e non mancheranno novità importanti anche per i giovani della nostra città. È la dimostrazione che l’ascolto del territorio, unito a passione e concretezza, porta a risultati concreti per tutti i cavarzerani” ha dichiarato l’Assessore alle Pari Opportunità, Mattia Bernello. (g.t.)
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Focus scuola/1. Il sindaco Pierfrancesco Munari fa il punto della situazione
Edifici vetusti, criticità e barriere architettoniche, pioggia di interventi e manutenzione nelle scuole
Sostituzione e adeguamento dei sanitari nelle scuole primarie “Dante Alighieri” e all’asilo Serafin: Alla “Lombardo Radice” adeguamento della mensa.
Interventi di edilizia scolastica e manutenzione nel territorio comunale di Cavarzere. Nel corso degli ultimi anni l’assessorato all’istruzione, ha seguito con attenzione le necessità degli edifici scolastici del territorio, promuovendo interventi di manutenzione, adeguamento e messa in sicurezza dei plessi, questo al fine di garantire ambienti accoglienti, funzionali e sicuri per alunni, personale e famiglie sia del capoluogo che delle diverse frazioni. “Tra gli interventi realizzati si segnalano - sottolinea il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari - la predisposizione della mensa per lo scodellamento dei pasti alla scuola primaria “Lombardo Radice” della frazione di Bo-
scochiaro, il rifacimento completo delle sette grandi tende alla scuola primaria Giovanni XXIII. E poi è stata fatta la sostituzione e adeguamento dei sanitari nelle scuole primarie “Dante Alighieri” e “Lombardo Radice”, nonché all’asilo “Tullio Serafin”. Con gli adeguamenti dei fondi Pnrr e statali è stata fatta la ristrutturazione dei servizi igienici e l’ abbattimento delle barriere architettoniche all’asilo nido comunale, alla primaria Dante Alighieri, la Giovanni XXIII e alla secondaria di primo grado Cappon”. E’ stata fatta anche l’installazione dei sistemi anti-sfondellamento dei solai alla Cappon. In tema di infrastrutture tecnologiche è stata realizzata una miglioria delle reti
telefoniche e degli apparecchi in tutti gli edifici scolastici. Per quanto riguarda il progetto Relamping, questo è in fase di completamento, prevede la sostituzione dei corpi illuminanti con soluzioni a basso consumo energetico in diversi plessi scolastici, questo per migliorare la qualità della luce, ridurre i costi di gestione e garantire una maggiore sostenibilità ambientale. Sono inoltre già programmati: l’adeguamento e la sistemazio-
Famiglie in difficoltà, aiuti per l’acquisto dei libri
Visti i bassi salari il continuo impoverimento delle famiglie anche nel cavarzerano il Comune di Cavarzere ha promosso e sostenuto numerose iniziative a favore degli alunni e delle famiglie, per garantire pari opportunità. Il doposcuola alla “Lombardo Radice” di Boscochiaro è stato confermato anche per l’anno scolastico in corso il servizio già attivo, è gestito da una cooperativa specializzata. Le attività comprendono supporto ai compiti, metodo di studio, attività ludico-motorie e laboratori espressivi. E’ stato confermato lo
stanziamento per l’acquisto dei libri gratuiti agli alunni della scuola primaria. Grazie ai fondi regionali ci sarà il rimborso quasi integrale dei libri di testo per studenti di scuola secondaria di I e II grado le cui famiglie hanno un basso reddito. Contributi sono stati dati all’istituto comprensivo (infanzia, primaria e secondaria di I grado) per progetti e funzionamento amministrativo. Un contributo è stato dato alla scuola dell’infanzia paritaria
“Santa Caterina” di Cà Venier. Progetti educativi e culturali sostenuti. Ci sarà anche quest’anno l’iniziati-
va “Incontriamo l’Autore”: incontri con scrittori in collaborazione con l’istituto comprensivo. Non mancheranno incontri in biblioteca: visite guidate, letture animate e attività per promuovere l’abitudine alla lettura. Fra i progetti istituiti “Canta e Suona con la Banda”: è rivolto ai bambini dai 3 ai 10 anni, li avvicina allo studio della musica e alla creatività, offrendo loro la possibilità di esibirsi con la banda musicale cittadina. Un’iniziativa che unisce educazione musicale, socialità e valorizzazione delle realtà associative locali. (a.a.)
ne degli impianti antincendio ed elettrici;la rinfrescatura della mensa della Giovanni XXIII. Ma l’impegno, precisa il sindaco Munari non è solo per gli interventi murati o agli impianti alle strutture. Il Comune di Cavarzere nel corso del tempo ha infatti avviato un importante percorso digitalizzazione dei servizi scolastici del quale beneficeranno sia gli insegnanti che le famiglie del territorio. Le richieste di agevolazioni scolastiche in fase di
prima iscrizione transiteranno così attraverso il nuovo portale comunale. Dal 2022 è operativo infatti il passaggio alla piattaforma eCivis Solution, software che ha reso più snella la gestione dei servizi scolastici e a domanda individuale, facilitando l’accesso da parte delle famiglie e riducendo i tempi di attesa. Il Comune di Cavarzere insomma ritiene una priorità il comparto della scuola. Alessandro Abbadir
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Focus scuola/2. Interviene Luigi Zennaro presidente provinciale dell’Associazione Nazionale
Presidi
Il calo demografico svuota le classi, verso una radicale riorganizzazione
“Il calo demografico è costante da quasi una trentina d’anni. Si sente in tutte le scuole di ordine e grado del veneziano. Ora sempre più bisognerà scegliere se optare per mantenere i plessi sul territorio e quindi istituire sempre più pluriclassi (cioè classi con bambini e bambine di età differenti) oppure scegliere di accorpare i bambini in meno plessi e fornire un servizio di maggior qualità“. A dirlo è Luigi Zennaro presidente provinciale dell’Anp (Associazione Nazionale Presidi). Zennaro fa una analisi precisa della situazione delle scuole sul territorio. “Nel veneziano - spiega - ci sono delle realtà territoriali che soffrono in maniera più forte delle altre il calo demografico. L’area sud in particolare quella cioè di Chioggia Cavarzere e Cona, nel corso degli anni ha sofferto non poco un lento e costante declino delle iscrizioni. L’ufficio scolastico regionale fa fatica solitamente a concedere la formazione di classi con meno di 15 alunni, ma purtroppo con questa realtà avremo a che fare nei prossimi anni se non decenni. In altre zone dell’area metropolitana di Venezia come certi quartieri del Comune di Ve-
nezia, Marghera ad esempio il declino demografico è mitigato dalla presenza di tanti bambini stranieri, visto che in questi quartieri la presenza di famiglie e comunità del Bangladesh o del Nord Africa è molto numerosa”. In calo le iscrizioni anche nelle aree della Riviera del Brenta e del Miranese sia agli asili alle medie e alle elementari. Il calo demografico si fa sentire però fa notare Zennaro, di più in questo momento alle scuole primarie (elementari) e alle secondarie di primo grado (medie) rispetto invece ad esempio alle superiori. “Il calo demografico però comincerà a farsi sentire alle scuole superiori già nei prossimi anni - precisa. Ora è mitigato da percentuale di scolarizzazione più alta rispetto ai decenni
precedenti e dal fatto che alcune scuole superiori si contendono gli iscritti con strategie di marketing”. Quello che però appare ineluttabile per Zennaro è la necessità di una riorganizzazione radicale della scuola sia statale che paritaria. “Anche con un numero di iscritti che scende costantemente - spiega - c’è la necessità per mantenere aperte le scuole, di avere almeno due bidelli in servizio. Ora ci si trova di fronte a due possibilità: o tenere aperte le scuole anche con pochi alunni (magari perché considerate essenziali e punto di aggregazione delle comunità), e allora di va verso la soluzione delle pluriclassi cioè una classe con alunni di età diverse come succede spesso nelle comunità montane, o invece chiudere i plessi (e destinarli ad altri usi) e mantenere classi diverse per ogni età portandoli in un’unica (o poche scuole) anche se si trovano fuori dal paese di residenza”. Zennaro è a favore della seconda soluzione. “Credo - conclude - che si debba puntare a mantenere classi diverse per ogni età che a mio avviso permettono una qualità dell’insegnamento più alta”. Alessandro Abbadir
Cona, il Comune punta sulla sostenibilità energetica dei plessi
In tema di efficientamento energetico degli edifici scolastici, il Comune di Cona si prepara a cogliere le opportunità del nuovo Conto Termico. Il Comune infatti ha recentemente preso contatti con uno studio di ingegneria per analizzare e sviluppare progetti per gli edifici pubblici,in particolare gli edifici scolastici. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle nuove opportunità offerte dal Conto Termico 3.0. Il nuovo decreto prevede un potenziamento del sostegno economico destinato ai piccoli Comuni. Per gli edifici scolastici c’è la possibilità di ottenere un contributo pubblico che copre fino al 100% della spesa ammissibile. “Per Cona - spiega il sindaco Alessandro Aggio - è già stato avviato uno studio tecnico per valutare una serie di interventi sulla scuola primaria “Gabriele D’Annunzio”, con l’obiettivo di
migliorarne l’efficienza energetica e ridurre i consumi. Tra gli interventi individuati c’è la coibentazione dell’edificio e la realizzazione di una copertura isolante. Parallelamente, il Comune sta considerando la possibilità di intervenire anche sulla scuola dell’infanzia, dove saranno sostituiti gli infissi e aggiornati sia il sistema di illuminazione che quello di riscaldamento. Per quest’ultimo aspetto, il decreto prevede l’abbandono delle caldaie alimentate a metano, in favore di sistemi ibridi alimentati da impianti fotovoltaici e pompe di calore. Se i progetti saranno ritenuti ammissibili, gli incentivi statali copriranno il costo degli interventi, rappresentando un’opportunità per la sostenibilità degli ambienti scolastici senza gravare sulle casse comunali”. Con la pubblicazione del decreto è possibile
procedere con la presentazione delle domande di contributo e l’avvio dell’iter per la realizzazione degli interventi. “Questi progetti, se ottenuti - conclude Aggio - andranno ad aggiungersi ai recenti lavori effettuati negli edifici nell’ambito del progetto Amica-E, che hanno visto per le scuole l’efficientamento dell’illuminazione, la sostituzione delle caldaie e alle medie la realizzazione del cappotto termico”. (a.a.)
“La scelta sarà fra più scuole con pluriclassi o meno plessi mantenendo le classi per ogni età“
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Raccolta differenziata. Il sindaco risponde alle critiche: “Basta immobilismo, servono scelte coraggiose”
Cambia il modello di raccolta dei rifiuti: nuova gestione per il centro città
ACavarzere prende il via un’importante novità in tema di gestione dei rifiuti. Il Comune, in collaborazione con Veritas, ha deciso di introdurre un nuovo sistema di raccolta nel cuore della città, con l’obiettivo di rendere il servizio più efficiente e migliorare la qualità ambientale del territorio. Il nuovo modello interesserà in particolare l’area compresa tra il fiume Adige a nord, la ferrovia Adria-Mestre a est e, a sud-ovest, le vie Circonvallazione, Mazzini e Regina Margherita. Per accompagnare cittadini e attività commerciali in questa fase di transizione, l’amministrazione ha promosso una serie di incontri pubblici, durante i quali sono stati illustrati i cambiamenti previsti e offerta la possibilità di confronto diretto con amministratori e tecnici di Veritas. Il nuovo sistema punta a introdurre la Tarip (Tariffa Puntuale), un modello già adottato con successo in molti comuni limitrofi, che prevede il pagamento del servizio in base alla quantità di rifiuti indifferenziati effettivamente prodotti. L’obiettivo è duplice: incentivare la raccolta differenziata e premiare i comportamenti virtuosi, contrastando al contempo l’evasione e l’abbandono dei rifiuti.
Tuttavia, non sono mancate le polemiche nei confronti delle modalità di avvio del progetto. A queste contestazioni ha risposto in modo diretto il sindaco Pierfrancesco Munari, che ha difeso con fermezza la scelta dell’amministrazione.
“Non riesco a comprendere come si possa già far polemica sul nuovo sistema, che ricordo a tutti deve ancora partire – ha dichiarato Munari – quando è sotto gli occhi di tutti che l’attuale metodo presenta enormi criticità. Certa gente sembra quasi soddisfatta nel vedere i rifiuti abbandonati, forse sperando che le cose peggiorino per un tornaconto personale che nulla ha a che fare con il decoro”.
Il primo cittadino ha evidenziato come l’attuale sistema non sia più sostenibile: “Con la gestione attuale e la Tari, vi sembra che la gente rispetti il nostro ambiente? Per colpa di pochi incivili dobbiamo smettere di credere che si possa migliorare? Davvero pensiamo che il cambiamento possa peggiorare
una situazione che ci vede ultimi da trent’anni in tutte le classifiche?” Munari ha ribadito il dovere dell’amministrazione di provare a invertire il trend: “Restare fermi significherebbe condannarci a risultati già noti, che nessuno può più accettare. È una sfida che hanno già affrontato con coraggio tutti i comuni limitrofi e quelli della città metropolitana”. Secondo il sindaco, la Tarip rappresenta non solo un obiettivo ma “un passaggio fondamentale” per migliorare le performance ambientali di Cavarzere. “Con la collaborazione di tutti possiamo ottenere risultati importanti:
aumento della differenziata, riduzione dei rifiuti pro capite e contrasto all’evasione”.
Munari ha concluso con un appello alla cittadinanza: “Il cambiamento non è mai facile, lo so bene, ma è l’unica strada possibile se vo-
gliamo un futuro più pulito e sostenibile. Gli scettici e i disfattisti ci sono e ci saranno, ma Cavarzere ha bisogno di guardare avanti, non rimanere a guardare”.
Redazione Cavarzere
Sulla raccolta dei rifiuti le critiche di Sinistra Italiana
Sulla questione della raccolta dei rifiuti va all’attacco del Comune di Cavarzere il gruppo Sinistra Italiana con il consigliere Andrea Fumana.
“Il Comune dice - spiega il gruppo - che tutto va bene e che diffondiamo scorrette informazioni. Al contrario, a nostro parere è il Comune che non utilizza la chiarezza necessaria e dovuta. Nel momento, infatti, in cui l’assessore Marco Grandi
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afferma che con l’introduzione della Tarip il costo del servizio sarà proporzionale al rifiuto prodotto da ciascuna utenza, dovrebbe però chiarire che si riferisce solo al secco, a meno che non ci siano cambiamenti per ora sconosciuti in altri servizi. Sempre l’assessore Grandi asserisce, poi, che “ogni utente pagherà non più sulla base della metratura dell’immobile, ma in base alla numerosità del nucleo familiare e alla produzione di rifiuto secco”.
“Nel merito - continua Sinistra Italiana - sull’equità di questa disposizione, nutriamo seri dubbi perché, ad esempio, una famiglia di 3 persone, occupante un alloggio di 100 metri quadri, per la copertura dei costi generali del servizio pagherà la stessa quota fissa di un nucleo familiare di 3 persone che occupa un alloggio di 60 metri quadri. In attesa, dunque, della cosiddetta “rivoluzione” rimane però una certezza: a partire dall’1 gennaio 2026, migliaia di utenti cavarzerani abitanti in centro non usufruiranno più del servizio di raccolta porta a porta del rifiuto secco e dell’umido”. (a.a.)
Andrea Fumana
Risorse energetiche. Le richieste dei consiglieri di minoranza
Rigassificazione, torna la polemica
A Cavarzere torna il dibattito sul rigassificatore Adriatic Lng: l’opposizione interroga il sindaco Munari sugli accordi economici e chiede garanzie per la frazione di Grignella
Ritorna a Cavarzere la discussione politica sugli impianti di rigassificazione. A sollevare la questione con una interrogazione urgente a risposta scritta, con una discussione che sarà affrontata in Consiglio Comunale, sono i consiglieri di opposizione Fabrizio Bergantin, Heidi Crocco, Paolo Fontolan, Andrea Fumana e Chiara Tasso.
“Premesso che - spiegano nell’interrogazione i consiglieri di centrosinistra - da circa 15 anni è in funzione nel mare Adriatico, di fronte a Porto Viro, un rigassificatore della società Adriatic Lng con una capacità di produzione termica di 9 miliardi di metri cubi l’anno. Il progetto di potenziamento dell’impianto aumenterà la capacità a 9,5 miliardi di metri cubi l’anno. A Cavarzere, precisamente in località Grignella, è operativa una stazione di misurazione (qualità e quantità) e pompaggio del gas. Da mesi sono in corso importanti lavori di ampliamento delle strutture attualmente in funzione”.
Le preoccupazioni per i consiglieri di opposizione di Cavarzere sono inerenti le notizie dell’accordo tra la società Adriatic Lng, Regione Veneto, Provincia di Rovigo ed Ente Parco del Po, valido per 6 anni, che comprenderà compensazioni economiche per 2 milioni di euro.
“Il sindaco di Cavarzere Pierfrancesco Munari - sottolineano i consiglieri di opposizione - ha poi annunciato un accordo triennale 2025/2027 tra Comune e società Adriatic Lng che prevede un contributo straordinario di 250.000 euro a favore del nostro Comune”. Precise le richieste al sindaco: “Chiediamo - spiegano i consiglieri - se corrisponde al vero che gli enti territoriali Polesani avevano chiesto compensazioni econo-
miche pari a 5 milioni di euro. La cifra di 250.000 euro prevista dall’accordo tra Comune e società Adriatic Lng è compresa in 2 milioni di euro che sono previsti in questa contingenza. Considerato che la stazione di misurazione e pompaggio del gas si trova a Grignella, si chiede se è intenzione dell’amministrazione comunale di investire una parte considerevole del contributo nel territorio della frazione coinvolgendo preventivamente gli abitanti della stessa”. La vicenda con ogni probabilità continuerà a tenere banco anche nelle prossime settimane con il Comune e il primo cittadino di Cavarzere che spiegheranno alla cittadinanza come intendono agire.
Alessandro Abbadir
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Serata di confronto e convivialità per i Patrioti Veneto
Il 23 agosto si è svolta, presso la sala privata del Caffè Maestrale, una riuscita cena in amicizia organizzata da Patrioti Veneto. Una serata all’insegna della convivialità e della partecipazione, che ha visto la presenza di oltre 100 aderenti, tra cavarzerani e simpatizzanti provenienti da varie zone del Veneto. Hanno preso parte all’incontro Mauro Giraldo, presidente del movimento, Andrea Bortoloni, coordinatore, i soci fondatori Bruno Cassetta, Lino Tessarin, Marco Boscaro (autore del libro Pinocio in lingua veneta) e Massimo Campaci, responsabile della comunicazione. Graditissima anche la presenza del Consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che ha portato il suo saluto e condiviso alcuni spunti di riflessione con i presenti.
La serata si è svolta in un clima sereno, tra buon cibo, confronto e spirito di appartenenza. È proprio in occasioni semplici come questa che si rinsaldano legami e si rafforza il senso di comunità. (r.c.)
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L’evento. Sport, motori e inclusione protagonisti dell’evento
Grande successo per la seconda edizione di “Vespe in Rosa”
U
na domenica all’insegna della passione per le due ruote, della socialità e della promozione delle pari opportunità. È stata un successo la seconda edizione di “Vespe in Rosa”, che si è svolta domenica 14 settembre a Cavarzere, con l’organizzazione del Vespa Club Cavarzere e il sostegno del Comune, attraverso l’Assessorato allo Sport e alle Pari Opportunità. Si tratta del primo raduno in Italia interamente dedicato alle donne, un’iniziativa che coniuga passione sportiva, tradizione e valori sociali, diventando occasione di aggregazione e inclusione per tutta la cittadinanza.
Dopo il positivo esordio dello scorso anno, l’evento è tornato a colorare le strade cittadine con il rombo delle Vespe, attirando numerosi partecipanti e curiosi, non solo da Cavarzere ma anche dai comuni vicini.
“Questa manifestazione, nata appena un anno fa, rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra comunità e dimostra come lo sport possa diventare strumento di inclusione e di promozione delle pari opportunità - ha sottolineato Mattia Bernello, Assessore alle Manife-
stazioni -. Desidero esprimere un sincero ringraziamento a Mauro Bellotti, presidente del Vespa Club Cavarzere, e a tutto il suo staff, che con dedizione e sensibilità hanno reso possibile anche quest’anno un evento capace di valorizzare il ruolo delle donne e di offrire un momento di aggregazione per l’intera cittadinanza. Il giusto connubio tra sport e pari opportunità trova piena realizzazione in occasioni come questa, confermando che Cavarzere possiede tutte le caratteristiche per candidarsi con convinzione a Città Europea dello Sport 2027”. Il merito va anche all’impegno del Vespa Club Cavarzere e in particolare al suo presidente, Mauro Bellotti, che ha fortemente voluto riportare in città questo evento: “Ringrazio tutti i
soci del Club e l’amministrazione comunale per aver creduto nel progetto. “Vespe in Rosa” non è solo una giornata di festa, ma un modo per vivere la città in modo diverso, aperto, positivo. E soprattutto insieme”. La partecipazione è stata ampia e variegata: tante donne in sella, ma anche famiglie, giovani, appassionati e semplici curiosi, a testimonianza di una manifestazione che riesce a unire generazioni e sensibilità diverse sotto il comune denominatore della passione per la Vespa e per i valori condivisi.
L’evento ha saputo coniugare spirito sportivo, valorizzazione culturale e messaggio sociale, in una formula che si conferma vincente.
Redazione Cavarzere
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“Alberi in Pianura” e Protezione Civile, due appelli per il territorio
A Cavarzere il Comune aderisce all’iniziativa di rimboschimento del territorio “Alberi in Pianura”: si tratta di un’occasione importante per tutti i cittadini, che ha già riscosso successo in diversi Comuni dell’area del Veneziano. “Vuoi rendere più verde il tuo giardino, un orto o uno spazio urbano? Con l’iniziativa Alberi in Pianura, promossa da Veneto Agricoltura, puoi richiedere gratuitamente fino a 10 piantine per nucleo familiare – si legge nella promozione dell’iniziativa.” Nello specifico, le piante disponibili sono giovani alberi e arbusti autoctoni, suddivisi in 3 gruppi Alberi di prima grandezza (fino a 20–30 m, come querce e tigli), Alberi di seconda grandezza (fino a 15–20 m, come aceri campestri e carpini bianchi, arbusti (biancospino, sanguinella, lantana e altri) Prenotare è semplice: basta collegarsi al sito compilare il modulo e inviarlo al Comune. “Si tratta di un piccolo gesto per il tuo spazio, un grande contributo per l’ambiente e la nostra comunità”. Il Comune di Cavarzere invita i cittadini ad aderire al gruppo di protezione civile comunale. “Vuoi renderti utile per la tua comunità? Unisciti alla Protezione Civile Cavarzere e partecipa attivamente alle attività di prevenzione, assistenza e supporto in caso di emergenze –recita l’appello. Non servono competenze particolari, solo la voglia di mettersi in gioco e dare una mano”. I volontari della Protezione Civile di Cavarzere si sono resi utili nelle ultime settimane, partecipando agli interventi di aiuto nei confronti delle popolazioni dei Comuni del Veneziano colpiti dai nubifragi. (a.a.)
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Natalità. Dopo l’intervento del sindaco Aggio, anche il consigliere Bottin prende parola
La città si svuota: famiglie in fuga, case deserte e servizi assenti
Il consigliere Antonio Bottin lancia l’allarme sulla crisi demografica nel Comune di Cona: servizi per l’infanzia carenti, edilizia popolare abbandonata e scelte politiche lontane dalle reali esigenze del territorio. Mentre i giovani se ne vanno, mancano strategie per trattenere le famiglie
“ISintoniz zati sul
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n un’Italia che invecchia e si svuota, il calo demografico non è solo una questione nazionale: è una responsabilità che ricade anche sulle amministrazioni locali”. A fare un’analisi della situazione del Comune di Cona dal punto di vista demografico, dopo quella fatta dal sindaco Alessandro Aggio, è anche il consigliere di minoranza di centrosinistra Antonio Bottin. “I dati parlano chiaro - dice. Secondo il dossier 2025 della Fondazione per la Natalità, il desiderio di avere figli è ancora vivo tra gli italiani, ma viene soffocato da ostacoli economici e sociali, tra cui la mancanza di servizi per l’infanzia, l’accesso alla casa e la precarietà lavorativa. Nel nostro Comune, questa crisi demografica si manifesta con forza. Eppure, anziché affrontarla con politiche concrete a sostegno delle famiglie, si continua a investire in progetti lontani dalle reali esigenze del territorio. È emblematico il caso del centro per migranti in Albania, costato circa 71 milioni di euro e rimasto praticamente inutilizzato. Una cifra che avrebbe potuto finanziare asili nido, doposcuola, e magari accelerare lo studio di fattibilità per l’asilo nido a Cona, atteso da anni”.
glie in fuga e servizi assenti. “Le giovani coppie non restano dove mancano i servizi. Se non trovano asili, doposcuola, spazi sicuri per crescere i figli, si trasferiscono altrove. E con loro se ne va anche la possibilità di costruire una comunità viva e sostenibile. Il risultato? Un territorio che si svuota, mentre gli alloggi popolari si degradano. Dei 38 alloggi comunali disponibili, ben 15 sono inutilizzati: 9 sfitti e 6 da recuperare dopo lo sfratto. Un patrimonio immobiliare che potrebbe offrire soluzioni abitative a famiglie in difficoltà, ma che resta abbandonato”.
che impiegano lavoratori extracomunitari. Questi, stabilizzandosi nel territorio, acquistano case disabitate e diventano parte della comunità. È inutile fingere che la loro presenza sia un fenomeno transitorio. Sono qui, lavorano, vivono, e meritano politiche di integrazione: corsi di lingua, dialogo interreligioso, inclusione scolastica. Non servono annunci roboanti sulla riduzione delle migrazioni, ma azioni concrete per una convivenza pacifica”.
A Cona, per Bottin ci sono fami-
Su immigrazione e lavoro: serve integrazione, non slogan, per Bottin. “Nel frattempo le aziende agricole, non trovando manodopera locale, si affidano a cooperative
Insomma, per il consigliere ed ex candidato sindaco Antonio Bottin, le soluzioni per affrontare la crisi demografica ci sono: “sono di medio lungo periodo e devono essere spiegate ai residenti senza facili slogan, spesso irrealizzabili”. Alessandro Abbadir
Una serata magica a Foresto con il violino incantato di Riccardo Gianni
Grande successo per il concerto tenutosi nella suggestiva cornice della Chiesa di Santa Maria della Neve a Foresto di Cona. Protagonista della serata è stato il violinista Riccardo Gianni, che ha saputo incantare il pubblico con un’esibizione intensa e coinvolgente. Attraverso un repertorio che ha alternato brani pop e liturgici, eseguiti con uno straordinario violino elettrico progettato e personalizzato dallo stesso artista, lo spettacolo ha unito musica e scenografia visiva. Luci suggestive e un archetto illuminato a Led hanno reso ogni esecuzione un’esperienza unica, capace di catturare l’attenzione di adulti e bambini. Il concerto si è distinto non solo per la qualità
musicale, ma anche per il racconto personale dell’artista, che ha condiviso con i presenti aneddoti e momenti significativi della propria vita, trasformando l’evento in un vero e proprio viaggio emozionale. Presenti anche rappresentanti dell’Amministrazione comunale:
il Vicesindaco Sante Nalin e l’Assessore Chiara Bizzarro, che hanno rivolto un saluto e un ringraziamento al pubblico e all’artista. Il prossimo appuntamento musicale è fissato per il 17 ottobre presso la chiesa di Cantarana, con il concerto dell’organista Alex Bacci. (r.c.)
Territorio. Il sindaco di Cona Alessandro Aggio fa il punto della situazione
Settembre, tanti momenti di aggregazione in paese
S
ettembre è tradizionalmente un mese di grande fermento per una comunità dalla consolidata tradizione agricola, è iniziata la vendemmia che vede protagonista nel territorio la Cantina di Cona (in foto la festa di qualche anno fa) a cui conferiscono oltre 300 soci con una predominanza di uve bianche. E da sempre la vendemmia si accompagna ad un periodo di feste.
“Dopo il successo della Sagra di Sant’Egidio organizzata dalla parrocchia di Pegolotte - spiega il sindaco Alessandro Aggio - i volontari del comitato parrocchiale sono al lavoro già per la preparazione degli gnocchi fatti a mano che, accompagnati da musica dal vivo, saranno il piatto forte anche per la serata conclusiva di lunedì 22 settembre, giorno del santo patrono. Grande entusiasmo anche per la tradizionale fiera di San Matteo a Conetta organizzata dalla locale Pro Loco, che vedrà domenica 21, giorno del patrono della frazione, protagonisti i mezzi agricoli con un raduno aperto a tutti di trattori, con espositori del settore che presenteranno gli ultimi modelli. Non mancherà la famigerata paella con musica dal vivo”.
Sabato 27 è organizzata nella frazione di Cantarana l’annuale esercitazione distrettuale. I volontari della Protezione Civile di Cona, Chioggia e Cavarzere, diretti dal coordinatore Ermes Tommasi, si vedranno impiegati per delle simulazioni emergenziali con l’utilizzo degli ultimi dispositivi di soccorso ed emergenza. “Un’attività formativa - dice Aggio - fondamentale per essere pronti ad intervenire in situazioni reali come recentemente accaduto nell’occasione del nubifragio a fine agosto nel Comune di Spinea dove i volontari della Protezione Civile di Cona hanno dato un concreto contributo al ripristino della normalità”. Domenica 14 c’è stata la presentazione della nuova stagione sportiva del Real Pegolotte, la nuova realtà sportiva del Comune di Cona, che insieme al Asd Gordige calcio ragazze completano l’offerta calcistica operante nell’impianto sportivo don Mario Zanin di Pegolotte di Cona. “A inizio settembre il Comune di Cona - aggiunge Aggio - ha avuto un incontro con Veneto Strade per
coordinare le tempistiche di asfaltatura della Sr516 che interesserà tutta l’asse viario da Cavarzere a Correzzola e i cui lavori nel territori comunale, tempo permettendo, dovrebbero partire da metà settembre, con il riporto in quota della rotatoria in centro a Pegolotte, intervento specificatamente richiesto per le condizioni ormai critiche del sedime stradale. Inoltre è stata l’occasione per constatare la possibilità di ottenere la viabilità di ingresso e uscita per un parcheggio previsto nell’area dell’ex cinema di Pegolotte, un parcheggio pubblico adibito ad accogliere i clienti delle
limitrofe attività al dettaglio lungo la 516”. Una volta concluso questo periodo di asfaltature è in previsione da parte del Comune una riorganizzazione della viabilità nell’area
dei plessi scolastici, al fine di migliorare la sicurezza pedonale degli alunni, con conseguente sistemazione dell’arredo urbano.
Alessandro Abbadir
Bottin accusa l’amministrazione di scelte miopi
“A Cona lo sviluppo è bloccato, sono state fatte scelte che penalizzano il futuro”. A sottolinearlo è sempre il consigliere Antonio Bottin che fa un elenco di scelte sbagliate da parte del Comune di Cona negli ultimi anni: “L’autorizzazione concessa alla Chiron Energy per installare un impianto fotovoltaico a terra da 28 MW su 29 ettari nella zona industriale di Cantarana - dice - è un altro esempio di miopia amministrativa. Siamo favorevoli al fotovoltaico, ma sui tetti, non a scapito del suolo industriale. Quella superficie avrebbe potuto ospitare aziende, creare occupazione, attrarre investimenti. Invece, si è scelto di sacrificare il futuro produttivo dell’area. A ciò si aggiunge la proliferazione di stalle e impianti
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a biogas, che scoraggiano l’insediamento di nuove famiglie. I valori immobiliari nelle vicinanze di questi impianti sono crollati, rendendo il territorio poco attrattivo per chi cerca casa”. Precise le conclusioni: il declino non è inevitabile, ma va gestito. “Non possiamo attribuire il declino demografico solo a fattori esterni - dice Bottin. Le scelte locali contano. E quelle dell’attuale amministrazione hanno contribuito a rendere il nostro Comune meno vivibile per le famiglie. Servono politiche coraggiose e lungimiranti: servono investimenti in servizi per l’infanzia e l’adolescenza, recupero e valorizzazione degli alloggi comunali, sviluppo industriale sostenibile, non consumo di suolo, integrazione sociale e culturale dei nuovi cittadini. Solo così potremo invertire la rotta e restituire al nostro territorio una prospettiva di crescita, inclusione e futuro”. (a.a.)
Antonio Bottin
L’iniziativa. Sport , solidarietà e Istituzioni insieme per una evento che unisce spettacolo e impegno sociale
La sfida benefica tra Nazionale Cantanti e Nazionale Sindaci
Il 9 ottobre allo stadio Ballarin una serata di sport, memoria e solidarietà. In campo Enrico Ruggeri, Damiano Tommasi, Giacomo Possamai e Mario Conte
L
’autunno della solidarietà si gioca a Chioggia. Giovedì 9 ottobre alle 20.30 lo stadio Aldo e Dino Ballarin ospiterà la partita di ritorno della prima edizione della Veneto Cup, una sfida benefica che vedrà protagoniste la Nazionale Cantanti e la Nazionale Sindaci.
Dopo la tappa inaugurale di Verona, che lo scorso aprile ha raccolto 10mila euro a favore di Abeo e Amici di Croce Verde Verona, ora la palla passa a Chioggia, dove il ricavato sarà devoluto all’associazione La Bottega dei Talenti. In campo scenderanno artisti del calibro di Enrico Ruggeri (capitano della Nazionale Cantanti), Benji & Fede, Il Tre, Rocco Hunt, Boosta dei Subsonica, Antonio Orefice di Mare Fuori e Federico Serra.
A guidare i sindaci sarà invece Damiano Tommasi, primo cittadino di Verona e presidente della Nazionale, insieme a colleghi come Mario Conte (Treviso), Giacomo Possamai (Vicenza), Roberto Padrin (Longarone-Belluno), Pierfrancesco Munari (CavarzereVenezia) e Mirko Patron, vicepresidente della squadra. La partita sarà diretta dall’arbitro veneto Gabriele Gava di Conegliano e sarà preceduta da un minuto di silenzio in memoria delle vittime della tragedia del Vajont, di cui il 9 ottobre ricorre il 62esimo anniversario. “Siamo felici di ospitare la partita – ha dichiarato il sindaco di Chioggia Mauro Armelao che entrerà in campo per dare il calcio d’inizio della partita –. Ringrazio la società Union Clodiense e il presidente Ivano Boscolo Bielo per aver accolto subito con entusiasmo questa opportunità. Sarà un momento di festa con un ottimo scopo, con artisti di calibro nazionale ospiti nel nostro amato Stadio Ballarin, che oggi si conferma più che mai luogo ideale per queste iniziative”. Dal canto suo, Ivano Boscolo Bielo, presidente dell’Union Clodiense, ha sottolineato: “Abbiamo accolto con grande piacere, e con l’aiuto dei nostri sponsor, la richiesta della Nazionale Sindaci di organizzare
questa partita, il cui scopo è la solidarietà. L’Union Clodiense vuole dare continuità a un percorso che unisce sport, inclusione e sostegno al territorio. In questo senso siamo orgogliosi di ricordare anche il nostro impegno con la squadra degli Special Olympics”.
Gian Luca Pecchini, general manager della Nazionale Italiana Cantanti, ha aggiunto: “A prescin-
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dere dal risultato, sarà un grande evento carico di emozioni, divertimento e spettacolo per raccogliere fondi a favore de La Bottega dei Talenti. Fare del bene è la missione che portiamo avanti da 45 anni. Serviranno 2000 cuori per un grande progetto di inclusione e solidarietà”. “Non è solo una partita – ha ribadito Mirko Patron, vicepresidente della Nazionale Sindaci –. Essere a Chioggia significa confermare l’impegno preso in favore del prossimo e dei più bisognosi, un impegno che non si esaurisce al fischio finale, ma continua ogni giorno nel servizio ai cittadini”. “Una giornata che avrà un doppio significato: da un lato la solidarietà, dall’altro la memoria per l’anniversario del disastro del Vajont. Un evento sportivo che si intreccia con il ricordo, perché lo sport è anche memoria, può e deve farsi memoria. Sarà dunque una giornata di commemorazione che, oltre al minuto di silenzio, verrà accompagnata da qualche altra iniziativa simbolica”, ha commentato Roberto Padrin. Sindaco di Longarone e presidente della provincia di Belluno. Il ricavato sarà devoluto a La Bottega dei Talenti, l’associazione fondata dalle gemelle Caterina e Francesca Santin, 23enni di Salizzole (VR), che nonostante una grave disabilità hanno trasformato la loro esperienza in un messaggio di inclusione e speranza. I biglietti d’ingresso costano 10 euro (ingresso gratuito fino ai 7 anni). Persone con disabilità e accompagnatori potranno entrare gratis fino ad esaurimento posti. Guendalina Ferro
Spettacolo. Dal 15 novembre torna il cartellone di risate con artisti affermati e nuovi talenti
Teatro Toniolo: la Stagione de I Comici
“È Sempre Una Bella Stagione” porta sul palco del Toniolo Luca Bizzarri, Ruffini, Ale e Franz e nuovi comici come Yoko Yamada. Dodici spettacoli tra novembre e aprile, con ironia, musica e comicità che coinvolge tutti i generi
Un mix irresistibile di comici affermati e nuovi talenti torna a infiammare di risate e buonumore il Teatro Toniolo di Mestre con È Sempre Una Bella Stagione - I Comici 2025-26, il cartellone proposto dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con DalVivo Eventi.
12 spettacoli per un totale di 16 repliche dal 15 novembre al 12 aprile con grandi protagonisti nazionali dell’arte della “risata”, unico, vero antidoto per trasformare miserie, tic e frustrazioni della vita quotidiana in sorrisi e leggerezza. Gli ospiti della stagione sono: Luca Bizzarri, Ale e Franz, Marco e Pippo, Paolo Ruffini, Giuseppe Giacobazzi, Antonio Ornano, Nuzzo e Di Biase, Ubaldo Pantani, Marta e Gianluca, le padovana Annagaia Marchioro e la veneziana d’adozione Yoko Yamada, Giovanni Esposito con la commedia di denuncia Benvenuti in casa Esposito. Tutti in scena con le loro nuove produzioni ad eccezione degli spettacoli di Giacobazzi e Marta e Gianluca.
Apre la programmazione il 15 novembre Luca Bizzarri con Non hanno un (amico) dubbio, il nuovo, atteso appuntamento ispirato al podcast e al suo libro di grande successo. Un progetto nato per raccontare una campagna elettorale che è diventata rapidamente un fenomeno di costume ed è passata dalla pagina scritta al mondo virtuale, fino all’incontro con il pubblico dal vivo. Uno specchio dei tempi impietoso e mai banale, con-
dotto con l’irriverente intelligenza di un grande interprete.
Venerdì 28 novembre la veneziana d’adozione Yoko Yamada, stand-up comedian in grande ascesa nel panorama nazionale, riporta in scena tutta la sua ironia con lo spettacolo Stellina Scintillina, che la riconferma come una voce fresca e originale che sta ridefinendo i confini della stand-up comedy italiana, portando una ventata di novità e multiculturalismo.
Il 19 dicembre Giovanni Esposito presenta Benvenuti in casa Esposito, per la regia di Alessandro Siani. Un modo nuovo di raccontare e denunciare la malavita, perfettamente in linea con i contenuti dell’omonimo romanzo, che narra le avventure tragicomiche del camorrista Tonino Esposito e della sua famiglia. Ne deriva una commedia che è un insieme di dialoghi irresistibili, colpi di scena e messaggi di grande valore etico e che rispolvera la grande tradizione comica napoletana, in grado di far ridere e riflettere allo stesso tempo. Giuseppe Giacobazzi inaugura il 2026, martedì 20 gennaio, invitandoci all’Osteria Giacobazzi, lo spettacolo che trasforma il teatro in una vera e propria osteria: tavoli imbanditi, vino e vettovaglie serviti durante lo show dallo stesso Giacobazzi ad alcuni ospiti che sono seduti sul palco. Ospiti a sorpresa che cambiano ogni sera e, tra un boccone e un bicchiere di vino, si esibiscono per il pubblico del teatro. Se si è in vena di ridere, mangiare, bere e sentire un pizzico di
musica, l’Osteria Giacobazzi è il posto giusto.
Il 31 gennaio Antonio Ornano diventa (In)grato. In un’epoca di “ricette per la felicità” in cui tutti pare facciano a gara nel mostrare quanto siano grati alla vita per i doni ricevuti, c’è anche chi resta un po’ perplesso e in bilico e magari decide di praticare una genuina ingratitudine, giusto per fare un bagno nella realtà, per guardare con ironia, leggerezza e misericordia la splendida fallibilità di tutti gli esseri umani; perché sbagliano anche i migliori, e quando capita ne siamo felici.
Doppia replica il 13 e 14 febbraio per un duo comico tra i più amati e sempre sulla cresta dell’onda, Ale e Franz, in scena con Capitol’ho, un nuovo inizio, un passo nuovo sul sentiero tracciato 31 anni fa, sempre con la stessa voglia di ripartire, di rimettersi in gioco e di portare in scena nuovi scontri incontri, con cui ridere, innanzitutto di noi, e poi di tutto quello che vediamo, a modo nostro, intorno a noi.
Sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo altro duo, ma che in realtà è un trio: largo all’irresistibile comicità di Marco e Pippo, al Toniolo con il loro nuovo spettacolo, un lavoro ritmato e sorprendente, a riconferma della piena maturazione del trio comico. Sul palco una
serie di sketch esilaranti, sempre attualizzati, con personaggi vecchi e nuovi e alcune trovate sceniche che sbalordiranno il pubblico.
Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, il 7 e 8 marzo in doppia replica, si riveleranno invece… Totalmente incompatibili. Sì, perché per loro non valgono né il detto “chi si somiglia si piglia” e neppure “gli opposti si attraggono”; nulla li accomuna e tutto li allontana. Eppure continuano a stare insieme nella vita e in scena: perché? La risposta la cercheranno assieme al pubblico, provando a codificare il presente e riducendo al minimo il confronto con il passato e la paura per il futuro.
Sabato 14 marzo tutta la simpatia di Ubaldo Pantani in Inimitabile, uno spettacolo con cui il mattatore della comicità televisiva porta sul palco il suo mondo di personaggi, dalle celebrità imitate (da Lapo Elkann a Gianluigi Buffon a Massimo Giletti) fino alle persone comuni, per un pieno di risate e dubbi esistenziali tragicomici, in cui il pubblico si ritrova a riconoscere tic, manie e piccole ossessioni che fanno parte del nostro vivere quotidiano.
Io e Gianlu. Ma chi sono se non Marta e Gianluca? L’irresistibile coppia comica il 17 marzo si trova costretta ad affrontare provini
sbagliati, speed date fra squilibrati, brainstorming distratti e guru invasati. Vedremo due attori, diverse personalità e mille modi di ridere delle stranezze della vita. Uno spettacolo che avrebbe voluto portare in teatro le celebri vicende di Io e Annie e invece ha portato le meno celebri, ma altrettanto strambe vicende di Io e Gianlu.
Teresa Mannino firma la regia di Fulminata, il nuovo spettacolo con protagonista la stand-up comedian veneta Annagaia Marchioro, in scena martedì 31 marzo; una storia intima, scanzonata, caotica e divertente per raccontare la vita complicata di una donna entusiasta e piena di desideri. Amare, disperarsi, perdere tutto e restare folgorati sulla via di Damasco, questo è Fulminata. Una preghiera comica per restare vivi.
Chiude la stagione in doppia replica, sabato 11 e domenica 12 aprile, Paolo Ruffini con Il babysitter, il suo primo one man show (e mezzo), scandito da comicità e improvvisazione, che riporta il pubblico ad essere bambino per una sera, ricordando quanto sia importante non smettere mai di giocare. Le poltrone del teatro diventano così i sedili di una macchina del tempo, per viaggiare tra passato e futuro e re-imparare le cose che solo i “piccoli” sanno.
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Ormai appare quasi certo: le elezioni regionali saranno il 23 novembre
Fratelli d’Italia, che si appresta a diventare anche in Veneto, l’azionista di maggioranza della coalizione non ha respinto l’ipotesi ma ha gettato, con il segretario regionale dei meloniani, Luca De Carlo, molta acqua sugli entusiasmi leghisti sostenendo che nulla sarebbe ancora deciso e che le “fughe in avanti” non fanno bene al rapporto tra alleati. A gettare benzina sul fuoco ci aveva pensato, soltanto una decina di giorni prima, Flavio Tosi segretario regionale di Forza Italia che aveva dichiarato come fosse giusto e naturale che il candidato presidente del Veneto per il centrodestra fosse scelto da Fratelli d’Italia in quanto partito traino dell’intera coalizione.
L’ennesimo vertice romano dello scorso 10 settembre non ha prodotto alcuna fumata bianca: il dossier candidature delle regionali resta ancora chiuso e nessuna
decisione è stata presa. Nel mentre il tempo stringe e il nervosismo e tangibile. Le associazioni di categoria venete, cosa mai accaduta con questa forza, hanno protestato in modo vibrante contro queste eterne trattative che, di fanno, stanno paralizzando da mesi la regione in un momento nel quale l’economia sta mettendo a dura prova il tessuto produttivo locale il quale, viceversa, avrebbe bisogno di risposte e sostegni urgenti e tangibili.
L’altro fatto inedito per il Veneto è quanto accade nel centrosinistra. Per la prima volta gli sfidanti hanno individuato ormai da tempo in Giovanni Manildo il candidato presidente, non sono attraversati dalle tipiche polemiche, ma anzi stanno conducendo una campagna elettorale molto puntuale per tutto il Veneto. Anche
la coalizione, per la prima volta, è al completo e molte delle forze politiche che la compongono hanno, addirittura, già presentato, in ogni provincia, i candidati consiglieri provinciali.
A questo punto appare difficilissimo fare pronostici: il Veneto, storicamente, ha sempre premiato il centrodestra e il giudizio sull’amministrazione uscente è più che positivo, ma la confusione e le tensioni che si respirano, il ritardo con il quale si stanno scegliendo candidato presidente e liste e l’uscita di scena di Zaia stanno stancando fette, anche importanti di elettorato, che potrebbero trovare “consolazione” nel moderato Manildo che, dal canto suo, continua il suo tour per il Veneto e, evidentemente, non ha nessuna fretta di scoprire chi sarà il suo principale competior.
Autonomia energetica. Agsm Aim conquista sei lotti Consip da 577 milioni standard metri cubi
Pubbliche amministrazioni, maxi-fornitura di gas
Il fatturato previsto supera i 600 milioni di euro
Intanto sul fronte del “federalismo energetico” continua il pressing sul Governo sul rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali
Un passo concreto verso l’autonomia energetica che molti invocano. Il gruppo veronese Agsm Aim Energia ha messo a segno un’importante operazione a livello nazionale, aggiudicandosi sei lotti della gara Consip GN17 per la fornitura di gas naturale alle Pubbliche Amministrazioni nel biennio 2025-2026. L’assegnazione consentirà alla società di fornire oltre 577 milioni di standard metri cubi (Smc) di gas, con un fatturato stimato attorno ai 620 milioni di euro.
I lotti conquistati da Agsm Aim coprono una vasta area geografica che va dalla Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria con il Lotto 1 per pro proseguire con Milano (lotto 2), il resto della Lombardia (lotto 3), Toscana, Umbria e Marche (lotto 6), Puglia e Basilicata (lotto 10) e l’intero territorio nazionale (lotto 12).
Una delle principali novità di questa convenzione è la possibi-
lità, per le Pubbliche Amministrazioni aderenti, di stipulare contratti di durata biennale (oltre alla classica annualità), mantenendo una struttura di prezzo variabile, elemento cruciale in un mercato energetico ancora volatile.
Agsm Aim ha inoltre ottenuto un secondo successo strategico con l’aggiudicazione del Lotto 1 della gara bandita dal consorzio Viveracqua, realtà che riunisce dodici gestori idrici pubblici del Veneto. In questo caso, la fornitura riguarda energia elettrica in bassa tensione per un volume complessivo di circa 150 GWh annui nel triennio 2026-2028, con un valore stimato di 151,5 milioni di euro.
Il contratto prevede la possibilità, per i consorziati, di scegliere energia elettrica da fonti rinnovabili certificate, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale sempre più centrali nella gestione pubblica.
A completare il quadro, Agsm Aim ha vinto anche ulteriori forniture per 20 GWh di energia elettrica destinate ad altre utility del Nord Italia, attraverso gare competitive recenti. Le recenti aggiudicazioni confermano il ruolo di Agsm Aim come player di primo piano nel mercato energetico nazionale, capace di competere in contesti ad alta complessità e con elevati volumi, sia sul fronte del gas naturale che dell’energia elettrica, con una crescente attenzione ai principi di efficienza e sostenibilità.
Intanto resta aperta più che mai la questione del “federalismo energetico”, invocato da più parti, che ha portato alla mobilitazione di un fronte compatto – composto da amministratori pubblici, imprese locali e rappresentanti istituzionali – impegnato a chiedere al Governo una svolta che metta il territorio al centro delle politiche industriali del settore. Alla base delle preoccupazioni c’è il rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali.
Ancora la scorsa primavera Federico Testa, presidente di AIM
- AGSM, ha lanciato una sfida a tutte le società di servizi e alla politica del nord Italia: preparare un importante piano industriale per concorrere alle gare nazionali di concessioni della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Un vero e proprio federalismo energetico, perché che una gestione della rete direttamente sul territorio comporterebbe efficienza, investimenti e calo delle bollette per famiglie e aziende. Invece nell’ultima legge di bilancio è stato inserito un articolo che proroga automaticamente la concessioni, in scadenza nel 2029 e 2030, a Enel per i prossimi vent’anni su tutto il territorio nazionale quindi senza previsioni di gare. Intanto la
politica ha colto appieno il senso della proposta del manager scaligero: in Conferenza Stato - Regioni, infatti, i governatori stanno chiedendo di cancellare quanto lo Stato Centrale ha inserito in Legge di Bilancio e di consentire lo svolgimento delle gare senza proroghe automatiche a Enel.
“Su questo fronte la Regione può giocare un ruolo importante - ribadisce Testa - perché quella sull’energia e l’idroelettrico è una partita che solo in Veneto vale 6-700 milioni all’anno, somma che ora viene sottratta alla Regione. Noi siamo prontissimi a fare a nostra parte e a continuare il pressing su enti e istituzioni per arrivare al risultato”.
Federico Testa, presidente Agsm Aim
L’intervista. Il consigliere regionale del Gruppo Misto è componente della Commissione Sanità
Fabrizio Boron: “Siamo ad una svolta storica, il centrodestra unito per il futuro del Veneto”
“Per la nostra sanità lavoriamo su personale, organizzazione e liste d’attesa. Pubblico e privato devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche”
L a politica veneta si prepara a una svolta storica con il nuovo governo che uscirà dalle elezioni regionali. A parlare di questa fase cruciale e delle sfide che attendono la Regione è Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Misto e componente della Commissione Sanità, che guarda con attenzione ai prossimi mesi elettorali e ai nodi ancora irrisolti in ambito sanitario.
Consigliere Boron, dopo quindici anni di governo Zaia il Veneto si prepara a un cambio di rotta. Sarà davvero una svolta storica?
Sì, siamo davanti a un passaggio epocale. L’epoca di Luca Zaia, durata quindici anni, si conclude perché la legge nazionale prevede il limite dei due mandati consecu-
tivi. Avremo un nuovo presidente e anche un nuovo consiglio regionale. Non è solo un fatto politico, ma anche istituzionale: i cittadini vedranno cambiare un punto di riferimento che è stato stabile per molto tempo. Alcuni lo vivranno con incertezza, altri con curiosità. Io credo che sia l’occasione per rigenerare energie nuove e per ribadire il valore di un Veneto governato con responsabilità e competenza. Il centrodestra si presenterà unito, offrendo un candidato autorevole, capace di garantire continuità ma anche di introdurre elementi di rinnovamento. È un momento che va affrontato con coraggio e con serietà”.
Non abbiamo ancora né la data
delle elezioni né il nome del candidato del centrodestra. Quanto dovremo attendere per avere certezze?
Sulla data la responsabilità è del presidente uscente. La scadenza per la convocazione è il 23 settembre, e si potrà votare fino al 23 novembre. Quindi non ci sono dubbi: entro l’autunno i veneti sceglieranno il nuovo presidente. Per quanto riguarda il candidato, comprendo la curiosità e anche la pressione del centrosinistra, che insiste molto su questo punto. Io sono convinto che il tavolo nazionale deciderà in tempi brevi. Non è una scelta banale, perché serve una persona che sappia unire e che abbia esperienza amministrativa e sensibilità politica. Non basta il carisma: bisogna conoscere bene la macchina regionale. Sono convinto che il nome arriverà a breve e che sarà quello giusto per portare avanti il lavoro fatto in questi anni. La sanità è il tema più sentito
Regione verso l’esercizio provvisorio, ma è polemica
Calzavara: “Atto di responsabilità”, il Pd: “Conseguenza del rinvio del voto”
La Giunta regionale del Veneto ha dato il via libera agli inizi di settembre al disegno di legge sull’esercizio provvisorio del bilancio 2026, un passo necessario per assicurare la continuità dei servizi pubblici durante il periodo elettorale e fino all’insediamento della nuova Giunta. Il ddl sarà esaminato con urgenza dal Consiglio regionale ma intanto si infiamma il dibattito politico. L’esercizio provvisorio permette di garantire il funzionamento della Regione dal 1° gennaio 2026 fino all’approvazione del nuovo bilancio, comunque non oltre il 30 aprile, assicurando tutte le spese obbligatorie e quelle relative a sanità, fondi europei, PNRR, emergenze e interventi urgenti sul territorio veneto.
“Con questo provvedimento tuteliamo servizi essenziali
dai veneti. Lei è stato presidente della Commissione Sanità e ora ne è componente: quali sono le priorità?
La prima riguarda il personale. Oggi viviamo una carenza di medici e infermieri che rischia di compromettere la qualità dei servizi. Non basta formarne di più: bisogna trattenere quelli che già abbiamo. E per farlo servono condizioni di lavoro migliori, stipendi adeguati e possibilità di crescita professionale. Troppi nostri professionisti scelgono il privato o addirittura l’estero. È una perdita che non possiamo permetterci. La seconda criticità riguarda le liste d’attesa. I cittadini lamentano tempi troppo lunghi per visite ed esami, e questo crea frustrazione e, a volte, rinuncia alle cure. Io sono convinto che il problema sia in gran parte organizzativo: la macchina va riorganizzata, sfruttando meglio le potenzialità di pubblico e privato convenzionato. Abbia-
mo una struttura pubblica forte eccellente e abbiamo un sistema privato convenzionato accreditato altrettanto forte e altrettanto eccellente. Queste due gambe del sistema sanitario veneto devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche. Se pubblico e privato remano in direzioni diverse, a rimetterci è solo il cittadino. È qui che dobbiamo intervenire con decisione. (r.r.)
e investimenti strategici per il Veneto, evitando rischi legati a una gestione provvisoria limitata”, ha spiegato l’assessore al Bilancio, Francesco Calzavara. “Si tratta di un segno di responsabilità e buon governo che ci permette di affrontare serenamente la fase di transizione istituzionale.” Calzavara ha sottolineato come, a differenza di altre regioni in procinto di votare, il Veneto abbia scelto la strada della programmazione, rafforzando così le garanzie per cittadini e servizi pubblici. “Finalmente la Giunta sembra essersi decisa – commenta invece capogruppo del Pd Vanessa Camani –. Lo chiedevamo da giorni, per evitare, almeno, di trascinare il Veneto nella gestione bloccata del bilancio per i primi mesi della nuova legislatura. Certo rimane il vincolo della gestione del bilancio limitata dell’esercizio provvisorio per un tempo lungo, causato dalla scelta scellerata di spostare il voto a fine novembre”. Secondo l’esponente del Partito Democratico il provvedimento è la diretta conseguenza della decisione di rinviare la data delle elezioni regionali. “Zaia venga in aula e se ne assuma la responsabilità politica davanti al Consiglio”.
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Frabrizio Boron
Facciamo il punto. L’assessore regionale traccia un bilancio positivo della stagione estiva
Turismo e agricoltura, Federico Caner: “Un Veneto che cresce tutto l’anno”
T
urismo e agricoltura, due settori chiave per il Veneto, anche dal punto di vista economico. Ne abbiamo parlato con l’assessore all’agricoltura e turismo Federico Caner.
Assessore, possiamo tracciare un bilancio della stagione estiva 2025?
Direi che è stata una stagione molto positiva, sia in generale per tutta la regione, sia per il settore balneare che, alla vigilia dell’estate, era considerato un po’ a rischio per le polemiche sui rincari dei prezzi. In realtà la stagione è andata molto bene anche al mare. Oggi il turismo in Veneto non si concentra più solo in pochi mesi, ma continua durante tutto l’anno. Questo è possibile grazie alla varietà delle mete: non ci sono soltanto mare, montagna o lago – che già da soli hanno stagioni lunghe – ma anche città d’arte che forse è meglio visitare proprio nei mesi meno caldi, come ottobre e novembre, periodi perfetti per apprezzarle con più calma.
Quindi un Veneto che si può vivere 365 giorni l’anno?
Esattamente. Anche perché oltre alle città d’arte ci sono mostre di altissimo livello che arricchiscono l’offerta culturale e turistica. E poi c’è un settore che sta crescendo in modo significativo: il cicloturismo.
Lei va in bicicletta?
Sì, vado in bicicletta sia per sport che per turismo. E c’è una buona notizia che riguarda Padova: siamo riusciti a portare qui la fiera internazionale del cicloturismo, dal 2026 e per tre anni consecutivi. Non è stato facile perché c’erano altri concorrenti, ma ci siamo riusciti. È un evento importante perché proprio sul cicloturismo stiamo investendo molto: in Veneto abbiamo quasi 2.000 chilometri di piste ciclabili attrezzate.
Qualche esempio concreto?
La Treviso-Ostiglia, sulla quale stiamo facendo grandi investimenti, ma non solo: ci sono tante altre direttrici sul territorio. Il cicloturismo è una forma di vacanza sostenibile, con valori economici rilevanti: il ciclo-turista medio ha circa quarant’anni, viaggia spesso
con la famiglia e spende più di un turista tradizionale. Inoltre in Veneto abbiamo un indotto legato alla bicicletta molto forte, con aziende che producono componentistica apprezzata a livello internazionale.
Veniamo all’altro ambito di sua competenza: come sta il settore agricolo veneto?
Il settore primario è fondamentale e strettamente collegato al turismo. Non si fa turismo in una regione dove si mangia male o si beve male. Il Veneto può contare su tantissimi prodotti tipici e a denominazione, soprattutto nel lattiero-caseario. La montagna, in particolare, ci regala prodotti di qualità che vanno tutelati. E preservare pascoli e prati non è solo una questione agricola: serve anche a difendere il territorio da frane e dissesti idrogeologici.
A fine mese torna “Caseus” a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. Esatto. Caseus era nato come rassegna dei formaggi veneti, poi si è allargato a livello nazionale e oggi ha un carattere internazionale. Noi abbiamo una varietà di formaggi
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che pochi Paesi al mondo possono vantare: dai prodotti di malga ai freschi, dagli stagionati al Grana Padano. Anche i francesi, che pure hanno il loro Camembert, non possono competere con la nostra varietà.
Quindi agricoltura e turismo viaggiano insieme?
Assolutamente. In un periodo in cui a livello internazionale è sempre più difficile produrre cibo, è fondamentale essere autosufficienti. Investire in agricoltura non significa solo sostenere l’economia, ma anche salvaguardare la nostra identità.
Arriviamo al tema dei tagli europei alla PAC. Come si sta muovendo la Regione Veneto?
Noi sosteniamo le aziende agricole, in particolare quelle montane: pur rappresentando il 18% del totale, ricevono quasi il 40% degli investimenti regionali, proprio per le ragioni di cui parlavamo. Ma sosteniamo anche i giovani agricoltori. Il problema è che a livello europeo stiamo passando da 360 miliardi a meno di 300: una riduzione pesantissima. E invece servirebbe il con-
trario.
Perché?
Perché produrre in modo sostenibile, con attenzione all’ambiente e al biologico, costa di più e non sempre il mercato riconosce questo valore. L’Europa dovrebbe investire di più, non meno. Negli Stati Uniti investono circa 1.000 miliardi, noi scendiamo a 300. È una differenza enorme.
C’è spazio anche per le donne in agricoltura?
Sempre di più, e questa è una notizia positiva. Le donne sono il motore della nostra società, oltre che delle famiglie. Donne e giovani sono il futuro dell’agricoltura veneta.
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Federico Caner
Comunicare dal Veneto a Hollywood: la visione creativa di Valentina Martelli
V alentina Martelli, giornalista, conduttrice e ideatrice di progetti internazionali, nel 2005 ha lasciato una carriera solida in Italia per trasferirsi a Los Angeles. Lì ha fondato ITTV International Forum, TechInEntertainment e Showrunner Lab. Martelli lavora per costruire ponti tra mondi lontani, dall’Italia agli USA, passando per il Medio Oriente, sempre con un obiettivo chiaro: mettere in contatto persone, idee e talenti per creare progetti che abbiano un impatto reale. Ho incontrato Valentina a Venezia in occasione dell’82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e ne ho approfittato per fare con lei una chiacchierata.
Allora Valentina, nel 2005 ti sei trasferita a Los Angeles: com’è cambiata la tua vita?
La Los Angeles di vent’anni fa, quando sono arrivata io, non è certo la Los Angeles di oggi. Mi sono trasferita per una scelta d’amore, in un momento molto forte della mia carriera, quando ero conduttrice di telegiornali e inviata all’estero. Ho lasciato tutto per affrontare una nuova sfida: raccontare all’Italia un’America che non fosse solo quella delle celebrità e dell’intrattenimento, ma anche delle storie, delle idee, delle contraddizioni, degli Italiani che come me si erano trasferiti. Los Angeles è una megalopoli che però ha la dimensione di un quartiere. Mi piace dire che Milano sta a New York come Los Angeles sta a Roma. Io ho vissuto in entrambe, Milano e Roma, e avevo giurato di smettere di guidare, sognando una città con mezzi pubblici funzionali… invece eccomi qui, in mezzo al traffico cali-
forniano! Voglio però essere critica: fino a qualche anno fa, ti svegliavi con l’energia di inventare qualcosa di nuovo. Dopo il Covid e gli scioperi che hanno colpito l’industria dell’intrattenimento, oggi si respira un’aria diversa, con un’economia difficile e molta incertezza. Ma Los Angeles rimane un luogo in cui l’innovazione è sempre dietro l’angolo. Devi imparare a conoscerla. E poi o la ami follemente o la detesti. A prescindere però ti entra sottopelle.
Una delle tue creature più interessanti è ITTV International Forum. Ce ne vuoi parlare?
ITTV nasce proprio da Los Angeles, nel 2018. È frutto di un’osservazione, quella del contesto. In un’epoca in cui Netflix e Amazon stavano rivoluzionando il modo di fruire i contenuti, mancava un luogo dove parlare di coproduzioni, distribuzione, storytelling globale. E così è nata l’idea di creare un forum che fosse un ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti. Oggi ITTV è cresciuto: è diventato internazionale, con partecipanti da Canada, Israele, America Latina, Emirati e naturalmente Europa. Accanto a ITTV è nato anche TechInEntertainment, che esplora il rapporto tra tecnologia e contenuto: intelligenza artificiale, blockchain, immersive media. Il nostro obiettivo è quello di connettere, raccontare, costruire visioni condivise.
ITTV ha siglato una partnership con Dubai International Content Market (DICM). Cosa significa per te questa espansione in Medio Oriente?
È una partnership bidirezionale. Da un lato, per noi significa aprire una finestra su un mercato in grande
fermento, come quello degli Emirati Arabi, sempre più interessati alla cultura, alla tecnologia, all’intrattenimento. Dall’altro, per DICM, collaborare con ITTV è un modo per affacciarsi sul mercato americano, in un contesto strategico e selezionato. In un momento in cui il settore audiovisivo è ancora in fase di ricostruzione post-pandemia, creare sinergie tra ecosistemi diversi è fondamentale. ITTV diventa così una piattaforma che unisce mondi, genera progetti, costruisce relazioni.
Tra i tuoi progetti c’è anche lo Showrunner Lab. Come prepari i nuovi talenti alle sfide del racconto televisivo e cinematografico internazionale?
Lo Showrunner Lab, che insieme a Cristina Scognamillo ho fondato con Fondazione Sistema Toscana, nasce dall’esigenza di formare una figura che in Italia ancora non esiste in modo strutturato: lo showrunner. È il punto di riferimento di una serie, come un regista lo è per un film. Deve conoscere tutti gli aspetti di una produzione, non solo quelli creativi. Credo fortemente che la nuova generazione debba essere preparata
a lavorare in contesti globali, senza dimenticare la propria identità. Peccato che negli ultimi due anni non siamo riuscite ad organizzarlo. Gli stiamo cercando una nuova “casa”.
Vivi tra California e Italia. Che sfide e ispirazioni trovi nel conciliare un’identità globale?
È un equilibrio continuo, spesso difficile, ma anche straordinariamente ricco. La California è sempre stata un laboratorio del futuro. Oggi, con l’impulso dell’intelligenza artificiale, si sta reinventando di nuovo, anche se vive una crisi profonda, specie a Los Angeles. Vedremo come la città saprà rilanciarsi in vista delle Olimpiadi del 2028. Dall’altra parte, l’Italia mi dà profondità, bellezza, visione. Dopo ventidue anni qui, mi sento ancora profondamente italiana, ma dentro di me vive anche un’anima americana. Sono parte di una comunità globale che cerca di ridisegnare il futuro, non solo dell’intrattenimento, ma della nostra società. Un futuro “challenging”, come dicono qui, ma anche pieno di possibilità.
Com’è il Veneto visto dagli USA? Come ci vedono gli americani?
Il Veneto è associato, ovviamente, a Venezia — che resta uno dei luoghi più iconici al mondo — ma oggi è anche sinonimo di prosecco! Non esiste ristorante qui che non abbia almeno una bottiglia in carta. Ma oltre a questo c’è molto di più: il nostro spirito imprenditoriale, la qualità del lavoro, l’attenzione alla cultura e alla bellezza. Gli americani ci guardano con ammirazione e curiosità, anche se spesso attraverso un filtro un po’ romantico. Sta a noi raccontare un’Italia e un Veneto contempora-
nei, capaci di innovare, di stupire, di essere competitivi nel mondo. Prima di salutarci, puoi anticiparci qualcosa sull’edizione 2025 di ITTV International Forum?
Il 2025 è l’anno del cambiamento. ITTV e TechInEntertainment si rinnovano trasformandosi in esperienze più selettive, più curate, più strategiche. Meno eventi generalisti, più momenti riservati: executive labs, private salons, attivazioni culturali internazionali. Continueremo a essere presenti a Venezia, come abbiamo fatto anche in queste settimane, durante la Mostra, con panel dedicati, e a Los Angeles in autunno, ma con un taglio ancora più visionario. Parleremo di distribuzione globale, produzioni glocal, immersive media, e nuove opportunità di business alla luce delle sfide dell’AI. Ma soprattutto, continueremo a dare spazio a chi ha qualcosa di autentico da dire: talenti capaci di unire creatività e impatto, con la voglia di costruire — insieme — il futuro dell’intrattenimento.
Giacomo Brunoro
• Chi è Giacomo Brunoro
Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!
Valentina Martelli
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Il nuovo servizio di assistenza sanitaria non urgente attivato in Veneto con il numero unico europeo 116-117 ha già mostrato numeri incoraggianti nei primi giorni di operatività. Dal 24 luglio, data di partenza dell’iniziativa gestita dall’Ulss 3 Serenissima presso la centrale di Mestre, sono state registrate oltre 2.000 chiamate, a dimostrazione di un bisogno reale e diffuso di un supporto medico tempestivo, ma non emergenziale. L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha commentato positivamente l’avvio della nuova linea: “Il 116-117 risponde con rapidità e competenza alle richieste di assistenza, informazioni e supporto socio-sanitario, confermandosi un punto di riferimento per la popolazione. L’87% delle chiamate riguarda questioni sanitarie, mentre il resto è suddiviso tra richieste informative e necessità sociali. I tempi medi di
attesa, nonostante l’elevato volume di contatti, rimangono contenuti, segno di un servizio efficiente e ben organizzato.”
Il progetto, nato dalla sperimentazione avviata nel distretto di Bassano del Grappa, punta ora a una progressiva estensione a tutto il Veneto, con l’attivazione di una seconda centrale a Vicenza entro giugno 2026. Secondo Lanzarin, si tratta di un vero salto di qualità per la medicina territoriale, che integra medici, operatori e servizi sociali in un unico canale coordinato, facilitando l’accesso alle cure e percorsi personalizzati per utenti fragili e non autosufficienti.
Il numero 116-117 si propone così non solo come un mezzo di risposta immediata, ma come un tassello fondamentale per rafforzare la rete di assistenza sanitaria e sociale nella regione.
Bronchiolite, in Veneto torna la campagna di prevenzione
A partire da ottobre 2025, la Regione Veneto rilancia la campagna di profilassi contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), responsabile della bronchiolite nei bambini sotto l’anno di età. Dopo l’ottimo risultato della prima edizione, l’iniziativa si estenderà anche quest’anno a tutti i neonati nati durante la stagione virale (ottobremarzo) e a quelli più vulnerabili fino ai 24 mesi. «Si tratta di un intervento preventivo fondamentale – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin – che ha già dimostrato un impatto significativo sulla salute dei bambini e sulla riduzione dei ricoveri ospedalieri». I numeri del successo: -70% di ricoveri e -79% di accessi in terapia intensiva Introdotta nel 2024 grazie all’utilizzo di un anticorpo monoclonale specifico contro il VRS, la campagna ha segnato una vera svolta. Nei mesi invernali 2024/25 i ricoveri nei bambini sotto l’anno di vita si sono ridotti da 1.154 a 345, con un calo del 73% delle giornate di degenza e una diminuzione del 79% dei passaggi in terapia intensiva neonatale. Un’adesione ampia e condivisa Nel primo anno di attivazione, sono state somministrate oltre 28.000 dosi: il 70,5% ai nati fuori stagione e l’83,5% a quelli nati nel periodo di maggiore esposizione. Un risultato reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra ospedali, pediatri di famiglia, servizi territoriali e famiglie. «La risposta dei cittadini è stata eccezionale – aggiunge Francesca Russo, Direttrice della Prevenzione regionale – segno che le famiglie riconoscono il valore della prevenzione ben strutturata». Obiettivo 2025: proteggere ancora più bambini La campagna sarà gratuita e su base volontaria, rivolta sia ai neonati che nasceranno tra ottobre 2025 e marzo 2026, sia ai bambini già nati ma considerati fragili fino ai due anni di età. La protezione offerta dall’anticorpo coprirà l’intera stagione virale, riducendo sensibilmente il rischio di complicazioni. «Siamo di fronte a un esempio virtuoso di sanità pubblica – conclude Lanzarin – che con un investimento mirato riesce a proteggere i più piccoli, ridurre la pressione sugli ospedali e offrire maggiore serenità alle famiglie».
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Sanità efficente. Tempi medi di attesa cataratta in calo grazie al Piano Straordinario 2025
Chirurgia della cataratta in ripresa: liste d’attesa in calo netto
La strategia della Regione Veneto per ridurre le liste d’attesa nel settore sanitario sta dando risultati tangibili, in particolare per quanto riguarda gli interventi di cataratta, una delle patologie più diffuse tra la popolazione anziana.
Secondo i dati presentati oggi in conferenza stampa dal Presidente della Regione Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e dal Direttore Generale Massimo Annicchiarico, il Piano Straordinario 2025, operativo da marzo e finanziato con 1,7 milioni di euro, ha generato un incremento del 34% nel numero di operazioni
rispetto all’anno precedente.
A fine 2024, i tempi medi di attesa per un intervento alla cataratta si aggiravano intorno ai 12,5 mesi, ma l’accelerazione impressa dal nuovo piano ha già prodotto segnali positivi: a fine agosto risultavano 42.966 pazienti in lista con prescrizione ancora valida e 7.627 con prestazione scaduta. Quest’ultimo dato è in costante calo: –3,7% a giugno, –4% a luglio, –7,9% ad agosto.
“Abbiamo scelto di dare una risposta forte a una patologia che colpisce soprattutto gli anziani – ha dichiarato Zaia –. In Veneto eseguiamo circa 50 mila interventi di cataratta all’anno, ovvero
quasi il 10% del totale nazionale. Il nostro obiettivo è azzerare le prestazioni scadute entro la fine del 2025”.
Zaia ha sottolineato anche i progressi tecnici raggiunti dagli specialisti oftalmologi: in alcune strutture, si riesce ormai a operare entrambi gli occhi in un’unica seduta, riducendo tempi e disagi per i pazienti.
L’Assessore Lanzarin ha evidenziato come l’efficienza organizzativa sia stata decisiva nel successo del piano: “Abbiamo scelto di concentrare le risorse nei modelli operativi più efficaci, evitando dispersioni. Con un investimento relativamente contenuto, siamo riusciti ad
Sanità veneta in crisi, Manildo lancia il suo piano:
Il candidato presidente del centrosinistra denuncia l’aumento delle aggressioni al personale sanitario e propone un piano straordinario per rilanciare il sistema pubblico.
La sanità pubblica veneta è sotto pressione, tra aggressioni in aumento e carenza di personale. Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra per la Regione Veneto, lancia un forte allarme e presenta un pacchetto di proposte per affrontare la crisi. «Nel 2024, solo in Veneto, si sono registrate oltre 2.500 aggressioni ai danni di me-
aumentare sensibilmente l’attività chirurgica, ottenendo un rapporto costibenefici estremamente favorevole”.
Se il trend positivo verrà confermato, la
“Più
dici e infermieri, quasi otto ogni giorno», denuncia Manildo, sottolineando come queste violenze non siano più casi isolati ma la spia di un sistema che vacilla. La carenza di oltre 3.000 operatori sanitari, stipendi bassi e turni massacranti aggravano una situazione già difficile, spingendo molti a lasciare il servizio pubblico. Manildo propone un “piano straordinario di assunzioni” e un aumento strutturale dei fondi regionali per la sanità, equiparando il Veneto alle regioni più virtuose d’Italia. Sul fronte sicurezza, propone presidi fissi nei pronto soccorso,
Regione potrebbe stabilizzare i tempi di attesa sotto l’anno, con effetti importanti sulla qualità della vita di migliaia di cittadini, in particolare i più anziani.
sicurezza, più personale, più investimenti”
controlli agli accessi, tecnologie di sorveglianza e risarcimenti immediati per le vittime di aggressioni, oltre a un patto nazionale tra Regioni e Ministero dell’Interno.
«Proteggere chi cura è fondamentale per ricostruire un rapporto di fiducia con la comunità», afferma Manildo, che auspica anche la valorizzazione dei percorsi di carriera, incentivi per lavorare nei territori più fragili, e un rilancio della medicina territoriale. «La salute è un diritto e il Veneto deve garantire questo diritto a tutti».
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Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.
TAGLIATELLE AI FUNGHI
Un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.
Ingredienti: 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero
Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.
POLPETTE DI PANE PISELLI E FORMAGGI
Un’ alternativa alle classiche polpette di carne. Un piatto tipico del recupero e della cucina contadina, con un gusto molto invitante. Perfette come secondo piatto o antipasto
Ingredienti: :600gr passata di pomodoro; 300gr patate; 200gr latte; 150gr piselli freschi; 100 g pane secco; 70gr Pecorino Dop; 70 gr Asiago Dop; 70 gr Montasio Dop; 2 uova; pangrattato; timo limone; aglio; zucchero; sale; olio extravergine di olive
Preparazione:Lessare le patate e scottare i piselli in acqua bollente salata. Rosolare in una padella uno spicchio di aglio con un filo di olio. Aggiungere la passata di pomodoro, un pizzico di sale e di zucchero e cuocere il sugo a fuoco basso. Tagliare a dadini i formaggi. Scaldare il latte, fino quasi a bollore, con uno spicchio di aglio e di timo. Dopo averlo intiepidito versare il latte sul pane raffermo precedentemente tagliato a cubetti. Schiacciare le patate e mescolatele con i formaggi, i piselli e il pane; unite le uova sbattute. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo con cui formare piccole polpettine. Cucinare al forno per 10 minuti a 200° gradi. Servire con il sugo, tiepido
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TORTA AI FICHI
La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare.
Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone
Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.
Rubrica a cura di Sara Busato
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