“Presenza rafforzata”; due seggi per Szumski: “La nostra impresa”
Le sfide di Stefani
Nel momento in cui stiamo scrivendo si stanno completando tutte le verifiche degli eletti e poi potrà, finalmente, partire il nuovo consiglio regionale del Veneto. E dovrà essere una partenza decisamente a tutta velocità perché c’è un bilancio da approvare senza il quale l’azione amministrativa, di fatto, sarebbe fortemente rallentata se non, addirittura, in stallo.
Le sfide che attendono il neo presidente Alberto Stefani sono molte e gravose. Il Veneto che è chiamato a governare sta manifestando delle fragilità che, almeno in parte, sono inedite. Il sistema produttivo, infatti, mai come in questa fase vive inquietudini importanti. Gli indicatori, ormai da un po’ di tempo, dicono che la “locomotiva d’Italia” potrebbe fermarsi da un momento all’altro. Altro fronte particolarmente caldo è quello sanitario. In Veneto la sanità, per la qualità delle prestazioni erogate, continua a essere un’eccellenza, ma la ripresa post covid sembra essere più faticosa del previsto, tra liste d’attesa che scorrono sempre troppo lentamente e un numero crescente di cittadini che rinuncia alle cure perché non può permettersi di rivolgersi alle strutture private.
Assemblea Confindustria: chiesta l’attenzione del Governo ma mancano autocritica e contenuti
NATALE 2025 DA VIVERE INSIEME: PROTAGONISTI
I NEGOZI DI
PROSSIMITA’ E IL VOLONTARIATO
Ad Abano la pista di pattinaggio è la novità dell’anno, Montegrotto porta in piazza il Villaggio di Babbo Natale e l’evocativa sfilata del Krampus tra fiaccole e campanacci
REGIONE:
Arredamento, le tendenze 2026, la casa racconta molto di noi
Libri e fumetti “made in Veneto” la nostra top 10 delle uscite 2025
A MONTEGROTTO NUOVE TELECAMERE PER LA RETE “TERME SICURE”
Il Comune ottiene l’ammissione al finanziamento ministeriale per completare la messa in sicurezza di Viale Stazione
I primi impegni e le promesse da mantenere: “Gli assessori dovranno occuparsi delle loro materie, non delle beghe politiche”
Veneto che verrà
Stievano
L a vittoria di Alberto Stefani segna nella nostra regione un punto di svolta soprattutto generazionale. A 33 anni, il neo-presidente entra nella storia del Veneto e dell’Italia come il più giovane governatore in carica, raccogliendo l’eredità di Luca Zaia dopo una campagna che ha delineato continuità ma anche la ricerca di nuovi stili e linguaggi, di un nuovo modo di porsi sulla scena politica, almeno in questa fase.
Servizi alle pagg. 8 e 9
Servizio a pag. 16
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Abano terme premiato per l’eccellenza nella raccolta differenziata
Il Comune di Abano Terme conquista una menzione speciale all’Ecoforum Veneto 2025, risultando primo nella categoria dei comuni ad alta pressione turistica per qualità della gestione dei rifiuti. Con una raccolta differenziata al 78,2%, il territorio aponense si conferma un modello di sostenibilità e di buona governance ambientale. Il riconoscimento, assegnato da Legambiente, valorizza l’impegno condiviso tra amministrazione comunale, cittadini, operatori turistici e AcegasApsAmga, azienda che gestisce i servizi ambientali. I numeri raccontano un lavoro costante: nel 2024 ad Abano sono state raccolte 14.433 tonnellate di rifiuti, di cui 11.065 differenziate, grazie a un sistema che ogni anno introduce innovazioni, dalla raccolta porta a porta alla collaborazione con le strutture ricettive, dai cassonetti intelligenti alla tecnologia che ottimizza i passaggi di svuotamento. Riuscire a mantenere standard così elevati in una città che accoglie milioni di visitatori rappresenta una sfida complessa, ma anche la dimostrazione di come turismo e tutela ambientale possano procedere insieme. La qualità del servizio è frutto di pianificazione, investimenti e attenzione quotidiana. Il sindaco Federico Barbierato sottolinea: “Questo premio è il frutto di un lavoro di squadra che coinvolge tutta la comunità, cittadini, operatori economici e il gestore del servizio. Continueremo a investire in progetti innovativi per migliorare la gestione dei rifiuti e sensibilizzare residenti e turisti verso comportamenti sostenibili.” Soddisfazione anche da AcegasApsAmga. Massimo Buiatti, responsabile Servizi Ambientali, spiega: “Il risultato raggiunto da Abano Terme dimostra che quando amministrazione, cittadini e operatori lavorano nella stessa direzione, anche un territorio ad alta pressione turistica può garantire standard di eccellenza. La qualità della raccolta differenziata nasce da servizi puntuali, investimenti e dalla collaborazione della comunità”.
Federico Franchin
Primo nella categoria dei comuni ad alta pressione turistica
Il Veneto che verrà
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
Ora la prova è nella partita per la composizione della giunta e nelle promesse programmatiche, a partire dai piani “giovani, sociale, lavoro, ambiente” più volte richiamati, che già tracciano priorità differenti rispetto al passato. Il voto, netto e ampio nei numeri, con percentuali che certificano una larga affermazione del centrodestra, sebbene il centrosinistra abbia recuperato terreno, ha un doppio significato: legittima il nuovo corso ma mette anche in luce tensioni interne alla coalizione e il rischio di una leadership troppo dipendente da equilibri nazionali. Il giovane presidente del Veneto dovrà governare tenendo insieme ambizioni locali e logiche di partito, senza perdere la capacità di ascoltare un territorio variegato e a tratti scettico. Tocca all’opposizione farsi pungolo e stimolo affinché le criticità della nostra regione non passino sotto silenzio. La forte astensione, la più alta in assoluto, è un monito da non dimenticare o sottovalutare. Fuori dai palazzi, il cambiamento generazionale è già visibile: nelle imprese alla ricerca soprattutto di personale qualificato che verrà a mancare nei prossimi anni, nelle scuole che chiedono di modernizzare programmi e legami con il mondo del lavoro, nelle amministrazioni comunali alle prese con le difficoltà di far quadrare i conti e nuove forme di partecipazione. Ma il ricambio porta con sé criticità non banali: la necessità di costruire esperienza, il rischio di sottovalutare complessità amministrative, la tentazione di soluzioni “facili” per problemi strutturali come infrastrutture, sanità e scuola. Il Veneto che verrà non sarà automaticamente migliore solo perché guidato da una generazione nuova: servono visione a medio termine, competenze e capacità di mediazione. Occorrerà investire in formazione professionale, sostenere le PMI nella transizione tecnologica, rafforzare i servizi sociali e creare percorsi di alternanza scuola-lavoro che non siano slogan ma progetti misurabili, guardare all’ambiente con maggiore consapevolezza.
Se Stefani e la sua squadra sapranno trasformare l’urgenza del rinnovamento in progetti concreti, il Veneto potrà trarne beneficio. Altrimenti rischieremo il solito corto circuito: giovani alla guida, vecchi problemi. E il vero cambiamento resterebbe solo una promessa elettorale.
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Politica. La Giunta ha approvato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2026-2028
In tre anni oltre 15 milioni di opere
L a Giunta di Abano Terme ha approvato il Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2026-2028, il documento che guiderà gli investimenti della città per i prossimi tre anni, con un programma complessivo da 15.729.866,60 euro. Per il 2026, con un totale di 5,6 milioni di euro, sono previsti interventi straordinari su strade e marciapiedi in diverse zone della città, per quasi due milioni di euro, al fine di garantire maggiore sicurezza e migliori condizioni di fruizione per cittadini e veicoli. Tra i progetti più importanti figura il completamento della Casa delle Associazioni nell’area del Primo ROC, un intervento da 500 mila euro che trasformerà gli spazi civici, rendendoli più moderni e funzionali per le realtà associative locali. La nuova struttura consentirà anche di liberare i locali attualmente occupati in via Diaz, che saranno destinati ai progetti di emergenza abitativa, aumentando la capacità del Comune di rispondere alle esigenze della cittadinanza più fragile. Sempre nel 2026, gli edifici scolastici
Giovanni XXIII e Manzoni saranno oggetto di interventi di efficientamento energetico attraverso progetti geotermici sperimentali, sfruttando il calore residuo delle acque termali primarie, come già avvenuto nel plesso Vittorino da Feltre. L’attuazione di queste iniziative è subordinata all’autorizzazione del BIOCE, organismo regionale che garantirà il pieno rispetto dell’equilibrio idrogeologico e della sostenibilità ambientale. Tra le opere più attese per il 2026, figurano anche la realizzazione di spazi pedonali lungo via Montegrotto e il ponte pedonale sullo scolo consortile, collegamento strategico che favorirà la mobilità dolce e la sicurezza tra le comunità di Abano e Montegrotto. Il Palazzetto dello Sport comunale sarà oggetto di un progetto di riqualificazione da 2,5 milioni di euro, con l’obiettivo di realizzare una struttura moderna, funzionale e più fruibile per le società sportive e i cittadini. Il 2027 prevede interventi per 5,6 milioni di euro, concentrati sulla riqualificazione energetica e sul recupero
di spazi pubblici. Saranno realizzati i cappotti termici alle scuole Vittorino da Feltre (876mila euro) e Manzoni (1.263.866,60 euro), mentre il Secondo Lotto del Polo della Sicurezza – Plesso Carabinieri rappresenta un investimento strategico da 1,8 milioni di euro. Completano il programma la sistemazione e riqualificazione di Piazza del Sole e della Pace (540 mila
euro), il primo lotto di Piazza Mercato (900 mila euro) e la manutenzione straordinaria del magazzino comunale e dell’Archivio (300 mila euro). Il 2028, con opere per 4,45 milioni di euro, punta allo sviluppo di nuovi servizi e alla valorizzazione ambientale. Tra gli interventi principali figurano l’edificio complementare alla Casa di Comunità nel Distretto Sanitario di via Pertini
(1 milione di euro), i nuovi spazi di servizio al cittadino presso la sede municipale (1,65 milioni), la riqualificazione dei Giardini Kursaal (800 mila euro) e la realizzazione della bretella di collegamento tra via Pertini e via Tito Livio, in linea con il Piano Urbano del Traffico, per un investimento complessivo di 1 milione di euro. Federico Franchin
Apre al pubblico la mostra Leonor Fini e la Collezione Grafica Bassi Rathgeb
Dal 22 novembre, il Museo Villa Bassi Rathgeb apre al pubblico la mostra “Leonor Fini e la Collezione Grafica Bassi Rathgeb – Segni e invenzioni dal Rinascimento al Novecento”, visitabile fino al 15 marzo 2026. L’esposizione, promossa dal Comune di Abano Terme e realizzata in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, è curata da Giovanni Bianchi, Raffaele Campion, Barbara Maria Savy e Federica Stevanin e propone un percorso tra cinque secoli di arte grafica. Il percorso raccoglie 80 opere tra disegni e stampe: 55 provenienti dalla collezione storica del Museo, donata tra il 1972 e il 1980 da Isabella
Hübsch, e un nuovo nucleo recentemente donato dall’ambasciatore Ugo Gabriele de Mohr, tra cui 24 opere grafiche di Leonor Fini e 14 lavori di Cesare e Guido Tallone. La prima parte dell’esposizione, allestita nell’ipogeo, si articola in sette sezioni tematiche. Tra i pezzi di maggiore pregio si segnalano lo Studio per il piccolo Cupido dormiente di Bernardino Campi, il foglio Cinque levrieri di Giandomenico Tiepolo, due macabri Capricci di scheletri di Paolo Vincenzo Bonomini e progetti architettonici del periodo russo di Giacomo Quarenghi.
Seguono opere di Francesco Hayez, paesaggi di Giovanni Migliara e una selezio-
ne di acqueforti di Adriaen van Ostade, oltre a stampe da Tiziano, Jacopo Bassano, Guercino e Pietro Longhi. Tra i riferimenti al tema dell’acqua, importante per Abano Terme, spicca Il bagno delle ninfe di Andrea Andreani. Chiude il percorso una serie di opere di Cesare Tallone e Rinaldo Agazzi. La seconda parte, nelle sale affrescate del piano nobile, è dedicata a Leonor Fini, con 24 opere grafiche tra fotolitografie e incisioni. In mostra anche il bozzetto originale per l’Orfeo di Roberto Lupi (1951), con fotografie che documentano l’attività di Fini come costumista. La mostra è accompagnata da un catalogo scientifico edito da Dario Cimorelli. (f.f.)
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Coinvolte oltre 500 attività tra commercio, ristorazione, accoglienza e cultura, con l’obiettivo di creare un’unica proposta coordinata e riconoscibile
A bano Terme si prepara a vivere un Natale 2025 ricco di novità, eventi e atmosfere luminose, grazie a un programma che unisce tradizione, spettacolo e nuove attrazioni dedicate a residenti, famiglie e ospiti delle terme. Il cuore delle festività sarà Abano Street Christmas, il grande contenitore di eventi che dagli inizi del mese fino al 6 gennaio 2026 trasformerà l’intera città in un percorso natalizio diffuso, ricco di appuntamenti artistici, culturali e di intrattenimento.
A questo si aggiunge la grande novità destinata a diventare uno dei simboli delle feste: la pista di pattinaggio su ghiaccio al Thermal Forum, fulcro dell’evento Abano On Ice. La pista di pattinaggio, che misura 20 x 14 metri, sarà molto più di uno spazio sportivo: verrà allestita come un villaggio del ghiaccio completo di scenografie luminose, accompagnamento musicale, mascotte natalizie e attività pensate per bambini, famiglie e giovani. L’area sarà attiva fino all’11 gennaio, trasformando il Thermal Forum in una vera piazza del ghiaccio, destinata a diventare uno degli scorci più fotografati del Natale aponense.
L’Ufficio Manifestazioni, insieme alle associazioni di categoria, ha costruito un programma che vede coinvolte oltre 500 attività tra commercio, ristorazione, ac-
coglienza e cultura, con l’obiettivo di creare un’unica proposta coordinata e riconoscibile. VenicePromex ha erogato un contributo di 10000 euro per finanziare il calendario natalizio di quest’anno.
Tra gli appuntamenti più attesi del cartellone 2025 ci sarà innanzitutto il suggestivo video mapping che animerà la facciata dell’Hotel Orologio, trasformandola ogni sera in un racconto luminoso capace di incantare adulti e bambini.
A rendere ancora più coinvolgente l’atmosfera natalizia contribuirà anche la filodiffusione musicale, che accompagnerà la passeggiata lungo l’Isola Pedonale e il Parco Urbano Termale, creando un percorso sonoro sempre vivo e accogliente.
Come da tradizione, il Natale ha preso il via con il Mercatino della Solidarietà, agli inizi di dicembre in Piazza Mandruzzato, mentre il cuore delle attività dedicate ai più piccoli sarà il Villaggio di Babbo Natale in Piazza Todeschini. Qui, fino al 24 gennaio, famiglie e bambini troveranno laboratori, scenografie tematizzate e momenti pensati per vivere la magia delle feste.
A illuminare il centro cittadino penseranno invece le nuove luminarie natalizie in fibra di vetro, progettate per dare un colpo d’occhio ancora più elegante e scenografico all’intero percorso urbano.
L’intero programma si svilup-
Ventilazione
tutte le generazioni”
perà in modo diffuso tra il centro, Giarre e Monteortone, con iniziative quotidiane pensate per garantire un costante movimento di visitatori e offrire ogni giorno un motivo diverso per vivere Abano in versione natalizia.
Il cartellone sarà ricco anche di momenti musicali e performativi: dalle performance itineranti che animeranno vie e piazze ai concerti della Wind Brass Band, della Bub Band e della Fanfara degli Alpini, fino alla rassegna “A teatro con mamma e papà”, che porterà famiglie e bambini a scoprire spettacoli pensati per tutte le età. Non mancherà infine la tradizionale Babby Bike, un appuntamento che unisce sport, divertimento e partecipazione cittadina, diventando ogni anno uno dei momenti più festosi e coinvolgenti delle feste.
Sul fronte culturale, il Museo di Villa Bassi-Rathgeb ospita dal 22 novembre scorso, fino al prossimo mese di marzo, la mostra: Leonor Fini e le collezioni grafiche di Villa Bassi Rathgeb, arricchita da incontri, visite guidate e appuntamenti collaterali. “Il Natale è il momento in cui una comunità si ritrova, si riconosce e riscopre la bellez-
za dello stare insieme - dichiara il Sindaco Federico Barbierato -. Con Abano Street Christmas e con le nuove attrazioni, come la pista di pattinaggio, vogliamo offrire a cittadini e visitatori un periodo di serenità, condivisione e magia. Abbiamo costruito un programma ampio e inclusivo, capace di coinvolgere tutte le generazioni e di valorizzare ogni angolo della città. L’importanza di un cartellone capace di mettere in rete cultura, commercio, turismo e associazioni era un nostro obiettivo e in questo modo creiamo attrazioni
diffuse in tutta la Città, capaci di generare movimento, sostenere l’economia locale e rafforzare l’identità di Abano Terme come città viva, accogliente e pronta a emozionare”. L’assessore alle manifestazioni, Ermanno Berto, sottolinea: “L’obiettivo dell’amministrazione è trasformare Abano Terme nel cuore pulsante delle festività natalizie, incentivando le visite e rafforzando il sostegno alle attività locali. Stiamo costruendo una vera brand identity del Natale aponense, capace di crescere anno dopo anno”.
Villaggio e mercatino: sarà in piazza il fulcro delle festività tra spettacoli, musica ed eventi
AMontegrotto Terme il Natale arriva in grande stile con il “Villaggio di Babbo Natale”, il mercatino natalizio che animerà piazza Primo Maggio e piazza Carmignoto dalle 10 alle 19 nei fine settimana del periodo delle festività, fino al 6 gennaio. Un percorso suggestivo tra casette innevate, artigiani, prodotti fatti a mano e specialità gastronomiche, dove immergersi in un’atmosfera fiabesca e trovare idee regalo per ogni gusto.
Cuore pulsante del villaggio sarà naturalmente Babbo Natale, accompagnato dai suoi elfi: i bambini potranno incontrarlo nei pomeriggi del 13-14 e 20-24 dicembre, consegnargli la letterina e scattare una foto ricordo. Nei giorni in cui sarà impegnato al Polo Nord, resterà comunque disponibile il suo trono per una foto speciale. Il ricco programma degli eventi prevede spettacoli, musica e animazioni per tutte le età. Si parte sabato 13 dicembre con bolle giganti, giochi di fuoco e il concerto della cartoon band Castalia. Tra gli appuntamenti più attesi, il Christmas Cosplay Party, i tamburini itineranti, il Mago del Natale, la sfilata dei Krampus, laboratori crea-
tivi, DJ set e il grande “Dream with Lasershow” del 26 dicembre. Una magia di fasci di luce colorati dallo stile unico all’improvviso squarceranno il buio. Effetti laser multicolore che catturano l’iride al primo sguardo, si staglieranno in aria come luce pulsata su musica d’impatto, prendendo forme ricercate sull’immenso foglio nero del cielo. Una palette di nuances suggestive creerà un tetto stroboscopico dall’effetto vintage e dando spazio ad un mare di emozioni. Non mancheranno concerti live, artisti di strada e l’attesa festa “Aspettando Capodanno”.
Dal 3 al 5 gennaio sarà il turno della Befana, che incontrerà grandi e piccoli, mentre il 4 gennaio sono previsti i racconti animati sulla sua storia. Il 5 gennaio chiuderà la rassegna il concerto di Lisa Trovato con un repertorio soul e rhythm & blues. il 6 gennaio alle 15.30 da piazza Roma l’originale e coinvolgente “Sfilata delle befane”: tutti, ma proprio tutti, sono invitati a sfilare vestiti da Befana o Befano.
Chiunque può partecipare ed essere protagonista della sfilata, basta indossare qualche abito vecchio e magari portarsi dietro una scopa. Alle 16 in piazza Mercato “Viene
“Abbiamo costruito un cartellone natalizio - spiega l’assessore alla Cultura Pier Luigi Spontoncon proposte pensate per ogni fascia d’età. Dalle iniziative dedicate ai bambini agli spettacoli musicali per adulti, dai momenti culturali a quelli conviviali: vogliamo che tutti possano trovare un’occasione per vivere la magia del Natale a Montegrotto. La varietà del programma riflette la nostra volontà di creare momenti di festa inclusivi, che rafforzino il legame con la comunità e l’accoglienza verso i visitatori”.
Nicola Stievano
Corni, fiaccole e campanacci per la sfilata dei Krampus, i diavoli “buoni” di San Nicola
Uno dei momenti più originali e attesi del Natale a Montegrotto sarà la riproposizione della leggenda dei Krampus con “Damnatus nomine”, con la fortunata sfilata che già l’anno scorso aveva riscosso un ottimo successo. Dalla tradizione altoatesina e tedesca i Diavoli di San Nicola ritornano infatti a Montegrotto Terme per spaventare i “cattivi”. Sono demoni, brutti ma redenti, che tradizione vuole insegnino a comportarsi bene per non diventare come loro. La leggenda narra che il vescovo San Nicola avesse un servitore fidato, denominato Kramupus: un demone sconfitto dal santo e costretto per questo a servirlo. I nostri demoni (Damnatus Nomine) domenica 21 dicembre sfileranno lungo Viale Stazione fino a Piazza Carmignoto
con corni, fiaccole e campanacci: uno spettacolo mozzafiato che ha origini antichissime e che trova a Montegrotto una collocazione ideale. Le maschere sono interamente realizzate da artigiani specializzati e le fiaccole usate simboleggiano la rinascita e il trionfo del bene sul male.
“Siamo entusiasti di riproporre i Krampus, - sottolinea il sindaco Riccardo Mortandello - che lo scorso anno hanno riscosso un successo straordinario richiamando visitatori da tutta la provincia e oltre. Un evento che è diventato un appuntamento imperdibile e che quest’anno si inserisce in un programma natalizio ancora più ricco, capace di valorizzare il nostro centro storico e di offrire a Montegrotto Terme una nuova dimensione di
attrattività anche nel periodo delle feste”.
Durante il periodo natalizio saranno numerosi gli appuntamenti tra fiaba e magia per i bambini, in biblioteca civica Alda Merini: il 13 dicembre il laboratorio di candele, il 28 la fiaba del “folletto ciabattino”, il 4 gennaio lo spettacolo della Befana. (n.s.)
Sponton: “Con questa varietà di eventi vogliamo creare momenti di festa inclusivi, che rafforzino il legame con la comunità e l’accoglienza verso i visitatori”
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viene la Befana da una terra assai lontana...”chiuderà la rassegna natalizia con animazioni e musica.
In un decennio giù 60 pini nel quartiere Pescarini
P artirà con il nuovo anno il vasto intervento di riqualificazione del patrimonio arboreo del quartiere Pescarini, ad Abano Terme, un progetto atteso e costruito nel tempo grazie al lavoro dell’amministrazione comunale e alla competenza di Simone Petrin, specialista nella progettazione del verde. Dopo anni di monitoraggi costanti, rimonda del secco, potature, prove di stabilità e manutenzioni su oltre 300 pini domestici, il Comune ha scelto di avviare un percorso più profondo e organico, capace di garantire sicurezza, equilibrio ecologico e un miglioramento complessivo del paesaggio urbano. Il progetto entrerà concretamente nel vivo nei primi mesi del 2026, quando inizieranno gli abbattimenti selettivi: in dieci anni interesseranno circa una sessantina di piante, senza superare il limite del 20% del patrimonio arboreo complessivo. La prima annualità sarà quella più impegnativa, ma sempre seguendo i criteri tecnici indicati da Petrin, che ricorda come interventi troppo invasivi potrebbero destabilizzare gli esemplari rimanenti. Le alberature rimosse saranno progressivamente sostituite con nuove specie — aceri, magnolie, querce, carpini — scelte per creare un mosaico di forme e colori e per ridurre la vulnerabilità a patogeni specifici, evitando le criticità legate ai viali monospecifici. Il Comune ha investito circa 200.000 euro per avviare questa prima fase di riqualificazione, che comprende anche interventi sulla viabilità locale, spesso danneggiata dalle radici dei pini. L’obiettivo è quindi duplice: migliorare il verde e rendere più sicure e funzionali le infrastrutture del quartiere. A questo importante intervento si affiancheranno quelli del Gruppo Alì, previsti nell’ambito degli accordi urbanistici legati alla realizzazione del nuovo parco commerciale Aponense, in via Giusti. Il Gruppo della famiglia Canella opererà su circa una decina di piante nell’area di via Previtali, contribuendo alla riqualificazione complessiva di una zona strategica della città. Parallelamente, il Gruppo Alì pianterà almeno altre 60 nuove piante nel Parco dei Giu-
sti, sempre nelle vicinanze di via Previtali, ampliando e rafforzando il polmone verde a servizio di residenti e famiglie. Per il sindaco Federico Barbierato: “Questo insieme coordinato di interventi rappresenta una scelta strategica che unisce tutela dell’ambiente, sicurezza, decoro urbano e sviluppo armonico della città”, dice il primo cittadino. “L’inizio del 2026 segnerà quindi l’avvio di un percorso di rigenerazione ambientale che renderà il quartiere Pescarini più accogliente, più sicuro e soprattutto più sostenibile nel lungo periodo”. “La ditta si chiama
Pronto Soccorso Alberi”, conclude l’assessore ai Lavori Pubblici, Gian Pietro Bano, “nome emblematico, che rappresenta i nostri intenti,
che sono quelli prima di tentare di salvare le piante e non di abbattere senza motivo”.
Federico
Franchin
Due nuovi boschi urbani grazie ad Alì
Abano Terme celebra la Giornata Nazionale dell’Albero con un intervento di forestazione urbana che segna un passo importante nella strategia verde della città. Grazie alla collaborazione tra Comune, Alì Supermercati e WOWnature di Etifor, sono nate due nuove aree boschive: Bosco Magica-Mente in via Cesare Battisti e Rifugio Verde in via Guazzi. In totale sono stati messi a dimora 1.523 tra alberi e arbusti, frutto delle donazioni dei clienti Alì e del contributo dell’azienda. Protagonisti della giornata sono stati 160 bambini delle classi prime delle scuole primarie Busonera, De Amicis, Giovanni XXIII, Manzoni e Pascoli, che hanno anche scelto i nomi dei nuovi boschi.
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WOWnature, hanno piantato le prime essenze imparando a riconoscerle e a comprenderne il valore, trasformando l’esperienza in un gesto di cura verso il territorio. Il progetto segue il modello della forestazione urbana naturaliforme, pensata per potenziare gli ecosistemi locali e generare benefici ambientali di lungo periodo. Le nuove aree verdi fungeranno da corridoio ecologico vicino a corsi d’acqua e spazi naturali residui, contribuiranno alla mitigazione climatica assorbendo CO2. Con oltre quindici specie autoctone – tra cui Farnia, Carpino bianco, Pioppo bianco, Olmo campestre e Ontano nero – ricostituiranno inoltre il querco-carpineto planiziale un tempo tipico della zona “MagicaMente Bosco e Rifugio Verde sono nuovi polmoni per la città, luoghi di tutela della fauna e di crescita civica per i nostri giovani cittadini, un dono per il futuro”, ha dichiarato il sindaco Federico Barbierato. Per Alì è intervenuto l’ingegner Alberto Marzotto, che ha sottolineato: “Donare alberi significa prendersi cura dell’aria, della biodiversità e del benessere della comunità. Oggi i bambini hanno messo radici nel futuro della loro città”. (f.f.)
Federico Barbierato Abano
La fiaccola olimpica accende la città
A bano Terme si prepara a vivere un appuntamento destinato a lasciare il segno: martedì 20 gennaio la Via Olimpica della fiaccola di Milano Cortina 2026 attraverserà la città, portando entusiasmo, visibilità e nuove opportunità per tutto il territorio termale. Un riconoscimento che conferma il ruolo sempre più centrale di Abano nel panorama nazionale del benessere e dello sport. “La fiaccola che passa per Abano è un’opportunità enorme”, afferma il sindaco Federico Barbierato, convinto che l’evento rappresenti molto più di una parentesi scenografica. “Significa entrare ufficialmente nel racconto olimpico, comparire nelle mappe e nelle comunicazioni della Olympic Torch Relay, inserirsi in una narrazione globale fondata su benessere, sport, salute e sostenibilità, esattamente i valori delle nostre terme”. Per Barbierato, il passaggio della fiaccola certifica un percorso avviato da tempo: Abano come vera sport and wellness destination, sostenuta da nuove infrastrutture. “Il passaggio della fiaccola non è un dettaglio simbolico, è una leva di comunicazione potentissima”, sottolinea il sindaco, ricordando come gli studi internazionali sui Torch Relay evidenzino aumenti di ricerche online, interesse
turistico e citazioni mediatiche attorno alle città coinvolte. A offrire una lettura complementare è Marco Gottardo, direttore di Federalberghi Terme Abano e Montegrotto. “Nel periodo olimpico non prevediamo un incremento significativo delle presenze”, osserva. “Siamo lungo la direttrice Milano-Cortina e qualche ricaduta ci sarà, ma non tale da influenzare la programma-
Al via la stagione in prosa
zione della stagione 2026”. Tuttavia Gottardo riconosce il valore promozionale dell’evento: “Ci aspettiamo ritorni in termini di notorietà. Vogliamo far conoscere le terme anche come destinazione a misura di sportivo, un obiettivo su cui stiamo lavorando con convinzione”.
Federico Franchin
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Ha preso il via la 36esima stagione di prosa “Abano Teatro”, organizzata in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale del Veneto. Un cartellone ricco e variegato che, fino ad aprile, animerà il Teatro Marconi di Via San Pio X con dieci spettacoli capaci di spaziare tra generi, linguaggi e registri diversi: dalla commedia brillante al teatro civile, dal gospel al teatro di figura, dal circo contemporaneo alla narrazione. Gli appuntamenti di gennaio sono: il 15 gennaio con il Teatro del Drago e un originalissimo “Pinocchio”, dove teatro di figura, musica e colore danno vita a un racconto poetico e visionario ispirato alle tavole di Alain Letort. Giovedì 22 gennaio sarà invece il turno della compagnia CircArtis con “Bianco – In equilibrio tra corpo e poesia”, creazione di circo-danza diretta da Antonio Giarola: un’opera di poesia visiva in cui il corpo diventa linguaggio e movimento diventa parola. Il 5 febbraio in scena Mario Pirovano con “Lu Santo Jullàre Françesco”, tratto dal celebre testo di Dario Fo: un ritratto umano e spirituale di San Francesco, narrato con ironia e profondità attraverso la voce di un maestro del teatro di narrazione.
abano terme NEWS
Care concittadine e cari concittadini, il Comune di Abano Terme è lieto di presentare la mostra “Leonor Fini e la collezione gra ca Bassi Rathgeb. Segni e invenzioni dal Rinascimento al Novecento”, ospitata al Museo Villa Bassi - Rathgeb. L’esposizione valorizza una sezione ancora poco esplorata della collezione permanente e o re al pubblico un percorso di approfondimento attraverso cinque secoli di arte gra ca, dai maestri del Rinascimento alle personalità del Novecento.
La mostra, realizzata grazie al lavoro dei curatori, del comitato scienti co, dei partner istituzionali e arricchita anche dalla generosa donazione dell’Ambasciatore Ugo Gabriele de Mohr, che arricchisce il patrimonio del Museo con un nucleo signi cativo di opere, rappresenta un’ulteriore tappa del percorso di crescita culturale del Museo e della Città. Auspichiamo che questa iniziativa possa offrire al pubblico che la visiterà un’occasione di conoscenza e di dialogo con il nostro grande patrimonio artistico.
ABANO TEATRO
Città di Abano Terme
Federico Barbierato Sindaco di Abano Terme
Michela Allocca Assessore alla Cultura
città di montegrotto terme
DAL 6 DICEMBRE 2025 AL 6 GENNAIO 2026
dalle 10:00 alle 19:00 | Piazza Primo Maggio IL VILLAGGIO DI BABBO NATALE E MERCATINO NATALIZIO da SABATO 06 a LUNEDÌ 08 DICEMBRE; SABATO 13 e DOMENICA 14 DICEMBRE; da SABATO 20 a MERCOLEDÌ 24 DICEMBRE; da VENERDÌ 26 a LUNEDÌ 29 DICEMBRE; da SABATO 03 a MARTEDÌ 06 GENNAIO 06, 07, 08, 13, 14, 20, 21, 22, 23 E 24 DICEMBRE dalle 15:00 alle 19:00 | Piazza Primo Maggio INCONTRIAMO BABBO NATALE E GLI ELFI
SABATO 06 DICEMBRE
dalle 15:30 | Piazza Carmignoto TAGLIO DEL NASTRO
DEL VILLAGGIO DI BABBO NATALE
dalle 15:30 | Piazza Primo Maggio ARRIVANO LE MASCOTTE
alle 16:00 e alle 17:00 | Piazza Primo Maggio
LETTURA FIABE “La cena di Natale” e “Julenisse e la luna viaggiante” alle 17:00 | Piazza Carmignoto SPETTACOLO BELLYDANCE DI NATALE
DOMENICA 07 DICEMBRE dalle 15:00 alle 19:00 | Piazza Primo Maggio
LABORATORIO DI NATALE PER BAMBINI: “LA FABBRICA DEI REGALI” Partecipazione libera alle 17:30 | Piazza Carmignoto MUSICAL XMAS HAZBIN HOTEL
LUNEDÌ 08 DICEMBRE
dalle 17:00 | Piazza Roma
GOSPEL VOICES FAMILY - Concerto Gospel a seguire ACCENSIONE DELL’ALBERO DI NATALE
alle 21:00 | Oratorio della Madonna Nera “JUBILAEUM” - Concerto per il Giubileo
SABATO 13 DICEMBRE
dalle 16:00 | Piazza Primo Maggio
GIADA E LE BOLLE GIGANTI, IL CAPPELLO
SPARABOLLE E LE BOLLE DI FUOCO
dalle 16:00 | Corso delle Terme
NATALE IN CORSO DELLE TERME
dalle 17:00 | Piazza Carmignoto
SPECIALE COMIX & COSPLAY
Con CASTALIA CARTOON BAND
alle 16:00 - 1° turno | alle 17:30 - 2° turno
Biblioteca Civica Alda Merini
LABORATORIO DI CANDELE NATALIZIE
DOMENICA 14 DICEMBRE
ERRY CHRISTMAS M
MONTEGROTTO TERME
dalle 09:00 | Piazza Carmignoto, Piazza Primo Maggio, viale Stazione e vie limitrofe
MERCATINO VINTAGE
E MERCATO DI NATALE
alle 16:30 | Piazza Carmignoto
CHRISTMAS COSPLAY PARTY
alle 18:00 | Centro Comunale Gino Strada
NOTE DI NATALE
Concerto per Coro e Strumenti
Musiche e Canti Natalizi, dall’antico al moderno
alle 21:00 | Chiesa di S. Gregorio Barbarigo
“WHITEVOICES FOR A WHITE CHRISTMAS” Concerto
SABATO 20 DICEMBRE
alle 16:00 | Piazza Primo Maggio
SPETTACOLO DI MAGIA
con il Mago del Natale David Angel alle 19:00 | Piazza Carmignoto
AUGURI DAGLI “AMICI DEL TABARRO”
alle 21:00 | Duomo Santi Pietro ed Eliseo CONCERTO DI NATALE
DOMENICA 21 DICEMBRE dalle 17:30 | Partenza da Viale Stazione verso Piazza Carmignoto
ARRIVANO I DIAVOLI DI SAN NICOLA La Leggenda dei KRAMPUS ritorna a Montegrotto Terme
LUNEDÌ 22 DICEMBRE dalle 15:00 alle 19:00 | Piazza Primo Maggio
LABORATORIO DI NATALE PER BAMBINI: “LA FABBRICA DEI REGALI” Partecipazione libera
MARTEDÌ 23 DICEMBRE alle 18:00 | Piazza Carmignoto CHRISTMAS DJ PARTY con ROBERTO STOPPA DJ
MERCOLEDÌ 24 DICEMBRE dopo la S. Messa | Piazza Roma
AUGURI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE a seguire LA GRAN DAMA
VENERDÌ 26 DICEMBRE dalle 17:30 alle 18:30 | Piazza Carmignoto DREAM WITH LASERSHOW
SABATO 27 DICEMBRE alle 16:30 | Piazza Carmignoto CONCERTO ACOUSTIC BOX
DOMENICA 28 DICEMBRE dalle 15:30
Piazza Primo Maggio e Piazza Carmignoto I GIULLASTRI E IL FENICOTTERO DISPETTOSO alle 17:00 | Biblioteca Civica Alda Merini IL FOLLETTO CIABATTINO
LUNEDÌ 29 DICEMBRE alle 17:00 | Piazza Carmignoto DJ SET ASPETTANDO CAPODANNO
MERCOLEDÌ 31 DICEMBRE | alle 22:00
GIOVEDÌ 01 GENNAIO | alle 17:00 Palaberta
SIMPI THE FEST – IL BEST DELLE FESTE con Marco e Pippo prevendite biglietti: www.ticketone.it
SABATO 03 GENNAIO
dalle 15:00 alle 19:00 | Piazza Primo Maggio
LA BEFANA INCONTRA I BAMBINI E I GRANDI
alle 21:00 | Chiesa Turri bassa
NOTE DI NATALE - Coro di San Pietro
DOMENICA 04 GENNAIO
dalle 15:00 alle 19:00 | Piazza Primo Maggio
LA BEFANA INCONTRA I BAMBINI E I GRANDI
alle 15:00, alle 16:30 e alle 18:00 | Piazza Primo Maggio
RACCONTI ANIMATI
alle 17:00 | Biblioteca Civica Alda Merini
SPETTACOLO BEFANA - ALBUM DI VANIGLIA
LUNEDÌ 05 GENNAIO
dalle 15:00 alle 19:00 | Piazza Primo Maggio
LA BEFANA INCONTRA I BAMBINI E I GRANDI
alle 17:00 | Piazza Carmignoto
LISA TROVATO E LA SUA BAND
MARTEDÌ 06 GENNAIO
dalle 15:30 | Partenza da Piazza Roma fino a Piazza
Mercato
SFILATA DELLE BEFANE dalle 16:00 | Piazza Mercato
FESTA DELLA BEFANA
La tradizione continua: dall’8 dicembre torna l’esposizione dei presepi a Villa Draghi.
Èpartito nel mese di novembre, con conclusione prevista entro fine anno, l’intervento di illuminazione di un nuovo tratto dell’anello ciclabile dei Colli Euganei che attraversa la frazione di Turri. Dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni dal Consorzio di Bonifica e dall’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, il Comune di Montegrotto Terme ha dato il via ai lavori che interesseranno l’intero percorso da Viale della Croce Rossa fino al parcheggio di via Oriana Fallaci, per una lunghezza complessiva di oltre un chilometro. “L’intervento, del valore di 90.000 euro, sarà realizzato interamente grazie ai fondi ottenuti attraverso il bando Pnrr per la riqualificazione energetica, senza alcun onere per le casse comunali e per i cittadini”, spiega il sindaco Riccardo Mortandello. Un risultato che si inserisce in una strategia di lungo periodo, che ha permesso all’amministrazione comunale di intercettare negli anni oltre 450.000 euro di finanziamenti a fondo perduto, destinati alla realizzazione di nuova illuminazione pubblica in varie zone del territorio, tra cui tratti dell’anello ciclabile, Viale della Croce Rossa e altri interventi strategici.
“Tutti i lampioni installati – sottolinea il consigliere delegato Omar Turlon – saranno
dotati di tecnologia Led ad alta efficienza energetica, garantendo un duplice vantaggio: maggiore sicurezza per ciclisti e pedoni e significativo risparmio energetico nel lungo periodo”. Con questo intervento prosegue l’opera di illuminazione dell’anello ciclabile che attraversa Montegrotto Terme, permettendo ai residenti di Turri e ai numerosi turisti che scelgono il territorio di utilizzare il percorso in totale sicurezza anche nel-
le ore serali. “Il progetto – aggiunge Turlon – prevede inoltre l’installazione di panchine e cestini portarifiuti lungo tutto il tracciato, collegato direttamente al Parco di via Fallaci, dove è già stato realizzato un moderno percorso vita. Si tratta di un intervento che coniuga sicurezza, comfort e sostenibilità, rendendo l’anello ciclabile sempre più fruibile e attrattivo per tutti”.
Federico Franchin
“La musica è nella mia testa”: Marini racconta la forza di rinascere
Si è svolto qualche settimana fa nella Biblioteca Civica Alda Merini di Montegrotto Terme la presentazione del libro La musica è nella mia testa, ultima opera di Damiano Marini. Al centro del volume, la storia di Valerio, un uomo che dopo un grave incidente è costretto a reinventare se stesso, affrontando un percorso complesso di ricostruzione interiore. Una vicenda che mette a fuoco resilienza, determinazione e il coraggio di ripartire. A dialogare con l’autore è stata Silvia Giralucci, che ha guidato un confronto aperto sui temi della disabilità, del cambiamento personale e delle risorse interiori che permettono di affrontare le sfide più dure. La serata si inserisce nel progetto “Io sono l’altro”, promosso dal Comune di Montegrotto Terme in collaborazione con le cooperative Solaris e Nuova Idea. L’iniziativa comprende un programma di appuntamenti rivolti a cittadini e scuole, con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’inclusione e valorizzare la diversità come elemento essenziale di una comunità più consapevole e accogliente. (r.p.)
Comune e Consorzio per la realizzazione di due interventi per migliorare la sicurezza idraulica nel bacino Colli Euganei.
Il Consorzio di bonifi ca Bacchiglione ha proposto un accordo di programma al Comune di Montegrotto Terme per effi cientare la gestione idrica nella zona dei Colli Euganei e migliorare la sicurezza idraulica del Comune. L’accordo, frutto di una collaborazione tra le due Amministrazioni, prevede la realizzazione di una vasca di laminazione lungo lo scolo Paiuzza - Rialto a nord dell’impianto idrovoro di Montegrotto, che consentirà di intercettare e contenere temporaneamente le portate d’acqua derivanti da fenomeni meteorici intensi, rilasciandole gradualmente a valle, al fi ne di evitare sovraccarichi sull’impianto e ridurre il rischio di esondazioni nelle aree a valle. Inoltre il progetto prevede il risezionamento e la pulizia della fossatura in prossimità di Via Don Gnocchi e l’installazione valvole antiriflusso, con lo scopo di migliorare la funzionalità della rete idraulica minore e
la sicurezza delle aree urbanizzate. Il Comune di Montegrotto Terme intende affi dare al Consorzio l’area necessaria alla realizzazione della vasca di espansione, formalizzando la disponibilità del suolo pubblico e consentendo al Consorzio di procedere con la progettazione e la realizzazione dell’opera. Grazie alla costruzione di questo bacino è possibile ridurre i picchi di piena quando si verifi cano eventi meteo eccezionali, in quanto tali strutture permettono di regolare le portate in ingresso all’impianto idrovoro, garantendo un regime di deflusso più regolare e gestibile.
generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio
Parallelamente, la manutenzione della rete idraulica minore, fossi, scoline e capifossi assume una funzione strategica in un territorio soggetto a precipitazioni sempre più intense e frequenti, che richiedono una rete di scolo effi ciente per evitare allagamenti della viabilità e
delle aree urbanizzate. «Questo accordo è un altro esempio virtuoso della sinergia che abbiamo instaurato con le Amministrazioni comunali del nostro territorio, un esempio di collaborazione proattiva volta al miglioramento della gestione dell’acqua nel territorio. Questi lavori sono un investimento concreto nella sicurezza del territorio e grazie a questa progettazione si vuole migliorare la capacità di prevenzione del rischio idraulico, garantendo maggiori condizioni di sicurezza per i residenti, le infrastrutture e le aree urbane – afferma Silvano Bugno, Presidente del Consorzio di bonifi ca Bacchiglione. In un contesto climatico sempre più caratterizzato da eventi estremi, queste opere diventano stru-
menti essenziali per la resilienza del territorio». La spesa complessiva per la realizzazione degli interventi è pari a euro 75.000 interamente fi nanziati dal Comune di Montegrotto Terme. I lavori si inseriscono all’interno del piano di mitigazione del rischio idraulico per il bacino Colli Euganei che, anche durante le eccezionali precipitazioni di fi ne agosto, è stato fortemente colpito da situazioni di criticità idraulica. I lavori prenderanno avvio nel 2026.
CONSORZIO DI BONIFICA
Bacchiglione
Sicurezza. Il progetto ha ottenuto l’ammissione al finanziamento del Ministero dell’Interno
Ecco i nuovi occhi elettronici
Finanziato con 73mila euro dal Ministero, il progetto “Terme Sicure” amplia la videosorveglianza di Montegrotto Terme lungo Viale Stazione. Prevista l’installazione di nuove telecamere e una rete coordinata tra enti per migliorare sicurezza e qualità della vita.
GSintoniz zati sul
Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche radio con una qualità audio per fetta.
rande soddisfazione per Montegrotto Terme: il progetto di videosorveglianza urbana “Terme Sicure”, presentato dall’Amministrazione Comunale, ha ottenuto l’ammissione al finanziamento del Ministero dell’Interno. Lo stanziamento previsto ammonta a 73mila euro, pari al 50% dell’investimento complessivo di 146 mila euro necessario per completare l’intervento, collocando la città alla posizione 132 nella graduatoria nazionale dei progetti finanziabili. Un riconoscimento importante, che premia l’impegno dell’Amministrazione nel campo della sicurezza urbana e la capacità di proporre un progetto concreto e strategico, volto a tutelare cittadini e turisti. Il piano di realizzazione prevede un orizzonte temporale di circa 24 mesi e punta a completare la copertura di videosorveglianza lungo l’intera dorsale di Viale Stazione, dall’intersezione con Via degli Scavi fino a Piazza Roma. In questo modo, il nuovo sistema si integrerà con quello già esistente, che parte dalla Stazione Ferroviaria e si estende fino a Via Scavi, garantendo una continuità di controllo lungo l’asse principale del centro cittadino. L’intervento prevede l’installazione di nuove apparecchiature in quattro siti strategici: quattro videocamere multisensor a quattro ottiche, capaci di riprendere l’intera area stradale, e sette videocamere dedicate alla lettura targhe in doppio senso di marcia. Questi dispositivi si aggiungono ai 32 occhi elettronici già operativi lungo il tratto recentemente riqualificato
di Viale Stazione, che assicurano un controllo capillare delle zone a maggior transito e fungono da deterrente per comportamenti illeciti. Con il nuovo investimento, la dorsale sarà completamente monitorata e interconnessa, aumentando il livello di sicurezza e prevenzione sul territorio. Tutte le apparecchiature saranno collegate tramite fibra ottica dedicata e integrate nel sistema di controllo già operativo, che coinvolge il Municipio, la biblioteca, il Comando di Polizia Locale e la Stazione dei Carabinieri. L’obiettivo è creare una rete coordinata di monitoraggio, capace di garantire un intervento tempestivo e una lettura immediata delle situazioni critiche, riducendo i tempi di risposta e migliorando l’efficacia delle operazioni di controllo. “La sicurezza è un gioco di squadra”, sottolinea il sindaco di Montegrotto Terme. “Realizzare sicurezza urbana signi-
fica non solo prevenire e reprimere i reati, ma anche migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei turisti. Questo progetto rappresenta un vero e proprio occhio sulla città, in grado di completare la copertura già esistente lungo la dorsale del centro e di rafforzare le zone ancora scoperte. È un investimento concreto per il presente e per il futuro della nostra comunità”. Con “Terme Sicure”, Montegrotto Terme rafforza il proprio impegno nella tutela del territorio, confermando la capacità dell’Amministrazione di combinare tecnologia e strategia nella protezione dei cittadini. Il progetto non solo amplia la rete di videosorveglianza, ma valorizza anche il concetto di sicurezza partecipata, dove istituzioni e comunità collaborano per creare un ambiente urbano più sicuro, moderno e vivibile.
Federico Franchin
Violenza in famiglia, Mortandello: “Massima collaborazione tra istituzioni per proteggere
Il sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello, esprime il proprio apprezzamento per l’operazione condotta dai Carabinieri della stazione cittadina, che hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo ritenuto responsabile di gravi maltrattamenti e atti persecutori contro la madre e la sorella. Mortandello ricorda come il caso fosse seguito da tempo anche dall’Amministrazione comunale, attraverso i Servizi Sociali e la Polizia Locale, che avevano monitorato con attenzione l’evolu-
zione della situazione. “Avevamo tentato ogni strada possibile per offrire un percorso di aiuto - sottolinea - anche in collaborazione con il medico di base di Abano Terme, che ringrazio per la disponibilità. Era stato avviato un accertamento sanitario obbligatorio, ma la valutazione medica non aveva riscontrato le condizioni per un trattamento sanitario obbligatorio”. Il primo cittadino evidenzia come il perdurare dei comportamenti violenti avesse ormai superato ogni soglia di tollerabilità, coinvolgendo non solo i familiari ma anche la comunità
i più fragili”
locale, come dimostrato dal grave episodio avvenuto lo scorso giugno nella chiesa di Montegrotto Terme. “In questa fase l’arresto si è rivelato l’unico strumento efficace per fermare l’escalation e tutelare le vittime”. Mortandello conclude richiamando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, Forze dell’Ordine e rete territoriale: “Il nostro pensiero va soprattutto alla madre anziana, alla sorella e ai familiari che hanno vissuto anni di sofferenza. Continueremo a lavorare insieme per garantire sicurezza e benessere alla nostra comunità”.(r.t.)
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è una mattina di lavoro come tante. Michela sta completando una proposta di ristrutturazione: sul monitor la pianta di un appartamento in revisione, sul tavolo i campioni necessari per definire le scelte con il cliente. Il suo metodo è chiaro fin da subito: partire dagli usi quotidiani della casa e costruire soluzioni reali, pensate per la vita concreta delle famiglie padovane.
La porta si apre e Filippo entra con una piastrella appena ritirata in cantiere, il passo rapido di chi ha già mezza giornata alle spalle. «Mattinata intensa» commenta, appoggiando il campione sul tavolo.
È uno scambio immediato, naturale. Lei pianifica, lui controlla sul campo. Un equilibrio che nasce dall’esperienza: anni di interventi, appartamenti trasformati, bagni ripensati da zero, esterni rifatti e attività commerciali riportate a nuova vita.
do iniziano a toccare le superfici reali capiscono subito cosa preferiscono. È un momento molto utile anche per chiarire costi, tempi e alternative. Meglio essere chiari subito, piuttosto che arrivare a metà strada con dubbi
Ristrutturare e abitare oggi a Padova e provincia:
un incontro con Michela e Filippo di Edilizia PER
Capita di cambiare strada
Sì, quando serve. Un progetto non è mai un blocco immobile: può evolvere.
A volte lo richiede proprio il cantiere. Magari scopriamo che una parete può reggere una soluzione più intelligente o che un impianto può essere migliorato con un intervento minimo.
In quei casi la cosa fondamentale è spiegare perché un’alternativa funziona meglio e cosa comporta. Le famiglie apprezzano molto quando comprendono le
A volte mi basta una sua foto o una sua nota vocale per capire che è meglio correggere un dettaglio o valutare una variante. L’obiettivo è evitare sorprese e arrivare alla fine con un lavoro coerente con ciò che
Edilizia PER segue una gamma ampia di lavori: ristrutturazioni di bagni, appartamenti completi, pavimentazioni esterne, piscine interrate e spazi commerciali. Un raggio d’azione che rispecchia le esigenze di famiglie e attività del territorio.
Approfittiamo del momento per fare alcune domande.
Il cantiere oggi: organizzazione, controllo e presenza
Filippo, cosa cercano oggi le persone quando si parla di cantiere?
Immobiliare PER: selezionare ciò
Il metodo: ascolto, materiali e scelte ragionate
influisce sulla vita di una famiglia.
Qual è il primo passo quando una famiglia vi affida un progetto?
Michela:
tante. Ogni casa ha una storia diversa: c’è chi lavora spesso da casa, chi ha bambini piccoli, chi ha un bagno minuscolo che vuole far respirare. Raccogliamo tutte queste informazioni e iniziamo a tradurle in soluzioni concrete. Poi si passa ai materiali. Molte persone arrivano con una cartella di immagini salvate online, ma quan-
Immobiliare PER è una realtà relativamente
Siamo molto selettivi. Vediamo tanti immobili in città e nei comuni vicini. Valutiamo posizione, esposizione, luminosità, distribuzione degli spazi e, ovviamente, lo stato degli impianti e delle strutture. Ci sono case che “parlano” al primo sguardo e altre che ri-
La consulenza bagno online:
Che in poco tempo si chiariscono molti dubbi
E chi lo desidera può ricevere anche una selezione dei materiali più adatti. La prenotazione si fa dal sito ed è un buon modo per partire con sicurezza,
Il mio compito è capire cosa è davvero realizzabile. Se un immobile permette un intervento sensato, allora ha potenziale. Se per ottenere un risultato buono
Quando troviamo la soluzione giusta decidiamo se ristrutturarla completamente e proporla pronta, oppure presentarla con un progetto che mostri chiaramente come può diventare. Tutti gli immobili diwww.ediliziaper.com, così chi cerca casa può farsi un’idea concreta prima an-
complicate con altri lavori. Come gestite
Con continuità e presenza. Aggiornamenti costanti, sopralluoghi programmati, spiegazioni chiare. La fiducia non si costruisce con i discorsi, ma con ciò che il
E con scelte reali, materiali veri, progetti ragionati. Una famiglia ha bisogno di capire, non di imma-
È fondamentale. Le differenze tra due materiali possono sembrare minime in foto, ma dal vivo cambiano tutto. Qui si confrontano texture, colori, formati e
E per noi è un supporto importante: possiamo valutare subito come una scelta si comporterà poi
Filippo: Con cantieri sempre più organizzati, efficienti e coordinati, perché la complessità tecnica cresce ogni anno.
Michela: E con un rapporto ancora più diretto con le famiglie. I modi di abitare cambiano, così come le priorità. Il nostro obiettivo è rimanere un punto stabile: un percorso chiaro, professionale e seguito dall’inizio alla fine. Edilizia PER e Immobiliare PER sono oggi una presenza solida nel territorio: un luogo in cui progettazione e cantiere dialogano ogni giorno, per ristrutturare case che funzionano davvero nella vita quotidiana e accompagnare le famiglie con un metodo affidabile e concreto.
Edilizia PER Immobiliare PER
In città le scene di un film con Finocchiaro, Tirabassi e Gerardi
M ontegrotto Terme si prepara a vivere un’esperienza cinematografica di grande rilievo: la città sarà infatti uno dei set principali del nuovo film “Election Day”, diretto da Giorgio Amato e prodotto da Eleven Production, con un cast di prim’ordine che vede protagonisti Angela Finocchiaro, Giorgio Tirabassi e Antonio Gerardi. Le riprese si svolgeranno tra Roma e il comune sampietrino, confermando Montegrotto Terme come una delle location centrali dell’opera, destinata sia al grande schermo, con distribuzione Medusa, sia alla televisione sulle reti Mediaset. Si tratta di un progetto importante, fortemente sostenuto dall’amministrazione comunale e dalle realtà locali. Il sindaco Riccardo Mortandello e il presidente del Consorzio Terme e Colli Marketing, Umberto Carraro, hanno infatti creduto fin da subito nel valore promozionale e culturale del film, che
offrirà una vetrina unica alla città e a tutto il Bacino Termale Euganeo. Attraverso la forza narrativa e mediatica del cinema, Montegrotto Terme potrà mostrarsi al pubblico nazionale non solo come meta turistica, ma anche come luogo ricco di atmosfere e suggestioni. I produttori, Bruno Frustaci e Alessandro Campigo, fondatori di Eleven Production, conoscono bene il territorio e le sue potenzialità. Dal 2023 hanno organizzato workshop di recitazione a Villa Draghi, portando ad Abano e Montegrotto attori, registi e professionisti del settore grazie alla collaborazione con Luca Pizzamano, figura molto attiva nel panorama musicale e culturale locale. Questo legame consolidato con il territorio ha reso naturale la scelta di Montegrotto come ambientazione chiave del film, valorizzando non solo la città ma anche la sua comunità e le realtà artistiche locali. Il sindaco Mortan-
dello sottolinea l’importanza dell’iniziativa: “Siamo convinti che la promozione turistica che passa attraverso un film e la sua proiezione porti ricadute molto positive per Montegrotto Terme e per tutta la destinazione turistica delle Terme e dei Colli Euganei”, commenta il primo cittadino. “Ringraziamo il Consorzio Terme Colli Marketing per questa opportunità. Siamo sicuri che anche i cittadini saranno coinvolti, contribuendo a dare grande lustro al nostro territorio”.
Federico
Franchin
Abbattuta la scuola di Turri: sarà ricostruita
Sono già terminati i lavori di abbattimento della scuola Don Milani di Turri Alta, edificio storico che per oltre mezzo secolo ha rappresentato il cuore della frazione. La demolizione, iniziata martedì 4 novembre, ha seguito le operazioni di bonifica e rimozione dei materiali non demolibili, e ha permesso di dare avvio al progetto che trasformerà l’area in un centro polifunzionale destinato ad attività scolastiche, sociali e culturali. Durante la demolizione sono stati recuperati e messi da parte elementi architettonici originari, come gli angolari in trachite e le cornici delle finestre, per rispettare le indicazioni della Soprintendenza ai Beni Architettonici e mantenere un legame tra passato e futuro. L’edificio moderno che sorgerà al posto della Don Milani sarà progettato per diventare un punto di riferimento non solo per Turri, ma per tutto il territorio circostante. “Dopo decenni scriviamo una nuova pagina per il borgo – ha dichiarato il sindaco Riccardo Mortandello –. La nuova Don Milani sarà un luogo di incontro e crescita, un centro civico e culturale che rispetta la storia della comunità e accoglie le generazioni future”. Per motivi di sicurezza, la Polizia Locale aveva chiuso l’area di parcheggio in via Scagliole, con accesso riservato solo a scuolabus e mezzi di soccorso, e le lavorazioni erano state sospese durante gli orari di passaggio dei bambini. Tra i cittadini, emozione e ricordi hanno accompagnato l’abbattimento. Elvio Cognolato, ex sindaco e storico abitante del quartiere, ricorda con affetto le aule, il cortile e i maestri di un tempo: “Vederla andare giù è un dispiacere, ma se la facciata sarà mantenuta come previsto, il nucleo storico del borgo resterà vivo”. Con la demolizione completata, il cantiere è pronto per la fase successiva: gli scavi per le fondazioni del nuovo centro, che avrà una durata complessiva di circa 18 mesi, segnando l’inizio di una nuova vita per Turri Alta. (f.f)
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21 NOVEMBRE 2025 - 6 GENNAIO 2026
Alberi di Natale, scenografie, luminarie e installazioni arricchiscono le principali vie dello shopping del centro storico di Venezia, delle Isole, di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano, Zelarino.
Mercatino natalizio a Mestre in Piazza Ferretto e vie limitrofe. Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, mostre, teatri.
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Questo Natale, al tuo menù ci pensiamo noi!
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La vittoria. Un traguardo straordinario per il giovane pilota classe 2014
Pistore, il baby talento del kart è campione
U
n traguardo straordinario per il giovane pilota Giovanni Pistore, classe 2014, che a soli 11 anni ha conquistato la vittoria nella Finale Nazionale del Rotax Max Challenge Italia alla Pista Azzurra di Jesolo. Un successo che gli apre le porte della RMC Grand Finals 2025, il mondiale di kart che si terrà in Bahrain dal 29 novembre al 6 dicembre, l’evento più prestigioso al mondo per la specialità, con oltre 400 piloti provenienti da 60 nazioni. Grazie a questo risultato, Giovanni rappresenterà ufficialmente l’Italia nel Team Rotax Italia, insieme ad altri sette piloti selezionati nelle diverse categorie. Nella sua, la Rotax Mini Max, riservata ai ragazzi dai 10 ai 12 anni, saranno 72 i concorrenti in gara per il titolo iridato.
Giovanni corre con il team Drake Motorsport, storico team padovano satellite della Kart Republic di Dino Chiesa, tecnico che ha lanciato campioni come Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Andrea Kimi Antonelli e Alex Zanardi. In pista
è seguito dal meccanico e coach Paolo Gallo, ex pilota professionista, e dal team manager Enrico Bertipaglia. Alla Finale Nazionale di Jesolo, Giovanni ha messo in mostra tutto il suo talento: terzo tempo in qualifica e poi vittoria in tutte e tre le gare, un weekend perfetto che lo conferma tra i migliori piloti italiani della categoria Mini, con la qualificazione al mondiale per il secondo anno consecutivo, un traguardo senza precedenti per un pilota italiano. Il percorso di Giovanni è già ricco di successi: nel 2024 aveva vinto il Campionato Italiano Rotax Under 10, chiudendo secondo assoluto. Nel 2025, nella sua ultima stagione nella categoria Mini, ha collezionato 4 vittorie su 8 gare e 15 podi complessivi, vincendo la Finale Nazionale e risultando primo degli italiani nella classifica generale. Sempre nel 2025 ha ottenuto la vittoria di una gara dell’Europeo CEZ, disputata alla Pista Azzurra di Jesolo, e durante la stagione è stato selezionato come tester ufficiale da diverse
case costruttrici di motori e telai, a conferma del talento riconosciuto a livello internazionale.
Fuori dalla pista, Giovanni frequenta la prima media dell’Istituto Barbarigo di Padova, sezione Cambridge School, e gioca come centrocampista nella squadra Azzurra Due Carrare (categoria Esordienti
Aquasport Terme, lo sport che nasce dall’acqua termale
Dal 2008 Montegrotto e Abano Terme hanno un motivo in più per sentirsi “in forma”: è Aquasport Terme, l’associazione sportiva dilettantistica che ha scelto le piscine termali come palestra naturale. L’idea è semplice ma unica: unire i benefici dell’esercizio fisico con le proprietà terapeutiche dell’acqua termale, calda, avvolgente e naturalmente antinfiammatoria.
Così, ogni corso diventa un’occasione per migliorare la circolazione, combattere la cellulite e vivere un’esperienza di benessere a 360 gradi. L’associazione ha fatto della qualità e della sicurezza il proprio
marchio di fabbrica. Gli istruttori sono qualificati di II livello dalla Federazione Italiana Nuoto e aggiornati costantemente attraverso corsi nazionali e internazionali. Ma non basta la tecnica: ogni partecipante è seguito con attenzione, per sentirsi a proprio agio e ottenere il massimo beneficio da ogni esercizio. Il progetto di Aquasport Terme non riguarda solo la forma fisica. Dietro ogni lezione c’è la volontà di creare momenti di socializzazione e divertimento, trasformando l’attività motoria in un’occasione di incontro e condivisione. Allenamento e benessere diventano così
un’esperienza collettiva, capace di coinvolgere persone di tutte le età. L’associazione invita chiunque voglia provare a scoprire i vantaggi dello sport in acqua termale, garantendo supporto e informazioni per iniziare al meglio. In un ambiente accogliente, tra calore, acqua e professionalità, ogni sessione diventa un piccolo viaggio verso salute, energia e relax. Aquasport Terme Asd continua a crescere, portando avanti con passione un progetto che unisce sport, cura del corpo e piacere dell’acqua termale, in un territorio dove benessere e tradizione si incontrano naturalmente. (f.f.)
2013). Determinato e umile, si allena tutto l’anno tra preparazione fisica, simulatore e test in pista. Con la qualificazione alla RMC Grand Finals 2025, Giovanni porta in alto i colori di Montegrotto Terme, del team Drake Motorsport e dell’intero movimento italiano. Un sogno che continua, con lo sguardo
già rivolto al futuro e alla prossima sfida: il debutto nel 2026 nella categoria Rotax Junior. Un nuovo talento dei motori nazionale porta quindi i colori di Montegrotto e delle Terme Euganee per la soddisfazione di tutto il comprensorio termale.
Federico Franchin
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segue da pag. 1
Imprese, sanità, giovani
Il terzo tema che la Giunta Stefani è chiamato a prendere di petto è certamente quello dei giovani: dal Veneto ogni anno se ne vanno in molti, non solo all’estero ma anche verso Lombardia e soprattutto Emilia Romagna. Tra i fattori che producono questa emigrazione sembra esserci la scarsa vitalità del nostro territorio in termini sociali, occupazionali e di “prospettiva”. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non riconoscono nel Veneto la possibilità di crescere, di cambiare, di essere al passo
e ambiente: le sfide che attendono Stefani
con la modernità e la velocità del tempo. Vero o falso che sia questo, in buona sostanza, è quello che rispondono quando li si interroga nel tentativo di analizzare le motivazioni alla base di questa “fuga” e, nel contempo, quando si cerca di capire perché in Veneto non arrivino giovani da altre regioni o stati europei in numero sensibili. Il quarto dossier urgente sul tavolo è quello ambientale. Il Veneto, per la propria posizione geografica, si trova in una delle aree con l’aria peggiore d’Europa. A questo
Il presidente eletto. Sociale, sanità e lavoro fra i temi
Stefani: “Giunta prima di Natale, gli assessori non faranno politica”
Incassata la netta vittoria alle urne, il presidente neo eletto della Regione Alberto Stefani si è subito messo al lavoro sulla composizione della squadra di governo che, come ha ribadito in più occasioni, sarà messa a punto prima di Natale. Sul toto-assessori, Stefani assicura che terrà conto dell’accordo pre elettorale di coalizione - cinque assessorati per Fratelli d’Italia, quattro per la Lega e uno per Forza Italia - ma l’aspetto più importante sarà quello della competenza specifica. “Una cosa che chiederò agli assessori sarà quella di non occuparsi di dinamiche politiche. - afferma - Chi entra in giunta farà l’assessore al cento per cento e si occuperà cento per cento della propria area di competenza, non di beghe politiche. Servono persone che conoscano il tema di riferimento e che possibilmente abbiano fatto anche il sindaco, un passaggio fondamentale che richiama anche l’importanza di rispondere ai cittadini. Sceglierò in base a questo, anche se in accordo con le segreterie di partito. Terrò per me invece la delega ai giovani”. Di fronte al successo elettorale Stefani prende un impegno preciso: “Chi fa politica deve rispondere delle proprie idee e delle proposte fatte. Abbiamo messo al centro della nostra agenda politica il tema del sociale, della sanità, del lavoro; l’abbiamo fatto con coraggio, tenendo conto di alcuni trend importanti che avremo davanti e abbiamo fatto sì che questi temi diventassero la parte centrale della nostra agenda amministrativa, del nostro programma”.
Sul fronte sanitario ha ribadito un concetto: “La priorità è e sempre dovrà essere la sanità pubblica, in quanto
diritto inalienabile dei cittadini. L’integrazione tra le due è inevitabile, ma la gerarchia non deve cambiare. In Veneto abbiamo il record negativo di accessi impropri al Pronto Soccorso e questo deve cambiare, perché si rischia di non poter gestire le vere emergenze. Alcune Ulss hanno già attivato dei percorsi di telemedicina per le pratiche meno urgenti (attraverso i numeri di assistenza 116 e 117) e intendo replicare questo modello su tutto il territorio regionale”. Per il mondo lavoro il governatore guarda ad una forte integrazione degli istituti di formazione professionale tecnica con le imprese, perché entro il 2030 mancheranno in Veneto 280mila lavoratori qualificati. Inoltre c’è la proposta di un tavolo anti burocrazia per agevolare le aziende. Quanto alle infrastrutture spicca la nuova holding autostradale entro il 2026, per riunire le attuali società del Triveneto e affrontare anche la questione Pedemontana. Sull’addizionale Irpef si deciderà in un secondo momento. Infine una promessa: “Farò il possibile per diventare il rappresentante di tutti i Veneti, anche quelli che non mi hanno votato”. (n.s.)
Il
si sommano i fenomeni, sempre più violenti, determinati dal cambiamento climatico che, trovando un terreno fortemente impermeabilizzato dalla grande cementificazione di tutti questi anni, producono gravi danni. Mentre ci si interroga, anche in modo un po’ morboso, su cosa farà Luca Zaia in futuro, il presidente Alberto Stefani sembra essere già al lavoro consapevole che il Veneto, oggi più che in altri momenti, deve ritrovare la forza per correre.
centronistra. Giovanni Manildo rivendica il risultato
“Il Veneto vuole l’alternativa”
Giovanni Manildo guardando al risultato elettorale sottolinea come i voti ottenuti segnino una svolta per lo schieramento progressista in Veneto. “Dopo anni di arretramento siamo risaliti, è la conferma che in Veneto c’è una parte del Paese che non si rassegna, che vuole un’alternativa, che crede in una politica capace di ascoltare e proporre”. Il candidato del centrosinistra sottolinea il frutto di un lavoro “serio e paziente”, costruito in oltre 120 giorni di campagna elettorale attraverso incontri, ascolto e la definizione condivisa di un programma basato su sette priorità. “Dopo quindici anni di arretramento – osserva – il centrosinistra rischiava la marginalizzazione. Oggi invece ritrova
spazio, voce e credibilità. Abbiamo piantato il chiodo decisamente più in alto”. Valutato positivamente, poi, il risultato ottenuto in città chiave come Padova e Venezia, dove la coalizione di centrosinistra si è imposta sugli avversari. Manildo non ignora però la forte astensione, ulteriore campanello d’allarme per la democrazia regionale che non va sottovalutato né ignorato: “L’affluenza in calo ci preoccupa e dovrebbe interrogare tutta la politica”. Secondo l’ex sindaco di Treviso, il voto conferma che i temi messi al centro della campagna – sanità pubblica, lavoro dignitoso, ambiente, casa, opportunità per i giovani – intercettano una domanda crescente nella società veneta. “Da qui si riparte, con
ancora più convinzione”, sottolinea. Il candidato racconta anche di aver chiamato il neo presidente Stefani per un augurio personale di buon lavoro. “Un gesto doveroso – spiega – ma il nostro impegno non finisce qui. Inizia ora un percorso più ampio: il Veneto ha bisogno di un’opposizione seria, costruttiva e determinata, e ha bisogno di una visione diversa. Noi ci saremo, ogni giorno, per dare voce a chi non ce l’ha”.
La sorpresa. “Resistere Veneto” raccoglie il 5,13%
Szumski esulta: “Abbiamo fatto l’impresa”
“R
esistere Veneto” entra in Regione con due consiglieri, risultato sopra le aspettative per la lista di Riccardo Szumski che supera il 5% con oltre 69 mila voti. L’ex sindaco di Santa Lucia di Piave definisce il traguardo raggiunto “un’impresa”. “Eravamo partiti con pochi mezzi ma tanta volontà e siamo riusciti a raccogliere 30mila firme. Da quel momento abbiamo capito che qualcosa si stava muovendo. L’arrivo dei volontari ha generato un entusiasmo crescente”. Il leader di Resistere Veneto guarda già all’attività in Consiglio regionale e illustra le
priorità del suo programma: “Ci batteremo per una sanità più vicina alle persone, dove i medici possano curare senza pensare solo ai risparmi. Ci occuperemo della montagna, del territorio e proporremo una moneta veneta basata su un credito Irpef trasformato in digitale. Sul tema dell’addizionale Irpef faremo una campagna forte per coinvolgere la popolazione che ha votato per l’autonomia”. Guardando al futuro non nasconde le difficoltà e così si rivolge ai propri sostenitori: “La partita sarà durissima, certo, ma noi scendiamo in campo. E la gio-
cheremo fino all’ultimo minuto, con la stessa passione che avete dimostrato ogni giorno. «Le grandi cose non si fanno da soli, e non si fanno per caso: si fanno insieme». Mai come oggi, queste parole descrivono ciò che abbiamo vissuto”.
Consiglio Regionale. 51 gli eletti, con la formazione della giunta possibili nuovi ingressi
Alla maggioranza 34 seggi, all’opposizione 17
Lega primo partito, seguono Pd e Fratelli d’Italia
FRANCESCO CALZAVARA VALERIA MANTOVAN
FLAVIO TOSI
PAOLO GALEANO
ALESSANDRO DEL BIANCO
ANDREA MICALIZZI
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ALBERTO STEFANI
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GIORGIA BEDIN
MATTEO PRESSI
DIEGO RUZZA
GIAMPAOLO TREVISI
ERIC PASQUALON
NICOLÓ MARIA ROCCO FLAVIO BALDAN
ELISA DE BERTI
LAURA BESIO
JONATAN MONTANARIELLO
JACOPO MALTAURO
SONIA BRESCIANIN
CRISTIANO CORAZZARI STEFANO VALDEGAMBERI
ANNA LESO
ANNA MARIA BIGON
ALESSIO MOROSIN
ROSSELLA CENDRON
PAOLA ROMA
ROSANNA CONTE
DARIO BOND
CARLO CUNEGATO
CLAUDIO BORGIA
GIOVANNI MANILDO
ELENA OSTANEL
FILIPPO RIGO
FRANCESCO RUCCO
CHIARA LUISETTO
ANTONIO MARCO DALLA POZZA
RICCARDO BARBISAN
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FILIPPO GIACINTI
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ROBERTO MARCATO
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ALESSIA BEVILACQUA
ELEONORA MOSCO
ROBERTA VIANELLO
LUCAS PAVANETTO
MONICA SAMBO
MARCO ZECCHINATO
Il commento. L’assemblea generale con 2200 invitati al Centro Congressi in Fiera
Confindustria chiede attenzione al Governo
ma non c’è traccia di autocritica né di contenuti
Nella sua relazione la presidente Paola Carron lamenta una “lenta perdita di competitività” e sottolinea il rischio “di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione”
ostenere l’industria significa sostenere l’Italia”. Ecco la frase più applaudita della relazione durata 26 minuti con cui Paola Carron ha inanellato una serie di lagnanze, qualche luogo comune come quello appunto virgolettato qui sopra e zero ricette. Un altro zero va alla autocritica: “buona parte della politica italiana guarda all’industria con diffidenza”. Ci chiediamo il perché? No. Paola Carron spiega che c’è stata “una lenta perdita di competitività”.
“Parla sulla liberazione di energie, puntare sui giovani, sulle donne” parole che riecheggiano dai comizietti di Landini a quelli della Schlein e crediamo anche in quelli di Szumski o Rizzo nelle stesse ore. “E’ una scelta casuale” disse la presidente Paola Carron a chi le chiedeva come mai l’assemblea a
poche ore dal voto in Veneto. C’era la stessa probabilità di beccare un numero secco alla roulette ma facciamo finta di credere che la Confindustria giochi a dadi. E’ uscito il numero per Paola Carron perché non si sa davvero immaginare cosa avrebbero potuto titolare i poveri cronisti se non “Confindustria Veneto Est sferza la politica, c’è una questione settentrionale”.
Chi scrive ha ascoltato tre volte il video disponibile sul sito di Confindustria. A parte la “visione di città di città” che sembra il titolo di una filastrocca di Gianni Rodari, rimane ben poco di profondo. Sarà per la lettura monocorde del gobbo digitale, sarà perché la luce azzurrina soffusa avrà mietuto chissà quante vittime tra i 2200 stanchi imprenditori e funzionari di Confindustria comandati a par-
tecipare all’assemblea di struttura, ma, come recitava l’immortale Califano, “tutto il resto è noia” o qualcosa di poco distante. Giova ricordare l’occasione persa. All’assemblea annuale dalla bocciofila in su, il presidente prima di lagnarsi di ciò che non hanno fatto gli altri, di solito elenca cosa ha fatto lui assieme ai suoi collaboratori. Non c’è traccia di questo bilancio nei 26
minuti di lettura del discorso della presidente. Ritorneremo fiduciosi l’anno prossimo.
“Rischiamo di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione” dice Paola Carron rivolgendosi al proprio presidente nazionale Orsini. “Attendiamo dal Governo il segnale di una volontà del Governo di agire qui ed ora”. Strano sarebbe che il Governo vo-
lesse invece dare il segnale di voler agire altrove e l’anno scorso. Insomma la rifondazione luogocomunista potrà valere sotto elezioni, sia per i candidati che per i presidenti. Poi a chi verrà dopo di noi il compito di porre sul piano storico il peso di un discorso che dopo tre volte strappa al massimo uno sbadiglio.
Alberto Gottardo
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Il personaggio
La classifica. Dicembre è tempo di bilanci, ma anche di regali. Ecco i nostri personalissimi consigli di lettura
Libri e fumetti “Made in Veneto, la Top 10 del 2025
Questo 2025 che sta per concludersi ci ha regalato tantissime opere firmate da autori ed autrici venete. Libri, fumetti, storie in cui perdersi e ritrovarsi e, soprattutto, con cui cercare di interpretare meglio un presente sempre più complesso e sfuggente. La letteratura, scritta o disegnata, resta infatti una bussola imprescindibile per capire la modernità, proprio grazie ai suoi tempi lenti che ci costringono a pensare, a ritornare indietro sulle pagine appena sfogliate, ad attivare sinapsi apparentemente dimenticate.
Come sempre a dicembre quindi vi propongo la mia personalissima Top10 dei libri e dei fumetti “Made in Veneto” pubblicati quest’anno, che è anche un’ottima “lista regalo” per il Natale che si avvicina. Ovviamente i titoli sono in ordine sparso, non ci sono primi o secondi in questa Top10 che vuole essere anche un invito a esplorare le diverse sfaccettature della produzione culturale della nostra regione che, alla faccia dei tanti lamentosi, riesce sempre a sorprendere.
Thrillerone.
NIENTE SUCCEDE PER CASO
Stefano Tamiazzo (Toshokan)
In un devastato mondo del futuro, dove le classi agiate vivono su una sorta di isola volante e i poveracci su una superficie ormai compromessa, si è sviluppata una forte diffidenza nei confronti della tecnologia, considerata responsabile della catastrofe.
L’ex maggiore
Hara si nasconde tra la popolazione comune e ripara resti di robot, ma i soldati gli danno la caccia. Un fumetto meraviglioso impreziosito da due storie brevi, disegni preparatori, illustrazioni a colori, approfondimenti e un’intervista all’autore. Un fumetto bello bello bello in modo assurdo. Fumettazzo.
LA GHENGA DEGLI STORTI, Fulvio Luna Romero (Marsilio Editori)
CHEO TALES, di Emanuele Apostolidis, Francesco Bellu e Federico Gardin (Beccogiallo edizioni)
Appena arrivata a Polis, dove l’archeologia è vietata, Dafne si ritrova con un amuleto misterioso lasciatole dal padre, scomparso anni prima. Insieme a Greta e Perry, scoprirà che nei sotterranei della città si cela un mondo nascosto di enigmi, miti... e un Oracolo pronto a guidarli contro i Titani. Perché certi miti non sono scomparsi. Sono solo in attesa... di essere risvegliati. Una storia fantastica per riscoprire il mito e le nostre radici. Avventuroso.
UNA FORESTA DI SCIMMIE, Andrea Pennacchi (Marsilio)
vorzio e nuove partenze, il viaggio sull’Orient Express segna la svolta che la porterà verso il successo. Un fumetto che vale quanto un viaggio sul leggendario Orient Express (ma costa molto meno). Misterioso.
DIVERSAMENTE SOLE, Francesca Chiesa (Edizioni Open)
LA CONGIURA DELLE VIPERE, Matteo Strukul (Newton Compton) Venezia, Seicento. I pirati Uscocchi minacciano la Serenissima mentre un giustiziere mascherato, lo Spettro di Venezia, colpisce nell’ombra. Tra complotti politici, una giovane profumiera in ascesa e l’enigmatica Invelenada, si intrecciano vendette e misteri attorno alla vera identità dello Spettro. Un romanzo storico che è più appassionante di una serie Netflix.
Andrea Rasic vive una vita normale a Gorizia, finché un’imboscata rivela le abilità letali del suo passato da Husky, membro della “ghenga degli storti”. Costretto alla fuga, riemergono i ricordi di un Veneto degli anni OttantaDuemila fatto di violenza, ambizioni e traffici. Braccato, Rasic cerca di capire chi lo vuole morto e perché. Praticamente “C’era una volta in Veneto” (e scusate se è poco). Criminale.
IL MITO DEL MINOTAURO. AR-
Will incontra a Venezia Shylock e Tubal, scoprendo ebrei reali e complessi, lontani dagli stereotipi dell’Inghilterra. Ma la faccenda della «libbra di carne» e la morte di Antonio complicano tutto. Andrea Pennacchi segue Will alle origini de Il mercante di Venezia, mescolando fantasia, storia e teatro in un racconto sulle radici del Bardo. Perché Andrea Pennacchi non è solo un ottimo attore, ma un vero cantastorie. Sorprendente.
AGATHA CHRISTIE. LA REGINA DEL GIALLO, Michele Botton e Angela Sancono (Beccogiallo)
Agatha Christie cresce in una famiglia benestante e sfida da subito le convenzioni, imparando a leggere da sola. Dopo un primo percorso musicale e il matrimonio con Archibald Christie, scopre la scrittura e si fa spazio nel romanzo poliziesco dominato dagli uomini. Tra lutti, di-
Un libro scomodo ma prezioso: non racconta storie a lieto fine, anzi, le storie che racconta appartengono al genere di quelle che non finiscono mai. Di tutte, una soltanto si risolve in una speranza di serenità. Delle altre si può solo dire che offrono un’unica amara rassicurazione: si svolgono in una realtà molto lontana dalla nostra. Un libro importante per provare a capire che non esiste solo l’Occidente. Doloroso.
IL VALORE DELLE COSE, Serena Cappellozza (Sellerio)
La detective Mirna Pagani, lavora in Laguna, all’ombra di Venezia e, pur essendo alle prese con una vita familiare al collasso, in questa sua prima apparizione letteraria è messa subito alla prova con un’indagine impossibile.
Un giallo classico che sarebbe perfetto per una serie tv. Giallazzo.
LA NOTTE HA IL SUO PROFUMO
Marco Azzalini (Laurana)
Un’indagine in una città che non riesce a liberarsi del suo passato,
un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato. Un romanzo che lascia il segno e che racconta una città che ha paura di raccontarsi. Stordente.
A ESEQUIE AVVENUTE, Massimo Carlotto (Einaudi Stile Libero)
In un inverno gelido del Nordest, l’Alligatore indaga sul rapimento di una donna che non viene liberata nemmeno dopo il pagamento del riscatto. Con Max la Memoria e Beniamino Rossini cerca la verità contro chi vuole insabbiare tutto. Un romanzo doloroso che riporta sulle scene un personaggio letterario che ha fatto la storia del noir. Gigantesco.
Giacomo Brunoro
• Chi è Giacomo Brunoro
Classe ‘76, padovano. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di SUGARPULP, collabora con Veneto24, docente per Forema e per SMART Innovation School.
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CORTINA D’AMPEZZO, BELLUNO
Iniziative di Despar Nord per difendere la biodiversità e il futuro dei territori e delle generazioni future
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avanti iniziative concrete come le Case delle Api, il Bosco Diffuso e attività educative che coinvolgono
a tutela della biodiversità è una nibilità ambientale e Despar Nord ha scelto di contribuire con progetti concreti, continuativi e realizzati coinvolgendo i territori e le comunità in cui è presente attraverso progetti educativi, iniziative e interventi dedicati alla tutela e alla rigenerazione degli ecosistemi. Un impegno che si inserisce nel più ampio percorso di sostenibilità dell’Insegna dell’Abete e che prosegue in sinergia con le iniziative già avviate anche insieme al Consorzio Despar Italia, di cui l’azienda fa parte.
Despar Nord, l’impegno per la biodiversità cresce insieme ai territori
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T portate avanti da Despar Nord, insieme al Consorzio Despar Italia, spiccano i progetti “Case delle Api Despar” e “Il Bosco Diffuso Despar” realizzati in partnership con PlanBee. In particolare “Case delle Api” è un’iniziativa nata nel 2025 con l’obiettivo di promuovere la biodiversità e contribuire concretamente a proteggere le api, insetti fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi grazie al loro
ruolo di principali impollinatori. Le attività degli alveari sono monitorate da apicoltori professionisti, che garantiscono il benessere delle colonie e forniscono aggiornamenti periodici sul loro stato di salute. Nei territori di Despar Nord le arnie sono state collocate a Codemondo di Reggio Emilia grazie alla collaborazione tra Despar Nord e l’Associazione Api Libere che ha messo a disposizione alcuni terreni di proprietà per ospitare i nuovi alveari collocati in una zona selezionata per il suo impatto positivo alla flora locale. Il legame con il territorio passa anche attraverso il Bosco Diffuso Despar, iniziativa nazionale avviata nel 2023, alla quale Despar Nord partecipa attivamente. Dopo i 400 alberi piantati tra Veneto ed Emilia-Romagna nelle prime due edizioni del pro-
provincia di Treviso. Salici, querce, trienti. A conferma dell’obiettivo
“Giovanni Pascoli” di Colle Umpiantumazione. I nuovi alberi vanno così ad ingrandire la superficie del “Bosco Diffuso Despar” sui territori di riferimento dell’azienda dell’Abete, portando così a 650 gli alberi che compongono la superficie del Bosco Diffuso Despar.. conferma del proprio impegno, l’azienda ha inoltre rinnovato per il 2025 anche il progetto di riforestazione sostenuto insieme a WOWnature attraverso le linee a marchio Econvivo e Verde Vera
“Alla scoperta della biodiversità”, ratorio didattico presso l’azienda agricola trevigiana Moretto Farm coinvolgendo anche una scuola ni, diverse ma complementari, che raccontano una visione condivisa: proteggere la biodiversità significa proteggere il futuro dei territori e delle comunità che li abitano. Despar Nord ha scelto di farlo, ogni giorno, insieme a chi quei territori
Al via il primo laboratorio didattico sulla biodiversità con Moretto
Farm
bre, all’Interspar di Montebelluna, il primo laboratorio didattico sulla biodiversità promosso da Despar Nord. Il progetto ha coinvolto 38 alunni delle classi terze della scuola primaria “Ugo Foscolo” di San Gaetano – Montebelluna (TV) ed è stato sviluppato con Moretto Farm, api e garantire loro fonti di nettare anche in momenti di scarsità, e ha
protagonisti presentando disegni e lavori ispirati alla visita e completando il percorso con un viaggio tra gli scaffali dedicato alla filiera del miele osservata in azienda. I loro disegni, che raccontano con freschezza e creatività quanto vissuto durante il laboratorio, sono poi stati esposti in una piccola mostra allestita in negozio, per essere condivisi con l’intera comunità e valorizzare il loro impegno. Moretto Farm, fondata da giovani imprenditori è oggi un esempio virtuoso di economia circolare e tutela della biodiversità grazie a produzioni di qualità e prive di chimica. La col-
laborazione con Despar Nord rientra nel progetto “Sapori del Territorio”, che valorizza le eccellenze agricole locali e microlocali. Questo primo laboratorio rappresenta solo l’inizio: nel 2026 Despar Nord
prevede infatti nuove attività con altre scuole e produttori del territorio, per diffondere una cultura ambientale che unisca innovazione, responsabilità e forte radicamento territoriale.
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polispecialistica
La grande novità
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intelligenza artificiale, pensati per rendere gli
SI RINNOVA: nuova sede, più servizi, massima attenzione al paziente
con delicatezza e tecnologie innovative offre diagnosi accurate con compressione non dolorosa della mammella per un maggiore comfort della paziente
crescita di questa storica realtà. La struttura, completamente rinnovata, raddoppia gli spazi, passando da 11 a 22 ambulatori e mette a disposizione un ampio parcheggio, prima inesistente, con oltre 200 posti auto.
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Tendenze Arredamento 2026: la casa che racconta chi siamo
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uando si parla di casa, il 2026 porta con sé un cambiamento silenzioso ma evidente: abbiamo smesso di cercare ambienti perfetti e patinati, e abbiamo iniziato a desiderare spazi che ci somiglino davvero. Non stanze che impressionano chi entra, ma luoghi che accolgono chi ci vive. È questo lo spirito delle nuove tendenze d’arredo: una casa rifugio, autentica, intima, costruita intorno alle persone. Entrando dalla porta, i colori sono la prima cosa che parla. Le palette si fanno calde, pudiche, profondamente naturali: beige sabbia, terracotta bruciata, nocciola, verde muschio. Non è solo una questione estetica, ma di atmosfera. Sono tonalità che riducono il rumore visivo, accompagnano i ritmi lenti, rendono ogni stanza un luogo in cui il tempo sembra scorrere meglio.
Si afferma il ritorno dei materiali veri. Il legno non finge più di essere altro: mostra venature, nodi, imperfezioni. Le superfici ceramiche raccontano lavorazioni artigiane, mentre i tessuti, dal bouclé al lino pesante, invitano al tatto prima ancora che allo sguardo. Nel 2026 i mobili non devono sembrare nuovi, ma sinceri. Anche un oggetto vissuto, ereditato o recuperato acquista valore: porta con sé una storia e rende subito più caldo l’ambiente che lo accoglie.
Gli spazi diventano multifunzionali, ma senza perdere poesia. Un tavolo resta un tavolo, ma può essere anche scrivania, laboratorio, ritrovo serale. Un angolo in soggiorno si trasforma in piccola biblioteca con una poltrona comoda e una lampada bassa. Le case non sono più rigide, non hanno funzioni imposte: si
modellano sulle abitudini di chi le abita.
Si fanno strada anche gli “angoli personali”, un trend che nel 2026 esploderà: piccoli spazi dedicati a ciò che amiamo.
Può essere un ripiano con dischi e giradischi, un tavolino per le piante da interno, un angolo meditazione con tappetino e cuscini. L’estetica segue la vita, non il contrario.
Le pareti tornano a essere vissute: librerie piene ma ordinate, quadri non più allineati matematicamente, fotografie che raccontano la famiglia, ricordi di viaggio.
La casa 2026 è un diario aperto, non un
set fotografico. E per chi ama il minimalismo, questo non significa riempire: significa scegliere bene, selezionare ciò che davvero rappresenta.
La luce diventa protagonista. Non più solo lampade centrali, ma una costellazione di punti luminosi morbidi: piantane, abat-jour, lanterne, luci calde che disegnano la sera. L’obiettivo è creare ambienti che non abbagliano, ma abbracciano.
E poi c’è il verde. Le piante non sono semplici ornamenti: diventano elementi d’arredo a tutti gli effetti. Grandi foglie che riempiono un angolo spoglio, piccole succulente che fanno compagnia sulla scrivania, rampicanti indoor che addolciscono le linee rigide. Il 2026 sarà l’anno in cui natura e casa dialogheranno ancora di più.
Se dovessimo riassumere la tendenza in una frase: la casa torna a essere un luogo dell’anima. Non risponde più alle mode, ma alle persone. Racconta chi siamo, cosa amiamo, come viviamo il quotidiano.
Il 2026 promette ambienti più caldi, più veri, più sensoriali. Case che non competono, ma accolgono. Case che non mostrano, ma parlano. Case che, finalmente, somigliano a noi.
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Un viaggio tra arte, turismo e valorizzazione del territorio.
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Rovigo, l’arte che fa sognare: a Palazzo Roverella la magia fotografica di Rodney Smith
Verona, Mantova, Ferrara, Torino, Milano e Venezia. Un flusso costante che ha trasformato Rovigo in una meta d’arte apprezzata
Accanto alle grandi rassegne dedicate alla fotografia e all’arte tra Otto e Novecento, Palazzo Roncale propone mostre gratuite che raccontano storie e personaggi del Polesine. Figure sorprendenti come Cristina Roccati, terza donna laureata al mondo, o l’esploratore Giovanni Miani, che partì alla scoperta delle sorgenti del Nilo. È un percorso culturale che arricchisce e incuriosisce, complementare alle grandi mostre di
Rodney Smith: eleganza, surrealismo e poesia della luce
La nuova mostra apre una finestra su un
gurazione – l’esposizione rappresenta un
Tra eleganza, immaginazione e poesia visiva, Rovigo accoglie una delle mostre più raffinate della stagione culturale italiana: “Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale”, la prima grande esposizione dedicata al celebre fotografo newyorkese nel nostro Paese. Un evento promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi, che conferma il ruolo ormai consolidato della città polesana come punto di riferimento nel panorama espositivo nazionale.
Rovigo capitale culturale: vent’anni di grandi mostre
Da quasi vent’anni, Palazzo Roverella e Palazzo Roncale attraggono visitatori da tutta Italia. «Rovigo è una piccola città, di 45 mila abitanti, ma con alcune esposizioni siamo riusciti a superare gli 88 mila visitatori», spiega Alessia Vedova di Fondazione Cariparo. I dati parlano di un pubblico che arriva non solo dal Veneto, ma anche da
La rassegna invita alla contemplazione, alla meditazione, alla scoperta di una sensibilità rara. Il pubblico sta rispondendo con entusiasmo.
Quando l’arte diventa motore di sviluppo
Il successo delle mostre non risponde solo a un obiettivo culturale, ma a una visione
ma ha intuito che l’arte può diventare un volano economico importante», sottolinea Vedova. È il caso di Rovigo, riscoperta negli ultimi anni per le sue atmosfere autentiche, la gastronomia locale, la vicinanza a luoghi unici come il Delta del Po, Fratta Polesine con Villa Badoer e la Casa Museo Matteotti, i percorsi fluviali e la splendida Rotonda, capolavoro seicentesco custodito nel cuore della città. Sono elementi che rendono Rovigo una
meta ideale per lo slow tourism, un turismo lento e consapevole che invita i visitatori a fermarsi più giorni, riscoprendo gusti, tradizioni e bellezze che altrove rischiano di perdersi nella frenesia. La mostra dedicata a Rodney Smith non è soltanto un evento culturale, ma un’esperienza emotiva che immerge il visitatore in un mondo sospeso tra realtà e fantasia. È un’occasione preziosa per scoprire – o riscoprire – Rovigo, una città che grazie alla visione della Fondazione Cariparo continua a crescere, innovare e aff ascinare.
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A Padova l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm
La Fiera di Padova ha ospitato l’assemblea nazionale del Cuamm - Medici con l’Africa, che quest’anno celebra il suo 75esimo compleanno. Molti gli ospiti d’eccezione, come i cantautori Daniele Silvestri e Niccolò Fabi e innumerevoli volti del mondo politico e religioso. Ma una figura emergeva dalla massa di grandi nomi: Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, con tutto il peso della sua carica istituzionale e la classe di una delle figure più stimate e rispettate del panorama politico nazionale.
Nel suo intervento per celebrare i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che l’anniversario rappresenta una ricorrenza felice non solo per l’organizzazione, ma per Padova, per l’Italia e soprattutto per le migliaia di persone che negli anni hanno ricevuto cure, formazione e sostegno grazie ai programmi del Cuamm nei territori più fragili dell’Africa.
Mattarella ha messo in evidenza come il lavoro del Cuamm — svolto in contesti di povertà estrema e bisogno profondo — rappresenti un messaggio di pace e cooperazione in contrapposizione alle guerre, agli egoismi nazionali e alle nuove chiusure che caratterizzano il mondo di oggi. “Tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia e collaborazione”, ha ricordato, definendo l’azione del Cuamm una “preziosa provocazione” al servizio del bene comune. Mattarella ha sottolineato come, negli anni, il Cuamm abbia saputo unire testimonianza e organizzazione, costruendo un ponte di valore tra Italia e Africa proprio mentre i Paesi africani conquistavano indipendenza e protagonismo. Ha evidenziato inoltre che investire nello sviluppo dell’Africa è strategico per il futuro dell’Europa, richiamando il Piano Mattei e le recenti iniziative internazionali come il G20 di Johannesburg e la conferenza tra Unione Europea e Unione Africana. Il Presidente ha ricordato anche che fu Aldo Moro a riconoscere formalmente il Cuamm
come prima ONG sanitaria italiana, valorizzando il ruolo storico dell’organizzazione nel promuovere giustizia, dignità e rispetto della persona. Concludendo, Mattarella ha espresso un augurio: che il Cuamm continui a far crescere la consapevolezza del valore della dignità umana, “inviolabile e universale”, e ha affermato che la Repubblica è grata per questo impegno. 75 anni di aiuti umanitari per un continente che incarna i rimorsi dell’Europa coloniale, come ha detto il direttore del Cuamm Don Dante Carraro. Un sostegno che non vuole sostituire ma affiancare l’Africa, come suggerisce il nome dell’associazione. Un messaggio semplice, intenso, pronunciato con emozione e gioia. Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha scelto di lanciare un appello forte e universale: continuare a lottare perché nessuna donna debba morire dando la vita. Don Dante ha ricordato un dato drammatico: «L’anno scorso in Africa sono morte 260.000 mamme di parto». Una cifra che definisce “uno scandalo che fa male al cuore”, il segno tangibile di una disparità globale che il Cuamm combatte da decenni sul campo, accanto alle comunità più fragili. Guardando al futuro, Carraro ha sottolineato che questo è il suo augurio più grande: che il lavoro del Cuamm prosegua senza sosta, con la speranza concreta di impedire che tragedie così evitabili continuino a ripetersi. La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione, ha aggiunto, rappresenta un segnale potente: l’Italia cammina al loro fianco, riconoscendo il valore e la necessità di questa missione umanitaria. “Tanta gente cammina con noi”, ha detto Carraro, ribadendo che la lotta per la salute materna non è una battaglia solitaria, ma un impegno collettivo.
Per celebrare l’importante anniversario, la Fiera di Padova ha fatto da cornice a una passerella di grandi nomi della scena pubblica locale e nazionale.
A Padova prende avvio la Scuola di Robotica Urologica
Ha preso ufficialmente avvio la Scuola di Robotica Urologica, diretta dal prof. Fabrizio Dal Moro, direttore dell’UOC Urologia dell’Azienda, un’iniziativa che consolida il ruolo di Padova come centro di riferimento nazionale e internazionale per la chirurgia robotica in campo urologico. Il progetto è stato cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con un investimento di 190 mila euro, a sostegno dell’innovazione tecnologica e della formazione specialistica di alto livello. La chirurgia robotica in urologia rappresenta una delle più importanti rivoluzioni in ambito medico degli ultimi anni. I vantaggi per i pazienti sono significativi: riduzione dei giorni di degenza, minori complicanze, migliore recupero funzionale, limitazione o annullamento delle trasfusioni e risultati chirurgici più precisi. Nel solo 2024, l’équipe del prof. Dal Moro ha eseguito 717 interventi robotici, un dato in costante crescita dal 2021. Nei primi dieci mesi del 2025 gli atti operatori con robot hanno già raggiunto quota 830, confermando un trend in forte espansione. Padova detiene inoltre la casistica più ampia in Veneto nella presa in carico di pazienti affetti da tumore della vescica, grazie alla tecnica chirurgica “VeSpa”. La Scuola di Specializzazione in Urologia di Padova ha ottenuto il sigillo di qualità dell’Ateneo ed è stata riconosciuta come centro di training europeo per la chirurgia dei tumori di prostata, reni e sistema urinario — un riconoscimento condiviso soltanto con altri tre ospedali italiani. Inoltre, il centro padovano è certificato SMART 4R per la chirurgia robotica mininvasiva, a conferma degli altissimi standard di sicurezza, precisione e formazione. Per il quarto anno consecutivo, la UOC Urologia dell’Azienda ha conquistato il primo posto a livello nazionale nella classifica stilata dal magazine Newsweek, che premia le migliori strutture ospedaliere per qualità dell’assistenza e innovazione clinica. In occasione del Congresso internazionale di urologia oncologica che si terrà a New York, sarà presentato un importante intervento di chirurgia robotica eseguito con successo dall’équipe del prof. Dal Moro. Si tratta di una nefrectomia parziale robotica, durante la quale è stata rimossa la porzione di rene con lesioni tumorali preservando la parte sana dell’organo. Grazie alla visione tridimensionale ad altissima definizione e alla precisione dei bracci robotici, il paziente ha beneficiato di minore dolore post-operatorio, recupero più rapido, riduzione del sanguinamento, assenza di trasfusioni e degenza più breve.
Padova modello di eccellenza
Con la nascita della Scuola di Robotica Urologica e il continuo successo dell’UOC diretta dal prof. Dal Moro, Padova si conferma un modello di eccellenza per la chirurgia robotica urologica, unendo tecnologia, competenza e formazione per offrire ai pazienti cure sempre più efficaci e personalizzate. (s.b.)
Il servizio. Pneumococco e Fuoco di Sant’Antonio: nuove misure preventive per i 65enni
Vaccinazioni gratuite per i 65enni: Ulss 6 potenzia la prevenzione contro Pneumococco e Herpes Zoster
Nuova campagna Ulss 6 per i cittadini di 65 anni: vaccini gratuiti contro Pneumococco e Herpes Zoster, patologie che possono causare complicanze serie. Accesso libero senza prenotazione in tutte le sedi vaccinali aziendali
L’Ulss 6 Euganea attiva una nuova campagna di prevenzione dedicata ai cittadini di 65 anni, offrendo gratuitamente le vaccinazioni contro le malattie batteriche invasive da Pneumococco e contro le forme più gravi di Herpes Zoster, noto anche come Fuoco di Sant’Antonio. L’iniziativa segue le indicazioni della Regione Veneto e punta a proteggere una fascia di popolazione particolarmente esposta a queste patologie.
Gli over 65 e le persone con condizioni di salute fragili presentano infatti un rischio maggiore di sviluppare complicanze legate allo Pneumococco, batterio responsabile di meningiti, polmoniti, setticemie e otiti. Negli ultimi anni il patogeno ha mostrato una crescente resistenza agli antibiotici comunemente utilizzati, rendendo più complesso il trattamento delle infezioni.
La vaccinazione rappresenta oggi la principale forma di prevenzione, con comprovata sicurezza ed efficacia. Accanto alla protezione anti-pneumococcica, l’Ulss 6 propone anche la vaccinazione contro l’Herpes Zoster, infezione virale che provoca un’eruzione cutanea dolorosa e spesso accompagnata da vescicole, con sintomi che possono durare fino a quattro settimane. Una persona su cinque sviluppa, dopo la guarigione, la nevralgia post-erpetica, un dolore persistente e difficile da trattare. Il vac-
cino consente di ridurre il rischio di malattia con un’efficacia superiore al 90% e può essere somministrato nella stessa seduta del vaccino antipneumococcico. Per facilitare l’adesione, l’Ulss 6 ha inviato a tutti i 65enni non ancora vaccinati una lettera informativa direttamente a casa. È previsto l’accesso libero presso qualsiasi sede vaccinale aziendale, senza necessità di prenotazione, per favorire una partecipazione ampia e immediata alla campagna preventiva. Paola Bigon
Adolescenti italiani in cerca di conforto nell’Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale sta diventando una sorta di rifugio emotivo per quasi la metà degli adolescenti italiani. Secondo la XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio, diffuso da Save The Children, il 41,8% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha cercato supporto tramite chatbot o strumenti digitali nei momenti di ansia, tristezza o solitudine. Oltre il 42% degli intervistati ha chiesto consigli all’IA su decisioni importanti della propria vita, attratti soprattutto dalla sua caratteristica di “non giudicare” (citata dal 12,4% degli utilizzatori). L’uso di queste tecnologie tra i ragazzi è quasi universale (92%), a fronte di un ricorso molto più limitato tra gli adulti (46,7%). Il report mette in luce una crescente fragilità psicologica: solo la metà degli adolescenti dichiara un uso funzionale dei dispositivi, mentre il 47,1% ha subito episodi di cyberbullismo, rispetto al 31,1% del 2018. Inoltre, il 13% manifesta iperconnessione e oltre il 9% si isola volontariamente per motivi psicologici. Emergono differenze significative di genere: il 60% degli adolescenti si dichiara soddisfatto di sé, ma tra le ragazze la percentuale scende al 50%, contro il 71% dei ragazzi. Ancora più marcato il divario emotivo: solo il 34% delle adolescenti gode di un buon equilibrio emotivo, rispetto al 66% dei coetanei maschi, uno dei gap più ampi in Europa.
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