laPiazza della Riviera del Brenta - Settembre 2025

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Assistenza sanitaria non urgente, debutta il numero 116-117 ed è boom di chiamate

della Riviera del Brenta

Fabrizio Boron:

“Svolta storica, daremo un solido futuro al Veneto”

RITORNO

IE’ quasi certo, al voto il 23 novembre

l tempo scorre e di convocazione di elezioni regionali non si vede neppure l’ombra. Tutto ormai lascia presagire che la consultazione che chiamerà al voto i veneti per eleggere il nuovo consiglio regionale e soprattutto il tanto atteso nuovo presidente si terrà il prossimo 23 novembre ovvero la data ultima possibile.

A fissare la data delle elezioni dovrà essere, così stabilisce la legge, l’attuale amministrazione, quindi il decreto di indizione porterà la firma del Presidente Zaia e, appunto, non potrà andare oltre il 23 novembre. Il fatto che si arrivi all’ultimo giorno utile, evidentemente, non nasconde le forti tensioni che si vivono nella maggioranza attualmente al governo della regione Veneto. La difficoltà, dunque, a trovare una sintesi tra riunioni sul territorio e vertici romani è palpabile e sta producendo questo continuo slittamento.

Nei giorni scorsi il Ministro e Segretario della Lega, Matteo Salvini ha provato a rompere gli indugi e a lanciare la candidatura di un suo fedelissimo, il giovane e brillante segretario veneto del partito, Alberto Stefani. Una proposta, questa, che ha trovato, immediatamente, il via libera del presidente Luca Zaia e del Sindaco di Treviso, Mario Conte.

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Turismo e agricoltura, un anno positivo, ma preoccupano i tagli Ue al primario

Dolo, si punta su un campus diffuso per il territorio. Per le scuole un piano di investimento da 9 milioni di euro. A Mira lavori per 5 milioni. Il crollo delle nascite pone una scelta: o pluriclassi o meno scuole

Valentina Martelli, visione creativa italo-americana nel mondo dei media

Il Canale Taglio tra Mira e Mirano è il punto più fragile, ma mancano almeno 4 milioni di euro per sistemarlo MIRA SOTT’ACQUA: 180 MM DI

Intanto Agsm Aim ha messo a segno la maxi fornitura di gas per la Pubblica Amministrazione

Scuola sotto pressione

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

I l suono della prima campanella in classe quest’anno è arrivato in un contesto di speranze e di preoccupazioni per la scuola veneta. Da un lato ci sono le immissioni in ruolo disposte dall’Ufficio scolastico regionale: più di 4.000 docenti assunti, di cui 950 di sostegno, rappresentano un segnale positivo dopo anni di contenziosi e supplenze frequenti. È una boccata d’ossigeno che può dare maggiore stabilità alle classi e migliorare la continuità didattica.

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Maltempo, danni nel mirese per quasi 400 famiglie

Emergenza maltempo in Riviera del Brenta e nel Miranese, Il paese più colpito nel comprensorio è stato Mira. A Mira lo scorso 21 agosto sono caduti 180 millimetri d’acqua in poche ore, il record nel veneziano. Sono state allagate, oltre a decine di strade e centinaia di case, anche scuole e impianti sportivi; fuori uso sono andati pure i sottopassi. Ad oggi al Comune di Mira sono pervenute quasi 400 segnalazioni di danni, che serviranno per ottenere i risarcimenti. Il Comune le ha ricevute in gran parte attraverso la mail dedicata ma anche tramite l’attività di sportello degli uffici.Nel frattempo sono state elevate anche centinaia di multe da parte degli ispettori Veritas a chi, approfittando della raccolta di ingombranti, ha scaricato rifiuti indiscriminatamente. “Si tratta – spiega il sindaco Marco Dori parlando delle denunce – in gran parte di privati e famiglie, ma anche alcune aziende. In massima parte si tratta di persone che hanno segnalato la perdita o il danneggiamento di elettrodomestici, mobili, vestiti, libri e attrezzature, ma anche danni edili (pavimenti e muri impregnati d’acqua), oltre a una decina di automobili. A distanza di tempo continuano ad arrivare nuove segnalazioni, con famiglie rientrate dalle vacanze o con gli effetti dell’acqua che solo ora sono visibili”. “Ora dobbiamo puntare al coinvolgimento di tutte le istituzioni, di ogni livello e colore politico, per poter dare un ristoro alle persone che hanno avuto danni da questa alluvione e programmare ulteriori azioni di prevenzione. Le parole dell’ex commissario Carraro (alluvione 2007) sono purtroppo chiare. Nonostante quanto è stato fatto negli ultimi anni, oggi con precipitazioni record come quelle registrate a Mira, ma anche Mirano, Mestre, Marghera, Spinea, Dolo, Martellago e Santa Maria di Sala, le città sono ancora vulnerabili. Abbiamo inviato a Veritas, Consorzio e Genio Civile la richiesta di una relazione sugli eventi del 21 agosto, per poter ricostruire quanto fatto durante l’emergenza”. Fra i problemi verificatisi durante il nubifragio di agosto ci sono stati i cedimenti delle rive del canale Taglio. Cedimenti minori si sono avuti nel Miranese e in Riviera su scoli consortili, ma non hanno provocato problemi alla viabilità. Nel comprensorio continua la conta dei danni: situazione pesante, seppur non pari a Mira, anche a Mirano e in misura minore a Santa Maria di Sala e Dolo. Le opere idrauliche realizzate dopo gli allagamenti del 2007 sono servite e hanno risparmiato interi paesi. Alessandro Abbadir

Sono caduti su Mira 180 millimetri d’acqua in poche ore

Scuola sotto pressione

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it

Dall’altro, però, gli addetti ai lavori continuano a segnalare buchi importanti: nonostante le nuove assunzioni, all’appello dell’avvio d’anno mancano ancora alcune centinaia di insegnanti, con particolari difficoltà nelle primarie e in alcune discipline scientifiche. Il risultato pratico è che in molte scuole si prevedono ancora orari ridotti o ricorsi massicci alle supplenze, con tutto ciò che ne consegue in termini di qualità dell’apprendimento e organizzazione per le famiglie.

L’Ufficio scolastico regionale ha intensificato le comunicazioni e le operazioni di assegnazione delle cattedre in queste settimane: si sono susseguiti provvedimenti e incontri per coordinare le ultime nomine prima dell’inizio delle lezioni. Questo lavoro “dietro le quinte” è cruciale, ma non può sostituire una programmazione strutturale a medio termine e, soprattutto, continuare a lasciare nella precarietà centinaia di insegnanti che ogni autunno devono attendere le chiamate degli istituti per sapere dove e quanto lavoreranno.

Accanto alle difficoltà di organico pesa il capitolo del caroscuola. Le famiglie venete si trovano a fare i conti con spese sempre più consistenti: libri di testo che in alcuni casi superano i 300 euro a studente alle medie e arrivano a sfiorare i 500 euro nei licei, trasporto scolastico che incide sensibilmente nei bilanci di chi vive fuori dai centri urbani, rette delle mense che non fanno che crescere per effetto dell’inflazione.

Una parte di queste spese è alleggerita dai contributi regionali o comunali, buoni libro, agevolazioni per le tariffe, borse di studio, ma la coperta è corta e la disparità tra territori anche vicini resta evidente. Alcuni municipi riescono a garantire sostegni significativi, altri faticano a trovare le risorse, creando un mosaico di opportunità che non sempre assicura equità. Il punto politico è chiaro: le soluzioni tampone non bastano più. Servono politiche che affrontino il problema alla radice, piani di reclutamento più stabili, formazione continua che risponda ai bisogni delle scuole locali, incentivi per trattenere i docenti nei territori più fragili e, parallelamente, interventi più strutturati a sostegno delle famiglie. La scuola non è solo organici e cattedre: è anche accessibilità economica, condizioni che permettano a ogni ragazzo di iniziare l’anno senza pesi eccessivi sulle spalle dei genitori.

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L’opera. I lavori inizieranno per ottobre e termineranno in primavera 2026

Via libera al nuovo ecocentro nell’area artigianale di Gambarare

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ia libera della Giunta comunale di Mira al progetto del nuovo ecocentro. Sorgerà in un’area comunale nel PIP di Giare. I lavori dovrebbero partire entro l’anno e concludersi nel 2026. Il progetto, dal costo di oltre 1 milione di euro e frutto anche di un bando PNRR, vede la collaborazione tra il Comune di Mira e Veritas, con la partecipazione anche dell’Ente di Bacino. “I lavori inizieranno per ottobre 2025 e termineranno in primavera 2026” – spiega l’assessora al commercio e alle attività produttive Oriana Gerardi, che per conto del sindaco Dori ha seguito tutta la partita dello sviluppo dell’ecocentro, curando anche le relazioni con le realtà produttive del PIP di Giare. “Un altro impegno mantenuto. Si tratta di un intervento atteso da tempo” – ricorda il sindaco Marco Dori – “e che risulta strategico per Mira, ma anche per tutta l’area vicina. Con la nuova gestione degli ecocentri, infatti, ogni utente Veritas può conferire in ogni ecocentro del Bacino. Per quanto riguarda il servizio di ecomobili diffuse, oggi rimane confermato”.

“I tempi di progettazione hanno tenuto conto di quanto è emerso in Conferenza di servizi – precisa l’assessora – con richieste di integrazione al progetto per questioni di sicurezza e di rispetto dei vincoli ambientali”.

Nello specifico, l’ecocentro comunale sarà un centro all’avanguardia con: barriera verde, area didattica, videosorveglianza e doppia rampa d’accesso.

“L’obiettivo – illustra l’assessora Gerardi – è ottimizzare la

raccolta differenziata mediante la realizzazione di infrastrutture attrezzate, recintate e sorvegliate. Queste strutture saranno progettate per consentire agli utenti il conferimento di rifiuti non gestibili dai tradizionali circuiti di raccolta, come rifiuti ingombranti, Rarr (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), e altri materiali specifici che richiedono una gestione adeguata. All’interno dell’area saranno previste aree dedicate alla selezione, classificazione e trattamento preliminare dei rifiuti conferiti, per massimizzare il recupero dei materiali riciclabili e ridurre il quantitativo di rifiuti avviati allo smaltimento definitivo”. “L’ecocentro – continua l’assessora Gerardi – rappresenterà un passaggio strategico verso l’economia circolare, per il recupero e la valorizzazione delle risorse”. Dal punto di vista logistico, l’ingresso principale sarà su via Maestri del Lavoro, dotato di passo carraio con cancello scorrevole per la chiusura notturna e sbarre automatiche per gli orari di apertura. Verrà costruita una rampa che permetterà di conferire i rifiuti differenziati (carta, cartone, plastica, ingombranti, vetro) direttamente nei container, con area di sosta per lo scarico. Nell’area antistante i container saranno presenti spazi dedicati per il deposito di rifiuti quali oli, solventi, accumulatori, pile esauste, toner. Tutti i container saranno realizzati in materiali ignifughi e impermeabili. All’ingresso sarà collocato un ufficio operativo con servizi igienici per il personale.

Nell’area nord-ovest sarà realizzata una zona multiuso con accesso indipendente, parcheggio interno e collegamento diretto al centro mediante un cancello laterale. Si prevede inoltre l’installazione di corpi illuminanti e di un sistema di videosorveglianza. L’intero perimetro sarà recintato a un’altezza di 2 metri. Sarà presente anche una zona multiuso collegata al centro di raccolta, destinata ad attività didattiche sui temi della raccolta differenziata e del riciclo.

Cedimenti per il canale Taglio servono 2 milioni di euro

La situazione del Canale Taglio tra Mira e Mirano: ci vorrebbero almeno 3-4 milioni di euro per sistemare le rive soggette a continui cedimenti con le frequenti piene del nuovo clima. Fondi però dalla Regione sembrano non esserci. A denunciare la situazione sono Tiziano Baggio e Marco Dori, i sindaci di Mirano e Mira. La situazione ha costretto il Comune di Mirano a chiudere temporaneamente al transito piste ciclabili e strade arginali. A porre in evidenza il problema è il sindaco di Mirano Tiziano Baggio: “La situazione — dice Baggio — per quanto riguarda il canale Taglio è complessa. Abbiamo chiesto al Genio Civile di intervenire in tempi rapidi, ma ci è stato fatto capire che fondi proprio non ce ne sono”. Per il Genio Civile, che è titolare della manutenzione dei canali dell’area (oltre al

Taglio anche il Novissimo e il Naviglio), sarebbero stati stanziati 500mila euro, fondi considerati del tutto insufficienti dalle amministrazioni della zona. Solo nel tratto di Mirano, per mettere in sicurezza il corso d’acqua si stima servirebbero almeno 2 milioni di euro. Altrettanti, se non di più, quelli necessari per sistemare le

rive fra il confine con il Comune di Mirano e Mira Taglio, dove il canale fa confluire le sue acque nel Naviglio del Brenta. “Da anni — dice il sindaco di Mira Marco Dori — stiamo denunciando una situazione intollerabile delle condizioni del Taglio. Un anno fa la strada è stata chiusa per settimane.” (a.a.)

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è protagonista nella realizzazione di opere strategiche come la Pedemontana, la Via del Mare e la SR 308, insieme al potenziamento del trasporto pubblico e delle reti ciclabili

Un Veneto più sicuro, moderno e accessibile.

Il 2024 ha segnato un record storico per il turismo con 73 milioni di presenze. È stato promosso un modello identitario, sostenibile e inclusivo, capace di valorizzare cultura, territorio e comunità. L’innovazione è stata centrale per rispondere alle nuove esigenze dei visitatori.

Il Veneto è anche un esempio virtuoso di buona amministrazione: spesa pubblica tra le più basse e utilizzo del 103% dei fondi europei. Fratelli d’Italia ha sostenuto il percorso per conseguire l’autonomia differenziata fino all’approvazione della Legge 86/2024, rafforzando il ruolo e l’efficienza della Regione. Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 rappresentano un’opportunità straordinaria per economia, turismo e infrastrutture.

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G lucaspavanetto e lucaspavanetto

Componente della V Commissione Politiche Socio Sanitarie e della VI Commissione politiche per l’istruzione, la formazione ed il lavoro, politiche per la ricerca, politiche per la cultura, il turismo e lo sport.

Focus scuola/1. Il sindaco Gianluigi Naletto sottolinea la vocazione del distretto scolastico

Dolo, si deve puntare ad un campus diffuso sul territorio

“Sarà completato nel 2026 un piano di investimenti comunali da 9 milioni di euro”

C on i suoi oltre 4.000 studenti, Dolo si conferma anche per il nuovo anno scolastico uno dei più importanti hub della conoscenza e della formazione per la crescita della comunità metropolitana. Il liceo scientifico “Galileo Galilei”, l’istituto tecnico commerciale statale “Maria Lazzari”, l’istituto professionale di stato per i servizi commerciali, per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Cesare Musatti, il centro di formazione professionale regionale Enaip e l’istituto comprensivo statale “Tina Anselmi”, costituiscono l’importante e attivo distretto del “sistema scuola” dolese. “Si tratta - dice il sindaco di Dolo Gianluigi Naletto - di un’eccellenza nell’ambito dei servizi alla persona che da numerosi decenni connota Dolo come

“Città gentile”, generatrice di relazioni capaci di futuro. Consapevole di questo, per quanto di competenza, il Comune continua il suo impegno nel qualificare l’edilizia scolastica dell’istituto comprensivo Anselmi, completando un piano di investimento di circa 9 milioni di euro entro il 2026. Recentemente è stata inaugurata la scuola di Arino “San Giovanni Bosco”. Pur afferendo le scuole secondarie di secondo grado alla Città Metropolitana di Venezia, il Comune continuerà ad impegnarsi per un necessario aumento degli spazi da dedicare al liceo Galilei e agli istituti Lazzari e Musatti, permettendo l’identificazione di Dolo come campus laboratoriale superiore del Veneto”. Progettazione e pianificazione condivisa, fa sapere il sindaco,

animeranno i tavoli di lavoro, per una sinergia che, ad oggi, registra una potenziale ricaduta economica che sfiora i 15 milioni di euro. Il messaggio che il Comune di Dolo lancia è quello di contribuire attivamente a far decollare “un campus diffuso sul territorio che veda nuovi laboratori nel distretto scolastico e moderni impianti dedicati allo sport ed alla formazione fisica e mentale dei giovani. È l’antidoto per rispondere al mal di vivere dei ragazzi”. La sfida è quella di sviluppare, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, la filiera scientifica (tradizionale e delle scienze applicate), del benessere e della salute (liceo sportivo), delle scienze umane e linguistica”. Tutti comunque devono fare i conti con il calo demografico che, per il nuovo anno scolastico, significa 134.000 studenti in meno tra i banchi a livello nazionale con una conseguente

I dati dell’Osservatorio Scolastico Veneziano sulle iscrizioni nel territorio metropolitano

La popolazione scolastica nel veneziano è tendenzialmente in diminuzione ma ci sono delle particolarità a riguardo dei territori e delle fasce d’età. Lo analizza uno studio dell’Osservatorio Scolastico Veneziano con la Città Metropolitana di Venezia. Complessivamente sono iscritti alle scuole di ogni ordine e grado 81.128 (alunni e alunne ) in 4077 classi. Se si vanno a guardare i dati nei diversi territori distretto per distretto, si vedono delle chiare differenze. Nel distretto di Mirano il 40,2 % della popolazione scolastica è iscritta alle elementari, il 27,9 alle scuole medie e il 31,9 % alle scuole superiori. Per le scuole primarie si nota come la scelta dei genitori sia quella prevalente del tempo pieno, a parte il distretto di San Donà dove la scelta cade sul tempo normale. Un forte calo di

iscritti collegato alla crisi demografica si nota alle primarie in tutti i distretti, mentre non è ancora arrivato in modo netto alle superiori. Andando ad analizzare le iscrizioni all’anno 2025- 2026 delle scuole superiori, si vede che diminuisce la percentuale degli iscritti ai licei che sono all’inizio di quest’anno scolastico 13363 rispetto ai 13482 dello scorso anno. Diminuiscono anche gli iscritti all’istruzione professionale che passano da 5.663 dell’anno scorso a 5.524 di quest’ anno. In calo leggermente anche l’istruzione artistica che vede 1.478 iscritti a settembre di quest’anno rispetto ai 1529 dello scorso anno. In leggero aumento invece gli iscritti all’istruzione all’istruzione superiore tecnica: sono 12.565 nel 2025/26 mentre erano 12.540 l’anno scorso. (a.a)

riduzione delle cattedre. “Se Dolo - conclude Naletto - è oggi riconosciuto come hub formativo rivierasco è perché molte sono le progettualità proposte dalla scuola, in collaborazione con il Comune, affinché la “maturità” dello studente sia non solo una serie di prove, ma anche una valutazione globale del percorso curriculare ed extracurri-

culare, che abbia come metodo la cooperazione tra partner pubblici, privati e del no profit. In quest’ottica potranno essere valorizzate esperienze di scuola lavoro, attività di orientamento e sinergie, all’insegna dell’educazione civica e di percorsi di cittadinanza attiva, per la “maturazione” dello studente”. Alessandro Abbadir

L’inaugurazione della scuola di Arino

Focus scuola/2. Interviene Luigi Zennaro presidente regionale dell’Associazione Nazionale Presidi

Il calo demografico rivoluzionerà alla radice il mondo della scuola

“Il calo demografico è costante da quasi una trentina d’anni. Si sente in tutte le scuole di ordine e grado del veneziano. Ora sempre più bisognerà scegliere se optare per mantenere i plessi sul territorio e quindi istituire sempre più pluriclassi (cioè classi con bambini e bambine di età differenti) oppure scegliere di accorpare i bambini in meno plessi e fornire un servizio di maggior qualità“. A dirlo è Luigi Zennaro presidente regionale dell’Anp (Associazione Nazionale Presidi). Zennaro fa una analisi precisa della situazione delle scuole sul territorio. “Nel veneziano - spiega - ci sono delle realtà territoriali che soffrono in maniera più forte delle altre il calo demografico. L’area sud in particolare quella cioè di Chioggia Cavarzere e Cona, nel corso degli anni ha sofferto non poco un lento e costante declino delle iscrizioni. L’ ufficio scolastico regionale fa fatica solitamente a concedere la formazione di classi con meno di 15 alunni, ma purtroppo con questa realtà avremo a che fare nei prossimi anni se non decenni. In altre zone dell’area metropolitana di Venezia come certi quartieri del Comune di Venezia, Marghera ad esempio il declino demografico

è mitigato dalla presenza di tanti bambini stranieri, visto che in questi quartieri la presenza di famiglie e comunità del Bangladesh o del Nord Africa è molto numerosa”. In calo le iscrizioni anche nelle aree della Riviera del Brenta e del Miranese sia agli asili alle medie e alle elementari. Il calo demografico si fa sentire però fa notare Zennaro, di più in questo momento alle scuole primarie (elementari) e alle secondarie di primo grado (medie) rispetto invece ad esempio alle superiori. “Il calo demografico però comincerà a farsi sentire alle scuole superiori già nei prossimi anni - precisa. Ora è mitigato da percentuale di scolarizzazione più alta rispetto ai decenni precedenti e dal fatto che alcune scuole superiori si contendono gli iscritti con strategie di marketing”. Quello che però appare ineluttabile per Zennaro è la necessità di una riorganizzazione radicale della scuola sia statale che paritaria. “Anche con un numero di iscritti che scende costantemente - spiega - c’è la necessità per mantenere aperte le scuole, di avere almeno due bidelli in servizio. Ora ci si trova di fronte a due possibilità: o tenere aperte le scuole anche con pochi alunni (magari perché considerate

essenziali e punto di aggregazione delle comunità), e allora di va verso la soluzione delle pluriclassi cioè una classe con alunni di età diverse come succede spesso nelle comunità montane, o invece chiudere i plessi (e destinarli ad altri usi) e mantenere classi diverse per ogni età portandoli in un’unica (o poche scuole) anche se si trovano fuori dal paese di residenza”. Zennaro è a favore della seconda soluzione. “Credo - conclude - che si debba puntare a mantenere classi diverse per ogni età che a mio avviso permettono una qualità dell’insegnamento più alta”.

Abbadir

Mira, sulle scuole interventi per oltre 5 milioni di euro

La scelta sarà fra più scuole con pluriclassi o meno plessi mantenendo le classi per ogni età

Riparte l’anno scolastico e anche a Mira non sono mancati tanti cantieri dedicati alle scuole. Ma non finisce qui. Nel 2025 si concluderanno lavori per 3 milioni di euro, mentre nel 2026 sarà la volta di importanti interventi alle scuole di Marano e Malcontenta, per altri 2,5 milioni di euro, ai quali andrà aggiunto anche il completamento del nuovo asilo nido di Oriago, il cui valore si attesta a 2,2 milioni di euro. È terminata la manutenzione straordinaria della media Leopardi di Mira Taglio con il rifacimento di tutti i pluviali, la rete di scarico, l’installazione di tutta la guaina nuova e la sistemazione delle corti interne, oltre a degli interventi edili per la certificazione di prevenzione incendi. Costo 350.000 euro. “E’ stato completato - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lorenzin - l’intervento di efficien-

tamento della scuola Petrarca di Borbiago, con la sostituzione di tutti gli infissi, l’applicazione di schermature solari, la copertura del tetto con pannelli isolanti. Il costo dell’intervento è di 760.000 e grazie al conto termico, una parte consistente rientrerà nelle disponibilità del Comune”. “Grazie al contributo del Ministero di 800.000 - continua Lorenzin in una notaa luglio scorso sono stati affidati i lavori per l’adeguamento sismi-

co e l’efficientamento della scuola De Amicis a Marano. Dureranno 6 mesi e inizieranno a giugno 2026. É stato approvato ad agosto anche il progetto esecutivo per l’efficientamento delle scuola elementari Goldoni e parte della Calvino ad Oriago. Il costo complessivo è di 570.000, ma circa 200.000 rientreranno nelle disponibilità del Comune grazie al ricorso al conto termico. Il progetto sarà messo a gara a breve e i lavori partiranno entro fine anno”. Per la media “Gino Strada” di Malcontenta si è in attesa dell’esito della partecipazione al bando “sport” per un finanziamento che consentirebbe di completare la sistemazione della palestra. Infine i lavori di costruzione dell’asilo nido di Oriago saranno ultimati entro giugno 2026. Sarà un asilo con 60 posti per bambini da 0 a 3 anni. (a.a.)

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Il presidente regionale Anp Luigi Zennaro

Viabilità. Prevista a breve l’installazione di telecamere

Ponte di Valmarana sabotaggi continui: il Comune dice basta

Un lungo lavoro di restauro e il consolidamento che è costato a tutti i cittadini quasi 160mila euro

Alla passerella (ponte) di Valmarana di Mira Porte sul Naviglio del Brenta, ignoti continuano a togliere e ad abbattere i paletti che regolano l’accesso e il Comune di Mira dice basta. I fatti si sono ripetuti nelle scorse settimane.

“Qualcuno lo fa apposta. A questo punto chiudiamo il transito alle auto e la rendiamo solo pedonale” – dichiarano il sindaco Marco Dori e l’assessore ai lavori pubblici Stefano Lorenzin. “La passerella è stata da pochi mesi riaperta dopo un lungo lavoro di restauro e il transito carrabile è limitato. Si tratta di un ponte storico vincolato – spiega l’assessore Lorenzin – che è stato completamente recuperato e manutentato, con un lungo lavoro di restauro e consolidamento che è costato a tutti i cittadini quasi 160mila euro. Interventi necessari proprio perché qualcuno passava su questo ponte fragile con furgoni, camioncini e auto di grossa stazza. Già in passato c’erano dei restringimenti e dei paletti, rimessi perché necessari per garantire la sicurezza del ponte e il suo funzionamento per le aperture necessarie al traffico acqueo”. Riaperto da giugno, il ponte è stato subito oggetto, nel corso dell’estate, di manomissioni: i due paletti posti su via Riscossa sono saltati uno dopo l’altro. E anche i New Jersey messi in loro sostituzione sono stati subito spostati, nonostante fossero stati ancorati. E poi, una volta rimessi i paletti, di nuovo sono stati abbattuti. “Chiaramente si tratta di atti voluti. E questo dispiace, perché chi lo fa non capisce che si tratta di sistemi di sicurezza per garantire che il ponte non ceda o abbia ulteriori danni. Pertanto, se questo fenomeno continuerà, non potremo fare altro che chiudere definitivamente il ponte al transito veicolare, lasciandolo aperto solo a bici e pedoni”.

cidente sperando di farla franca. Si pensi, ad esempio, ad alcuni camion che avevano danneggiato il ponte di Mira Taglio davanti al municipio, poi individuati grazie ai filmati delle telecamere e costretti a risarcire il danno.

Il problema della gestione dei ponti sul Naviglio del Brenta a Mira è molto importante: il Comune rivierasco ne gestisce ben 9 e il costo complessivo, solo per la loro gestione, si aggira sui 500 mila euro.

L’amministrazione comunale di Mira sta valutando anche l’installazione di telecamere, presenti ormai su quasi tutti i ponti mobili del territorio comunale e che negli ultimi anni hanno permesso di rintracciare diversi automobilisti e camionisti che avevano causato danni ai ponti, abbandonando la zona dell’in-

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Nasce la nuova Bi-Elle Auto by Campello Motors

Una nuova realtà prende forma nel panorama dell’automotive veneto: a Monselice è stata ufficialmente inaugurata Bi-Elle Auto by Campello Motors che si è presentata alla città con un affollato evento fra musica, buon cibo, intrattenimento e il reveal in anteprima del nuovo suv SWM G01Pro. La serata celebrativa si è posta come il coronamento di un processo avviato mesi fa e culminato con l’acquisizione totale di Bi-Elle Auto da parte della Campello SPA, realtà di primo piano nel territorio e fra le più importanti a livello nazionale. “La prossimità è un fattore strategico per noi e Bi-Elle Auto è un ulteriore tassello verso il radicamento nel territorio –dichiara Alessandro Campello, Amministratore Unico di Campello SPA – che ora, con 6 sedi fra Mestre, Padova, Mirano, Vigonza e

Monselice, è ancor più forte”. “La nostra politica è offrire a tutti la giusta soluzione per la propria mobilità – aggiunge Alessandro Campello – con l’intenzione di posizionarci in modo trasversale attraverso ampia offerta (nel complesso abbiamo oltre 1.000 auto sempre in pronta consegna), formule di acquisto esclusive in grado di adattarsi a tutte le esigenze e un servizio impeccabile. Il nostro obiettivo è chiaro: tornare ad essere il punto di riferimento per Monselice”. Campello Motors è leader nella mobilità a 360 gradi e persegue una visione ampia che si concretizza in un’offerta estremamente variegata capace di abbracciare auto, veicoli commerciali, scooter, moto e addirittura biciclette attraverso Campello Cycling. Il culmine della serata è stato il reveal della nuova SWM G01 Pro, un interessante suv super accessoriato disponibile a partire dal prezzo shock di 28.900 euro. Arrivato in Italia da poco, il marchio SWM si sta facendo strada velocemente nel mercato, perché risponde a diverse esigenze: auto spaziose (con una gamma che arriva anche a 7 posti), ideali per gli spostamenti quotidiani o per i lunghi tragitti, comode, robuste, super accessoriate, dal design accattivante e dal prezzo iper competitivo.

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Ambiente. Lettera al Ministero e richiesta di alternative per tutelare la laguna

“No” alla una nuova isola dei fanghi di Marghera di fronte a Fusina

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l Comune di Mira condivide le perplessità e la preoccupazione del Comitato Salute e Ambiente di Malcontenta per la nuova isola di fanghi (Nuova Isola delle Tresse) al largo di Fusina. Ha preparato una nota da inviare al Ministero. “Non possiamo che condividere le preoccupazioni di tanti cittadini di Malcontenta e Fusina – spiegano il sindaco Marco Dorio e il vice Gabriele Bolzoni. Per noi si tratta di una zona di alto valore turistico, storico e naturale. Anche nel nostro PAT l’abbiamo definita la Porta di Mira, e della Riviera, verso Venezia. Ma un muro di fango diventerà un muro destinato a dividere e a far scomparire non solo la vista di Venezia, ma anche molte possibilità di sviluppo del territorio. Serve un luogo alternativo o una diversa rimodulazione dell’intervento”.

“Ci riserviamo – aggiunge Dori – di verificare tutta la documentazione, ma vorrei manifestare la contrarietà a questa proposta da parte dell’amministrazione comunale di Mira, che gode di un affaccio sulla Laguna che ne verrebbe fortemente compro-

messo, non soltanto sotto il profilo paesaggistico, ma anche dal punto di vista turistico e fruizionale, visto che questa amministrazione sta investendo notevoli risorse per la valorizzazione del waterfront lagunare”.

“Si ritiene pertanto opportuno che questa struttura ministeriale – conclude il sindaco nella lettera inviata al Ministero – riveda la collocazione dei fanghi per impedirne il forte impatto peraltro sul sito UNESCO Venezia e la sua Laguna, dichiarato patrimonio dell’umanità”. Contro la possibilità della realizzazione della Nuova Isola delle Tresse si è espresso anche il segretario di Forza Italia a Mira Paolo Giacomazzo. “Una soluzione diversa

dall’isola per i fanghi in laguna, anche se non facile, è possibile – ha spiegato Giacomazzo – e va comunque individuata per il bene della stessa laguna e del territorio che vi si affaccia, senza pregiudicare sviluppi sostenibili per il futuro. Inoltre, non trascurabile, a Fusina, con la realizzazione dell’isola, verrebbe totalmente pregiudicata ogni iniziativa futura di interesse turistico e paesaggistico. Come Forza Italia Mira siamo convinti che la soluzione possa essere individuata nei tempi consentiti con il confronto pubblico aperto e trasparente fra forze politiche, istituzioni, comunità, mondo scientifico e associazioni”.

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Illuminazione pubblica, procede l’ammodernamento

Procede l’ammodernamento dell’illuminazione pubblica a Mira. Su 6.500 punti luce, ne sono stati cambiati 5.000. Obiettivo è la completa sostituzione entro l’autunno delle lampade. Ora l’azienda incaricata dal Comune è al lavoro a Oriago, per la sostituzione delle lampade artistiche lungo il Naviglio. “Un intervento importante per la nostra città — ricorda il sindaco Marco Dori — ma anche per l’ambiente, dato che ci sarà un risparmio energetico e un efficientamento energetico dell’80/90% rispetto a prima. Questo vuol dire meno consumo di energia, meno CO2 e meno inquinamento. Un’azione utile anche contro i cambiamenti climatici”. “Procede — sottolinea l’ assessore ai Lavori Pubblici Stefano Lorenzin — la sostituzione delle armature dei lampioni della città con quelle a LED grazie al progetto di efficientamento Elena. Ad oggi siamo arrivati a quasi 5.000 corpi illuminanti sostituiti; i rimanenti, per arrivare al totale di 6.500, saranno completati entro ottobre. In alcune zone i problemi di illuminazione sono dipesi e dipendono anche dalla vetustà degli impianti: cavi e quadri elettrici. In questi mesi, via via, si è proceduto alla sostituzione dei cavi e alla riparazione dei quadri in alcune di tali zone. Al termine della sostituzione delle armature si darà seguito alla sistemazione di tutti i quadri e dei cavi rimanenti e saranno sostituiti i pali più ammalorati”. (a.a.)

Mobilità sostenibile. L’assessore Stefano Lorenzin illustra l’intervento

Oltre 2 milioni per la ciclabile tra Malcontenta e Dogaletto

V

ia libera all’unanimità da parte del Consiglio Comunale di Mira alla variante urbanistica e al progetto della pista ciclopedonale che collegherà Dogaletto a Malcontenta. Si tratta di un percorso nella natura lungo oltre 2 chilometri, che unirà idealmente due siti fondamentali per la storia di Mira: villa Foscari a Malcontenta, sito UNESCO, e l’appena ritrovato sito archeologico di Sant’Ilario, a Dogaletto. A spiegarne i dettagli è l’assessore Stefano Lorenzin: “Con l’approvazione unanime della variante parziale al PRG e del vincolo preordinato all’esproprio è terminato l’iter autorizzativo che consente di poter procedere alla realizzazione del secondo stralcio della pista di Malcontenta. Con l’acquisizione delle aree a est di via Foscara, verrà realizzato un percorso di circa 2 chilometri che collegherà ciclopedonalmente Dogaletto con il centro di Malcontenta. La pista inizierà dalla fine di via Bastie provenendo da Dogaletto, si svilupperà con un percorso sinuoso lungo le aree adiacenti a via Foscara, si collegherà al primo stralcio già realizzato di fronte al Cimitero di Malcontenta, che sarà poi collegato a via dei Turisti attraversando via Malcanton, fornendo un percorso ciclabile e pedonale in completa sicurezza per re-

sidenti e non solo. Lungo il percorso, oltre ai due naturali punti di accesso e di uscita, saranno realizzati dei varchi da via Foscara per consentire l’accesso alla pista; tutti i punti di accesso saranno dotati di illuminazione, garantendone l’uso anche serale”. Infine saranno collocate delle panchine per la sosta lungo il tragitto. Il costo complessivo dell’opera, considerati anche gli espropri, è di 2.100.000 euro. Nelle prossime settimane si procederà con la fase di acquisizione dei terreni, dopodiché il Comune acquisirà il progetto esecutivo da mandare in gara per

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l’appalto presso la Città Metropolitana di Venezia. Svolta la gara, e fatte le necessarie verifiche, potranno essere aggiudicati i lavori. Soddisfatto anche il sindaco Marco Dori. “Si tratta di un collegamento strategico – dice Dori – atteso da anni dai cittadini, ma che si inserisce anche in un più ampio disegno di percorsi e itinerari per la nostra città, buoni per i nostri cittadini ma anche per sviluppare il cicloturismo. Il prossimo impegno riguarda la ciclabile delle ville, tra Valmarana e Oriago”.

Alessandro Abbadir

Villa dei Leoni riaperta, le offerte culturali

Villa Leoni ha riaperto al pubblico a fine agosto dopo la pausa estiva, in Riviera Silvio Trentin a Mira. “Ogni weekend – comunica l’assessore alla Cultura Albino Pesce – fino a fine anno, dalle 10 alle 17, è possibile prenotare l’apertura della Villa per visite guidate il mercoledì o in altra giornata da concordare”. Nuove offerte di visita: Visita libera Visita con realtà aumentata, Visita guidata tradizionale per gruppi (max 25 visitatori). Sono disponibili i nuovi contenuti 2025 per il tour con realtà aumentata, con possibilità di scegliere: Tour completo (circa 40 minuti), Tour ridotto (circa 20 minuti)Tour junior dedicato ai ragazzi. “Le tariffe 2025 ampliano l’offerta per tutti i tipi di visita, dal singolo visitatore ai gruppi organizzati, con tariffe dedicate per scuole e famiglie. Particolare attenzione alle scuole: da quest’anno si può aggiungere un laboratorio didattico a tema. Ulteriore attenzione alle famiglie con attività didattiche per i piccoli visitatori (5–11 anni) per esplorare la villa, la sua storia, l’arte e il contesto storico”. Laboratori creativi sempre alle 15 nelle date: 31 ottobre, 16 novembre, 21 dicembre. Per info o prenotazioni: villaleoni@socioculturale.it – 342 165 5343. (a.a.)

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tire, con il suo nuovo centro di PMA, i più alti standard di qualità, sicurezza e trasparenza con una struttura all’avanguardia, realizzata tà personalizzato, con un approccio umano, empatico e rispettoso, potendo avvalersi di una équipe multidisciplinare di professionisti e specialisti di provata esperienza dedicati e che potranno avvalersi di tutti gli altri servizi pletare il percorso come il Laboratorio Analisi, siologica e all’utilizzo delle sale operatorie per Nell’ambito della PMA saranno offerti i servizi più avanzati di diagnostica e di procreazione

(Fecondazione In Vitro e Embryo (IntraCytoplasmatic Sperm come gli guire l’embrione in ogni sua fase di sviluppo gliorare e implementare i criteri di selezione

dell’Ospedale di Chioggia, è stato previsto un investimento di 1.200.000 euro; nel febbraio 2021 è stata approvata la variante per l’inserimento nell’area del Gruppo Parto dei locali destinati alla PMA, con un ulteriore intervento di 658.000 euro, per complessivi 1.858.000 euro.

A questi finanziamenti vanno aggiunti gli investimenti in attrezzature e arredi sanitari autorizzati all’Ulss 3 Serenissima, che ammontano a 1.813.286 euro, di cui 449.570 euro per il Gruppo Parto e 1.363.716 euro per la PMA. L’im-

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nascita rispettata e centrata sulla persona, in linea con le buone pratiche assistenziali e le linee guida nazionali ed internazionali”.

Si è inteso realizzare due sale parto all’avanguardia capaci di rispettare la fisiologia della nascita ma allo stesso tempo di assicurare tutte le dotazioni strumentali e gli spazi per intervenire nei casi in cui la fisiologia si trasformi in patologia.

Tutte le attrezzature e le soluzioni ambientali acquistate per arredare le nuove sale parto sono finalizzate alla creazione di uno spa-

cardiocircolatoria del neonato.

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nell’esecuzione delle stimonianza” – che supporta il personale in tificazione e l’associazione con i pazienti, che traccia tutto il percorso dall’inizio fino alla fase di crioconservazione e che evita errori cesso.

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2. Centro per la PMA, alcune informazioni specifiche Dal punto di vista strutturale, il Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita è costituito da tre ambulatori, un locale di accettazione e tre stanze per la accoglienza/ preparazione e osservazione postprocedure, un ambulatorio chirurgico per l’esecuzione procedure di PMA di II livello e l’area del laboratorio di PMA con annessa sala di criocon-

-test diagnostici di ultima generazione come la Diagnosi Preimpianto o PGT grazie alla quale è possibile identificare eventuali anomalie genetiche o cromosomiche; -supporto psicologico e consulenza continua che accompagnano la coppia in ogni fase del trattamento, dalla diagnosi alla gravidanza e oltre.

L’auspicio è quello che il ciclo si concluda nel nuovo Blocco Parto adiacente, nell’Ospedale di Chioggia.

Il piano. Previsto anche il monitoraggio dei ‘punti neri’ della viabilità e nuova illuminazione solare

400mila euro per le strade bianche

La Giunta di Dolo approva il piano ‘strade bianche’: oltre 400 mila euro per mettere in sicurezza via Galvani e via Copernico

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pprovato dalla Giunta comunale l’importante provvedimento relativo al progetto ‘strade bianche’. Due le arterie interessate dagli interventi, via Galvani e via Copernico, per le quali l’impegno di spesa comporta per il comune un esborso di oltre 400.000 euro. Per strade bianche s’intendono i collegamenti che congiungono le vie principali a nuclei residenziali. Nella quasi totalità dei casi queste sono prive di manto asfaltato, pubblica illuminazione e dispositivi di sicurezza. Il Comune di Dolo, perciò, ha deciso di avviare un piano per rendere, progressivamente, le strade bianche maggiormente sicure per i residenti. I primi interventi in programma sono dedicati alle vie Copernico e Galvani. La Giunta Comunale nella seduta di giovedì 14

agosto ha approvato i progetti esecutivi che per via Galvani prevedono l’importo di 232.727,78 euro e per via Copernico di 187.053,64 euro. “Riqualificare e mettere in sicurezza tutta la nostra rete stradale - hanno osservato il sindaco Gianluigi Naletto e il vicesindaco Matteo Bellomo - costituisce un obiettivo strategico della nostra amministrazione. Il Settore Lavori Pubblici provvederà ad un monitoraggio puntuale di tutte le strade bianche, ma anche dei ‘punti neri’ della nostra viabilità,

compresa quella pedonale e ciclabile, in modo da redigere un programma puntuale di interventi. Le cifre, evidentemente, sono estremamente significative, motivo per cui il lavoro in atto si articolerà su diversi anni. Oltre agli interventi sulle strade bianche sono in programma azioni di potenziamento dell’illuminazione pubblica in via Ferrovia, via Camponogara e via Dei Frati, attraverso l’installazione di lampioni ad alimentazione solare”.

Da Dolo a Melbourne, andata e ritorno: la storia di Petra Carraro

Una giovane dolese, vincitrice di una borsa di studio, prima di partire per l’Australia, dove studierà i modelli di accelerazioni di starp up d’impresa, è passata a salutare il sindaco Gianluigi Naletto. Si tratta di Petra Carraro, 23 anni, ragazza semplice e determinata che, dopo il diploma all’Istituto Tecnico Economico Algarotti di Venezia, ha da poco conseguito la laurea magistrale in innovazione e imprenditorialità digitale all’Università Cattolica di Cremona. Petra Carraro è una ragazza sorridente e determinata ed ha spiegato al sindaco Gianluigi Naletto che le tecnologie digitali stanno cambiando la vita delle persone ed i processi organizzativi delle imprese. Di qui la volontà di imparare a gestire la

trasformazione digitale entrando nelle imprese o creandone di nuove a partire da queste tecno-

logie. “Da grande - ha sottolineato la giovane Petra - mi piacerebbe generare nuovi processi aziendali capaci di produrre valore per i clienti. Il sogno è fondare una

nuova impresa innovativa, sviluppando nuovi progetti di digitalizzazione su business diversi”. Ora l’aspetta l’Australia. “Studierò e lavorerò a Melbourne – aggiunge la neo dottoressa- capitale dello stato australiano di Victoria, sulla costa sud-orientale dell’Australia, portando con me il gagliardetto con il logo del Comune di Dolo donato dal sindaco Naletto. Un dono per me prezioso, che appenderò nella mia stanza per ricordarmi la promessa fatta al mio primo cittadino: attivare e far crescere nella Riviera del Brenta un laboratorio per la nascita e l’accelerazione di nuove imprese che guardano al futuro”. Non una fuga all’estero dei cosiddetti ‘cervelli’ ma un periodo importante di apprendimento. (l.p.)

Benemerenza al carabiniere Giovanni Giancaspro

Celebrato con una benemerenza durante una riunione del consiglio dell’Unione dei Comuni ‘Città della Riviera del Brenta’ l’appuntato scelto Giovanni Giancaspro per la sua ventennale esperienza nella tenenza di Dolo prima del trasferimento nella sua terra di origine. Il presidente nonché sindaco di Dolo, Gianluigi Naletto, nel consegnare la benemerenza ha dato lettura della motivazione: ‘per la dedizione, la vicinanza e il profondo rispetto delle istituzioni dimostrato in 22 anni di servizio condot-

ti con professionalità e alto senso del dovere in favore dei cittadini’.

Il presidente del consiglio dell’Unione, Naletto, ha poi sottolineato.

“Un riconoscimento,che testimonia stima, gratitudine e apprezzamento verso l’Arma dei Carabinieri che, attraverso i suoi presidi sul territorio, assicura sostegno e protezione alle comunità locali”.

L’appuntato Giancaspro, dopo l’arruolamento e oltre un ventennio di servizio a Dolo, proseguirà il suo onorato servizio nella Legione Carabinieri Puglia. (l.p.)

Territorio. Il sindaco e il Comitato Bruno Marcato chiedono il ripristino del polo ostetrico-ginecologico

Rilanciato il blocco operatorio e chirurgia robotica, ma resta il nodo del materno-infantile

Qualche mese fa è stata inaugurata dal Governatore Luca Zaia la nuova terapia intensiva all’interno dell’ospedale di Dolo. Il sindaco dolese Gianluigi Naletto ha molto apprezzato ma ha anche fatto il punto sugli investimenti all’ospedale di Dolo, chiedendo ulteriori sforzi per renderlo ancora più efficiente e all’avanguardia. “Dopo l’inaugurazione del Pronto soccorso e ora quella della nuova Terapia intensiva, - osserva Naletto - l’ospedale di Dolo si libera dall’etichetta ‘Ospedale Covid’ per assumere la qualifica di presidio ospedaliero per la gestione delle emergenze. Ora, però, - aggiunge il sindaco - si deve continuare con la realizzazione del blocco operatorio sovrastante la Terapia Intensiva, potenziato con la Chirurgia robotica mininvasiva e la realizzazione del nuovo blocco ovest. Per l’ospedale di Dolo l’obiettivo è di completare la modernizzazione delle infrastrutture e delle tecnologie di intervento, all’insegna dell’efficienza operativa e della qualità dell’assistenza sanitaria offerta alla cittadinanza”. Il reparto di terapia intensiva, situato al secondo piano del nuovo complesso, si estende per oltre 2.000 metri e vi opereranno il primario Lorella Altafini ed i medici di anestesia e rianimazione. Nello stesso edificio prossimamente sarà attivata, al terzo piano la futura Piastra operatoria. Come primo stralcio era stato costruito il Pronto soccorso, di seguito il cantiere ha realizzato, sovrapponendoli, tre ulteriori piani: al primo il vano tecnico, al secondo la Rianimazione e al terzo la Piastra. Anche il comitato Bruno Marcato esprime il suo apprezzamento. “Si tratta di notizie positive che interessano la sanità della Riviera del Brenta per gli attuali e futuri progetti edilizi e tecnologici volti al pieno recupero del presidio ospedaliero di Dolo per il ripristino e riqualificazione sanitaria nel nostro territorio tramite l’investimento strutturale e umano all’ospedale di Dolo che, da sempre è strategicamente al centro del triangolo metropolitano tra Padova, Mestre-Venezia e Treviso. La possibilità di usufruire della chirurgia mini invasiva robotica multidisciplinare apre a molte altre specialità e peculiarità come punto di riferimento chirurgico. Tuttavia –

aggiungono al comitato - l’inaugurazione del nuovo punto nascite presso l’ospedale di Chioggia ha portato un’ulteriore squilibrio dell’offerta nel territorio dell’Asl 3 per i settori materno infantile lasciando la Riviera del Brenta, troppo isolata e priva di un settore così fondamentale quale il polo ostetrico ginecologico. Anche in previsione di una chirurgia robotica che ormai svolge un ruolo fondamentale grazie ad una tecnologia avanzata anche nella chirurgia dell’apparato genitale femminile per una minor invasività e riduzione dei tempi di recupero.

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Donata una sedia per minori con disabilità C ontinua l’attività di impegno sociale da parte dell’Anfi della sezione di Dolo presieduta da Gioacchino Zarbo che, in occasione del 251esimo Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, di comune accordo con il presidente e la direttrice della Residenza per anziani ‘Riviera del Brenta’, ha voluto contribuire al benessere degli ospiti con una cerimonia religiosa tenutasi all’interno della struttura, un modo per far trascorrere una giornata diversa e condividere assieme alcuni momenti, stimolando la mente degli ospiti e favorendo nel contempo la socializzazione e il loro benessere. La Santa Messa è stata celebrata dal Cappellano Militare Don Donato Labriola accompagnato dalla Corale della Guardia di Finanza. Durante la celebrazione dell’Eucaristia sono stati ricordati tutti i defunti della Guardia di finanza e dell’A.N.F.I., ricordando nella ricorrenza del 25esimo anniversario della tragica morte, anche il Capitano Marco Lovato, primo Comandante della Compagnia Guardia di Finanza Mirano. Successivamente i soci, guidati dal presidente Gioacchino Zarbo hanno consegnato a Silvano Favaretto, presidente dell’Opera Santa Maria della Carità ‘Nazareth’ di Zelarino, una sedia per minori con disabilità. Questo dono della famiglia Masillo è un ausilio indispensabile per i disabili, permette non solo il giusto posizionamento di busto e corpo, ma anche la possibilità di compiere azioni ed interagire in sicurezza con l’ambiente che lo circonda. Ci sono moltissime persone che hanno la necessità di una di queste sedie e non possono permettersela. La consegna è avvenuta alla presenza del Comandante della Compagnia della Gdf di Mirano capitano Aliai Mazzi, del cappellano militare don Donato Labriola, del signor Masillo e di alcuni soci della Sezione A.N.F.I. di Mestre. (l.p.)

Viabilità. Collegamenti più rapidi con centro e servizi, parcheggi e traffico più ordinati

Aperto il tratto stradale fra via Luigi Nono e via Raffaello

A perto il tratto di strada che unisce via Raffaello a via Luigi Nono che facilita lo spostamento di molti residenti del quartiere che si trova a nord di Dolo con il centro. Dopo un’attesa per i residenti che si protraeva da alcuni decenni, questo nuovo tratto stradale rappresenta un passaggio utile per molti. “Con questa variante alla viabilità via Raffaello è finalmente unita al quartiere di via Luigi Nono. - ha evidenziato il sindaco Gianluigi Naletto - Da molto tempo si aspettava tale passaggio per accedere al parco, ai piazzali, al rio Serraglio e pure per raggiungere la zona sportiva da una comoda via alternativa”.

re un quartiere, quello di via Luigi Nono, dal quale si entrava e usciva solo da via Arino, oltre allo sbocco ciclo-pedonale sull’argine del rio Serraglio. Già con la realizzazione e l’apertura del passaggio pedonale di fronte alla mia casa, avevo notato un bellissimo passaggio di persone generando reti virtuose da e verso il centro, verso le attività commerciali e le scuole. Nel tempo del digitale, è davvero stupenda l’immediata socialità che si è generata da un semplice tratto di strada e di ciò desidero ringraziare l’amministrazione comunale”.

Il Liceo Galilei premia merito e solidarietà

Il liceo statale Galilei, come accade da anni, ha consegnato borse di studio in memoria di alcuni studenti dell’Istituto. Le borse di studio Meggiato, Moresco, Savella, Zotti, Carleo sono state assegnate agli studenti meritevoli sia per il profitto scolastico che per la sensibilità dimostrata verso i compagni. Da quest’anno si sono aggiunte altre due borse di studio, una offerta dalla famiglia Zuin, in memoria del figlio scomparso, e un’altra elargita dal ‘Rotary Club’. A queste sono state assegnate anche altre due borse di studio, una in memoria dei coniugi dolesi attivi nel volontariato, cav. Gino Donà e Francesca Agostini intitolata ‘Ricordati degli altri’, assegnata a due studenti di classe 5 delle Scienze umane, distintisi per l’attenzione verso il sociale. L’altra, promossa dall’ex giudice federale

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Ad usufruire dei maggiori vantaggi i residenti di via Luigi Nono e di via Botticelli che potranno usufruire di un comodo sbocco verso il centro, le attività commerciali, le scuole. Il quartiere di via Luigi Nono e fra i più recenti tra quelli sorti a Dolo e ora avrà una maggiore centralità e saranno ancor più utilizzati alcuni spazi come i due grandi piazzali di parcheggio e il parco, e vi sarà una migliore distribuzione dei mezzi che fino ad oggi erano costretti a trovare sosta in una spesso satura via Raffaello, non solo automobili, ma anche di mezzi commerciali, di camper e di altro tipo spesso numerosi in occasione di eventi locali Il sindaco Naletto aggiunge. “Dal punto di vista tecnico, è pure qui interessante la gestione della rete in fibra ottica Ftth della Città di Dolo - rete in pieno sviluppo e realizzazione, anche grazie al Pnrr - perché tale nuovo tratto di strada unisce e fa da confine tra zone coperte da due distinti operatori wholesale: Fibercop, per la zona di via Luigi IX, ed openfiber per la zona delle vie ‘dei PittorI’, come si può notare dalle diciture nei vari pozzetti ed armadi stradali. Un’interessante attività digitale, infine, che potrebbe essere svolta in una bella collaborazione tra le varie scuole di Dolo, potrebbe essere quella dell’aggiornamento della mappa di questa nuova via su openstreetmap.org!”. Commento positivo anche da parte di un residente, l’ingegner Carlo Strata, che ha osservato. “Mi piace pensare come le strade ‘uniscono’ le persone, migliorando la fruizione dei servizi, mettendo in relazione parti di comunità; in particola-

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del distretto nord di Chicago, Suzanne B. Conlon, e dal professor Massimo Donà, docente di Storia e filosofia del liceo, intitolata ‘Nothing is impossible for a determined woman’, riservata a due studentesse delle sezioni scienze applicate, linguistico, scientifico e sportivo. Scopo di quest’ ultima borsa di studio è quello di favorire ed incoraggiare la presenza femminile ai più alti livelli in tutti i settori della società civile. A ricevere le borse di studio sono stati gli studenti di quinta classe Gabriele Brusegan, Giulia Ferrante, Tommaso Cardin, Marco Zanella, Emmanuel Da Lio, Elia Gastaldello, Angela Pistore, Thomas Rodella, offerte da Meggiato, Moresco, Savella, Zotti, Carleo e Zuin mentre le due per la sezione ‘Nothing is impossible for a determined woman’ sono andate a Federica Favro, e Erica Benetti. Quelle per ‘Ricordati degli altri’ sono state assegnate a Irene Gomiero e Greta Battan mentre quella del Rotary club ad Alvise Mialich. (l.p.)

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Lino Perini

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Campionati. Scudetto nella fascia fino a 30 atleti, 15 ori, 8 argenti e 8 bronzi, superate 450 squadre

Il Riviera Nuoto conquista il titolo nazionale Master

T

ornano a risplendere i fasti del passato per il risultato e l’enorme soddisfazione per l’importante impresa compiuta dalla società Riviera Nuoto di Dolo che ai campionati di Riccione ha conquistato il titolo di campione d’Italia nella categoria Master. Risultato che ha avuto anche il riconoscimento dell’amministrazione comunale che In occasione dell’ultimo consiglio comunale ha visto la società natatoria premiata dal sindaco Gianluigi Naletto e dall’assessora allo sport Cristina Nardo. A ricevere le congratulazioni ed un riconoscimento, in rappresentanza della società,

oltre all’allenatore Marco Bedon, il dirigente Gianni Bertoldo che da 50 anni gestisce gli impianti sportivi natatori dolesi che in questo lasso di tempo hanno visto allenarsi e vincere tanti titoli regionali, nazionali ma anche partecipare a gare olimpiche, numerosi notatori di primo piano, ricordiamo Mauro Gallo, Mattia Nalesso, Christian Gallenda, Simone Cercato e Alessandro Terrin. Il risultato ai campionati nazionali di Riccione è stato il frutto degli ottimi risultati individuali dei nuotatori del sodalizio dolese. Lo scudetto tricolore per la Riviera nuoto è stato particolarmente prestigioso

perché conquistato, nella fascia fino a 30 atleti, superando una concorrenza di ben 450 squadre presenti alla manifestazione. Traguardo raggiunto i risultati delle gare individuali e alle staffette che hanno visto gli atleti dolesi conquistare ben 15 medaglie d’oro, 8 d’argento e 8 di bronzo. Protagonisti di questo storico risultato Mattia Scarpa, Gianluca Ermete, Andrea Maniero, Adriano Della Pietà, Emanuele Masetto, Tatiana Galenda, Omar Ferrotti, Rudy Lazzaro, Marco Bedon, Bruno Maghelli, Valentina Barbazza, Chiara Pitoni, Mattia Scarpa, Beatrice Bilato, Cecilia Montagner, Andrea Beg-

Rugby, Christian Cazzaro di Mira alla nazionale di rugby

Dall’Under 18 del Rugby Riviera 1975 alla convocazione con la nazionale di rugby a 7 di San Marino con la quale ha conquistato una medaglia d’argento alla Rugby Europe Sevens Conference 2 a Pristina in Kosovo. Un’emozione grandissima per Christian Cazzaro 17enne di Mira, che ha condiviso con papà Luca, mamma Sanna di San Marino e il fratello Manuel una doppia esperienza con la nazionale di rugby a 7 del monte Titano. “Il tutto è nato racconta Christian, perché la nazionale di San Marino stava allestendo la squadra per partecipare ai Giochi dei Piccoli Stati di Andorra e, sapendo che giocavo a rugby, sono stato aggregato per

alcuni allenamenti e tornei. E qui devo ringraziare i miei genitori per i molti weekend nei quali mi hanno accompagnato da Mira a San Marino per partecipare agli stage.” Poi la convocazione ai Giochi dei Piccoli Stati di Andorra dove l’ala 17enne ha fatto il suo esordio andando pure in meta nella gara vinta con Montenegro per 24-12. “E’ stata un’emozione forte che difficilmente dimenticherò, un’esperienza incredibile, grazie anche all’accoglienza di tutto il gruppo”. Per San Marino era la seconda esperienza ai Giochi dei Piccoli Stati e si è conclusa con un sesto posto grazie alle vittorie contro Montenegro e poi quella netta contro il Lie-

gini, Carlo Borgato, Pierluigi Camporese, Irene Guzzonato, Giorgio Castaldello e Matteo Derossi. L’impresa ha inorgoglito anche l’amministrazione comunale. Il sindaco Gianluigi Naletto ha sottolineato. “Un’impresa incredibile che va oltre ogni aspettativa. La passione, il sacrifico e la determinazione di ogni singolo atleta e di tutto lo staff della Riviera Nuoto di Dolo sono stati ripagati con questo storico scudetto. Siamo fieri di voi, veri campioni dentro e fuori dell’acqua”. Alle parole del primo cittadino si sono

chtenstein. Ma l’esperienza con la nazionale del monte Titano non si è fermata ad Andorra perché dopo due settimane Cazzaro è stato nuovamente convocato per la Rugby Europe Sevens Conference 2 in Kosovo, una due giorni dove hanno partecipato le nazionali di Estonia, Montenegro, Slovenia, Bosnia-Erzegovina, Slovacchia, i padroni di casa del Kosovo e dove è arrivata una medaglia d’argento alle spalle di Slovenia. “Un’altra grande esperienza internazionale che mi ha messo di fronte ad un rugby con sfaccettature diverse, un bagaglio indubbiamente prezioso per la mia giovane età”. Cosa porti con te di queste esperienze con

Karate, ancora un titolo mondiale per Giovanni Balducci

Ancora una grandissima soddisfazione per Giovanni Balducci, il karateka milanese che da anni vive a Dolo. Nelle scorse settimane a Malmö, in Svezia si è svolto il 13esimo Campionato del Mondo Wukf di karate e per la rappresentativa italiana degli azzurri veterani Fesik, Giovanni Balducci, ha conquistato il suo quarto titolo mondiale Wukf nella specialità del ‘Kata all style’. Per l’ormai dolese di

adozione si tratta anche del quattordicesimo titolo mondiale personale considerando le migliori federazioni internazionali di settore alle quali ha partecipato. Nella manifestazione svedese svoltasi a Malmo erano presenti 33 nazioni, 1709 agonisti e 83 arbitri internazionali, per seguire 3822 confronti. Giovanni Balducci pratica karate dal 1968, è agonista e maestro, ed è specializzato negli stili Shito-Ryu,

Goju-Ryu, Shotokan-Ryu e Ryuei Ryu. Insegna a Dolo presso lo IttoShin-Ryu. Oltre che un grande atleta è, soprattutto, un appassionato delle discipline che pratica e orgoglioso delle arti marziali al punto che non solo si allena molte ore al giorno e poi conquista titoli in serie ma s’interessa indiscriminatamente , come ammette. “Vado ovunque, perché per me il karate deve unire le persone oltre a cooperare

aggiunte quelle dell’assessora allo sport Cristina Nardo. “Questi eccezionali risultati consolidano la posizione della Rivier Nuoto di Dolo come una delle eccellenze del nuoto master italiano, portando lustro alla comunità e ispirando futuri talenti. Complimenti a tutti gli atleti e ai loro preparatori per aver scritto una pagina indimenticabile nella storia del nuoto master”. Un altro significativo risultato conquistato da un sodalizio da decenni ai vertici nazionali.

la maglia della Nazionale di San Marino? “Ricordi bellissimi, un gruppo unito che ha lottato con cuore, tenacia, grinta e passione, che sono gli ingredienti basilari nel rugby e nello sport in generale. Desidero ringraziare la Federazione Sammarinese Rugby nella persona della presidentessa Dorotea Balsimelli, il Comitato Olimpico Sammarinese per l’opportunità avuta, l’allenatore Giovanni Gianesini, i compagni e tutto lo staff”. Hai condiviso la tua esperienza con qualche tuo compagno del Rugby Riviera? “Sì, ero in contatto via social con alcuni di loro, ci rivedremo ora con l’inizio della preparazione”. (c.a.)

nella condivisione delle conoscenze e quindi non mi limito a seguire le gare internazionali della sola mia organizzazione”. E siamo certi che quella ottenuta a Malmo sarà una di altre numerose medaglie che Balducci si appresta a conquistare. Perché la sua passione, il suo impegno quotidiano negli allenamenti e il suo innato spirito lo spingeranno ad altri traguardi di assoluto livello. (l.p.)

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le interviste ai sindaci del Veneto

PRIMI CITTADINI

A cura di Vincenzo Gottardo

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Ormai appare quasi certo: le elezioni regionali saranno il 23 novembre

Fratelli d’Italia, che si appresta a diventare anche in Veneto, l’azionista di maggioranza della coalizione non ha respinto l’ipotesi ma ha gettato, con il segretario regionale dei meloniani, Luca De Carlo, molta acqua sugli entusiasmi leghisti sostenendo che nulla sarebbe ancora deciso e che le “fughe in avanti” non fanno bene al rapporto tra alleati. A gettare benzina sul fuoco ci aveva pensato, soltanto una decina di giorni prima, Flavio Tosi segretario regionale di Forza Italia che aveva dichiarato come fosse giusto e naturale che il candidato presidente del Veneto per il centrodestra fosse scelto da Fratelli d’Italia in quanto partito traino dell’intera coalizione.

L’ennesimo vertice romano dello scorso 10 settembre non ha prodotto alcuna fumata bianca: il dossier candidature delle regionali resta ancora chiuso e nessuna

decisione è stata presa. Nel mentre il tempo stringe e il nervosismo e tangibile. Le associazioni di categoria venete, cosa mai accaduta con questa forza, hanno protestato in modo vibrante contro queste eterne trattative che, di fanno, stanno paralizzando da mesi la regione in un momento nel quale l’economia sta mettendo a dura prova il tessuto produttivo locale il quale, viceversa, avrebbe bisogno di risposte e sostegni urgenti e tangibili.

L’altro fatto inedito per il Veneto è quanto accade nel centrosinistra. Per la prima volta gli sfidanti hanno individuato ormai da tempo in Giovanni Manildo il candidato presidente, non sono attraversati dalle tipiche polemiche, ma anzi stanno conducendo una campagna elettorale molto puntuale per tutto il Veneto. Anche

la coalizione, per la prima volta, è al completo e molte delle forze politiche che la compongono hanno, addirittura, già presentato, in ogni provincia, i candidati consiglieri provinciali.

A questo punto appare difficilissimo fare pronostici: il Veneto, storicamente, ha sempre premiato il centrodestra e il giudizio sull’amministrazione uscente è più che positivo, ma la confusione e le tensioni che si respirano, il ritardo con il quale si stanno scegliendo candidato presidente e liste e l’uscita di scena di Zaia stanno stancando fette, anche importanti di elettorato, che potrebbero trovare “consolazione” nel moderato Manildo che, dal canto suo, continua il suo tour per il Veneto e, evidentemente, non ha nessuna fretta di scoprire chi sarà il suo principale competior.

Autonomia energetica. Agsm Aim conquista sei lotti Consip da 577 milioni standard metri cubi

Pubbliche amministrazioni, maxi-fornitura di gas

Il fatturato previsto supera i 600 milioni di euro

Intanto sul fronte del “federalismo energetico” continua il pressing sul Governo sul rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali

Un passo concreto verso l’autonomia energetica che molti invocano. Il gruppo veronese Agsm Aim Energia ha messo a segno un’importante operazione a livello nazionale, aggiudicandosi sei lotti della gara Consip GN17 per la fornitura di gas naturale alle Pubbliche Amministrazioni nel biennio 2025-2026. L’assegnazione consentirà alla società di fornire oltre 577 milioni di standard metri cubi (Smc) di gas, con un fatturato stimato attorno ai 620 milioni di euro.

I lotti conquistati da Agsm Aim coprono una vasta area geografica che va dalla Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria con il Lotto 1 per pro proseguire con Milano (lotto 2), il resto della Lombardia (lotto 3), Toscana, Umbria e Marche (lotto 6), Puglia e Basilicata (lotto 10) e l’intero territorio nazionale (lotto 12).

Una delle principali novità di questa convenzione è la possibi-

lità, per le Pubbliche Amministrazioni aderenti, di stipulare contratti di durata biennale (oltre alla classica annualità), mantenendo una struttura di prezzo variabile, elemento cruciale in un mercato energetico ancora volatile.

Agsm Aim ha inoltre ottenuto un secondo successo strategico con l’aggiudicazione del Lotto 1 della gara bandita dal consorzio Viveracqua, realtà che riunisce dodici gestori idrici pubblici del Veneto. In questo caso, la fornitura riguarda energia elettrica in bassa tensione per un volume complessivo di circa 150 GWh annui nel triennio 2026-2028, con un valore stimato di 151,5 milioni di euro.

Il contratto prevede la possibilità, per i consorziati, di scegliere energia elettrica da fonti rinnovabili certificate, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale sempre più centrali nella gestione pubblica.

A completare il quadro, Agsm Aim ha vinto anche ulteriori forniture per 20 GWh di energia elettrica destinate ad altre utility del Nord Italia, attraverso gare competitive recenti. Le recenti aggiudicazioni confermano il ruolo di Agsm Aim come player di primo piano nel mercato energetico nazionale, capace di competere in contesti ad alta complessità e con elevati volumi, sia sul fronte del gas naturale che dell’energia elettrica, con una crescente attenzione ai principi di efficienza e sostenibilità.

Intanto resta aperta più che mai la questione del “federalismo energetico”, invocato da più parti, che ha portato alla mobilitazione di un fronte compatto – composto da amministratori pubblici, imprese locali e rappresentanti istituzionali – impegnato a chiedere al Governo una svolta che metta il territorio al centro delle politiche industriali del settore. Alla base delle preoccupazioni c’è il rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali.

Ancora la scorsa primavera Federico Testa, presidente di AIM

- AGSM, ha lanciato una sfida a tutte le società di servizi e alla politica del nord Italia: preparare un importante piano industriale per concorrere alle gare nazionali di concessioni della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Un vero e proprio federalismo energetico, perché che una gestione della rete direttamente sul territorio comporterebbe efficienza, investimenti e calo delle bollette per famiglie e aziende. Invece nell’ultima legge di bilancio è stato inserito un articolo che proroga automaticamente la concessioni, in scadenza nel 2029 e 2030, a Enel per i prossimi vent’anni su tutto il territorio nazionale quindi senza previsioni di gare. Intanto la

politica ha colto appieno il senso della proposta del manager scaligero: in Conferenza Stato - Regioni, infatti, i governatori stanno chiedendo di cancellare quanto lo Stato Centrale ha inserito in Legge di Bilancio e di consentire lo svolgimento delle gare senza proroghe automatiche a Enel.

“Su questo fronte la Regione può giocare un ruolo importante - ribadisce Testa - perché quella sull’energia e l’idroelettrico è una partita che solo in Veneto vale 6-700 milioni all’anno, somma che ora viene sottratta alla Regione. Noi siamo prontissimi a fare a nostra parte e a continuare il pressing su enti e istituzioni per arrivare al risultato”.

Federico Testa, presidente Agsm Aim

L’intervista. Il consigliere regionale del Gruppo Misto è componente della Commissione Sanità

Fabrizio Boron: “Siamo ad una svolta storica, il centrodestra unito per il futuro del Veneto”

“Per la nostra sanità lavoriamo su personale, organizzazione e liste d’attesa. Pubblico e privato devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche”

L a politica veneta si prepara a una svolta storica con il nuovo governo che uscirà dalle elezioni regionali. A parlare di questa fase cruciale e delle sfide che attendono la Regione è Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Misto e componente della Commissione Sanità, che guarda con attenzione ai prossimi mesi elettorali e ai nodi ancora irrisolti in ambito sanitario.

Consigliere Boron, dopo quindici anni di governo Zaia il Veneto si prepara a un cambio di rotta. Sarà davvero una svolta storica?

Sì, siamo davanti a un passaggio epocale. L’epoca di Luca Zaia, durata quindici anni, si conclude perché la legge nazionale prevede il limite dei due mandati consecu-

tivi. Avremo un nuovo presidente e anche un nuovo consiglio regionale. Non è solo un fatto politico, ma anche istituzionale: i cittadini vedranno cambiare un punto di riferimento che è stato stabile per molto tempo. Alcuni lo vivranno con incertezza, altri con curiosità. Io credo che sia l’occasione per rigenerare energie nuove e per ribadire il valore di un Veneto governato con responsabilità e competenza. Il centrodestra si presenterà unito, offrendo un candidato autorevole, capace di garantire continuità ma anche di introdurre elementi di rinnovamento. È un momento che va affrontato con coraggio e con serietà”.

Non abbiamo ancora né la data

delle elezioni né il nome del candidato del centrodestra. Quanto dovremo attendere per avere certezze?

Sulla data la responsabilità è del presidente uscente. La scadenza per la convocazione è il 23 settembre, e si potrà votare fino al 23 novembre. Quindi non ci sono dubbi: entro l’autunno i veneti sceglieranno il nuovo presidente. Per quanto riguarda il candidato, comprendo la curiosità e anche la pressione del centrosinistra, che insiste molto su questo punto. Io sono convinto che il tavolo nazionale deciderà in tempi brevi. Non è una scelta banale, perché serve una persona che sappia unire e che abbia esperienza amministrativa e sensibilità politica. Non basta il carisma: bisogna conoscere bene la macchina regionale. Sono convinto che il nome arriverà a breve e che sarà quello giusto per portare avanti il lavoro fatto in questi anni. La sanità è il tema più sentito

Regione verso l’esercizio provvisorio, ma è polemica

Calzavara: “Atto di responsabilità”, il Pd: “Conseguenza del rinvio del voto”

La Giunta regionale del Veneto ha dato il via libera agli inizi di settembre al disegno di legge sull’esercizio provvisorio del bilancio 2026, un passo necessario per assicurare la continuità dei servizi pubblici durante il periodo elettorale e fino all’insediamento della nuova Giunta. Il ddl sarà esaminato con urgenza dal Consiglio regionale ma intanto si infiamma il dibattito politico. L’esercizio provvisorio permette di garantire il funzionamento della Regione dal 1° gennaio 2026 fino all’approvazione del nuovo bilancio, comunque non oltre il 30 aprile, assicurando tutte le spese obbligatorie e quelle relative a sanità, fondi europei, PNRR, emergenze e interventi urgenti sul territorio veneto.

“Con questo provvedimento tuteliamo servizi essenziali

dai veneti. Lei è stato presidente della Commissione Sanità e ora ne è componente: quali sono le priorità?

La prima riguarda il personale. Oggi viviamo una carenza di medici e infermieri che rischia di compromettere la qualità dei servizi. Non basta formarne di più: bisogna trattenere quelli che già abbiamo. E per farlo servono condizioni di lavoro migliori, stipendi adeguati e possibilità di crescita professionale. Troppi nostri professionisti scelgono il privato o addirittura l’estero. È una perdita che non possiamo permetterci.

La seconda criticità riguarda le liste d’attesa. I cittadini lamentano tempi troppo lunghi per visite ed esami, e questo crea frustrazione e, a volte, rinuncia alle cure. Io sono convinto che il problema sia in gran parte organizzativo: la macchina va riorganizzata, sfruttando meglio le potenzialità di pubblico e privato convenzionato. Abbia-

mo una struttura pubblica forte eccellente e abbiamo un sistema privato convenzionato accreditato altrettanto forte e altrettanto eccellente. Queste due gambe del sistema sanitario veneto devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche. Se pubblico e privato remano in direzioni diverse, a rimetterci è solo il cittadino. È qui che dobbiamo intervenire con decisione. (r.r.)

e investimenti strategici per il Veneto, evitando rischi legati a una gestione provvisoria limitata”, ha spiegato l’assessore al Bilancio, Francesco Calzavara. “Si tratta di un segno di responsabilità e buon governo che ci permette di affrontare serenamente la fase di transizione istituzionale.” Calzavara ha sottolineato come, a differenza di altre regioni in procinto di votare, il Veneto abbia scelto la strada della programmazione, rafforzando così le garanzie per cittadini e servizi pubblici. “Finalmente la Giunta sembra essersi decisa – commenta invece capogruppo del Pd Vanessa Camani –. Lo chiedevamo da giorni, per evitare, almeno, di trascinare il Veneto nella gestione bloccata del bilancio per i primi mesi della nuova legislatura. Certo rimane il vincolo della gestione del bilancio limitata dell’esercizio provvisorio per un tempo lungo, causato dalla scelta scellerata di spostare il voto a fine novembre”. Secondo l’esponente del Partito Democratico il provvedimento è la diretta conseguenza della decisione di rinviare la data delle elezioni regionali. “Zaia venga in aula e se ne assuma la responsabilità politica davanti al Consiglio”.

Frabrizio Boron

Facciamo

il punto. L’assessore regionale traccia un bilancio positivo della stagione estiva

Turismo e agricoltura, Federico Caner: “Un Veneto che cresce tutto l’anno”

T

urismo e agricoltura, due settori chiave per il Veneto, anche dal punto di vista economico. Ne abbiamo parlato con l’assessore all’agricoltura e turismo Federico Caner.

Assessore, possiamo tracciare un bilancio della stagione estiva 2025?

Direi che è stata una stagione molto positiva, sia in generale per tutta la regione, sia per il settore balneare che, alla vigilia dell’estate, era considerato un po’ a rischio per le polemiche sui rincari dei prezzi. In realtà la stagione è andata molto bene anche al mare. Oggi il turismo in Veneto non si concentra più solo in pochi mesi, ma continua durante tutto l’anno. Questo è possibile grazie alla varietà delle mete: non ci sono soltanto mare, montagna o lago – che già da soli hanno stagioni lunghe – ma anche città d’arte che forse è meglio visitare proprio nei mesi meno caldi, come ottobre e novembre, periodi perfetti per apprezzarle con più calma.

Quindi un Veneto che si può vivere 365 giorni l’anno?

Esattamente. Anche perché oltre alle città d’arte ci sono mostre di altissimo livello che arricchiscono l’offerta culturale e turistica. E poi c’è un settore che sta crescendo in modo significativo: il cicloturismo.

Lei va in bicicletta?

Sì, vado in bicicletta sia per sport che per turismo. E c’è una buona notizia che riguarda Padova: siamo riusciti a portare qui la fiera internazionale del cicloturismo, dal 2026 e per tre anni consecutivi. Non è stato facile perché c’erano altri concorrenti, ma ci siamo riusciti. È un evento importante perché proprio sul cicloturismo stiamo investendo molto: in Veneto abbiamo quasi 2.000 chilometri di piste ciclabili attrezzate.

Qualche esempio concreto?

La Treviso-Ostiglia, sulla quale stiamo facendo grandi investimenti, ma non solo: ci sono tante altre direttrici sul territorio. Il cicloturismo è una forma di vacanza sostenibile, con valori economici rilevanti: il ciclo-turista medio ha circa quarant’anni, viaggia spesso

con la famiglia e spende più di un turista tradizionale. Inoltre in Veneto abbiamo un indotto legato alla bicicletta molto forte, con aziende che producono componentistica apprezzata a livello internazionale.

Veniamo all’altro ambito di sua competenza: come sta il settore agricolo veneto?

Il settore primario è fondamentale e strettamente collegato al turismo. Non si fa turismo in una regione dove si mangia male o si beve male. Il Veneto può contare su tantissimi prodotti tipici e a denominazione, soprattutto nel lattiero-caseario. La montagna, in particolare, ci regala prodotti di qualità che vanno tutelati. E preservare pascoli e prati non è solo una questione agricola: serve anche a difendere il territorio da frane e dissesti idrogeologici.

A fine mese torna “Caseus” a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. Esatto. Caseus era nato come rassegna dei formaggi veneti, poi si è allargato a livello nazionale e oggi ha un carattere internazionale. Noi abbiamo una varietà di formaggi

Sintoniz zati sul

che pochi Paesi al mondo possono vantare: dai prodotti di malga ai freschi, dagli stagionati al Grana Padano. Anche i francesi, che pure hanno il loro Camembert, non possono competere con la nostra varietà.

Quindi agricoltura e turismo viaggiano insieme?

Assolutamente. In un periodo in cui a livello internazionale è sempre più difficile produrre cibo, è fondamentale essere autosufficienti. Investire in agricoltura non significa solo sostenere l’economia, ma anche salvaguardare la nostra identità.

Arriviamo al tema dei tagli europei alla PAC. Come si sta muovendo la Regione Veneto?

Noi sosteniamo le aziende agricole, in particolare quelle montane: pur rappresentando il 18% del totale, ricevono quasi il 40% degli investimenti regionali, proprio per le ragioni di cui parlavamo. Ma sosteniamo anche i giovani agricoltori. Il problema è che a livello europeo stiamo passando da 360 miliardi a meno di 300: una riduzione pesantissima. E invece servirebbe il con-

trario.

Perché?

Perché produrre in modo sostenibile, con attenzione all’ambiente e al biologico, costa di più e non sempre il mercato riconosce questo valore. L’Europa dovrebbe investire di più, non meno. Negli Stati Uniti investono circa 1.000 miliardi, noi scendiamo a 300. È una differenza enorme.

C’è spazio anche per le donne in agricoltura?

Sempre di più, e questa è una notizia positiva. Le donne sono il motore della nostra società, oltre che delle famiglie. Donne e giovani sono il futuro dell’agricoltura veneta.

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Federico Caner

Il personaggio. Eccellenza italo-americana nel mondo dei media: “Creo ponti tra Los Angeles e mondi lotani”

Comunicare dal Veneto a Hollywood: la visione creativa di Valentina Martelli

V alentina Martelli, giornalista, conduttrice e ideatrice di progetti internazionali, nel 2005 ha lasciato una carriera solida in Italia per trasferirsi a Los Angeles. Lì ha fondato ITTV International Forum, TechInEntertainment e Showrunner Lab. Martelli lavora per costruire ponti tra mondi lontani, dall’Italia agli USA, passando per il Medio Oriente, sempre con un obiettivo chiaro: mettere in contatto persone, idee e talenti per creare progetti che abbiano un impatto reale. Ho incontrato Valentina a Venezia in occasione dell’82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e ne ho approfittato per fare con lei una chiacchierata.

Allora Valentina, nel 2005 ti sei trasferita a Los Angeles: com’è cambiata la tua vita?

La Los Angeles di vent’anni fa, quando sono arrivata io, non è certo la Los Angeles di oggi. Mi sono trasferita per una scelta d’amore, in un momento molto forte della mia carriera, quando ero conduttrice di telegiornali e inviata all’estero. Ho lasciato tutto per affrontare una nuova sfida: raccontare all’Italia un’America che non fosse solo quella delle celebrità e dell’intrattenimento, ma anche delle storie, delle idee, delle contraddizioni, degli Italiani che come me si erano trasferiti. Los Angeles è una megalopoli che però ha la dimensione di un quartiere. Mi piace dire che Milano sta a New York come Los Angeles sta a Roma. Io ho vissuto in entrambe, Milano e Roma, e avevo giurato di smettere di guidare, sognando una città con mezzi pubblici funzionali… invece eccomi qui, in mezzo al traffico cali-

forniano! Voglio però essere critica: fino a qualche anno fa, ti svegliavi con l’energia di inventare qualcosa di nuovo. Dopo il Covid e gli scioperi che hanno colpito l’industria dell’intrattenimento, oggi si respira un’aria diversa, con un’economia difficile e molta incertezza. Ma Los Angeles rimane un luogo in cui l’innovazione è sempre dietro l’angolo. Devi imparare a conoscerla. E poi o la ami follemente o la detesti. A prescindere però ti entra sottopelle.

Una delle tue creature più interessanti è ITTV International Forum. Ce ne vuoi parlare?

ITTV nasce proprio da Los Angeles, nel 2018. È frutto di un’osservazione, quella del contesto. In un’epoca in cui Netflix e Amazon stavano rivoluzionando il modo di fruire i contenuti, mancava un luogo dove parlare di coproduzioni, distribuzione, storytelling globale. E così è nata l’idea di creare un forum che fosse un ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti. Oggi ITTV è cresciuto: è diventato internazionale, con partecipanti da Canada, Israele, America Latina, Emirati e naturalmente Europa. Accanto a ITTV è nato anche TechInEntertainment, che esplora il rapporto tra tecnologia e contenuto: intelligenza artificiale, blockchain, immersive media. Il nostro obiettivo è quello di connettere, raccontare, costruire visioni condivise.

ITTV ha siglato una partnership con Dubai International Content Market (DICM). Cosa significa per te questa espansione in Medio Oriente?

È una partnership bidirezionale. Da un lato, per noi significa aprire una finestra su un mercato in grande

fermento, come quello degli Emirati Arabi, sempre più interessati alla cultura, alla tecnologia, all’intrattenimento. Dall’altro, per DICM, collaborare con ITTV è un modo per affacciarsi sul mercato americano, in un contesto strategico e selezionato. In un momento in cui il settore audiovisivo è ancora in fase di ricostruzione post-pandemia, creare sinergie tra ecosistemi diversi è fondamentale. ITTV diventa così una piattaforma che unisce mondi, genera progetti, costruisce relazioni. Tra i tuoi progetti c’è anche lo Showrunner Lab. Come prepari i nuovi talenti alle sfide del racconto televisivo e cinematografico internazionale?

Lo Showrunner Lab, che insieme a Cristina Scognamillo ho fondato con Fondazione Sistema Toscana, nasce dall’esigenza di formare una figura che in Italia ancora non esiste in modo strutturato: lo showrunner. È il punto di riferimento di una serie, come un regista lo è per un film. Deve conoscere tutti gli aspetti di una produzione, non solo quelli creativi. Credo fortemente che la nuova generazione debba essere preparata

a lavorare in contesti globali, senza dimenticare la propria identità. Peccato che negli ultimi due anni non siamo riuscite ad organizzarlo. Gli stiamo cercando una nuova “casa”. Vivi tra California e Italia. Che sfide e ispirazioni trovi nel conciliare un’identità globale?

È un equilibrio continuo, spesso difficile, ma anche straordinariamente ricco. La California è sempre stata un laboratorio del futuro. Oggi, con l’impulso dell’intelligenza artificiale, si sta reinventando di nuovo, anche se vive una crisi profonda, specie a Los Angeles. Vedremo come la città saprà rilanciarsi in vista delle Olimpiadi del 2028. Dall’altra parte, l’Italia mi dà profondità, bellezza, visione. Dopo ventidue anni qui, mi sento ancora profondamente italiana, ma dentro di me vive anche un’anima americana. Sono parte di una comunità globale che cerca di ridisegnare il futuro, non solo dell’intrattenimento, ma della nostra società. Un futuro “challenging”, come dicono qui, ma anche pieno di possibilità.

Com’è il Veneto visto dagli USA? Come ci vedono gli americani?

Il Veneto è associato, ovviamente, a Venezia — che resta uno dei luoghi più iconici al mondo — ma oggi è anche sinonimo di prosecco! Non esiste ristorante qui che non abbia almeno una bottiglia in carta. Ma oltre a questo c’è molto di più: il nostro spirito imprenditoriale, la qualità del lavoro, l’attenzione alla cultura e alla bellezza. Gli americani ci guardano con ammirazione e curiosità, anche se spesso attraverso un filtro un po’ romantico. Sta a noi raccontare un’Italia e un Veneto contempora-

nei, capaci di innovare, di stupire, di essere competitivi nel mondo. Prima di salutarci, puoi anticiparci qualcosa sull’edizione 2025 di ITTV International Forum?

Il 2025 è l’anno del cambiamento. ITTV e TechInEntertainment si rinnovano trasformandosi in esperienze più selettive, più curate, più strategiche. Meno eventi generalisti, più momenti riservati: executive labs, private salons, attivazioni culturali internazionali. Continueremo a essere presenti a Venezia, come abbiamo fatto anche in queste settimane, durante la Mostra, con panel dedicati, e a Los Angeles in autunno, ma con un taglio ancora più visionario. Parleremo di distribuzione globale, produzioni glocal, immersive media, e nuove opportunità di business alla luce delle sfide dell’AI. Ma soprattutto, continueremo a dare spazio a chi ha qualcosa di autentico da dire: talenti capaci di unire creatività e impatto, con la voglia di costruire — insieme — il futuro dell’intrattenimento.

Giacomo Brunoro

• Chi è Giacomo Brunoro

Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!

Valentina Martelli

Gioco e Scuola. Figurine, animali e misteri: completa l’album e sostieni la tua scuola

Dal 15 settembre al via la nuova edizione della raccolta di figurine dedicata ai più piccoli e abbinata al progetto Scuolafacendo, con cui Despar sostiene

UDespar Nord lancia Stickermania: un’avventura dai mille colori nel cuore dell’India

Sintoniz zati sul

boccanti di colori: torna Stickermania, la raccolta di figurine firmata Despar Nord che, per l’edizione 2025, accompagna i bambini in un emozionante viaggio alla scoperta dell’India. Un Paese ricco di meraviglie naturali, tradizioni millenarie e storie affascinanti, dove ogni tappa diventa un’occasione per parlare di amicizia, diversità e rispetto. L’iniziativa, attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Lombardia, è legata al progetto Scuolafacendo, con cui Despar sostiene concretamente il mondo della scuola.

L N dal titolo “L’India dai mille colori” tornano Oskar e Bo, già protagonisti della collection 2024, che nella nuova avventura insieme alla loro amica Nilaya, fanno un viaggio emozionante attraverso l’India. Tutto ha inizio quando Bo, sentendosi diverso e fuori posto, riceve un misterioso consiglio dal nonno di Nilaya: colorare tre mandala. Da lì si apre un mondo sorprendente, fatto di indizi nascosti e messaggi segreti che conducono i protagonisti fino al maestoso Taj Mahal. Ha così inizio una straordinaria caccia ai mandala, tra paesaggi mozzafiato, animali affascinanti e antiche

tradizioni, sulle tracce del misterioso Custode dei Colori. Durante questo percorso, Bo scoprirà quanto sia prezioso essere sé stessi.

tickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 15 settembre al 19 ottobre 2025 ogni 10 euro di spesa i clienti riceveranno una bustina di figurine con all’interno un “Buono Scuolafacendo” che potranno scegliere di destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita, con un pacchetto di colore blu, al prezzo di euro 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta saranno inoltre organizzati in alcuni punti vendita Interspar selezionati, momenti di svago e divertimento durante i quali i bambini potranno scambiarsi le figurine e completare più velocemente la raccoln’avventura che educa e unisce, tickermania non è solo un album da completare, ma un progetto pensato per trasmettere aspetti importanti come il rispetto, l’inclusione e la valorizzazione delle differenze. Temi fondamentali per costruire una società più solidale e consapevole, che trovano concretezza anche nel legame con Scuolafacendo, l’iniziativa di Despar a supporto delle scuole del territorio.

Stickermania Tour: gli appuntamenti

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

Nel corso delle settimane di raccolta, Despar Nord organizza presso alcuni punti vendita Interspar selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine.

Di seguito il calendario per la provincia di Venezia:

• 4 ottobre presso Interspar Rovigo Porta Po

• 5 ottobre presso Interspar Castelfranco Veneto

• 5 ottobre presso Interspar Bassano del Grappa

1 ottobre presso Interspar di Albignasego

1 ottobre presso Interspar di Sarmeola di Rubano

Per maggiori informazioni scansiona il QR Code o visita il sito www.stickermania.despar.it

Scuolafacendo torna in classe: sostegno concreto all’istruzione e spazio alla creatività con il contest

“Gli Eroi del Buon Cibo”

Dal 15/9 al 19/10 ogni 10 euro di spesa nei punti vendita Despar Nord si ricevono buoni scuola da destinare agli istituti: oltre 60 premi didattici e un contest creativo sul cibo sano

Dopo il successo dello scorso anno, con oltre 11.400 premi donati a più di 2.300 scuole, Despar Nord rinnova il suo impegno con Scuolafacendo 2025/2026, il progetto nazionale a sostegno dell’istruzione. Dal 15 settembre al 19 ottobre 2025, nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar, ogni 10 euro di spesa i clienti riceveranno una bustina di figurine Stickermania contenente un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. I buoni potranno essere consegnati direttamente alle scuole o caricati sul sito del progetto www.scuolafacendo.com e sull’app dedicata. In più, tramite l’App Despar Tribù sarà possibile convertire i propri Punti Cuore in ulteriori buoni fino al 16 novembre.

Ascoltaci in tutto il Veneto in SCARICA L’APP RADIO VENETO2 4

Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar Nord ne regalerà uno aggiuntivo.

Quest’anno Scuolafacendo si arricchisce inoltre di un’iniziativa speciale: il contest creativo “Gli Eroi del Buon Cibo”, realizza-

to in collaborazione con Le Buone Abitudini, il progetto educativo gratuito di Despar pensato per le scuole primarie e dedicato ai corretti stili di vita e alla sana alimentazione. Il concorso invita le classi a realizzare un disegno e/o un racconto il cui protagonista sia un supereroe che combatte la cattiva alimentazione, promuovendo l’importanza di una dieta sana ed equilibrata. Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include oltre 60 articoli per arricchire gli ambienti scolastici e la didattica. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, pubbliche e paritarie.

Con Stickermania, Scuolafacendo e Le Buone Abitudini, Despar Nord conferma il proprio impegno per scuola, territorio e comunità, valorizzando educazione, sostenibilità e attenzione alle persone.

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Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

Venerdì 26 Settembre

18:30 visita guidata a Y-40 The Deep Joy.

19:30 ingresso all’area termale con piscine e Spa.

20:30 proiezione delle animazioni più sorprendenti di Lago Film Fest tra commedia, fantascienza, sperimentale ed erotico.

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20:00 intervento musicale a tema cinema del Duo Orvieto. 20:30 proiezione de Il Barbiere Complottista di Valerio Ferrara e C’è da ridere: selezione di corti comedy italiani da LFF. Nel pomeriggio visita guidata a Y-40. Realizzazione di un micrometraggio in acqua col regista Valerio Ferrara e live podcast. www.CINETERME.com € 39 a persona

Sabato 27 Settembre - Giornata intera o solo serata Dalle 9:00 ingresso all’area termale con piscine e Spa.

18:30 DJ set a bordo piscina.

Il nuovo numero 116-117 decolla: oltre 2.000 chiamate nei primi giorni

Il nuovo servizio di assistenza sanitaria non urgente attivato in Veneto con il numero unico europeo 116-117 ha già mostrato numeri incoraggianti nei primi giorni di operatività. Dal 24 luglio, data di partenza dell’iniziativa gestita dall’Ulss 3 Serenissima presso la centrale di Mestre, sono state registrate oltre 2.000 chiamate, a dimostrazione di un bisogno reale e diffuso di un supporto medico tempestivo, ma non emergenziale. L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha commentato positivamente l’avvio della nuova linea: “Il 116-117 risponde con rapidità e competenza alle richieste di assistenza, informazioni e supporto socio-sanitario, confermandosi un punto di riferimento per la popolazione. L’87% delle chiamate riguarda questioni sanitarie, mentre il resto è suddiviso tra richieste informative e necessità sociali. I tempi medi di

attesa, nonostante l’elevato volume di contatti, rimangono contenuti, segno di un servizio efficiente e ben organizzato.” Il progetto, nato dalla sperimentazione avviata nel distretto di Bassano del Grappa, punta ora a una progressiva estensione a tutto il Veneto, con l’attivazione di una seconda centrale a Vicenza entro giugno 2026. Secondo Lanzarin, si tratta di un vero salto di qualità per la medicina territoriale, che integra medici, operatori e servizi sociali in un unico canale coordinato, facilitando l’accesso alle cure e percorsi personalizzati per utenti fragili e non autosufficienti.

Il numero 116-117 si propone così non solo come un mezzo di risposta immediata, ma come un tassello fondamentale per rafforzare la rete di assistenza sanitaria e sociale nella regione.

Bronchiolite, in Veneto torna la campagna di prevenzione

A partire da ottobre 2025, la Regione Veneto rilancia la campagna di profilassi contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), responsabile della bronchiolite nei bambini sotto l’anno di età. Dopo l’ottimo risultato della prima edizione, l’iniziativa si estenderà anche quest’anno a tutti i neonati nati durante la stagione virale (ottobremarzo) e a quelli più vulnerabili fino ai 24 mesi. «Si tratta di un intervento preventivo fondamentale – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin – che ha già dimostrato un impatto significativo sulla salute dei bambini e sulla riduzione dei ricoveri ospedalieri». I numeri del successo: -70% di ricoveri e -79% di accessi in terapia intensiva Introdotta nel 2024 grazie all’utilizzo di un anticorpo monoclonale specifico contro il VRS, la campagna ha segnato una vera svolta. Nei mesi invernali 2024/25 i ricoveri nei bambini sotto l’anno di vita si sono ridotti da 1.154 a 345, con un calo del 73% delle giornate di degenza e una diminuzione del 79% dei passaggi in terapia intensiva neonatale. Un’adesione ampia e condivisa Nel primo anno di attivazione, sono state somministrate oltre 28.000 dosi: il 70,5% ai nati fuori stagione e l’83,5% a quelli nati nel periodo di maggiore esposizione. Un risultato reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra ospedali, pediatri di famiglia, servizi territoriali e famiglie. «La risposta dei cittadini è stata eccezionale – aggiunge Francesca Russo, Direttrice della Prevenzione regionale – segno che le famiglie riconoscono il valore della prevenzione ben strutturata». Obiettivo 2025: proteggere ancora più bambini La campagna sarà gratuita e su base volontaria, rivolta sia ai neonati che nasceranno tra ottobre 2025 e marzo 2026, sia ai bambini già nati ma considerati fragili fino ai due anni di età. La protezione offerta dall’anticorpo coprirà l’intera stagione virale, riducendo sensibilmente il rischio di complicazioni. «Siamo di fronte a un esempio virtuoso di sanità pubblica – conclude Lanzarin – che con un investimento mirato riesce a proteggere i più piccoli, ridurre la pressione sugli ospedali e offrire maggiore serenità alle famiglie».

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Sanità efficente. Tempi medi di attesa cataratta in calo grazie al Piano Straordinario 2025

Chirurgia della cataratta in ripresa: liste d’attesa in calo netto

La strategia della Regione Veneto per ridurre le liste d’attesa nel settore sanitario sta dando risultati tangibili, in particolare per quanto riguarda gli interventi di cataratta, una delle patologie più diffuse tra la popolazione anziana.

Secondo i dati presentati in conferenza stampa dal Presidente della Regione Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e dal Direttore Generale Massimo Annicchiarico, il Piano Straordinario 2025, operativo da marzo e finanziato con 1,7 milioni di euro, ha generato un incremento del 34% nel numero di operazioni rispetto all’anno precedente.

A fine 2024, i tempi medi di attesa per

un intervento alla cataratta si aggiravano intorno ai 12,5 mesi, ma l’accelerazione impressa dal nuovo piano ha già prodotto segnali positivi: a fine agosto risultavano 42.966 pazienti in lista con prescrizione ancora valida e 7.627 con prestazione scaduta. Quest’ultimo dato è in costante calo: –3,7% a giugno, –4% a luglio, –7,9% ad agosto. “Abbiamo scelto di dare una risposta forte a una patologia che colpisce soprattutto gli anziani – ha dichiarato Zaia –. In Veneto eseguiamo circa 50 mila interventi di cataratta all’anno, ovvero quasi il 10% del totale nazionale. Il nostro obiettivo è azzerare le prestazioni scadute entro la fine del 2025”. Zaia ha sottolineato anche i progressi

tecnici raggiunti dagli specialisti oftalmologi: in alcune strutture, si riesce ormai a operare entrambi gli occhi in un’unica seduta, riducendo tempi e disagi per i pazienti. L’Assessore Lanzarin ha evidenziato come l’efficienza organizzativa sia stata decisiva nel successo del piano: “Abbiamo scelto di concentrare le risorse nei modelli operativi più efficaci, evitando dispersioni. Con un investimento relativamente contenuto, siamo riusciti ad aumentare sensibilmente l’attività chirurgica, ottenendo un rapporto costi-benefici estre-

mamente favorevole”.

Se il trend positivo verrà confermato, la Regione potrebbe stabilizzare i tempi di

Sanità veneta in crisi, Manildo lancia il suo piano: “Più sicurezza, più personale, più investimenti”

Il candidato presidente del centrosinistra denuncia l’aumento delle aggressioni al personale sanitario e propone un piano straordinario per rilanciare il sistema pubblico.

La sanità pubblica veneta è sotto pressione, tra aggressioni in aumento e carenza di personale. Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra per la Regione Veneto, lancia un forte allarme e presenta un pacchetto di proposte per affrontare la crisi. «Nel 2024, solo in Veneto, si sono registrate oltre 2.500 aggressioni ai danni di medici e infer-

mieri, quasi otto ogni giorno», denuncia Manildo, sottolineando come queste violenze non siano più casi isolati ma la spia di un sistema che vacilla. La carenza di oltre 3.000 operatori sanitari, stipendi bassi e turni massacranti aggravano una situazione già difficile, spingendo molti a lasciare il servizio pubblico. Manildo propone un “piano straordinario di assunzioni” e un aumento strutturale dei fondi regionali per la sanità, equiparando il Veneto alle regioni più virtuose d’Italia. Sul fronte sicurezza, propone presidi fissi nei pronto soccorso, controlli

Farmacie dei servizi, in Veneto effettuati 30mila esami in sette mesi

In soli sette mesi, le farmacie del Veneto hanno effettuato quasi 30mila esami diagnostici, confermandosi un presidio sanitario sempre più strategico e vicino ai cittadini. Secondo i dati forniti da Federfarma, tra gennaio e luglio 2025 sono state erogate 29.551 prestazioni nell’ambito della cosiddetta “farmacia dei servizi”, un modello che unisce prevenzione, prossimità e tecnologia. I test più richiesti? In cima alla lista ci sono holter cardiaci (6.300), elettrocardiogrammi (4.864) e holter pressori (3.848). Ma a sorprendere è il numero degli screening per diabete non noto, che hanno rag-

giunto quota 7.514, segno di una crescente sensibilità verso il tema della prevenzione metabolica. Seguono i controlli per ipertensione (3.498), colesterolo (3.244) e, in misura minore, i monitoraggi dell’aderenza terapeutica, con 259 controlli per il diabete e solo 24 per la Bpco. Tra le province più attive, primeggia Verona con l’Ulss 9 Scaligera, che da sola ha totalizzato oltre 14mila esami. Al secondo posto Venezia con l’Ulss 3 Serenissima (4.016) e, sul terzo gradino del podio, Padova, dove l’Ulss 6 Euganea ha registrato 2.742 prestazioni. Seguono Vicenza (2.718), Rovigo (2.385), Veneto Orien-

tale (1.423), Pedemontana (1.313), Treviso (584) e Dolomiti (292). A supporto di questo obiettivo, Federfarma ha lanciato una campagna informativa regionale, fornendo alle farmacie materiale integrato in formato cartaceo, digitale, video e social, con focus su cinque aree principali: telecardiologia, diabete, colesterolo, ipertensione e tumore al colon retto. La campagna ha un duplice obiettivo: aumentare la consapevolezza della popolazione sui servizi gratuiti disponibili e uniformare la comunicazione tra tutte le farmacie aderenti, per garantire informazioni chiare e accessibili.

agli accessi, tecnologie di sorveglianza e risarcimenti immediati per le vittime di aggressioni, oltre a un patto nazionale tra Regioni e Ministero dell’Interno.

«Proteggere chi cura è fondamentale per ricostruire un rapporto di fiducia con la comunità», afferma Manildo, che auspica anche la valorizzazione dei percorsi di carriera, incentivi per lavorare nei territori più fragili, e un rilancio della medicina territoriale. «La salute è un diritto e il Veneto deve garantire questo diritto a tutti».

attesa sotto l’anno, con effetti importanti sulla qualità della vita di migliaia di cittadini, in particolare i più anziani.

Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.

TAGLIATELLE AI FUNGHI

Un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.

Ingredienti: 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero

Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.

POLPETTE DI PANE PISELLI E FORMAGGI

Un’ alternativa alle classiche polpette di carne. Un piatto tipico del recupero e della cucina contadina, con un gusto molto invitante. Perfette come secondo piatto o antipasto

Ingredienti: :600gr passata di pomodoro; 300gr patate; 200gr latte; 150gr piselli freschi; 100 g pane secco; 70gr Pecorino Dop; 70 gr Asiago Dop; 70 gr Montasio Dop; 2 uova; pangrattato; timo limone; aglio; zucchero; sale; olio extravergine di olive

Preparazione:Lessare le patate e scottare i piselli in acqua bollente salata. Rosolare in una padella uno spicchio di aglio con un filo di olio. Aggiungere la passata di pomodoro, un pizzico di sale e di zucchero e cuocere il sugo a fuoco basso. Tagliare a dadini i formaggi. Scaldare il latte, fino quasi a bollore, con uno spicchio di aglio e di timo. Dopo averlo intiepidito versare il latte sul pane raffermo precedentemente tagliato a cubetti. Schiacciare le patate e mescolatele con i formaggi, i piselli e il pane; unite le uova sbattute. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo con cui formare piccole polpettine. Cucinare al forno per 10 minuti a 200° gradi. Servire con il sugo, tiepido

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TORTA AI FICHI

La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare.

Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone

Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.

Rubrica a cura di Sara Busato

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