laPiazza della Riviera - Dicembre 2025

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della Riviera del Brenta

Polesine, tre Bollini

Rosa all’Ulss 5: eccellenza

nella cura femminile

Giovanni Manildo:

“Presenza rafforzata”; due seggi per Szumski: “La nostra impresa”

NATALE

Le sfide di Stefani

Nel momento in cui stiamo scrivendo si stanno completando tutte le verifiche degli eletti e poi potrà, finalmente, partire il nuovo consiglio regionale del Veneto. E dovrà essere una partenza decisamente a tutta velocità perché c’è un bilancio da approvare senza il quale l’azione amministrativa, di fatto, sarebbe fortemente rallentata se non, addirittura, in stallo.

Le sfide che attendono il neo presidente Alberto Stefani sono molte e gravose. Il Veneto che è chiamato a governare sta manifestando delle fragilità che, almeno in parte, sono inedite. Il sistema produttivo, infatti, mai come in questa fase vive inquietudini importanti. Gli indicatori, ormai da un po’ di tempo, dicono che la “locomotiva d’Italia” potrebbe fermarsi da un momento all’altro. Altro fronte particolarmente caldo è quello sanitario. In Veneto la sanità, per la qualità delle prestazioni erogate, continua a essere un’eccellenza, ma la ripresa post covid sembra essere più faticosa del previsto, tra liste d’attesa che scorrono sempre troppo lentamente e un numero crescente di cittadini che rinuncia alle cure perché non può permettersi di rivolgersi alle strutture private.

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Veneto2

VIVERE

Assemblea Confindustria: chiesta l’attenzione del Governo ma mancano autocritica e contenuti

Libri e fumetti “made in Veneto” la nostra top 10 delle uscite 2025

A Dolo eventi di Natale per tutti i gusti con luci, musica, animazione libri e teatro. A Mira mercatini, “Festa dea Befana” ed appuntamenti in villa Widmann. Le riflessioni di monsignor Dino Pistolato

IL COMUNE DI MIRA RIDISEGNA LE PRIORITÀ CON L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO

Tra le novità un fondo per acquistare paratoie e pompe, una donazione per promuovere la lettura tra i bambini e investimenti per barriere architettoniche ed efficienza energetica

REGIONE: SI APRE L’ERA DI ALBERTO STEFANI DOPO IL SUCCESSO AL

I primi impegni e le promesse da mantenere: “Gli assessori dovranno occuparsi delle loro materie, non delle beghe politiche”

Il Veneto che verrà

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

L a vittoria di Alberto Stefani segna nella nostra regione un punto di svolta soprattutto generazionale. A 33 anni, il neo-presidente entra nella storia del Veneto e dell’Italia come il più giovane governatore in carica, raccogliendo l’eredità di Luca Zaia dopo una campagna che ha delineato continuità ma anche la ricerca di nuovi stili e linguaggi, di un nuovo modo di porsi sulla scena politica, almeno in questa fase.

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Servizi alle pagg. 8 e 9
Servizio a pag. 11

A

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Natale l’eccellenza

della tradizione Sintoni zati sul

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Malcontenta, la protesta del Comitato

Tutela Salute Ambiente

Il Comitato Tutela Salute Ambiente di Malcontenta va all’attacco e denuncia anche con un esposto al Prefetto, inviato anche al Comune di Mira, una situazione insostenibile con il proliferare sul suo territorio di discariche, senza contare il potenziamento dell’inceneritore di Fusina. Da anni il Comitato si batte per la misurazioni dei livelli di benzene oltre i limiti a Malcontenta. “Ci sono - spiegano per il Comitato Rosanna Bugno Enrico Pellegrini, Lisa Berti, Franca Marcomin, Gianluca Masetti Dario Giglio - situazioni molto pericolose per la salute dei cittadini di questa comunità, che vanno a sommarsi alla questione benzene. Da mesi, vengono conferite nelle vasche della discarica del Progetto Integrato Fusina tonnellate di fanghi scaricati alla rinfusa sui quali sarebbero opportune ulteriori analisi. Un altro dato da porre in evidenza sul Progetto Integrato Fusina è quello relativo alle opere compensatorie i cui costi, 40 milioni di euro - verrebbero sostenuti solo una volta riempite tutte le vasche, ovvero tra 12 anni”. Il Comitato considera questa condizione irricevibile e richiama gli enti sovracomunali a prendersi le proprie responsabilità. Ma non finisce qui. “A Punta Fusina - sottolinea il Comitato - il Ministero dell’Ambiente e quello della Cultura congiuntamente con il Comune di Venezia, hanno avviato un progetto del valore di circa 82 milioni di euro per una “Isola delle Tresse-bis” che dovrebbe contenere circa 3 milioni e 800.000 tonnellate di fanghi dragati dai canali Petroli e Vittorio Emanuele. Questo “capolavoro” mina il già difficile equilibrio ambientale di quest’area e rappresenta un ulteriore schiaffo non solo alla cittadinanza di Malcontenta, ma all’intera comunità della gronda lagunare”. (a.a.)

Il Veneto che verrà

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Ora la prova è nella partita per la composizione della giunta e nelle promesse programmatiche, a partire dai piani “giovani, sociale, lavoro, ambiente” più volte richiamati, che già tracciano priorità differenti rispetto al passato. Il voto, netto e ampio nei numeri, con percentuali che certificano una larga affermazione del centrodestra, sebbene il centrosinistra abbia recuperato terreno, ha un doppio significato: legittima il nuovo corso ma mette anche in luce tensioni interne alla coalizione e il rischio di una leadership troppo dipendente da equilibri nazionali. Il giovane presidente del Veneto dovrà governare tenendo insieme ambizioni locali e logiche di partito, senza perdere la capacità di ascoltare un territorio variegato e a tratti scettico. Tocca all’opposizione farsi pungolo e stimolo affinché le criticità della nostra regione non passino sotto silenzio. La forte astensione, la più alta in assoluto, è un monito da non dimenticare o sottovalutare. Fuori dai palazzi, il cambiamento generazionale è già visibile: nelle imprese alla ricerca soprattutto di personale qualificato che verrà a mancare nei prossimi anni, nelle scuole che chiedono di modernizzare programmi e legami con il mondo del lavoro, nelle amministrazioni comunali alle prese con le difficoltà di far quadrare i conti e nuove forme di partecipazione. Ma il ricambio porta con sé criticità non banali: la necessità di costruire esperienza, il rischio di sottovalutare complessità amministrative, la tentazione di soluzioni “facili” per problemi strutturali come infrastrutture, sanità e scuola. Il Veneto che verrà non sarà automaticamente migliore solo perché guidato da una generazione nuova: servono visione a medio termine, competenze e capacità di mediazione. Occorrerà investire in formazione professionale, sostenere le PMI nella transizione tecnologica, rafforzare i servizi sociali e creare percorsi di alternanza scuola-lavoro che non siano slogan ma progetti misurabili, guardare all’ambiente con maggiore consapevolezza.

Se Stefani e la sua squadra sapranno trasformare l’urgenza del rinnovamento in progetti concreti, il Veneto potrà trarne beneficio. Altrimenti rischieremo il solito corto circuito: giovani alla guida, vecchi problemi. E il vero cambiamento resterebbe solo una promessa elettorale.

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Asilo nido di Oriago, il nome sarà deciso dai bambini della primaria Morante

P er il nuovo asilo nido comunale di Oriago il nome sarà deciso dai ba mbini. Mentre continua a crescere la struttura del nuovo asilo nido comunale, infatti, il Comune di Mira ha avviato il percorso partecipativo per dare un nome alla nuova struttura. A decidere il nome saranno così gli alunni della vicina scuola primaria “Elsa Morante”, i quali contribuiranno anche alla “progettazione e realizzazione” del giardino dell’asilo. Il cantiere intanto per l’atteso servizio va

pronta ad ospitare 60 bambini, di cui 44 divezzi e 16 lattanti, disposto su di un unico livello al piano terra completo di area verde pertinenziale per le attività esterne e il gioco dei bambini, realizzata grazie ad un finanziamento Pnrr del valore di 1,5 milioni di euro, oltre ad altri 800mila euro a carico del Comune di Mira”. “Il progetto per dare un nome al nuovo asilo - spiega l’assessore all’istruzione del Comune di Miravedrà coinvolti 199 alunni delle 10 classi della scuola primaria

avanti spedito.

Terminate le fasi di preparazione, a breve inizieranno i montaggi della struttura di legno, essenziale per poter realizzare una struttura scolastica ad impatto zero. “Nello specifico - ricorda il sindaco Marco Dori - la nuova struttura sarà

e avrà come obbiettivi: coinvolgere attivamente gli alunni nel progetto del nuovo asilo, stimolare il senso di appartenenza e responsabilità verso il proprio territorio, integrare diverse discipline (italiano, arte, scienze, educazione civica, tecnologia, geografia), favorire il

lavoro di gruppo e il pensiero creativo. Gli alunni saranno coinvolti anche nella progettazione e realizzazione del giardino del nuovo nido”.

A ricordare le caratteristiche della struttura scolastica è invece l’assessore comunale ai lavori pubblici Stefano Lorenzin. “L’edificio è realizzato secondo le più moderne tecnologie ambientali - dichiara l’assessore Lorenzin. A dicembre verranno inserite le strutture verticali in legno. Il cantiere procede come

da cronoprogramma, sarà completato nei tempi previsti. La struttura sarà classificata Nzeb: Nearly Zero Energy Building, una categoria di edifici ad elevata efficienza energetica, il cui funzionamento richiede una modestissima quantità di energia rispetto agli edifici attuali. Questa tecnologia consiste in sistemi di monitoraggio, recupero e limitazione della dispersione di energia; nel presente progetto queste tecnologie consistono in: ter-

Gaza incendia il consiglio comunale

Sulla questione di Gaza in consiglio comunale a Mira è stato scontro totale fra centrodestra e centrosinistra, e la maggioranza di centrosinistra con il sindaco Marco Dori ha abbandonato l’aula del consiglio per protesta. Ma facciamo il punto. Lo scontro durante la sessione di fine novembre si è infiammato quando il centrodestra con il capogruppo di Fratelli D’Italia Antonio Mendolia, ha illustrato una mozione sulla questione israelo - palestinese. “Durante il Consiglio Comunale - ha spiegato Mendolia - noi di Fdi con le forze politiche di opposizione Coraggio Italia e Lega, abbiamo presentato una mozione che ricalcava la risoluzione dell’onorevole Bignami sul Piano di Pace presentato dal presidente americano Donald Trump. Al momento del voto i consiglieri della maggioranza, sindaco ed assessori tutti in disprezzo della mozione non solo

hanno abbandonato l’aula ma prima di uscire con le copie della mozione hanno realizzato tante barchette di carta lasciandole sui banchi dell’aula sotto lo sguardo compiaciuto, del sindaco“. Dal sindaco Dori è arrivata una risposta netta. “Dal consigliere Mendolia - ha detto Dori - sono arrivate affermazioni gravi e irricevibili. Né io, né la mia amministrazione possiamo esser tacciati

mo-isolamento a cappotto, impianto fotovoltaico, pompa di calore, sistemi di monitoraggio dell’energia elettrica, sensori di presenza e di dimmerazione, impianto di recupero idrico, ventilazione meccanica con recupero di calore”. Insomma non resta che aspettare che venga completato anche se non sono mancate polemiche sul rispetto delle tempistiche, che nei mesi scorsi erano apparse in ritardo.

d’esser anti-semiti, anti-israeliani, islamisti e filo-terroristi. Mi aspetto delle scuse pubbliche. Ricordo a Mendolia che ogni anno onoriamo con orgoglio le gesta di Adele Zara e il Giorno della Memoria. Da anni promuoviamo la conoscenza dei fatti dell’Olocausto, con programmi rivolti ai nostri ragazzi come “Promemoria Auschwitz”. Senza dimenticare la cittadinanza onoraria conferita a Liliana Segre. Abbiamo sempre condannato Hamas. Mendolia ha ricordato che le autorità palestinesi durante la seconda guerra mondiale erano a fianco di Hitler. Vero. Da che parte stava il governo del dittatore Mussolini? Non posso tacere il disagio nel sentirgli dire che i palestinesi sono più grassi degli israeliani e che a Gaza non c’era fame e che il metro di misura di una carneficina sono le fosse comuni. A tutto c’è un limite”. E la tensione sull’argomento non è destinata a placarsi. (a.a.)

Alessandro Abbadir

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Natale da vivere/1. Comune e Pro Loco hanno organizzato un calendario ricco di appuntamenti

A Dolo eventi di Natale per tutti i gusti con luci, musica, animazione libri e teatro

“U n grande Natale a Dolo con luci, animazione, musica, libri, teatro. Ce n’è per tutti i gusti nell’ edizione 2025/2026 del Natale”. A dirlo sono il sindaco Gianluigi Naletto e il vicesindaco Matteo Bellomo. ‘IdoLove Christmasspiegano - si preannuncia capace rendere Dolo, Arino e Sambruson protagoniste di questa stagione. In questo periodo di sabato, per tutto il giorno, le strisce blu saranno gratuite per incentivare i nostri negozi dove invitiamo tutti a comprare i regali di Natale abbandonando gli online e i centri commerciali. Ci saranno molte iniziative per i più piccoli e un grande coinvolgimento del mondo associativo, in primo luogo Proloco e Associazione Isola bassa, vero motore del territorio, insieme alle parrocchie”. Molto vasto il

programma degli appuntamenti. Il 6 dicembre c’è stata l’accensione sul sagrato del Duomo

di San Rocco dell’albero con la voce di Silvia Celadin. Lunedì icembre, invece, in Piazza Cantiere l’evento “Corri Con Babbo Natale”. In mattinata “Un fiume di libri” e nel pomeriggio spettacolo per bambini. Alla sera in Duomo il Concerto di Natale. Mercoledì 10 in villa Concina alle 18 “Buon Compleanno Jane”, letture e musica dedicate a Jane Austen a cura della Biblioteca e su prenotazione: infotel 041.411090. Sempre in biblioteca stessa ora l’11dicembre, altro appuntamento per i bambini, mentre alle 21 al Teatro Cinema Italia lo spettacolo Cenerentola. Il 13 dicembre in villa Dotti Da Rio Susi Danesin presenterà “Dlin dlon, ops, vrum!” lettura, giochi per famiglie, bambini e bambine dai 6 anni in su. Alle 20,45 al centro parrocchiale di Arino lo spet-

tacolo di danza “Il cielo sotto Natale”. Domenica 14 per tutta la giornata mercatini di Natale in piazza Cantiere e via Guolo e alle 16 concerto in Duolo. Giovedì 18 dicembre alle 16 in piazzetta Aldo Moro lo spettacolo per bambini “La Regina dei ghiacci”. La festa si accende anche nella frazione di Sambruson in Piazza Brusaura con lo spettacolo per bambini”Wanda Circus” alle 13,30, il 20 dicembre. Alle 20 al Duomo, Vito Mancuso presenta “Gesù e Cristo”. Il 21 in Piazza Cantiere e via Guolo i mercatini dall’alba al tramonto. Nella Barchessa di Villa Concina alle 17 “My favourite jazz xmas” con Federico Bigotto e Silvia Celadin. Alle 20,30 in chiesa ad Arino il concerto con il Coro “Una voce”. Stesso giorno alle 11 nella barchessa parrocchiale di Sambruson mostra dei mini

Natale a Mira, dopo i mercatini, concerto di Capodanno e “Festa dea Befana”

Tutto pronto per l’edizione 2025 di “Natale a Mira”, il cartellone di eventi curato dal Comune insieme alla Pro Loco di Mira, dedicato alle feste natalizie e giunto alla 16a edizione. Grande successo hanno avuto a inizio dicembre i Mercatini di Natale in Riviera Matteotti e Piazza Municipio che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone. Il 1° gennaio ci sarà il concerto di Capodanno in teatro Villa dei Leoni e l’11 gennaio la celebre Festa dea Befana a Mira Porte. “Si è iniziato con il primo

weekend di dicembre - spiega il sindaco Marco Dori - con i caratteristici mercatini, la corsa dei babbi Natale, la sfilata di Natale su imbarcazione, i giochi di una volta, musica, esibizioni in strada, stand gastronomici. Il “Concerto di Natale” invece si terrà a Teatro di Villa dei Leoni domenica 14 dicembre alle 17. Protagonista sarà l’Orchestra Classica del Veneto diretta dal maestro Dino Doni, con un ricco programma sulle musiche dei grandi maestri. Giovedì 1 gennaio 2026 ecco invece il tradizio-

presepi. Il 22 alle 17 l’inaugurazione del Presepe Meccanico nel Duomo di San Rocco. Il 23 alle 18.30 al Cinema Teatro Italia lo spettacolo “Canto di Natale”. Il 26 nella chiesa di Sambruson alle 18, il Concerto di Santo Stefano. Martedì 30 dicembre alle 10 percussioni, danza e canto africano. Un laboratorio didattico musicale per bambini di 5-10 anni. Durante il periodo natalizio saranno esposti “Presepi in vetrina”. l’Associazione Isola Bassa esporrà nei negozi, presepi realizzati dagli studenti dell’istituto “Tina Anselmi”. In Villa Dotti fino all’11 gennaio, ci sarà Flex Art, collettiva di artisti e illustratori. Il 6 gennaio in piazza Cantiere alle 17 “La befana arriva allo Squero”, spettacolo di luci laser sull’acqua.

nale “Concerto di Capodanno” organizzato presso il teatro di Villa dei Leoni, con i due turni organizzati per le 16 e le 18. Prevendite presso allo 0415631049 e allo 041422712. Grande chiusura con la “Festa dea Befana” a Mira Porte, in calendario per domenica 11 gennaio 2024 nella piazzetta settecentesca della frazione mirese. Ci sarà il tradizionale falò sull’acqua, oltre ad iniziative di spettacolo e intrattenimento e al consueto mercatino. Locandine e altre informazioni sul sito www.prolocomira.it (a.a.)

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Alessandro Abbadir
Una passata edizione del Natale a Dolo
Mercatini Natalizi a Mira

Natale da

vivere/2. Interviene

monsignor Dino Pistolato parroco di Gambarare di Mira

“Ritornare al Natale è ritrovare lo stile della prossimità”

Natale, quale il senso della festa? Quale lo spirito giusto con cui affrontare questo periodo?

Sulla questione interviene con delle riflessioni monsignor Dino Pistolato parroco di Gambarare ed ex direttore della Caritas di Venezia. “Un elemento che colpisce sempre di più - dice monsignor Pistolato - è la presenza delle diverse luminarie, addobbi e prodotti del natale consumistico che arrivano sempre più anticipatamente, così che il mercato fa la parte da leone in una “vicenda” che proprio non ha nulla a che vedere con il consumismo, anzi”. “Cosa può voler dire Natale oggi? Accanto al concetto del Figlio di Dio che si fa uomo tra gli uomini - sottolinea monsignor Pistolato - è riconoscere il valore fondamentale che sta in ogni persona, a partire dai più piccoli, gli esclusi, quelli chiamati ultimi, agli occhi degli uomini, ma che Dio fa suoi mettendosi proprio tra di loro: nasce in una stalla tra un bue ed un asino e i primi visitatori sono dei pastori che non erano proprio degli stinchi di santi. Se si perde questo fondamento o lo si traduce con un “buonismo isterico”, fatto di acquisti, regali inutili, pranzi spropositati o vacanze ad ogni costo all’estero o in montagna, capite

che nessuno ha più in memoria il perché si festeggia il 25 dicembre, anzi, proprio non interessa e caso mai si riscopre il solstizio d’inverno, il babbo natale con le renne, ed altre simili tradizioni “pagane”. Eppure san Francesco, ricorda il parroco “quando volle riprodurre nel presepio la nascita del DioBambino lo rappresentò dentro la vita reale del tempo, senza fronzoli, luci o altro, perché tra gli uomini Dio voleva stare, non in un pacchetto regalo. Dio-con-noi, l’Emmanuele, dentro di noi, in cammino con noi, che sorride con noi e che piange; che soffre con noi fino al morire con noi”. “Ritornare al Natale - ricorda don Dino - vuol dire ritornare alla semplicità, alla condivisione, alla solidarietà, alla

sussidiarietà. Dobbiamo ritrovare lo stile della prossimità rompendo il muro di solitudine che sta impoverendo il mondo, ci sta isolando l’uno dall’altro, ci sta rendendo sconosciuti anche dentro le nostre case.” Un saluto degli angeli ai pastori ricorda don Dino dice: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace agli uomini che egli ama”. Il valore della pace si stringe in modo inscindibile con l’evento del Natale, pace che non è assenza di guerra, ma una pace donata del DioBambino che viene messa dentro in ogni uomo, una pace che va voluta, cercata, costruita con scelte coraggiose: trasformare le armi in strumenti di condivisione, di lavoro, per rendere questo mondo casa di tutti, nel rispetto di tutti”. “Il Natale, l’evento dell’incarnazioneconclude - diventa un’opportunità per credenti e non di ripensarsi e diventare capaci di rinnovamento, rispetto, accoglienza, mitezza, giustizia, verità, libertà. Allora vivremo questi giorni di incontro per mettere le basi per una realtà altra, diversa, semplice come quella di un bambino, vera per un Dio che non rinuncia a mettersi in cammino, con la sua umanità, a fianco ad ognuno di noi”.

Alessandro Abbadir

Mira, a Villa Widmann eventi e itinerario d’inverno con il Natale

Con il periodo natalizio, Villa Widmann Rezzonico Foscari a Mira Porte ha programmato una rassegna di appuntamenti pensati per aprire la dimora alla comunità e valorizzare il patrimonio storico e culturale. Per un mese la Villa, della Città metropolitana di Venezia, diventerà un itinerario d’inverno aperto a tutti, con appuntamenti che coniugano scoperta, musica, racconti, attività per le famiglie e approfondimento. Fino al 6 gennaio Villa Widmann farà parte del percorso luminoso promosso dal Comune di Mira e dalla Pro Loco, “Ville e Luce” e avrà la facciata illuminata di notte. Il 14 dicembre “Da una riva all’altra della Brenta Due ville, due sponde, una sola storia”, un itinera-

rio speciale alla scoperta di Villa Valmarana e Villa Widmann, le due dimore dirimpettaie che si guardano da una riva all’altra del fiume. Turni disponibili: 10, 10.45, 11.30, 14.30, 15.15, e 16, con inizio da Villa Valmarana. Ingresso: 16 euro adulti; 7 ragazzi fino a 16 anni; 13 euro persone con disabilità; gratuito fino a 6 anni. Lo stesso giorno “I vini delle feste tra sacro e profano!”. Un viaggio nel mondo del vino. Ingresso 5 euro, su prenotazione. Il 21 dicembre “Tango Argentino in Villa”: milonga aperta a chi desidera ballare al ritmo del tango argentino dalle 15. Info 393 2262695. Venerdì 26 dicembre, visita guidata con concerto d’arpa finale. Prenotazioni: www. venetosegreto.it. Il 1° gennaio,

“Capodanno d’arte e cultura”. Villa Widmann aprirà le porte dalle 10 alle 16.30. Ingresso 7 euro, ridotto 6. La villa aprirà anche il 5 gennaio. Il 6 “Bon bon per grandi e piccini!”. Tra le sale della Villa, piccoli e grandi potranno cimentarsi in un simpatico gioco digitale da scaricare sul proprio telefono, “Scopri Villa Widmann e la Riviera del Brenta”. Dolcezze e curiosità accompagneranno la giornata di festa. Orario: dalle 10 alle 16.30. Ingresso: 7 euro intero, ridotto 6. Nessuna prenotazione è richiesta. Villa Widmann è raggiungibile: in auto con possibilità di parcheggio riservato, con i mezzi Actv, linea 53 da Venezia o da Padova, fermata Mira Riscossa. Infotel 0412765001. (a.a.)

“Sempre di più si fa largo un evento consumistico che con la vicenda non ha nulla a che fare”

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Monsignor Dino Pistolato

Un Natale all’insegna della condivisione e dello spirito di comunità.

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Dopo il notevole successo riscontrato lo scorso anno, sarà riproposta tutti i gior“Brick Christmas”, tagonisti assoluti saranno i mattoncini Lego, che da sempre fanno divertire bamNon mancheranno laboratori, giochi e attività ludico-ricreative per stimolare la fantasia e la creatività dei ragazzi. Ma il Paese del Natale sarà soprattutto uno spazio di incontro per la comunità, offrendo proposte pensate per ogni età e interesse: tombole e giochi tradizionali,

Cto in questi giorni la certi cazione

La novità di quest’anno è il Capodanno

di più diventando ospitale anche nei mesi

Se il Parco Urbano sarà il cuore delle Feste, lo spirito del Natale e le sue tradizioni animeranno tutto il territorio di Cavallino-

me la magia delle Festività tra luci, musica, profumi e sorrisi.

Tutti i giorni dalle 15 alle 21.30, e nei ne settimana dalle 10.30 alle 22.00, sarà possibile visitare “Mercatini e sapori”, i mercatini di Natale che proporranno nei vari stand artigianato locale, creazioni natalizie e dolci tradizionali. Presenti una selezione di food truck, che offriranno ai visitatori un percorso tra sapori e tradizioni, in un’atmosfera calda e luminosa che saprà incantare grandi e piccini.

cuore pulsante delle Festività. Come Amministrazione», spiega il sindaco Roberta Nesto, «vogliamo continuare a investire nelle manifestazioni per rafforzare il legame che unisce la nostra comunità e offrire al territorio spazi di incontro, nei quali anche le associazioni locali saranno protagoniste con le loro iniziative. Sono tante le occasioni per vivere Cavallino-Treporti nel periodo delle Feste. Non siamo solo una destinazione balneare, ma una località che sta crescendo e che sta sempre

“Lail presepe in laguna opera dell’artista Francesco Orazio, con più di 400 statue in compensato marino posizionate sullo specchio acqueo che si affaccia sugli 8 km della pista ciclopedonale a sbalzo più lunga d’Europa, lungo via Pordelio. Inoltre, sempre tra le inizia“L’arte

Si tratta di un percorso diffuso tra le frazioni per scoprire le Natività realizzate dalle parrocchie e dalle famiglie, che aprono i cancelli delle loro anche il “berolon”, come viene chiama-

Politica. Approvato in consiglio l’assestamento di bilancio

In arrivo nuovi cantieri e aiuti per la prevenzione degli allagamenti

T

anti interventi in arrivo con l’assestamento di bilancio del Comune di Mira. A darne notizia è direttamente il sindaco Marco Dori.

“Con l’ultimo assestamento di bilancio - dice Dori in una nota - arrivano i fondi rivolti ai cittadini per la prevenzione degli allagamenti, ma anche per finanziare le opere pubbliche e il decreto per il personale”.

Bike to Work”, consegnati i buoni spesa per Natale

Nuove risorse arrivano anche per l’efficientamento energetico, per il sociale, la scuola e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sul fronte della cultura, si segnala una donazione in denaro ricevuta dal Comune da parte di una libera cittadina, destinata a sostenere progetti legati alla promozione della lettura nei più piccoli. “Abbiamo creato un fondo rivolto ai cittadini - spiega Dori - per l’acquisto di paratoie, pompe, valvole di non ritorno e altre iniziative di difesa passiva contro il rischio idraulico. Per accedere a questo fondo, del valore di 60mila euro, sarà presto predisposto un apposito bando. Prevediamo risorse anche per l’anno prossimo, comprese quelle per ulteriori investimenti in opere per contenere il rischio idraulico, che già oggi sono in corso, dalla manutenzione alla progettazione”. Il resto della manovra è spiegata dall’assessore al Bilancio del Comune di Mira Riccardo Martin. “Con questa variazione di bilancio - dice Martin- vengono stanziate, anche in via prudenziale, risorse su vari “fronti”, dai 420.000 euro per la variante per l’impianto sportivo di Valmarana in costruzione (420.000 euro) ai 100.000 euro per manutenzioni straordinarie varie (Casa Futura soprattutto ed altri piccoli interventi), fino ai 120.000 euro per la valorizzazione del Parco archeologico di Sant’ Ilario. Viene incrementato a 367.271 euro totali lo stanziamento per le opere di efficientamento energetico/nuovi impianti fotovoltaici, di cui ora 167.271,39 provengono da un contributo Gse assegnato all’ente grazie a precedenti analoghi interventi”. Ma non solo. “Con la ricognizione generale su entrate e spese - sottolinea Martin - oltre concretizzare le misure strutturali per il nostro personale e ai contributi per il rischio idraulico, sono stati previsti anche 150.000 euro circa di maggiori somme per conguagli utenze energetiche ad esempio, ma soprattutto

con le maggiori entrate (tributarie e non solo) e le economie o tagli di spesa abbiamo dovuto nuovamente intervenire sugli equilibri, anche pluriennali, del bilancio a causa del perdurare dell’incertezza sul fronte entrate dal codice della strada, una riduzione netta di risorse di parte corrente per il nostro ente, di altri 407.000 euro circa per il 2025 ed oltre 546.000 euro per il 2026”. Insomma tante opere pubbliche in arrivo e aiuti per i cittadini che sono stati colpiti dagli allagamenti del 21 agosto.

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Per il progetto “Bike to work”, sono stati consegnati i buoni prima di Natale per le spese nei negozi. Si è conclusa così nelle scorse settimane con una cerimonia in Consiglio Comunale il primo anno di sperimentazione del progetto che assegna buoni spesa a chi va al lavoro in bicicletta, lasciando l’auto a casa. Buoni che possono essere spesi presso i negozi di quartiere della città. Tradotto: meno inquinamento e traffico, più economia, ambiente e salute. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Marco Dori, l’assessora Oriana Gerardi e la consigliera delegata Silvana Zanon. Il progetto continuerà anche nel 2026 e punta a crescere ulteriormente. Nel primo anno di

Per il rifacimento dei vostri divani abbiamo predisposto il divano di cortesia per il tempo della lavorazione

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sperimentazione, il progetto “Bike to work” lanciato dal Comune di Mira ha già a bilancio alcuni numeri interessanti e positivi. Sono 55 i cittadini che hanno aderito, i quali hanno pedalato complessivamente per 28mila km. Questo vuol dire che si sono “risparmiati” 4100kg di Co2, che non è stata immessa in atmosfera. Il beneficio ambientale è pari a 208 nuovi alberi piantumati. E’ interessante anche il dato dei chilometri percorsi in media per spostamento: si tratta di appena 4km, a dimostrazione che molte persone si erano abituate ad usare l’auto anche per tragitti brevi, che possono invece esser sostituiti da una camminata o una pedalata. Alla fine, in base ai punti guadagnati dagli utenti aderenti all’iniziativa, i buoni spesa consegnati ammontano ad un valore di 4300 euro. Tra i negozi maggiormente scelti per la spesa, gli utenti hanno fin qui utilizzato i buoni presso i negozi di alimentari, gastronomia e sport, ma è facile pensare che molti di loro si siano tenuti la maggioranza dei punti per poter spendere i buoni anche per i prossimi regali di Natale. (a.a.)

Alessandro Abbadir

Contro i furti ecco i servizi serali della Polizia Locale, anche con l’agente di quartiere

S ono due le importanti novità dalla Polizia Locale di Mira. La prima è che il servizio di controllo territoriale sarà esteso anche alla sera, almeno per due giorni a settimana. Questa decisione è stata presa per rafforzare le attività di sorveglianza e prevenzione, in sinergia con la locale tenenza dei carabinieri di via Enrico Toti e con le altre forze dell’ordine. Si tratta di una strategia che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Dori mette in campo per potenziare i controlli contro furti, truffe e attività di degrado. La seconda novità messa in campo riguarda invece l’attivazione di un servizio pensato per essere ancor più vicini ai cittadini del Comune di Mira. Gli agenti della Polizia Locale, guidati dal comandante Orazio Camporese, possono ora contare su un nuovo mezzo, un furgone di ultima generazione che sarà impiegato anche come ufficio mobile. Gli agenti lo useranno per andare nelle frazioni del Comune di Mira per raccogliere le segnalazioni e le necessità dei cittadini. Sarà di fatto una sorta di “agente di quartiere” che permetterà di avvicinare le forze dell’ordine al territorio, con un vero e proprio ufficio di

prossimità che sarà attivato con cadenza mensile e che si sposterà tra le frazioni e i territori di Oriago, Mira, Malcontenta, Dogaletto, Borbiago, Giare, Marano, Piazza Vecchia, Olmo e Gambarare, in base alle necessità organizzative del corpo di Polizia Locale. “Queste iniziative e progetti sono fatti per essere ancora più vicini ai cittadini, soprattutto per quelle persone che risiedono in quartieri e frazioni meno centrali. Terremo monitorate le nostra strade e le nostre comunità, raccogliendo indicazioni, suggerimenti e segnalazioni che ci permetteranno di dare risposte anche più mirate, sempre in collaborazione con i carabinieri e con tutti gli operatori della sicurezza e della prevenzione”.

Sul territorio del Comune di Mira rimane inoltre attivo il servizio di vigilanza privata che l’ente locale ha attivato da tempo per monitorare di notte scuole, impianti sportivi, cimiteri, parchi e luoghi sensibili, compresa l’area di Porta Ovest cioè quella del parcheggio della stazione ferroviaria di Oriago sulla linea Mestre-Adria.

Proposto un percorso alternativo per i mezzi pesanti

“Come Conferenza dei Sindaci abbiamo presentato una progettualità al tavolo della prefettura, che si basa su un percorso alternativo e dedicato ai mezzi pesanti di attraversamento”. A dirlo è il sindaco di Mira Marco Dori dopo che, nelle ultime settimane si è acceso il dibattito sul divieto di transito ai mezzi pesanti sulla Sr 11. “Tutto il percorso e la sua fattibilità è stato studiato dal vicesindaco di Mira, Gabriele Bolzoni - dice Dori - che ha una competenza professionale decennale sul tema viabilistico, ed è stato trasmesso anche alle categorie dei trasporti, ai comuni e agli altri enti proprietari delle strade. Devo però ricordare che la nostra prima proposta è sempre stata quella di deviare tutto il traffico in autostrada, ma purtroppo questa ipotesi non è andata a buon fine, con alcune osservazioni fatte da Cav e altre da alcune sigle di autotrasportatori”. L’intero piano potrebbe portare alla diminuzione del traffico di attraversamento in molti centri urbani della Riviera del Brenta, rimangono però da verificare, alcune osservazioni che sono state presentate da un paio di comuni e che riguardano il tracciato complessivo. Dal primo cittadino una proposta. “Si potrebbe però intanto - dice - testare un primo tratto e in tempi rapidi, magari partendo proprio da Mira, per poi allargare ad altri due Comuni l’esperimento”. (a.a.)

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Il Consorzio Bacchiglione ha ottenuto due finanziamenti ministeriali nell’ambito dei Fondi del Commissario per la Protezione Civile a seguito degli eccezionali eventi meteorologici verifi catisi nei giorni dal 30 ottobre 2023 al 5 novembre 2023 nel territorio delle province di Belluno, Treviso e Venezia. Gli interventi hanno l’obiettivo di aumentare la resilienza del territorio attraverso il ripristino spondale in alcuni corsi d’acqua della rete di bonifi ca consorziale, attraverso l’adeguamento delle sezioni di deflusso e la difesa delle sponde la tecnica del palo e sasso (pali in legno di castagno e sasso naturale) e la sistemazione di alcuni manufatti idraulici. In particolare il Consorzio Bacchiglione andrà a realizzare sette interventi in alcuni scoli consortili presenti nei comuni di Dolo, Camponogara, Campolongo Maggiore e Vigonovo. I corsi d’acqua nei quali verranno realizzati gli interventi presentano dei cedimenti ed erosioni delle sponde, dovuti alle frequenti variazioni dei livelli idrici e agli intensi eventi metereologici che si verifi cano con sempre più frequenza. I lavori prevedono lo scavo e la rimozione del terreno, seguiti dalla realizzazione di una piccola nicchia alla base della

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scarpata. Successivamente verranno infi ssi pali in legno di castagno, disposti uno accanto all’altro, e posato del pietrame naturale, con le pietre più grandi sul fondo e via via quelle più piccole sopra. Al termine, la scarpata sarà ripristinata e ricoperta con il terreno di risulta, in modo da favorire la ricrescita della vegetazione. La protezione di sponda con il terreno di risulta è una caratteristica favorevole per gli ecosistemi in quanto gli spazi tra il pietrame

possono fornire un habitat favorevole per lo sviluppo di molte specie e organismi acquatici che male sopportano le condizioni di elevata azione erosiva. «Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo svolgendo come Consorzio per il miglioramento della sicurezza idraulica attraverso la manutenzione di tratti di scolo che svolgono un ruolo importante per il deflusso delle acque in queste aree. Grazie a questi fi nanziamenti saremo in grado di mettere in

sicurezza circa tre chilometri di scoli in quattro comuni del comprensorio, ripristinando l’originaria portata di questi canali a servizio di un’area di circa 5000 ettari – dichiara Silvano Bugno, Presidente del Consorzio di bonifi ca Bacchiglione-. Il Consorzio Bacchiglione sta ottenendo una serie di fi nanziamenti per la realizzazione di opere e interventi di manutenzione all’interno del comprensorio, segnale forte della fi ducia da parte delle Istituzioni nei confronti dell’effi cienza e della professionalità del nostro lavoro, un aspetto che mi riempie di orgoglio ma allo stesso tempo rispecchia uno dei focus del nostro operato ovvero interventi e azioni che abbiano a cuore la cura del territorio». Il Consorzio di bonifi ca Bacchiglione ha ricevuto un fi nanziamento 654.000,00 euro per realizzare sette interventi. I lavori sono già iniziati e la conclusione è prevista per l’inizio del mese di febbraio 2026.

CONSORZIO DI BONIFICA Bacchiglione

Controlli. I furti in 12 mesi sono passati da 120 a 70

Instaurato un tavolo tecnico per la sicurezza

U n tavolo tecnico, composto dalle forze di polizia e dalle Polizie Locali, per la definizione di una attività che punta al rafforzamento dell’attività di prevenzione di reati e comportamenti che possano creare problemi per l’ordine e la sicurezza pubblica, nei Comuni del Miranese e della Riviera. È quanto deciso nelle scorse settimane dal Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel quale è stato affrontato l’allarme furti e tentativi di furto in abitazione. Ma quali sono gli obiettivi di questo tavolo di lavoro sulla sicurezza per Riviera e Miranese? Nello specifico definirà una mappa di “cancelli”, individuati nei punti di accesso e uscita delle aree maggiormente a rischio, con il potenziamento delle attività di pattuglia delle forze dell’ordine e degli agenti delle Polizie Locali. Il Prefetto e le forze di polizia hanno sottolineato nell’occasione, che non ci si trova di fronte ad una impennata di reati predatori, ma a un dato che per questo tipo di reato in qualche caso è diminuito. E’ la percezione dei cittadini rimane alta nel caso di colpi nelle case. “I furti a Mira - dice il sindaco Marco Dori - mi è stato spiegato dalla Prefettura negli ultimi 12 mesi sono passati da 120 del periodo precedente a 70 quasi la metà rispetto all’anno scorso”. A Santa Maria di Sala i furti da 33 sono diminuiti a 32. I sindaci presenti e anche quelli collegati da remoto, hanno illustrato le iniziative messe in atto in questo periodo rispettivi territori per monitorare la situazione come: l’estensione del servizio di pattuglia della Polizia Locale nelle ore serali. I sindaci di Riviera e del Miranese di fronte all’allarme generato dalle razzie, si sono presi l’impegno di rafforzare la percezione di sicurezza dei cittadini fornendo alle comunità indicazioni su azioni di difesa passiva: la precauzione di chiudere le porte e i cancelli delle abitazioni, invitando chi ha subito furti a formalizzare le denunce. E’ emerso nell’incontro che rispetto al

recente passato, si è registrata una maggiore disponibilità delle vittime a rivolgersi alle forze di polizia per presentare denuncia. Alla riunione presieduta dal prefetto di Venezia Darco Pellos hanno preso parte il questore Gaetano Bonaccorso, il comandante provinciale dei carabinieri Marco Aquilio, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Michele Bosco, i comandanti delle polizie locali dei diversi Comuni e i sindaci del comprensorio.

Alessandro Abbadir

Casa Futura a Forte Poerio colpita dai vandali

Casa Futura, un edificio realizzato 15 anni fa con le tecniche più avanzate nell’ambito della bioedilizia dal consorzio Casa Artigiana, è diventato nelle scorse settimane a Mira, luogo di bravate da parte di una banda di vandali. I danni che i vandali hanno provocato all’interno sono per oltre 30mila euro. La struttura in estate è valorizzata dal Comune per organizzare spettacoli centri estivi, iniziative solidali. “Abbiamo subito l’ intrusione - sottolinea il sindaco di Mira Marco Dori - con danni alle porte, alle pareti e ai bagni. Hanno anche inciso delle svastiche sui muri. Si tratta di danni per circa

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30mila euro. Abbiamo sporto denuncia e stiamo controllando le immagini della videosorveglianza, che si trova nella zona dei giochi e che ha ripreso l’intrusione. I responsabili potrebbero farsi avanti per non aggravare la loro posizione”. L’immobile era chiuso e per entrare i vandali hanno forzato le porte di emergenza. (a.a.)

Digitalizzazione.

L’iniziativa parte del piano di transizione digitale sostenuto dal Pnrr

Attivate le prime due aree Wi-Fi gratuite

La prima fase ha riguardato il potenziamento tecnologico degli uffici comunali, con cablaggio e sistemi basati su Intelligenza Artificiale; la seconda porta la connettività ai cittadini, a partire da Biblioteca e Municipio. Un passo concreto verso una città sempre più inclusiva e digitale.

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na Città Gentile è anche una città connessa - dichiarano il sindaco Gianluigi Naletto e l’assessore alla transizione digitale Matteo Bellomo -. Una città che crea reti virtuali per fare scorrere più veloce ed efficace la comunicazione, per rafforzare i legami tra cittadini e istituzioni, per consentire a chi sceglie Dolo per il tempo libero, per esigenze di lavoro e per chi vi abita di ‘navigare’ liberamente e in un futuro che è ormai contemporaneità. La connettività gratuita è ormai servizio essenziale che una pubblica amministrazione deve offrire alla comunità”. Per rispondere alle esigenze di chi inevitabilmente è ‘connesso’ con il futuro sono state attivate le prime due aree Wi-Fi gratuite a Dolo. E’ la conseguenza di un percorso di transizione digitale che ha interessato due fasi. Nella prima, grazie anche ai finanziamenti Pnrr, sono stati attivati i sistemi e le strutture informatiche utilizzati dagli uffici comunali, con un nuovo cablaggio e con l’ammodernamento delle reti dati, che hanno consentito anche l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale a sostegno di alcuni servizi. La seconda fase, rivolta alla cittadinanza, ha visto l’attivazione delle prime due aree comunali con connessione Wi-Fi libera e accessibile

a tutti. Per iniziare, le due zone coperte dal nuovo servizio ‘WiFiNext’ sono la Biblioteca Comunale insieme al parco ‘Gino Strada’, in via Comunetto, 5 e il palazzo del Municipio in via Cairoli, 39. Due le opportunità di connessione gratuita alla rete pubblica. Il primo prevede l’accesso tramite sms collegandosi alla rete Wi-fi denominata WiFi_ Dolo. Una volta aperta la pagina di accesso, è necessario selezionate l’opzione ‘Accesso via SMS’ , inserire il numero di cellulare nel campo richiesto e si riceverà un codice via SMS da inserire nella pagina di accesso, così da avviare la connessione. Il secondo metodo avviene tramite la Biblioteca a cui bisogna collegarsi alla rete Wi-Fi denominata WiFi_Dolo. Nella pagina di accesso, bisogna selezionare l’opzione ‘Accesso tramite Biblioteca ed

Inserire le credenziali fornite dalla Biblioteca comunale (username e password). Dopo la verifica, vi sarà la connessi alla rete. “Abbiamo voluto iniziare il percorso delle nuove ‘vie digitali’ – hanno concluso Naletto e Bellomo - partendo da due luoghi fondamentali per la nostra città. Dalla Biblioteca comunale, spazio multifunzionale, nel quale educazione culturale, arte, cura qualificata del tempo libero saranno sempre più di casa; dal Municipio, riferimento per chiunque abbia necessità di servizi o voglia avvicinarsi alla vita istituzionale. Ci saranno altre tappe, nel percorso: il piano di digitalizzazione e innovazione del nostro comune, infatti, è destinato a crescere e a estendersi in una logica sempre più multimediale”.

Lino Perini

Il sindaco annuncia verifiche e progetto specialistico

C’è un argomento che riguarda l’ospedale di Dolo che continua ad essere al centro dell’attenzione ed è il settore materno infantile che è stato spostato a Mirano a causa del Covid e non ha fatto più rientro in Riviera. Ne rivendica il ritorno da anni il Comitato Marcato ma anche il capogruppo di ‘Il Ponte del Dolo’, Emilio Zen, ha proposto un’interrogazione sull’argomento nel recente consiglio comunale. Il consigliere di minoranza ha chiesto al sindaco Naletto ‘Lei e la sua amministrazione sosterrete tutte le funzioni dell’area maternoinfantile presso l’ospedale di Dolo, oppure in virtù di un sistema ‘distrettuale’ e a fronte di altri eventuali servizi rinuncerete ad avere qui il punto nascite e un reparto di Pediatria con degenza come previsto dalle schede ospedaliere ancora vigenti?’ Domanda a cui il sindaco dolese ha così risposto. “Va ribadito che l’area materno infantile è ancora presente nella programmazione sanitaria del

nostro ospedale, non ancora ripristinata dopo l’emergenza sanitaria da Covid. Denatalità e carenza di professionalità sanitarie hanno imposto un attento monitoraggio del numero di parti per ospedale, registrando purtroppo un generale aumento delle strutture sotto la soglia dei 500 parti all’anno. Al fine di conoscere e sostenere con garanzie certe la qualità e la gestione della sicurezza sanitaria nell’area materno-infantile,

sono in attesa di ricevere dalla direzione medica il numero ufficiale dei nati a Dolo negli ultimi anni di attività. L’ipotesi – ha concluso il sindaco Naletto - è di lavorare insieme alla valorizzazione di una progettualità specializzata ‘gravidanza-parto-allattamento al seno’, che accompagni e assista la donna durante e oltre il periodo di gestazione, prevendendo una gestione dei parti sempre più medicalizzati”. (l.p.)

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NATALE A PADOVA

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SOTTO UN CIELO DI MERAVIGLIE

L’istituto Tina Anselmi rilancia la prevenzione del bullismo

T ante le iniziative sono state avviate all’interno dell’Istituto comprensivo ‘Tina Anselmi di Dolo. Il dirigente Luca Michielon ne presenta alcune: “ Anche quest’anno scolastico l’USR Veneto ha riconosciuto valide e valevoli di rifinanziamento le attività di formazione per prevenzione e contrasto al Bullismo Cyberbullismo (terzo anno consecutivo: un unicum).

Il finanziamento consentirà la prosecuzione di sportello supporto psicologico e relazionale a docenti, famiglie e alunni. Inoltre proseguono le attività di socializzazione responsabile come la redazione del ‘Tina News’ in cartaceo e digitale. “In un periodo in cui il tema del bullismo e del cyberbullismo è molto attuale, l’iniziativa dell’istituto Anselmi ha una valenza molto importante e meritevole di essere sostenuta. A queste se ne aggiungono altre, come il dirigente precisa. “E’ in partenza la ‘Rete di scopo’ per la gestione dell’attività di Riviera Simphony Orchestra. Rifondata in questi giorni per continuare ad operare dopo il primo triennio di attività e che vede coinvolti tre istituti comprensivi, il Luigi IX di Mira, l’Adele Zara di Oriago e, appunto, il Tina Anselmi di Dolo. Sono in partenza – ha aggiunto Luca Michielon - anche le attività formative della rete ‘Polo Europeo della Conoscenza’ as-

sieme all’I.C. di Bosco Chiesanuova, provincia di Verona, come scuola capofila di cui I.C. Tina Anselmi fa parte da quest’anno. Si sta avviando anche un’altra attività di socializzazione responsabile come le scatole di Natale. Ragazzi e bambini (in famiglia) preparano scatole con oggetti di conforto, sapone, libri, biglietti anonimi di auguri e saluti che dopo rigorosi controlli di sicurezza diverranno regali per i carcerati del Carcere Due Palazzi di Padova. E da qualche giorno é partito il progetto ‘Coro’ con le quinte classi della primaria che stanno preparando una performance per Natale e per fine anno. Mentre i ragazzi del ‘Coro’ della scuola secondaria stanno allestendo un concerto per allietare il Natale degli ospiti della casa di riposo di Dolo (primo impegno in programma). Infine, - ha concluso il dirigente del Tina Anselmi - partirà la nuova edizione del Club Girls Code It Better, un laboratorio pomeridiano per stimolare ragazze della secondaria a fare entrare le discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) nel proprio orizzonte di formazione superiore e lavoro”. Insomma, si tratta di un intenso e variegato programma di iniziative che coinvolgono tanti alunni della scuola primaria e secondaria dolese.

San Michele torna protagonista: il murale di Fabio Cuffari anima piazza don Gazzotti

Una nuova opera d’arte arricchisce le pareti della piazza don Gazzotti di Arino, un meraviglioso san Michele, patrono della frazione, realizzato da Fabio Cuffari. E’ stato eseguito nelle scorse settimane nell’ambito della nona edizione di ‘ I Do_LoVe Urban Art’ che ha visto l’artista valdostano Fabio Cuffari ‘Dialley’, supportato da Novels srl e da Irene Semenzato. impreziosire la galleria a cielo aperto di Dolo. Fabio Cuffari Dialley, classe 1982, é un artista internazionale. Nato fra le montagne della Valle d’Aosta, ha sempre cercato percorsi espressivi alternativi che ha coltivato sin da bambino sino a quando, nel 2011, ha raggiunto la maturità artistica. Non solo arte visiva, ma anche musica, una passione travolgente che l’ha portato ad una carriera intensa che lo ha visto suonare in tutta Italia. Lavora a diverse commissioni di murales per comuni, scuole, carceri e istituzioni varie. Nel 2014 ha fondato l’associazione Alfa che, ancora oggi, propone iniziative artistiche e culturali nella sua regione e a livello nazionale. Quanto realizzato ad Arino ha entusiasmato l’assessore alla

“Insieme a tutta la comunità arinese abbiamo inaugurato il grande murale del bravissimo artista valdostano, voluto da noi a Dolo per raffigurare, proprio in questi giorni di festa, il patrono San Michele”. Presenti anche il sindaco Gianluigi Naletto e l’assessore alla Pubblica Istruzione Valentina Bergo assieme al parroco di Arino don Sergio D’Adam. “San Michele – ha aggiunto Bellomo - è l’arcangelo che sconfigge il male e quest’opera, oltre a celebrare la comunità locale, vuole essere augurio che anche il male di oggi possa essere sconfitto dai tanti portatori di pace, che chiedono lo stop ai conflitti e portano aiuti alle popolazioni colpite”. (l.p.)

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Cultura Matteo Bellomo:

E’ giunto alla 58esima edizione il mercatino dei bambini e ragazzi, dai 7 ai 13 anni, e riscuote sempre un grande successo di partecipazioni e di presenze. Si svolge a Dolo ormai da 29 anni, il mercatino solidale realizzato grazie al lavoro dei volontari dell’Associazione Culturale Arcobaleno, ed anche l’ultimo ha visto partecipare più di cento fra bambini e ragazzi, impegnati a barattare e vendere i loro oggetti con lo scopo di aiutare gli altri perché il ricavato serve per sostenere situazioni di disagio sociale.

Nell’ultima occasione sono stati raccolti e versati 1500 euro ad Emergency per il progetto Gaza. Emergency è presente a Gaza con

edizione del mercatino dei bambini

una clinica di salute primaria. Il team, entrato nella Striscia ad agosto 2024, ha costruito e gestisce una clinica nell’area di al-Qarara. Nella struttura offrono primo soccorso, stabilizzazione di emer-

genze medico chirurgiche e trasferimento presso strutture ospedaliere, assistenza di base per adulti e bambini, attività ambulatoriali di salute riproduttiva e follow up infermieristico post-operatorio.

Nella clinica vengono visitate in media 241 persone al giorno e in diversi casi sono state superate le 300 in un solo giorno. Su un totale di oltre 16.500 visite effettuate presso la clinica, circa 5.500 sono minori. “Il mercatino – spiega Massimo Manesso - è una iniziativa ormai consolidata per Dolo. Il prossimo anno festeggeremo il 60° mercatino e i trent’anni dell’Associazione. Per i volontari dell’Associazione, il significato del mercatino è sempre

Al liceo Galilei nasce “La lezione più importante”

Esperienza davvero emozionante per gli studenti del liceo Galilei che hanno preso parte alle riprese del cortometraggio girato nella scuola dal regista Karma Gava e che ha fatto seguito all’iniziativa del progetto dello scorso anno scolastico della professoressa Marilena Formilan, ‘Cinema! Ciak si gira’ quando è stato realizzato un cortometraggio propedeutico. Il regista padovano ha utilizzato il liceo come un vero e proprio set cinematografico con una troupe di professionisti e attori per realizzare un cortometraggio

che parla della scuola e che s’intitola ‘La lezione più importante’. E’ la storia di una giovane infelice e chiusa in se stessa, che grazie al teatro si apre al mondo e impara ad amare le infinite possibilità della vita. Parla anche di un professore che insegna teatro, ama il suo lavoro, ama i giovani e crede nella loro capacità di discernere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Un racconto che vuole celebrare l’importanza della scuola e dell’insegnamento in una società che fatica a mettere in contatto tra loro generazioni diverse. Un

Benemerenza all’ortofrutta Zorzato

Consegnata una benemerenza comunale all’ortofrutta Zorzato per il suo 25esimo anniversario di attività. L’ortofrutta opera in via Arino, 5 ed è stata fondata inizialmente da Alfonso Zorzato e ora

viene gestita con successo dal figlio Matteo. Il raggiungimento del quarto di secolo di vita dell’ortofrutta è stato salutato con un momento di festa comunitaria al quale ha presenziato anche il sindaco

progetto voluto dalla professoressa Marilena Formilan che ha un duplice obiettivo, quello di dare ai giovani coinvolti nel progetto la possibilità di fare un’esperienza formativa su un set cinematografico professionale, e al tempo stesso creare un’opera cinematografica che abbia un potenziale competitivo a livello festivaliero. L’insegnante ha sottolineato: “Le riprese del cortometraggio sono andate oltre le aspettative. La sinergia all’interno della troupe e del cast tra professionisti e giovani studenti ha funzionato e i ragazzi, calati nei

stato quello di educare i bambini in modo consapevole a crescere in una società solidale di aiuto verso gli altri. Insegnare ai più piccoli cosa significa aiutare chi soffre, chi è in difficoltà, chi non è stato fortunato come noi è il primo passo che possiamo compiere per “cambiare le cose nel nostro Piccolo” e se siamo Genitori o Educatori abbiamo una grande Opportunità: possiamo aiutare i Bambini a non commettere i nostri stessi errori. “Per questo – ha aggiunto Manesso - noi dell’Associazione Culturale Arcobaleno abbiamo pensato ancora molti anni fa e continuiamo ancora oggi su questa strada, per affermare i valori della solidarietà.

Il mercatino è uno di questi mezzi. È un’ esperienza educativa diretta, sotto forma di gioco, in cui i bambini sono i protagonisti. Questo evento ha un impatto sull’aspetto cognitivo del bambino perché pensato sulla base educativa della non competizione, ma dell’inclusione e della collaborazione. I bambini hanno l’opportunità di relazionare con il pubblico, imparare a contrattare e a mediare, ma soprattutto a diventare responsabili. Il mercatino per i volontari dell’Associazione è un evento per educare i Cittadini di domani a comprendere i veri valori morali, per diventare adulti consapevoli del valore della solidarietà”. Lino Perini

panni dei diversi personaggi a loro assegnati, hanno dato il loro meglio, rivelando doti analoghe a quelle dei giovani professionisti affermati del grande schermo. In particolare si è creata una notevole alchimia tra il giovane cast e Marco Stizza, che ha interpretato il ruolo del docente e che nella vita insegna storia e filosofia nei licei del territorio ma è anche diplomato all’accademia di Teatro Nico Pepe di Udine. Ora – ha concluso la professoressa - la vera sfida è trovare i fondi necessari per realizzare una post-produzione all’altezza

degli obiettivi prestabiliti, ottenendo risultati sia a livello dei principali festival cinematografici sia nella distribuzione televisiva a reti nazionali e a piattaforme internazionali. Siamo dunque aperti a coloro che vogliono sostenere il film e diventare partner del progetto”. Il cast di attori che hanno partecipato alle riprese era costituito da Marco Stizza, Francesca Burlini, Giovanni Morassutti e Margherita Mannino oltre agli studenti che hanno partecipato ai laboratori cinematografici.

Lino Perini

di Dolo e presidente dell’Unione dei Comuni “Città della Riviera del Brenta” Gianluigi Naletto, insieme alla consigliere dell’Unione Marianna Convento. E’ stato un momento di piacevole coinvolgimen-

to e di grande allegria per questo traguardo importante che gli amministratori locali hanno voluto evidenziare conferendo una targa ricordo insieme ad una benemerenza speciale per il valore sociale di questa attività commerciale famigliare che, alla professionalità, coniuga attenzione alla sicurezza alimentare del consumatore e generosa solidarietà verso le fragilità del territorio rivierasco. (l.p.)

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Questo Natale, al tuo menù ci pensiamo noi!

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Eventi. Un mosaico di iniziative che unisce cultura, territorio e spirito natalizio

“Venezia. It’s Christmas Time”

è il calendario degli eventi natalizi

“V

enezia. It’s Christmas Time”, è il calendario di iniziative promosso dal Comune, in collaborazione con Vela spa, che da fine novembre all’Epifania animerà centro storico, isole e terraferma. Un mosaico di appuntamenti pensato per famiglie, bambini, residenti e visitatori. A rendere magica l’atmosfera saranno 50 chilometri di luminarie e 26 installazioni tridimensionali, per un totale di oltre 4.000 elementi luminosi distribuiti in tutto il territorio: tutte luci LED a basso consumo.

Nel presentare il calendario, il sindaco Luigi Brugnaro ha ribadito il valore simbolico e comunitario dell’iniziativa: “Sarà un mese e più di appuntamenti per vivere insieme la magia del Natale, fino all’Epifania, tra atmosfere di luce, tradizione e stupore. Natale è un sogno che si accende, un’occasione in cui la bellezza incontra la gioia delle persone,

un viaggio tra luci, musica, arte e cultura, ma anche un momento per stare insieme, per sentirsi parte di una comunità unita, orgogliosa della propria storia e proiettata verso il futuro. Con “Venezia. It’s Christmas Time” vogliamo regalare alle famiglie, ai bambini, agli affetti più cari, ma anche ai visitatori un’occasione per ritrovarsi, per vivere le nostre piazze e le nostre calli, per respirare l’atmosfera autentica delle feste. È un modo per dire che Venezia è viva, accogliente e piena di energia, una città che sa emozionare e far sognare, sempre con il sorriso e con il cuore. Auguriamo a tutti di vivere un Natale veneziano indimenticabile”.

“La collaborazione con Comune di Venezia e Vela spa sulle iniziative che animano il Natale nel centro storico di Venezia e a Mestre è da anni un punto fermo per l’impegno della Camera di Commercio

Venezia e la sua terra si

È un abbraccio luminoso quello che, anche quest’anno, unisce Venezia, Mestre e tutto il territorio comunale, attraversato da oltre 50 chilometri di luminarie e da 26 installazioni tridimensionali, per un totale di più di 4.000 elementi luminosi, tutti realizzati con tecnologia LED a basso consumo. Un impegno importante, pensato per regalare ai cittadini un tempo di serenità, colori e meraviglia. La cerimonia di accensione del grande albero di Natale di Piazza Ferretto ha idealmente inaugurato la stagione delle feste, insieme all’apertura della pista di pattinaggio su ghiaccio e dei tradizionali mercatini natalizi con le casette in legno che propongono artigianato, sapori e tradizioni. Le amatissime installazioni luminose sono tornate ad animare le piazze e le strade: stelle comete,

di Venezia e Rovigo. – commenta il presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo, Massimo Zanon – Riconfermato, anche per quest’anno, il supporto del Gruppo Hera per quanto riguarda l’albero in Piazza San Marco. Musica, mercatini, luminarie e il trenino delle feste accompagneranno residenti e visitatori all’interno dell’Isola del Natale, che anche quest’anno coinvolgerà le comunità del Lido e di Pellestrina. Tra le iniziative che animano il Natale veneziano, c’è anche un appuntamento che parla direttamente al cuore della città. La mattina di giovedì 19 dicembre, al Fabbricato 16 di Santa Marta, sede dell’Accademia del Mare si riunirà l’Associazione Capitani di Navigazione Lagunare e sezione veneziana del Collegio Nazionale Capitani— cuore centrale del trasporto pubblico in laguna — per condividere gli auguri natalizi con i

accendono per le feste

pacchi dono, agrifogli, scoiattoli, tunnel di luce hanno trasformato Mestre in una vera fiaba urbana, per la gioia dei bambini e lo stupore dei passanti. Ma la scenografia natalizia si estende anche a Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano e Zelarino, A Venezia, il Natale trova la sua espressione iconica in Piazza San Marco, dove il grande albero alto 15 metri — illuminato da un alternarsi di luci bianche calde e strobo bianco freddo e adornato con 200 stelle luminose — diventa il fulcro di un paesaggio che non smette mai di meravigliare. Ma l’incanto di San Marco trova il suo apice nelle Procuratie Vecchie, che tornano a risplendere con gli straordinari chandelier in vetro di Murano, cuore del progetto “Murano illumina il mondo”. Una collaborazio-

nuovi soci. Un momento semplice ma significativo, che ricorda il ruolo prezioso dei comandanti nella vita quotidiana di Venezia. Domenica 21 dicembre tornerà il Natale sull’acqua con l’undicesima edizione del Corteo Acqueo dei Babbi Natale, organizzato dal Comune con il Coordinamento delle Associazioni Remiere di Voga alla Veneta e l’Università Ca’ Foscari. Centinaia di Babbi

ne d’eccellenza tra The Venice Glass Week, Comune di Venezia e Camera di Commercio Venezia Rovigo, che porta nel “salotto più bello del mondo” un dialogo unico tra tradizione e sperimentazione. Per la terza edizione, dodici artisti internazionali hanno plasmato opere che sono insieme sculture, lampadari e narrazioni: cuori pulsanti, gabbie alate, dischi d’acqua, foglie di luce. Dodici installazioni che accompagneranno l’inverno trasformando ogni tramonto in una galleria d’arte a cielo aperto, dove la maestria muranese incontra la creatività contemporanea. Altre installazioni luminose troveranno spazio in vari punti della città, ampliando un percorso visivo che unisce poesia e identità. Il calore del Natale raggiunge anche le isole della laguna: Lido, Pellestrina, Murano, Bu-

Natale sfileranno sul Canal Grande dalle 10.30, partendo dalla Punta della Dogana e raggiungendo l’Erbaria a Rialto, dove alle 11 sono previste le premiazioni. L’evento sarà anticipato dalla tradizionale Regata dei Babbi di Natale alla Valesana. Il programma dettagliato degli eventi è disponibile sul sito e sui canali social di Venezia Unica.

Guendalina Ferro

rano, Sant’Erasmo e Vignole, tutte illuminate da addobbi e installazioni dedicati, in un percorso diffuso che abbraccia le comunità del territorio veneziano. (g.f.)

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Il Galaxy di Mira riparte con grande determinazione

I l calcio a Mira è ripartito dopo la dolorosa retrocessione dello scorso maggio. Con grande caparbietà e senza nascondersi le difficoltà del momento, la società presieduta da Davide Bacchin ha posto le basi programmatiche per riprendersi e programmare un futuro quantomeno migliore. Ne parliamo con il direttore generale Mattia Gambillara ritornato dopo che già sette anni fa era riuscito a contribuire alla risalita della squadra dalla Seconda alla Prima categoria. “Sono tornato con l’obiettivo di aiutare la società con la quale ho trascorso alcune stagioni. Intendo dare una mano ai dirigenti,

in particolare ai due rimasti, Bacchin e De Marchi grazie anche al sostegno di alcuni sponsor che ci danno una grossa mano. Il nuovo assetto è partito tardi perché solo da metà giugno abbiamo cominciato a programmare la nuova stagione e questo può incidere ma con la massima disponibilità di tutti stiamo facendo bene.” Quali le problematiche avute e quali sono

gli obiettivi stagionali? “Il problema è stato quello di creare un gruppo squadra perché rispetto alla scorsa stagione è rimasto un solo giocatore. La rosa di 20 atleti è stata costruita, come detto, partendo in ritardo quando molti calciatori si erano già accasati. Inoltre c’era bisogno di un adeguato tempo perché la squadra si amalgamasse agli ordini del nuovo tecnico Luca Cammozzo. Quanto agli obiettivi c’è sicuramente la voglia di far bene, possibilmente di lottare per i primi posti senza dimenticare che la concorrenza è importante, ci sono almeno formazioni che lotteranno per il vertice come Zianigo, Casale,

Canoa Club Oriago, stagione da incorniciare

Ancora una stagione da incorniciare per il Canoa Club Oriago asd che ha chiuso il 2025 festeggiando il secondo posto a livello nazionale nella classifica di discesa fluviale, nella coppa giovani e nella coppa canadese, sempre di discesa. Paolo Zanardi, presidente del sodalizio commenta con fierezza i risultati ottenuti. “Per ottenere questi risultati abbiamo partecipato a tutte le gare nazionali indette dalla federazione italiana canoa kayak; inoltre, tre nostri atleti fanno parte del gruppo di atleti che rappresentano l’Italia nelle gare internazionali . Sono persone che

ogni giorno prendono la loro canoa e si allenano che ci sia il sole o la pioggia. Questo è il Canoa Club Oriago asd da 31 anni”.

Ad aggiungere gioia al direttivo della società anche il riconoscimento a Giulia Formenton che a metà novembre è stata premiata con la medaglia d’argento al valore atletico perché nell’anno 2023 si è classificata seconda al mondiale a squadre nella discesa della specialità K1 sprint, la cerimonia organizzata dal CONI si è tenuta presso il teatro Dino Buzzati di Belluno.. Paolo Zanardi, presidente del circolo, è stato

riconfermato in primavera per quattro anni, con lui è stata riconfermata la vicepresidente Elisabetta Pastore. In qualità di consiglieri sono stati eletti Mirko Costa, Marco Babato, Alessandro Berton, Giulia Formenton e Antonio Fabris. Ricordiamo che il Canoa Club Oriago asd é sorto nel 1994, per continuare l’esperienza dell’uso della canoa introdotta da alcuni insegnanti della Scuola Media di Oriago e negli anni ‘80 il Club ha iniziato così a partecipare a gare regionali e nazionali. Con il passare degli anni l’attività del sodalizio si è allargata, e il piccolo gruppo

Valeria De Gaspari conquista il bronzo ai mondiali

Stagione di grandi soddisfazioni per la pattinatrice Valeria De Gaspari che nei recenti campionati mondiali di pattinaggio artistico svoltisi a Pechino, in Cina, ha conquistato la medaglia di bronzo a squadre. Con i colori del gruppo Padovano DéjàVu, Valeria è salita nel podio mondiale, insieme ad altre 11 compagne di squadra, distinguendosi nella

pista internazionale cinese per abilità tecniche, qualità artistica e incanto espressivo. Nata e cresciuta nell’A.S.D. Pattinaggio Artistico Dolo, ha poi proseguito nel gruppo sportivo di Altichiero, fino ad approdare alla rinomata società di pattinaggio Roll Club di Maserà. Dopo il liceo sportivo Galilei la ventenne Valeria è ora iscritta al primo anno di Me-

Ventilazione meccanica

Installazione

Silea, GazzeraChirignago e Maerne. E’ un campionato molto equilibrato.” E il programma a lungo termine? “E’ evidente che Mira merita più della Seconda categoria ma la realtà attuale non ci permette di fare voli pindarici. Personalmente il mio obiettivo, da raggiungere nel tempo, è quello di riuscire a riportare il Galaxy a giocare almeno in Promozione, campionato a cui, negli ultimi trent’anni, il calcio Mira non è mai arrivato.” Non solo prima squadra comunque. “Certamente, noi abbiamo un settore giovanile con 350 ragazzi, alcune squadre impegnate in campionati regionali.

I giovani sono il serbatoio e voglia-

mo coltivarli, mantenendo costante il settore e anche incentivarlo”. Quest’anno giocate le gare interne a Oriago, quando tornerete al Valmarana? “Difficile stabilirlo, presumo che sarà improbabile che prima della fine del campionato. Sono stati demoliti gli spogliatoi che saranno ricostruiti a sinistra della tribuna centrale e ci vorrà del tempo. Per ringraziare i nostri tifosi quest’anno l’entrata è gratuita e questo è apprezzato perché ci seguono in molti. Ed abbiamo anche introdotto il terzo tempo, un buffet a fine partita con le squadre avversarie, un momento di condivisione”.

di ex alunni che ha dato vita alla società ora è divenuta una solida squadra di agonisti che negli ultimi anni è sempre stata vista protagonista nelle competizioni nazionali e internazionali. Tutto questo senza trascurare gli aspetti del divertimento e del benessere, che dovrebbero essere alla base di ogni pratica sportiva. Il Canoa Club Oriago rappresenta attualmente l’unico punto di riferimento lungo la Riviera del Brenta per chi desideri praticare la canoa e vengono proposti, oltre ai programmi di allenamento per gli atleti, anche dei corsi di canoe e kayak

per principianti. Numerosi gli atleti che gareggiano a livello internazionale. Alessandro Monaro quest’anno ha partecipato ai Campionati Mondiali Junior e Under23 di Solkan (SLO) 2025, conquistando la medaglia di bronzo nel K1 sprint, , ricordiamo anche Isabella Nori, Giulia Formenton che ha partecipato ai campionati europei a Mezzana quest’anno nella disciplina K1 ed ha vinto medaglia d’argento nel K1 squadre sprint , Diego Efrem Babato. Un team che da sempre sforna atleti di assoluto livello.

Lino Perini

dicina Veterinaria all’Università di Padova essendo appassionata di animali esotici, ha fatto del pattinaggio artistico a rotelle un modello educativo alla determinazione, alla tenacia e alla forza interiore. Dopo il risultato conseguito Valeria é stata anche ricevuta dal sindaco Gianluigi Naletto che l’ha voluta ringraziare dei risultati ottenuti e le ha consegnato il ga-

gliardetto con lo stemma ufficiale del comune dolese. “Per la preparazione ai Mondiali – ha confessato l’atleta mi allenavo due volte al giorno per tre ore, quattro volte alla settimana, sacrificando molto del mio tempo libero. Volevo misurarmi con me stessa per raggiungere l’obiettivo: salire sul podio internazionale, rappresentando l’Italia e Dolo”.

Ora per lei è arrivato il momento del meritato riposo agonistico ma non quello scolastico perché si sta preparando per affrontare, con la stessa determinazione, la preparazione al primo esame universitario. Il sindaco Gianluigi Naletto e l’assessore Cristina Nardo le hanno augurato di proseguire a raccogliere successi nello studio e nello sport. (l.p.)

Lino Perini

Sintoniz zati

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segue da pag. 1

Imprese, sanità, giovani

Il terzo tema che la Giunta Stefani è chiamato a prendere di petto è certamente quello dei giovani: dal Veneto ogni anno se ne vanno in molti, non solo all’estero ma anche verso Lombardia e soprattutto Emilia Romagna. Tra i fattori che producono questa emigrazione sembra esserci la scarsa vitalità del nostro territorio in termini sociali, occupazionali e di “prospettiva”. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non riconoscono nel Veneto la possibilità di crescere, di cambiare, di essere al passo

e ambiente: le sfide che attendono Stefani

con la modernità e la velocità del tempo. Vero o falso che sia questo, in buona sostanza, è quello che rispondono quando li si interroga nel tentativo di analizzare le motivazioni alla base di questa “fuga” e, nel contempo, quando si cerca di capire perché in Veneto non arrivino giovani da altre regioni o stati europei in numero sensibili. Il quarto dossier urgente sul tavolo è quello ambientale. Il Veneto, per la propria posizione geografica, si trova in una delle aree con l’aria peggiore d’Europa. A questo

Il presidente eletto. Sociale, sanità e lavoro fra i temi

Stefani: “Giunta prima di Natale, gli assessori non faranno politica”

Incassata la netta vittoria alle urne, il presidente neo eletto della Regione Alberto Stefani si è subito messo al lavoro sulla composizione della squadra di governo che, come ha ribadito in più occasioni, sarà messa a punto prima di Natale. Sul toto-assessori, Stefani assicura che terrà conto dell’accordo pre elettorale di coalizione - cinque assessorati per Fratelli d’Italia, quattro per la Lega e uno per Forza Italia - ma l’aspetto più importante sarà quello della competenza specifica. “Una cosa che chiederò agli assessori sarà quella di non occuparsi di dinamiche politiche. - afferma - Chi entra in giunta farà l’assessore al cento per cento e si occuperà cento per cento della propria area di competenza, non di beghe politiche. Servono persone che conoscano il tema di riferimento e che possibilmente abbiano fatto anche il sindaco, un passaggio fondamentale che richiama anche l’importanza di rispondere ai cittadini. Sceglierò in base a questo, anche se in accordo con le segreterie di partito. Terrò per me invece la delega ai giovani”. Di fronte al successo elettorale Stefani prende un impegno preciso: “Chi fa politica deve rispondere delle proprie idee e delle proposte fatte. Abbiamo messo al centro della nostra agenda politica il tema del sociale, della sanità, del lavoro; l’abbiamo fatto con coraggio, tenendo conto di alcuni trend importanti che avremo davanti e abbiamo fatto sì che questi temi diventassero la parte centrale della nostra agenda amministrativa, del nostro programma”.

Sul fronte sanitario ha ribadito un concetto: “La priorità è e sempre dovrà essere la sanità pubblica, in quanto

diritto inalienabile dei cittadini. L’integrazione tra le due è inevitabile, ma la gerarchia non deve cambiare. In Veneto abbiamo il record negativo di accessi impropri al Pronto Soccorso e questo deve cambiare, perché si rischia di non poter gestire le vere emergenze. Alcune Ulss hanno già attivato dei percorsi di telemedicina per le pratiche meno urgenti (attraverso i numeri di assistenza 116 e 117) e intendo replicare questo modello su tutto il territorio regionale”. Per il mondo lavoro il governatore guarda ad una forte integrazione degli istituti di formazione professionale tecnica con le imprese, perché entro il 2030 mancheranno in Veneto 280mila lavoratori qualificati. Inoltre c’è la proposta di un tavolo anti burocrazia per agevolare le aziende. Quanto alle infrastrutture spicca la nuova holding autostradale entro il 2026, per riunire le attuali società del Triveneto e affrontare anche la questione Pedemontana. Sull’addizionale Irpef si deciderà in un secondo momento. Infine una promessa: “Farò il possibile per diventare il rappresentante di tutti i Veneti, anche quelli che non mi hanno votato”. (n.s.)

Il

si sommano i fenomeni, sempre più violenti, determinati dal cambiamento climatico che, trovando un terreno fortemente impermeabilizzato dalla grande cementificazione di tutti questi anni, producono gravi danni. Mentre ci si interroga, anche in modo un po’ morboso, su cosa farà Luca Zaia in futuro, il presidente Alberto Stefani sembra essere già al lavoro consapevole che il Veneto, oggi più che in altri momenti, deve ritrovare la forza per correre.

centronistra. Giovanni Manildo rivendica il risultato

“Il Veneto vuole l’alternativa”

Giovanni Manildo guardando al risultato elettorale sottolinea come i voti ottenuti segnino una svolta per lo schieramento progressista in Veneto. “Dopo anni di arretramento siamo risaliti, è la conferma che in Veneto c’è una parte del Paese che non si rassegna, che vuole un’alternativa, che crede in una politica capace di ascoltare e proporre”. Il candidato del centrosinistra sottolinea il frutto di un lavoro “serio e paziente”, costruito in oltre 120 giorni di campagna elettorale attraverso incontri, ascolto e la definizione condivisa di un programma basato su sette priorità. “Dopo quindici anni di arretramento – osserva – il centrosinistra rischiava la marginalizzazione. Oggi invece ritrova

spazio, voce e credibilità. Abbiamo piantato il chiodo decisamente più in alto”. Valutato positivamente, poi, il risultato ottenuto in città chiave come Padova e Venezia, dove la coalizione di centrosinistra si è imposta sugli avversari. Manildo non ignora però la forte astensione, ulteriore campanello d’allarme per la democrazia regionale che non va sottovalutato né ignorato: “L’affluenza in calo ci preoccupa e dovrebbe interrogare tutta la politica”. Secondo l’ex sindaco di Treviso, il voto conferma che i temi messi al centro della campagna – sanità pubblica, lavoro dignitoso, ambiente, casa, opportunità per i giovani – intercettano una domanda crescente nella società veneta. “Da qui si riparte, con

ancora più convinzione”, sottolinea. Il candidato racconta anche di aver chiamato il neo presidente Stefani per un augurio personale di buon lavoro. “Un gesto doveroso – spiega – ma il nostro impegno non finisce qui. Inizia ora un percorso più ampio: il Veneto ha bisogno di un’opposizione seria, costruttiva e determinata, e ha bisogno di una visione diversa. Noi ci saremo, ogni giorno, per dare voce a chi non ce l’ha”.

La sorpresa. “Resistere Veneto” raccoglie il 5,13%
Szumski esulta: “Abbiamo fatto l’impresa”
“R

esistere Veneto” entra in Regione con due consiglieri, risultato sopra le aspettative per la lista di Riccardo Szumski che supera il 5% con oltre 69 mila voti. L’ex sindaco di Santa Lucia di Piave definisce il traguardo raggiunto “un’impresa”. “Eravamo partiti con pochi mezzi ma tanta volontà e siamo riusciti a raccogliere 30mila firme. Da quel momento abbiamo capito che qualcosa si stava muovendo. L’arrivo dei volontari ha generato un entusiasmo crescente”. Il leader di Resistere Veneto guarda già all’attività in Consiglio regionale e illustra le

priorità del suo programma: “Ci batteremo per una sanità più vicina alle persone, dove i medici possano curare senza pensare solo ai risparmi. Ci occuperemo della montagna, del territorio e proporremo una moneta veneta basata su un credito Irpef trasformato in digitale. Sul tema dell’addizionale Irpef faremo una campagna forte per coinvolgere la popolazione che ha votato per l’autonomia”. Guardando al futuro non nasconde le difficoltà e così si rivolge ai propri sostenitori: “La partita sarà durissima, certo, ma noi scendiamo in campo. E la gio-

cheremo fino all’ultimo minuto, con la stessa passione che avete dimostrato ogni giorno. «Le grandi cose non si fanno da soli, e non si fanno per caso: si fanno insieme». Mai come oggi, queste parole descrivono ciò che abbiamo vissuto”.

Alla maggioranza 34 seggi, all’opposizione 17 Lega primo partito, seguono Pd e Fratelli d’Italia

ALBERTO STEFANI
LUCA ZAIA
GIORGIA BEDIN
MATTEO PRESSI
DIEGO RUZZA
GIAMPAOLO TREVISI
ERIC PASQUALON
NICOLÓ MARIA ROCCO
FLAVIO BALDAN
ELISA DE BERTI
LAURA BESIO
JONATAN MONTANARIELLO
JACOPO MALTAURO
SONIA BRESCIANIN
CRISTIANO CORAZZARI
STEFANO VALDEGAMBERI
ANNA LESO
ANNA MARIA BIGON
ALESSIO MOROSIN
ROSANNA CONTE
GIOVANNI MANILDO
ELENA OSTANEL
FILIPPO RIGO
FRANCESCO RUCCO
CHIARA LUISETTO
ANTONIO MARCO DALLA POZZA
RICCARDO BARBISAN
ANDREA TOMANELLO
FILIPPO GIACINTI
ALESSANDRO DEL BIANCO
RICCARDO SZUMSKI
MANUELA LANZARIN
ROBERTO MARCATO
FRANCESCO CALZAVARA
VALERIA MANTOVAN
ANDREA MICALIZZI
DAVIDE LOVAT
ELISA VENTURINI
ALESSIA BEVILACQUA
ELEONORA MOSCO
ROBERTA VIANELLO
LUCAS PAVANETTO
MONICA SAMBO
FLAVIO TOSI
MARCO ZECCHINATO

Il commento. L’assemblea generale con 2200 invitati al Centro Congressi in Fiera

Confindustria chiede attenzione al Governo ma non c’è traccia di autocritica né di contenuti

Nella sua relazione la presidente Paola Carron lamenta una “lenta perdita di competitività” e sottolinea il rischio “di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione”

“S

ostenere l’industria significa sostenere l’Italia”. Ecco la frase più applaudita della relazione durata 26 minuti con cui Paola Carron ha inanellato una serie di lagnanze, qualche luogo comune come quello appunto virgolettato qui sopra e zero ricette. Un altro zero va alla autocritica: “buona parte della politica italiana guarda all’industria con diffidenza”. Ci chiediamo il perché? No. Paola Carron spiega che c’è stata “una lenta perdita di competitività”.

“Parla sulla liberazione di energie, puntare sui giovani, sulle donne” parole che riecheggiano dai comizietti di Landini a quelli della Schlein e crediamo anche in quelli di Szumski o Rizzo nelle stesse ore. “E’ una scelta casuale” disse la presidente Paola Carron a chi le chiedeva come mai l’assemblea a

poche ore dal voto in Veneto. C’era la stessa probabilità di beccare un numero secco alla roulette ma facciamo finta di credere che la Confindustria giochi a dadi. E’ uscito il numero per Paola Carron perché non si sa davvero immaginare cosa avrebbero potuto titolare i poveri cronisti se non “Confindustria Veneto Est sferza la politica, c’è una questione settentrionale”.

Chi scrive ha ascoltato tre volte il video disponibile sul sito di Confindustria. A parte la “visione di città di città” che sembra il titolo di una filastrocca di Gianni Rodari, rimane ben poco di profondo. Sarà per la lettura monocorde del gobbo digitale, sarà perché la luce azzurrina soffusa avrà mietuto chissà quante vittime tra i 2200 stanchi imprenditori e funzionari di Confindustria comandati a par-

tecipare all’assemblea di struttura, ma, come recitava l’immortale Califano, “tutto il resto è noia” o qualcosa di poco distante. Giova ricordare l’occasione persa. All’assemblea annuale dalla bocciofila in su, il presidente prima di lagnarsi di ciò che non hanno fatto gli altri, di solito elenca cosa ha fatto lui assieme ai suoi collaboratori. Non c’è traccia di questo bilancio nei 26

Sintoniz zati sul

minuti di lettura del discorso della presidente. Ritorneremo fiduciosi l’anno prossimo.

“Rischiamo di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione” dice Paola Carron rivolgendosi al proprio presidente nazionale Orsini. “Attendiamo dal Governo il segnale di una volontà del Governo di agire qui ed ora”. Strano sarebbe che il Governo vo-

lesse invece dare il segnale di voler agire altrove e l’anno scorso. Insomma la rifondazione luogocomunista potrà valere sotto elezioni, sia per i candidati che per i presidenti. Poi a chi verrà dopo di noi il compito di porre sul piano storico il peso di un discorso che dopo tre volte strappa al massimo uno sbadiglio.

Alberto Gottardo

Venezia , it’s Christmas Time

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21 NOVEMBRE 2025 - 6 GENNAIO 2026

Alberi di Natale, scenografie, luminarie e installazioni arricchiscono le principali vie dello shopping del centro storico di Venezia, delle Isole, di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano, Zelarino.

Mercatino natalizio a Mestre in Piazza Ferretto e vie limitrofe. Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, mostre, teatri.

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Libri e fumetti “Made in Veneto, la Top 10 del 2025

Questo 2025 che sta per concludersi ci ha regalato tantissime opere firmate da autori ed autrici venete. Libri, fumetti, storie in cui perdersi e ritrovarsi e, soprattutto, con cui cercare di interpretare meglio un presente sempre più complesso e sfuggente. La letteratura, scritta o disegnata, resta infatti una bussola imprescindibile per capire la modernità, proprio grazie ai suoi tempi lenti che ci costringono a pensare, a ritornare indietro sulle pagine appena sfogliate, ad attivare sinapsi apparentemente dimenticate.

Come sempre a dicembre quindi vi propongo la mia personalissima Top10 dei libri e dei fumetti “Made in Veneto” pubblicati quest’anno, che è anche un’ottima “lista regalo” per il Natale che si avvicina. Ovviamente i titoli sono in ordine sparso, non ci sono primi o secondi in questa Top10 che vuole essere anche un invito a esplorare le diverse sfaccettature della produzione culturale della nostra regione che, alla faccia dei tanti lamentosi, riesce sempre a sorprendere.

Thrillerone.

NIENTE SUCCEDE PER CASO

Stefano Tamiazzo (Toshokan)

In un devastato mondo del futuro, dove le classi agiate vivono su una sorta di isola volante e i poveracci su una superficie ormai compromessa, si è sviluppata una forte diffidenza nei confronti della tecnologia, considerata responsabile della catastrofe.

L’ex maggiore

Hara si nasconde tra la popolazione comune e ripara resti di robot, ma i soldati gli danno la caccia. Un fumetto meraviglioso impreziosito da due storie brevi, disegni preparatori, illustrazioni a colori, approfondimenti e un’intervista all’autore. Un fumetto bello bello bello in modo assurdo. Fumettazzo.

LA GHENGA DEGLI STORTI, Fulvio Luna Romero (Marsilio Editori)

CHEO TALES, di Emanuele Apostolidis, Francesco Bellu e Federico Gardin (Beccogiallo edizioni)

Appena arrivata a Polis, dove l’archeologia è vietata, Dafne si ritrova con un amuleto misterioso lasciatole dal padre, scomparso anni prima. Insieme a Greta e Perry, scoprirà che nei sotterranei della città si cela un mondo nascosto di enigmi, miti... e un Oracolo pronto a guidarli contro i Titani. Perché certi miti non sono scomparsi. Sono solo in attesa... di essere risvegliati. Una storia fantastica per riscoprire il mito e le nostre radici. Avventuroso.

UNA FORESTA DI SCIMMIE, Andrea Pennacchi (Marsilio)

vorzio e nuove partenze, il viaggio sull’Orient Express segna la svolta che la porterà verso il successo. Un fumetto che vale quanto un viaggio sul leggendario Orient Express (ma costa molto meno). Misterioso.

DIVERSAMENTE SOLE, Francesca Chiesa (Edizioni Open)

LA CONGIURA DELLE VIPERE, Matteo Strukul (Newton Compton) Venezia, Seicento. I pirati Uscocchi minacciano la Serenissima mentre un giustiziere mascherato, lo Spettro di Venezia, colpisce nell’ombra. Tra complotti politici, una giovane profumiera in ascesa e l’enigmatica Invelenada, si intrecciano vendette e misteri attorno alla vera identità dello Spettro. Un romanzo storico che è più appassionante di una serie Netflix.

Andrea Rasic vive una vita normale a Gorizia, finché un’imboscata rivela le abilità letali del suo passato da Husky, membro della “ghenga degli storti”. Costretto alla fuga, riemergono i ricordi di un Veneto degli anni OttantaDuemila fatto di violenza, ambizioni e traffici. Braccato, Rasic cerca di capire chi lo vuole morto e perché. Praticamente “C’era una volta in Veneto” (e scusate se è poco). Criminale.

IL MITO DEL MINOTAURO. AR-

Will incontra a Venezia Shylock e Tubal, scoprendo ebrei reali e complessi, lontani dagli stereotipi dell’Inghilterra. Ma la faccenda della «libbra di carne» e la morte di Antonio complicano tutto. Andrea Pennacchi segue Will alle origini de Il mercante di Venezia, mescolando fantasia, storia e teatro in un racconto sulle radici del Bardo. Perché Andrea Pennacchi non è solo un ottimo attore, ma un vero cantastorie. Sorprendente.

AGATHA CHRISTIE. LA REGINA DEL GIALLO, Michele Botton e Angela Sancono (Beccogiallo)

Agatha Christie cresce in una famiglia benestante e sfida da subito le convenzioni, imparando a leggere da sola. Dopo un primo percorso musicale e il matrimonio con Archibald Christie, scopre la scrittura e si fa spazio nel romanzo poliziesco dominato dagli uomini. Tra lutti, di-

Un libro scomodo ma prezioso: non racconta storie a lieto fine, anzi, le storie che racconta appartengono al genere di quelle che non finiscono mai. Di tutte, una soltanto si risolve in una speranza di serenità. Delle altre si può solo dire che offrono un’unica amara rassicurazione: si svolgono in una realtà molto lontana dalla nostra. Un libro importante per provare a capire che non esiste solo l’Occidente. Doloroso.

IL VALORE DELLE COSE, Serena Cappellozza (Sellerio)

La detective Mirna Pagani, lavora in Laguna, all’ombra di Venezia e, pur essendo alle prese con una vita familiare al collasso, in questa sua prima apparizione letteraria è messa subito alla prova con un’indagine impossibile. Un giallo classico che sarebbe perfetto per una serie tv. Giallazzo.

LA NOTTE HA IL SUO PROFUMO

Marco Azzalini (Laurana)

Un’indagine in una città che non riesce a liberarsi del suo passato,

un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato. Un romanzo che lascia il segno e che racconta una città che ha paura di raccontarsi. Stordente.

A ESEQUIE AVVENUTE, Massimo Carlotto (Einaudi Stile Libero)

In un inverno gelido del Nordest, l’Alligatore indaga sul rapimento di una donna che non viene liberata nemmeno dopo il pagamento del riscatto. Con Max la Memoria e Beniamino Rossini cerca la verità contro chi vuole insabbiare tutto. Un romanzo doloroso che riporta sulle scene un personaggio letterario che ha fatto la storia del noir. Gigantesco.

Giacomo Brunoro

• Chi è Giacomo Brunoro

Classe ‘76, padovano. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di SUGARPULP, collabora con Veneto24, docente per Forema e per SMART Innovation School.

Sintoniz zati

è una mattina di lavoro come tante. Michela sta completando una proposta di ristrutturazione: sul monitor la pianta di un appartamento in revisione, sul tavolo i campioni necessari per definire le scelte con il cliente. Il suo metodo è chiaro fin da subito: partire dagli usi quotidiani della casa e costruire soluzioni reali, pensate per la vita concreta delle famiglie padovane.

La porta si apre e Filippo entra con una piastrella appena ritirata in cantiere, il passo rapido di chi ha già mezza giornata alle spalle. «Mattinata intensa» commenta, appoggiando il campione sul tavolo.

È uno scambio immediato, naturale. Lei pianifica, lui controlla sul campo. Un equilibrio che nasce dall’esperienza: anni di interventi, appartamenti trasformati, bagni ripensati da zero, esterni rifatti e attività commerciali riportate a nuova vita.

Edilizia PER segue una gamma ampia di lavori: ristrutturazioni di bagni, appartamenti completi, pavimentazioni esterne, piscine interrate e spazi commerciali. Un raggio d’azione che rispecchia le esigenze di famiglie e attività del territorio.

Approfittiamo del momento per fare alcune domande.

do iniziano a toccare le superfici reali capiscono subito cosa preferiscono. È un momento molto utile anche per chiarire costi, tempi e alternative. Meglio essere chiari subito, piuttosto che arrivare a metà strada con dubbi

Capita di cambiare strada

Sì, quando serve. Un progetto non è mai un blocco immobile: può evolvere.

A volte lo richiede proprio il cantiere. Magari scopriamo che una parete può reggere una soluzione più intelligente o che un impianto può essere migliorato con un intervento minimo.

In quei casi la cosa fondamentale è spiegare perché un’alternativa funziona meglio e cosa comporta. Le famiglie apprezzano molto quando comprendono le

Il cantiere oggi: organizzazione, controllo e presenza

Filippo, cosa cercano oggi le persone quando si parla di cantiere?

A volte mi basta una sua foto o una sua nota vocale per capire che è meglio correggere un dettaglio o valutare una variante. L’obiettivo è evitare sorprese e arrivare alla fine con un lavoro coerente con ciò che

Immobiliare PER: selezionare ciò

Ristrutturare e abitare oggi a Padova e provincia:

un incontro con Michela e Filippo di Edilizia PER

Il metodo: ascolto, materiali e scelte ragionate

Qual è il primo passo quando una famiglia vi affida un progetto?

Michela:

tante. Ogni casa ha una storia diversa: c’è chi lavora spesso da casa, chi ha bambini piccoli, chi ha un bagno minuscolo che vuole far respirare. Raccogliamo tutte queste informazioni e iniziamo a tradurle in soluzioni concrete. Poi si passa ai materiali. Molte persone arrivano con una cartella di immagini salvate online, ma quan-

influisce sulla vita di una famiglia.

Immobiliare PER è una realtà relativamente

Siamo molto selettivi. Vediamo tanti immobili in città e nei comuni vicini. Valutiamo posizione, esposizione, luminosità, distribuzione degli spazi e, ovviamente, lo stato degli impianti e delle strutture. Ci sono case che “parlano” al primo sguardo e altre che ri-

La consulenza bagno online:

Che in poco tempo si chiariscono molti dubbi

E chi lo desidera può ricevere anche una selezione dei materiali più adatti. La prenotazione si fa dal sito ed è un buon modo per partire con sicurezza,

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Iniziative di Despar Nord per difendere la biodiversità e il futuro dei territori e delle generazioni future

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avanti iniziative concrete come le Case delle Api, il Bosco Diffuso e attività educative che coinvolgono

a tutela della biodiversità è una nibilità ambientale e Despar Nord ha scelto di contribuire con progetti concreti, continuativi e realizzati coinvolgendo i territori e le comunità in cui è presente attraverso progetti educativi, iniziative e interventi dedicati alla tutela e alla rigenerazione degli ecosistemi. Un impegno che si inserisce nel più ampio percorso di sostenibilità dell’Insegna dell’Abete e che prosegue in sinergia con le iniziative già avviate anche insieme al Consorzio Despar Italia, di cui l’azienda fa parte.

Despar Nord, l’impegno per la biodiversità cresce insieme ai territori

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T portate avanti da Despar Nord, insieme al Consorzio Despar Italia, spiccano i progetti “Case delle Api Despar” e “Il Bosco Diffuso Despar” realizzati in partnership con PlanBee. In particolare “Case delle Api” è un’iniziativa nata nel 2025 con l’obiettivo di promuovere la biodiversità e contribuire concretamente a proteggere le api, insetti fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi grazie al loro

ruolo di principali impollinatori. Le attività degli alveari sono monitorate da apicoltori professionisti, che garantiscono il benessere delle colonie e forniscono aggiornamenti periodici sul loro stato di salute. Nei territori di Despar Nord le arnie sono state collocate a Codemondo di Reggio Emilia grazie alla collaborazione tra Despar Nord e l’Associazione Api Libere che ha messo a disposizione alcuni terreni di proprietà per ospitare i nuovi alveari collocati in una zona selezionata per il suo impatto positivo alla flora locale. Il legame con il territorio passa anche attraverso il Bosco Diffuso Despar, iniziativa nazionale avviata nel 2023, alla quale Despar Nord partecipa attivamente. Dopo i 400 alberi piantati tra Veneto ed Emilia-Romagna nelle prime due edizioni del pro-

provincia di Treviso. Salici, querce, trienti. A conferma dell’obiettivo

“Giovanni Pascoli” di Colle Umpiantumazione. I nuovi alberi vanno così ad ingrandire la superficie del “Bosco Diffuso Despar” sui territori di riferimento dell’azienda dell’Abete, portando così a 650 gli alberi che compongono la superficie del Bosco Diffuso Despar.. conferma del proprio impegno, l’azienda ha inoltre rinnovato per il 2025 anche il progetto di riforestazione sostenuto insieme a WOWnature attraverso le linee a marchio Econvivo e Verde Vera

“Alla scoperta della biodiversità”, ratorio didattico presso l’azienda agricola trevigiana Moretto Farm coinvolgendo anche una scuola ni, diverse ma complementari, che raccontano una visione condivisa: proteggere la biodiversità significa proteggere il futuro dei territori e delle comunità che li abitano. Despar Nord ha scelto di farlo, ogni giorno, insieme a chi quei territori

Al via il primo laboratorio didattico sulla biodiversità con Moretto

Farm

bre, all’Interspar di Montebelluna, il primo laboratorio didattico sulla biodiversità promosso da Despar Nord. Il progetto ha coinvolto 38 alunni delle classi terze della scuola primaria “Ugo Foscolo” di San Gaetano – Montebelluna (TV) ed è stato sviluppato con Moretto Farm, api e garantire loro fonti di nettare anche in momenti di scarsità, e ha

protagonisti presentando disegni e lavori ispirati alla visita e completando il percorso con un viaggio tra gli scaffali dedicato alla filiera del miele osservata in azienda. I loro disegni, che raccontano con freschezza e creatività quanto vissuto durante il laboratorio, sono poi stati esposti in una piccola mostra allestita in negozio, per essere condivisi con l’intera comunità e valorizzare il loro impegno. Moretto Farm, fondata da giovani imprenditori è oggi un esempio virtuoso di economia circolare e tutela della biodiversità grazie a produzioni di qualità e prive di chimica. La col-

laborazione con Despar Nord rientra nel progetto “Sapori del Territorio”, che valorizza le eccellenze agricole locali e microlocali. Questo primo laboratorio rappresenta solo l’inizio: nel 2026 Despar Nord

prevede infatti nuove attività con altre scuole e produttori del territorio, per diffondere una cultura ambientale che unisca innovazione, responsabilità e forte radicamento territoriale.

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Tutti e cinque gli ospedali dell’Ulss 3 Serenissima ricevono il premio d’eccellenza dei 3 Bollini Rosa

Un risultato senza precedenti per l’Ulss 3 Serenissima: tutti e cinque gli ospedali della provincia di Venezia hanno ottenuto quest’anno la votazione massima dei 3 Bollini Rosa, il riconoscimento che premia le strutture più attente alla salute femminile. La cerimonia di consegna dei certificati di eccellenza si è svolta oggi a Roma, alla presenza dei rappresentanti della Fondazione Onda. “Un en plein che ci permette di dire che gli ospedali dell’Ulss 3 lavorano quotidianamente per mettersi al servizio dei cittadini, e in particolare delle donne, e lo fanno meritando il massimo dei voti”, commenta Giovanni Carretta, Direttore sanitario dell’azienda.

I Bollini Rosa vengono assegnati ogni due anni e valutano servizi, attività e progetti dedicati alla salute femminile. Tra i criteri considerati vi sono la presenza di specialità cliniche con percorsi dedicati al genere, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, l’accoglienza, la degenza, la prevenzione della violenza contro le donne e la qualità dei servizi offerti. L’assegnazione è validata da un advisory board presieduto da Walter Ricciardi,

professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che considera anche iniziative e progetti particolari delle strutture. Sui circa 1.200 ospedali presenti in Italia, solo 145 hanno raggiunto il massimo dei voti. Tra questi ci sono tutti i presidi dell’Ulss 3 Serenissima: Mestre e Chioggia avevano già ottenuto l’eccellenza nel 2023, mentre Venezia, Mirano e Dolo hanno fatto quest’anno il salto dai 2 ai 3 Bollini Rosa.

“Fieri del risultato – aggiunge Carretta – ringraziamo tutto il personale che in questi due anni ha operato al meglio. Il network Bollini Rosa non è una semplice competizione: offre alle donne del territorio opportunità concrete come gli (H)Open Day e le (H)Open Week, con servizi gratuiti e percorsi di prevenzione, diagnosi e cura in ottica di genere, e rappresenta uno strumento importante di orientamento per scegliere l’ospedale più adatto alle proprie esigenze”.

Università:

il corso di Medicina in inglese si trasferisce da Padova a Venezia

Sarà Venezia ad accogliere, già dal prossimo anno accademico 2025-2026, il corso di laurea in Medicine and Surgery della Scuola di Medicina dell’Università di Padova. La nuova sede è stata inaugurata questa mattina nella sala dei Novizi dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo, dove le lezioni e i tirocini si svolgeranno stabilmente. Il percorso universitario, interamente in lingua inglese come già avveniva a Padova, verrà trasferito negli spazi dello storico complesso ospedaliero veneziano, dotato in pochi mesi di aule e laboratori attrezzati per le attività didattiche e pratiche.

Il numero di studentesse e studenti ammessi al primo anno sarà inizialmente di 100, con un incremento programmato fino a 600 iscritti entro il 2030, segnando un investimento importante nella formazione sanitaria della regione Veneto.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte la rettrice Daniela Mapelli, Luca Zaia, il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato e, per il Comune di Venezia, l’assessore al Sociale Simone Venturini. Presenti anche il presidente della Scuola di Medicina di Padova Angelo Paolo Dei Tos e l’ex assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin.

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A Cavarzere e Cona nasce la rete dei defibrillatori di comunità

ACavarzere e Cona la prevenzione ha preso forma grazie a un’idea semplice e radicale: portare conoscenza, responsabilità e strumenti salvavita direttamente nelle frazioni. L’associazione Il Cuore per Amico ha scelto di partire dal basso, coinvolgendo i comitati di zona e costruendo una rete di defibrillatori che sta già cambiando il modo in cui le comunità vivono la sicurezza sanitaria. Non un progetto teorico, ma un percorso fatto di incontri, impegni precisi e una partecipazione che cresce passo dopo passo.

Fin dall’inizio, l’associazione ha lavorato su più fronti: lezioni nelle scuole, formazione degli adulti e screening cardiologici gratuiti aperti ai cittadini dei due Comuni. L’obiettivo di fondo, però, è ancora più ambizioso: garantire che ogni frazione possa contare su un defibrillatore accessibile a qualsiasi ora, perché di fronte a un arresto cardiaco i primi minuti determinano la possibilità di sopravvivere. Una sfida che richiede risorse e collaborazione, molto più di quanto un singolo gruppo di volontari potrebbe sostenere da solo.

Per questo Il Cuore per Amico ha scelto la strada dell’alleanza con i comitati locali. Come spiega il presidente Giorgio Berto, l’associazione non può sostenere direttamente l’acquisto di tutti i dispositivi, ma può affiancare le comunità con un patto chiaro: ai comitati la spesa per il defibrillatore, all’associazione la teca protettiva, un corso gratuito per formare almeno dieci residenti e uno screening cardiologico aperto a tutta la popolazione della frazione. Una collaborazione trasparente che parte dalla consapevolezza che un DAE disponibile 24 ore su 24 è, a tutti gli effetti, un salvavita collettivo.

Il primo comitato a raccogliere la proposta è stato il XXI Maggio di Boscochiaro, che ha inaugurato il nuovo defibrillatore lo scorso 25 maggio nei pressi dell’ex canonica, punto facilmente riconoscibile e centrale per gli abitanti. Subito dopo, anche il Comitato Cinque Martiri di San Pietro ha concluso l’acquisto del dispositivo, che verrà installato sulla parete dell’edificio che ospita la farmacia. In entrambe le frazioni, l’associazione organizzerà i corsi di formazione e gli screening promessi, coinvolgendo una rete crescente di volontari e cittadini. Il progetto si alimenta grazie all’impegno dei comitati e al lavoro costante dei soci dell’associazione, sostenuto anche dalla “Campagna noci”, iniziativa che permette di raccogliere fondi per acquistare teche, organizzare corsi e mantenere attivi gli screening gratuiti. È una forma concreta di sussidiarietà:

ogni contributo si trasforma in strumenti e competenze che rimangono sul territorio. La rete, nel frattempo, continua a espandersi. Nuovi defibrillatori sono in arrivo a San Giuseppe, la porzione di Cavarzere situata sulla sinistra dell’Adige, e a Cantarana, frazione di Cona. Ogni nuova installazione aumenta la sicurezza di residenti, famiglie, studenti e attività commerciali, creando una mappa sempre più fitta di presidi accessibili e riconoscibili.

Ma il valore del progetto non si misura soltanto dal numero di teche posizionate. Un defibrillatore, da solo, non basta: serve una comunità informata, capace di intervenire, consapevole del proprio ruolo. La forza dell’iniziativa sta proprio in questo intreccio tra tecnologia, educazione e responsabilità condivisa.

Mirano celebra la Cardiologia interventistica: tra convegni e dirette dalle sale operatorie

Un ricordo, una celebrazione e due giorni di alta formazione scientifica. Le 27esime Giornate di Cardiologia Interventistica Miranese, in programma oggi venerdì 28 e sabato 29 novembre 2025 al Teatro Comunale di Mirano, si confermano uno degli appuntamenti più attesi nel panorama medico regionale. Il cartellone di quest’anno si apre con un momento particolarmente significativo: la consegna di una targa dedicata a Pietro Pascotto, nel decennale della sua scomparsa. A seguire, una lettura magistrale che renderà omaggio agli “eroi della medicina”, figure che hanno segnato la storia della cardiologia. Accanto ai momenti commemorativi, il convegno offrirà sei sessioni di approfondimento rivolte ai professionisti del settore, oltre alla già tradizionale diretta dagli ambienti operatori dell’ospedale di Mirano, durante la quale verranno trasmessi interventi cardiologici in tempo reale. La direzione scientifica è affidata al dottor Salvatore Saccà, responsabile della UOC di Cardiologia dell’ospedale miranese. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Ulss 3 Serenissima, il Comune di Mirano, il GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica), ANMCO Veneto e l’Associazione Cuore Amico.

Il lutto. Era arrivato nel 2008 distinguendosi subito per la sua competenza e disponibilità

Addio al dottor Andrea Bonan, punto di riferimento per l’Oculistica di Mirano e Dolo

Scomparso il dottor Andrea Bonan, figura centrale dell’Oculistica di Dolo-Mirano. Chirurgo apprezzato e medico disponibile, lascia un vuoto profondo ma un esempio professionale duraturo

L’Oculistica del presidio ospedaliero di DoloMirano piange la perdita del dottor Andrea Bonan, scomparso il 26 novembre a 62 anni a seguito di una grave malattia. Laureato e specializzato in Oftalmologia all’Università di Padova, dopo un periodo all’Ospedale di Belluno, il dottor Bonan era arrivato alla struttura di Dolo-Mirano nel 2008, distinguendosi fin da subito per competenza e disponibilità, con particolare inclinazione all’attività chirurgica.

Con l’arrivo del dottor Romeo Altafini alla guida dell’Oculistica, Bonan è diventato un collaboratore insostituibile, contribuendo in maniera determinante al lavoro della squadra. “È stato uno specialista competente e disponibile nei confronti dei pazienti, sempre attento alle loro richieste. Considerava come propria seconda casa il Presidio Ospedaliero di DoloMirano, e in particolare la sala operatoria, dove svolgeva con passione gran parte della sua attività che lo ha portato a operare migliaia di persone”, ricorda il Primario Altafini.

Anche nell’ultimo periodo, nonostante la malattia, il dottor Bonan ha continuato a partecipare attivamente alla vita del reparto, offrendo sostegno e stimolo ai colleghi e dedicandosi alla formazione dei giovani specializzandi. “La sua perdita rappresenta un vuoto incolmabile, ma l’esempio nella ricerca clinica e nella precisione professionale rimarrà come eredità per tutti”, conclude il Primario, esprimendo anche le condoglianze della Direzione dell’Azienda sanitaria.

Tumore al seno, in Veneto 5.200 nuovi casi ogni anno: cure più efficaci grazie alla medicina di precisione

In Veneto il tumore al seno resta la neoplasia più diagnosticata, con circa 5.200 nuovi casi l’anno, ma la sopravvivenza supera il 90% a cinque anni grazie a terapie sempre più personalizzate. Di questo si è discusso al convegno allo IOV di Padova dedicato al tumore metastatico e alla medicina di precisione, nell’ambito della campagna della Fondazione Aiom. Al centro, il ruolo dei test molecolari che hanno rivoluzionato la classificazione del carcinoma, permettendo percorsi terapeutici mirati e nuovi farmaci capaci di superare le resistenze dei tumori

ormonosensibili e Her2 negativi. Tra gli strumenti più innovativi emerge la biopsia liquida, esame del sangue che individua mutazioni come ESR1, utile per accedere a terapie di nuova generazione. Garantirne l’accesso, ha sottolineato la professoressa Valentina Guarneri, è una priorità regionale. Il territorio continua intanto a mobilitarsi con iniziative solidali e progetti di supporto alle pazienti

Crescere il futuro. ”Da 75 anni a fianco di mamme e bambini”, un richiamo al legame tra le realtà africane e il nostro Paese

A Padova l’Annual Meeting di Medici con l’Africa

Cuamm per celebrare 75 anni di sostegno a mamme

La Fiera di Padova ha ospitato l’assemblea nazionale del Cuamm - Medici con l’Africa, che quest’anno celebra il suo 75esimo compleanno. Molti gli ospiti d’eccezione, come i cantautori Daniele Silvestri e Niccolò Fabi e innumerevoli volti del mondo politico e religioso. Ma una figura emergeva dalla massa di grandi nomi: Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, con tutto il peso della sua carica istituzionale e la classe di una delle figure più stimate e rispettate del panorama politico nazionale. Nel suo intervento per celebrare i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che l’anniversario rappresenta una ricorrenza felice non solo per l’organizzazione, ma per Padova, per l’Italia e soprattutto per le migliaia di persone che negli anni hanno ricevuto cure, formazione e sostegno grazie ai programmi del Cuamm nei territori più fragili dell’Africa. Mattarella ha messo in evidenza come il lavoro del Cuamm — svolto in contesti di povertà estrema e bisogno profondo — rappresenti un messaggio di pace e cooperazione in contrapposizione alle guerre, agli egoismi nazionali e alle nuove chiusure che caratterizzano il mondo di oggi. “Tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia e collaborazione”, ha ricordato, definendo l’azione del Cuamm una “preziosa provocazione” al servizio del bene comune. Mattarella ha sottolineato come, negli anni, il Cuamm abbia saputo unire testimonianza e organizzazione, costruendo un ponte di valore tra Italia e Africa proprio mentre i Paesi africani

conquistavano indipendenza e protagonismo. Ha evidenziato inoltre che investire nello sviluppo dell’Africa è strategico per il futuro dell’Europa, richiamando il Piano Mattei e le recenti iniziative internazionali come il G20 di Johannesburg e la conferenza tra Unione Europea e Unione Africana. Il Presidente ha ricordato anche che fu Aldo Moro a riconoscere formalmente il Cuamm come prima ONG sanitaria italiana, valorizzando il ruolo storico dell’organizzazione nel promuovere giustizia, dignità e rispetto della persona. Concludendo, Mattarella ha espresso un augurio: che il Cuamm continui a far crescere la consapevolezza del valore della dignità umana, “inviolabile e universale”, e ha affermato che la Repubblica è grata per questo impegno.

75 anni di aiuti umanitari per un continente che in-

carna i rimorsi dell’Europa coloniale, come ha detto il direttore del Cuamm Don Dante Carraro. Un sostegno che non vuole sostituire ma affiancare l’Africa, come suggerisce il nome dell’associazione. Un messaggio semplice, intenso, pronunciato con emozione e gioia. Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha scelto di lanciare un appello forte e universale: continuare a lottare perché nessuna donna debba morire dando la vita.

Don Dante ha ricordato un dato drammatico: «L’anno scorso in Africa sono morte 260.000 mamme di parto». Una cifra che definisce “uno scandalo che fa male al cuore”, il segno tangibile di una disparità globale che il Cuamm combatte da decenni sul campo, accanto alle comunità più fragili.

Guardando al futuro, Carraro ha sottolineato che questo è il suo augurio più grande: che il lavoro del Cuamm prosegua senza sosta, con la speranza concreta di impedire che tragedie così evitabili continuino a ripetersi. La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione, ha aggiunto, rappresenta un segnale potente: l’Italia cammina al loro fianco, riconoscendo il valore e la necessità di questa missione umanitaria.

“Tanta gente cammina con noi”, ha detto Carraro, ribadendo che la lotta per la salute materna non è una battaglia solitaria, ma un impegno collettivo. Per celebrare l’importante anniversario, la Fiera di Padova ha fatto da cornice a una passerella di grandi nomi della scena pubblica locale e nazionale.

Adolescenti italiani in cerca di conforto nell’Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale sta diventando una sorta di rifugio emotivo per quasi la metà degli adolescenti italiani. Secondo la XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio, diffuso da Save The Children, il 41,8% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha cercato supporto tramite chatbot o strumenti digitali nei momenti di ansia, tristezza o solitudine. Oltre il 42% degli intervistati ha chiesto consigli all’IA su decisioni importanti della propria vita, attratti soprattutto dalla sua caratteristica di “non giudicare” (citata dal 12,4% degli utilizzatori). L’uso di queste tecnologie tra i ragazzi è quasi universale (92%), a fronte di un ricorso molto più limitato tra gli adulti (46,7%). Il report mette in luce una crescente fragilità psicologica: solo la metà degli adolescenti dichiara un uso funzionale dei dispositivi, mentre il 47,1% ha subito episodi di cyberbullismo, rispetto al 31,1% del 2018. Inoltre, il 13% manifesta iperconnessione e oltre il 9% si isola volontariamente per motivi psicologici. Emergono differenze significative di genere: il 60% degli adolescenti si dichiara soddisfatto di sé, ma tra le ragazze la percentuale scende al 50%, contro il 71% dei ragazzi. Ancora più marcato il divario emotivo: solo il 34% delle adolescenti gode di un buon equilibrio emotivo, rispetto al 66% dei coetanei maschi, uno dei gap più ampi in Europa.

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Nel mese delle festività si moltiplicano i piatti che accompagnano pranzi e cene con famiglia e amici: al primo posto le ricette della tradizione e i sapori più tipici

MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA

Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta.

Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di Sale Fine; q.b. di Pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti

RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE

Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato

Ingredienti: : 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco

Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.

SPEZZATINO DI MANZO CON CASTAGNE E VINO ROSSO

Ingredienti: 800 g di spezzatino di manzo; 200 g di castagne già lessate o al vapore; 1 cipolla grande; 2 carote; 1 costa di sedano; 1 spicchio d’aglio; 1 bicchiere di vino rosso corposo; 400 ml di brodo (vegetale o di carne); 1 rametto di rosmarino; 2 foglie di alloro, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; Olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.

Preparazione: Tritare finemente cipolla, carote e sedano. Rosolarli in una casseruola con un filo d’olio fino a quando diventano morbidi. Aggiungere lo spezzatino e farlo dorare su tutti i lati. Unire l’aglio schiacciato. Versare il vino e lasciar evaporare l’alcol a fiamma vivace. Aggiungere il concentrato di pomodoro, il rosmarino, l’alloro e il brodo caldo. Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa per 1 ora e mezza circa, mescolando ogni tanto. Unire le castagne negli ultimi 20–25 minuti di cottura. Regolare di sale e pepe. Lo spezzatino dovrà risultare cremoso e la carne tenerissima.

Rubrica a cura di Sara Busato

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