Assistenza sanitaria non urgente, debutta il numero 116-117 ed è boom di chiamate
del Miranese Sud
Fabrizio Boron:
“Svolta storica, daremo un solido futuro al Veneto”
IE’ quasi certo, al voto il 23 novembre
l tempo scorre e di convocazione di elezioni regionali non si vede neppure l’ombra. Tutto ormai lascia presagire che la consultazione che chiamerà al voto i veneti per eleggere il nuovo consiglio regionale e soprattutto il tanto atteso nuovo presidente si terrà il prossimo 23 novembre ovvero la data ultima possibile.
A fissare la data delle elezioni dovrà essere, così stabilisce la legge, l’attuale amministrazione, quindi il decreto di indizione porterà la firma del Presidente Zaia e, appunto, non potrà andare oltre il 23 novembre. Il fatto che si arrivi all’ultimo giorno utile, evidentemente, non nasconde le forti tensioni che si vivono nella maggioranza attualmente al governo della regione Veneto. La difficoltà, dunque, a trovare una sintesi tra riunioni sul territorio e vertici romani è palpabile e sta producendo questo continuo slittamento.
Nei giorni scorsi il Ministro e Segretario della Lega, Matteo Salvini ha provato a rompere gli indugi e a lanciare la candidatura di un suo fedelissimo, il giovane e brillante segretario veneto del partito, Alberto Stefani. Una proposta, questa, che ha trovato, immediatamente, il via libera del presidente Luca Zaia e del Sindaco di Treviso, Mario Conte.
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Turismo e agricoltura, un anno positivo, ma preoccupano i tagli Ue al primario
A Mirano alle scuole dell’obbligo si mantengono tutte le classi. A Santa Maria di Sala aperto l’asilo nido “Margherita Hack”. Sicurezza, a Spinea arrivano le “piazze scolastiche”. Calano gli iscritti in tutta l’area metropolitana






Valentina Martelli, visione creativa italo-americana nel mondo dei media


OCCUPAZIONI
L’ultima occupazione riguarda una madre precaria con due figlie. Il vicesindaco: “Situazioni inaccettabili, ma siamo bloccati dalla legge”
Intanto Agsm Aim ha messo a segno la maxi fornitura di gas per la Pubblica Amministrazione

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I l suono della prima campanella in classe quest’anno è arrivato in un contesto di speranze e di preoccupazioni per la scuola veneta. Da un lato ci sono le immissioni in ruolo disposte dall’Ufficio scolastico regionale: più di 4.000 docenti assunti, di cui 950 di sostegno, rappresentano un segnale positivo dopo anni di contenziosi e supplenze frequenti. È una boccata d’ossigeno che può dare maggiore stabilità alle classi e migliorare la continuità didattica.



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Nel Miranese torna il gioco in compagnia
Basta chiudersi in casa da soli davanti ai computer o alle consolle. I ragazzi - a partire dai bambini con genitori al seguito fino a quegli adulti che una volta erano definiti (a torto) “nerd” - riscoprono il piacere del gioco di gruppo, e il Miranese diventa capofila nel veneziano di questa tendenza. Non importa se giochi da tavolo classici, party-game, giochi di ruolo o quanto altro: nel Miranese si torna a giocare. E lo si fa tramite iniziative che, partite forse in sordina, sono ormai appuntamenti tradizionali e attesi da tutti i sempre più numerosi appassionati. E se il capofila resta (ovviamente) la vicina Forte Marghera con l’annuale Venezia Comics di inizio maggio (ma l’associazione che lo organizza, VeneziaComix, ora è attiva anche a Mira con MiraGioca e si prepara ad altre iniziative in Riviera e nel Miranese), i punti di ritrovo e le iniziative a due passi da casa si moltiplicano. A partire da Spinea, dove da alcuni anni in Biblioteca l’associazione Tana dei Goblin propone SpineaGioca, che da annuale è diventata semestrale dato il successo raggiunto. Due piani della sede nella villa storica cittadina, così, si trasformano in una grande ludoteca, con tavoli gratuiti ed esperti a spiegare le regole a chi non le conosce ma - soprattutto - a convincere chi sta solo guardando ad unirsi a tavoli con perfetti sconosciuti che in poco tempo diventano amici. Situazione simile a Santa Maria di Sala con Giochi in Villa, prima associazione e poi anche manifestazione. Giochi in Villa è un’associazione no profit che nasce dalla passione comune di un gruppo di amici per il gioco da tavolo nel 2019, portando tutti i lunedì sera giochi di società e strategia in grado di appassionare e divertire tutte le fasce di età. “Il nostro è un hobby - spiegano - che unisce ed aiuta a sviluppare quella convivialità che con il passare del tempo è sempre più difficile trovare”.
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Dall’altro, però, gli addetti ai lavori continuano a segnalare buchi importanti: nonostante le nuove assunzioni, all’appello dell’avvio d’anno mancano ancora alcune centinaia di insegnanti, con particolari difficoltà nelle primarie e in alcune discipline scientifiche. Il risultato pratico è che in molte scuole si prevedono ancora orari ridotti o ricorsi massicci alle supplenze, con tutto ciò che ne consegue in termini di qualità dell’apprendimento e organizzazione per le famiglie.
L’Ufficio scolastico regionale ha intensificato le comunicazioni e le operazioni di assegnazione delle cattedre in queste settimane: si sono susseguiti provvedimenti e incontri per coordinare le ultime nomine prima dell’inizio delle lezioni. Questo lavoro “dietro le quinte” è cruciale, ma non può sostituire una programmazione strutturale a medio termine e, soprattutto, continuare a lasciare nella precarietà centinaia di insegnanti che ogni autunno devono attendere le chiamate degli istituti per sapere dove e quanto lavoreranno.
Accanto alle difficoltà di organico pesa il capitolo del caroscuola. Le famiglie venete si trovano a fare i conti con spese sempre più consistenti: libri di testo che in alcuni casi superano i 300 euro a studente alle medie e arrivano a sfiorare i 500 euro nei licei, trasporto scolastico che incide sensibilmente nei bilanci di chi vive fuori dai centri urbani, rette delle mense che non fanno che crescere per effetto dell’inflazione.
Una parte di queste spese è alleggerita dai contributi regionali o comunali, buoni libro, agevolazioni per le tariffe, borse di studio, ma la coperta è corta e la disparità tra territori anche vicini resta evidente. Alcuni municipi riescono a garantire sostegni significativi, altri faticano a trovare le risorse, creando un mosaico di opportunità che non sempre assicura equità.
Il punto politico è chiaro: le soluzioni tampone non bastano più. Servono politiche che affrontino il problema alla radice, piani di reclutamento più stabili, formazione continua che risponda ai bisogni delle scuole locali, incentivi per trattenere i docenti nei territori più fragili e, parallelamente, interventi più strutturati a sostegno delle famiglie. La scuola non è solo organici e cattedre: è anche accessibilità economica, condizioni che permettano a ogni ragazzo di iniziare l’anno senza pesi eccessivi sulle spalle dei genitori.


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Approvato l’assestamento di bilancio 2025 più manutenzioni, investimenti e servizi
Il Consiglio Comunale di Mirano ha recentemente approvato una variazione di bilancio per l’anno 2025, con una manovra complessiva che ammonta a circa 2 milioni di euro. Questa decisione è stata presa con l’obiettivo di rafforzare e migliorare i servizi e le infrastrutture della città, puntando su interventi strategici in tema di manutenzioni, investimenti e servizi ai cittadini. La variazione di bilancio mette in evidenza una serie di importanti investimenti, per un totale di oltre 1.500.000 euro, che interesseranno diverse aree della città. Tra gli interventi più significativi rientrano la manutenzione straordinaria del ponte di accesso al Parco di Villa “XXV Aprile” e il completo rifacimento del ponte di accesso da Calle Ghirardi. Questi progetti si inseriscono all’interno di un più ampio piano di rigenerazione urbana, reso possibile anche grazie alla vendita di azioni Veritas nell’ambito della fusione con ASVO. Le iniziative contribuiranno a dare nuova vita ai parchi storici comunali, tra cui anche il Parco del Castelletto e gli argini del Muson.
In aggiunta, l’amministrazione ha destinato 186.000 euro per le asfaltature di strade particolarmente trafficate, 140.000 euro per la manutenzione degli impianti semaforici, e 120.000 euro per l’aggiornamento dell’attrezzatura informatica del Comune. Un ulteriore investimento include il finanziamento di 250.000 euro per i progetti legati ai fondi PNRR, destinati a interventi in asili nido e impianti sportivi.
Inoltre, 150.000 euro sono stati allocati per il restauro di spazi pubblici come il Parco di Villa Tessier e la piastra polivalente di Luneo. Per quanto riguarda i servizi educativi, a partire da settembre 2025, sarà istituito un nuovo servizio di doposcuola per i bambini delle scuole primarie, un’iniziativa che risponde alla crescente richiesta di supporto da parte delle famiglie. Contemporaneamente, è stata avviata la progettazione della Bicipolitana di Mirano, un sistema di percorsi ciclabili volto a incentivare la mobilità sostenibile e a migliorare la qualità della vita urbana. Il bilancio 2025 testimonia un approccio di gestione economico attento e responsabile, che punta non solo alla qualità e alla quantità dei servizi ai cittadini, ma anche al rafforzamento del tessuto urbanistico della città. Il sindaco Tiziano Baggio ha espresso orgoglio per i risultati raggiunti, sottolineando come l’approccio rigoroso del Comune abbia permesso di mantenere o addirittura aumentare l’offerta di servizi nonostante le sfide economiche. “Abbiamo lavorato per ridurre il debito controllando le spese e attenzionando le entrate. Grazie a questa strategia, siamo riusciti a far fronte alle sempre maggiori riduzioni dei trasferimenti e accantonamenti obbligatori, i cosiddetti tagli, e all’aumento generalizzato dei costi, senza dover ridurre alcun servizio ai cittadini, ma, al contrario, ad aumentarli”. L’assessore alla programmazione finanziaria Federico Caldura, ha sottolineato: “Particolare attenzione in que-
sta manovra è stata dedicata anche alle revisioni dei capitoli già stanziati, per allineare le previsioni alle effettive esigenze”. Ulteriori interventi riguarderanno la riasfaltatura del tratto di via Cavin di Sala compreso tra via Scaltenigo e via De Gasperi e la messa in sicurezza della viabilità tra via De Gasperi e il capolinea dell’ACTV.
Riccardo Musacco

Annamaria Tomaello lascia il Consiglio dopo una vita in politica
Annamaria Tomaello, con un filo di commozione nella voce, ha annunciato le sue dimissioni dal Consiglio comunale di Mirano, in occasione dell’ultima seduta, per motivi familiari. Insegnante in pensione, più volte consigliera, già assessore e vicesindaca per un mandato, Tomaello ha lasciato un segno importante nella politica miranese. Ora passerà il testimone a Lorenzo Visentin. La più votata dell’opposizione di centrodestra alle amministrative 2022, ha scelto di salutare l’aula di persona ma senza polemica alcuna: “Non è una scelta politica: la famiglia viene prima. Sono diventata nonna di due gemellini, oltre al primo nipote, e ora le mie priorità sono loro”. Il congedo è stato un lungo ringraziamento a consiglieri, sindaco, Presidente del Consiglio, segretario, dirigenti e personale comunale: “In tanti anni ho trovato sempre disponibilità”. Tomaello ha citato anche il “terzo tempo” post-seduta, voluto dall’attuale Presidenza, come gesto semplice



ma capace di creare relazioni e rispetto oltre le divisioni. “In aula ci si può anche scontrare, fuori si resta persone”. Nel bilancio di una militanza iniziata ai tempi della Democrazia Cristiana e poi proseguita nell’Udc, Tomaello ha rivendicato la scelta di restare ancorata a Mirano: “Mi è sempre interessato lavorare per la mia città”. Da vicesindaca e assessora ha guardato soprattutto al sociale, alla sanità e al Mariutto: “Molte cose sono riuscite, altre no, ma ho sempre agito con rigore, sostenuta da mio mari-
to, dalle mie figlie e da tanti colleghi di maggioranza e minoranza”. Infine l’appello ai giovani: “Il Consiglio è una scuola unica: nessuna laurea offre la stessa formazione civica”. L’aula le ha tributato un lungo applauso; il sindaco Tiziano Baggio e i gruppi consiliari, senza distinzione, le hanno espresso stima e gratitudine. Ora la staffetta passa a Visentin. Tomaello, invece, “tira i remi in barca” e si gode i nipoti: “Il tempo che il Signore mi concederà voglio dedicarlo agli affetti”. (r.m.)

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Focus scuola/1. Il Comune fa il punto della situazione all’inizio dell’anno scolastico
Mirano, tra led e doposcuola la scuola si accende, ma a quale prezzo?
AMirano non mancano novità con l’avvio dell’anno scolastico. Nell’ambito degli interventi di efficientamento energetico di 28 edifici comunali, durante l’estate, diverse scuole sono state sottoposte a relamping ovvero ad interventi di sostituzione delle lampade tradizionali con lampade a Led e di aggiornamento tecnologico delle plafoniere con sistemi di controllo dell’illuminazione per migliorare l’efficienza energetica. I lavori sono stati completati alla primaria “Dante Alighieri” nel capoluogo, materna Saggiotti nel capoluogo, materna ZanettiMeneghini a Zianigo, primaria Carducci a Scaltenigo e Pellico a Campocroce. Sono in corso di completamento nella secondaria “Da Vinci” e nella materna “Wolf Ferrari” nel capoluogo. Sul versante degli iscritti è certo che le scuole primarie e secondarie di primo grado mantengo-
no tutte le sezioni dello scorso anno. Ad esempio nella primaria di Campocroce sono attive 6 sezioni. Anche le scuole paritarie mantengono le sezioni degli scorsi anni. ”La verifica degli equilibri di bilancio approvata dal Consiglio Comunale delle scorse settimane - ha dichiarato il sindaco Tiziano Baggio - ha confermato la validità delle politiche fin qui adottate dal Comune, basate su un approccio rigoroso e responsabile fondato sulla riduzione accelerata del debito e sul controllo della spesa, oltre che sull’attenzione alle entrate. Grazie a questa strategia, siamo riusciti a far fronte alle sempre maggiori riduzioni dei trasferimenti e accantonamenti obbligatori, i cosiddetti tagli, e all’aumento generalizzato dei costi, senza dover ridurre alcun servizio, ma, al contrario, ad aumentarli, migliorando la qualità della vita cittadina. Sia-

mo orgogliosi delle politiche familiari adottate, in particolare con il servizio di prescuola e post scuola, che ha fin qui rappresentato un aiuto fondamentale per molte mamme e papà, e con la prossima attivazione del servizio di doposcuola per le scuole primarie, un supporto ancora più completo e vicino alle esigenze della nostre comunità. Nel dettaglio anche quest’an-
no è confermato il servizio pre e post-scuola da fine settembre fino al termine dell’anno scolastico. Il pre-scuola, dalle 7.30 alle 8 sarà garantito per le scuole statali dell’infanzia e primarie. Il post-scuola, dalle ore 16 alle 17 solo per le scuole dell’infanzia statali. Nel Comune ci sono due asili nidi e l’apertura di un nuovo asilo nido comunale è prevista per il 2026 nella barchessa di
villa Bianchini a Zianigo. Anche per l’anno scolastico 2025/2026 sono confermate per il trasporto le 4 linee attivate negli anni precedenti: linea 1 Zianigo, linea 2 Vetrego, linea 3 Campocroce, linea 3A Vetrego. Infine il Comune di Mirano come forma di sostegno alle famiglie ha previsto contributi per la frequenza dei figli ai centri estivi 2025. Alessandro Abbadir
Nido “Margherita Hack” tra simboli e contraddizioni: cresce la scuola, crescono i costi
I messaggi dei genitori dei bimbi, che da quest’anno frequentano il nuovo asilo nido “Margherita Hack” di Santa Maria di Sala, sono stati messi in una capsula del tempo che è stata sepolta nel giardino della scuola. I pensieri e i biglietti di auguri ai piccoli per la loro vita saranno aperti tra 30 anni quando i bambini ora poco più che neonati, saranno forse a loro volta genitori. Questa la bella iniziativa fatta dal Comune di Santa Maria di Sala dopo il taglio del nastro della nuova scuola nelle scorse settimane. “E’ una giornata importante per la comunità di Santa Maria di Sala - ha detto il sindaco Alessandro Arpi. L’inaugurazione dell’asilo nido comunale “Margherita Hack” rappresenta non solo un investimento concreto nel futuro dei nostri bambini, ma anche un simbolo di speranza, crescita e inclusione”. Il


nuovo nido comunale “Margherita Hack” è una struttura educativa all’avanguardia, dedicata ai bambini dai 3 ai 36 mesi. L’investimento complessivo ammonta a circa 2,47 milioni di euro, di cui 1,7 milioni finanziati tramite fondi Pnrr. La struttura può accogliere fino a 60 bambini, suddivisi per fasce d’età: 12 posti per i lattanti, 48 posti per divezzi e bambini più grandi. L’edificio si sviluppa su 3.600 metri quadrati, all’interno di un’area complessiva di 5.000 metri quadrati, ed è stato progettato secondo i più alti standard di sostenibilità energetica. Sul versante scuola il Comune conferma che saranno a disposizione per il trasporti scolastico nelle scuole del territorio 4 autobus. Il Comune ha anche annuncia l’aumento di un euro per il buono pasto alle mense scolastiche. (a.a.)


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Focus scuola/2. Gli assessori Sonia Martignon, Massimo De Pieri e Loredana Mainardi intervengono
Emergenza sicurezza per gli alunni
A Spinea le “piazze scolastiche”
“L’estate a Spinea è stata caratterizzata da un programma intenso di lavori pubblici con particolare attenzione agli interventi in prossimità delle scuole”. A dirlo è l’assessora comunale ai lavori pubblici Sonia Martignon. In via Luneo è in completamento il cantiere per la realizzazione dell’incrocio rialzato con via Marco Polo e di un dosso all’altezza di via Barzizza, con l’obiettivo di moderare la velocità dei veicoli. In viale Sanremo, nei pressi della scuola Vico, verrà realizzato un dosso per rendere più sicuri i passaggi pedonali utilizzati dagli studenti. Interventi analoghi sono previsti in via Fregene, accanto alla scuola “Anna Frank”. “Nei prossimi mesi - continua Martignon - saranno programmati ulteriori interventi di grande utilità per la comunità scolastica: il nuovo parcheggio in via Marco Polo e la sistemazione del parcheggio in via Rossignago, con l’obiettivo di sperimentare le prime “piazze scolastiche” che già in alcuni Comuni hanno saputo coniugare sicurezza, fruibilità dello spazio urbano a disposizione, e rispetto dei residenti delle zone contermini”. Importanti novità in ambito scolastico anche
dall’assessore alla pianificazione del territorio, Massimo De Pieri. “Abbiamo previsto due interventi che riguardano direttamente la sicurezza e la fruibilità delle scuole di Spinea - dice. Il primo riguarda l’area dell’ex bocciodromo. Qui, a cura del privato, verrà sistemata tutta l’area esterna, inclusa quella dell’ex ecocentro, con la realizzazione di nuovi parcheggi e sistemazione a verde; anche l’attuale parcheggio con l’impianto fotovoltaico, che rappresenta l’accesso principale alla nuova scuola verrà riqualificato”. “Stiamo lavorando - spiega - per anticipare il più possibile i tempi in modo che, già a partire dall’apertura dell’anno scolastico 2026-2027, l’area sia adeguata e funzionale.
L’obiettivo è restituire una zona completamente riqualificata, con parcheggi, spazi verdi e percorsi sicuri per l’accesso alla scuola”. “Il secondo intervento - prosegue De Pieri - è legato al piano norma 16b di via Cici. All’interno del progetto urbanistico dell’area è stato concordato l’allargamento della strada, che diventerà a due corsie con marciapiede e connessione ciclabile a beneficio degli alunni della scuola Goldoni”. Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie,

l’assessora all’istruzione Loredana Mainardi informa che dal 17 settembre al 17 ottobre 2025 sarà possibile presentare la domanda per il “Buono Libri” e contenuti didattici alternativi. Il contributo varia in base all’Isee 2025 e può arrivare fino a 200 euro. Sono confermati i contributi per il trasporto alunni disabili e per l’accesso agli asili nido. Infine una nota dolente. La giunta comunale ha determinato le nuove tariffe a carico degli utenti per le mense stabilendo dei leggeri aumenti.
Alessandro Abbadir
I dati dell’Osservatorio Scolastico Veneziano sulle iscrizioni nel territorio metropolitano
Confermati i contributi per il trasporto alunni disabili e per l’accesso agli asili nido. Aumentano le tariffe per la mensa

La popolazione scolastica nel veneziano è tendenzialmente in diminuzione ma ci sono delle particolarità a riguardo dei territori e delle fasce d’età. Lo analizza uno studio dell’Osservatorio Scolastico Veneziano con la Città Metropolitana di Venezia. Complessivamente sono iscritti alle scuole di ogni ordine e grado 81.128 (alunni e alunne ) in 4077 classi. Se si vanno a guardare i dati nei diversi territori distretto per distretto, si vedono delle chiare differenze. Ad esempio nel distretto di Venezia centro storico, il 63,2 % degli studenti sono studenti delle scuole superiori, il 15,6 % delle scuole medie e il 21,2 % delle scuole elementari. La situazione si capo-
volge se si vanno ad osservare le percentuali inerenti il distretto di Mestre Sud (Marghera), il 38,7 % fa le scuole elementari, il 25,7 % fa le medie, il 35 ,4 % le superiori. Nel territorio provinciale le cose cambiano ancora. Nel distretto di Mirano (nord e sud) il 40,2 % della popolazione scolastica è iscritta alle elementari, il 27,9 alle scuole medie e il 31,9 % alle scuole superiori. Per le scuole primarie si nota come la scelta dei genitori sia quella prevalente del tempo pieno, a parte il distretto di San Donà dove la scelta cade sul tempo normale. Un forte calo di iscritti collegato alla crisi demografica si nota alle primarie in tutti i distretti, mentre non è ancora arrivato
in modo netto alle superiori. Andando ad analizzare le iscrizioni all’anno 2025- 2026 delle scuole superiori, si vede che diminuisce la percentuale degli iscritti ai licei che sono all’inizio di quest’anno scolastico 13363 rispetto ai 13482 dello scorso anno. Diminuiscono anche gli iscritti all’istruzione professionale che passano da 5.663 dell’anno scorso a 5.524 di quest’ anno. In calo leggermente anche l’istruzione artistica che vede 1.478 iscritti a settembre di quest’anno rispetto ai 1529 dello scorso anno. In leggero aumento invece gli iscritti all’istruzione all’istruzione superiore tecnica: sono 12.565 nel 2025/26 mentre erano 12.540 l’anno scorso. (a.a)

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Economia. Nel Miranese
Artigiani, aumentano le aziende ma calano gli addetti
Sei migranti ospiti del Cas disponibili ora a lavorare in edilizia
N egli ultimi anni, il panorama delle imprese artigiane nel Miranese ha subito cambiamenti significativi. Un trend che ha visto aumentare il numero delle aziende artigiane mentre, paradossalmente, si è ridotto il numero degli addetti. Questo fenomeno emerge dall’analisi dei dati forniti dalla Camera di Commercio per il 2024 e rielaborati dall’Associazione Artigiani del Miranese, che si è confrontata con il periodo 2020-2024 per scoprire nuove dinamiche e prefigurare scenari futuri. Nel dettaglio, le sedi artigiane nel Miranese sono aumentate da 3.073 a 3.097, segnalando un incremento di 24 unità. Tuttavia, il numero degli addetti è calato da 8.335 a 8.245, evidenziando una riduzione di 90 unità. L’analisi per singolo comune mostra come Martellago e Scorzè abbiano visto una diminuzione delle aziende artigiane, mentre Noale, Salzano e Santa Maria di Sala rimangono stabili. Di contro, Spinea registra l’aumento più netto delle sedi (+47). Nel contesto generale, il Miranese presenta un incremento delle sedi artigiane dello 0,78%, superiore rispetto al dato della Città Metropolitana, fermo allo 0,42%. Tuttavia, il peso dell’artigianato del Miranese resta stabile, dal 16,65% del 2020 al 16,71% del 2024. Diverso è il discorso legato alla forza lavoro: seppur le sedi artigiane crescano, la perdita di addetti nel Miranese (-1,08%) si contrappone al leggero aumento sul territorio provinciale (+0,76%). In particolare, Santa Maria di Sala subisce una decisa contrazione di addetti (-4,55%), insieme a Salzano e Martellago. Nonostante la crescita delle sedi, Spinea vede una variazione minima degli addetti (+3), mentre Noale beneficia di un aumento di 38 lavoratori. Il comune di Mirano conserva il primato per numero di addetti, seguito da Spinea e Scorzè, con il Miranese che rappresenta il 16,71% del totale nell’area metropolitana. Tuttavia, guardando alla percentuale di artigianato rispetto al totale delle attività economiche, il quadro cambia: Salzano è il comune più artigiano (41,96%), mentre Mirano il meno. “La nostra analisi fotografa un quinquennio
complesso. Nonostante il settore dimostri tenuta, il calo degli addetti è preoccupante”, commenta Nicola Bettin, presidente dell’Associazione. Andrea Dal Corso, segretario, sottolinea le necessità di riforme per modernizzare le leggi sull’artigianato e favorire il ricambio generazionale e l’introduzione di nuovi modelli imprenditoriali. La nuova legge in discussione in Parlamento, infatti, prevede di accogliere soci investitori e innalzare la soglia di addetti per essere considerati artigiani, per rispondere ai cambiamenti economici e sociali. “L’artigianato è un pilastro

dell’economia italiana. Occorre rinnovarlo per renderlo attrattivo anche per le nuove generazioni”, conclude Bettin, confermando
l’importanza di interventi normativi per garantire crescita e occupazione nel settore.
Riccardo
Musacco

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Un nuovo importante capitolo nel cammino dell’integrazione sociale prende forma con la conclusione di un progetto formativo rivolto ai migranti del centro di accoglienza straordinaria (Cas) di Mirano. Questa iniziativa, promossa da Sicurform - Formedil Veneto, in collaborazione con Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, CGIA Mestre e Confartigianato Riviera del Brenta, ha dimostrato come la sinergia tra istituzioni, enti formativi e comunità locali possa generare opportunità concrete. Il percorso ha coinvolto sei corsisti, provenienti da diversi paesi tra cui Bangladesh, Pakistan, Mali, Tunisia e Costa d’Avorio, che hanno completato un programma formativo di 100 ore, iniziato il 4 luglio. L’obiettivo era trasferire conoscenze basilari sulle tecniche costruttive, in sintonia con un protocollo d’intesa tra il Ministero degli Interni e le associazioni edili, volto a favorire l’inclusione lavorativa di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. Nel cuore di questa esperienza c’è un approccio didattico pratico e esperienziale, che ha portato i partecipanti a lavorare su progetti concreti. Dall’allestimento di spazi logistici all’esecuzione di piccoli manufatti edili, il tutto sotto la supervisione degli istruttori. Non meno importante, l’enfasi posta sulla sicurezza, con un corso di 20 ore, che ha superato le richieste normative, per affrontare anche le barriere linguistiche. Il sindaco di Mirano, Tiziano Baggio, presente per l’occasione, ha sottolineato l’importanza del lavoro come mezzo per creare una società più coesa e inclusiva. Per Enrico Maset, presidente di Sicurform Formedil Veneto, il progetto non è solo un atto sociale ma anche una risposta alle esigenze del mercato del lavoro: “da un lato forniamo strumenti di autonomia ai partecipanti, dall’altro colmiamo il vuoto di personale qualificato nel settore edilizio”. Il successo dell’iniziativa ha riscosso ampi consensi. Il vicepresidente Pietro De Angelis, in rappresentanza delle sigle sindacali, sottolinea come non si tratti solo di insegnare un mestiere: “la cultura della sicurezza è fondamentale per dare dignità al lavoratore”.
In consiglio approvata una mozione bipartisan per sostenere l’agricoltura
I l Consiglio Comunale di Mirano approva all’unanimità la mozione a sostegno dell’agricoltura italiana. Speciale sostegno per l’agricoltura arriva direttamente da Mirano dove, in una seduta del Consiglio Comunale, è stata approvata all’unanimità una mozione a tutela del settore agricolo italiano. Una presa di posizione forte e coesa che intende affrontare i rischi legati alla proposta di riforma della Politica Agricola Comune (Pac) dell’Unione Europea. La Pac si è da sempre configurata come uno dei pilastri delle politiche comunitarie, con l’obiettivo di sostenere gli agricoltori, implementare pratiche agricole rispettose dell’ambiente e stimolare lo sviluppo delle aree rurali. Tuttavia, le recenti proposte di riforma avanzate dalla Commissione Europea per il periodo 2028-2034, sollevano preoccupazioni significative.
L’intenzione di unificare la Pac in un fondo unico minaccia, a detta dei critici, di indebolire l’auto-
nomia della politica agricola, di compromettere le particolarità dei diversi contesti agricoli e di aumentare le disparità tra Stati membri. Il Consiglio Comunale di Mirano, consapevole delle ricadute che tali cambiamenti potrebbero avere sul comparto agricolo italiano, ha scelto di opporsi fermamente. La mozione, proposta da Elena Coi della Lega Nord Liga Veneta, è stata supportata trasversalmente, complice l’integrazione di proposte avanzate dal Consigliere Riccardo Pitzalis del Partito Democratico. Grazie a questo rinnovato spirito cooperativo, Mirano si pone in difesa della tradizione e dell’innovazione del proprio settore agricolo. La mozione approvata prevede quattro azioni concrete: ribadire il ruolo centrale del settore primario nelle politiche europee, opporsi al superamento della struttura storica a due pilastri della Pac, sollecitare il governo e i rappresentanti italiani al Parlamento Europeo a proteggere gli interessi degli agricoltori





e favorire il coinvolgimento attivo delle Regioni e delle organizzazioni agricole nella futura programmazione post-2027. Le reazioni dei protagonisti locali sono state immediate. L’assessora alle Politiche per l’ambiente e le risorse agricole, Elena Spoalore, ha sottolineato come la mozione sia un “passo importante a sostegno del nostro comparto agricolo, oggi più che mai in difficoltà”. Ha ringraziato il sindaco e i Consiglieri comunali per l’unità dimostrata nel sostenere un set-

tore cruciale per la sicurezza alimentare e la tutela del paesaggio. Elena Coi ha evidenziato l’importanza di fermare i tagli al settore agricolo a Bruxelles, sottolineando come questa mozione non rimarrà un caso isolato: “La Lega Nord Liga Veneta sta portando la stessa mozione in altre istituzioni italiane per ottenere un ampio fronte comune contro la riforma del Pac”.
D’accordo il Consigliere Riccardo Pitzalis, che ha ribadito la necessità di politiche europee che

sostengono pratiche sostenibili, contribuendo a un futuro più verde e sicuro per tutti. In una società sempre più attenta alla sostenibilità ambientale e al valore delle filiere corte, la decisione unanime del Consiglio Comunale di Mirano rappresenta un chiaro messaggio: il settore agricolo è oggi più che mai un patrimonio da difendere e valorizzare, non solo per il benessere economico, ma anche per la sua imprescindibile funzione culturale e identitaria.
Riccardo Musacco
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Gli argini del Muson hanno tenuto ma l’opposizione va all’attacco su presunti ritardi nell’allerta
La pioggia eccezionale ha messo la città ancora a dura prova
N ella notte tra il 20 e 21 agosto un evento meteorologico eccezionale ha scaricato enormi quantità di pioggia senza tregua. Alle 7 erano già caduti circa 170 millimetri, con l’intensità maggiore concentrata nelle prime ore del mattino. Le criticità si sono manifestate soprattutto nei piani interrati: garage e locali sotterranei allagati, oltre a brevi tratti di carreggiata finiti sott’acqua. Non si sono registrate esondazioni né situazioni di pericolo per le persone, ma il ritmo degli interventi ha richiesto un coordinamento serrato. Il Comune ha attivato immediatamente il Centro Operativo Comunale (Coc), con la presenza effettiva anche dei dirigenti, per dirigere la macchina dei soccorsi. Protezione Civile e operai comunali sono stati mobilitati in raccordo con Vigili del Fuoco, Prefettura e Città Metropolitana di Venezia, che aveva messo a disposizione le idrovore. Supporto è arrivato anche dalla Protezione Civile di Noale. In mattinata si è tenuto un tavolo di coordinamento con Regione Veneto, Città Metropolitana e tutti i Comuni della provincia, per condividere gli interventi e rafforzare il monitoraggio. La vicesindaco Maria
Giovanna Boldrin ha seguito di persona la situazione nei quartieri, in costante contatto con cittadini e strutture operative: “Ringrazio tutti i miranesi per la collaborazione e la Protezione Civile in primis, che si è adoperata con impegno sin dalle prime ore per garantire la sicurezza della nostra comunità”, ha dichiarato. Il Comune è rimasto in collegamento continuo anche con il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. Fortunatamente non si sono registrate né previste esondazioni del fiume Muson, e il monitoraggio è proseguito fino a cessata emergenza. In una lettera ai cittadini diffusa sui social, il sindaco Tiziano Baggio ha richiamato l’eccezionalità del fenomeno, come certificato anche da Mariano Carraro, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia. “L’emergenza, che non ha fortunatamente generato esondazioni molto probabili se avesse piovuto con uguale intensità nelle zone a nord, è stata affrontata con grande spirito di unità e solidarietà”, ha scritto. Inoltre il primo cittadino ha rimarcato alcuni provvedimenti attuati per mettere in sicurezza gli edifici come il blocco alle costruzioni “filo strada” o sotto quota senza



adeguate mitigazioni. Dall’opposizione sono arrivati però attacchi pesanti. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Matteo Baldan, ha denunciato l’assenza di una pre-allerta e la lentezza delle comunicazioni istituzionali durante il nubifragio, parlando di ritardi che avrebbero compromesso le operazioni di emergenza. Pur ringraziando volontari, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, Baldan ha puntato il dito sull’inefficienza della macchina amministrativa e sull’insufficienza del sistema fognario, criticando le priorità di spesa della giunta. L’esponente del partito di Giorgia meloni ha annunciato poi che, a emergenza finita, si sarebbe recato nelle aree più colpite per raccogliere segnalazioni e indicazioni sui lavori urgenti.
Riccardo Musacco
L’antologica di Tobia Ravà come gesto dell’artista per migliorare il mondo
Fino al 9 novembre, la Barchessa Giustinian Morosini “XXV Aprile” di Mirano si trasformerà in un crocevia d’arte e cultura grazie alla mostra antologica “Tikkun Olam (Riparare il mondo)” di Tobia Ravà. L’espressione ebraica da cui trae il nome si riferisce alla responsabilità degli esseri umani di migliorare il mondo attraverso la giustizia, la pace e il dialogo, concetti oggi più che mai attuali. Organizzata dal Comune di Mirano in collaborazione con PaRDeS - Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, la mostra mette in luce l’inconfondibile lavoro di Tobia Ravà, artista di spicco della scena contemporanea, noto per le sue opere che uniscono arte, scienza e misticismo ebraico. Nato a Padova nel 1959, Ravà opera tra Venezia e Mirano ed è apprezzato per il suo approccio innovativo, che utilizza lettere e numeri dell’alfabeto ebraico come elementi iconografici in un dialogo tra realtà e simbolismo. L’esposizione include oltre 40 opere, tra grafiche, sculture in bronzo e marmo, dipinti, installazioni e sublimazioni su vari materiali, offrendo uno spaccato di recente produzione che spazia dai suoi iconici boschi e vortici alle sculture zoomorfe. Le opere sono caratterizzate dall’uso della ghematria, un sistema numerico dove le lettere dell’alfabeto ebraico rappresentano numeri, offrendo nuovi spunti percettivi e di significato. La mostra di Mirano è complementare alla retrospettiva di Conegliano e si arricchisce di opere inedite, tra cui omaggi a Giandomenico Tiepolo, in onore della “Terra dei Tiepolo”. Inoltre, l’innovazione tecnologica è protagonista, con tecniche come la catalizzazione UV su alluminio e le sublimazioni su raso acrilico, enfatizzando l’effetto visivo delle creazioni. Curata da Maria Luisa Trevisan e Myriam Zerbi, la mostra è accompagnata da un catalogo che raccoglie contributi critici, arricchendo l’esperienza del visitatore. Durante il periodo espositivo, un calendario di eventi collaterali organizzato con l’Associazione La Chiave di Sophia animerà i locali con concerti, presentazioni di libri e visite guidate, alcune delle quali con la presenza dell’artista. L’ingresso alla mostra è libero, un invito aperto al dialogo culturale, in cui l’arte di Tobia Ravà si fa ponte tra passato e presente, esperienza sensoriale e riflessione etica. (r.m.)




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è protagonista nella realizzazione di opere strategiche come la Pedemontana, la Via del Mare e la SR 308, insieme al potenziamento del trasporto pubblico e delle reti ciclabili
Un Veneto più sicuro, moderno e accessibile.
Il 2024 ha segnato un record storico per il turismo con 73 milioni di presenze. È stato promosso un modello identitario, sostenibile e inclusivo, capace di valorizzare cultura, territorio e comunità. L’innovazione è stata centrale per rispondere alle nuove esigenze dei visitatori.


esempio virtuoso di buona amministrazione: spesa pubblica tra le più basse e utilizzo del 103% dei fondi europei.
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Fratelli d’Italia ha sostenuto il percorso per conseguire l’autonomia differenziata fino all’approvazione della Legge 86/2024, rafforzando il ruolo e l’efficienza della Regione. Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 rappresentano un’opportunità straordinaria per economia, turismo e infrastrutture.




G lucaspavanetto e lucaspavanetto


Componente della V Commissione Politiche Socio Sanitarie e della VI Commissione politiche per l’istruzione, la formazione ed il lavoro, politiche per la ricerca, politiche per la cultura, il turismo e lo sport.

Morti bianche. I due giovani erano morti in un grave incidente sul lavoro
Mirano e Santa Maria di Sala unite nel ricordo di Abdou Mustafa e Abdelwahab
I sindaci, insieme all’Associazione Echi APS, hanno presentato una raccolta fondi in memoria di Abdou Mustafa Ziad Saad e Abdelwahab Hamad Mahmoud Sayed, due lavoratori tragicamente deceduti in un incidente sul lavoro

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Ascoltaci in tutto il Veneto in
n un commovente incontro, i sindaci di Mirano Tiziano Baggio e di Santa Maria di Sala Alessandro Arpi, insieme al Presidente dell’Associazione Echi APS Adriano Toniolo e all’Assessore alle Politiche sociali di Mirano Francesco Venturini, hanno presentato un’iniziativa di solidarietà rivolta alle famiglie di Abdou Mustafa Ziad Saad e Abdelwahab Hamad Mahmoud Sayed. I due giovani di 21 e 39 anni hanno tragicamente perso la vita nelle scorse settimane in un incidente sul lavoro, lasciando un grande vuoto nelle comunità che li avevano accolti. L’Associazione Echi Aps, con sede a Mirano, ha lanciato una raccolta fondi per supportare economicamente le famiglie di Ziad e Sayed, attualmente residenti in Egitto. I fondi raccolti saranno utilizzati per coprire le spese affrontate dalle famiglie o per fornire ulteriore supporto, con modalità che verranno concordate con i rappresentanti legali in Italia. I Comuni di Mirano e Santa Maria di Sala, rappresentati dai rispettivi sindaci, sostengono con forza questa iniziativa, invitando i cittadini a partecipare generosamente alla raccolta fondi.
“È nel momento del dolore e

dell’emergenza che una comunità deve saper mostrare il suo volto più umano e solidale”, ha dichiarato il Sindaco Baggio. “Attraverso questo gesto, vogliamo restituire dignità e umanità a due vite spezzate troppo presto”, ha aggiunto il Sindaco Arpi. Il conto corrente dedicato alla causa è stato aperto presso Banca Etica - Filiale di Treviso. Gli interessati possono effettuare una donazione utilizzando il seguente IBAN: IT40 X050 1812 0000 0002 0000 398, specificando nella causale “In memoria di Sayed e Ziad”.
L’Associazione Echi APS ha da sempre sostenuto l’integrazione dei due giovani, promuovendo il loro apprendimento della lingua italiana attraverso corsi organizzati da insegnanti volontari e progetti come l’orto interculturale, che è diventato simbolo di inclusione e crescita comunitaria. Nonostante la tragica perdita, la speranza è che l’iniziativa diventi un esempio tangibile dell’importanza di solidarietà e coesione sociale, principi fondamentali per costruire un futuro migliore.
Riccardo Musacco
”Le 4 stagioni dell’amicizia” torna in scena”
Torna a emozionare il pubblico la compagnia teatrale Libere Voci, formata da giovani con sindrome di Down dell’Aipd, Associazione Italiana Persone Down di Venezia/Mestre. Sabato 18 ottobre, alle 20.30, al Teatro di Villa Farsetti di Santa Maria di Sala porterà in scena Le 4 Stagioni dell’Amicizia, firmato alla regia da Giorgia Favorido. Uno spettacolo che mette al centro il valore dei legami e li racconta seguendo il ritmo del tempo e della natura. Libere Voci nasce e cresce dentro un percorso di teatroterapia: in sala prove musica, disegni, danza, parole e silenzi diventano strumenti per dare forma a pensieri ed emozioni. È il frutto di mesi di lavoro, incontri, prove, ascolto reciproco. Sul palco quegli esercizi si trasformano in racconto corale, capace di coinvolgere lo
spettatore senza artifici, con la forza di un gesto, di uno sguardo, di una canzone. L’evento è promosso dall’associazione Al Sorriso di Cristian con il patrocinio del Comune di Santa Maria di Sala. È una nuova tappa di un percorso già apprezzato nel 2024, tra entusiasmo e ampia partecipazione. Le 4 Stagioni dell’Amicizia attraversa la primavera dei nuovi incontri, l’estate dei giochi e dei sorrisi, l’autunno dei cambiamenti, l’inverno dell’ascolto. Scene brevi, coreografie essenziali, musiche scelte dai ragazzi accompagnano il filo narrativo, mantenendo un ritmo che alterna leggerezza e profondità. Una narrazione che invita a osservare i passaggi della vita con occhi più attenti. Per chi conosce già il lavoro di Libere Voci sarà un ritorno atteso; per chi vi si avvicina per la

prima volta, l’occasione di scoprire come il teatro diventi linguaggio universale, capace di superare barriere e restituire a tutti un pezzetto di sé. (r.m.)
L’interrogazione. Il ministro Urso rassicura, il polo industriale salese potrebbe attrarre nuovi investitori
Speedline, quale futuro? La questione sbarca anche in Parlamento
U
na storia industriale che sembra uscita da un manuale di economia speculativa. Speedline, fiore all’occhiello della componentistica veneta, leader mondiale dei cerchi in lega, nel 2007 era un’impresa in salute: 800mila ruote prodotte ogni anno, conti in ordine, prospettive solide. Poi l’acquisizione da parte del Gruppo Ronal e, tredici anni più tardi, l’annuncio improvviso della chiusura dello stabilimento di Santa Maria di Sala. Perché?
Davvero una fabbrica così strategica poteva essere liquidata da un giorno all’altro? La vicenda si fa via via più intricata. Nel 2023, dopo le proteste di sindacati e istituzioni, la vendita al fondo bavarese Callista: un passaggio che molti definiscono opaco, segnato da un patto di non concorrenza che limitava la produzione italiana a poche migliaia di pezzi. Troppo pochi per mantenere in vita un sito industriale con centinaia di dipendenti. Risultato: Speedline precipita rapidamente nell’insolvenza, mentre i clienti più prestigiosi – Audi, Porsche, BMW – restano saldamente nelle mani di Ronal. Non è forse questa una strategia per indebolire, se non svuotare, un marchio storico del Made in Italy?
Il Tribunale di Venezia, a fine 2024, avvia la procedura di amministrazione straordinaria. I commissari nominati dal MIMIT parlano di “gravi responsabilità” del gruppo svizzero, i giuristi confermano: ci sono gli estremi per azioni di responsabilità. Eppure Ronal, respinte le sue istanze di rivendicazione, continua a frapporre ostacoli a ogni ipotesi di transazione. Perché tanta resistenza? Quale reale interesse si nasconde dietro?
tale – 157mila ruote previste nel 2025, perdite ridotte del 59% nel primo semestre – e di un marchio capace di attrarre investitori. Ma chi saranno questi investitori? Saranno davvero industriali solidi, pronti a valorizzare competenze e occupazione, o nuovi speculatori in cerca di rendite? Urso promette sostegno, strumenti, persino azioni legali contro chi ha spogliato Speedline con “arroganza e irresponsabilità”. Parole forti. Ma basteranno? La vera partita si gioca ora: se il Governo saprà difendere l’eccellenza industriale italiana da logiche pre-

datorie, o se Santa Maria di Sala resterà l’ennesimo esempio di un patrimonio disperso. Gli interrogativi però sul futuro dell’azienda salese rimangono. Di certo, l’im-
pegno da parte di tutti gli attori coinvolti non è mai venuto meno, in questi anni. Si attendono sviluppi, positivi, si spera.
Riccardo
Musacco

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Ora la palla passa al Governo. L’interrogazione dell’on. Silvio Giovine (FdI), presentata nelle scorse settimane, chiede chiarezza: quali garanzie concrete il Ministero delle Imprese e del Made in Italy offrirà affinché la gara internazionale per la cessione del compendio aziendale non si trasformi nell’ennesimo bluff?
Il ministro Adolfo Urso risponde con un cauto ottimismo: i numeri parlano di un’azienda ancora vi-
Mara Ballan, cantrice del territorio salese, continua ad emozionare anche al di fuori del Veneto Una voce poetica che nasce dal cuore del territorio salese e che, con costanza e passione, continua a farsi strada nei concorsi letterari nazionali. È quella di Mara Ballan, 47 anni, originaria di Veternigo di Santa Maria di Sala, disegnatrice progettista nel settore del design tessile e grafica di professione, ma soprattutto autrice capace di trasformare in versi emozioni, tradizioni e frammenti di vita quotidiana. Il 20 settembre a Savona, durante la cerimonia del Premio Nazionale Benabè –Cuore a cuore in memoria di Padre Umberto Vallarino, Ballan riceverà ben tre menzioni d’onore: nella sezione Racconto con Suor Celestina, nella sezione Poesia in Vernacolo con Late Bogio e nella sezione Poesia a tema libero in lingua italiana con Losinj. Un tris di riconoscimenti che testimonia la versatilità di una voce capace di esprimersi sia in italiano che in dialetto. Lo scorso 7 settembre a Pederobba di Piave, nel trevigiano al concorso “Onigo Mura Bastia”, ha ritirato una Menzione speciale di merito nella sezione Poesia religiosa con la lirica Vergine Maria. Ad ottobre, inoltre, è atteso un ulteriore premio a Reggio Emilia, conferma di un percorso costellato di successi. Ballan non è nuova a simili riconoscimenti: nel 2010 il primo premio a “Profumo di Donna” con Madre, poi finalista al concorso europeo Wilde nel 2011 con Silenzio e vincitrice del premio Regione Veneto nello stesso anno. Tra i traguardi più significativi anche il premio speciale della Società di Mutuo Soccorso nel 2019 con Via Desman 106 e quello Unitrè nel 2023 con la poesia in lingua veneta Ga canbià stajon. Fino al prestigioso riconoscimento 2024 al concorso internazionale “Ossi di Seppia”, dove la giuria l’ha scelta come miglior autrice del Veneto con Aspettando Natale. Un curriculum che racconta una voce poetica radicata nella tradizione ma capace di guardare oltre i confini regionali. Perché per Mara Ballan la scrittura non è solo un talento, ma un filo sottile che unisce memoria, identità e futuro. (r.m.) Santa Maria di Sala
Emergenza casa. Mamma e due figlie entrano illegalmente in un alloggio pubblico al Villaggio
Con la mazza abbattuto il muro e occupano un alloggio pubblico
C
on la mazza in mano hanno buttato giù il muro di mattoni che era stato tirato su per impedire l’accesso all’appartamento, occupandolo. Solo l’ultimo caso che riguarda una mamma di 35 anni, lavoratrice precaria, con le sue due bambine di 10 e 12 anni al complesso Sanremo del Villaggio dei fiori in un alloggio pubblico di proprietà del Comune di Venezia gestito da Insula.
Al Villaggio, le criticità si trascinano da anni e i residenti sono ormai quasi arrivati all’esasperazione per la difficile convivenza con le famiglie che abitano in modo abusivo negli alloggi, tutti al piano terra.
Per l’ultimo caso, gli agenti del Nucleo delle Politiche della residenza hanno formalizzato all’occupante il verbale di occupazione. L’appartamento violato era però vuoto e, nonostante la nuova normativa in termini di abusivi sia più stringente, non c’è la possibilità per le forze dell’ordine di sgomberarlo. Insula per Venezia, e il Comune di Spinea non negano la situazione di disagio e difficoltà.
“Una occupazione illegale rimane sempre una occupazione illegale - dice il presidente di Insula Fabio Raschillà - e noi siamo tenuti a seguire tutte le procedure previste. Questi atti illegali sempre più spesso stanno prendendo di mira le abitazioni pubbliche. Solo nell’ultima settimana abbiamo rilevato tre tentativi di intrusione, per fortuna andati a vuoto, su tre diversi appartamenti che stiamo ristrutturando per poi poter assegnare. Davanti all’ennesimo tentativo di occupazione forzata, questa volta andato a segno, l’occupazione è stata immediatamente segnalata alla proprietà, il Comune di Venezia, che ora deciderà quali percorsi sia più opportuno intraprendere. Quello che ci preoccupa è che la questione occupazioni sembra sia gestita più con il profilo simile ad un’organizzazione o un gruppo che ben conosce il luogo e si occupa anche di abbattere i muri in mattoni e far entrare gli occupanti, che legata al singolo caso disperato o da servizi sociali”.
“Purtroppo non è possibile applicare il nuovo Decreto Sicurezza per lo sgombero immediato poiché non
può essere applicato agli immobili pubblici - specifica il vicesindaco di Spinea Emanuele Ditadi -. Sottolineo inoltre che il nuovo Decreto si applica solo nel caso di occupazione abusiva dell’unica abitazione del proprietario. Ci troviamo, come enti locali, ancora una volta con le mani legate e senza la possibilità di poter dare una risposta efficace, ma cercheremo di fare il possibile perchè situazioni simili non si ripetano. Abbiamo delle graduatorie per la residenza che devono essere rispettate senza scorciatoie, e molti sono in attesa dell’appartamento”.
Massimo Tonizzo

Il Comune regala fino a 10 alberi e arbusti autoctoni
Il Comune di Spinea ha aderito all’iniziativa “Alberi in Pianura”, promossa dalla Regione Veneto attraverso Veneto Agricoltura, che consente ai cittadini di ordinare e ricevere gratuitamente giovani alberi e arbusti di specie autoctone da piantare nei giardini o nei terreni di proprietà. Ogni nucleo familiare potrà richiedere gratuitamente fino a dieci piantine (alberi e arbusti dell’età di 1–2 anni) per contribuire a migliorare l’ambiente. Gli alberi in distribuzione appartengono tutti alla flora spontanea del Veneto. Per gran parte sono le specie tipiche dell’originario bosco di pianura (farnia, carpino, frassino ossifilo); in alcuni casi si tratta di piante più diffuse in luoghi dai terreni asciutti, ad esempio collinari o litoranei (orniello,



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carpino nero, cornetta), che tuttavia si adattano alla coltivazione in giardino e soprattutto al clima, sempre più caldo ed asciutto, delle nostre città di pianura.
I cittadini del Comune di Spinea interessati a ricevere le piante dovranno effettuare la prenotazione attraverso il sito dedicato, sul quale individuare le piante più adatte alle proprie necessità, per poi prenotare le proprie piante compilando il modulo presente sulla pagina, che genererà un file Excel da scaricare. La distribuzione avverrà nel mese di novembre, quando tutte le famiglie interessate — fino ad esaurimento disponibilità — saranno contattate direttamente dal Comune di Spinea. Il Comune eseguirà in seguito dei primi controlli sull’esatta manutenzione delle piante donate. (m.t.)






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Vene
L’maternità: il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, presente l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, ha inaugurato infatti il nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia, con il nuovo Blocco Parto, a cui si aggiunge il nuovo Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) di II livello.


porto complessivo investito, tra opere strutturali e apparecchiature, ammonta quindi a circa 4.000.000 di euro.
Nuovo Punto Nascita e nuova PMA sono riuniti al terzo piano del Blocco Nord del nosocomio. I lavori hanno avuto inizio il 28.09.2022 e sono stati ultimati il 19.07.2024; successivamente sono completati gli iter per le certificazioni ai sensi di legge e le fasi di allestimento dei locali con la predisposizione delle gare e della messa in opera delle apparecchiature e degli
L’area di intervento è di complessivi 625 mq, di cui 316 mq dedicati al nuovo Blocco Parto e 309 mq al Centro per la PMA.
“Guardare alla procreazione e alla nascita – commenta il Direttore Generale dell’Ulss Edgardo Contato guardare con fiducia al futuro della collettività; e qui a Chioggia si concretizza, per tutto il territorio provinciale, il miglior affiancamento possibile alle donne e alle coppie che si pre-

zio accogliente, funzionale e conforme alle più recenti evidenze in tema di parto attivo e umanizzazione dell’assistenza ostetrica, come richiesto dalle linee guida italiane SIGO e come evidenziato nelle 56 raccomandazio“Intrapartum Care for a positive Nello specifico le attrezzature e gli arredi inutilizzo dell’acqua calda come supporto non farmacologico alla gestione del dolore fornendo un’alternativa alle pazienti che non possono o non vogliono eseguire l’analgesia peridurale - centinaia di studi dimostrano i benefici del

Chioggia fa un passo nel futuro con il nuovo Punto Nascita e con il nuovo Centro per la procreazione assistita

“Mentre dotiamo l’Ospedale della Navicella di un nuovo Punto Nascite, garantendo alle donne e alle mamme i più alti standard di cura e assistenza inaugurando il polo –, Centro per la PMA portiamo questo ospedale allo stesso livello dei grandi Ospedali veneti. Il Centro per la Procreazione Medicalmente assistita di Chioggia, realizzato in attuazione della programmazione regionale specifica, servirà il territorio di tutta l’Azienda sanitaria veneziana”. “Il Veneto segna anche così – ha sottolineato Zaia – l in ambito sanitario. La PMA di Chioggia, che completa la nostra rete regionale dei centri per la Procreazione Medicalmente Assistita, è un segno concreto dell’attenzione prestata dal nostro servizio sanitario pubblico ad ogni momento della vita dei cittadini, fin dal concepimento e fin dalle delicate e cruciali scelte legate alla procreazione e alla genito-

le. Concepimento, gestazione e parto costi-
-isola neonatale e letti parto trasformabiin situazioni di emergenza: permettono di avere gli strumenti per poter intervenire tempestivamente nel caso in cui subentri una criticità durante il travaglio mettendo la sicurezza di madre e neonato al per monitorare il benessere fetale nel caso di più travagli in contemporanea (prevista e in corso di acquiutile per facilitare posizioni alternative durante la fase espulsiva,
tire, con il suo nuovo centro di PMA, i più alti standard di qualità, sicurezza e trasparenza con una struttura all’avanguardia, realizzata per offrire alle coppie un percorso di fertilità personalizzato, con un approccio umano, empatico e rispettoso, potendo avvalersi di una équipe multidisciplinare di professionisti e specialisti di provata esperienza dedicati e che potranno avvalersi di tutti gli altri servizi e specialisti già presenti in Azienda per completare il percorso come il Laboratorio Analisi, il Servizio di Biologia molecolare e di consulenza genetica, oltre alla assistenza anestesiologica e all’utilizzo delle sale operatorie per Nell’ambito della PMA saranno offerti i servizi più avanzati di diagnostica e di procreazione medicalmente assistita omologa ed eteroInseminazione IntraUteri(Fecondazione In Vitro e Embryo (IntraCytoplasmatic Sperm nonché tutte le procedure di criopreservazione per embrioni, ovociti e sper-


Per la realizzazione del nuovo Blocco Parto, inserito nel progetto più ampio di completamento della ristrutturazione del Blocco Nord dell’Ospedale di Chioggia, è stato previsto un investimento di 1.200.000 euro; nel febbraio 2021 è stata approvata la variante per l’inserimento nell’area del Gruppo Parto dei locali destinati alla PMA, con un ulteriore intervento di 658.000 euro, per complessivi 1.858.000 euro.
A questi finanziamenti vanno aggiunti gli investimenti in attrezzature e arredi sanitari autorizzati all’Ulss 3 Serenissima, che ammontano a 1.813.286 euro, di cui 449.570 euro per il Gruppo Parto e 1.363.716 euro per la PMA. L’im-
www.aulss3.veneto.it
dell’Ospedale di Chioggia – abbiano la possibilità di scegliere come partorire e siano messe a conoscenza che promuoviamo una nascita rispettata e centrata sulla persona, in linea con le buone pratiche assistenziali e le linee guida nazionali ed internazionali”.
Si è inteso realizzare due sale parto all’avanguardia capaci di rispettare la fisiologia della nascita ma allo stesso tempo di assicurare tutte le dotazioni strumentali e gli spazi per intervenire nei casi in cui la fisiologia si trasformi in patologia.
Tutte le attrezzature e le soluzioni ambientali acquistate per arredare le nuove sale parto sono finalizzate alla creazione di uno spa-
diato tra madre e neonato, nel rispetto delle raccomandazioni OMS, favorendo il bonding, l’allattamento e la stabilizzazione termica e cardiocircolatoria del neonato.
2. Centro per la PMA, alcune informazioni specifiche Dal punto di vista strutturale, il Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita è costituito da tre ambulatori, un locale di accettazione e tre stanze per la accoglienza/ preparazione e osservazione postprocedure, un ambulatorio chirurgico per l’esecuzione procedure di PMA di II livello e l’area del laboratorio di PMA con annessa sala di criocon-


Nello specifico le dotazioni strumentali disponibili prevedono: come gli incubatori TIME LAPSE che permettono di seguire l’embrione in ogni sua fase di sviluppo 24 ore su 24, e intelligenza artificiale per migliorare e implementare i criteri di selezione dell’embrione a più alta probabilità di imnell’esecuzione delle procedure grazie al sistema di Witness – “testimonianza” – che supporta il personale in ogni fase delle procedure: si tratta di un sistema di tracciamento tag ID e controllo automatico dei campioni che consente l’identificazione e l’associazione con i pazienti, che traccia tutto il percorso dall’inizio fino alla fase di crioconservazione e che evita errori di assegnazione durante tutte le fasi del processo.
-test diagnostici di ultima generazione come la Diagnosi Preimpianto o PGT grazie alla quale è possibile identificare eventuali anomalie genetiche o cromosomiche; -supporto psicologico e consulenza continua che accompagnano la coppia in ogni fase del trattamento, dalla diagnosi alla gravidanza e oltre.
L’auspicio è quello che il ciclo si concluda nel nuovo Blocco Parto adiacente, nell’Ospedale di Chioggia.
La novità. Via libera della giunta alla sperimentazione ma i tempi saranno lunghi
Spinea, ipotesi trasferimento sperimentale del mercato settimanale
La Giunta di Spinea avvia lo studio per spostare il mercato settimanale da Piazza Rosselli a Piazza Fermi e Marconi. La sperimentazione partirà dopo i lavori di via Matteotti e durerà 3-6 mesi, con valutazione finale su viabilità e spazi
T rasferimento sperimentale del mercato settimanale a Spinea. La Giunta comunale di Spinea ha deliberato l’avvio dello studio per il trasferimento sperimentale del mercato settimanale, dall’attuale collocazione in Piazza Rosselli e vie limitrofe a Piazza Fermi, Piazza Marconi e, se necessario, via Ponchielli. La delibera fa seguito al percorso di ascolto e condivisione avviato nei mesi scorsi e alla richiesta della Seconda Commissione Consiliare.
La sperimentazione, se approvata dal Consiglio comunale, avverrà non prima del termine dei lavori di sistemazione di via Matteotti e avrà durata compresa tra tre e sei mesi. Dovrà garantire
la collocazione di tutti i posteggi attualmente attivi, sia degli operatori assegnatari sia dei cosiddetti precari, senza occupare i marciapiedi. Nelle occasioni in cui Piazza Fermi o Piazza Marconi risultassero occupate da manifestazioni, il mercato continuerà a svolgersi in Piazza Rosselli. Al termine della fase sperimentale verranno analizzati i risultati, con particolare attenzione alla viabilità, alla sicurezza e alla fruizione degli spazi, e sarà assunta la decisione definitiva sulla collocazione stabile del mercato.
Si ricorda che con determinazione n. 1786 dell’11 ottobre 2024 era stato affidato a un tecnico specializzato l’incarico per la definizione della planimetria

aggiornata dell’area del mercato in vista del trasferimento in Piazza Rosselli. Con il nuovo indirizzo assunto dall’Amministrazione, l’incarico sarà esteso anche a Piazza Fermi, Marconi e, se necessario, a via Ponchielli. Non a tutti, però, l’idea piace: parte dell’opposizione ha già contestato la sperimentazione come operazione poco utile e che porterà via tempo, risorse e soldi ad altre
iniziative comunali, aggiungendo alle perplessità anche il fatto che gli operatori commerciali ambulanti sembravano aver apprezzato il nuovo assetto, che con il ritorno alla piazza subirà ulteriori modifiche e possibili riduzioni in numero o grandezza degli spazi concessi. Per avviare la sperimentazione sarà necessario redigere un piano molto dettagliato che prevederà
Nasce a Monselice la nuova Bi-Elle Auto by Campello Motors
Una nuova realtà prende forma nel panorama dell’automotive veneto: a Monselice è stata ufficialmente inaugurata Bi-Elle Auto by Campello Motors che si è presentata alla città con un affollato evento fra musica, buon cibo, intrattenimento e il reveal in anteprima del nuovo suv SWM G01Pro. La serata celebrativa si è posta come il coronamento di un processo avviato mesi fa e culminato con l’acquisizione totale di Bi-Elle Auto da parte della Campello SPA, realtà di primo piano nel territorio e fra le più importanti a livello nazionale. “La prossimità è un fattore strategico per noi e Bi-Elle Auto è un ulteriore tassello verso il radicamento nel territorio – dichiara Alessandro Campello, Amministratore Unico di Campello SPA – che ora, con 6 sedi fra Mestre, Padova, Mirano, Vigonza e Monselice, è ancor più forte”. “La nostra
l’individuazione dei nuovi spazi, il rispetto della normativa vigente e la riassegnazione dei posteggi in base ad anzianità e settore merceologico, garantendo inclusione e trasparenza. Un iter che richiederà passaggi tecnici e politici; la sperimentazione non potrà partire prima della conclusione dei lavori in via Matteotti, prevista per metà ottobre 2025.
Massimo Tonizzo

politica è offrire a tutti la giusta soluzione per la propria mobilità – aggiunge Alessandro Campello – con l’intenzione di posizionarci in modo trasversale attraverso ampia offerta (nel complesso abbiamo oltre 1.000 auto sempre in pronta consegna), formule di acquisto esclusive in grado di adattarsi a tutte le esigenze e un servizio impeccabile. Il nostro obiettivo è chiaro: tornare ad essere il punto di riferimento per Monselice”. Campello Motors è leader nella mobilità a 360 gradi e persegue una visione ampia che si concretizza in un’offerta estremamente variegata capace di abbracciare auto, veicoli commerciali, scooter, moto e addirittura biciclette attraverso Campello Cycling. Il culmine della serata è stato il reveal della nuova SWM G01 Pro, un interessante suv super accessoriato disponibile a partire dal prezzo shock di 28.900 euro. Arrivato in Italia da poco, il marchio SWM si sta facendo strada velocemente nel mercato, perché risponde a diverse esigenze: auto spaziose (con una gamma che arriva anche a 7 posti), ideali per gli spostamenti quotidiani o per i lunghi tragitti, comode, robuste, super accessoriate, dal design accattivante e dal prezzo iper competitivo.














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Ormai appare quasi certo: le elezioni regionali saranno il 23 novembre
Fratelli d’Italia, che si appresta a diventare anche in Veneto, l’azionista di maggioranza della coalizione non ha respinto l’ipotesi ma ha gettato, con il segretario regionale dei meloniani, Luca De Carlo, molta acqua sugli entusiasmi leghisti sostenendo che nulla sarebbe ancora deciso e che le “fughe in avanti” non fanno bene al rapporto tra alleati. A gettare benzina sul fuoco ci aveva pensato, soltanto una decina di giorni prima, Flavio Tosi segretario regionale di Forza Italia che aveva dichiarato come fosse giusto e naturale che il candidato presidente del Veneto per il centrodestra fosse scelto da Fratelli d’Italia in quanto partito traino dell’intera coalizione.
L’ennesimo vertice romano dello scorso 10 settembre non ha prodotto alcuna fumata bianca: il dossier candidature delle regionali resta ancora chiuso e nessuna
decisione è stata presa. Nel mentre il tempo stringe e il nervosismo e tangibile. Le associazioni di categoria venete, cosa mai accaduta con questa forza, hanno protestato in modo vibrante contro queste eterne trattative che, di fanno, stanno paralizzando da mesi la regione in un momento nel quale l’economia sta mettendo a dura prova il tessuto produttivo locale il quale, viceversa, avrebbe bisogno di risposte e sostegni urgenti e tangibili.
L’altro fatto inedito per il Veneto è quanto accade nel centrosinistra. Per la prima volta gli sfidanti hanno individuato ormai da tempo in Giovanni Manildo il candidato presidente, non sono attraversati dalle tipiche polemiche, ma anzi stanno conducendo una campagna elettorale molto puntuale per tutto il Veneto. Anche
la coalizione, per la prima volta, è al completo e molte delle forze politiche che la compongono hanno, addirittura, già presentato, in ogni provincia, i candidati consiglieri provinciali.
A questo punto appare difficilissimo fare pronostici: il Veneto, storicamente, ha sempre premiato il centrodestra e il giudizio sull’amministrazione uscente è più che positivo, ma la confusione e le tensioni che si respirano, il ritardo con il quale si stanno scegliendo candidato presidente e liste e l’uscita di scena di Zaia stanno stancando fette, anche importanti di elettorato, che potrebbero trovare “consolazione” nel moderato Manildo che, dal canto suo, continua il suo tour per il Veneto e, evidentemente, non ha nessuna fretta di scoprire chi sarà il suo principale competior.
Autonomia energetica. Agsm Aim conquista sei lotti Consip da 577 milioni standard metri cubi
Pubbliche amministrazioni, maxi-fornitura di gas
Il fatturato previsto supera i 600 milioni di euro
Intanto sul fronte del “federalismo energetico” continua il pressing sul Governo sul rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali
Un passo concreto verso l’autonomia energetica che molti invocano. Il gruppo veronese Agsm Aim Energia ha messo a segno un’importante operazione a livello nazionale, aggiudicandosi sei lotti della gara Consip GN17 per la fornitura di gas naturale alle Pubbliche Amministrazioni nel biennio 2025-2026. L’assegnazione consentirà alla società di fornire oltre 577 milioni di standard metri cubi (Smc) di gas, con un fatturato stimato attorno ai 620 milioni di euro.
I lotti conquistati da Agsm Aim coprono una vasta area geografica che va dalla Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria con il Lotto 1 per pro proseguire con Milano (lotto 2), il resto della Lombardia (lotto 3), Toscana, Umbria e Marche (lotto 6), Puglia e Basilicata (lotto 10) e l’intero territorio nazionale (lotto 12).
Una delle principali novità di questa convenzione è la possibi-
lità, per le Pubbliche Amministrazioni aderenti, di stipulare contratti di durata biennale (oltre alla classica annualità), mantenendo una struttura di prezzo variabile, elemento cruciale in un mercato energetico ancora volatile.
Agsm Aim ha inoltre ottenuto un secondo successo strategico con l’aggiudicazione del Lotto 1 della gara bandita dal consorzio Viveracqua, realtà che riunisce dodici gestori idrici pubblici del Veneto. In questo caso, la fornitura riguarda energia elettrica in bassa tensione per un volume complessivo di circa 150 GWh annui nel triennio 2026-2028, con un valore stimato di 151,5 milioni di euro.
Il contratto prevede la possibilità, per i consorziati, di scegliere energia elettrica da fonti rinnovabili certificate, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale sempre più centrali nella gestione pubblica.
A completare il quadro, Agsm Aim ha vinto anche ulteriori forniture per 20 GWh di energia elettrica destinate ad altre utility del Nord Italia, attraverso gare competitive recenti. Le recenti aggiudicazioni confermano il ruolo di Agsm Aim come player di primo piano nel mercato energetico nazionale, capace di competere in contesti ad alta complessità e con elevati volumi, sia sul fronte del gas naturale che dell’energia elettrica, con una crescente attenzione ai principi di efficienza e sostenibilità.
Intanto resta aperta più che mai la questione del “federalismo energetico”, invocato da più parti, che ha portato alla mobilitazione di un fronte compatto – composto da amministratori pubblici, imprese locali e rappresentanti istituzionali – impegnato a chiedere al Governo una svolta che metta il territorio al centro delle politiche industriali del settore. Alla base delle preoccupazioni c’è il rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali.
Ancora la scorsa primavera Federico Testa, presidente di AIM

- AGSM, ha lanciato una sfida a tutte le società di servizi e alla politica del nord Italia: preparare un importante piano industriale per concorrere alle gare nazionali di concessioni della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Un vero e proprio federalismo energetico, perché che una gestione della rete direttamente sul territorio comporterebbe efficienza, investimenti e calo delle bollette per famiglie e aziende. Invece nell’ultima legge di bilancio è stato inserito un articolo che proroga automaticamente la concessioni, in scadenza nel 2029 e 2030, a Enel per i prossimi vent’anni su tutto il territorio nazionale quindi senza previsioni di gare. Intanto la
politica ha colto appieno il senso della proposta del manager scaligero: in Conferenza Stato - Regioni, infatti, i governatori stanno chiedendo di cancellare quanto lo Stato Centrale ha inserito in Legge di Bilancio e di consentire lo svolgimento delle gare senza proroghe automatiche a Enel.
“Su questo fronte la Regione può giocare un ruolo importante - ribadisce Testa - perché quella sull’energia e l’idroelettrico è una partita che solo in Veneto vale 6-700 milioni all’anno, somma che ora viene sottratta alla Regione. Noi siamo prontissimi a fare a nostra parte e a continuare il pressing su enti e istituzioni per arrivare al risultato”.
L’intervista. Il consigliere regionale del Gruppo Misto è componente della Commissione Sanità
Fabrizio Boron: “Siamo ad una svolta storica,
il centrodestra unito per il futuro del Veneto”
“Per la nostra sanità lavoriamo su personale, organizzazione e liste d’attesa. Pubblico e privato devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche”
L a politica veneta si prepara a una svolta storica con il nuovo governo che uscirà dalle elezioni regionali. A parlare di questa fase cruciale e delle sfide che attendono la Regione è Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Misto e componente della Commissione Sanità, che guarda con attenzione ai prossimi mesi elettorali e ai nodi ancora irrisolti in ambito sanitario.
Consigliere Boron, dopo quindici anni di governo Zaia il Veneto si prepara a un cambio di rotta. Sarà davvero una svolta storica?
Sì, siamo davanti a un passaggio epocale. L’epoca di Luca Zaia, durata quindici anni, si conclude perché la legge nazionale prevede il limite dei due mandati consecu-
tivi. Avremo un nuovo presidente e anche un nuovo consiglio regionale. Non è solo un fatto politico, ma anche istituzionale: i cittadini vedranno cambiare un punto di riferimento che è stato stabile per molto tempo. Alcuni lo vivranno con incertezza, altri con curiosità. Io credo che sia l’occasione per rigenerare energie nuove e per ribadire il valore di un Veneto governato con responsabilità e competenza. Il centrodestra si presenterà unito, offrendo un candidato autorevole, capace di garantire continuità ma anche di introdurre elementi di rinnovamento. È un momento che va affrontato con coraggio e con serietà”.
Non abbiamo ancora né la data
delle elezioni né il nome del candidato del centrodestra. Quanto dovremo attendere per avere certezze?
Sulla data la responsabilità è del presidente uscente. La scadenza per la convocazione è il 23 settembre, e si potrà votare fino al 23 novembre. Quindi non ci sono dubbi: entro l’autunno i veneti sceglieranno il nuovo presidente. Per quanto riguarda il candidato, comprendo la curiosità e anche la pressione del centrosinistra, che insiste molto su questo punto. Io sono convinto che il tavolo nazionale deciderà in tempi brevi. Non è una scelta banale, perché serve una persona che sappia unire e che abbia esperienza amministrativa e sensibilità politica. Non basta il carisma: bisogna conoscere bene la macchina regionale. Sono convinto che il nome arriverà a breve e che sarà quello giusto per portare avanti il lavoro fatto in questi anni. La sanità è il tema più sentito
Regione verso l’esercizio provvisorio, ma è polemica
Calzavara: “Atto di responsabilità”, il Pd: “Conseguenza del rinvio del voto”
La Giunta regionale del Veneto ha dato il via libera agli inizi di settembre al disegno di legge sull’esercizio provvisorio del bilancio 2026, un passo necessario per assicurare la continuità dei servizi pubblici durante il periodo elettorale e fino all’insediamento della nuova Giunta. Il ddl sarà esaminato con urgenza dal Consiglio regionale ma intanto si infiamma il dibattito politico. L’esercizio provvisorio permette di garantire il funzionamento della Regione dal 1° gennaio 2026 fino all’approvazione del nuovo bilancio, comunque non oltre il 30 aprile, assicurando tutte le spese obbligatorie e quelle relative a sanità, fondi europei, PNRR, emergenze e interventi urgenti sul territorio veneto.
“Con questo provvedimento tuteliamo servizi essenziali
dai veneti. Lei è stato presidente della Commissione Sanità e ora ne è componente: quali sono le priorità?
La prima riguarda il personale. Oggi viviamo una carenza di medici e infermieri che rischia di compromettere la qualità dei servizi. Non basta formarne di più: bisogna trattenere quelli che già abbiamo. E per farlo servono condizioni di lavoro migliori, stipendi adeguati e possibilità di crescita professionale. Troppi nostri professionisti scelgono il privato o addirittura l’estero. È una perdita che non possiamo permetterci.
La seconda criticità riguarda le liste d’attesa. I cittadini lamentano tempi troppo lunghi per visite ed esami, e questo crea frustrazione e, a volte, rinuncia alle cure. Io sono convinto che il problema sia in gran parte organizzativo: la macchina va riorganizzata, sfruttando meglio le potenzialità di pubblico e privato convenzionato. Abbia-

mo una struttura pubblica forte eccellente e abbiamo un sistema privato convenzionato accreditato altrettanto forte e altrettanto eccellente. Queste due gambe del sistema sanitario veneto devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche. Se pubblico e privato remano in direzioni diverse, a rimetterci è solo il cittadino. È qui che dobbiamo intervenire con decisione. (r.r.)

e investimenti strategici per il Veneto, evitando rischi legati a una gestione provvisoria limitata”, ha spiegato l’assessore al Bilancio, Francesco Calzavara. “Si tratta di un segno di responsabilità e buon governo che ci permette di affrontare serenamente la fase di transizione istituzionale.” Calzavara ha sottolineato come, a differenza di altre regioni in procinto di votare, il Veneto abbia scelto la strada della programmazione, rafforzando così le garanzie per cittadini e servizi pubblici. “Finalmente la Giunta sembra essersi decisa – commenta invece capogruppo del Pd Vanessa Camani –. Lo chiedevamo da giorni, per evitare, almeno, di trascinare il Veneto nella gestione bloccata del bilancio per i primi mesi della nuova legislatura. Certo rimane il vincolo della gestione del bilancio limitata dell’esercizio provvisorio per un tempo lungo, causato dalla scelta scellerata di spostare il voto a fine novembre”. Secondo l’esponente del Partito Democratico il provvedimento è la diretta conseguenza della decisione di rinviare la data delle elezioni regionali. “Zaia venga in aula e se ne assuma la responsabilità politica davanti al Consiglio”.








Facciamo
il punto. L’assessore regionale traccia un bilancio positivo della stagione estiva
Turismo e agricoltura, Federico Caner: “Un Veneto che cresce tutto l’anno”
T
urismo e agricoltura, due settori chiave per il Veneto, anche dal punto di vista economico. Ne abbiamo parlato con l’assessore all’agricoltura e turismo Federico Caner.
Assessore, possiamo tracciare un bilancio della stagione estiva 2025?
Direi che è stata una stagione molto positiva, sia in generale per tutta la regione, sia per il settore balneare che, alla vigilia dell’estate, era considerato un po’ a rischio per le polemiche sui rincari dei prezzi. In realtà la stagione è andata molto bene anche al mare. Oggi il turismo in Veneto non si concentra più solo in pochi mesi, ma continua durante tutto l’anno. Questo è possibile grazie alla varietà delle mete: non ci sono soltanto mare, montagna o lago – che già da soli hanno stagioni lunghe – ma anche città d’arte che forse è meglio visitare proprio nei mesi meno caldi, come ottobre e novembre, periodi perfetti per apprezzarle con più calma.
Quindi un Veneto che si può vivere 365 giorni l’anno?
Esattamente. Anche perché oltre alle città d’arte ci sono mostre di altissimo livello che arricchiscono l’offerta culturale e turistica. E poi c’è un settore che sta crescendo in modo significativo: il cicloturismo.
Lei va in bicicletta?
Sì, vado in bicicletta sia per sport che per turismo. E c’è una buona notizia che riguarda Padova: siamo riusciti a portare qui la fiera internazionale del cicloturismo, dal 2026 e per tre anni consecutivi. Non è stato facile perché c’erano altri concorrenti, ma ci siamo riusciti. È un evento importante perché proprio sul cicloturismo stiamo investendo molto: in Veneto abbiamo quasi 2.000 chilometri di piste ciclabili attrezzate.
Qualche esempio concreto?
La Treviso-Ostiglia, sulla quale stiamo facendo grandi investimenti, ma non solo: ci sono tante altre direttrici sul territorio. Il cicloturismo è una forma di vacanza sostenibile, con valori economici rilevanti: il ciclo-turista medio ha circa quarant’anni, viaggia spesso

con la famiglia e spende più di un turista tradizionale. Inoltre in Veneto abbiamo un indotto legato alla bicicletta molto forte, con aziende che producono componentistica apprezzata a livello internazionale.
Veniamo all’altro ambito di sua competenza: come sta il settore agricolo veneto?
Il settore primario è fondamentale e strettamente collegato al turismo. Non si fa turismo in una regione dove si mangia male o si beve male. Il Veneto può contare su tantissimi prodotti tipici e a denominazione, soprattutto nel lattiero-caseario. La montagna, in particolare, ci regala prodotti di qualità che vanno tutelati. E preservare pascoli e prati non è solo una questione agricola: serve anche a difendere il territorio da frane e dissesti idrogeologici.
A fine mese torna “Caseus” a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. Esatto. Caseus era nato come rassegna dei formaggi veneti, poi si è allargato a livello nazionale e oggi ha un carattere internazionale. Noi abbiamo una varietà di formaggi
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che pochi Paesi al mondo possono vantare: dai prodotti di malga ai freschi, dagli stagionati al Grana Padano. Anche i francesi, che pure hanno il loro Camembert, non possono competere con la nostra varietà.
Quindi agricoltura e turismo viaggiano insieme?
Assolutamente. In un periodo in cui a livello internazionale è sempre più difficile produrre cibo, è fondamentale essere autosufficienti. Investire in agricoltura non significa solo sostenere l’economia, ma anche salvaguardare la nostra identità.
Arriviamo al tema dei tagli europei alla PAC. Come si sta muovendo la Regione Veneto?
Noi sosteniamo le aziende agricole, in particolare quelle montane: pur rappresentando il 18% del totale, ricevono quasi il 40% degli investimenti regionali, proprio per le ragioni di cui parlavamo. Ma sosteniamo anche i giovani agricoltori. Il problema è che a livello europeo stiamo passando da 360 miliardi a meno di 300: una riduzione pesantissima. E invece servirebbe il con-

trario.
Perché?
Perché produrre in modo sostenibile, con attenzione all’ambiente e al biologico, costa di più e non sempre il mercato riconosce questo valore. L’Europa dovrebbe investire di più, non meno. Negli Stati Uniti investono circa 1.000 miliardi, noi scendiamo a 300. È una differenza enorme.
C’è spazio anche per le donne in agricoltura?
Sempre di più, e questa è una notizia positiva. Le donne sono il motore della nostra società, oltre che delle famiglie. Donne e giovani sono il futuro dell’agricoltura veneta.




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Comunicare dal Veneto a Hollywood: la visione creativa di Valentina Martelli
V alentina Martelli, giornalista, conduttrice e ideatrice di progetti internazionali, nel 2005 ha lasciato una carriera solida in Italia per trasferirsi a Los Angeles. Lì ha fondato ITTV International Forum, TechInEntertainment e Showrunner Lab. Martelli lavora per costruire ponti tra mondi lontani, dall’Italia agli USA, passando per il Medio Oriente, sempre con un obiettivo chiaro: mettere in contatto persone, idee e talenti per creare progetti che abbiano un impatto reale. Ho incontrato Valentina a Venezia in occasione dell’82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e ne ho approfittato per fare con lei una chiacchierata.
Allora Valentina, nel 2005 ti sei trasferita a Los Angeles: com’è cambiata la tua vita?
La Los Angeles di vent’anni fa, quando sono arrivata io, non è certo la Los Angeles di oggi. Mi sono trasferita per una scelta d’amore, in un momento molto forte della mia carriera, quando ero conduttrice di telegiornali e inviata all’estero. Ho lasciato tutto per affrontare una nuova sfida: raccontare all’Italia un’America che non fosse solo quella delle celebrità e dell’intrattenimento, ma anche delle storie, delle idee, delle contraddizioni, degli Italiani che come me si erano trasferiti. Los Angeles è una megalopoli che però ha la dimensione di un quartiere. Mi piace dire che Milano sta a New York come Los Angeles sta a Roma. Io ho vissuto in entrambe, Milano e Roma, e avevo giurato di smettere di guidare, sognando una città con mezzi pubblici funzionali… invece eccomi qui, in mezzo al traffico cali-
forniano! Voglio però essere critica: fino a qualche anno fa, ti svegliavi con l’energia di inventare qualcosa di nuovo. Dopo il Covid e gli scioperi che hanno colpito l’industria dell’intrattenimento, oggi si respira un’aria diversa, con un’economia difficile e molta incertezza. Ma Los Angeles rimane un luogo in cui l’innovazione è sempre dietro l’angolo. Devi imparare a conoscerla. E poi o la ami follemente o la detesti. A prescindere però ti entra sottopelle.
Una delle tue creature più interessanti è ITTV International Forum. Ce ne vuoi parlare?
ITTV nasce proprio da Los Angeles, nel 2018. È frutto di un’osservazione, quella del contesto. In un’epoca in cui Netflix e Amazon stavano rivoluzionando il modo di fruire i contenuti, mancava un luogo dove parlare di coproduzioni, distribuzione, storytelling globale. E così è nata l’idea di creare un forum che fosse un ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti. Oggi ITTV è cresciuto: è diventato internazionale, con partecipanti da Canada, Israele, America Latina, Emirati e naturalmente Europa. Accanto a ITTV è nato anche TechInEntertainment, che esplora il rapporto tra tecnologia e contenuto: intelligenza artificiale, blockchain, immersive media. Il nostro obiettivo è quello di connettere, raccontare, costruire visioni condivise.
ITTV ha siglato una partnership con Dubai International Content Market (DICM). Cosa significa per te questa espansione in Medio Oriente?
È una partnership bidirezionale. Da un lato, per noi significa aprire una finestra su un mercato in grande



fermento, come quello degli Emirati Arabi, sempre più interessati alla cultura, alla tecnologia, all’intrattenimento. Dall’altro, per DICM, collaborare con ITTV è un modo per affacciarsi sul mercato americano, in un contesto strategico e selezionato. In un momento in cui il settore audiovisivo è ancora in fase di ricostruzione post-pandemia, creare sinergie tra ecosistemi diversi è fondamentale. ITTV diventa così una piattaforma che unisce mondi, genera progetti, costruisce relazioni. Tra i tuoi progetti c’è anche lo Showrunner Lab. Come prepari i nuovi talenti alle sfide del racconto televisivo e cinematografico internazionale?
Lo Showrunner Lab, che insieme a Cristina Scognamillo ho fondato con Fondazione Sistema Toscana, nasce dall’esigenza di formare una figura che in Italia ancora non esiste in modo strutturato: lo showrunner. È il punto di riferimento di una serie, come un regista lo è per un film. Deve conoscere tutti gli aspetti di una produzione, non solo quelli creativi. Credo fortemente che la nuova generazione debba essere preparata
a lavorare in contesti globali, senza dimenticare la propria identità. Peccato che negli ultimi due anni non siamo riuscite ad organizzarlo. Gli stiamo cercando una nuova “casa”.
Vivi tra California e Italia. Che sfide e ispirazioni trovi nel conciliare un’identità globale?
È un equilibrio continuo, spesso difficile, ma anche straordinariamente ricco. La California è sempre stata un laboratorio del futuro. Oggi, con l’impulso dell’intelligenza artificiale, si sta reinventando di nuovo, anche se vive una crisi profonda, specie a Los Angeles. Vedremo come la città saprà rilanciarsi in vista delle Olimpiadi del 2028. Dall’altra parte, l’Italia mi dà profondità, bellezza, visione. Dopo ventidue anni qui, mi sento ancora profondamente italiana, ma dentro di me vive anche un’anima americana. Sono parte di una comunità globale che cerca di ridisegnare il futuro, non solo dell’intrattenimento, ma della nostra società. Un futuro “challenging”, come dicono qui, ma anche pieno di possibilità.
Com’è il Veneto visto dagli USA? Come ci vedono gli americani?
Il Veneto è associato, ovviamente, a Venezia — che resta uno dei luoghi più iconici al mondo — ma oggi è anche sinonimo di prosecco! Non esiste ristorante qui che non abbia almeno una bottiglia in carta. Ma oltre a questo c’è molto di più: il nostro spirito imprenditoriale, la qualità del lavoro, l’attenzione alla cultura e alla bellezza. Gli americani ci guardano con ammirazione e curiosità, anche se spesso attraverso un filtro un po’ romantico. Sta a noi raccontare un’Italia e un Veneto contempora-
nei, capaci di innovare, di stupire, di essere competitivi nel mondo. Prima di salutarci, puoi anticiparci qualcosa sull’edizione 2025 di ITTV International Forum?
Il 2025 è l’anno del cambiamento. ITTV e TechInEntertainment si rinnovano trasformandosi in esperienze più selettive, più curate, più strategiche. Meno eventi generalisti, più momenti riservati: executive labs, private salons, attivazioni culturali internazionali. Continueremo a essere presenti a Venezia, come abbiamo fatto anche in queste settimane, durante la Mostra, con panel dedicati, e a Los Angeles in autunno, ma con un taglio ancora più visionario. Parleremo di distribuzione globale, produzioni glocal, immersive media, e nuove opportunità di business alla luce delle sfide dell’AI. Ma soprattutto, continueremo a dare spazio a chi ha qualcosa di autentico da dire: talenti capaci di unire creatività e impatto, con la voglia di costruire — insieme — il futuro dell’intrattenimento.
Giacomo Brunoro
• Chi è Giacomo Brunoro

Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!

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PRIMI CITTADINI

A cura di Vincenzo Gottardo


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le interviste ai sindaci del Veneto dal lunedì al venerdì alle 11:35 - 13:35 - 16:35 - 20:35




Figurine, animali e misteri: completa l’album e sostieni la tua scuola
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raccolta di figurine dedicata ai più piccoli e abbinata al progetto Scuolafacendo, con cui Despar sostiene


Uboccanti di colori: torna Stickermania, la raccolta di figurine firmata Despar Nord che, per l’edizione 2025, accompagna i bambini in un emozionante viaggio alla scoperta dell’India. Un Paese ricco di meraviglie naturali, tradizioni millenarie e storie affascinanti, dove ogni tappa diventa un’occasione per parlare di amicizia, diversità e rispetto. L’iniziativa, attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Lombardia, è legata al progetto Scuolafacendo, con cui Despar sostiene concretamente il mondo della scuola.
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tradizioni, sulle tracce del misterioso Custode dei Colori. Durante questo percorso, Bo scoprirà quanto sia pre-
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tickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 15 settembre al 19 ottobre 2025 ogni 10 euro di spesa i clienti riceveranno una bustina di figurine con all’interno un “Buono Scuolafacendo” che potranno scegliere di destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita, con un pacchetto di colore blu, al prezzo di euro 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta saranno inoltre organizzati in alcuni punti vendita Interspar selezionati, momenti di svago e divertimento durante i quali i bambini potranno scambiarsi le figurine e completare più velocemente la raccol-



Despar Nord lancia Stickermania: un’avventura dai mille colori nel cuore dell’India

Stickermania Tour: gli appuntamenti

dal titolo “L’India dai mille colori” tornano Oskar e Bo, già protagonisti della collection 2024, che nella nuova avventura insieme alla loro amica Nilaya, fanno un viaggio emozionante attraverso l’India. Tutto ha inizio quando Bo, sentendosi diverso e fuori posto, riceve un misterioso consiglio dal nonno di Nilaya: colorare tre mandala. Da lì si apre un mondo sorprendente, fatto di indizi nascosti e messaggi segreti che conducono i protagonisti fino al maestoso Taj Mahal. Ha così inizio una straordinaria caccia ai mandala, tra paesaggi mozzafiato, animali affascinanti e antiche
rizzazione delle differenze. Temi fon-
Nel corso delle settimane di raccolta, Despar Nord organizza presso alcuni punti vendita Interspar selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine.
• 5 ottobre presso Interspar Castelfranco Veneto
• 5 ottobre presso Interspar Bassano del Grappa

1 ottobre presso Interspar di Albignasego

Scuolafacendo torna in classe: sostegno concreto all’istruzione e spazio alla creatività con il contest
“Gli Eroi
del Buon Cibo”
Dal 15/9 al 19/10 ogni 10 euro di spesa nei punti vendita Despar Nord si ricevono buoni scuola da destinare agli istituti: oltre 60 premi didattici e un contest creativo sul cibo sano

Dopo il successo dello scorso anno, con oltre 11.400 premi donati a più di 2.300 scuole, Despar Nord rinnova il suo impegno con Scuolafacendo 2025/2026, il progetto nazionale a sostegno dell’istruzione. Dal 15 settembre al 19 ottobre 2025, nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar, ogni 10 euro di spesa i clienti riceveranno una bustina di figurine Stickermania contenente un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. I buoni potranno essere consegnati direttamente alle scuole o caricati sul sito del progetto www.scuolafacendo.com e sull’app dedicata. In più, tramite l’App Despar Tribù sarà possibile convertire i propri Punti Cuore in ulteriori buoni fino al 16 novembre.
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Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar Nord ne regalerà uno aggiuntivo.
Quest’anno Scuolafacendo si arricchisce inoltre di un’iniziativa speciale: il contest creativo “Gli Eroi del Buon Cibo”, realizza-
to in collaborazione con Le Buone Abitudini, il progetto educativo gratuito di Despar pensato per le scuole primarie e dedicato ai corretti stili di vita e alla sana alimentazione. Il concorso invita le classi a realizzare un disegno e/o un racconto il cui protagonista sia un supereroe che combatte la cattiva alimentazione, promuovendo l’importanza di una dieta sana ed equilibrata.
Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include oltre 60 articoli per arricchire gli ambienti scolastici e la didattica. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, pubbliche e paritarie.
Con Stickermania, Scuolafacendo e Le Buone Abitudini, Despar Nord conferma il proprio impegno per scuola, territorio e comunità, valorizzando educazione, sostenibilità e attenzione alle persone.







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Venerdì 26 Settembre
18:30 visita guidata a Y-40 The Deep Joy.
19:30 ingresso all’area termale con piscine e Spa.
20:30 proiezione delle animazioni più sorprendenti di Lago Film Fest tra commedia, fantascienza, sperimentale ed erotico.
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20:00 intervento musicale a tema cinema del Duo Orvieto. 20:30 proiezione de Il Barbiere Complottista di Valerio Ferrara e C’è da ridere: selezione di corti comedy italiani da LFF. Nel pomeriggio visita guidata a Y-40. Realizzazione di un micrometraggio in acqua col regista Valerio Ferrara e live podcast. www.CINETERME.com € 39 a persona
Sabato 27 Settembre - Giornata intera o solo serata Dalle 9:00 ingresso all’area termale con piscine e Spa.
18:30 DJ set a bordo piscina.




Il nuovo numero 116-117 decolla: oltre 2.000 chiamate nei primi giorni
Il nuovo servizio di assistenza sanitaria non urgente attivato in Veneto con il numero unico europeo 116-117 ha già mostrato numeri incoraggianti nei primi giorni di operatività. Dal 24 luglio, data di partenza dell’iniziativa gestita dall’Ulss 3 Serenissima presso la centrale di Mestre, sono state registrate oltre 2.000 chiamate, a dimostrazione di un bisogno reale e diffuso di un supporto medico tempestivo, ma non emergenziale. L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha commentato positivamente l’avvio della nuova linea: “Il 116-117 risponde con rapidità e competenza alle richieste di assistenza, informazioni e supporto socio-sanitario, confermandosi un punto di riferimento per la popolazione. L’87% delle chiamate riguarda questioni sanitarie, mentre il resto è suddiviso tra richieste informative e necessità sociali. I tempi medi di
attesa, nonostante l’elevato volume di contatti, rimangono contenuti, segno di un servizio efficiente e ben organizzato.” Il progetto, nato dalla sperimentazione avviata nel distretto di Bassano del Grappa, punta ora a una progressiva estensione a tutto il Veneto, con l’attivazione di una seconda centrale a Vicenza entro giugno 2026. Secondo Lanzarin, si tratta di un vero salto di qualità per la medicina territoriale, che integra medici, operatori e servizi sociali in un unico canale coordinato, facilitando l’accesso alle cure e percorsi personalizzati per utenti fragili e non autosufficienti.
Il numero 116-117 si propone così non solo come un mezzo di risposta immediata, ma come un tassello fondamentale per rafforzare la rete di assistenza sanitaria e sociale nella regione.
Bronchiolite, in Veneto torna la campagna di prevenzione
A partire da ottobre 2025, la Regione Veneto rilancia la campagna di profilassi contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), responsabile della bronchiolite nei bambini sotto l’anno di età. Dopo l’ottimo risultato della prima edizione, l’iniziativa si estenderà anche quest’anno a tutti i neonati nati durante la stagione virale (ottobremarzo) e a quelli più vulnerabili fino ai 24 mesi. «Si tratta di un intervento preventivo fondamentale – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin – che ha già dimostrato un impatto significativo sulla salute dei bambini e sulla riduzione dei ricoveri ospedalieri». I numeri del successo: -70% di ricoveri e -79% di accessi in terapia intensiva Introdotta nel 2024 grazie all’utilizzo di un anticorpo monoclonale specifico contro il VRS, la campagna ha segnato una vera svolta. Nei mesi invernali 2024/25 i ricoveri nei bambini sotto l’anno di vita si sono ridotti da 1.154 a 345, con un calo del 73% delle giornate di degenza e una diminuzione del 79% dei passaggi in terapia intensiva neonatale. Un’adesione ampia e condivisa Nel primo anno di attivazione, sono state somministrate oltre 28.000 dosi: il 70,5% ai nati fuori stagione e l’83,5% a quelli nati nel periodo di maggiore esposizione. Un risultato reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra ospedali, pediatri di famiglia, servizi territoriali e famiglie. «La risposta dei cittadini è stata eccezionale – aggiunge Francesca Russo, Direttrice della Prevenzione regionale – segno che le famiglie riconoscono il valore della prevenzione ben strutturata». Obiettivo 2025: proteggere ancora più bambini La campagna sarà gratuita e su base volontaria, rivolta sia ai neonati che nasceranno tra ottobre 2025 e marzo 2026, sia ai bambini già nati ma considerati fragili fino ai due anni di età. La protezione offerta dall’anticorpo coprirà l’intera stagione virale, riducendo sensibilmente il rischio di complicazioni. «Siamo di fronte a un esempio virtuoso di sanità pubblica – conclude Lanzarin – che con un investimento mirato riesce a proteggere i più piccoli, ridurre la pressione sugli ospedali e offrire maggiore serenità alle famiglie».



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Sanità efficente. Tempi medi di attesa cataratta in calo grazie al Piano Straordinario 2025
Chirurgia della cataratta in ripresa: liste d’attesa in calo netto
La strategia della Regione Veneto per ridurre le liste d’attesa nel settore sanitario sta dando risultati tangibili, in particolare per quanto riguarda gli interventi di cataratta, una delle patologie più diffuse tra la popolazione anziana.
Secondo i dati presentati in conferenza stampa dal Presidente della Regione Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e dal Direttore Generale Massimo Annicchiarico, il Piano Straordinario 2025, operativo da marzo e finanziato con 1,7 milioni di euro, ha generato un incremento del 34% nel numero di operazioni rispetto all’anno precedente.
A fine 2024, i tempi medi di attesa per
un intervento alla cataratta si aggiravano intorno ai 12,5 mesi, ma l’accelerazione impressa dal nuovo piano ha già prodotto segnali positivi: a fine agosto risultavano 42.966 pazienti in lista con prescrizione ancora valida e 7.627 con prestazione scaduta. Quest’ultimo dato è in costante calo: –3,7% a giugno, –4% a luglio, –7,9% ad agosto. “Abbiamo scelto di dare una risposta forte a una patologia che colpisce soprattutto gli anziani – ha dichiarato Zaia –. In Veneto eseguiamo circa 50 mila interventi di cataratta all’anno, ovvero quasi il 10% del totale nazionale. Il nostro obiettivo è azzerare le prestazioni scadute entro la fine del 2025”. Zaia ha sottolineato anche i progressi
tecnici raggiunti dagli specialisti oftalmologi: in alcune strutture, si riesce ormai a operare entrambi gli occhi in un’unica seduta, riducendo tempi e disagi per i pazienti.
L’Assessore Lanzarin ha evidenziato come l’efficienza organizzativa sia stata decisiva nel successo del piano: “Abbiamo scelto di concentrare le risorse nei modelli operativi più efficaci, evitando dispersioni. Con un investimento relativamente contenuto, siamo riusciti ad aumentare sensibilmente l’attività chirurgica, ottenendo un rapporto costi-benefici estre-

mamente favorevole”.
Se il trend positivo verrà confermato, la Regione potrebbe stabilizzare i tempi di
attesa sotto l’anno,
Sanità veneta in crisi, Manildo lancia il suo piano: “Più sicurezza, più personale, più investimenti”
Il candidato presidente del centrosinistra denuncia l’aumento delle aggressioni al personale sanitario e propone un piano straordinario per rilanciare il sistema pubblico.
La sanità pubblica veneta è sotto pressione, tra aggressioni in aumento e carenza di personale. Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra per la Regione Veneto, lancia un forte allarme e presenta un pacchetto di proposte per affrontare la crisi. «Nel 2024, solo in Veneto, si sono registrate oltre 2.500 aggressioni ai danni di medici e infer-
mieri, quasi otto ogni giorno», denuncia Manildo, sottolineando come queste violenze non siano più casi isolati ma la spia di un sistema che vacilla. La carenza di oltre 3.000 operatori sanitari, stipendi bassi e turni massacranti aggravano una situazione già difficile, spingendo molti a lasciare il servizio pubblico. Manildo propone un “piano straordinario di assunzioni” e un aumento strutturale dei fondi regionali per la sanità, equiparando il Veneto alle regioni più virtuose d’Italia. Sul fronte sicurezza, propone presidi fissi nei pronto soccorso, controlli

Farmacie dei servizi, in Veneto effettuati 30mila esami in sette mesi
In soli sette mesi, le farmacie del Veneto hanno effettuato quasi 30mila esami diagnostici, confermandosi un presidio sanitario sempre più strategico e vicino ai cittadini. Secondo i dati forniti da Federfarma, tra gennaio e luglio 2025 sono state erogate 29.551 prestazioni nell’ambito della cosiddetta “farmacia dei servizi”, un modello che unisce prevenzione, prossimità e tecnologia. I test più richiesti? In cima alla lista ci sono holter cardiaci (6.300), elettrocardiogrammi (4.864) e holter pressori (3.848). Ma a sorprendere è il numero degli screening per diabete non noto, che hanno rag-

giunto quota 7.514, segno di una crescente sensibilità verso il tema della prevenzione metabolica. Seguono i controlli per ipertensione (3.498), colesterolo (3.244) e, in misura minore, i monitoraggi dell’aderenza terapeutica, con 259 controlli per il diabete e solo 24 per la Bpco. Tra le province più attive, primeggia Verona con l’Ulss 9 Scaligera, che da sola ha totalizzato oltre 14mila esami. Al secondo posto Venezia con l’Ulss 3 Serenissima (4.016) e, sul terzo gradino del podio, Padova, dove l’Ulss 6 Euganea ha registrato 2.742 prestazioni. Seguono Vicenza (2.718), Rovigo (2.385), Veneto Orien-

tale (1.423), Pedemontana (1.313), Treviso (584) e Dolomiti (292). A supporto di questo obiettivo, Federfarma ha lanciato una campagna informativa regionale, fornendo alle farmacie materiale integrato in formato cartaceo, digitale, video e social, con focus su cinque aree principali: telecardiologia, diabete, colesterolo, ipertensione e tumore al colon retto. La campagna ha un duplice obiettivo: aumentare la consapevolezza della popolazione sui servizi gratuiti disponibili e uniformare la comunicazione tra tutte le farmacie aderenti, per garantire informazioni chiare e accessibili.

agli accessi, tecnologie di sorveglianza e risarcimenti immediati per le vittime di aggressioni, oltre a un patto nazionale tra Regioni e Ministero dell’Interno.
«Proteggere chi cura è fondamentale per ricostruire un rapporto di fiducia con la comunità», afferma Manildo, che auspica anche la valorizzazione dei percorsi di carriera, incentivi per lavorare nei territori più fragili, e un rilancio della medicina territoriale. «La salute è un diritto e il Veneto deve garantire questo diritto a tutti».





Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.
TAGLIATELLE AI FUNGHI
Un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.
Ingredienti: 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero
Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.



POLPETTE DI PANE PISELLI E FORMAGGI
Un’ alternativa alle classiche polpette di carne. Un piatto tipico del recupero e della cucina contadina, con un gusto molto invitante. Perfette come secondo piatto o antipasto
Ingredienti: :600gr passata di pomodoro; 300gr patate; 200gr latte; 150gr piselli freschi; 100 g pane secco; 70gr Pecorino Dop; 70 gr Asiago Dop; 70 gr Montasio Dop; 2 uova; pangrattato; timo limone; aglio; zucchero; sale; olio extravergine di olive
Preparazione:Lessare le patate e scottare i piselli in acqua bollente salata. Rosolare in una padella uno spicchio di aglio con un filo di olio. Aggiungere la passata di pomodoro, un pizzico di sale e di zucchero e cuocere il sugo a fuoco basso. Tagliare a dadini i formaggi. Scaldare il latte, fino quasi a bollore, con uno spicchio di aglio e di timo. Dopo averlo intiepidito versare il latte sul pane raffermo precedentemente tagliato a cubetti. Schiacciare le patate e mescolatele con i formaggi, i piselli e il pane; unite le uova sbattute. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo con cui formare piccole polpettine. Cucinare al forno per 10 minuti a 200° gradi. Servire con il sugo, tiepido


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TORTA AI FICHI
La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare.
Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone
Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.















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