laPiazza del Miranese Nord - Settembre 2025

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Assistenza sanitaria non urgente, debutta il numero 116-117 ed è boom di chiamate

Fabrizio Boron:

“Svolta storica, daremo un solido futuro al Veneto”

Turismo e agricoltura, un anno positivo, ma preoccupano i tagli Ue al primario

RITORNO IN CLASSE

IE’ quasi certo, al voto il 23 novembre

l tempo scorre e di convocazione di elezioni regionali non si vede neppure l’ombra. Tutto ormai lascia presagire che la consultazione che chiamerà al voto i veneti per eleggere il nuovo consiglio regionale e soprattutto il tanto atteso nuovo presidente si terrà il prossimo 23 novembre ovvero la data ultima possibile.

A fissare la data delle elezioni dovrà essere, così stabilisce la legge, l’attuale amministrazione, quindi il decreto di indizione porterà la firma del Presidente Zaia e, appunto, non potrà andare oltre il 23 novembre. Il fatto che si arrivi all’ultimo giorno utile, evidentemente, non nasconde le forti tensioni che si vivono nella maggioranza attualmente al governo della regione Veneto. La difficoltà, dunque, a trovare una sintesi tra riunioni sul territorio e vertici romani è palpabile e sta producendo questo continuo slittamento.

Nei giorni scorsi il Ministro e Segretario della Lega, Matteo Salvini ha provato a rompere gli indugi e a lanciare la candidatura di un suo fedelissimo, il giovane e brillante segretario veneto del partito, Alberto Stefani. Una proposta, questa, che ha trovato, immediatamente, il via libera del presidente Luca Zaia e del Sindaco di Treviso, Mario Conte.

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Martellago, il Comune ha investito oltre un milione di euro nel plesso di via Trento. Luigi Zennaro presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Presidi:“Il calo demografico rivoluzionerà il mondo della scuola”

MARTELLAGO CAMBIA VOLTO: DIECI ROTATORIE IN ARRIVO del Miranese Nord

Arriva l’autunno, tra atmosfere accoglienti, colori caldi e ambienti da vivere in sicurezza

Valentina Martelli, visione creativa italo-americana nel mondo dei media

Primo cantiere già aperto in via Castellana. Obiettivi: ridurre velocità, snellire gli incroci critici e migliorare la sicurezza per tutti gli utenti della strada

Intanto Agsm Aim ha messo a segno la maxi fornitura di gas per la Pubblica Amministrazione

Via Venezia, 110 · Oriago di Mira (Ve) cell. 327 1372668 · ororiviera@libero.it

Scuola sotto pressione

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

I

l suono della prima campanella in classe quest’anno è arrivato in un contesto di speranze e di preoccupazioni per la scuola veneta. Da un lato ci sono le immissioni in ruolo disposte dall’Ufficio scolastico regionale: più di 4.000 docenti assunti, di cui 950 di sostegno, rappresentano un segnale positivo dopo anni di contenziosi e supplenze frequenti. È una boccata d’ossigeno che può dare maggiore stabilità alle classi e migliorare la continuità didattica.

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Autovelox spenti nel miranese

Gli autovelox del Miranese sono per la gran parte spenti, e vanno a picco gli incassi dei comuni, praticamente azzerati. Questi i dati, non certo positivi per l’Unione dei Comuni del Miranese, che arrivano da uno studio del Mef pubblicato dal Centro studi enti locali sulle conseguenze derivate dall’applicazione del decreto Salvini: Il costo per i comuni? Almeno dieci milioni di euro persi in tutta la città metropolitana. Se infatti dai dati 2023 nel solo Miranese le varie multe per infrazioni al codice della strada avevano portato nelle casse pubbliche quasi 15 milioni, nel 2025, con i dati del primo semestre, siamo appena sopra i 5 e alcuni comuni — Dolo come esempio massimo — addirittura scendono praticamente a zero. Evidente che il calo sia dovuto principalmente allo stop di parte degli autovelox, come ad esempio quello di Campagna Lupia, uno dei più “cari” per gli automobilisti ed ora stoppato dalla legge. Il decreto Salvini nel Miranese ha ridotto di due terzi gli autovelox, che risultano ormai spenti quasi tutti. Mancano ancora oltretutto i criteri ufficiali per l’omologazione dei dispositivi, che potrebbero portare al primato di zero presenze sul territorio del Miranese, con come conseguenza probabile non solo la diminuzione delle sanzioni, ma un aumento della velocità impunita e del rischio di incidenti pericolosi, soprattutto nelle arterie principali. Ma il decreto Salvini non ha stoppato solo gli autovelox: ha influito anche sullo strumento del telelaser. “Noi lo usavamo molto — spiega il comandante della polizia locale dell’Unione dei Comuni del Miranese, Stefano Sorato — soprattutto posizionandolo con la modalità in automatico. Ora però, in attesa di direttive più precise, abbiamo sospeso l’utilizzo, anche se abbiamo chiesto alla prefettura una deroga almeno nelle strade più a rischio”.

Massimo Tonizzo

Incassi crollati e strade più a rischio

Scuola sotto pressione

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Dall’altro, però, gli addetti ai lavori continuano a segnalare buchi importanti: nonostante le nuove assunzioni, all’appello dell’avvio d’anno mancano ancora alcune centinaia di insegnanti, con particolari difficoltà nelle primarie e in alcune discipline scientifiche. Il risultato pratico è che in molte scuole si prevedono ancora orari ridotti o ricorsi massicci alle supplenze, con tutto ciò che ne consegue in termini di qualità dell’apprendimento e organizzazione per le famiglie.

L’Ufficio scolastico regionale ha intensificato le comunicazioni e le operazioni di assegnazione delle cattedre in queste settimane: si sono susseguiti provvedimenti e incontri per coordinare le ultime nomine prima dell’inizio delle lezioni. Questo lavoro “dietro le quinte” è cruciale, ma non può sostituire una programmazione strutturale a medio termine e, soprattutto, continuare a lasciare nella precarietà centinaia di insegnanti che ogni autunno devono attendere le chiamate degli istituti per sapere dove e quanto lavoreranno.

Accanto alle difficoltà di organico pesa il capitolo del caroscuola. Le famiglie venete si trovano a fare i conti con spese sempre più consistenti: libri di testo che in alcuni casi superano i 300 euro a studente alle medie e arrivano a sfiorare i 500 euro nei licei, trasporto scolastico che incide sensibilmente nei bilanci di chi vive fuori dai centri urbani, rette delle mense che non fanno che crescere per effetto dell’inflazione.

Una parte di queste spese è alleggerita dai contributi regionali o comunali, buoni libro, agevolazioni per le tariffe, borse di studio, ma la coperta è corta e la disparità tra territori anche vicini resta evidente. Alcuni municipi riescono a garantire sostegni significativi, altri faticano a trovare le risorse, creando un mosaico di opportunità che non sempre assicura equità.

Il punto politico è chiaro: le soluzioni tampone non bastano più. Servono politiche che affrontino il problema alla radice, piani di reclutamento più stabili, formazione continua che risponda ai bisogni delle scuole locali, incentivi per trattenere i docenti nei territori più fragili e, parallelamente, interventi più strutturati a sostegno delle famiglie. La scuola non è solo organici e cattedre: è anche accessibilità economica, condizioni che permettano a ogni ragazzo di iniziare l’anno senza pesi eccessivi sulle spalle dei genitori.

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La sagra cambia la formula

Noale tira aria di novità. In estate il sindaco Stefano Sorino ha convocato Pro Loco, Confcommercio e Comitato festeggiamenti di Moniego e ha lanciato la sfida: rilanciare la sagra del Rosario dei primi di ottobre. “C’era bisogno di un restyling, qualcosa che rendesse più attraente questo evento. Ci siamo voluti affidare alla Pro Loco per la sua lunga esperienza e per la capacità di proporre in chiave innovativa le nostre tradizioni. Attorno al suo progetto si sono ritrovate le altre associazioni ed è nata la Festa dell’Anatra. Un segno di unione fa la forza. Ora confidiamo che

anche i noalesi si uniscano a noi, partecipando numerosi”, auspica il primo cittadino. A meno di un mese dal via, fissato per venerdì 3 ottobre, il cartellone è definito. “L’idea principale è riprendere la tradizione dell’anatra che, come raccontano i più anziani, un tempo si mangiava nei giorni della sagra del Rosario”, anticipa il presidente della Pro Loco, Enrico Scotton. La proposta culinaria sarà affidata al Comitato di Moniego, che allestirà in largo San Giorgio una taverna con tavole imbandite. Piazza XX Settembre diventerà un salotto: musica, mercatini e attività per i più giovani, dallo ska-

tepark ad animazioni diffuse. La rete dei commercianti farà la sua parte. Grazie alla collaborazione con Confcommercio, i locali proporranno street food e piatti a base di anatra nei menu. “Non solo –osserva il delegato Giovanni Liziero – alcuni negozianti porteranno in piazza laboratori su iscrizione: pasta fatta in casa, decorazione di torte, corone floreali, cesteria in vimini, mise en place d’autunno e altro ancora”. Protagonista l’enogastronomia con il Mercato dei sapori ritrovati: oltre venti piccole aziende, molte guidate da giovani e già premiate da concorsi e guide come il Gambero Rosso. Tre ta-

lenti noalesi – Giulia Busato, Lino Tosatto e Simone Giavi – racconteranno la loro esperienza sotto il tendone da circo, con degustazione finale. “Sarà una sagra formato

famiglia, capace di unire tradizione e innovazione”, chiosa Scotton. Il centro storico si farà palcoscenico diffuso, tra profumi d’osteria e curiosità artigiane. (r.m)

6,5 milioni per il Marzenego: via al secondo stralcio con casse di espansione

Sono in arrivo a Noale sei milioni e mezzo di euro dei fondi della Regione Veneto per finanziare, tramite il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc), il progetto di riqualificazione del fiume Marzenego. I fondi, annunciati direttamente dal’assessore regionale Roberto Marcato, saranno assegnati al Consorzio di bonifica Acque Risorgive e permetteranno di realizzare il secondo stralcio del progetto per la realizzazione delle casse di espansione e laminazione sul fiume Marzenego, operazione che si unirà all’atteso parco fluviale del Marzenego con i fondi assegnati al Comune di Venezia.

“Un intervento importante e atteso - spiega il presidente del Consorzio, Federico Zanchin - Che servirà principalmente a ridurre le portate massime del corso d’acqua, e dunque

il rischio di allagamenti. Ringraziamo la Regione del Veneto per l’attenzione dimostrata verso il nostro territorio in un momento in cui esso deve fare i conti con gli effetti del cambiamento climatico”.

La progettazione esecutiva ora prevede l’avvio dei cantieri entro metà 2026, non prima dell’approvazione in Consiglio comunale della variante al Piano degli interventi.

“Siamo grati a Regione e Consorzio di bonifica per aver reso possibile un’opera - commenta l’assessore alle Politiche ambientali, Francesco Caravello - Che avrà sicuri benefici in termini di sicurezza idraulica ma anche di creazione di nuove aree umide. La prima cassa di espansione, nel territorio di Salzano, è già stata ultimata grazie al primo stralcio dei lavori.

Con il secondo stralcio, finanziato per un importo di 6 milioni e mezzo di euro, si andrà a realizzare una seconda cassa di espansione con la creazione dei manufatti idraulici di regolazione”. (m.t.)

Cappelletta di Noale festeggia i 60 della scuola dell’infanzia parrocchiale

Cappelletta ha festeggiato i 60 anni della Scuola dell’infanzia Madonna del Carmine, trasformando aule e cortile in un grande abbraccio collettivo. Non solo una ricorrenza, ma un momento di memoria e di gratitudine verso chi, in questi decenni, ha reso la scuola ciò che è: un luogo che educa e accoglie, con la sezione Primavera a dare il primo impulso di fede e speranza ai piccoli dai 2 ai 6 anni, i futuri cittadini di domani. Se oggi il paese può offrire alle

famiglie un servizio educativo così prezioso lo si deve alla parrocchia e a quanti l’hanno costruita e sostenuta.Un pensiero particolare è andato alle congregazioni delle suore di Firenze, Latina e Vicenza, le prime a prestare servizio al momento dell’inaugurazione, e a tutte le persone che, da allora, vi hanno lavorato con dedizione: insegnanti, collaboratori, volontari. Come pure ai benefattori che, con generosità, non hanno fatto mancare il loro sostegno. A raccoglie-

re questo grazie corale è stato il parroco don Paolo Furlan: “Un grazie lo dobbiamo a tutte le famiglie che con fiducia l’hanno scelta e a tutti i bambini che l’hanno frequentata facendo diventare la scuola dell’infanzia una parte integrante della nostra comunità”. La presenza del sindaco Sorino, insieme all’assessore Barina e alla consigliera Mazzetto, ha sottolineato il valore pubblico di un presidio educativo che tiene insieme istituzioni, territorio e

comunità, offrendo un servizio concreto alle famiglie e contribuendo alla crescita di una cittadinanza attenta e solidale. Tra i momenti più toccanti, il racconto di Danillo Casarin, che ha ricordato quando sistemò la terra del giardino e lavorò per tre mesi contribuendo a costruire la scuola: una memoria di fatica e orgoglio che parla di radici e di futuro. Sessant’anni dopo, la Madonna del Carmine non celebra un traguardo, ma una nuova partenza. (r.m.)

Premiata Erboristeria Ceccato nasce dall’esigenza di far conoscere a più persone possibili l’e�ficacia dei rimedi naturali. L’esperienza ventennale, la conoscenza e la professionalità o�frono la possibilità di rendere popolare l’uso di prodotti naturali

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è protagonista nella realizzazione di opere strategiche come la Pedemontana, la Via del Mare e la SR 308, insieme al potenziamento del trasporto pubblico e delle reti ciclabili

Un Veneto più sicuro, moderno e accessibile.

Il 2024 ha segnato un record storico per il turismo con 73 milioni di presenze. È stato promosso un modello identitario, sostenibile e inclusivo, capace di valorizzare cultura, territorio e comunità. L’innovazione è stata centrale per rispondere alle nuove esigenze dei visitatori.

Il Veneto è anche un esempio virtuoso di buona amministrazione: spesa pubblica tra le più basse e utilizzo del 103% dei fondi europei. Fratelli d’Italia ha sostenuto il percorso per conseguire l’autonomia differenziata fino all’approvazione della Legge 86/2024, rafforzando il ruolo e l’efficienza della Regione. Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 rappresentano un’opportunità straordinaria per economia, turismo e infrastrutture.

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G lucaspavanetto e lucaspavanetto

Componente della V Commissione Politiche Socio Sanitarie e della VI Commissione politiche per l’istruzione, la formazione ed il lavoro, politiche per la ricerca, politiche per la cultura, il turismo e lo sport.

Focus scuola/1. A Martellago per l’ente locale, puntare sul settore è una priorità

Un milione speso e tanti progetti: ma i problemi veri della scuola restano irrisolti

“Investire nella scuola significa investire nel futuro: il nostro impegno per i bambini, le famiglie e la comunità è una priorità. L’istruzione è il cuore pulsante di ogni comunità che guarda al futuro con fiducia e responsabilità”. A dirlo è il sindaco di Martellago Andrea Saccarola dopo un’estate dedicata a mettere in ordine i plessi scolastici del territorio. Per questo motivo, sottolinea Saccarola, il Comune di Martellago ha scelto di mettere la scuola al centro della propria azione, con interventi concreti e duraturi che migliorano la qualità della vita scolastica e sostengono il percorso di crescita dei ragazzi. Uno dei progetti più significativi di quest’ultimo periodo a Martellago, è la ristrutturazione del plesso scolastico di via Trento, un intervento atteso da anni che diventa realtà.

“Abbiamo investito oltre 1 milione di euro per rendere l’edificio più sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico - affermano il primo cittadino Andrea Saccarola e l’assessore ai lavori pubblici Luca Faggian. “Non si tratta solo un miglioramento strutturaledice l’assessore al bilancio e pubblica istruzione Silvia Bernardo - bensì lavorare costantemente per garantire ai nostri bambini ambienti scolastici all’altezza delle loro potenzialità”. E non solo. “Parallelamente - sottolinea Saccarola - continuiamo a sostenere il progetto Pedibus, un’iniziativa vincente e collaudata nel nostro territorio grazie all’impegno delle nostre associazioni dei genitori che coniuga salute, sostenibilità e socialità. Accompagnare i bambini a scuola a piedi, in gruppo e in sicurezza, significa educare fin da

piccoli al rispetto per l’ambiente, favorire l’autonomia e rafforzare il senso di comunità”. Il successo del Pedibus è frutto della collaborazione tra scuola, famiglie e volontari, “un esempio concreto di come si costruisce una città più vivibile e attenta ai più piccoli”. “Infine, non potevamo trascurare - precisa Saccarola - il valore dell’educazione come esperienza attiva e partecipata”. Per questo il Comune continuerà a sostenere numerosi progetti educativi e di aggregazione per i ragazzi, che spaziano dalla creatività alla scienza, dalla lettura al digitale. Iniziative che arricchiscono il percorso scolastico e stimolano curiosità, spirito critico e capacità di lavorare insieme. “Tutti questi interventi - conclude il sindaco di Martellago - non sono iniziative isolate, ma parti di una visione

Tra classi ridotte e iscrizioni in calo: il sistema scolastico veneziano scricchiolao

La popolazione scolastica nel veneziano è tendenzialmente in diminuzione ma ci sono delle particolarità a riguardo dei territori e delle fasce d’età. Lo analizza uno studio dell’Osservatorio Scolastico Veneziano con la Città Metropolitana di Venezia. Complessivamente sono iscritti alle scuole di ogni ordine e grado 81.128 (alunni e alunne ) in 4077 classi. Se si vanno a guardare i dati nei diversi territori distretto per distretto, si vedono delle chiare differenze. Nel distretto di Mirano il 40,2 % della popolazione

scolastica è iscritta alle elementari, il 27,9 alle scuole medie e il 31,9 % alle scuole superiori. Per le scuole primarie si nota come la scelta dei genitori sia quella prevalente del tempo pieno, a parte il distretto di San Donà dove la scelta cade sul tempo normale. Un forte calo di iscritti collegato alla crisi demografica si nota alle primarie in tutti i distretti, mentre non è ancora arrivato in modo netto alle superiori. Andando ad analizzare le iscrizioni all’anno 2025- 2026 delle scuole superiori, si vede che diminuisce la percen-

tuale degli iscritti ai licei che sono all’inizio di quest’anno scolastico 13363 rispetto ai 13482 dello scorso anno. Diminuiscono anche gli iscritti all’istruzione professionale che passano da 5.663 dell’anno scorso a 5.524 di quest’ anno. In calo leggermente anche l’istruzione artistica che vede 1.478 iscritti a settembre di quest’anno rispetto ai 1529 dello scorso anno. In leggero aumento invece sono gli iscritti all’istruzione all’istruzione superiore tecnica: sono 12.565 nel 2025/26 mentre erano 12.540 l’anno scorso. (a.a)

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più ampia: una scuola pubblica di qualità, radicata nel territorio, inclusiva e capace di preparare cittadini consapevoli e responsabili. Continueremo a investire in questa direzione, con convinzione e con l’ascolto costante di chi vive la scuola ogni giorno: bambini, insegnanti, genitori. Perché il futuro della nostra comunità comincia da qui”.

Alessandro Abbadir

Focus scuola/2. Interviene Luigi Zennaro presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Presidi

L’inesorabile calo demografico scatena il terremoto nella riorganizzazione dei plessi”

“Il calo demografico è costante da quasi una trentina d’anni. Si sente in tutte le scuole di ordine e grado del veneziano. Ora sempre più bisognerà scegliere se optare per mantenere i plessi sul territorio e quindi istituire sempre più pluriclassi (cioè classi con bambini e bambine di età differenti) oppure scegliere di accorpare i bambini in meno plessi e fornire un servizio di maggior qualità“. A dirlo è Luigi Zennaro presidente provinciale dell’Anp (Associazione Nazionale Presidi). Zennaro fa una analisi precisa della situazione delle scuole sul territorio. “Nel veneziano - spiega - ci sono delle realtà territoriali che soffrono in maniera più forte delle altre il calo demografico. L’area sud in particolare quella cioè di Chioggia Cavarzere e Cona, nel corso degli anni ha sofferto non poco un lento e costante declino delle iscrizioni. L’ ufficio scolastico regionale fa fatica solitamente a concedere la formazione di classi con meno di 15 alunni, ma purtroppo con questa realtà avremo a che fare nei prossimi anni se non decenni. In altre zone dell’area metropolitana di Venezia come certi quartieri del Comune di Venezia, Marghera ad

esempio il declino demografico è mitigato dalla presenza di tanti bambini stranieri, visto che in questi quartieri la presenza di famiglie e comunità del Bangladesh o del Nord Africa è molto numerosa”. In calo le iscrizioni anche nelle aree della Riviera del Brenta e del Miranese (nord e sud) sia agli asili alle medie e alle elementari. Il calo demografico si fa sentire però fa notare Zennaro, di più in questo momento alle scuole primarie (elementari) e alle secondarie di primo grado (medie) rispetto invece ad esempio alle superiori. “Il calo demografico però comincerà a farsi sentire alle scuole superiori già nei prossimi anni - precisa. Ora è mitigato da percentuale di scolarizza-

zione più alta rispetto ai decenni precedenti e dal fatto che alcune scuole superiori si contendono gli iscritti con strategie di marketing”. Quello che però appare ineluttabile per Zennaro è la necessità di una riorganizzazione radicale della scuola sia statale che paritaria. “Anche con un numero di iscritti che scende costantemente - spiega - c’è la necessità per mantenere aperte le scuole, di avere almeno due bidelli in servizio. Ora ci si trova di fronte a due possibilità: o tenere aperte le scuole anche con pochi alunni (magari perché considerate essenziali e punto di aggregazione delle comunità), e allora di va verso la soluzione delle pluriclassi cioè una classe con alunni di età diverse come succede spesso nelle comunità montane, o invece chiudere i plessi (e destinarli ad altri usi) e mantenere classi diverse per ogni età portandoli in un’unica (o poche scuole) anche se si trovano fuori dal paese di residenza”. Zennaro è a favore della seconda soluzione. “Credo - conclude - che si debba puntare a mantenere classi diverse per ogni età che a mio avviso permettono una qualità dell’insegnamento più alta”.

Alessandro Abbadir

Mense scolastiche a Salzano, il costo del buono pasto resta invariato

“La scelta sarà fra più scuole con pluriclassi o meno plessi mantenendo le classi per ogni età“

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Si sono concluse le procedure per la concessione del servizio di refezione scolastica per il periodo 2025-2030 a Salzano. Il costo del servizio resterà identico per le famiglie. Destinatari saranno gli alunni della scuola dell’infanzia “Il Girotondo” e delle primarie di Salzano e Robegano. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata la ditta Sodexo, già presente negli anni precedenti, che si è confermata come l’impresa più qualificata per esperienza e capacità organizzativa. Si tratta di una realtà multinazionale con oltre cinquant’anni di attività nel settore della ristorazione. Tra i requisiti ritenuti fondamentali figurano la corretta alimentazione, la qualità e la sicurezza dei prodotti, l’attenzione alla territorialità e stagionalità, la

valorizzazione del biologico e una corretta gestione della raccolta differenziata dei rifiuti. Come già avvenuto negli anni passati, saranno inoltre organizzati incontri di educazione alimentare rivolti ai bambini e alle famiglie, con l’obiettivo di diffondere buone pratiche nutrizionali sui temi della salute e della sostenibilità. Grande attenzione sarà dedicata al biologico, che rappresenterà una componente stabile dei menù scolastici proposti nelle scuole di Salzano.“L’alimentazione è un tema prioritario per le famigliesottolinea il sindaco Luciano Betteto. Abbiamo voluto garantire che i pasti offerti ai nostri ragazzi siano di elevata qualità, con particolare attenzione al biologico e al rispetto dell’ambiente. Nono-

stante il cospicuo aumento dei prezzi dei prodotti per preparare i pasti, il Comune ha compiuto un notevole sforzo per assicurare la continuità di un servizio di qualità senza aggravio. Il costo del buono pasto, infatti, resterà assolutamente invariato”. (a.a.)

Il presidente provinciale Anp Luigi Zennaro

Arte. Il giovane regista continua a conquistare riconoscimenti

Andrea Corazza alla Mostra del Cinema tra applausi e polemiche

Quando la settima arte incontra il calcio, il sogno e la passione possono esplodere con un fragore di gioia. È quanto succede con “Il sogno disegnato”, cortometraggio del regista noalese Andrea Corazza, già vincitore con i suoi precedenti lavori di diciassette premi internazionali e oltre sessanta selezioni nei festival cinematografici di tutto il mondo. Attraverso una narrazione semplice ma potente e un cast affiatato, il film esplora il confine tra immaginazione e realtà, valorizzando il ruolo dello sport come strumento di inclusione, educazione e speranza, ed è stato presentato in anteprima alla Mostra del Cinema all’Hotel Excelsior, nello spazio della Regione Veneto.

Protagonista de “Il sogno disegnato” è un bambino, Leonardo, che disegna sé stesso tra gli spalti dello Stadio Euganeo, vivendo tra i propri schizzi l’emozione di una partita del Calcio Padova. La madre, all’inizio titubante verso il mondo delle tifoserie, scopre gradualmente la bellezza del supporto calcistico più sano e quanto sia bello condividere emozioni sportive sia in famiglia che fuori. Il corto diventa una piccola favola che spera di avvicinare bambini e ragazzi al mondo del pallone e a quanto di bello sta attorno. Ovvia soddisfazione per il regista (con la pellicola già selezionata per importanti festival mondiali, a partire da New York), ma anche polemiche al termine della proiezione, perché il corto è stato, seppure per pochi minuti, condiviso sulla pagina Facebook della Regione Veneto.

e di avere un futuro. Il danno è pubblico e richiede una presa di responsabilità pubblica, chiara, ufficiale. Solo così possiamo dimostrare ai festival che la colpa non è nostra e provare a salvare un percorso che oggi rischia di essere distrutto. Noi non ci fermeremo. Difenderemo fino in fondo il nostro lavoro, perché il rispetto non è una gentilezza: è la base su cui si costruisce il futuro del cinema indipendente”. Andrea, intanto, pensa già ai prossimi progetti: “Non mi fermo, come sempre. Ho già delle idee per il futuro che ovviamente non

posso ancora rivelare, ma che non trascureranno la città e l’ambiente in cui vivo. Ovviamente, mi spiace che, se fuori dall’Italia il nostro lavoro viene rispettato,

proprio a casa nostra dobbiamo subire silenzi, minimizzazioni e mancanza di responsabilità”.

“Il mio, anzi il nostro film (perché è di tutto il cast) è stato pubblicato online senza alcuna autorizzazione da parte nostra. E le regole dei festival internazionali sono chiare: se un’opera è stata diffusa pubblicamente prima della selezione, viene squalificata. Questo è inaccettabile. In un contesto istituzionale come quello della Mostra del Cinema, il lavoro degli autori dovrebbe essere tutelato, non compromesso. Il rispetto dei diritti non è un dettaglio burocratico: è ciò che permette a un film di esistere

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Un musicista salese incanta il Giappone, Da Caltana di Santa Maria di Sala ai palchi del Giappone: il percorso di Mattia Groppello, pianista classe 1999, è un costante crescendo. Diplomato con lode al Conservatorio di Castelfranco Veneto, formatosi all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e fresco di master di secondo livello al Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, il giovane musicista ha appena chiuso una tournée nipponica al centro di un progetto unico. A Osaka, nelle scorse settimane, infatti, Groppello ha suonato al Padiglione Italia in uno spettacolo che intreccia musica dal vivo e marionette ottocentesche realizzate a mano. Protagonisti i leggendari “Piccoli di Podrecca”, che nel 2024 festeggiano 110 anni: marionette a filo ideate dal cividalese Vittorio Podrecca per un teatro di figura che fa della musica il suo motore drammaturgico. La Regione Friuli Venezia Giulia, protagonista all’Expo 2025 di Osaka, ha presentato al pubblico giapponese una versione speciale dello storico allestimento, con la collaborazione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Il Rossetti”. In scena un trio di violino, violoncello e pianoforte, con Groppello alla tastiera, nato grazie a una borsa di studio della Fondazione Luigi Bon di Udine. Le loro melodie hanno dato vita ai personaggi di legno e stoffa, mentre una soprano incarnava la capricciosa diva dell’opera, la cantante Sinforosa Strangoloni, impegnata in un irresistibile duetto con il pianista Piccolovsky: un gioco di rimandi tra gesto musicale e gesto teatrale che ha conquistato gli spettatori. Lo spettacolo ha registrato ottimi riscontri e potrebbe non restare un episodio isolato: si lavora a un ritorno a Tokoshima il prossimo anno, in un dialogo tra marionettisti e musicisti giapponesi e italiani destinato a proseguire poi nel nostro Paese. Per Groppello, un ulteriore tassello in un curriculum già fitto e un trampolino verso nuovi palcoscenici, dove tradizione e talento si incontrano. “L’Expo di Osaka - ci dice Mattia - è stata un’ottima occasione per poter esprimere la passione per la musica che mi accompagna fin da quando ero un bambino. Ringrazio il padiglione Italia e la regione Friuli Venezia Giulia, in particolar modo il teatro Rossetti di Trieste per questa meravigliosa esperienza e i miei compagni musicisti per aver collaborato con me, cercando di fare al meglio ciò che più amiamo, fare musica”. (r.m.)

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Obiettivo sicurezza. Opere alla base del nuovo Piano Urbano del Traffico

Al via i cantieri per le nuove rotonde

Sicurezza e mobilità al centro del nuovo Put di Martellago: dieci rotatorie ridisegneranno la viabilità. Tre entro il 2025, con il primo cantiere già attivo nel cuore del capoluogo

M artellago, cantieri al via: dieci rotatorie per riscrivere la viabilità. La stagione dei lavori pubblici si apre con una scelta destinata a cambiare le abitudini di chi ogni giorno attraversa Martellago e le sue frazioni: dieci nuove rotatorie tra capoluogo e quartieri, tre delle quali in arrivo entro l’anno. È la spina dorsale del nuovo Piano urbano del traffico (Put), il documento che, con orizzonte decennale, ridisegna flussi, incroci e priorità della mobilità locale. Il primo cantiere è già partito all’intersezione tra via Castellana e via Morosini, nel cuore del capoluogo. L’opera, dal costo di 100 mila euro e con tempi stimati in 90 giorni, ha un obiettivo chiarissimo: diminuire la pericolosità e frenare le velocità in ingresso al centro. “Con questa rotatoria puntiamo a elevare gli standard di sicurezza per tutti gli utenti della strada”, ha sottoli-

neato il sindaco Andrea Saccarola sui social. Durante i lavori la circolazione subirà modifiche puntuali. In via Castellana, dal civico 87 fino all’incrocio con via Perosi, è previsto un senso unico alternato regolato da semafori. Sarà inoltre interdetta l’immissione da via Morosini verso via Castellana, con deviazione del traffico lungo via Morosini in direzione est fino alla rotatoria e alla variante SR 245 Martellago/ Scorzè. Nelle ore di punta saranno presenti agenti della polizia locale per agevolare lo scorrimento. Entro fine anno, inoltre, arriveranno altre due rotatorie, finanziate dai privati tramite opere di urbanizzazione: una sostituirà l’incrocio tra via Fornace e via Castellana, l’altra nascerà all’intersezione tra via Castellana e via Trento, sempre nel capoluogo. Interventi mirati a smussare i punti critici, fluidificare gli attraversamenti e ri-

durre le attese ai semafori. Il PUT guarda però oltre il breve periodo. Nel piano figurano nuove rotatorie agli incroci tra via Canova e via Castellana, tra via Roma e via Castellana (dove oggi funziona un semaforo, a ridosso della chiesa) e tra via Roma e via Trento, in un ambito sensibile per la presenza delle scuole. A Maerne, gli interventi riguarderanno gli incroci via Circonvallazione–via Cà Bembo e

via Stazione–via Frassinelli. Altre due opere sono programmate tra via Circonvallazione e via IV Novembre — con il coinvolgimento della Città Metropolitana di Venezia — e tra via Dosa e via Selvanese.

La filosofia è quella ormai consolidata nelle realtà urbane che puntano su sicurezza e scorrevolezza: ridurre i conflitti tra traiettorie, limitare i tempi morti della sosta in colonna, favorire attraversamenti

più ordinati anche per pedoni e ciclisti. Inevitabili i disagi temporanei, ma Palazzo municipale assicura monitoraggi costanti e cantieri organizzati per fasi, con l’obiettivo di contenere l’impatto su residenti, attività e pendolari. Martellago scommette così su un sistema di incroci più semplice e leggibile, per una mobilità quotidiana meno stressante e più sicura. Riccardo Musacco

Verde. Il Comitato “Pini Olmo” chiede di rivedere il progetto

Maerne, una petizione per salvare il “bosco” di via Stazione

U

n supermercato in più o un polmone verde in meno? A Maerne di Martellago la domanda non è retorica. Da qualche settimana circola su Change.org una petizione lanciata dal Comitato Pini Olmo, attivissimo già due anni fa contro l’abbattimento dei pini di via Olmo, che chiede a Lidl di rinunciare al nuovo punto vendita previsto in via Stazione. “Lidl si metta una mano sulla coscienza”, scrivono gli attivisti, rivolgendosi direttamente alle sedi italiana e tedesca della catena. La raccolta firme è giunta ora a 1800 sottoscrizioni. Sul terreno, già di proprietà di Agostino Busatto – scomparso lo scorso marzo – sorge un’area alberata mai davvero curata ma che ospita numerosi esemplari, alcuni di pregio. Proprio per questo, anche il consiglio comunale, pur con i limiti delle proprie competenze, ha approvato una mozione per chiedere all’azienda di valutare almeno il salvataggio di alcune piante. Il Comitato, però, spinge più in là: chiede lo stop dell’intero progetto. “Verde e salute non si ricomprano. Lidl non privi i cittadini di uno dei pochi polmoni rimasti”, afferma la referente Sara Callegaro. Il volantino diffuso in paese ricorda l’importanza dell’area per biodiversità, avifauna migratoria e contrasto al cambiamento climatico. Sulla pagina

web che ospita la raccolta firme si legge: “In un Paese sempre più caldo, dove spariscono oltre 2 mq di suolo al secondo, e gli eventi meteo estremi sono aumentati del +485% negli ultimi dieci anni, Lidl sa che ogni sua scelta, anche la più piccola, avrà un elevato impatto positivo o negativo sul territorio e sui suoi residenti”. In questo scenario preoccupante, far sparire un bosco per costruirci sopra un supermercato è senza dubbio una di quelle scelte ad altissimo impatto negativo, che non comprendiamo e non ci aspettiamo da un’azienda come Lidl, che è parte integrante e attiva delle nostre comunità e, in quanto tale, è da sempre attenta alle loro necessità e priorità: perdere altro

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spazio verde del poco rimasto non è certamente una di queste. Con questo appello accorato e disperato che, siamo certi, non rimarrà disatteso, le comunità di Maerne e di chiunque sia consapevole dell’emergenza climatica che stiamo vivendo, vi chiedono di fare ancora una volta la scelta giusta e unica possibile: lasciar vivere il Bosco di Agostino!”

“O.N.D.A. (organizzazione nazionale difesa alberi) si è unita alla nostra lettera rivolta ai decisori Lidl Italia e Germania – insiste Callegaro – e ora invieremo loro un sollecito integrato con un video con la speranza che almeno ai vertici si rendano conto di quello che ci stanno togliendo”.

Riccardo Musacco

Al via il corso di italiano per donne straniere

Ripartirà a ottobre a Martellago il corso di italiano per donne straniere promosso dal Cantiere Donne del Comune. Un’iniziativa ormai consolidata, che negli anni ha saputo diventare un punto di riferimento per chi arriva da lontano e vuole sentirsi parte della comunità. Il corso, gratuito e aperto a tutti i livelli di conoscenza della lingua, si terrà ogni mercoledì dalle 10 alle 12 nella Biblioteca civica di Maerne. Due i periodi previsti: dall’8 ottobre al 10 dicembre 2025 e poi dal 7 gennaio fino a fine maggio 2026. Le iscrizioni, a numero chiuso, sono aperte fino al 26 settembre. “Un progetto pensato per promuovere inclusione, autonomia ed emancipazione femminile – ha sottolineato il sindaco Andrea Saccarola sui social –. L’obiettivo è semplice ma fondamentale: dare alle donne straniere gli strumenti linguistici per accedere ai servizi, costruire relazioni e rafforzare la propria indipendenza”. Un’iniziativa che è molto più di un corso: un luogo di scambio, accoglienza e crescita reciproca, che negli anni ha già visto tante partecipanti conquistare nuove competenze e nuove amicizie. “Un grazie speciale – conclude il sindaco – alle realtà locali che collaborano, alle insegnanti, alle volontarie e alle donne stesse, vere protagoniste di questo percorso”. (r.m.)

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L’atleta. Alla sagra di San Bortolo il Comune ha premiato la campionessa di ciclismo

Giulia Vallotto premiata: dal recupero al Giro d’Italia Women 2025

Targa di merito a Giulia Vallotto a Salzano: dal grave infortunio al brillante Giro d’Italia in rosa e al titolo provinciale, simbolo di resilienza per la comunità

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ella festosa cornice della tradizionale Sagra di San Bortolo di Salzano, l’amministrazione comunale di Salzano ha reso tributo al Giro d’Italia Women 2025 premiando l’atleta salzanese Giulia Vallotto, insignendola di una prestigiosa targa di merito. La giovane promessa del ciclismo ha saputo conquistare i cuori di molti appassionati grazie alla sua straordinaria carriera, nonostante le avversità affrontate. Lo scorso marzo, Giulia ha subito un grave infortunio che avrebbe potuto compromettere la sua intera stagione sportiva. Tuttavia, la sua determinazione e il duro lavoro l’hanno portata non solo a recuperare in tempo per competizioni cruciali, ma anche a distinguersi con risultati eccezionali.

Quest’anno ha brillato al Giro d’Italia in Rosa, affrontando le fasi con una grinta e una professionalità che hanno suscitato ammirazione tra colleghi e sostenitori. La sua performance non solo l’ha vista completare con successo la competizione, ma le ha anche fatto guadagnare posizioni di rilievo, confermando il suo potenziale di emergente del ciclismo italiano. Lo scorso 24 agosto ha conquistato il titolo di

campionessa provinciale di Venezia su strada, un altro importante traguardo della sua carriera di giovane atleta. La cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione dell’intera amministrazione comunale salzanese. Presenti il Sindaco Luciano Betteto e i rappresentanti locali, che hanno reso omaggio alla giovane atleta.

Ha presentato la serata Giovanni Pizzato, che ha seguito e sostenuto Giulia fin dai suoi primi passi nel mondo del ciclismo.

Era presente tra gli invitati anche la pluricampionessa mondiale Diana Žili t , che si è complimentata con la giovane promessa, e c’era anche Serena Pizzato, atleta salzanese già campionessa regionale di ciclo cross.

“Giulia – ha dichiarato il Sin-

daco di Salzano Luciano Betteto durante la consegna della targa – è un esempio per tutti noi, non solo per le sue imprese sportive, ma per la forza e la resilienza con cui affronta ogni sfida. Siamo orgogliosi di averla nella nostra comunità e attendiamo con ansia di vedere quali altri grandi successi il futuro le riserverà. Giulia rappresenta una fonte d’ispirazione, non solo per i giovani aspiranti ciclisti, ma per chiunque creda nel potere della determinazione e del coraggio. La sua storia continua a motivare molte persone, dimostrando che i sogni sono raggiungibili con impegno e passione”. Insomma, tutta la comunità di Salzano continuerà a seguire con attenzione la sua campionessa. Alessandro Abbadir

Filanda Romanin-Jacur, i lavori procedono spediti

“Una volta completato il restauro e la sistemazione della Sala della Trattura nell’ex Filanda Romanin Jacur a Salzano, lo spazio diventerà un centro civico e di attrazione per eventi culturali e espositivi per tutto il paese e l’area metropolitana”. A dirlo nelle scorse settimane è il sindaco di Salzano Luciano Betteto che ha fatto il punto su lavori importantissimi per il paese. La cosiddetta “Sala della Trattura” è il grande salone presente al primo piano del corpo di fabbrica della Filanda. Sono previsti una serie di interventi mirati al suo recupero e alla sua rifunzionalizzazione, per un importo complessivo di oltre 2.400.000 euro, reperiti con i fondi PNRR. “I lavori che sono partiti in estate – spiega il sindaco – puntano al raggiun-

gimento della piena funzionalità e agibilità della Sala della Trattura. Meritava di essere recuperata.

L’intera Filanda si avvia a una ristrutturazione che consentirà una piena fruizione nell’ambito della rigenerazione urbana. Un edifi-

cio in disuso, nei secoli scorsi una fabbrica tessile, tornerà a vivere e a essere punto di riferimento per associazioni e residenti. Sarà un punto di attrazione dal punto di vista culturale per l’intera area del veneziano”. “Ora che i lavori procedono spediti – continua il sindaco – le tappe del cronoprogramma saranno precise. Crediamo infatti che entro dicembre quelli murari saranno conclusi, mentre quelli relativi agli arredi interni e all’impiantistica saranno fatti entro marzo 2026”. Soddisfatto dell’operazione lo è anche l’assessore Claudio Bottacin, che ricorda le notevoli difficoltà nel reperire le risorse finanziarie necessarie per eseguire interventi manutentivi sugli edifici storici del nostro territorio. (a.a.)

La premiazione di Giulia Vallotto

Territorio. Arriva il progetto e scattano le perplessità delle minoranze

L’ex fornace nel mirino della logistica, opposizioni in rivolta

Ora c’è, è stato presentato ufficialmente al Comune di Salzano nelle scorse settimane, il progetto relativo all’area ex Fornace di via Villetta da parte di Scarpa Cst Logistica Trasporti Srl. E scattano le richieste di chiarimenti da parte degli esponenti dell’opposizione, i consiglieri Maria Grazia Vecchiato e Lino Manente e anche quello di Martellago Alessio Boscolo. “Come lista Progetto Comune - spiegano Vecchiato e Manente - abbiamo subito presentato richiesta di accesso agli atti per esaminare quanto prima i contenuti della proposta presentata e dunque i possibili sviluppi per l’ex Fornace, che si trova in piena campagna, a ridosso di un’area particolarmente importante, l’oasi naturalistica Lycaena di Salzano”. “Martellago ancora aspetta molte delle opere complementari - dice invece Alessio Boscolo consigliere di minoranza a Martellago - e di mitigazione promesse per il centro logistico (realizzato ai confini di Scorzè) che però nel frattempo è entrato in piena funzione. Non si può accettare lo stravolgimento del territorio e della viabilità per avere magari in cambio una pista ciclabile o una parte di essa. Quella si deve fare con fondi propri, noi l’abbiamo già nel piano delle opere”. Già lo scorso anno la questione era scoppiata, coinvolgendo la cittadinanza di Salzano e di Martellago, poiché l’ipotesi di un’area logistica su quel sito comporta secondo i cittadini e le minoranze, una serie di criticità importanti per il territorio a confine dei due Comuni.

appare evidente - concludono - è come i sindaci di Salzano e Martellago, nonostante la forte contrarietà della cittadinanza, abbiano appoggiato fin dall’inizio l’insediamento di un’area logistica nell’area della ex fornace di via Villetta. Siamo preoccupati e dubbiosi per la possibile trasformazione di quella zona di campagna, ad oggi manca un piano regionale per il governo del fenomeno, nel Veneto sorgono a macchia di leopardo e senza alcun controllo numerose aree dedicate alla logistica. Succederà anche nel nostro territorio”?

Vandali a scuola: l’opposizione chiede prevenzione e investimenti per i giovani

“Di fronte agli ennesi atti di vandalismo, non possiamo che condannare tali azioni, sicuramente è importante risalire ai responsabili” ma i consiglieri di minoranza a Salzano De Zuani, Fabris e Lanza sono convinti che sono “comportamenti che bisogna soprattutto prevenire”. “Vedere ripetersi queste cose rappresenta per me personalmente una sconfitta - commenta il consigliere Vanni Fabris - allo stesso tempo però credo che dobbiamo sentirci un po’ tutti responsabili, perché stiamo crescendo dei giovani nei quali sembra mancare quasi totalmente il senso del rispetto e del bene comune”.

La consigliera Eleonora Lanza

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“Anzitutto - spiegano le minoranze - si tratta di garantire la sicurezza delle famiglie residenti, infatti la strada di accesso risulta inadeguata al traffico pesante; allo stesso tempo va preservata la vicina oasi naturalistica, denominata anche “ex cave di Villetta di Salzano” la quale fa parte della Rete Natura 2000 come Sito di Importanza Comunitaria e individuata come Zona di Protezione Speciale. Come forze di minoranza abbiamo raccolto le perplessità dei residenti in un’assemblea pubblica e successivamente portato gli aspetti cruciali presso le due amministrazioni comunali e la Città Metropolitana”.

Precise le considerazioni finali e i dubbi che caratterizzano la questione per le minoranze. “Ciò che

evidenzia come “da oltre 10 anni si registri l’assenza di risorse che possano concretizzare progetti rivolti ai giovani, mancano persone significative come gli educatori di strada che in qualche modo riuscivano ad intercettare questi ragazzi; a tutto questo si aggiungono famiglie sempre più fragili e con sempre meno strumenti per poter sostenere una crescita positiva dei giovani”. “Siamo convinti - sottolinea il consigliere Romano De Zuani - che dei nostri ragazzi dobbiamo occuparci e non preoccuparci perché quando iniziamo a preoccuparci è già troppo tardi.

Quello che abbiamo visto in questi giorni sulle pareti della scuola, e che forse ha fatto più clamore perché si tratta del luogo deputato all’educazione e alla crescita dei nostri ragazzi, è quello che succede ogni giorno e da tanto tempo sui muri dei negozi, dell’aula consigliare, al parco, al Brolo, intorno alla chiesa. Quello che è successo deve darci il coraggio di investire sulle politiche giovanili, senza nasconderci dietro la scusa della strumentalizzazione politica. Dobbiamo ritornare ad essere una comunità che si occupa dei suoi giovani”. (a.a.)

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Alessandro Abbadir

Ambiente. Odori persistenti dall’allevamento di polli: indetto un incontro pubblico per valutare soluzioni

Aria irrespirabile a Peseggia, scattano nuove proteste

“La Crosarona” entra tra i Luoghi storici del commercio

L ’odore pungente di un allevamento di polli a Peseggia di Scorzè torna a far discutere e a suscitare segnalazioni. Il problema non è nuovo: da anni i residenti denunciano periodicamente un’aria irrespirabile, soprattutto d’estate, quando il caldo amplifica i miasmi. Questa volta, però, la situazione appare più grave. Le numerose lamentele normalmente si riferivano a un periodo di un paio di giorni, ma in questo caso sono continuate per almeno una decina. Episodi che hanno convinto l’amministrazione guidata da Giovanni Battista Mestriner a convocare un incontro pubblico con la cittadinanza, con l’obiettivo di valutare la portata del disagio e raccogliere testimonianze da sottoporre agli enti competenti, che in questo caso non sono i Comuni. Lo stabilimento in questione si trova in via Giorgione ed è per oltre trent’anni sempre rimasto attivo, fino allo stop nei primi anni Duemila. Dopo un lungo periodo di inattività però, circa sei anni fa i capannoni sono stati dati in affitto e l’allevamento ha ripreso le sue attività all’interno dei cinque lunghi fabbricati che ospitano gli animali. I cinque capannoni vengono puliti periodicamente, in coincidenza con il termine dei cicli di crescita dei polli. Ed è proprio in questi momenti che, puntualmente, l’aria diventa irrespirabile. I cittadini riportano che anche solo aprire le finestre o stare all’aperto diventa impossibile, condizione aggravata dal caldo estivo che rende la permanenza in casa ancor più difficile. In passato era già stata coinvolta la Città Metropolitana, responsabile del rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. I problemi, però, non sono mai scomparsi del tutto. Ed è qui che il Comune si è attivato, fissando per i primi giorni di settembre un’assemblea pubblica, per ascoltare i cittadini e chiarire una vicenda che si trascina da tempo. La partecipazione dei cittadini servirà a capire il reale impatto dell’attività e valutare soluzioni condivise ed eventualmente a far intervenire nuovamente gli organi competenti. “I cittadini dopo tanti anni si sono stancati di fare segnalazioni, perché ci si trova ancora

con gli stessi problemi. Come amministrazione, siamo sempre in contatto con la società, per ragionare su possibili alternative o miglioramenti, ma allo stesso tempo credo ci sia un problema di uso della struttura: non è possibile che il disagio sia di questo genere” – sostiene il sindaco Giovanni Mestriner, che ha verificato e confermato personalmente la situazione di problematicità per l’area – “Gli enti competenti devono prendere in mano la situazione, la priorità è proprio portare alla luce questo problema. La domanda è: questa attività è compatibile

con la residenza? Per rispondere a questa domanda bisogna analizzare le segnalazioni, capire l’effettiva gravità della situazione per la popolazione, se è effettiva-

mente grave come descritta o se è sopportabile. Dobbiamo cercare di venirne fuori tutti, in primis i cittadini”.

Qualche settimana fa il ristorante “La Crosarona” di Scorzè è stato ufficialmente inserito nell’elenco regionale dei Luoghi storici del commercio. Un traguardo prestigioso che premia non solo l’attività svolta in oltre un secolo di vita, ma riconosce anche il valore sociale e culturale di un locale che ha saputo diventare punto di incontro, memoria e tradizione per la comunità. Il ristorante è di proprietà della famiglia Rainato: la storia inizia ai primi del Novecento con i bisnonni Placido e Aurelia, che gestivano altre al ristorante anche un piccolo negozio di alimentari e i campi da bocce. A loro sono succeduti Giordano e Ida, i quali hanno consolidato la gestione del bar e

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dell’osteria, trasformandoli in un riferimento per i cittadini di Scorzè e dei dintorni.

Nel 1987 è arrivata la svolta con la ristrutturazione voluta dal figlio Paolo insieme alla moglie Mariagrazia. Accanto a loro non sono mai mancati i consigli di mamma Ida e il contributo della figlia Lina, che hanno continuato a garantire qualità e spirito familiare. Oggi il testimone è passato alle sorelle Claudia e Giulia, che insieme ai genitori Mariagrazia e Paolo portano avanti la tradizione raccontando il sogno dei bisnonni, trasformato in eccellenza del territorio. “È un grande riconoscimento che rappresenta non solo il merito dell’attività svolta nel corso degli anni, ma insigne il luogo come rappresentativo per l’aggregazione, la conservazione e la divulgazione di esperienze che si tramandano nel tempo - ha detto l’assessore al commercio Debora Scantamburlo - I complimenti a nome di tutta l’Amministrazione vanno alla Famiglia Rainato che con grande dedizione tramanda tradizione e specialità da ben 4 generazioni”. (d.g.)

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Vene

L’maternità: il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, presente l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, ha inaugurato infatti il nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia, con il nuovo Blocco Parto, a cui si aggiunge il nuovo Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) di II livello.

porto complessivo investito, tra opere strutturali e apparecchiature, ammonta quindi a circa 4.000.000 di euro.

Nuovo Punto Nascita e nuova PMA sono riuniti al terzo piano del Blocco Nord del nosocomio. I lavori hanno avuto inizio il 28.09.2022 e sono stati ultimati il 19.07.2024; successivamente sono completati gli iter per le certificazioni ai sensi di legge e le fasi di allestimento dei locali con la predisposizione delle gare e della messa in opera delle apparecchiature e degli

L’area di intervento è di complessivi 625 mq, di cui 316 mq dedicati al nuovo Blocco Parto e 309 mq al Centro per la PMA.

“Guardare alla procreazione e alla nascita – commenta il Direttore Generale dell’Ulss Edgardo Contato guardare con fiducia al futuro della collettività; e qui a Chioggia si concretizza, per tutto il territorio provinciale, il miglior affiancamento possibile alle donne e alle coppie che si pre-

zio accogliente, funzionale e conforme alle più recenti evidenze in tema di parto attivo e umanizzazione dell’assistenza ostetrica, come richiesto dalle linee guida italiane SIGO e come evidenziato nelle 56 raccomandazio“Intrapartum Care for a positive Nello specifico le attrezzature e gli arredi inutilizzo dell’acqua calda come supporto non farmacologico alla gestione del dolore fornendo un’alternativa alle pazienti che non possono o non vogliono eseguire l’analgesia peridurale - centinaia di studi dimostrano i benefici del

Chioggia fa un passo nel futuro con il nuovo Punto Nascita e con il nuovo Centro per la procreazione assistita

“Mentre dotiamo l’Ospedale della Navicella di un nuovo Punto Nascite, garantendo alle donne e alle mamme i più alti standard di cura e assistenza inaugurando il polo –, Centro per la PMA portiamo questo ospedale allo stesso livello dei grandi Ospedali veneti. Il Centro per la Procreazione Medicalmente assistita di Chioggia, realizzato in attuazione della programmazione regionale specifica, servirà il territorio di tutta l’Azienda sanitaria veneziana”. “Il Veneto segna anche così – ha sottolineato Zaia – l in ambito sanitario. La PMA di Chioggia, che completa la nostra rete regionale dei centri per la Procreazione Medicalmente Assistita, è un segno concreto dell’attenzione prestata dal nostro servizio sanitario pubblico ad ogni momento della vita dei cittadini, fin dal concepimento e fin dalle delicate e cruciali scelte legate alla procreazione e alla genito-

le. Concepimento, gestazione e parto costi-

-isola neonatale e letti parto trasformabiin situazioni di emergenza: permettono di avere gli strumenti per poter intervenire tempestivamente nel caso in cui subentri una criticità durante il travaglio mettendo la sicurezza di madre e neonato al per monitorare il benessere fetale nel caso di più travagli in contemporanea (prevista e in corso di acquiutile per facilitare posizioni alternative durante la fase espulsiva,

tire, con il suo nuovo centro di PMA, i più alti standard di qualità, sicurezza e trasparenza con una struttura all’avanguardia, realizzata per offrire alle coppie un percorso di fertilità personalizzato, con un approccio umano, empatico e rispettoso, potendo avvalersi di una équipe multidisciplinare di professionisti e specialisti di provata esperienza dedicati e che potranno avvalersi di tutti gli altri servizi e specialisti già presenti in Azienda per completare il percorso come il Laboratorio Analisi, il Servizio di Biologia molecolare e di consulenza genetica, oltre alla assistenza anestesiologica e all’utilizzo delle sale operatorie per Nell’ambito della PMA saranno offerti i servizi più avanzati di diagnostica e di procreazione medicalmente assistita omologa ed eteroInseminazione IntraUteri(Fecondazione In Vitro e Embryo (IntraCytoplasmatic Sperm nonché tutte le procedure di criopreservazione per embrioni, ovociti e sper-

Per la realizzazione del nuovo Blocco Parto, inserito nel progetto più ampio di completamento della ristrutturazione del Blocco Nord dell’Ospedale di Chioggia, è stato previsto un investimento di 1.200.000 euro; nel febbraio 2021 è stata approvata la variante per l’inserimento nell’area del Gruppo Parto dei locali destinati alla PMA, con un ulteriore intervento di 658.000 euro, per complessivi 1.858.000 euro.

A questi finanziamenti vanno aggiunti gli investimenti in attrezzature e arredi sanitari autorizzati all’Ulss 3 Serenissima, che ammontano a 1.813.286 euro, di cui 449.570 euro per il Gruppo Parto e 1.363.716 euro per la PMA. L’im-

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dell’Ospedale di Chioggia – abbiano la possibilità di scegliere come partorire e siano messe a conoscenza che promuoviamo una nascita rispettata e centrata sulla persona, in linea con le buone pratiche assistenziali e le linee guida nazionali ed internazionali”.

Si è inteso realizzare due sale parto all’avanguardia capaci di rispettare la fisiologia della nascita ma allo stesso tempo di assicurare tutte le dotazioni strumentali e gli spazi per intervenire nei casi in cui la fisiologia si trasformi in patologia.

Tutte le attrezzature e le soluzioni ambientali acquistate per arredare le nuove sale parto sono finalizzate alla creazione di uno spa-

diato tra madre e neonato, nel rispetto delle raccomandazioni OMS, favorendo il bonding, l’allattamento e la stabilizzazione termica e cardiocircolatoria del neonato.

2. Centro per la PMA, alcune informazioni specifiche Dal punto di vista strutturale, il Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita è costituito da tre ambulatori, un locale di accettazione e tre stanze per la accoglienza/ preparazione e osservazione postprocedure, un ambulatorio chirurgico per l’esecuzione procedure di PMA di II livello e l’area del laboratorio di PMA con annessa sala di criocon-

Nello specifico le dotazioni strumentali disponibili prevedono: come gli incubatori TIME LAPSE che permettono di seguire l’embrione in ogni sua fase di sviluppo 24 ore su 24, e intelligenza artificiale per migliorare e implementare i criteri di selezione dell’embrione a più alta probabilità di imnell’esecuzione delle procedure grazie al sistema di Witness – “testimonianza” – che supporta il personale in ogni fase delle procedure: si tratta di un sistema di tracciamento tag ID e controllo automatico dei campioni che consente l’identificazione e l’associazione con i pazienti, che traccia tutto il percorso dall’inizio fino alla fase di crioconservazione e che evita errori di assegnazione durante tutte le fasi del processo.

-test diagnostici di ultima generazione come la Diagnosi Preimpianto o PGT grazie alla quale è possibile identificare eventuali anomalie genetiche o cromosomiche; -supporto psicologico e consulenza continua che accompagnano la coppia in ogni fase del trattamento, dalla diagnosi alla gravidanza e oltre.

L’auspicio è quello che il ciclo si concluda nel nuovo Blocco Parto adiacente, nell’Ospedale di Chioggia.

Spettacolo. Dal 15 novembre torna il cartellone di risate con artisti affermati e nuovi

Teatro Toniolo: la Stagione de I Comici

“È Sempre Una Bella Stagione” porta sul palco del Toniolo Luca Bizzarri, Ruffini, Ale e Franz e nuovi comici come Yoko Yamada. Dodici spettacoli tra novembre e aprile, con ironia, musica e comicità che coinvolge tutti i generi

Un mix irresistibile di comici affermati e nuovi talenti torna a infiammare di risate e buonumore il Teatro Toniolo di Mestre con È Sempre Una Bella StagioneI Comici 2025-26, il cartellone proposto dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con DalVivo Eventi.

12 spettacoli per un totale di 16 repliche dal 15 novembre al 12 aprile con grandi protagonisti nazionali dell’arte della “risata”, unico, vero antidoto per trasformare miserie, tic e frustrazioni della vita quotidiana in sorrisi e leggerezza.

Gli ospiti della stagione sono: Luca Bizzarri, Ale e Franz, Marco e Pippo, Paolo Ruffini, Giuseppe Giacobazzi, Antonio Ornano, Nuzzo e Di Biase, Ubaldo Pantani, Marta e Gianluca, le padovana Annagaia Marchioro e la veneziana d’adozione Yoko Yamada, Giovanni Esposito con la commedia di denuncia Benvenuti in casa Esposito. Tutti in scena con le loro nuove produzioni ad eccezione degli spettacoli di Giacobazzi e Marta e Gianluca.

Apre la programmazione il 15 novembre Luca Bizzarri con Non hanno un (amico) dubbio, il nuovo, atteso appuntamento ispirato al podcast e al suo libro di grande successo. Un progetto nato per raccontare una campagna elettorale che è diventata rapidamente un fenomeno di costume ed è passata dalla pagina scritta al mondo virtuale, fino all’incontro con il pubblico dal vivo. Uno specchio dei tempi impietoso e mai banale,

condotto con l’irriverente intelligenza di un grande interprete. Venerdì 28 novembre la veneziana d’adozione Yoko Yamada, stand-up comedian in grande ascesa nel panorama nazionale, riporta in scena tutta la sua ironia con lo spettacolo Stellina Scintillina, che la riconferma come una voce fresca e originale che sta ridefinendo i confini della stand-up comedy italiana, portando una ventata di novità e multiculturalismo.

Il 19 dicembre Giovanni Esposito presenta Benvenuti in casa Esposito, per la regia di Alessandro Siani. Un modo nuovo di raccontare e denunciare la malavita, perfettamente in linea con i contenuti dell’omonimo romanzo, che narra le avventure tragicomiche del camorrista Tonino Esposito e della sua famiglia. Ne deriva una commedia che è un insieme di dialoghi irresistibili, colpi di scena e messaggi di grande valore etico e che rispolvera la grande tradizione comica napoletana, in grado di far ridere e riflettere allo stesso tempo. Giuseppe Giacobazzi inaugura il 2026, martedì 20 gennaio, invitandoci all’Osteria Giacobazzi, lo spettacolo che trasforma il teatro in una vera e propria osteria: tavoli imbanditi, vino e vettovaglie serviti durante lo show dallo stesso Giacobazzi ad alcuni ospiti che sono seduti sul palco. Ospiti a sorpresa che cambiano ogni sera e, tra un boccone e un bicchiere di vino, si esibiscono per il pubblico del teatro. Se si è in vena di ridere, mangiare, bere e sentire un pizzico di

musica, l’Osteria Giacobazzi è il posto giusto.

Il 31 gennaio Antonio Ornano diventa (In)grato. In un’epoca di “ricette per la felicità” in cui tutti pare facciano a gara nel mostrare quanto siano grati alla vita per i doni ricevuti, c’è anche chi resta un po’ perplesso e in bilico e magari decide di praticare una genuina ingratitudine, giusto per fare un bagno nella realtà, per guardare con ironia, leggerezza e misericordia la splendida fallibilità di tutti gli esseri umani; perché sbagliano anche i migliori, e quando capita ne siamo felici.

Doppia replica il 13 e 14 febbraio per un duo comico tra i più amati e sempre sulla cresta dell’onda, Ale e Franz, in scena con Capitol’ho, un nuovo inizio, un passo nuovo sul sentiero tracciato 31 anni fa, sempre con la stessa voglia di ripartire, di rimettersi in gioco e di portare in scena nuovi scontri incontri, con cui ridere, innanzitutto di noi, e poi di tutto quello che vediamo, a modo nostro, intorno a noi.

Sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo altro duo, ma che in realtà è un trio: largo all’irresistibile comicità di Marco e Pippo, al Toniolo con il loro nuovo spettacolo, un lavoro ritmato e sorprendente, a riconferma della piena maturazione del trio comico. Sul palco una serie di sketch esilaranti, sempre attualizzati, con personaggi vecchi e nuovi e alcune trovate sceniche che sbalordiranno il pubblico.

Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, il 7 e 8 marzo in doppia replica, si riveleranno invece… Totalmente incompatibili. Sì, perché per loro non valgono né il detto “chi si somiglia si piglia” e neppure “gli opposti si attraggono”; nulla li accomuna e tutto li allontana. Ep-

pure continuano a stare insieme nella vita e in scena: perché? La risposta la cercheranno assieme al pubblico, provando a codificare il presente e riducendo al minimo il confronto con il passato e la paura per il futuro.

Sabato 14 marzo tutta la simpatia di Ubaldo Pantani in Inimitabile, uno spettacolo con cui il mattatore della comicità televisiva porta sul palco il suo mondo di personaggi, dalle celebrità imitate (da Lapo Elkann a Gianluigi Buffon a Massimo Giletti) fino alle persone comuni, per un pieno di risate e dubbi esistenziali tragicomici, in cui il pubblico si ritrova a riconoscere tic, manie e piccole ossessioni che fanno parte del nostro vivere quotidiano.

Io e Gianlu. Ma chi sono se non Marta e Gianluca? L’irresistibile coppia comica il 17 marzo si trova costretta ad affrontare provini sbagliati, speed date fra squilibrati, brainstorming distratti e guru invasati. Vedremo due attori, diverse personalità e mille modi di ridere delle stranezze della vita. Uno spettacolo che avrebbe voluto portare

in teatro le celebri vicende di Io e Annie e invece ha portato le meno celebri, ma altrettanto strambe vicende di Io e Gianlu.

Teresa Mannino firma la regia di Fulminata, il nuovo spettacolo con protagonista la stand-up comedian veneta Annagaia Marchioro, in scena martedì 31 marzo; una storia intima, scanzonata, caotica e divertente per raccontare la vita complicata di una donna entusiasta e piena di desideri. Amare, disperarsi, perdere tutto e restare folgorati sulla via di Damasco, questo è Fulminata. Una preghiera comica per restare vivi.

Chiude la stagione in doppia replica, sabato 11 e domenica 12 aprile, Paolo Ruffini con Il babysitter, il suo primo one man show (e mezzo), scandito da comicità e improvvisazione, che riporta il pubblico ad essere bambino per una sera, ricordando quanto sia importante non smettere mai di giocare. Le poltrone del teatro diventano così i sedili di una macchina del tempo, per viaggiare tra passato e futuro e re-imparare le cose che solo i “piccoli” sanno.

Ormai appare quasi certo: le elezioni regionali saranno il 23 novembre

Fratelli d’Italia, che si appresta a diventare anche in Veneto, l’azionista di maggioranza della coalizione non ha respinto l’ipotesi ma ha gettato, con il segretario regionale dei meloniani, Luca De Carlo, molta acqua sugli entusiasmi leghisti sostenendo che nulla sarebbe ancora deciso e che le “fughe in avanti” non fanno bene al rapporto tra alleati. A gettare benzina sul fuoco ci aveva pensato, soltanto una decina di giorni prima, Flavio Tosi segretario regionale di Forza Italia che aveva dichiarato come fosse giusto e naturale che il candidato presidente del Veneto per il centrodestra fosse scelto da Fratelli d’Italia in quanto partito traino dell’intera coalizione.

L’ennesimo vertice romano dello scorso 10 settembre non ha prodotto alcuna fumata bianca: il dossier candidature delle regionali resta ancora chiuso e nessuna

decisione è stata presa. Nel mentre il tempo stringe e il nervosismo e tangibile. Le associazioni di categoria venete, cosa mai accaduta con questa forza, hanno protestato in modo vibrante contro queste eterne trattative che, di fanno, stanno paralizzando da mesi la regione in un momento nel quale l’economia sta mettendo a dura prova il tessuto produttivo locale il quale, viceversa, avrebbe bisogno di risposte e sostegni urgenti e tangibili.

L’altro fatto inedito per il Veneto è quanto accade nel centrosinistra. Per la prima volta gli sfidanti hanno individuato ormai da tempo in Giovanni Manildo il candidato presidente, non sono attraversati dalle tipiche polemiche, ma anzi stanno conducendo una campagna elettorale molto puntuale per tutto il Veneto. Anche

la coalizione, per la prima volta, è al completo e molte delle forze politiche che la compongono hanno, addirittura, già presentato, in ogni provincia, i candidati consiglieri provinciali.

A questo punto appare difficilissimo fare pronostici: il Veneto, storicamente, ha sempre premiato il centrodestra e il giudizio sull’amministrazione uscente è più che positivo, ma la confusione e le tensioni che si respirano, il ritardo con il quale si stanno scegliendo candidato presidente e liste e l’uscita di scena di Zaia stanno stancando fette, anche importanti di elettorato, che potrebbero trovare “consolazione” nel moderato Manildo che, dal canto suo, continua il suo tour per il Veneto e, evidentemente, non ha nessuna fretta di scoprire chi sarà il suo principale competior.

Autonomia energetica. Agsm Aim conquista sei lotti Consip da 577 milioni standard metri cubi

Pubbliche amministrazioni, maxi-fornitura di gas

Il fatturato previsto supera i 600 milioni di euro

Intanto sul fronte del “federalismo energetico” continua il pressing sul Governo sul rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali

Un passo concreto verso l’autonomia energetica che molti invocano. Il gruppo veronese Agsm Aim Energia ha messo a segno un’importante operazione a livello nazionale, aggiudicandosi sei lotti della gara Consip GN17 per la fornitura di gas naturale alle Pubbliche Amministrazioni nel biennio 2025-2026. L’assegnazione consentirà alla società di fornire oltre 577 milioni di standard metri cubi (Smc) di gas, con un fatturato stimato attorno ai 620 milioni di euro.

I lotti conquistati da Agsm Aim coprono una vasta area geografica che va dalla Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria con il Lotto 1 per pro proseguire con Milano (lotto 2), il resto della Lombardia (lotto 3), Toscana, Umbria e Marche (lotto 6), Puglia e Basilicata (lotto 10) e l’intero territorio nazionale (lotto 12).

Una delle principali novità di questa convenzione è la possibi-

lità, per le Pubbliche Amministrazioni aderenti, di stipulare contratti di durata biennale (oltre alla classica annualità), mantenendo una struttura di prezzo variabile, elemento cruciale in un mercato energetico ancora volatile.

Agsm Aim ha inoltre ottenuto un secondo successo strategico con l’aggiudicazione del Lotto 1 della gara bandita dal consorzio Viveracqua, realtà che riunisce dodici gestori idrici pubblici del Veneto. In questo caso, la fornitura riguarda energia elettrica in bassa tensione per un volume complessivo di circa 150 GWh annui nel triennio 2026-2028, con un valore stimato di 151,5 milioni di euro.

Il contratto prevede la possibilità, per i consorziati, di scegliere energia elettrica da fonti rinnovabili certificate, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale sempre più centrali nella gestione pubblica.

A completare il quadro, Agsm Aim ha vinto anche ulteriori forniture per 20 GWh di energia elettrica destinate ad altre utility del Nord Italia, attraverso gare competitive recenti. Le recenti aggiudicazioni confermano il ruolo di Agsm Aim come player di primo piano nel mercato energetico nazionale, capace di competere in contesti ad alta complessità e con elevati volumi, sia sul fronte del gas naturale che dell’energia elettrica, con una crescente attenzione ai principi di efficienza e sostenibilità.

Intanto resta aperta più che mai la questione del “federalismo energetico”, invocato da più parti, che ha portato alla mobilitazione di un fronte compatto – composto da amministratori pubblici, imprese locali e rappresentanti istituzionali – impegnato a chiedere al Governo una svolta che metta il territorio al centro delle politiche industriali del settore. Alla base delle preoccupazioni c’è il rinnovo delle concessioni per la distribuzione elettrica e la produzione idroelettrica, oggi fortemente concentrato nelle mani di pochi operatori nazionali.

Ancora la scorsa primavera Federico Testa, presidente di AIM

- AGSM, ha lanciato una sfida a tutte le società di servizi e alla politica del nord Italia: preparare un importante piano industriale per concorrere alle gare nazionali di concessioni della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Un vero e proprio federalismo energetico, perché che una gestione della rete direttamente sul territorio comporterebbe efficienza, investimenti e calo delle bollette per famiglie e aziende. Invece nell’ultima legge di bilancio è stato inserito un articolo che proroga automaticamente la concessioni, in scadenza nel 2029 e 2030, a Enel per i prossimi vent’anni su tutto il territorio nazionale quindi senza previsioni di gare. Intanto la

politica ha colto appieno il senso della proposta del manager scaligero: in Conferenza Stato - Regioni, infatti, i governatori stanno chiedendo di cancellare quanto lo Stato Centrale ha inserito in Legge di Bilancio e di consentire lo svolgimento delle gare senza proroghe automatiche a Enel.

“Su questo fronte la Regione può giocare un ruolo importante - ribadisce Testa - perché quella sull’energia e l’idroelettrico è una partita che solo in Veneto vale 6-700 milioni all’anno, somma che ora viene sottratta alla Regione. Noi siamo prontissimi a fare a nostra parte e a continuare il pressing su enti e istituzioni per arrivare al risultato”.

Federico Testa, presidente Agsm Aim

Fabrizio Boron: “Siamo ad una svolta storica,

il centrodestra unito per il futuro del Veneto”

“Per la nostra sanità lavoriamo su personale, organizzazione e liste d’attesa. Pubblico e privato devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche”

L a politica veneta si prepara a una svolta storica con il nuovo governo che uscirà dalle elezioni regionali. A parlare di questa fase cruciale e delle sfide che attendono la Regione è Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Misto e componente della Commissione Sanità, che guarda con attenzione ai prossimi mesi elettorali e ai nodi ancora irrisolti in ambito sanitario.

Consigliere Boron, dopo quindici anni di governo Zaia il Veneto si prepara a un cambio di rotta. Sarà davvero una svolta storica?

Sì, siamo davanti a un passaggio epocale. L’epoca di Luca Zaia, durata quindici anni, si conclude perché la legge nazionale prevede il limite dei due mandati consecu-

tivi. Avremo un nuovo presidente e anche un nuovo consiglio regionale. Non è solo un fatto politico, ma anche istituzionale: i cittadini vedranno cambiare un punto di riferimento che è stato stabile per molto tempo. Alcuni lo vivranno con incertezza, altri con curiosità. Io credo che sia l’occasione per rigenerare energie nuove e per ribadire il valore di un Veneto governato con responsabilità e competenza. Il centrodestra si presenterà unito, offrendo un candidato autorevole, capace di garantire continuità ma anche di introdurre elementi di rinnovamento. È un momento che va affrontato con coraggio e con serietà”.

Non abbiamo ancora né la data

delle elezioni né il nome del candidato del centrodestra. Quanto dovremo attendere per avere certezze?

Sulla data la responsabilità è del presidente uscente. La scadenza per la convocazione è il 23 settembre, e si potrà votare fino al 23 novembre. Quindi non ci sono dubbi: entro l’autunno i veneti sceglieranno il nuovo presidente. Per quanto riguarda il candidato, comprendo la curiosità e anche la pressione del centrosinistra, che insiste molto su questo punto. Io sono convinto che il tavolo nazionale deciderà in tempi brevi. Non è una scelta banale, perché serve una persona che sappia unire e che abbia esperienza amministrativa e sensibilità politica. Non basta il carisma: bisogna conoscere bene la macchina regionale. Sono convinto che il nome arriverà a breve e che sarà quello giusto per portare avanti il lavoro fatto in questi anni. La sanità è il tema più sentito

Regione verso l’esercizio provvisorio, ma è polemica

Calzavara: “Atto di responsabilità”, il Pd: “Conseguenza del rinvio del voto”

La Giunta regionale del Veneto ha dato il via libera agli inizi di settembre al disegno di legge sull’esercizio provvisorio del bilancio 2026, un passo necessario per assicurare la continuità dei servizi pubblici durante il periodo elettorale e fino all’insediamento della nuova Giunta. Il ddl sarà esaminato con urgenza dal Consiglio regionale ma intanto si infiamma il dibattito politico. L’esercizio provvisorio permette di garantire il funzionamento della Regione dal 1° gennaio 2026 fino all’approvazione del nuovo bilancio, comunque non oltre il 30 aprile, assicurando tutte le spese obbligatorie e quelle relative a sanità, fondi europei, PNRR, emergenze e interventi urgenti sul territorio veneto.

“Con questo provvedimento tuteliamo servizi essenziali

dai veneti. Lei è stato presidente della Commissione Sanità e ora ne è componente: quali sono le priorità?

La prima riguarda il personale. Oggi viviamo una carenza di medici e infermieri che rischia di compromettere la qualità dei servizi. Non basta formarne di più: bisogna trattenere quelli che già abbiamo. E per farlo servono condizioni di lavoro migliori, stipendi adeguati e possibilità di crescita professionale. Troppi nostri professionisti scelgono il privato o addirittura l’estero. È una perdita che non possiamo permetterci.

La seconda criticità riguarda le liste d’attesa. I cittadini lamentano tempi troppo lunghi per visite ed esami, e questo crea frustrazione e, a volte, rinuncia alle cure. Io sono convinto che il problema sia in gran parte organizzativo: la macchina va riorganizzata, sfruttando meglio le potenzialità di pubblico e privato convenzionato. Abbia-

mo una struttura pubblica forte eccellente e abbiamo un sistema privato convenzionato accreditato altrettanto forte e altrettanto eccellente. Queste due gambe del sistema sanitario veneto devono viaggiare nella stessa direzione e portare il risultato per i cittadini, senza contrapposizioni ideologiche. Se pubblico e privato remano in direzioni diverse, a rimetterci è solo il cittadino. È qui che dobbiamo intervenire con decisione. (r.r.)

e investimenti strategici per il Veneto, evitando rischi legati a una gestione provvisoria limitata”, ha spiegato l’assessore al Bilancio, Francesco Calzavara. “Si tratta di un segno di responsabilità e buon governo che ci permette di affrontare serenamente la fase di transizione istituzionale.” Calzavara ha sottolineato come, a differenza di altre regioni in procinto di votare, il Veneto abbia scelto la strada della programmazione, rafforzando così le garanzie per cittadini e servizi pubblici. “Finalmente la Giunta sembra essersi decisa – commenta invece capogruppo del Pd Vanessa Camani –. Lo chiedevamo da giorni, per evitare, almeno, di trascinare il Veneto nella gestione bloccata del bilancio per i primi mesi della nuova legislatura. Certo rimane il vincolo della gestione del bilancio limitata dell’esercizio provvisorio per un tempo lungo, causato dalla scelta scellerata di spostare il voto a fine novembre”. Secondo l’esponente del Partito Democratico il provvedimento è la diretta conseguenza della decisione di rinviare la data delle elezioni regionali. “Zaia venga in aula e se ne assuma la responsabilità politica davanti al Consiglio”.

Dirette dai campi delle principali squadre di calcio venete e aggiornamenti in tempo reale di volley, basket e rugby delle squadre della nostra regione

Frabrizio Boron

Facciamo

il punto. L’assessore regionale traccia un bilancio positivo della stagione estiva

Turismo e agricoltura, Federico Caner: “Un Veneto che cresce tutto l’anno”

T

urismo e agricoltura, due settori chiave per il Veneto, anche dal punto di vista economico. Ne abbiamo parlato con l’assessore all’agricoltura e turismo Federico Caner.

Assessore, possiamo tracciare un bilancio della stagione estiva 2025?

Direi che è stata una stagione molto positiva, sia in generale per tutta la regione, sia per il settore balneare che, alla vigilia dell’estate, era considerato un po’ a rischio per le polemiche sui rincari dei prezzi. In realtà la stagione è andata molto bene anche al mare. Oggi il turismo in Veneto non si concentra più solo in pochi mesi, ma continua durante tutto l’anno. Questo è possibile grazie alla varietà delle mete: non ci sono soltanto mare, montagna o lago – che già da soli hanno stagioni lunghe – ma anche città d’arte che forse è meglio visitare proprio nei mesi meno caldi, come ottobre e novembre, periodi perfetti per apprezzarle con più calma.

Quindi un Veneto che si può vivere 365 giorni l’anno?

Esattamente. Anche perché oltre alle città d’arte ci sono mostre di altissimo livello che arricchiscono l’offerta culturale e turistica. E poi c’è un settore che sta crescendo in modo significativo: il cicloturismo.

Lei va in bicicletta?

Sì, vado in bicicletta sia per sport che per turismo. E c’è una buona notizia che riguarda Padova: siamo riusciti a portare qui la fiera internazionale del cicloturismo, dal 2026 e per tre anni consecutivi. Non è stato facile perché c’erano altri concorrenti, ma ci siamo riusciti. È un evento importante perché proprio sul cicloturismo stiamo investendo molto: in Veneto abbiamo quasi 2.000 chilometri di piste ciclabili attrezzate.

Qualche esempio concreto?

La Treviso-Ostiglia, sulla quale stiamo facendo grandi investimenti, ma non solo: ci sono tante altre direttrici sul territorio. Il cicloturismo è una forma di vacanza sostenibile, con valori economici rilevanti: il ciclo-turista medio ha circa quarant’anni, viaggia spesso

con la famiglia e spende più di un turista tradizionale. Inoltre in Veneto abbiamo un indotto legato alla bicicletta molto forte, con aziende che producono componentistica apprezzata a livello internazionale.

Veniamo all’altro ambito di sua competenza: come sta il settore agricolo veneto?

Il settore primario è fondamentale e strettamente collegato al turismo. Non si fa turismo in una regione dove si mangia male o si beve male. Il Veneto può contare su tantissimi prodotti tipici e a denominazione, soprattutto nel lattiero-caseario. La montagna, in particolare, ci regala prodotti di qualità che vanno tutelati. E preservare pascoli e prati non è solo una questione agricola: serve anche a difendere il territorio da frane e dissesti idrogeologici.

A fine mese torna “Caseus” a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. Esatto. Caseus era nato come rassegna dei formaggi veneti, poi si è allargato a livello nazionale e oggi ha un carattere internazionale. Noi abbiamo una varietà di formaggi

Sintoniz zati sul

che pochi Paesi al mondo possono vantare: dai prodotti di malga ai freschi, dagli stagionati al Grana Padano. Anche i francesi, che pure hanno il loro Camembert, non possono competere con la nostra varietà.

Quindi agricoltura e turismo viaggiano insieme?

Assolutamente. In un periodo in cui a livello internazionale è sempre più difficile produrre cibo, è fondamentale essere autosufficienti. Investire in agricoltura non significa solo sostenere l’economia, ma anche salvaguardare la nostra identità.

Arriviamo al tema dei tagli europei alla PAC. Come si sta muovendo la Regione Veneto?

Noi sosteniamo le aziende agricole, in particolare quelle montane: pur rappresentando il 18% del totale, ricevono quasi il 40% degli investimenti regionali, proprio per le ragioni di cui parlavamo. Ma sosteniamo anche i giovani agricoltori. Il problema è che a livello europeo stiamo passando da 360 miliardi a meno di 300: una riduzione pesantissima. E invece servirebbe il con-

trario.

Perché?

Perché produrre in modo sostenibile, con attenzione all’ambiente e al biologico, costa di più e non sempre il mercato riconosce questo valore. L’Europa dovrebbe investire di più, non meno. Negli Stati Uniti investono circa 1.000 miliardi, noi scendiamo a 300. È una differenza enorme.

C’è spazio anche per le donne in agricoltura?

Sempre di più, e questa è una notizia positiva. Le donne sono il motore della nostra società, oltre che delle famiglie. Donne e giovani sono il futuro dell’agricoltura veneta.

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta.

Federico Caner

Il personaggio

Gioco e Scuola. Figurine, animali e misteri: completa l’album e sostieni la tua scuola

Il personaggio. Eccellenza italo-americana nel mondo dei media: “Creo ponti tra Los Angeles e mondi lotani”

Despar Nord lancia Stickermania: un’avventura

dai mille colori nel cuore dell’India

Comunicare dal Veneto a Hollywood: la visione creativa di Valentina Martelli

V alentina Martelli, giornalista, conduttrice e ideatrice di progetti internazionali, nel 2005 ha lasciato una carriera solida in Italia per trasferirsi a Los Angeles. Lì ha fondato ITTV International Forum, TechInEntertainment e Showrunner Lab. Martelli lavora per costruire ponti tra mondi lontani, dall’Italia agli USA, passando per il Medio Oriente, sempre con un obiettivo chiaro: mettere in contatto persone, idee e talenti per creare progetti che abbiano un impatto reale. Ho incontrato Valentina a Venezia in occasione dell’82a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e ne ho approfittato per fare con lei una chiacchierata.

Allora Valentina, nel 2005 ti sei trasferita a Los Angeles: com’è cambiata la tua vita?

La Los Angeles di vent’anni fa, quando sono arrivata io, non è certo la Los Angeles di oggi. Mi sono trasferita per una scelta d’amore, in un momento molto forte della mia carriera, quando ero conduttrice di telegiornali e inviata all’estero. Ho lasciato tutto per affrontare una nuova sfida: raccontare all’Italia un’America che non fosse solo quella delle celebrità e dell’intrattenimento, ma anche delle storie, delle idee, delle contraddizioni, degli Italiani che come me si erano trasferiti. Los Angeles è una megalopoli che però ha la dimensione di un quartiere. Mi piace dire che Milano sta a New York come Los Angeles sta a Roma. Io ho vissuto in entrambe, Milano e Roma, e avevo giurato di smettere di guidare, sognando una città con mezzi pubblici funzionali… invece eccomi qui, in mezzo al traffico cali-

forniano! Voglio però essere critica: fino a qualche anno fa, ti svegliavi con l’energia di inventare qualcosa di nuovo. Dopo il Covid e gli scioperi che hanno colpito l’industria dell’intrattenimento, oggi si respira un’aria diversa, con un’economia difficile e molta incertezza. Ma Los Angeles rimane un luogo in cui l’innovazione è sempre dietro l’angolo. Devi imparare a conoscerla. E poi o la ami follemente o la detesti. A prescindere però ti entra sottopelle.

Una delle tue creature più interessanti è ITTV International Forum. Ce ne vuoi parlare?

ITTV nasce proprio da Los Angeles, nel 2018. È frutto di un’osservazione, quella del contesto. In un’epoca in cui Netflix e Amazon stavano rivoluzionando il modo di fruire i contenuti, mancava un luogo dove parlare di coproduzioni, distribuzione, storytelling globale. E così è nata l’idea di creare un forum che fosse un ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti. Oggi ITTV è cresciuto: è diventato internazionale, con partecipanti da Canada, Israele, America Latina, Emirati e naturalmente Europa. Accanto a ITTV è nato anche TechInEntertainment, che esplora il rapporto tra tecnologia e contenuto: intelligenza artificiale, blockchain, immersive media. Il nostro obiettivo è quello di connettere, raccontare, costruire visioni condivise.

ITTV ha siglato una partnership con Dubai International Content Market (DICM). Cosa significa per te questa espansione in Medio Oriente?

È una partnership bidirezionale. Da un lato, per noi significa aprire una finestra su un mercato in grande

fermento, come quello degli Emirati Arabi, sempre più interessati alla cultura, alla tecnologia, all’intrattenimento. Dall’altro, per DICM, collaborare con ITTV è un modo per affacciarsi sul mercato americano, in un contesto strategico e selezionato. In un momento in cui il settore audiovisivo è ancora in fase di ricostruzione post-pandemia, creare sinergie tra ecosistemi diversi è fondamentale. ITTV diventa così una piattaforma che unisce mondi, genera progetti, costruisce relazioni. Tra i tuoi progetti c’è anche lo Showrunner Lab. Come prepari i nuovi talenti alle sfide del racconto televisivo e cinematografico internazionale?

Lo Showrunner Lab, che insieme a Cristina Scognamillo ho fondato con Fondazione Sistema Toscana, nasce dall’esigenza di formare una figura che in Italia ancora non esiste in modo strutturato: lo showrunner. È il punto di riferimento di una serie, come un regista lo è per un film. Deve conoscere tutti gli aspetti di una produzione, non solo quelli creativi. Credo fortemente che la nuova generazione debba essere preparata

a lavorare in contesti globali, senza dimenticare la propria identità. Peccato che negli ultimi due anni non siamo riuscite ad organizzarlo. Gli stiamo cercando una nuova “casa”.

Vivi tra California e Italia. Che sfide e ispirazioni trovi nel conciliare un’identità globale?

È un equilibrio continuo, spesso difficile, ma anche straordinariamente ricco. La California è sempre stata un laboratorio del futuro. Oggi, con l’impulso dell’intelligenza artificiale, si sta reinventando di nuovo, anche se vive una crisi profonda, specie a Los Angeles. Vedremo come la città saprà rilanciarsi in vista delle Olimpiadi del 2028. Dall’altra parte, l’Italia mi dà profondità, bellezza, visione. Dopo ventidue anni qui, mi sento ancora profondamente italiana, ma dentro di me vive anche un’anima americana. Sono parte di una comunità globale che cerca di ridisegnare il futuro, non solo dell’intrattenimento, ma della nostra società. Un futuro “challenging”, come dicono qui, ma anche pieno di possibilità.

Com’è il Veneto visto dagli USA? Come ci vedono gli americani?

Il Veneto è associato, ovviamente, a Venezia — che resta uno dei luoghi più iconici al mondo — ma oggi è anche sinonimo di prosecco! Non esiste ristorante qui che non abbia almeno una bottiglia in carta. Ma oltre a questo c’è molto di più: il nostro spirito imprenditoriale, la qualità del lavoro, l’attenzione alla cultura e alla bellezza. Gli americani ci guardano con ammirazione e curiosità, anche se spesso attraverso un filtro un po’ romantico. Sta a noi raccontare un’Italia e un Veneto contempora-

nei, capaci di innovare, di stupire, di essere competitivi nel mondo. Prima di salutarci, puoi anticiparci qualcosa sull’edizione 2025 di ITTV International Forum?

Il 2025 è l’anno del cambiamento. ITTV e TechInEntertainment si rinnovano trasformandosi in esperienze più selettive, più curate, più strategiche. Meno eventi generalisti, più momenti riservati: executive labs, private salons, attivazioni culturali internazionali. Continueremo a essere presenti a Venezia, come abbiamo fatto anche in queste settimane, durante la Mostra, con panel dedicati, e a Los Angeles in autunno, ma con un taglio ancora più visionario. Parleremo di distribuzione globale, produzioni glocal, immersive media, e nuove opportunità di business alla luce delle sfide dell’AI. Ma soprattutto, continueremo a dare spazio a chi ha qualcosa di autentico da dire: talenti capaci di unire creatività e impatto, con la voglia di costruire — insieme — il futuro dell’intrattenimento.

Giacomo Brunoro

• Chi è Giacomo Brunoro

Classe ’76, padovano, si occupa di comunicazione, editoria e di eventi ad alto impatto culturale. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di Sugarpulp e consigliere della Veneto Film Commission. Up the irons!

Valentina Martelli

Figurine, animali e misteri: completa l’album e sostieni la tua scuola

Sintoniz zati

raccolta di figurine dedicata ai più piccoli e abbinata al progetto Scuolafacendo, con cui Despar sostiene

Uboccanti di colori: torna Stickermania, la raccolta di figurine firmata Despar Nord che, per l’edizione 2025, accompagna i bambini in un emozionante viaggio alla scoperta dell’India. Un Paese ricco di meraviglie naturali, tradizioni millenarie e storie affascinanti, dove ogni tappa diventa un’occasione per parlare di amicizia, diversità e rispetto. L’iniziativa, attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Lombardia, è legata al progetto Scuolafacendo, con cui Despar sostiene concretamente il mondo della scuola.

L N

tradizioni, sulle tracce del misterioso Custode dei Colori. Durante questo percorso, Bo scoprirà quanto sia pre-

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

tickermania è attiva nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar delle cinque regioni in cui l’azienda è presente: dal 15 settembre al 19 ottobre 2025 ogni 10 euro di spesa i clienti riceveranno una bustina di figurine con all’interno un “Buono Scuolafacendo” che potranno scegliere di destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. Per completare più rapidamente la raccolta, che comprende 200 sticker, le figurine saranno anche in vendita, con un pacchetto di colore blu, al prezzo di euro 0,50. Nel corso delle settimane di raccolta saranno inoltre organizzati in alcuni punti vendita Interspar selezionati, momenti di svago e divertimento durante i quali i bambini potranno scambiarsi le figurine e completare più velocemente la raccol-

Despar Nord lancia Stickermania: un’avventura dai mille colori nel cuore dell’India

Stickermania Tour: gli appuntamenti

dal titolo “L’India dai mille colori” tornano Oskar e Bo, già protagonisti della collection 2024, che nella nuova avventura insieme alla loro amica Nilaya, fanno un viaggio emozionante attraverso l’India. Tutto ha inizio quando Bo, sentendosi diverso e fuori posto, riceve un misterioso consiglio dal nonno di Nilaya: colorare tre mandala. Da lì si apre un mondo sorprendente, fatto di indizi nascosti e messaggi segreti che conducono i protagonisti fino al maestoso Taj Mahal. Ha così inizio una straordinaria caccia ai mandala, tra paesaggi mozzafiato, animali affascinanti e antiche

rizzazione delle differenze. Temi fon-

Nel corso delle settimane di raccolta, Despar Nord organizza presso alcuni punti vendita Interspar selezionati degli appuntamenti per lo scambio di figurine.

• 5 ottobre presso Interspar Castelfranco Veneto

• 5 ottobre presso Interspar Bassano del Grappa

1 ottobre presso Interspar di Albignasego

Scuolafacendo torna in classe: sostegno concreto all’istruzione e spazio alla creatività con il contest

“Gli Eroi

del Buon Cibo”

Dal 15/9 al 19/10 ogni 10 euro di spesa nei punti vendita Despar Nord si ricevono buoni scuola da destinare agli istituti: oltre 60 premi didattici e un contest creativo sul cibo sano

Dopo il successo dello scorso anno, con oltre 11.400 premi donati a più di 2.300 scuole, Despar Nord rinnova il suo impegno con Scuolafacendo 2025/2026, il progetto nazionale a sostegno dell’istruzione. Dal 15 settembre al 19 ottobre 2025, nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar, ogni 10 euro di spesa i clienti riceveranno una bustina di figurine Stickermania contenente un “Buono Scuola” che potranno destinare a un istituto scolastico del proprio territorio. I buoni potranno essere consegnati direttamente alle scuole o caricati sul sito del progetto www.scuolafacendo.com e sull’app dedicata. In più, tramite l’App Despar Tribù sarà possibile convertire i propri Punti Cuore in ulteriori buoni fino al 16 novembre.

L’APP RADIO VENETO2 4

Per ogni Punto Cuore che i clienti convertiranno tramite l’App Despar Tribù, Despar Nord ne regalerà uno aggiuntivo.

Quest’anno Scuolafacendo si arricchisce inoltre di un’iniziativa speciale: il contest creativo “Gli Eroi del Buon Cibo”, realizza-

to in collaborazione con Le Buone Abitudini, il progetto educativo gratuito di Despar pensato per le scuole primarie e dedicato ai corretti stili di vita e alla sana alimentazione. Il concorso invita le classi a realizzare un disegno e/o un racconto il cui protagonista sia un supereroe che combatte la cattiva alimentazione, promuovendo l’importanza di una dieta sana ed equilibrata.

Le scuole, attraverso la raccolta dei buoni, avranno la possibilità di scegliere strumenti e materiali didattici da uno speciale catalogo che include oltre 60 articoli per arricchire gli ambienti scolastici e la didattica. Il progetto è rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, pubbliche e paritarie.

Con Stickermania, Scuolafacendo e Le Buone Abitudini, Despar Nord conferma il proprio impegno per scuola, territorio e comunità, valorizzando educazione, sostenibilità e attenzione alle persone.

Autunno in casa: colori caldi e atmosfere accoglienti per la nuova stagione

Con l’arrivo dell’autunno la casa cambia pelle: gli spazi tornano a raccoglierci, i colori si scaldano, i materiali puntano su comfort e naturalezza. Dopo mesi di vita all’aperto cresce la voglia di ambienti avvolgenti, da vivere con lentezza. Le tendenze del 2025 confermano il ritorno ai toni della terra – mattone, terracotta, sabbia, senape – e al verde bosco, in dialogo con beige e grigi caldi. La palette crea uno sfondo rassicurante su cui inserire accenti più intensi, come il blu notte o il bordeaux, per dare profondità a salotti e zone pranzo. I tessuti diventano protagonisti. Plaid in lana, coperte in cashmere rigenerato, cuscini in velluto e bouclé aggiungono volume e comfort tattile, mentre tende in lino pesante filtrano la luce senza chiudere gli spazi. Cresce la scelta responsabile: legni certificati, vernici a bassa emissione, rivestimenti riciclati o di origine vegetale raccontano un progetto d’interni attento all’ambiente e alla salute domestica.

L’illuminazione è la leva più efficace per cambiare atmosfera. Le giornate più corte richiedono luci calde e diffuse: lampade da tavolo e piantane con dimmer regolabile consentono di modulare l’intensità in base ai momenti – lavoro, relax, lettura – evitando zone d’ombra. Molto di tendenza le strisce LED nascoste su boiserie e retro mensole, che disegnano la stanza senza abbagliare.

Funzionalità e accoglienza si incontrano nei mobili multifunzionali: tavoli estensibili per cene improvvisate, divani modulari che si riconfigurano, poufcontenitore e scrivanie a scomparsa per chi lavora da casa. L’obiettivo è uno: ottenere flessibilità senza rinunciare al carattere. L’autunno è anche il momento per riorganizzare: svuotare, selezionare, riallestire wall system e librerie con oggetti significativi e pochi pezzi d’autore.

La natura resta protagonista. Piante robuste come ficus, monstera, felci e sansevieria portano verde e

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qualità dell’aria nelle stanze; nei balconi bastano lanterne, candele e plaid tecnici per vivere l’outdoor anche con qualche grado in meno. Un tappeto flatweave in fibra resistente protegge i pavimenti esterni e scalda visivamente l’insieme.

Infine, il fascino del second hand design: recuperare un tavolo vintage, rinfrescare una credenza con una vernice opaca o cambiare le maniglie di una cassettiera regala carattere e sostenibilità, con budget contenuti. Un mix di nuovo e riuso, classico e contemporaneo, che rende unico ogni interno.

Autunno significa rallentare e prendersi cura degli spazi. Con pochi interventi mirati – luce, tessili, ordine, verde – la casa diventa un rifugio su misura, pronto ad accogliere relazioni, lavoro e tempo per sé. In camera da letto, copripiumini in percalle e coperte stratificate danno comfort senza pesare; in cucina, note in ottone scaldano neutri. Una candela al legno di cedro firma l’ambiente con un profumo caldo.

Sicurezza smart: videocitofoni, serrature e allarmi intelligenti rendono la casa più sicura e autonoma

La sicurezza in casa non è più un lusso ma una necessità quotidiana. Oggi i sistemi di allarme sono più accessibili, semplici da installare e profondamente integrati con la domotica: si controllano da smartphone, inviano notifiche e dialogano con luci, serrature e videocamere.

Il punto di partenza è spesso il videocitofono intelligente, che permette di vedere chi suona, interagire da remoto e registrare i passaggi sospetti. A questo si affiancano telecamere interne ed esterne con visione notturna e rilevazione del movimento; i modelli più evoluti distinguono persone, animali e veicoli, riducendo i falsi allarmi. Per chi vive in condominio, mini-cam a batteria e campanelli video sono soluzioni non invasive e facili da spostare.

I kit antifurto wireless combinano sensori magnetici su porte e finestre, sensori volumetrici, sirene interne ed esterne e una centrale con SIM o connessione Internet. L’installazione è spesso alla portata di un tecnico abilitato in poche ore, senza tracce nei muri. La presenza di batteria tampone e canale cellulare garantisce continuità anche in caso di blackout o di rete assente.

Le serrature smart consentono l’accesso con codice, app o impronta, creano chiavi virtuali temporanee per ospiti e notificano ogni apertura. L’integrazione con l’illuminazione permette scenari automatici: le luci perimetrali che si accendono al passaggio, o in caso di allarme, agiscono da deterrente. Anche i sensori di perdite d’acqua, fumo e monossido si collegano alla stessa piattaforma e proteggono la casa dai rischi non intenzionali.

Un consiglio pratico: prima dell’acquisto, valutare copertura Wi-Fi, autonomia delle batterie e qualità delle app. È utile scegliere dispositivi certificati, aggiornabili nel tempo e compatibili con i principali ecosistemi domestici. Infine, non dimenticare le buone abitudini: porte e finestre chiuse, vicinato informato, niente foto delle vacanze in tempo reale. Per privacy e conformità, preferire salvataggi su cloud europei o registrazione locale su NAS; attivare l’autenticazione a due fattori e aggiornare il firmware. Utile anche segnalare l’area video e usare luci crepuscolari: spesso bastano a scoraggiare. Verifica periodica.

Piccoli gesti, grande sicurezza: come proteggere casa senza spendere troppo

Non solo impianti: a volte sono le buone abitudini quotidiane a rendere la casa più sicura

Proteggere la propria abitazione non significa per forza investire subito in impianti sofisticati. Spesso bastano abitudini semplici e costanti. La prima regola è chiudere bene porte e finestre, anche per assenze brevi, evitando di lasciare chiavi di scorta in luoghi prevedibili. Un buon rapporto di vicinato aiuta: concordare il ritiro della posta e un giro di luci nelle serate di assenza riduce i segnali di casa vuota.

Utili ed economici i timer per le lampade: programmare accensioni a orari diversi simula la presenza. All’esterno, una luce crepuscolare o con sensore di movimento illumina ingressi e camminamenti, scoraggiando gli avvicinamenti. Anche videocitofoni e campanelli intelligenti dal costo contenuto possono notificare in tempo reale passaggi sospetti. Un’attenzione speciale va ai social: meglio condividere le foto delle vacanze a posteriori, senza indicare periodi di assenza. Dentro casa, non lasciare in vista scatole di prodotti costosi, documenti o dispositivi di valore; etichettare con discrezione i pacchi da smaltire evita di rivelare nuovi acquisti. Infine, ordine e manutenzione: serrature lubrificate, infissi in buono stato e allarmi della porta basculante del garage

funzionanti fanno la differenza. Con pochi gesti mirati – luci, orari, discrezione – la sicurezza quotidiana cresce senza gravare sul budget. Password Wi-Fi e router aggiornati restano essenziali per tutti.

La casa sicura è oggi più smart: allarmi wireless, videocitofoni intelligenti e serrature digitali si integrano con la domotica e si gestiscono dallo smartphone. Sicurezza accessibile e sempre connessa

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Venerdì 26 Settembre

18:30 visita guidata a Y-40 The Deep Joy.

19:30 ingresso all’area termale con piscine e Spa.

20:30 proiezione delle animazioni più sorprendenti di Lago Film Fest tra commedia, fantascienza, sperimentale ed erotico.

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20:00 intervento musicale a tema cinema del Duo Orvieto. 20:30 proiezione de Il Barbiere Complottista di Valerio Ferrara e C’è da ridere: selezione di corti comedy italiani da LFF. Nel pomeriggio visita guidata a Y-40. Realizzazione di un micrometraggio in acqua col regista Valerio Ferrara e live podcast. www.CINETERME.com € 39 a persona

Sabato 27 Settembre - Giornata intera o solo serata Dalle 9:00 ingresso all’area termale con piscine e Spa.

18:30 DJ set a bordo piscina.

Il nuovo numero 116-117 decolla: oltre 2.000 chiamate nei primi giorni

Il nuovo servizio di assistenza sanitaria non urgente attivato in Veneto con il numero unico europeo 116-117 ha già mostrato numeri incoraggianti nei primi giorni di operatività. Dal 24 luglio, data di partenza dell’iniziativa gestita dall’Ulss 3 Serenissima presso la centrale di Mestre, sono state registrate oltre 2.000 chiamate, a dimostrazione di un bisogno reale e diffuso di un supporto medico tempestivo, ma non emergenziale. L’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha commentato positivamente l’avvio della nuova linea: “Il 116-117 risponde con rapidità e competenza alle richieste di assistenza, informazioni e supporto socio-sanitario, confermandosi un punto di riferimento per la popolazione. L’87% delle chiamate riguarda questioni sanitarie, mentre il resto è suddiviso tra richieste informative e necessità sociali. I tempi medi di

attesa, nonostante l’elevato volume di contatti, rimangono contenuti, segno di un servizio efficiente e ben organizzato.” Il progetto, nato dalla sperimentazione avviata nel distretto di Bassano del Grappa, punta ora a una progressiva estensione a tutto il Veneto, con l’attivazione di una seconda centrale a Vicenza entro giugno 2026. Secondo Lanzarin, si tratta di un vero salto di qualità per la medicina territoriale, che integra medici, operatori e servizi sociali in un unico canale coordinato, facilitando l’accesso alle cure e percorsi personalizzati per utenti fragili e non autosufficienti.

Il numero 116-117 si propone così non solo come un mezzo di risposta immediata, ma come un tassello fondamentale per rafforzare la rete di assistenza sanitaria e sociale nella regione.

Bronchiolite, in Veneto torna la campagna di prevenzione

A partire da ottobre 2025, la Regione Veneto rilancia la campagna di profilassi contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), responsabile della bronchiolite nei bambini sotto l’anno di età. Dopo l’ottimo risultato della prima edizione, l’iniziativa si estenderà anche quest’anno a tutti i neonati nati durante la stagione virale (ottobremarzo) e a quelli più vulnerabili fino ai 24 mesi. «Si tratta di un intervento preventivo fondamentale – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin – che ha già dimostrato un impatto significativo sulla salute dei bambini e sulla riduzione dei ricoveri ospedalieri». I numeri del successo: -70% di ricoveri e -79% di accessi in terapia intensiva Introdotta nel 2024 grazie all’utilizzo di un anticorpo monoclonale specifico contro il VRS, la campagna ha segnato una vera svolta. Nei mesi invernali 2024/25 i ricoveri nei bambini sotto l’anno di vita si sono ridotti da 1.154 a 345, con un calo del 73% delle giornate di degenza e una diminuzione del 79% dei passaggi in terapia intensiva neonatale. Un’adesione ampia e condivisa Nel primo anno di attivazione, sono state somministrate oltre 28.000 dosi: il 70,5% ai nati fuori stagione e l’83,5% a quelli nati nel periodo di maggiore esposizione. Un risultato reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra ospedali, pediatri di famiglia, servizi territoriali e famiglie. «La risposta dei cittadini è stata eccezionale – aggiunge Francesca Russo, Direttrice della Prevenzione regionale – segno che le famiglie riconoscono il valore della prevenzione ben strutturata». Obiettivo 2025: proteggere ancora più bambini La campagna sarà gratuita e su base volontaria, rivolta sia ai neonati che nasceranno tra ottobre 2025 e marzo 2026, sia ai bambini già nati ma considerati fragili fino ai due anni di età. La protezione offerta dall’anticorpo coprirà l’intera stagione virale, riducendo sensibilmente il rischio di complicazioni. «Siamo di fronte a un esempio virtuoso di sanità pubblica – conclude Lanzarin – che con un investimento mirato riesce a proteggere i più piccoli, ridurre la pressione sugli ospedali e offrire maggiore serenità alle famiglie».

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Sanità efficente. Tempi medi di attesa cataratta in calo grazie al Piano Straordinario 2025

Chirurgia della cataratta in ripresa: liste d’attesa in calo netto

La strategia della Regione Veneto per ridurre le liste d’attesa nel settore sanitario sta dando risultati tangibili, in particolare per quanto riguarda gli interventi di cataratta, una delle patologie più diffuse tra la popolazione anziana.

Secondo i dati presentati in conferenza stampa dal Presidente della Regione Luca Zaia, affiancato dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e dal Direttore Generale Massimo Annicchiarico, il Piano Straordinario 2025, operativo da marzo e finanziato con 1,7 milioni di euro, ha generato un incremento del 34% nel numero di operazioni rispetto all’anno precedente.

A fine 2024, i tempi medi di attesa per

un intervento alla cataratta si aggiravano intorno ai 12,5 mesi, ma l’accelerazione impressa dal nuovo piano ha già prodotto segnali positivi: a fine agosto risultavano 42.966 pazienti in lista con prescrizione ancora valida e 7.627 con prestazione scaduta. Quest’ultimo dato è in costante calo: –3,7% a giugno, –4% a luglio, –7,9% ad agosto. “Abbiamo scelto di dare una risposta forte a una patologia che colpisce soprattutto gli anziani – ha dichiarato Zaia –. In Veneto eseguiamo circa 50 mila interventi di cataratta all’anno, ovvero quasi il 10% del totale nazionale. Il nostro obiettivo è azzerare le prestazioni scadute entro la fine del 2025”. Zaia ha sottolineato anche i progressi

tecnici raggiunti dagli specialisti oftalmologi: in alcune strutture, si riesce ormai a operare entrambi gli occhi in un’unica seduta, riducendo tempi e disagi per i pazienti. L’Assessore Lanzarin ha evidenziato come l’efficienza organizzativa sia stata decisiva nel successo del piano: “Abbiamo scelto di concentrare le risorse nei modelli operativi più efficaci, evitando dispersioni. Con un investimento relativamente contenuto, siamo riusciti ad aumentare sensibilmente l’attività chirurgica, ottenendo un rapporto costi-benefici estre-

mamente favorevole”.

Se il trend positivo verrà confermato, la Regione potrebbe stabilizzare i tempi di

Sanità veneta in crisi, Manildo lancia il suo piano: “Più sicurezza, più personale, più investimenti”

Il candidato presidente del centrosinistra denuncia l’aumento delle aggressioni al personale sanitario e propone un piano straordinario per rilanciare il sistema pubblico.

La sanità pubblica veneta è sotto pressione, tra aggressioni in aumento e carenza di personale. Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra per la Regione Veneto, lancia un forte allarme e presenta un pacchetto di proposte per affrontare la crisi. «Nel 2024, solo in Veneto, si sono registrate oltre 2.500 aggressioni ai danni di medici e infer-

mieri, quasi otto ogni giorno», denuncia Manildo, sottolineando come queste violenze non siano più casi isolati ma la spia di un sistema che vacilla. La carenza di oltre 3.000 operatori sanitari, stipendi bassi e turni massacranti aggravano una situazione già difficile, spingendo molti a lasciare il servizio pubblico. Manildo propone un “piano straordinario di assunzioni” e un aumento strutturale dei fondi regionali per la sanità, equiparando il Veneto alle regioni più virtuose d’Italia. Sul fronte sicurezza, propone presidi fissi nei pronto soccorso, controlli

Farmacie dei servizi, in Veneto effettuati 30mila esami in sette mesi

In soli sette mesi, le farmacie del Veneto hanno effettuato quasi 30mila esami diagnostici, confermandosi un presidio sanitario sempre più strategico e vicino ai cittadini. Secondo i dati forniti da Federfarma, tra gennaio e luglio 2025 sono state erogate 29.551 prestazioni nell’ambito della cosiddetta “farmacia dei servizi”, un modello che unisce prevenzione, prossimità e tecnologia. I test più richiesti? In cima alla lista ci sono holter cardiaci (6.300), elettrocardiogrammi (4.864) e holter pressori (3.848). Ma a sorprendere è il numero degli screening per diabete non noto, che hanno rag-

giunto quota 7.514, segno di una crescente sensibilità verso il tema della prevenzione metabolica. Seguono i controlli per ipertensione (3.498), colesterolo (3.244) e, in misura minore, i monitoraggi dell’aderenza terapeutica, con 259 controlli per il diabete e solo 24 per la Bpco. Tra le province più attive, primeggia Verona con l’Ulss 9 Scaligera, che da sola ha totalizzato oltre 14mila esami. Al secondo posto Venezia con l’Ulss 3 Serenissima (4.016) e, sul terzo gradino del podio, Padova, dove l’Ulss 6 Euganea ha registrato 2.742 prestazioni. Seguono Vicenza (2.718), Rovigo (2.385), Veneto Orien-

tale (1.423), Pedemontana (1.313), Treviso (584) e Dolomiti (292). A supporto di questo obiettivo, Federfarma ha lanciato una campagna informativa regionale, fornendo alle farmacie materiale integrato in formato cartaceo, digitale, video e social, con focus su cinque aree principali: telecardiologia, diabete, colesterolo, ipertensione e tumore al colon retto. La campagna ha un duplice obiettivo: aumentare la consapevolezza della popolazione sui servizi gratuiti disponibili e uniformare la comunicazione tra tutte le farmacie aderenti, per garantire informazioni chiare e accessibili.

agli accessi, tecnologie di sorveglianza e risarcimenti immediati per le vittime di aggressioni, oltre a un patto nazionale tra Regioni e Ministero dell’Interno.

«Proteggere chi cura è fondamentale per ricostruire un rapporto di fiducia con la comunità», afferma Manildo, che auspica anche la valorizzazione dei percorsi di carriera, incentivi per lavorare nei territori più fragili, e un rilancio della medicina territoriale. «La salute è un diritto e il Veneto deve garantire questo diritto a tutti».

attesa sotto l’anno, con effetti importanti sulla qualità della vita di migliaia di cittadini, in particolare i più anziani.

Settembre regala molte materie prime interessanti. Prodotti estivi e autunnali, per una combinazione in grado di dare vita a ricetta molto sfiziose.

TAGLIATELLE AI FUNGHI

Un gran primo piatto facile da preparare. Con i funghi porcini o con un delizioso misto bosco, sono una ricetta classica e imperdibile della cucina d’autunno.

Ingredienti: 320 gr di tagliatelle fresche o pappardelle; 450 gr di funghi porcini; 200 ml circa di brodo vegetale; 2 spicchi d’aglio; olio extravergine; prezzemolo fresco; sale; pepe nero

Preparazione: In una padella trifolare i funghi, dopo averli puliti, con gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati per tre massimo cinque minuti. Il tempo varia a seconda della dimensione o tipologia. I funghi devono risultare carnosi e intatti. Prendere metà dei funghi e frullarli insieme al brodo vegetale fino ad ottenere una crema vellutata. Dopo aver cucinato le tagliatelle, posatele direttamente in una padella con la crema di funghi e spadellare la pasta insieme ai funghi interi e una manciata di prezzemolo tritato.

POLPETTE DI PANE PISELLI E FORMAGGI

Un’ alternativa alle classiche polpette di carne. Un piatto tipico del recupero e della cucina contadina, con un gusto molto invitante. Perfette come secondo piatto o antipasto

Ingredienti: :600gr passata di pomodoro; 300gr patate; 200gr latte; 150gr piselli freschi; 100 g pane secco; 70gr Pecorino Dop; 70 gr Asiago Dop; 70 gr Montasio Dop; 2 uova; pangrattato; timo limone; aglio; zucchero; sale; olio extravergine di olive

Preparazione:Lessare le patate e scottare i piselli in acqua bollente salata. Rosolare in una padella uno spicchio di aglio con un filo di olio. Aggiungere la passata di pomodoro, un pizzico di sale e di zucchero e cuocere il sugo a fuoco basso. Tagliare a dadini i formaggi. Scaldare il latte, fino quasi a bollore, con uno spicchio di aglio e di timo. Dopo averlo intiepidito versare il latte sul pane raffermo precedentemente tagliato a cubetti. Schiacciare le patate e mescolatele con i formaggi, i piselli e il pane; unite le uova sbattute. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo con cui formare piccole polpettine. Cucinare al forno per 10 minuti a 200° gradi. Servire con il sugo, tiepido

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TORTA AI FICHI

La torta di fichi è il modo migliore per salutare la bella stagione. Questo dolce è facilissimo da preparare e buonissimo da mangiare.

Ingredienti: 250 g farina 00; 2 uova; 70 ml olio di semi; 400 g fichi freschi; 130 g zucchero di canna; 150 ml latte; 16 g lievito per dolci; 1 limone

Preparazione: In una ciotola mettere le uova e lo zucchero e montare con le fruste elettriche fino ad avere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere il latte e l’olio di semi e mescolare nuovamente senza creare grumi. Aggiungere la scorza di limone grattate. Incorporare la farina, un po’ per volta, e amalgamare con una spatola mescolando dal basso verso l’alto. Aggiungere il lievito. Unire i fichi sbucciati e tagliati a pezzi e amalgamarli all’impasto. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata di 24 cm di diametro. Infornare la torta in un forno preriscaldato a 180 °C per 30-35 minuti.

Rubrica a cura di Sara Busato

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