laPiazza del camposampierese ovest - Dicembre 2025

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L’abbraccio del Presidente

Mattarella per i 75 anni di Medici con l’Africa

Cuamm a Padova

Camposampierese Ovest

Giovanni Manildo: “Presenza rafforzata”; due seggi per Szumski: “La nostra impresa”

Le sfide di Stefani

Nel momento in cui stiamo scrivendo si stanno completando tutte le verifiche degli eletti e poi potrà, finalmente, partire il nuovo consiglio regionale del Veneto. E dovrà essere una partenza decisamente a tutta velocità perché c’è un bilancio da approvare senza il quale l’azione amministrativa, di fatto, sarebbe fortemente rallentata se non, addirittura, in stallo.

Le sfide che attendono il neo presidente Alberto Stefani sono molte e gravose. Il Veneto che è chiamato a governare sta manifestando delle fragilità che, almeno in parte, sono inedite. Il sistema produttivo, infatti, mai come in questa fase vive inquietudini importanti. Gli indicatori, ormai da un po’ di tempo, dicono che la “locomotiva d’Italia” potrebbe fermarsi da un momento all’altro. Altro fronte particolarmente caldo è quello sanitario. In Veneto la sanità, per la qualità delle prestazioni erogate, continua a essere un’eccellenza, ma la ripresa post covid sembra essere più faticosa del previsto, tra liste d’attesa che scorrono sempre troppo lentamente e un numero crescente di cittadini che rinuncia alle cure perché non può permettersi di rivolgersi alle strutture private.

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Assemblea Confindustria: chiesta l’attenzione del Governo ma mancano autocritica e contenuti

NATALE 2025 DA VIVERE INSIEME: PROTAGONISTI

Atmosfera calda, famiglie protagoniste e tradizioni che si rinnovano. Sul fronte del turismo, il Veneto si avvia verso un inverno dinamico: la montagna resta la meta preferita, mentre arte e cultura attraggono un quarto dei visitatori

Libri e fumetti “made in Veneto” la nostra top 10 delle uscite 2025

L’assessore ai lavori pubblici Andrea Carnio conferma i l proseguimento del piano di manutenzione delle caditoie

I primi impegni e le promesse da mantenere: “Gli assessori dovranno occuparsi delle loro materie, non delle beghe politiche” REGIONE:

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Il Veneto che verrà

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

L a vittoria di Alberto Stefani segna nella nostra regione un punto di svolta soprattutto generazionale. A 33 anni, il neo-presidente entra nella storia del Veneto e dell’Italia come il più giovane governatore in carica, raccogliendo l’eredità di Luca Zaia dopo una campagna che ha delineato continuità ma anche la ricerca di nuovi stili e linguaggi, di un nuovo modo di porsi sulla scena politica, almeno in questa fase.

Servizi alle pagg. 8 e 9
Servizio a pag. 11
Servizio

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Natale l’eccellenza della

tradizione Sintoni zati sul

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presentato il Piano di Sicurezza dell’Acqua

La sicurezza dell’acqua potabile nel territorio di Vigonza e dei 16 comuni limitrofi passa ora attraverso un piano strategico di controllo e gestione del rischio. È stato infatti presentato il PSA – Piano di Sicurezza dell’Acqua – recentemente approvato per l’area del Presidio Territoriale di Vigonza, che include comuni come Resana, Trebaseleghe, Camposampiero, Campodarsego, Vigodarzere e Cadoneghe. “Il nostro è un territorio ricco di acqua di ottima qualità, costantemente controllata e a chilometro zero – ha dichiarato Flavio Frasson, presidente di ETRA –. Il PSA garantisce che ogni fase, dalla sorgente al rubinetto, sia monitorata e gestita secondo standard internazionali”. Il piano, previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e introdotto in Italia nel 2017, punta a sostituire l’approccio retroattivo basato su controlli post-evento con un metodo predittivo: identifica le aree più a rischio lungo l’intera filiera idrica e definisce le misure gestionali e infrastrutturali necessarie a mitigare eventuali criticità. Il PSA si fonda su un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto progettisti, gestori delle reti e degli impianti, laboratori e enti di controllo, coordinato dal Team Leader ing. Alberto Liberatore. L’area di riferimento conta oltre venti pozzi artesiani nella fascia delle risorgive venete, gestiti come un’unica zona di fornitura distrettualizzata per ottimizzare pressione e monitoraggio delle perdite. “Un metodo standardizzato e condiviso con gli altri gestori del Veneto – ha aggiunto il sindaco di Vigonza e presidente del Consiglio di Bacino Brenta, Gianmaria Boscaro – rende l’analisi affidabile e ci permette di salvaguardare le fonti e le reti idriche, garantendo acqua di alta qualità nelle case dei cittadini”. Il piano prevede monitoraggi continui e analisi periodiche delle fonti e della rete.

Padova Il Psa garantisce la qualità

Il Veneto che verrà

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Ora la prova è nella partita per la composizione della giunta e nelle promesse programmatiche, a partire dai piani “giovani, sociale, lavoro, ambiente” più volte richiamati, che già tracciano priorità differenti rispetto al passato. Il voto, netto e ampio nei numeri, con percentuali che certificano una larga affermazione del centrodestra, sebbene il centrosinistra abbia recuperato terreno, ha un doppio significato: legittima il nuovo corso ma mette anche in luce tensioni interne alla coalizione e il rischio di una leadership troppo dipendente da equilibri nazionali. Il giovane presidente del Veneto dovrà governare tenendo insieme ambizioni locali e logiche di partito, senza perdere la capacità di ascoltare un territorio variegato e a tratti scettico. Tocca all’opposizione farsi pungolo e stimolo affinché le criticità della nostra regione non passino sotto silenzio. La forte astensione, la più alta in assoluto, è un monito da non dimenticare o sottovalutare. Fuori dai palazzi, il cambiamento generazionale è già visibile: nelle imprese alla ricerca soprattutto di personale qualificato che verrà a mancare nei prossimi anni, nelle scuole che chiedono di modernizzare programmi e legami con il mondo del lavoro, nelle amministrazioni comunali alle prese con le difficoltà di far quadrare i conti e nuove forme di partecipazione. Ma il ricambio porta con sé criticità non banali: la necessità di costruire esperienza, il rischio di sottovalutare complessità amministrative, la tentazione di soluzioni “facili” per problemi strutturali come infrastrutture, sanità e scuola. Il Veneto che verrà non sarà automaticamente migliore solo perché guidato da una generazione nuova: servono visione a medio termine, competenze e capacità di mediazione. Occorrerà investire in formazione professionale, sostenere le PMI nella transizione tecnologica, rafforzare i servizi sociali e creare percorsi di alternanza scuola-lavoro che non siano slogan ma progetti misurabili, guardare all’ambiente con maggiore consapevolezza.

Se Stefani e la sua squadra sapranno trasformare l’urgenza del rinnovamento in progetti concreti, il Veneto potrà trarne beneficio. Altrimenti rischieremo il solito corto circuito: giovani alla guida, vecchi problemi. E il vero cambiamento resterebbe solo una promessa elettorale.

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>direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it<

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La gentilezza in cattedra: il metodo Montagna torna tra i banchi con un progetto che cresce

L a Sala Consiliare ha accolto la nuova edizione del Corso di Gentilezza, il progetto pedagogico ideato dalla giornalista vicentina Angelica Montagna e divenuto negli anni un punto di riferimento per le scuole primarie del territorio. Presenti anche gli alunni della primaria di via Aldo Moro, che hanno raccontato come il percorso abbia trasformato il modo di stare insieme in classe, rendendo più consapevoli parole, gesti e relazioni. Il volume della Montagna, distribuito gratuitamente grazie al sostegno di Maschio Gaspardo SpA, non è un semplice libro illustrato: è un itinerario costruito in capitoli agili e tematici, ognuno dedicato a un atteggiamento o a un comportamento da coltivare. Dal valore del saluto al potere delle parole gentili, dall’ascolto all’autostima, il testo guida i bambini attraverso situazioni concrete che li invitano a riflettere, scegliere, agire. Il Sindaco, aprendo gli interventi, ha ricordato come il progetto risponda a un bisogno crescente: “Viviamo in un tempo in cui la buona educazione non dovrebbe essere un optional. Dobbiamo reimparare ad essere rispettosi, empatici, attenti agli altri. Non parlo solo dei più piccoli: spesso siamo noi adulti a smarrire queste piccole grandi regole del vivere insieme”. Poi il ringraziamento alla rete che sostiene l’iniziativa: “Dietro a ogni percorso riuscito ci sono scuole attente, insegnanti appassionati e aziende che credono nella comunità”.

Il discorso dell’autrice è stato uno dei momenti più intensi. Montagna ha mostrato ai bambini come nasce un libro: dall’idea iniziale alla struttura dei capitoli, dalla scelta dei

titoli alla revisione finale. Ha raccontato che l’intuizione del Corso di Gentilezza è arrivata osservando come la paura, crescendo, renda più rigidi e meno aperti: “Da piccoli siamo naturalmente gentili. Poi, col tempo, iniziamo a difenderci e ci chiudiamo. La gentilezza non è debolezza, è forza. Ma la prima persona verso cui dobbiamo esercitarla siamo noi stessi: non possiamo donare ciò che non possediamo”. Il messaggio di Mirko Maschio, amministratore delegato di Maschio Gaspardo, ha dato ulteriore profondità all’incontro: “Viviamo immersi in comunicazioni rapide e superficiali che spesso cancellano ascolto e rispetto. Investire nei bambini significa restituire valore al futuro: la gentilezza è un seme, e se viene curato fin dall’infanzia, porta frutti per tutta la vita”. Un impegno che l’azienda rinnova con convinzione, riconoscendo nella scuola un alleato naturale per diffondere cultura e responsabilità. Ha chiuso gli interventi istituzionali l’Assessore Marzaro, promotore del progetto fin dalla prima edizione: “Le scuole accolgono sempre con grande attenzione i percorsi che riguardano benessere, educazione e cittadinanza. Oltre al Corso di Gentilezza, stiamo lavorando su uso consapevole dello smartphone e prevenzione del cyberbullismo. Strumenti e parole hanno un potere enorme: possono ferire o costruire, distruggere o creare legami”. Il momento più atteso è stato quello dedicato ai bambini: gli alunni di via Aldo Moro hanno letto poesie e riflessioni nate durante le attività. Tra tutte, una frase ha catturato genitori e insegnanti: “Una gentilezza tira l’altra, come una ciliegia

tira l’altra”.

Un’immagine semplice ma potentissima, che riassume l’essenza del progetto: educare al rispetto attraverso piccoli gesti quotidiani, perché la gentilezza, quando diventa abitudine condivisa, non resta mai isolata—si propaga, si moltiplica, genera comunità.

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Il sipario si rialza: al via la nuova stagione teatrale 2025-2026

La nuova stagione teatrale Palcoscenico 35011 – Si apre il sipario! è pronta a riportare il grande teatro al Cinema Teatro Aurora con una programmazione ricca, trasversale e di alto livello. La rassegna, organizzata dalla Città di Campodarsego e da Arteven – Circuito Multidisciplinare del Veneto, con il sostegno di numerosi sponsor locali, proporrà sette spettacoli da novembre 2025 a marzo 2026, tra prosa, comicità, musica e narrazione.

Nel corso della presentazione, l’Assessore alla Cultura Fabio Marzaro ha sottolineato il successo crescente del format: “In quattro anni siamo riusciti a fidelizzare il pubblico. Abbiamo già raggiunto numeri molto alti: lo scorso anno gli abbonamenti erano 370, quest’anno potremmo superare quota 380. Questo significa che il pubblico ci dà fiducia e riconosce la qualità della proposta”. Un risultato possibile grazie anche alla scelta – confermata dall’Amministrazione – di mantenere prezzi accessibili, per garantire che il teatro resti un luogo aperto a tutti. Il Sindaco ha evidenziato l’investimento

compiuto in questi cinque anni: “Abbiamo puntato molto sulla cultura e sul valore del teatro dal vivo. Il livello degli artisti è cresciuto e gli abbonamenti testimoniano l’apprezzamento del pubblico. Su 430 posti, l’anno scorso ne abbiamo coperti quasi 380: una risposta straordinaria”. Il primo cittadino ha inoltre ricordato l’importanza di una sala più ampia: “Siamo fiduciosi che l’auditorium da 650 posti possa tornare disponibile: per una città come la nostra sarebbe fondamentale per ampliare l’offerta e accogliere un pubblico ancora più numeroso”. A seguire è intervenuta Arteven, che ha presentato il cartellone nel dettaglio. A gennaio arriveranno la storia delle Giovinette, la prima squadra femminile italiana, e l’applaudito A Mirror, spettacolo di teatro-nel-teatro con Ninni Bruschetta e Claudio Gregori. Il 20 febbraio salirà sul palco Ezio Greggio con Una vita sullo schermo, mentre la stagione si chiuderà il 6 marzo con Contrazioni pericolose, commedia brillante con Rocío Muñoz Morales, Giorgio Lupano e Gabriele Pignotta. Fondamentale anche il ruolo degli

sponsor, ringraziati pubblicamente per il loro contributo. “Sostenere la cultura significa sostenere la comunità”, ha sottolineato l’Assessore Marzaro, ricordando che il loro supporto permette di contenere i costi e ampliare l’accessibilità. Con un mix di qualità artistica, partecipazione del pubblico e sinergia tra istituzioni, aziende e professionisti dello spettacolo, Campodarsego si prepara così a una stagione teatrale che promette emozione, riflessione e divertimento, confermando Palcoscenico 35011 come uno degli appuntamenti culturali più attesi e partecipati del territorio.(el .s.)

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Natale da vivere/1. Teddy Bear, circo e laboratori in piazza e il concorso “Natale in Valigia” con premi per grandi e piccini

Creatività, tradizione e divertimento: il Natale prende vita a Campodarsego

Campodarsego si prepara a immergersi nella magia del Natale con il ritorno di “Natale in Piazza”, l’atteso appuntamento che ogni anno anima il cuore della città con iniziative dedicate a famiglie, bambini e appassionati delle tradizioni natalizie. Domenica, a partire dalle 14.30 in Piazza Europa, l’atmosfera si accenderà grazie all’arrivo dei dolcissimi Teddy Bear, pronti ad accogliere i visitatori con sorrisi, abbracci e foto ricordo. L’intera piazza si trasformerà venerdì 21 dicembre in un piccolo villaggio delle feste: nei gazebo riscaldati prenderà vita il Circo di Natale, con spettacoli e giochi pensati per intrattenere grandi e piccini. Non mancheranno i laboratori creativi, dove i bambini potranno realizzare decorazioni, biglietti augurali e le immancabili ultime letterine da consegnare direttamente a Babbo Natale, presente per ascoltare desideri e richieste. Un ambiente raccolto,

caloroso e a misura di famiglia, pensato per donare un pomeriggio di spensieratezza alla comunità. Tra i momenti più attesi della giornata ci sarà anche la mostra e premiazione del concorso “Natale in Valigia”, aperto a partecipanti di tutte le età, residenti e non. Il contest, ormai diventato una tradizione, invita a realizzare mini presepi e mini villaggi natalizi, opere creative racchiuse in dimensioni contenute — circa 60 centimetri — ma capaci di raccontare storie, atmosfere e simboli delle festività. I materiali sono completamente liberi, con una preferenza per elementi naturali o di riciclo, per valorizzare originalità e sostenibilità. Le iscrizioni al concorso dovranno essere inviate tramite l’apposito modulo entro mercoledì 17 dicembre alle ore 12, mentre la consegna delle opere è prevista per sabato 20 dicembre, dalle 15 alle 17.30, presso la Sala Consiliare del Comune. Le creazioni verranno poi

esposte il 21 dicembre in Piazza Europa, dove la giuria valuterà i lavori e proclamerà i vincitori nel corso della manifestazione “Natale in Piazza”. Ricchi i premi messi in palio. Per la categoria adulti, Padovana Macinazione offre buoni spesa da 200, 150 e 100 euro per i primi tre classificati. Per la catego-

ria ragazzi, Angolo di Carta mette a disposizione buoni per materiale scolastico da 100, 75 e 50 euro. A tutti i partecipanti presenti alla premiazione verrà inoltre donato un dolce omaggio come riconoscimento dell’impegno e della creatività. “Natale in Piazza” si conferma così un evento capace di unire la

Turismo invernale: montagna e ricerca di qualità trainano le scelte dei viaggiatori

Il turismo veneto si prepara a una stagione invernale positiva, sostenuto da tendenze che confermano la solidità del settore e l’attrattività della regione. Secondo un recente sondaggio, il 31% degli intervistati sceglierà il Veneto come meta per le proprie vacanze, mentre oltre la metà opterà per altre destinazioni italiane e un 40% guarderà all’estero. Per l’inverno, la montagna si conferma protagonista: il 57% degli intervistati indica le località montane come prima scelta, premiando comprensori attenti alla qualità dei servizi, alle attività outdoor e alla sostenibilità ambientale. Le città d’arte ottengono invece il 25% delle preferenze, a testimonianza della forza del patrimonio culturale veneto e della capacità dei centri storici di attrarre visitatori anche nei mesi più freddi, grazie a musei, eventi e iniziative dedicate. Tra le motivazioni che guidano la scelta,

la ricerca di tranquillità, qualità della vita e relax emerge come fattore determinante per il 58% dei vacanzieri. Un orientamento chiaro, che invita gli operatori del settore a puntare su accoglienza personalizzata, benessere, cura dei dettagli e proposte su misura, elementi sempre più centrali nella competitività delle destinazioni. Per quanto riguarda l’ospitalità, bed & breakfast (32%) e hotel (29%) guidano le preferenze, mentre gli appartamenti turistici si attestano al 17%. La predominanza delle prenotazioni online, che raggiungono il 76%, conferma l’importanza strategica della presenza digitale, anche se un 14% continua a rivolgersi alle agenzie tradizionali, riconoscendo il valore della consulenza esperta. Un quadro complessivo che conferma come il turismo invernale veneto continui a crescere puntando su qualità, autenticità e servizi evoluti.

comunità, valorizzare i talenti locali e ricreare quel clima di calore e condivisione che solo il periodo natalizio sa offrire. Campodarsego, ancora una volta, si prepara a vivere una festa all’insegna della tradizione, della fantasia e dell’entusiasmo di grandi e piccini.

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Natale da vivere/2. Il 70% punta a moda e accessori, beauty e ristorazione registrano un boom

Inverno 2025, Veneto in ripresa: qualità e negozi fisici guidano i consumi

Un inverno di consumi vivace, con i veneti pronti a rimettere mano al portafoglio e a scegliere – sempre più consapevolmente – dove e come investire il proprio budget. È la fotografia scattata dall’indagine 2025 di Confcommercio Veneto e Unioncamere del Veneto, realizzata nel mese di novembre su un campione di 600 residenti. Il periodo osservato abbraccia l’intero trimestre caldo per il commercio: dal Black Friday alle festività natalizie, fino ai saldi invernali. Ne esce un Veneto attivo, selettivo, orientato alla qualità e, soprattutto, fedele ai negozi fisici. Un segnale che, per il commercio regionale, rappresenta una boccata d’ossigeno e un invito a cogliere l’occasione.

Il 70% dei veneti metterà in agenda acquisti legati ad abbigliamento, calzature e accessori: un evergreen dell’inverno che continua a trainare il mercato. Subito dietro, la ristorazione e gli eventi enogastronomici, che attraggono il 67% del campione. Molto forte l’area del benessere: il 64% dichiara intenzioni di spesa in trattamenti, fitness e cura della persona. Il settore librario mantiene un robusto 55%, mentre circa quattro veneti su dieci investiranno in articoli per la casa. Gli sportivi – e i regali sportivi – coinvolgono invece il 39%.

Il clima, rispetto allo scorso anno, è sensibilmente più fiducioso. Il segmento beauty-wellness registra un vero boom: l’82% degli intervistati prevede di mantenere o aumentare il budget rispetto al 2024. Stesso risultato per la ristorazione, sempre più centrale nelle abitudini del tempo libero. Libri e abbigliamento rimangono solidi punti fermi: l’81% manterrà o aumenterà la spesa per il settore librario, il 77% per il fashion. Il dato forse più interessante per il commercio arriva dalla preferenza netta per la qualità: il 61% dei consumatori sceglie prodotti migliori anche a fronte di costi più alti. La tendenza cresce con l’età: l’82% degli over 65 seleziona la qualità come criterio prioritario, mentre nella fascia 30-44 anni la percentuale si attesta comunque al 57%. Un orientamento che favorisce il commercio specializzato, l’artigianato, le botteghe che offrono servizio e competenza: un patrimonio che il territorio veneto continua a riconoscere come valore. Il 67% degli intervistati farà acquisti nei negozi tradizionali contro il 33% dell’online. Una prevalenza che non stupisce, ma che colpisce nella sua distribuzione: 64% sceglierà negozi di periferia; 36% punterà ai centri storici Due mondi da presidiare con strategie diverse: da un

le vie del centro, dove atmosfera e unicità fanno la differenza; dall’altro le aree commerciali ad alta affluenza, che intercettano le esigenze di rapidità e praticità. Guardando ai saldi alle porte, emergono fasce di spesa molto differenziate. Sotto i 100 euro troviamo libri, benessere e articoli sportivi. Il settore food & wine (58%) e l’abbigliamento (57%) si collocano invece nel range dei 100-500 euro, con ampi margini per i negozi. Oltre 1.000 euro per il 31% di chi programma viaggi; il 30% per l’elettronica; il 25% per gli articoli di lusso Lo scontrino medio stimato: 217 euro per l’abbigliamento, 183 per le calzature e 172 per gli accessori. Numeri che confermano una disponibilità economica consistente, sebbene selezionata.

Sara Busato

Villa del Conte accende la magia fino al grande arrivo della Befana

Il calendario di “Illumina il Natale 2025” entra nel vivo con una serie di appuntamenti che accompagneranno famiglie, giovani e bambini in un percorso festoso tra tradizione civile, letture animate, laboratori creativi e antichi riti della comunità. Sabato 13 dicembre, quando nella Sala Consiliare del municipio si terrà un momento particolarmente significativo per la vita civica del paese: la consegna della Costituzione e dei buoni spesa ai neo–diciottenni della classe 2007. Un gesto simbolico che segna l’ingresso dei ragazzi nella cittadinanza adulta, rinnovando il legame con le istituzioni locali. Il clima familiare e fiabesco del Na-

tale torna protagonista venerdì 19 dicembre, alle 17:30, nella Biblioteca Comunale con “La cena di Natale dei pupazzi”, un pomeriggio di letture animate pensato per i più piccoli, che potranno immergersi in racconti e atmosfere d’inverno. Il weekend successivo si apre con un’altra giornata dedicata ai bambini. Sabato 20 dicembre, sempre in Biblioteca, alle ore 10:00 prenderà vita un laboratorio creativo, seguito nel pomeriggio, alle 16:00, dallo spettacolo di giocoleria del Folletto Smilzo, che porterà all’Oasi Vallona un mix di giochi, acrobazie e il tradizionale “fuoco di Natale”, molto atteso dalle famiglie. Il cartellone natalizio si chiuderà

con due appuntamenti nel segno dell’Epifania. Martedì 6 gennaio 2026, all’Oasi Vallona, è prevista alle ore 17:00 la tradizionale Festa della Befana, con consegna delle calze e bevande calde per grandi e piccoli. Poco prima, alle 16:30, ad Abbazia Pisani, il Circolo Noi ospiterà la benedizione dei bambini, cui seguiranno il suggestivo falò del pan e vin e l’atteso arrivo della Befana, in una cornice che unisce religiosità popolare e festa collettiva. Un programma ricco, pensato per valorizzare la comunità, riunire le famiglie e mantenere vive le tradizioni locali, accompagnando Villa del Conte fino all’ultimo bagliore delle festività. (s.b.)

L’indagine 2025 di Confcommercio Veneto e Unioncamere mostra un inverno di consumi vivace: i veneti acquistano soprattutto abbigliamento, ristorazione, benessere e libri, privilegiando qualità e negozi fisici

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San Giorgio delle Pertiche

Lavori pubblici. Nel frattempo, sul resto del territorio, proseguono lavori di manutenzione

L’ex Tosato diventa piazza e parcheggio per la nuova scuola

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ono settimane intense a San Giorgio delle Pertiche sul fronte delle opere pubbliche, tra interventi di riqualificazione urbana, miglioramenti della viabilità e lavori programmati per la rete idrica. Le iniziative coinvolgono in particolare la frazione di Arsego e il centro capoluogo come hanno spiegato il sindaco Daniele Canella e l’assessore ai lavori pubblici Andrea Carnio. Tra i progetti più significativi annunciati nei primi giorni di ottobre ci sono la riqualificazione del centro di Arsego, affianco alla nuova scuola elementare in costruzione.

Grazie all’acquisizione del condominio “ex Tosato”, un edificio ormai in disuso da circa un anno, sarà possibile procedere alla sua demolizione e a trasformare l’area in un nuovo spazio pubblico. L’acquisto è costato 290mila euro e si rivelerà strategico per la realizzazione di un parcheggio da una ventina di posti auto e la creazione di una piccola piazzetta, pensata soprattutto per migliorare l’accessibilità alla scuola, al Palasport e all’Auditorium. La nuova area di sosta si svilupperà lungo via Roma, fungendo da nodo di collegamento per i principali servizi della frazione.

Il sindaco ha sottolineato l’importanza dell’operazione: “Siamo riusciti ad acquisire l’edificio tramite un accordo pubblicoprivato, grazie a una permuta e a una compensazione economica destinata ai precedenti proprietari. È un motivo di grande soddisfazione, perché ci permetterà di completare la piazza così come l’abbiamo immaginata, integrando la nuova organizzazione degli spazi prevista in seguito ai lavori della scuola elementare”. Canella ha confermato anche la tempistica delle opere: “I lavori alla scuola termineranno nell’estate del prossimo anno e, da settembre 2026, gli alunni potranno entrare in una struttura completamente rinnovata, con una nuova palestra, un nuovo auditorium e, appunto, un nuovo parcheggio al servizio del plesso”.

Di pari passo, a metà ottobre, è stato annunciato l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria della rete idrica nel centro di San

Giorgio delle Pertiche, a cura di Etra S.p.A.. L’intervento, durato un mese, ha coinvolto diverse arterie importanti: via Roma, via Montegrappa, via Verdi e via Tergola. Anche sul fronte della pulizia delle caditoie, proseguono i lavori come ha spiegato l’assessore Andrea Carnio a novembre, ribadendo l’impegno costante dell’ente con cadenza mensile. “Questo lavoro viene gestito in modo dinamico, intervenendo dove le necessità sono più evidenti. Ottimizziamo le risorse e allo stesso tempo garantiamo risposte rapide ed efficaci”.

L’assessore ha ricordato come la corretta manutenzione delle caditoie rappresenti una delle azioni più importanti per la prevenzione del rischio idrogeologico,

un tema particolarmente sensibile per i territori di pianura in occasione delle piogge autunnali e invernali.

Il tour della LILT ha fatto tappa in città Ha fatto tappa anche a San Giorgio delle Pertiche il Tour della Prevenzione della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori).

L’iniziativa si è svolta sabato 25 novembre presso il Centro Civico Oriana Fallaci, non solo con l’obiettivo di sensibilizzare ma anche per fare prevenzione con visite gratuite rivolte sia a donne che a uomini. Dalle 9.30 alle 13.30 i cittadini residenti hanno potuto accedere ai controlli (urologici e senologici) semplicemente prenotandosi, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Non solo: alle 10 il dott. Calabrò ha tenuto un incontro informativo sulla prevenzione

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urologica. Soddisfatta l’amministrazione che per voce dell’assessora alle politiche sociali Stefania Pierazzo ha commentato: “Un sentito ringraziamento ai medici per aver donato il loro tempo, la loro professionalità e la loro competenza a servizio dei cittadini, per questa fondamentale attività di prevenzione e sensibilizzazione”. “Un doveroso ringraziamento a tutti i volontari LILT Padova, che hanno permesso l’ottima riuscita della mattinata” ha continuato l’assessora. “Una mattinata preziosa, che ha ribadito quanto la prevenzione sia uno strumento fondamentale per la salute di tutti” ha concluso Pierazzo. Il Tour della Prevenzione è uno dei progetti chiave di LILT Padova, con il quale LILT porta la prevenzione oncologica gratuita sul territorio di Padova e Provincia, il più vicino possibile alle persone, spiega l’ente pubblico senza fine di lucro. “Il Tour della prevenzione rappresenta un’importante opportunità per tutti i cittadini della provincia di Padova di accedere a servizi di prevenzione oncologica di alta qualità, gratuitamente e in modo accessibile”. Simbolo dell’iniziativa, per comunicare in modo efficace l’importanza di fare prevenzione sia per uomini che per donne, due fiocchi colorati, uno blu, uno rosa. (a.b.)

Inaugurato il nuovo percorso ciclopedonale “Tergola”

Èstato inaugurato il nuovo percorso cicloturistico lungo il fiume Tergola, in un tratto che va dai comuni di San Giorgio delle Pertiche a Santa Giustina in Colle. Il sentiero ciclopedonale segue il corso d’acqua tangendo il territorio sangiorgese a Torre di Burri, davanti alla suggestiva Chiesetta della Madonna delle Acque, un luogo simbolico e al quale la comunità è profondamente legata, e prosegue snodandosi tra la campagna veneta. Al taglio del nastro ha partecipato l’amministrazione comunale al gran completo, con il sindaco Daniele Canella che ha dichiarato: “Insieme ad assessori e consiglieri, ai gruppi ciclistici sangiorgesi e a diversi cittadini, abbiamo condiviso il primo taglio del nastro, che ha segnato l’avvio ufficiale del percorso dal lato pertichese”. Per collaudare il tragitto, amministratori e cittadini hanno proseguito in bicicletta lungo gli argini arrivando fino a Santa Giustina in Colle, dove – al parco attrezzato lungo ma ciclabile TrevisoOstiglia, a pochi metri dall’incrocio con il nuovo tracciato del Tergola – si è svolta l’inaugurazione ufficiale. Presenti il presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese Valter Gallo e il sindaco Moreno Giacomazzi assieme all’ammini-

strazione, alle autorità e ai rappresentanti delle due comunità presenti. “Questa opera non è solo infrastruttura pubblica, ma un segno concreto di attenzione all’ambiente, mobilità sostenibile, sport, sviluppo socioeconomico e comunità. Un invito a vivere i nostri argini con lentezza, riscoprendo paesaggi e luoghi che raccontano la bellezza del territorio” ha proseguito Canella. “Un progetto che non è stato semplice da portare a compimento, tante difficoltà, non solo tecniche organizzative ma anche

per l’acquisizione delle aree ma oggi siamo qua, per fare festa e per ribadire che l’interesse pubblico è quello di realizzare opere come questa” ha concluso il sindaco di San Giorgio. Seguendo il nuovo percorso Tergola è possibile ricongiungersi alla Treviso - Ostiglia, il più lungo tratto ciclopedonale Veneto, pressoché ultimato dopo anni di lavori. Il percorso è stato realizzato grazie al contributo delle due amministrazioni, della Regione Veneto e della Federazione.

Andrea Benato

Arsego ricorda il Carabiniere

Bernardello

È stato celebrato anche nel suo paese natale il lutto per la scomparsa del Carabiniere scelto Davide Bernardello, morto durante il servizio nel veronese lo scorso ottobre. Il fatto ha profondamente scosso la comunità, tanto da fermare anche i fuochi d’artificio durante l’ultima serata della Fiera di Arsego, la frazione dove il militare era cresciuto.

“Un giovane coraggioso, esempio di dedizione e altruismo, che lascia un vuoto profondo nella nostra comunità” si legge in una nota dell’amministrazione.

Per ricordare il Carabiniere, il sindaco Daniele Canella ha proclamato quattro giorni di lutto cittadino con bandiere a mezz’asta. “Era fidanzato con Marika ed era originario di Arsego anche se negli ultimi due anni era vissuto a Vigodarzere. Si era arruolato nel 2014 prima nell’Esercito e poi nell’Arma, in servizio a Caprino Veronese e poi a Padova dove faceva parte del Norm” ha ricordato l’ex presidente della Regione, che ha preso parte assieme alle più alte istituzioni (tra cui il presidente Mattarella) al funerale, celebrato presso la basilica di Santa Giustina, a Padova, il 17 ottobre scorso. (a.b.)

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NATALE A PADOVA

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SOTTO UN CIELO DI MERAVIGLIE

Un viaggio tra arte, turismo e valorizzazione del territorio.

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Rovigo, l’arte che fa sognare: a Palazzo Roverella la magia fotografica di Rodney Smith

Verona, Mantova, Ferrara, Torino, Milano e Venezia. Un flusso costante che ha trasformato Rovigo in una meta d’arte apprezzata

Accanto alle grandi rassegne dedicate alla fotografia e all’arte tra Otto e Novecento, Palazzo Roncale propone mostre gratuite che raccontano storie e personaggi del Polesine. Figure sorprendenti come Cristina Roccati, terza donna laureata al mondo, o l’esploratore Giovanni Miani, che partì alla scoperta delle sorgenti del Nilo. È un percorso culturale che arricchisce e incuriosisce, complementare alle grandi mostre di

Rodney Smith: eleganza, surrealismo e poesia della luce

La nuova mostra apre una finestra su un

Tra eleganza, immaginazione e poesia visiva, Rovigo accoglie una delle mostre più raffinate della stagione culturale italiana: “Rodney Smith. Fotografia tra reale e surreale”, la prima grande esposizione dedicata al celebre fotografo newyorkese nel nostro Paese. Un evento promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi, che conferma il ruolo ormai consolidato della città polesana come punto di riferimento nel panorama espositivo nazionale.

gurazione – l’esposizione rappresenta un

Rovigo capitale culturale: vent’anni di grandi mostre

Da quasi vent’anni, Palazzo Roverella e Palazzo Roncale attraggono visitatori da tutta Italia. «Rovigo è una piccola città, di 45 mila abitanti, ma con alcune esposizioni siamo riusciti a superare gli 88 mila visitatori», spiega Alessia Vedova di Fondazione Cariparo. I dati parlano di un pubblico che arriva non solo dal Veneto, ma anche da

La rassegna invita alla contemplazione, alla meditazione, alla scoperta di una sensibilità rara. Il pubblico sta rispondendo con entusiasmo.

Quando l’arte diventa motore di sviluppo

Il successo delle mostre non risponde solo a un obiettivo culturale, ma a una visione

ma ha intuito che l’arte può diventare un volano economico importante», sottolinea Vedova. È il caso di Rovigo, riscoperta negli ultimi anni per le sue atmosfere autentiche, la gastronomia locale, la vicinanza a luoghi unici come il Delta del Po, Fratta Polesine con Villa Badoer e la Casa Museo Matteotti, i percorsi fluviali e la splendida Rotonda, capolavoro seicentesco custodito nel cuore della città. Sono elementi che rendono Rovigo una

meta ideale per lo slow tourism, un turismo lento e consapevole che invita i visitatori a fermarsi più giorni, riscoprendo gusti, tradizioni e bellezze che altrove rischiano di perdersi nella frenesia. La mostra dedicata a Rodney Smith non è soltanto un evento culturale, ma un’esperienza emotiva che immerge il visitatore in un mondo sospeso tra realtà e fantasia. È un’occasione preziosa per scoprire – o riscoprire – Rovigo, una città che grazie alla visione della Fondazione Cariparo continua a crescere, innovare e aff ascinare.

Economia. Un progetto di eccellenza per il territorio

Nasce il nuovo Distretto del Commercio

Riconosciuto con il punteggio più alto dalla Regione Veneto, il Distretto “Il Territorio al Centro” vede Santa Giustina in Colle come motore della governance. Oltre 70 adesioni, un manager dedicato e nuove agevolazioni fiscali sostengono imprese, innovazione e rigenerazione urbana in sinergia con Villa del Conte

ÈSanta Giustina in Colle il fulcro del nuovo Distretto del Commercio “Il Territorio al Centro”, riconosciuto dalla Regione Veneto e premiato con il punteggio più alto tra tutti i distretti approvati nell’anno. Il Comune, capofila dell’iniziativa e promotore dell’intero progetto, ha saputo costruire una proposta solida, coordinare un partenariato vasto e orientare le politiche locali verso una strategia di sviluppo condivisa che coinvolge anche Villa del Conte. In Veneto i Distretti del Commercio sono considerati strumenti fondamentali per la rigenerazione urbana e il rilancio dei centri abitati: modelli collaborativi in cui amministrazioni, imprese e cittadini lavorano insieme per aumentare attrattività, qualità urbana e competitività economica. In questo scenario

Santa Giustina in Colle si distingue per aver impostato un percorso chiaro e lungimirante, capace di mettere in rete associazioni, attività economiche e realtà sociali. La centralità del Comune è emersa con forza anche nella prima riunione del Tavolo di Partenariato, tenuti a fine novembre proprio a Santa Giustina. Durante la seduta sono stati presentati il Manager del Distretto, dr. Mauro Cinefra, e il cronoprogramma per il prossimo triennio, confermando il ruolo guida del Comune nel coordinare le linee operative e nel facilitare la collaborazione fra i diversi attori locali. Le adesioni hanno già superato quota settanta, segnale di un territorio attivo e pronto a cogliere le nuove opportunità.

La leadership di Santa Giustina in Colle si traduce anche in misu-

re concrete a favore delle imprese. Con la delibera del 27 ottobre 2025, il Comune ha introdotto una riduzione del 30% dell’imposta sulla pubblicità e del 30% del canone di occupazione del suolo pubblico per pubblici esercizi e attività artigianali di servizio. Si tratta delle prime agevolazioni collegate al Distretto, pensate proprio per sostenere subito le attività locali e incentivare la partecipazione alla

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nuova rete commerciale. Parallelamente, il riconoscimento regionale permette di accedere ai finanziamenti messi a disposizione dai bandi dedicati ai distretti, che negli ultimi anni hanno sostenuto interventi di ammodernamento dei negozi, digitalizzazione, sicurezza, rigenerazione urbana ed eventi di animazione territoriale.

“Il Territorio al Centro” nasce dunque sotto la guida decisa di Santa

Giustina in Colle, che si conferma protagonista della progettazione e della governance del Distretto. Una leadership che unisce visione strategica, attenzione al commercio di prossimità e capacità di attivare collaborazioni, con un obiettivo chiaro: rafforzare la vitalità dei centri urbani e costruire un territorio più attrattivo, competitivo e coeso.

Elena Scapin

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Prosegue la manutenzione della rete idraulica sul territorio

Continuano gli interventi programmati di manutenzione di fossi e scoli per favorire il deflusso dell’acqua piovana. Lavoro sinergico di provincia, comune e Consorzio di Bonifica Acque Risorgive per evitare che gli allagamenti avvenuti in passato si ripetano

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il mese di ottobre con lo sfalcio della vegetazione e la rimozione dei sedimenti accumulati sul fondo dei fossi mediante l’utilizzo di apposite ceste. “Queste attività rappresentano un’importante azione di prevenzione idraulica, fondamentale la sicurezza del territorio e dei cittadini” ha aggiunto la prima cittadina.

ono iniziati alcuni lavori di manutenzione della rete idraulica sul territorio comunale. Ne ha dato notizia la sindaca Antonella Argenti, illustrando ai cittadini gli interventi in atto e l’importanza delle opere per prevenire allagamenti. Tra i lavori eseguiti si annovera, in particolare, la sostituzione di un pozzettone sulla canaletta Berton, lungo la SP 46 (Via Maso), a cura della Provincia di Padova. “A seguito delle verifiche effettuate dal comune di Villa del Conte insieme al Consorzio di Bonifica Acque Risorgive” - spiega la sindaca - “è emersa una importante ostruzione che impediva il corretto deflusso delle acque durante le piogge abbondanti. Nei prossimi mesi proseguiranno gli interventi di manutenzione della rete idraulica nel nostro territorio. Ricordiamo a tutti i cittadini l’importanza di una manutenzione costante degli scoli privati, fondamentale per prevenire allagamenti e garantire il buon funzionamento del sistema di deflusso delle acque. Ringraziamo la Provincia di Padova ed il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, per la preziosa collaborazione e confidiamo di risolvere definitivamente un annoso e complesso problema, a vantaggio dei residenti e degli avventori della strada”.

I lavori sono proseguiti per tutto

Seguendo il crono-programma annunciato a febbraio, dovrebbe poi essere eseguito un intervento di manutenzione straordinaria sul bacino di laminazione presente nella zona industriale di via Maestri del Lavoro, per garantire la sua piena efficienza. Complessivamente sono stati stanziati 65 mila euro dal comune per interventi volti a rafforzare la sicurezza idraulica della cittadina. Alle opere si aggiunge l’importante regolamento comunale (presentato e spiegato

pubblicamente a fine maggio) in vigore da qualche mese che impone ai privati di tenere puliti i fossi privati ed eseguire altre opere di manutenzione.

I primi risultati del lavoro di prevenzione sembrano essersi visti ad agosto, quando malgrado le forti piogge di fine mese e l’allerta meteo diramata non sono state evidenziate criticità sul territorio. “Villa del Conte dimostra ancora una volta il suo impegno a favore della sicurezza e del benessere dei propri cittadini, affrontando in modo concreto e tempestivo le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla gestione dei diversi corsi d’acqua che caratterizzano il nostro territorio, un’attenzione solida dopo gli eventi atmosferici infausti dello scorso anno” ha dichiarato Argenti.

Andrea Benato

Don Renzo Rizzato diventa cittadino onorario

È stato un consiglio comunale particolare quello di qualche settimana fa. Oltre ai consueti argomenti all’ordine del giorno, a prendere parte ai lavori è stato un ospite speciale per un’occasione speciale. Nel corso della riunione è stata infatti consegnata la cittadinanza onoraria a Don Renzo Rizzato in occasione della festa per il sessantesimo anniversario di sacerdozio. Presenti al consiglio, oltre alla sindaca Antonella Argenti e agli amministratori, anche i parenti di Don Renzo e Don Alberto. “Le motivazioni che hanno portato a questa scelta, riportate nella delibera, sottolineano la dedizione e l’impegno che per oltre vent’anni Don Renzo ha riservato alla nostra comuni-

tà, promuovendo progetti di coesione sociale e contribuendo alla nascita di nuove strutture e spazi di incontro per i giovani e per le famiglie” ha spiegato Argenti. Il consiglio comunale è stato “solo” una delle tappe del ritorno di Don Renzo a Villa del Conte. Qualche giorno prima, in chiesa, nel corso di una cerimonia di benedizione

di diversi anniversari di matrimonio, aveva ricevuto una targa commemorativa dell’amministrazione e in quell’occasione aveva espresso commozione e il desiderio di rincontrare tante persone che avevano accompagnato il suo percorso pastorale negli anni ’80. La stessa commozione è trapelata durante il consiglio comunale quando Don Renzo si è mostrato emozionato e riconoscente, accogliendo con gratitudine il riconoscimento conferito a nome di tutta la cittadinanza. “Da questa sera, Don Renzo è un nostro concittadino. Buona continuazione e tanta salute, che le sue preghiere possano sempre proteggere tutti i comitensi e gli abatini” ha concluso la prima cittadina. (a.b.)

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Taglio del nastro. Quattro casette con libri, nuovo albero solare a Led

Inaugurata la Biblioasi: letture all’aperto e impegno degli Alpini

Èstata inaugurata la nuova “Biblioasi” a Villa del Conte, un’area dedicata al relax e alla lettura. Promotori dell’iniziativa gli Alpini della sezione locale che da tempo si occupano della cura dell’Oasi Vallona dove il nuovo progetto ha trovato casa. “Questa mattina ho partecipato con la consigliera delegata alle associazioni Cristina Garbuio e la consigliera delegata all’Istruzione Chiara Bertin, alla cerimonia di inaugurazione della Biblioasi, ovvero della nuova biblioteca all’aperto costituita da quattro casette di legno ciascuna contenente libri, disponibili per la lettura in loco o anche per il prestito temporaneo” ha commentato la sindaca Antonella Argenti. “Insieme alla Biblio Oasi, è stata inaugurata anche la nuova illuminazione a LED dell’albero solare, simbolo del nostro impegno per un’illuminazione pubblica più efficiente, moderna e attenta all’ambiente. Una luce nuova che valorizza lo spazio urbano e rende questo luogo ancora più accogliente, anche nelle ore serali. Un ringraziamento va al Gruppo Alpini, anima e manutentori del nostro parco ed in particolare all’alpino Sergio Zaminato, che ha fortemente voluto e promosso questa iniziativa, che hanno ancora una volta dimostrato il loro legame con la comunità e l’attenzione al bene condiviso. Vi invitiamo a visitare la BiblioOasi, scoprire un libro, sedervi all’ombra dell’albero illuminato e vivere questo nuovo spazio pensato per tutti” ha aggiunto Argenti. Nel mese di ottobre gli Alpini sono stati protagonisti di un altro importante momento di crescita per la comunità. A inizio mese l’amministrazione comunale, con la consigliera Garbuio, ha partecipato in Oasi Vallona alla consegna delle tessere degli Alpini ai giovani del territorio che hanno preso parte al Camposcuola alpino. “È stato un momento carico di significato: questi giovani, dopo aver vissuto un’esperienza unica, fatta di valori, disciplina, collaborazione e spirito di servizio, entrano a far parte della grande famiglia degli Alpini. La tessera che hanno ricevuto è un simbolo di appartenenza a una comunità vera, che sa rimboccarsi le maniche e agire per il bene comune. Sapere che questi semi sono stati piantati nei nostri ragazzi, è un

messaggio di speranza per il futuro” spiega Argenti. “Un sentito grazie al Gruppo Alpini per l’esempio che offrono ai nostri giovani, per la memoria che custodiscono con orgoglio e trasmettono con passione. Complimenti a questi fantastici ragazzi, in particolare a Tonietto Alessandro e Giovinazzo Lisa, che resteranno nel gruppo di Villa del Conte e ai loro genitori che hanno supportato e reso possibile questa preziosa esperienza” ha aggiunto la sindaca, che nel corso della serata ha consegnato ai ragazzi una lettera a loro dedicata.

Sporting 88 premiato al Galà del Camposampierese

Si è svolta, presso il Teatro Ferrari di Camposampiero, la quindicesima edizione del Galà dello Sport del Camposampierese, dal titolo “Ama la vita, vivi lo sport”. Per Villa del Conte, è stata premiata la prima squadra della società sportiva ASD Sporting 88, un riconoscimento meritato per i successi raggiunti e per la dedizione dimostrata. Alla cerimonia erano presenti la sindaca Antonella Argenti, la consigliera delegata allo Sport Lorenza De Franceschi, insieme a tutti i ragazzi della squadra, ai Mister, al dirigente sportivo Simone Pagliarin e alla presidente Monica Mattara. In occasione della premiazione, Argenti ha commentato: “Una splendida serata dedicata allo sport e ai suoi valori ha

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caratterizzato il 15esimo Galà dello Sport del Camposampierese, che anche quest’anno ha premiato atleti e società che si sono distinti per impegno, passione e risultati. Complimenti a questi giovani atleti e a tutta la società per i risultati ottenuti e per l’esempio positivo che offrono alla nostra comunità. Un sentito grazie anche al Tavolo dello Sport della Federazione dei Comuni del Camposampierese per l’impegno costante nel promuovere e valorizzare, anno dopo anno, questa bellissima iniziativa”. La squadra vanta una storia di tutto rispetto come ha ricordato Argenti a inizio stagione: “Dal 1988 questa società accompagna bambini e ragazzi nella loro crescita calcistica e personale, educandoli non solo al gioco, ma anche ai valori che lo sport sa trasmettere: rispetto, impegno, amicizia e spirito di squadra. Attorno al campo non ci sono solo atleti, ma una vera comunità: famiglie, allenatori, dirigenti e volontari che, con passione e costanza, rendono possibile una realtà sportiva di cui tutti possiamo essere orgogliosi”. (a.b.)

Villa del Conte

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Questo Natale, al tuo menù ci pensiamo noi!

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Sociale. Nuovo pulmino attrezzato per il trasporto di persone con disabilità

Ventun anni di solidarietà al servizio della comunità

C on l’arrivo di un nuovo pulmino, l’associazione Club Tre di Villanova compie un altro passo importante nel suo lungo percorso di solidarietà. Un nuovo mezzo di trasporto attrezzato anche per le persone con disabilità, dotato di pedana e spazio per le carrozzine che consentirà di migliorare ulteriormente la qualità e la sicurezza del servizio che l’associazione garantisce da oltre 21 anni nel territorio. Con questo nuovo acquisto sono ben cinque i mezzi

attivi nell’associazione che opera in convenzione con l’Ulss 6 Euganea e con il Comune di Villanova di Camposampiero, offrendo quotidianamente un servizio di trasporto rivolto alle fasce più deboli. Un’attività preziosa che permette a molti di raggiungere centri diurni, strutture sanitarie - luoghi di cura, alleviando le difficoltà quotidiane di tante famiglie già provate di suo. I fondi per il nuovo acquisto derivano dal contributo della Fondazione Cariparo, Lions

Club Camposampiero, che hanno voluto sostenere concretamente l’impegno del volontariato locale e da l’impegno annuale che l’amministrazione Gaiani contribuisce con 15mila euro. Un gesto che conferma quanto la collaborazione tra enti, associazioni e istituzioni sia fondamentale per costruire una comunità più inclusiva. Lo stesso assessore al sociale Elena Pagetta, esprime gratitudine e apprezzamento per il lavoro dei volontari del Club Tre. “Il loro impegno

In arrivano 50mila euro per il parco inclusivo di via Pascoli

L’Amministrazione Comunale soddisfatta per il raggiungimento di un altro ed importante obiettivo con la realizzazione di un nuovo parco inclusivo presso il parchetto di via Pascoli a Mussolini. Uno spazio pensato per garantire a tutti i bambini, con e senza disabilità, il diritto al gioco, alla socialità e alla condivisione. Il progetto rientra nel “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità” – DGR n. 1097 del 12.09.2023, nell’ambito del quale è stata comunicata la disponibilità di risorse per scorrimento della graduatoria e conseguente assegnazione del contributo. Grazie a questo risultato, l’amministrazione

Gaiani, beneficerà di un finanziamento pari a 50mila euro, a cui si aggiunge un cofinanziamento comunale di 14.926,88 euro, destinato alla realizzazione e all’allestimento dell’area ludica accessibile a tutti. Ecco le parole a caldo del primo cittadino, sindaco Sarah Gaiani e l’assessore all’istruzione Elena Pagetta che, congiuntamente esprimono la loro soddisfazione.

“Siamo profondamente orgogliose di questo traguardo. Il nuovo parco inclusivo rappresenta un passo concreto verso un territorio più equo e accogliente. Grazie al finanziamento regionale, potremo offrire ai

Iniziative contro la violenza sulle donne

Si è concluso con grande successo gli eventi organizzati dal Comune di Villanova di Camposampiero in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ha visto una forte partecipazione della cittadinanza e delle associazioni del territorio. Venerdì 28 novembre, la scrittrice e giornalista Irene Vella ha presentato il suo toccante libro “Era mia figlia”, un romanzo ispirato a delle storie vere che affronta con sensibilità il tema della

violenza domestica e del legame tra madri e figlie, restituendo voce e dignità alle vittime. L’incontro ha offerto al pubblico un momento di intensa riflessione e confronto. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alla cultura Angela Bombo, che ha sottolineato come la cultura rappresenti uno strumento fondamentale per promuovere consapevolezza e cambiamento sociale. Domenica 30 novembre si è svolta invece la tradizionale camminata in rosa, appuntamento ormai

quotidiano è un esempio di solidarietà concreta. Grazie alla loro dedizione, Villanova può contare su un servizio che unisce efficienza, umanità e attenzione verso chi ha più bisogno. Con questo nuovo mezzo, il Club Tre rinnova la propria missione offrendo mobilità, dignità e sostegno a chi affronta le sfide della disabilità, continuando a muovere – giorno dopo giorno – le ruote della solidarietà” ha concluso l’assessore Pagetta. Endrius Salvalaggio

nostri bambini e alle loro famiglie un luogo di incontro e di gioco libero da barriere, simbolo di una comunità che valorizza l’inclusione e la partecipazione” precisa il sindaco e assessore. “Questo risultato si inserisce in un percorso a più ampio raggio di attenzione e impegno costante nella ricerca di nuove forme di finanziamento, regionali, nazionali ed europee, per garantire ai cittadini una qualità della vita sempre migliore al miglior costo possibile. Tale impegno rappresenta una delle priorità della nostra azione amministrativa, orientata a una gestione responsabile delle risorse e a un continuo migliora-

mento dei servizi offerti alla comunità. Nei prossimi mesi verranno avviate le fasi operative per la realizzazione dell’intervento” conclude il sindaco. (e.s.)

consolidato e molto partecipato, dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’iniziativa, organizzata dall’assessore al sociale Elena Pagetta e da tutta l’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco, il Centro Veneto Progetti Donna e le associazioni del territorio, per l’occasione ha colorato le vie del paese di rosa, simbolo di speranza e solidarietà. All’apertura della camminata, un momento di condivisione ha ricordato le vittime di femminicidio

e rinnovato l’impegno della comunità nel dire “basta” alla violenza. L’amministrazione comunale di Villanova ribadisce il proprio impegno concreto e costante nel contrastare ogni forma di violenza di genere, attraverso azioni di prevenzione, educazione e sostegno alle vittime. In chiusura, è stato ricordato il numero antiviolenza e stalking 1522, attivo 24 ore su 24, gratuito e accessibile da tutta Italia, un punto di riferimento fondamentale per chiedere aiuto e uscire dal silenzio. (e.s.)

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La manifestazione. A Santa Giustina in Colle grande partecipazione all’incontro con Daniela Lucangeli

La Festa del Libro celebra vent’anni di cultura e comunità

L a Festa del Libro di Santa Giustina in Colle si conferma anche quest’anno uno degli appuntamenti culturali più attesi e partecipati della comunità. Una manifestazione che, dal 2004, rappresenta un punto di riferimento per famiglie, scuole, lettori di ogni età e per i Comuni della Provincia di Padova, che seguono con interesse una rassegna capace di unire incontri, musica, laboratori e divulgazione. Interrotta solo nel 2020 a causa della pandemia, la rassegna raggiunge nel 2025 la sua ventesima edizione, un traguardo che testimonia radicamento, entusiasmo e un lavoro organizzativo sempre più curato. La Festa del Libro non è soltanto un calendario di eventi, ma un vero momento di incontro e condivisione, in cui la cultura diventa esperienza viva e accessibile. Ogni anno la programmazione è pensata per coinvolgere tutte le generazioni, dai più piccoli — protagonisti di laboratori creativi e letture animate — fino agli adulti, che trovano negli incontri d’autore e negli spettacoli occasioni di dia-

logo e crescita. Tra gli appuntamenti più attesi, l’incontro con la Professoressa Daniela Lucangeli ha registrato una partecipazione straordinaria, che ha riempito la sala ben oltre le aspettative. L’assessore alla cultura Ornella De Santi commenta: “L’incontro con la Professoressa Lucangeli è stato un vero successo di pubblico, dimostrando quanto siano sentiti i temi dell’educazione e del benessere emotivo. Con la sua chiarezza scientifica e una grande empatia, ha guidato i presenti in una riflessione sul potere delle emozioni nell’apprendimento. Il messaggio centrale è un invito a essere alleati e non giudici dei nostri ragazzi: cresce ciò che semini, e solo in un clima di fiducia può fiorire la vera intelligenza”. A questo pensiero, l’assessore aggiunge una riflessione personale che racchiude lo spirito dell’intera manifestazione: “È dal 2019 che porto avanti una formula basata sulla qualità. Pretendo molto da me stessa e dai miei collaboratori, perché credo che una manifestazione come questa debba andare

in profondità. La Festa del Libro è frutto di passione e dell’amore per il mio paese: desidero portare buona cultura e far emergere Santa Giustina in Colle attraverso un evento sempre più ricco e curato”. L’intervento della Professoressa Lucangeli ha lasciato un segno profondo, offrendo al pubblico una riflessione intensa sul ruolo degli adulti nel percorso evolutivo dei bambini. Ha ricordato che la memoria, l’apprendimento e perfino la motivazione nascono prima di tutto dal sentire, non dalla performance. L’adulto — genitore o insegnante che sia — diventa “magister” quando fa percepire al bambino di essere lo scopo della sua cura educativa. L’errore, ha spiegato, non è una mancanza ma un segnale biologico: il cervello lo

emette quando ha bisogno di aiuto per ritrovare la strada migliore. Correggere senza comprendere la causa significa solo stabilizzare l’errore, mentre educare significa accompagnare. Ha ricordato anche l’importanza dei tempi del bambino, oggi spesso sovraccarichi di impegni, sottolineando che “senza tempo di respiro non può esistere apprendimento felice”. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Moreno Giaco-

mazzi, che ha voluto ringraziare volontari, uffici comunali, biblioteca e associazioni per l’impegno costante e per la crescita qualitativa registrata negli ultimi anni. La Festa del Libro continua così a rappresentare un simbolo identitario del territorio, un laboratorio culturale che unisce generazioni, valorizza la lettura e rinnova ogni anno una comunità attiva e orgogliosa delle proprie tradizioni. Elena Scapin

Le fotografie di Saul Leiter al San Gaetano: “Una finestra punteggiata di gocce di pioggia”

Saul Leiter, uno dei più raffinati maestri della fotografia del Novecento, è protagonista della mostra “Saul Leiter. Una finestra punteggiata di gocce di pioggia”. Inaugurata lo scorso 15 novembre, la mostra sarà visitabile negli spazi espositivi del Centro Culturale San Gaetano fino al prossimo 18 gennaio. Realizzata da Vertigo Syndrome in collaborazione con diChroma photography, con la Saul Leiter Foundation e con il pa-

trocinio dell’Amministrazione Comunale di Padova, la mostra, curata da Anne Morin, raccoglie oltre 126 fotografie in bianco e nero, 40 fotografie a colori, 42 dipinti, 5 riviste originali d’epoca e un documento filmico. Una collezione ampia e varia, capace di presentare ai visitatori un ritratto completo e complesso di un artista dallo sguardo profondo e mai banale, capace di trasformare momenti di vita quotidiana in

visioni. Grande protagonista è NewYork, ma non la città grandiosa e moderna spesso rappresentata e fotografata, bensì una new York rarefatta e sognante, in cui dei dettagli minimi vengono trasformati in apparizioni di bellezza. Attraverso il percorso espositivo, i visitatori sono portati a comprendere il valore dell’opera di Leiter che, con le due scelte formali e il suo stile unico, seppe ridefinire il linguaggio fotografico del Novecen-

to. La mostra permette di esplorare i diversi linguaggi e ambiti in cui si mosse il fotografo, dalla fotografia di strada alla pittura, senza dimenticare le immagini di moda, il tutto con un allestimento immersivo che dà la possibilità di osservare il mondo attraverso lo sguardo dell’artista, grazie a uno studio di luci e prospettive che permette di rivivere le sue modalità di inquadratura e composizione. (f.t.)

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CORTINA D’AMPEZZO, BELLUNO

segue da pag. 1

Imprese, sanità, giovani

Il terzo tema che la Giunta Stefani è chiamato a prendere di petto è certamente quello dei giovani: dal Veneto ogni anno se ne vanno in molti, non solo all’estero ma anche verso Lombardia e soprattutto Emilia Romagna. Tra i fattori che producono questa emigrazione sembra esserci la scarsa vitalità del nostro territorio in termini sociali, occupazionali e di “prospettiva”. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi non riconoscono nel Veneto la possibilità di crescere, di cambiare, di essere al passo

e ambiente: le sfide che attendono Stefani

con la modernità e la velocità del tempo. Vero o falso che sia questo, in buona sostanza, è quello che rispondono quando li si interroga nel tentativo di analizzare le motivazioni alla base di questa “fuga” e, nel contempo, quando si cerca di capire perché in Veneto non arrivino giovani da altre regioni o stati europei in numero sensibili. Il quarto dossier urgente sul tavolo è quello ambientale. Il Veneto, per la propria posizione geografica, si trova in una delle aree con l’aria peggiore d’Europa. A questo

Il presidente eletto. Sociale, sanità e lavoro fra i temi

Stefani: “Giunta prima di Natale, gli assessori non faranno politica”

Incassata la netta vittoria alle urne, il presidente neo eletto della Regione Alberto Stefani si è subito messo al lavoro sulla composizione della squadra di governo che, come ha ribadito in più occasioni, sarà messa a punto prima di Natale. Sul toto-assessori, Stefani assicura che terrà conto dell’accordo pre elettorale di coalizione - cinque assessorati per Fratelli d’Italia, quattro per la Lega e uno per Forza Italia - ma l’aspetto più importante sarà quello della competenza specifica. “Una cosa che chiederò agli assessori sarà quella di non occuparsi di dinamiche politiche. - afferma - Chi entra in giunta farà l’assessore al cento per cento e si occuperà cento per cento della propria area di competenza, non di beghe politiche. Servono persone che conoscano il tema di riferimento e che possibilmente abbiano fatto anche il sindaco, un passaggio fondamentale che richiama anche l’importanza di rispondere ai cittadini. Sceglierò in base a questo, anche se in accordo con le segreterie di partito. Terrò per me invece la delega ai giovani”. Di fronte al successo elettorale Stefani prende un impegno preciso: “Chi fa politica deve rispondere delle proprie idee e delle proposte fatte. Abbiamo messo al centro della nostra agenda politica il tema del sociale, della sanità, del lavoro; l’abbiamo fatto con coraggio, tenendo conto di alcuni trend importanti che avremo davanti e abbiamo fatto sì che questi temi diventassero la parte centrale della nostra agenda amministrativa, del nostro programma”.

Sul fronte sanitario ha ribadito un concetto: “La priorità è e sempre dovrà essere la sanità pubblica, in quanto

diritto inalienabile dei cittadini. L’integrazione tra le due è inevitabile, ma la gerarchia non deve cambiare. In Veneto abbiamo il record negativo di accessi impropri al Pronto Soccorso e questo deve cambiare, perché si rischia di non poter gestire le vere emergenze. Alcune Ulss hanno già attivato dei percorsi di telemedicina per le pratiche meno urgenti (attraverso i numeri di assistenza 116 e 117) e intendo replicare questo modello su tutto il territorio regionale”. Per il mondo lavoro il governatore guarda ad una forte integrazione degli istituti di formazione professionale tecnica con le imprese, perché entro il 2030 mancheranno in Veneto 280mila lavoratori qualificati. Inoltre c’è la proposta di un tavolo anti burocrazia per agevolare le aziende. Quanto alle infrastrutture spicca la nuova holding autostradale entro il 2026, per riunire le attuali società del Triveneto e affrontare anche la questione Pedemontana. Sull’addizionale Irpef si deciderà in un secondo momento. Infine una promessa: “Farò il possibile per diventare il rappresentante di tutti i Veneti, anche quelli che non mi hanno votato”. (n.s.)

Il

si sommano i fenomeni, sempre più violenti, determinati dal cambiamento climatico che, trovando un terreno fortemente impermeabilizzato dalla grande cementificazione di tutti questi anni, producono gravi danni. Mentre ci si interroga, anche in modo un po’ morboso, su cosa farà Luca Zaia in futuro, il presidente Alberto Stefani sembra essere già al lavoro consapevole che il Veneto, oggi più che in altri momenti, deve ritrovare la forza per correre.

centronistra. Giovanni Manildo rivendica il risultato

“Il Veneto vuole l’alternativa”

Giovanni Manildo guardando al risultato elettorale sottolinea come i voti ottenuti segnino una svolta per lo schieramento progressista in Veneto. “Dopo anni di arretramento siamo risaliti, è la conferma che in Veneto c’è una parte del Paese che non si rassegna, che vuole un’alternativa, che crede in una politica capace di ascoltare e proporre”. Il candidato del centrosinistra sottolinea il frutto di un lavoro “serio e paziente”, costruito in oltre 120 giorni di campagna elettorale attraverso incontri, ascolto e la definizione condivisa di un programma basato su sette priorità. “Dopo quindici anni di arretramento – osserva – il centrosinistra rischiava la marginalizzazione. Oggi invece ritrova

spazio, voce e credibilità. Abbiamo piantato il chiodo decisamente più in alto”. Valutato positivamente, poi, il risultato ottenuto in città chiave come Padova e Venezia, dove la coalizione di centrosinistra si è imposta sugli avversari. Manildo non ignora però la forte astensione, ulteriore campanello d’allarme per la democrazia regionale che non va sottovalutato né ignorato: “L’affluenza in calo ci preoccupa e dovrebbe interrogare tutta la politica”. Secondo l’ex sindaco di Treviso, il voto conferma che i temi messi al centro della campagna – sanità pubblica, lavoro dignitoso, ambiente, casa, opportunità per i giovani – intercettano una domanda crescente nella società veneta. “Da qui si riparte, con

ancora più convinzione”, sottolinea. Il candidato racconta anche di aver chiamato il neo presidente Stefani per un augurio personale di buon lavoro. “Un gesto doveroso – spiega – ma il nostro impegno non finisce qui. Inizia ora un percorso più ampio: il Veneto ha bisogno di un’opposizione seria, costruttiva e determinata, e ha bisogno di una visione diversa. Noi ci saremo, ogni giorno, per dare voce a chi non ce l’ha”.

La sorpresa. “Resistere Veneto” raccoglie il 5,13%
Szumski esulta: “Abbiamo fatto l’impresa”
“R

esistere Veneto” entra in Regione con due consiglieri, risultato sopra le aspettative per la lista di Riccardo Szumski che supera il 5% con oltre 69 mila voti. L’ex sindaco di Santa Lucia di Piave definisce il traguardo raggiunto “un’impresa”. “Eravamo partiti con pochi mezzi ma tanta volontà e siamo riusciti a raccogliere 30mila firme. Da quel momento abbiamo capito che qualcosa si stava muovendo. L’arrivo dei volontari ha generato un entusiasmo crescente”. Il leader di Resistere Veneto guarda già all’attività in Consiglio regionale e illustra le

priorità del suo programma: “Ci batteremo per una sanità più vicina alle persone, dove i medici possano curare senza pensare solo ai risparmi. Ci occuperemo della montagna, del territorio e proporremo una moneta veneta basata su un credito Irpef trasformato in digitale. Sul tema dell’addizionale Irpef faremo una campagna forte per coinvolgere la popolazione che ha votato per l’autonomia”. Guardando al futuro non nasconde le difficoltà e così si rivolge ai propri sostenitori: “La partita sarà durissima, certo, ma noi scendiamo in campo. E la gio-

cheremo fino all’ultimo minuto, con la stessa passione che avete dimostrato ogni giorno. «Le grandi cose non si fanno da soli, e non si fanno per caso: si fanno insieme». Mai come oggi, queste parole descrivono ciò che abbiamo vissuto”.

Alla maggioranza 34 seggi, all’opposizione 17 Lega primo partito, seguono Pd e Fratelli d’Italia

ALBERTO STEFANI
LUCA ZAIA
GIORGIA BEDIN
MATTEO PRESSI
DIEGO RUZZA
GIAMPAOLO TREVISI
ERIC PASQUALON
NICOLÓ MARIA ROCCO
FLAVIO BALDAN
ELISA DE BERTI
LAURA BESIO
JONATAN MONTANARIELLO
JACOPO MALTAURO
SONIA BRESCIANIN
CRISTIANO CORAZZARI
STEFANO VALDEGAMBERI
ANNA LESO
ANNA MARIA BIGON
ALESSIO MOROSIN
ROSANNA CONTE
GIOVANNI MANILDO
ELENA OSTANEL
FILIPPO RIGO
FRANCESCO RUCCO
CHIARA LUISETTO
ANTONIO MARCO DALLA POZZA
RICCARDO BARBISAN
ANDREA TOMANELLO
FILIPPO GIACINTI
ALESSANDRO DEL BIANCO
RICCARDO SZUMSKI
MANUELA LANZARIN
ROBERTO MARCATO
FRANCESCO CALZAVARA
VALERIA MANTOVAN
ANDREA MICALIZZI
DAVIDE LOVAT
ELISA VENTURINI
ALESSIA BEVILACQUA
ELEONORA MOSCO
ROBERTA VIANELLO
LUCAS PAVANETTO
MONICA SAMBO
FLAVIO TOSI
MARCO ZECCHINATO

Il commento. L’assemblea generale con 2200 invitati al Centro Congressi in Fiera

Confindustria chiede attenzione al Governo ma non c’è traccia di autocritica né di contenuti

Nella sua relazione la presidente Paola Carron lamenta una “lenta perdita di competitività” e sottolinea il rischio “di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione”

“S

ostenere l’industria significa sostenere l’Italia”. Ecco la frase più applaudita della relazione durata 26 minuti con cui Paola Carron ha inanellato una serie di lagnanze, qualche luogo comune come quello appunto virgolettato qui sopra e zero ricette. Un altro zero va alla autocritica: “buona parte della politica italiana guarda all’industria con diffidenza”. Ci chiediamo il perché? No. Paola Carron spiega che c’è stata “una lenta perdita di competitività”.

“Parla sulla liberazione di energie, puntare sui giovani, sulle donne” parole che riecheggiano dai comizietti di Landini a quelli della Schlein e crediamo anche in quelli di Szumski o Rizzo nelle stesse ore. “E’ una scelta casuale” disse la presidente Paola Carron a chi le chiedeva come mai l’assemblea a

poche ore dal voto in Veneto. C’era la stessa probabilità di beccare un numero secco alla roulette ma facciamo finta di credere che la Confindustria giochi a dadi. E’ uscito il numero per Paola Carron perché non si sa davvero immaginare cosa avrebbero potuto titolare i poveri cronisti se non “Confindustria Veneto Est sferza la politica, c’è una questione settentrionale”.

Chi scrive ha ascoltato tre volte il video disponibile sul sito di Confindustria. A parte la “visione di città di città” che sembra il titolo di una filastrocca di Gianni Rodari, rimane ben poco di profondo. Sarà per la lettura monocorde del gobbo digitale, sarà perché la luce azzurrina soffusa avrà mietuto chissà quante vittime tra i 2200 stanchi imprenditori e funzionari di Confindustria comandati a par-

tecipare all’assemblea di struttura, ma, come recitava l’immortale Califano, “tutto il resto è noia” o qualcosa di poco distante. Giova ricordare l’occasione persa. All’assemblea annuale dalla bocciofila in su, il presidente prima di lagnarsi di ciò che non hanno fatto gli altri, di solito elenca cosa ha fatto lui assieme ai suoi collaboratori. Non c’è traccia di questo bilancio nei 26

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minuti di lettura del discorso della presidente. Ritorneremo fiduciosi l’anno prossimo.

“Rischiamo di perdere il nostro sistema industriale per mancanza di visione” dice Paola Carron rivolgendosi al proprio presidente nazionale Orsini. “Attendiamo dal Governo il segnale di una volontà del Governo di agire qui ed ora”. Strano sarebbe che il Governo vo-

lesse invece dare il segnale di voler agire altrove e l’anno scorso. Insomma la rifondazione luogocomunista potrà valere sotto elezioni, sia per i candidati che per i presidenti. Poi a chi verrà dopo di noi il compito di porre sul piano storico il peso di un discorso che dopo tre volte strappa al massimo uno sbadiglio.

Alberto Gottardo

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21 NOVEMBRE 2025 - 6 GENNAIO 2026

Alberi di Natale, scenografie, luminarie e installazioni arricchiscono le principali vie dello shopping del centro storico di Venezia, delle Isole, di Mestre, Campalto, Chirignago, Favaro, Gazzera, Marghera, Tessera, Trivignano, Zelarino.

Mercatino natalizio a Mestre in Piazza Ferretto e vie limitrofe. Piste di pattinaggio su ghiaccio a Venezia (campo San Polo), Mestre (piazza Ferretto) e Marghera (piazza Mercato). Concerti, spettacoli, mostre, teatri.

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Il personaggio

Libri e fumetti “Made

uesto 2025 che sta per concludersi ci ha regalato tantissime opere firmate da autori ed autrici venete. Libri, fumetti, storie in cui perdersi e ritrovarsi e, soprattutto, con cui cercare di interpretare meglio un presente sempre più complesso e sfuggente. La letteratura, scritta o disegnata, resta infatti una bussola imprescindibile per capire la modernità, proprio grazie ai suoi tempi lenti che ci costringono a pensare, a ritornare indietro sulle pagine appena sfogliate, ad attivare sinapsi apparentemente dimenticate.

Come sempre a dicembre quindi vi propongo la mia personalissima Top10 dei libri e dei fumetti “Made in Veneto” pubblicati quest’anno, che è anche un’ottima “lista regalo” per il Natale che si avvicina. Ovviamente i titoli sono in ordine sparso, non ci sono primi o secondi in questa Top10 che vuole essere anche un invito a esplorare le diverse sfaccettature della produzione culturale della nostra regione che, alla faccia dei tanti lamentosi, riesce sempre a sorprendere.

LA CONGIURA DELLE VIPERE, Matteo Strukul (Newton Compton) Venezia, Seicento. I pirati Uscocchi minacciano la Serenissima mentre un giustiziere mascherato, lo Spettro di Venezia, colpisce nell’ombra.

Tra complotti politici, una giovane profumiera in ascesa e l’enigmatica Invelenada, si intrecciano vendette e misteri attorno alla vera identità dello Spettro. Un romanzo storico che è più appassionante di una serie Netflix.

Thrillerone.

NIENTE SUCCEDE PER CASO

Stefano Tamiazzo (Toshokan)

In un devastato mondo del futuro, dove le classi agiate vivono su una sorta di isola volante e i poveracci su una superficie ormai compromessa, si è sviluppata una forte diffidenza nei confronti della tecnologia, considerata responsabile della catastrofe.

L’ex maggiore

Hara si nasconde tra la popolazione comune e ripara resti di robot, ma i soldati gli danno la caccia. Un fumetto meraviglioso impreziosito da due storie brevi, disegni preparatori, illustrazioni a colori, approfondimenti e un’intervista all’autore. Un fumetto bello bello bello in modo assurdo. Fumettazzo.

LA GHENGA DEGLI STORTI, Fulvio Luna Romero (Marsilio Editori)

CHEO TALES, di Emanuele Apostolidis, Francesco Bellu e Federico Gardin (Beccogiallo edizioni)

Appena arrivata a Polis, dove l’archeologia è vietata, Dafne si ritrova con un amuleto misterioso lasciatole dal padre, scomparso anni prima. Insieme a Greta e Perry, scoprirà che nei sotterranei della città si cela un mondo nascosto di enigmi, miti... e un Oracolo pronto a guidarli contro i Titani. Perché certi miti non sono scomparsi. Sono solo in attesa... di essere risvegliati. Una storia fantastica per riscoprire il mito e le nostre radici. Avventuroso.

UNA FORESTA DI SCIMMIE, Andrea Pennacchi (Marsilio)

vorzio e nuove partenze, il viaggio sull’Orient Express segna la svolta che la porterà verso il successo. Un fumetto che vale quanto un viaggio sul leggendario Orient Express (ma costa molto meno). Misterioso.

DIVERSAMENTE SOLE, Francesca Chiesa (Edizioni Open)

Andrea Rasic vive una vita normale a Gorizia, finché un’imboscata rivela le abilità letali del suo passato da Husky, membro della “ghenga degli storti”. Costretto alla fuga, riemergono i ricordi di un Veneto degli anni OttantaDuemila fatto di violenza, ambizioni e traffici. Braccato, Rasic cerca di capire chi lo vuole morto e perché. Praticamente “C’era una volta in Veneto” (e scusate se è poco). Criminale.

IL MITO DEL MINOTAURO. AR-

Will incontra a Venezia Shylock e Tubal, scoprendo ebrei reali e complessi, lontani dagli stereotipi dell’Inghilterra. Ma la faccenda della «libbra di carne» e la morte di Antonio complicano tutto. Andrea Pennacchi segue Will alle origini de Il mercante di Venezia, mescolando fantasia, storia e teatro in un racconto sulle radici del Bardo. Perché Andrea Pennacchi non è solo un ottimo attore, ma un vero cantastorie. Sorprendente.

AGATHA CHRISTIE. LA REGINA

DEL GIALLO, Michele Botton e Angela Sancono (Beccogiallo)

Agatha Christie cresce in una famiglia benestante e sfida da subito le convenzioni, imparando a leggere da sola. Dopo un primo percorso musicale e il matrimonio con Archibald Christie, scopre la scrittura e si fa spazio nel romanzo poliziesco dominato dagli uomini. Tra lutti, di-

Un libro scomodo ma prezioso: non racconta storie a lieto fine, anzi, le storie che racconta appartengono al genere di quelle che non finiscono mai. Di tutte, una soltanto si risolve in una speranza di serenità. Delle altre si può solo dire che offrono un’unica amara rassicurazione: si svolgono in una realtà molto lontana dalla nostra. Un libro importante per provare a capire che non esiste solo l’Occidente. Doloroso.

IL VALORE DELLE COSE, Serena Cappellozza (Sellerio)

La detective Mirna Pagani, lavora in Laguna, all’ombra di Venezia e, pur essendo alle prese con una vita familiare al collasso, in questa sua prima apparizione letteraria è messa subito alla prova con un’indagine impossibile.

Un giallo classico che sarebbe perfetto per una serie tv. Giallazzo.

LA NOTTE HA IL SUO PROFUMO Marco Azzalini (Laurana)

Un’indagine in una città che non riesce a liberarsi del suo passato,

un gruppo di amici legati da un segreto indicibile, una canzone indimenticata, un amore spezzato, in una tensione crescente e ineluttabile che condurrà a un epilogo amaro e sorprendente, dove niente e nessuno sarà risparmiato. Un romanzo che lascia il segno e che racconta una città che ha paura di raccontarsi. Stordente. A ESEQUIE AVVENUTE, Massimo Carlotto (Einaudi Stile Libero)

In un inverno gelido del Nordest, l’Alligatore indaga sul rapimento di una donna che non viene liberata nemmeno dopo il pagamento del riscatto. Con Max la Memoria e Beniamino Rossini cerca la verità contro chi vuole insabbiare tutto. Un romanzo doloroso che riporta sulle scene un personaggio letterario che ha fatto la storia del noir. Gigantesco.

Giacomo Brunoro

• Chi è Giacomo Brunoro

Classe ‘76, padovano. È direttore editoriale di LA CASE Books, presidente di SUGARPULP, collabora con Veneto24, docente per Forema e per SMART Innovation School.

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Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

Iniziative di Despar Nord per difendere la biodiversità e il futuro dei territori e delle generazioni future

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avanti iniziative concrete come le Case delle Api, il Bosco Diffuso e attività educative che coinvolgono

a tutela della biodiversità è una nibilità ambientale e Despar Nord ha scelto di contribuire con progetti concreti, continuativi e realizzati coinvolgendo i territori e le comunità in cui è presente attraverso progetti educativi, iniziative e interventi dedicati alla tutela e alla rigenerazione degli ecosistemi. Un impegno che si inserisce nel più ampio percorso di sostenibilità dell’Insegna dell’Abete e che prosegue in sinergia con le iniziative già avviate anche insieme al Consorzio Despar Italia, di cui l’azienda fa parte.

Despar Nord, l’impegno per la biodiversità cresce insieme ai territori

Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .

T portate avanti da Despar Nord, insieme al Consorzio Despar Italia, spiccano i progetti “Case delle Api Despar” e “Il Bosco Diffuso Despar” realizzati in partnership con PlanBee. In particolare “Case delle Api” è un’iniziativa nata nel 2025 con l’obiettivo di promuovere la biodiversità e contribuire concretamente a proteggere le api, insetti fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi grazie al loro

ruolo di principali impollinatori. Le attività degli alveari sono monitorate da apicoltori professionisti, che garantiscono il benessere delle colonie e forniscono aggiornamenti periodici sul loro stato di salute. Nei territori di Despar Nord le arnie sono state collocate a Codemondo di Reggio Emilia grazie alla collaborazione tra Despar Nord e l’Associazione Api Libere che ha messo a disposizione alcuni terreni di proprietà per ospitare i nuovi alveari collocati in una zona selezionata per il suo impatto positivo alla flora locale. Il legame con il territorio passa anche attraverso il Bosco Diffuso Despar, iniziativa nazionale avviata nel 2023, alla quale Despar Nord partecipa attivamente. Dopo i 400 alberi piantati tra Veneto ed Emilia-Romagna nelle prime due edizioni del pro-

provincia di Treviso. Salici, querce, trienti. A conferma dell’obiettivo

“Giovanni Pascoli” di Colle Umpiantumazione. I nuovi alberi vanno così ad ingrandire la superficie del “Bosco Diffuso Despar” sui territori di riferimento dell’azienda dell’Abete, portando così a 650 gli alberi che compongono la superficie del Bosco Diffuso Despar.. conferma del proprio impegno, l’azienda ha inoltre rinnovato per il 2025 anche il progetto di riforestazione sostenuto insieme a WOWnature attraverso le linee a marchio Econvivo e Verde Vera

“Alla scoperta della biodiversità”, ratorio didattico presso l’azienda agricola trevigiana Moretto Farm coinvolgendo anche una scuola ni, diverse ma complementari, che raccontano una visione condivisa: proteggere la biodiversità significa proteggere il futuro dei territori e delle comunità che li abitano. Despar Nord ha scelto di farlo, ogni giorno, insieme a chi quei territori

Al via il primo laboratorio didattico sulla biodiversità con Moretto

Farm

bre, all’Interspar di Montebelluna, il primo laboratorio didattico sulla biodiversità promosso da Despar Nord. Il progetto ha coinvolto 38 alunni delle classi terze della scuola primaria “Ugo Foscolo” di San Gaetano – Montebelluna (TV) ed è stato sviluppato con Moretto Farm, api e garantire loro fonti di nettare anche in momenti di scarsità, e ha

protagonisti presentando disegni e lavori ispirati alla visita e completando il percorso con un viaggio tra gli scaffali dedicato alla filiera del miele osservata in azienda. I loro disegni, che raccontano con freschezza e creatività quanto vissuto durante il laboratorio, sono poi stati esposti in una piccola mostra allestita in negozio, per essere condivisi con l’intera comunità e valorizzare il loro impegno. Moretto Farm, fondata da giovani imprenditori è oggi un esempio virtuoso di economia circolare e tutela della biodiversità grazie a produzioni di qualità e prive di chimica. La col-

laborazione con Despar Nord rientra nel progetto “Sapori del Territorio”, che valorizza le eccellenze agricole locali e microlocali. Questo primo laboratorio rappresenta solo l’inizio: nel 2026 Despar Nord

prevede infatti nuove attività con altre scuole e produttori del territorio, per diffondere una cultura ambientale che unisca innovazione, responsabilità e forte radicamento territoriale.

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A Padova l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm

La Fiera di Padova ha ospitato l’assemblea nazionale del Cuamm - Medici con l’Africa, che quest’anno celebra il suo 75esimo compleanno. Molti gli ospiti d’eccezione, come i cantautori Daniele Silvestri e Niccolò Fabi e innumerevoli volti del mondo politico e religioso. Ma una figura emergeva dalla massa di grandi nomi: Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, con tutto il peso della sua carica istituzionale e la classe di una delle figure più stimate e rispettate del panorama politico nazionale.

Nel suo intervento per celebrare i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato che l’anniversario rappresenta una ricorrenza felice non solo per l’organizzazione, ma per Padova, per l’Italia e soprattutto per le migliaia di persone che negli anni hanno ricevuto cure, formazione e sostegno grazie ai programmi del Cuamm nei territori più fragili dell’Africa.

Mattarella ha messo in evidenza come il lavoro del Cuamm — svolto in contesti di povertà estrema e bisogno profondo — rappresenti un messaggio di pace e cooperazione in contrapposizione alle guerre, agli egoismi nazionali e alle nuove chiusure che caratterizzano il mondo di oggi. “Tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia e collaborazione”, ha ricordato, definendo l’azione del Cuamm una “preziosa provocazione” al servizio del bene comune. Mattarella ha sottolineato come, negli anni, il Cuamm abbia saputo unire testimonianza e organizzazione, costruendo un ponte di valore tra Italia e Africa proprio mentre i Paesi africani conquistavano indipendenza e protagonismo. Ha evidenziato inoltre che investire nello sviluppo dell’Africa è strategico per il futuro dell’Europa, richiamando il Piano Mattei e le recenti iniziative internazionali come il G20 di Johannesburg e la conferenza tra Unione Europea e Unione Africana. Il Presidente ha ricordato anche che fu Aldo Moro a riconoscere formalmente il Cuamm

come prima ONG sanitaria italiana, valorizzando il ruolo storico dell’organizzazione nel promuovere giustizia, dignità e rispetto della persona. Concludendo, Mattarella ha espresso un augurio: che il Cuamm continui a far crescere la consapevolezza del valore della dignità umana, “inviolabile e universale”, e ha affermato che la Repubblica è grata per questo impegno. 75 anni di aiuti umanitari per un continente che incarna i rimorsi dell’Europa coloniale, come ha detto il direttore del Cuamm Don Dante Carraro. Un sostegno che non vuole sostituire ma affiancare l’Africa, come suggerisce il nome dell’associazione. Un messaggio semplice, intenso, pronunciato con emozione e gioia. Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha scelto di lanciare un appello forte e universale: continuare a lottare perché nessuna donna debba morire dando la vita. Don Dante ha ricordato un dato drammatico: «L’anno scorso in Africa sono morte 260.000 mamme di parto». Una cifra che definisce “uno scandalo che fa male al cuore”, il segno tangibile di una disparità globale che il Cuamm combatte da decenni sul campo, accanto alle comunità più fragili. Guardando al futuro, Carraro ha sottolineato che questo è il suo augurio più grande: che il lavoro del Cuamm prosegua senza sosta, con la speranza concreta di impedire che tragedie così evitabili continuino a ripetersi. La presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione, ha aggiunto, rappresenta un segnale potente: l’Italia cammina al loro fianco, riconoscendo il valore e la necessità di questa missione umanitaria. “Tanta gente cammina con noi”, ha detto Carraro, ribadendo che la lotta per la salute materna non è una battaglia solitaria, ma un impegno collettivo.

Per celebrare l’importante anniversario, la Fiera di Padova ha fatto da cornice a una passerella di grandi nomi della scena pubblica locale e nazionale.

A Padova prende avvio la Scuola di Robotica Urologica

Ha preso ufficialmente avvio la Scuola di Robotica Urologica, diretta dal prof. Fabrizio Dal Moro, direttore dell’UOC Urologia dell’Azienda, un’iniziativa che consolida il ruolo di Padova come centro di riferimento nazionale e internazionale per la chirurgia robotica in campo urologico. Il progetto è stato cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con un investimento di 190 mila euro, a sostegno dell’innovazione tecnologica e della formazione specialistica di alto livello. La chirurgia robotica in urologia rappresenta una delle più importanti rivoluzioni in ambito medico degli ultimi anni. I vantaggi per i pazienti sono significativi: riduzione dei giorni di degenza, minori complicanze, migliore recupero funzionale, limitazione o annullamento delle trasfusioni e risultati chirurgici più precisi. Nel solo 2024, l’équipe del prof. Dal Moro ha eseguito 717 interventi robotici, un dato in costante crescita dal 2021. Nei primi dieci mesi del 2025 gli atti operatori con robot hanno già raggiunto quota 830, confermando un trend in forte espansione. Padova detiene inoltre la casistica più ampia in Veneto nella presa in carico di pazienti affetti da tumore della vescica, grazie alla tecnica chirurgica “VeSpa”. La Scuola di Specializzazione in Urologia di Padova ha ottenuto il sigillo di qualità dell’Ateneo ed è stata riconosciuta come centro di training europeo per la chirurgia dei tumori di prostata, reni e sistema urinario — un riconoscimento condiviso soltanto con altri tre ospedali italiani. Inoltre, il centro padovano è certificato SMART 4R per la chirurgia robotica mininvasiva, a conferma degli altissimi standard di sicurezza, precisione e formazione. Per il quarto anno consecutivo, la UOC Urologia dell’Azienda ha conquistato il primo posto a livello nazionale nella classifica stilata dal magazine Newsweek, che premia le migliori strutture ospedaliere per qualità dell’assistenza e innovazione clinica. In occasione del Congresso internazionale di urologia oncologica che si terrà a New York, sarà presentato un importante intervento di chirurgia robotica eseguito con successo dall’équipe del prof. Dal Moro. Si tratta di una nefrectomia parziale robotica, durante la quale è stata rimossa la porzione di rene con lesioni tumorali preservando la parte sana dell’organo. Grazie alla visione tridimensionale ad altissima definizione e alla precisione dei bracci robotici, il paziente ha beneficiato di minore dolore post-operatorio, recupero più rapido, riduzione del sanguinamento, assenza di trasfusioni e degenza più breve.

Padova modello di eccellenza

Con la nascita della Scuola di Robotica Urologica e il continuo successo dell’UOC diretta dal prof. Dal Moro, Padova si conferma un modello di eccellenza per la chirurgia robotica urologica, unendo tecnologia, competenza e formazione per offrire ai pazienti cure sempre più efficaci e personalizzate. (s.b.)

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Il servizio. Pneumococco e Fuoco di Sant’Antonio: nuove misure preventive per i 65enni

Vaccinazioni gratuite per i 65enni: Ulss 6 potenzia la prevenzione contro Pneumococco e Herpes Zoster

Nuova campagna Ulss 6 per i cittadini di 65 anni: vaccini gratuiti contro Pneumococco e Herpes Zoster, patologie che possono causare complicanze serie. Accesso libero senza prenotazione in tutte le sedi vaccinali aziendali

L’Ulss 6 Euganea attiva una nuova campagna di prevenzione dedicata ai cittadini di 65 anni, offrendo gratuitamente le vaccinazioni contro le malattie batteriche invasive da Pneumococco e contro le forme più gravi di Herpes Zoster, noto anche come Fuoco di Sant’Antonio. L’iniziativa segue le indicazioni della Regione Veneto e punta a proteggere una fascia di popolazione particolarmente esposta a queste patologie.

Gli over 65 e le persone con condizioni di salute fragili presentano infatti un rischio maggiore di sviluppare complicanze legate allo Pneumococco, batterio responsabile di meningiti, polmoniti, setticemie e otiti. Negli ultimi anni il patogeno ha mostrato una crescente resistenza agli antibiotici comunemente utilizzati, rendendo più complesso il trattamento delle infezioni.

La vaccinazione rappresenta oggi la principale forma di prevenzione, con comprovata sicurezza ed efficacia. Accanto alla protezione anti-pneumococcica, l’Ulss 6 propone anche la vaccinazione contro l’Herpes Zoster, infezione virale che provoca un’eruzione cutanea dolorosa e spesso accompagnata da vescicole, con sintomi che possono durare fino a quattro settimane. Una persona su cinque sviluppa, dopo la guarigione, la nevralgia post-erpetica, un dolore persistente e difficile da trattare. Il vac-

cino consente di ridurre il rischio di malattia con un’efficacia superiore al 90% e può essere somministrato nella stessa seduta del vaccino antipneumococcico. Per facilitare l’adesione, l’Ulss 6 ha inviato a tutti i 65enni non ancora vaccinati una lettera informativa direttamente a casa. È previsto l’accesso libero presso qualsiasi sede vaccinale aziendale, senza necessità di prenotazione, per favorire una partecipazione ampia e immediata alla campagna preventiva.

Bigon

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Adolescenti italiani in cerca di conforto nell’Intelligenza Artificiale

L’Intelligenza Artificiale sta diventando una sorta di rifugio emotivo per quasi la metà degli adolescenti italiani. Secondo la XVI edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio, diffuso da Save The Children, il 41,8% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha cercato supporto tramite chatbot o strumenti digitali nei momenti di ansia, tristezza o solitudine. Oltre il 42% degli intervistati ha chiesto consigli all’IA su decisioni importanti della propria vita, attratti soprattutto dalla sua caratteristica di “non giudicare” (citata dal 12,4% degli utilizzatori). L’uso di queste tecnologie tra i ragazzi è quasi universale (92%), a fronte di un ricorso molto più limitato tra gli adulti (46,7%). Il report mette in luce una crescente fragilità psicologica: solo la metà degli adolescenti dichiara un uso funzionale dei dispositivi, mentre il 47,1% ha subito episodi di cyberbullismo, rispetto al 31,1% del 2018. Inoltre, il 13% manifesta iperconnessione e oltre il 9% si isola volontariamente per motivi psicologici. Emergono differenze significative di genere: il 60% degli adolescenti si dichiara soddisfatto di sé, ma tra le ragazze la percentuale scende al 50%, contro il 71% dei ragazzi. Ancora più marcato il divario emotivo: solo il 34% delle adolescenti gode di un buon equilibrio emotivo, rispetto al 66% dei coetanei maschi, uno dei gap più ampi in Europa.

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Ricerca pediatrica. Al via il Bando 2025: sostegno a studi innovativi su patologie rare, oncoematologia e medicina predittiva

Fondazione Cariparo investe 800 mila euro nei nuovi progetti di Città della Speranza

La Fondazione Cariparo rinnova il proprio impegno a fianco di Città della Speranza, annunciando l’avvio dell’edizione 2025 del Bando Ricerca Pediatrica, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Un contributo complessivo di 800 mila euro verrà destinato al finanziamento di progetti di ricerca sulle patologie pediatriche, con l’obiettivo di promuovere studi innovativi e di forte impatto clinico. La prima fase del bando è partita il 5 novembre e resterà aperta fino al 19 gennaio 2026. Possono partecipare ricercatori dell’Istituto di Ricerca Pediatrica, dell’Università di Padova e delle strutture sanitarie pubbliche delle province di Padova e Rovigo, con progetti da realizzare all’interno dell’IRP. La selezione delle proposte si baserà su criteri di eccellenza scientifica: innovatività, rilevanza clinica, solidità metodologica, sostenibilità economica e competenza del team.

«Siamo profondamente grati alla Fondazione Cariparo – ha dichiarato Eugenio Baraldi, direttore scientifico dell’IRP – per il sostegno costante che ci permette di portare avanti progetti cruciali, dall’oncoematologia pediatrica alla medicina preditti-

va fino alle malattie rare. La ricerca deve correre veloce, riducendo la distanza tra laboratorio e letto del paziente: per farlo servono fondi e continuità». Per la Fondazione, si tratta di una conferma della missione filantropica a sostegno dell’innovazione biomedica. «Il Bando Ricerca Pediatrica 2025 – ha sottolineato il presidente Gilberto Muraro – sostiene progetti di eccellenza, selezionati con criteri rigorosi. Vogliamo favorire lo sviluppo di ricerche avanzate che possano tradursi in benefici concreti per i bambini e le loro famiglie. La collaborazione con Intesa Sanpaolo rafforza la nostra capacità di supportare la medicina pediatrica». Un riconoscimento importante

anche per l’IRP, come evidenziato dall’amministratore delegato Stefano Lupi: «Questo bando conferma il ruolo dell’Istituto nel panorama nazionale e internazionale. Con oltre 200 ricercatori interni e 150 esterni che operano quotidianamente a Padova, il nostro lavoro è possibile grazie a chi crede nella ricerca e ci sostiene, come la Fondazione Cariparo. A tutti va il nostro grazie». Il bando rappresenta un nuovo passo nella collaborazione storica tra Fondazione Cariparo e Città della Speranza, una sinergia che negli anni ha permesso al polo padovano di affermarsi come uno dei centri più avanzati in Europa nella lotta alle malattie pediatriche.

Tumore al seno, in Veneto 5.200 nuovi casi ogni anno

In Veneto il tumore al seno si conferma la neoplasia più diagnosticata, con circa 5.200 nuovi casi all’anno. Nonostante l’alta incidenza, la sopravvivenza continua a migliorare: oltre il 90% delle pazienti è vivo a cinque anni dalla diagnosi, un risultato legato all’evoluzione delle terapie e alla crescente personalizzazione dei trattamenti. Questo quadro aggiornato è stato al centro del convegno “Tumore del seno metastatico: l’importanza della medicina di precisione – Focus Regione Veneto”, ospitato allo IOV di Padova nell’ambito della campagna nazionale promossa dalla Fondazione Aiom. Nel corso dell’incontro è emerso come la progressiva diffusione di tecnologie diagnostiche avanzate stia cambiando il modo di gestire clinicamente la malattia, soprattutto nelle forme metastatiche. La professoressa Valentina Guarneri, direttrice della UOC Oncologia 2 dello IOV e docente dell’Università di Padova, ha spiegato come i test molecolari abbiano rivoluzionato la classificazione del carcinoma mammario, andando oltre i tradizionali riferimenti ai recettori ormonali e alla proteina Her2. I nuovi biomarcatori consentono di prevedere meglio il comportamento del tumore e la risposta ai trattamenti, permettendo di costruire percorsi terapeutici mirati. Secondo Guarneri, la resistenza dei tumori ormonosensibili e Her2 negativi alle cure standard può oggi essere contrastata con farmaci innovativi, che migliorano significativamente la sopravvivenza e la qualità di vita delle pazienti. Tra gli strumenti chiave della nuova oncologia sta assumendo un ruolo centrale la biopsia liquida, un semplice esame del sangue che consente di individuare mutazioni cruciali come quella del recettore degli estrogeni ESR1, presente nel 30-40% delle forme metastatiche. Si tratta di un test non invasivo e relativamente economico, ma che richiede strutture altamente specializzate per l’analisi. Rilevare per tempo queste alterazioni permette di accedere a farmaci di nuova generazione efficaci in seconda linea. Per la professoressa Guarneri, garantire la biopsia liquida a tutte le pazienti che ne hanno indicazione rappresenta una priorità organizzativa per il sistema sanitario regionale. L’attenzione al tema arriva in un contesto più ampio di iniziative solidali nel territorio: realtà del volontariato, associazioni e gruppi di sostegno continuano a mobilitarsi con raccolte fondi, giornate di sensibilizzazione e progetti di aiuto rivolti alle donne colpite dalla malattia, contribuendo a mantenere alta l’attenzione pubblica su prevenzione e accesso alle cure. Un impegno che, insieme alla ricerca clinica e alle nuove strategie diagnostiche, sta contribuendo a ridisegnare il futuro dell’oncologia mammaria in Veneto.

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Sessant’anni di ricerca contro il cancro: il Mario Negri e AIRC tracciano il futuro dell’oncologia italiana

Dalla formazione dei giovani ricercatori ai grandi studi clinici, il percorso condiviso tra Mario Negri e AIRC mostra come investimenti mirati possano produrre risultati concreti: pubblicazioni internazionali, scoperte che hanno cambiato protocolli terapeutici e una rete di competenze che rafforza la lotta ai tumori

All’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri si è svolto l’evento “60 anni di Ricerca in Oncologia”, organizzato insieme alla Fondazione AIRC per celebrare una lunga storia di ricerca indipendente e per rilanciare un impegno condiviso sulle sfide che attendono la comunità scientifica. Ricercatori, rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo hanno ripercorso un percorso comune che ha contribuito in modo decisivo alla lotta contro il cancro. Nel corso dei decenni, il sostegno di AIRC ha permesso a 98 ricercatrici e ricercatori del Mario Negri di proseguire il proprio lavoro grazie al finanziamento di 263 progetti, 195 borse di studio e diversi bandi dedicati alle nuove generazioni, come il My First AIRC Grant e lo Start-Up AIRC. Una collaborazione che ha favorito la crescita di giovani scienziati e che continua a

rappresentare un motore fondamentale per innovare diagnosi e terapie. L’evento ha ricordato come l’investimento nelle nuove generazioni sia cruciale per una ricerca competitiva. In un Paese dove gli investimenti pubblici non sempre risultano adeguati, il ruolo di realtà filantropiche come AIRC diventa decisivo per far nascere e proseguire progetti ad alto valore scientifico. Lo stesso percorso ha mostrato come l’unione tra laboratori, istituzioni e mondo clinico possa accelerare il passaggio dalle scoperte in laboratorio alle applicazioni terapeutiche. Il risultato di questa alleanza si riflette nella produzione scientifica: 2.574 pubblicazioni su riviste internazionali, che spaziano dalla ricerca di base alla traslazionale, dall’epidemiologia alla prevenzione, fino allo studio delle metastasi. Un patrimonio che testimonia la capacità della ricerca indipendente di incidere sul

miglioramento delle cure e sulla comprensione dei meccanismi tumorali. Nel corso dell’incontro è stato ripercorso anche il contributo portato a scoperte che hanno modificato la storia clinica di alcune patologie: dall’utilizzo del Pap test per identificare forme precoci di carcinoma ovarico, agli studi che hanno chiarito i rischi legati ai prodotti a tabacco riscaldato, fino ai progressi ottenuti con progetti come TAILOR sul trattamento dei tumori polmonari o allo sviluppo di farmaci innovativi come Yondelis per i sarcomi dei

l dolore alla spalla può trasformarsi in un tormento costante, limitando i movimenti più semplici e rendendo impossibili attività quotidiane come vestirsi, pettinarsi o persino abbracciare una persona cara. Spesso, anche il riposo diventa un lusso, con notti insonni causate da fi tte persistenti. Per farlo passare, si prova di tutto: farmaci, fisioterapia, osteopatia, infiltrazioni, senza ottenere un vero sollievo. Ma c’è un motivo preciso per cui nessun trattamento ha funzionato: nessuno ha trattato la vera causa del tuo dolore, cioè la Fascia.

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tessuti molli. Un esempio emblematico riguarda la leucemia promielocitica, per la quale l’acido retinoico ha rivoluzionato l’approccio terapeutico, rendendo possibile un radicale miglioramento della prognosi. L’incontro ha dedicato spazio anche al contesto europeo, con un focus sui programmi dell’Unione europea che mirano a sostenere la ricerca oncologica, ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure e promuovere politiche pubbliche orientate alla salute. Una prospettiva che mostra come la lotta al cancro richieda

il corpo intero ne risente, provocando dolori muscolari e articolari. Ecco perché trattare la Fascia è fondamentale per risolvere il problema alla radice, piuttosto che limitarsi a tam-

una visione internazionale e strumenti comuni. La giornata si è chiusa con uno sguardo al futuro. Tra le priorità individuate emergono il rafforzamento delle collaborazioni tra laboratori e ospedali, il sostegno continuo ai giovani ricercatori, l’investimento sulla qualità dei progetti e un’attenzione sempre maggiore alla prevenzione. Sessant’anni di esperienza mostrano che solo un sistema solido, dinamico e indipendente può sostenere un progresso che incida realmente sulla vita delle persone.

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Davide Raimondi Fasciaterapeuta, non un semplice fisioterapista, ma un esperto nel trattamento della Fascia, il tessuto connettivo che avvolge muscoli e articolazioni e che, se compromesso, può essere la radice del tuo dolore.

La Fascia è l’organo della coordinazione, il direttore d’orchestra del movimento (insieme al cervello): se non funziona correttamente,

La medicina tradizionale spesso ignora la Fascia. Le diagnosi comuni si concentrano sui sintomi, senza identificare la causa reale del dolore. Esami come RX, TAC e risonanze magnetiche non riescono a rilevare le disfunzioni della Fascia, e di conseguenza, i trattamenti convenzionali finiscono per essere inefficaci o temporanei. Ecco perché tutti continuano a soffrire nonostante le terapie. Il trattamento fasciale è differente. Agisce direttamente sulla causa del dolore, offrendo sollievo immediato, spesso già dalla prima seduta. A differenza di altre terapie, non ha bisogno di manipolazioni invasive o farmaci. Anche nei casi di dolore acuto, il trattamento può essere effettuato lavorando su zone lontane dal punto dolente, riducendo il fastidio in

Molti pazienti arrivano al Fasciaterapeuta anche dopo aver provato di tutto, senza successo. Ma trattando la Fascia, hanno finalmente trovato la soluzione definitiva. Durante la prima visita, si analizza a fondo la storia clinica e si valuta la vera origine del dolore, non solo

La Fascia non trattata può peggiorare il problema fino a renderlo cronico, limitando in modo irreversibile i tuoi movimenti e portandoti a soluzioni drastiche come la chirurgia. Intervenire subito significa evitare complicazioni e liberarsi finalmente dal dolore che sta condizionando la vita.

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Nel mese delle festività si moltiplicano i piatti che accompagnano pranzi e cene con famiglia e amici: al primo posto le ricette della tradizione e i sapori più tipici

MINI TORTE SALATE DI SFOGLIA CON ZUCCA E GORGONZOLA

Versioni monoporzione delle classiche torte salate, ideali per essere degustati sia come finger food gustoso o come un secondo piatto. Molto semplici da preparare e si realizzano utilizzando anche una base di pasta sfoglia pronta.

Ingredienti: 500 g di zucca; 300 g di Gorgonzola; 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare; 1 porro; q.b. di Sale Fine; q.b. di Pepe; q.b. di Olio Extravergine d’Oliva; q.b. di timo Preparazione: Pulire la zucca privandola della buccia, dei semi, dei filamenti e tagliarla a cubetti. In una padella con un filo d’olio rosolare il porro tagliato a rondelle. Una volta appassito aggiungere i cubetti di zucca, sala, pepe e fate cuocere fino a quando non risulteranno morbidi. Spegnete e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Foderare gli stampini per tortine con la pasta sfoglia, bucherellando il fondo con uno stuzzicadenti. Versare la zucca con i porri, i cubetti di gorgonzola e qualche fogliolina di timo. Cuocere in forno preriscaldato ventilate a 180° per circa 20-30 minuti

RAVIOLI DI GAMBERI E LIMONE

Un primo piatto della tradizione casalinga da preparare nelle occasioni speciali. Deliziosi ravioli di gamberi e limone: un ripieno raffinato dal gusto delicato

Ingredienti: : 2 Uova; 200 g di Farina 00; 400 g di Code di Gamberi; 280 g di Ricotta; 1 Scorza di Limone; 3 rametti di Timo; q.b. di Sale; q.b. di Pepe Bianco

Preparazione: Mettere in una ciotola la farina. Unite le uova leggermente sbattute e iniziate a mescolare, dapprima con una forchetta poi a mano. Quando l’impasto comincerà a rassodarsi, finite di lavorarlo in modo da ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare sotto la ciotola capovolta per almeno un’ora prima di procedere con la preparazione. Nel frattempo, pulire i gamberi e tagliateli grossolanamente al coltello. In una ciotola mescolate gamberi, ricotta, la scorza grattugiata del limone, le foglioline di timo, sale e pepe Coprite il ripieno e trasferitelo in frigorifero. Recuperate l’impasto e dividetelo in due parti. Aiutandovi con la macchinetta per la pasta stendete su una delle due sfoglie il ripieno. Coprite con l’altra sfoglia, premendo bene i punti di contatto dell’impasto quindi con una rotella taglia pasta seghettata formate i ravioli.

SPEZZATINO DI MANZO CON CASTAGNE E VINO ROSSO

Ingredienti: 800 g di spezzatino di manzo; 200 g di castagne già lessate o al vapore; 1 cipolla grande; 2 carote; 1 costa di sedano; 1 spicchio d’aglio; 1 bicchiere di vino rosso corposo; 400 ml di brodo (vegetale o di carne); 1 rametto di rosmarino; 2 foglie di alloro, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro; Olio extravergine d’oliva; Sale e pepe q.b.

Preparazione: Tritare finemente cipolla, carote e sedano. Rosolarli in una casseruola con un filo d’olio fino a quando diventano morbidi. Aggiungere lo spezzatino e farlo dorare su tutti i lati. Unire l’aglio schiacciato. Versare il vino e lasciar evaporare l’alcol a fiamma vivace. Aggiungere il concentrato di pomodoro, il rosmarino, l’alloro e il brodo caldo. Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa per 1 ora e mezza circa, mescolando ogni tanto. Unire le castagne negli ultimi 20–25 minuti di cottura. Regolare di sale e pepe. Lo spezzatino dovrà risultare cremoso e la carne tenerissima.

Rubrica a cura di Sara Busato

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