laPiazza del Delta - Maggio 2024

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Le facce del dado

Come spesso accade in Italia, le elezioni diventano il termometro per valutare altre temperature politiche. Il primo interrogativo, citando Sordi e Manfredi, è secco: riusciranno i nostri eroi e ritrovare i voti misteriosamente scomparsi ai seggi? Siccome la partecipazione non è la libertà di Gaber, è facile che si fermi attorno alla metà degli aventi diritto. Comunque la risposta all’interrogativo di cui sopra farà sorridere soltanto pochi. Il partito di Giorgia, ormai la chiamiamo solo con il nome come vuole lei, ha solo il problema di capire di quanto salirà oltre il 30 per cento, visto che è già attorno al 32, e ha doppiato la Lega. Il risultato servirà a rinforzare con il peso dei numeri le ambizioni a guidare la Regione, visto che su un punto Giorgia ed Elly Schlein sono d’accordo: il terzo mandato ai governatori non arriverà. Se la Lega ha ormai la metà dei voti di Fratelli d’Italia, nonostante le polemiche e i distinguo di molti, perfino del presidente Zaia, è assai probabile che la candidatura del generale Vannacci porti comunque voti alla Lega. Del resto, il parà della Folgore esaspera concetti che circolano non solo nel Veneto. Il partito vive un’esplicita fronda da parte dei leghisti veneti, che finora hanno sopportato Salvini solo perché era vincente e ha portato il partito nazionale da un misero 4 per cento al 34 delle europee scorse. Ma la resa dei conti è giunta.

del Delta

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A LOREO GASPARINI

BLINDA LA SQUADRA: LISTA PRECLUSA

A NUOVI INGRESSI

Intanto fatica a decollare una seconda lista in città, per le difficoltà di accordo tra Fratelli d’Itala e Partito Democratico

Servizio a pag. 16

ELEZIONI EUROPEE, CI SIAMO: ECCO I CANDIDATI VENETI

Delicato test per tutti gli schieramenti, il centrodestra cerca conferme dal centrosinistra una nuova sfida

IL VENETO E L’AUTONOMIA PER L’EVOLUZIONE DIGITALE

L’assessore regionale Calzavara: “Sulla strada dell’innovazione maggiori servizi a portata di tutti i nostri concittadini”

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UListe d’attesa, sanità al bivio

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

n nostro lettore, commentando di recente alcuni servizi dedicati ad un importante forum sulla sanità, al quale hanno partecipato esperti da tutto il mondo, ci ha chiesto perché non dedicavamo più spazio all’annoso problema delle liste d’attesa per esami e visite specialistiche. Perché dare conto dei progressi in campo medico e sul fronte della ricerca internazionale e non dare voce ai cittadini alle prese con le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie pubbliche? segue a pag. 5

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Vivificazione delle lagune del Delta: la Regione cerca progetti

L

a giunta regionale del Veneto ha recentemente annunciato l’approvazione di un bando volto a individuare interventi per la vivificazione delle lagune del Delta del Po, i quali saranno finanziati tramite contributi regionali. Gli interventi riguarderanno la manutenzione e il miglioramento idrodinamico delle lagune, con l’obiettivo di preservare gli ecosistemi delicati di queste zone di transizione e di sostenere le attività economiche tradizionali come agricoltura, pesca e acquacoltura.

“Il bando – spiega l’assessore regionale alla Pesca –, permetterà di definire i progetti e gli interventi da finanziare, individuati per ordine di priorità sulla base di criteri oggettivi predefiniti. In totale per il 2024 sono messi a budget 300 mila euro”. Possono presentare domanda, via posta elettronica certificata (Pec) entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del bando nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, i Comuni il cui territorio ricade nel perimetro del Parco naturale regionale del Delta del Po. La domanda dovrà contenere in allegato Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica.

La notizia è stata ben accolta dal neoeletto presidente del Consorzio pescatori di Porto Tolle, Paolo Mancin, attualmente presidente del consorzio di tutela della cozza Dop e della Delta Padano, una delle 14 cooperative che compongono il consiglio di amministrazione del consorzio. Al fianco di Mancin come vice presidente, è stato eletto Davide Baroni della cooperativa Santa Giulia. “In questo momento di crisi del settore, in cui diversi pescatori sono a reddito zero – commenta Mancin –, è ben accetto anche un intervento come questo”.

I lavori infatti, interesseranno le lagune del Delta, che da Rosolina si estendono fino a Porto Tolle.

Guendalina Ferro

Nel 2024 sono stati messi a budget 300mila euro

Le facce del dado

Forza Italia ha ritrovato una sua identità post berlusconiana (anche se la famiglia mantiene salde le redini) e spera di aver ritrovato anche la forza elettorale, almeno quella per diventare il secondo partito della coalizione di centrodestra. Nel Veneto ha già dimostrato di aver fatto crescere le iscrizioni. Nel centrosinistra, la sfida tra Pd e Cinque Stelle che a livello nazionale li vede testa a testa, non ha campo: il Pd è sul 16 per cento e i seguaci di Conte attorno al 6. Le elezioni europee saranno il banco di prova per vedere se le strategie di Schlein, unico caso di un’esterna giunta a guidare un partito, letta come il frutto di un Opa ostile nei confronti del Pd, e quella dell’avvocato che ha letteralmente sfilato il movimento a Grillo, sono comunque vincenti. Le altre formazioni hanno il problema di superare la soglia di sbarramento del 4 per cento: più facile per Renzi, che conta sui voti di Bonino, meno per Calenda e l’Alleanza Verdi Sinistra. Tutti hanno lanciato il dado e aspettano di vedere (non di nascosto, per usare la frase di Enzo Jannacci) la faccia che fa.

Liste d’attesa, sanità al bivio

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Non è la prima volta che ci arriva questa sollecitazione e non è infrequente che a fronte di un intervento o una notizia di carattere sanitario appaia l’immancabile osservazione “sì, ma le liste d’attesa...”. Premesso che a questo argomento abbiamo dedicato decine di servizi in tutte le nostre edizioni e continueremo a farlo, il fatto che i cittadini continuino a richiedere attenzione su questo fronte è un segnale da non sottovalutare. Cerchiamo però di non cadere nella tentazione del luogo comune dei lunghi tempi di attesa della sanità: non è sempre così e non lo è per tutti i casi, in particolare per le prestazioni urgenti e indifferibili, pur con qualche eccezione che giustamente fa notizia. Ciò non toglie che ogni giorno migliaia di cittadini si trovino a fare i conti con tempi d’attesa ancora lunghi nella sanità pubblica. Una recente inchiesta di Altroconsumo rivela che su 1.100 italiani interpellati ben 950 hanno avuto difficoltà nel prenotare una visita o un esame nel corso dell’ultimo anno. Così molti si vedono costretti a rivolgersi ai privati, affrontando costi elevati, oppure a rinunciare a alle cure. Per molti, poi, è impossibile rispettare i tempi suggeriti dal medico e c’è chi è costretto a lunghi spostamenti pur di avere l’appuntamento. A farne le spese sono soprattutto i più deboli, chi ha meno disponibilità economiche, gli anziani. In Veneto si cerca di correre ai ripari. Anche di recente la Regione ha annunciato importanti stanziamenti, l’ultimo da 40 milioni per superare il problema delle liste d’attesa e ha reclutato specialisti per smaltire le agende. Ma si tratta di un aspetto strutturale che va affrontato alla radice, rafforzando proprio la sanità pubblica, pagata dai cittadini.

Elezioni

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ricorda ai soggetti interessati la propria disponibilità ad ospitare per le prossime elezioni europee e amministrative messaggi politici elettorali e inserti pubblicitari allegati al giornale. (In ottemperanza alla legge 28 del 22 Febbraio 2000).

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del Delta Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano Polesine e Porto Tolle per un numero complessivo di 11.747 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione:
responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione
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redazione il 6 maggio 2024
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Porto Viro

Abbandono dei rifiuti. Il Consiglio approva il nuovo regolamento per la disciplina della videosorveglianza

Reati ambientali, il Comune

corre ai ripari con le fototrappole

R

ifiuti, inciviltà e reati ambientali sembrano attanagliare in questo periodo la città di Porto Viro. Si va dall’abbandono selvaggio di immondizia nella pineta – come evidenziato in un post del sindaco ma anche da alcuni cittadini indignati dopo la passeggiata di rito – a quello recentemente segnalato su via IV Novembre, addirittura con dell’amianto. E ancora l’incendio di un cassonetto vicino allo stabilimento della fabbrica 2Emme, e il furto delle componenti di rame dalle grondaie del cimitero e addirittura dal palazzo comunale nella centralissima

Ventitrè articoli che regolamentano la finalità, l’utilizzo della videosorveglianza, la collocazione, l’aggiornamento e le caratteristiche degli impianti

Piazza Repubblica.

Situazioni che esasperano i cittadini e per i quali l’amministrazione sta cercando di mettere un freno, ricordando che l’abbandono di rifiuti, oltre che essere segno di inciviltà, pesa sulle tasche di tutti i cittadini che pagano già piuttosto profumatamente il servizio. Il consiglio ha provveduto ad approvare un nuovo regolamento per la disciplina della videosorveglianza nel territorio comunale.

“Attualmente funzionano 36 telecamere – ha evidenziato il presidente Stefano Permunian,

nel fare un plauso al corpo di polizia locale –. Ne andranno installate altre 13 oltre a 3 lettori di targa che vanno ad aggiungersi ai 6 già esistenti e 4 fototrappole”.

Ventitrè articoli che regolamentano la finalità, l’utilizzo della videosorveglianza, la collocazione, l’aggiornamento e le caratteristiche degli impianti. Nel corso dello stesso consiglio comunale è stata rinnovata la collaborazione con le Giacche Verdi, guardie ambientali volontarie che a cavallo, piedi e bici presidiano le zone critiche dal settembre scorso a supporto delle forze dell’ordine.“La collaborazione sperimentale dello scorso anno ha dato ottimi risultati in zona Collettore – ha illustrato l’assessore alla Sicurezza Michela Girardello -. Il presidio sarà esteso quest’anno anche alla pineta e ad altre zone soggette all’abbandono di rifiuti e al degrado”.

Scettica l’opposizione: “Nella provincia di Rovigo siamo gli unici ad avvalersi delle Giacche Verdi – hanno considerato Mario Mantovan e Maura Veronese –. Ad Adria le hanno rifiutate perché non hanno le caratteristiche per fare vigilanza. Inoltre costano tanto: 6mila euro già spesi e 5 mila che andremo a spendere”. E report delle stesse guardie alla mano: “Le segnalazioni più impegnative riguardano lo svuotamento dei cestini, gli interventi totali sono stati 16 e quasi tutti nella stessa area: perché non dare la stessa cifra ad un’associazione per lo sfalcio dell’erba e la guardiania?”.

Fabio Pregnolato

Riccardo Rossi racconta i Paesi Bassi agli studenti

Riccardo Rossi, manager 29enne in forza alla Nike, ha raccontato i “suoi” Paesi Bassi ai ragazzi di 1F, 2E e 2F della secondaria dell’Istituto comprensivo di Porto Viro. Il giovane lavora per l’azienda statunitense con sede a Hilversum dall’agosto 2020 dopo un brillante percorso di studi in campo economico e ha saputo toccare le giuste corde della giovane platea di studenti della Pio XII. Particolarmente coinvolgenti le domande sulla questione linguistica e sulle abitudini alimentari orange. Rossi ha spiegato che è fondamentale saper parlare fluentemente la lingua inglese, alla luce del fatto che Nike è un grande laboratorio di culture e persone provenienti da ogni parte del mondo, raccontando della sua giornata lavorativa tipo, con una certa flessibilità dal punto di vista degli orari seppur con ritmi di lavoro piuttosto elevati e stressanti.

Dopo aver conosciuto dinamiche da studente e da lavoratore in paesi come Cipro, Germania e Danimarca, in Olanda il manager rodigino copre il ruolo di marketing analyst: il suo compito è quello di capire i vari “gusti” dei clienti Nike registrati con un account sul sito dell’azienda, in modo da intercettare le loro abitudini e ciò che potrebbe interessarli. “È stimolante lavorare all’estero e vivere un certo tipo di realtà quotidiana, poggiata su una mobilità sostenibile, sul dinamismo e su una città, quella di Amsterdam, tutta canali, bici e parchi dove fare sport” ha raccontato Riccardo. “Ne è un esempio il Koningsdag, la festa nazionale dedicata alla monarchia che si celebra ogni 27 aprile, un momento di assoluto divertimento che si celebra in maniera sfrenata con street food, musica, balli e aperitivi in barca sui canali”. (f.p.)

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CANDIDATO VENETO AL PARLAMENTO EUROPEO CIRCOSCRIZIONE NORD ORIENTALE

(Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia)

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nell’Unione Europea;

• rivedere il Green Deal scrivendo in maniera precisa come finanzieremo gli obiettivi di transizione energetica.

SULLA SCHEDA SCRIVI:

PASQUALETTO
ELEZIONI EUROPEE
GIUGNO PASQUALETTO
2024 | 8-9
carlopasqualetto.it Carlo Pasqualetto @carlopasqualetto
messaggio politico elettorale
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Il caso. L’area verde al centro del dibattito politico locale

Parco dell’Amicizia: una vivace polemica

Da Parco dell’Amicizia a Parco dell’Inimicizia. L’area verde rimessa a nuovo poco più di due anni fa grazie un contributo regionale e affidata alle cure e alla sorveglianza dei volontari della Pro loco di Donada è stata recentemente al centro del dibattito politico in seno al consiglio comunale. Da quanto posto in decisione nell’ultima seduta, il punto relativo alle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per l’anno 2024 riguardava anche quest’area di 10mila mq alle porte di Donada.

“Un parco pubblico riqualificato, frequentato e ben tenuto che verrà rovinato vendendone una porzione di 450 mq –secondo la consigliera Maura Veronese -. Un parco piantumato a nuovo e recintato di recente che verrà stravolto per abbellire/ingrandire una proprietà privata; a chi può interessare altrimenti l’acquisto di una porzione di parco pubblico? L’area inoltre verrà trasformata gratuitamente da F2 ‘area a servizio pubblico’ a B3 ovvero ‘semiestensiva esistente’: significa che da area pubblica diventerà edificabile, sostanzialmente un terreno

lottizzato. Oltre a ciò la questione prezzo: valutazione di 23.400 euro che potrà essere acquistata con un ribasso del 20%, con poco più di 18.000 euro sarà quindi possibile acquistare un terreno edificabile. Non creiamo un precedente, perché domani altri cittadini chiederanno di acquistarne altre parti”.

Dello stesso avviso il collega di minoranza Mario Mantovan con un accorato richiamo ai colleghi di maggioranza: “Andare a rovinare il parco dandone un pezzo a un privato – che non biasimo –per 20 mila euro? L’abbiamo sistemato e adesso vogliamo venderne una parte? Faccio un appello al vostro buonsenso; andare a stuprare un’area frequentata

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da famiglie per accontentare un privato? Pensateci prima di alzare la mano”.

Dai banchi della maggioranza la risposta: “Il piano delle alienazioni lo si aggiorna, ma poi decide l’amministrazione che cosa alienare o no e possiamo decidere di non farlo; è giusto sollevare il caso ma non è corretto strumentalizzarlo”.

L’impegno dell’amministrazione comunale è stato quindi chiaro: “La porzione non sarà venduta, viste le rimostranze: 20 mila euro non cambiano il bilancio, e ci impegneremo a valorizzare ancora di più il parco”.

A far trovare la quadra è servita una breve sospensione del consiglio per un consulto tecnico, da cui la decisione annunciata dal vicesindaco Thomas Giacon: “Ok all’approvazione del punto sulle alienazioni – che serve a finanziare opere pubbliche –, cui però non seguirà la procedura per mettere in gara questo lotto; nel prossimo consiglio comunale inoltre riaggiorneremo il piano, da cui verrà tolta l’area del Parco dell’Amicizia”. Fabio Pregnolato

Riserve Mab Unesco: arriva il protocollo d’intesa per fare rete Delle 714 Riserve di Biosfera Unesco annoverate nel network mondiale in 129 paesi, 19 sono in Italia. Cinque di queste, che interessano l’asta del fiume Po, hanno recentemente vissuto una giornata storica per una nuova visione comune del Grande Fiume, sottoscrivendo un protocollo d’intesa per fare rete e rappresentare una delle Biosfere Unesco più estese al mondo, unite per il futuro all’insegna di un progetto di salvaguardia e sviluppo del territorio. È il primo coordinamento tra Riserve Mab Unesco su un unico grande fiume di rilevanza strategica: è questo il fulcro della conferenza stampa di presentazione del protocollo,un documento sottoscritto dai soggetti gestori delle rispettive Riserve e in particolare, partendo da monte: da Dario Miretti, presidente dell’ente di gestione delle aree protette del Monviso, Francesco Tresso presidente del Comitato Esecutivo di Collina Po e assessore del Comune di Torino, Cristina Chiappa presidente del Parco lombardo della Valle del Ticino e Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (per la Riserva Po Grande). Per l’area nostrana, infine, dal presidente dell’Ente Parco Regionale Delta Po Moreno Gasparini. (f.p.)

8 www.lapiazzaweb.it per il p e r i l VENETO in i n EUROPA E U R O PA Corroppoli Tajani Comm. Resp. Flavio Tosi (scheda marrone)
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Porto Viro

Èarrivata dalla pagina social della lista di maggioranza la notizia dell’imminente via ai lavori per la riqualificazione della piscina e per la realizzazione della Cittadella dello Sport. “Sarà totalmente inclusiva – si legge nella nota – e passerà dall’essere simbolo di degrado e abbandono a quello di rinascita e riscatto della nostra città. L’inizio dei lavori è previsto entro il mese di maggio per un investimento di circa 7 milioni ottenuti grazie al finanziamento del Credito Sportivo”.

Non condivide il post della ‘Porto Viro Riparte’ il consigliere di minoranza Mario Mantovan e il suo aiutante quattro zampe Thor, pronti a una scommessa amichevole con i dodici componenti della maggioranza: “Siamo disposti a pagare una colazione a chi crede fermamente in quanto scritto in quel post e cioè che i lavori inizieranno entro il 31 maggio: lavori che prevedano un appalto, una ditta e degli operai, non il semplice taglio dell’erba della piscina. Sarei contento anche di perdere e pagare la colazione ai dodici componenti della maggioranza, ma so che così non sarà”.

Il consigliere della ‘Maura Veronese Sindaco’ ha poi incalzato: “Basta promesse, vogliamo i fatti. I lavori non inizieranno prima della fine dell’anno e l’importo destinato sarà di 3,5 milioni con un ulteriore milione a disposizione del comune, per un totale di 4,5 milioni: fondi finanziati tramite un mutuo del Credito Sportivo che costerà a noi cittadini ben oltre 7 milioni di euro. Non possiamo più permettere che l’amministrazione prenda in giro i cittadini che meritano rispetto e trasparenza. È nostro diritto esigere una gestione più attenta e responsabile delle risorse pubbliche, ma soprattutto verità e non bugie”. Thor continuerà a vigilare. Fabio Pregnolato

“Margarita Challenge”: il “Fil Rouge” della vittoria è portovirese

Il portovirese Matteo Freguglia si è aggiudicato l’edizione 2024 della ‘Margarita Challenge’: nella competizione promossa dalla famosa distilleria francese Cointreau, che ha reso iconico il celebre drink messicano, Matteo è arrivato primo con il suo ‘Fil Rouge’ su dieci professionisti della mixology da tutta Italia. Matteo, classe 2000, nella finale che si è svolta a Roma, ha sbaragliato gli avversari con un drink composto da 25 ml di Cointreau l’Unique, 45 ml di Cordiale di Mentuccia Romana, 45 ml di Tequila alla vaniglia e crusta di crostata con visciole,uno dei dolci più rappresentativi della gastronomia capitolina. Tra leregole obbligatorie del concorso, figurava in-

fatti l’utilizzo di uno o più ingredienti locali di una città italiana che ogni bartender ha arrangiato in tre minuti per il set up della postazione e in cinque minuti per la realizzazione del proprio twist sul Margarita. Oltre al titolo di campione nazionale, Matteo Fregugliaha staccato un biglietto per Angers, in Francia, per visitare la storica distilleria della maison e seguire un’esclusiva masterclass. Sempre nella città francese parteciperà alla selezione della sfida internazionale: un’imperdibile occasione per rappresentare il Belpaese in una competizione prestigiosa che coinvolgerà i dieci migliori bartender del mondo nella celebrazione del celebre cocktail. (f.p.)

“Non possiamo più permettere che l’amministrazione prenda in giro i cittadini che meritano rispetto e trasparenza. È nostro diritto esigere una gestione più attenta e responsabile delle risorse pubbliche, ma soprattutto verità e non bugie”

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Minoranza. Il consigliere Mantovan (e il suo fido Thor) scommettono una colazione sull’inizio dei lavori
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Porto Viro

Competenze al femminile. Iniziative formative gratuite dedicate alle donne per creare occasioni professionali

Il Comune punta sulla parità di genere: tanti i progetti al via

Sono stati presentati in sala consiliare i progetti di Enaip Veneto e Punto Confindustria, selezionati nell’ambito della Direttiva Regionale “P.A.R.I. - Progetti e Azioni di Rete Innovativi per la parità e l’equilibrio di genere. Progetti che riguardano alcuni corsi di formazione gratuiti, finalizzati a potenziare le competenze delle donne e a favorire la loro inclusione nel mercato del lavoro.

Grazie alla partnership tra Comune di Porto Tolle, Enaip Veneto e Punto Confindustria, le donne del territorio potranno partecipare ad alcune iniziative formative gratuite per sviluppare competenze e creare le occasioni per acquisire e condividere strumenti, approcci e metodi per la ricerca di lavoro e l’avanzamento di carriera. Cinque i corsi proposti: i primi due corsi riguardano l’acquisizione di Competenze digitali, destinati,uno alle lavoratrici autonome e il secondo alle Donne inoccupate o inattive. Il terzo corso tratterrà l’Intelligenza emotiva: tra scienza e fantascienza, è sarà destinato a donne inoccupate. La quarta proposta riguarderà un corso di inglese per il turismo e i servizi alberghieri. Altro corso riguarderà lo Smart working tutor - Work life balance, sarà rivolto alle lavoratrici autonome. A presenziare e rispondere alle donne partecipanti in sala consiliare, sono state Silvia Boscolo, assessore alle Pari Opportunità e al Sociale del Comune di Porto Tolle; Alessandra Sguotti, Responsabile Unità Operative Enaip Rovigo e Porto Viro, Francesco Lazzarin, Coordinatore del Progetto di Enaip Rovigo e Paola Teson di Enaip Porto Viro; Nicoletta Casalicchio, Referente del Progetto di Punto Confindustria Rovigo; Giovanna Brunelli ed Elisa Sandron, rispettivamente Referente Area Innovazione e Sostenibilità di Umana Forma srl e Referente Area Politiche Attive del Lavoro di Umana spa.

“Il nostro comune – ha dichiarato l’assessore Silvia Boscolo – è purtroppo uno dei fanalini di coda nella Regione Veneto rispetto ai temi della dispersione scolastica e dell’occupazione femminile. Per superare le conseguenze di questo dato credo che risultino fondamentali proposte formative trasversali, affinché tutti possiamo raggiungere un nuovo livello di consapevolezza rispetto alle opportunità che il nostro territo-

rio offre, rispetto allo sviluppo di nuove competenze e al consolidamento delle attitudini professionali di chi intende raggiungere nuovi obiettivi. Le donne in questo possono giocare un ruolo fondamentale”.

Per ulteriori informazioni sul progetto e i corsi di prossimo avvio a Porto Tolle, i riferimenti sono il Comune di Porto Tolle e i siti web dei due progetti: www.parirovigo. it e www.puntoconfindustria.it.

Guendalina Ferro

Nuovi standard sanitari in arrivo: un milione e mezzo per ristrutturare il Punto Sanità

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L’azienda Ulss 5 Polesana ha compiuto un passo significativo verso il futuro della sanità territoriale con l’approvazione del progetto definitivo per la Casa di comunità di Porto Tolle. Il direttore generale, Pietro Girardi, ha confermato l’ultima fase del processo che consentirà la trasformazione dell’attuale Punto Sanità in un moderno centro sanitario. Questo progetto, parte integrante del percorso di innovazione e sviluppo della sanità di prossimità, riflette le esigenze emerse dal Pnrr e si propone di offrire un ambiente confortevole e funzionale, arricchito da soluzioni digitali all’avanguardia. La struttura ospiterà una vasta gamma di servizi, lo sportello

APPARTAMENTO TIPO -B

amministrativo, il punto prelievi, gli ambulatori infermieristici, gli ambulatori specialistici, come il cardiologo, l’oculista, il dermatologo e altre specialità, il Punto unico d’accesso (Pua), l’assistente sociale e il servizio di continuità assistenziale e gli studi dei medici di Medicina Generale.

ca. 70 Mq: soggiorno/cucina, bagno, camera matrimoniale, ripostiglio

APPARTAMENTO TIPO -C

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ca. 80 Mq: soggiorno/cucina, bagno, camera matrimoniale, camera due posti letto

L’intervento prevede una ristrutturazione completa, in linea con le normative vigenti e le linee guida del Pnrr, con particolare attenzione alla riqualificazione energetica. Un investimento strategico per il futuro della sanità, che mira a creare strutture all’avanguardia distribuite sul territorio polesano. Il progetto esecutivo della Casa di comunità di Porto Tolle ha un costo complessivo di 1 milione e 500mila euro.

I lavori inizieranno nel mese di maggio 2024 e dureranno circa un anno. L’opera pubblica si inserisce in un più ampio piano di sviluppo che comprende la realizzazione di altre strutture sanitarie innovative nella provincia, dimostrando l’impegno dell’azienda Ulss 5 Polesana nel garantire una sanità di qualità e accessibile a tutti. (gu.fe.)

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Pesca. La Madonna di San Juan de Los Lagos invocata per l’aiuto contro il granchio blu

La crisi porta i pescatori del Delta in pellegrinaggio fino a Roma

I

l prossimo 25 e 26 maggio le comunità polesane si recheranno in pellegrinaggio a Roma, portando con sé una preghiera di speranza e supplica. Il motivo di questa peregrinazione è la grave crisi che ha colpito i pescatori del Delta del Po a causa dell’invasione del granchio blu nel mare Adriatico, minacciando non solo la sussistenza delle oltre 1500 famiglie coinvolte nell’attività della pesca, ma anche l’intero ecosistema marino della zona.

La Madonna di San Juan de Los Lagos di Panarella sarà la guida spirituale di questa carovana di fede, affiancata dal Coro San Francesco di Taglio di Po.

Altro appuntamento importante sarà il 16 maggio alle ore 17 a Ca’ Mello, annunciano Il Comitato Di Polesine Chiama Messico Di Panarella, insieme al Consorzio Cooperative Dei Pescatori Del Polesine Di Scardovari e l’amministrazione Comunale.

“Sarà un incontro speciale e ricco di significati, per unirci in

preghiera con i Pescatori del Delta del Po che incontreranno la Madonna di San Juan de Los Lagos per implorare Nostra Signora, affinchè i pescatori possano superare al più presto con dignità e coraggio la grave crisi che li ha colpiti. L’evento – spiega Don

“Un momento di unione e di impegno collettivo, in cui la fede diventa faro di speranza e conforto per chi affrontano tempi difficili”

Massimo Barison, presidente del Comitato di “Polesine chiama Messico” di Panarella – rappresenta un momento di unione e di impegno collettivo, in cui la fede diventa un faro di speranza e di conforto per coloro che affrontano tempi difficili”.

La band polesana P-51 Airplanes sul grande schermo nel film con Ennio Doris “C’è Anche Domani”

La band polesana dei P-51 Airplanes sta vivendo un momento di grande visibilità sul grande schermo, grazie al film “Ennio Doris - C’è anche domani” diretto da Giacomo Campiotti, con Massimo Ghini. Nel film, la band interpreta un gruppo musicale incaricato di animare una festa ambientata negli anni ‘60. Nati nel 2002, i P-51 Airplanes portano avanti il sound del R’n’R classico dagli anni ‘40 agli anni 60, con versioni fedeli agli originali e divertenti variazioni. La formazio-

ne attuale vede Mauro Tognin alla chitarra e alla voce, Alessio Trapella al contrabbasso e alla voce, e i due portotollesi Enea Passarella alla batteria e ai cori, e Max Vidali al pianoforte e alla voce. Con 3 album all’attivo, la band ha partecipato a numerosi festival nazionali ed internazionali e ha allietato il pubblico con concerti in pub, locali e feste di piazza. Tra le tappe del tour in programma si potrà vedere la band esibirsi il 31 maggio al Barique di Rosolina Mare. (gu.fe.)

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Il riconoscimento. Ulss 5 Polesana e Regione Veneto hanno

Rosolina è “Comune attivo”: “Merito delle buone pratiche messe in atto”

R osolina ha ottenuto il riconoscimento di Comune attivo da Aulss 5 Polesana e Regione. “Di recente abbiamo appreso di questa notizia – afferma orgoglioso il sindaco Michele Grossato –. La nostra città è entrata così a far parte dell’omonima rete regionale, di comuni virtuosi sotto il profilo delle buone pratiche salutari, messe in atto nel territorio”. L’iniziativa, promossa in sinergia tra Regione del Veneto, azienda Ulss 5 Polesana e Amministrazione comunale, in particolare per il tramite dell’assessore preposto Sara Biondi e del settore servizi sociali, prevede l’accreditamento di particolari programmi di promozione, che contraddistinguono l’attenzione del territorio, allo sviluppo del benessere, attraverso pratiche salutari e di movimento fisico per tutte le età.In particolar modo, per Rosolina, sono state riconosciute le seguenti attività: attività motoria di prossimità - ginnastica dolce per adulti e anziani; gruppi di cammino “Fit and Walk”; 1 km educational promosso dalla scuola primaria; progetto “Chiudi la strada al traffico”. Queste attività sono promosse da realtà locali e sono ritenute di particolare importanza, al di là dell’ambito riconoscimento che onora la comunità, per un territorio che ha l’ambizione di crescere, offrendo sempre più opportunità nuove ai suoi residenti. ”In questo senso, si conferma il sostegno dell’amministrazione, orgogliosa del titolo conferito e che nei prossimi mesi sarà convalidato con la consegna della targa regionale e del relativo logo” conclude il sindaco Grossato.

Nell’ottica di promuovere servizi sempre più pratici e vicini ai cittadini, a Rosolina, con deliberazione di giunta comunale numero 35, è stata decisa la soppressione dei diritti di segreteria, per alcune pratiche amministrative, a partire dal primo maggio. In particolare, i cittadini non dovranno più pagare i diritti di segreteria per ottenere autorizzazioni, certificati anagrafici, autentiche di copia o firma. “Si tratta, come evidente, di una decisione che mira a semplificare e rendere più accessibili i servizi offerti dal Comune, eliminando oneri aggiuntivi per i cittadini – afferma soddisfatto l’assessore comunale al bilancio, Stefano Gazzola –. Inoltre, grazie al collegamento al sistema dell’anagrafe nazionale online del Ministero dell’Interno, utilizzando le credenziali Spid, Cie e Csn, ogni cittadino potrà scaricare i cer-

tificati anagrafici per sé e per i componenti della propria famiglia.Servizi sempre più smart, che saranno implementati e incentivati anche con le nuove innovazioni, apportate dalla trasformazione digitale attuata con fondi Pnrr, cui anche la nostra realtà si sta conformando con numerosi progetti in corso di realizzazione”.

Restando sui diritti di segreteria, va sottolineato che rimarranno invariati i diritti relativi al rilascio della carta d’identità elettronica, fissati in 22 euro, e della carta d’identità cartacea, per la quale sarà richiesto un contributo di 5,42 euro.Inoltre, i costi per i certificati anagrafici e storici, redatti a mano con ricerca storica presso gli archivi di deposito o storici di Rosolina, che possono essere in carta semplice o soggetti all’imposta di bollo, rimarranno anch’essi invariati. “La soppressione dei diritti di segreteria, sopprimibili e oggetto della misura adottata, è stata possibile, grazie al fatto che il nostro ente si trova in ordine con i conti pubblici e l’azione rispetta i principi della regolarità contabile, come richiamato nella deliberazione assunta – conclude Gazzola –. Un’attenzione ai cittadini che questa Amministrazione intende assicurare, a cominciare dai servizi resi”. Ruggero Principe

Granchio blu, nuovo incontro in Prefettura

Nell’ambito emergenza granchio blu, Rosolina ha preso parte a un confronto in Prefettura. “Ho partecipato, insieme all’assessore alla pesca Sara Biondi, a un importante tavolo di discussione, per affrontare le problematiche derivanti dalla proliferazione della specie infestante granchio blu, sempre più presente nelle nostre lagune, mettendo in ginocchio famiglie di allevatori e pescatori”.

Un incontro che ha visto partecipi i sindaci delle realtà maggiormente coinvolte, Rosolina, Porto Viro, Porto Tolle, Ariano Polesine, la Provincia, rappresentata dal presidente Enrico Ferrarese, la Regione, rappresenta dall’assessore Cristiano Corazzari, l’Abi, l’Inps e Confindustria, per fare il punto della situazione e per individuare strategie d’azione ormai improcrastinabili. “Un problema che vede più attori coinvolti nel tentativo di affrontare un’emergenza

diventata, ormai, smisurata, con risvolti occupazionali, redditizi e sociali drammatici. Nelle prossime settimane, in stretto contatto con il Governo, metteremo in campo ulteriori azioni per permettere alle numerose famiglie senza reddito, che non hanno seminato e che vedono la produzione di molluschi azzerata, di affrontare questa calamità, in primis dialogando con il mondo bancario affinché vengano istituite moratorie per i mutui e per i finanziamenti, tenuto conto che, mai come in questo momento, il comparto ittico si trova in forte difficoltà ad onorare gli impegni presi.Sono settimane importanti in cui lavorare uniti con le istituzioni rimane l’unico fronte d’azione. Rimane costante l’impegno dell’amministrazione a partecipare a tutti i tavoli istituiti a difesa di un comparto che trainante per la nostra economia”.(r.p.)

I cittadini non dovranno più pagare i diritti di segreteria per ottenere autorizzazioni, certificati anagrafici, autentiche di copia o firma. “Decisione che mira a semplificare e rendere più accessibili i servizi offerti dal Comune, eliminando oneri aggiuntivi per i cittadini”

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inserito la città tra i comuni virtuosi

Un Comune al passo con i tempi tra informazione, solidarietà e donazioni

L’Amministrazione comunale ha festeggiato un significativo traguardo: la serata di note §e solidarietà, in occasione della 38esima rassegna corale, organizzata dal coro Voci del Delta

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mportante incontro, quello svoltosi a Taglio di Po. L’assessore comunale all’ambiente, Alessandro Marangoni, con i vertici di Ecoambiente e Consiglio di Bacino, ha incontrato in sala Europa i residenti, per dipanare gli ultimi dubbi sulla Tariffa unica puntuale, nota anche con la sigla Tarip. Marangoni e il presidente del Consiglio di Bacino di Rovigo, Vinicio Piasentini, hanno condiviso con la popolazione, le novità riguardanti la recente implementazione della tariffa unica per la raccolta dei rifiuti.

“Nonostante la partecipazione di pubblico non sia stata massiccia in termini numerici, l’intensità delle discussioni ha suggerito un coinvolgimento significativo della comunità – afferma Alessandro Marangoni –. Con più di cento incontri, il presidente Piasentini ritiene che il percorso intrapreso sia esaustivo e promettente. Sebbene i risultati siano stati particolarmente soddisfacenti nei 21 Comuni dell’Alto Polesine, che hanno intrapreso il percorso per primi, si è fiduciosi che anche i restanti possano seguire l’esempio virtuoso. Questa ottimistica prospettiva è supportata dalla normativa regionale ed europea, che richiede unimpegno concreto nella gestione sostenibile dei rifiuti”.

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La serata informativa tagliolese è comunque servita a rispon-

dere a dubbi e quesiti. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha festeggiato un significativo traguardo: la serata di note e solidarietà, in occasione della 38esima rassegna corale, organizzata dal coro Voci del Delta. Tra i protagonisti della serata, oltre al sodalizio di casa, due cori che si distinguono per la loro particolarità e bravura: il Plinius di Bottrighe diretto da Antonella Pavan e il Baitone di Edolo (Brescia) diretto da Nicola Pietrobon, che hanno regalato al pubblico un’esperienza unica. Quest’anno tra l’altro, il coro Voci del Delta, diretto da Marco Ruzza, festeggia i 45 anni di attività. Una storia lunga e ricca di passione per la musica, ma non priva di sfide. Tutti i proventi della serata, ossia 920 euro, sono stati devoluti alla Lega del Filo d’Oro: un gesto significati-

vo che testimonia l’impegno del coro nel sostenere cause sociali. È un segno tangibile dell’importanza che il coro attribuisce alla responsabilità sociale e alla solidarietà.

È degno di nota anche il gesto generoso del coro Baitone di Edolo, che ha deciso di contribuire alla raccolta fondi con una somma importante, dimostrando così la solidarietà tra cori e il loro impegno comune verso le cause benefiche.Durante lo scambio dei presenti tra i cori, sono intervenuti, portando i saluti, l’assessore Alessandro Marangoni, Simonetta Girardi e Daniele Lucchiari consiglieri regionali Asac Cori Veneto.La serata è stata presentata da Roberto Marangoni, componente del Bontemponi, gruppo folcloristico di Bottrighe. Ruggero Principe

Solidarietà, Lilt: “Il cuore dei tagliolesi è grande”

Taglio di Po ha risposto in maniera massiccia, alla Camminata di solidarietà a favore della Lilt di Rovigo.La Lega italiana per la lotta contro i tumori, sezione provinciale è guidata da Maria Iside Bruschi, ha ringraziato tutti i partecipanti e gli organizzatori di Avis e Aido, per avere partecipato e per avere sostenuto questa importante iniziativa benefica.

“Ringrazio per la collaborazione, il gruppo podistico Avis Taglio di Po e Avis comunale di Taglio di Po, la Pro loco, il gruppo comunale diProtezione civile, sempre presenti e partecipi ad ogni nostra chiamata – afferma la presidente Bruschi –. Un grazie inoltre agli sponsor

della manifestazione, ossiaalimentari Spinello e panificio Lazzarin. La generosità di tutti è stata molto incisiva, e ha por-

tato un contributo totale di 791 euro, che andranno ad aggiungersi alla somma che occorre per acquistare uno strumento

che riduce la caduta dei capelli durante la chemioterapia, da donare al reparto di oncologia dell’ospedale di Adria”.

La Lilt Rovigo ha già acquistato un caschetto anti caduta dei capelli, del valore di 40mila euro, che è stato donato all’Oncologia di Rovigo. Per l’acquisto del secondo mancano alcune migliaia di euro, visto che sono stati raccolti altri 2mila euro, grazie ad una serata benefica organizzata da Bandiera Gialla al teatro sociale di Rovigo. Il grazie per il successo avuto con la Camminata solidale, è giunto anche da parte della Commissione comunale per le pari opportunità: “Il cuore dei tagliolesi è grande”. (r.p.)

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composizione di una seconda è ancora lista in alto mare

“Squadra che vince non si cambia”

S quadra vincente non si cambia.

Il sindaco uscente Moreno Gasparini è deciso a non modificare la squadra in forza del lavoro svolto negli ultimi anni. La lista, di orientamento centrodestra, sarà quindi chiusa a nuove adesioni politiche.

”Mi ricandido per il terzo mandato, al fine di completare le opere pubbliche avviate e realizzare quelle già programmate che rispondono alle esigenze della comunità” ha dichiarato Gasparini. La sua squadra è composta anche da persone che, pur non avendo ricoperto ruoli elettivi in consiglio comunale, hanno contribuito attivamente a iniziative ed eventi per il bene della comunità negli ultimi cinque anni. Grazie all’equilibrio e alla collaborazione instaurati nel territorio, Gasparini intende continuare a lavorare per il bene dei cittadini di Loreo, sfruttando le relazioni consolidate con la provincia e la regione Veneto. Tra le opere pubbliche in corso in questo periodo, il ponte Rantin, che collega Volto di Rosolina al territorio comunale

di Loreo, la cui conclusione è prevista nei prossimi mesi. Sono già in corso i lavori per la messa in sicurezza della strada nella frazione di Tornova e la realizzazione della relativa ciclabile. È inoltre previsto l’avvio dei lavori per una rotatoria e un sottopasso di collegamento tra via Veneto e via Retinella, finalizzati alla sicurezza di pedoni e ciclisti. Gasparini ha inoltre annunciato progetti nel settore sociale, tra cui gli interventi agli edifici scolastici per migliorare l’efficienza energetica e

I 103 anni di Olga Berto tra famiglia e fede

l’accessibilità dei locali. A pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste (mentre andiamo in stampa, ndr), la formazione di una seconda lista rimane in alto mare, a causa delle difficoltà nell’instaurare un’alleanza politica tra Fratelli d’Italia e il Pd locale. Difficoltà derivanti da divergenze ideologiche e strategiche tra i due partiti, che rendono complesso trovare un terreno comune su cui basare un’alleanza elettorale.

Guendalina Ferro

Presentato il nuovo piano di Protezione Civile

Nella sala consiliare del comune di Loreo, si è tenuta una significativa presentazione rivolta alla cittadinanza riguardante il nuovo Piano di Protezione Civile.

L’evento informativo è stato accuratamente organizzato al fine di sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare in caso di emergenza, garantendo così una risposta adeguata a qualsiasi

scenario critico. Durante la serata, condotta dagli amministratori locali e dai referenti del gruppo comunale di protezione civile, è stato distribuito ai presenti un pratico libretto informativo. Questo documento offre nozioni essenziali e consigli utili, fornendo una guida chiara su come affrontare situazioni di emergenza in modo sicuro ed efficace. L’importanza di questo appuntamento va ben oltre il suo singolo svolgimento: è previsto che eventi simili si ripetano nel futuro, con l’obiettivo costante di informare i cittadini sui particolari del piano di protezione civile, strumento di pianificazione fondamentale per la sicurezza del territorio. (gu.fe.)

Un pianoforte per Loreo

Nel cuore della piccola cittadina di Loreo, una donna eccezionale ha raggiunto un traguardo straordinario: Olga Berto ha festeggiato il suo centotreesimo compleanno in compagnia dei suoi cari. Accanto a lei, i figli Fiorindo, 70 anni, e Luigi, 77 anni, insieme ai nipoti Nausica, Claudia, Ludovica, e Linda, e ai pronipoti Beatrice, Diletta, Clelia, Rebecca, e Carlo. Nata a Cavarzere il 19 aprile 1921, Olga ha trascorso una vita dedicata al lavoro e alla famiglia. Per 35 anni ha lavorato come impiegata postale a Loreo, celebrando anche le nozze d’argento con il marito prima della sua scomparsa. Ancora oggi, vive al piano superiore di un edificio abitato al piano inferiore dai suoi affettuosi figli. Per celebrare questo giorno speciale, Olga, devota praticante della fede cattolica cristiana, ha accolto presso la sua dimora il vescovo Giampaolo Dianin per una santa messa, unendosi in preghiera e gratitudine per la sua lunga e benedetta vita. La storia di Olga Berto è un esempio di dedizione alla famiglia e fede che ha illuminato il cammino di questa straordinaria donna per oltre un secolo.

Nel piano nobile del Comune di Loreo, una serata magica ha trasformato lo spazio in una milonga argentina, celebrando l’inaugurazione di un prezioso pianoforte del 1921. Questo strumento di importante valore è stato donato alla comunità locale dalla famiglia Bissacco e, dopo un attento restauro, è tornato a risuonare con nuova vita sotto le sapienti mani del pianista Fabrizio Mocata e del suo quartetto tango. L’eleganza e la grazia dei ballerini Chiara Brussolo e Giuseppe Colabello hanno aggiunto un tocco di magia alla serata. Gli amministratori locali hanno espresso gratitudine per la generosità della famiglia Bissacco, riconoscendo l’importanza di condividere arte e musica tra la comunità. In particolare, hanno evidenziato il significato simbolico del pianoforte, sottolineando che l’evento è stato l’inizio di un viaggio artistico che porterà gioia e armonia tra la cittadinanza. Altro ringraziamento è stato rivolto anche al team di restauratori, il cui impegno e dedizione hanno restituito al pianoforte la sua bellezza e funzionalità originale. (gu.fe.)

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Opere pubbliche. Inaugurazione in programma il 13 maggio

Riapre il ponte tra Loreo e Cavanella Po

C’è davvero una grande soddisfazione – e non potrebbe essere altrimenti – nella voce del primo cittadino di Adria, Massimo “Bobo” Barbujani, che nei giorni scorsi ha annunciato un’importante riapertura per il territorio adriese e non solo, che riguarda la viabilità e che era attesa ormai da davvero tantissimo tempo. Si tratta di quella relativa al ponte di collegamento tra Cavanella Po e Loreo che, dopo quattro anni di chiusura, finalmente tornerà a garantire la circolazione del traffico del territorio.

“La chiusura di questo ponte ha nel tempo causato non pochi problemi di viabilità – sottolinea il sindaco di Adria –, perciò la sua riapertura segna davvero un traguardo molto importante per tutti”.

La struttura viaria di collegamento era a suo tempo stata chiusa a causa dei danni subiti

da alcuni pilastri, probabilmente causati da un’errata manovra compiuta da un’imbarcazione di passaggio. Negli ultimi giorni di aprile si sono tenute le prove di carico per la definitiva omologazione del ponte, durante le quali non è mancata proprio la presenza del primo cittadino di Adria, che ha sottolineato l’importanza del controllo costante del

territorio. L’inaugurazione è invece prevista per il prossimo lunedì 13 maggio alle ore 10.30. Sarà dunque un momento importante per tutti i Comuni interessati, poichè segnerà la fine definitiva di tutti i disagi causati al trasporto e al traffico di tutto il territorio. Insomma, una vera e propria conquista per tutta la viabilità provinciale.

Gaia Ferrarese

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Incontri nel territorio sulla tariffa puntuale: grande successo per Ecoambiente

Sono stati accolti molto positivamente gli incontri di comunicazione sulla tariffazione puntuale organizzati da Ecoambiente in alcuni comuni del Polesine e destinati alla cittadinanza.

“Da parte della cittadinanza c’è stata molta più partecipazione e accoglienza di quanto avremmo pensato e ci ha fatto molto piacere –spiega Walter Giacetti, direttore di Ecoambiente –. Evidentemente gli incontri che avevamo realizzato la scorsa estate in occasione della consegna dei nuovi contenitori hanno avuto un effetto positivo: ora la popolazione conosceva già il meccanismo e quindi la partecipazione è stata alta, con interventi e richieste anche molto specifici”.

“Insomma, è stato un vero successo – prosegue Giacetti –. Qualche altra amministrazione ci sta chiedendo alcune serate di approfondimento, anche ora che il tour è terminato. Proseguiremo comunque con la nostra comunicazione informativa, affinchè si riesca a raggiungere il maggior numero di persone”.

“Non ultimo, con la prima bolletta ci sarà un foglio informativo allegato che spiegherà dettagliatamente come è costituita e quali sono le principali componenti”.

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messaggio politico elettorale
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Delta

Acquevenete riconferma presidente Piergiorgio Cortellazzo

S i è insediato il nuovo consiglio di amministrazione di Acquevenete. Piergiorgio Cortelazzo e Antonio Bombonato sono stati riconfermati, rispettivamente, presidente e vicepresidente della società. Gli altri consiglieri sono Emanuele Rosina (riconfermato), Silvia Rovarin, Luigi Petrella, Angela Zambelli, Filippo Duse. “Questa nomina giunge come un riconoscimento del lavoro svolto negli ultimi tre anni, durante i quali abbiamo dedicato impegno e passione alla crescita e al miglioramento continuo dell’azienda – commentano soddisfatti Cortelazzo e Bombonato -. Esprimiamo profonda gratitudine per la fiducia accordataci dai nostri colleghi, che ci motiva ulteriormente a continuare lungo il percorso intrapreso con determinazione e dedizione”.

È stato anche approvato il bi-

lancio di esercizio 2023, con un valore della produzione pari a 102,2 milioni di euro e costi della produzione di poco superiori ai 93 milioni di euro. I risultati economici evidenziati nel bilancio d’esercizio 2023 attestano la solidità dell’azienda, che ha raggiunto i 34,6 milioni di euro. L’utile netto al 31 dicembre 2023 è stato di 4.232.727 euro. Gli investimenti hanno superato i 40,3 milioni di euro, pari a 81 euro per utente, con un significativo incremento del 21% rispetto al 2022. Il 2023 è stato anche caratterizzato da una svolta sempre più decisa verso l’efficientamento energetico. Rispetto al 2022, infatti, nel 2023 si sono registrati una diminuzione dei consumi di energia elettrica dell’1,88% e un maggior utilizzo di energia rinnovabile sul totale dell’energia elettrica, pari al 19%. Un’altra strada imboccata con

decisione da Acquevenete è quella della digitalizzazione, con investimenti nel triennio 2021-2023 per oltre 3 milioni di euro.

“Abbiamo posto gli utenti al centro della nostra attività, impegnandoci costantemente ad assicurare loro un servizio sempre più efficiente e di qualità, anche attraverso continui investimenti sul territorio - afferma Piergiorgio Cortelazzo -. Con questo bilancio, abbiamo anche portato a 750mila euro il bonus integrativo locale, dimostrando un sostegno concreto verso coloro che si trovano in difficoltà. Nel 2023 abbiamo ricevuto due premi nell’ambito del meccanismo incentivante riferito alla Qualità Tecnica e Commerciale per le annualità 2020-2021 introdotto da Arera, per oltre 4,2 milioni di euro complessivi. Riconoscimenti che attestano il costante impe-

gno della società nel perseguire gli standard più elevati per garantire un continuo miglioramento del servizio”.

L’assemblea dei soci ha nominato anche il nuovo collegio

sindacale, così composto: Monica Tonon presidente, Angelo Capuzzo e Andrea Paio sindaci effettivi, Andrea Fusetto e Laura Siviero membri supplenti. Ruggero Principe

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Antonio
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Il nuovo Cda. Il vicepresidente della società resta
Bombonato
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Il presidente e il vicepresidente di Acquevenete

Confindustria Veneto Est. Con Carlo Scabin focus sull’export delle aziende venete

“Apertura ai mercati e sostenibilità scelte obbligate per le aziende”

La sostenibilità è una via obbligata per le imprese che vogliono continuare a crescere e restare sul mercato. Ne è convinto Carlo Scabin, presidente del gruppo “Agro, ittico, molitorie e zootecniche” di Confindustria Veneto est e presidente e ad di “Delta Group Agroalimentare Srl” di Porto Viro, nel rodigino.

Che anno è stato il 2023 per l’export veneto? E il 2024 come si sta delineando?

“Il 2023 è stato un altro anno di spinta e di crescita a 360 gradi, nonostante un assestamento nell’ultimo trimestre. Il 2024 è sicuramente un anno in salita, ma credo che non sia una sorpresa per nessuno”.

Cresce la spinta all’internazionalizzazione delle aziende venete?

“Sicuramente oggi le distan-

ze non sono più motivo di preoccupazione e non vengono considerate come un limite. Le aziende dal canto loro devono continuare, pur mantenendo il proprio core business, a diversificare per poter essere sempre più competitive in qualsiasi mercato. Negli ultimi anni, e soprattutto dopo la pandemia, il mercato è diventato unico, globale, senza le tradizionali distinzioni come “il mercato asiatico”, il “mercato americano” e così via… In compenso, c’è oggi una volatilità sempre più imprevedibile e questo ci mette a dura prova, come pure accade ai nostri competitor. Sicuramente la chiave per farcela oggi è quella di andare ovunque ci sia un’opportunità, sempre però – come è ovvio – rimanendo fedeli al proprio modello di business”.

Quali sono gli ostacoli che incontrano le imprese del settore?

“Una grande problematica è la burocrazia. Questo per noi rappresenta un grosso impedimento, che ci richiede uno sforzo enorme in termini di ri-

Aulss 5 Polesana, 7 vite salvate grazie alle donazioni

Dati positivi quelli riferiti alle donazioni fatte nel Polesine nel 2023 e presentate dal Coordinamento Ospedaliero Trapianti dell’Ulss 5 Polesana, guidato da Francesco Montacciani. Nel corso del 2023, sono state 7 le donazioni di organi, 106 quelle di tessuti oculari e 7 le donazioni multitessuto. Inoltre, 43 donazioni di placenta da taglio cesareo. Nonostante numeri lusinghieri, il Polesine, purtroppo, ha un alto tasso di opposizione alla donazione, il più alto tra le province del Veneto. Infatti, il 33% dei

cittadini che nell’anno 2023 ha rinnovato la carta d’identità in Comune ha deciso di opporsi alla donazione degli organi. La media regionale si attesta intorno al 25,5%. “Purtroppo – spiega Francesco Montacciani – molte persone scoprono dell’esistenza della possibilità di scelta solo nel momento in cui si trovano di fronte al personale dell’anagrafe comunale e non hanno sufficiente tempo per rifletterci. La sfida è quella di ridurre il tasso di opposizione della popolazione alla donazione di organi e tessuti

attraverso una costante attività di informazione e di sensibilizzazione della popolazione. Siamo, infatti, certi che nella maggior parte dei casi il diniego sia legato alla poca conoscenza della rete del dono, e di quanto questo possa essere fondamentale. Il Centro di Coordinamento dell’Azienda Ulss 5 è impegnato nella sensibilizzazione nelle scuole, in particolare coinvolgendo gli studenti di quarta e quinta superiore con incontri mirati, per condurre i giovani a una scelta consapevole”.

sorse ma soprattutto di tempo. Per il resto, noi siamo i primi della classe e non siamo secondi a nessuno”.

Ma cosa chiedono gli imprenditori per rimanere i primi nella classe e per stimolare gli investimenti?

“C’è molta consapevolezza da parte degli imprenditori che è necessario continuare a strutturarsi, investendo sicuramente in tecnologia ma anche in risorse umane, perché sono le persone che fanno la differenza e che portano le aziende al successo. Inoltre, credo che oggi il tema principale e condivisibile con tutti –spaziando cioè anche agli altri settori – sia quello della sostenibilità”.

In che senso?

“Per essere competitivi e per stare sul mercato – o meglio, sui mercati – oggi diventa un obbligo e non più un dovere investire nella sostenibilità. E la declino in tutte le sue forme, ambientale, economica, finanziaria. Molte aziende stanno già lavorando in questo modo”.

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della navigazione, rinnovando il profondo legame tra Venezia e il mare, nella città che da sempre celebra lo sposalizio con le sue acque. La manifestazione – realizzata da Vela spa per conto del Comune di Venezia e in collaborazione con la Marina Militare Italiana per la straordinaria apertura dell’Arsenale – è appoggiata da Governo e Regione del Veneto, che l’ha riconosciuta come un evento di carattere internazionale.

razione del compendio dell’Arsenale e uno spazio espositivo indoor di 5.000 mq.

Tra gli espositori si confermano Ferretti Group, Azimut Benetti, , Sanlorenzo ,So-

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Nell’anno in cui vengono celebrati i 700 anni dalla morte di Marco Polo, che ha per primo esplorato il mercato “orientale”, ora bacino naturale di riferimento a cui si rivolge tale manifestazione, Venezia, anche con

Sono previsti oltre 50 eventi culturali e di approfondimento tra convegni e talk show, la maggior parte dei quali dedicati al tema della sostenibilità, alla salute del mare e

prio al Salone Nautico del 2022 e, a seguire, dal 17 al 19 maggio, la Lagoon escapade, evento annuale che raccoglie i catamarani Lagoon prodotti dal gruppo Beneteau.

Il festival. La rassegna itinerante ha preso il via da Loreo con l’opera di Uman

La 12esima edizione di DeltArte è partita “con la testa piena di sogni”

Il titolo della nuova opera è proprio “Con la testa piena di sogni” e raffigura un volto femminile in modo realistico, circondato da farfalle multicolori che simboleggiano desideri e aspirazioni

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La dodicesima edizione del festival itinerante “DeltArte - il Delta della creatività” ha preso il via ufficialmente dalla città di Loreo. L’opera di street art, realizzata dall’artista romana Manuela Merlo, conosciuta come Uman, è stata inaugurata recentemente sul piazzale della Stazione, di fronte alle scuole medie. Uman, già protagonista del festival in passato, ha arricchito il panorama urbano con diverse opere, tra cui il murale dedicato alla lettura ad Adria nel 2021 e quello sulla cabina di Edistribuzione a Codigoro (FE) nel 2022. Il titolo della nuova opera è

“Con la testa piena di sogni” e raffigura un volto femminile in modo realistico, circondato da farfalle multicolori che simboleggiano desideri e aspirazioni. Durante la cerimonia di inaugurazione, sono stati condotti laboratori didattici creativi all’aperto in collaborazione con l’associazione Art Flood, coinvolgendo gli studenti della seconda e terza media dell’istituto comprensivo. Gli studenti hanno partecipato attivamente alla creazione delle farfalle multicolori e hanno avuto l’opportunità di porre domande all’artista. All’evento hanno presenziato il vicesindaco Alberto Doni, l’as-

sessore Sara Forzato, il dirigente scolastico Romano Veronese e la curatrice Melania Ruggini. Durante gli interventi, è stata sottolineata l’importanza delle opere d’arte urbana nel sensibilizzare la comunità su tematiche attuali e nel valorizzare gli spazi urbani. “Il parcheggio sta diventando un bel biglietto da visita per la città grazie al nostro festival e all’attenzione dell’amministrazione – ha commentato la curatrice –. Uman ha voluto rappresentare una figura femminile per sensibilizzare sulla parità di genere e contro ogni forma di violenza sulle donne”.

Guendalina Ferro

“Reperti riscoperti” al Museo Archeologico Nazionale

Fino la 30 giugno sarà possibile visitare al museo Archeologico Nazionale di Adria la mostra “Reperti riscoperti” organizzata in collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo e curata dalla direttrice Alberta Facchi insieme agli archeologi Sandra Bedetti e Luca Millo. L’esposizione si avvale della compartecipazione della Soprintendenza Abap per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, gode del patrocinio della Provincia e della città di Adria, il sostegno della Camera di commercio VeneziaRovigo, main sponsor BancAdria Colli Euganei, collaborazione del Rotary club Adria. Sono circa 600 i reperti recuperati dalla Guardia di Finanza nel periodo che va dal 1970 al1995, sul

territorio adriese e nei dintorni, dopo essere impropriamente finiti nelle mani di privati per traffici illeciti. Tutti i reperti sono stati attentamente catalogati e conservati nei depositi di via Badini.

Un centinaio sono esposti in mostra e tutti gli altri vengono presentati attraverso una rassegna fotografica. Un immenso patrimonio che la direttrice ha definito “archeologia salvata”. Tra le perle della mostra spicca la testa di una colombina in vetro finissimo di color giallo.

L’evento si colloca nelle celebrazioni dei 250 anni dalla fondazione della Guardia di Finanza, per questo è arricchita con elementi che raccontano la storia del Corpo, il più antico d’Italia, che permettono al pubblico di conoscere più da

vicino la sua evoluzione.

Oltre ai reperti sequestrati sono presenti alcune vetrine didattiche, divise storiche, cimeli, le preziose tavole illustrate da Milo Manara e un percorso didattico sulla legalità rivolto, soprattutto, alle giovani generazioni.

“E’ un orgoglio per la nostra città ospitare questa mostra - commenta il primo cittadino Massimo Barbujani - per celebrare un importante anniversario e dare visibilità al nostro museo, il più bello del Nordest”. Tra i partner va segnalato il Rotary club che ha fornito alcune strutture, come un maxischermo per la proiezione di immagini e video. Nel periodo della mostra sono previsti incontri, convegni e visite a tema per le scolaresche. (gu.fe.)

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Cultura

Beach volley. Il 22 giugno l’evento clou sul litorale e nelle strutture ricettive

Estate in arrivo, Rosolina Mare protagonista del Trofeo dei Territori

L

’arrivo della bella stagione porta la pallavolo in spiaggia. L’evento clou sarà il 22 giugno dove il litorale e le strutture ricettive di Rosolina Mare, ospiteranno le gare del Trofeo dei Territori di beach volley, con i migliori atleti provenienti da tutte le province del Veneto e del Trentino Alto Adige, secondo la formula consolidata della stessa kermesse a livello indoor, che si disputerà quest’anno nel primo fine settimana di maggio a Montebelluna. Il tutto, grazie al lavoro del comitato provinciale della Fipav, la federazione pallavolo presieduta da Natascia Vianello. Nelle settimane precedenti, intanto, è iniziata la fase di preparazione per il circuito di beach volley. Si è partiti con la competizione denominata InSand Cup, nata dieci anni fa per dare la possibilità di far giocare sulla

sabbia i vari tesserati delle società affiliate a Fipav Rovigo. Un progetto creato nel 2014 e che allora aveva visto l’internazionale di origini polesane Marta Menegatti come madrina della manifestazione.

Giornate e campi di gioco sono spesso cambiati nel corso degli anni, andando a toccare un po’ tutto il territorio tra Adige e Po, ma da qualche edizione sono i terreni della società NoWay a Rovigo e quelli del Delta Sporting Club di Porto Viro ad ospitare le tappe di qualificazione alle fasi finali.

La tappa del Master finale, quella che assegna i titoli viene, invece, disputata in riva all’Adriatico sulle sabbie di Rosolina Mare.

Protagoniste saranno ancora una volta le coppie delle categorie under 14 e 16, sia maschili

che femminili, mentre la società che totalizza più punti al termine del Master si aggiudica l’ambito titolo nella categoria Team. Tutto questo nei mesi di maggio e giugno come una sorta di campionato interno alla provin-

cia, approccio iniziale alle coppie che vorranno partecipare e che potranno, poi, a loro volta proseguire tra luglio e agosto con le varie tappe dei campionati giovanili di beach volley a livello regionale, che consentono di

accumulare i punteggi necessari per la qualificazione nazionale. “Da commissario e promotore dell’attività del beach volley federale proposto con questa formula promozionale, sono orgoglioso della longevità e della qualità del progetto InSand Cup – dice il responsabile della commissione beach volley Luca Pregnolato –. In dieci stagioni sportive, con un centinaio di coppie l’anno circa, sono 2mila le atlete e gli atleti che, almeno in una tappa, hanno provato l’esperienza del beach volley.Tra le tante, qualcuna ha poi continuato il percorso proposto da Fipav fino a laurearsi campionessa d’Italia. Mi riferisco a Ludovica Franzoso, dallo scorso anno entrata a far parte del nostro staff di selezionatori e allenatori Fipav Rovigo Beach Volley”. Cristiano Aggio

L’U17 dell’Arianese incorona il sogno: il campionato provinciale è della squadra Allievi

La squadra Allievi U17 dell’Arianese di mister Maurizio Pozzati ha coronato il sogno di vincere il campionato provinciale e di conseguenza poter partecipare, nella prossima annata, al campionato regionale. Un ruolino di marcia impressionante con 82 punti conquistati in 28 partite, un solo pareggio, 152 goal fatti e 18 subiti, a due giornate dalla fine.

“C’è molta soddisfazione – dice il presidente Sergio Cattin –, vincere il campionato Allievi, dopo soli quattro anni dalla rinascita della società, era uno degli obiet-

tivi prefissati all’inizio di questo campionato considerando il potenziale della squadra. Un successo che ha reso tutti molto contenti nonché gratificati che darà ancora di più la spinta per migliorarsi e poter proseguire nel percorso di crescita. Un ringraziamento speciale a mister Maurizio Pozzati che ha costruito un gruppo solido così come tutto lo staff (vice allenatore Andrea Colla, il preparatore dei portieri Alessandro Tumiatti, i collaboratori Luca Pozzati e Simone Lionello) che lo ha seguito e infine i genitori dei ragazzi che sono stati

un vero valore aggiunto. Insomma una vittoria dei ragazzi, e dello staff, che uniti hanno formato una miscela formidabile. L’obiettivo primario rimane sempre quello di avere nella prima squadra molti ragazzi provenienti dal settore giovanile utile per creare quel necessario senso di appartenenza con la società”.

Questa la rosa: Riccardo Pellegrini, Giovanni Finotelli, Michele Bergantin (portieri), Thomas Battaglia, Mattia Prando, Tommaso Scarpa, Daniel Parmegian, Giacomo Marabini, Elia Nicolasi, Marco Pozzati (difensori),

Manuel Poggio (capitano), Alessandro Taschini, Alessio Pasini, Edoardo Pugliese, Giacomo Bovolenta, Nicola Lionello (centro-

campisti), Lorenzo Zago, Mattia Catozzi, Federico Granini, Mirco Finotti, Antonio Siviero (attaccanti). (c.a.)

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A cura di Stefano Edel
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#Regione

L’analisi. Definite anche le ultime candidature ecco gli scenari in Veneto

Elezioni europee: una sfida tante sfide

Le elezioni europee in programma il prossimo 8 e 9 giugno, si sa, al momento non sembrano scaldare troppo l’opinione pubblica. Nonostante il ruolo sempre più predominante delle politiche comunitarie, infatti, il nostro Paese fatica a appassionarsi a questa competizione elettorale considerandola, certamente in modo improprio, come distante.

Eppure dall’Europa, mai come in questa fase storica, dipendono i destini di tutti gli Stati nazionali e il programma Next Generation EU, tradotto in Italia come PNRR, ha reso possibili moltissimi progetti che, fino a poco tempo fa, sembravano possibili solo come elenco da libro dei sogni. Come se non bastasse l’inflazione, sempre più galoppante, può essere contenuta soltanto attraverso una politica europea forte e autorevole.

Tant’è che nel nostro Paese più che alle politiche e ai programmi europei ci si appassiona ai derby elettorali e, anche su scala veneta, ce ne sono, da questo punto di vista, di assolutamente gustosi.

FRATELLI D’ITALIA CERCA IL PRIMATO

Il primo, e certamente più interessante per gli osservatori politici, è da ricercare dentro Fratelli d’Italia. Che il partito della premier Meloni si confermi come primo anche in Veneto non è in dubbio, quello che sarà interessante osservare, per chi si interessa di politica e intende preconizzare scenari futuri, è quanto i meloniani siano in grado di confrontarsi con i grandi numeri. Mai nella giovane storia di questo partito, e neppure dalle formazioni politiche che hanno dato vita a FDI, la dirigenza politica si è mai dovuta misurare con un consenso tanto ampio. Sarà interessante capire come se la caveranno con il determinante, almeno per le Europee, gioco delle preferenze: da un lato c’è da capire se l’elettorato al quale si rivolgono sia sensibilizzato a scrivere la preferenza oltre a barrare il simbolo e se tra i candidati ci saranno giochi di accoppiamento, o addirittura di terzine visto che in queste elezio-

ni è possibile esprimere, pur con alternanza di genere, tre “preferiti”.

DERBY LEGA – FORZA ITALIA

Il secondo elemento di grande interesse soprattutto in salsa veneta è il derby tra la Lega, ancora a forte matrice salviniana, e Forza Italia di Tajani e Tosi. Non è un mistero, infatti, che la base del fu Carroccio è in grandissimo fermento e la candidatura del controverso generale Roberto Vannacci sembra aver ulteriormente esasperato gli animi, tanto che il suo nome nel collegio Nordest finisce al 14mo posto. Ai leghisti veneti questa mutazione genetica del proprio partito proprio non piace e la scelta di Salvini di candidare il cantore del “Mondo alla rovescia” costituisce l’ennesima frattura. A esprimere tutto il proprio malcontento ci hanno già pensato il presidente della Regione Friuli, Fedriga, per molti indicato come possibile leader proprio al posto del Capitano, il Sindaco di Treviso Mario Conte, che ormai non nasconde più le proprie ambizioni per il dopo Zaia e l’idolo della base e custode dell’ortodossia, l’assessore regionale Roberto Marcato. Come prevedibile, il Presidente Zaia non si è espresso pubblicamente, ma il suo pensiero è decisamente molto noto. Di tutto questo vorrebbe approfittare Forza Italia che sta cercando in ogni modo il sorpasso in modo da posizionarsi al meglio in vista delle prossime elezioni regionali. Già perché quello che interessa di più di queste Europee sembra proprio essere la “vista” sulle prossime regionali quando il Presidente Zaia, al quale non sembra arriverà dal Parlamento la sorpresa del terzo/quarto mandato, non potrà più ricandidarsi. La competizione per le Europee, dunque, indicherà la “griglia di partenza” per i tavoli di trattativa interni agli schieramenti: in caso di sorpasso di Forza Italia sulla Lega, gli Azzurri potrebbero chiedere al socio di maggioranza delle coalizione, FDI, la presidenza. E per questo, già pronto a scattare dai blocchi di partenza, ci sarebbe proprio Flavio Tosi. Ecco perché il derby

FI – Lega acquisisce un valore di prospettiva estremamente interessante.

AZIONE – ITALIA VIVA, CHI LA SPUNTERÀ?

Occhi puntati su Azione e Italia Viva – Stati Uniti D’Europa. Calenda e Renzi, come noto, dopo il tentativo di coalizione alle politiche del 2022, hanno rotto in modo estremamente fragoroso. Il primo ha accusato il secondo, di fatto, di averlo usato per superare il quorum e conquistare l’accesso al Parlamento, ma poi di averlo, di fatto, “fregato”. Calenda gustava già la “rivincita” in chiave europee correndo da solo: tutti i sondaggi lo davano sopra la soglia di sbarramento del 4%, mentre IV annaspava molto sotto con poche chances di avere una rappresentanza europea. Ma Renzi lo ha fatto ancora: attraverso un accordo con Emma Bonino, che per molti versi ha dell’incredibile, ha varato la lista “Stati Uniti d’Europa”; risultato? A leggere i sondaggi oggi Renzi sarebbe dentro e Calenda fuori. In Veneto dove proprio Calenda fu eletto, quella volta con il PD, a furor di popolo, sarà interessante vedere come si posizioneranno i due partiti.

IL PD VENETO PUNTA

SULL’ALTERNATIVA

La quarta interessante sfida sarà rappresentata dalla misurazione dello “stato di salute” del Partito Democratico. Cinque anni fa i Dem elessero quattro rappresenti nel collegio, tra loro la veneta, Alessandra Moretti raggiunta in un secondo momento, dopo le dimissioni di Calenda, dall’altro vicentino, Achille Variati primo dei non eletti. Per riprovarci i Dem schiereranno come capolista il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

Parlando di sfide nelle sfide in casa democratica saranno interessanti da osservare due confronti a distanza: quello tra l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan e il generale Vannacci e quello tutto vicentino proprio tra Alessandra Moretti e l’assessore Regionale, Elena Donazzan, donna forte di Fratelli d’Italia.

I CANDIDATI VENETI

Lega Nord

Il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, gli eurodeputati uscenti Paolo Borchia e Rosanna Conte (Verona e Venezia), la deputata e sindaca di Pozzonovo Arianna Lazzarini, il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e Morena Martini, prima cittadina a Rossano Veneto.

Partito Democratico

L’europarlamentare Alessandra Moretti, l’alfiere dei diritti civili, Alessandro Zan, il consigliere regionale noto nel mondo ambientalista, Andrea Zanoni e l’ex Segretario dello SPI – CGIL, Ivan Pedretti. Fratelli D’Italia

A correre ci saranno l’assessore regionale Elena Donazzan, i consiglieri regionali Daniele Polato e Lucas Pavanetto, il veterano Sergio Berlato, già eurodeputato, la deputata veronese Maddalena Morgante, il sindaco di Villa del Conte nel padovano Antonella Argenti e la segretaria provinciale del partito a Rovigo, Valeria Mantovan. Azione

Il nome forte in campo è quello di Carlo Pasqualetto, segretario regionale del Partito e consigliere comunale padovano eletto nella Lista Giordani. Carlo Calenda è capolista, tra i candidati il sindaco di Montegrotto Terme Riccardo Mortandello, insieme a Elena Bonetti, Laura Bisin, Carlo Pasqualetto e Silvia Fattore.

Forza Italia

Con il capolista Antonio Taiani i candidati veneti sono sei: Flavio Tosi di Verona, Isabella Dotto di Vicenza, Giampiero Avruscio di Padova, Arianna Corroppoli di Rovigo, Deborah Onisto di Venezia e Cristina Andretta di Treviso.

Movimento 5 Stelle

Il vicentino Andrea Bardin, classe 1968, già candidato alle Europee nel 2019 e alle politiche del 2022 per il Senato, insieme a Maria Angela Ferri, trevigiana di Oderzo.

Verdi - Sinistra

Capolista è la consigliere regionale Cristina Guarda, insieme al trevigiano Stefano Dall’Agata e alla veneziana Alessandra Mion.

Stati Uniti d’Europa (+Europa - Italia Viva)

Il veronese ed ex deputato Davide Bendinelli, la veneziana imprenditrice Gabriella Chiellino, il veronese Giorgio Pasetto, già candidato al Senato nel 2022, il veneziano Luigi Giordani, socialista.

Libertà

La lista di Cateno De Luca raccoglie le voci del dissenso e schiera i veneti Sara Cunial e Vito Comencini.

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Alessandra Moretti Alessandro Manera Elena Donazzan Carlo Pasqualetto

L’intervista/1. Il parlamentare padovano del Pd

Regione

Zan corre per le europee: “Democrazia, solidarietà e diritti”

Alessandro Zan, parlamentare del Partito Democratico, padovano, è candidato alle elezioni europee. Come è arrivato alla decisione di scendere in campo in prima persona?

È stata una decisione per me importantissima, presa insieme alla segretaria Elly Schlein, che voglio ringraziare per la fiducia e il supporto. Ma non solo: ho ascoltato la richiesta di tanti militanti della mia comunità politica, il Partito Democratico, e di tanti esponenti della società civile che chiedono un impegno in più, in prima persona, per rendere l’Unione Europea sempre più democratica, solidale e baluardo di diritti. E soprattutto chiedono di arginare chi oggi minaccia il sogno europeo del manifesto di Ventotene, scritto da militanti antifascisti come Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Eugenio Colorni.

Quale minaccia?

È evidente che c’è un tentativo di una ultadestra sovranista di mettere le mani sulle istituzioni europee, che dobbiamo scongiurare. Vediamo come sta andando in Italia, con il governo Meloni: occupano “manu militari” la TV pubblica (la Rai ormai è diventata Tele-Meloni), censurano giornalisti antifascisti come Antonio Scurati, attaccano i diritti delle donne, tagliandone le pensioni con l’eliminazione di Opzione Donna e di fatto smantellando la legge 194 sull’aborto, trascinano in tribunale le famiglie arcobaleno come fossero criminali, mettono in ginocchio la sanità pubblica in favore di quella privata. C’è una chiara deriva verso il modello Orbàn: l’Ungheria ormai è una “democratura”, una sorta di ibrido tra democrazia e dittatura. Per non parlare degli alleati di Meloni e Salvini in Europa: un gruppo di estremisti di destra che guardano all’Europa dei muri e degli egoismi nazionali, che sappiamo bene quali tragedie hanno prodotto nel passato.

E la vostra idea di Europa, invece? Le enormi e difficili sfide globali che abbiamo davanti, come la guerra in Ucraina, la drammatica crisi in Medio Oriente, la gestione dei flussi migratori, il contrasto al cambiamento climatico,

sono tutte sfide che l’Italia può affrontare in un contesto europeo sempre più unito, solidale, democratico e sicuro. Davanti a player internazionali come USA, Cina, India, come possiamo competere come singoli stati nazionali europei? Al contrario della destra, noi vogliamo rafforzare le istituzioni europee, rendere l’Europa davvero sociale, giusta e promotrice di un Green Deal che tenga per mano tutte le persone nella sfida della transizione energetica. L’interesse italiano deve trovare spazio tra chi crede nella solidarietà europea: gli amici di Meloni e Salvini, come Orbàn, Zemmour e gli altri nazionalisti hanno già dimostrato di essere nemici dell’Italia, lasciandoci soli e votando contro un maggiore sostegno al nostro Paese, ad esempio sulla gestione dei flussi migratori.

Nel collegio del Nord-Est andrà in scena la sfida Zan-Vannacci, due visioni completamente all’opposto di valori, società, politica. Cosa pensa della sua candidatura?

Penso che annunciare la candidatura di Vannacci il giorno della Festa di Liberazione sia stato un ulteriore schiaffo ai valori antifascisti da parte di Salvini. Stiamo parlando di una persona che considera Mussolini uno statista, che vuole la segregazione nelle scuole per i bimbi con disabilità, che ritiene non normali le persone omosessuali e considera l’etnia come un elemento qualificante. Sono orgoglioso di rappresentare, in questa campagna elettorale, l’esatto opposto. (r.r.)

L’intervista/2. Il coordinatore veneto Tosi

“Forza Italia può crescere ancora, candidati espressione del territorio”

Il coordinatore regionale di Forza Italia Flavio Tosi ha chiuso la partita delle candidature alle europee. Ci stiamo avvicinando ad un significativo appuntamento con il voto, anche dal punto di vista degli equilibri. Come si sta preparando Forza Italia in Veneto? La nostra squadra è rappresentativa di tutto il Veneto, con sei candidati che provengono da sei province. Il collegio è molto grande, copre 23 province in tutto, e sui 15 posti disponibili siamo riusciti a rappresentare sei province venete. Il sottoscritto da Verona, Isabella Dotto da Vicenza, Giampiero Avruscio da Padova, Arianna Corroppoli da Rovigo, Deborah Onisto da Venezia e Cristina Andretta da Treviso. Mettiamo in campo professionisti, imprenditori, persone con esperienza nella pubblica amministrazione. Antonio Tajani è capolista in tutta Italia e sarà affiancato da candidati che sono espressione del territorio veneto. Non si tratta di candidature calate dall’alto, abbiamo chiesto ai direttivi delle varie province di affiancarci nella scelta delle persone, in modo da avere una squadra compatta e coesa, gradita dai nostri amministratori sul territorio. Ci siamo chiamati fuori da determinate logiche che hanno imperato in tempi non troppo lontani.

Qual è l’obiettivo mimino che vi siete posti?

In questo collegio contiamo di avere almeno due eurodeputati. Oggi Forza Italia viene data in crescita in tutti i sondaggi, e dopo la progressione alle politiche del 2022, quando avevamo quasi raddoppiato i consensi rispetto alle regionali del 2020, possiamo ragionevolmente contare di andare oltre il 10 per cento, quindi la prospettiva di esprimere due eletti è a portata di mano.

Secondo lei l’esito delle elezioni Europee in qualche modo potrebbe spostare gli equilibri anche a livello locale, a partire dalla Regione Veneto?

Ormai è certo che non ci sarà un terzo mandato per la presidenza della regione, su questo si è già espressa la maggioranza del Parlamento, seppure con posizioni differenti. Quindi

ci sarà un candidato governatore del centrodestra. Vorrà dire che Antonio Tajani, Giorgia Meloni e Matteo Salvini dovranno decidere chi candidare in Veneto come futuro governatore. Come lo faranno? L’anno prossimo andranno al voto nove regioni contemporaneamente e si dovrà decidere chi candidare. E’ chiaro che l’esito del voto per l’Europa darà anche il peso rispetto alle prossime regionali. Chi fa meglio nelle varie regioni, cha otterrà i risultati più significativi è anche più probabile che possa esprimere il prossimo candidato governatore. Se toccasse a noi di Forza Italia il candidato, come già proposto da Taiani, sarà Flavio Tosi e quindi il voto per il sottoscritto e per il nostro partito nella tornata elettorale delle europee ha anche questo significato, nella prospettiva delle prossime elezioni regionali.

In conclusione la domanda più scomoda. Ha dichiarato apertamente che la candidatura del generale Vannacci nelle file della Lega non le va giù. Perché?

Secondo me forse farà guadagnare qualche volto populista, estremista e oltranzista ma farà anche perdere parte dell’elettorato moderato che crede nei valori fondanti della Lega. Se poi devo dare una valutazione da cittadino, che vuole vedere rappresentata l’Italia in Europa dalla classe dirigente migliore possibile, io penso che una persona che ha fatto certe affermazioni non faccia bene al nostro Paese neanche come candidato”. (r.r.)

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Francesco Calzavara. L’assessore alla programmazione, bilancio, patrimonio e agenda digitale

“L’autonomia permetterà al Veneto di essere interprete della trasformazione digitale”

“Quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita”

Un Veneto al passo con i tempi, sempre più digitale, sempre più autonomo. È questo il ritratto della regione dipinto da Francesco Calzavara, assessore alla Programmazione e all’attuazione del programma, al Bilancio e al Patrimonio e all’Agenda digitale della Regione Veneto. A proposito di agenda digitale, a che punto è lo sviluppo di un Veneto in dimensione smart?

“L’agenda digitale è un processo che la Regione del Veneto sta portando avanti con determinazione. L’obiettivo per il 2025 è rendere l’ente sempre più digitale e smart, nei servizi e nelle connettività. Per far questo riteniamo che, ad esempio, la Regione debba essere sempre più una piattaforma di raccolta dati che, una volta elaborati, possano essere restituiti alle amministrazioni e ai cittadini. ‘Veneto data platform’, uno dei program-

mi che stiamo portando avanti all’interno dell’agenda digitale, diventa in questo senso l’elemento caratterizzante di questa legislatura. Sempre in materia di agenda digitale ricordo gli ‘Innovation lab’, i centri di facilitazione digitale dove i cittadini possono essere guidati nell’utilizzo di questi strumenti, facilitando il rapporto tra la pubblica amministrazione e cittadini”.

Assessore, l’autonomia in che modo può dare stimolo al processo di sviluppo digitale?

“L’agenda può trovare delle forme di accelerazione verso i processi a cui facevo riferimento prima e chiaramente avere più risorse ci permetterà anche di investire di più.

Per innovare il paese è necessario costruire piattaforme digitali che semplifichino la vita di cittadini e imprese e facilitino il rapporto con la pubblica amministrazione. Ecco, crediamo che

in futuro, a parità di risorse stanziate, l’autonomia possa permettere al Veneto di essere interprete di questa trasformazione digitale e di affrontare quelle sfide che ci attendono, specialmente nel rapporto con l’intelligenza arti-

ficiale”.

Un altro tema molto caldo in Veneto è quello dello stop al Superbonus 110%.

La regione ha attivato un progetto per sostenere le persone che sono state coinvolte, come?

“Abbiamo cercato di essere pragmatici, come è tipico dei veneti, offrendo la possibilità di utilizzare una nostra piattaforma – realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio e con l’Ordine dei commercialisti del Veneto –per dare subito delle risposte, in particolar modo alle famiglie con un Isee inferiore ai 30mila euro. In sostanza stiamo cercando di far sì che la liquidità possa tornare nelle tasche dei veneti attraverso l’utilizzo di società che hanno le caratteristiche per poter scontare i crediti d’imposta”.

Alcuni mesi fa avete lanciato l’app “Vivi Veneto”. Come sta andando?

“Tecnicamente si definisce una ‘super app’, perché è la sommatoria di una serie di app che

la Regione aveva già sviluppato, dal turismo alla sanità ai servizi legati alla mobilità. Abbiamo creato un contenitore che mettesse assieme tutti questi servizi, per dare l’idea della pluralità dei servizi digitali che la Regione ha messo in campo e che continua ad attivare. Qualche mese fa abbiamo inserito il tema del portafoglio per i celiaci (un budget di spesa a propria disposizione che viene automaticamente accreditato ogni mese, ndr) e ormai siamo pronti a inserire un altro servizio legato al contrasto alla violenza sulle donne. Aggiungo che il Veneto è il terzo ente in Italia e la prima Regione in Italia per i pagamenti digitali attraverso pagoPa, a dimostrazione che quando si creano dei servizi efficienti i veneti li utilizzano per semplificare la loro vita. Sono convinto che questa sia la vera funzione e vocazione dell’innovazione digitale, cioè cercare attraverso nuovi processi di semplificare il percorso quotidiano”. (r.r.)

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vettura raffigurata è indicativa della gamma Kodiaq e può contenere equipaggiamenti opzionali a pagamento. Consumo di carburante di prova combinato (Min-Max) (l/100 km) 6,3-6,6. Emissioni CO2 ciclo di prova combinato (Min-Max) (g/km) 166-173. Dati riferiti a Škoda Kodiaq Style 7 posti 2.0 TDI 142kW (193 CV) DSG 4x4. I valori indicativi relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO2 sono rilevati dal Costruttore in base al metodo di omologazione WLTP (Regolamento UE 2017/1151 e ss.mm.ii.). Eventuali equipaggiamenti aggiuntivi, lo stile di guida e altri fattori non tecnici, possono modificare i predetti valori. Per ulteriori informazioni sui predetti valori, vi invitiamo a rivolgervi ai Concessionari Škoda, dove è disponibile gratuitamente presso ogni concessionaria una guida relativa al risparmio di carburante e alle emissioni di CO2, che riporta i valori inerenti a tutti nuovi modelli di veicoli.
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Economia. Il direttore generale Claudio Bertollo commenta il bilancio 2023

Banca del Veneto Centrale, vola l’utile netto

“Fusione con BRV Banca operazione strategica”

Il credito cooperativo ha solide radici e una lunga storia nella nostra regione. Risale al 1 896 la nascita di Banca del Veneto Centrale, oggi operativa in quattro province venete, Vicenza, Padova, Treviso, Rovigo, oltre a Ferrara. Fa parte del Gruppo Cassa Centrale Banca e da oltre 125 anni è testimone e protagonista dello sviluppo economico del nostro territorio e del sistema cooperativo. Al direttore generale

Claudio Bertollo chiediamo un commento sul bilancio d’esercizio 2023.

Direttore, quali sono i dati principali a bilancio?

Banca del Veneto Centrale ha chiuso con un utile netto di oltre 34 milioni di euro (il 69% in più rispetto all’anno precedente), un risultato molto importante se si considera l’approccio da sempre molto prudente della banca. Infatti i nostri crediti deteriorati sono coperti al 99 per cento. Anche lo scorso anno è continuata la strategia di riposizionamento del nostro portafoglio titoli. In

sostanza abbiamo venduto titoli a basso rendimento per acquistare gli stessi titoli o titoli equivalenti a rendimento maggiore. Questo per garantire flussi di rendita negli anni a seguire. E sempre nel 2023 abbiamo anche spesato un accantonamento importante a sostegno di nuove assunzioni. Due dati di bilancio per quanto riguarda le masse amministrate che sono oltre i 5 miliardi, di cui 3,5 miliardi di raccolta complessiva e un 1 ,6 miliardi di impieghi netti alla clientela. Per chiudere i fondi propri salgono a 234 milioni con l’indice Cet1 (ossia il capitale primario su attività di rischio ponderate) al 23,74%, nettamente al di sopra della media del sistema bancario italiano.

In occasione dell’approvazione del bilancio 2023 il presidente Gaetano Marangoni lo ricordiamo ha detto “siamo cresciuti e continueremo a crescere e vogliamo continuare a crescere a supporto delle famiglie e delle imprese”. Quali saranno le direttrici di questa crescita?

Le direttrici come detto dal presidente, saranno rivolte sempre ai nostri territori di competenza, quindi alle famiglie, ai giovani che vogliono acquistare casa, accedere ad un mutuo ipotecario, alle imprese che vogliamo sostenere anche nel mondo impieghi e dare supporto anche alle nuove direttive magari 5.0 per sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese operanti nel territorio.

Nella prossima assemblea dei soci, oltre che del bilancio d’esercizio, si discuterà anche del nuovo progetto di fusione tra Banca del Veneto Centrale e BVR (Banche Venete Riunite) Banca. Cosa rappresenta per voi questa operazione e cosa cambierà per i soci ed i clienti?

In effetti è un’operazione strategica che porta all’aggregazione tra due banche sane e ben strutturate sotto il profilo patrimoniale.

L’obiettivo è quello di portare un efficientamento operativo e una crescita dimensionale, oltre che

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consentire benefici interni per nuove opportunità di carriera per i colleghi ma soprattutto per offrire servizi e consulenza maggiore ai nostri soci e clienti.

Di fatto ci sarà la nascita di una “nuova” banca di assoluto rilievo e di primaria importanza, ancora

più solida e innovativa, capace di incrementare la fiducia di soci e clienti, di supportare più efficacemente la crescita dei territori di competenza e soprattutto in grado di affrontare le sfide sempre più impegnative che ci attendono”.

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Sviluppo della rete e investimenti in crescita

Continua il percorso di consolidamento di Despar Nord (Aspiag Service), la concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, che ha chiuso il 2023 con un fatturato al pubblico di 2,71 miliardi di euro (+6,3%). Allo sviluppo ha contribuito un significativo programma di investimenti, pari a circa 68 milioni di euro, che l’azienda ha destinato al consolidamento e all’espansione della rete vendita con l’apertura di 9 negozi (di cui 2 a gestione diretta e 7 di imprenditori affiliati) che hanno fatto salire a quota 554 i punti vendita complessivi (250 diretti e 304 affiliati) e che hanno comportato un incremento dei livelli occupazionali con 405 nuove assunzioni che portano a 9.285 il numero di collaboratori nelle cinque regioni di competenza. Inoltre, sono state cinque le ristrutturazioni di negozi tra diretti e affiliati nei diversi territori presidiati dall’azienda, nell’ottica di migliorare l’esperienza di spesa e favorire uno sviluppo del network secondo sempre più elevati standard di sostenibilità e di riduzione dell’impatto ambientale.

Il prodotto a marchio ha continuato a essere un elemento strategico per Despar Nord, rappresentando il 31% dell’intero fatturato dei punti vendita diretti, un dato in crescita rispetto al 29,5% registrato nel 2022. Particolarmente significativo nell’ambito private label è stato l’apporto

di S-BUDGET, la linea di primo prezzo di Despar Nord che alla convenienza abbina elevati standard di qualità, che nel 2023 ha registrato una crescita del fatturato del +18%.

Centrale nella strategia di sviluppo di Despar Nord è poi la valorizzazione delle filiere corte e dei micro-localismi, un progetto con il quale l’azienda intende evidenziare le produzioni dei piccoli produttori dei territori, portando nei punti vendita anche quelle micro-produzioni a chilometro zero che non potrebbero altrimenti trovare spazio nel canale della GDO.

A questo si è affiancata un’in-

tensa attività al fianco dei territori che nel 2023 ha visto Despar Nord destinare oltre 1 milione di euro a supporto di centinaia di iniziative in tutte le regioni di riferimento come raccolte fondi, donazioni, sponsorizzazioni sportive e culturali. Nell’ambito dell’impegno sociale, inoltre, è proseguito e si è sviluppato ulteriormente “Le Buone Abitudini”, il programma di educazione alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita rivolto alle scuole primarie, che in Veneto ha visto attivare una sinergia con l’Assessorato al lavoro, formazione e istruzione della Regione per favorire lo sviluppo e la diffusione del progetto didattico

in tutte le scuole primarie della Regione attraverso il coinvolgimento dei Provveditorati agli Studi provinciali. E’ inoltre continuato l’impegno per il contrasto agli sprechi alimentari che vede Despar Nord in prima linea da oltre dieci anni al fianco di Last Minute Market e Banco Alimentare. In Regione questa collaborazione ha permesso di raccogliere 563 tonnellate di prodotti alimentari rimasti invenduti nei punti vendita a gestione diretta che, grazie ad una rete di oltre 170 enti e Onlus, hanno permesso la preparazione di quasi 1,2 milioni di pasti destinati ai nuclei familiari più in difficoltà.

In Veneto un anno ricco di iniziative a sostegno del

Essere un motore economico, ma anche un attore attivo nel promuovere pratiche sostenibili e solidali nel tessuto delle comunità in cui l’azienda opera è da sempre uno dei tratti caratterizzanti dell’insegna che nel 2023 ha continuato anche in Veneto a promuovere iniziative concrete per essere vicino al territorio. Sul fronte della valorizzazione dei prodotti locali, Despar Nord ha proseguito nel suo impegno attraverso il progetto “Sapori del Territorio”, un marchio che identifica il legame profondo con i territori raccontando i migliori prodotti della tradizione italiana regionale e i loro artigiani produttori. Nel solo Veneto sono 772 i prodotti contraddistinti da questo marchio a scaffale che arrivano da oltre 120 produttori della regione. Sempre nella prospetti-

va di valorizzare le filiere corte e le produzioni agroalimentari regionali, è continuata e si è rafforzata la sinergia di Despar Nord con le istituzioni locali per l’implementazione di protocolli regionali: in Veneto è attivo “Veneto – The Land of Venice”, che punta a valorizzare i prodotti locali e certificati DOP, IGP e STG, sostenendo i prodotti regionali dalla produzione fino alla commercializzazione e sviluppando

una filiera corta “dal campo alla vendita”.

Per quanto riguarda l’impegno sociale, nel 2023 sono stati oltre 277 mila euro i fondi destinati da Despar Nord per sponsorizzazioni sportive e culturali, raccolte fondi, e donazioni in Regione. Il 2023 ha visto crescere ancora l’impegno di Despar in favore del mondo del volontariato veneto, in particolar modo attraverso due iniziative di rac-

Crescere insieme al territorio, al fianco dei clienti

territorio

colta fondi, che hanno coinvolto migliaia di clienti: la prima destinata alla raccolta di fondi indirizzati alla ricerca e la cura dell’endometriosi, che sono stati devoluti all’associazione no profit ISSA School (International School of Surgical Anatomy) dell’IRCSS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (VR); la seconda volta invece a supportare la Fondazione Città della Speranza - Onlus, che da trent’anni opera in Italia ed Europa finanziando la ricerca scientifica nel settore pediatrico. Oltre a queste due importanti raccolte fondi, sono state numerose le attività di charity portate avanti dal marchio dell’abete, così come i diversi progetti di carattere sociale, come ad esempio l’attività di sensibilizzazione sulla guida sicura portata avanti al fianco della Polizia di Stato.

Nonostante il fenomeno inflazionistico abbia generato forte incertezza sugli acquisti, incidendo ancora molto sui consumi, la nostra azienda ha proseguito nel percorso di crescita in tutti i territori in cui siamo presenti. Qui abbiamo continuato nei nostri programmi di investimento che hanno portato a un ulteriore sviluppo della nostra rete di vendita e a un contestuale incremento dei livelli occupazionali, con oltre 400 nuovi collaboratori assunti. Parallelamente abbiamo continuato a essere motore di sviluppo per la crescita del tessuto economico in cui ci inseriamo, consolidando sempre di più il rapporto di partnership con gli imprenditori affiliati e potenziando quello con i nostri fornitori all’interno di progetti di valorizzazione delle filiere corte, delle produzioni agroalimentari regionali e dei prodotti micro-locali. Particolarmente importante nel nostro percorso di sviluppo è stato poi il prodotto a marchio che ha registrato un’ulteriore crescita nelle vendite rispetto ai dati 2022 e che raccoglie ampio consenso da parte della nostra clientela per l’ottimo rapporto fra qualità e prezzo. Tutti questi elementi ci hanno consentito di diventare sempre di più un punto di riferimento per i territori in cui siamo presenti, una mission di vicinanza che da sempre ci contraddistingue e che vogliamo continuare a perseguire portando valore aggiunto alle persone e alle comunità in cui ci inseriamo, restituendo loro parte di quello che riceviamo.

29 www.lapiazzaweb.it Regione
L’analisi. Consolidamento sui territori, prodotto a marchio e impegno sociale nel 2023 di Despar Nord
di Christof Rissbacher Presidente del Comitato di Gestione di Despar Nord (Aspiag Service) IL PUNTO

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Città della Speranza, la ricerca raddoppia col contributo di tutti

Brumotti a Padova per aiutare la ricerca a correre ancora più veloce

Evviva i ricercatori, evviva Città della Speranza che non si accontenta del primato raggiunto – il suo Centro di ricerca sui tumori pediatrici è fra i più grandi del mondo e sicuramente il primo in Europa, come racconta il suo ideatore e fondatore Franco Masello – ma ambisce a raddoppiare le forze, le strutture e le energie per centrare l’unico grande condiviso obiettivo di curare i bambini che si ammalano. Per farlo servono 18 milioni di euro. E come accadde a partire dal 1994, quando l’Istituto di Ricerca Pediatrica nella Torre e quindi il Reparto di Oncoematologia Pediatrica Azienda Ospedale Università di Padova presero forma, l’appello viene rivolto a tutti i cittadini che vogliono contribuire alla realizzazione del raddoppio della Torre della ricerca in Corso Stati Uniti a Padova.

Un invito che il famoso inviato di “Striscia la notizia”, Vittorio Brumotti, da anni accanto alla Fondazione Città della Speranza, ha subito fatto suo andando a trovare i piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Oncoematologia, per “portarli” in tv. Brumotti li ha salutati tutti, uno ad uno, Marco, Davide, Giovanni, Alex e tanti altri ancora e poi ha sfidato in bici la piccola Ginevra, che non si è fatta intimorire dalla celebrità dell’avversario e ha tagliato il traguardo per prima, in una divertente gara che si è svolta lungo le corsie.

Il conduttore televisivo ha poi incontrato la professoressa Alessandra Biffi, primario del reparto e P.I. dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che ha sottolineato l’importanza del legame diretto tra l’azienda ospedaliera di Padova e il prezioso lavoro svolto dai ricercatori dell’istituto.

“Città della Speranza – ha raccontato la professoressa – è nata per dare un’accoglienza, uno spazio, una casa ai bambini con tumore che arrivavano a Padova e poi ha cercato di continuare a dare loro un’aspettativa e una possibilità di cura”.

Si parte dalle diagnosi e si arriva alla Torre all’Istituto di Ricerca, dove i campioni utili a formulare le diagnosi sono utilizzati per cercare nuove terapie.

Nella Torre vi lavorano circa 300 ricercatori e ricercatrici, ma non bastano: ne servono ancora di più ed è per questo motivo che verrà costruita una seconda torre, ha annunciato Franco Masello, fondamentale per accelerare la ricerca sulle malattie oncoematologiche pediatriche e sulle malattie rare pediatriche.

Tutto quello che è stato realizzato fino ad oggi, sottolinea il suo fondatore, non è opera di un grande imprenditore o di chissà quale gruppo imprenditoriale ma è stato reso possibile grazie alla sensibilità della gente.

“Credo – ha detto Masello – che questo sia uno dei pochi esempi in Italia dove la gente si mette in gioco per fare qualcosa di veramente importante: un centro di ricerche che oggi è fra i più grossi al mondo e sicuramente il primo in Europa e che consente ai ricercatori, invece di andare all’estero, di rimanere qua e lavorare per i nostri bambini”.

“In 10 anni i miglioramenti in termini di cure sono stati enormi - ha dichiarato - grazie ai nuovi test di diagnostica e allo sviluppo di terapie sempre più personalizzate. Ma abbiamo bisogno di incrementare i nostri laboratori e i gruppi di ricerche e per questo è necessario e fondamentale costruire una seconda torre accanto a quella esistente, che ci permetterà di arrivare a quel 100% di guarigione che tutti insieme sogniamo e per il quale tutti insieme lavoriamo”.

Il ringraziamento, quindi, va a Vittorio Brumotti, che da anni è vicino e risponde agli appelli della Fondazione - per la quale ha compiuto più sfide con la sua bicicletta - e che ora lancia pubblicamente questa nuova sfida che vede coinvolti tutti e alla quale tutti possono dare il loro contributo, anche attraverso una firma per il 5 per mille, e continuare ad alimentare così quel sogno meraviglioso di poter un giorno non molto lontano far guarire tutti i bambini che si ammalano di tumore.

MAGGIO 2024 on-line: /category/salute/

Formazione. Collaborazione tra Ulss 3 e Scuola di Medicina dell’Università di Padova

A Chioggia il corso di laurea in Infermieristica

Avrà sede negli spazi messi a disposizione

dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare

Adriatico Settentrionale

Un nuovo Corso di Laurea in Infermieristica a Chioggia a partire dall’anno accademico 2024/25 che si terrà negli spazi messi a disposizione nel Porto clodiense: lo ha annunciato con grande soddisfazione il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, “La nostra Ulss – ha sottolineato - è orgogliosa di insediare, al servizio del territorio vasto, un nuovo percorso formativo di livello universitario, che nasce grazie alla collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Padova e alla lungimiranza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Ancora una volta possiamo dire che porta i suoi frutti una delle lezioni più importanti che ci ha lasciato in eredità la pandemia, e cioè la necessità e l’utilità di fare sistema tra enti e istituzioni: è solo attraverso questa collaborazione, che l’Ulss 3 può portare anche a Chioggia l’attività formativa per le professioni sanitarie che già svolge con l’ateneo padovano a Venezia, a Mestre e a Mirano. Apriamo insieme per i giovani del territorio un canale per accompagnarli fino ad una professione che in ambito sanitario oggi è ricercata e riconosciuta”.

“Il sistema sanitario si fonda sulle persone che lavorano nei servizi e nelle strutture - ha sottolineato, in occasione della presentazione ufficiale del corso di Laurea, l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin - ed è fondamentale che queste persone mettano in campo non solo la loro dedizione, ma anche la loro alta professionalità. Così l’avvio di questo nuovo corso di laurea è un segno importante, e non solo

per il territorio che lo ospiterà: formare infermieri è una necessità, e farlo decentrando i percorsi significa rispondere a questa necessità non solo a parole ma con iniziative concrete e di prospettiva”.

“Funzione sociale e operativo portuale possono convivere e contribuire allo sviluppo del territorio – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale Fulvio Lino Di Blasio –. Una collaborazione che qualifica ancora una volta la nostra presenza nella città clodiense. A partire dall’anno accademico 2024-2025, l’edificio demaniale in nostra gestione che dal 2022 aveva già ospitato il centro vaccinale, potrà accogliere il nuovo corso universitario di Infermieristica. Dopo aver perfezionato l’iter di concessione degli spazi all’Ulss 3 e grazie al lavoro congiunto con tutti gli Enti coinvolti, una parte del fabbricato 950, con i suoi oltre 600mq, verrà riadeguato per contenere aule per la didattica frontale, laboratori e uffici amministrativi. Si tratta per noi di un’ulteriore occasione di apertura e integrazione del porto con la città

Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione dell’Ulss 6 Euganea ha compiuto 20 anni. Vent’anni durante i quali lo staff, composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi e diretto dalla dottoressa Mariagrazia D’Aquino, grazie a un’organizzazione fiore all’occhiello a livello regionale, si è occupato, e continua ad occuparsi, di persone senza fissa dimora, donne e minori stranieri, profughi,

grazie allo svolgimento di attività di carattere formativo compatibili, per caratteristiche e flussi, con il contesto operativo portuale e soprattutto che consentiranno agli operatori portuali pubblici e privati, attraverso l’attivazione di convenzioni, di poter beneficiare di strumenti conoscitivi oggi fondamentali allo svolgimento dell’attività portuale perché legati alla salute e quindi anche alla sicurezza, da sempre al centro della nostra azione”.

Il presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Padova, Angelo Paolo Dei Tos, e il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, hanno espresso grande soddisfazione. Il primo cittadino ha quindi voluto evidenziare come il nuovo canale formativo dell’Ulss 3 Serenissima offrirà già dall’autunno una prospettiva importante per i 50 giovani che vorranno aderire, e che potranno formarsi alla professione infermieristica senza doversi spostare dalla città di Chioggia, trovando la città ospitale per il loro percorso di studio.

Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione da 20 anni opera per la salute degli invisibili

immigrati, richiedenti asilo, donne vittime di violenza, minori stranieri non accompagnati, aiutando tutti a destreggiarsi nelle complessità burocratiche, cercando e trovando risposte di salute. Si occupa, tra l’altro, di formare il personale e di realizzare innumerevoli progetti, con l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili, straniere o che vivono in condizioni di marginalità sociale. Quattro lustri di un’attività profondamente radicata e organizzata, che dal 2004 ha aiutato migliaia di persone grazie ad un grande lavoro di rete interistituzionale.

Solo nel 2023 il Servizio, che opera nella sede distrettuale di via Scrovegni a Padova, ha prodotto 175 certificazioni sanitarie rilasciate alla Questura di Padova per l’espulsione di clandestini nei C.P.R; 1526 accessi di persone, cooperative, associazioni per pratiche amministrative e sanitarie; assistenza sanitaria a 545 minori; emissione di 2334 impegnative per visite specialistiche/esami diagnostici per richiedenti asilo accolti nei CAS, per pubblico spontaneo o inviato da enti istituzionali e non. Il Servizio Alta Professionalità Immigrazione si è occupato inoltre di 602 visite mediche eseguite a richiedenti asilo, 45 casi ospedalieri di particolare complessità amministrativo giuridica, assistenza sanitaria a

492 ucraini richiedenti asilo, 572 utenti inviati e seguiti per accordi con la Fondazione Nervo Pasini ex CEP.

“La nostra mission è aiutare il prossimo, anche coloro che non hanno nulla e questo - rileva la dottoressa Maria Grazia D’Aquino - è una grande conquista per un ente pubblico. Un lavoro enorme, il nostro, nel quale continuiamo a credere”.

Per il direttore generale Paolo Fortuna il servizio “è la garanzia di una sanità universale. Di fronte all’aumento della povertà e degli immigrati, il nostro compito è garantire il miglior stato di salute possibile”.

“Lo staff - si è complimentato il direttore del distretto socio sanitario Padova Bacchiglione, Fabio Verlato - svolge un lavoro grandioso per gli ultimi, i vulnerabili, i fragili”.

“Il nostro lavoro è molto impegnativo e delicato e mi sento il dovere di ringraziare la Direzione Strategica per l’appoggio e il supporto fornito a questo servizio che ci incoraggia a perseguire l’obiettivo di tutelare la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili e vulnerabili o che vivono in condizioni di marginalità sociale”, osserva D’Aquino, dirigente medico a capo dello staff composto da due infermieri, un oss, un ausiliario specializzato e tre amministrativi.

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ULSS 6 EUGANEA, SOCIALE

I risultati dello studio. Ha coinvolto 14 gruppi di ricerca italiani coordinati dall’Università di Padova

L’uso regolare dell’acido acetilsalicilico a basse dosi può contrastare il cancro del colon-retto

Un gruppo di ricercatori ha scoperto un meccanismo d’azione con cui sembra attivare un effetto di sorveglianza immunitaria

DDa parecchio tempo è noto che l’uso quotidiano a lungo termine dell’acido acetilsalicilico a basse dosi, la cosiddetta “aspirinetta”, limita i rischi di malattie cardiovascolari, e sembra che possa anche ridurre l’incidenza e la mortalità dovuta al cancro del colon-retto. Non erano però conosciuti tutti i possibili meccanismi d’azione dell’effetto anti-tumorale.

Sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, lo studio ha l’obiettivo di valutare l’effetto dell’acido acetilsalicilico sul microambiente tumorale, sull’immunità sistemica e sulla mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto. Il farmaco, comunemente assunto a basse dosi per ridurre la probabilità di alcune patologie cardiovascolari, sembra attivare una risposta immunitaria contro il cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio Immunoreact 7 sul meccanismo d’azione dell’aspirina si riferiscono a soggetti presunti sani o comunque con carcinogenesi precoce, non naturalmente su pazienti con stadi avanzati di cancro.

“Nella prima parte dello studio abbiamo analizzato retrospettivamente campioni e dati di pazienti con diagnosi di cancro al colon-retto operati tra il 2015 e il 2019 presso l’Azienda Ospedale Università di Padova – spiega il dottor Scarpa –. Abbiamo quindi studiato, sempre in campioni ottenuti dai pazienti, l’espressione dell’mRNA dei geni associati alla sorveglianza immunitaria nelle cellule primarie di cancro del colon-retto di pazienti che assumevano acido acetilsalicilico. Inoltre, abbiamo replicato queste misurazioni sperimentalmente, con animali di laboratorio, presso l’Università di Padova e dell’Istituto Oncologico Veneto. Infine, abbiamo ulteriormente studiato il microambiente immunitario della mucosa sana che circonda il cancro del colon-retto in campioni ottenuti da un ampio sottogruppo di pazienti che ha partecipato al progetto in rapporto alla assunzione cronica di acido acetilsalicilico”.

Rispetto ai campioni di tessuto di pazienti che non assumevano il farmaco, quelli ottenuti da pazienti che lo assumevano hanno mostrato una minore diffusione del cancro ai linfonodi e una maggiore infiltrazione di cellule immunitarie nel tumore. Nelle analisi sulle cellule tumorali di colonretto in laboratorio, l’esposizione di tali cellule all’acido acetilsalicilico ha causato un aumento della proteina CD80, un modulatore della funzione immunitaria. Tale incremento sembra avere migliorato la capacità delle cellule di allertare altre cellule di difesa sulla presenza di proteine associate al tumore. A sostegno di questa scoperta, i ricercatori hanno anche evidenziato che nei pazienti

Ulss

Ucon cancro del colon-retto, chi assumeva acido acetilsalicilico aveva livelli di proteina CD80 più elevati nel tessuto rettale sano, suggerendo così che il farmaco induca un effetto di sorveglianza immunitaria.

“I nostri dati – continua Scarpa – mostrano che il trattamento con acido acetilsalicilico può far aumentare l’espressione di CD80, migliorando la capacità delle cellule di cancro del colon-retto di presentare attivamente i propri antigeni tumorali ai linfociti T. Questi ultimi sono le cellule delle nostre difese deputate, tra le altre cose, a eliminare le cellule cancerose, una volta riconosciuti i loro specifici antigeni. Va anche aggiunto che, nei pazienti con cancro del retto, sia la concentrazione di proteina CD80 nelle cellule epiteliali, sia il rapporto tra linfociti citotossici e linfociti T totali erano più alti tra coloro che assumevano acido acetilsalicilico. Ciò suggerisce che l’acido acetilsalicilico assunto a lungo termine eserciti un effetto di sorveglianza immunitaria già sulla mucosa normale e non solo all’interno del tumore”.

I risultati dello studio mostrano dunque che l’acido acetilsalicilico, oltre al suo classico meccanismo farmacologico che comporta l’inibizione dell’infiammazione, possa anche agire a favore della prevenzione e della cura del cancro del colon-retto. Le osservazioni dello studio sono state oggetto di pubblicazione, l’articolo “Immunoreact 7: Regular Regular aspirin use is associated with immune surveillance activation in colorectal cancer” è stato pubblicato sulla rivista “Cancer”.

“Se vogliamo sfruttare i suoi effetti contro il cancro del colon-retto, - conclude Marco Scarpa - dovremmo pensare a come garantire che l’acido acetilsalicilico raggiunga il tratto colonrettale in dosi adeguate per essere efficace”.

5 Polesana. Screening cardiovascolare, visite gratuite per i neo 50enni

n controllo gratuito, per il quale non è necessaria l’impegnativa del medico di Medicina Generale. L’Azienda Ulss 5 Polesana sta invitando i polesani che hanno compiuto 50 anni - classe 1974 – a partecipare allo screening cardiovascolare promosso dal Piano Regionale della Prevenzione. La comunicazione, inviata ai cittadini che non sono seguiti per patologie, per mezzo di una lettera spedita a domicilio, propone un appuntamento prefissato (ma modificabile) nei 2 nuovi ambulatori istituiti presso l’Ospedale Vecchio di Adria e l’Ospedale di Trecenta.

Questo screening, realizzato e progettato dall’Unità Operativa di Igiene e sanità Pubblica viene proposto gratuitamente ai cittadini neo cinquantenni, è iniziato nel settembre scorso e sta ricevendo feedback molto positivi dalla popolazione. L’Azienda Ulss 5, tra le prime della Re-

gione a partire con lo screening denominato Cardio50, è attore protagonista nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, come l’infarto del miocardio e l’ictus, che sono la causa più frequente di morte e invalidità nella nostra popolazione. Lo screening prevede una chiamata attiva con invito agli utenti di 50 anni che non sono già affetti da ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia o malattie cardiovascolari con un appuntamento prefissato presso gli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.

Durante la visita, il professionista sanitario valuta, attraverso un colloquio approfondito, gli stili di vita - fumo, sedentarietà, alimentazione - ed effettua una misurazione del peso, dell’altezza, del girovita, della pressione arteriosa e di glicemia e colesterolemia attraverso l’esame di una goccia di sangue.

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La novità. Si può accedere con impegnativa dopo la valutazione del proprio medico di base

A Piove di Sacco un ambulatorio veglia sul sonno Le dieci regole d’oro per un riposo di qualità

Un buon sonno è un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ecco qualche utile consiglio dagli esperti.

Il sonno, un’attività fondamentale per la salute con il quale spesso, anche a causa di una vita troppo frenetica e qualche cattiva abitudine, capita di trovarsi a fare i conti.

A Piove di Sacco, nel Padovano, presso la Neurologia dell’Ospedale Immacolata Concezione, dallo scorso anno, è attivo un ambulatorio di secondo livello, seguito dal dottor Marco Volpe (in foto), che si occupa proprio dell’inquadramento e la cura dei disturbi neurologici del sonno.

Per accedervi, dopo la valutazione del medico di Medicina Generale, l’utenza, con impegnativa opportunamente redatta, può scrivere a ambulatorio.neuro.piove@aulss6.veneto.it

Un buon sonno è comunque un obiettivo che tutti dovremmo porci anche se non sempre è facile da raggiungere. Ci sono tuttavia delle regole che possono aiutare. Il dottor Edoardo Mampreso, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’ospedale di Piove di Sacco, passa in rassegna il decalogo AIMS - Associazione Italiana Medicina del Sonno -per un riposo notturno di buona qualità. Ecco, dunque, le regole del buon riposo. In primo luogo, è bene utilizzare la stanza in cui si dorme solo per dormire:

sono da evitare attività quali lo studio, l’utilizzo del computer o del televisore nella camera da letto. La stanza in cui si dorme dev’essere confortevole e adatta al sonno, sufficientemente buia, silenziosa e con una temperatura ottimale. Evitare di assumere nelle ore tardo-pomeridiane e serali bevande e cibi stimolanti (caffè, tè, cioccolata…). Evitare pasti serali abbondanti, molto calorici o ad alto contenuto proteico. Evitare gli alcolici e il fumo di tabacco nelle ore serali. Non abbandonarsi a sonnellini diurni, anche se è ammesso un breve riposo dopo pranzo: è però assolutamente deleterio per il sonno notturno un sonnellino dopo cena, ad esempio sul divano davanti al televisore. Non intraprendere attività

impegnative o coinvolgenti sul piano emotivo o mentale (studio, lavoro al computer, videogiochi, etc.): anche l’attività fisica intensa – ad esempio, la ginnastica in palestra – sarebbe da evitare nelle ore serali. Evitare bagni o docce calde nelle ore serali. Tentare, per quanto possibile, di coricarsi la sera e di alzarsi al mattino a orari regolari, cercando di assecondare la propria tendenza naturale del sonno anche nei fine settimana e nei giorni di riposo o di vacanza. Rimanere a letto solo il tempo necessario per dormire: in caso di difficoltà nel prendere sonno, non restare a letto per più di 10 minuti, ma alzarsi e svolgere attività rilassanti fino a quando non si percepisce sonnolenza.

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Lavoro. Confartigianato Imprese Veneto promuove i percorsi professionalizzanti

Tirocinio con i maestri artigiani in 433 aziende

L i hanno chiamati “gli influencer” dell’artigianato, di fatto sono degli autentici “maestri artigiani”, una figura riconosciuta in Veneto con una legge regionale approvata ancora nel 2018. E sempre nella nostra regione lo scorso autunno sono stati consegnati gli attestati a questi alfieri dell’artigianato, in grado di trasmettere il proprio “saper fare” anche ai più giovani, attraverso degli specifici tirocini. Il “maestro artigiano”, infatti, come ricorda la legge regionale, è colui che, “disponendo di un’adeguata e documentata esperienza imprenditoriale aziendale, possiede elevate conoscenze e abilità manageriali con un’elevata attitudine all’insegnamento del mestiere”. Oggi all’albo regionale sono iscritti ben 433 maestri artigiani. La legge regionale riconosce, inoltre, le “botteghe scuola”, cioè le imprese nelle quali il maestro artigiano svolge la propria attività e trasmette le proprie competenze. Proprio per favorire la formazione e la trasmissione dei saperi Confartigianato Imprese Veneto, che conta circa il 60 per cento dei maestri artigiani riconosciuti

dalla Regione, insieme a CNA e Casartigiani, attraverso i propri enti di formazione, promuove i tirocini per i giovani che vogliono fare un’esperienza professionalizzante e di valore a fianco dei maestri artigiani accreditati dalla Regione Veneto. L’attività è rivolta ad aspiranti artigiani che intendono inserirsi nel settore grazie ad una esperienza di tirocinio di inserimento/reinserimento presso la Bottega di un Maestro Artigiano: sono quindi numerose le opportunità per un giovane, ma non solo, anche per chi vuole mettere a frutto le proprie a abilità, di individuare l’azienda presso cui fare il tirocinio. Si tratta di un’opportunità anche per gli stessi maestri artigiani già inseriti nell’Elenco della Regione Veneto, che entro l’anno potranno ospitare un tirocinante per due mesi e poter misurare così le opportunità di nuove future collaborazioni.

Per poter ospitare un tirocinante il Maestro Artigiano può contattare l’Ente di Formazione provinciale dell’Associazione di categoria di riferimento o l’Istituto Veneto per il Lavoro.

“Il concetto di Maestro Arti-

giano – osserva il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Roberto Boschetto- è sempre stato inscindibilmente legato a quello di relazione; una relazione che si sviluppa all’interno di una bottega e che si basa sulla trasmissione delle competenze e dei mestieri. Un modello che oggi conosce una nuova attualità: nella bottega artigiana così come nei laboratori delle imprese più innovative la differenza la possono fare solo le persone, le competenze e le relazioni”.

Per diventare Maestro Artigiano, spiega Confartigianato Imprese Veneto, le strade che un’impresa artigiana può intraprendere sono due: da una parte il percorso professionalizzante

per titoli, che prevede un’anzianità lavorativa qualificata nel medesimo settore dell’artigianato di almeno 10 anni, competenze manageriali e un’elevata attitudine all’insegnamento del mestiere. Dall’altra, per chi non possiede i requisiti per titoli, c’è appunto l’opportunità di intraprendere un percorso formativo obbligatorio che permette l’acquisizione delle competenze manageriali e didattiche necessarie, preceduto da un periodo di attività lavorativa qualificata

nel settore di riferimento di almeno 5 anni. I percorsi professionalizzanti per titoli vengono presentati in autonomia dagli aspiranti Maestri Artigiani o meglio ancora con il supporto delle associazioni di categoria come Confartigianato. Il percorso formativo è invece organizzato dall’Istituto Veneto per il Lavoro, Ecipa e dagli enti di Formazione provinciali delle Associazioni di categoria di riferimento, attraverso un progetto finanziato dalla Regione Veneto.

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Economia
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ARIETE BILANCIA

Avete superato i momenti di tensione e di incomprensione. Ora il percorso è in discesa e potete recuperare le relazioni che pensavate compromesse.

Maggio

Avete incamerato energie sufficienti ad affrontare con entusiasmo gli ultimi ostacoli prima di raggiungere l’obiettivo a lungo inseguito. Siate tenaci.

GEMELLI

Avete investito nella determinazione e in una bella energia tutte le vostre aspettative ma non dimenticatevi di riconoscere un ruolo importante anche alla fortuna.

Maggio, il mese dei colori e dei sapori intensi

Non mancheranno momenti di stanchezza che saprete bilanciare con una visione positiva delle cose, capace di ribaltare situazioni apparentemente complicate.

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Continuate a fare programmi a lungo termine e a investire le vostre risorse per obiettivi futuri che sono ambiziosi ma che volete raggiungere a tutti i costi.

la vostra natura riflessiva vi spingerà a prendervi un po di tempo per capire se i sentimenti che state provando sono autentici e se siete ricambiati.

Non prendete decisioni affrettate in questo periodo perché l’entusiasmo potrebbe giocarvi dei brutti scherzi. Procedete sempre con realismo e concretezza.

Se il lavoro procede a gonfie vele esaltando la vostra massima creatività, la sfera affettiva sarà di più difficile gestione a causa della vostra stanchezza.

SAGITTARIO

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Avete chiuso con le situazioni tese e stressanti. Si apre un nuovo capitolo tutto da scrivere e questo vi ispira tanta fiducia che vi rende particolarmente interessanti.

Non cedete finché non avete raggiunto il vostro obiettivo, a costo di spendere energie e tempo preziosi. Ma i vostri sacrifici sono sempre ripagati adeguatamente.

Avete vissuto in standby fino a questo momento. E’ ora il tempo dei mettersi in gioco e di ritrovare le conferme di cui avete bisogno. Vi sorprenderete di voi stessi.

L’estate si avvicina regalandovi energie positive che valorizzeranno i vostri talenti e che vi regaleranno momenti di grande soddisfazione. Sarete irresistibili.

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