La Piazza delle Province di Rimini e Pesaro-Urbino (ediz. Luglio 2012)

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Luglio 2012

MISANO

BACCHINI ADRIANO

Il misanese lavora a Bologna nel prestigioso studio Lenzi. E' appena diventato socio

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Savoretti, si progetta con storia e natura Fausto Savoretti ed una delle sue progettazioni

PERSONE

- “Progetti” è una rivista di architettura italiana. In un inserto su Bologna ha dedicato 12 pagine alla sede della Cna di Faenza, progetto di ristrutturazione dal misanese Fausto Savoretti (figlio di Corrado) e Guido Lenzi, titolare di un prestigioso studio fondato nel '68. Il misanese è uno dei tanti che sta facendo bene fuori dalle sicurezze di casa. Sposato con Paola, architetto di Sant'Andrea in Besanigo, due figli, Fausto è ingegnere ma progetta; mentre la moglie che è architetto fa quasi l'ingegnere. Abita a Bologna, dove opera. Presso lo studio Lenzi, prima come collaboratore, ora come socio. Ha già firmato opere importanti sia di nuova progettazione, sia di restauro: il bottonificio Lenzi (tra i maggiori d'Italia), la sede della Camera di Commercio di Ravenna, la sede della Cna sempre a Ravenna, la sede della Cna regionale di Bologna, piazza e arredo urbano a Torretta (dove uno slargo diventa piazza). Ha fatto una cosa piccolissima ma di sicuro prestigio: una scala di metallo al Palaz-

Progettato il bottonificio Lenzi (Bologna), restaurato sede Cna Ravenna, Faenza, Bologna. Alle spalle tante letture di filosofia e psicologia non solo occidentali

zo dei Diamanti di Ferrara, uno degli edifici nobiliari più intriganti e belli del mondo. Oltre che nella libera professione, il quarantaduenne misanese per 7 anni è stato assistente universitario a Bologna e per uno professore di ingegneria civile. La sua avventura nasce per puro caso. Va per un colloquio nel blasonato studio Lenzi e gli dicono che per lui non c'è niente, ma se volesse fare una prova. E' lì

da 13 anni. Insomma, non si è più mosso. La sua architettura di riferimento è quella degli inizi del '900, la decò. Racconta: “E' simbolica, ma con un linguaggio compiuto. Combina un'ottima sintesi con la città e con i luoghi. Quando progetto penso allo spirito dell'edificio; penso sempre di fare qualcosa di integrato nei segni, nel rispetto dei luoghi, con un legame con le cose e con la storia.

Via Garibaldi, archeologia urbana

Nonna Sina (Teresa) con Fabrizio Piccioni, vice-sindaco di Misano, che le porta gli auguri della città

- La scritta “Alimentari” è in un bel stampatello e in rosso vivo. Poco più sotto, centrata, la dicitura “Mini market” in corsivo con la grazia della “M” che va a dare la mano alla lettera finale “T”. L'insieme è piacevole. La scritta è affiorata dopo che i proprietari avevano raschiato la vecchia vernice per far aggrappare meglio la nuova tinteggiatura sulle pareti della vecchia casa. Si trova a mezza altezza di via Garibaldi, lato Cattolica. Il negozio nacque nel '68. Dopo un anno di gestione, passò nella “svelta” mente di Giorgio Cecchini, il direttore della Conad Rio Agina. Ai tempi, re dei panini. A tracciare la scritta un abile artigiano di Misano Cella, Luigino Del Bianco, Chi lo conobbe racconta che era un valente artista, con una mano fermissima non meno che delicata. Era chiamato ovunque per apporre la sua grafica sui muri e sulle vetrine. Non utilizzava che il talento della mano libera.

Una volta si progettava con poche regole ma chiare; oggi è l'esatto opposto. E di fronte a così tante regole avviene che produciamo tanto caos urbanistico. Utilizzare le auto per spostarsi, significa la sconfitta di un territorio e di chi lo vive”. Natura e storia per creare il futuro. Fausto Savoretti progetta partendo dal sole. Dalla magia della luce. Che è vita. Ecco che cosa significa la natura e la storia in questo edifi-

cio di Faenza ristrutturato e raccontato nella rivista “Progetti”. Si legge: “...i progettisti hanno scelto di mantenere l’uso del mattone e l’allineamento rispetto a via della Costituzione. La facciata viene ruotata rispetto alla strada di impianto per garantire una migliore esposizione verso sud...”. La storia. “L’ingresso dell’edificio si caratterizza per una ceramica artistica che rievoca la città di Faenza”. Ma la sua progettazione è modernità ed innovazione nel sol-

co del risparmio energetico: “...Un secondo camino artificiale termina in un periscopio con piano orizzontale verso sud che accelera i movimenti dell’aria indotta. La dotazione di alta tecnologia dell’impiantistica automatizzata che regola tutto il complesso, si completa con l’inserimento di quattro pannelli solari per l’acqua calda. Grazie all’utilizzo della geotermia per la climatizzazione degli ambienti, ogni elemento viene pensato come miglioramento per la sostenibilità ambientale, per il basso consumo e la lunga durata”. Curiosità: Savoretti è stato nella galleria del vento prima per studiare e poi applicare la ventilazione naturale agli edifici. Questa particolare e personale visione progettuale fatta di natura, storia e tecnologia, è figlia delle sue letture. Oltre che manuali tecnici, ha divorato caterve di saggi di psicologia e filosofia; non solo della cultura occidentale. Una delle sue passioni sono le moto; possiede due Ducati vecchie, da collezione. Sta ristrutturando la casa dei nonni a Misano Monte. Con il linguaggio dell'affetto ed il genius loci.


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