Imprese & Territorio 02 2021 - Scatti d'orgoglio

Page 1

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato

www.lapam.eu

Aumentano i crimini informatici L’analisi del nostro Ufficio Studi

“Non bastano più incentivi e disincentivi. Per stare tutti meglio dobbiamo collaborare” Intervista a Luciano Floridi

Bene il metodo del Decreto Sostegni, ma le risorse sono da incrementare L'esortazione al governo del presidente Gilberto Luppi

Scatti d’orgoglio. Sei storie di imprese che hanno reagito alla crisi

02 MARZO/APRILE 2021

Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2


IMPRESE PATRIMONIO DEL PAESE La forza del valore artigiano

Le imprese, gli artigiani, i commercianti, i liberi professionisti e le piccole industrie sono il nostro eccezionale patrimonio, da valorizzare e tutelare. Un universo di eccellenze profondamente connesse tra loro, cuore e anima del nosto Paese, motore dello sviluppo economico e sociale. Fare rete sul territorio è la nostra forza e la nostra missione, per dare valore al lavoro e costruire insieme, ogni giorno, il nostro domani.

www.lapam.eu


EDITORIALE

Il vero sostegno è poter lavorare Da oltre un anno il Covid 19 ha sconvolto le nostre vite, la nostra quotidianità, le nostre abitudini. Da oltre un anno il mondo, ma in particolare alcuni paesi e alcuni territori sono ostaggio di questo virus, quello emiliano, come purtroppo sappiamo, è tra i più colpiti a livello globale, complici probabilmente la conformazione geografica della pianura Padana, l’alto livello di industrializzazione e la conseguente qualità dell’aria. Resta il dato che da oltre un anno, e nonostante i vaccini siano stati realizzati a tempo di record, ci ritroviamo a combattere contro questo nemico invisibile che non va sottovalutato, certamente, ma con cui è necessario trovare una forma di convivenza. Nei giorni scorsi il Governo ha approvato il decreto Sostegni, l’ultimo di una serie, un decreto che però penalizza

fortemente le imprese che non hanno perso almeno il 30% del fatturato nel corso del 2020 e che sostiene, appunto, soltanto un terzo delle imprese, secondo i dati reali di fatturato di un campione di oltre 5mila imprese associate. Il dato complessivo del campione presentato rappresenta una media di singole variazioni anche molto diversificate tra loro: quasi un terzo delle imprese registra incrementi di fatturato nel 2020 rispetto al 2019, mentre altrettante ha cali superiori al 30% del fatturato. A dimostrazione del fatto che c’è chi ha potuto lavorare e crescere a fronte di chi è stato costretto, dalle restrizioni dovute alla pandemia, chiudere e contrarre in modo significativo attività e fatturato. Ma resta l’ingiustizia per chi, avendo perso una grande percentuale (oltre il 20% del

fatturato ma entro il 30%) non avrà nulla. Ebbene, ora c’è una sola priorità: vaccinare in tempi record, accelerando la pressione sulle case produttrici e rendendo più spedite le procedure di accesso al vaccino, e soprattutto tornare a lavorare. Le imprese che sono state costrette a rimanere chiuse per mesi, quelle dei settori più colpiti dalla pandemia, chiedono soprattutto e prima di tutto questo. Oltre che per l’aspetto economico, che è determinante, non dimentichiamo anche l’aspetto psicologico: il lavoro, così come la scuola per i più piccoli, è fondamentale per la persona. Al Governo centrale, alla Regione, a chi può e deve decidere per il meglio il compito di creare finalmente le condizioni perché sia possibile lavorare per tutti.

Carlo Alberto Rossi Segretario Generale Lapam Confartigianato

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 3


02

MARZO APRILE 2021

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

FOCUS

IN COPERTINA

17

8

pagina A Modena e Reggio Emilia aumentano i crimini informatici

pagina Bene il metodo del Decreto Sostegni, ma le risorse sono da incrementare L'esortazione al governo del presidente Gilberto Luppi

10

pagina Su oltre 5mila imprese: nel 2020 fatturato giù in media del 16,1% A picco ristorazione e immobiliare

12

pagina San Felice: un incontro con il sindaco per parlare di ciclovia del Sole e Superbonus Le prospettive per il turismo e per l'edilizia al centro dell'incontro

13

pagina Liquidità: un appello congiunto da banche e imprese per estendere moratorie e garanzie Lo chiedono al governo e alle istituzioni europee ABI e associazioni datoriali

14

pagina La pandemia colpisce più le donne degli uomini La nostra analisi sulle due province e il commento di Cinzia Ligabue, presidente del Gruppo donne Lapam

L’analisi del nostro Ufficio Studi

18

pagina La sicurezza nelle imprese in Emilia Romagna A cura dell’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia Romagna

20

pagina “Non bastano più incentivi e disincentivi. Per stare tutti meglio dobbiamo collaborare” Secondo il filosofo Luciano Floridi politica e rappresentanza dovrebbero prendere ad esempio i processi di co-ownership e co-design delle filiere produttive, condividendo le scelte e mettendo a fattor comune i benefici

DELIBERE CONSIGLIO DIRETTIVO GENERALE È possibile consultare gli estratti delle delibere dei verbali del Consiglio Direttivo Generale di Lapam Confartigianato Imprese Modena, Reggio Emilia.

scansiona il QrCode con il tuo Smartphone

24

pagina Scatti d’orgoglio. Sei storie di imprese che hanno reagito alla crisi Chi ha reinventato la produzione, chi ha stretto nuove collaborazioni, chi ha utilizzato i social per trovare nuovi clienti, chi ha rafforzato l’export. Esempi di realtà capaci di superare l’emergenza

MARKETING

28

pagina Marketing, territorio ed è subito Brand Urbanis Così si trasformano le città a beneficio di tutti

30

pagina Nuova normalità, i trend che Condizioneranno il futuro E gli scenari che dovranno affrontare le imprese

BENESSERE

32

pagina Dinamica di fatturato dell’anno 2020 nel settore del benessere Come il Covid ha pesato sul settore

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari. Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Monica Salvioli, Elena Baraldi, Matteo Roversi, Stefano Ficarelli, Enzo Fanì, Nicola Boschetti, Francesco Po, Federico Cantelli. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu tel. 059 893 111

4 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021


MOVIMENTO DONNE IMPRESA

IMPRESE DEL VERDE

pagina Lavoro femminile dopo il lockdown

pagina Sfalci e potature sono rifiuti speciali?

Il lavoro delle donne è sempre più a rischio

MODA

Sembra di sì, ma rimangono dubbi e si attende ancora la circolare interpretativa del Ministero per la Transizione ecologica. Nel frattempo ecco i nostri consigli

pagina Moda Makers 2021

ALIMENTAZIONE

34

36

Confermata per maggio l’undicesima edizione

COMUNICAZIONE E GRAFICA

37

pagina Tipografie: le nostre proposte al governo per rilanciare il settore Dopo il censimento effettuato ad inizio anno, le nostre proposte al MISE

EDILIZIA

38

pagina Superbonus 110%, regolarità edilizia e accesso agli atti: slalom tra obblighi e burocrazia I lacci che imbrigliano la maxi agevolazione e le richieste della nostra associazione

40

41

pagina Etichettature alimentari: novità dalla Commissione europea E le proposte della nostra associazione

EXPORT

42

pagina Ripresa dell'export modenese nel quarto trimestre del 2020 Istat ha diffuso i dati sulle esportazioni delle province italiane per l'anno 2020

MECCANICA

44

pagina Costo delle materie prime in aumento. Luppi: “Pianificare attentamente le scorte dei prossimi mesi” Non si arresta la dinamica al rialzo, complice la ripresa dei mercati asiatici e statunitensi, ma non solo

TRASPORTI

46

pagina Richiesto un intervento contro gli ostacoli alla circolazione al Brennero Il presidente Amedeo Genedani denuncia il disagio e chiede al governo di intervenire per sbloccare la situazione

FORMAZIONE

48

pagina Corsi e Formazione organizzata da FORMart FISCO LAVORO BANDI

52

pagina • Adempimenti Fiscali • Novità in materia di Rapporti di Lavoro • Bando per la transizione digitale delle imprese artigiane

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 5



Non spezzare la catena

Rispetta i pagamenti. Le filiere hanno bisogno dell'impegno di tutti

#Clienti&Fornitori una sola comunità www.lapam.eu


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Bene il metodo del Decreto Sostegni, ma le risorse sono da incrementare L'esortazione al governo del presidente Gilberto Luppi

“S

ui ristori alle imprese apprezziamo il metodo applicato dal Governo con il superamento del criterio dei codici Ateco (che avevamo più volte chiesto), l’attenzione alle piccole imprese con la rimodulazione dell’intensità dei contributi,

Consulta le principali novità previste dal decreto Sostegni. Visita il nostro sito web www.lapam.eu la rapidità dell’erogazione alle imprese. Tuttavia va incrementata la quantità di risorse da destinare agli imprenditori, in particolare per

8 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

i settori più colpiti, dalla moda al legno-arredo fino alla filiera del turismo e a quella della ristorazione”. È il commento espresso dal Presidente della nostra associazione. Gilberto Luppi, sul ‘Decreto Sostegni’ varato dal Governo Draghi. “Le risorse stanziate nel Decreto Sostegni, anche a fronte delle nuove misure restrittive anti Covid – spiega Luppi – non sono ancora sufficienti a indennizzare in maniera adeguata le imprese per le ingenti perdite subite a causa della crisi. Confidiamo che con il prossimo scostamento di bilancio annunciato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi si possano soddisfare le aspettative delle im-

prese. Apprezziamo anche l’impegno del Governo per intensificare la campagna vaccinale, condizione fondamentale per consentire anche la ripresa dell’economia”. Il presidente Luppi conclude: “Non ci sono dubbi sul fatto che vi siano troppe tipologie di attività che stanno ancora attendendo ristori adeguati e che il protrarsi dell’emergenza e della ‘zona rossa’ nel nostro territorio, acuisca ulteriormente una situazione di fortissimo disagio... per non dire di peggio. L’impegno del Presidente Draghi, ribadito in conferenza stampa con la frase ‘questo è il momento di dare soldi, non di chiederli’, è senza dubbio positivo. Attendiamo però interventi decisi e uno scatto in avanti importante nella campagna vaccinale”.


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Il decreto sostegni in pillole Indennità di 2.400¤ per lavoratori stagionali

Contributi a fondo perduto per danni da COVID-19

Conservazione digitale documenti tributari

Ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e agli incaricati alle vendite, già beneficiari delle indennità di cui agli art. 15 e 15-bis del DL n. 137/2020, è riconosciuta un’indennità di 2.400 euro

Il contributo spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e corrispettivi 2019

Si interviene sul processo di conservazione digitale dei documenti tributari, è stabilito che la tenuta di qualsiasi registro contabile con sistemi meccanografici è considerata regolare

Deroga ai contratti a tempo determinato

Registri IVA precompilati

Viene derogata ulteriormente l’apposizione di causali alla proroga o al rinnovo del contratto a tempo determinato fino alla fine del 2021, con l’espressa specifica della neutralità di rinnovi e proroghe già disposti

Viene differito al 1° luglio 2021 il termine a partire dal quale saranno messi a disposizione dei contribuenti i registri Iva precompilati e le liquidazioni periodiche Iva precompilate

Divieto di licenziamento Il decreto “rimodula” il divieto di licenziamento: fino al 30 giugno 2021 per le imprese che hanno accesso alla CIGO e fino al 30 ottobre 2021 per tutte le altre

Cassa integrazione COVID-19 Le imprese possono ricorrere a: • tredici settimane nel periodo compreso tra il 1° aprile e il 30 giugno 2021 per le imprese che rientrano nella sfera di applicazione della Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) • ventotto settimane nel periodo tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2021 per le imprese che ricorrono alla cassa integrazione in deroga ed all’assegno ordinario

Ambito fiscale Ambito lavoristico

Rottamazione "ter" e saldo e stralcio È considerato tempestivo e non determina l’inefficacia delle definizioni il versamento entro il: • 31 luglio, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2020 • 30 novembre, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021

Aiuti di stato Il limite di 800.000 euro previsto dall’art. 54 del DL n. 34/2020 è stato portato a 1,8 milioni di euro nel periodo intercorrente tra il 1° febbraio '20 e il 31 dicembre '21

Prorogata esenzione del canone unico Proroga dal 31 marzo al 30 giugno 2021 l’esenzione dal versamento del canone unico (ex TOSAP e COSAP)

Annullamento dei carichi Sono automaticamente annullati i debiti di importo residuo fino a 5.000 euro risultanti da singoli carichi affidati agli aderenti della riscossione dal 2000 al 2010 delle persone fisiche che hanno conseguito, nel 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 €. La stessa misura è estesa anche ai soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta in corso al 31.12.2019, un reddito imponibile fino a 30.000 €

Riduzione del canone RAI per pubblici esercizi Arriva la riduzione del 30% del canone Rai per tutto il 2021 per le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico

Sconto sulle bollette elettriche per 3 mesi Stanziati 600 milioni di euro per la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici per il periodo decorrente dal 1° aprile al 30 giugno 2021

Rifiuti urbani Le utenze non domestiche dovranno comunicare entro il 31 maggio di ogni anno se intendono avvalersi del settore pubblico per la gestione dei propri rifiuti simili ai rifiuti domestici

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 9


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Su oltre 5mila imprese: nel 2020 fatturato giù in media del 16,1% A picco ristorazione e immobiliare

“S

pesso le ricerche sono effettuate a campione, in questo caso l’Ufficio Studi dell’associazione ha preso in esame i dati reali delle nostre imprese associate. E i dati reali confermano quello che temevamo: il fatturato nel 2020 è calato profondamente rispetto al 2019 e solo un terzo delle imprese potranno godere dei fondi del decreto Sostegni. Ma la cosa più importante è tornare a lavorare, solo questo potrà salvarci”. Carlo Alberto Rossi, segretario Lapam, commenta così i dati forniti dall’Ufficio Studi dell’associazione. Il campione scelto è molto ampio e, appunto, molto concreto: l’ufficio studi ha, infatti, scelto 5.248 imprese di Modena e Reggio Emilia tra quelle per cui l’associazione fornisce servizi di contabilità. Di queste più di 4mila imprese sono della provincia di Modena e un migliaio circa di Reggio Emilia.

Fatturato giù Durante il 2020 il campione di imprese sopra descritto ha emesso fatture per 908 milioni di euro, in calo del 16,1% rispetto al 2019, anno in cui il valore raggiungeva 1 miliardo 83 milioni di euro. L’89,9% del fatturato perso si è concentrato nei mesi di marzo-aprile-maggio e dicembre 2020.

10 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

“I cali maggiori sono quelli di marzo, -28,6% rispetto allo stesso mese del 2019, aprile con un tracollo del 49,9% e maggio, con un -22,5%. Ma anche a dicembre, in corrispondenza con la seconda ondata e dopo i leggeri recuperi di agosto, settembre e ottobre (con una crescita di poco superiore al 3% di media), il dato è molto negativo, con un -14,7%”. Tra i 14 principali settori di attività più rappresentative del campione (che contano oltre 100 imprese) le attività con un calo del fatturato medio per impresa più ampio sono quelle dei servizi di ristorazione (-35,7%), le attività immobiliari (-27,2%), gli studi di architettura e ingegneria e di collaudi e analisi tecniche (-26,8%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (-26,3%), l’assistenza sanitaria privata (-22,5%) e la fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) (-21,3%). La variazione media dell’intero comparto manifatturiero si attesta invece al -14,7%, più accentuata rispetto alla variazione del comparto costruzioni che si ferma al -10,7%.

al decreto Sostegni, quelle che hanno perso almeno il 30% del fatturato. Le realtà del campione Lapam vedono un 29,1% in questa situazione, a fronte di un 31,8% che ha visto il fatturato crescere e di un rimanente 38,1% che hanno perso meno del 30% (il 14% tra 0 e 10, il 13,8% tra 10 e 20 e l’11,3% tra 20 e 30) e resteranno a bocca asciutta. Tra le imprese che avranno l’indennizzo l’8,7% ha perso tra il 30 e il 40, il 6,3% tra il 40 e il 50 e ben il 14,2% (più di una impresa su sette) ha perso oltre il 50% del fatturato. A spulciare tra le categorie rappresentate con più di 100 imprese l’analisi Lapam evidenzia come ben il 58% dei servizi di ristorazione avranno un indennizzo, segue il 43,6% delle imprese della moda. Molto alte le percentuali anche di studi professionali tecnici, della costruzioni e edifici (35,3%) e dell’ambito degli studi sanitari quali fisioterapisti, odontoiatri e dentisti, piuttosto che altre realtà sanitarie (31,3%). Prenderanno i ristori solo poco più del 20% delle attività commerciali, sia al dettaglio che all’ingrosso.

Alcuni esempi Chi avrà i sostegni Ma il dato forse più significativo analizzato dall’associazione riguarda le imprese che avranno accesso

È molto interessante vedere alcuni esempi concreti di quanto riceveranno alcune tipologie di imprese a seconda del calo di fatturato, messi in evidenza. Un’impresa di


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO costruzioni passata da 580mila a 300mila euro di fatturato (calo del 48,2%) riceverà poco più di 9.300 euro; una lavanderia passata da 85mila a 57mila euro (-32,6%) riceverà poco meno di 1.400 euro. Ancora una parrucchiera passata da 93mila a 56mila euro avrà circa 1.850 euro; mentre un bar passato da 95mila a 67mila euro, con un calo del 29% non percepirà nulla. Infine un self service di ristorazione che aveva fatturato nel 2019 683mila euro e nel 2020 414mila (-39,4%) percepirà un ristoro di quasi 9mila euro. Somme comunque contenute rispetto ai pesanti cali, con la beffa per chi ha solo sfiorato il 30% di calo di non avere alcun aiuto dal decreto Sostegni.

turato. Ma resta l’ingiustizia per chi, avendo perso una grande percentuale (oltre il 20% del fatturato ma entro il 30%) non avrà nulla.

Il commento Il segretario, Carlo Alberto Rossi, conclude con un paio di appunti molto importanti: “Il dato complessivo del campione presentato rappresenta una media di singole variazioni anche molto diversificate tra loro: quasi un terzo delle imprese registra incrementi di fatturato nel 2020 rispetto al 2019, mentre altrettante ha cali superiori al 30% del fatturato. A dimostrazione del fatto che c’è chi ha potuto lavorare e crescere a fronte di chi è stato costretto, dalle restrizioni dovute alla pandemia, chiudere e contrarre in modo significativo attività e fat-

Il dato analizzato, inoltre, differisce significativamente dal calo di fatturato del -26,1% stimato dagli imprenditori durante la terza edizione della ricerca ‘Effetti del coronavirus sulle MPI emiliano-romagnole’. Questo è dovuto sia al periodo di rilevazione del sondaggio, che è stato realizzato a inizio febbraio 2021, in cui non erano ancora stati chiusi i bilanci 2020 (mentre questa indagine conclusa in questi giorni contiene i numeri definitivi del 2020), sia dall’effetto amplificatore sulla percezione individuale che la crisi sanitaria ha avuto”.

I dati dell'Ufficio Studi su un campione di 5.248 imprese di Modena e Reggio Emilia Riduzione del fatturato Emesso dal campione nel 2019 e 2020 -16,1% 2019

1.083 milioni di euro

calo maggiore di 30%

calo compreso tra 20% e 30%

Indennizzi Imprese che riceveranno aiuti in base al calo di fatturato

calo compreso tra 10% e 20% calo compreso tra 0% e 10%

2020

908 milioni di euro crescita fatturato

Indennizzi Imprese per settore che otterrà un indennizzo

Calo medio del fatturato Settori più colpiti -35,7%

Servizi di ristorazione

-27,2%

Attività immobiliari

-26,8%

Studi tecnici

-26,3%

Attività professionali e tecniche

-22,5%

Sanità privata

-21,3%

Prodotti in metallo

-14,7%

Comparto manifatturiero

-10,7%

Comparto Costruzioni -30%

-20%

Servizi di ristorazione 58%

Imprese della moda 43,6%

Studi sanitari

Attività commerciali 20%

31,3%

Studi tecnici e professionali 35,3%

-10%

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 11


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

San Felice: un incontro con il sindaco per parlare di ciclovia del Sole e Superbonus Le prospettive per il turismo e per l'edilizia al centro dell'incontro

L

a nuova “ciclovia del sole” con le prospettive sul turismo che si apriranno per il territorio e per San Felice in particolare e l’impegno del Comune a potenziare l’ufficio tecnico, per fare in modo di velocizzare l’accesso agli atti indispensabile per accedere al Superbonus 110%. Sono stati questi i due argomenti più dibattuti nel corso di un consiglio Lapam di San Felice con il sindaco Michele Goldoni. Il primo punto è stato quello della ciclovia del sole, una infrastruttura imponente che unirà Capo Nord, in Norvegia, a Malta e che attraverserà tutta Italia. Nel tratto Verona-Bologna, in fase avanzata di lavori, questa strada europea delle biciclette passerà anche da San Felice e dal centro del paese. Il sindaco Goldoni ha illustrato lo stato dei lavori e i partecipanti all’incontro hanno convenuto sul fatto che questa ciclovia potrà dare un impulso molto significativo al turismo. Secondo recenti e accurate analisi ogni ciclo amatore spende 70 euro al giorno e poter mantenere una parte dei proventi a San Felice, attraverso un piano di aperture di negozi e pubblici esercizi anche nei festivi e prefestivi, ad esempio, è un obiettivo raggiungibile. “Di fatto questo progetto potrà, forse per la prima volta, far crescere realmente il turismo nelle

12 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

nostre zone, un turismo sostenibile e moderno spiega il presidente Lapam di San Felice, Mirko Baruffaldi. Sappiamo bene che nel Nord Europa il cicloturismo è in grande crescita e che l’Italia, per i cicloturisti di quelle zone, rappresenti una meta molto ambita. È lecito attendersi flussi crescenti di persone che percorreranno questa ciclovia e, di conseguenza, passeranno da San Felice: non possiamo lasciarci sfuggire questa opportunità, anche nell’ottica di valorizzare i prodotti tipici del nostro territorio, come ad esempio il salame di San Felice”. Ma, appunto, si è discusso anche di Superbonus 110% e in particolare del problema, emerso in molti comuni, legato ai tempi di attesa per l’accesso agli atti. La nostra associazione ha chiesto che il Comune si impegni per ridurre i tempi di attesa per far sì che questo importante provvedimento possa essere fruito con minori difficoltà e rimanendo nei tempi previsti per i lavori. Il sindaco Goldoni ha fatto sapere di voler potenziare l’ufficio tecnico, proprio per questo motivo.“ Il consiglio è stato proficuo e l’interlocuzione col sindaco è stata puntuale – conclude Baruffaldi -, di certo i temi che abbiamo trattato sono importanti e potranno dare impulso al nostro paese nei prossimi anni”.


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Liquidità: un appello congiunto da banche e imprese per estendere moratorie e garanzie Lo chiedono al governo e alle istituzioni europee ABI e associazioni datoriali

L

a nostra associazione, insieme con Abi, Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop), Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confcommercio, Confedilizia, Confesercenti, Confetra, Confimi, Confindustria hanno inviato due lettere, una alle istituzioni europee e l’altra alle istituzioni italiane, in cui sono contenute forti richieste di continuare a garantire la necessaria liquidità alle imprese e ottimizzare l’attuale disciplina del Temporary Framework sugli aiuti di Stato in relazione all’evoluzione della situazione. Il prolungarsi della crisi sanitaria determinata dal Covid-19 continua a incidere negativamente sulle attività di impresa e allontana per molte di esse la ripresa. Tale grave situazione ha evidenti rilevanti impatti economici e sociali. È quindi ancora fondamentale sostenere le imprese, evitando che

esse perdano capacità produttiva: occorre creare i presupposti sulla base dei quali le imprese, una volta terminata l’emergenza sanitaria, abbiano le capacità, anche finanziarie, per riattivare rapidamente la produzione e contribuire alla crescita economica del Paese. In particolare, per le principali Associazioni di rappresentanza delle imprese italiane, con riferimento al tema della liquidità, è necessario che le banche possano accordare alle imprese e alle famiglie nuove moratorie di pagamento dei finanziamenti e prorogare le moratorie in essere, senza l’obbligo di classificazione del debitore in forborne o, addirittura, in default secondo la regolamentazione europea in materia; riattivando la flessibilità che l’EBA aveva concesso alle banche europee all’inizio della crisi economica. Per quanto riguarda il Temporary Framework, il limite, di sei anni per gli aiuti, come garanzia sui presti-

ti, è estremamente stringente. È necessario estendere la garanzia pubblica da sei anni a non meno di quindici anni. Ciò consentirebbe alle imprese di diluire il proprio impegno finanziario su un arco di tempo più lungo, avendo a disposizioni maggiori risorse per affrontare la fase della ripresa con successo. Vanno favorite le operazioni di ridefinizione della durata dei finanziamenti in essere con le garanzie offerte dal Fondo di garanzia per le PMI, l’ISMEA, la Sace o altri soggetti autorizzati e con copertura degli eventuali maggiori oneri per le imprese mediante adeguati contributi in conto capitale ammissibili secondo la disciplina del Temporary framework. L’eccezionale severità della crisi richiede di intervenire con tempestività e pragmatismo per limitare le negative conseguenze economiche e sociali.

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 13


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

La pandemia colpisce più le donne degli uomini La nostra analisi sulle due province e il commento di Cinzia Ligabue, presidente del Gruppo donne Lapam

È

un 8 marzo particolarmente amaro per le donne, specie per imprenditrici e lavoratrici. La pandemia da Covid-19 ha fortemente penalizzato il lavoro femminile anche a Modena e Reggio

Leggi anche l'articolo:

Lavoro femminile dopo il Lockdown

Il lavoro delle donne è sempre più a rischio con le riflessioni di Cinzia Ligabue a pagina

34 Emilia. I numeri mostrano come la tendenza positiva, registrata negli ultimi 26 anni, si sia arrestata di colpo con l’arrivo del Coronavirus. Secondo la rilevazione Istat di

14 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

fine anno i posti di lavoro persi nel 2020 in Italia riguardano per oltre il 90% le donne. L’analisi del nostro Centro studi non fa che confermare queste tendenze. I dati al III trimestre 2020 indicano 25 mila donne occupate in meno in Emilia Romagna, metà delle quali lavoratrici indipendenti: 13 mila in meno nel periodo luglio-settembre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019, pari ad un calo del -8,2%. Sono 13 mila in meno anche le lavoratrici dipendenti, pari ad un calo del -1,7%. “La pandemia, oltre ad aver provocato la chiusura di attività che erano in buona salute, ha generato un calo significativo di fatturato in quelle rimaste aperte”, afferma Cinzia Ligabue, presidente del Gruppo donne Lapam. Infatti la riduzione di fatturato 2020 registrata dalle

imprese femminili rispetto a quelle maschili risulta più pesante e pari al -27,7% (maggiore rispetto al calo del 24,3% registrato in media da MPI gestite da uomini). “Confrontando il numero di imprese artigiane registrate nel 2020 rispetto a quelle del 2019 si rileva una maggiore difficoltà, per calo più accentuato, da parte di imprese artigiane gestite da giovani, imprese gestite da donne di nazionalità italiana e di imprese attive nel settore manifatturiero e dei servizi alle persone. Questa differenza è dovuta, in gran parte, ai problemi legati alla gestione dei figli e dei familiari. Le imprenditrici, e il loro fatturato, hanno pagato questo impegno supplementare e la mancanza di servizi adeguati”, sottolinea Ligabue. Basti pensare che secondo lo studio in Emilia Romagna i servizi di supporto per figlie e/o anziani non autosufficienti sono considerati pienamente adeguati dal 4,8% degli intervistati, adeguati ma migliorabili dal 39,5% e non


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

soddisfacenti dal 23% (il 32,7% non sa rispondere). Inoltre il gap sulla retribuzione tra uomini e donne resta molto alto. A Modena la differenza di retribuzione media annua è di 29.364 euro per un uomo e di 19.858 euro per una donna, con uno spread di 9.506 euro. A Reggio Emilia la differenza di retribuzione è invece di 29.314 euro per un uomo e di 19.357 euro per una donna, con uno spread di 9.957 euro. Infine a Modena nel 2020 sono 15.307 le imprese femminili, di queste 3.549 sono artigiane in calo rispetto al 2019, mentre a Reggio nel 2020 sono 9.998, di queste 2.592 sono artigiane. Ligabue conclude: “I dati dimostrano che nell’emergenza vi è una situazione di crisi tutta al femminile. In questo momento chi perde il lavoro sono in maggioranza donne e anche tra le imprese vi è un calo sostenuto tra quelle a guida femminile a causa della difficoltà nella gestione dei tempi di cura

La situazione del lavoro femminile

Posti di lavoro persi nel 2020

uomini donne

Confronto del calo di fatturato tra imprese maschili e femminili

Fatturato 2019 -24,3% Imprese maschili -27,7% Imprese femminili

Imprese femminili nelle provincie di Modena e Reggio Emilia

3.549 Imprese artigiane

2.592 Imprese artigiane

15.307 imprese Provincia di Modena

9.998 imprese Provincia di Reggio Emilia

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 15


La tua impresa sempre con te

MyLapam è la piattaforma digitale che semplifica la vita a imprese e professionisti Area Fisco Contabile Area Paghe Area Analisi Strategica

soluzionidigitali@lapam.eu

www.lapam.eu

.

Arredamenti

Lʼarte di arredare Una passione di famiglia Camere da letto moderne e classiche Letti imbottiti, in ferro e in legno. Armadi polifunzionali, anche a misura. Camerette per bambini e ragazzi. Zona giorno con composizioni moderne e classiche. Reti e materassi. Tende e accessori. Complementi dʼarredo. Tante idee regalo per la casa.


FOCUS CRIMINI INFORMATICI

A Modena e Reggio Emilia aumentano i crimini informatici L’analisi del nostro Ufficio Studi

F

rena il calo dei delitti inerenti all’attività d’impresa denunciati a Modena e Reggio Emilia, soprattutto a causa dell’incremento molto alto di quelli di carattere informatico. Lo evidenzia uno studio condotto dall’Ufficio Studi Lapam Confartigianato sugli ultimi dati disponibili, quelli a fine 2019. Nel periodo 2010-2019 i delitti nell’attività d’impresa sono calati in modo molto netto -24,3% a Modena e -20,3% a Reggio Emilia, dati decisamente migliori delle medie regionali dove il calo è stato del 18,3%, ma tra il 2018 e il 2019 c’è stato un leggero incremento, dell’1,1%. Complessivamente nel 2019 sono stati denunciati 11.192 infrazioni, con una incidenza di 17,9 delitti ogni 100 imprese, un dato superiore alla media regionale, ferma a 16,6. Le denunce, qui il dato disponibile è quello regionale, trattano di danneggiamenti con 21.191 denunce nel 2019, la voce più alta, poi truffe, frodi e delitti

informatici che, come vedremo, sono in rapida ascesa e che complessivamente superano quota 16mila in Emilia Romagna, furti di auto in sosta e in generale furti di autoveicoli poco meno di 16mila, furti in esercizi commerciali 8.438, ma anche ricettazione (1.198 casi), rapine sulla pubblica via (949) e in esercizi commerciali (309) ed estorsioni (680). Fino a riciclaggio, contraffazione e alle 46 rapine in banca e uffici postali, mentre solo 8 sono le denunce per usura. La nostra indagine entra nel dettaglio in particolare sui delitti di natura informatica: a Modena, tra il 2010 e il 2019, frodi e truffe sono quasi raddoppiate (da 1.084 a 2.059) e l’incremento tra il 2018 e il 2019 è stato di un +12,9%, da 1.824 a 2.059 casi. A Reggio Emilia, nello stesso periodo, frodi e truffe sono più che raddoppiate (da 601 a 1.477, un incremento del 145,8%) e tra il 2018 e il 2019 c’è stato un balzo del 17,7%, da 1.255 a 1.477 casi.

L’Ufficio Studi conclude la ricerca con la tipologia di aziende più colpite: a livello regionale hanno subito almeno un incidente di sicurezza informatica (come, ad esempio, indisponibilità dei servizi, interruzione o corruzione dei dati fino alla divulgazione di dati riservati) il 10,5% delle attività manifatturiere, l’11,3% delle imprese del comparto costruzioni, il 9,5% dei servizi non finanziari. In totale si parla del 10,1% delle attività economiche, un numero davvero molto alto. Venendo al 2020, e quindi al periodo della pandemia, c’è un dato che emerge dall’indagine particolarmente interessante: in Emilia Romagna le imprese che hanno investito molto o moltissimo nella sicurezza informatica sono aumentate del 7,7% rispetto al 2019, con una quota complessiva pari al 41,6% delle imprese della regione.

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 17


FOCUS CRIMINI INFORMATICI

La sicurezza nelle imprese in Emilia Romagna A cura dell’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia Romagna Denunce complessive nel 2019 inerenti all'attività d'impresa.

Variazione percentuale tra il 2010 e il 2019

65.680

-18% Denunce

Danneggiamenti

21.191

-39%

Truffe e frodi informatiche

15.172

+104%

Furti in auto in sosta

13.840

-31%

Furti in esercizi commerciali

8.438

-11%

Furti di autovetture

2.188

-50%

Delitti informatici

1.259

+178%

Ricettazione

1.198

-30%

Rapine in pubblica via

949

+25%

Estorsioni

680

+135%

Rapine in esercizi commerciali

309

-10%

Riciclaggio di beni illeciti

171

+114%

5.000

10.000

15.000

20.000

Truffe e frodi informatiche • Truffe su internet al momento di acquisti • Phishing • Denaro sottratto durante operazioni bancarie on line

-50%

0

Delitti informatici • Accesso abusivo a sistema informatico • Detenzione o diffusione di codici dì accesso • Diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico • Danneggiamento di un sistema informatico

16.431

Serie storica dal 2010 al 2019 dei delitti informatici, truffe e frodi informatiche denunciati in Emilia Romagna

+208%

16.000 14.000 12.000

18 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

2019

2018

2017

2016

2015

2014

2013

2012

7.897

2010

8.000

2011

10.000

50% 120% 150%


FOCUS CRIMINI INFORMATICI Delitti informatici, truffe e frodi informatiche denunciati nelle province dell’Emilia Romagna nel corso del 2019

16.431 Parma

Piacenza

Modena

6.516

3.062

1.667

806

+104%

+103%

Ferrara

11.192

4.609

Ravenna

2.059

1.439

4.988

+90%

+195%

1.494 +103%

Rimini 5.479

Reggio Emilia

1.181

6.684

+93%

1.477 +146%

Bologna 19.003

5.105 +114%

Forlì Cesena 4.125

1.195 +59% Adozione misure di sicurezza informatica Incidenza percentuale di imprese con almeno 10 addetti

Importanza dell'investimento MPI che ritengono importante investire in sicurezza informatica

Aggiornamenti software

93,7%

Backup dei dati

87,1%

Autenticazione complessa

84,2%

Controllo dell'accesso alla rete

69,7%

Conservazione file di registro

45,5%

Test di sicurezza ICT

35,9%

Valutazione del rischio ICT

35,3%

Utilizzo di VPN

34%

Crittografia dei dati

19,7%

Autenticazione biometrica

4,8% 20%

40%

60%

36,5% post pandemia

pre pandemia

30,2%

80%

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 19


FOCUS INTERVISTA LUCIANO FLORIDI

“Non bastano più incentivi e disincentivi. Per stare tutti meglio dobbiamo collaborare” Secondo il filosofo Luciano Floridi politica e rappresentanza dovrebbero prendere ad esempio i processi di co-ownership e co-design delle filiere produttive, condividendo le scelte e mettendo a fattor comune i benefici

I

n un momento storico complesso può essere utile rivolgersi alla filosofia. Se poi questa è concreta e calata sui grandi temi contemporanei (la trasformazione digitale, la sostenibilità ambientale, il diritto delle persone di essere rappresentate degnamente nei loro diritti fondamentali) bÈ ancora meglio. In occasione della pubblicazione del suo ultimo saggio, “Il Verde e il Blu” (Raffaello Cortina Editore ndr.) e del suo nuovo incarico all’Università di Bologna, abbiamo raggiunto il professor Luciano Floridi. Professor Floridi, che idea si è fatto della crisi politica italiana e dell’avvicendamento del governo Conte con il governo guidato da Mario Draghi? «L’idea che mi sono fatto è che la politica, a livello partitico e nazionale, abbia perso il contatto con il territorio. Dico territorio e non paese perché questa parola evidenzia le tante diversità regionali, culturali, economiche italiane. La

20 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

politica non mira esclusivamente a soddisfare egoismi, è chiaro, ma ha perso la capacità di rapportarsi alle necessità dei tanti territori che costituiscono il “mosaico” italiano. L’attenzione esclusiva verso i propri interessi e il gioco delle parti, hanno prodotto una situazione gravissima. Questo “gioco uno/due” è totalmente sganciato dalle esigenze reali del paese ed è per questo che la politica viene percepita come estranea, sorda al mondo ordinario al quale non sembra dare conto del proprio operato (accountability)». Un gioco pericoloso, perché ha delle conseguenze reali sulla vita delle persone… «È così. Il disequilibrio provocato dalla politica è unidirezionale, cioè la politica è sganciata dal territorio, ma il territorio vive le decisioni assunte dalla politica. E queste decisioni hanno un impatto vitale sulle generazioni presenti e su quelle future. Tutto questo è scoraggiante. Non bisogna però cadere nell’errore di pensare che questo processo


FOCUS INTERVISTA LUCIANO FLORIDI sia irreversibile». Al di là della situazione particolare in cui si dibatte il nostro Paese, è evidente che senza un intervento europeo, la pandemia avrebbe avuto conseguenze ancora più devastanti sul tessuto economico italiano. Eppure molti sono ancora scettici sul ruolo dell’Unione Europea e delle sue istituzioni. Perché? «Anche in questo caso assistiamo a un disallineamento tra ciò che viene deciso dalla politica e i territori che vivono queste scelte. Il Recovery Plan non è deciso a Bologna o in Emilia Romagna, allo stesso modo la legislazione sulla privacy e sull’utilizzo dei dati sensibili sono scelte assunte a livello comunitario. Le persone vedono queste cose come lontane, ma non è così. Se non mi sento rappresentato dall’Europa, non significa che l’Europa non abbia effetto sulla mia vita, è bene quindi che me ne occupi da vicino». Eppure leggi efficaci come il GDPR e soluzioni a tutela dei consumatori, come quelle adottate recentemente dall’Antitrust europeo, faticano a fare presa sui cittadini. È solo questione di “cattivo” marketing politico? «Ci sono diversi fattori che limitano la percezione di questi spostamenti, coerenti e costanti che esercitano pressione sulle grandi aziende. Sicuramente uno è il fattore temporale, parliamo di tempi lunghi. Pensi che la prima versione del GDPR è la Convention 108, approvata dal Consiglio Europeo e che risale agli anni ’80. Sono processi lunghissimi e spesso non fanno notizia. Allo stesso modo non è sempre possibile fare più in fretta, perché esiste il libero mercato e serve cautela prima di assumere decisioni che impattano su imprese, lavoratori e cittadini. Credo comunque che l’Europa stia facendo bene, an-

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 21


FOCUS INTERVISTA LUCIANO FLORIDI che per l’Italia, e si stia muovendo nella direzione giusta». In una fase storica in cui servirebbe condivisione, le associazioni datoriali e sindacali italiane, faticano a far fronte comune e a sollecitare la politica nazionale ad azioni concrete come una buona riforma fiscale, della giustizia o della PA. Da dove partire per costruire un dialogo che rimetta al centro le relazioni e la fiducia tra le parti? «Bisogna avere una volontà costruttiva. È necessario guardare a dove le cose funzionano, chiedersi perché funzionano e cercare di replicarle. Le cose funzionano bene in certe regioni e si vede, quando c’è un forte tessuto sociale e c’è una politica che non è sganciata nel bene e nel male dai cittadini. Se avessi la bacchetta magica partirei dal fare bene localmente per poi fare lobbying nazionale. In altre parole bisogna rompere il meccanismo per cui si pensa che tutto debba essere risolto dal governo nazionale. Non bisogna aspettare la grande riforma, valida per tutta Italia, cominciamo dal locale, e dalla rimozione degli ostacoli, delle inerzie, delle resistenze. Se il tuo comune funziona, se la tua regione funziona, stai un po’ meglio. E le soluzioni buone adottate in un punto, possono essere adottate anche in un altro punto della “rete”, creando un network, un sistema di cose fatte bene». Serve più lobbying regionale? «In un certo senso sì. Pensi che a Bruxelles il land tedesco della Baviera ha un suo palazzo con tanto di funzionari e capi delegazione. Questi fanno gli interessi di chi vive e lavora in quella regione. Dobbiamo pensarla così. Fare un investimento sul futuro del territorio, indicando priorità chiare e comprensibili a tutti. Si deve puntare sulla formazione, che è anche scuola e ricerca; sul lavoro, che è

22 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

anche lotta alla povertà e creazione di ricchezza ben distribuita; e sulla salute, che è anche prevenzione e benessere». Ne “Il Verde e il Blu” (Raffaello Cortina Editore, 2020) lei sostiene che: “l’interesse egoistico non può essere combattuto dalla ragionevolezza”. Dunque su cosa dobbiamo far leva per risolvere problemi come il riscaldamento globale (“egoismo occidentale”), lo spreco di risorse (“egoismo individuale”) o la cattiva politica (“egoismo incompetente”)? «C’è una forza più potente dell’egoismo, la speranza. Pensiamo al martire che sacrifica la propria vita terrena nella speranza di raggiungere il paradiso. Sulla speranza la politica ha investito poco e male, a volte addirittura prendendola in giro. Poi c’è un altro fattore da considerare, l’interesse particolare. Prendiamo ad esempio un’azienda. Se offriremo a questa azienda un incentivo per andare in una direzione, riusciremo a scalzare l’egoismo particolare di quella realtà. È anche vero che spesso questo non basta. Purtroppo il meccanismo di gestione dell’egoismo e degli interessi particolari attraverso l’incentivo o il disincentivo, non è più sufficiente. Servono anche coordinamento, cooperazione e collaborazione». Cioè? «Coordinamento significa non intralciarsi nel fare le cose. È il minimo richiesto. La collaborazione significa distribuire i compiti e operare in modo modulare e complementare. La cooperazione vuol dire condividere tutto, dalla scelte strategiche iniziali ai benefici e costi finali di un qualsiasi processo o attività. Con una metafora, possiamo mangiare quello che vogliamo in cucina senza intralciarci; oppure portare ciascuno una parte del pasto, chi il primo chi il secondo; oppure possiamo fare la spesa e

cucinare insieme, cooperando. Fuor di metafora se guardiamo ad alcune soluzione di co-ownership o di co-design adottate all’interno delle filiere produttive, vediamo che non c’è un mero coordinamento di funzione, ma un sistema di expertise volto a raggiungere un risultato che coinvolge tutti dall’inizio alla fine. Questo è un modello a cui la politica oggi deve guardare». Sempre nel suo ultimo libro lei scrive che “l’opinione pubblica non esiste, si forma”. Ne consegue che data la loro centralità - al momento - solo i populismi (di destra come di sinistra) sembrano in grado di influenzare il dibattito e l’opinione pubblica… «Prendiamo ad esempio la questione vaccinale. Il vaccino fa bene o male? Se a causa di una cattiva informazione o di un’eccessiva polarizzazione del tema, formiamo una cattiva opinione pubblica il problema diventa reale. Il populismo tende a compiacere il proprio elettorato, assecondandolo per ottenere consenso. Quindi distorcendo la realtà dei fatti. Non ha importanza che contenuto veicola il messaggio, ma quale presa ha sull’elettorato. Purtroppo ciò che fa presa è sempre il messaggio semplificato e polarizzante». Quindi come si dà sostanza e credibilità alle buone idee?


FOCUS INTERVISTA LUCIANO FLORIDI

«Le buone idee devono essere sostenute da una buona comunicazione. Pensiamo al discorso sulla democrazia di Pericle o alla frase “I have a dream” di Martin Luther King, o ancora a quella di Mario Draghi “whatever it takes”. Questi esempi rappresentano una possibile alternativa a quanto detto sopra. L’efficacia delle buone idee, accompagnate da una buona comunicazione, sono il miglior antidoto ai populismi, di destra come di sinistra». Quanto può aiutare il digitale a dare trasparenza ai processi decisionali? «Dipende da che tipo di democrazia vogliamo avere. Oggi non esiste un co-design, o meglio una governance condivisa delle scelte. Se ti presento un menù con due opzioni, magari non te ne piace nessuna. Pensiamo a Brexit. Quando è stata presentata la scelta ai cittadini del Regno Unito era

troppo tardi. La governance è efficace quando c’è il co-design e la condivisione delle scelte possibili a monte, non quando si offrono solo opzioni preconfezionate a valle. Riprendendo la precedente metafora culinaria “o mangi la minestra o salti dalla finestra” non è un buon esempio di democrazia diretta o governance preferibile». Un’ultima domanda professore. La pandemia ha accelerato in molti di noi la consapevolezza di vivere, come sostiene lei, onlife (continuamente connessi gli uni agli altri, circondati da oggetti intelligenti e da costanti flussi di dati). Allo stesso modo ha aumentato la percezione di “fragilità” del nostro sistema (le conseguenze del virus hanno intaccato vasti settori dell’economia globale). Da quali presupposti dobbiamo partire per disegnare una “nuova normalità”? «Se dovessi scegliere un punto di partenza, vorrei che non dimenti-

cassimo ciò che abbiamo imparato. Riflettiamo su quanto di buono è emerso in questi mesi. Pensiamo ad esempio all’e-commerce. L’Italia è un grande paese esportatore eppure molte delle sue imprese, anche artigiane, non hanno un canale di vendita online. Se vogliamo rilanciare un paese come il nostro, con una grandissima tradizione artigiana, dobbiamo puntare al digitale, al “tutto a portata di clic", senza nostalgie per il passato». Con il suo nuovo incarico all’Università di Bologna potrebbe sostenere questo processo più da vicino… «Sì, mi piacerebbe molto. Collaborare con le imprese italiane, comprendere meglio il loro approccio al digitale, aiutare dove possibile a sostenere lo sviluppo sociale e la crescita economica, sarebbe davvero molto stimolante e gratificante».

Chi è Luciano Floridi Luciano Floridi, una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea, è professore ordinario di Filosofia ed Etica dell’informazione all’Università di Oxford, dove dirige il Digital Ethics Lab, e chairman del

Data Ethics Group dell’Alan Turing Institute, l’istituto britannico per la data science. Dal 2021 è anche professore all'Università Alma Mater di Bologna. Ha pubblicato La quarta rivoluzione (2017, vincitore

del Walter J. Ong Award for Career Achievement in Scholarship), Pensare l'infosfera (2020) e Il verde e il blu (2020) tutti per i tipi di Raffaello Cortina Editore.

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 23


IN COPERTINA SCATTI D'ORGOGLIO

Scatti d’orgoglio. Sei storie di imprese che hanno reagito alla crisi Chi ha reinventato la produzione, chi ha stretto nuove collaborazioni, chi ha utilizzato i social per trovare nuovi clienti, chi ha rafforzato l’export. Esempi di realtà capaci di superare l’emergenza

S

ei realtà imprenditoriali diverse accomunate dalla capacità di superare l’emergenza. Sono quelle raccolte in questo reportage dedicato alle aziende del nostro territorio. Un omaggio alle donne e agli uomini che tutti i giorni, senza clamore mediatico, lavorano per dare benessere e sviluppo al nostro paese. Un mosaico di voci e volti che potrebbe essere assai più esteso e variegato, ma che ben rappresenta le formidabili capacità di resilienza sviluppate da alcune realtà imprenditoriali italiane.

Da Paolo «Sono fatto così, non mi arrendo. Finché non ci sbatto contro, non mi arrendo». La voce è determinata, sicura. Paolo Sacchi, titolare di Paolo Catering, un’attività con nove dipendenti e sede a San Prospero, fino a gennaio 2020 organizzava 400 banchetti all’anno in tutta la provincia di Modena, in Italia e all’estero. L’arrivo della pandemia e il conseguente divieto di assembramenti ha stravolto la sua impresa, costringendolo a cambiare radicalmente

24 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

prospettiva. «Quando è scoppiata l’emergenza ho telefonato a mia figlia. Volevo che mi aiutasse ad aprire un punto vendita a Milano, lei vive là. Ero pronto a tutto». Con un passato nel commercio dell’ortofrutta e un’esperienza decennale nella gastronomia e ristorazione, Sacchi sa il fatto suo. «Fin da subito ci siamo proposti alle aziende del circondario come mensa convenzionata, contemporaneamente abbiamo iniziato con il servizio di delivery, le consegne a domicilio di prodotti ortofrutticoli. A novembre abbiamo prodotto panettoni artigianali. Pensi che ne abbiamo venduti 800. Poi, una mattina all’alba, tornando dall’ortomercato di Bologna, ho notato un negozio sfitto sulla via Canaletto e ho deciso di realizzare un progetto che avevo in testa da un po’». È così che l’imprenditore inizia un vorticoso giro di telefonate a colleghi e amici: il Caseificio 4 Madonne, il Caffè Cagliari, la Cantina Paltrinieri, il Salumificio Palmieri, i forni di San Prospero. L’idea è quella di aprire un punto vendita sulla Statale 12. Dentro solo il meglio del territorio, prodotti genuini e tradizionali e pasta fresca, cibo e vino buono.

Il 2 febbraio Paolo Secchi firma il contratto di affitto. «Tutto quel che vedi nel negozio lo abbiamo fatto con le nostre mani» racconta orgoglioso. «Venti giorni dopo, il 24 febbraio, abbiamo inaugurato l’enogastronomia Emporio del Gusto Da Paolo. Per ora la risposta è buona, certo non diventeremo ricchi, ma non ho lasciato a casa nessuno dei miei ragazzi». Come si trova l’energia per fare tutto questo? «Secondo lei qual era l’alternativa? Sono nato in una famiglia che mi ha insegnato i valori del lavoro e della tenacia. Quando le cose diventano difficili bisogna resistere e sollevare la testa. Ma le dico una cosa. Senza la mia famiglia e i miei collaboratori non sarebbe stato possibile. A loro va un grande grazie per non essersi mai tirati indietro e aver accettato tutte le sfide». Come vede il futuro? «Ad oggi sappiamo solo che dobbiamo vaccinarci, ma molte cose non saranno più come prima. Dal canto nostro continueremo a proporre prodotti freschi, genuini e di pasticceria».


IN COPERTINA SCATTI D'ORGOGLIO

Staff Jersey A 20 chilometri di distanza, nel distretto tessile di Carpi anche Federico Poletti, titolare di Staff Jersey, impresa con 20 dipendenti specializzata nella produzione di tessuti uniti e jacquard, ha lo stesso imprinting di Secchi. «Noi partiamo dal filo e arriviamo al prodotto finito. Quando è iniziata la crisi - racconta a Lapam l’imprenditore - abbiamo riconvertito parte della produzione per fabbricare mascherine. Poco dopo abbiamo ottenuto la certificazione dall’Istituto Superiore di Sanità e poi la CE e oggi vendiamo un prodotto lavabile sino a 15 volte, perfettamente sostenibile e sicuro». Ma non è tutto. «Grazie alla collaborazione avviata con il Tecnopolo di Mirandola abbiamo proposto un camice ospedaliero in TTR (tessuto tecnico riutilizzabile ndr.) lavabile e sterilizzabile fino a 70 volte. Un prodotto tecnico che garantisce alte performance, certificato CE e che sta regalando a Staff Jersey grosse soddisfazioni». La collaborazione tra l’azienda tessile e il Tecnopolo biomedicale è la chiave di volta di questa storia. «Ammetto che l’iter è stato molto

complesso - prosegue Poletti - c’erano giorni in cui ci sentivamo con gli esperti del Tecnopolo all’una di notte, o alle sei del mattino. Ma anche grazie a loro abbiamo raggiunto gli standard previsti dai regolamenti UNI e ora stiamo per lanciare un nuovo camice lavabile fino a 100 volte». Oggi l’impresa ha tre linee attive: una dedicata ai tessuti per abbigliamento, una per i capi sportivi e una dedicata al medicale. «I test sono stati molto costosi, ma posso dire di essere soddisfatto del risultato. Non abbiamo mai fermato la produzione e, ad eccezione di qualche giorno di smart working e di cassa integrazione per l’amministrazione, non abbiamo mai interrotto l’attività anzi, abbiamo aumentato il fatturato rispetto al 2019». Nonostante tutto però qualcosa non ha funzionato. «La maggioranza delle persone preferisce utilizzare mascherine usa e getta, alla faccia della sostenibilità ambientale. Sarebbe davvero importante che le istituzioni promuovessero un uso più consapevole di questi dispositivi di protezione e dell’impatto che hanno sull’intero ecosistema».

Seitel Prontezza di riflessi e capacità di fare rete hanno premiato anche un’altra realtà associata Lapam, la Seitel di Reggio Emilia, azienda leader nel settore delle telecomunicazioni che a inizio 2019 è entrata a far parte di un consorzio di oltre 50 imprese, denominato Leonardo, con un obiettivo ambizioso. «Già prima della pandemia avevamo capito l’importanza di fare squadra con altre aziende per vincere gare importanti e offrire i nostri servizi a multiutility come IREN o a enti pubblici come Regioni, Università o Aziende sanitarie» spiega Roberto Vezzosi, titolare del gruppo. «La pandemia ha accelerato l’utilizzo e la consapevolezza delle tecnologie digitali, creando opportunità che prima non c’erano. Ecco, in quel momento noi eravamo pronti». Con oltre 300 dipendenti, 17 uffici in Italia e oltre 100 agenti tra Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche e Lazio, Seitel è oggi tra le prime agenzie TIM sulla commercializzazione delle connettività ad alto valore tecnologico e sul presidio dei clienti. «Già prima della pandemia - continua Vezzosi - avevamo capito l’importanza di investire in formazione e aggior-

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 25


IN COPERTINA SCATTI D'ORGOGLIO

namento del personale. Questa, insieme alla capacità di fare rete, ci ha permesso di raggiungere obiettivi ambiziosi». È così che il gruppo reggiano ha inanellato un successo dopo l’altro, vincendo gare importanti, l’ultima delle quali per fornire servizi di contact center a CONSIP, la società del Ministero delle Economie e delle Finanze che gestisce tutti gli acquisti della Pubblica Amministrazione. «Pensi che solo nell’ultimo anno abbiamo assunto 150 persone e prevediamo di crescere anche l’anno prossimo». Visione, innovazione tecnologica e investimenti sulle competenze. Questa la ricetta Seitel. «Sì, sono gli ingredienti che hanno permesso di superare la crisi, ma attenzione - conclude Vezzosi - anche il territorio e le sue istituzioni devono saper offrire alle imprese le condizioni per essere resilienti e cavalcare la trasformazione digitale. Pensiamo al 5G, questa infrastruttura consentirà il trasferimento di una mole gigantesca di dati ad una velocità straordinaria e senza latenza. Una cosa impensabile fino a qualche anno fa. I nostri distretti devono essere pro-attivi in questa partita, convogliando gli investimenti degli

26 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

operatori per garantire sviluppo e crescita. Grazie alle tecnologie innovative di TIM, di Noovle e di Olivetti, Carpi diventerà uno dei primi “Smart District” d’Italia, in cui tutte le aziende avranno a disposizione una infrastruttura di rete e servizi di ultima generazione che ne accompagneranno il processo di trasformazione digitale, indispensabile per promuoverne la competitività. In particolare la filiera produttiva potrà avvantaggiarsi di soluzioni di automazione, di manutenzione da remoto in tempo reale, ma anche di tecnologie per la gestione della logistica, fino a soluzioni per il controllo di filiera tramite blockchain. A questo proposito stiamo lavorando in sinergia con TIM per permettere al distretto di Carpi di usufruire di servizi e applicativi a condizioni agevolate e competitive».

Printing Group E proprio verso un distretto, quello ceramico, spostiamo la nostra attenzione per capire come la crisi ha impattato su una realtà dell’indotto. Andrea Beneventi, titolare di Printing Group, azienda specializzata nella produzione di rulli silico-

nici per la decorazione di piastrelle, è ottimista. «Posso confermarvi che il settore ceramico e il suo indotto non hanno subito cali drastici. Per quanto ci riguarda non abbiamo chiesto un giorno di cassa integrazione. Anzi, siamo riusciti a restare in linea con gli anni precedenti, aumentando addirittura le esportazioni dei nostri prodotti verso la Cina, dove abbiamo registrato un vero e proprio boom con un +25% rispetto al 2019. Oggi il gigante asiatico è diventato il nostro mercato di riferimento». Ma non è tutto. Continua Beneventi: «Anche mercati fino a qualche tempo fa un po’ “fiacchi”, come Iran e Turchia, si sono risvegliati e ora prevediamo una crescita sostanziale anche verso questi due paesi. Detto in altre parole abbiamo archiviato il 2020 con +10% di fatturato e un pacchetto ordini che ci permette di guardare con relativa tranquillità ai prossimi mesi».

Eurofustelle Per superare il momento contingente l’importanza di essere agganciati ad una o più filiere competitive è confermata da un’altra


IN COPERTINA SCATTI D'ORGOGLIO

impresa associata, l’Eurofustelle di San Felice sul Panaro, azienda con una ventina di dipendenti specializzata nella produzione di imballaggi in cartone ondulato e nella progettazione e produzione di fustelle piane e rotative. «Siamo una realtà fortunata» conferma il titolare Umberto Pareschi, «lavorando per settori strategici come l’alimentare e il biomedicale, non abbiamo subito i contraccolpi della crisi e delle chiusure imposte ad altri comparti. Certo abbiamo dovuto modificare i DVR (documento di valutazione rischi) e questo ha rappresentato un costo, ma non abbiamo sospeso l’attività, anzi. Grazie alle misure di sicurezza aggiuntive non solo abbiamo continuato a lavorare senza avere interruzioni, ma abbiamo assunto nuovo personale e oggi lavoriamo per turni». Ma attenzione, l’impegno del titolare sul fronte della sicurezza non è scontato. «Abbiamo un medico del lavoro che effettua tamponi in impresa, abbiamo raddoppiato i turni della pulizia, tutte le sere sanifichiamo tutte le postazioni di lavoro, addirittura le tastiere dei computer sono avvolte da una protezione che sostituiamo quotidianamente.

A fronte di questo però devo ammettere che vedo ancora troppe persone prendere sottogamba l’epidemia, anche nelle imprese. C’è chi rispetta le regole e chi ancora non lo fa, senza rendersi conto che a pagarne le conseguenze è tutto il sistema produttivo. Ecco, su questo fronte sarebbe importante fare qualcosa di più».

Forno Mantovani Concludiamo il nostro reportage a 20 minuti di macchina da Eurofustelle, nel centro di San Possidonio. Qui proprio nell’anno della pandemia il Forno Mantovani ha compiuto un secolo di vita. «Non ci siamo mai fermati - racconta Martina Mantovani, 26 anni e una laurea in marketing internazionale e commerciale - abbiamo introdotto le consegne a domicilio nei comuni limitrofi e offerto un servizio aggiuntivo, la personalizzazione di prodotti da forno come panettoni e colombe». Martina è la figlia di Cristiano che, insieme ai nonni Franco e Ornella e alla cugina Elena, gestisce il forno. Nel pieno dell’emergenza Martina ha messo a disposizione le sue competenze. «In realtà è stato tutto molto spon-

taneo. Grazie alla recensione di una ragazza seguitissima sui social, a cui ho regalato i nostri prodotti, abbiamo ricevuto tantissime richieste. Poi la personalizzazione è un’idea che è piaciuta molto ai clienti che ora possono scegliere l’impasto e la farcitura di colombe, panettoni e torte. Pensi che ci hanno scritto addirittura dalla Germania per avere i nostri prodotti». Da settembre 2020 Martina lavora per una software house di Mirandola, ma non esclude nulla per il suo futuro. «Cosa ho imparato da questi mesi? BÈ credo l’importanza di avere una visone sul mondo a 360 gradi. Non devi pensare che una cosa non possa funzionare. Ogni sfida va colta. Una pandemia può stravolgere tutto, ma la scelta di superare i propri limiti spetta solo a noi».

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 27


MARKETING

Marketing, territorio ed è subito Brand Urbanis Così si trasformano le città a beneficio di tutti

I

n un qualsiasi corso universitario in cui si parla del marketing, uno dei capitoli che più appassiona gli studenti generalmente è quello del guerilla marketing, una forma di marketing non convenzionale che spesso sfrutta elementi urbani delle città per promuovere determinati brand, grazie alla viralità dei social network queste forme di pubblicità così creative trovano una larga diffusione in un passaparola digitale. Come McDonald che colora di giallo le strisce pedonali per farle sembrare un pacchetto di patatine o Kit Kat che trasforma le panchine in barrette di ciocco-

28 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

lato. L’altro giorno, ascoltando un webinar dell’agenzia milanese We are Social, è stato ripreso questo argomento in una chiave a me nuova chiamata Brand Urbanis, non più dunque un esercizio di stile di qualche creativo, a volte un po’ fine a se stesso, che si diverte a giocare con gli elementi della città ma un’attività di branding che genera beneficio per le città. “Una pratica che consiste, per i marchi, nel destinare una parte del proprio budget pubblicitario, o di marketing, al finanziamento di un progetto di sviluppo urbano nell’ambito di una collaborazione con la

città e i suoi abitanti”. Con questa definizione vediamo dunque che a essere coinvolti sono brand, città e cittadini in una formula win win dove i primi contribuiscono dunque attivamente allo sviluppo delle città in collaborazione con queste a supporto dei cittadini. Nulla di nuovo sia chiaro, da sempre privati finanziano la realizzazione di opere o la ristrutturazione di edifici per il bene comune, però il brand urbanis vuole dare più spazio al marketing e alla creatività con un maggior ritorno anche per le imprese oltre che per la comunità.


MARKETING

del marchio. Partecipazione e durabilità, vanno coinvolti i residenti nell’idea e nel design con l’ottica di mantenere e far durare nel tempo l’opera Trasparenza e onestà verso la comunità da parte dell’amministrazione comunale

Alcuni casi interessanti

Un esempio? Dominos Pizza, la famosa catena di pizzerie americane, in un divertente video mostrava come nel portare la pizza ai propri clienti in una città americana molte di queste non arrivavano integre per via delle diverse buche presenti, ha dunque deciso di aggiustare le buche con i cartelli dei lavori in corso con scritto “Paving for pizza” e il loro logo sulle buche sistemate, il tutto condito da un video promozionale. Una soluzione che ha permesso all’azienda di promuoversi

e alla cittadinanza di avere strade aggiustate (bisognerebbe proporre questa soluzione anche a Roma?). L’Agenzia Utopies in collaborazione con il Gruppo JCDecaux ha approfondito la questione individuando le quattro regole del brand urbanism: l’interesse collettivo, questo deve essere chiaro e visibile e l’obiettivo deve essere impattare positivamente sulla società Una storia significativa, va analizzato il pubblico a cui la comunicazione sarà rivolta e deve essere coerente con i valori di questo e

Esistono diverse forme di brand urbanism, Nike ha realizzato 2 casi interessanti: Il primo nella città di Portland dove ha portato un esempio di bike sharing, con biciclette e stazioni che richiamano al famoso brand, un altro a Parigi dove ha realizzato un bellissimo campo da basket colorando un intero vicolo. L’azienda di vernici Dolux ha portato colore nella vita dei cittadini con il progetto let’s color, un invito a ricolorare strade e interi quartieri cui hanno aderito 11mila volontari da tutto il mondo. Clear Channel ha utilizzato lo spazio pubblicitario di alcuni totem sparsi per la città per indicare ai senzatetto posti caldi in cui riposarsi, con indirizzo e distanza di questi. Queste forme di comunicazione lasciano libertà ai brand di esprimere la propria mission e la propria identità e di restituire al tempo stesso qualcosa alla cittadinanza, il bello è che non ci sono limiti minimi di budget e non è dunque una prerogativa esclusiva dei grandi brand o delle grandi città come Milano. Le smart city del futuro vedranno sempre più un’integrazione tra brand e cittadinanza a beneficio di tutti.

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 29


MARKETING

Nuova normalità, i trend che condizioneranno il futuro E gli scenari che dovranno affrontare le imprese

A

mmettiamolo, con le previsioni non ci si prende quasi mai. Ma alcuni trend della cosiddetta “nuova normalità” sono già emersi. Il 22 aprile alle 18:00 proveremo a chiarirne alcuni in un webinar con Gianluca Diegoli, tra i massimi esperti di marketing in Italia (trovate tutte le informazioni utili per iscrivervi qui accanto ndr.). Qui invece riprendiamo parte di un’analisi pubblicata sul sito di McKinsey lo scorso 4 gennaio, dedicato ai macro trend emersi dalla pandemia destinati a trasformare l’economia globale, le imprese e in ultima analisi la nostra società. Il ritorno della fiducia dei consumatori La velocità dei piani vaccinali sarà fondamentale per una ripresa dei consumi. Secondo la società di consulenza infatti la capacità di spesa delle persone è inversamente proporzionale al loro senso di sicurezza. Paesi che stanno uscendo dal tunnel della pandemia, come Cina e Australia, hanno ripreso a consumare e questo riguarderà anche i paesi europei (anche quelli con la popolazione più anziana, come l’Italia). Il “ravenge shopping” come lo definisce McKinsey, riguarderà settori duramente colpiti dalla crisi, come la ristorazione

30 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

e l’intrattenimento (cinema, teatri, turismo esperienziale). Più viaggi di piacere che viaggi di lavoro Anche qui è la Cina a fornire una valida chiave di lettura. Ad ottobre, in occasione di una festività nazionale e grazie a un diffuso senso di sicurezza, i viaggi di piacere sono rimbalzati dell’80% anno su anno, con circa 600 milioni di persone in viaggio per il paese asiatico. Non così per i viaggi di lavoro. L’affidabilità degli strumenti di videoconferenza hanno reso (e renderanno) sempre più superflui spostamenti prima considerati indispensabili. Nuove tecnologie, nuove imprese Da ogni crisi nascono nuove opportunità. Le nuove tecnologie digitali e i loro molteplici campi di utilizzo, secondo McKinsey, stanno contribuendo a creare nuove opportunità di business per piccole e medie imprese in grado di coglierle. Qui l’esempio è dato dal boom di nuove applicazioni aziendali registrate negli Stati Uniti (oltre 1,5 milioni nel quarto trimestre del 2020, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo del 2019). In Europa le cose stanno andando diversamente. La politica ha concentrato le proprie risorse sulla protezione


MARKETING

dei posti di lavoro, più che sull’accompagnamento verso nuove opportunità lavorative. Tuttavia in Francia e Germania si sta assistendo ad un aumento di nuove imprese. Sempre più 4.0 La quarta rivoluzione industriale e le sue tecnologie (quelle definite dal MISE come “abilitanti”) migliorano la produttività delle imprese. Di tutte le imprese. Questo è successo negli Stati Uniti nel secondo e terzo trimestre (i migliori 6 mesi dal 1965 secondo McKinsey) e sta avvenendo in Asia. Ora la sfida è mettere a sistema gli “esempi” migliori, declinandoli sui diversi settori: dal retail alla manifattura, dai servizi finanziari all’assistenza sanitaria. Un macro trend che stravolgerà il modo di formarsi, produrre e consumare. E-commerce, non si torna indietro

Se vogliono conquistare clienti le aziende dovranno essere online. La pandemia ha impresso all’e-commerce un’accelerazione senza precedenti in tutto il mondo occidentale, non solo negli Stati Uniti. In Europa McKinsey stima un aumento senza precedenti: dall’81% dell’era pre-Covid al 95%. Ma se per vendere le imprese dovranno essere facilmente raggiungibili online, per mantenere la clientela sarà necessario inventare nuovi modelli. Nel mondo digitale infatti non solo l’offerta è più ampia, ma l’affezione ai brand è molto meno salda di prima. Riequilibrio delle catene globali del valore La pandemia ha portato alla luce la fragilità delle cosiddette supply chain, in particolare di quelle troppo “lunghe”. Un anello debole della catena di approvvigionamento rischia di far saltare tutta la cate-

Live Webinar

na di fornitura. Un rischio a cui le imprese dovranno prestare sempre più attenzione e che porterà necessariamente a un riequilibrio globale. Attenzione però, è troppo preso per dire se assisteremo a fenomeni di reshoring. Anche qui l’introduzione di tecnologie innovative, come AI, consentirà di avere maggior controllo sulle catene globali del valore. Smartworking McKinsey stima che oltre il 20% della forza lavoro globale da qui a breve potrebbe lavorare per la maggior parte del tempo lontano dall’ufficio ed essere altrettanto efficace. Una trasformazione già in corso e solo accelerata dalla pandemia. Il futuro, anche in questo senso, è sempre più digitale

aprile

18:00

Nuova normalità, 5 consigli utili per ripartire nel modo giusto Dall'e-commerce alle vetrine digitali, i consigli di Gianluca Diegoli Ne parliamo con Gianluca Diegoli, uno dei più conosciuti esperti di marketing e digitale in Italia, in un webinar gratuito e rivolto alle imprese.

Per maggiori informazioni: contattaci@lapameu 059 893111

Per iscriverti all’evento scansiona il qr code

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 31


BENESSERE

Dinamica di fatturato dell’anno 2020 nel settore del benessere Come il Covid ha pesato sul settore

A

metà dello scorso anno abbiamo fatto una prima analisi della situazione dopo le prime settimane di riapertura. A giugno l’incertezza regnava sovrana, la situazione era ancora in evoluzione e per gli operatori del settore era complicato capire se la strada intrapresa fosse quella giusta. Il timore principale era legato all’andamento dei dati epidemiologici e alla reazione della clientela. A distanza di un anno cosa possiamo dire? Purtroppo l’incertezza è ancora molto forte, la situazione sembra essere quasi peggiore di un anno fa e la prospettiva a breve termine non infonde molta speranza. I protocolli firmati la primavera scorsa, a cui le imprese del benessere si sono adeguate con tanta scrupolosità, oggi non sono sufficienti per garantire l'apertura

32 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

delle attività in zona rossa. Questo suona come un tradimento. Come spiega bene il Presidente della categoria, l’acconciatore Giancarlo Santunione: “Si tratta di un provvedimento ingiustificato nei confronti delle imprese che in questi mesi hanno applicato con la massima diligenza le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo, intensificando le già rigide misure previste dal settore sul piano igienico-sanitario, e si sono riorganizzate per garantire la massima tutela della salute degli imprenditori, dei loro collaboratori e dei clienti”. La sospensione decisa dal Governo di tali attività, al contrario, ha finito per innescare l’inevitabile impennata dell’offerta di prestazioni da parte di operatori abusivi che rappresentano il vero pericolo per la

salute dei cittadini, e danneggiano ulteriormente sul piano economico le aziende in regola. Vediamo quindi come sono andate le cose nel 2020 per le imprese del settore, grazie all’analisi elaborata dal nostro Ufficio Studi. I dati raccolti riguardano 246 imprese la cui attività principale riguarda i Servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici, come manicure, pedicure e istituti di bellezza a cui la nostra associazione ha fornito servizi di contabilità nel biennio 2019-2020. Durante il 2020 in media un’impresa del benessere ha perso 9.880 euro di fatturato, pari ad un calo del -17,9%. L’80% del fatturato perso nell’anno si è concentrato nei mesi di marzo e aprile 2020, durante il primo lockdown totale. Tut-


BENESSERE

dicembre

ottobre

settembre

agosto

luglio

giugno

-16,7 +9,9 -76,2 -97 -24,7 +5

novembre

semafori regioni

fase 3 maggio

aprile

lockdown

marzo

febbraio

pre COVID gennaio

Questi dati rappresentano una media delle singole situazioni: infatti oltre la metà delle imprese del campione registra cali di fatturato che oscillano tra l’11 e il 30%, ma non manca un 9,5% delle imprese che ha registrato, invece, un incremento del fatturato nel 2020 rispetto al 2019, mentre all'opposto l’8,1% di questo campione ha subito cali superiori al 50% del fatturato. Complessivamente però 1 impresa su 5 risulta aver subito perdite per oltre il 30% del fatturato.

Variazione del fatturato tra 2019 e 2020

Variazione %

tavia anche le misure di restrizione introdotte nei mesi di novembre e dicembre 2020 hanno contribuito per un ulteriore 13,7% alla perdita complessiva.

+9,5 -3,2 +6,2 +3,8 -13,6 -13,4

+20% 0 -20% -40% -60% -80% -100%

Elena Baraldi Referente categoria Benessere

059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 33


MOVIMENTO DONNE IMPRESA

Lavoro femminile dopo il lockdown Il lavoro delle donne è sempre più a rischio

E

sattamente un anno fa, con il primo lockdown generale, entravamo in una lunga fase di crisi e di incertezza nel corso della quale il lavoro femminile ha pagato il prezzo più alto. Secondo l’indagine INAPP (Public Policy Innovation) “Il post lockdown: rischi della transizione in chiave di genere”, sono due i fenomeni da contrastare in questa lunga transizione: l’abbandono del lavoro delle donne come “scelta familiare” e la prevalente gestione femminile della cura di figli e anziani, sempre più inderogabile durante la pandemia e sempre meno condivisa dagli uomini. E il Congedo Covid19 non ha migliorato la situazione: il 90% delle donne lo ha utilizzato interamente, solo 8% ha diviso i giorni con il partner. Men first: è emerso che gli uomini tornano al lavoro di più e prima delle donne, mentre il 15% delle donne, come “accordo familiare”, rimanda il proprio rientro al lavoro per esigenze di cura.

34 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

Una riflessione di Cinzia Ligabue Abbiamo chiesto a Cinzia Ligabue, presidente del Movimento Donne Impresa Modena- Reggio Emilia, di fare una riflessione su quest’ultimo anno. «Auspico che con il coraggio e il pragmatismo che ogni giorno le donne esercitano nel proprio lavoro, continuino a fornire il proprio contributo per imprimere una svolta alle politiche e agli interventi dedicati al lavoro delle donne e, in particolare, alle iniziative imprenditoriali. Donne Impresa Confartigianato ha presentato una serie di proposte nelle quali chiediamo di investire sempre di più sulle donne e sulla famiglia, promuovendo l’imprenditoria femminile, al fine di incrementare la partecipazione al mercato del lavoro e colmare il gap dell’Italia con gli altri Paesi europei.


MOVIMENTO DONNE IMPRESA L’occupazione femminile deve essere realmente, nei fatti, al centro delle misure del Governo per uscire dalla crisi.» Ricordiamo che l’Italia è leader in Europa per il maggior numero di imprenditrici, 1.510.000, ma contemporaneamente è agli ultimi posti nell’Ue per l’occupazione delle donne con figli e le condizioni per conciliare lavoro e famiglia: 49,5% a fronte di una media del 63,3% nell’Ue a 28. La Ligabue prosegue: «La crisi provocata dalla pandemia non concede alibi. È il momento di passare ai fatti e di utilizzare le risorse del Recovery Plan anche per azioni mirate a rafforzare la partecipazione femminile all’imprenditoria, incentivando la creazione di micro e piccole imprese. Ma non basta aprire un’azienda. Ne va sostenuta la tenuta sul mercato e la competitività con misure

finalizzate a favorire l’accesso al credito e all’innovazione tecnologica, con interventi per promuovere la formazione delle competenze, la digitalizzazione, la diffusione della cultura d’impresa, il sostegno ai settori di punta del made in Italy. Ci piacerebbe che una volta tanto si prendesse ad esempio il pragmatismo delle donne: dico questo perché anche i migliori provvedimenti devono poi ‘scaricare a terra’ i loro effetti con procedure snelle. La semplicità e la rapidità di attuazione e la misurazione dell’efficacia dei provvedimenti, la capacità della macchina amministrativa di esercitare un’efficace programmazione e un’efficiente gestione delle misure sono condizioni indispensabili per sostenere davvero il contributo femminile all’economia italiana e colmare il gap rispetto agli altri Paesi europei.»

Alcuni dati emersi dall’indagine fatta nel corso del 2020 Cura dei figli Quanto incide sul tempo in smart working

40%

40%

donne

uomini

molto

molto

abbastanza

abbastanza

poco

poco

nulla

nulla

90%

8%

Utilizzato interamente per se

Condiviso con il partner

Il 40% delle donne ha risposto "molto" Il 40% degli uomini ha risposto "poco"

Congedo dovuto al COVID-19

Quanto uomini e donne si occupano di: Assistenza anziani

Elena Baraldi Referente Movimento Donne Impresa

Cura della casa

Cura dei figli

molto

molto

molto

abbastanza

abbastanza

abbastanza

poco

poco

poco

nulla

nulla

nulla

059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 35


MODA

Moda Makers 2021 Confermata per maggio l’undicesima edizione

N

onostante il perdurare delle difficoltà dovute alla pandemia è stata confermata per maggio l’undicesima edizione (la terza digitale) di Moda Makers Digital, la manifestazione promossa da Carpi Fashion System e realizzata dal Consorzio Expo Modena che da modo alle imprese partecipanti di valorizzare e mostrare al mondo le proprie Collezioni donna per la Primavera/Estate 2022, ovviando all’impossibilità di spostarsi fisicamente. È dunque aperta la fase di candidatura per le imprese. Ricordiamo che le aziende che faranno parte della terza edizione di Moda Makers Digital potranno esporre le proprie creazioni di confezione, maglieria, tagliato, camiceria e capispalla su una piattaforma online concepita appositamente per mettere in contatto imprese e buyers internazionali, uno spazio virtuale castamente aggiornato e migliorato, sin dalla prima edizione di giugno 2020, per soddisfare le necessità e le esigenze degli imprenditori. Non un sito di

Francesco Po Referente categoria Moda

36 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

e-commerce ne un marketplace, ma una vetrina in cui visionare i campionari e poter avviare trattative, in assoluta riservatezza, con i compratori di tutto il mondo, in prevalenza grossisti, agenti di commercio e titolari di negozi specializzati o catene, precedentemente verificati per garantire la massima sicurezza per le imprese L’importante Distretto del tessile-abbigliamento non intende dunque rinunciare alla manifestazione di punta per le PMI della moda programmata a livello nazionale, utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione della tecnologia per fornire un sostegno alle imprese, così provate da un anno assai complicato per il settore del fashion. Carpi Fashion System è il progetto di sostegno alle aziende del Distretto promosso da LAPAM-Confartigianato, CNA, Confindustria Emilia, Comune di Carpi e Camera di Commercio di Modena, con il determinante contributo di Fondazione CR Carpi.

059 893 111 francesco.po@lapam.eu


GRAFICA E COMUNICAZIONE

Tipografie: le nostre proposte al governo per rilanciare il settore Dopo il censimento effettuato ad inizio anno, le nostre proposte al MISE

A

nche le tipografie chiudono il 2020 con un calo del fatturato che si attesta intorno al 40% rispetto all’anno precedente. Il dato conferma le previsioni e lo stato di profonda crisi nel quale versa il settore, che deve misurarsi oltre che con una congiuntura sfavorevole, anche con una serie di dinamiche dipendenti dall’evoluzione dell’approccio del consumatore rispetto all’utilizzo della carta. È evidente come tale fenomeno stia progressivamente costringendo gli stampatori ad un ripensamento dell’offerta per riposizionarsi sul mercato. La tematica della transizione ecologica, recentemente divenuta centrale nell’ambito dell’azione di Governo, ha consentito a Lapam Confartigianato Comunicazione di avanzare alcune proposte per agevolare il passaggio delle imprese al ‘green’ con gli obiettivi di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività e ricostruire la richiesta e il gradimento dei committenti. A sostegno di questo percorso, la nostra associazione – in un docu-

mento di proposte recentemente inviato MISE – ha richiesto un incremento dei fondi da destinare all’economia circolare, da rendere disponibili attraverso misure strutturali atte a favorire lo sviluppo del mercato di materie prime seconde, suggerendo meccanismi di incentivazione basati, ad esempio, su fiscalità premianti (riduzioni o azzeramento della TARI), sgravi contribuitivi (IRPEF), facilità di accesso al credito a tassi agevolati per le imprese circolari virtuose. Altro provvedimento invocato riguarda la riduzione al minimo degli ostacoli normativi relativi alla classificazione, al trattamento ed alla commercializzazione di materiali e sottoprodotti, evitando in tal modo di dover considerare la maggior parte delle tipologie di materiali di scarto come rifiuti. Inoltre è stata riproposta l’introduzione di un sistema strutturale di incentivi (almeno per un biennio) per le imprese virtuose che preveda un meccanismo fiscale premiante per le imprese circolari che recuperano e riciclano i propri

Livio Lazzari Referente categoria Comunicazione e Grafica

rifiuti ed incentivi in euro/tonnellate per la produzione di materie prime seconde. Tali sollecitazioni sono state ribadite e rafforzate in occasione dell’audizione confederale sul Recovery Plan del 16 febbraio scorso, nell’ambito della quale è stato posto in evidenza come investire nell’economia circolare trasformando i rifiuti in risorse, allungando la vita dei prodotti e favorendo il riuso e il riutilizzo, significhi ridurre il consumo di materie prime naturali con conseguenti effetti positivi sull’ambiente. In questa ottica è stato richiesto lo stanziamento di un quantitativo di risorse superiore a quello di circa 4,5 mld previsto nell’attuale bozza del Recovery Plan finalizzato alla creazione di un “ecosistema abilitante” che faccia da volano allo sviluppo delle imprese di ogni ordine, grado e dimensione – delle quali oltre il 60% sono imprese artigiane attive – interessate dai processi dell’economia circolare.

059 893 111 livio.lazzari@lapam.eu n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 37


EDILIZIA

Superbonus 110%, regolarità edilizia e accesso agli atti: slalom tra obblighi e burocrazia I lacci che imbrigliano la maxi agevolazione e le richieste della nostra associazione

D

a mesi il tema della super agevolazione, introdotta dal Decreto Rilancio nel giugno scorso, tiene banco tra tecnici, imprese, amministratori di condominio, fiscalisti e non solo. L’evoluzione dell’Articolo 119, con i vari emendamenti approvati, ma soprattutto la continua attività di risposta agli interpelli portata avanti dall’Agenzia delle Entrate, continuano a catalizzare l’attenzione generale. In questo contesto, caratterizzato da un sistema di controlli articolato e stringente, fatto di asseverazioni, visti e conformità, l’art. 49, comma 1 del DPR 380/2001, che per consentire la fruizione di benefici fiscali impone la conformità urbanistico-edilizia dell’immobile (se non per una tolleranza compresa entro il 2%) e riporta: “... gli interventi abusivi realizzati in assenza di titolo o in contrasto con lo stesso, ovvero sulla base di un titolo successivamente annullato, non beneficiano delle agevolazioni fiscali previste dalle norme vigenti, né di contributi o altre provvidenze dello Stato o di enti pubblici. Il contrasto deve riguardare violazio-

38 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

ni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che eccedano per singola unità immobiliare il due per cento delle misure prescritte, ovvero il mancato rispetto delle destinazioni e degli allineamenti indicati nel programma di fabbricazione, nel piano regolatore generale e nei piani particolareggiati di esecuzione”, ha da subito ingenerato preoccupazione negli operatori del settore. Preoccupazioni colte anche dal legislatore nazionale che, in uno dei suoi primi interventi di modifica dell’Art.119, ha introdotto il comma 13-ter con cui, proprio al fine di semplificare la presentazione dei titoli abilitativi relativi agli interventi sulle parti comuni, ha previsto che le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari e i relativi accertamenti dello sportello unico per l'edilizia, siano riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dai medesimi interventi. Previsione a cui il legislatore regionale, con la L.R. n.14 del 29 dicembre 2020, ha affiancato ulteriori disposizioni - di recepimento del

Decreto Semplificazioni e adeguamento della Legge regionale urbanistica n. 15 del 2013 – con l’obiettivo di promuovere la rigenerazione urbana dei centri storici e favorire gli interventi di qualificazione edilizia che beneficiano delle agevolazioni fiscali del superbonus 110%. In particolare, con l’articolo 7 viene integrata la previsione sullo “stato legittimo degli immobili”, per cui “le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili iniziati prima del 1° settembre 1967 e i relativi accertamenti dello Sportello unico, sono riferiti esclusivamente alle parti degli edifici interessate dai medesimi interventi, rimanendo impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità delle restanti parti dei medesimi edifici.” Disposizioni che, almeno in parte, semplificano le verifiche necessarie ai fini delle predette asseverazioni, che impongono accessi agli atti presso gli sportelli SUE di comuni, che – ancor più in questo particolare momento - faticano a gestire nei termini previsti dei 30 giorni le richieste di documentazione che ricevono da tecnici e cittadini.


EDILIZIA

Proprio in questa direzione si è mossa Lapam che, nel mese di gennaio, ha indirizzato ai Sindaci delle provincie di Modena e Reggio Emilia un vero e proprio appello, affinché i lunghi tempi di attesa imposti dalle procedure di accesso agli atti non rappresentino un deterrente, ovvero un freno, all’utilizzo di questo importante strumento di riqualificazione energetica e sismica del patrimonio edilizio. Inutile ricordare l’importanza del superbonus 110% come volano economico del comparto costru-

Alberto Belluzzi Referente categoria Edilizia

zioni, in una fase storica caratterizzata da molteplici fattori di crisi. La richiesta è quella di potenziare, nella massima misura possibile, il personale e gli strumenti dedicati a queste procedure, al fine di contenere i tempi e non pregiudicare la realizzazione di interventi che già scontano termini di esecuzione molto stringenti. Da questo punto di vista, in attesa di avere riscontro sulla fondatezza di un’ulteriore proroga al 2023, comparsa nelle schede tecniche del Piano Nazionale Ripresa e

Resilienza (Recovery Plan), l’Associazione sta verificando quale sia il “comportamento” dei vari Enti. Nell’ambito dell’iniziativa “Osservatorio amministrazioni locali”, che presidia con il proprio ufficio studi, Lapam sta monitorando le modalità di accesso agli atti per pratiche edilizie, sondando aspetti che vanno dall’onerosità della richiesta, ai tempi medi di risposta, alla previsione o meno di una procedura d’urgenza.

059 893 111 alberto.belluzzi@lapam.eu n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 39


IMPRESE DEL VERDE

Sfalci e potature sono rifiuti speciali? Sembra di sì, ma rimangono dubbi e si attende ancora la circolare interpretativa del Ministero per la Transizione ecologica. Nel frattempo ecco i nostri consigli

D

al 1° gennaio 2021 sono entrate in vigore le nuove norme per la classificazione dei rifiuti, introdotte con i decreti di recepimento dei pacchetti di Direttive europee sull’economia circolare. È stato soppresso il concetto di rifiuto speciale assimilabile a rifiuto urbano e, come detto nel nostro webinar dedicato lo scorso 16 marzo, questa rappresenta la novità più rilevante per tutti i settori produttivi. Ma per le imprese del verde? Per quanto riguarda gli sfalci e le potature derivante dalla manutenzione del verde pubblico, i decreti non hanno fatto altro che recepire le misure della Legge di Delegazione Europea su input comunitari: questi materiali saranno considerati in ogni caso rifiuti ex art. 185 comma f del D. Lgs.152/06, cosi come modificato dal D. Lgs. 116/2020. Sul verde privato si aprono invece diversi scenari che presentano sia pericoli che opportunità. Cosi come per rifiuti prodotti da tutte le altre categorie, necessitano in ogni caso di chiarimenti ministeriali. In particolare, il D. Lgs. 3 settembre 2020, n. 116 ha chiarito che la nuova definizione di rifiuti urbani comprende sia i rifiuti domestici sia i rifiuti simili, per composizione, ai rifiuti domestici, nel quale sono incluse le attività artigianali.

Matteo Roversi Referente categoria Giardinieri

40 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

Sebbene gli sfalci e le potature da verde privato siano classificati come rifiuti con codice EER 200201, le attività di giardinaggio e di manutenzione del verde non sono elencate nell’Allegato L-quinques. Venendo meno una delle condizioni per la classificazione di rifiuti “simili” agli urbani, ciò fa presupporre che essi possano essere gestiti come rifiuti speciali e, al fine di tutelare le imprese in questo dubbio interpretativo, la gestione come rifiuti speciali è la strada più cautelativa. In ogni caso, anche se fossero classificati come rifiuti urbani, le imprese potranno continuare a conferirli al di fuori del servizio pubblico, previa dimostrazione di averli avviati a recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto privato ai quali viene affidata la gestione. Pertanto, l’avvio al recupero è un'opportunità che lascia le imprese libere di scegliere se ricorrere al mercato e avere pertanto uno sconto sulla tassa/tariffa rifiuti. Il neo-istituito Ministero della Transizione Ecologica ha in programma la pubblicazione di una circolare con lo scopo di chiarire gli aspetti sopra riportati del D. lgs 116/2020 e Confartigianato è parte del tavolo degli stakeholder coinvolti dal Ministero.

059 893 111 matteo.roversi@lapam.eu


ALIMENTAZIONE

Etichettature alimentari: novità dalla Commissione europea E le proposte della nostra associazione

L

a direzione generale SANTE della Commissione Europea (responsabile della politica UE per la sicurezza e salute alimentare) nell’ambito del piano Green Deal Europeo, all’interno del quale una specifica linea d’intervento riguarda la revisione in chiave ambientale della strategia “Farm to Fork”, per rendere i sistemi alimentari più sostenibili, intende apportare modifiche ed aggiornamenti del Regolamento (UE) 1169/2011, relativo all’etichettatura degli alimenti. In particolare la proposta è articolata sui seguenti punti: etichettatura nutrizionale obbligatoria armonizzata nella parte anteriore della confezione (FOP); definizione di “profili nutrizionali” che limitano la promozione (tramite indicazioni nutrizionali e sulla salute) di alimenti ad alto contenuto di grassi, zuccheri e/o sale; estensione dell’indicazione obbligatoria dell’origine o della provenienza a più prodotti alimentari per garantire una piena armonizzazione in questo settore. Revisione delle norme dell’UE sull’indicazione della data

(“da utilizzare entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. Sulla proposta della Commissione, Confartigianato ha elaborato un documento di contributi alla Road Map avviata e che si è sottoposto anche a SME United, l’organizzazione delle MPMI europea alla quale Confartigianato aderisce. Al fine di ridurre fortemente lo spreco alimentare si è infine condiviso l’opzione di rivedere le norme sulla indicazione delle scadenze dei prodotti per favorire una migliore comprensione delle stesse da parte dei consumatori ed un loro diverso comportamento. In modo particolare occorre fornire una corretta interpretazione della dizione “da consumarsi preferibilmente entro” che corrisponde al TMC, termine minimo di conservazione, da intendersi invece non come la data limite per il consumo ma la data superata la quale il prodotto pur cedendo dal punto di vista della qualità organolettica mantiene ancora le caratteristiche di sicurezza e quindi può essere ancora consumato.

Daniele Casolari Referente categoria Alimentazione

059 893 111 daniele.casolari@lapam.eu n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 41


EXPORT

Ripresa dell'export modenese nel quarto trimestre del 2020 Istat ha diffuso i dati sulle esportazioni delle province italiane per l'anno 2020

A

nalizzando l’elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena emerge un altro trimestre di crescita per l'export provinciale che, con un incremento congiunturale del 10,9%, raggiunge i valori del quarto trimestre 2019, cioè prima dell'inizio della pandemia. Ammonta infatti a 3.469 milioni di euro l'export modenese del quarto trimestre 2020, 341 milioni in più rispetto al terzo trimestre. Tuttavia, due trimestri consecutivi molto positivi non riescono a compensare la notevole diminuzione verificatasi nel secondo trimestre dell'anno, quindi l'andamento tendenziale del 2020 rimane nel complesso in calo del -7,7%. Nonostante la netta flessione del secondo trimestre dell'anno, pare che questa crisi per l'export sia meno profonda rispetto a quella del 2009, infatti allora la variazione annuale si assestò a -25,1%, mentre nel 2020 un calo a due cifre si è verificato solamente nel secondo trimestre, portando il totale annuo, come detto, a -7,7%. L'Emilia-Romagna perdere l'8,2% mentre il totale Italia risulta leggermente più negativo (-9,7%). In regione appaiono in forte calo Ferrara (-16,3%), Rimini (-14,6%) e

42 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021


EXPORT Ravenna (-13,1%), mentre Parma è l'unica provincia che fa registrare un dato in crescita grazie all'export di beni alimentari e farmaceutici (+0,9%). Rimane pressoché invariata la top ten delle province italiane per valore dell'export, con Modena che mantiene la nona posizione. Facendo un confronto con il trimestre precedente, i settori in notevole crescita sono i mezzi di trasporto (+29,9%), le ‘macchine e apparecchi meccanici' (+16,3%) e, in misura minore, il biomedicale (4,6%); si rilevano invece notevoli perdite per il tessile-abbigliamento (-21,6%), mentre leggermente negativi sono l'agroalimentare (-2,5%) e la ceramica (-1,3%). Nonostante i cambiamenti economici mondiali provocati dalla pandemia, i primi dieci paesi esteri verso cui è diretto l'export modenese sono rimasti pressoché gli stessi; sono cambiate infatti solamente alcune posizioni: la Germania ha perso solamente l'1,5% di export, pertanto sale in prima posizione e sorpassa gli Stati Uniti che invece scendono del 12,2%. Altre diminuzioni rilevanti riguardano la Spagna (-21,3%), la Francia (-9,4%) e l'Austria (-8,7%). Ma vi sono anche risultati positivi, ad esempio riprendono sensibilmente le vendite verso la Cina (+10,4%), va bene la Svizzera (+6,6%) e resta pressoché stabile il Belgio (+0,6%).

Volume dell'export in provincia di Modena 4° trim. 2020 3469 milioni di ¤

+29,9%

+16,3%

+4,6%

-21,6%

-2,5%

-1,3%

3° trim. 2020 3128 milioni di ¤

Mezzi di trasporto

Apparati meccanici

Biomedicale

Tessile e abbigliamento

Agroalimentare

Ceramica

Matteo Roversi Referente internazionalizzazione

059 893 111 matteo.roversi@lapam.eu n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 43


MECCANICA

Costo delle materie prime in aumento. Luppi: “Pianificare attentamente le scorte dei prossimi mesi” Non si arresta la dinamica al rialzo, complice la ripresa dei mercati asiatici e statunitensi, ma non solo

I

l nostro Ufficio Studi ha certificato un aumento generalizzato dei costi della materia prime dei metalli di quasi il 40% rispetto al 2019. Ferro, rame, zinco, nichel, alluminio, solo per fare alcuni esempi, hanno visto schizzare in alto il loro prezzo. Questi aumenti sono un serio problema per il comparto meccanico della nostra Regione, vocata alla produzione manifatturiera e in particolare alla meccanica e meccatronica. L’aumento dei prezzi dei metalli e delle sue leghe, in particolare dell’acciaio, è frutto di un combinato disposto tra un aumento improvviso dei fabbisogni e la scarsa disponibilità di materiale. Queste dinamiche sono generate da una serie di fattori. In primis dalla ripresa del consumo

44 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

di prodotti siderurgici, specialmente nei Paesi extra europei che stanno uscendo dalla crisi pandemica (pensiamo alla Cina, ma anche agli Stati Uniti) e da un conseguente forte incremento della domanda di rottame e minerale. Ma assistiamo allo stesso andamento anche sulle quotazioni dell'alluminio, la cui crescita sul principale listino di borsa, il London Metal Exchange (LME) non si è ancora arrestata. La carenza di materie prime, l’aumento dei costi di trasformazione e di distribuzione, producono un allungamento indefinibile dei tempi di consegna. Un rischio pernicioso per le nostre imprese che stanno reagendo alla crisi, ma che – inevitabilmente - hanno visto ridotti i loro fatturati (a livello nazionale stimiamo una contrazione del

15,7% per le imprese della metallurgia e dei prodotti in metallo). I distributori stanno addirittura invitando le imprese clienti a pianificare con grande attenzione gli acquisti, perché presto potrebbero crearsi carenze di fornitura. «Quanto durerà questa situazione e se ci troviamo davvero di fronte ad una ripresa a livello mondiale non è chiaro - commenta il presidente Lapam Gilberto Luppi - La lenta ma progressiva uscita dal disastro provocato dalla pandemia e la prospettiva di una ripresa economica europea fa però sperare in un futuro periodo di crescita. Staremo a vedere, nel frattempo invitiamo le nostre imprese ad organizzarsi al meglio per affrontare questo momento».


MECCANICA

Prezzi dei rottami e delle barre di acciaio Medie mensili prezzi chiusura, futures a 1 mese

Barre di acciaio Rottami di acciaio

700

600

500

400

2019

Livio Lazzari Referente categoria Meccanica

2020

gennaio

dicembre

novembre

ottobre

settembre

agosto

luglio

giugno

maggio

aprile

marzo

febbraio

gennaio

dicembre

novembre

ottobre

settembre

agosto

luglio

giugno

maggio

aprile

marzo

febbraio

gennaio

300

2021

059 893 111 livio.lazzari@lapam.eu n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 45


TRASPORTI

Richiesto un intervento contro gli ostacoli alla circolazione al Brennero Il presidente Amedeo Genedani denuncia il disagio e chiede al governo di intervenire per sbloccare la situazione

“U

n’assurda vessazione a cui le imprese di autotrasporto italiane sono soggette da settimane, che sta compromettendo l’operato di un settore di importanza, ora più che mai, strategica”. In una lettera inviata l'8 marzo al Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Presidente di Unatras (Unione Nazionale delle Associazioni di Autotrasporto merci) e di Confartigianato Trasporti, il modenese Amedeo Genedani, denuncia “il disagio continuo e sfibrante” che stanno vivendo le imprese del settore a causa dell’obbligo introdotto il 14 febbraio dagli amministratori del Tirolo “per gli autotrasportatori italiani diretti in Germania, di sottoporsi al test antigenico o molecolare per poter attraversare la frontiera austriaca”. “Tale imposizione – scrive Genedani – è scaturita da un’iniziativa presa dalle autorità tedesche e austriache in modo del tutto estem-

Stefano Ficarelli Referente categoria Trasporti

46 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

poraneo, senza concertazione né coordinamento con le omologhe istituzioni italiane, o con i rappresentanti delle categorie interessate dalle restrizioni. L’intempestività del provvedimento, che pregiudica l’approvvigionamento di beni essenziali in un momento tanto delicato come quello attuale, ci lascia francamente sgomenti”. “Per di più – si legge ancora nella lettera – dal 23 di febbraio, l’applicazione di una tariffa di 40 euro per l’erogazione dei test anti-Covid presso l’autoporto Sadobre di Campo di Trens, ha di fatto trasformato questo adempimento sanitario in un’ulteriore gabella che grava sui bilanci delle nostre imprese. Apprendiamo ora che l’obbligo di tampone, la cui scadenza era inizialmente fissata per oggi, si protrarrà fino al 17 di marzo prossimo”. Il Presidente di Unatras e Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani nel chiedere al Presidente Mario Draghi “un suo intervento deciso” sottolinea che gli autotrasportatori

non disconoscono “le ragioni sanitarie che motivano le restrizioni agli spostamenti imposte dai Governi austriaco e tedesco”, tuttavia, il comparto non può fare a meno di domandarsi “che tipo di giovamento possano trarre i cittadini europei dall’intralcio al transito delle merci (tra le quali si annoverano anche beni di prima necessità, farmaci e dispositivi sanitari) nel pieno di un’emergenza pandemica”. “Non possiamo fare a meno di domandarci – conclude Genedani con una piccola stoccata all’Esecutivo – cosa trattenga il Governo italiano dall’adottare misure precauzionali analoghe nei confronti degli autotrasportatori provenienti da Austria e Germania, se davvero le ragioni sanitarie addotte sussistono. Soprattutto, non possiamo non nutrire il ragionevole timore che l’appello alla tutela della salute pubblica, occulti, in realtà, il perseguimento di obiettivi politici interessati”.

059 893 111 stefano.ficarelli@lapam.eu


Cassetti automatici rendiresto Rispetto delle normative igieniche: l’operatore non maneggia il denaro Più sicurezza nel punto vendita Nessun ammanco di cassa Garanzia di incassare ed erogare soltanto denaro autentico

I MIGLIORI MARCHI AL MIGLIOR PREZZO !!

CREDITO D’IMPOSTA 50%

Piano Nazionale Transizione 4.0

LEADER

Ideali per Forni, Pasticcerie, Gelaterie, Gastronomie, Pizzerie da asporto, Bar, Tabaccherie, Alimentari e per qualsiasi tipo di esercizio di vendita al dettaglio

MONDIALE

Il software di punto cassa specifico per la Ristorazione

Il software di punto cassa specifico per il Retail

Gestisci Menù Online e ordini da asporto con la web-app dedicata

Ordini da asporto Richiedi un preventivo

Gestisci sia la modalità single ticket che quella esplosione sacchettone

www.ristorandro.it

Perfetta integrazione con i sistemi di punto cassa Italretail I nostri Registratori Telematici sono pronti per la LOTTERIA DEGLI SCONTRINI

MODENA - Via G.Cassiani, 168 059 45.40.88

WWW


Corsi e Formazione organizzata da FORMart Contatta le sedi Lapam per accedere a percorsi di formazione finanziata per la tua impresa Benessere

Modena Gestione d’Impresa Esperto controllo andamento economico finanziario Obiettivo: adottare gli strumenti del budgeting. Analizzare i punti in comune tra un bilancio, un budget e un business plan per l'ottimizzazione dei processi decisionali relativi alla gestione amministrativa e finanziaria dell'azienda. Durata: 52 ore Periodo: dal 07 apr al 12 mag Corso finanziato

Autoriparatori Ispettore revisione auto e moto Modulo b Obiettivo: ottieni l’abilitazione di ispettore revisione per veicoli di massa inferiore a 3,5t e fino a 16 posti. Frequentando il corso teorico-pratico potrai accedere all’esame finale per dirigere le azioni di revisione periodica dei veicoli. Durata: 176 ore Periodo: dal 30 apr al 29 set Costo: 2.300,00¤ (esente IVA)

Operatore di magazzino merci con patentino carrello elevatore

Obiettivo: acquisire un metodo di applicazione da 2 fino a 9 ciglia ultrasottili su una ciglia naturale. Nel corso si impareranno tecniche di applicazione delle ciglia nella arcata inferiore con utilizzo di collante specifico.

Obiettivo: le imprese richiedono figure professionali capaci di gestire: gli spazi di magazzino, la movimentazione e lo stoccaggio degli articoli, il trattamento e l’elaborazione dei dati di magazzino, l’imballaggio e la spedizione delle merci.

Durata: 10 ore Periodo: dal 21 apr Costo: 110,00¤ (+IVA)

Benessere Nuove tecniche stilistiche per taglio e acconciature glamour Obiettivo: dedicato alle nuove tendenze moda nel taglio, nel colore e nello styling per rendere unico e inconfondibile ogni cliente. Durata: 24 ore Periodo: dal 03 mar al 24 mag Costo: 290,00¤ (+IVA)

Impiantisti Tecniche frigorifere per il conseguimento del patentino di trattamento gas fluorurati Obiettivo: il personale che opera con gas refrigeranti fluorurati ha l’obbligo di una certificazione rilasciata dopo il superamento di un esame teorico-pratico. Durata: 12 ore Periodo: dal 08 apr al 09 apr Costo: 270,00¤ (+IVA)

48 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

Carrelli elevatori

Extension e rinfoltimento ciglia 2° livello

Durata: 60 ore Periodo: dal 13 apr al 29 giu Costo: 1.400,00¤ (+IVA)

Carrelli elevatori Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori industriali semoventi con conducente a bordo Obiettivo: attestato di abilitazione per addetti alla guida ed utilizzo di carrelli elevatori industriali semoventi con conducente a bordo. Durata: 12 ore Periodo: dal 27 apr al 28 apr Corso finanziato


Turismo Corso abilitante per accompagnatore turistico Obiettivo: il corso prepara all’abilitazione di accompagnatore turistico per lavorare all’interno di tour operator, agenzie di viaggio o in autonomia assistendo gruppi organizzati o singoli visitatori. Durata: 42 ore Periodo: dal 10 mah al 08 lug Costo: 550,00¤ (esente IVA)

Turismo Percorso formativo per GAE: guida ambientale escursionistica Obiettivo: diventare una guida ambientale escursionista, professionista in grado di condurre turisti o gruppi in ambienti montani, collinari, acquatici, parchi e aree protette. Durata: 150 ore Periodo: dal 22 mag al 25 set Costo: 990,00¤ (esente IVA)

Autotrasporto Corso di preparazione per l’esame di capacità professionale per autotrasportatore di merci Obiettivo: il corso prepara all’esame per iscriversi nell’albo autotrasportatori con autoveicoli di massa superiore a 3,5t. In aula sarà illustrato come avviare l’attività e come ottenere la licenza conto terzi.

Fondo Sociale Europeo Corsi finanziati a Modena Marketing e social media marketing Obiettivo: il percorso vi aiuterà a pianificare e gestire in modo efficace una campagna di marketing e social media marketing, sfruttando gli aspetti caratteristici e funzionali del nuovo web e vi mostrerà come integrare nei piani di marketing l'utilizzo ragionato dei social media. Durata: 24 ore Periodo: dal 15 mar al 20 mag

Excel per l’analisi dei dati aziendali Obiettivo: saper utilizzare i dati aziendali come strumento per prendere decisioni efficaci e precise è un imperativo ormai per chiunque abbia un’attività o gestisca un’impresa. Durata: 24 ore Periodo: dal 25 mag al 29 giu

Controllo di gestione Obiettivo: l’azienda competitiva deve porre nuova attenzione al controllo di gestione interno, coerente con gli obiettivi aziendali e concentrato sulla corretta rilevazione dei costi. Un’adeguata gestione dell’attività aziendale implica, infatti, il controllo continuo di alcuni indicatori di redditività e di costo, soprattutto se riferibili ai fattori chiave su cui si poggia il sistema competitivo dell’impresa. Il corso fornisce gli elementi fondamentali per comprendere le leve gestionali della propria azienda. Durata: 24 ore Periodo: dal 03 mag al 08 giu

Innovazione commerciale e digital marketing: la relazione commerciale con il cliente estero Obiettivo: questo corso ti aiuterà ad utilizzare l’inglese per costruire un’efficace relazione d’affari con i tuoi clienti, interpretandone le esigenze e fornendo loro risposte, soluzioni e proposte commerciali immediatamente comprensibili. Durata: 24 ore Periodo: dal 28 mag al 02 lug

Durata: 150 ore Periodo: dal 19 apr al 14 lug Costo: 1.300,00¤ (esente IVA)

FORMart Modena Via Emilia Ovest 693/8, 41123 M

Operazione Rif. PA 2019-11703/RER approvata con DEL 1336 in data 29/07/2019 co-finanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna.

059 336 9911 info.modena@formart.it n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 49


Reggio Emilia e Correggio Lingue Straniere

Autoriparazione

Scritture contabili per la chiusura del bilancio e aspetti fiscali

Corso di lingua inglese livello CEFRL A1: attestazione Wall Street english/3

PES PAV PEI per operatori su veicoli elettrici e ibridi

Obiettivo: fornire le conoscenze contabili e fiscali necessarie per effettuare le scritture di rettifica e di assestamento al bilancio di chiusura esercizio.

Obiettivo: comunicare in inglese, utilizzando vocabolario e strutture semplici, per ricevere e trasferire informazioni, leggere e scrivere email, rispondere al telefono.

Gestione d’Impresa

Durata: 8 ore Periodo: dal 05 mag al 26 mag Costo: 110,00¤ (+IVA)

Gestione d’Impresa

Meccanica

Il customer service come customer experience

La lettura del disegno tecnico

Obiettivo: il Customer Service riveste oggi una funzione organizzativa cruciale per qualsiasi impresa, piccola o grande che sia. Ma ancor di più, la sua funzione è determinante per gli stessi clienti, in quanto anch’esso rappresenta per loro una vera e propria Customer Experience. Il Customer Service è un’attività che richiede competenze e abilità legate soprattutto alle dinamiche della comunicazione. Il suo obiettivo è infatti la gestione efficace della "relazione" con il cliente. Durata: 15 ore Periodo: dal 06 mag al 10 giu Costo: 230,00¤ (+IVA)

50 Imprese & Territorio

Durata: 24 ore Periodo: dal 21 apr al 31 mag Corso finanziato

n° 02 - 2021

Obiettivo: il percorso si rivolge a quanti si approcciano per la prima volta al disegno meccanico ed è utile per costruire basi teoriche fondamentali per l'attività di disegnatore e progettista così come per poter operare con competenza nell'ambito delle lavorazioni meccaniche, padroneggiando terminologia, regole, tecniche di lettura ed interpretazione del disegno tecnico. Durata: 24 ore Periodo: dal 12 apr al 31 mag Costo: 250,00¤ (+IVA)

Obiettivo: alla luce delle peculiarità delle motorizzazioni elettriche e ibride, il percorso è pensato esplicitamente per autoriparatori e consente la formazione di lavoratori riconosciuti dal datore di lavoro come idonei per lavori di manutenzione su parti in tensione come previsto da pertinente normativa tecnica. Durata: 8 ore Periodo: 19 mag Costo: 140,00¤ (+IVA)

Carrelli elevatori Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori industriali semoventi con conducente a bordo Obiettivo: attestato di abilitazione per addetti alla guida ed utilizzo di carrelli elevatori industriali semoventi con conducente a bordo. Durata: 12 ore Periodo: dal 12 mag al 14 mag Costo: 210,00¤ (+IVA)


Fondo Sociale Europeo Corsi finanziati Gestire la trattativa in inglese Sistema della meccanica, meccatronica e motoristica Progetto: ci rivolgiamo a responsabili e tecnici commerciali estero, ai tecnici che gestiscono post vendita, installazione e manutenzione, ai progettisti che intervengono direttamente nel briefing col cliente. Obiettivo: Guida i tuoi clienti alla migliore scelta d’acquisto e promuovi prodotti e servizi con dimestichezza e professionalità. Questo corso ti aiuterà ad utilizzare l’inglese per costruire un’efficace relazione d’affari con i tuoi clienti, interpretandone le esigenze e fornendo loro risposte, soluzioni e proposte commerciali immediatamente comprensibili. Durata: 24 ore Periodo: dal 16 apr al 14 mag

Strumenti online gratuiti per l’email marketing

Strumenti digitali per il lavoro

Sistema della meccanica, meccatronica e motoristica

Sistema dei servizi commercio e turismo

Progetto: il percorso è pensato per imprenditori, professionisti, responsabili e tecnici commerciali e marketing, e a chi si occupa professionalmente di comunicazione digitale e vuole ampliare i propri strumenti di lavoro e le possibilità di farsi conoscere sul mercato. Obiettivo: questo corso ti aiuta a sviluppare, gestire gli aspetti organizzativi, tecnologici, grafici e di contenuto relativi alle attività di e-mail marketing attraverso le newsletter

Obiettivo: Viene affrontato l’utilizzo delle app online gratuite per creare documenti, presentazioni e fogli di calcolo, illustra il funzionamento dei cloud per condividere con altri utenti documenti anche di grandi dimensioni in tempo reale, fare piccole elaborazioni grafiche (immagini, audio e video), sincronizzare smartphone, tablet e/o notebook. Inoltre si parlerà di identità digitale per accedere ai servizi della P.A.

Durata: 24 ore Periodo: dal 13 apr al 06 mag

Il CRM a misura di pmi Sistema della meccanica, meccatronica e motoristica Progetto: per tutti coloro che hanno la necessità di gestire in modo integrato e di condividere in modo funzionale dati, informazioni, documenti. Obiettivo: questo corso illustra alcune tecniche di gestione, organizzazione, valutazione e interpretazione dei dati che sono disponibili in azienda, ma non adeguatamente sfruttati per le decisioni strategiche.

Durata: 24 ore Periodo: dal 20 mag al 24 giu

Archiviazione e analisi dati aziendali con excel Sistema dei servizi commercio e turismo Obiettivo: fornire alle risorse aziendali tutti gli strumenti operativi necessari a massimizzare la produttività nell’utilizzo dall’applicativo di Excel, sfruttandone pienamente le funzionalità per ottenere risultati migliori, in modo più veloce e sicuro. Durata: 24 ore Periodo: dal 25 mag al 29 giu

Durata: 24 ore Periodo: dal 14 apr al 19 mag Operazione Rif. PA 2019-11703/RER approvata con DEL 1336 in data 29/07/2019 co-finanziata dal Fondo sociale europeo PO 2014-2020 Regione Emilia-Romagna.

FORMart Reggio Emilia Via Luigi Sani 7, 42121 RE

0522 267 411 info.reggio@formart.it n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 51


&

FISCO LAVORO BANDI

Fisco Certificazioni Uniche: il MEF annuncia la proroga Nel cosiddetto "decreto sostegni" è prevista la proroga per la trasmissione telematica e la consegna della ‘Certificazione Unica’ al 31 marzo 2021. Lo ha annunciato il Ministero dell'Economia e delle Finanze tramite un comunicato stampa. La stessa proroga al 31 marzo 2021 sarà prevista anche per l’invio da parte degli enti esterni (banche, assicurazioni, enti previdenziali, amministratori di condominio, università, asili nido, veterinari, ecc.) all’Amministrazione finanziaria dei dati utili per la predisposizione della dichiarazione precompilata. Slitta quindi al 10 maggio 2021, e non più al 30 aprile, la data in cui i cittadini avranno a disposizione le dichiarazioni online sul portale dell'Agenzia delle entrate.

Slitta anche il termine per la conservazione delle e-fatture Il MEF annuncia inoltre lo slittamento di tre mesi, quindi al 10 giugno 2021, del termine ultimo per la conservazione delle fatture elettroniche relative all'annualità 2019. Questa proroga, si legge nel comunicato "consentirà agli operatori di avere tre mesi in più per portare in conservazione le fatture elettroniche del 2019. La proroga in via di definizione tiene conto del fatto che l’adempimento in oggetto costituisce una novità nel panorama delle scadenze tributarie, in quanto l’obbligo di fatturazione elettronica nelle operazioni tra privati è stato introdotto a decorrere dalle operazioni effettuate il 1° gennaio 2019, per cui è la prima

52 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

volta che occorre procedere alla conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche emesse e ricevute nel periodo d’imposta".

Bonus sponsorizzazioni sportive È stato pubblicato sul sito del Dipartimento per lo sport il Decreto attuativo dell'art. 81, DL n. 104/2020, c.d. "Decreto Agosto" che ha istituito il credito d'imposta c.d. "Bonus sponsorizzazioni sportive" a favore dei soggetti che hanno effettuato investimenti in campagne pubblicitarie, comprese le sponsorizzazioni, nel settore sportivo.

Lavoro Decreto legge 30/201: le misure a sostengo delle famiglie dei lavoratori genitori di minori in DAD o quarantena L’art. 2 del decreto legge 30/21, in vigore dallo scorso 13 marzo, prevede (anche con efficacia retro-attiva) una serie di misure a favore dei lavoratori dipendenti genitori di studenti interessati dalla sospensione delle attività scolastiche o in quarantena. I principali strumenti previsti dal decreto sono il possibile ricorso al lavoro agile (smart working) o la fruizione di congedi parzialmente indennizzati. Per i lavoratori autonomi, le forze del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, le forze dell'ordine e gli operatori sanitari è inoltre prevista la possibilità di optare per un contributo per il pagamento di servizi di baby sitting. Ecco in sintesi le principali disposizioni con-tenute nel decreto, al momento in vigore fino al prossimo 30 giugno 2021. • il genitore di un figlio convivente minore di 16 anni in DAD, quarantena o isolamento fiduciario ha diritto allo smart working, alternativamente all'altro genitore; • nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in smart working, il genitore dipendente con un figlio convivente minore di 14 anni, alternativamente all'altro genitore, può usufruire del congedo Covid retribuito al 50%. Lo stesso diritto è riconosciuto ai genitori di figli con disabilità grave ai sensi della legge 104 con centri e scuole chiuse causa Covid. Il congedo Covid è retroattivo


FISCO LAVORO BANDI

dal primo gennaio 2021; in caso di figli di età compresa fra 14 e 16 anni, uno dei genitori, alternativamente all'altro, ha diritto al congedo non retribuito; per il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato in attività legate all'emergenza, dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato (medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica e operatori sociosanitari) nonché lavoratori iscritti alla gestione separata INPS, autonomi, hanno diritto, per i figli conviventi minori di 14 anni, ad un bonus per servizi di babysitting fino a 100 euro a settimana qualora l'altro genitore non fruisca del congedo o non acceda ad altre tu-tele.

dalla disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il datore di lavoro non può considerare lecito il trattamento dei dati relativi alla vaccinazione sulla base del consenso dei dipendenti, non potendo il consenso costituire in tal caso una valida condizione di liceità in ragione dello squilibrio del rapporto tra titolare e interessato nel contesto lavorativo (considerando 43 del Regolamento Privacy). •

Il datore di lavoro può chiedere al medico competente i nominativi dei dipendenti vaccinati? No. Il medico competente non può comunicare al datore di lavoro i nominativi dei dipendenti vaccinati. Solo il medico competente può infatti trattare i dati sanitari dei lavoratori e tra questi, se del caso, le informazioni relative alla vaccinazione, nell’ambito della sorveglianza sanitaria e in sede di verifica dell’idoneità alla mansione specifica (art. 25, 39, comma 5, e 41, comma 4, d.lgs. n. 81/2008). Il datore di lavoro può invece acquisire, in base al quadro normativo vigente, i soli giudizi di idoneità alla mansione specifica e le eventuali prescrizioni e/o limitazioni in essi riportati (es. art. 18 comma 1, lett. c), g) e bb) d.lgs. n. 81/2008).

La vaccinazione anti covid-19 dei dipendenti può essere richiesta come condizione per l’accesso ai luoghi di lavoro e per lo svolgimento di determinate mansioni (ad es. in ambito sanitario)? Nell’attesa di un intervento del legislatore nazionale che, nel quadro della situazione

Vaccinazioni anti Covid-19. I chiarimenti del Garante della Privacy Riportiamo qui una serie di FAQ del Garante per la privacy con indicazioni utili ad imprese, enti e amministrazioni pubbliche per applicare correttamente la disciplina sulla protezione dei dati personali nel contesto emergenziale. •

Il datore di lavoro può chiedere conferma ai propri dipendenti dell’avvenuta vaccinazione? No. Il datore di lavoro non può chiedere ai propri dipendenti di fornire informazioni sul proprio stato vaccinale o copia di documenti che comprovino l‘avvenuta vaccinazione anti Covid-19. Ciò non è consentito dalle disposizioni dell’emergenza e

epidemiologica in atto e sulla base delle evidenze scientifiche, valuti se porre la vaccinazione anti Covid-19 come requisito per lo svolgimento di determinate professioni, attività lavorative e mansioni, allo stato, nei casi di esposizione diretta ad "agenti biologici" durante il lavoro, come nel contesto sanitario che comporta livelli di rischio elevati per i lavoratori e per i pazienti, trovano applicazione le “misure speciali di protezione” previste per taluni ambienti lavorativi (art. 279 nell’ambito del Titolo X del d.lgs. n. 81/2008). In tale quadro solo il medico competente, nella sua funzione di raccordo tra il sistema sanitario nazionale/ locale e lo specifico contesto lavorativo e nel rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie anche in merito all’efficacia e all’affidabilità medicoscientifica del vaccino, può trattare i dati personali relativi alla vaccinazione dei dipendenti e, se del caso, tenerne conto in sede di valutazione dell’idoneità alla mansione specifica. Il datore di lavoro dovrà invece limitarsi ad attuare le misure indicate dal medico competente nei casi di giudizio di parziale o temporanea inidoneità alla mansione cui è adibito il lavoratore (art. 279, 41 e 42 del d.lgs. n.81/2008).

I chiarimenti della Corte di cassazione sugli obblighi contributivi di soci e amministratori di SRL Una stratificata normativa impone ai soci che sono anche amministratori (di una Società a responsabilità limitata) l’obbligo di contribuire alla

n° 02 - 2021

Imprese & Territorio 53


&

FISCO LAVORO BANDI

gestione INPS commercianti, partendo dal presupposto che l’amministrazione della società, a meno di poter dimostrare diversamente, costituisce una attività che può essere considerata partecipazione diretta al lavoro aziendale. La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 1759 del 27 gennaio 2021, entra nel merito di questa interpretazione correggendola, stabilendo cioè che le funzioni amministrative da sole non sono sufficienti a inquadrare la partecipazione al lavoro aziendale, escludendo così il socio amministratore che svolga solo funzioni amministrative dall’obbligo contributivo di versamento alla gestione commercianti. In virtù di tale Ordinanza della Corte di Cassazione si attendono ora gli opportuni chiarimenti dall’INPS.

Bandi Regione Emilia Romagna lancia un bando per la transizione digitale delle imprese artigiane Regione Emilia Romagna punta sulla trasformazione digitale delle imprese artigiane con un bando ad hoc che aprirà il prossimo 13 aprile dalla dotazione iniziale di 5,5 milioni di euro. Obiettivo dichiarato: favorire la realizzazione di progetti innovativi per introdurre tecnologie digitali in impresa, accrescere l’efficienza dei processi produttivi, ridurre gli impatti ambientali delle produzioni e rafforzare il posizionamento delle piccole e medie imprese all’interno delle catene globali del valore. Il bando si rivolge alle imprese artigiane del settore manifatturiero (in altre parole a quelle della sezione C del Codice ATECO) e alle imprese artigiane che, pur non appartenendo al settore manifatturiero, svolgono la propria attività all’interno di una determinata catena del valore, cui appartengono una o più imprese manifatturiere. Il contributo a fondo perduto è del 40% della spesa ritenuta ammissibile, incrementata di cinque punti percentuali nel caso in cui ricorra una delle priorità previste nel bando. Il contributo complessivo concedibile, anche in presenza dei requisiti per ottenere l’applicazione delle premialità sopra indicate, non potrà comunque superare l’importo massimo di 40.000 euro. Le domande di contributo dovranno essere presentate dalle ore 10:00 del giorno 13 aprile 2021 al-le ore 13:00 del giorno 20 aprile 2021. A partire dalle ore

54 Imprese & Territorio

n° 02 - 2021

10:00 del giorno 8 aprile 2021 l’applicativo Sfinge 2020 sarà aperto e disponibile al fine di consentire la sola compilazione delle domande all’interno del sistema. La Regione ammetterà 250 domande. Il supporto del Digital Innovation Hub Lapam Per verificare l'effettivo impatto dell'investimento sui processi produttivi e sulla propria filiera di appartenenza, Regione Emilia Romagna richiede l'affiancamento e il supporto all'impresa richiedente di un Digital Innovation Hub, di un PID (Punto Impresa Digitale) o di un Competence Center. Lapam, grazie al suo Digital Innovation Hub accreditato al Ministero dello Sviluppo Economico, può sostenere le imprese nella presentazione del progetto, per garantire la piena coerenza della proposta con gli obiettivi del bando.



SUPERBONUS

110%

Ottieni il Superbonus in 3 step 1

2

3

Pre analisi del progetto

Analisi di fattibilità

Assistenza di progetto

Verifichiamo il tuo progetto e controlliamo se può rientrare nell’ambito della detrazione al 110%

Assieme a tecnici qualificati, analizziamo i requisiti oggettivi e soggettivi del tuo progetto

Pensiamo noi alla raccolta e verifica documentale, al monitoraggio scadenze, e al visto di conformità

Fallo con noi trovi tutti i dettagli su:

www.superbonus110lapam.it www.superbonus110lapam.it


Articles inside

Richiesto un intervento contro gli ostacoli alla circolazione al Brennero

2min
page 46

Costo delle materie prime in aumento. Luppi: “Pianificare attentamente le scorte dei prossimi mesi”

1min
page 44

Ripresa dell'export modenese nel quarto trimestre del 2020

1min
pages 42-43

Etichettature alimentari: novità dalla Commissione europea

1min
page 41

Sfalci e potature sono rifiuti speciali?

2min
page 40

Superbonus 110%, regolarità edilizia e accesso agli atti: slalom tra obblighi e burocrazia

3min
pages 38-39

Tipografie: le nostre proposte al governo per rilanciare il settore

2min
page 37

Moda Makers 2021

1min
page 36

Lavoro femminile dopo il lockdown

2min
pages 34-35

Dinamica di fatturato dell’anno 2020 nel settore del benessere

2min
pages 32-33

Nuova normalità, i trend che condizioneranno il futuro

3min
pages 30-31

Marketing, territorio ed è subito Brand Urbanis

3min
pages 28-29

Scatti d’orgoglio. Sei storie di imprese che hanno reagito alla crisi

9min
pages 24-27

“Non bastano più incentivi e disincentivi. Per stare tutti meglio dobbiamo collaborare”

8min
pages 20-23

A Modena e Reggio Emilia aumentano i crimini informatici

2min
page 17

La pandemia colpisce più le donne degli uomini

2min
pages 14-15

Liquidità: un appello congiunto da banche e imprese per estendere moratorie e garanzie

1min
page 13

San Felice: un incontro con il sindaco per parlare di ciclovia del Sole e Superbonus

2min
page 12

Su oltre 5mila imprese: nel 2020 fatturato giù in media del 16,1%

4min
pages 10-11

Bene il metodo del Decreto Sostegni, ma le risorse sono da incrementare

4min
pages 8-9
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.