La Collina Aprile 2014

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La Collina Anno XVIII n째 3 APRILE-MAGGIO 2014

Grottolella alle urne

Periodico di Cultura ed Informazione a cura del Centro Studi La Collina- Grottolella

Un voto per cambiare


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La Collina

Periodico di Cultura ed Informazione a cura del CENTROSTUDILACOLLINA dir. Responsabile p.t. Remo d’Acierno

PUBBLICITA’

Redazione P.zza A. Maglio,19 83010 Grottolella (AV) In Redazione: Mario Carrella, Carmen D’Ambrosio, Vincenzo Spagnuolo,

Collaboratori: Davide Maglio, Annalisa Medugno, Valeria Maglio, Marco Grossi, Pierpaolo Vaselli, Sara Spiniello, Luca Spiniello Fotografie: Alberico Bergamasco, Roberto Masullo Le collaborazioni e le inserzioni sono a titolo gratuito rientrano nella logica del Volontariato del Centro Studi La Collina per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale di Grottolella e delle sue tradizioni.

GROTTOLELLA (AV) Via Taverna del Monaco Loc. S. Bartolomeo telefono 0825671200- 0825670018 - fax 0825670942 responsabile commerciale Spiniello Sergio portat. 3335785379


Volti vecchi e nuovi con qualche incompatibilità ma le scelte vanno fatte

La Collina Pagina 3 L’EDITORIALE di Remo d’Acierno

L’aria del cambiamento si respira e, in un caso specifico, si assapora. Comunque vada questa tornata elettorale c’è un gruppo che è riuscito a produrre nuove energie e professionalità ed un altro che si è affidato, anche, ai soliti personaggi. Questo lo si evince semplicemente scorrendo i nomi delle due liste. Si era partiti dal tentativo di formare un gruppo comune nel quale avrebbe dovuto essere rispettato il motto di fare tutti un passo indietro. Ad oggi ci sono due versioni di questa trattativa rivelatasi inutile ed improduttiva. Ognuno la racconta a suo modo e chi non è stato presente non può fare altro che rimettersi a quanto dichiarato dalle parti. Ma chi ha occhi per vedere e pensiero da sviluppare quando legge i nomi in lizza in questa competizione elettorale non può fare a meno di capire che chi diceva sul serio di voler fare un passo indietro, lo ha fatto. Chi invece lo diceva solo a parole e ci riferiamo soprattutto a Fiore Paolo Nittolo e a Lino Guerriero non lo ha fatto. Ognuno poi è libero di credere a questo o a quello. Noi crediamo in quello che vediamo. Così come non possiamo fare a meno di verificare le idee mutate ed i cambiamenti di Vincenzo Vitale, persona sulla cui intelligenza non ci permettiamo di obiettare nulla. Ma quelli che dovevano essere i giovani per il cambiamento, prima si sono alleati con Ilario Spiniello, poi hanno aderito alla politica (?) di Rino Medugno e quindi sono schierati con la precedente opposizione. Il percorso di Vitale e Tulimiero è stato questo. Ma c’è di più. Vitale e Tulimiero non hanno perso occasione di sostenere che Lino Guerriero aveva più presenza politica di Andreotti e che Paolo Nittolo rappresentava un passato di maggioranza e di opposizione. Così come deve esserci stato un importante ripensamento da parte del vice sindaco, ancora in carica, Rino Medugno, che negli ultimi mesi del suo mandato nella maggioranza ha deciso di schierarsi contro quelli con cui ha condiviso cinque anni di amministrazione tra silenzi ed assenze. C’è però qualcosa di più importante su cui riflettere scorrendo i nomi della lista numero 2. C’è un candidato che ha qualche suo congiunto, anche diretto, che da anni ha un contenzioso con l’Amministrazione comunale di Grottolella. Contenzioso che parte ancora da quando Paolo Nittolo, attuale candidato, era Sindaco di Grottolella. E un altro deve chiarire la sua accusa di abuso edilizio per il quale recentemente il Tar ha annullato un’ordinanza di demolizione, ma per la quale il Comune potrebbe, e sottolineiamo potrebbe, ricorrere con un’opposizione. Non ne vogliamo fare una questione legale, non abbiamo gli strumenti, ma una riflessione sulla morale ce la facciamo eccome. Diversa è invece la posizione di Luciano Conte e dei candidati della lista numero 1. Nessuno ha questioni morali nei confronti dell’Ente che si intende amministrare ed hanno effettivamente attuato il cambiamento, proponendo volti nuovi e con precise professionalità. Luciano Conte, con grande personalità e senza guerriglie, ha preteso ed ottenuto che la precedente nomenclatura politica facesse non solo il passo indietro, ma condividesse una nuova formazione politica. Discorso democratico che è stato ampiamente condiviso da gente come il sindaco Antonio Spiniello e da grandissima parte della maggioranza uscente, da Antonio Tropeano e da Giuseppe Pacifico che hanno scelto di appoggiare, lasciando piena autonomia a nuove idee e a nuove energie. Questa è la nostra riflessione sul futuro panorama politico di Grottolella. Questo numero de La Collina esce senza servizi firmati in quanto temporaneamente affidato all’Editore essendo il direttore responsabile candidato alle elezioni amministrative


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GROTTOLELLA SCEGLIE IL FUTURO:LE LISTE IN CAMPO LISTA N° 1 “NOI PER GROTTOLELLA”

LISTA N° 2 “GROTTOLELLA BENE COMUNE”

CANDIDATO A SINDACO

CANDIDATO A SINDACO

LUCIANO CONTE

1) BERGAMASCO Palmira 2) BOLOGNESE Valentino 3) CIMMINO Carlo 4) D’ACIERNO Alfonso 5) DELOS Mario 6) GROSSI Marco 7) MAGLIACANE Luciana 8) PICARIELLO Anna Giacinta 9) SPAGNUOLO Vincenzo 10) SPINIELLO Pietro

VINCENZA BERGAMASCO

1) GUERRIERO Lino 2) MACCHIA Carmela 3) MEDUGNO Rino Cristofaro 4) NITTOLO Fiore Paolo 5) RIDENTE Italo 6) SPINIELLO Francesca 7) TROPEANO Antonella 8) TROPEANO Giacomo 9) TULIMIERO Giuseppe 10) VITALE Vincenzo

SI VOTA COSI’

Sulla scheda è già stampato il nome del candidato Sindaco, con accanto a ciascun candidato il contrassegno della lista che lo appoggia. Il voto per il Sindaco e quello per il Consiglio sono uniti: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia. Nello spazio fissato va scritto il nome del candidato consigliere. Non è possibile il voto disgiunto. Risulta eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi. Si vota solo nella giornata di Domenica 25 maggio. E' possibile esprimere una sola preferenza, scrivendo il nome e cognome, o soltanto il cognome del candidato a Consigliere comunale, a fianco della lista prescelta, alla quale i candidati votati devono appartenere.


Appartenere alla massa è possedere la parola La Collina Pagina 6

La politica, secondo la Dottrina Sociale della Chiesa, è una delle forme più alte della carità

Le persone sono quelle che sono non quelle che vogliono apparire di Don Giuseppe Morante Cittadino illustre di Grottolella 2013

Tutti sanno che sono attaccato alle mie radici e, quando posso, ritorno spesso in paese per alimentarmi ai valori - quelli antichi e sempre nuovi - della mia terra natale. Anche oggi si parla di valori… ma quali? Ultimamente ho trovato in paese un clima diffuso di malumore silenzioso. L’ho avvertito come clima che si respira nel rapporto con le persone proprio domenica scorsa. Riflettendoci a posteriori, ho pensato che eravamo a 15 giorni dalle elezioni e, informandomi, mi è stato riferito di una presenza di due liste in concorrenza alle prossime elezioni amministrative. Preciso che non mi interessano i “pettegolezzi” paesani, perché da qualche decennio ho verificato una certa “concorrenza” in qualsiasi iniziativa locale. E la concorrenza mi sta bene, perché è uno stimolo che ti fa pensare, che ti mette a confronto, che ti costringe a vedere le ragioni dell’altro. Ma purtroppo non credo di essere un cattivo lettore della re-

altà sociale e politica pae- cato almeno fino a 45 anni. sana nel nostro caso, la È stato per me una buona “concorrenza” spesso si scuola di vita. Si impara traduce in conflitto tra per- che si può vincere solasone; in contrasto tra mente mettendosi insieme. gruppi; in divisione anche Si può avere successo sotra membri della stessa fa- lamente se si corre tutti verso lo stesso traguardo. miglia. In tanti miei interventi, sia E così in politica; si vince in pubblico che nella co- se gli interessi di tutti sono munità parrocchiale, ho equamente tutelati. Solo sempre messo in guardia così si può costruire il ful’ascoltatore da questo turo, nell’interesse di tutti e non solo di strano modo di “vedere l’al- In politica; si pochi. Ho sempre cretro”, quasi che chi mi ostacola vince se gli in- duto che una pero n a sia un ne-mico teressi di tutti s da annientare. sono equa- “socialmente imSembra molto mente tutelati. pegnata” tenga in conto l’opinione carente la cultura del dialogo Solo così si degli altri. L’ho e la civiltà del può costruire verificato anche confronto. Do- il futuro, nel- nel mio lavoro di educatore (come menica scorsa (qualcuno me l’interesse di salesiano) e di lo ha fatto no- tutti e non pastore (come tare dopo la solo di pochi. prete). La saccenteria non porta da messa in parnessuna parte. rocchia alle ore 11,00) una persona mi ha Ma ho verificato spesso detto: “in vista delle ele- che in paese si trama nelzioni i candidati si fanno l’ombra, senza avere il covedere in Chiesa”. Altra raggio di mettere alla luce faccia della concorrenza! le proprie idee e serenaNon accetto l’ipocrisia e mente confrontarsi. La ranon mi interessa l’apparire. gione (o la verità) non è La persona è quella che è e proprietà di qualcuno, ma non quella che vuole appa- appannaggio di tutti, come rire. Da ragazzo mi pia- conquista nella traspaceva giocare a calcio, uno renza. Mi diletto - per il sport di squadra che ho mio lavoro intellettuale - di coltivato da amatore di fare spesso delle ricerche uno sport di squadra fino sul web, circa gli interessi a quando le forze non me di cui mi occupo volta per lo hanno più permesso; ma volta. L’ho fatto anche posso dire che l’ho prati- questa volta in vista delle


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elezioni prossime. La parola che accumula una percentuale altissima di presenza in tutte le campagne elettorali dei tanti comuni italiani (liste civiche, gruppi politici…) è “bene comune”. Chi non può essere d’accordo su questa comune volontà di essere protesi a difendere questo valore? Il problema però è un altro: in una realtà plurale qual è la società attuale “bene comune” non significa per tutti la stessa cosa. Anzi a volte viene perseguito con prospettive esattamente contrarie: private e personali, di favore per alcuni, di potere per le lobby, di strumentalizzazione dei partiti… e della stessa politica in generale. Secondo gli antichi e sempre attuali sapienti (ad esempio Aristotele nell’antichità e papa Francesco oggi) la politica è una cosa seria. Così si esprime Papa Francesco: “Un buon cristiano si immischia in politica, offrendo il meglio di sé, perché il governante

possa governare… Nessuno di noi può dire: Ma io non c’entro in questo, loro governano! No, no, io sono responsabile del loro governo e devo fare il meglio perché loro governino bene e devo fare il meglio partecipando nella politica come io posso. La politica, secondo la Dottrina Sociale della Chiesa, è una delle forme più alte della carità, perché è servire il bene comune. Io non posso lavarmi le mani, eh? Tutti dobbiamo dare qualcosa!”. Se questo è vero per il credente e per l’uomo comune di buon senso, il “bene comune” deve essere di un “bene” per tutti i cittadini, che non devono sentirsi imprigionati nel votare una persona piuttosto che un’altra, che non corrisponda al suo ideale di vita per tutti. E se la politica è vista anche come “potere”, allora deve diventare il potere di mettersi a disposizione della comunità locale. Allora il potere in politica - ma dovrebbe essere anche nella vita - si

trasforma in “servizio”. Se la politica (e chi la impersona) non è tradotta in “servizio per il bene comune”, allora diventa deforme. Non conosco “il programma” delle due liste in competizione in paese. Ma penso che un cammino di avvicinamento alle elezioni comunali del 25 maggio si debba snodare in tre tappe che dovrebbero coniugare temi urgenti oggi, a livello sociale: “generazioni”, “fragilità”, “abitare” (prendo in prestito queste parole da un mio amico vescovo), perché si possa affinare lo sguardo amministrativo nella costruzione di relazioni buone con i cittadini che abitano il territorio. E questa potrebbe essere una controtendenza all’attuale politica (almeno in Italia) quando il “bene comune” è contraddetto dagli scenari di “sfrenata corruzione per gli interessi personali”. La gente, anche in paese, sente distante il dibattito politico, non con-


La Collina Pagina 8 centrato sui problemi reali nirsi di una società è quella che gli spetta, è un compito delle famiglie: lavoro, sa- di pensare che vivere retta- fondamentale che ogni gelute, casa, giovani, scuola, mente sia inutile” (C. Al- nerazione deve nuovamente affrontare” sanità, anziani. Intere aree varo). del territorio italiano aspet- Come va inteso allora il (Benedetto XVI, Lettera enciclica Deus Caritas est, tano dal potere politico “bene comune”? un’attenzione che non c’è, Per una risposta laica si n. 28). non solo nelle aree tradi- confronti la definizione di Come progetta di affronzionalmente segnate da Wikipedia nella rete web. tarlo questa nostra generaproblemi irrisolti (come il La definizione che ne dà la zione? nostro Mezzogiorno) ma Chiesa non è molto di- Ne consegue perciò che anche in quelle provate da versa. Lo definisce così il l’impegno per il “bene corecenti traumi, come allu- Concilio Vaticano II: “l’in- mune” deve diventare uno vioni e terremoti, che re- sieme di quelle condizioni stile di vita caratterizzato stano ai margini della vita sociale che per- da alcune scelte di fondo, mettono, sia alle colletti- da richiedere a chi sia imdell’agenda politica. In Italia c’è chi, consta- vità che ai singoli membri, pegnato o voglia impetando la sproporzione fra di raggiungere la propria gnarsi in politica di dare le energie spese a proporre perfezione più pienamente liberamente ai cittadini la e sostenere iniziative e e più celermente” (GS n. facoltà di scegliere le persone di cui fidarsi. Perché? norme che riguardano 26). pochi e quelle destinate ai Il servizio del “bene co- Perché bisogna:impegnarsi problemi che riguardano mune” implica, dunque, la per l’etica pubblica e la tutti, conclude che siamo responsabilità e l’impegno morale sociale che rende ormai nel tempo in cui la per la realizzazione piena indissociabile l’impegno etico sul di tutti e di legge del più forte ha sop- Si rifletta: al- c i a s c u n o La credibilità piano personale. Perciò piantato la cuni comporta- come conpolitico va rifiutata la forza della menti privati di dizione fon- del legge, la- uomini politici, damentale andrà misurata logica della maschera, sciando libero da pd eollli’ taigci or e. sulla sobrietà che coniughi campo al po- segnati del suo stile di “vizi privati e tente di turno un’impressio- Questo è perché tuteli e nante decadenza p o s s i b i l e vita, sulla gene- p u b b l i c h e confer- solo se il rosità e costanza virtù”. La promuova i etica, propri inte- mano la lonta- “bene co- nell’impegno, credibilità del politico andrà ressi, anche a nanza vistosa mune” non scapito di fra agire politico è la sem- sulla fedeltà ef- m i s u r a t a quelli dei più. e tensione mo- plice risul- fettiva ai valori sulla sobrietà del suo stile tante della proclamati Si rifletta: al- rale di vita, sulla spartizione cuni comporgenerosità e dei beni dit a m e n t i privati di uomini politici, sponibili, ma una meta che costanza nell’impegno, segnati da un’impressio- trascende ciascuno con la sulla fedeltà effettiva ai vanante decadenza etica, sua esigenza morale e pro- lori proclamati; - seguire una massima forconfermano la lontananza prio così ci accomuna. vistosa fra agire politico e Sarebbe anche sbagliata mulata da don Lorenzo tensione morale. Il “bene però l’idea che il “bene co- Milani e dai ragazzi della comune” appare disatteso, mune” sia definito nelle sua scuola di Barbiana: irrilevante: ne deriva una sue forme concrete una “Appartenere alla massa è diffusa sensazione di di- volta per tutte, senza di- possedere la parola”. Il posgusto verso gli scenari scernere il senso che esso litico dovrà essere vicino della politica, che in alcuni assume nella complessità alla gente, ascoltarne i prodiventa tentazione di di- delle situazioni storiche: blemi, farsi voce delle simpegno e di qualunqui- “La costruzione di un giu- istanze di giustizia di chi smo, in altri perfino di sto ordinamento sociale e non ha voce e sostenerle. rivolta. “La tentazione più statale, mediante il quale a Questo significa non essottile che possa impadro- ciascuno venga dato ciò sere al servizio del padrone


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di turno, ma della gente comune (specie i poveri, i senza parola, i socialmente deboli) cui è dovuto ascolto e rispetto; - subordinare sempre, nella dialettica politica, la ricerca delle convergenze possibili per la-vorare insieme al servizio del “bene comune”: corresponsabilità, dialogo e partecipazione vanno anteposti a contrapposizioni preconcette o a logiche ispirate a interessi personali o di gruppo. Il “bene comune” va sempre preferito al proprio guadagno o a quello della propria parte politica; - servire il “bene comune” comporta la pazienza di accettare la gradualità necessaria al conseguimento delle mete: la logica populista del “tutto e subito” ha spesso motivato promesse non mantenute, quando non la violenza e l’insuccesso di cause anche giuste. Perciò chi intende operare per il “bene comune” deve considerare come scopo

del suo servizio il bene di tutti, anche degli avversari politici, che perciò non vanno mai considerati come ne-mici o concorrenti da eliminare, ma come garanzia di confronto critico in vista del discernimento delle vie migliori per giungere alla realizzazione della dignità personale di ciascuno. La scelta politica oggi, perciò, si gioca tra una “deriva egoistica e lesionista” e -

appunto - il “bene comune”. Quel bene che - superando ciascun appetito individuale - libera e unisce tutti. La posta in gioco non è il guadagno di alcuni, ma il futuro che si può costruire insieme. Ci saranno politici pronti a rispondere oggi all’appello per un simile ritorno al primato del “bene comune”? Io ho fiducia, nonostante tutto!


Conte: “ Siamo a disposizione del nostro paese per la nostra gente” La Collina Pagina 10

Parla il candidato a sindaco della lista n°1 “Noi Per Grottolella”

Dott. Luciano Conte, si presenti agli elettori. Sono nato a Grottolella. Per motivi di lavoro dei miei genitori, da piccolo, mi sono trasferito a Napoli, lì ho trascorso la mia adolescenza. Ho avuto la fortuna di iniziare l’attività lavorativa nel capoluogo del mio paese natale dove, ben contento, vivo con la mia famiglia da trentacinque anni. Sono un appassionato di storia, collaboro con un gruppo di lavoro che, come me, ama e rispetta Grottolella. Tra qualche mese pubblicheremo una monografia che farà luce sulle radici del nostro paese e della nostra comunità. Perché ha scelto di candidarsi? È dovere di ogni buon cittadino mettere a disposizione le proprie capacità per il bene del suo paese. Mi è stato chiesto di pormi al vertice del gruppo che si propone alla guida dell’amministrazione nei prossimi cinque anni, consapevole dell’importante responsabilità del ruolo, se fiducia ci sarà da parte della popolazione, sono pronto ad assolverlo nel miglior modo possibile

nella speranza di contribuire alla crescita del nostro paese e di migliorare la vivibilità di tutti i grottolellesi . Come è nato e si è formato il suo gruppo? Gli amministratori che si apprestano a terminare il loro mandato, assecondando il desiderio della maggior parte della popolazione, hanno deciso di farsi da parte, per far spazio a cittadini completamente nuovi alla cosa pubblica, unica eccezione un giovane consigliere uscente che continuerà il suo cammino di esperienza, in modo che, con

altri validi giovani del paese possa garantire il futuro della nostra comunità. Insieme vogliamo partire non perdendo mai la nostra concezione del modo di esercitare la pubblica amministrazione: massima trasparenza e continuo coinvolgimento e apertura alla popolazione. Ci presenti i suoi candidati Sono persone, in massima parte giovani culturalmente preparati, con capacità e grande volontà di impegnarsi, hanno la consapevolezza di dover mettere a disposizione una grossa fetta del loro tempo


al fine di far crescere Grottolella e migliorare la vita della nostra popolazione. Mi danno sicurezza e tanta fiducia di poter portare a termine il compito che ci siamo prefissi: concretizzare nei prossimi cinque anni il nostro programma elettorale. Quali sono i punti salienti del programma della sua lista? Il nostro è un programma particolarmente largo, spazia in tutti i settori che possono contribuire alla crescita del nostro paese. Buona parte si concretizza in due punti salienti con un certo legame tra loro: cercare in tutti i modi di migliorare la vivibilità nel paese, promuovere e tenere sotto costante controllo il territorio. Il territorio è stato da sempre la principale risorsa dei grottolellesi, in passato i nostri antenati lo sfruttavano con la pastorizia e l’agricoltura che costituivano il loro unico sostentamento. Perché, oggi, non pensare ad un rilancio dell’agricoltura con criteri moderni, valutando la specificità del territorio e studiando la cultura adatta a quel terreno; potremo attingere, in questo modo, ai Piani di Sviluppo Rurale, principali fonti di finanziamento per le attività agricole. Avendo cura di valorizzare le tante bellezze naturali e attivandosi a ripristinare le testimonianze storiche si creerà

poi notevole interesse per uno sviluppo turistico, in questo modo potranno nascere e prosperare sul nostro territorio strutture agroturistiche, oggi completamente assenti. Garantendo un costante monitoraggio del territorio, come detto precedentemente, si assicurerebbe una dignitosa vivibilità alla popolazione. Quali sono secondo lei le priorità di Grottolella? La priorità va ai giovani, loro vivono il presente ma devono soprattutto garantire il futuro della nostra comunità. Il grave problema occupazionale che li costringe ad allontanarsi in cerca di lavoro, porta Grottolella verso una forma di invecchiamento della popolazione che aumenta di anno in anno, noi cercheremo in tutti i modi di frenare questo processo. La soluzione del problema occupazionale è purtroppo al di sopra delle nostre possibilità, ma prenderemo in considerazione ogni tipo di finanziamento che possa portare la più che minima possibilità di lavoro. Potenzieremo il servizio informagiovani, cercando di organizzarli in forma associativa e coinvolgendoli direttamente. Qualcuno sostiene che dietro la sua carica ci sia una regia occulta, che cosa risponde? Ritengo sia un sitema naturale di acquisire consensi, mi dispiacerebbe se

La Collina Pagina 11 certe cose fossero dette in malafede o con il semplice scopo di acquisire consensi discretitando l’antagonista politico. Comunque intendo rassicurare tutti sulla completa autonomia decisionale e gestionale del mio gruppo. Questo ritengo sia anche un impegno specifico di chi si pone alla guida di una coalizione. In merito a questo non permetterò a nessuno di interferire nei nostri programmi e nelle nostre scelte future. Anche se saremo aperti a consigli che potranno venire da tutti. Ma agiremo in piena autonomia come si conviene in una normale democrazia. Il suo messaggio definitivo agli elettori Se fiducia ci sarà, il ruolo che mi accingo ad assolvere è di grossa responsabilità. La mia sarà una amministrazione aperta alla popolazione, accetterò ogni consiglio da qualunque parte venga, lo vaglierò attentamente, ma la decisione finale sarà solamente mia e di essa mi saprò assumere tutta la responsabilità. Non ho la presunzione di essere infallibile, se regia ci deve essere io l’accetterò, ma questa sarà nelle mani di tutta la popolazione di Grottolella, loro saranno la mia guida e con tutto il cuore spero di portarli nei prossimi cinque anni verso un futuro migliore.


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Bergamasco : “Fiera di essere la prima donna candidata a Sindaco di Grottolella”

Parla il candidato a sindaco della lista n°2 “Grottolella bene comune”

Perché ha scelto di candidarsi? Ritenendo che Grottolella meriti più attenzione , ho sentito di aderire al progetto comune di rinnovamento del nostro paese, da condividere e sviluppare insieme a chi ha dimostrato di volere il bene di Grottolella . Quindi, la gravità della situazione del nostro paese e la mia esperienza di vita mi hanno spinto a mettermi al servizio della comunità come candidato a sindaco Mi riempie d’orgoglio essere la prima “donna” chiamata a guidare il mio paese, già di per sé è un rinnovamento che segna per la prima volta la discontinuità con un passato, che ha visto sempre la scelta del candidato a Sindaco “uomo”. Come è nato e si è formato il suo gruppo? Tutti noi ci siamo avvicinati perché avendo a cuore le sorti di Grottolella abbiamo manifestato la volontà di impegnarci per affrontare e superare le difficoltà che imperversano nella nostra comunità , per fare di Grottolella un paese più moderno, più sostenibile e attento all’ambiente ai bisogni dei più deboli e delle giovani famiglie. Il nostro gruppo è composto da donne e uomini, da volti nuovi e da candidati con esperienza tutti però con un unico obiettivo: "Essere disponibili e utili sempre nella comunità ed avere come riferimento il BENE COMUNE". Con il nostro progetto proponiamo un paese diverso. Un paese amministrato con tra-

sparenza, legalità ed efficienza, sostenuta e controllata dalla partecipazione dei cittadini; un paese che potenzia i servizi sociali; un paese che aiuta i più deboli, un paese, insomma dove varrà la pena vivere. La nostra coalizione è nata non per essere contro qualcuno ma a favore di Grottolella e di tutti i cittadini, per amministrare in modo attento, oculato ed equo tutte le problematiche della nostra piccola comunità. La squadra di “Grottolella Bene Comune” ha tutti questi requisiti. Abbiamo una grande ricchezza da donarvi: La libertà di un autogoverno, cioè la possibilità di gestire questo nostro Comune perseguendo il bene della nostra terra e della nostra gente. Siamo persone che viviamo il quotidiano a Grottolella, che portiamo a scuola i nostri figli, che vorremmo far crescere a Grottolella anche i figli dei nostri figli. Siamo una squadra! Non siamo infatti undici persone che si sono ritrovate unite per caso, no! Il nostro è un gruppo affiatato, un gruppo convinto che solo facendo unione e squadra, che solo contando sempre sull’ coinvolgimento e la collaborazione dei cittadini di chi vive e partecipa alla vita del Paese quotidianamente si può avere il cambiamento per Grottolella. Ci presenti i suoi candidati Lino Guerriero: ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto e del vissuto politico e sociale

di Lino Guerriero ne siete ormai a conoscenza. In ogni comunità è necessario che ognuno metta a disposizione degli altri la propria esperienza Carmela Macchia: giovane mamma, ricca di tante esperienze. E’ legata profondamente al territorio irpino tanto da farne oggetto per la sua tesi di laurea, recentemente e brillantemente conseguita. Il suo impegno per una rivoluzione dolce per unire e migliorare il nostro paese e per riscoprire finalmente la vera politica attraverso la passione per il territorio e per i suoi abitanti avendo un futuro ben chiaro. Rino Medugno: da sempre disponibile, vive attivamente il paese coinvolgendo i cittadini . Amministratore uscente, in questa tornata elettorale ha scelto di aderire al progetto di Enza e degli altri amici e di scendere al loro fianco. Nittolo Paolo: docente, agronomo, già sindaco del nostro comune si è sempre distino per la correttezza . Anche negli ultimi 5 anni, ricoprendo il ruolo


di capogruppo in consiglio comunale, insieme agli altri amici consiglieri di minoranza, ha improntato il proprio operato politico alla correttezza e alla lealtà. Ridente Italo: ingegnere, ha insegnato per diversi anni presso l’Istituto per geometra di Avellino. E’ il meno giovane del gruppo, la sua esperienza di docente a contatto con i giovani lo porta ad essere anche il nostro punto di riferimento. Abita a Pozzo del Sale dove ha dato sempre concreti e fattivi contributi alla comunità della frazione. Francesca Spiniello studentessa: ha frequentato la locale scuola e ora è laureanda in scienze della comunicazione. Già alunna del Liceo Colletta, ha fatto parte dell’esecutivo provinciale del movimento studentesco, crede fermamente nella possibilità di un cambiamento della nostra società che parti dalle piccole cose, dalle piccole realtà come un piccolo paese come il nostro. Il futuro è dei giovani e ritiene che Grottolella debba offrire il giusto potenziale ai giovani. Antonella Tropeano una ragazza che fa della sua stessa vita un’arma di forza tanto da essere di esempio per la rinascita sociale del nostro paese. Un punto di vista diverso e alternativo per comprendere i bisogni di tutti i cittadini. Giacomo Tropeano: libero professionista ed imprenditore, ha sempre partecipato attivamente alla vita di Grottolella, ha già avuto esperienza in campo politico, sempre aperto al confronto intende aiutare i ragazzi nel loro percorso. Giuseppe Tulimiero : giovane professionista, fisioterapista è la testimonianza di come i gio-

vani possono realizzarsi, anche in questo momento di difficoltà , se messi nelle condizioni di avere a disposizione le competenze e le corrette informazioni. Vincenzo Vitale : laureando in fisica. Giovane dinamico e determinato, da sempre impegnato nella vita sociale grottolellese, crede fortemente in un bisogno di discontinuità con la politica degli ultimi 35 anni. Quali sono i punti salienti del programma della sua lista? Il nostro programma elettorale, reale e condiviso con la popolazione che ha avuto un ampio consenso di medio e lungo termine e finalizzato allo sviluppo del paese, si fonda su suggerimenti avuti dalla popolazione soprattutto nella fase preparatoria che ha visto coinvolti numerosi cittadini, mira a precisi obiettivi finalizzati allo sviluppo e crescita del paese: - Un ‘amministrazione compartecipata: immaginiamo una comunità in cui ogni persona mette al servizio degli altri la propria esperienza e le proprie capacità. -Una maggiore e migliore vivibilità del paese, con attenzione verso le periferie, alcune ancora oggi 2014 sprovviste di rete fognaria, e le frazioni che versano in uno stato totale di abbandono. Valorizzare e rendere fruibili le strutture pubbliche presenti sul territorio. Incentivare la gestione dei servizi associati tra i comuni e favorire l’unione dei Comuni limitrofi. Dare concreti sostegni e servizi alle famiglie. c)Sviluppo e valorizzazione del territorio con attenzione al Centro storico, al paesaggio, alle risorse turistiche e produttive. Quali sono secondo lei le prio-

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rità di Grottolella? Una amministrazione cosciente deve coinvolgere obbligatoriamente le nuove generazioni avviando processi di realizzazione e promuovendo opportunità lavorative, non promesse, ma realizzabili concretamente attraverso l’utilizzo di leggi e finanziamenti regionali, nazionali e comunitari per la creazione di cooperative sociali di giovani a cui affidare in gestione i diversi servizi comunali e per la promozione di Cooperative agricole. Importante è creare una rete di in formazione a cui possano fare riferimento non solo i giovani e chi è in cerca di lavoro ma anche le aziende e i commercianti del paese Qualcuno sostiene alcuni dei candidati del suo gruppo abbiano pendenze giudiziarie con il Comune di Grottolella, che cosa risponde? A me non risulta nel modo più assoluto alcuna circostanza del genere. Il suo messaggio definitivo agli elettori Per me e gli altri amici non esiste un messaggio definitivo, ma la ricerca continua del confronto con i nostri concittadini per accogliere i suggerimenti che vorranno darci. Nessuno ci ha obbligato a candidarci, se lo abbiamo deciso è per stare a servizio dei cittadini per il Bene Comune Grottolella. Ci conoscete per i nostri impegni finora assunti e assolti , e il cittadino che condivide il nostro progetto potrà decidere in piena autonomia di darci il suo consenso. Un appello soprattutto ai giovani: i posti di lavoro non si danno ma si creano con lo sviluppo. Uno slogan : Forti come il castagno aperti al confronto come un girotondo.


Antonio Spiniello : “Resterò sempre al fianco della mia gente” La Collina Pagina 14

Dopo trenta anni da Ammnistratore oggi ritorna cittadino “normale”

Appare disteso, a tratti anche rinfrancato, ma Antonio Spiniello trattiene a stento le sue emozioni. Gli ultimi giorni da sindaco di Grottolella aprono lo spazio a nuove riflessioni, come chi vuole ancora guardare avanti. “Non sarò più il Sindaco di Grottolella – dice guardando dalla veranda di casa sua il panorama del centro storico – ma non abbandonerò mai il mio paese e la mia gente. Se potrò fare qualcosa, essere utile anche senza la fascia tricolore, lo farò sempre. Con la mia posizione di dirigente di Ente pubblico, con il mio impegno in un partito politico ed anche con le mie conoscenze personali resterò sempre al fianco della mia gente”. Sindaco dopo 34 anni ha deciso di non ricandidarsi, ci spiega come è maturata questa decisione? Dopo 34 anni di impegno amministrativo condotto sempre ai vertici , ho ritenuto opportuno lasciare spazio ai giovani contribuendo, insieme ad altri amici ,alla proposizione di un nuovo gruppo di amministratori composto per lo più da giovani laureati ed impegnati nelle professioni e nell’associazionismo . Cosa vuole evidenziare dei programmi e delle opere realizzate a vantaggio della collettività? Innanzitutto il rifacimento del

centro storico urbanisticamente distrutto dal terremoto completamente finanziato con fondi europei alla fine degli anni novanta ed all’inizio del duemila . La realizzazione del serbatoio pensile di Taverna del Monaco, con il quale si è risolto un problema annoso e di grande civilta’ che serve il quaranta per cento del territorio comunale, la metanizzazione del territorio comunale con l’eliminazione ,dai giardini delle abitazioni, dei bomboloni antiestetici e pericolosi. Il completamento della ricostruzione post-sisma 1980 con la quale si è ridata l’abitazione a tantissimi cittadini toccati da quell’evento tragico. Con il ripristino definitivo dell’edificio scolastico del Polesino oggi fruibile anche ai disabili. Nell’ultimo quinquennio siamo riisciti a definire il completamento del palazzetto dello sport con la consegna, proprio in questi giorni dopo lo sblocco del Patto di Stabilità regionale, dei lavori per 200.000 euro ,

all’impresa appaltatrice; il ripristino del campo di calcio, grazie al finanziamento ottenuto nel novembre 2009 per 700mila euro, a cui manca solo la semina del prato sul rettangolo di gioco per l’inaugurazione. Gli affidamenti a società private, prima nel 2001 e, successivamente quest’anno, della Casa di riposo per gli anziani hanno prodotto indispensabili introiti per il bilancio comunale ed evidenti ricadute occupazionali sul territorio. In questi giorni l’ufficio tecnico comunale ha in fase di predisposizione i bandi di gara per l’affidamento dei lavori di costruzione dei collettori di racolta delle acque meteoriche che riguardano le frazioni Tropeani e Pozzo del Sale e tutto il capoluogo , per l’importo di 2 milioni e cinquantamila euro nonché la sistemazione dell’intera area PIP sulla SS.88 per un’importo di 2,4 milioni di euro che prevede ,tra l’altro, anche la messa in sicurezza e la valorizzazione di tutta l’area circostante il PIP . Infine sono in fase di emissione da parte della Regione Campania i decreti di finanziamento della biblioteca comunale per 130.000 euro (tramite il GAL PARTENIO ) e del rifacimento di Via Umberto I, per l’ importo di1,2 milioni di euro. Non va dimenticata l’eliminazione, dopo circa 30 anni, dal piano regolatore dell’ASI, dell’intera area


industriale nella frazione di Pozzo del Sale che oggi è libera da vincoli e che, nel redigendo PUC, può essere utilizzata e disimpegnata senza alcune limitazioni. A proposito di PUC, a che punto è Grottolella? E’ partita la fase preliminare e dopo diversi incontri è stata redatta e definita la carta idogeologica, quella agricola, la VAS e sono in corso di realizzazione le indagini geologiche specifiche. Dopo di che i tecnici incaricati dovranno solo perimetrre le zonizzazioni. A tal proposito occorre dire che l’Ammnistrazione da me presieduta dal 199 al 2004 è stata l’unica ammnsitrazione che ha redatto ed approvato il Piano Regolatre Comunale ancora oggi in vigore e che ha permesso ai nostri concittadini di realizzare l’abitazione per la propria famiglia”. La piazza di Tropeani e quella di Spinelli sono stati interventi altrettanto importanti e necessari? “E non solo, non bisogna dimenticare il parcheggio al servizio del centro storico che disimpegna e non ingolfa il borgo originario. Anche i parcheggi al servizio del cimitero comunale si sono rivelati utili per evitare pericolosi ingorghi in prossimità delle strade provinciali. Ma la sistemazione della piazza Municipio è stata effettivamente una, lasciatemelo passare, bomboniera. Oggi il municipio è anche arredato grazie a questa importante opera”. Ed in merito alla viabilità rurale? Oggi via Cerreta ha visto completamente sistemato e rifatto il manto stradale, così come via Monte/Cellara è tornata ad essere collegata con il comune di

Montefredane. Non vanno dimenticate le strade di via Bosco della Terra e di via Gradoni e via Curti che ancora oggi, con piccoli interventi di manutenzioni, mantengono intatto il fondo stradale. Infine è in fase di appalto, da parte della Comunità Montana del Partenio del ripristino del movimento franoso in località Neviera che consentirà la riapertura di Via Iscatura verso Capriglia”. Grottolella è tra i duecento comuni italiani che non ha aumentato il regime di tassazioni varie, un bel successo? Siamo riusciti in questi ultimi cinque anni a mantenre il bilancio sano pur non intervenendo nelle tasche della gente, senza incidere su tasse come l’IMU (mantenuta sui valori minimi) sulla TARSU il cui importo è il quintultimo rispetto a tutti i 119 comuni della provincia di Avellino. Anche le tasse cimiteriali, vedi le lampade votive, non hanno subito maggiorazione come hanno invece fatto tutti i comuni limitrofi. Ma soprattutto non è stata toccata l’addizionale comunale sull’IRPEF che va ad incidere direttamente sulle buste paga dei lavoratori. Per i giovani cosa è stato fatto? Le Amministrazioni che ho avuto il privilegio di

La Collina Pagina 15 guidare,l’ultima in particolare, hanno valorizzato l’aggregazione giovanile con la proposizione di progetti per l’importo di circa 100.000 euro finanziati ,tutti, con fondi europei che hanno permesso alle associazioni giovanili (forum ed informagiovani) di valorizzare il loro attivismo con iniziative a vantaggio della comunità. Si tenga presente il grande rilancio di iniziative come il Pasto della Salamandra, anche questo un progetto pilotato e finanziato dall’Amministrazione comunale. Ma il fiore all’occhiello, soprattutto per la parsimonia con cui è stato realizzato, senza attingere a fondi pubblici o comunali, è sicuramente l’iniziativa del Premio Armando Gill, che ha portato Grottolella alla ribalta nazionale sulle reti Rai e Mediaset e sui più importanti quotidiani italiani.La prossima amministrazione gestirà, per altro, il finanziamento che abbiamo ottento dalla Regione Campania, tramite l’iniziativa INFORMAGIOVANI per il progetto Work Esperience e che consentirà a circa sedici giovani di fare esperienze di lavoro retribuite presso aziende esistenti nel nostro comprensorio privilegiando un futuro inserimento nell’organico delle stesse. Un bel progetto ed un bel risultato davvero.In conclusione ,voglio ringraziare tutti gli amministratori che hanno collaborato con me in tutti questi anni , le istituzioni presenti sul territorio ,l’associazionismo e , soprattutto , i cittadini-elettori che con l loro consenso mi hanno permesso di realizzare la mia idea di comunità sperando di non aver deluso, nonostante gli errori che sicuramente ho commesso, le loro aspettative e la loro fiducia.


Palazzetto dello Sport inziati finalmente i lavori La Collina Pagina 16

Nei giorni scorsi l’impresa esecutrice ha messo in sicurezza il cantiere

Rispettati i tempi di inizio lavori ora lo si completi una volta per tutte

Sono finalmente partiti come da programma i lavori dell’ultimo lotto per il completamento del Palazzetto dello sport di Grottol e l l a . L’impresa affidataria di questi lavori ieri ha proceduto alla messa in sicurezza del cantiere con le relative recinzioni ed ha montato il primo tratto di impalcatura. Un segnale che tutti aspettavano a Grottolella considerato che la struttura attende il completamento da oltre venti anni. “E’ l’ultimo atto di una vicenda che ci ha fatto penare – afferma il sindaco

Antonio Spiniello - ma che con grandi sforzi siamo riusciti a sistemare. Gli ultimi lavori riguardano l’adeguamento degli impianti e la definitiva sistemazione degli spalti. Il palazzetto quasi certamente sarà consegnato ad inizio ottobre”. Ma all’inaugurazione Antonio Spiniello non parteciperà come sindaco di Grottolella in quanto non si è ricandidato. “Questo importa poco – aggiunge Spiniello – Resto soddisfatto però di lasciare alla futura amministrazione comunale due strutture

pronte da gestire. Non è solo il palazzetto, ma anche lo stadio a cui manca ormai solo la semina dell’erbetta al terreno di gioco. Resto soddisfatto per aver completato, non senza patemi d’animo, due lavori pubblici tanto attesi. L’ultimo sforzo è andato a buon fine e come si può vedere non è stato fatto per promuovere una nuova campagna elettorale, perché gran parte dell’Amministrazione uscente ha fatto un passo indietro non candidandosi ma aprendo a nuove energie ed a nuove idee”.


Nessun permesso per pergolati strutture e coperture amovibili La Collina Pagina 17

Porticati, pergolati e tende rientrano nell’attività edilizia libera

Lo ha stabilito una sentenza del Consiglio di Stato del marzo scorso

Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) con sentenza n. 1777/2014, si è pronunciato definitivamente sull’appello proposto, accogliendo il ricorso di primo grado in merito all'esclusione dagli abusi edilizi di strutture non ancorate in modo fisso al pavimento. Non c’è bisogno di chiedere quindi, al Comune di riferimento, il permesso di costruire se si vuole realizzare una "struttura di arredo, installata su pareti esterni dell’unità immobiliare di cui è ad esclusivo servizio, costituito da struttura leggera e amovibilie, caratterizzata da elementi in metallo o in legno di esigua sezione, coperta da telo anche retrattile, stuoie in canna o bambù o materiale in pellicola trasparente, priva di opere murarie e di pareti chiuse di qualsiasi genere, costituita da elementi leggeri, assemblati tra loro, tali da rendere possibile la loro rimozione previo smontaggio e non demolizione". Per i giudici amministrativi

la tenda-pergolato in esame "non configura né un aumento del volume e della superficie coperta, né la creazione o modificazione di un organismo edilizio, né l’alterazione del prospetto o

orizzontale (addirittura retraibile a mezzo di motore elettrico)." Il Consiglio di Stato ha così precisato che simili strutture sono da "qualificarsi alla stregua di arredo esterno, di

della sagoma dell’edificio cui è connessa, in ragione della sua inidoneità a modificare la destinazione d’uso degli spazi esterni interessati, della sua facile e completa rimuovibilità, dell’assenza di tamponature verticale e della facile rimuovibilità della copertura

riparo e protezione, funzionale alla migliore fruizione temporanea dello spazio esterno all’immobile cui accede, in quanto tale riconducibile agli interventi manutentivi non subordinati ad alcun titolo abilitativo" (art. 6, comma 1, d.P.R. n. 380/2001).


Grottolella e la Castagna fra tradizione e recupero La Collina Pagina 18

I giovani del Forum hanno impiantato 50 nuove giovani piante

Il nuovo castagneto diventerà campo sperimentale contro il “Cinipide”

Un Castagneto per la tradizione e per la sperimentazione. Questo il senso della giornata ecologica promossa dal Forum Giovani di Grottolella in collaborazione con la Pro Loco Crypta Castagnaria e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Grottolella. Cinquanta piante di Castagno sono state sistemate nei giardini pubblici di Via variante in prossimità del Palazzetto dello sport. Madrina d’eccezione per l’iniziativa la professoressa Antonia Maglio, docente di scienze motorie e promotrice di diverse iniziative a favore dell’ambiente. “I giovani del Forum– ha spiegato la professoressa Maglio – con questa iniziativa hanno voluto riportare in vita una coltivazione tradizionale per Grottolella il cui toponimo completo è proprio Grottolella Castagnaria. Ma non solo. Infatti questo castagneto, realizzato su suolo demaniale, diventerà sempre a cura del Forum in collaborazione con il dipartimento delle politiche agricole della Regione Campania, un campo sperimentale per la lotta al cinipide”. Alla manifestazione oltre ai giovani del Forum

con il presidente Davide Maglio, anche il presidente della Pro Loco Modestino Spiniello, l’assessore comu-

nale Giuseppe Magliacane, ed il sindaco di Grottolella Antonio Spiniello, molto soddisfatto per l’iniziativa.


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“A prescindere dalla valenza tradizionale e scientifica – ha fatto notare il primo cittadino di Grottolella – va considerato l’interesse dei giovani per questa zona. Il castagneto abbellirà il parco pubblico del palazzetto dello sport i cui lavori di completamento saranno consegnati nei prossimi giorni. Ed anche qui debbo riconoscere

l’impegno e il continuo interesse dei giovani di Grottolella che tra qualche mese avranno a disposizione finalmente una nuova struttura sportiva. Questi ragazzi non hanno mai mollato l’interesse per una vicenda che effettivamente ha avuto troppi tempi fermi, ma ora finalmente il nuovo palazzetto sarà ultimato e consegnato”.

Le operazioni di impianto sono state curate dal geometra Comunale Antonio Spiniello, assistito da Vincenzo Vaselli e Nicola Spiniello. La progettazione del nuovo castagneto è stata curata dal Perito Agrario Luca Spiniello responsabile del settore nella struttura direttiva del Forum dei Giovani.


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Il Centro studi La Collina ha organizzato l’evento

Primo Maggio di speranza la manifestazione provinciale di CGIL CISL UIL E UGL

Corteo da Piazza Kennedy e convegno nella villa comunale

Anche una delegazione di lavoratori di Grottolella alla manifestazione del Primo maggio scorso ad Avellino. L’organizzazione dell’evento è stata curata dal Centro studi La Collina. Non solo crisi, non solo disoccupazione, non solo cassa integrazione, non solo aziende chiuse, non solo istituzioni assenti. C’è anche la speranza di una rinascita a cui l’Irpinia deve necessariamente credere. La speranza porta il nome della Ema di Morra de Sanctis, azienda specializzata nella produzione di componenti in superleghe ad altissima precisione per motori e turbine destinate al settore dell’aereonautica. Un’eccellenza irpina che dà lavoro a cinquecento dipendenti, ha com-

messe in tutto e non conosce il significato della parola crisi. Celebrare la giornata dei lavoratori parlando dei problemi che attanagliano la provincia ma anche dando il giusto merito a chi sa far quadrare i propri conti. E’ questo il

modo in cui Cgil, Cisl, Uil ed Ugl hanno deciso di onorare il Primo maggio. Denuncia ma anche proposta. La giornata parte da Piazza Kennedy. C’è la banda ad accompagnare il lungo corteo colorato dalle bandiere delle sigle sindacali. In prima linea i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl, Petruzziello, Melchionna, Simeone e Vassiliadis. C’è il sindaco di Avellino Paolo Foti, al suo fianco il vice, Stefano La Verde. Ci sono gli onorevoli Paris e Famiglietti (Pd) e Giordano (Sel), il consigliere regionale del Pd D’Amelio, il segretario provinciale del Prc Tony Della Pia. Poi ci sono i lavoratori. Sono tanti e marciano in silenzio accompagnati dalle note


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dell’Inno dei lavoratori. Il corteo termina in Villa Comunale dove è stato allestito il palco per la tavola rotonda. Tanti i posti a sedere, i sindacati non hanno lasciato nulla al caso. A moderare il dibattito ci ha pensato il direttore de "Il Mattino" Generoso Picone. Il primo saluto è del Vescovo di Avellino, sua Eccellenza Francesco Marino. «Avvertiamo la passione che voi del mondo del lavoro vivete ha detto il Vescovo - ed è per questo che chiedo alle isituzioni di fare di più. Lavoro significa inclusione sociale mentre oggi sono troppi gli esclusi. Per rinascere è importante investire sulla formazione. E’ questo l’insegnamento di Gesù». Di investimenti, intesi come ricerca e formazione ne parla anche l’amministratore delegato di Ema, Otello Natale. «Negli ul-

timi anni abbiamo investito 40 milioni di euro. Soldi spesi per la ricerca, per le innovazioni tecnologiche. E’ questa la ricetta per essere appetibili sul mercato mondiale e per assumere anziché licenziare». Ottima strategia imprenditoriale e porte aperte sul mondo consentono ad Ema di avere 500 dipendenti al proprio servizio e di creare una rete con altre aziende italiane che

prende il nome di Poema. Tutto possibile anche con l’assenza delle istituzioni. «Manca la sinergia con il territorio - dice Natale l’azienda non sempre trova la disponibilità delle istituzioni e si trova spesso a doversi scontrare con la burocrazia. Si dice che la ripresa parta dall’impresa, probabile che sia vero ma a me piace dire che la ripresa parte dall’impresa insieme alle istituzioni».


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Brick Mansions azione nella Detroit del futuro

Sparatorie e botte da orbi ma poco divertimento

Ottantanove minuti tiratissimi dove un solo dialogo in più avrebbe stonato

A Detroit un complesso popolare e dominato dalla malavita viene isolato dal resto della città tramite un muro di cinta e soldati dell'esercito a controllare chi entra e chi esce. Il sindaco dice che è per proteggere gli altri cittadini, in realtà dentro le case di mattoni della zona ribattezzata brick mansions il crimine decuplica e si rafforza. Quando il boss della zona viene in contatto con una valigetta contenente una bomba che inavvertitamente attiva, la polizia manda dentro uno dei suoi uomini sotto copertura, assieme ad un carcerato che conosce l'area, per disinnescarla prima che esploda. Hanno 10 ore di tempo per entrare, menare tutti, inserire i codici ed uscire, peccato che qualcuno ha preso in ostaggio la ragazza di uno dei due.Sono pochissime le variazioni introdotte da Brick mansions rispetto al suo originale Banlieue 13, action urbano che nel 2004 creava un piccolo franchise parigino con al centro David Belle, co-fondatore del parkour (disciplina e movimento), già stuntman e da lì attore di film d'azione. Dieci anni dopo Belle approda in America con il medesimo ruolo accanto a Paul Walker (nell'ultimo ruolo prima di morire), insolita coppia da solito buddy movie con trama prelevata di peso dalla sceneg-

giatura che frulla ogni luogo comune del poliziesco, scritta all'epoca da Luc Besson, implausibile e iperbolica come solo l'autore francese sa concepire (specie quando poi non deve anche girare). Per ogni cretineria e clamoroso buco di questa sceneggiatura che fa realmente acqua da tutte le parti c'è però David Belle, presenza che di nuovo movimenta tutto, per fortuna coadiuvato da Camille Delamarre, regista con passato da montatore che taglia solo quando indispensabile, filma a figura intera e usa pochissimi stunt in modo da non perdere un'evoluzione ed esaltare il dinamismo del suo attore con il massimo della comprensibilità anche nelle sequenze più complesse e i movimenti più imprevedibili (la combinazione dei due dà vita ad una fuga iniziale che non teme il paragone con

quella in parkour che apre Casino royale). Se in Occidente può esistere qualcosa che inscrivibile anche solo vagamente nella medesima categoria dello stupore visivo delle azioni di Jackie Chan, David Belle prova a renderlo realtà e il suo solo agitarsi in questo tentativo vale il prezzo del biglietto. Che il suo personaggio poi sia dotato dell'atteggiamento migliore nei confronti del mondo (per un film del genere) è solo un punto in più in una partita già vinta. B-Movie asciuttissimo che rispetto all'originale si percepisce appartenere ad un'altra epoca dell'action movie, quella successiva alla comparsa sugli schermi di The Raid: Redemption (vero spartiacque come nel 1999 lo fu The Matrix), Brick Mansions segue l'azione con macchina a mano, sembra partecipare ad essa e applica un ritmo completamente diverso rispetto a Banlieue 13. Il risultato è una miniera di divertimento se si ha la grazia e il buon gusto di non pretendere elementi fuori luogo come l'approfondimento delle psicologie o particolari velleità sociopolitiche (tutti i ricchi sono malvagi tutti i poveri sono, in fondo, delle brave persone) da questi 89 minuti tiratissimi nei quali un solo dialogo in più avrebbe stonato.


Notizie e curiosità dai dintorni Le novanta “arzille” primavere di Assunta Covino in Capolupo

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Una vita trascorsa nei doveri di moglie , di mamma e di preziosa consigliera per tanti. Questi in sentisi i primi novanta anni di Assunta Covino in Capolupo. Gli amici ed i parenti di Capriglia Irpina si sono stretti tutti a Montefredane, invasione di zanzare chiesta la disinfestazione immediata "Da alcuni giorni Montefredane è stata invasa dalle zanzare. L'Amministrazione comunale si adoperi per disinfestare le contrade del paese". E' barricarsi in casa e a quanto denuncia il difendersi con spray e gruppo di consiglieri piastrine anti-zanzare. di Impegno per Mon- E' indispensabile, tefredane, Vera Tra- dunque, che l'Ammisente, Antonio Grossi nistrazione comunale e Carmine Troncone. provveda al più pre"L'arrivo delle tempe- sto alla programmarature primaverili - zione e spiegano i consiglieri razionalizzazione comunali - ha portato degli interventi contro ad una spaventosa gli insetti nocivi sul proliferazione di in- territorio comunale, setti che potrebbero evitando di esporre i mettere a serio rischio cittadini a seri rischi la salubrità della co- per la salute e la comunità. Nelle ore se- munità all'abbanrali, infatti, la dono", concludono i massiccia presenza di consiglieri di opposiquesti animali volatili zione. costringe i cittadini a

a cura di Italo Cafasso

Zia Assunta che ha briele. Felicemente spento la sua 90° partecipi i nipoti candelina tra i suoi Silvia, Anna Astre figli: il prof. sunta, Mario, GaCarmine Capolupo briella, Roberto e e la consorte Nico- Davide.Alla simpalina, il Gen. Piero tica e sempre gioSaverio Capolupo viale Zia Assunta con la moglie anche gli auguri di Giampaola e la Anna Spiniello ed sig.ra Antonietta il marito Carmine con il marito Ga- De Masi Mettete “mi piace” sui post di facebook altrimenti si rischia la depressione

Roma - A tutti sarà capitato almeno una volta di sentire quella strana ebbrezza quando qualcuno mette "mi piace" ad un proprio contenuto, ma se questo semplice gesto tarda a venire potrebbe addirittura causare la depress i o n e . Secondo una nuova ricerca condotta dall’Università di Queensland infatti, essere poco popolari sul social in blu - con pochi com-

menti e altrettanti 'like' sotto foto e status - potrebbe minare a tal punto l'autostima a spingere verso la depressione alcuni utenti più sensibili. Non è la prima volta in cui vengono rivolte queste accuse a Facebook, ma come sempre l'invito è quello di prendere il mondo virtuale per quello che è, cioè non la realtà vera, quella di tutti i giorni.


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