Imprenditori 194

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PARMA
Per comprendere l’evoluzione dell’uomo moderno dobbiamo anzitutto chiarire che il gene non è l’unica base delle nostre idee sull’evoluzione.
Sono un darwiniano entusiasta, ma credo che il darwinismo sia una teoria troppo grande per essere confinata nel ristretto contesto del gene.
(Richard Dawkins)

Il contesto è importante

Ci sono giorni che mi sento come nel 2008. “E come è possibile?!” direte voi. Nel 2008 non c’erano Instagram, TikTok e i content creator; la lead generation non la chiamavamo così; i progetti di comunicazione erano integrati, non omnichannel; tantissimi siti web si aprivano ancora con animazioni in Flash. Non c’era l’intelligenza artificiale, se non nei romanzi distopici o in qualche laboratorio di ricerca. Nel 2008 anche io avevo molti più capelli. Non è vero, d’accordo, ma lasciatemelo sognare.

Quello che invece è vero è che ci sono giorni in cui i titoli di giornale sulla recessione, le statistiche sull’andamento dell’economia e i tanti discorsi che ascolto mi riportano a quel clima del 2008: la krisis (parola che, ricordiamolo anche questa volta, nella sua etimologia greca significa “scelta”, “decisione”).

Tra questi discorsi, quelli più illuminati sono ricchi di domande e scenari su come affrontare questo momento sto-

rico, perché quello che hanno senza dubbio imparato molti imprenditori che hanno già superato una crisi, è come affrontarla.

E non ci sono soluzioni universali pronte all’uso. Il contesto è importante.

Perciò, di fronte ai dubbi, anche noi stiamo facendo quello che facciamo sempre. Leggiamo, ci confrontiamo, facciamo domande e ascoltiamo.

Proprio così è nato anche questo numero di Imprenditori che vuole essere una specie di state of the art della nostra evoluzione sui fronti che più ci sono vicini.

Storie, dati e informazioni che ci auguriamo possano essere spunti di riflessione.

Utili anche solo come distrazione di qualche istante dalle scelte, difficili, che continueremo a fare. In attesa di vivere il prossimo step evolutivo.

Buona lettura

IM PERFETTI

HANNO CONTRIBUITO A QUESTO NUMERO DI IMPRENDITORI

VALENTINA RAINIERI

Ha lasciato a Itaca la passione per l’incisione, scegliendo di esplorare grafica digitale, web design, teatro e scautismo. Sa che un giorno tornerà a casa.

ALESSANDRA ALEOTTI

Nata e cresciuta nelle agenzie di comunicazione. Di giorno impagina la rivista, di notte legge e vive vite parallele attraverso i personaggi dei libri. Hobby principale: spiegare ai figli, della generazione Z, che il mondo reale è decisamente meglio di TikTok.

VE

ENRICO FINOCCHIARO

Tuttologo per necessità, lo è ormai anche di indole. Vive di troppe passioni per condurre un’esistenza tranquilla.

GAGIULIA PELLEGRINI

Appassionata di comunicazione e musica, si definisce reggiana d’importazione. Ama creare in cucina ma non sempre trova il tempo per fare tutto.

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12 IM PEGNI

DOSSIER

2025, ODISSEA NELL’ALGORITMO

Da Alexa a Chat Gpt, l’Intelligenza Artificiale è ormai una realtà di massa che abita dentro le nostre case. Eppure è solo la punta dell’iceberg di una tecnologia consolidata e in rapida evoluzione, che sta trasformando profondamente il modo in cui le aziende operano e gli individui vivono.

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INTERVISTE IL FUTURO

DESIDERABILE

Intervista a Cristina Pozzi

Co-Founder e Ceo di Edulia

IMPULSI

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Tecnologia o tragedia?

Viviamo nel futuro, eppure ci troviamo a fronteggiare ogni giorno imbarazzi tecnologici che sembrano in effetti un po’ paradossali.

L’evoluzione ci ha promesso un mondo più efficiente e senza frizioni, ma non ci ha avvertiti che, lungo la strada, avremmo inciampato in un mare di gaffe digitali. Siamo nell’era dell’intelligenza artificiale, e le nostre capacità di adattarci come specie sembrano rallentate. Dove sta il nostro progresso?

Partiamo da una competenza tutto sommato basica: le videocall. Ricordate i primi collegamenti? La maggior parte di noi - ammettiamolo - entrava in chiamata come sarebbe entrata in un reality show senza copione. “Mi sentite?!”, “Mi vedete?!?”: mantra ripetuti a oltranza con il sorriso imbarazzato di chi sa che la sua connessione è un disastro. Per non parlare di chi si ancora dimentica di disattivare il microfono, condividendo quindi con chiunque ogni respiro o rumore molesto.

Poi sono arrivate le auto elettriche. Quanti di noi hanno fatto la fila alla stazione di ricarica, guardando la colonnina con lo stesso sguardo di chi sta cercando di decifrare un antico geroglifico? Un imbarazzo totale mentre cerchiamo di capire se siamo riusciti a connettere correttamente il cavo, lo stesso smarrimento che avremmo nel cercare di far partire una navetta spaziale. Per non parlare della tensione crescente quando vediamo che la carica è solo al 30% e sappiamo che il prossimo punto di ricarica è a 50 km. Un’evoluzione che, più che liberare il traffico, sembra aver aggiunto ansia, con buona pace di guru e life coach che ci insegnano ad abbassare i livelli di cortisolo.

Ultimo, ma solo in ordine di apparizione, il mostro sacro dell’intelligenza artificiale. Ci siamo vantati per anni di essere superiori alle macchine, eppure ci ritroviamo a chiacchierare con Siri o Alexa stupiti e divertiti dalle loro risposte. Ma la vera tragedia si manifesta quando l’intelligenza artificiale scrive email che sembrano più incisive delle nostre, lasciandoci a chiederci: “Ma io che ci sto a fare, allora?”.

L’evoluzione ci ha regalato una serie di gaffe tecnologiche che non ci fanno sentire poi molto sapiens. Quale sia il prossimo step chiedetelo a ChatGPT.

2025, ODISSEA NELL’ALGORITMO

Da Alexa a Chat Gpt, l’Intelligenza Artificiale è ormai una realtà di massa che abita dentro le nostre case. Eppure è la punta dell’iceberg di una tecnologia consolidata e in rapida evoluzione, che sta trasformando profondamente il modo in cui le aziende operano e gli individui vivono. Dalla gestione dei dati alla creazione di modelli predittivi, fino all’automazione di attività tradizionalmente svolte dagli esseri umani, l’IA sta diventando una risorsa sempre più indispensabile in molti settori. Tuttavia, mentre il suo potenziale di miglioramento è evidente, crescono le preoccupazioni riguardo ai rischi etici e sociali legati alla sua diffusione. In questo articolo esamineremo lo stato attuale dell’IA, le sue prospettive future e le implicazioni per l’umanità, con uno sguardo agli aspetti positivi e alle sfide che attendono imprese e lavoratori.

La diffusione oggi

Nel corso degli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale ha compiuto enormi passi avanti, grazie all’evoluzione delle tecnologie di machine learning, deep learning e reti neurali. Oggi, l’IA è impiegata in una vasta gamma di applicazioni, dai sistemi di raccomandazione online, come quelli utilizzati da Amazon e Netflix solo per citarne due popolarissimi, fino alle applicazioni di diagnostica medica e alle automobili a guida autonoma. Secondo uno studio dell’istituto McKinsey, il 56% delle aziende a livello globale ha già implementato soluzioni di intelligenza artificiale, una cifra che è destinata a crescere nei prossimi anni.

Tra i settori che più beneficiano dell’intelligenza artificiale troviamo il comparto manifatturiero, dove l’au-

tomazione dei processi produttivi ha migliorato notevolmente l’efficienza, e quello sanitario, dove gli algoritmi predittivi sono utilizzati per identificare malattie in fase precoce o per personalizzare i trattamenti. Un altro esempio concreto è rappresentato dalla finanza, dove l’IA viene utilizzata per ottimizzare i portafogli di investimento, gestire i rischi e combattere le frodi. Tuttavia, nonostante queste innovazioni, l’intelligenza artificiale è ancora lontana dal raggiungere il pieno potenziale della cosiddetta singolarità, ovvero quel momento ipotetico in cui le macchine supereranno le capacità cognitive degli esseri umani. Come sottolineano alcuni esperti, la strada per arrivare a questo scenario è ancora lunga, e richiede un ulteriore progresso sia nella capacità di ela-

borazione dei dati sia nella comprensione del funzionamento della mente umana.

Sfide etiche e rischi

Accanto ai benefici offerti dall’intelligenza artificiale, emergono preoccupazioni di natura etica che non possono essere ignorate. Il primo grande tema è la trasparenza degli algoritmi e la loro possibile imparzialità. Spesso, i modelli di Ia vengono percepiti come scatole nere, dove le decisioni prese non sono facilmente interpretabili. Questo rappresenta un rischio quando l’IA viene utilizzata in contesti critici, come la giustizia o l’accesso a servizi finanziari. Secondo uno studio dell’Università di Oxford, l’85% degli esperti di etica tecnologica ritiene che sia fondamentale aumentare la tra-

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sparenza degli algoritmi e garantire che non si verifichino discriminazioni involontarie nei dati, portando a decisioni influenzate da bias, ad esempio, algoritmi utilizzati per il reclutamento di personale o per concedere mutui potrebbero favorire certi gruppi demografici, replicando le discriminazioni già presenti nei dati.

Un altro aspetto centrale è il controllo sulle decisioni che le macchine prendono, ovvero il concetto di accountability. A chi spetterà la responsabilità ultima per un errore commesso da un sistema automatizzato? Se un sistema di IA prende una decisione sbagliata o discriminatoria, chi ne risponde? Le aziende che sviluppano l’IA, gli utenti che la implementano o il sistema stesso, che però non può essere responsabile legalmente? Questa domanda diventa cruciale in settori come quello medico o in ambiti come la guida autonoma, dove le decisioni possono avere conseguenze sulla vita umana, ed eventuali vittime chiederanno di

accertare responsabilità e colpe. Il rischio più forte è però forse quello che l’IA venga utilizzata per scopi poco etici, come la sorveglianza di massa o il varo di sistemi basati su armi autonome, facendo sorgere il timore che possa diventare un rischio esistenziale per l’umanità, se non regolamentata adeguatamente. Alcuni esperti, come il filosofo svedese Nick Bostrom dell’Università di Oxford, sostengono che una governance globale sull’uso dell’IA sia necessaria per evitare abusi e garantire che le tecnologie emergenti vengano utilizzate in modo responsabile. Quella di una governance globale è però una sfida nella sfida, perché significa mettere in accordo poli industriali e geopolitici diversi in un periodo di forte tensione globale a cui Cina, Europa e Stati Uniti ovviamente non sono estranei. In questo senso, tuttavia, il Global Digital Compact adottato dagli stati membri delle Nazioni Unite al Summit del Futuro dello scorso settembre rappre-

senta una pietra miliare nella cooperazione globale, stabilendo un ponte tra le divisioni geopolitiche e un punto di partenza per governare una questione estremamente complessa come lo sviluppo e l’uso futuro dell’Intelligenza Artificiale.

Il futuro del lavoro

L’automazione resa possibile dall’Intelligenza Artificiale pone una questione cruciale: come sarà il mondo del lavoro nei prossimi decenni? Secondo uno studio del World Economic Forum, entro il 2025 circa il 85 milioni di posti di lavoro potrebbero essere automatizzati, ma nello stesso periodo potrebbero essere creati 97 milioni di nuovi ruoli, in particolare in settori legati alla gestione e analisi dei dati, all’Intelligenza Artificiale stessa e alle nuove tecnologie digitali. Tuttavia, questa trasformazione non sarà indolore. I lavoratori che svolgono mansioni ripetitive e facilmente automatizzabili, come gli addetti alla catena di montaggio o gli impiegati amministrativi, potrebbero trovarsi in difficoltà a meno di adeguati programmi di riqualificazione professionale. La capacità di adattarsi a un mercato del lavoro sempre più tecnologico sarà fondamentale per restare competitivi, e le aziende dovranno investire in for-

mazione continua per i propri dipendenti.

Nonostante i timori legati alla disoccupazione tecnologica, gli esperti sostengono che l’IA potrebbe anche portare a una riduzione delle ore lavorative, favorendo una migliore qualità della vita. David Autor, professore di economia al Massachussets Institute of Technology, ritiene che l’IA potrebbe liberare gli esseri umani da compiti ripetitivi e stressanti, consentendo loro di concentrarsi su attività creative e a più alto valore aggiunto. Un esempio è il settore dell’arte, dove sta già collaborando con artisti per creare opere innovative, pur senza sostituire l’essere umano nella sua capacità espressiva.

Prospettive e potenziale

Guardando al futuro, le prospettive dell’intelligenza artificiale sono entusiasmanti ma piene di sfide. L’IA potrebbe rivoluzionare settori come la

medicina, accelerando la scoperta di nuovi farmaci o personalizzando i trattamenti basati sul profilo genetico di ogni paziente. Un esempio è l’uso di algoritmi di deep learning nella ricerca sul cancro, dove l’intelligenza artificiale è in grado di analizzare enormi quantità di dati clinici per trovare pattern nascosti e identificare nuove terapie.

Un altro ambito in cui l’IA potrebbe fare la differenza è quello del cambiamento climatico. Alcuni studi suggeriscono che l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare a ottimizzare l’uso delle risorse energetiche, migliorare i modelli predittivi per fenomeni meteorologici estremi e supportare la ricerca di soluzioni sostenibili. Anche la gestione delle città intelligenti, con l’ottimizzazione dei trasporti e la riduzione degli sprechi, potrebbe beneficiare di sistemi di IA avanzati. Nel complesso, l’Intelligenza Artificiale rappresenta uno degli strumenti

più potenti a disposizione dell’umanità per affrontare le sfide globali del futuro. Tuttavia, come sottolineano molti esperti, il suo impatto dipenderà dalle scelte che verranno fatte oggi, sia in termini di regolamentazione che di sviluppo tecnologico. Solo un uso responsabile e inclusivo dell’IA potrà garantire che i benefici superino i rischi, consentendo una società più equa e prospera. Infine c’è anche un altro interrogativo, ancora poco dibattuto, ma che in prospettiva diventerà presto un problema non da poco: l’Intelligenza Artificiale divora energia. Lo sanno bene quei paesi che grazie alla combinazione favorevole tra il loro clima freddo e la loro tassazione favorevole, sono negli anni diventati paradisi per l’approdo di giganti tecnologici che vi hanno stabilito i loro data centre, come ad esempio l’Irlanda. Oggi l’Irlanda consuma il 22,6% dell’energia prodotta per alimentare i computer degli 82 data centre del paese, quattro volte tanto rispetto a otto anni fa. L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha calcolato che una ricerca su Google consuma 0,3 wattora, mentre una su Chat Gpt ne consuma 3: 10 volte tanto. Nel 2024 si è consumato il 2% dell’elettricità del mondo per alimentare i data center del mondo, fra due anni la percentuale salirà al 4%. Forse abbiamo in cima alla lista di problemi già il primo da far risolvere all’Intelligenza Artificiale.

TEN TOP

10 previsioni 2024, si sono avverate?

Fine anno, tempo di previsioni. Che però lasciamo fare ad altri. Noi abbiamo preso in esame 10 previsioni che a inizio di quest’anno giravano negli ambienti finanziari per vedere se si sono avverate.

Nel 2024 una recessione in USA sarà inevitabile.

Nel 2024, l’economia degli Stati Uniti ha evitato una recessione, nonostante i timori che si erano diffusi nei mesi precedenti. Durante l’anno, si è assistito a una crescita economica più robusta del previsto, con il Prodotto Interno Lordo (PIL) che ha continuato a crescere a tassi moderati. Più sofferente, come sappiamo, è stata l’Eurozona e soprattutto la Germania

I risparmi dei consumatori Usa si stanno esaurendo.

A metà del 2024, il tasso di risparmio personale era sceso al 3,4%, molto al di sotto del livello prepandemico, con un aumento della spesa soprattutto per servizi e abitazioni. Nonostante ciò, l’impatto dell’esaurimento dei risparmi non è stato uniforme: famiglie con redditi più alti sono riuscite a mantenere una parte maggiore dei loro risparmi, mentre quelle a basso reddito hanno visto un declino più rapido delle risorse disponibili.

La politica fiscale degli Stati Uniti sta alimentando la crescita.

La politica fiscale degli Stati Uniti nel 2024 ha avuto un impatto misto sulla crescita economica. Nel terzo trimestre del 2024, ha contribuito a un aumento del PIL reale di 0,4 punti percentuali, principalmente grazie alla spesa pubblica a livello federale e locale.

Il governo Usa non sarà in grado di finanziare un debito pubblico così imponente.

Nel 2024, il governo degli Stati Uniti ha continuato a finanziare il suo crescente debito pubblico attraverso una combinazione di emissioni obbligazionarie e entrate fiscali, ma con costi crescenti. Il debito pubblico ha raggiunto livelli record, superando il 120% del Pil.

L’inflazione persistente potrebbe spingere la Fed verso una politica monetaria eccessivamente restrittiva e quindi verso una recessione.

Nel 2024, l’inflazione persistente ha portato la Federal Reserve a mantenere una politica monetaria restrittiva. Sebbene l’inflazione stia rallentando, il rischio di una nuova accelerazione ha spinto la Fed a non ridurre rapidamente i tassi di interesse, contribuendo a condizioni economiche che più avanti potrebbero portare a una recessione.

I mercati del lavoro globali mostrano già i primi segnali di debolezza. Bce, BoE e BoC non tarderanno a seguire le orme della Fed, optando per un taglio dei tassi.

È vero, tutte le banche centrali si sono mosse verso un abbassamento dei tassi nel 2024 e si prevede continueranno nel 2025. Recentemente i vertici della BCE hanno espresso l’intenzione di continuare ad abbassare i tassi già a fine 2024, indipendentemente dalla politica della Fed e da fiammate episodiche dell’inflazione nell’Eurozona.

Gli effetti della politica monetaria sull’economia si faranno presto sentire. Nel complesso, la politica monetaria restrittiva della Fed e della Bce nel 2024 ha avuto l’effetto previsto di rallentare l’economia, ma è stata una misura necessaria per mantenere l’inflazione sotto controllo dopo il forte aumento dei prezzi iniziato nel 2021-2022.

L’escalation delle tensioni geopolitiche porterà alla deriva l’economia globale. È un’affermazione drastica, ma è innegabile che gli effetti negativi della catena continua di tensioni pesino molto. L’instabilità mediorientale ha molto influito sui prezzi energetici, così come le continue tensioni tra Usa e Cina hanno intensificato le interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali. Inoltre l’aumento per le spese militari rischia di impattare sul bilancio di molti stati.

Bisogna estendere il prima possibile la duration del portafoglio.

La duration misura la sensibilità dei titoli a reddito fisso (come le obbligazioni) ai cambiamenti nei tassi di interesse: una maggiore durata comporta una maggiore sensibilità. L’estensione della duration poteva essere vantaggiosa se accompagnata da aspettative di calo dei tassi, ma non era considerata una mossa sicura da tutti nel clima economico del 2024.

Non c’è speranza che il settore del credito e l’azionario possano risollevarsi dalla situazione attuale.

No, invece è plausibile. La ripresa del settore del credito e dell’azionario nel 2025 dipenderà da un allentamento delle tensioni geopolitiche, un miglioramento dell’inflazione di cui ci sono già le tracce e una politica monetaria accomodante come è già stata avviata nel 2024. Stabilità economica e fiducia degli investitori saranno cruciali.

IL FUTURO DESIDERABILE

Intervista a Cristina Pozzi

Lo scorso ottobre a Reggio Emilia si è svolto un convegno per guardare al futuro con un particolare occhio sui possibili sviluppi futuri dell’Intelligenza Artificiale. Nell’evento, organizzato da Unindustria Reggio Emilia e Unione Parmense degli Industriali, tra i vari relatori è stata interpellata anche Cristina Pozzi, Co-Founder e Ceo di Edulia, esperta di innovazione educativa e tecnologica, a cui abbiamo chiesto qualche parere su dubbi e timori più diffusi sull’argomento.

Diamo uno sguardo al futuro. Innanzitutto con quali occhi farlo, e poi, cosa possiamo aspettarci, ma soprattutto cosa possiamo fare attivamente perché sia il migliore futuro possibile?

Desiderare è una spinta naturale verso ciò che riteniamo buono e necessario, un segnale di qualcosa che ci manca nel presente. La parola stessa – “desiderare” – evoca un senso di assenza di stelle, di orientamenti chiari. Al contrario, “considerare” implica uno sguardo attento, un consultare le stelle, gli auspici, per valutare con lucidità le possibilità che si dispiegano davanti a noi. In questa danza tra desiderio e riflessione nasce il concetto di preferenza: scegliere non solo ciò che ci

appare migliore, ma ciò che sentiamo giusto e necessario perseguire. Pensare al futuro è parte integrante della nostra natura umana. Lo facciamo per orientarci, per costruire un ponte tra ciò che siamo oggi e ciò che vogliamo diventare. Per affrontare questa complessità, il “cono dei futuri” ci aiuta a classificare le possibilità: futuri probabili, possibili, plausibili e preferibili. Tra questi, i futuri preferibili non sono solo un’aspirazione: sono il nostro invito ad agire, a trasformare il mondo nella direzione che vogliamo vedere realizzata. Il futuro, però, non si apre da solo: è un mosaico in continuo movimento, fatto di infinite possibilità che nascono dall’innovazione e dall’iniziativa umana. Qui entra in gioco l’azione. Non possiamo limitarci a reagire passivamente a ciò che accade; dobbiamo muoverci in modo strategico, utilizzando strumenti come lo scenario planning e lavorando verso orizzonti di sostenibilità. È attraverso queste scelte proattive che possiamo costruire un futuro più solido e consapevole. Ma desiderare, scegliere e agire non bastano: tutto questo richiede una profonda responsabilità. Trasformare un desiderio in azione significa fare i conti con le implicazioni etiche delle nostre scelte. Non è un lavoro individuale, né un semplice passaggio di testimone: è uno sforzo collettivo, un impegno condiviso per creare un domani che appartenga a tutti e che rispecchi i valori della giustizia e della sostenibilità. In definitiva, consapevolezza e responsabilità sono i pilastri su cui costruire un futuro desiderabile e preferibile. Solo con un impegno etico e collettivo possiamo trasformare i nostri sogni in realtà tangibili, lasciando un’eredità significativa e positiva per le generazioni future.

SHOW ROOM REGGIO EMILIA: Via del Chionso, 16 Reggio Emilia 42122 Tel. 0522.922445 inforeggio@icolors.it

Sede Modena: Via Emilia Est, 1481 - Modena 41122 T. 059.8638304 | info@icolors.it

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Parlando di etica, quali limiti dovremmo porre allo sviluppo dell’intelligenza artificiale? Cosa possiamo temere da uno sviluppo deregolamento dell’IA nel futuro?

È fondamentale considerare come lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale debba essere guidato da principi etici e da una regolamentazione equilibrata. L’IA è una disciplina straordinaria, capace di creare strumenti incredibilmente potenti per analizzare e gestire dati e informazioni. Tuttavia, proprio per questa sua natura, rappresenta una forza che può amplificare enormemente il potere di chi la controlla. Nella storia dell’umanità, le tecnologie dell’informazione hanno sempre giocato un ruolo cruciale nell’esercizio del potere. Oggi più che mai, con l’Intelligenza Artificiale, il rischio è che queste tecnologie vengano usate in modo squilibrato, favorendo pochi a scapito di molti. Uno sviluppo deregolamentato dell’IA potrebbe portare a gravi disuguaglianze, alla manipolazione delle informazioni e persino alla limitazione delle libertà individuali. Per questo motivo, è essenziale sviluppare l’IA in un’ottica di inclusività e di potere condiviso. Dobbiamo garantire che queste tecnologie siano utilizzate per creare futuri desiderabili e preferibili per la collettività, non per rafforzare monopoli o dinamiche di controllo autoritarie. In definitiva, lo sviluppo dell’IA dovrebbe sempre essere orientato al bene comune, al rispetto dei diritti umani e alla costruzione di una società più equa e sostenibile.

Le nuove generazioni avranno l‘IA già al loro fianco nelle loro vite in modo già molto massiccio. In che modo possiamo accompagnarli a comprendere come conviverci senza affidarvicisi ciecamente? E in generale, anche per le generazioni che hanno vissuto solo gli albori dell’Intelligenza Artificiale, quella elementare rispetto a quella di oggi, come possiamo far sì che l’IA riman-

ga parte della nostra mente estesa, ma non diventi la nostra mente? Le nuove generazioni cresceranno in un mondo dove l’IA sarà una presenza costante, integrata in quasi ogni aspetto della loro vita. Questo offre opportunità straordinarie, ma pone anche sfide cruciali. Per accompagnarle in questo percorso, è fondamentale educarle a un rapporto consapevole

e critico con queste tecnologie. Devono essere aiutate a comprendere che l’Intelligenza Artificiale è uno strumento potente, ma non infallibile, e che la responsabilità delle decisioni finali rimane sempre umana.

Un primo passo è promuovere un’alfabetizzazione digitale profonda, che non si limiti all’uso delle tecnologie, ma si spinga a comprendere i principi che le governano, i loro limiti e le loro implicazioni etiche. È necessario insegnare loro a interrogarsi criticamente: “Chi ha progettato questa IA? Con quali obiettivi? Quali pregiudizi o limiti potrebbe avere?” Questo approccio li aiuterà a sviluppare uno spirito analitico, evitando di affidarsi ciecamente all’IA come unica fonte di verità o decisione.

Per le generazioni che hanno vissuto gli albori dell’IA, il compito è diverso ma altrettanto importante. Bisogna creare momenti di apprendimento continuo per permettere loro di aggiornarsi e di non sentirsi escluse dall’uso delle nuove tecnologie. Al

tempo stesso, va ricordato che il loro bagaglio di esperienza e di pensiero critico è un valore fondamentale per mantenere un equilibrio tra innovazione tecnologica e saggezza umana.

In generale, per tutte le generazioni, è essenziale coltivare l’idea che l’IA debba essere parte della nostra “mente estesa”, un supporto alle nostre capacità, ma non un sostituto della nostra intelligenza, creatività ed empatia. Questo significa che dobbiamo sempre mantenere il controllo sulle decisioni cruciali, ricordandoci che l’IA non ha una morale, un’etica o un’intenzione propria: questi aspetti devono provenire da noi. In definitiva, convivere con l’Intelligenza Artificiale richiede di sviluppare un equilibrio consapevole, dove la tecnologia amplifica il nostro potenziale senza mai ridurci a semplici esecutori di ciò che suggerisce.

Si potrà arrivare a una sorta di manifesto dell’etica dell’Intelligenza Artificiale, un po’ come erano state ipotizzate le leggi della robotica da Isaac Asimov?

Sì, è possibile arrivare a un manifesto etico per l’Intelligenza artificiale, ma, a differenza delle leggi della robotica di Asimov, questo deve essere più complesso e adattabile, vista la natura decentralizzata e multiuso dell’IA moderna. Un manifesto dovrebbe basarsi su principi chiave: trasparenza, e quindi decisioni comprensibili; responsabilità, con la conseguente risposta delle conseguenze; inclusività, ossia che porti beneficio per tutti; privacy e protezione dei dati; ed infine sicurezza, per una minimizzazione dei rischi. Questo documento dovrebbe evolversi con il progresso tecnologico ed essere frutto di un processo partecipativo, includendo esperti, filosofi, giuristi e cittadini. Più che un limite, sarebbe una guida per garantire che l’Intelligenza artificiale resti uno strumento giusto e rispettoso dei valori umani e capace di applicarsi, adattandosi, a diversi contesti.

INTERNAZIONALIZZAZIONE:

FINO A 40MILA EURO A FONDO PERDUTO

La Regione Emilia-Romagna ha approvato un nuovo bando per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI. Il bando prevede il supporto a progetti di promozione internazionale, che possono essere realizzati sia da singole aziende che da aggregazioni di piccole e medie imprese, con uno stanziamento di 3,4 milioni di euro. Il bando è aperto a PMI, ATI/ATS e Reti di imprese con almeno una sede operativa in Emilia-Romagna, in vari settori, tra i quali manifatturiero, servizi di informazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche, e costruzioni.

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto, in regime “de minimis” nella misura del 60% (70% per ATI/ATS e Reti), con un investimento minimo di 25.000 € (50.000 € per ATI/ATS e Reti) e per un massimo erogabile di 40.000 € (140.000 € per ATI/ATS e Reti). Le domande potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 13 gennaio 2025 e fino alle ore 16:00 del 13 febbraio 2025

I progetti per essere ammissibili dovranno essere realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 e possono riguardare partecipazione a fiere internazionali, Temporary Export Manager (TEM) o Digital Export Manager (DEM), servizi di analisi, assistenza per attività di promozione e commercializzazione B2B e B2C online, inclusi utilizzo di piattaforme, marketplace e smart payment internazionali, consulenze per la creazione di piani di marketing e comunicazione per i mercati target.

Successo per Open Factory Immergas

L’iniziativa Open Factory, organizzata da Immergas in occasione del suo 60° anniversario, ha registrato un successo superiore alle aspettative. La sede di Lentigione di Brescello ha accolto 100 visitatori provenienti da diverse regioni italiane, raggiungendo il tutto esaurito per i posti disponibili. Durante la mattinata di sabato 23 novembre, i partecipanti hanno potuto esplorare il museo aziendale e i reparti produttivi, immergendosi nella storia e nell’innovazione che caratterizzano l’azienda leader nel settore della climatizzazione e del riscaldamento. «La risposta del pubblico è stata straordinaria,» commenta Ettore Bergamaschi, Direttore Marketing Operativo e Comunicazione di Immergas. «L’interesse mostrato dai visitatori, molti dei quali hanno percorso lunghe distanze per essere qui, conferma quanto sia importante mantenere un dialogo aperto con il territorio e con tutti gli stakeholder. Il successo di questa giornata ci spinge a guardare già al 2025, con l’intenzione di riproporre l’iniziativa e rafforzare ulteriormente il legame tra Immergas e la comunità». L’evento ha permesso ai partecipanti di conoscere da vicino non solo i processi produttivi, ma anche l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità e l’innovazione tecnologica.

Studio Tre celebra i suoi primi 45 anni

Studio Tre, agenzia di traduzioni e interpretariato con sede a Reggio Emilia e uffici anche a Milano, Roma, Treviso, Sondrio e Piacenza, ha recentemente celebrato un traguardo significativo: i suoi primi 45 anni di attività. Fondata nel 1979, Studio Tre ha affrontato e superato le sfide del mercato globale grazie a un costante impegno nell’innovazione e nell’investimento su persone e tecnologie. L’agenzia è diventata un punto di riferimento per l’offerta di servizi linguistici strategici e innovativi, rispondendo alle esigenze di una clientela internazionale e contribuendo alla produzione di contenuti multilingue accessibili a tutti, incluse le persone con disabilità visive e uditive.

Oltre agli obiettivi di mercato Studio Tre, in quanto certificata B Corp dal 2023, persegue anche quello di un impatto positivo sulla società. Nel 2024 Studio Tre ha continuato a promuovere iniziative di empowerment femminile e inclusività. Tra i progetti supportati figurano il Pink Project Rally, per l’inclusione delle donne nel motorsport, e Capitane Coraggiose, che promuove l’accessibilità della vela per le atlete disabili. Inoltre, l’agenzia ha sostenuto realtà locali come il K-Lab di Reggio Emilia, che valorizza la diversità delle persone con disabilità trasformandola in creatività, e ha supportato iniziative internazionali come RTM-Volontari nel Mondo e Rise Against Hunger, per garantire pasti, visite mediche e accesso all’istruzione ai bambini del Madagascar e dell’Africa sub-sahariana.ì

Sostenibilità aziendale: una scelta per il futuro

Nel panorama economico globale, la sostenibilità aziendale non è più una semplice tendenza, ma una necessità strategica. Adottare pratiche sostenibili significa ridurre l’impatto ambientale, creare valore sociale e garantire prosperità per le generazioni future. Le aziende che investono in sostenibilità dimostrano lungimiranza, etica e capacità di innovare, diventando esempi virtuosi per l’intero mercato. Tra queste spicca Isi Plast, guidata dal Ceo Gianluca Melli, che ha fatto della sostenibilità un pilastro della sua strategia. Leader nella produzione di contenitori in plastica per settori come alimentare, chimico e industriale, ISI Plast integra soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale senza sacrificare la qualità, ed i punti cardine dell’impegno sostenibile che l’azienda ha deciso di impostare si basano su diversi fattori, a partire dai materiali riciclati e riciclabili: Isi Plast progetta contenitori pensati per un ciclo di vita circolare, riducendo sprechi e ottimizzando risorse. Grande attenzione viene riservata anche all’efficienza energetica, con l’adozione di tecnologie avanzate consente processi produttivi meno energivori e a basse emissioni. Qualità

e durabilità sono poi da sempre fiori all’occhiello, creazione di prodotti affidabili e longevi per ridurre rifiuti e promuovere un consumo responsabile. Infine ci si affida a collaborazioni responsabili, basate su partnership con fornitori e clienti che condividono la stessa visione etica e sostenibile.

Oltre alle soluzioni industriali, Isi Plast investe nel benessere dei propri

dipendenti e nella comunità, creando un ambiente lavorativo inclusivo e supportando iniziative di responsabilità sociale. Isi Plast rappresenta un esempio tangibile di come l’industria possa essere motore di cambiamento, dimostrando che la sostenibilità non è solo un valore, ma una strategia vincente. Con il suo impegno, l’azienda illumina la strada verso un futuro più verde e responsabile.

L’Azienda nasce nel gennaio del 1970 come ditta individuale per poi passare, nel corso degli anni a società. BERTOLINI LUIGI SRL da 50 anni è il punto di riferimento per la costruzione di carpenteria e la lavorazione dei metalli.

I nostri punti di forza: professionalità, esperienza e qualità per la Costruzione su commessa a disegno di beni rientranti nella carpenteria metallica e meccanica pesante per uso industriale. Progettazione e costruzione di beni ed impianti rientranti nella categoria della carpenteria metallica e meccanica per uso civile (edilizia pubblica e residenziale, edilizia privata, edilizia industriale).

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La qualità della convivenza civile migliora, e segna un progresso della società, nella misura in cui la società riesce a controllare e inibire le esplosioni di ira, secondo Sloterdijk a che punto siamo nel XXI secolo?

MARKETING

Tre idee pratiche per affrontare la recessione attraverso una comunicazione strategica: rassicura il tuo target, focalizza sulla percezione del tuo brand, prova lo smarketing.

DAVIDE CAITI

EDUCAZIONE FINANZIARIA

Negli ultimi anni, l’educazione finanziaria ha assunto un ruolo chiave nel promuovere un rapporto di fiducia tra clienti e consulenti del credito. L’intricata varietà dei prodotti finanziari e la sovrabbondanza di informazioni richiedono un approccio più consapevole.

DIRITTO

Brevi dal mondo del diritto: messaggi WhatsApp, debiti con l’erario, separarsi e autovelox non omologati.

GIULIA DALL’AGLIO

LADY MUTUO

MARKETING

3 idee contro la recessione

Che ruolo hanno le emozioni nella capacità di decidere? La maggior parte delle decisioni che prendiamo non si basa su logica e razionalità, ma è profondamente influenzata dalle emozioni del momento. In tempi di recessione economica, la paura prende spesso il sopravvento, alimentando visioni pessimistiche del futuro e portando a comportamenti conservativi: acquisti rinviati, investimenti bloccati, scelte improntate alla prudenza. Questo meccanismo colpisce ogni aspetto della società e, senza accorgercene, amplifichiamo lo stato di crisi generale anche attraverso le nostre azioni quotidiane. Tuttavia, è possibile invertire questo effetto domino e trasformare la comunicazione in uno strumento di rilancio, alimentando emozioni positive e incoraggiando comportamenti più aperti. Ecco tre idee pratiche per affrontare la recessione attraverso una comunicazione strategica. La prima idea è rassicurare il tuo target. Oggi più che mai i clienti cercano punti di riferimento affidabili in un contesto di grande incertezza. Per questo, è essenziale dedicare tempo all’analisi delle loro esigenze, dei loro bisogni e desideri attuali. La crisi ha cambiato le priorità di tutti e la tua azienda deve mostrarsi pronta a rispondere con empatia e trasparenza. Comunica messaggi positivi, autentici e costanti. Usa i tuoi canali per dimostrare che sei presente e pronto a supportare i tuoi clienti in ogni momento. Non sottovalutare il potere di piccoli gesti: una mail personalizzata, un post che rassicuri o un semplice ringraziamento possono creare un forte legame emotivo. Essere autentici e vicini ai tuoi stakeholder ti permetterà di costruire fiducia e di posizionarti come un punto fermo nel mare agitato della crisi. La seconda idea è focalizzarsi sulla percezione del tuo brand. Come viene visto il tuo marchio? I tuoi valori, punti di forza e le differenze rispetto alla concorrenza sono chiari al pubblico? Se la risposta è no, è il momento di agire. Anche in tempi di crisi, molti brand hanno scelto di rinnovarsi con un restyling dell’identità visi-

va o della comunicazione. Non si tratta di un semplice cambiamento estetico, ma di una strategia per trasmettere resilienza e innovazione. Un logo aggiornato o un messaggio incisivo possono fare la differenza nella percezione del pubblico. Dimostra che il tuo brand è capace di evolversi e rispondere alle sfide del momento. In un contesto competitivo, distinguersi non è un lusso, ma una necessità.

La terza idea è provare lo smarketing, ovvero l’integrazione tra marketing e vendite per creare valore reale per i clienti. Concentrati su contenuti che rispondano ai loro bisogni e siano utili e coinvolgenti. Post, articoli di blog, video, newsletter personalizzate, e-book o webinar: ogni strumento può essere usato per rafforzare la relazione con il pubblico e creare un’immagine positiva del tuo brand. L’obiettivo è mostrare che il tuo brand non è solo un venditore, ma un partner che offre soluzioni concrete e comprende le esigenze dei clienti. Lo smarketing fidelizza i clienti e migliora la percezione del brand, supportando le vendite anche in un periodo complesso. Affrontare una recessione richiede coraggio, empatia e una comunicazione ben studiata. Rassicurare il tuo target, rinnovare la percezione del brand e integrare marketing e vendite con lo smarketing sono strategie vincenti per superare la crisi e uscirne rafforzati. Il modo in cui comunichi oggi influenzerà come i clienti ti vedranno domani. Trasforma questa sfida in un’opportunità per crescere e consolidare la tua posizione sul mercato, dimostrando di essere un partner affidabile e pronto a costruire un futuro migliore.

L’ira delle masse secondo

Sloterdijk

Il Festival della Filosofia ospitato in settembre da Modena ha avuto come mattatore uno dei pensatori più originali degli ultimi decenni.

La produzione di Peter Sloterdjik, che ha compiuto 77 anni, è ampia e complessa. Qui riassumiamo molto brevemente l’essenza del suo pensiero in campo politico e sociale, in Italia divulgato soprattutto attraverso il saggio “Ira e tempo”, tradotto e pubblicato nella nostra lingua per la prima volta nel 2007.

Il suo eclettismo e la tendenza ad invadere campi molteplici del sapere fanno sì che molti non considerino Sloterdijk un filosofo in senso stretto. Certamente si nota in lui forte l’influenza del pensiero di Friedrich Nietzsche, in particolare quello di “Genealogia della morale”. In “Ira e tempo” l’autore tedesco dà un’interpretazione timotica della storia. Si rifà infatti al concetto greco di thymòs, che è la rabbia, l’ira. Nell’antica Grecia solo il guerriero riesce a dare sfogo a quelle forze motrici ed energie interiori, come l’orgoglio, che sono conculcate e represse negli uomini comuni. Le grandi trasformazioni sociali e i sommovimenti della storia sono opera, secondo Sloterdijk, delle ideologie e delle organizzazioni che riescono ad avere il monopolio culturale dell’odio e dell’ira delle masse. Sono stati prima il cristianesimo e poi il comunismo le grandi banche del risentimento. “La vendetta”, scrive Sloterdijk, “diventa l’utopia della vita motivata”. Il cristianesimo la realizza prima con il Dio crudele e spietato dell’Antico Testmamento, poi attraverso il giudizio universale, che rimanda a dopo la morte il momento in cui gli oppressi e gli sconfitti della vita e della società riusciranno ad avere vendetta sui vincenti, ovvero sui ricchi, sui potenti e, in generale, su chi ha trascorso un’esistenza nel lusso e nel piacere. Il comunismo invece realizza l’obiettivo di timotizzare il proletariato, promettendo soddisfazione a chi occupa i gradini più bassi della società attraverso la rivoluzione. Il Terrore Rosso è il suo sbocco inevitabile. I fascismi sarebbero semplicemente varianti della

di Stefano Campani Direttore di Boorea. Svolge ricerche e analisi di carattere economico per la Cgil di Reggio Emilia e altri enti stecampani@gmail.com

timotizzazione che sostituiscono i nemici della razza ai nemici di classe. La fine del ventesimo secolo, con la secolarizzazione della società, e il crollo catastrofico dell’Urss, segna le sconfitte sia del cristianesimo che del comunismo, e registra l’avvento di una società basata sull’eros, cioè sulla soddisfazione di stampo consumistico dei desideri. Le società moderne però non mettono al riparo dagli scoppi di ira, perché, in ogni caso, la maggior parte delle persone continua a vivere esistenze modeste e povere di soddisfazioni. La qualità della convivenza civile migliora, e segna un progresso della società, nella misura in cui la società riesce a controllare e inibire le esplosioni di ira. Ma nel XXI secolo, secondo Sloterdijk, sono in agguato populismi, rischi di degenerazioni autoritarie e azioni violente di formazioni islamiste, che possono diventare serbatoi culturali per nuove grandi esplosioni di ira.

Aequilibrium è un Multi Family Office globale e indipendente, che fornisce soluzioni su misura per la tutela del patrimonio di famiglie ed imprese, fondato da soci con oltre 100 anni di esperienza complessiva in ambito di consulenza patrimoniale, sia sul territorio che a livello internazionale.

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chiave per un rapporto di fiducia tra cliente e consulente del credito

Negli ultimi anni, l’educazione finanziaria ha assunto un ruolo chiave nel promuovere un rapporto di fiducia tra clienti e consulenti del credito. L’intricata varietà dei prodotti finanziari e la sovrabbondanza di informazioni richiedono un approccio più consapevole. Pertanto, il consulente non si limita a offrire soluzioni di finanziamento, ma educa i clienti, instaurando così una fiducia reciproca. Dotare i clienti delle giuste competenze li aiuta a comprendere meglio i termini finanziari, le condizioni e le implicazioni delle scelte che fanno. Questo comprende concetti essenziali come tassi d’interesse, ammortamento del mutuo, gestione del debito e pianificazione finanziaria a lungo termine. Quando i clienti sono ben informati, riescono a valutare le raccomandazioni dei consulenti con maggior precisione, prendendo decisioni più ponderate e riducendo il rischio di incomprensioni.

Per i consulenti del credito, la trasparenza è fondamentale. Quando i clienti afferrano il linguaggio tecnico dei contratti di credito e le dinamiche di mercato, è possibile essere più chiari sui vantaggi e rischi associati ai diversi strumenti di finanziamento. Questo livello di trasparenza è la base per relazioni finanziarie durature.

consulenze personalizzate, ma spiega concetti complessi in modo chiaro e accessibile. Questa comunicazione è cruciale per instaurare fiducia. Il consulente ideale ascolta attentamente, informa sui diversi prodotti disponibili e guida il cliente nella scelta della soluzione più adatta. Questo processo di educazione continua prevede aggiornamenti su cambiamenti di mercato o nuove opportunità rilevanti. Il successo del rapporto tra cliente e consulente si basa su trasparenza, chiarezza e integrità. Un cliente che comprende le opzioni disponibili tende a fidarsi delle raccomandazioni del consulente. Inoltre, un cliente istruito è meglio preparato a evitare errori come il sovraindebitamento o la scelta di prodotti inappropriati.

Nel contesto finanziario, la fiducia è cruciale. Educare i clienti dimostra un reale impegno verso il loro successo finanziario, creando un legame fiduciario dove le necessità e preoccupazioni dei clienti vengono prese seriamente. Questo facilita una comunicazione onesta e aperta, consentendo ai clienti di esprimere le loro esigenze e limitazioni.

I consulenti possono ampliare il loro valore aggiunto integrando strumenti educativi come seminari, workshop e risorse online. Esempi pratici e scenari reali aiutano a chiarire il funzionamento dei prodotti complessi. Clienti istruiti tendono a prendere decisioni più sostenibili, migliorando la loro stabilità finanziaria e rafforzando la loro lealtà verso il consulente.

Un consulente efficace non offre solo

In sintesi, l’educazione finanziaria è cruciale per costruire e mantenere la fiducia tra cliente e consulente del credito. Accesso a informazioni chiare e comprensibili permette ai clienti di navigare meglio nel complesso mondo della finanza. Per i consulenti, mettere a disposizione strumenti educativi rafforza il rapporto con i clienti ed eleva lo standard del servizio offerto. Coltivare questa conoscenza reciproca assicura che le decisioni siano prese in un contesto di fiducia, portando a un successo condiviso.

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Notizie veloci dal mondo del diritto

Messaggi WhatsApp a valore di prova. La giurisprudenza di merito si sta conformando nel considerare in giudizio i mezzi di prova informatici (Giudice di pace di Latina 2399/2021, Tribunale di Milano 6935/2021, Tribunale di Ravenna 231/2017), emettendo decreto ingiuntivo su messaggi WhatsApp attestanti l’esistenza di un credito.

Debiti con l’erario. Il secondo Correttivo al Codice della Crisi di impresa, D.Lgs. n. 136/2024 prevede la possibilità con l’accordo transattivo fiscale (inserito nell’ambito della composizione negoziata della crisi di impresa) di formalizzare un accordo stralcio che non solo rateizza i debiti con l’Agenzia delle Entrate riscossione ma può incidere anche sul loro ammontare. È disciplinato al comma 2 bis dell’art. 23 del Codice della Crisi di impresa.

di Giulia Dall’Aglio, Avvocato specializzato in diritto civile e della famiglia

Onere della prova nell’ambito della separazione. La Corte di Cassazione con l’ordinanza 7.8.2024, n. 22291 ribadisce la propria costante giurisprudenza in materia di onere della prova nell’ambito della separazione, in cui uno dei coniugi chiede venga pronunciato l’addebito. Il coniuge che agisce in tal senso ha l’onere di provare la contrarietà della condotta dell’altro ai doveri discendenti dal matrimonio (come il tradimento) nonché l’efficacia causale nel rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza. Invece, l’altro coniuge per opporvisi, deve allegare la risalenza della crisi rispetto all’infedeltà (o ad altro elemento di crisi) e la conseguente assenza del nesso causale tra la condotta e l’intollerabilità della convivenza. Nella fattispecie in esame con la sentenza i giudici hanno ritenuto provata la rottura dell’unione a causa del tradimento dell’uomo e questi non ha fornito alcun elemento di segno contrario che potesse portare ad una spiegazione alternativa alla ricostruzione dei fatti operata dalla moglie.

Autovelox non omologato. I Tribunali di Torino, Pavia ed Asti, con recenti sen-

tenze, allineandosi alla giurisprudenza formatasi in materia di legittimità delle sanzioni irrogate con rilevamento elettronico della velocità pervengono alla concorde soluzione che, l’apparecchio approvato ma privo di omologazione inficia la validità dell’accertata violazione al codice della strada.

Sulle garanzie dei contratti assicurativi dei professionisti. La garanzia claims made pura fornisce la copertura assicurativa per tutti i sinistri di cui l’assicurato riceva una richiesta di risarcimento durante la validità della polizza, indipendentemente da quando si sia verificato l’evento dannoso. Ebbene, si deve prendere atto dell’orientamento della Corte di Cassazione che ha confermato (con sent. n. 29483 del 15.11.2024) l’orientamento della precedente pronuncia della Cassazione civ. Sez. Unite n. 22437/2018 sulla non vessatorietà della clausola a claims made. Che l’operatività della copertura dipenda dal fatto non dell’assicurato (la denuncia di sinistro è del terzo danneggiato) è condizione propria del contratto di assicurazione contro i danni, cui è riferibile anche l’assicurazione contro la responsabilità civile in quanto volta a coprire danni al patrimonio dell’assicurato.

Hotel: illecite le clausole di parità di prezzo

Con la sentenza resa lo scorso 19.9.2024 nella causa C-264/23, la Corte di Giustizia europea si è pronunciata sulle clausole di parità di prezzo nei contratti tra una importante e famosa piattaforma di prenotazione alberghiera e gli esercizi alberghieri.

La Corte, in particolare, ha stabilito che tali clausole devono essere analizzate secondo le normative sugli accordi anticoncorrenziali, poiché non possono essere qualificate come restrizioni accessorie, in quanto non sono strettamente necessarie per garantire la sostenibilità economica della piattaforma di prenotazione.

Si tratta di quelle clausole, imposte dalle piattaforme online, che obbligano gli esercizi alberghieri ad offrire i loro servizi, attraverso i propri siti internet e online, ad un prezzo non inferiore a quello pubblicizzato sulla piattaforma.

Ciò, secondo la visione dei gestori di queste piattaforme, per ridurre il rischio free-riding, ovvero che gli esercizi alberghieri, potendo offrire i propri servizi anche tramite altri canali, inclusi i propri siti web, sfruttino la loro presenza sulla piattaforma solo per farsi conoscere ad una più ampia platea di persone, per poi reindirizzare il traffico delle prenotazioni verso altri canali di vendita o verso i propri siti web, offrendo prezzi più bassi. In questo modo, eviterebbero di pagare le commissioni, e la piattaforma di prenotazione non conseguirebbe più reddito dall’attività, sulla quale ha effettuato ingenti investimenti.

AGSZ

sangione@agszavvocati.it   www.agszavvocati.it

Secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia, quando una transazione o un’attività principale non ha effetti negativi sulla concorrenza, una restrizione dell’autonomia di una delle parti può essere esentata dal divieto di accordi restrittivi di concorrenza, ma soltanto se è accessoria all’attività principale. Come ha ricordato la Corte in questa sentenza, affinché una restrizione possa essere qualificata come accessoria, deve essere oggettivamente necessaria per l’esecuzione dell’attività principale e proporzionata agli obiettivi perse-

guiti. Il criterio di necessità richiede che la restrizione non possa essere separata dall’attività principale senza compromettere la sua esistenza e finalità, mentre il criterio di proporzionalità richiede che non esistano soluzioni alternative realistiche che siano meno restrittive della concorrenza.

Nel caso di specie, la Corte di Giustizia ha ammesso che l’attività delle piattaforme online di prenotazioni alberghiere ha un effetto positivo sulla concorrenza, ma ha concluso che non c’è un legame intrinseco tra la sostenibilità di tale attività e le clausole di parità di prezzo, quindi queste clausole non erano necessarie.

A tal punto, la Corte ha osservato che simili clausole sono state proibite in diversi Stati membri senza che l’attività delle piattaforme online di prenotazione fosse compromessa. La Corte ha quindi concluso che le clausole non soddisfano il requisito di necessità.

La sentenza stabilisce per la prima volta con chiarezza che le clausole di parità di prezzo non sono accessorie. In particolare, applicando un criterio di necessità rigoroso, la Corte di Giustizia limita notevolmente la possibilità di considerare le clausole di parità come accessorie in altri contesti, il che significa che la legittimità di tali clausole deve essere valutata caso per caso, analizzando se esse abbiano effetti restrittivi sulla concorrenza nel mercato specifico in cui si applicano e, in tal caso, se ci siano effetti pro-competitivi che giustifichino la loro esenzione.

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Valori espressi in migliaia di euro. Fonte: Nielsen Ad Intel settembre 2024

Nielsen ha appena pubblicato i risultati Ad Intel relativi al mercato pubblicitario nel mese di settembre 2024. Questi vedono gli investimenti pubblicitari in Italia chiudere il mese a +2,2%, portando la raccolta pubblicitaria dei primi nove mesi a +5,7%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen su search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti Over The Top (OTT), l’andamento nei primi nove mesi del 2024 si attesta a +6,8%. Relativamente ai singoli mezzi, la TV è cresciuta del +5,7% a settembre e registra quindi +9,8% nei primi nove mesi dell’anno. I quotidiani invece sono in calo del -7,8% a settembre 2024, con un -7,2% totale nei primi nove mesi dell’anno.

A settembre, in calo del -2,5% anche i periodici, che nei primi nove mesi registrano un -1,6%. La radio ha un calo a settembre del -2,7%, ma nei primi nove mesi del 2024 registra comunque +7,4%.

Sulla base delle stime realizzate da

Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nei primi nove mesi del 2024 chiude con un +4,0% (+4,6% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). Segno positivo nei primi nove mesi per l’out of home (transit e outdoor) che registra un +9% e per il cinema con +41,2%. In calo la Go TV che segna un -3,8% e il direct mail -8,3%.

DURANTE IL COVID, P&G HA

MANTENUTO ALTA LA VISIBILITÀ

DEI SUOI BRAND CONTINUANDO

A INVESTIRE IN MARKETING E COMUNICAZIONE. IL RISULTATO?

+10% DI VENDITE NEGLI USA E CLIENTI PIÙ FEDELI

Crisi: il caso P&G

Durante la crisi della pandemia da Covid-19, Procter & Gamble ha adottato una strategia di marketing distintiva. Mentre molte aziende riducevano i budget pubblicitari per fronteggiare l’incertezza, P&G ha mantenuto una strategia contraria, convinta che il capitale mentale dei suoi brand fosse un asset essenziale. Risultato: l’azienda ha registrato un incremento delle vendite negli Stati Uniti pari al 10%, compensando le difficoltà incontrate in altri mercati internazionali. La domanda per i prodotti P&G, specie quelli legati alla salute e all’igiene, è cresciuta in modo organico durante la pandemia. L’azienda ha scelto di rafforzare la percezione di valore dei suoi marchi, investendo in comunicazione per presidiare sia la memoria mentale dei consumatori, sia la disponibilità del prodotto sugli scaffali. Questo approccio ha permesso a P&G di mantenere la fedeltà dei clienti, minimizzando il rischio di sostituzione con prodotti concorrenti in un periodo di accesso limitato. Inoltre, P&G ha colto l’opportunità rappresentata dall’aumento di certi consumi in lockdown, incrementando la visibilità dei brand strategici nelle categorie della cura della persona e della famiglia. Questa scelta non solo ha sostenuto la rilevanza dell’azienda, ma ha confermato che una presenza mediatica continua può fungere da leva competitiva nei momenti di crisi. Il caso di P&G ci insegna che, per un brand leader, la crisi può diventare occasione per consolidare il legame con i consumatori, garantendo non solo una maggiore resilienza, ma anche una posizione più solida nel mercato post-crisi.

Quanto conta esserci

Tupperware, l’icona dei contenitori per alimenti, ha presentato istanza di fallimento. Sebbene il brand godesse di un’importante equity, tanto da essere diventato sinonimo della categoria merceologica, questo non è bastato a evitare il declino. Cosa è successo?

Di fronte a una profonda crisi finanziaria, l’azienda ha deciso di ridurre drasticamente gli investimenti pubblicitari, fino ad arrivare a non comunicare per anni. Questa scelta ha minato la capacità del brand di essere rilevante per i consumatori nei momenti che contano, ossia nella fase di scelta d’acquisto. In tempi di crisi, infatti, mantenere la visibilità e la salienza è cruciale per evitare che i consumatori si spostino su alternative concorrenti. Invece di consolidare il legame emozionale e funzionale con i propri clienti, Tupperware ha lasciato il brand

in secondo piano, non capitalizzando i valori associati al prodotto e i suoi benefici. L’assenza di comunicazione ha lasciato un vuoto, indebolendo la relazione con il consumatore e riducendo la capacità di trasformare la brand equity in acquisti. Ridurre gli

investimenti pubblicitari nei momenti critici è una strategia rischiosa. La comunicazione può essere una leva di crescita che, se usata in modo intelligente, può contribuire ad affrontare con successo anche le crisi più difficili.

Nascondere o controllare?

Nel 2016, Eni ha affrontato una crisi reputazionale innescata dalle accuse di corruzione mosse dalla trasmissione Report. Invece di concedere un’intervista televisiva, Eni ha messo in atto una strategia di gestione dei canali social rispondendo a commenti e critiche in tempo reale, punto su punto, con dati e chiarimenti. Un innovativo “contraddittorio digitale” che puntava a instaurare dubbi sulle accuse (che sei anni dopo sarebbero cadute), mostrando la sicurezza dell’azienda sulla propria condotta trasparente. La lungimiranza di Eni è stata quella di comprendere le potenzialità dei social e di mettere in atto un modello di gestione reputazionale moderno, in grado di arginare la crisi tutelando la reputazione del brand.

Pubblicità: cosa mette in difficoltà le PMI?

Fonte: Osservatorio Amazon Ads, luglio 2024

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Marketing: i trend 2025

Secondo il report di Kantar sarà l’anno del total video: la fusione tra TV tradizionale e streaming offrirà nuove possibilità per chi saprà bilanciare canali e piattaforme. I social dovranno riconquistare l’attenzione con narrazioni che rispondano a una domanda woke e inclusiva da parte dei consumatori. Il livestreaming sarà una risorsa chiave per rafforzare la brand affinity e le vendite in tempo reale. La creator economy crescerà, diventando decisiva per costruire fiducia intorno ai brand. La sostenibilità sarà una leva cruciale per lo sviluppo dei business, mentre sul fronte della Generative AI servirà più trasparenza sui dati per vincere la diffidenza degli utenti. I Retail Media Networks (RMNs) avranno un ruolo chiave nell’ottimizzazione delle spese pubblicitarie e permetteranno ai brand di personalizzare meglio le campagne, grazie ai dati condivisi con i retailer. Anche la contrazione demografica sarà un tema da affrontare, e richiederà ai brand di individuare nuovi segmenti per ampliare il proprio pubblico. In tutto ciò, sarà necessario uno sforzo in più in termini di innovazione esplorando nuovi spazi di espansione per restare competitivi.

1. TOTAL VIDEO

2. SOCIAL MEDIA

3. WOKE

E fu così che arrivò il Single Day

Black Friday, cyber Monday, saldi… Al tradizionale calendario delle promozioni stagionali, il 2024 ha visto senza dubbio l’affermarsi del Single day. Si tratta di una ricorrenza asiatica, cinese per la precisione, conosciuta anche con il termine 11/11, che si contrappone a San Valentino essendo appunto dedicata ai single e agli aspetti positivi di questo status. Ma come ha fatto la festa dei single a volare dal Dragone fino in Italia e in tutto l’Occidente? Sulla spinta della notorietà offerta da Alibaba, una delle società più importanti in tutto il mondo nella vendita di prodotti elettronici, è facile immaginare che altre aziende occidentali abbiano voluto emularlo, soprattutto per i risvolti economici e commerciali che questa festività ha avuto e il giro di affari che ogni anno riesce a generare.

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Capuleti e Montecchi

Dal 24 al 26 gennaio 2025, il Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia ospiterà I Capuleti e i Montecchi, l’opera di Vincenzo Bellini ispirata alla celebre storia di Romeo e Giulietta. La produzione, diretta da Sebastiano Rolli, vede la partecipazione dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali e del Coro di Operalombardia. Annalisa Stroppa interpreterà Romeo, mentre Giulietta sarà interpretata da Caterina Sala. Completano il cast Matteo Falcier, Matteo Guerzè e Baopeng Wang. La regia è curata da Andrea De Rosa, con scene di Daniele Spanò e costumi di Ilaria Ariemme. Questa produzione si distingue per la sua attenzione ai dettagli storici, mantenendo il ruolo di Romeo per mezzosoprano, in linea con la tradizione operistica ottocentesca. Saranno due le rappresentazioni: il 24 gennaio alle ore 20:00 e il 26 gennaio alle ore 15:30. Questo nuovo allestimento è una coproduzione tra i Teatri di OperaLombardia e la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

Comacchio

Presepi sull’Acqua a

Il suggestivo evento Presepi sull’Acqua a Comacchio si svolgerà durante le festività natalizie del 2024-2025, portando la magia del Natale nelle pittoresche vie e canali della città lagunare. Le tradizionali barche comacchiesi, chiamate batane, ospiteranno presepi artigianali, realizzati con cura dagli abitanti del luogo e da artisti locali. Dal 25 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, i visitatori potranno ammirare queste affascinanti rappresentazioni della Natività, collocate sulle acque che riflettono la luce dei presepi, creando un’atmosfera unica. Oltre alla bellezza visiva, l’evento celebra anche la profonda spiritualità e il legame della comunità con il territorio, intrecciando fede, arte e tradizione. Questo spettacolo sull’acqua rende Comacchio una destinazione incantevole per le festività natalizie, attirando famiglie e turisti da tutta Italia.

Dall’esperienza A-Zeta Gomma, una cinghia di ultima generazione per l’applicazione nelle squadratrici a secco. Poliuretano ad alta resistenza e scanalature speciali che riducono l’usura: un brevetto esclusivo destinato all’industria ceramica.

Imprese da film!

Avventure imprenditoriali sul grande schermo

di Enrico Finocchiaro

Kinky boots Decisamente diversi

(Regno Unito, 2005) Commedia

Regia di Julian Jarrold, con Joel Edgerton, Chiwetel Ejiofor, Sarah-Jane Potts, Nick Frost

Quanta soddisfazione può dare portare avanti un piccolo ma prestigioso marchio artigiano, frutto del lavoro e della competenza di generazioni? Lo sapeva benissimo il padre di Charlie Price, appassionato creatore di calzature di qualità per il quale il lavoro era una religione. Ma Charlie Price, il protagonista del film inglese “Kinky boots – Decisamente diversi”, ha progetti diversi per la propria vita, una vita in cui ci si trasferisce nella grande città con la ragazza che si ama, in cui le scarpe stanno magari solo nella scarpiera di casa. Poi ci si mette la vita, come al solito, a complicare i piani più semplici. Il padre muore, Charlie deve tornare al paesello a occuparsi dell’azienda di famiglia, che si scopre navigare in cattive acque grazie alla concorrenza a basso prezzo dall’estero. Arriva il momento di tagliare il personale, ma forse è solo il passo precedente al fallimento, la chiusura di un marchio obsoleto che non riesce più a reggere il mercato. La svolta arriva quando Charlie arriverà a conoscere Lola, una drag queen che gli suggerirà l’ispirazione per riconvertire la propria produzione calzaturiera: da sobri mocassini ad aggressivi e seducenti stivali. Un pizzico di audacia e di sfacciataggine, la riassunzione degli operai più motivati che mai, ed il successo travolgente dei nuovi modelli sulle passerelle delle sfilate milanesi salverà l’azienda. Una pregevole commedia che racconta come una buona idea di riconversione possa salvare un marchio senza doverlo snaturare. Dal film fu tratto nel 2013 anche un musical omonimo di successo con le musiche di Cindy Lauper.

Lola: Regola numero uno: rosso è il colore del sesso, bordeaux è il colore delle borse dell’acqua calda. Rosso è il colore del sesso, della paura, del pericolo, e dei cartelli che dicono “è vietato l’ingresso”. Tutte le cose che preferisco nella vita.

Charlie: Be’, ma sono stivali comodi. Lola: Il sesso non può essere comodo! Io non so cosa tu sia abituato a fare qui, Charlie Boy, ma d’ora in poi tu farai del sesso. Ottanta centimetri di irresistibile magnifico sesso! Guarda il tacco. Pensa al tacco, giovanotto! Il sesso è nel tacco!

Widget GO!

Disponibilità: Apple app store

Tipologia: Grafica e design

Una delle app più interessanti uscite negli ultimi mesi è Widget GO!, pensata per la personalizzazione della schermata principale degli iPhone. Con l’introduzione di iOS 18, gli utenti possono finalmente spostare le icone delle app a loro piacimento e cambiare il colore delle stesse. Widget GO! sfrutta al massimo queste nuove possibilità, offrendo una vasta gamma di temi, wallpaper e design per le icone che trasformano con estrema facilità l’aspetto del proprio smartphone. L’app consente inoltre di aggiungere widget personalizzati, come orologi o frasi motivazionali, direttamente sulla schermata. Seppure l’uso base di Widget GO! sia gratuito, esiste una versione premium con temi più elaborati, disponibile a 19,99 dollari all’anno. Gli utenti apprezzeranno soprattutto la semplicità d’uso e la creatività che offre, nonostante alcuni piccoli rallentamenti nel caricamento delle icone personalizzate. L’app ha già raccolto migliaia di recensioni positive, affermandosi come una perfetta soluzione per chi vuole rendere unico il proprio iPhone.

La versione di ADA

Piattaforma: Spotify e altre piattaforme

Durata media: 30 minuti circa

Innovativo e provocatorio, tra le novità del panorama dei podcast italiani vi è da sottolineare La versione di ADA, uno spin-off del popolare podcast Fucking Genius, creato e narrato dal divulgatore Massimo Temporelli. In questo nuovo formato, Temporelli dialoga con ADA, un’intelligenza artificiale generativa, esplorando temi scientifici e filosofici attraverso un’interazione stimolante e creativa. Il podcast racconta la storia dell’AI, partendo da Ada Lovelace fino ad arrivare agli sviluppi più recenti, come ChatGPT, ponendo domande esistenziali e riflettendo sul confine tra coscienza umana e artificiale. L’approccio è un mix tra fiction e realtà, rendendo La versione di ADA un’esperienza di ascolto originale e innovativa, che invita a riflettere sul futuro della tecnologia e sul significato dell’intelligenza artificiale.

UN GESTO D’AMORE

Scegliendo noi, sostieni la Pubblica Assistenza Croce Verde.

CROCE VERDE REGGIO EMILIA

funebri

Con le Onoranze Funebri e la Casa Funeraria Croce Verde, fai un gesto solidale e aiuti la comunità sostenendo i servizi di emergenza-urgenza, trasporto ospedaliero e assistenza sociale della Pubblica Assistenza. Scegli noi, contribuisci a salvare vite. www.onoranzefunebricroceverde.it

Servizi funebri a Reggio Emilia e provincia
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Onoranze Funebri CARPINETI Daviddi
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SERIE TV

Resident Alien

Netflix

(1 stagione, 2021)

Adorabili questi terrestri (peccato doverli distruggere)

La Terra è un posto ben conosciuto dagli alieni, che lo frequentano saltuariamente da moltissimo tempo. Ci conoscono bene dunque nello spazio profondo, e deve essere per questo che hanno deciso di distruggere la razza umana. Beh? Non sarete mica sorpresi in fondo… Quello di sterminare l’umanità è proprio il compito dell’alieno protagonista della divertente serie Resident Alien, che dopo aver ucciso e rubato l’identità di un medico in vacanza in riva a un lago in Colorado, dovrà giocoforza integrarsi nella piccola comunità cittadina, coltivando rapporti personali e professionali, e imparando a interagire con gli umani, almeno in attesa di recuperare la propria astronave e portare così a termine il suo terribile compito. Il problema sta nel fatto che a guardarla bene e da vicino, l’umanità alla fine non è poi così male, e l’alieno Harry comincia a scoprire inaspettati motivi per mettere in dubbio il proprio compito, dal concetto di amicizia alla pizza. In tutto questo si scopre che l’unico a vederlo sotto le sue autentiche fattezze aliene è un bambino, il figlio del sindaco, e bisognerà farlo fuori o farselo amico. Insomma, una serie dall’ambientazione sci-fi che però è un pretesto per scatenare una divertente commedia dei contrasti, con qualche venatura di giallo, ma dove il protagonista e il faccione stralunato del protagonista Alan Tudyk, alienato e ingenuo quanto basta per sembrare davvero un extraterreste sotto (fragile ed ingenua) copertura. E ora le dolenti note che riguardano spesso e volentieri diverse serie tv di ottima qualità che in Italia non esplodono come meriterebbero: quest’anno in America è arrivata la terza stagione di Resident Alien, ma in Italia è ancora inedita. È stata invece trasmessa la seconda stagione su Rai4, ma attualmente è reperibile solo la prima sulla piattaforma Netflix.

Graduatorie galattiche

Harry – Dire che la mia specie è più avanzata degli esseri umani sarebbe un’inesattezza enorme. Se l’universo avesse una scala per l’intelligenza, gli umani starebbero proprio sotto le lucertole.

07/06/2025

Siamo Solo Noi

Vasco Rossi 1981

Una delle canzoni più iconiche di Vasco, che esplora l’evoluzione personale e la forza di restare se stessi nonostante le sfide. Il brano invita a superare le difficoltà e ad affrontare la vita con determinazione, simbolizzando il cambiamento come una parte naturale del percorso di crescita individuale.

Artisti: Pinguini Tattici Nucleari

Titolo: Hello World

Etichetta: Epic Records Italy

Anno: 2024

Hello World, il nuovo album dei Pinguini Tattici Nucleari, segna una vera e propria dichiarazione d’intenti.  Il titolo, che richiama il celebre messaggio informatico utilizzato nei primi programmi, suggerisce l’ingresso in un nuovo mondo, un’opportunità di riscoperta e di crescita per la band. È come un “benvenuto” nel loro viaggio musicale, dove ogni canzone esplora un tema di rinnovamento e cambiamento, proprio come il codice che dà vita a qualcosa di nuovo. La band sembra pronta a evolversi, abbracciando sfide e sperimentazioni musicali.

Un aspetto davvero interessante dell’album è la sua copertina, che nasce da un esperimento particolarmente coinvolgente. In occasione di una preview speciale, i Pinguini hanno invitato circa un centinaio di fan a ascoltare l’album con un cerchietto cerebrale, uno strumento che rileva le onde neurali. Questo esperimento ha permesso di tradurre le emozioni generate dalla musica in un’esperienza visiva, creando un connubio unico tra scienza, arte e pubblico. Una scelta audace e originale che conferma la volontà della band di spingersi oltre i limiti tradizionali.

Questo approccio, oltre a essere innovativo, dimostra come i Pinguini Tattici Nucleari siano in grado di restare freschi e al passo con i tempi, portando la musica a un livello di connessione ancora più profondo con i propri fan.

Aggiungi alla playlist

Changes

David Bowie 1971

Questa canzone di Bowie è un inno all’adattamento e al cambiamento. Con il suo celebre ritornello, “Ch-ch-ch-ch-changes”, Bowie esplora l’idea che l’evoluzione è inevitabile e necessaria, sia a livello personale che sociale, offrendo un messaggio di continua trasformazione.

Good 4 U

Olivia Rodrigo 2021

Good 4 U, dall’album SOUR, riflette sull’evoluzione dopo una rottura. Mentre il testo esprime frustrazione e rabbia, la musica cattura la crescita emotiva che segue il dolore. La canzone mostra come il superamento di una relazione difficile possa portare a una forma di evoluzione personale, anche attraverso sentimenti contrastanti.

Il pranzo di Natale è un momento speciale, ricco di tradizioni e sapori che raccontano la storia di ogni regione italiana: ogni angolo del nostro Paese ha piatti unici che arricchiscono le tavole natalizie con gusti autentici e ingredienti locali. Abbiamo selezionato quattro ricette, dall’antipasto al dolce, che rappresentano al meglio la tradizione natalizia regionale italiana, per un’esperienza gastronomica completa e variegata.

Le Tradizioni Natalizie d’Italia

di Giulia Pellegrini

Secondo

Il capitone arrosto è un piatto natalizio tipico della Campania, particolarmente amato durante la Vigilia di Natale. Il capitone, l’anguilla femmina, viene cotto intero, marinato con aglio, rosmarino, pepe e limone, per poi essere arrostito fino a diventare croccante all’esterno e tenero all’interno. Questo piatto simbolico, ricco di significato culturale e religioso, è spesso accompagnato da contorni di verdure di stagione o insalata.

CAPITONE ARROSTO (CAMPANIA)

Antipasto

SARDE IN SAOR (VENETO)

Le sarde in saor sono un piatto tradizionale veneto, perfetto per iniziare il pranzo di Natale. Le sarde fresche vengono fritte e poi marinate in una salsa agrodolce preparata con cipolle, aceto, zucchero, pinoli e uvetta. Questo mix di sapori contrastanti crea un equilibrio unico che esalta la delicatezza del pesce. Servite come antipasto, le sarde in saor sono un piatto ricco di storia, spesso accompagnato da una fetta di polenta abbrustolita.

Primo

I maccheroni alla chitarra sono una pasta fresca tipica dell’Abruzzo, preparata con un attrezzo chiamato “chitarra” che le conferisce una forma caratteristica. Durante il periodo natalizio, questa pasta viene condita con un ricco sugo d’agnello, cucinato con pomodoro, vino rosso, rosmarino e aglio. Il piatto è saporito e sostanzioso, perfetto per un pranzo festivo, e rappresenta la tradizione abruzzese di valorizzare la carne locale in occasioni speciali.

Dolce

BUCCELLATO (SICILIA)

Il buccellato è un dolce tradizionale siciliano che rappresenta la generosità delle festività natalizie. Si tratta di una ciambella di pasta frolla ripiena di fichi secchi, mandorle, noci, uva passa e scorze d’arancia candite, arricchita con miele. La preparazione di questo dolce prevede una lunga lavorazione, ma il risultato è un concentrato di sapori che raccontano la Sicilia. Spesso decorato con zuccherini colorati, il buccellato è perfetto per concludere il pranzo di Natale con un tocco dolce e festoso.

MACCHERONI ALLA CHITARRA CON SUGO D’AGNELLO (ABRUZZO)

ANTEPRIME

OROSCOPO DI DICEMBRE

ARIETE

Dicembre inizia con una carica di energia. Approfitta di questo slancio per concentrarti sui tuoi obiettivi professionali. In amore, cerca il dialogo per evitare fraintendimenti e risolvere eventuali tensioni.

Mese riflessivo per il Toro. Prenditi il tempo per rivedere i tuoi obiettivi a lungo termine. Sul lavoro, nuove opportunità potrebbero presentarsi, mentre in amore la stabilità sarà fondamentale per il benessere.

Sarà un mese di equilibrio. Tra impegni professionali e desiderio di svago, cerca di non disperdere energie. In amore, la passione cresce, ma attento a non cedere a malintesi.

Mese positivo per il Cancro, che si concentrerà sul lavoro e sulle relazioni familiari. Approfitta di questa serenità per fare progetti a lungo termine. In amore, risolvi eventuali incomprensioni con il partner. CANCRO

LEONE VERGINE

Dicembre porta energia nuova per il Leone. Sarai motivato a raggiungere traguardi professionali, ma attenzione alle finanze. In amore, la passione è forte, ma sii più empatico e aperto al dialogo.

Sarà un mese di riflessione per la Vergine. Ti sentirai spinto a fare cambiamenti significativi nel lavoro e nella vita privata. In amore, la comunicazione è la chiave per risolvere conflitti.

Dicembre ti invita a fare scelte importanti. Potrebbero esserci nuove opportunità di crescita lavorativa. In amore, la serenità è importante, ma cerca di evitare conflitti e malintesi con il partner. BILANCIA

SCORPIONE

Questo mese è favorevole per il tuo lavoro e per nuove opportunità. Sarai determinato a raggiungere i tuoi obiettivi. In amore, l’intesa cresce, ma la fiducia reciproca è essenziale per il successo.

SAGITTARIO

Dicembre inizia con un’energia positiva, ma cerca di restare concentrato e realistico nei tuoi obiettivi. In amore, la comunicazione sarà fondamentale per mantenere l’armonia e risolvere eventuali difficoltà.

CAPRICORNO

Mese giusto per concentrarti su ambizioni e progetti a lungo termine. La determinazione ti guiderà verso il successo. In amore, la stabilità emotiva sarà la chiave per una relazione duratura.

ACQUARIO

Fine anno con ottimismo e idee innovative, ma cerca anche di essere pratico. Sul lavoro, preparati ad affrontare sfide. In amore, l’intesa con il partner si rafforza, ma evita malintesi.

PESCI

Dicembre ti regala momenti di serenità e introspezione. Sarai più concentrato sul benessere interiore e sulla crescita personale. In amore, l’empatia e la complicità saranno fondamentali per una relazione appagante.

TORO
GEMELLI

Iscritta al ROC n. 9369 dal 18/02/02 autoriz. Tribunale di RE n. 944 del 10/03/1997, autorizz. P.I. RE n. 1402

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Anno XXIV - Rivista trimestrale

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