Juggling Magazine # Speciale 2020

Page 24

Gli incontri facilitati da Ludovica de Angelis di MeltingPro, realtà attiva e con grande esperienza nel management culturale, con particolare attenzione a strategia di sviluppo di AD/AE, vertevano sulla governance e il management della rete STRATEGIE PER L’ASCOLTO DELLE NECESSITÀ DEL TERRITORIO, dei partner. LA GOVERNANCE DELLE ORGANIZZAZIONI, IL MANAGEMENT Al centro dell’attenzione E L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ la riflessione sullo sviluppo della rete dei partner QP>CC imperniata su valori e obiettivi, che è proseguita fino a costruire un piano di azione della rete a medio-lungo termine; la definizione di competenze e responsabilità all’interno della rete; un ragionamento per lo sviluppo delle relazioni esterne. Tra gli output degli incontri facilitati da Melting Pro segnaliamo la formulazione dell’iniziativa di creazione artistica collettiva, che avrebbe poi generato l’iniziativa Trasbloc, e la stesura di una prima bozza dell’accordo di rete, poi finalizzato e infine sottoscritto nel corso di successivi incontri e confronti tra i partner. Qui di seguito alcuni spunti interessanti, rimarcati durante gli incontri e risultati determinanti per guidare il percorso verso una struttrazione della rete dei partner.

LA GOVERNANCE DELLE RETI

STRUMENTI PER RAFFORZARE LE RETI tratto da spunti e materiale forniti da Ludovica De Angelis (Melting Pro)

IL VANTAGGIO DI UNA RETE

Far rete può portare diversi vantaggi ai membri, tra cui: - possibilità di disporre di know-how e competenze specialistiche diversamente non disponibili - sinergie di risorse, pubblici, mercati e contatti - frazionamento dei rischi relativi (De Angelis 2019) D’altra parte, la creazione di una rete forte non può prescindere dalla condivisione di interessi e necessità, da condizioni di disponibilità al cambiamento, flessibilità, ascolto, apertura all’implementazione di strumenti, modalità e strategie alternative a quelle normalmente utilizzate o già sperimentate, dal rispetto di strumenti e modalità comunicative condivise.

La mappa dei valori

Interrogarsi sui valori che si intende trasmettere è una base fondamentale del lavoro nel settore artistico e culturale: sono ciò che “ci fa fare quello che facciamo”, un riferimento chiave per attribuire significato a tutte le attività che occupano la nostra routine quotidiana: l’organizzazione di eventi, corsi, laboratori e spettacoli, la formazione di insegnanti, la preparazione e ricerca di spazi, la progettazione e ricerca di fondi, le relazioni pubbliche, la comunicazione. Lavorare a una “mappa dei valori” è importante per spiegare a partner e colleghi il nostro lavoro, il suo senso profondo. I valori possono essere condivisi e agire come punto di riferimento comune che semplifica e accelera le decisioni, garantendo al contempo la coerenza del nostro lavoro quotidiano (De Angelis 2019).

Anche in un’ottica di Audience Engagement, la riflessione sui valori è centrale: il pubblico sceglie la propria comunità in base ai valori in cui si identifica e che intende promuovere. Uno dei primi esercizi proposti prevedeva la risposta condivisa alla domanda “cosa ci fa fare quello che facciamo?”.

La mission della rete

La mission rappresenta: - la ragione d’essere di una organizzazione o rete; - il punto di partenza per la definizione di una strategia - uno scopo condiviso La dichiarazione di mission è una chiara descrizione degli elementi distintivi e unici di un’organizzazione (per quale questione, problema, situazione, gruppo di persone l’organizzazione vuole fare la differenza? In che modo?) e ne riflette valori e identità. Risponde alle domande: chi siamo? Quali bisogni vogliamo soddisfare? Quali sono i valori e principi etici che guidano il nostro lavoro? e riguarda il lungo periodo (De Angelis 2019).

Il blueprint modelling

Ogni progetto ha bisogno di un piano in base a cui monitorare il percorso di crescita e sviluppo della rete, non solo in termini di tempo, ma anche considerando le relazioni tra una azione e l’altra e, gli strumenti e le risorse necessarie (De Angelis 2019). Il blueprint model, elaborato da Faisal Hoque, Mark Fenwick, Sian Prime e Adrian de la Court della Goldsmiths, University of London, è organizJUGGLINGMAGAZINE.IT

22

zato per obiettivi progressivi da raggiungere e prevede l’individuazione di tempi, costi, risorse umane, beni materiali e immateriali da utilizzare per ciscuna delle attività che si intende realizzare (De Angelis et Al. 2013: 53)

La mappa delle competenze

La condivisione di competenze, informazioni e risorse è uno dei vantaggi che il lavoro di costruzione e mantenimento di una rete porta. Per far ciò è utile disegnare una mappa delle competenze, in cui i diversi partner e soggetti coinvolti rispondano alle domande: cosa mette a disposizione della rete la mia organizzazione? E io come posso contribuire?

La mappa delle relazioni

Converrà inoltre interrogarsi su quali siano gli stakeholder (i soggetti che potrebbero avere un interesse condiviso e sostenere uno dei nostri obiettivi o progetti) più interessanti, su quali benefici possano produrre, sulle relazioni da sviluppare e curare, e costruire una mappa di tali soggetti, organizzazioni, attori pubblici e privati, a livello locale, regionale, nazionale e internazionale. PROGETTOQUINTAPARETE.IT


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.