Re>Play - circo, reti e crescita giovanile

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circo reti crescita giovanile dialogo intergenerazionale

Juggling Magazine

Bollettino informativo

dell’Ass. Giocolieri e Dintor ni. Pubblicazione trimestrale supplemento al n. 109

Anno XXVIII, dicembre 2025. Registrazione Tribunale di Civitavecchia n. 9 del 21 novembre 2002

issn 1591-0164 Poste Italiane SpA sped. in a.p. 70% DCB Viterbo.

Giocolieri & Dintor ni ASD

Viale della Vittoria, 25 00053 Civitavecchia (RM) giocolieriedintorni.it giocolieriedintor ni@hotmail.com +39 0766 673952 +39 340 6748826

Direttore Responsabile

Luigi Marinoni

Direttore Editoriale

Adolfo Rossomando in redazione

Leonardo Varriale

Marco Marinelli

Cristina Cavallo

Ilaria Bessone

Annalisa Bonvicini

Progetto grafico e impaginazione

Studio Ruggieri Poggi ruggieripoggi.it

In copertina

Gener-azioni in Circo-lo, laboratorio a cura di Circo Libre, Pontassieve (FI) elaborazione grafica di Studio Ruggieri Poggi

Re>Play - circo, reti e crescita giovanile un progetto collaborativo di

NOTE EDITORIALI

Questa pubblicazione è uno degli output del progetto “Re>Play - circo, reti e crescita giovanile” e risponde al desiderio di disseminare tutte le riflessioni utili nate durante le attività del progetto, con l’intento di facilitare la partecipazione giovanile e modelli replicabili di reti di circo.

I testi riportati sono stati scritti a più mani da Adolfo Rossomando, Leonardo Varriale e Marco Marinelli, insieme ai contributi di Cristina Cavallo (CODICI), Ilaria Bessone (AltroCirco) e Annalisa Buonvicini.

Ogni autore ha deciso, in piena autonomia, quale ortografia adottare per rendere inclusiva la sua scrittura. Il report utilizza talvolta solo il genere maschile, per motivi di brevità e fluidità della lettura. In tutti i casi intendiamo fare sempre riferimento a tutte le identità di genere.

Le testimonianze dei partecipanti al progetto sono riportate in colore rosso (giovani partecipanti) o in azzurro (operatori e insegnanti di circo).

Le forme brevi “Re>Play 2025” e “G&D” adottate nel testo corrispondono rispettivamente alle forme estese “Re>Play - circo, reti e crescita giovanile” e “Giocolieri & Dintorni ASD”.

circo reti crescita giovanile dialogo intergenerazionale

CIRCO, RETI, CRESCITA GIOVANILE, DIALOGO INTERGENERAZIONALE di Adolfo Rossomando

LO YOUTH FORUM di Marco Marinelli

AZIONE 2 E

22 LE ATTIVITÀ DI RETE di Leonardo Varriale e Adolfo Rossomando

ANALISI E RIFLESSIONI

26 QUESTI PROGETTI NASCONO PER FARCI CRESCERE I CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI GENERATI DAL PROGETTO RE>PLAY 2025 a cura di Cristina Cavallo, CODICI

Disegno di valutazione e dati raccolti

I principali esiti

Focus: apprendimenti specifici delle figur e adulte all’interno di progetti complessi

LE RETI DI CIRCO a cura di AltroCirco

Metodologia e strumenti per la raccolta dati Analisi dei dati raccolti

Rossomando

IL PROGETTO

CIRCO, RETI, CRESCITA GIOVANILE,

DIALOGO INTERGENERAZIONALE

di Adolfo Rossomando

IL PROGETTO

Re>Play, circo, reti e crescita giovanile, è un progetto collaborativo di Giocolieri & Dintorni ASD (G&D) in partenariato con la comunità di pratica costituita da altre 10 organizzazioni di circo attive nel territorio lombardo/toscano/laziale. Il progetto è stato concepito per rispondere alle challenge individuate dal bando EDUCARE INSIEME, promosso dal Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia, il cui supporto ne ha permesso la realizzazione.

Nello specifico la challenge affrontata da Re>Play 2025 ha inteso contrastare la povertà educativa acuita dalla pandemia, e ancora presente nel periodo post-pandemico, facilitando la piena partecipazione e il protagonismo dei minori attraverso il sostegno del dialogo intergenerazionale e l’educazione tra pari (peer education) Concentrandosi sulla fascia d’età 11/17, Re>Play 2025 ha promosso interventi, anche sperimentali e innovativi, di educazione non formale / informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza. In particolare Re>Play 2025 ha inteso sistematizzare, approfondire e rendere ancora più efficiente il rafforzamento delle metodologie educative create dalle diverse scuole di circo e della comunità di pratica più ampia all’interno della quale operano, favorendone replicabilità e scalabilità sul territorio regionale e nazionale.

ATTIVITÀ DI PROGETTO

Le attività di progetto sono state articolate su tre direttrici principali:

1 Implementare percorsi di empowerment giovanile sul territorio intercettando fasce giovanili attraverso interventi ludici educativi di carattere innovativo, costruendo relazioni sicure, solide e affidabili con enti pubblici/privati accomunati da percorsi e valori spesso condivisi. Questa azione ha visto la realizzazione delle attività sul territorio promosse dalle scuole di circo coinvolte nel progetto, ognuna con le sue peculiarità, rivolte al proprio pubblico di riferimento.

2 Favorire la piena partecipazione e il protagonismo dei giovani attraverso nuove metodologie di educazione tra pari (peer education). Il progetto, partendo dal percorso tracciato dallo Youth Forum di Circosfera, ha previsto occasioni di incontro, di scambio e di formazione mirata al dialogo intergenerazionale tra staff e giovani assistenti all’interno delle scuole di circo.

3 Aumentare e consolidare l’eterogeneità e l’ampiezza delle reti, promuovendo la collaborazione tra le scuole di circo e soggetti di natura eterogenea, oltre che tra le stesse scuole di circo a livello regionale, interregionale, nazionale. Questa azione ha compreso un lavoro dei singoli partner sui territori e una serie di incontri a livello regionale e nazionale tra le scuole di circo.

I PROTAGIONISTI

IL PARTENARIATO

La cooperazione e la collaborazione pluriennale con realtà di Lombardia, Toscana e Lazio impegnate nella creazione, produzione, trasmissione e promozione delle arti circensi contemporanee, unite all’esperienza maturata nei precedenti progetti di rete, hanno facilitato la costituzione di un partenariato forte e allargato, che informa e caratterizza la natura di Re>Play 2025.

La rete del partenariato, intesa come pluralità di soggetti che sostengono e/o beneficiano del progetto, ha visto coinvolte, insieme a G&D nel ruolo di capofila, 10 organizzazioni di circo attive nel territorio lombardo/toscano/laziale, con il sostegno e l’accompagnamento alle attività di 34 enti ed associazioni attive nei territori, creando un campione significativo degli ambiti e dei soggetti.

Ululì

LOMBARDIA

1 ASD Spazio Kabum

Varese

2 ASD Spazio Circo

Bergamo

3 ASDC Ululì

Milano

4 ASD Campacavallo

Milano

TOSCANA

1 ASD Circo Libera Tutti

Montelupo Fiorentino (FI)

2 ASD Badabam

Sovicille (SI)

3 ASD Antitesi Teatro Circo

San Giuliano Terme (PI)

4 ASD Circo Libre

Firenze

LA CABINA DI REGIA

Per coordinare e facilitare la realizzazione delle attività di Re>Play 2025 i referenti delle realtà partner sono stati segmentati in tre gruppi: referenti delle attività, referenti della comunicazione, referenti amministrativi.

I tre ruoli sono stati assunti da direttori pedagogici o artistici delle realtà coinvolti, insegnanti/formatori di arti circensi, responsabili della comunicazione, personale amministrativo.

Il ruolo cruciale di Capofila è stato espletato da G&D, che può vantare una esperienza ventennale nel consolidamento di reti di circo in Italia e all’estero. Nello specifcio di Re>Play 2025 sono stati attivate le risorse e le competenze maturate all’interno dei suoi main project Circosfera e Altrocirco, principali network per lo sviluppo in Italia rispettivamente del circo-educativo e del circo sociale. Per offrire il massimo del supporto necessario alla buona riuscita del progetto G&D ha messo in campo uno specifico team di coordinamento di Re>Play 2025, con esperti del project management, della formazione, della comunicazione, dei processi di monitoraggio e valutazione.

LAZIO

1 AC Accademia Materiaviva

Roma

2 ASD CircoSvago

Albano Laziale (RM)

3 Giocolieri e Dintorni ASD

Civitavecchia (RM)

Capofila

I BENEFICIARI

Re>Play 2025 ha coinvolto un ampio range di beneficiari, diretti e indiretti, distribuiti nei territori oggetto delle attività.

Un primo livello di beneficiari diretti è stato costituito da uno o più target group specifici della fascia 11/17, che ciascun partner di Re>Play 2025 ha impegnato sul proprio territorio, in una o più iniziative specifiche, finalizzate ad attività ludicoeducative dei giovani e al rafforzamento del dialogo intergenerazionale, con modalità di innovazione e replicabilità.

Un secondo importante livello di beneficiari diretti è stato costituito dai giovani della fascia 11/17 e 18/25 che sono stati coinvolti direttamente nella conduzione di attività di progetto, e in secondo luogo dallo staff delle organizzazioni partner, durante le attività di rete e di formazione di Re>Play 2025 e nei momenti di confronto e crescita collettiva attivati nelle proprie sedi territoriali

Un terzo livello di engagement ha riguardato la rete di soggetti pubblici/privati, che sono stati coinvolti dai partner di progetto in collaborazioni sul territorio per lo sviluppo della comunità educante e la realizzazione delle attività di progetto.

Un quarto livello di beneficiari diretti è costituito dall'ampia comunità di pratica di circo presente sul territorio lombardo/toscano/laziale, che ha beneficiato dei risultati del progetto e delle iniziative realizzate dai partner per facilitare la pratica, la partecipazione, la condivisione, la fruizione delle attività di circo sul territorio.

Maggiori dettagli sui beneficiari del progetto sono disponibili a pag 21.

LO YOUTH FORUM di Marco Marinelli

All’interno della comunità internazionale di pratica del circo ludico educativo e sociale, consolidatasi in oltre trent’anni di attività grazie al crescente numero di scuole di circo, si è negli anni affermata una seconda, terza, quarta generazione di giovani insegnanti e praticanti, allievi dei pionieri che hanno contribuito a costruire il “tendone” del circo educativo e sociale.

Con il crescere della community è cresciuta anche la necessità di offrire uno spazio in cui i giovani potessero esprimere bisogni, necessità e desideri, partecipare attivamente nelle realtà di circo, influenzando le progettazioni future.

L’idea di uno Youth Forum nel circo ludico educativo nasce nel 2016 in seno ad EYCO (European Youth Circus Organization), che riunisce 13 associazioni ombrello di diversi Stati membri. Fin dall’inizio la strategia dello Youth Forum ha previsto uno sviluppo su più livelli: selezione e attivazione di rappresentanti europei, istituzione di Youth Forum nazionali, regionali e locali, integrazione all’interno delle scuole di circo.

In Italia nel 2018 è nato lo Youth Forum CircoSfera all’interno di Giocolieri & Dintorni, grazie all’incontro tra giovani insegnanti interessati a confrontarsi sulle esperienze europee e sulle opportunità offerte dalla cooperazione.

Un percorso successivamente sviluppato a livello internazionale anche all’interno del Caravan Network, con la creazione nel 2022 di WAY (What About Youth?).

Al momento lo Youth Forum in Italia è un gruppo informale, autodeterminato, con formazione variabile, che si rivolge principalmente a giovani tra i 14 e i 30 anni. Si configura come una rete integrata di persone, valori e luoghi di cittadinanza attiva, che promuove la cultura giovanile del circo, le sue forme espressive, la formazione e la produzione civica e culturale. Questi giovani, spesso appassionati di circo fin dall’infanzia, hanno attraversato l’adolescenza e portano con sé bisogni evolutivi specifici, legati all’età e al processo di costruzione dell’identità, che richiedono risposte formative e professionali adeguate.

La comunità di pratica dei giovani insegnanti e praticanti si è costruita attraverso incontri dedicati alla condivisione delle realtà scolastiche, delle nuove pratiche educative e della gestione dei gruppi, coinvolgendo attivamente circa 100 giovani provenienti da 11 regioni italiane e da 25 scuole del network CircoSfera/AltroCirco.

Per i giovani allievi delle scuole di circo, partecipare allo Youth Forum significa non sentirsi soli nell’affrontare il futuro, avere uno spazio di aggregazione e condivisione dove costruire una

comunità aperta basata su valori, strumenti e pratiche comuni. Lo Youth Forum agisce come ponte tra generazioni, dialogando con scuole di circo e l’intero network CircoSfera/AltroCirco per favorire il confronto tra esperti e nuovi praticanti. La creazione di scambi di esperienze e buone pratiche ha delineato gli obiettivi che guidano lo sviluppo del progetto:

Comunità diffusa, aperta e multiculturale: promuovere una cultura circense che valorizzi diversità e unicità come risorse, favorendo pari opportunità, sostenendo collettività e autorganizzazione giovanile.

Valorizzazione della crescita individuale attraverso il gruppo: riconoscere il potenziale formativo della comunità organizzando attività educative e formative informali, non formali e peer to peer, con particolare attenzione al protagonismo delle nuove generazioni.

Supporto all’autorganizzazione: tutelare e promuovere l’autogestione come pratica democratica e risposta concreta ai bisogni delle comunità, garantendo la partecipazione diretta ai processi organizzativi e formativi.

Mobilità e scambi giovanili: facilitare opportunità di mobilità e scambio, nazionali e internazionali, con un focus sulle tematiche circensi ed educative.

Sviluppo di buone pratiche: elaborare pratiche operative e metodologiche che rispondano ai cambiamenti sociali, riconoscendo che il lavoro artistico e sociale evolve insieme ai mutamenti culturali e comportamentali.

Sensibilizzazione su temi chiave: promuovere consapevolezza e azioni su inclusività, parità di genere, cambiamento climatico e rispetto delle diversità culturali, economiche e religiose.

CircoSvago

LE ATTIVITÀ

Spazio
Kabum

LE ATTIVITÀ TERRITORIALI

Tra il 2024 e il 2025, il progetto Re>Play 2025 ha dato vita a un mosaico di esperienze diffuse su tutto il territorio nazionale, attraversando scuole di circo, spazi pubblici e comunità locali. Dalle periferie urbane ai piccoli centri, il filo rosso è stato quello dell’educazione tra pari e del dialogo intergenerazionale, due principi che il linguaggio del circo ha saputo incarnare con naturalezza e forza simbolica.

A Bergamo, Spazio Circo ha invece messo al centro gli adolescenti, con laboratori di circo, magia e teatro che hanno coinvolto genitori e nonni nella costruzione di costumi e scenografie. Il tendone del centro sportivo di Seriate è diventato un crocevia di generazioni, un luogo in cui ragazzi e adulti si sono incontrati, dopo anni di isolamento post-pandemico, per celebrare insieme il ritorno al gioco e alla condivisione.

Ogni realtà coinvolta ha interpretato questi temi a partire dal proprio contesto, generando percorsi unici ma collegati da un obiettivo comune: ricucire legami sociali e rafforzare le reti educative attraverso la pratica circense.

A Varese, ad esempio, l’ASD Kabum ha lavorato con scuole e gruppi giovanili sul riuso creativo degli spazi urbani, trasformando strade e piazze in palestre di cittadinanza attiva. Gli eventi finali, aperti alla popolazione, hanno restituito alla città un’energia nuova e condivisa, dove i ragazzi – spesso provenienti da contesti fragili – hanno guidato la comunità in un percorso di cura e riscoperta del territorio.

A Milano, l’associazione Ululì ha intrecciato inclusione e creatività con un laboratorio di circo integrato rivolto a ragazzi con disabilità e minori migranti, affiancato da iniziative come Circo in famiglia e Conflict Circus, capaci di riportare in dialogo genitori e figli, giovani e anziani, attraverso l’esperienza corporea e ludica del circo.

In questo orizzonte di relazioni, anche Antitesi ha portato avanti un percorso di formazione di giovani assistant trainer, valorizzando l’educazione emotiva come motore di responsabilità e crescita personale.

Nel Lazio, Circosvago ha costruito un ponte tra ragazzi e anziani, unendo laboratori di circo ludicoeducativo con incontri nelle RSA e performance aperte alla cittadinanza. Un gesto semplice e potente: restituire agli adolescenti un ruolo attivo nella comunità, portando allegria e movimento in luoghi spesso segnati dalla solitudine.

Allo stesso modo, a Firenze, Circo Libre ha dato vita a Gener-azioni in Circo-lo, un articolato programma di attività per ragazzi e famiglie culminato nello spettacolo comunitario SHOW, in cui nonni, genitori e figli hanno condiviso la scena e le proprie storie, riscoprendo il valore della memoria e della presenza reciproca.

Antitesi, Campacavallo e altre realtà hanno sperimentato format che intrecciano natura, arte ed educazione. Dal laboratorio di equitazione sociale per adolescenti vulnerabili al Circo Incontro, evento toscano di Circo Libera Tutti aperto a scuole, cooperative e cittadini, ogni tappa del progetto ha contribuito ad allargare la rete, moltiplicando occasioni di partecipazione e volontariato.

In questo panorama, il circo è stato strumento e pretesto per qualcosa di più grande: la costruzione di comunità competenti e accoglienti, in cui i giovani hanno potuto sperimentarsi come protagonisti, educatori e creatori di nuove relazioni. Le attività di Badabam, con i percorsi Circo in coppia e Genitori volanti, o quelle di Materiaviva, dove il circo teatro ha aiutato ragazzi in difficoltà a ritrovare fiducia e benessere, mostrano come la pedagogia del circo possa essere al tempo stesso inclusiva, terapeutica e artistica.

Re>Play 2025 ha agito come un laboratorio nazionale di pratiche sociali, dove ogni scuola di circo ha contribuito a un racconto collettivo: quello di una generazione che educa se stessa mentre educa gli altri, che impara facendo, condividendo, giocando. Dalle storie raccolte nei cortili e nelle case famiglia ai laboratori in cui si sono incontrati migranti, anziani e ragazzi, emerge una consapevolezza chiara: il circo non è solo spettacolo, ma linguaggio universale di coesione.

Spazio Circo Bergamo

ANTITESI

S. Giuliano Terme (PI) antitesiteatrocirco.it

FORMAZIONE AT UNDER 17

Il percorso di formazione per Assistant Trainers (AT), dedicato ad adolescenti e giovani, si è sviluppato attraverso incontri presso la Scuola di Arti Circensi Antitesi, i ragazzi hanno condiviso 16 ore di formazione, arricchite da momenti di confronto e rete. La formazione si è ampliata con un tirocinio di 32 ore, durante il quale i giovani hanno affiancato i docenti nella conduzione di gruppi di bambini, contribuendo alla creazione di uno spettacolo che ha avuto come tema centrale il raccontare e condividere le proprie radici e identità. I laboratori sono stati un’occasione di riscoperta e di inclusione. Rivolti anche a chi vive situazioni di disagio sociale o fisico, sono culminati in uno spettacolo condiviso con le famiglie, coinvolte nella realizzazione di scenografie, costumi e trucchi.

Un momento di festa e condivisione tra generazioni, allievi e assistant trainer, che ha rafforzato emozioni, esperienze e saperi.

Il percorso ha promosso autonomia, collaborazione e rispetto, fondamentali per crescere insieme, accompagnando i partecipanti nell’educazione emotiva, aiutandoli a riconoscere e esprimere le emozioni, strumenti essenziali per affrontare con maggiore consapevolezza le sfide quotidiane, prevenendo disagio, bullismo e abbandono scolastico.

Frequenza Formazione bimestrale; tirocinio a frequenza settimanale

Date dal 03/05/2025 al 07/09/2025

Fascia d’età 13/17 anni

Target adolescenti con integrazione di ragazzi in situazioni di disagio sociale e/o fisico

Numero beneficiari diretti 6 giovani assistenti

LABORATORI IN LUOGHI PUBBLICI

Sono stati realizzati diversi laboratori di arti circensi che hanno coinvolto bambini, ragazzi e le loro famiglie. Durante gli incontri, sono stati proposti giochi e attività che hanno promosso lo scambio tra le diverse età, favorendo l’incontro e la collaborazione tra generazioni. Sono inoltre stati organizzati due eventi pubblici, tra cui uno spettacolo ispirato alle storie condivise nel corso dei laboratori. Una parte delle attività ha visto una collaborazione tra giovani, genitori e nonni, volta a costruire gli allestimenti per l’evento finale, creazione di scenografie, costumi e oggetti scenici, contribuendo a rafforzare il senso di comunità e di condivisione.

Sono state inoltre raccolte storie e aneddoti legati ai giochi del passato, creando un patrimonio che ha ispirato lo spettacolo e costituito un archivio prezioso per i futuri laboratori, rafforzando il legame tra le generazioni.

Date dal 03/05/2025 al 07/09/2025

Fascia d’età 6-17, 18-55, 56-80

Target bambini, ragazzi adolescenti e famiglie, soggetti in situazioni di disagio sociale e/o fisico

Numero beneficiari diretti 80 partecipanti ai laboratori, 30 partecipanti allo spettacolo, 20 genitori coinvolti, circa 700 spettatori

CICLO CIRCO IN COPPIA

Un ciclo di 8 lezioni di circo in coppia, rivolta a bambini/e e ragazzi/e accompagnati da un'altra persona. Le coppie possono essere composte da genitori e figli, da fratelli e sorelle, da amici, compagni, familiari o figure di riferimento. Le attività, che hanno utilizzato le tecniche circensi come strumento di attivazione, incontro e trasformazione, sono state proposte come momento esperienziale di gioco, scoperta e relazione, aprendo una porta anche sull'alfabetizzazione emotiva. I contenuti degli incontri, tra giochi e percorsi motori, hanno sviluppato conoscenza e interazione delle "coppie", anche al di fuori dell'ambiente familiare o scolasticoamicale, costituendo nuove basi per una diversa e più dinamica relazione. All'interno del percorso, insieme agli operatori, sono stati coinvolti anche giovani allievə della scuola, tra gli 13 e i 17 anni, come Assistant Trainer, per favorire la relazione di supporto e "scaffolding" tra adolescenti e i più piccoli. I giovani coinvolti hanno inoltre prodotto una documentazione fotografica sulle varie fasi del processo. L'occasione è stata spunto per lavorare sia sulla relazione peer to peer, attraverso lo scambio e il gioco, sia sull'incontro intergenerazionale.

Frequenza mensile

Date dal /03/2025 al 09/11/2025

Fascia d’età fascia d’età 3-65 anni

Target studenti della scuola di circo Badabam, adolescenti e preadolescenti, genitori e famiglie dei e delle allievi/e, nonni e nonne degli allievə; giovani in condizioni di fragilità psicofisica, indirizzati da cooperative e servizi sociali

Numero beneficiari diretti 56

SKILLS SHARING

L’analisi dei bisogni svolta fra gli e le allieve della scuola di circo ha fatto emergere la mancanza di conoscenza reciproca fra i diversi gruppi, soprattutto fra le distinte fasce d’età. Per rispondere all’esigenza di creare occasioni di incontro è stata proposta una serie di appuntamenti con condivisione di buone pratiche fra corsi di diverse età, mettendo in valore il potenziale dei gruppi di adolescenti, parte del programma di Assistent Trainer (processo di formazione per futuri assistenti agli insegnanti di circo) e del Performing Group (gruppo di creazione di giovani allievi e allieve), che hanno funzionato come collante per i diversi incontri fra gruppi:

-incontri condotti dagli Assistent Trainer, allievi adolescenti, rivolto ai gruppi più giovani, su tecniche circensi più avanzate con la condivisione delle competenze attraverso giochi e attività (peer learning) -incontri condotti dal team insegnanti che hanno coinvolto gruppi di età diverse con un approccio ludico e collaborativo -incontri all’aperto, nella sede campestre dell’Associazione a Sovicille, con gruppi di allievi ragazzi e adulti, nella cornice del centro equestre e circense La Casella, integrando lo scambio di discipline circensi con attività outdoor.

Frequenza mensile

Date dal 01/03/2025 al 28/09/2025

Fascia d’età 6-11 anni; 11-17 anni; adulti; anziani Target bambini, adolescenti, studenti; famiglie e comunità intorno ai ragazzi/e Numero beneficiari diretti 89

RSA

Nell’ottica di creare ponti solidi e significativi fra generazioni diverse, sono state avviate collaborazioni con le RSA del territorio senese. L’obiettivo è stato quello di portare momenti di intrattenimento all’interno dele residenze presentati direttamente dai ragazzi di Badabam, principalmente dal Performing Group e dagli Assistent Trainers. Oltre agli spettacoli, gli incontri sono stati anche un’importante occasione per coinvolgere gli anziani in attività laboratoriali semplici ma stimolanti, realizzate con piccoli oggetti di giocoleria pensati per favorire la partecipazione, la coordinazione e soprattutto il divertimento. La conduzione di queste attività da parte dei giovani allievi-assistenti è stato un vero banco di prova per le loro capacità pedagogiche e relazionali, oltre che un valore aggiunto per le stesse attività, portando agli ospiti delle RSA l’energia, l’entusiasmo e la forza vitale delle nuove generazioni.

Frequenza ogni tre mesi

Date 30/04, 10/6, 5/11 2025 Fascia d’età 11-17, 61+

Target anziani residenti nelle RSA e allievi Numero beneficiari diretti 75

GENITORI VOLANTI

L’ idea di un corso dedicato a genitori e adulti con caratteristiche di inclusività, capace di adattarsi alle diverse età ed esigenze, ha offerto un’introduzione guidata alle varie discipline circensi, presentate in modo graduale e accessibile, così da permettere a tutti di avvicinarsi a un mondo spesso conosciuto solo attraverso l’esperienza dei propri figli. Il corso ha rappresentato un’occasione preziosa per scoprire in prima persona le attività che i bambini e i ragazzi praticano durante l’anno, favorendo un momento di confronto diretto e di condivisione delle sensazioni, delle difficoltà e delle soddisfazioni legate al movimento e alla creatività. Un’esperienza che ha sviluppato modalità e pratiche da rivivere insieme anche all’interno dello spazio familiare, rafforzando la relazione e valorizzando il tempo trascorso in comune.

L’iniziativa ha visto partecipare anche famiglie che vivono situazioni di maggiore fragilità economica fornendo un’opportunità formativa e relazionale significativa..

Frequenza settimanale

Date dal 08/01/2025 al 31/10/2025

Fascia d’età dai 20 ai 50-60 anni

Target adulti e genitori di bambini e ragazzi che già partecipano ai corsi della scuola

Numero beneficiari diretti 18 partecipanti

dopo lo spettacolo sono andato a stringere la mano agli artisti e mi sono immaginato dipoter diventare come loro, un giorno Non pensavo potesse essere un lavoro vero

Il clima di fiducia che si è instaurato tra noi insegnanti e i ragazzi ha permesso loro di abbassare le difese e diventare permeabili alle proposte

CIRCO LIBERA TUTTI

Montelupo Fiorentino (FI) circoliberatutti.it

CIRCO IN CASA FAMIGLIA

Il percorso, rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle strutture definite case-famiglia o comunità familiari presenti sul territorio, è basato su un approccio di trasmissione non-formale e di accrescimento di opportunità e self-empowerment. I giovani partecipanti hanno sperimentato processi relazionali attraverso lo strumento del circo e del gioco, acquisendo le competenze in ambito artistico relazionale. In un contesto di differenziazione generazionale sono stati coinvolti anche gli educatori operanti nella struttura in una modalità di trasmissione del sapere bilaterale, utilizzando il gioco come elemento comunicativo e strumento di risoluzione conflittuale, permettendo uno sviluppo del senso civico e del rispetto della propria comunità. Il progetto è iniziato in concomitanza con la creazione di un nuovo gruppo all’interno della struttura, quindi è diventato molto importante anche per la creazione e il consolidamento del gruppo e di dinamiche interne. All’interno del percorso è stata realizzata anche una formazione per gli educatori e gli operatori della casa famiglia, così che il progetto possa avere una continuità.

Frequenza settimanale/bisettimanale, con pausa estiva

Date dal 12/05/2025 al 16/11/2025

Fascia d’età 11 - 17 anni

Target adolescenti e operatori/educatori di casa-famiglia

Numero beneficiari diretti 60/80 partecipanti

gli insegnanti mi hanno dato la carica per affrontare una sfida personale, perchè di solito penso di non sapere fare nulla

CIRCUS AUT OUT SHOW

"Circus Aut Out Show" è parte di un progetto più ad ampio respiro, CIRCO IPOTETICO. Un progetto impegnato a dimostrare come il "Circo Sociale" possa essere utilizzato come strumento nel benessere delle persone autistiche e neurodivergenti. Grazie a questa esperienza è stato sviluppato un metodo di lavoro con un protocollo basato sulla motricità sociale, che usa come strumenti le discipline circensi per favorire la relazione e il benessere delle persone.

L’attività ha visto coinvolti 8 ragazzi affetti da disturbo dello spettro Autistico e 8 ragazzi Neurotipici (allievi di Circo Libera Tutti). Nel percorso l’imitazione motoria delle tecniche di circo ha giocato un ruolo importante e fondamentale per la cooperazione e apprendimento tra pari (peer learning) attraverso il linguaggio del circo. Tra gli obiettivi: cambiare lo stigma sociale comunitario sui disturbi dello spettro autistico, attivare un processo di inclusione attraverso un linguaggio condiviso.

Frequenza percorso intensivo di due settimane, con 3-4 incontri/prove a settimana

Date dal 11/09/2025 al 20/09/2025

Fascia d’età 11 - 17 anni

Target 8 ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico e 8 ragazzi neurotipici Numero beneficiari diretti 16 partecipanti

Il cambiamento più significativo è statorispetto alle competenze legate a questo: decidere insieme, mediare, ascoltare e proporre, collaborare

CIRCO INCONTRO

Un grande evento aperto al territorio e alla cittadinanza, considerato come fase conclusiva del progetto ed evento finale di disseminazione. Organizzato su due giorni di scambio e di attività ludiche circensi, che ha come focus le famiglie, ragazzi e adulti del territorio. In una cornice all’aperto sono stati organizzati seminari e workshop, focus didattici sulla relazione familiare e intergenerazionale. L’evento è stato coordinato dagli operatori della scuola di circo ma gestito in prima persona dagli stessi ragazzi e adulti che hanno partecipato a "Circo in casa famiglia" e "Scappo col Circo", insieme a operatori esperti e giovani coinvolti nel percorso formativo. E’ stato organizzato anche uno spazio gestito direttamente da anziani, che hanno animato un laboratorio di "giochi d'altri tempi".

Sono state coinvolte anche le scuole di Circo della rete toscana, l’amministrazione pubblica e le cooperative e gli enti del terzo settore che si occupano del lavoro con ragazzi a rischio, oltre alle Auser presenti sul territorio.

Date 20/09/2025

Fascia d’età 11-17 in forma attiva, 3-60 anni in forma trasversale

Target studenti delle scuole, ragazzi disabili, ragazzi delle case famiglia, adolescenti, migranti, nuclei familiari

Numero beneficiari diretti 25-40 giovani suddivisi per aree di interesse; 20 familiari nel ruolo di volontari

VOLEVO SCAPPARE COL CIRCO

Lo scopo di questa attività è riportare alla luce vecchie esperienze riguardanti il circo nel nostro territorio attraverso la narrazione e lo storytelling. I giovani partecipanti hanno ricostruito con i membri più anziani della loro famiglia le esperienze riguardanti il circo e vissute in prima persona. Al termine le interviste sono state montate in piccoli video per produrre un documentario da mostrare nell’evento di fine progetto. Sono stati inoltre realizzati 2 incontri gratuiti con i partecipanti sulle tecniche base di videomaking, condotte da un esperto interno o esterno all’organizzazione. Incontri online o in presenza a cadenza bisettimanale/ mensile

I soggetti coinvolti sono stati inseriti in un percorso di accrescimento di competenze che potranno avere anche uno sbocco professionale e che saranno un ottimo punto di partenza per dare nuova luce al dialogo intergenerazionale.

Quest’attività ha inteso costruire relazioni sicure, solide, affidabili tra i ragazzi e gli adulti di riferimento, sia all’interno che all’esterno del contesto familiare. Ha inoltre valorizzato il ruolo degli anziani come depositari di esperienze, assicurandone la trasmissione con il ricorso a nuovi strumenti tecnologici.

Frequenza bisettimanale/mensile

Date dal 08/09/2025 al 16/11/2025

Fascia d’età 11-17 anni e 50-80 anni

Target studenti delle scuole, ragazzi disabili, ragazzi delle case famiglia, adolescenti, nuclei familiari, anziani

Numero beneficiari diretti 10 adolescenti, 40-60 anziani

ho ricevuto un buon riscontro nel facilitare tempi di costruzione di significati collettivi mi corrisponde molto il processo di immaginazione di nuovi possibili orizzonti e mi ha rinfrancata la qualità di partecipazione giovanile

CIRCO LIBRE Firenze circolibre.it

GENER-AZIONI IN CIRCO-LO

SHOW. SPETTACOLO FINALE

Il programma delle attività è culminato in un evento comunitario, lo spettacolo finale di circo - teatro messo in scena dai partecipanti genitori e figli rivolto al pubblico di nonni e anziani di quartiere.

Condividiamo emozioni, creiamo magia: il circo unisce le generazioni! Il progetto ha proposto un programma Educativo Interattivo e Intergenerazionale presso un Circolo Culturale di Firenze, articolato in incontri bisettimanali e mensili. L’obiettivo è stato educare alle emozioni, rafforzare i legami intergenerazionali e promuovere l'autonomia giovanile attraverso l'arte del circo contemporaneo. Le iscrizioni sono avvenute tramite call pubblica.

1 Laboratori di Circo ludico-educativo ed Educazione tra pari: sono stati realizzati n. 28 incontri bisettimanali rivolti ai ragazzi 11-17 anni. Tutte le discipline sono state unite all'espressività corporea per sviluppare comunicazione e consapevolezza emotiva. L'approccio tra pari ha stimolato autonomia e fiducia.

2 Laboratori Genitori-Figli (3): Costruzione dei trampoli, arti circensi e teatro comico in cui hanno partecipato attivamente i ragazzi e genitori per rafforzare fiducia e comunicazione familiare.

3 Workshop Tematici (3): Acrobatica, clown ed equilibrio focalizzati su concentrazione e collaborazione. Un percorso completo che ha unito le diverse generazioni ed ha promosso la crescita emotiva.

Frequenza bisettimanale (lab per giovani), mensile (altre attività)

Date dal 03/02/2025 al 29/05/2025 Fascia d’età 11-17 e fascia 18+

Target adolescenti, famiglie Numero beneficiari diretti 28

Allo spettacolo è seguito un momento di celebrazione e condivisione per rafforzare i legami all’interno della comunità. Sono stati inoltre invitati tutti i nonni e gli anziani del quartiere, favorendo un ulteriore scambio intergenerazionale. Hanno potuto condividere storie e ricordi su i loro figli e nipoti partecipanti, creando così un ambiente di connessione e apprendimento reciproco.

Gli obiettivi sono stati: stimolare la creatività e l’espressione individuale attraverso le arti circensi e favorire il dialogo intergenerazionale attraverso il processo collettivo di creazione di numeri e di coreografie di gruppo, improvvisazioni artistiche. Favorire l’espressione delle emozioni attraverso il movimento e l’arte, incoraggiando la propria libertà di espressione e la consapevolezza emotiva.

Date 5 giugno 2025 Fascia d’età 0-99

Target bambini, ragazzi e adulti, nonni, familiari dei partecipanti, allievi della scuola di circo, utenza con disabilità, soci del circolo, cittadinanza Numero beneficiari diretti 200 circa

Il cambiamento più importante è il ruolo che sto per intraprendere

anche come aiutante per questa buona annata di corsi, non solo come allieva ma

LABORATORIO CIRCO TEATRO

Il progetto si rivolge a giovani con un disagio sociale e con difficoltà comportamentali. I ragazzi aderenti al progetto, alcuni dei quali con difficoltà nell’area della socializzazione e nel percorso educativo scolastico, sono stati coinvolti in un percorso di circo teatro con stimoli creativi e didattici che hanno permesso loro di recuperare interesse per l’apprendimento e di riappropriarsi di una dimensione sociale e partecipativa. I ragazzi sono stati invitati all’attività dopo un confronto con le scuole del territorio e con le relative famiglie. Durante le attività i giovani stessi hanno insegnato ai familiari ciò che hanno appreso, e giornate in cui sono state proposte "gite" per andare assieme a vedere spettacoli e momenti di confronto sul percorso in atto. I giovani partecipanti sono stati coinvolti in momenti di apprendimento delle tecniche di circo, in attività di studio della storia del circo. Attraverso la storia di personaggi celebri della storia del circo e del teatro, sono stati attivati confronti su come i fallimenti possano trasformarsi in straordinarie carriere ed importanti riconoscimenti emotivi e sociali. L’intero percorso è stato seguito da due psicologhe e parte del percorso didattico è stato indirizzato a fornire stimoli per l’educazione emotiva

Frequenza settimanale

Date dal 15/11/2024 al 15/06/2025

Fascia d’età 11-17

Target giovani delle scuole medie e superiori, anche con difficoltà nell’area della socializzazione

Numero beneficiari diretti 15

CIRCO E BENESSERE

Durante il progetto sono state organizzate due uscite di gruppo con i ragazzi, i genitori e gli operatori, per assistere agli spettacoli: Alegria, presso lo Chapiteaux del Cirque du Soleil e uno spettacolo di Magia presso il Teatro Furio Camillo.Queste uscite sono state occasioni per confronto per i genitori che hanno visto i propri figli gestire le relazioni di gruppo con coetanei durante un’attività ricreativa.

Al termine del progetto i ragazzi hanno partecipato ad uno spettacolo, con i loro numeri di Circo, alla presenza di familiari e amici, a cui è seguito un momento di confronto per avere dai giovani e dai genitori un riscontro e un racconto dell’esperienza da loro vissuta. E’ stata anche un’occasione per far conoscere ai familiari la nostra realtà.

Alcuni dei giovani partecipanti in maniera autonoma s i sono sentiti liberi di organizzare nel nostro spazio momenti di incontro dopo l’orario scolastico, per studiare insieme. Questa capacità dei ragazzi di auto organizzarsi e la loro serenità nel vivere lo spazio dell’accademia come uno spazio proprio testimoniano il reale benessere all’interno dei luoghi dell’accademia e la progressiva capacità di collaborazione e autodeterminazione dei giovani.

Frequenza settimanale

Date dal 15/11/2024 al 15/06/2025

Fascia d’età 11 - 17, adulti e anziani

Target adolescenti, loro genitori e familiari

Numero beneficiari diretti 50/60

Ho notato una grande consapevolezza e conoscenza rispetto a molti argomenti sociali

Una grandissima voglia di scambiare idee

e dire la loro rispetto a molti argomenti sociali della nostra attualità

CIRCOSVAGO

Albano Laziale (RM) circosvago.it

GIOCOLIERI

GIOCOL’OGGI

Ciclo di incontri di formazione sulla pratica e l’utilizzo di attrezzature convenzionali di circo e attrezzature dedicate al circo adattato, unito alla ricerca di giochi nazional popolari afferenti al mondo del circo ludico –educativo. Gli incontri sono stati indirizzati ad adolescenti in situazione di disagio socio – economico indicati dai Servizi Sociali di Albano Laziale e dalla associazione “Chiara per i Bambini nel mondo”, insieme ai ragazzi e alle ragazze che già frequentano i corsi di circo con Circo Svago. Inoltre gli adolescenti indicati dai Servizi Sociali e dalla Ass. Chiara per i bambini nel mondo, hanno avuto la possibilità di partecipare gratuitamente ai corsi della A.S.D. per tutta la durata del progetto.

Un secondo ciclo di attività laboratoriali di circo ludico-educativo, domenicali, sono stati invece dedicati agli anziani del territorio dei Castelli Romani e di Albano Laziale coinvolgendo realtà territoriali che lavorano con adult@ dai 65 anni di età in su. I laboratori sono stati condotti dai ragazzi e dalle ragazze che hanno in precedenza partecipato agli incontri formativi in co-conduzione con i nostri operatori.

Frequenza incontri quindicinali

Date dal 15/02/2025 al 31/10/2025

Fascia d’età 9-17, genitori e famiglie, anziani

Target adolescenti iscritti all'A.S.D. e adolescenti in situazione di disagio socio-economico

Numero beneficiari diretti 15 adolescenti, 5 familiari, circa 200 anziani

PRESENTAZIONE PROGETTO

Giornata conclusiva del ciclo di incontri formativi con presentazione del progetto alla cittadinanza attraverso laboratori di circo ludico – educativo e circo adattato. La giornata è stata realizzata nell’ambito della festa “ALBANO INSIEME…IN FESTA” aperta a tutta la cittadinanza. La giornata è stata organizzata in collaborazione con il Comune e i gruppi scout del territorio. Performance finali a chiusura del progetto, presentata agli utenti delle realtà territoriali coinvolte nel progetto e a tutta la cittadinanza, dai partecipanti della prima fase del progetto e dalle famiglie della nostra A.S.D.

Giornata finale con laboratori di circo ludico educativo, competizioni di giochi tradizionali e performance dei partecipanti alla prima fase del progetto insieme alle famiglie della nostra A.S.D. La giornata, aperta a tutta la cittadinanza, è stata realizzata ad Albano Laziale, nell’ambito della manifestazione Bajocco Festival.

Date 06/06/2025

Fascia d’età 0-99

Target partecipanti alle attività, adolescenti, famiglie, cittadinanza dei Castelli Romani

Numero beneficiari diretti 168

è stato bello rimettersi in gioco per pensare a delle attività e dinamiche adatto ad un pubblico intergenerazionale, che di solito non abbiamo

SPAZIO KABUM

Varese spaziokabum.it

LABORATORIO CIRCO

I laboratori hanno visto lavorare fianco a fianco gli alunni delle scuole secondarie di Varese e gli allievi di Spazio Kabum. L’output di questi laboratori è stata la creazione di eventi sul territorio (festival di circo, attività ludico-motorie-sportive, performance itineranti di circo-teatro urbane...) aperti alla cittadinanza tutta. I partecipanti sono stati coinvolti in laboratori di riuso creativo degli spazi urbani (strade, piazze, parchi…), anche e soprattutto attraverso l’utilizzo di nuove metodologie di educazione tra pari (peer education).

Attraverso l’apprendimento delle discipline circensi come canale innovativo di aggregazione e di sperimentazione, i partecipanti sono diventati i protagonisti attivi del cambiamento, promuovendo la condivisione di informazioni ed esperienze, la partecipazione civica, la sperimentazione di pratiche di scoperta, la riappropriazione e la cura degli spazi. Questo ha permesso non solo di sperimentare un nuovo modo di vivere la propria città ma anche la riqualificazione di alcune aree urbane della stessa, con un occhio di riguardo alle periferie come possibile "luogo di esperienze formative privilegiate”, la creazione, il rafforzamento e il consolidamento di un network di lavoro tra i soggetti di natura eterogenea presenti sul territorio.

Frequenza settimanale e mensile

Date dal 14/01/2025 al 15/07/2025

Fascia d’età 11/17 anni

Target adolescenti di Kabum ASD e loro pari delle scuole Varesine e delle comunità di educativa di strada

Fascia d’età 11/17 anni

Numero di beneficiari diretti 12

EVENTI SPAZI URBANI

Per questa attività sono stati organizzati eventi negli spazi urbani della città di Varese (strade, piazze, quartieri, parchi…), aperti a tutti, con l’obiettivo di presentare alla cittadinanza i diversi step e risultati del progetto e coinvolgere la stessa nel processo creativo attraverso la sperimentazione diretta sul campo, la trasversalità e l’esportabilità delle attività progettate, restituendole al territorio come bene collettivo per la comunità tutta.

Sono stati i partecipanti stessi a farsi promotori e accompagnatori della comunità nel processo di riutilizzo creativo degli spazi urbani, con il coinvolgimento della rete di sostegno intergenerazionale creata con le diverse attività del progetto.

Con i ragazzi e le ragazze partecipanti al progetto abbiamo creato, come eredità dello stesso, un format di performance itineranti, che possano, di volta in volta, parlare e riflettere sui temi pressanti della società, con lo scopo di animare, coinvolgere e far riflettere l'intera comunità, attraverso performance circensi e teatrali, che si fanno canale innovativo e privilegiato di coesione sociale.

Date 15/06/2025

Fascia d’età 0-99

Target comunità migranti; studenti; centri diurni; case-famiglia; comunità affido; educativa di strada; disabili; famiglie e cittadini

Numero beneficiari diretti 120

igrandi erano molto contenti e stupiti di poter imparare dai piccoli circensi, mentre gli adulti

con qualche trick circense che portavano un loro +1 si sono divertiti molto nel tornare a "giocare" con il loro ospite e sorprenderlo

Seriate (BG) spaziocircobergamo.it

CIRCO PER ADOLESCENTI

Laboratori di scuola di circo in collaborazione con i Comuni dell'ambito di Seriate.

Dopo aver individuato le agenzie partner all'interno dell'ambito di Seriate sono stati attivati 2 spazi laboratoriali. I percorsi erano aperti a gruppi di adolescenti, in parte arrivati in autonomia, in parte costruito coinvolgendo le agenzie educative del territorio e i servizi sociali dei Comuni coinvolti. Gli spazi laboratoriali, condotti da istruttori formati, si sono trasformati in un vero spazio d’incontro, all’interno del quale, ragazzi di età molto diverse tra di loro si sono conosciuti, confrontati e stimolati a vicenda, sviluppando un rapporto peer-to-peer. Parte del percorso prevedeva che le competenze acquisite nell’arco delle settimane sfociassero in una messa in scena di performance, da portare poi al pubblico. A tal fine, con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi a cosa significa mettere in scena, nell’arco dell’estate, gli spazi laboratoriali hanno ospitato anche performance e spettacoli aperte al pubblico esterno. I ragazzi in questo caso, sono stati coinvolti come parte attiva nella gestione degli spettacoli, dall’accoglienza, alla gestione del pubblico, allo smontaggio. L’entusiasmo che hanno portato nel sentirsi coinvolti a più livelli è stato coinvolgente.

Frequenza quotidiana

Date dal 09/06/2025 al 15/09/2025

Fascia d’età 11/17 anni

Target adolescenti, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione (immigrati, diversamente abili, famiglie indigenti, affidi, situazioni di emarginazione sociale)

Numero di beneficiari diretti 57

PRESENTAZIONI PERFORMANCE E FESTA FINALE

Gli adolescenti coinvolti nella formazione sono stati chiamati a presentare le loro performance presso realtà del proprio territorio, diventando protagonisti attivi di iniziative di socialità, rivolte trasversalmente a diverse generazioni.

Durante il percorso i ragazzi sono stati coinvolti nell’accoglienza e nell’organizzazione di eventi e spettacoli, che si sono svolti all’interno del centro sportivo e degli spazi laboratoriali.

L’evento finale si è svolto a settembre e ha visto coinvolti tutti i ragazzi che hanno partecipato al progetto. L’evento si è svolto presso lo chapiteau di Spazio Circo e all’interno del centro sportivo da loro gestito. In quest’occasione i ragazzi, oltre ad andare in scena come artisti, hanno avuto la possibilità di trasformarsi per un giorno in istruttori esperti, conducendo loro gli adulti all’interno delle attività proposte.

L’evento finale messo in realtà “all’inizio” della stagione sportiva, è risultato vincente. Perché i ragazzi si sono ritrovati “ad inizio anno” attorno ad un obiettivo comune coltivato durante l’estate. Questo ha fatto da collante al gruppo, che da qui è partito per costruire una progettualità futura.

Frequenza spot, in base alle date degli eventi

Date dal 21/07/2025 al 15/09/2025

Fascia d’età 6-10, 11-17, adulti

Target adulti e anziani di riferimento dei ragazzi oltre alla cittadinanza fatta da famiglie, bambini, adolescenti, ragazzi, anziani.

Numero beneficiari diretti 200

CAMPACAVALLO Milano campacavallo.it

LABORATORIO

CAMPACAVALLO

Laboratorio specifico di equitazione per adolescenti. L’attività è stata strutturata in 20 incontri della durata di 90 minuti, con cadenza settimanale. L’azione è stata indirizzata ai giovani provenienti da situazioni di vulnerabilità e fragilità familiare in carico alla coop. Arimo. Campacavallo ha proposto un'esperienza di gruppo divertente e socializzante, in un luogo immerso nella natura e nello stesso tempo protetto, che mirasse a sviluppare strategie di ascolto dei ragazzi, valorizzare le relazioni di gruppo, rafforzare la fiducia reciproca e in se stessi. I partecipanti hanno sperimentato i propri limiti attraverso strategie mirate all’empowerment dei giovani, all'educazione tra pari e al dialogo intergenerazionale.

FESTA FINALE CAMPACAVALLO

Al termine del progetto è stata strutturata una giornata aperta a tutti con spettacoli di circo e teatro, all’interno dello spazio Allegricola, che ha visto coinvolti anche un gruppo di artisti selezionati. All’evento sono state invitate tutte le famiglie coinvolte nel progetto e l’intera cittadinanza per veicolare il progetto e i suoi obiettivi ad un grande numero di persone. Sono stati inoltre organizzati momenti informali di scambio tra i partecipanti alle attività del progetto. Questi incontri sono stati facilitati in modalità peer to peer dagli operatori.

In particolare la giornata è stata un momento di scambio intergenerazionale nella quale sono stati coinvolti anche genitori e nonni.

Date 27/09/2025

Fascia d’età 11-17; 35-50 e 50-70

Target partecipanti ai laboratori, amici, genitori, anziani

Numero beneficiari diretti circa 580 persone

Grazie all’approccio primariamente non verbale di questo modello educativo non frontale e grazie alla mediazione del cavallo i partecipanti hanno imparato ad esprimersi con maggiore consapevolezza.

L'apprendimento è avvenuto in modo graduale rispettando le varie e differenti tappe di assimilazione dei singoli partecipanti.

Frequenza settimanale

Date dal 01/10/2024 al 31/05/2025

Fascia d’età 11/17 anni

Target adolescenti in carico presso coop. Arimo provienienti da situazioni di vulterabilità e fragilità familiare

Numero di beneficiari diretti 15 adolescenti

Ho realizzato concretamente ciò cheprima avevo in testa solo in modo astratto e ibisogni

stavo facendo effettivi attuali della mia scuola, a cui posso contribuire in modo diverso rispetto a come

CIRCO IN FAMIGLIA

LABORATORIO

DI CIRCO INTEGRATO

Il bisogno individuato è quello di una maggiore integrazione tra fasce deboli e mimetiche della popolazione e mondo giovanile. Il circo è stato utilizzato come luogo di integrazione, accettazione dell'alterità come elemento evolutivo, attraverso una messa in scena, non sempre performativa, di competenze e skill necessarie al vivere quotidiano. Il target individuato ha compreso quella fascia di contatto e liquida tra il crescere dai bambini al divenire adulto, passando la grande trasformazione adolescenziale, in cui si inizia a conoscere il mondo, i suoi abitanti. Grande attenzione è stata rivolta nella costituzione di un gruppo integrato con minori migranti e alcune fasce di disabilità, con particolare riguardo all’autismo. Le attività hanno compreso la progettazione e l’erogazione di un corso di circo sociale integrato. Il corso è stato condotto da tecnici circensi di cui uno anche educatore professionale. I beneficiari sono stati invitati attraverso l’ingaggio delle scuole del territorio, degli Spraar e delle comunità ed ETS del territorio milanese, incluso minori già praticanti circo presso Ululì, per privilegiare la collaborazione e la condivisione tra pari.

Frequenza settimanale

Date dal 19/11/2024 al 29/04/2025

Fascia d’età 11/17 anni

Target adolescenti con disagio economico, minori stranieri non accompagnati, persone con disabilità fisiche

Numero di beneficiari diretti 6

Attività in presenza dedicate alla fascia 3/8 anni con presenza genitoriale. L’iniziativa ha inteso stimolare il gioco in famiglia attraverso la pratica circense dedicata alla collaborazione genitore-bambino, per il benessere psico fisico di entrambi. Gli incontri sono stati un pretesto per esplorare pratiche ginniche e ludiche, con l’utilizzo del circo come linguaggio. Il circo è propedeutico alla vita, comprendendo in sé lo sviluppo di competenze basilari per il bambino e per l’adulto, come la coordinazione giocolatoria, l’equilibrismo e lo sviluppo di presenza e potenziamento fisico. Le attività sono state proposte a scuole, associazioni del territorio, social network e testate giornalistiche sempre alla ricerca di modelli innovativi di attività familiari. Il concetto di “circo in famiglia" si riferisce a esperienze che spaziano da spettacoli tradizionali adatti a tutte le età a laboratori interattivi progettati specificamente per coinvolgere insieme genitori e figli. L'obiettivo principale è promuovere la collaborazione, la fiducia reciproca e il divertimento condiviso. Il laboratorio ha previsto 5 incontri da 1,5h ripetuti per 2 fasce d'età.

La prima dedicata ai bambini di 3/5 anni, la seconda per bambini 6/8 anni. (in totale 15h con 2 operatori).

Frequenza 5 incontri a frequenza settimanale

Date dal 08/07/2025 al 12/09/2025

Fascia d’età 3/8 anni

Target famiglie con figli nella fascia d’età 3/8 anni

Numero beneficiari diretti 24 tra adulti e bambin*

Credere in me stessa

Ascoltare le opinioni degli altri Capire che ci sono persone che pensano diversamente

CONFLICT CIRCUS

Viviamo in tempi di grande conflittualità, esasperata da incertezza e da diffuso e marcato pessimismo circa la possibilità di cambiare e migliorare i rapporti con l’altro. Inoltre, con la condivisione di spazi non più solamente familiari, diviene evidente l’esigenza di una migliore convivenza tra pari e nei luoghi più intimi di ognuno. Il bisogno individuato è quello di una migliore gestione dei conflitti a livello personale e familiare. Si è preferito organizzare un evento di 2h denominato Conflict Circus. E' stato incentrato sulla gestione dei conflitti attraverso l’utilizzo del Circo come linguaggio e setting privilegiati. Il target individuato è stato quello familiare con uno sguardo privilegiato alla comunicazione tra genitori e figli, soprattutto in presenza di un divario di età notevole. I partecipanti sono stati invitati al confronto e alla partecipazione che, attraverso il circo, ha assunto modalità ludico esperienziali, dove il gioco è diventato il filo conduttore. La pubblicità è stata realizzata attraverso i social.

Frequenza un incontro in presenza di 2h

Date 14/11/2025

Fascia d’età 18/99 anni

Target giovani, adulti, famiglie ma anche singoli Numero beneficiari diretti 13 in presenza

Ho imparato a relazionarmi con persone anche sconosciute e di età diversa dalla mia Misento più aperto mentalmente

I BENEFICIARI IN SINTESI

In termini quantitativi e qualitativi i beneficiari diretti di Re>Play 2025 sono stati:

• oltre 2000 partecipanti alle attività di progetto sui territori, nella fascia d’età 11/17, 17+, adulti, anziani. Tra cui: allievi delle scuole di circo e loro genitori/nonni, ospiti presso case famiglia e presso RSA, migranti, minori in situazioni di disagio sociale, soggetti diversamente abili, famiglie indigenti, studenti adolescenti con difficoltà di inserimento scolastico o di raggiungimento obiettivi;

• oltre 100 giovani Under 17 partecipanti al percorso formativo previsto dal progetto e ai Meeting CircoSfera e Youth Forum;

• 95 responsabili della comunicazione, referenti amministrativi e delle attività, staff, insegnanti e collaboratori delle scuole di circo coinvolte;

• 12 scuole di circo direttamente coinvolte nella conduzione di attività di progetto e distribuite su 4 regioni.

Tra i beneficiari indiretti di Re>Play 2025 annoveriamo:

• La comunità di pratica circense nazionale, costituita da oltre 80 scuole di circo disseminate sul territorio nazionale, presso le quali sono stati disseminati i risultati del progetto e stimolata la replicabilità;

• Le associazioni esterne che supportano il progetto e che beneficeranno della divulgazione e della valorizzazione del patrimonio circense come strumento per il contrasto alla povertà educativa

• 34 tra Enti e associazioni locali che hanno accompagnato le attività di progetto e che hanno beneficiato della divulgazione del patrimonio circense come strumento per il contrasto alla povertà educativa.

LE ATTIVITÀ DI RETE

Multilivello della rete

Uno degli obiettivi del progetto Re>Play 2025 consisteva nel sostenere e valorizzare il lavoro della rete Circosfera, che riunisce realtà impegnate nel circo educativo in tutta Italia. Fin dalla fase di avvio il progetto si è attivato per rafforzare le relazioni esistenti, attivarne di nuove e consolidare un coordinamento a livello regionale.

Con questi propositi Re>Play 2025 ha operato come una piattaforma di connessione su più livelli: territoriale, regionale e nazionale. Ogni livello ha espresso un modo diverso di fare rete, sempre in continuità con gli obiettivi generali del progetto.

Reti territoriali: radicamento, sperimentazione e comunità

A livello territoriale, le realtà partner hanno lavorato con le proprie comunità di riferimento, attivando progetti che hanno coinvolto bambinə, ragazzə, adultə e famiglie. La maggior parte delle scuole di circo partecipanti opera come associazione sportiva dilettantistica o come associazione di promozione sociale, elemento che ha facilitato l’ingresso in contesti educativi, culturali e sociali molto vari. Le attività documentate includono collaborazioni con un nutrito numero di biblioteche, centri giovanili, spazi culturali indipendenti, festival, RSA, scuole, parchi e iniziative promosse da municipalità e quartieri, le cui coordinate sono illustrate nell’elenco che segue

ASD Spazio Kabum

U.I.S.P. comitato territoriale di Varese

NATURart Impresa Sociale, Gallarate e San Fermo (VA)

La Miniera di Giove Società Cooperativa Sociale

Malnate (VA)

ASD Spazio Circo BG

Cooperativa Sociale Aeper, Bergamo

Comune di Bergamo

Cooperativa Sociale Impronta, Seriate (BG)

ASDC Ululì

Fondazione Aquilone Milano

ASD Campacavallo

Spazio Nautilus aps, Milano

Arimo cooperativa sociale, Milano.

SVS Donna, Milano

Rete Qubì, Milano

Save the Children, Milano

Farsi prossimo Onlus, Milano

ASD Antitesi Teatro Circo

Comune di Vicopisano (PI)

Comune di San Giuliano Terme (PI)

Consulta del Volontariato, San Giuliano Terme (PI)

ASD Badabam

RSA Caccialupi, Siena

Ippovie Toscane ASD, Sovicille (SI)

Casa di Riposo Campansi, ASP città di Siena

Centro Diurno Villa Rubini Manenti, Siena

ASD Circo Libera Tutti

Cooperativa il piccolo principe, Casa Famiglia San Martino, Castelfiorentino (FI)

ASD Circo Libre

Circolo ARCI c/o Casa del popolo "Il Progresso", Firenze

AC Accademia Materiaviva

Associazione Culturale Semi Volanti, Roma

IPSEOA Pellegrino Artusi, Roma

ASD CircoSvago

Comune di Albano Laziale

Centro Sociale anziani, Marino (RM)

Centro sociale anziani, Albano Laziale (RM)

Centro sociale anziani, Cecchina - Albano Laziale (RM)

Posso ETS, Cecchina - Albano Laziale (RM)

Chiara per i Bambini nel Mondo, Albano Laziale (RM)

Il circo educativo ha mostrato la sua capacità di inserirsi con delicatezza anche in contesti complessi, offrendo occasioni di aggregazione, contrasto al disagio e stimolo all’autonomia. Le attività hanno generato risposte positive da parte delle famiglie, che hanno trovato nuove opportunità per seguire da vicino i percorsi di bambinə e ragazzə e per partecipare attivamente agli eventi pubblici. Nella documentazione raccolta emergono diversi esempi in cui genitori, sorelle, fratelli, nonne e nonni sono diventatə parte integrante dell’esperienza, contribuendo a consolidare un senso di comunità più ampio.

Uno degli elementi ricorrenti è il ruolo del circo come spazio condiviso tra generazioni diverse: momenti di gioco, allenamento e sperimentazione hanno creato legami nuovi e inattesi, valorizzando competenze trasversali come l’ascolto reciproco, la fiducia e la cooperazione.

Reti regionali:

crescita strutturale e strumenti condivisi

Il livello regionale rappresenta uno degli aspetti più caratteristici del progetto, in continuità con il lavoro di costituzione e consolidamento delle reti regionali di circo in tutta Italia avviato da Giocolieri & Dintorni da oltre un decennio. In tutte e tre le regioni il progetto ha fornito risorse utili per sostenere figure per il coordinamento regionale, facilitare la comunicazione, rafforzare i collegamenti tra enti, organizzare percorsi formativi mirati.

A livello regionale, le reti hanno lavorato in modo continuativo alla creazione di luoghi di dialogo e progettazione partecipata. In Lazio, Toscana e Lombardia sono stati attivati momenti regolari di confronto, durante i quali le scuole hanno condiviso aggiornamenti, difficoltà, proposte operative e visioni pedagogiche. Questi incontri, sia online sia in presenza, hanno permesso di costruire un coordinamento più solido, di monitorare l’andamento delle attività locali e di garantire un flusso informativo

costante tra le scuole e la rete nazionale. La dimensione regionale è stata inoltre uno spazio fondamentale per valorizzare le iniziative delle singole scuole, spesso attive in territori molto differenti tra loro e con risorse non sempre uniformi. Un risultato evidente è l’aumento delle collaborazioni tra realtà appartenenti alla stessa regione: eventi organizzati insieme, condivisione di materiali didattici, ospitalità reciproca durante laboratori o restituzioni. In generale un miglioramento progressivo nella qualità della comunicazione interna e nella capacità di coordinamento delle reti.

Gli strumenti adottati e realizzati dalle reti hanno incluso:

• chat operative condivise, soprattutto su WhatsApp, per una comunicazione rapida e quotidiana;

• riunioni periodiche online e in presenza, utili per pianificare attività, condividere bisogni e programmare formazioni;

• strumenti di raccolta dati e mappature regionali, aggiornati grazie al supporto del progetto;

• newsletter interne, utilizzate per diffondere informazioni, calendari, bandi e documenti di riferimento.

Le reti regionali si sono inoltre attivate per la realizzazione dei moduli formativi ASK e INSIEME previsti da Re>Play 2025. Le formazioni hanno rappresentato un nodo fondamentale per il dialogo intergenerazionale. Insegnanti con più esperienza, insegnanti più giovani, operatrici e operatori hanno partecipato a momenti di scambi metodologici, confronto sulle pratiche e possibilità concrete di collaborazione futura.

Le persone giovani delle scuole sono statə coinvolte in attività specifiche, pensate per offrire percorsi di crescita e di consapevolezza del proprio ruolo all'interno del mondo del circo educativo.

ASK è stato il momento di formazione dedicato a giovani assistenti di circo, organizzato su base regionale. L’incontro di due giorni, aperto a tutte le realtà regionali – anche quelle non partecipanti formalmente a Re>Play 2025 – ha visto la partecipazione di circa 40 giovani under 17 con una esperienza o interesse verso il ruolo di assistant trainer nelle rispettive scuole di circo. Questi gruppi sono entrati in dialogo con i formatori, insegnanti di circo senior, che hanno avvicinato i partecipanti alla

dimensione didattica delle attività circensi. I gruppi si sono confrontati sulla valenza educativa delle varie discipline, sulle difficoltà che si incontrano nell’apprendimento e nell’insegnamento e su come si possa essere d’aiuto, come assistenti, nel superarle.

INSIEME è un modulo formativo realizzato dal team dei formatori di Circosfera espressamente per il progetto Re>Play 2025, per facilitare il dialogo intergenerazionale all’interno delle scuole di circo tra giovani e figure senior, e con l’obiettivo di aprire la gestione delle scuole alle energie, disponibilità e proposte dei giovani. Il modulo, che ha visto impegnate oltre 30 persone, ha previsto la partecipazione congiunta da giovani allievi under 17 e da almeno un senior responsabile del management della scuola di circo. Attraverso giochi, dinamiche di gruppo e momenti di rielaborazione, si è costruito un dialogo tra scuole e tra generazioni, favorendo una presa di coscienza reciproca delle sfide e delle difficoltà che ciascuna parte affronta quotidianamente e che spesso rimangono invisibili nelle interazioni di tutti i giorni.

scambio intensa, fatta di allenamenti condivisi, giochi scenici, laboratori artistici e momenti di riflessione collettiva. Per moltə partecipanti è spesso la prima occasione di confrontarsi con coetanee e coetanei di altre scuole, scoprendo che la loro passione per il circo si inserisce in una comunità più grande, viva e strutturata. L’edizione del 2024, all’interno della quale è stato facilitato dal team di Re>Play 2025 un confronto sul dialogo intergenerazionale all’interno delle scuole di circo, ha permesso di rafforzare il senso di appartenenza alle proprie scuole di circo e alla rete nazionale in generale, immaginando insieme nuovi spazi di partecipazione giovanile.

Il Meeting Circosfera, organizzato da Giocolieri & Dintorni / Circosfera, rappresenta da oltre un ventennio il principale momento di confronto per insegnanti e operatorə del circo educativo provenienti da tutta Italia. Durante l’evento hanno luogo laboratori, tavoli di lavoro, momenti di discussione strutturata e sessioni dedicate alla condivisione di pratiche pedagogiche, con particolare attenzione alla sicurezza, all’inclusione, alla dimensione pedagogca dei progetti di circo.

La presenza al Meeting Circosfera di formatori del team Re>Play 2025 ha arricchito il programma con un focus specifico sul dialogo intergenerazionale nelle attività di circo, raccogliendo e condividendo testimonianze dirette, esperienze locali e nuovi spunti di ricerca artistica ed educativa.

Meeting Circosfera

Rete nazionale: strutturazione, scambio e riconoscimento

A livello nazionale, il progetto Re>Play 2025 ha sostenuto l’organizzazione e l’arricchimento alla programmazione di due appuntamenti centrali della rete Circosfera: il Meeting YouthForum 2024, dedicato a giovani operatrici e operatori, e il Meeting Circosfera 2025 rivolto agli insegnanti e al management della scuole di circo.

Il Meeting YouthForum, organizzato da Giocolieri & Dintorni / Circosfera, viene gestito espressamente dai giovani praticanti di circo per i giovani praticanti di circo. Giunto alla sua X edizione si caratterizza per la grande energia e partecipazione. Ragazze e ragazzi provenienti da diverse regioni vivono un’esperienza di

Grazie alle risorse del progetto, la partecipazione a questi eventi è risultata più accessibile, permettendo a un numero maggiore di persone di condividere esperienze, presentare attività sviluppate nei territori e contribuire alla crescita collettiva della rete.

Il coordinamento nazionale, in collaborazione con i partner di progetto e attraverso l’organizzazione di TALK e presentazioni del progetto Re>Play 2025 ha inoltre favorito la circolazione di materiali condivisi, linee guida e pratiche comuni, migliorando l’allineamento metodologico tra le regioni e sostenendo, quando necessario, i processi organizzativi più complessi, incluso la gestione amministrativa e contabile delle scuole di circo.

La combinazione tra incontri regionali, spazi digitali condivisi, eventi pubblici e appuntamenti nazionali ha creato un sistema dinamico che sostiene la rete nel presente e la prepara alle sfide future.

ANALISI E RIFLESSIONI

QUESTI PROGETTI NASCONO PER FARCI CRESCERE

I CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI GENERATI DAL PROGETTO RE>PLAY 2025 a cura

di Cristina Cavallo,

CODICI

1 DISEGNO DI VALUTAZIONE E DATI RACCOLTI

L’attività di valutazione coordinata da CODICI si è concentrata su due dimensioni considerate chiave per gli obiettivi di cambiamento di Re>Play 2025, ovvero l’empowerment dei giovani pre-adolescenti e adolescenti e la capacitazione di questi ultimi nello stare in un dialogo tra generazioni.

L’obiettivo della valutazione di cui in questo testo si riportano gli esiti, non è quello di formulare un giudizio sull’operato di chi ha lavorato alle attività di progetto. Al contrario, significa muoversi su due livelli. Uno, considerare la valutazione come pratica riflessiva: la pratica di intervento assume valore nel momento in cui si è messi in condizione di riflettere su di essa e diventa esperienza. L’invito, durante la lettura, è di riportare alcune considerazioni al proprio quotidiano lavorativo – nella progettazione, nel dialogo in équipe, nella relazione con altri adulti professionisti, giovani in formazione, giovani partecipanti alle attività. Riportarle a sé e chiedersi se, dal proprio punto di osservazione, si intravedono gli stessi cambiamenti, quali altri, e cosa può averli innescati e potrebbe farlo in futuro. In questo modo, l’attività di valutazione ci permette (e costringe) a riflettere non soltanto sul cosa è stato fatto, ma com’è andata, quali cambiamenti le attività hanno generato e perché L’altro livello, implica il considerare la valutazione come processo partecipato, prevedendo il coinvolgimento di chi a diverso titolo è stato e stata al centro dell’esperienza stessa.

Per questa ragione, si è scelto di mettere al centro chi ha partecipato alle attività – come beneficiario e beneficiaria di progetto – e chi le ha realizzate, chiedendo loro di raccontare il proprio punto di vista. In un dialogo stretto e costante con il capofila di progetto Giocolieri & Dintorni si è scelto di focalizzare l’attività di valutazione sull’Azione 2 – Formazione Assistant Trainer e Youth Forum che avrebbe coinvolto giovani, in qualità di beneficiari di progetto, e adulti, in modo più omogeneo e trasversale a tutti i territori. Vedremo tuttavia che alcune persone giovani intercettate dalla raccolta dati, hanno preso parte anche ad attività dell’Azione 1 - Progetti di circo educativo e sociale territoriali. Per questa ragione possiamo considerare le riflessioni che emergeranno

come spunto di riflessione e autovalutazione più generale e riferibile agli obiettivi generali e specifici del progetto.

Con l’obiettivo di raccogliere il punto di vista di chi ha partecipato alle attività e chi le ha gestite e realizzate, è stata utilizzata una tecnica che si ispira al Most Significant Change (MSC), un metodo partecipativo di monitoraggio e valutazione. Il MSC prevede la selezione e l’analisi di storie di cambiamento raccolte sul campo per indagare che tipo di trasformazioni ha indotto l’intervento.

Si è posta dunque una domanda aperta, molto ampia, chiedendo a chi è stato al centro del progetto di raccontare i cambiamenti che ha visto in sé nel corso delle attività di Re>Play 2025. Nello specifico, sono state realizzate due schede di rilevazione separate, in forma di questionario online da somministrare in auto compilazione e anonimo, contenente due domande per ciascun gruppo.

Nella scheda di rilevazione per chi ha partecipato come beneficiario/a del progetto alle attività di formazione per assistenti, le domande aperte erano:

• Pensa a te stesso/a da quando hai iniziato a frequentare le attività di Re>Play 2025 a oggi. Quali pensi siano stati i tuoi cambiamenti più importanti?

• Pensa a te stesso/a durante le attività di Re>Play 2025. Racconta un episodio in cui parlare, confrontarsi, discutere con un compagno o una compagna o un adulto, ha fatto la differenza.

Nella scheda di rilevazione per chi ha gestito e realizzato le attività di progetto – formatori/formatrici, coordinatori/coordinatrici, referenti regionali, referenti attività, operatori e operatrici che lavorano con target analogo a quello delle formazioni per assistenti – le domande aperte erano:

• Pensa a te stesso/a da quando hai iniziato a seguire le attività di Re>Play 2025 quali pensi siano stati gli apprendimenti e i cambiamenti più significativi che hai osservato rispetto alle tue competenze e a quelle del tuo gruppo di lavoro?

• Pensa adesso alle ragazze e ai ragazzi, bambini e bambine con cui hai lavorato durante Re>Play 2025. Quali pensi siano stati gli apprendimenti e i cambiamenti più significativi che hai osservato su di loro? Pensa in particolare alle relazioni tra pari e tra loro e le figure adulte!

Entrambe le schede contenevano anche:

• un’introduzione in apertura per spiegare il senso della raccolta;

• alcune informazioni sulla scuola di circo di appartenenza e le attività di Re>Play 2025 a cui si era preso parte e/o il ruolo nel caso degli adulti;

• informazioni su genere, luogo di nascita ed età.

Per consentire un allineamento sul senso dell’attività valutativa e sulle attenzioni richieste in fase di compilazione, è stato realizzato a settembre 2025 un incontro online rivolto alla rete interna di progetto, con l’obiettivo di parlare sia di valutazione in generale, sia dell’attività valutativa in Re>Play 2025. La compilazione delle schede è stata poi affidata alle singole organizzazioni, che hanno provveduto a raccoglierle tra settembre e ottobre 2025.

In questa attività valutativa sono state raggiunge 471 persone giovani, di cui 44 hanno portato il loro punto di vista sui cambiamenti significativi, e 40 hanno portato i loro punti di vista su un episodio che ha fatto la differenza. Inoltre, sono state raccolte 37 schede da adulti con un ruolo attivo nel progetto.

Quella che segue è una sintesi dei principali cambiamenti generati dalle Azioni 1 e 2 di Re>Play 2025 per come riferiti e raccontati da ragazzi, ragazze e adulti. Questi cambiamenti sono riconducibili a tre dimensioni che verranno presentate separatamente: le relazioni intergenerazionali e la capacitazione dei giovani di stare in queste relazioni (2.1), il dialogo e l’ascolto come metodo di capacitazione (2.2), l’acquisizione di competenze, la crescita della sicurezza in sé e l’acquisizione di ruolo e progettualità (2.3). Separarle non è altro che un espediente che consente di avere una visione complessiva ma ordinata di quanto emerso, e riuscire a ricondurre i cambiamenti a quegli aspetti su cui il progetto intendeva lavorare e su cui sono state costruite le attività. È importante tuttavia ricordare che, in molti casi, coesistono nello stesso racconto elementi diversi, trattati qui come appartenenti a dimensioni separate, ma considerati parte del continuum dell’esperienza singola, peculiare e sempre sfumata, mai polarizzata, di ciascuna persona e del proprio vissuto. Questa maggiore dissolvenza tra i confini delle singole dimensioni sarà più visibile e potrà essere immediatamente colta leggendo gli stralci di alcuni racconti, che verranno alternati al testo di sintesi, come necessaria viva voce di chi ha partecipato.

1 Sono state raccolte tramite la scheda destinata ai giovani, anche le esperienze di 3 adulti, genitori o familiari (di età 45, 46 e 47 anni) non conteggiati in questo totale.

Badabam

2 I PRINCIPALI

2.1 “LO SPAZIO TRA LE GENERAZIONI

CHE ALL’INIZIO SEMBRAVA ENORME, PIANO PIANO SI È RIEMPITO”

LA CAPACITAZIONE DEI GIOVANI DI STARE IN DIALOGO

TRA GENERAZIONI

Le attività di progetto erano state disegnate con l’obiettivo principale di lavorare sulle relazioni tra generazioni. Questo aspetto ricorre nei racconti di giovani e adulti con sfumature diverse che riguardano il contesto della relazione e i ruoli delle persone coinvolte. Infatti, si fa riferimento alla relazione con generazioni diverse dalla propria, sia raccontando l’esperienza di alcune attività specifiche realizzate nelle attività che coinvolgevano ragazzi e ragazze e i loro genitori, sia – e in questo caso risulta particolarmente significativo in ottica di cambiamento futuro delle organizzazioni –con specifico riferimento alla relazione educativa tra adulti e giovani nelle scuole di circo.

Per quanto riguarda l’incontro con gli anziani delle RSA e il coinvolgimento dei genitori nelle attività delle scuole, emerge un peso più legato alla novità dell’esperienza di entrare in contatto con un mondo nuovo e lontano (gli anziani nelle strutture di assistenza e accoglienza) o di vedere entrare nel proprio chi lo aveva solo visto da fuori (le famiglie per es.).

Di diversa portata sono i cambiamenti generati dall’incontro tra le diverse generazioni all’interno delle organizzazioni stesse o nelle attività in rete. In questo caso, emerge come la relazione tra adulti e giovani in Re>Play 2025, curata in attività vere e proprie, strutturate con questo fine, abbia agito positivamente su diversi livelli.

Il dialogo intergenerazionale più o meno strutturato, ha creato un maggior senso di vicinanza e appartenenza alle arti circensi e alle organizzazioni stesse. Le attività condivise con adulti, hanno rafforzato il sentirsi parte dell’organizzazione, iniziando a capire come funziona, con le sue luci e ombre, e cosa implica strutturare corsi e attività. I ragazzi e le ragazze hanno potuto iniziare a percepirsi ed essere percepiti come una risorsa per l’organizzazione stessa e dunque partecipare più attivamente. Questo ha generato pensieri di

“Con i genitori è stato molto bello vedere come i ragazzi abbiano coinvolto i loro genitori nelle attività e come si sono divertiti insieme, accrescendo l'empatia, la relazione e la fiducia. [...] In un clima di fiducia rispetto dell'altro l'apprendimento è stato super, hanno fatto tantissimi progressi. inoltre hanno sviluppato moltissimo la collaborazione tra loro, aiutando e incoraggiando le persone che erano rimaste indietro. Bellissimo.” (adulto)2

avvicinamento maggiore all’organizzazione e di costruzione congiunta delle attività in futuro.

Inoltre, ha generato e/o rafforzato la conoscenza, la fiducia reciproca e le relazioni amicali tra persone con età e ruoli diversi. Andando nella direzione non di annullare o ribaltare i ruoli, ma di creare maggiore prossimità e orizzontalità negli scambi e delle condivisioni. Il rapporto di vicinanza, comprensione e fiducia ha generato anche maggiore benessere nello stare nelle attività e nel lavoro, e maggiore comprensione degli adolescenti da parte degli adulti. Questi cambiamenti hanno riguardato sia gli aspetti formativi e più tecnici delle arti circensi, ma anche la dimensione puramente relazionale.

2 Per “adulto” intendiamo sempre una figura di Re>Play 2025 che nel progetto ha avuto un ruolo di formatore/formatrice, coordinatore/coordinatrice, referente regionali,referente attività, operatore/operatrice.

“I ragazzi che hanno partecipato sono riusciti a creare un’ottima relazione tra di loro e con noi operatori. È nato un clima di fiducia reciproca e

CircoSvago

questo ha permesso a loro di spostare i propri limiti fisici e mentali in modo costante e in alcuni casi anche sorprendente.” (adulto)

“Confrontarmi con gli insegnanti che ci hanno fatto questi corsi mi ha aiutato a sentirmi più vicina a quello che facevano loro e a sperare di poter avvicinarmi ancora di più.” (partecipante, 16 anni)3

“[...] è stato molto incoraggiante vedere i giovani costruire una propria scuola di circo ideale, dove sono capaci di prendersi delle responsabilità nel portare avanti la scuola di circo. Dopo queste condivisioni, ogni adulto si è riunito con i giovani che ha portato all'incontro ed hanno avuto un loro momento per decidere che azioni pratiche intraprendere nel futuro prossimo. Quello che ho visto è l'entusiasmo e voglia di costruire qualcosa insieme.” (adulto)

“[Ha fatto la differenza ndr ] il confronto finale con i miei compagni e la mia referente della scuola, sulle cinque azioni concrete che ognuno di noi aveva scritto: combaciavano.” (partecipante, 20 anni)

“Ascoltare � ragazz� che parlavano di cosa fosse per loro il circo ha ampliato la mia percezione del motivo per cui fanno/facciamo tutto questo.” (adulto)

Le relazioni intergenerazionali su cui alcune attività di Re>Play 2025 hanno lavorato, hanno preso vita in contesti in cui esistono già inevitabilmente relazioni tra pari. I rapporti con compagni e compagne, sebbene non siano il focus dei racconti di cambiamento compaiono come elementi importanti che rafforzano il benessere durante le attività, il divertimento, la confidenza e che valorizzano le attività fatte insieme, preferendole alla solitudine o all’isolamento.

“Parlare degli obiettivi personali o da raggiungere in gruppo insieme ai compagni mi ha trasmesso più leggerezza, più stimoli per il futuro percorso e maggiore voglia di essere uniti.” (partecipante, 20 anni)

“La prima volta che sono riuscita a salire sul trapezio mi sono sentita molto felice, G. era vicino a me e ridevamo di brutto.” (partecipante, 13 anni)

2.2 CAMMINARE SU UN TERRENO NON MINATO. IL DIALOGO E L’ASCOLTO NON GIUDICANTE COME LEVA DI CAMBIAMENTO

Soffermarci sulle condizioni per l’esistenza e il successo di questo dialogo tra generazioni e le sue conseguenze, ci traghetta verso un’altra leva importante di cambiamento in Re>Play 2025, legata all’approccio e al metodo, con le attenzioni trasversali che porta con sé. Ovvero: la centralità dell’ascolto e dell’approccio non giudicante nel relazionarsi con gli altri e le altre.

A prescindere dall’età e dal ruolo, emerge quanto il dialogo, il racconto, la parola e lo spazio dedicato a parlarsi, abbiano fatto la differenza in tutte le persone coinvolte dal progetto. È importante sottolineare come siano state le figure educative a garantire che le attività e gli scambi si svolgessero in una cornice di ascolto e sicurezza, e che quindi gli adulti e il loro ingaggio sono la condizione necessaria per il dialogo.

“Credo che i giovani sia troppo esposti a contesti giudicanti, tanto che poi serve un tempo di adeguamento per sentirsi accolti in cerchi di disponibilità e ascolto. [...] Sorprendente vivere il cambiamento di relazioni con loro: nemmeno ci guardiamo e dopo due giorni il gruppo sembra conoscersi da tempo. Forse hanno camminato su un terreno non minato?” (adulto)

3 Per “partecipante” intendiamo una persona giovane che ha preso parte al progetto. Indichiamo la sua età per dare contezza della varietà delle fasce d’età nei vissuti raccontati.

Badabam

“[Il progetto ndr] Mi ha permesso di pensare a attività, domande e situazioni che accogliessero tutt* e che creassero un terreno fertile per esporsi all'incontro. Un apprendimento che ho visto è che il ruolo di facilitatore è importante per aiutare a impostare questo 'terreno fertile' dell'incontro, perché sappiamo che un luogo piacevole per tutt* è un luogo dove stiamo tutti meglio.” (adulto)

“Mi è rimasto molto impresso che fosse precisato ogni volta di dover ascoltare tutti e prendersi del tempo per parlare e esporre la propria opinione, è stato molto costruttivo e ci ha dato la possibilità di comunicare con i nostri insegnanti senza pressioni.” (partecipante, 17 anni)

Quali ricadute di questa opportunità di muoversi in uno spazio sicuro? Per qualcuno, l’ascolto e la possibilità di parlare e ascoltare ha portato un cambio di prospettiva, aprendosi a ciò che è diverso da sé e confrontandosi con differenti punti di vista.

“Mi è capitato spesso che parlare con un compagno o un adulto abbia fatto la differenza, perché durante la discussione ho potuto vedere certe cose da punti di vista completamente differenti dai miei e grazie a questo sono maturato molto.” (partecipante, 16 anni)

“I miei cambiamenti più importanti dall’inizio di questo progetto sono stati: mettermi in gioco maggiormente, ascoltare le opinioni altrui con più attenzione, ragionare collettivamente con un gruppo e lavorarci in modo più attivo.” (partecipante, 18 anni)

Per qualcun altro, ha agito su due dimensioni che approfondiremo nei paragrafi successivi. Una è l’acquisizione di competenze (relazionali in questo caso) che agisce sull’aumento della sicurezza in sé, anche imparando ad ascoltare e mettersi nei panni altrui.

“Mi ricordo di quando mi sentii sbagliata perché mi sembrava di non piacere a un’allieva ma parlando con la mia insegnate mi resi conto che era solo una mia paranoia e che esistono bambini più chiusi e meno vogliosi di parlare.” (partecipante, 16 anni)

“Ho imparato a credere in me stessa, con più fiducia e consapevolezza. Grazie alle attività Re>Play 2025 ho ascoltato maggiormente le persone con cui passavo del tempo insieme ed ho compreso la bellezza di collaborare con altri ragazzi. È stata una bellissima esperienza.” (partecipante, 14 anni)

L’altra è aprire spazio di possibilità di pensare a sé e al proprio futuro. Nei racconti di cambiamento, le attività di Re>Play 2025 con la loro attenzione all’ascolto e alla relazione, hanno aperto possibilità di espressione dei propri progetti, desideri e paura: il solo fatto di nominare queste cose, gli fa spazio e le fa esistere.

“[Il cambiamento che ho osservato ndr] L'entusiasmo, in primis. La voglia e il desiderio di raccontarsi, cosa non scontata a questa età. Dalla chiusura che questa età ha di per sè, per antonomasia, verso il mondo adulto, alla voglia di condividere, di raccontare il loro punto di vista, di rendere partecipe il mondo "adulto" delle loro competenze.” (adulto)

“Durante un’attività ho avuto la possibilità di raccontare i miei futuri progetti ad un adulto. É stato molto importante per me spiegare ad un’altra persona i miei sogni e mi ha dato la possibilità di riflettere su di essi e renderli più concreti.” (partecipante, 14 anni)

2.3

E ACQUISIZIONE DI COMPETENZE: CAMBIAMENTI CHE RAFFORZANO

E SOSTENGONO LO SGUARDO AL FUTURO

Come anticipato, altri cambiamenti significativi riportati da giovani su di sé e dagli adulti dal loro punto di osservazione, hanno riguardato tre elementi inevitabilmente intersecati tra loro: l’acquisizione di competenze, l’aumento della sicurezza e del senso di autoefficacia, la maggiore consapevolezza del proprio ruolo e la progettualità futura

Le attività di Re>Play 2025 hanno innescato cambiamenti che, agendo sulla relazione e il supporto, come anche sul passaggio di competenze in modo non performativo, hanno messo i giovani e le giovani nelle condizioni di sentirsi al sicuro, sentire di aver imparato, sentirsi competenti verso gli adulti e verso i pari, superando incertezze nel dire e nell’agire.

La partecipazione delle attività di progetto ha portato all'acquisizione e/o potenziamento di competenze: competenze riconosciute come tali da chi ne parla, legate sia allo specifico delle arti circensi e quindi ad alcune tecniche, sia ad altri ambiti, più legati alle cosiddette soft skill.

“Una cosa che sono sicura di aver cambiato è la mia presenza scenica perché esibendomi al saggio finale su un vero palco significa molto. Mi sento cambiata anche nel fatto della relazione con le persone perché prima ero più timida rispetto ad adesso e credo sia anche grazie al circo. Un’altra cosa che ho cambiato nel corso del tempo è la mia coordinazione e la mia elasticità grazie ovviamente all’allenamento nei diversi attrezzi.” (partecipante, 13 anni)

“Per prima cosa non sapevo di potermi arrampicare e di avere così tanta forza. Sono sempre stata sottopeso, fin da piccola. Ho sempre pensato alle cose che non potevo fare, come reggere qualcuno. Non avevo pensato che, proprio grazie al mio corpo sottile sarei stata in grado di salire in alto. Ho

imparato a usare i tessuti e mi sono sentita agile e forte. L'immagine è una formica che sposta qualcosa di enorme! Sono una formica forteeee!” (partecipante, 15 anni)

Saper fare ha portato con sé sia maggiore sicurezza e consapevolezza delle proprie capacità, come anche capacità di lettura e rilettura del proprio passato e presente.

“I miei cambiamenti più importanti in questo percorso sono stati sicuramente i laboratori e il mio ruolo di assistente con i bambini. All’inizio non è stato facile per me capire come affrontare le varie situazioni e stare dentro al mio ruolo, anche perché è stato il mio primo anno effettivo di assistenza a discipline circensi, però piano piano nel corso dell’anno mi sono sempre messa in gioco e ho notato nelle varie situazioni simili in cui ho acquisito più sicurezza sulle modalità di assistenza dell’attrezzo.”

(partecipante, 18 anni)

“Prima mi sentivo molto più bambino e ora che aiuto e faccio assistenza nei corsi dei bambini capisco quanto era difficile gestire bambini come me quindi sono migliorato sia a fare il ragazzo che a fare l'assistente perché so come gestire i bambini birbi come me.”

(partecipante, 18 anni)

Ululì

Per qualcuna e qualcuno, il cambiamento ha riguardato anche iniziare a capire meglio che strada si vorrebbe intraprendere e quindi acquisire maggiore consapevolezza. Questa consapevolezza e assunzione di ruolo, ha riguardato sia la propria vita, sia l’organizzazione di cui si fa parte.

“Questa esperienza mi ha permesso di approfondire la mia esperienza con l'insegnamento e di capire quanto realmente mi piace lavorare con i bambini, e [...] di ricevere una conoscenza base su ogni attrezzo circense. Prima del progetto non avevo esperienze di insegnamento visto che trovarne non è facile, ma ora mi sento molto più sicura sulle scelte future.” (partecipante, 16 anni)

“[...] Iniziando a conoscere le varie realtà ho iniziato a definire un po' quelle che preferisco o quelle in cui mi rivedo, o anche quelle che invece non piacciono. Quindi possiamo dire che in qualche modo mi ha anche aiutato a delineare un po' quello che faccio o che vorrei fare e anche proprio chi sono e chi vorrei e non vorrei diventare.” (partecipante, na)

“Si mostrano più sicuri ed entusiasti di fronte ai coetanei, per i quali rappresentano testimonianza di possibili evoluzioni e crescita personale e tecnica all'interno dell'attività associativa.” (adulto)

Questo sguardo al futuro suggerisce la reale praticabilità di progetti che, lavorando sul dialogo intergenerazionale e sulle competenze dei più giovani, possa rappresentare una crescita, sostenibile e aperta, per tutte le organizzazioni che a questo dialogo dedicano del tempo e tentano strategie per praticarlo.

L’attività valutativa condotta in modo partecipato con giovani e adulti, ha mostrato l’efficacia del progetto

nell’innescare trasformazioni e cambiamenti nelle persone coinvolte, su tre dimensioni interdipendenti. Concentrarsi sul dialogo tra generazioni, in ambienti dove fioriscono anche le relazioni tra pari, ha portato a una significativa prossimità relazionale tra giovani e adulti delle scuole di circo. Le attività hanno promosso scambi orizzontali e strutturati, superando la rigidità dei ruoli e favorendo una maggiore comprensione reciproca. Ciò ha non solo rafforzato il senso di appartenenza e la partecipazione, ma anche aperto alla possibilità che l’attivazione delle persone giovani sia una risorsa di lavoro congiunto e co-costruito, in futuro. Non solo quindi fare insieme, ma progettare insieme.

Nelle giovani persone che hanno preso parte a Re>Play 2025, inoltre, il progetto ha generato cambiamenti nella sicurezza di sé, autoefficacia e consapevolezza del proprio ruolo, anche grazie all’acquisizione di competenze. Consapevoli e competenti nel presente, i più grandi hanno anche più facilmente iniziato a guardare ai progetti futuri.

Il progetto e l’approccio che lo ha caratterizzato, si sono confermati un modello efficace di lavoro sull'empowerment e la capacitazione giovanile, capace di tradurre l'azione educativa in crescita individuale tangibile che si innesca e ricade sempre nella relazione e nel dialogo.

Circo Libera Tutti / Circo Ipotetico
CircoSvago

APPRENDIMENTI SPECIFICI

DELLE FIGURE ADULTE

ALL’INTERNO

DI PROGETTI COMPLESSI

Il coinvolgimento delle figure adulte in questa attività valutativa ha avuto l’obiettivo di arricchire il punto di vista dei beneficiari e delle beneficiarie, con quello di un punto di vista di osservazione privilegiato di chi ha lavorato con loro. Tuttavia, ai professionisti e alle professioniste di Re>Play 2025 è stato chiesto anche di ragionare sui propri cambiamenti significativi. Una parte di questi racconti è stata inglobata nella sezione dedicata al dialogo intergenerazionale, laddove molti elementi di cambiamento significativo hanno riguardato entrambi i nodi della relazione: giovani e adulti.

Rimangono tuttavia altri elementi, molto specifici di chi ha progettato e condotto le attività di progetto. Questi ulteriori apprendimenti saranno riportati in questa sezione, a partire dai racconti di 37 persone tra operatori e operatrici (18), formatori e formatrici (5), coordinatori e coordinatrici (5), referenti attività (3), più ruoli contemporaneamente (6).

L'attività di valutazione ha messo in luce un significativo percorso di apprendimento e cambiamento anche nelle competenze e nella consapevolezza professionale del personale adulto, in particolare con riferimento alla gestione progettuale e di équipe

La gestione del progetto, specialmente a fronte di alcuni imprevisti – in particolare gli slittamenti temporali – ha stimolato in operatori e operatrici una maggiore autonomia e sicurezza nel prendere decisioni, come anche la flessibilità e la capacità di risoluzione dei problemi. L’esperienza ha accresciuto la consapevolezza degli operatori e delle operatrici rispetto al proprio ruolo, anche organizzativo e di gestione, assunto con maggiore responsabilità, nonostante il mutare del flusso di lavoro e alcune incertezze progettuali. Questo ruolo viene sempre raccontato all’interno dell’équipe e dunque in ottica di lavoro collaborativo e sinergico.

“Da quando ho iniziato a partecipare alle attività di Re>Play 2025 ho notato diversi cambiamenti, sia a livello personale che nel gruppo di lavoro. Per quanto mi riguarda, uno degli apprendimenti più significativi è stato affinare la capacità di progettare e condurre attività in un flusso di lavoro caotico e in continua ridefinizione. Inizialmente il lavoro è stato ordinato e ispirato, successivamente con il prolungarsi delle tempistiche di realizzazione è stato necessario imparare a trovare motivazione al di là della passione e dell'interesse verso il contesto e verso il progetto stesso.” (adulto)

“Da questa esperienza mi sento di aver appreso una maggiore autonomia e sicurezza nel prendere decisioni, flessibilità ed adattamento agli imprevisti e capacità di problem solving. Ho visto emergere soluzioni creative a sfide che inizialmente sembravano insormontabili. Ho imparato a non limitarmi, ma a esplorare più opzioni e a valutare criticamente i pro e i contro di ciascuna.” (adulto)

Per chi è stato più direttamente interessato da ruoli di coordinamento e gestione complessa, emerge un apprendimento, anche critico se vogliamo, riguardante la gestione della complessità amministrativa di alcuni progetti e dunque la consapevolezza futura di valutarne la fattibilità. Ma emerge anche una riflessione sulla necessità di investire su nuove figure di coordinamento e imparare a delegare all’interno dell’équipe.

Queste considerazioni, sicuramente meno centrali dei cambiamenti dal punto di vista educativo e di relazione intergenerazionali, restano come eredità futura della rete, come punti di forza e (potenziale) debolezza per valutare opportunità progettuali senza che queste – definite da qualcuno “di valore inestimabile” – trovino le organizzazioni impreparate.

Spazio
Kabum

LE RETI DI CIRCO a cura di AltroCirco

METODOLOGIA E STRUMENTI

PER LA RACCOLTA DATI

Nel quadro del progetto Replay, volto a consolidare la comunità educante sui territori e a promuovere modelli sostenibili e replicabili di collaborazione tra scuole di circo, AltroCirco ha progettato e avviato un sistema di monitoraggio misto, combinando raccolta strutturata di informazioni sull’operatività delle reti regionali e osservazioni, percezioni e riflessioni di alcune figure chiave coinvolte nel progetto. La raccolta dati si è articolata alternando domande chiuse (scelta multipla e scala da 1 a 5) e aperte su tre strumenti online, tra loro complementari:

1 schede descrittive delle attività territoriali, compilate dalle persone referenti dei partner dopo ciascuna attività (laboratori, formazioni, eventi, scambi), con indicatori su finalità, partecipazione, esiti immediati, elementi di trasferibilità; 2 schede descrittive degli incontri di rete (inclusi i momenti formativi), compilate da coordinatori e

coordinatrici regionali dopo ogni incontro, con informazioni su partecipanti, temi affrontati, decisioni, follow-up;

3 questionario di valutazione della rete, rivolto esclusivamente a coordinatori e coordinatrici regionali in due somministrazioni: T0 (dicembre 2024–marzo 2025) e T1 (ottobre 2025).

Il questionario ha indagato ampiezza e composizione della rete, intensità e qualità delle interazioni (in presenza/online), modalità di governance, strumenti di comunicazione, percezione del ritorno degli sforzi di rete, bisogni nel medio-lungo periodo e orizzonti di sostenibilità e replicabilità. Il questionario di valutazione della rete era rivolto solo alle persone referenti della rete, visto il ruolo chiave di coordinamento continuativo e partecipazione trasversale a incontri, scambi, formazioni e processi decisionali.

Questo capitolo si interroga in particolare sulla traiettoria di consolidamento delle reti attraverso la comparazione di T0–T1 e un’analisi tematica degli aspetti organizzativi e relazionali che emergono integrando i questionari di valutazione della rete con riscontri derivati dalle schede di attività e di incontro.

ANALISI DEI DATI RACCOLTI

Fare rete è importante per approfondire e dare risonanza a caratteristiche e valori del circo ludicoeducativo: le reti hanno una struttura orizzontale e non gerarchica, con processi decisionali partecipati che permettono a realtà diverse di cooperare su obiettivi comuni, restare in ascolto di tutte le voci presenti nel campo, e di alimentare fiducia, responsabilità condivisa e creatività organizzativa. Fare rete aumenta anche l’efficacia dei progetti di circo, perché consente di integrare competenze tra attori differenti, rispondere a problemi complessi, usare meglio le risorse, restare flessibili e adattarsi ai cambiamenti. I questionari compilati da coordinatori e coordinatrici di rete a inizio (dicembre 2024 - marzo 2025) e fine (ottobre 2025) progetto e le schede descrittive degli incontri di rete mettono in evidenza punti di forza e rischi e fragilità.

Le reti regionali hanno registrato, nell’arco del progetto, segnali di consolidamento in termini di connessioni più strette e frequenti, competenze trasmesse, visibilità e conoscenze reciproca tra scuole, insegnanti e giovani assistenti. Dagli incontri di rete sono emersi una maggiore consapevolezza del “fare

rete” come pratica quotidiana; il rafforzamento delle competenze di insegnamento degli/delle assistenti; una più chiara comprensione delle esigenze delle diverse scuole e ruoli all’interno di queste; la creazione di legami di fiducia e amicizia che proseguono oltre i singoli eventi; la costruzione di connessioni intergenerazionali, attraverso da un lato una maggiore motivazione a rendere le scuole luoghi più accessibili e partecipativi, dall’altro il riconoscimento da parte delle persone giovani partecipanti della difficoltà di gestione di una scuola di circo .

Le giornate di skill sharing e gli interventi di relatori esterni hanno incrementato competenze educative di assistenti e insegnanti di circo e consapevolezza del ruolo delle scuole di circo come spazi di incontro, partecipazione e cittadinanza attiva.

La dimensione artistica ha funzionato da catalizzatore per la riflessione su temi sociali e di attualità: “Lo spettacolo messo in scena ha evidenziato come il tema dei confini e del conflitto siano presenti nell'immaginario dei giovani, che hanno utilizzato questi temi come contenuto narrativo dello spettacolo” [referente di partner di progetto]

Sul piano organizzativo, si osservano dinamiche differenziate. La composizione delle reti è cambiata nel corso del progetto: al T0 Lazio contava 11 scuole, Lombardia 8, Toscana 13; al T1 Lazio scende a 9, Lombardia rimane stabile, Toscana sale a 18. Le variazioni – uscite in Lazio, stasi in Lombardia e crescita in Toscana – sono un segnale della forma ancora in divenire delle reti regionali, che si allargano e si restringono come una fisarmonica sulla base sia delle disponibilità di tempo e risorse umane delle singole realtà sia dalla percezione di utilità della rete.

Anche la frequenza degli incontri evidenzia segnali di attivazione: in Lombardia gli incontri in presenza rimangono stabili (1), in Lazio crescono da 2 a 3, in Toscana scendono da 7 a 4; le riunioni online aumentano in tutte le regioni (Lombardia da 1 a 2; Lazio da 2 a 3; Toscana da 0 a 2). Gli incontri in presenza comprendono “riunioni, spettacoli, scambi sociali e conviviali, laboratori su tecniche circensi, formazioni e confronti sull'organizzazione e la vita associativa e delle scuole di circo, preparazione di numeri condivisi, condivisione di spettacoli dal vivo, olimpiadi dei giocolieri” [referente Toscana] e richiedono grande dispendio di tempo e risorse. La qualità e la tipologia, più che la quantità, potrebbe quindi essere un indicatore utile a valutare il livello di coinvolgimento della rete.

La governance si configura come un cantiere aperto: al T0 ruoli e mandati sono presenti in tutte e tre le reti; al T1 in Lombardia non risultano ruoli formalizzati. In Lazio “ogni organizzazione ha individuato un/una

referente. C'è un coordinatore di rete che cura i rapporti tra Circosfera e la rete e che anima e facilita le attività di rete”. In Toscana i ruoli sono definiti “in minima parte e sempre con molta apertura verso chi vuole prendere più responsabilità”. Due persone di due diverse scuole si occupano di “coordinare il gruppo whatsapp ed il calendario degli incontri online ed in presenza”; una terza persona referente di un altro partner “si occupa principalmente del coordinamento nei giorni del festival Cirk Fantastik a Firenze che, per durata, contenuti e periodo di realizzazione, rappresenta sempre un momento cardine negli incontri e nel lavoro di rete (ospitando anche quest'anno riunioni, cabaret, olimpiadi dei giocolieri ed ovviamente permettendo lo scambio e il ritrovo degli allievi)”

Questa apertura e flessibilità è vista in alcuni casi (ad esempio in Toscana) come un punto di forza, perché permette un ricambio di energie e una maggiore flessibilità e capacità di azione della rete. Come vedremo sotto, in altri casi (ad esempio in Lazio) rappresenta invece un aspetto da chiarire e strutturare, in particolare creando nuovi ruoli a cui allargare la responsabilità di coordinare e gestire le attività di rete.

Il canale principale per la comunicazione interna alle reti è Whatsapp, affiancato da Google Meet per le riunioni online e, nel caso della rete Lazio, anche una newsletter mensile. Mentre Whatsapp è funzionale per comunicazioni rapide e organizzative (“Il gruppo Whatsapp funziona bene per mandare velocemente le comunicazioni e scambiarsi informazioni”) ma permette una partecipazione anche passiva (“molti dei partecipanti alla chat sono silenti da molti mesi”), la newsletter rafforza anche attivamente la rete permettendo al coordinatore di “rimanere aggiornato sulle attività dei singoli membri e per fare arrivare le informazioni a un pubblico più ampio, costituito sia da allievə delle scuole che da appassionatə che non fanno parte di nessuna organizzazione”.

Secondo il coordinatore della rete Lazio, la newsletter “è uno strumento utilissimo per creare partecipazione nei diversi membri della rete, che mensilmente vengono chiamati a comunicare gli eventi che organizzano, ha un buon tasso di apertura rispetto ad una mailing list di circa 250 persone”

Accanto ai punti di forza, emergono criticità strutturali che incidono sulla sostenibilità e replicabilità delle reti regionali. Le questioni segnalate a questo proposito sembrano essere principalmente tre:

• il sovraccarico di lavoro e richieste percepito dalle scuole: “i molti impegni delle scuole” e “la mancanza di tempo” ostacolano “la possibilità di ritrovarsi più spesso” e l’attivazione di “una collaborazione efficace e presente” [referente Lombardia];

• la difficoltà da parte delle persone referenti di attivare un coinvolgimento attivo delle scuole, ripagando gli sforzi riposti nelle proposte di attività e incontri: “La risposta media dei membri della rete è tiepida o assente, solo in rari casi c'è reale entusiasmo e coinvolgimento partecipe. Nella maggior parte dei casi si verifica un'accettazione passiva delle proposte o addirittura assenza” [referente Lazio];

• la difficoltà di estendere il coinvolgimento a figure altre oltre alle persone referenti delle scuole (ad esempio insegnanti e allievə)

Il grande impegno richiesto dal lavoro di rete è da un lato significativo della cura, passione e determinazione delle persone coinvolte. Dall’altro, nel lungo periodo l’affidamento prevalente su energie volontarie, leadership individuali e ruoli non definiti chiaramente rende vulnerabile la tenuta organizzativa e lo sviluppo della rete, che resta legato a un impegno inevitabilmente altalenante e dipendente dal carico di lavoro esterno.

Fragilità e punti di forza si riflettono sulla percezione del ritorno degli sforzi: nel Lazio il punteggio assegnato alla domanda “le energie impiegate sono state ripagate?” cresce da 2/5 a 3/5 (T0–T1), segnalando un miglioramento moderato; in Lombardia scende da 3/5 a 2/5, indicando un calo nella soddisfazione rispetto alle energie investite; in Toscana sale da 4/5 a 5/5 . Questa è la regione in cui il lavoro di rete sembra aver avuto gli esiti più positivi, probabilmente grazie anche al maggior bacino di utenza e quindi di risorse umane ed energie: “Da quando è nata la rete Circosfera ogni anno, questo compreso, viene aggiunto un mattoncino. Questo è possibile grazie alla motivazione di ogni partecipante, che ovviamente può variare negli anni e durante l'anno, che viene compensata dalla presenza numerosa e dalla capacità di continuare a coinvolgere le nuove realtà che si affacciano in Toscana” [referente Toscana]

In linea con queste osservazioni, le necessità delle reti regionali Circosfera individuate da coordinatori e coordinatrici di rete nel medio termine (2-5 anni) riguardano il ricambio gestionale, il rafforzamento delle relazioni di rete e della sostenibilità economica e strutturale: l’attivazione di nuove persone che possano affiancare e poi sostituire il coordinatore; lo sviluppo della qualità e intensità delle relazioni e “creare davvero una rete di scambio e collaborazione” [referente Lombardia]; la necessità di trovare possibilità di “autofinanziare le attività di rete e soprattutto la sua struttura (coordinamento ed eventuali altri ruoli)” [coordinatore Lazio] e di supportare la “ricerca di fondi e nella realizzazione di progetti che rinforzino sempre più quelle che sono le prerogative: incontro, scambio, formazione, realizzazione di spettacoli” [coordinatore Toscana]

Per quanto riguarda il lungo termine, emergono due necessità:

• creare “un coordinamento nazionale che faccia da raccordo tra le varie reti e che possa sviluppare delle linee guida per l'attivazione e la crescita di reti nazionali nei vari territori” [referente Lazio]

• semplificare, scambiare buone pratiche e proporre soluzioni “per tutto quello che riguarda le soluzioni nella gestione amministrativa e burocratiche delle associazioni, così da permettere a tutti di spostare impegno e risorse sulle attività realmente importanti ed interessanti” [referente Toscana]

La costruzione di reti nel campo del circo è un lavoro tanto prezioso quanto complesso: è essenziale per un campo ancora strutturalmente fragile e poco riconosciuto, che include tante realtà anche molto piccole a cui sono richieste sforzi intensi e competenze diversificate (amministrative e finanziarie oltre che artistiche e pedagogiche) per stare a galla. Permette di condividere risorse e competenze e di potenziare le azioni di advocacy e ricerca di finanziamenti.

D’altra parte, ogni scuola nasce da contesti territoriali e regionali diversi. Proprio perché si tratta di un lavoro che nasce dal basso, installandosi su necessità e modalità di funzionamento molto specifiche, non è possibile individuare linee guida trasversali per la creazione e il funzionamento ideale di una rete di circo. Emergono piuttosto competenze chiave che potrebbe essere utile rafforzare a livello di coordinamento nazionale, reti regionali e singole scuole: capacità di ascolto e facilitazione dei processi di gruppo; governance e fundraising; coprogettazione; lettura dei bisogni del territorio; monitoraggio e valutazione.

Spazio Circo Bergamo

GUIDA PRATICA PER CIRCENSI DEL DOMANI

Cosa vi chiedono i/le vostri/e allievi/e quando sognano di fare circo per mestiere? Che consigli date e che cosa suggerite?

Queste sono state le due domande di partenza del workshop che ho avuto il piacere di condurre al Meeting Circosfera 2025, un luogo e uno spazio a me molto caro.

Da un cerchio composto da 30 persone, tra allieve e senior delle scuole di circo, sono emerse tante suggestioni e traiettorie che, messe insieme, possono creare uno strumento prezioso per chi sogna di fare del circo il proprio mestiere.

Perché si, è proprio nelle scuole che si accende la passione del circo: tra i laboratori, tra i corsi, tra quelle cadute e quelle risate; è proprio lì che stanno nascendo i professionisti e le professioniste del futuro.

Ed è anche nelle scuole che arrivano le prime domande di orientamento sul circo come mestiere, spesso rivolte alle proprie insegnanti, ai maestri. Come possiamo accompagnare i circensi del domani se vorranno fare un grande salto? Come possiamo affrontare insieme un passaggio al mondo professionale con più consapevolezza?

Abbiamo creato un cerchio e pensato singolarmente alle domande che ci hanno rivolto nelle scuole, o a quelle che noi stesse abbiamo rivolto quando eravamo allieve. Abbiamo poi lavorato su alcune, a piccoli gruppi, cercando risposte collettive - perché spesso a una domanda, ci sono più risposte, più soluzioni, più vie.

La conclusione dell’incontro l’ho lasciata a un atto poetico, chiedendo a tutte le persone in sala di scrivere su un foglio una lettera di saluto ad un'allieva che sta per intraprendere la carriera professionale, o la lettera che avrebbero voluto ricevere.

Ne sono uscite pagine dense di affetto, di coraggio, di speranza, di umanità… parole che ci ricordano, ancora una volta, quali sono i valori che legano la nostra comunità. E’ stato bellissimo leggerle, e ringrazio tutte le persone che hanno partecipato per questo.

inizio questa lettera dicendoti che io mi sento estremamente fortunata ad aver avuto la possibilità di farti conoscere il mondo del circo…

…la strada che hai scelto di percorrere è una delle più sfidanti che esistono. probabilmente sarai tentata di tornare indietro in molti momenti. ti scrivo per ricordarti, in quei momenti, perchè l’hai scelta. praticare circo è scoprire se stessi, nell’autenticità e nelle sfide dell’impossibile. il tuo coraggio sarà d’esempio, vivrai nella poesia.

Devo per forza fare una scuola? (allievo, 17 anni);

Si guadagna bene? (allieva. 8 anni)

E poi ancora, e più volte… ”Maestra, ma tu dove hai imparato? Da dove inizio?

Ma quando divento grande, posso ancora farlo? E se mi faccio male? Dove posso continuare a studiare?

Devo per forza vivere in camper? Serve una compagnia o posso lavorare da sola? Come faccio a vendere gli spettacoli? Ma avrò una pensione? Ma ci si puo’ vivere con il circo?”

Quesiti che spaziano dalla sfera personale a quella collettiva, dalla formazione alla sostenibilità, dalla ricerca alla sicurezza sul lavoro, restituendo un elenco dei temi più sentiti, che meriterebbero mesi di cura e attenzione, accompagnamento.

Cadi, rialzati, cadi di nuovo, concediti di fallire e non sprecare mai quell'esperienza. sii amorevole con te stessa, e con chi farà un pezzo di strada assieme a te. Trova dei maestri, seguili e poi si pronta a lasciarli andare. Goditi la vita, è l’unica che hai. Ti sentirai vivo, viva e sarà bellissimo.

Respira, e scrivimi ogni tanto, qui troverai sempre una casa

Ora è tempo di mettere insieme tutte quelle parole, coinvolgere altre scuole nella ricerca e approntare una guida condivisa di consigli. Lo faremo in questo inverno, mentre fuori nevica o piove, restituendo un bel lavoro nella prossima primavera.

Meeting Circosfera

ASK IL DIALOGO TRA GENERAZIONI

C’è un momento, nelle scuole di circo, in cui i ruoli iniziano a mescolarsi: chi fino a ieri era allievə oggi osserva, guida, accompagna. È lì che nasce ASK, il percorso formativo dedicato ai giovani under 17 del progetto Re>Play 2025, promosso da Giocolieri e Dintorni. Un laboratorio di competenze, ma soprattutto un ponte tra generazioni circensi.

Nel corso di due giornate, i ragazzi e le ragazze selezionatə dai partner del progetto hanno sperimentato, dentro e fuori la pista, cosa significhi essere assistenti di circo: osservare, aiutare, comunicare, mettersi al servizio del gruppo. Non un semplice corso tecnico, ma un processo di crescita condivisa, che ha toccato corde emotive e relazionali profonde.

Nel Lazio, gli incontri si sono svolti negli spazi di Circosvago ad Albano Laziale, con la partecipazione di Materiaviva e Lodi Circus. In Toscana, la formazione ha avuto luogo nella palestra di Badabam a Siena, insieme alle scuole Circo LiberaTutti, Antitesi e Circo Libre. In entrambe le regioni, le attività sono state condotte da formatori esperti che hanno intrecciato disciplina, gioco e riflessione.

Le giornate si sono aperte con esercizi di teambuilding e giochi di conoscenza che hanno trasformato i partecipanti in un gruppo coeso, capace di ascoltarsi e sostenersi. Da lì, il programma si è articolato in moduli dedicati a giocoleria, equilibrismo, acrobatica e discipline aeree, con l’obiettivo di osservare come si insegna e come si assiste. A turni, due o tre giovani hanno assunto il ruolo di assistenti, concordando con i formatori piccole parti di conduzione, la preparazione

degli spazi, la gestione del gruppo. È in questi momenti che ASK ha mostrato il suo valore più profondo: la trasmissione di conoscenze non come lezione frontale, ma come esperienza di collaborazione.

Accanto alla pratica, i formatori hanno guidato momenti di riflessione metacognitiva. Ogni attività diventava occasione per interrogarsi sul “come” e sul “perché”: come ci si prende cura del gruppo, come si crea un ambiente sicuro, come si trasforma un errore in apprendimento. Si è parlato di rischio e pericolo, di assistenza attiva e passiva, di flow e di errore buono Temi che rivelano una visione del circo non solo come disciplina fisica, ma come spazio educativo, capace di allenare l’attenzione, la presenza e la responsabilità.

Dalle verifiche finali è emerso un bilancio fortemente positivo. Nel Lazio, i giovani partecipanti hanno potuto sperimentare direttamente la progettazione di brevi attività, scoprendo strumenti per gestire i gruppi e comunicare con efficacia. In Toscana, l’incontro con formatori esterni e con coetanei provenienti da altre scuole ha favorito un confronto ricco, aprendo a nuove consapevolezze sul proprio percorso. In entrambi i casi, si è registrato un evidente sviluppo delle soft skill e della consapevolezza del ruolo educativo che il circo può assumere.

Ma il risultato più prezioso di ASK non è soltanto nelle competenze acquisite. È nel clima che si è creato tra allievə e insegnanti, nel reciproco riconoscimento che ha trasformato il rapporto formativo in un dialogo autentico. Gli adulti hanno potuto osservare le proprie pratiche attraverso lo sguardo curioso dei giovani; i giovani hanno trovato fiducia e ascolto, sentendosi parte attiva della comunità circense.

Non sono mancate alcune difficoltà organizzative, in particolare nel coinvolgimento uniforme delle scuole laziali e lombarde. Eppure, il valore relazionale dell’esperienza è stato tale da superare ogni limite logistico. ASK ha mostrato quanto sia importante creare spazi in cui le generazioni del circo possano incontrarsi e collaborare, condividendo strumenti, linguaggi e visioni.

Nelle voci dei partecipanti resta il senso di una scoperta: che il circo educativo non è solo allenamento o spettacolo, ma una comunità in movimento, capace di rigenerarsi ogni volta che qualcuno insegna e qualcun altro impara — e spesso, come in ASK, accade esattamente nello stesso momento.

INSIEME UNA SCUOLA DI CIRCO UTOPICA

di Marco Marinelli

Il titolo di questo articolo si riferisce ad un testo che abbiamo preso come ispirazione per una parte del programma di attività proposte per il modulo formativo INSIEME. “Le città invisibili” di Italo Calvino parla di città che non esistono, ma al contempo sono costituite da ideali, desideri, sogni, dagli occhi di chi guarda e vive le città. E a partire da questo scritto che abbiamo formulato la domanda: come è fatta la tua scuola di circo dei sogni?

Chi si è trovato a rispondere erano giovani allievi e rispettivi direttori e direttrici, sedute tutti sullo stesso tappeto di tatami per lavorare insieme in tre giornate intensive sul tema del dialogo intergenerazionale nelle scuole di circo. Tra le due categorie (allievi-direttori) vi sono numerose differenze, da quella anagrafica, dell’esperienza nel settore a quella delle responsabilità: da un lato quello di imparare e scoprire con curiosità, dall’altro lato sostenere una struttura lavorativa, progettuale ed amministrativa. E il punto di incontro tra questi due mondi, secondo noi è il sogno. Quello che è stato chiesto era non solo di parlarne ma anche di creare la scuola di circo dei sogni, di disegnarla, comporre immaginando spazi, funzioni, le persone che ci sono dentro e anche come l’ambiente esterno può essere un luogo in cui continuare il proprio circo. Poi il gruppo si è diviso tra allievi e direttrici e da lì è iniziato il processo creativo.

Cosa emerge dai giovani è un bisogno di spazi da vivere anche al di fuori delle lezioni, rendendo chiaro quanto sia importante la libera aggregazione e la socializzazione in un luogo sicuro. Secondo loro, dentro la scuola di circo ci deve essere spazio in cui studiare, poter giocare da tavolo, incontrare un psicologo o essere supportati da educatori che propongono attività alternative, per continuare ad

arricchirsi di esperienza e di collettività. Ed in questo non mancano serate musicali a tema, spettacoli di compagnie esterne e ancora più workshop intensivi di quanto ci possiamo aspettare. Il sogno dei direttori delle scuole di circo non sono solo risorse per pagare e contrattualizzare le persone che lavorano, ma c’è chi vuole una propria sauna con massaggiatore, un laboratorio d’artigianato, un piccolo bosco fuori dalla scuola di circo con un fiume ed un panda che vive libero ed è lì ad attenderti per essere abbracciato. Ci si è fatti prendere la mano dalla fantasia e dal gioco, ed è forse questo che si ricerca nella propria scuola di circo una volta che si è sommersi di responsabilità, cioè una grande carica di leggerezza.

I due gruppi si sono poi riuniti, condividendo il proprio immaginario, ed è qui che per noi è avvenuta la magia del dialogo, del tempo e dello spazio dedicato alla condivisione ed ascolto che nella vita lavorativa quotidiana è difficile da ritagliare. Gli allievi si sono riuniti ai propri direttori per discutere delle iniziative proposte e di come renderle concrete. Fermo lasciando il panda del bosco, è possibile aprire gli spazi della scuola perchè i giovani possano riunirsi e studiare insieme, o organizzare una festa che coinvolga la comunità tutta.

Da un lato presa in carico di responsabilità, dall’altro lato ascolto e accoglienza di proposte nuove e che non si è mai avuto idea ed energia di mettere in atto.

Scopriremo nei prossimi mesi il risultato di questo lavoro, se queste idee sognanti hanno avuto modo di diventare concrete e visibili. Nel frattempo continuiamo a credere nell’utopia come orizzonte da raggiungere, che indica il cammino da percorrere per lo sviluppo della nostra comunità circense.

Circo Libre

PER NON CONCLUDERE di Adolfo Rossomando

“Re>Play, circo, reti e crescita giovanile” affonda le sue radici nel lavoro avviato da anni sul territorio nazionale per facilitare la partecipazione attiva dei giovani all’interno delle scuole di circo e per consolidare reti di circo regionali.

L’avviso “EDUCARE INSIEME” promosso negli anni della pandemia dal Consiglio dei Ministri / Dipartimento per le Politiche della Famiglia, offriva un importante sostegno e la possibilità di implementare questo lavoro, contestualizzandolo in un periodo molto difficile per tutti, in particolar modo per le giovani generazioni.

Re>Play 2025, già nel titolo, mirava a poter finalmente restituire agli adolescenti un pezzo di vita allora rimasto congelato. Il tempo sospeso del confinamento tra le mura domestiche caratterizzò tutta la fase di progettazione e la creazione del partenariato. Non fummo allora selezionati tra i beneficiari di un “bando a sportello” a cui nel click day arrivarono nel giro di pochi secondi centinaia di proposte. Fu solo due anni dopo, grazie ad un rifinanziamento dell’avviso, che la nostra proposta venne ripescata, risultando meritevole di un sostegno economico. Quel tempo e quella distanza pandemici sembravano lontani, e Re>Play 2025 era diventato nel frattempo una progettualità di più ampio raggio, replicabile in più contesti. Cominciò quindi un intenso lavoro di rimodulazione della proposta, senza mai perdere il focus sul dialogo intergenerazionale. Dopo un lungo iter burocratico, costellato di continui slittamenti di date, il 15 novembre 2024 il progetto “Re>Play, circo, reti e crescita giovanile” riuscì ad avviare le sue attività, terminate poi il 15 novembre 2025.

Nel corso di questi 12 mesi Re>Play 2025 non ha mancato di offrire ai suoi giovani partecipanti, e a chi li ha accompagnati nel percorso, un bagaglio di preziose esperienze, conoscenze, incontri, suggestioni, orientamenti. Allargando gli orizzonti del loro capitale relazionale, spronandoli a ricavarsi un ruolo attivo all’interno della community del circo e nel contesto più allargato della società civile, facilitando un proficuo ed entusiasmante incontro tra generazioni. In questa pubblicazione, destinata ad un vasto pubblico, abbiamo voluto valorizzare le voci di coloro che hanno avuto un ruolo attivo nello stimolare la partecipazione dei giovani. Non poteva mancare la voce dei giovani partecipanti, di cui forniamo delle ragionate istantanee.

Re>Play 2025 lascia in eredità un insieme consistente di strumenti, relazioni e pratiche che potranno alimentare la crescita del circo educativo in Italia. Il rafforzamento dei legami territoriali e regionali,

il miglioramento dei processi organizzativi e l’intensificazione degli scambi nazionali rappresentano risultati importanti che potranno sostenere lo sviluppo futuro del settore. Continuare a investire nella cura delle relazioni, nella formazione intergenerazionale e nel coordinamento condiviso sarà fondamentale per dare continuità ai percorsi avviati e ampliare sempre più le possibilità di accesso e partecipazione al circo educativo in tutte le comunità che ne riconoscono il valore.

Re>Play 2025, con il suo bagaglio di ottimi risultati raccolti, lascia al capofila e ai partner tutti anche un’altra riflessione importante, sulla scia dele enormi sofferenze organizzative e finanziarie generate dai ritardi dell’Ente finanziatore, sia nell’assistenza, sia nella verifica delle rendicontazioni, sia nell’erogazione dei saldi, a fronte di richieste invece molto stringenti per i beneficiari.

Le difficoltà, anche finanziarie, in cui questo progetto lascia l’intero partenariato, hanno convinto tutti i partner, senza eccezione, della necessità di non candidare più alcun progetto in assenza di protocolli chiari sulle modalità di assistenza e sui tempi di erogazione dei saldi. Una decisone condivisa con molte altre organizzazioni risultate beneficiarie del sostegno e a cui è toccata la stessa, amara sorte. Ma questa è un’altra storia…

Spazio
Circo
Bergamo

ORGANIGRAMMA

Replay 2024/2025 non sarebbe stato possibile senza la dedizione, l’impegno e l’entusiasmo di circa 100 senior tra staff e insegnanti che, all’interno delle scuole di circo partner di progetto e insieme al team di coordinamento del capofila, hanno gestito tutte le complesse e articolate fasi del progetto.

Grazie anche agli oltre 34 enti/organizzazioni territoriali che hanno accompagnato lo svolgimento delle attività, offrendo spazi e beneficiari. Un ringraziamento va infine a CODICI e al team AltroCirco, impegnati nei processi di monitoraggio e valutazione delle attività svolte.

TEAM COORDINAMENTO

Giocolieri & Dintorni (capofila)

project manager

Adolfo Rossomando coordinamento attività

Leonardo Varriale supporto amministrativo

Fabio Tacchi coordinamento Youth Forum

Marco Marinelli formatori ASK

Stefano Bertelli, Leonardo Varriale formatore INSIEME

Marco Marinelli, Elena Giussani

coordinatore regionale Lombardia

Alessandra Pessina coordinatore regionale Toscana

Giampaolo Silvestri coordinatore regionale Lazio

Alice Gabellini, Leonardo Varriale monitoraggio e valutazione

Cristina Cavallo (CODICI), Ilaria Bessone e Tommaso Negri (AltroCirco) comunicazione web e social Giorgia Bolognesi grafica pubblicazione finale

Studio Ruggieri Poggi

REFERENTI

DELLE SCUOLE DI CIRCO

LOMBARDIA

Spazio Kabum

Alessandra Pessina, Francesca Cecchini

Spazio Circo BG

Manlio Casali, Stefania Sala, Federica Bonfanti

Ululì

Paolo Mandeli, Sabina Facchi, Monica Abruzzi

Campacavallo

Gabriella Baldoni

TOSCANA

Antitesi Teatro Circo

Marta Lattanzi, Giusi Paganelli, Linda Fioravanti, Martina Favilla Badabam

Elisa Marzi, Margherita Gamberini, Marika Cerretani

Circo Libera Tutti

Giampaolo Silvestri, Stefano Bertelli, Alessia Cielo Rossetti

CircoLibre

Raffaella Fileni

LAZIO

Accademia MateriaViva

Roberta Castelluzzo, Eleonora Piacenza

Circo Svago

Fiamma Martinangeli, Jacopo Beretta

Pasquale Di Palma 328 4986109 clap.zone

unitipercrescereinsieme.it

pirilampo_scuolacirco

Casaccia 011 678366 Q asdsquilibriacirco scuolacirco.teatrazione.3 upscuoladicirco.com

sportarcobaleno.it ilmillepiedionlus.it quattrox4.com sbocc.it

Accattato 348 6054623 scuolaarticircensiteatrali.com spaziocircobergamo.it spaziokabumcirco artinstrada.altervista.org circoinvaligia.it circovolante.it ludicacirco.com circogalleggiante.it synergikaasd.com arterego.org

Sparapani 342 7736730 artincirco.it

Bazzicalupo 328 0178208 circosottosopra.com

Fonti 351 9409020 E Circus Atmosphere officinacrobatica.com

Favilla 349 6304211 antitesiteatrocirco.it

Bertelli 340 0810499 circoliberatutti.it

Kproduction - teatro circo scienza

Morot 371 1287774 Q passepassecircusschool

Pellegrini 329 9523295 saltimbancoscuolacirko.it

Scuola di Circo Foligno

LosFilonautas.com ariadicirco circopla.it Mastropasqua 338 7587532 visionaria.org

Cirque Brutal accademiamateriaviva.it circosvago.it

Lorenzi 342 5451353 volavoila.it corpipazzi.net scuolaromanadicirco.net circo_tribule

Cesaroni 339 3927461 E Scuola di Circo Corsaro

Massafra 333 4292637 circolaboratorionomade.com CIRCOlareFestivaldelleArtiCircensi

Andolfi 340 9640101 spaziotabarin.com

Cagnazzo 333 7823307 tenrock.it 348 0535875 unclownperamico.com

Cooperativa Sociale Upendi

Riggio 340 3928905 circopificio.it

Clatù spazioeuphoria.it

Viviano 347 9650413 teatrocircomaccus.com

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