Istituto di Montecatone
Ospedale di riabilitazione
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Istituto di Montecatone
Ospedale di riabilitazione
Storie di vita da Montecatone V edizione 2025
Istituto di Montecatone
Ospedale di riabilitazione
Storie di vita da Montecatone V edizione 2025
sempre io quinta edizione
Pubblicare è dare alla luce.
Desideriamo mettere in luce parole che accompagnino le persone nella vita.
Questa è la responsabilità che abbiamo come editori.
Libri compagni di viaggio.
Nelle edizioni Itaca
Chiedimi se sono felice
Famiglie e disabilità, un’amicizia che accompagna per sempre
A cura di Caterina Giojelli
Chiedimi (ancora) se sono felice
Storie di vita, domande e amicizia
A cura di Pietro Sincich, Caterina Giojelli
Marina Casciani, Alessandra Santandrea
La sedia di Lulù
Giorgio Paolucci
Cento ripartenze. Quando la vita ricomincia
Cento ripartenze 2. Quando la vita ricomincia
Sempre io. Storie di vita da Montecatone. V edizione 2025 www.itacaedizioni.it/sempre-io-storie-di-vita-da-montecatone-5
Prima edizione: dicembre 2025
© 2025 Itaca srl, Castel Bolognese
Tutti i diritti riservati
ISBN 978-88-526-0825-4
Stampato in Italia da Modulgrafica Forlivese, Forlì (FC)
Col nostro lavoro cerchiamo di rispettare l’ambiente in tutte le fasi di realizzazione, dalla produzione alla distribuzione. Utilizziamo inchiostri vegetali senza componenti derivati dal petrolio e stampiamo esclusivamente in Italia con fornitori di fiducia, riducendo così le distanze di trasporto.
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“Uniti per fare del bene” non è uno slogan politico per raccogliere consensi elettorali ma il motto del Rotary, pronunciato per creare quel clima di solidarietà che funge da lubrificante e da motivatore per promuovere le attività filantropiche che sono proprie del Club. Tale motto procura un beneficio a due vie, dove il benefattore diventa anche beneficiario dell’azione solidaristica che genera. È questa la forte sensazione che ho avvertito quando, il 6 settembre scorso, mi sono immerso nel clima di grande emotività e coinvolgimento che caratterizzava la 5a edizione del concorso letterario “Sempre io”. Un viaggio per me nuovo nel dolore, nella commozione e nella profondità di sofferenze indicibili, che nelle narrazioni sembravano non giungere mai a una conclusione e trasudavano prepotentemente rabbia e disperazione. Un viaggio che creava però un racconto che si trasformava poi, come per miracolo, in una speranza di vita nuova, rigenerata, guarita.
La medicina narrativa è sempre esistita senza che ne fossimo pienamente consapevoli. Denominandola, si è voluto darle un volto preciso che ne mettesse in luce il potere terapeutico come cura introspettiva. Il bisogno di esprimere emozioni e i propri pensieri per contrastare e liberarsi dalle sofferenze trova nella scrittura un naturale e potente mezzo di sfogo liberatorio.
Anch’io ho incontrato la medicina narrativa inconsapevolmente quando accompagnai la mia professoressa di lettere a far visita a un compagno di classe, Marco, affetto da una grave e letale forma di leucemia. Fu lei a consigliare all’amico sfortunato di trovare nella scrittura di un diario il modo per alleviare
le proprie sofferenze. Solo ora capisco che non si trattava di una cura palliativa.
Leggere qualsiasi scritto di qualunque partecipante al concorso sviluppa una cura dell’anima che alimenta lo spirito rotariano, elemento fondamentale che ci stimola a dare il meglio di noi. Di questo siamo grati e riconoscenti ai degenti-scrittori dell’Ospedale di Riabilitazione dell’Istituto di Montecatone che, in questo modo, si prendono cura anche di noi.
Fabrizio Miccoli
Presidente Anno Rotariano 2025-2026
Rotary Club Imola
La Fondazione Montecatone nasce con un cuore grande e uno sguardo rivolto al futuro.
Il nostro impegno è sostenere l’Istituto non solo nella ricerca, nell’innovazione tecnologica e nei progetti d’avanguardia, ma soprattutto nel prendersi cura delle persone e delle loro famiglie, accompagnandole nel cammino più difficile e coraggioso: quello della rinascita.
Per questo abbiamo creato laboratori, attività sportive, percorsi di inclusione sociale e lavorativa e programmi di vita autonoma che vanno ben oltre la riabilitazione fisica. Sono spazi di possibilità, dove ogni persona può ritrovare sé stessa, riscoprire la propria forza e tornare a sentirsi protagonista della propria storia.
Affrontare una disabilità significa spesso confrontarsi con una nuova identità, con dubbi, paure e fragilità. Ma è proprio in questi momenti che la fiducia, la speranza e la dignità devono essere custodite e alimentate.
Noi tutti della Fondazione Montecatone ogni giorno ci battiamo affinché nessuno si senta solo, affinché ogni voce possa essere ascoltata, ogni sogno possa trovare spazio.
È con questo spirito che abbiamo accolto con entusiasmo la pubblicazione di “Sempre io”: un’opera che ci guida nel viaggio più intimo e profondo, quello che si compie dentro.
Tra le sue pagine si intrecciano dolore e speranza, fatica e scoperta, piccoli trionfi e grandi emozioni. È un racconto di vita vera, che parla alla mente e al cuore, dove troverete volti, voci, storie che si legano indissolubilmente a Montecatone, un luogo speciale dove la rinascita prende forma.
Storie di Persone – con la P maiuscola – che hanno scelto di non arrendersi, di rialzarsi, di ricucire quel filo invisibile che unisce ciò che erano a ciò che possono diventare. Vi invito a leggere queste testimonianze con il cuore aperto, lasciandovi toccare dall’umanità che le attraversa, accogliendo la bellezza delle diversità. Vi accorgerete che, con forza, determinazione e coraggio, ogni sfida può essere affrontata. E vinta. Con profonda gratitudine e fiducia nel futuro,
Marco Gasparri Presidente della Fondazione
Montecatone ETS
Chi arriva a Montecatone come paziente, caregiver o come operatore sanitario si inoltra in un nuovo territorio, che risulta sorprendente: un luogo di dolore e sogni infranti, ma anche di speranza e rinascita, per chi ha visto la propria vita modificarsi in un attimo.
Negli ospedali normali il tempo di cura è limitato alla guarigione fisica, con una eventuale prosecuzione delle cure poi a casa o in strutture del territorio. Non è così a Montecatone, dove le persone hanno esiti permanenti e la guarigione passa anche attraverso un complesso iter psicologico. Una nuova vita piena e degna di essere vissuta per pazienti e caregiver costituisce la sfida principale per tutti gli operatori sanitari che qui lavorano.
Le interviste, le poesie e i racconti raccolti in questo volume ben rappresentano le emozioni che agitano il cuore degli autori, che sanno utilizzare rabbia, dolore, amore, speranza e anche ironia nel descrivere sentimenti e situazioni sperimentate durante e dopo la degenza a Montecatone.
La medicina narrativa, che valorizza il vissuto di tutti coloro che attraverso la scrittura esprimono ciò che magari non viene detto, è un’arma potente quanto le terapie nel percorso dei pazienti mielolesi e cerebrolesi che svolgono qui il loro recupero.
Quest’anno, per la prima volta, sono state ospitate e premiate a “Sempre io” anche fotografie, ampliando così le possibilità espressive alle visual arts, che nella società attuale vanno ad assumere sempre maggiore importanza come mezzo di espressione creativa.
Credo che tutte le persone che approdano a Montecatone, per qualsiasi motivo, alla fine del loro percorso risulteranno diverse:
Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore E posso navigare sotto una nuova stella polare.
Brunori Sas, L’albero delle noci
Simona Bianchi
Direttore Sanitario di Montecatone Rehabilitation Institute SpA
Il Comitato organizzatore e l’Editore hanno scelto di pubblicare i testi nella loro forma originale, nel rispetto delle singole esperienze.
Sezione INTERVISTE
PRIMa CLASSIFICATa “Quante vite!” di Sebastiano Grasso con la collaborazione di Matteo Federici 12
seconda classificata
Spettatore della mia vita di Francesco Cristiano Nitti con la collaborazione di Matteo Federici 17
TERZA CLASSIFICATA
L’arte di camminare di Pietro Scidurlo con la collaborazione di Claudia Corsolini 19
MENZIONE SPECIALE
Due medici si raccontano di Giovanni Palazzi, Maria del Carmine Cano con la collaborazione di Mya Cordero 24
Pensa a quanto devo aver rotto le scatole per salire sul tetto di quella macchina di William Boselli con la collaborazione di Matteo Federici 29
Provarci
L’amore ha fatto il dolore e il dolore ha fatto l’amore. Il legno a cui si è appreso il fuoco non dà cenere soltanto, ma anche una fiamma.
Paul Claudel

“Sempre io” è il titolo del Concorso letterario e fotografico promosso da Montecatone e rivolto a chi ha vissuto direttamente o indirettamente l’esperienza di una lesione midollare o di una grave cerebrolesione acquisita, nonché agli studenti delle Scuole in Ospedale della Regione Emilia-Romagna.
Questo volume raccoglie i 65 elaborati pervenuti per la quinta edizione – di cui 7 interviste, 20 poesie, 19 racconti e 19 fotografie. Gli autori sono 26 persone con disabilità, 4 familiari, 4 operatori, 3 volontari, 3 insegnanti e 2 studentesse della Scuola in Ospedale.
La Commissione, chiamata a definire i tre vincitori di ogni categoria, ha sottolineato la forza vitale contenuta in ogni opera ed esprime gratitudine per la variegata partecipazione, che svela il mondo di emozioni che si attivano durante un ricovero e ancor più nel percorso di vita dopo il ritorno a casa.
Emozioni che sono al centro anche del Laboratorio di scrittura che da qualche anno viene sviluppato settimanalmente a cura del Servizio di Psicologia dell’Istituto: nell’arco di un anno vengono coinvolte circa 60 persone. Le piccole, grandi storie condivise in questo laboratorio diventano occasione per rileggere il proprio vissuto, come emerge dai brani che sono stati selezionati per questo volume.