

SCIENZE
INCONTRARE IL MONDO DELLA NATURA

MONDO ACQUA
L’acqua intorno a noi si può presentare in tre diversi stati di aggregazione: stato solido, stato liquido e stato gassoso. Sappiamo già che l’acqua può passare da uno stato all’altro. Nello schema sono rappresentati gli stati di aggregazione dell’acqua: acqua allo stato gassoso o vapore acqueo , acqua allo stato liquido o acqua liquida , acqua allo stato solido o ghiaccio.
brinamento
condensazione



solidificazione
evaporazione

















sublimazione





















fusione


























A ogni passaggio di stato è associato il nome corretto: fusione dallo stato solido a quello liquido , solidificazione dallo stato liquido a quello solido, evaporazione dallo stato liquido a quello gassoso, condensazione dallo stato gassoso a quello liquido, sublimazione dallo stato solido a quello gassoso e brinamento dallo stato gassoso a quello solido.
Vogliamo scoprire meglio le caratteristiche dell’acqua allo stato liquido.
L’acqua è una sostanza speciale?
ATTIVITÀ
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: un bicchiere trasparente colorato; 3 bacinelle trasparenti contenenti acqua di rubinetto; aceto; inchiostro (o colorante alimentare); succo di limone; un cucchiaio; bacchette per mescolare; un contagocce.

Come procediamo
Osserviamo l’acqua nelle bacinelle mettendo in azione tutti i sensi: tocchiamola , annusiamola , assaggiamola . Attenzione all’igiene. Riempiamo di acqua il bicchiere colorato e osserviamo il colore dell’acqua dall’alto e attraverso le pareti del bicchiere. u tilizzando il contagocce, facciamo cadere nelle bacinelle qualche grossa goccia di diverse sostanze e mescoliamo
Nella bacinella 1 facciamo cadere gocce di inchiostro. Nella bacinella 2 facciamo cadere gocce di aceto.
Nella bacinella 3 assaggiamo l’acqua con il cucchiaio, aggiungiamo il succo e riassaggiamo
Registriamo le osservazioni e le sensazioni in una tabella di questo tipo.
VISTA
TATT o o LFATT o ud IT o G u ST o
Rappresentiamo sul quaderno le azioni compiute, descriviamo ciò che è accaduto a parole, con disegni o fotografie.
Ho imparato che…
L’acqua è una sostanza dalle proprietà speciali. L’acqua non ha un colore proprio, è trasparente . Se in essa versiamo liquidi colorati, acquista il loro colore (per esempio il colore dell’inchiostro).
L’acqua è inodore e insapore . Se in essa versiamo sostanze dall’odore o dal sapore particolari, acquista l’odore e il sapore di queste sostanze.
Sostanze liquide come l’inchiostro, l’aceto e il succo di limone si sciolgono e diventano una cosa sola con l’acqua, formano una soluzione .
Tutte le sostanze si sciolgono nell’acqua?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o SPERIMENTARE, o SSERVARE, d ESCRIVERE
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: 4 bacinelle numerate contenenti acqua di rubinetto; un cucchiaio di sale fino; un cucchiaio di zucchero; un cucchiaio di olio; un cucchiaio di sabbia; un cucchiaio o una bacchetta per mescolare.
Come procediamo
Versiamo il sale fino nella bacinella numero 1 e mescoliamo.
Versiamo lo zucchero nella bacinella numero 2 e mescoliamo.
Versiamo l’olio nella bacinella numero
3 e mescoliamo.
Versiamo la sabbia nella bacinella numero 4 e mescoliamo.
Registriamo le nostre osservazioni in una tabella come quella che segue.
BACINELLA
1
C o NTIENE
AC qu A + SALE
2 AC qu A + Z u CCHER o
3
4
Ho imparato che…
AC qu A + o LI o
AC qu A + SABBIA
C o SA S u CCE d E
q uando sono unite all’acqua, le sostanze si comportano in modo diverso. Alcune sostanze solide, come il sale e lo zucchero, si sciolgono e non si distinguono più dall’acqua. Formano delle soluzioni
Altre sostanze solide, come la sabbia, non si sciolgono . Formano dei miscugli .
I cereali nel latte e gli ingredienti della torta sono miscugli. Alcune sostanze liquide, come l’aceto, il vino o il succo di frutta, sono solubili in acqua.
Invece, sostanze come l’olio sono insolubili in acqua : le particelle di grasso si dividono in piccolissime gocce che restano disperse nel liquido. Formano delle emulsioni . La maionese, il latte e la crema solare sono emulsioni.
Nell’acqua possono sciogliersi anche dei gas, per esempio l’anidride carbonica che rende frizzanti l’acqua e le bibite.



Che forma ha l’acqua?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o SPERIMENTARE, C o NFR o NTARE, d ESCRIVERE
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: tre recipienti trasparenti di dimensione e forma diversa; una brocca graduata; acqua colorata con un colorante alimentare.

LIVELL o AC qu A
Come procediamo
Versiamo nei tre recipienti trasparenti la stessa quantità d’acqua colorata, misurata con la brocca graduata.
Con un pennarello indelebile segniamo su ciascun recipiente il livello dell’acqua.
Allineiamo i tre recipienti uno vicino all’altro sul piano del banco. Con un righello disposto verticalmente misuriamo il livello dell’acqua in ogni recipiente e riportiamo il valore in una tabella di questo tipo.
Descriviamo sul quaderno quello che abbiamo realizzato e osservato; illustriamo lo scritto con disegni o fotografie.
I laghi, visti dall’aereo, mostrano che l’acqua prende la forma dei bacini riempiti.



Ho imparato che…
L’acqua liquida non ha una forma definita: non ha forma propria . Come tutte le sostanze allo stato liquido, prende la forma del recipiente che la contiene. Nei laghi l’acqua prende la forma del bacino in cui è raccolta. La stessa quantità di acqua, in recipienti di forma diversa, raggiunge livelli differenti.
Lago Maggiore
Lago di Albano
Lago di Como
Scopriamo nuovi fenomeni?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o SPERIMENTARE, o SSERVARE, d ESCRIVERE
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: una ciotola larga; un bicchiere di vetro trasparente; una cannuccia colorata; un sassolino; un contagocce.
Come procediamo
Riempiamo la ciotola di acqua, posiamola sul piano del banco e aspettiamo che l’acqua sia perfettamente ferma. Facciamo cadere dall’alto il sassolino o una grossa goccia di acqua. Osserviamo che cosa avviene sulla superficie dell’acqua.
Le forme circolari sulla superficie dell’acqua si chiamano onde q ueste onde si allargano sempre di più mentre si allontanano dal punto in cui è caduto il sassolino, fino a scomparire. Puoi osservare il fenomeno in un lago, al mare o in una pozza d’acqua.
Riempiamo di acqua il bicchiere, aspettiamo che l’acqua sia ferma e immergiamo la cannuccia. Osserviamo la sua forma e la sua inclinazione nel punto in cui emerge dall’acqua.


L’effetto osservato è dovuto non solo all’ acqua ma anche alla luce che ci permette di vedere gli oggetti. Siccome la cannuccia sembra spezzata nel punto in cui emerge dall’acqua, gli scienziati hanno chiamato questo fenomeno rifrazione , parola che deriva da un verbo latino che significa spezzare
Osserviamo l’immagine del d uomo di Milano riflessa nell’acqua di una grande pozzanghera.
La superficie dell’acqua si comporta come uno specchio che riflette qualunque oggetto posto nelle sue vicinanze. Puoi osservare questo fenomeno durante una passeggiata, in uno stagno o in un lago.

Tutti i corpi galleggiano?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o : I passo SPERIMENTARE, o SSERVARE, d
Che cosa occorre
Per tutta la classe: una vaschetta trasparente piuttosto grande; corpi di varia forma e fatti con materiali diversi, per esempio arancia; mela; patata; tappo di sughero; tappo di plastica; sassolini.
Come procediamo
Riempiamo la bacinella di acqua e immergiamo i corpi uno per volta. Osserviamo se il corpo scelto galleggia o non galleggia. Compiliamo una tabella come quella che segue.
Ho imparato che… Solo alcuni corpi galleggiano.
Che cosa occorre
Per tutta la classe: una vaschetta trasparente abbastanza grande; tre sacchetti da congelatore riempiti uno di aria, l’altro di acqua, il terzo di terriccio o sabbia; una biglia di vetro, una biglia di plastica.
C o RP o /MATERIALE

vetro plastica aria

acqua terriccio o sabbia
Come procediamo Immergiamo i diversi corpi nell’acqua, uno per volta. Osserviamo per ciascun corpo se galleggia sulla superficie dell’acqua, se galleggia completamente sommerso nell’acqua, se si appoggia sul fondo della vaschetta. Compiliamo una tabella come quella che segue, illustrandola con disegni.
GALLEGGIA IN S u PERFICIE
GALLEGGIA S o MMERS o SI APP o GGIA S u L F o N do
Ho imparato che… u n corpo può galleggiare sull’acqua oppure andare a fondo a seconda del materiale con cui è fatto.
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o : II passo
SPERIMENTARE, o SSERVARE, d ESCRIVERE
C o RP o d ISEGN o GALLEGGIA N o N GALLEGGIA
Che cosa occorre
Per tutta la classe: una vaschetta trasparente grande. Per ogni alunno: due pezzi di pongo della stessa quantità.
Come procediamo
Modelliamo un pezzo di pongo a forma di pallina e immergiamola nell’acqua; osserviamo che non galleggia e cade sul fondo.
Modelliamo il secondo pezzo di pongo a forma di barchetta.
Immergiamo la barchetta nell’acqua.
Cade sul fondo anche la barchetta di pongo?
Che cosa è cambiato tra la pallina e la barchetta poste nell’acqua?
Guarda con attenzione, rifletti e annota sul quaderno la differenza che ti sembra più evidente.
Ho imparato che…



Tutti sappiamo che nello spazio occupato da un corpo non può starcene un altro: lo spazio occupato dal corpo si chiama volume . I corpi immersi nell’acqua devono quindi spostare una certa quantità di acqua e occupare lo spazio dell’acqua che hanno spostato, cioè il volume dell’acqua spostata u na barchetta e una pallina fatte con la stessa quantità di pongo, immerse nell’acqua, spostano un volume di acqua diverso: la barchetta ha una forma per cui sposta molta più acqua della pallina e perciò galleggia.
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o : III passo SPERIMENTARE,


Ho imparato che…
Il galleggiamento di un corpo dipende dal materiale di cui è fatto e dal volume dell’acqua spostata . Per esempio, le navi da crociera hanno una forma larga e molto allungata. Galleggiano sul mare perché spostano una grande quantità di acqua. Anche una zattera di tronchi galleggia grazie alla sua forma.
Che cosa occorre
Per tutta la classe: recipiente alto (per esempio un bicchiere per fare la maionese), o un secchio riempito di acqua; una pallina da ping pong.
Come procediamo
Con la mano teniamo ferma sul fondo del recipiente una pallina da ping pong; poi spostiamo la mano e molto rapidamente lasciamola libera. Osserviamo che la pallina è spinta con forza dall’acqua verso l’alto.




Ho imparato che…
I corpi che galleggiano ricevono dall’acqua una spinta che è chiamata spinta di Archimede q uesta spinta è tanto maggiore quanto maggiore è il volume dell’acqua spostata. Archimede è lo studioso greco che fece questa scoperta nel terzo secolo avanti Cristo.
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o : IV passo
SPERIMENTARE, o SSERVARE, d ESCRIVERE
Una barca galleggia sull’acqua, ma come fa a navigare?
Esistono tanti tipi di barche, diverse per forma, per dimensioni e per il modo con cui sono messe in movimento sull’acqua. Costruiamo tre modelli di barche usando materiali facilmente recuperabili: vaschette di polistirolo, sacchetti di plastica, palloncini, plastica rigida, bastoncini di legno.



Barca a vela triangolare

L’albero è un bastoncino a sezione quadrata infilato in un cubo di polistirolo fissato al centro della vaschetta. La vela è ritagliata da un sacchetto di plastica e fissata a un bastoncino di sezione rotonda che va legato all’albero in alto e in basso. La vela è anche collegata con uno spago alla prua e alla poppa della vaschetta. q uando il vento investe la vela, spinge in avanti la barca che così naviga sull’acqua.
Barca a pala centrale
Sul fondo della vaschetta, in posizione centrale, è stato ritagliato un foro rettangolare lungo e stretto. La pala è formata da 4 pezzi di plastica cannettata di forma semiovale e di dimensioni adatte, incastrati a forma di croce. Attorno alla pala è arrotolato un elastico fissato anche ai bastoncini posti ai lati del foro. q uando la barca è in acqua e l’elastico è lasciato libero di srotolarsi, la pala ruota nell’acqua spostandola e fa avanzare la barca.
Barca a reazione con palloncino
A poppa c’è un timone, fatto di plastica rigida attaccata a un bastoncino infilato nella vaschetta. Il palloncino viene fissato alla vaschetta con due elastici e gonfiato con l’aiuto di una cannuccia. La barca è messa in acqua con il palloncino gonfiato e con il timone ben posizionato; quando si rilascia la chiusura del palloncino l’aria esce con impeto e spinge in avanti la barca sull’acqua.
Mettiamo alla prova i nostri modelli di barche o rganizziamo il varo delle diverse flotte di barche per verificare che i modelli costruiti navighino davvero. u siamo una piscina gonfiabile riempita di acqua.
METTITI ALLA PROVA
1. L’acqua si può trasformare da uno stato di aggregazione a un altro: elenca i passaggi di stato che avvengono in natura con i loro nomi corretti.
2. q uali sono le principali caratteristiche dell’acqua?
3. Ripeti l’esperimento di pagina 7 usando tre bicchieri di forma diversa. Vero o falso?
L’acqua prende la forma del bicchiere che la contiene ⬜ Vero
⬜ Falso
La quantità di acqua nei tre bicchieri è diversa ⬜ Vero
⬜ Falso
Nei tre bicchieri il livello raggiunto dall’acqua è lo stesso ⬜ Vero
⬜ Falso
L’acqua raggiunge il livello maggiore nel bicchiere stretto e alto ⬜ Vero
⬜ Falso
4. q uando sono unite all’acqua le sostanze si comportano in modo diverso. Vero o falso?
Tutte le sostanze solide si sciolgono nell’acqua
⬜ Vero
⬜ Falso
Acqua e zucchero mescolati formano una soluzione ⬜ Vero
⬜ Falso
Se immergo un sasso nell’acqua formo un miscuglio ⬜ Vero
⬜ Falso
Tutte le sostanze liquide si sciolgono nell’acqua ⬜ Vero
⬜ Falso
5. In piscina o al mare se ti sdrai sull’acqua facendo il morto galleggi, mentre affondi se pretendi di stare diritto in piedi. Spiega perché.



LA VITA DEGLI ANIMALI: VERTEBRATI
o gni giorno incontri qualche animale a casa tua o di tuoi amici, come il cane, il gatto, il criceto, le piccole tartarughe d’acqua. Anche in vacanza, per esempio al mare, hai sicuramente sentito il richiamo di un gabbiano che volava alto sopra di te. E al lago non hai mai portato briciole di pane alle anatre?



Riconosci gli animali nelle immagini? Associamo a ognuno il suo nome. Hai osservato dal vero altri animali?
Sulla Terra vivono moltissimi animali. Per riconoscerli, gli zoologi li hanno classificati , cioè li hanno suddivisi in gruppi che hanno caratteristiche simili.
Anche noi possiamo formare gruppi di animali che hanno aspetto o comportamenti simili. Per esempio, in base alle abitudini alimentari. I carnivori , come le tigri e i leoni, cacciano le loro prede; gli erbivori , come le pecore, le vacche e le giraffe, si cibano dei vegetali che trovano nei prati o sugli alberi. I pipistrelli sono insettivori , i topi sono onnivori , uccelli come le galline sono granivori
Aiutati dalla maestra, cerchiamo informazioni sulle abitudini alimentari degli animali più vicini a noi.
o sserviamo gli animali nelle immagini.








Completiamo la tabella con i numeri corrispondenti agli animali.
do VE VIV o N o mare: montagna: campagna:
qu ANTE ZAMPE nessuna: due: quattro:
C o ME È RIC o PERT o IL C o RP o pelo: squame: piume:
Ho imparato che…
Gli animali osservati hanno tutti, al loro interno, uno scheletro con piccole ossa, le vertebre , poste una sopra l’altra a formare la colonna vertebrale
Sono Vertebrati tutti gli animali che hanno uno scheletro interno.
Sono suddivisi in cinque classi: Mammiferi , Uccelli , Rettili , Anfibi , Pesci
Lo scheletro serve per sostenere il corpo e per permettere i movimenti.
Alla colonna vertebrale sono uniti gli arti e il capo
Gli animali di ogni gruppo hanno scheletri di forma particolare, in cui però si riconoscono le parti principali: colonna , arti e capo .




Coloriamo con uno stesso colore le parti principali dello scheletro nei diversi animali: rossa la colonna, blu gli arti, verde il capo.

Come si muovono i vertebrati?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o o SSERVARE I d ENTIFICARE C o NFR o NTARE
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una raccolta di immagini di animali vicini e lontani.
ANIMALI C o N ARTI
ANIMALI
SENZA ARTI
Come
procediamo
Osserviamo immagini di vari animali. Facciamo attenzione agli arti e suddividiamoli in due gruppi.
Cerchiamo informazioni su come si muovono gli animali osservati e formiamo dei gruppi secondo queste categorie: nuota, striscia, cammina, vola.
Sul quaderno, registriamo i dati raccolti e li confrontiamo .
Ho imparato che…
Per capire come si muovono gli animali, consideriamo il loro scheletro e in particolare gli arti
Gli uccelli volano: gli arti inferiori poggiano a terra formando le zampe e gli arti superiori formano le ali.
I rettili come le lucertole e i coccodrilli hanno arti ben sviluppati per camminare. Le tartarughe usano le zampe per camminare se vivono sulla terra o per nuotare se vivono in mare. I serpenti, che strisciano sul terreno, non hanno arti. Gli anfibi adulti hanno zampe che permettono di muoversi sulla terraferma.
I pesci nuotano nell’acqua. Sembrano senza arti, ma le pinne che usano per muoversi sono collegate alla colonna vertebrale (la lisca ) come gli arti degli altri vertebrati. Le pinne pettorali corrispondono agli arti superiori, quelle ventrali agli arti inferiori. I mammiferi sono quadrupedi : hanno quattro arti che, nella maggior parte dei casi, poggiano a terra.
Gli arti sono lunghi nella giraffa o nel cavallo, molto corti nella talpa o nel riccio.
La balena e il delfino hanno arti superiori sviluppati che usano come pinne per nuotare.
Il pipistrello ha arti anteriori sviluppatissimi per permettere il volo.





Come è fatto un mammifero?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o o SSERVARE E d ESCRIVERE d AL VER o
Che cosa occorre
Per tutta la classe: immagine o filmato di un mammifero.
Come procediamo
Osserviamo da vicino un mammifero.
Facciamo attenzione a: dimensioni dell’animale; pelo (lunghezza, colore e morbidezza); numero delle zampe; orecchie (lunghezza, posizione e movimento); occhi; naso; movimento.
Registriamo in una tabella di questo tipo.
N o ME d ELL’ANIMALE
d IMENSI o NI
C o ME È IL C o RP o
ZAMPE
o CCHI, o RECCHIE, NAS o
Sul quaderno disegniamo l’animale osservato.
Cerchiamo su un libro, o aiutati dalla maestra, altre informazioni e compiliamo una scheda riassuntiva sull’esempio di quella sotto riportata.

CLASSE Mammiferi
o R d INE
SPECIE
Lagomorfi
Oryctolagus cuniculus
N o ME C o M u NE Coniglio
Vive circa 8-10 anni. Spesso scava gallerie nel terreno.
Cosa mangia?
È erbivoro. Si nutre di foglie secche, radici, cortecce, erba, ma anche di vegetali come le carote, il sedano, l’insalata e di frutti come le mele.
Come sono i suoi denti?
Il coniglio (come la lepre) ha 4 incisivi superiori che crescono per tutta la vita. In realtà i denti non si allungano, perché vengono man mano consumati durante la masticazione.
Come si riproduce?
Mette al mondo cuccioli vivi che vengono allattati dalla femmina. La gravidanza dura circa 30 giorni. La cucciolata può essere composta da 3 a 12 conigli.
Chi sono e come vivono i mammiferi terrestri?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una raccolta di immagini di mammiferi terrestri.


SSERVARE d ESCRIVERE C o NFR o NTARE
Come procediamo
Osserviamo le immagini e per ogni animale compiliamo una scheda di questo tipo.
N o ME d ELL’ANIMALE Tigre del Bengala
C o ME SI M uo VE cammina, corre, salta; è veloce e agile
C o ME È IL C o RP o peloso, striato, forte; coda lunga e sottile
ZAMPE pelose, con artigli e polpastrelli
N o ME d ELL’ANIMALE Cane
C o ME SI M uo VE cammina e corre sulla terraferma
C o ME È IL C o RP o peloso, di diversi colori; coda dura
ZAMPE pelose, con quattro dita e uno sperone
Confrontiamo le schede compilate ed elenchiamo caratteri comuni agli animali osservati. Tigri e cani hanno il corpo ricoperto di peli, hanno quattro zampe per muoversi sulla terraferma. La coda, più o meno lunga, è sorretta dalla parte terminale della colonna vertebrale.
Ho imparato che…
I mammiferi si possono suddividere in gruppi in base alle abitudini alimentari. Tigri e leoni, gatti, cani, lontre e iene sono carnivori . I loro denti sono aguzzi per addentare e lacerare la carne delle prede. Topi, scoiattoli, criceti, marmotte, ghiri, castori sono roditori . Hanno 2 incisivi superiori a crescita continua, mentre lepri e conigli ne hanno 4.
Buoi, pecore, cammelli, ippopotami, cervi e giraffe, ma anche cavalli, asini, zebre, tapiri e rinoceronti sono erbivori . I denti molari sono molto sviluppati perché devono masticare l’erba. In alcuni animali, chiamati ruminanti , lo stomaco è modificato per digerire bene tutte le parti dei vegetali.
Sono onnivori : gatti e cani addomesticati, cinghiali, topi, e le scimmie che gli zoologi classificano nel gruppo dei Primati , cui appartiene anche l’uomo. Ricci e talpe si nutrono prevalentemente di insetti e perciò vengono chiamati insettivori
La caratteristica che unisce questi animali è che partoriscono cuccioli vivi e li allattano, per questo vengono chiamati mammiferi .
Chi sono i mammiferi che vivono nell’acqua?
Molte specie di mammiferi si sono adattate a vivere nell’acqua. Per nuotare usano, come se fossero pinne, gli arti superiori che sono in posizione anteriore. Respirano per mezzo di polmoni e devono emergere regolarmente dall’acqua per respirare, ossia per rifornirsi di ossigeno. Raccogliamo foto di mammiferi acquatici e incolliamole sul quaderno.




Il delfino, il capodoglio, la balena, e l’orca hanno il corpo a forma di fuso come i pesci, ma partoriscono in acqua e allattano i piccoli, perciò sono mammiferi. Sono chiamati cetacei , dalla parola greca che significa “mostri marini”.




Il tricheco, la foca, l’elef ante marino e l’otaria hanno arti simili a pinne, particolarmente adatti al nuoto. Perciò sono chiamati pinnipedi
Vivono in branchi, nei mari polari; si riproducono sulle coste e lasciano i piccoli sulla terraferma finché non imparano a n uotare. Ho imparato che…
MAMMIFERI, CIOÈ ANIMALI
CHE ALLATTANO I PICCOLI
do VE VIV o N o soprattutto sulla terra, ma alcuni sono adattati all’acqua o al volo
PER M uo VERSI hanno 4 arti, in alcuni casi trasformati per il nuoto o per il volo
CHE C o SA
MANGIAN o carnivori, erbivori, onnivori, insettivori; masticano il cibo con i denti
C o ME È IL C o RP o coperto di peli che aiutano a mantenere costante la temperatura interna
C o ME
RESPIRAN o con i polmoni, trattenendo ossigeno dall’aria
C o ME SI
RIPR odu C o N o le femmine generano figli vivi e li allattano con le mammelle
C o ME È
L o SCHELETR o cranio, 4 arti, cassa toracica, colonna vertebrale, coda
Come è fatto un uccello?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o o SSERVARE E d ESCRIVERE d AL VER o
Che cosa occorre
Per tutta la classe: immagine o filmato di un uccello.
Come procediamo
Osserviamo un uccello.

Facciamo attenzione a: dimensioni dell’animale, rivestimento del corpo, numero delle zampe, forma del becco, occhi, movimento.
Registriamo i dati in una tabella di questo tipo.
N o ME d ELL’ANIMALE
C o ME SI M uo VE
C o ME È IL C o RP o ZAMPE
ALTRI PARTIC o LARI
Cerchiamo su un libro, o aiutati dalla maestra, altre informazioni e compiliamo una scheda riassuntiva sull’esempio di quella sotto riportata.

Come è il corpo?
CLASSE u ccelli
o R d INE
Passeracei
SPECIE Hirundo rustica
N o ME C o M u NE Rondine
Ricoperto di penne e di piume, colore scuro, piccolo. Ha una lunga coda biforcata e il becco a punta. Ha due zampe sottili ricoperte di squame nere.
Ha quattro dita sottili.
Cosa mangia?
Mentre vola tiene aperto il becco e cattura gli insetti di cui si nutre.
Come si riproduce?
La femmina depone nel nido 4-6 uova e le cova per una decina di giorni fino alla schiusa, cioè alla nascita dei piccoli. I piccoli restano nel nido finché non diventano capaci di volare. Sono nutriti dai genitori che portano loro insetti.
Particolarità
In autunno le rondini riunite in grandi stormi e guidati da uccelli anziani, partono per i Paesi caldi. Ritorneranno ai loro nidi in primavera.
Chi sono e come vivono gli uccelli?
Gli uccelli hanno il corpo ricoperto di piume che permettono di trattenere il calore del corpo. La forma del becco segnala la dieta dell’animale. u n predatore, per esempio l’aquila, ha il becco adunco (a forma di uncino); le specie che si nutrono di nettare, per esempio il colibrì, hanno il becco stretto e lungo; le specie che si cibano di semi hanno un becco grande e potente.




I passeri vivono in diversi ambienti. Sono tutti abbastanza piccoli. o gni specie emette canti tipici che puoi ascoltare al sito www.canti.uccelli.it.
I pinguini e gli struzzi non sono capaci di volare, ma corrono o nuotano.
Gabbiani , albatri, fenicotteri , cicogne, aironi vivono in acqua o vicino a laghi e fiumi. Il fenicottero immerge il becco nel fango dove trova pesciolini e animaletti. Le anatre, come i cigni, mentre galleggiano sull’acqua, immergono la testa e con il becco acchiappano vermi, crostacei, insetti acquatici e alghe.




Molti uccelli vivono sugli alberi. I rapaci hanno forti artigli per afferrare le prede che poi lacerano col becco robusto. Aquila , falco, avvoltoio cacciano di giorno, mentre il gufo e la civetta sono notturni. I pappagalli , i galli , i piccioni vivono sulla terraferma con diverse abitudini alimentari. Ho imparato che…
UCCELLI, CIOÈ ANIMALI DOTATI DI ALI, PIUME E PENNE
do VE VIV o N o sulla terra, ma la maggior parte di essi vola
PER M uo VERSI
2 zampe e 2 ali, arti trasformati per il volo, ricoperte di penne
CHE C o SA MANGIAN o carnivori, insettivori, granivori
C o ME È IL C o RP o ricoperto di piume che aiutano a mantenere la temperatura interna
C o ME RESPIRAN o con i polmoni, trattenendo ossigeno dall’aria
C o ME SI RIPR odu C o N o ovipari; le femmine depongono le uova che devono essere covate
C o ME È L o SCHELETR o leggero; cranio, 4 arti, cassa toracica, colonna vertebrale, coda
Chi sono e come vivono i rettili?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o o SSERVARE d ESCRIVERE C o NFR o NTARE
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una raccolta di immagini di rettili.


Come procediamo
Osserviamo le immagini e per ogni animale compiliamo una scheda di questo tipo.
N o ME d ELL’ANIMALE Coccodrillo
C o ME SI M uo VE nuota (veloce) e cammina (lento)
C o ME È IL C o RP o lungo, con squame evidenti e dure sul dorso
ZAMPE quattro, squamate, ruvide e tozze
N o ME d ELL’ANIMALE Serpente
C o ME SI M uo VE striscia, si arrampica, si attorciglia
C o ME È IL C o RP o viscido, liscio, squame piccole; muta quando cresce
ZAMPE assenti
Confrontiamo le schede compilate ed elenchiamo caratteri comuni agli animali osservati.
Ho imparato che…
RETTILI, CIOÈ ANIMALI ADATTI A VIVERE SULLA TERRA
do VE VIV o N o sulla terra, nel mare, sottoterra; dove il clima è rigido vanno in letargo
PER M uo VERSI quattro zampe, ma nei serpenti non ci sono arti
CHE C o SA
MANGIAN o vegetali, insetti, animali
C o ME È IL C o RP o ricoperto di squame e/o di un guscio osseo
C o ME RESPIRAN o con i polmoni, trattenendo ossigeno dall’aria
C o ME SI RIPR odu C o N o le femmine depongono le uova per terra o in apposite buche
C o ME È L o SCHELETR o cranio, quattro arti (tranne i serpenti), cassa toracica, colonna vertebrale, coda
PARTIC o LARITÀ Anche i dinosauri erano Rettili, vissuti circa 200 milioni di anni fa. Sono completamente scomparsi, ma ci hanno lasciato molti scheletri fossili.
La temperatura del corpo non è costante: dipende dalla temperatura ambientale.
Chi sono e come vivono gli anfibi?
Gli anfibi sono animali speciali: appena nati (girini) vivono e nuotano nell’acqua, come i pesci. Gli adulti hanno zampe e si muovono sul terreno ma devono vivere in ambienti molto umidi e vicino a stagni o corsi d’acqua.
Cerchiamo in rete immagini di anfibi adulti e descriviamo il loro aspetto. Annotiamo sul quaderno notizie sulla vita: come si muovono e come respirano.




La salamandra e il tritone mantengono la coda anche da adulti. Il tritone, anche da adulto, vive nell’acqua.

Rospi, rane e raganelle non hanno la coda. Hanno arti posteriori più lunghi degli anteriori perciò si muovono sul terreno con piccoli salti.
I rospi hanno dita tozze e pelle spessa e bitorzoluta, le rane hanno la pelle liscia e passano molto tempo nell’acqua, le raganelle hanno dita lunghe con piccole ventose all’estremità, che permettono loro di vivere sulle piante.
Ho imparato che…
ANFIBI, CIOÈ ANIMALI DALLA DOPPIA VITA
GIRINI
ADULTI
do VE VIV o N o nell’acqua sulla terra vicino a stagni o corsi d’acqua PER M uo VERSI nuotano usando la coda camminano o saltano
CHE C o SA MANGIAN o erbivori (piante acquatiche) insetti, ragni, vermi
C o ME È IL C o RP o pelle viscida pelle viscida
C o ME RESPIRAN o con le branchie esterne prendono ossigeno dall’acqua con i polmoni e attraverso la pelle prendono ossigeno dall’aria
C o ME SI RIPR odu C o N o per uova
C o ME È L o SCHELETR o colonna vertebrale, coda osseo: cranio, 4 arti, cassa toracica, colonna vertebrale
PARTIC o LARITÀ
Mentre crescono si trasformano in un processo chiamato metamorfosi. d ’inverno vanno in letargo. Mangiano usando una lingua che si allunga per catturare le prede.
Come si sviluppano gli anfibi?
Gli anfibi sono animali molto particolari. Appena nati sembrano pesci e vivono nell’acqua, poi il loro corpo si trasforma e gli animali diventano capaci di vivere sulla terraferma.
La rana si riproduce per mezzo di uova. La femmina depone migliaia di uova in acqua. In primavera si possono vedere grappoli di uova negli stagni. Le uova sono gelatinose e restano una vicina all’altra, poi si schiudono e liberano nell’acqua i girini.
Il girino ha una lunga coda e non ha le zampe.
Può vivere solo nell’acqua, come i pesci: nuota e respira per mezzo di branchie, piccoli ciuffi ai lati della testa, prendendo l’ossigeno dall’acqua.
Il girino cresce e si trasforma. Il processo si chiama metamorfosi
Prima spuntano le zampe posteriori, poi quelle anteriori e il corpo diventa simile a quello dell’adulto. Le zampe permettono all’animale di muoversi sulla terraferma.
Così gli anfibi diventano capaci di popolare la terraferma. Tuttavia, preferiscono vivere, vicino all’acqua in cui si immergono spesso tenendo umida la loro pelle viscida. d i notte saltano sul terreno e si nutrono di insetti, ragni e vermi.
Il rospo, che vive negli orti o nei campi, è utilissimo perché di notte caccia gli insetti dannosi alle coltivazioni.








Chi sono e come vivono i pesci?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o o SSERVARE d ESCRIVERE C o NFR o NTARE
Che cosa occorre
Per ogni bambino: una raccolta di immagini di pesci.


Come procediamo
Osserviamo le immagini e, aiutati dalla maestra, cerchiamo informazioni sui diversi animali. Per ogni animale compiliamo una scheda di questo tipo.
N o ME d ELL’ANIMALE
Squalo
C o ME SI M uo VE nuota velocemente, corpo affusolato
C o ME È IL C o RP o bocca ventrale, fessure laterali (branchie), coda asimmetrica
PARTIC o LARITÀ pelle senza squame, scheletro cartilagineo
N o ME d ELL’ANIMALE
Trota
C o ME SI M uo VE nuota (veloce)
C o ME È IL C o RP o lungo, con squame evidenti sul dorso
PARTIC o LARITÀ vive in acqua dolce
Confrontiamo le schede compilate ed elenchiamo caratteri comuni agli animali osservati.
Ho imparato che…
PESCI, CIOÈ ANIMALI ADATTI ALLA VITA ACQUATICA
do VE VIV o N o nell’acqua salata o dolce
PER M uo VERSI nuotano usando le pinne pari (arti) e la coda come timone
CHE C o SA MANGIAN o carnivori, erbivori (piante acquatiche) hanno i denti
C o ME È IL C o RP o ricoperto di squame (scaglie), pelle viscida
C o ME RESPIRAN o con le branchie prendendo l’ossigeno dall’acqua
C o ME SI RIPR odu C o N o le femmine depongono le uova nell’acqua, nascono pesci piccolissimi
C o ME È L o SCHELETR o osseo o cartilagineo: cranio, 4 arti, torace, colonna vertebrale, coda
PARTIC o LARITÀ hanno una vescica natatoria che permette di spostarsi verticalmente
I pesci nel nostro mare
Nel mare Mediterraneo che circonda la nostra penisola vivono molti pesci. In classe, guardiamo con attenzione un breve filmato che si può reperire al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=7fCK9 q qXhKw
Hai riconosciuto qualche pesce? Hai visto come nuotano muovendo le pinne e la coda? Hai notato che gli occhi sono ai lati del capo? Solo la sogliola ha gli occhi dallo stesso lato . Hai notato che i pesci più piccoli nuotano in branchi?
Lo fanno per difendersi dai pesci più grandi
Insomma, anche nel mare c’è una meravigliosa varietà di organismi viventi
q ui alcuni dei pesci più comuni nei mari italiani.
Cerchiamo in rete notizie sulle loro caratteristiche e sulla loro vita.




acciuga sardina sgombro triglia



scorfano rana pescatrice sogliola tonno

Nelle città e nei paesi vicini al mare molti abitanti lavorano nell’industria ittica (che riguarda i pesci). Ci sono i pescatori, che prelevano e distribuiscono il pesce, una preziosa risorsa per l’alimentazione umana. Ci sono scienziati che controllano le attività di pesca per conservare un ambiente adatto alla vita degli animali marini.
Nella tua città o nelle località marine in cui vai in vacanza si svolgono attività di pesca?
Con l’aiuto della maestra diamo un significato a nomi curiosi che riguardano i pesci.
Pesca a strascico:
Fauna ittica, pesce azzurro:
Peschereccio, paranza, lampara:
METTITI ALLA PROVA
1. o sserva attentamente la foto di un mammifero che hai osservato. d escrivi il suo aspetto e racconta quello che sai.
2. Su un foglio metti come titolo il nome di un animale che hai potuto osservare dal vero. Scrivi un testo aiutandoti con queste domande:
Che animale è? d ove lo hai visto? q uanto è grande? Come si muove?
Che verso fa? Hai potuto giocare con lui? Lo hai toccato? Se no, perché?
3. In base alle descrizioni, indica il regime alimentare degli animali.
z Si nutrono di altri animali. Possono essere predatori come leoni, coccodrilli o aquile, o nutrirsi di insetti come i pesci e alcuni uccelli.
z Si nutrono di vegetali. Hanno denti robusti che ricrescono continuamente poiché si consumano con la masticazione.
z Si nutrono di alimenti secchi e duri e hanno incisivi superiori molto sviluppati.
z Si nutrono sia di carne sia di vegetali. È il caso di diversi animali addomesticati. Hanno dentatura simile a quella dei carnivori.
4. I mammiferi, gli uccelli, i rettili, gli anfibi e i pesci presentano caratteristiche molto differenti.
q uale caratteristica hanno in comune queste cinque classi di animali?
5. Leggi con attenzione il brano seguente.
Sono animali ovipari, cioè i piccoli nascono da uova deposte dalla madre all’interno di un nido per proteggerle dai predatori e dalle intemperie.
Le uova hanno dimensioni variabili secondo le specie e vengono covate fino alla schiusa, cioè la nascita dei piccoli.
d i quali animali si sta parlando?

LA VITA DEGLI ANIMALI: INVERTEBRATI
q uando sei in vacanza, per esempio al mare, fai una visita in pescheria: accanto ai pesci sul banco trovi altri prodotti del mare: vongole, gamberetti, calamari, polpi… Che animali sono?






Riconosci gli animali nelle immagini? Associamo a ognuno il suo nome scegliendo tra i seguenti.
1 Vongole 2 Mitili 3 Calamaro 4 Polpo 5 Gambero 6 Astice
Hai osservato dal vero altri animali simili a questi?
In campagna, dopo la pioggia, si vedono nell’orto lumache e chiocciole. In estate dobbiamo difenderci dalle zanzare e dalle mosche, in primavera possiamo vedere le api che succhiano il nettare dai fiori. Che cosa hanno in comune tutti questi animali? Come si classificano?

Si chiamano invertebrati tutti gli animali che non hanno la colonna vertebrale. Come fanno a sostenersi? Come fanno a muoversi? Come fanno a proteggersi?
Associamo al nome di ogni invertebrato la lettera T se vive sulla terra o nell’aria e M se vive nel mare.
Aragosta Gambero Zanzara
Lumaca Ragno Scorpione
Vongola
Stella marina Medusa
Formica Seppia Polpo
Gli zoologi suddividono gli invertebrati in due grandi gruppi: i Molluschi , cioè animali dal corpo molle, e gli Artropodi , cioè animali che hanno arti articolati . I molluschi vivono tutti nel mare, tranne le lumache terrestri; il loro corpo è protetto da conchiglie.
Molti artropodi vivono nel mare: gamberi, aragoste, granchi, canocchie, chiamati Crostacei . Il loro corpo è protetto da uno “scheletro” esterno rigido chiamato esoscheletro
Moltissimi artropodi vivono sulla terra, nell’aria o sotto terra e usano i loro arti per camminare, per scavare o per volare. Sono i ragni e gli scorpioni, chiamati Aracnidi e i numerosissimi Insetti .
Ho imparato che…
Nel mare vivono anche animali molto semplici che si chiamano
Celenterati per la forma del loro corpo. Ne sono esempi le meduse , che puoi ammirare negli acquari, i coralli , che sono formati da piccoli polipi fissati entro ramificazioni dure e colorate.
Animali dalla forma e dalla struttura particolare, che vivono nel mare, sono chiamati
Echinodermi , perché hanno la pelle ricoperta di spine.
Tra questi ci sono i ricci di mare e le stelle marine .




Come è fatto un mollusco?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o
Che cosa occorre
Per tutta la classe:
immagini di diversi molluschi tra cui mitili (o vongole); una seppia (o un calamaro o un polpo); una o più chiocciole.
o SSERVARE I d ENTIFICARE C o NFR o NTARE
Come procediamo
I bambini vengono divisi in tre gruppi. Il primo gruppo osserva i mitili, il secondo gruppo la seppia, il terzo gruppo la chiocciola. Osserviamo gli animali facendo attenzione a: dimensioni, forma del corpo, presenza o no di una conchiglia, di una bocca, di appendici e di occhi.
Registriamo i dati raccolti in una tabella di questo tipo.
N o ME d ELL’ANIMALE
d IMENSI o NI
C o ME È IL C o RP o
APPEN d ICI
o CCHI
Sul quaderno rappresentiamo l’animale osservato.
Confrontiamo i dati raccolti nei diversi gruppi.
Ho imparato che…
I molluschi sono animali dal corpo molle.
Hanno una conchiglia protettiva: nelle vongole e nelle chiocciole è esterna ; nelle seppie (osso di seppia) e nei calamari è interna
Si muovono grazie a un muscolo, chiamato piede , molto evidente nelle lumache terrestri e ben nascosto, a forma di imbuto, nelle vongole e nei calamari. Gli organi sono avvolti in una “pellicola” chiamata mantello Seppie e lumache hanno occhi ben sviluppati.
Per ingerire il cibo le lumache hanno una lingua dotata di piccoli denti; calamari e polpi hanno una specie di becco nascosto tra i tentacoli.



Come riconoscere molluschi diversi?



Calamari, seppie, polpi hanno una conchiglia interna e sono veloci nuotatori. Hanno otto o dieci tentacoli con ventose. Si nutrono di piccoli pesci o di larve. Respirano per branchie. Vivono tutti nel mare. Sono chiamati Cefalopodi .



Mitili, vongole, ostriche vivono nella sabbia o sulle rocce bagnate dal mare. Il corpo è contenuto in una conchiglia composta di due pezzi chiamati valve. Si nutrono filtrando l’acqua. Sono chiamati Bivalvi .




Chiocciole e lumache sono soprattutto terrestri, ma si trovano anche nell’acqua marina o dolce. Il corpo è avvolto a spirale, come la conchiglia che li protegge. Hanno un piede muscoloso che secerne una sostanza viscida su cui l’animale scivola. Possono essere erbivori o carnivori. Sono chiamati Gasteropodi Ho imparato che…
MOLLUSCHI, CIOÈ ANIMALI DAL CORPO MOLLE
do VE VIV o N o mare, acqua dolce, terra
PER M uo VERSI un muscolo chiamato piede, che può prendere varie forme
CHE C o SA
MANGIAN o prendono dall’acqua larve, alghe o piccoli animali
C o ME È IL C o RP o sostenuto o protetto da conchiglia semplice, a spirale, a due valve, interna
C o ME RESPIRAN o branchie (in acqua), polmoni (sulla terra)
Come è fatto un crostaceo?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o
Che cosa occorre
Per tutta la classe: un filmato documentario sul gambero.
Come procediamo
Osserviamo facendo attenzione a: dimensioni dell’animale, presenza o no di zampe, di appendici e di occhi, come è rivestito il corpo.
o SSERVARE E d ESCRIVERE d AL VER o

Registriamo i dati raccolti in una tabella di questo tipo.
N o ME d ELL’ANIMALE
d IMENSI o NI
C o ME È IL C o RP o
APPEN d ICI
o CCHI
ZAMPE
Sul quaderno rappresentiamo
Ho imparato che…
I gamberi hanno il corpo diviso in due parti: un capo ben sviluppato chiamato
Hanno due paia di antenne sul capo e quattro paia di zampe sull’addome.
Le zampe dei gamberi sono composte da più pezzi articolati tra di loro. Perciò questi animali sono
Artropodi
Il corpo è ricoperto da un involucro rigido chiamato esoscheletro (scheletro esterno) che, mentre l’animale cresce, deve essere sostituito da un nuovo rivestimento. q uesto processo si chiama
Gli zoologi chiamano Crostacei corazza che li ricopre, gli animali che hanno sul capo due paia di antenne. Hanno occhi evidenti.
I crostacei più noti sono i gamberi, le canocchie, le aragoste e i granchi.
Vivono tutti nel mare, tranne il porcellino di terra.


Come riconoscere crostacei diversi?
o sserviamo con attenzione le immagini di questi crostacei nel loro ambiente. d alla forma del corpo possiamo capire come vive l’animale.



Gamberi, canocchie e aragoste utilizzano le appendici anteriori per muoversi e quelle posteriori per nuotare. Hanno occhi molto evidenti.



I granchi e gli astici hanno le appendici anteriori trasformate in chele per poter meglio tenere le prede.
u n crostaceo particolare, il paguro, non ha alcun rivestimento, perciò occupa conchiglie di molluschi morti.
Ho imparato che…
CROSTACEI, CIOÈ ANIMALI CON ESOSCHELETRO
do VE VIV o N o soprattutto in mare, ma anche in acqua dolce; una sola forma terrestre
PER M uo VERSI arti articolati: appendici anteriori e posteriori per nuoto
CHE C o SA
MANGIAN o varia
C o ME È IL C o RP o diviso in due parti: capo (cefalotorace) anteriore e addome posteriore sostenuto e protetto da un esoscheletro rigido
C o ME
RESPIRAN o per branchie
APPEN d ICI sul capo antenne, occhi e bocca
PARTIC o LARITÀ l’esoscheletro deve essere sostituito durante la crescita: avviene la muta
Come è fatto un aracnide?
Gli aracnidi più noti, ragni e scorpioni, hanno il corpo diviso in due regioni: cefalotorace e addome
Come si vede nello schema, nel ragno l’addome non ha appendici mentre il cefalotorace ne ha sei paia: 8 zampe e 4 cheliceri.
Ho imparato che…
ARACNIDI CIOÈ ARTROPODI
do VE VIV o N o terra
cefalotorace
appendici boccali: cheliceri occhi addome zampe
CON 8 ZAMPE
PER M uo VERSI quattro paia di zampe
CHE C o SA
MANGIAN o gli acari sono parassiti, gli altri sono predatori
C o ME È IL C o RP o due parti: capo unito al torace (cefalotorace) e addome
APPEN d ICI oltre alle zampe, due paia di appendici boccali; non hanno antenne
PARTIC o LARITÀ ghiandole del veleno (scorpione); ghiandole per i fili della ragnatela (ragno)
Come è fatto un insetto?
Il corpo è diviso in tre parti.
Il capo porta: 2 antenne, gli occhi e la bocca.
Il torace porta: tre paia di zampe e uno o due paia di ali.
L’addome porta strutture utilizzate nella riproduzione.
Ho imparato che…
INSETTI CIOÈ ARTROPODI CON 6 ZAMPE
capo addome torace
do VE VIV o N o terra (aria o sotto terra) in tutti gli ambienti
PER M uo VERSI ogni zampa è fatta da pezzi articolati tra loro
CHE C o SA MANGIAN o di tutto
C o ME È IL C o RP o diviso in tre parti: capo, torace, addome
C o ME RESPIRAN o trachee, tubi che portano in tutto il corpo l’ossigeno dell’aria
APPEN d ICI oltre alle zampe, un paio di antenne e uno o due paia di ali
PARTIC o LARITÀ si riproducono per mezzo di uova; si sviluppano per metamorfosi
Come riconoscere insetti diversi?
Gli insetti rappresentano il gruppo più numeroso tra tutti gli organismi viventi. Sono quasi tutti terrestri e muniti di ali.
CARATTERISTICHE







Hanno un grosso capo e il corpo molto allungato. Si nutrono di piccoli insetti. Vivono vicino all’acqua.
o ltre alle ali che servono per volare, hanno due ali rigide, chiamate elitre, che servono di protezione. Sfregando le elitre, producono suoni particolari.
Vivono nei termitai in società numerosissime, come le formiche. Hanno 4 ali grandi e uguali fra di loro. Si nutrono preferibilmente di legno.
Hanno le ali anteriori coriacee (elitre). La bocca è adatta a masticare, infatti sono carnivori (cacciano anche insetti dannosi) o erbivori. Vivono in qualunque ambiente.
ESEMPI
libellule
grilli, cavallette, locuste, scarafaggi, forbicine, mantidi religiose
termiti
scarabei, coccinelle, cervi volanti, tarli del legno, maggiolini
Hanno quattro ali membranose ricoperte di squame variamente colorate. La bocca è una sorta di proboscide per succhiare il nettare dei fiori. Lo sviluppo avviene per metamorfosi, trasformazione da bruco (larva) a farfalla (insetto completo). baco da seta
Allo stato adulto hanno un solo paio di ali, mentre il secondo è ridotto a due bastoncini chiamati “bilancieri”.
Vivono in società numerosissime e possono avere forme diverse. Sono utili sia perché impollinano le piante a fiore, sia perché distruggono insetti dannosi.
mosche, zanzare
vespe, api, formiche
Come si sviluppano i bachi da seta?
Lo sviluppo degli Insetti è caratterizzato da una successione di stadi che comportano notevoli trasformazioni, e sono noti come metamorfosi





Come si vede nel percorso di trasformazione del baco da seta da bruco (stadio larvale) a farfalla (insetto completo), il punto di partenza sono le uova , da cui si sviluppano dei piccolissimi bruchi, larve lunghe circa 3 millimetri, che si nutrono di foglie di gelso appena colte. Nel tempo di un mese, attraverso quattro mute , i bruchi si ingrandiscono fino a raggiungere la lunghezza di circa 9 centimetri. d urante le mute, i bachi perdono la pelle superficiale e diventano più morbidi e più chiari. È come se cambiassero un vestito troppo stretto. o ra i bruchi iniziano il cammino per trasformarsi in farfalle. Come prima cosa, ogni bruco emette una bava con cui costruisce il bozzolo attorno al proprio corpo. d entro il bozzolo, nel tempo di circa venti giorni, si formano le ali e le appendici tipiche della farfalla adulta.
La farfalla divarica i fili che la tenevano all’interno del bozzolo ed esce alla luce.
La farfalla del baco da seta ha le ali chiare, non vola e non si nutre. La sua funzione è solo quella di deporre molte uova che daranno origine ad altri bruchi e altre farfalle.
METTITI ALLA PROVA
1. o sserva attentamente la fotografia di un crostaceo. d escrivi il suo aspetto e racconta quello che sai.
2. I molluschi e gli artropodi hanno caratteristiche molto differenti. q uale caratteristica hanno in comune questi gruppi di animali?
3. Vero o falso?
Tutti gli artropodi vivono nell’acqua
d urante lo sviluppo degli insetti avviene la metamorfosi
Gli insetti hanno 8 zampe articolate
Gli insetti hanno 6 zampe articolate
I polpi hanno 8 tentacoli
La seppia ha uno scheletro interno
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
4. d urante lo sviluppo degli animali che hanno un esoscheletro, avviene il processo chiamato muta. In che cosa consiste? Per quale motivo avviene?
5. o sserva con attenzione queste immagini.




Associa a ogni animale il nome corretto scegliendo tra i seguenti: bruco, coccinella, ape, ragno.
o ra rispondi: gli animali nelle immagini sono tutti Insetti? Giustifica la tua risposta.

LA DIVERSITÀ DELLA VITA
NELLA STORIA GEOLOGICA DELLA TERRA
Abbiamo incontrato molti e diversi animali. Abbiamo riconosciuto le loro caratteristiche: come sono fatti, come si muovono… q uali animali hanno popolato la Terra nella lunga storia geologica del nostro pianeta?
Quali caratteristiche permettono di vivere sulla terra? ATTIVITÀ
Che cosa occorre
Per tutta la classe: cartellone di classe da compilare con tabelle e immagini.
Come procediamo
Ricordiamo gli animali incontrati nelle pagine del libro. Nel riquadro di sinistra su ogni riga ci sono animali che hanno le stesse caratteristiche. Associamo a ogni riga il gruppo di appartenenza scegliendolo dal riquadro a destra. Riportiamo sul cartellone, riga per riga, immagini degli animali.
medusa, corallo, riccio di mare, stella marina (p. 29)
MAMMIFERI polpo, seppia, lumaca, vongola (p. 30-31)
PESCI
gambero, aragosta (p. 32-33)
ANFIBI ragno, formica (p. 34-35)
RETTILI coniglio, tigre, cane, delfino (p. 17-19) u CCELLI
rondine, fenicottero, aquila (p. 20-21)
coccodrillo, serpente (p. 22)
INVERTEBRATI SEMPLICI
M o LL u SCHI rana, rospo (p. 23-24)
trota (p. 25)
ARTR o P od I
CR o STACEI
Ricordiamo
I vertebrati hanno uno scheletro e una colonna vertebrale che li sostiene; gli invertebrati non hanno vertebre e utilizzano altre strutture per sostenere il corpo. Molluschi, artropodi, meduse, ricci e stelle di mare sono animali invertebrati. Pesci, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi sono animali vertebrati.
Le frasi seguenti riportano le caratteristiche fondamentali dei diversi gruppi di animali vertebrati. Ricordi altre caratteristiche?
I mammiferi allattano i piccoli:
Gli uccelli sono dotati di ali, piume e penne:
I rettili sono adatti a vivere sulla terraferma:
Gli anfibi sono animali dalla doppia vita:
I pesci sono adatti alla vita acquatica:
Che cosa occorre
Per tutta la classe: cartellone di classe da compilare con tabelle e immagini.
Come procediamo
Compiliamo un cartellone sistemando gli animali della pagina precedente nella casella giusta.
ANIMALI CHE VIV o N o IN AC qu A
ANIMALI CHE VIV o N o S u LLA TERRA
ANIMALI CHE VIV o N o NELL’ARIA
Scegli tra i seguenti animali quelli che possono vivere sulla terra. Spiega a parole.









Ho imparato che… Tutti gli animali che vivono sulla terra sono dotati di arti (zampe) per muoversi sul terreno.
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o III PASS o ANALIZZARE d ATI IN TABELLA
Che cosa occorre
Per tutta la classe: tabella compilata come la seguente.
Come procediamo
Nella tabella evidenziamo i gruppi di vertebrati che vivono sulla terra emersa.
CARATTERISTICHE DEI VERTEBRATI (dotati di scheletro)
PESCI ANFIBI RETTILI u CCELLI MAMMIFERI
do VE
VIV o N o acqua acqua/terra terra terra/aria terra/acqua
C o ME SI
M uo V o N o pinne zampe (solo adulti) zampe zampe zampe
C o ME
RESPIRAN o branchie branchie/ polmoni polmoni polmoni polmoni
Con l’aiuto della maestra completiamo le seguenti frasi.
Gli animali che vivono nell’acqua respirano per mezzo di
Gli animali che vivono sulla terra respirano per mezzo di
Gli animali che vivono sulla terra per muoversi hanno bisogno di
Gli animali che vivono nei mari, nei laghi o nei torrenti si muovono grazie alle
Ho imparato che…
In un tempo di milioni e milioni di anni gli animali hanno popolato il pianeta su cui viviamo, la Terra. In un primo lunghissimo periodo (da 4000 milioni a 250 milioni di anni fa) erano presenti solo forme semplici di invertebrati che vivevano negli oceani. A partire da 250 milioni di anni fa, grazie alla comparsa di zampe per muoversi sul terreno e di polmoni per respirare, gli animali sono riusciti ad abitare le terre emerse . I rettili furono i primi animali in grado di vivere sulla terraferma. Sulla terra gli animali hanno trovato condizioni favorevoli e nel tempo si sono sviluppati e modificati in una meravigliosa varietà di forme che popolano oggi il mondo intorno a noi.


I dinosauri, dotati di zampe, furono tra i primi animali a vivere sulla terraferma. Purtroppo sono scomparsi completamente dal pianeta e li conosciamo solo attraverso resti fossili. Cerca in rete notizie sui fossili di dinosauri trovati in Italia.


I paleontologi e i fossili
I paleontologi sono gli scienziati che studiano i fossili di organismi vissuti sulla Terra in tempi molto molto lontani. I fossili sono le tracce lasciate da organismi vissuti nel passato: resti di animali o piante, oppure impronte, che restano inglobati nelle rocce.

Pochi organismi semplici : alghe e meduse vivono nei mari dell’era Archeozoica (archeo = primitivo) da 4000 milioni di anni fa fino a 500 milioni di anni fa.
Invertebrati (coralli, molluschi) e vertebrati (pesci) popolano i mari dell’era Paleozoica (paleo = antico) da 500 milioni di anni fa a circa 250 milioni di anni fa.
I rettili conquistano le terre emerse nell’era Mesozoica (meso = mezzo) da 250 milioni di anni fa a 65 milioni di anni fa. Tra i rettili moltissimi dinosauri , che scompaiono alla fine del periodo.
I mammiferi popolano la Terra durante l’era Cenozoica (ceno = nuovo) da 65 milioni di anni fa a 2 milioni di anni fa. d a 2 milioni di anni fa, nell’era Neozoica (neo = nuovo), si trovano tracce dei primi uomini . u sando metodi di datazione particolari si assegna l’età ai fossili e alle rocce in cui si trovano. A grandi linee scopriamo in quali periodi della storia geologica della Terra sono vissuti gli animali che abbiamo incontrato.










ROCCE E MONTI: LE DOLOMITI
Studiando le pagine di geografia, ci siamo accorti che l’Italia è unita all’Europa attraverso una catena di monti: le Alpi. In questa lunga catena c’è una zona tanto bella da essere stata dichiarata Patrimonio dell’umanità: le d olomiti. Il nome “dolomiti” viene da quello del primo scienziato che le studiò a fondo, il francese d éodat d e d olomieu alla fine del XVIII secolo. d urante lunghe passeggiate in estate, o sugli sci in inverno, si possono ammirare cime e valli dai colori suggestivi, forme rocciose e zone ricche di vegetazione: pascoli ondulati e boschi.
Tra queste foto riconosci qualche cima delle d olomiti?



Associamo a ogni immagine il suo nome scegliendo tra i seguenti: 1. Tre cime di Lavaredo 2. Ghiacciaio della Marmolada 3. Monte Pelmo.
Con l’aiuto della maestra, o cercando in rete, identifichiamo i gruppi montuosi più vicini alla nostra scuola, cerchiamo delle immagini e raccogliamo informazioni su di essi.
d i che cosa sono fatte le montagne? Come si formano e si modificano?
Lavorando come investigatori, cerchiamo notizie per rispondere alle domande.
Le montagne sono tutte uguali?
ATTIVITÀ
Che cosa occorre
Per tutta la classe: immagini di diversi gruppi montuosi prese da satellite.

Come procediamo
Osserviamo le immagini da satellite di diversi gruppi montuosi italiani. Confrontiamo la disposizione di cime e valli e descriviamola a parole.


Compiliamo la tabella, aiutati dalla maestra, o dopo aver cercato in rete. N o ME do VE R o CCE PRINCIPALI
M o NTE BIANC o granito
GRAN SASS o dolomia, calcare do L o MITI dolomia, calcare
Le Dolomiti sono costituite da diversi gruppi montuosi isolati. Puoi trovare notizie al sito www.dolomitiunesco.info/i-nove-gruppi-dolomitici.
La cima più alta (3343 s.l.m.) è nel gruppo della Marmolada, ma molte vette superano i 3000 metri. La roccia principale delle dolomiti, la dolomia , è molto resistente e forma i picchi e le guglie. Si trovano anche calcari , che si sgretolano facilmente sotto l’azione delle acque.
Il Gran Sasso è un massiccio costituito da due catene quasi parallele. La cima più alta, il Corno Grande (2912 m s.l.m.) è anche la cima più alta degli Appennini. È costituito da rocce ( calcari e dolomie ) simili a quelle delle dolomiti. Le rocce calcaree scavate dalle acque formano grotte, gole e forre evidenti nella zona di Campo Imperatore.
Il Monte Bianco è il massiccio più elevato (4810 m s.l.m.) delle Alpi e di tutta l’Europa. Il suo nome dipende dal fatto che le sue cime sono coperte tutto l’anno da ghiaccio e neve. Ha la forma più o meno di un'ellisse (mandorla).
È formato in prevalenza da rocce di granito che sopra i 3000 metri vengono sgretolate dal gelo e formano guglie e torri frastagliate.
Gran Sasso
Monte Bianco Dolomiti
Di che rocce sono fatte le montagne dolomitiche?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o
Che cosa occorre
Per tutta la classe: sassi comuni; rocce di dolomia (facilmente reperibili o acquistabili); un contenitore di vetro; poche gocce di acido muriatico ( attenzione! va usato dalla maestra).
Come procediamo
Osserviamo le rocce e il loro colore. Sistemiamo nel contenitore di vetro un sasso comune e, più distante, una piccola roccia di dolomia. Versiamo sui frammenti una piccola quantità di acido e registriamo le nostre osservazioni sull’aspetto delle rocce prima e dopo il contatto con l’acido.
SASS o C o M u NE
R o CCIA do L o MITICA
Ho imparato che…
I monti dolomitici vengono chiamati anche Monti Pallidi , perché sono costituiti da una roccia biancastra chiamata dolomia. La dolomia non è attaccata dall’acido. Invece, bastano poche gocce di acido per formare una “schiuma” alla superficie dei sassi. Al tramonto, quando i raggi del Sole sono molto inclinati, le montagne si colorano di rosa-arancione per la presenza di minerali di ferro nella roccia. Il fenomeno viene chiamato enrosadira Nelle d olomiti ci sono anche rocce più scure e più tenere della dolomia, chiamate calcari . Si sono formate dalla lava dei vulcani. Sono facilmente attaccabili dagli acidi, dalle acque piovane e dal gelo dando origine alle varie forme del paesaggio.




Come si formano e si modificano le montagne?
Molti geologi hanno studiato le rocce delle d olomiti e il loro contenuto di fossili. Tenendo conto dei dati raccolti e della storia della Terra si sono fatti un’idea straordinaria: circa 250 milioni di anni fa, dove ora sorgono le montagne c’era il mare.
o sserva con attenzione l’immagine. Come le cime delle montagne emergono dalle nuvole, solo le cime più alte emergevano dalle acque come delle isole.
Poi, in seguito a grandi sollevamenti della superficie terrestre, il mare si è ritirato e si sono formati i monti e le valli.

Ho imparato che…
Le montagne della Terra si sono formate migliaia di anni fa, quando le rocce che si trovavano sulla superficie sono state spinte verso l’alto.
La pioggia, il vento, la neve e il ghiaccio agiscono ogni giorno sulle montagne e ne modificano le forme. Il fenomeno si chiama erosione : la forza del vento o l’acqua che gela nelle fessure spaccano la roccia formando dei frammenti che cadono a valle e si accumulano come detriti


Alcune rocce si formano nel mare, dove la sabbia e gli organismi marini si depositano a strati. Altre rocce si formano per solidificazione della lava emessa dai vulcani. Sui monti come le d olomiti l’erosione non è uniforme: vengono sbriciolate prima le parti più tenere, poi quelle più dure formando paesaggi caratteristici. Per esempio, le torri nell’immagine in alto a sinistra sono formate da materiale resistente. Anche le cenge si originano per erosione nella roccia. Sono sporgenze pianeggianti spesso utilizzate dagli scalatori.
I fossili e le rocce
In alcuni musei sono conservati i fossili ritrovati sulle d olomiti, a documentare la presenza del mare nella zona oggi occupata dalle montagne.
Ci sono spugne, coralli, alghe e anche le impronte fossili di dinosauri.
Come si sono formate le impronte?


ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o INTERPRETARE IN d IZI
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini: un vassoio; acqua; uno strato semisolido di argilla (preparata in anticipo); modellini di dinosauro diversi tra loro.
Come procediamo
In un vassoio adagiamo l’argilla preparata formando uno strato di qualche centimetro di spessore.
Su questo strato facciamo “camminare” i dinosauri in modo da lasciare nell’argilla le impronte.
Togliamo i modellini di dinosauro e solleviamo lo strato di argilla. Lasciamo asciugare e osserviamo le impronte essiccate.
Sul quaderno descriviamo il lavoro fatto e registriamo le nostre osservazioni.

Le impronte fossili , tracce del passaggio di animali conservate nelle rocce, forniscono agli scienziati indizi sulla Terra del passato e sui suoi abitanti. Per esempio, le impronte possono essere lasciate su un fondale marino, o su una superficie fangosa che, asciugandosi, le conserva.
Così i geologi possono ricostruire il clima di un certo ambiente e le caratteristiche degli organismi che vivevano in quel luogo.
METTITI ALLA PROVA
1. Cerca in rete e leggi i testi delle leggende che spiegano in modo fantastico l’origine del nome Monti Pallidi e il fenomeno dell’enrosadira: Lusor di Luna e Re Laurino e il giardino delle rose
Che differenza c’è tra una descrizione scientifica e una fantastica?
2. Rispondi.
d ove si trovano le d olomiti?
d a dove viene il nome d olomiti?
3. Vero o falso?
Le impronte fossili sono resti di organismi
La dolomite è un minerale abbastanza resistente
Il processo che modifica le rocce si chiama erosione
Il colore che i monti dolomitici prendono al tramonto si chiama enrosadira
4. o gni immagine mostra un aspetto caratteristico delle d olomiti.
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
⬜ Vero
⬜ Falso
Scrivi sotto a ciascuna il nome corretto scegliendo tra i seguenti: Monti Pallidi; enrosadira; formazione a strati; formazione verticale/torre.




5. Insieme ai compagni raccogli su un tabellone notizie sulla vita dei dinosauri e sulla loro scomparsa.

I FRUTTI E L’ALIMENTAZIONE
frutto
fiore
semi germoglio
Conosciamo già le parti della pianta e la loro funzione: foglie, radici, fusto e anche il seme, così importante per la formazione di nuove piante.
La maggior parte delle piante, durante la crescita, produce fiori e frutti, in un ciclo, come quello dell’immagine, che riconosciamo facilmente nel mondo intorno a noi. Il frutto contiene i semi e li protegge per aiutare la nascita di nuove piante.
Conosciamo una grande varietà di fiori e di frutti. Soprattutto i frutti sono importanti nella nostra alimentazione.
arancia mela patata pera carota pomodoro limone cetriolo
Possiamo dire che questi cibi sono tutti frutti?
Gli scienziati chiamano frutto la parte della pianta che si sviluppa dal fiore e contiene i semi.
Vogliamo scoprire di più andando a caccia di semi e di frutti.
Vogliamo anche capire perché frutta e verdura sono alimenti indispensabili per mantenere il corpo in buona salute. albero
Come è fatto il frutto e a cosa serve?
Che cosa occorre
Per ogni bambino (o gruppo di bambini): una vaschetta di plastica; fogli di carta da cucina; un coltello; vari frutti tra cui, almeno, una prugna, una banana, un pomodoro, il baccello di un legume, una castagna, una noce. ATTIVITÀ
Come procediamo
Osserviamo i frutti all’esterno. Facciamo attenzione alla forma, alla consistenza al tatto e all’aspetto della buccia.
Con il coltello (facendo attenzione) li tagliamo a metà sia verticalmente che orizzontalmente.
Rappresentiamo con un disegno e descriviamo come sono fatti.
Sul quaderno, utilizzando se necessario anche le parole buccia, seme, polpa, spicchio, torsolo, compiliamo una tabella simile a questa.
N o ME d EL FR u TT o d ISEGN o ASPETT o ESTERN o STR u TT u RA INTERNA
Ho imparato che…
Solo le piante che hanno i fiori producono frutti. Nella zona più interna del fiore, chiamata ovario , si formano i semi che contengono l’embrione, cioè l’inizio della nuova pianta. Per proteggere i semi, le pareti dell’ovario si modificano e formano il frutto Nel frutto si distinguono tre strati: il più esterno, la buccia , è chiamato epicarpo; quello in mezzo, la polpa , è chiamato mesocarpo; quello interno, che riveste il seme , si chiama endocarpo. I frutti in cui il seme è avvolto da uno strato molle si chiamano carnosi ; quelli in cui il seme è avvolto in una struttura dura o coriacea si chiamano secchi Grazie al frutto, i semi possono essere portati lontano dalla pianta madre a formare nuove piante. Per esempio: gli animali si cibano di frutti colorati e portano i semi lontano; il vento fa volare lontano i frutti alati. u n caso particolare è la noce di cocco che riesce a galleggiare e può viaggiare anche per mare.

polpa (mesocarpo)
buccia (epicarpo) seme endocarpo
frutti
ovario
Ci sono diversi tipi di frutti carnosi?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o
Che cosa occorre
Per ogni gruppo di bambini:
una vaschetta di plastica; fogli di carta da cucina; un coltello; diversi frutti tra cui un pomodoro, un cetriolo, una mela, una susina, un’oliva, un acino d’uva, un limone (o un’arancia), una fragola, un lampone
o SSERVARE E I d ENTIFICARE
Come procediamo
Sezioniamo i frutti e li osserviamo riconoscendo la buccia, la polpa e il rivestimento interno del seme. Raggruppiamo i frutti in base alle caratteristiche della buccia, della polpa e dei semi. Registriamo i dati in una tabella.
buccia sottile, polpa carnosa, seme in involucro legnoso
buccia sottile, polpa carnosa, semi immersi nella polpa
tanti piccoli frutti aggregati
Ho imparato che…
Si chiamano drupe i frutti che hanno buccia sottile, polpa carnosa, seme in involucro legnoso. Sono esempi: ciliegia, susina, albicocca, pesca, mandorla, oliva.
Si chiamano bacche i frutti che hanno buccia sottile, polpa carnosa, numerosi semi immersi nella polpa. Sono esempi: pomodoro, uva, melanzana, peperone, kaki; anche zucca, anguria, cetriolo, che hanno però la buccia più indurita.
I frutti degli agrumi , chiamati esperidi , sono bacche particolari. La buccia è ricca di oli profumati, la polpa è quella parte bianca e amara che si trova sotto la buccia e i semi sono all’interno di spicchi che contengono piccole gocce succose. Si chiama pomo il frutto di mela, pera, nespola. In realtà, la polpa che mangiamo non deriva dall’ovario, ma da una parte ancora più esterna, perciò il pomo è un falso frutto . Il vero frutto è il torsolo , una bacca che ha 5 semi all’interno. Anche la polpa della fragola non deriva dall’ovario: i veri frutti sono gli acheni presenti sulla superficie. La fragola e il lampone sono frutti composti , perché gli ovari del fiore sono rimasti uno vicino all’altro.







Quali altre parti della pianta mettiamo in tavola?







I fiori
Cavolfiori, broccoli, cime di rapa sono i più comuni. I carciofi sono gemme. I capperi sono boccioli. Lo zafferano è una parte del fiore, cioè il polline maturo che costituisce le antere.

I fusti
Sedano e finocchio sono fusti nelle prime fasi di sviluppo.
Gli asparagi sono giovani germogli con abbozzi di foglie.
Tuberi e bulbi crescono sotto terra e sono organi di riserva. Sono tuberi: patate, topinambur, zenzero e curcuma. I bulbi più diffusi sono: aglio, cipolla, scalogno, porro.
Le foglie
Numerosissime varietà di insalata, numerose varietà di cavoli forniscono gli ortaggi a foglia che non mancano mai in tavola o in cucina. Sono: cicoria, lattuga, rucola, spinaci, bietole, erbette. Conviene consumarli crudi, o cotti per un tempo minimo, per non distruggere le vitamine di cui sono ricchi.
Le radici
Carote, rapanelli, rape, barbabietole sono radici trasformate in organi di riserva ricchi di minerali e vitamine. Possono essere a fittone, come la carota, o leggermente arrotondate, come le rape. Si possono consumare crude, affettate sottilmente, o cotte.
I semi
Nei baccelli delle leguminose sono contenuti i semi che consumiamo dopo averli cotti: fagioli, lenticchie, ceci, soia.
Anche il riso, il frumento e il mais sono semi di particolari piante chiamate cereali. Si possono trasformare in farina oppure consumare in fiocchi o come pop corn.
Perché fa bene mangiare frutta e verdura?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o CERCARE INF o RMAZI o NI E C o NFR o NTARE
Che cosa occorre
Per ogni bambino:
facsimile di tabella da compilare per inserirla in un tabellone di classe.
Come procediamo
Compiliamo una tabella con le seguenti informazioni.
C o LAZI o NE SP u NTIN o PRANZ o MEREN d A CENA
CHE FR u TTA
o VER du RA MANGI
Confrontiamo i dati raccolti all’interno della classe e compiliamo dei grafici che ci aiutino a rispondere alle seguenti domande. q uanti bambini della classe mangiano verdura e/o frutta nei diversi momenti della giornata?
q uali sono le verdure più consumate dai bambini della classe?
q uali sono i frutti più consumati dai bambini della classe?
Ho imparato che…
Gli esperti di alimentazione umana, chiamati nutrizionisti , studiano le proprietà dei cibi e la loro importanza per mantenere la salute del corpo. Bisogna consumare ogni giorno buone quantità di frutta e verdura perché contengono sostanze necessarie al corpo: vitamine , minerali , acqua e fibra
Anche le sostanze che danno colore ai vegetali sono utili al corpo. Perciò in una dieta sana si consiglia di consumare verdura e frutta dei diversi gruppi di colori: bianco , rosso , blu/viola , giallo/arancio , verde .
Colora come indicato i vegetali contenuti nello schema a fianco e scrivi il loro nome in una tabella di questo tipo.
R o SS
BIANC o
o BL u / VI o LA GIALL o / ARANCI o VER d E
Cosa mangiare per nutrirsi bene?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o CERCARE E o RGANIZZARE INF o RMAZI o NI
Che cosa occorre
Per ogni bambino: facsimile di tabella da compilare.
Come procediamo
Per una settimana registriamo in una tabella ciò che mangiamo, giorno per giorno, sia a casa che a scuola, nei diversi momenti della giornata.
Al termine della settimana, leggendo ognuno la propria tabella, rispondiamo alle seguenti domande.
Hai fatto colazione tutti i giorni?
Hai consumato tutti i giorni porzioni di frutta e di verdura?
q uali spuntini e merende preferisci?
q uali sono i tuoi alimenti preferiti?
Cosa non vorresti mai mangiare?
Ho imparato che…
Per aiutare le persone a nutrirsi bene gli esperti hanno elaborato schemi illustrati. La piramide alimentare suddivide in settori i diversi tipi di alimenti e suggerisce in che proporzioni consumarli.
Il piatto di Harvard suggerisce con quali tipi di alimenti comporre ogni pasto. In questi schemi frutta e verdura sono gli alimenti più presenti. Altri alimenti importanti sono i cereali come il pane o la pasta, la carne e il pesce. I dolci e i grassi vanno invece consumati con moderazione.
Con l’aiuto della maestra identifica nella piramide alimentare diverse categorie di alimenti. Confronta i cibi che hai mangiato durante
la settimana con i suggerimenti del piatto di Harvard. Segna un pallino verde solo se hai mangiato in modo corretto:
GI o RN o / d ATA C o LAZI o NE PRANZ o CENA MEREN d A SP u NTINI
METTITI ALLA PROVA
1. u na dieta corretta prevede il consumo di vegetali, di carboidrati complessi, come cereali e patate, di proteine (latticini, uova, carne, pesce) e un consumo limitato di dolci, zuccheri raffinati e bibite dolcificate.
Fai riferimento alla piramide alimentare.
Che parte del piatto occupano la frutta e la verdura?
2. d ai il nome scientifico alle diverse parti della drupa nell’immagine. d a quali parti del fiore derivano?

3. Scrivi sotto a ogni immagine il tipo di frutto.
Scegli tra i seguenti nomi: drupa, esperidio, pomo, frutto composto.




4. Riconosci nell’immagine i vegetali che consumi abitualmente e completa la tabella. Poi rispondi: sono presenti tutti i colori?
C o L o RE
VER d E
R o SS o
o -ARANCI o
u -VI o LA
o
C o NS u M o ABIT u ALE
5. d istribuisci in un immaginario piatto di Harvard i cibi dell’immagine.





























































GIALL
BL
BIANC


L’OLIVO E L’UOMO, UNA STORIA COMUNE
L’oliva è un frutto speciale. La gustiamo con gli antipasti, si usa in cucina, viene spremuta per ottenere l’olio, condimento principale in ogni alimentazione.
L’albero che produce le olive, l’olivo, cresce bene in molte parti dell’Italia, grazie al clima mediterraneo , asciutto e soleggiato d’estate, con piogge che cadono prevalentemente d’inverno.
La storia dell’olivo e quella degli uomini si intrecciano da oltre settemila anni: i frutti sono sempre stati un cibo sostanzioso per le persone e gli animali, l’olio curava la pelle e, bruciando, manteneva accese le lampade che illuminavano abitazioni e templi. q uando veniva proclamato un re, un sommo sacerdote o un eroe, gli si ungeva con l’olio il capo, come gesto di consacrazione.
Le immagini mostrano alcuni reperti archeologici che “parlano” di questa storia.

Albero di olivo in un antico mosaico

Pietra per la spremitura delle olive in un sito archeologico

Anfore in cui i romani conservavano l’olio
Vogliamo scoprire l’albero delle olive: come è fatto, dove cresce, come si raccolgono i suoi frutti e come si lavorano per ottenere l’olio.
Come è fatto l’albero di olivo?
ATTIVITÀ d I LAB o RAT o RI o o SSERVARE E IMPARARE
Che cosa occorre
Sul campo: in giardino, o in un vivaio, una pianta di olivo. In classe: fotografie di alberi di olivo.
Come procediamo
Osserviamo la pianta di olivo.
La rappresentiamo e la descriviamo a parole.
Leggiamo la descrizione seguente facendo attenzione alle parole scientifiche associate alle varie parti dell’albero.
Le radici sono superficiali: in genere non si spingono oltre 1 metro di profondità.
Il fusto è contorto, con corteccia di colore grigio e legno duro e pesante.
La chioma ha forma conica, i rami sono disposti in vario modo, anche disordinato, rispetto al fusto.
Le foglie sono coriacee, semplici, intere, ellitticolanceolate, con picciolo corto e margine intero. La pagina inferiore è di colore bianco-argenteo, la parte superiore invece è di colore verde scuro.
Nel disegno associamo alle parti dell’olivo il nome corretto.
Scegliamo tra: z chioma z tronco z rami z radici z corteccia
Spieghiamo a voce il significato delle seguenti parole: superficiale, contorto, forma conica, coriaceo.
La foglia dell’olivo ha una forma speciale.
Semplice, cioè
Intera, cioè
Lanceolata, cioè
A margine intero, cioè
ELLA SCIENZA


ATTIVITÀ
Che cosa occorre
Sul campo, in primavera, per tutta la classe: rami di olivo fiorito.
In classe, per gruppi di bambini: immagini di rami d’olivo con fiori.
Come procediamo

Osserviamo con attenzione per rispondere alle seguenti domande.
Che dimensioni ha il fiore dell’olivo? d i che colore sono i fiori?
Come sono disposti i fiori?
Completiamo la seguente frase.
L’olivo fiorisce a primavera avanzata, nei mesi di maggio-giugno.
Il fiore è , con petali di colore
I fiori sono raggruppati a formare infiorescenze a
ATTIVITÀ
Che cosa occorre
In classe, per ogni bambino: una o più olive nocciolate, anche conservate.
Come procediamo

Osserviamo le olive esternamente. Con attenzione tagliamo un’oliva a metà.
Preleviamo il seme e schiacciamo la polpa tra le dita.
Descriviamo le olive a parole e compiliamo una tabella di questo tipo.
C o L o RE d ELLA B u CCIA
C o L o RE d ELLA P o LPA
do VE SI TR o VA IL SEME
C o ME È IL SEME
C o ME È LA P o LPA
Nel disegno associamo alle parti dell’olivo il nome corretto. Scegliamo tra:
z foglia z fiore
z corolla
z infiorescenza z frutto z seme z polpa buccia
Le caratteristiche dell’olivo
L’olivo è un albero che cresce lentamente, ma può vivere molto a lungo. Le giovani piante di olivo hanno radici che scendono verticalmente sotto terra, mentre nelle piante adulte le numerose radici emergono dalla base del tronco piuttosto superficialmente. Non è raro incontrare olivi centenari, come quello nell’immagine, ed esistono degli esemplari che vivevano già al tempo di Gesù.
Il legno dell’olivo è forte: resiste alle malattie e non marcisce facilmente. È caratterizzato da striature di forma particolare; anticamente è stato usato nei portali dei più lussuosi palazzi e oggi viene utilizzato soprattutto per produrre originali e caratteristici oggetti d’artigianato.


L’olivo fiorisce a primavera avanzata, nei mesi di maggio-giugno. I fiori, piccoli e dalle corolle bianco-giallastre, sono riuniti in infiorescenze a forma di grappolo e sono formati da una parte maschile e una femminile per la riproduzione.
I frutti, le olive , che i botanici classificano come drupe , sono rivestititi da una sottile buccia che è verde quando le olive sono ancora acerbe, ma che con il procedere della maturazione diviene prima rossastra e poi viola o nera.
La polpa è carnosa ed è ricca di olio. Al suo interno si trova il nocciolo legnoso e rugoso che contiene il seme o ttobre-dicembre è il periodo della raccolta.
Aiutati dalla maestra, cerchiamo informazioni per completare la scheda che riassume le caratteristiche dell’olivo.
N o ME SCIENTIFIC o Olea Europaea
FAMIGLIA o leacee
L uo G o d ’ o RIGINE
ETÀ
do VE CRESCE
Cerchiamo insieme miti e leggende sull’olivo e riportiamoli sul quaderno.
Come si raccolgono le olive?




Brucatura
È il metodo più tradizionale e consiste nello staccare le olive una a una dai rami con l’aiuto di scale. È una tecnica che non danneggia né le olive né i rami, ma è poco conveniente per via del costo della manodopera.

Pettinatura
Si effettua passando sulla chioma dei grandi pettini, chiamati rastrelli, in plastica flessibile.
Abbacchiatura
Si effettua battendo le piante con pertiche flessibili. È una tecnica molto antica, ma può portare danni ai frutti e alla pianta.
Raccattatura
Consiste nel raccattare i frutti caduti a terra, ma oggi questa tecnica è quasi del tutto abbandonata per evitare che le olive si danneggino.


Raccolta meccanica
È effettuata mediante scuotitori di grandi dimensioni che fanno vibrare l’intera pianta: le olive cadono su apposite reti distese sotto la chioma della pianta.
Come si ricava l’olio?
u na volta raccolte, le olive vengono stivate in casse traforate in modo da areare i frutti e impedire che marciscano prima di essere portati al frantoio. q ui le olive vengono molite, cioè schiacciate e spremute, preferibilmente entro 10-24 ore dalla raccolta. L’olio più pregiato è quello spremuto a freddo.



L’olio appena spremuto viene raccolto in vasche e, successivamente, imbottigliato per essere venduto come olio extra vergine di oliva.
Può essere mescolato con olio estratto sempre dalle olive, ma a caldo o con metodi chimici, dando un prodotto chiamato semplicemente olio d’oliva.
Frantoio moderno
Frantoio tradizionale
METTITI ALLA PROVA
1. Completa le seguenti frasi.
L’olivo coltivato in Italia ha il nome scientifico
Nelle piante di olivo adulte le radici
Il frutto dell’olivo, chiamato è costituito da:
2. Stendi un elenco dei piatti in cui viene utilizzato l’olio in cucina. q uale preferisci?
Raccogli i dati anche dei tuoi compagni e compila un grafico con le preferenze.
3. Segna con una crocetta i riquadri che contengono immagini dell’olivo.
F o GLIE



C o RTECCIA



F o RMA


LEGN o


FR u TTI




