DevelopMed n. 30

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"La legge ha bisogno di essere modificata. Oggi non possiamo concedere dei micro­crediti che superino i 50mila dirham (circa 5500 euro). Le microimprese, quindi gli artigiani e i commercianti, hanno bisogno di capitali più importanti per svilupparsi, fra i 50 mila e i 100 mila dirham. Queste microimprese, 3 milioni in Marocco, sono per la maggioranza in nero e non hanno accesso ai finanziamenti classici", spiega Mouncef Kettani, del Consiglio economico e sociale (CES). L'obiettivo, per gli operatori del settore è quello di servire 3 milioni di persone entro il 2020: nel Regno, che conta una popolazione di 32 milioni di abitanti, 12 milioni di persone non hanno accesso ai servizi finanziari formali. Per tale scopo, la quota di crediti aperti dovrà quintuplicare, passando da 5 a 25 miliardi di dirham (circa 2,25 miliardi di euro). "Si tratta di una vera sfida che implica il sostegno delle banche tradizionali e la possibilità di raccogliere dei fondi all'estero", sostiene Tariq Sijilmassi, presidente della Federazione nazionale delle associazioni di microcredito (Fnam).

MicroMed Tunisia

Il governo marocchino si è già mosso in tal senso ed una nuova legge sarà presentata in Parlamento: le associazioni di microcredito potranno trasformarsi in società di finanziamento, sotto il controllo dell banca centrale, Bank Al Maghrib, e diventare azioniste con altri apportatori di fondi marocchini o stranieri. Il governo del Lussemburgo e Banca europea d'investimenti (Bei) hanno appena lanciato un programma da 4 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo del settore della microfinanza in Tunisia. MicroMed Tunisia sara' realizzato da Appui au Developpement Autonome (ADA) e durera' un periodo di cinque anni. Il programma è nato dopo la richiesta di assistenza dell'amministrazione tunisina, nel suo intento di sviluppare il settore della microfinanza a seguito della primavera araba. L'obiettivo sarà quello di migliorare le regole e la capacità delle istituzioni del settore di crescere in maniera responsabile, aumentando la trasparenza e facilitando l'avvio di prodotti finanziari importanti, specie per i giovani imprenditori. Questa iniziativa ha ricevuto il sostegno del Femip Trust Fund, creato nel 2004, che ha come principale scopo quello di sostenere lo sviluppo del settore privato nei paesi partner dell'Ue della regione del Mediterraneo.

Upm, partnership pubblico­privato necessaria

La parternship fra pubblico e privato nella regione del Mediterraneo ormai è diventata ''una necessità ''. Lo ha spiegato Allal Ouazzani Touhami, consulente del segretariato dell'Unione per il Mediterraneo, in occasione di un dibattito

n°30 Ott. 2012

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