ISSN 1970-6243
2/2016
Anno XXVII - Numero 2 - Febbraio 2016 - euro 10,00 Mensile fondato e diretto da Tommaso Tommasi Poste Italiane S.p.A. - sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, C/RM/36/2014. Registrazione Tribunale di Roma n° 240/90 del 7 aprile 1990
Per il Panel febbraio da 156.900 targhe Un vero Salone in Italia? Sì, ma anche no: con 164.300 nuovi ordini raccolti (+10,4%) ecco l’opinione dei Capi delle Case auto Per il mese di febbraio, i Concessionari che formano il nostro Panel hanno indicato come media 156.900 nuove immatricolazioni, in crescita del 15,9% rispetto al febbraio dello scorso anno, quando le targhe consegnate furono 135.317. Quanto agli gennaio ’16 ordini, la raccolta dei nuovi su dicembre ’15 contratti - sempre come previsione - dovrebbero essere 164.300, in aumento del 10,4%. Interessante, poi, il risultato del sondaggio con il quale chiedevamo conto dell’affluenza dei clienti negli showroom: il 53% dei “panelisti” ha affermato di aver feb.’15 - gen.’16 registrato un significativo aumento, valutato al 20,5% su gen.’15 - dic.’15 rispetto allo fine dello scorso anno. Tuttavia quel 47% che invece ha risposto in modo negativo sta ad indicare che la situazione non è omogenea e la conferma viene dalla risposta negativa molto elevata da parte dei Concessionari del Sud del Paese. (Panel a pagina 3, mercato Italia da pagina 63)
I saloni dell’automobile stanno incontrando forti concorrenze da parte di altri eventi caratterizzati dalla contaminazione espositiva. In Italia, dopo l’annullamento del Motor Show di Bologna del 2015 e il rilancio degli organizzatori di BolognaFiere decisi a dar vita all’evento il prossimo dicembre, InterAutoNews sul futuro dei saloni italiani ha voluto interpellare i capi delle Case presenti sul mercato italiano che hanno quasi tutti risposto esprimendo (ovviamente in piena libertà) la loro opinione. Molte le posizioni nei confronti di un rilancio di un salone dell’auto in Italia, ma quasi un plebiscito sulla necessità, nel caso ciò dovesse accadere, di un forte ripensamento della formula espositiva. (L’indagine da pagina 20)
Toyota, Gruppo VW e General Motors sul podio delle vendite del 2015
Bilancio delle ibride in Europa e in Usa: domanda in crescita, ma numeri bassi
-8,19
+0,87
Nel corso dell’intero 2015 la Toyota (contando come sempre anche i brand sodali di Daihatsu e Hino oltre ai marchi Toyota, Lexus e Scion) ha venduto nel mondo 10.150.000 veicoli, mentre il Gruppo Volkswagen, con la precisione tipica dei tedeschi, ha reso nota l’esatta cifra di 9.937.476 vendite di tutti i suoi brand Audi, Seat, Skoda, Volkswagen, Volkswagen Veicoli Commerciali, Man e Scania. Al terzo posto si è classificata la General Motors (Buick, Chevrolet, Cadillac, Opel, Vauxhall) con 9.800.000 veicoli, mentre la quarta posizione è andata all’Alleanza Renault-Nissan con 8.258.887 veicoli venduti dai brand che fanno capo alle due Case e cioè Renault, Dacia, Lada, Nissan, Infiniti, Datsun.
GRANDI MERCATI - GENNAIO ’16 SU GENNAIO ’15 EUROPA
USA
GIAPPONE
ITALIA
+6,30%
-0,27%
-4,61%
+17,44%
0 Tendenza annua: febbraio ’15 - gennaio ’16
3° mandato per il Presidente di Federauto Pavan Bernacchi: “Il nostro lavoro va difeso”
Eletto per la terza volta consecutiva al vertice della Federauto, associazione delle associazioni dei Concessionari italiani, Filippo Pavan Bernacchi ha dichiarato, nel corso di una intervista rilasciata al nostro giornale che uno degli obiettivi del nuovo triennio di presidenza è quello di proteggere in modo più articolato il lavoro dei Concessionari. Alla conferma di Pavan Bernacchi si sono aggiunte quelle dei tre vice presidenti Francesco Ascani (BMW-Mini), Mario Beretta (Volkswagen e Audi) e Cesare De Lorenzi (Citroën). (L’intervista completa alle pagine 6 e 7)
In Europa, nel corso del 2015, sono state vendute oltre 234.000 vetture mosse da motorizzazioni ibride. Nella classifica dei modelli più venduti dominio quasi incontrastato della Toyota, con i suoi prodotti e con quelli della Lexus. Se la Casa giapponese può essere soddisfatta per aver raggiunto e superato gli 8 milioni di vendite di ibride nel mondo da quando lanciò la prima Prius, meno lo sono i difensori dell’ecologia che sostengono la necessità di ampliare il mercato delle vetture dotate di motorizzazioni alternative che in Europa, fra ibride, ibride plug in, elettriche e a gas (Gpl e metano) hanno fatto registrare (fonte Acea) solo 640.000 vendite nel corso dell’anno passato. (Pagine 4 e 8-9)
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La sorpresa a pagina 12 Numero 2/2016