Costi di produzione nel vigneto allevato a Guyot e a Pergola Valdostana alta US Economia rafforzare la comunicazione e le competenze degli attori della filiera viticola attraverso la pianificazione di momenti di formazione, promozione e sensibilizzazione.
Sostegno alle produzioni agroalimentari e diversificazione del reddito agricolo
Origine e obiettivi Il progetto “Vi.A.” – Route des Vignobles Alpins – Strada dei Vigneti Alpini, cofinanziato dal Programma Europeo di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020, obiettivo 3.1 “Patrimonio naturale e culturale – Incrementare il turismo sostenibile nell’area ALCOTRA”, è stato promosso da un partenariato comprendente, oltre all’IAR, la Città Metropolitana di Torino (capofila), il CERVIM, la Communauté d’Agglomération Grand Lac, la Communauté de Communes Cœur de Savoie, i Comuni di Carema e di Pomaretto (TO), il Conseil Savoie Mont Blanc, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e Savoie Mont Blanc Tourisme. Il progetto, nato da una riflessione sulle potenzialità dello sviluppo enoturistico nelle Alpi franco-italiane (Piemonte, Savoia e Valle d’Aosta), ha approfondito nuovi filoni di ricerca sulla difesa e valorizzazione del patrimonio paesaggistico viticolo, permettendo lo sviluppo dell’enoturismo in un contesto a forte identità territoriale caratterizzato dal bisogno di diversificare l’offerta, accogliendo le crescenti esigenze di un turismo enogastronomico, naturalistico ed esperienziale nell’intero arco annuale. I partner franco-italiani del progetto “Vi.A.” si sono posti i seguenti obiettivi: rispondere alle ambizioni della politica europea di coesione economica, sociale e territoriale contribuendo alla realizzazione della strategia dell’Unione in materia di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; conservare, valorizzare, promuovere e sviluppare il patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico vitivinicolo attraverso la proposta di azioni specifiche di gestione sostenibile a medio-lungo termine; condividere buone pratiche agricole atte a preservare le caratteristiche tipiche del paesaggio viticolo alpino; creare una App trilingue per valorizzare e promuovere una “Strada transfrontaliera” attraverso un itinerario tematico di riscoperta enogastronomica dei territori vitati e dei punti d’interesse del patrimonio vitivinicolo dal punto di vista turistico, paesaggistico e culturale/storico;
La valorizzazione delle viticolture ancora insistenti nelle Alpi nord-occidentali ha costituito un punto nodale per le attività svolte dal partenariato coinvolto, il cui prodotto è raccolto nella “Guida transfrontaliera per la conservazione e il recupero dei paesaggi viticoli alpini” con un ulteriore approfondimento inserito nel Manuale tecnico “Valutazioni economiche della viticoltura alpina”, i cui contenuti più interessanti sono esposti nel presente rapporto.
Contesto produttivo e metodologia Il Manuale tecnico fornisce indicazioni per il calcolo del costo di produzione dell’uva. Nello specifico, si tiene conto delle condizioni operative che caratterizzano l’azienda tipica del contesto alpino che condiziona i parametri tecnico-economici del vigneto e il relativo costo di produzione. L’intento è quello di mettere ogni singolo viticoltore nella condizione di comprendere gli effetti del proprio assetto aziendale sul costo di produzione dell’uva. Il Manuale presenta i risultati sul territorio valdostano di vigneti allevati a Guyot e a Pergola Valdostana alta, forma di allevamento quest’ultima che – non solo nell’area alpina nord-occidentale – rappresenta un esempio unico di modello colturale della vite, ereditato dai secoli passati e assai legato alle radici storiche della viticoltura regionale. I risultati ottenuti dall’elaborazione dei dati – raccolti attraverso questionari specifici, somministrati ai viticoltori valdostani coinvolti e validati in occasione di incontri con tecnici regionali e la Cooperativa vitivinicola di Donnas – sono presentati in forma di costo di produzione del chilo di uva, mettendo a confronto la Pergola Valdostana alta, tipica della bassa Valle, con la forma di allevamento a Guyot, diffusa in media Valle. Le valutazioni hanno tenuto conto delle condizioni operative prevalenti che caratterizzano le unità aziendali della viticoltura eroica valdostana, pur nella consapevolezza che rispecchiano una serie di ipotesi – soprattutto in riferimento alla 60