Analisi della qualità degli ortaggi valdostani US Agronomia e US Laboratori di analisi verranno presentati solo i risultati relativi ai pomodori e alle carote, ortaggi per i quali sono stati raccolti dati nelle due annate 2020 e 2021. In entrambi i casi, la metà dei campioni è stata coltivata in Valle d’Aosta, l’altra metà, prodotta al di fuori della Valle d’Aosta, è stata acquistata presso due supermercati. Nel primo anno della prova, per i prodotti valdostani, non è stato possibile ottenere un quantitativo sufficiente per ripetere le analisi nei giorni successivi alla raccolta; pertanto, i risultati di seguito presentati fanno riferimento solo al primo giorno di analisi, che corrisponde al giorno della raccolta per i pomodori locali, al giorno dell’acquisto per quelli non valdostani. Sugli ortaggi sono stati quantificati: peso, sostanza secca, contenuto in zuccheri, pH, acidità (acido citrico per i pomodori, acido malico per le carote), acido ascorbico e clorofilla; sono tuttora in fase di determinazione i polifenoli totali e il colore. Per valutare la significatività statistica delle differenze tra le tesi, è stato utilizzato il test t di Student.
Il contesto L’ultimo decennio ha visto nascere numerose aziende orticole sul territorio valdostano, la maggior parte delle quali condotte da giovani imprenditori. Di recente, su impulso del prof. Alessandro Neyroz storico insegnantericercatore dell’Institut Agricole Régional, è nato il Consorzio Orto VdA, che riunisce sotto un unico marchio e un disciplinare di produzione la maggior parte delle aziende agricole valdostane a prevalenza orticola.
Relazioni tra agricoltura e ambiente
Obiettivi del progetto La coltivazione degli ortaggi in montagna segue la stagionalità di sviluppo delle diverse specie, alle diverse quote altitudinali; se da un lato le condizioni ambientali restringono il periodo di coltivazione e la scelta degli ortaggi, dall’altro lato le caratteristiche pedoclimatiche della Valle d'Aosta proteggono le piante dalla maggior parte delle malattie e permettono di non utilizzare o ridurre al minimo i prodotti fitosanitari. La consapevolezza di produrre in un contesto difficile ma con modalità ecosostenibili, ha spinto lo IAR ad avviare un progetto sulla qualità degli ortaggi prodotti in Valle d’Aosta, con la volontà di valorizzare le produzioni orticole locali. Le attività svolte sono tutte in autofinanziamento e in collaborazione con alcune aziende orticole valdostane e il Consorzio Orto VdA.
Figura 1. Campioni di pomodori Cuore di bue posti in stufa per la determinazione del contenuto di sostanza secca.
Impostazione delle attività Il Laboratorio chimico dello IAR ha svolto le analisi chimico-fisiche su tre ortaggi prodotti in Valle d’Aosta, il giorno stesso della raccolta e nei 10 giorni successivi. A titolo comparativo sono state svolte le stesse analisi su ortaggi di origine italiana ma coltivati al di fuori della Valle d’Aosta; in questo caso la prima analisi è stata effettuata il giorno stesso dell’acquisto. Nel 2020 sono stati analizzati insalata Gentilina, pomodori Cuore di bue e carote; gli ortaggi provenivano da 2 produttori locali e da 2 supermercati. Nel primo anno della prova è stato messo a punto il metodo sperimentale, a cui sono state apportate alcune modifiche nel secondo anno; in particolare, per essere più tempestivi nell’approvvigionamento degli ortaggi caratterizzati da ridotta disponibilità stagionale, nel 2021 l’insalata Gentilina è stata sostituita dalle fragole. In questa sede, quindi, 26