Proposte di strategie di adattamento al cambiamento climatico per i pascoli alpini - Progetto LIFE PASTORALP quest’ottica, lo sviluppo e la promozione di strategie di adattamento sono essenziali per ridurre gli impatti negativi sia a breve sia a lungo termine sui sistemi pastorali di montagna, riducendone la vulnerabilità. Fin dai primi mesi di attività del progetto, ricercatori italiani e francesi hanno avviato uno studio multidisciplinare per individuare strumenti e strategie di adattamento al cambiamento climatico efficaci e sostenibili, anche sul piano economico, a partire dalle due aree studio. In questa sede sono presentati il metodo di lavoro utilizzato, replicabile anche in altri contesti, e alcuni risultati intermedi relativi alla definizione di misure tecniche e politiche di adattamento che sono state condivise e discusse con gli stakeholder locali.
Origine e obiettivi del progetto PASTORALP Nelle regioni alpine l’incremento delle temperature è risultato quasi doppio rispetto a quello registrato a livello globale; parallelamente, si sono registrate ampie variazioni nella distribuzione delle piogge e si sono intensificati gli eventi meteorologici estremi. Si prevede che i cambiamenti climatici (CC) in atto abbiano un forte impatto sulla biodiversità vegetale e animale ad alta quota, aumentando la vulnerabilità degli ecosistemi alpini. Il progetto PASTORALP, finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, vuole studiare, testare e proporre degli strumenti per mitigare la vulnerabilità dei sistemi pastorali alpini ai cambiamenti climatici in due aree studio nelle Alpi occidentali: il Parco Nazionale Gran Paradiso (PNGP), in Italia, e il Parc National des Écrins (PNE), in Francia. Al fine di promuovere sistemi pastorali resilienti, si stanno individuando le pratiche di gestione più appropriate, testate su “alpeggi pilota” con il coinvolgimento di aziende agro-pastorali. Inoltre, si sta predisponendo una piattaforma web per facilitare l'adozione delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici nei due Parchi, utilizzabile come modello anche per altri ecosistemi pastorali alpini.
Metodologia Al fine di elaborare una lista di strategie di adattamento al cambiamento climatico efficaci nelle due aree di studio, i partner di PASTORALP hanno combinato diverse modalità operative, secondo il flusso di lavoro illustrato in Figura 1: ricerca bibliografica sulle migliori azioni di adattamento proposte nel mondo per i pascoli di montagna; processi partecipativi (interviste individuali, tavole rotonde e workshop collettivi) con stakeholder locali ovvero allevatori, esperti del settore, tecnici e funzionari di enti locali, istituzioni e aree protette. Inoltre, è in corso di elaborazione un approccio modellistico, in cui una serie di strategie identificate viene utilizzata per quantificare l’efficacia nella mitigazione degli impatti dei CC, con l’utilizzo di diversi modelli di simulazione, quali DayCent e PaSim.
Introduzione e obiettivi Insieme alla loro fondamentale funzione produttiva, le attività agro-pastorali tradizionali svolgono anche un ruolo insostituibile nella conservazione delle praterie montane e della biodiversità, attualmente minacciate dai cambiamenti del clima e dall’abbandono o dalla riduzione dell'utilizzo dei pascoli. In
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Relazioni tra agricoltura e ambiente
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