La filiera Fontina DOP in Valle d’Aosta e il contesto economico a cavallo tra il secondo e terzo decennio degli anni 2000 All’interno di ogni sistema agroalimentare possiamo distinguere una serie di elementi che caratterizzano le varie filiere produttive. In senso generale una filiera è definibile come il percorso di un prodotto dalla sua origine fino al consumatore. Con una connotazione più specifica assumono rilevanza, più che gli scambi e i flussi, le relazioni esistenti tra i differenti operatori economici che intervengono ai vari livelli. In tal senso è opportuno definire la filiera lattiero-casearia in Valle d’Aosta (e specificatamente quella collegabile alla Fontina DOP) in riferimento agli operatori che ne determinano funzionamento e logiche a monte e a valle dell’azienda. L’azienda agricola, produttrice di latte o trasformatrice, è in relazione a monte con i propri fornitori (fabbricati, macchine e attrezzi, mezzi impiegati e in particolare mangimi certificati per la produzione di Fontina DOP) e a valle con i vari operatori di mercato (grossisti, agenti, dettaglianti, utilizzatori) oppure, qualora l’azienda agricola gestisca direttamente la vendita, con gli acquirenti diretti ad esempio il sistema della ristorazione o il consumatore finale. Nei rapporti tra operatori, oltre ai classici parametri economici riferibili al prezzo, ai volumi, ai tempi e alle modalità di consegna e pagamento della merce, stanno assumendo sempre più importanza la qualità delle relazioni e, ovviamente, la professionalità. La qualità della relazione umana e professionale tra produttore e commerciante, sia esso un grossista, un agente o un dettagliante si sta rivelando sempre più centrale per un adeguato e proficuo rapporto commerciale. In special modo per un prodotto maturo come la Fontina DOP, caratterizzato da elevata conoscenza del prodotto da parte del consumatore, almeno nell’Italia di nord-ovest dove si concentra la maggior parte della domanda, il consolidamento e la trasparenza dei rapporti tra gli operatori consentono un proficuo livello di scambi e soprattutto un positivo flusso di informazioni per orientare al meglio il marketing mix. Le dinamiche che stanno alla base dell’organizzazione della filiera della Fontina DOP sono state affrontate all’interno del
progetto Typicalp, cofinanziato dal Programma di cooperazione Interreg V-A Italia - Svizzera a cui si rimanda (https://www.progetti.interregitaliasvizzera.eu/it/b/78/typicalp). L’Institut Agricole Régional partecipa ai 5 capitoli del progetto e l’Unità di ricerca Economia in particolar modo al Work Package 3 “Miglioramento della qualità della filiera di produzione lattiero-casearia in montagna attraverso un approccio di gestione innovativa e sostenibile”. Gli scopi di questa sezione del progetto Typicalp sono molteplici. Accanto a un generale contributo all’aumento del livello di conoscenza e di definizione della filiera, si intende creare i presupposti per una migliore identificazione del prodotto nei territori della regione più vocati e per una migliore gestione dei flussi di prodotto all’interno del territorio e della filiera stessa, in una prospettiva di efficienza energetica e di sostenibilità. I risultati dell’intero progetto verranno pubblicati a fine 2022. Allo stato attuale è però possibile anticipare e presentare alcuni temi che sono stati affrontati dall’Unità di Economia dell’IAR.
Gli operatori della filiera All’interno della filiera Fontina DOP riconosciamo in primo luogo i produttori di Fontina DOP singoli e associati. Essi sono connessi a monte con i fornitori di materie prime e attrezzature; si tratta di fattori produttivi connessi al capitale fondiario e agrario che devono rispondere ai requisiti della produzione del formaggio DOP e dell’ambiente fisico in cui si trovano le aziende zootecniche valdostane. Un altro elemento sempre più determinante, considerati i crescenti parametri di qualità e di competenza richiesti per le produzioni agroalimentari e per l’utilizzo delle attrezzature, è la manodopera, che rappresenta un fattore senza dubbio limitante qualora venga fornito dall’imprenditore stesso oppure derivi dal mercato del lavoro. La Fontina DOP richiede una maturazione di almeno 80 giorni per ottenere la marchiatura a carico del Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina (CTF). I produttori possono effettuare autonomamente la stagionatura, oppure conferire le cosiddette “forme bianche” 15
Caratterizzazione del contesto
US Economia