Annata frutticola 2021 in Valle d'Aosta
La stagione 2021 è cominciata con temperature relativamente elevate, che hanno anticipato il germogliamento della maggior parte delle specie fruttifere. Le brinate primaverili che si sono manifestate tra l’inizio (7 aprile) e la metà del mese di aprile (14 aprile), con temperature sotto la soglia di tolleranza soprattutto in alcuni comuni dell’envers, hanno perciò causato la perdita di parte della produzione frutticola.
Tuttavia, anche le condizioni di cielo sereno e di elevata insolazione nelle ore diurne hanno favorito i fenomeni di irraggiamento notturno e quindi di accumulo di aria fredda nei bassi strati. La dinamica di questo tipo di gelata ha fatto sì che i metodi di difesa attiva impiegati da molti produttori non sempre hanno garantito il risultato sperato. Oltre al sistema di irrigazione antibrina, qualche produttore ha utilizzato le candele antigelo con risultati più che soddisfacenti. Nei casi in cui la produzione è stata compromessa è comunque risultato necessario mantenere un’adeguata difesa fitosanitaria delle piante, in modo da garantire condizioni ottimali per la produzione della stagione successiva e mantenere un corretto sviluppo vegetativo, evitando condizioni di lussureggiamento. Le piogge frequenti nei mesi primaverili-estivi, oltre a rallentare gli stadi fenologici, hanno favorito maggiormente alcune malattie fungine come la ticchiolatura nel melo e la monilia nelle drupacee, costringendo ad intervenire in maniera più mirata. Nel mese di luglio si sono manifestati alcuni eventi grandinigeni che hanno provocato danni di una certa entità, soprattutto in alcuni comuni a vocazione melicola.
Figura 1. Risultato dell'irrigazione antibrina.
Figura 3. Danno da grandine.
Queste brinate, determinate dall’intenso flusso di correnti provenienti da settentrione e caratterizzate da bassi valori di temperatura ed umidità dell’aria, erano caratterizzate da una componente avvettiva, accompagnata anche da una certa ventosità, preponderante rispetto all’effetto dell’irraggiamento. Figura 2. Candele antigelo su albicocco.
Infine, il caldo di fine stagione ha permesso di recuperare in parte il ritardo dello stadio fenologico delle piante. 13
Caratterizzazione del contesto
US Frutticoltura