La Subfornitura n. 2 marzo aprile 2025

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ATTUALITÀ

Macchinari ad alta intensità ACT: un potenziale da otto miliardi di euro

APPUNTAMENTI

In mostra le migliori tecnologie per l’industria

FORMAZIONE

Imprese e studenti insieme per il futuro della manifattura

Panni e indumenti da lavoro: garanzia di efficienza e sostenibilità ambientale

Competenze tecniche mirate per accedere ai comparti strategici

Editoriale

Tra intelligenza artificiale e sostenibilità dell'industria (E. De Vecchis) 4

Storia di copertina

Panni e indumenti da lavoro: garanzia di efficienza e sostenibilità ambientale 6

Attualità

Michelin e Brembo uniscono le competenze per migliorare le prestazioni dei freni pneumatici 8

Un'associazione di eccellenze tecnologiche made in Italy ................................................................... 9

Macchinari ad alta intensità ACT: un potenziale da otto miliardi di euro 10

Gli ambiziosi obiettivi green di Brugola OEB 12

Appuntamenti

Verso SPS Italia 2025: un viaggio nell’industria manifatturiera di domani 18

SOMMARIO

anno XVI - n.2 marzo/aprile 2025

18

Verso SPS Italia 2025: un viaggio nell’industria manifatturiera di domani

Massimizzare la produttività con soluzioni integrate, scalabili e modulari

In mostra le migliori tecnologie per l'industria 22

Formazione

Imprese e studenti insieme per il futuro della manifattura manifattura (A. Bignami) 26

Competenze tecniche mirate per accedere ai comparti strategici ......................................................................... 28

Notizie formazione 29

L'esperienza di un ex dipendente al servizio dei giovani saldatori 30

Utensili

Sistema modulare per lavorazioni di fresatura e alesatura ............................................................... 32

Massimizzare la produttività con soluzioni integrate, scalabili e modulari 34

Sicurezza

Un progetto di ricerca collaborativo per la sicurezza intelligente dei macchinari

Hannover Messe: in mostra le migliori tecnologie per l'industria

Così IA e sostenibilità hanno cambiato il concetto di eccellenza

industriali ................................. 41

Transizione digitale

Così IA e sostenibilità hanno cambiato il concetto di eccellenza (P. Delnevo) 42

Soluzioni per ogni fase del ciclo di vita dei prodotti 44

Robotica

e sanità: ecco dove i cobot sono più efficaci 46

TRA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E SOSTENIBILITÀ DELL'INDUSTRIA

Si parla sempre più di Intelligenza Artificiale (IA), Internet of Things (IoT) e sostenibilità. Tuttavia, un elemento cruciale che non può essere trascurato è l’eccellenza industriale. Oggi, il concetto di eccellenza industriale non può più essere valutato esclusivamente sulla base di prestazioni economiche o operative. È indispensabile considerare anche aspetti legati alle emissioni, all’impronta di carbonio e alle conseguenze sociali, ovvero l’impatto complessivo che un’attività industriale può generare sulla società e sull’ambiente. In questo scenario, l’Intelligenza Artificiale può rivelarsi un alleato strategico, in grado di ottimizzare i processi, gestire e pianificare al meglio la produzione. Tuttavia, è fondamentale che venga adottata in modo consapevole. Le aziende hanno oggi un’opportunità unica per implementare strumenti e tecnologie capaci di migliorare le performance operative, ridurre gli scarti e sfruttare in modo più efficiente le risorse a disposizione. Per evitare che l’IA venga utilizzata esclusivamente per l’ottimizzazione della produzione e dell’efficienza, e affinché diventi un vero strumento per la sostenibilità ambientale, è cruciale investire nella formazione. Favorire l’incontro tra imprese e studenti è una strategia essenziale per il futuro della manifattura. Non solo per far conoscere il settore industriale, le sue opportunità e le competenze richieste, ma anche per rafforzare l’orientamento e la preparazione dei giovani.

Le prospettive di crescita del mercato dell’IA sono impressionanti: si stima che entro il 2030 il suo valore globale raggiungerà circa 1,5 trilioni di dollari. La combinazione di Intelligenza Artificiale e robotica potrebbe portare addirittura a un aumento della produttività del 60% e a una riduzione dei costi del 40%. Come afferma Arash Ajoudani, direttore del Laboratorio HRII,

il potenziale della robotica basata sull’IA è enorme. Tuttavia, può anche diventare un’arma a doppio taglio: se non gestita con consapevolezza, potrebbe far sentire le persone meno utili e più insicure, aumentando il rischio di difficoltà psicologiche. In un mondo in cui le macchine svolgono sempre più attività, è essenziale garantire un uso responsabile di queste tecnologie.

Uno dei focus principali della Hannover Messe, la fiera mondiale delle tecnologie per l’industria, sarà proprio questo. L’evento si terrà ad Hannover (Germania) dal 31 marzo al 4 aprile 2025 e metterà in evidenza soluzioni pratiche, interventi di esperti ed esempi concreti su come integrare rapidamente ed efficacemente l’IA nei processi aziendali. L’IA non è più una semplice promessa futura, ma uno strumento concreto già in grado di creare valore aggiunto.

Le fiere di settore giocano un ruolo chiave nel dibattito sull’innovazione industriale.

Nel 2025 tornerà SPS Italia, la fiera dell’automazione e del digitale per l’industria intelligente e sostenibile, che si svolgerà a Parma dal 13 al 15 maggio. Con sei padiglioni espositivi e 800 espositori, l’evento offrirà spazio alle soluzioni dei principali fornitori di componenti e sistemi per l'automazione industriale, robotica, meccatronica, digital & software, smart manufacturing e Industria 5.0.

Prima di allora, l’appuntamento sarà con MECSPE, dal 5 al 7 marzo 2025. Il programma si svilupperà su tre filoni tematici – formazione, digitalizzazione e sostenibilità – ispirati ai pilastri della crescita nell’era dell’Industria

4.0. I 13 saloni sinergici della manifestazione offriranno un’importante opportunità per visitatori ed espositori di scoprire le principali innovazioni tecnologiche nei processi industriali, sia nelle aree espositive che in quelle dimostrative.

di Eva De Vecchis

Per i propri impianti di lavaggio industriali Teknox ha scelto Mewa. I panni riutilizzabili garantiscono una pulizia efficace delle superfici in acciaio mentre gli indumenti eliminano il problema del lavaggio e delle riparazioni.

Mewa dal 1908 è pioniera in Europa di un modello sostenibile di gestione di prodotti tessili che offre all’industria con un servizio a 360°: abbigliamento da lavoro e protettivo, panni per la pulizia dei macchinari, tappeti assorbiolio, zerbini e lavapezzi. Tutti i prodotti tessili Mewa vengono forniti con un servizio completo, affidabile e sostenibile che include la fornitura, il ritiro dopo l’utilizzo, il lavaggio con procedimenti ecologici, il controllo finale e la riconsegna, in base a un calendario concordato con il cliente. Il principio del riutilizzo è già di per sé sostenibile, ma anche i processi di lavaggio e di trattamento dei tessili Mewa sono attenti all’ambiente e al risparmio delle risorse. Per il suo contributo alla sostenibilità, oltre a numerosi altri riconoscimenti, nel 2021 Mewa ha ricevuto da Confindustria il titolo di “Best Performer dell’Economia Circolare”.

CASE STUDY: IL VALORE DI UNA PARTNERSHIP STRATEGICA

In Emilia-Romagna, regione caratterizzata da un tessuto produttivo particolarmente dinamico, in provincia di Bologna opera la Teknox, azienda a conduzione familiare che da oltre cinquant’anni propone soluzioni innovative per rispondere alle esigenze di un mercato in

Panni e indumenti da lavoro: garanzia di efficienza e sostenibilità ambientale

I collaboratori Teknox hanno sempre a disposizione panni puliti grazie agli appositi contenitori di sicurezza, mentre l'azienda produce meno rifiuti rispetto all’uso di materiali monouso

continua trasformazione. “L’impresa fondata da mio nonno si occupava inizialmente di lavaggio e manutenzione:alla SME, la prima società, si producevano piccole lavapezzi utilizzate anche per la manutenzione delle macchine da scrivere Olivetti e per la pulizia di componenti meccanici di auto e camion", racconta Matteo Caroli,

CEO di Teknox. "Oggi Teknox realizza impianti di lavaggio industriali di alta qualità, destinati a molteplici settori. Lavoriamo in Italia, ma esportiamo anche in paesi come Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Nord Europa, fino ad arrivare a Stati Uniti, Sudamerica e Nordafrica”.

UNA PULIZIA IMPECCABILE PER L’ACCIAIO

Teknox utilizza acciaio inossidabile per la produzione delle sue lavapezzi, trasformando lastre metalliche in impianti di diverse tipologie: a spruzzo, ad alta pressione, a ultrasuoni. Per garantire una pulizia efficace delle superfici in acciaio, l’azienda ha scelto i panni Mewa già dieci anni fa. “Abbiamo

testato questa soluzione e i risultati sono stati eccellenti: i panni Mewa permettono di rimuovere lo sporco senza graffiare, preservando la brillantezza del materiale e garantendo un’estetica impeccabile”, spiega Francesco Odorici, Operation Manager di Teknox. “Il servizio Mewa di panni riutilizzabili – aggiunge Matteo Caroli – ha migliorato l’organizzazione del nostro lavoro, rendendolo più efficiente e sostenibile. I nostri collaboratori hanno sempre a disposizione panni puliti grazie agli appositi contenitori di sicurezza, mentre noi produciamo meno rifiuti rispetto all’uso di materiali monouso. Abbiamo persino aumentato la fornitura per far fronte alla crescita produttiva”.

ABBIGLIAMENTO DA LAVORO COME BENEFIT AZIENDALE

Tre anni fa, Teknox ha ampliato la collaborazione con Mewa, introducendo la fornitura di abbigliamento da lavoro come parte del

piano di welfare aziendale. Oltre a corsi di formazione e laboratori creativi, l’azienda ha garantito ai dipendenti divise sempre pulite e ben mantenute, eliminando il problema del lavaggio e delle riparazioni. “In passato acquistavamo gli indumenti – racconta Odorici –poi Mewa ci ha permesso di farli provare ai collaboratori prima di adottare il servizio. Dopo un test iniziale e un sondaggio interno, il riscontro è stato molto positivo”.

“Anche l’immagine aziendale ne ha beneficiato, perché il personale appare più curato e professionale", aggiunge Caroli. "Il servizio Mewa è pratico: gli indumenti puliti vengono riposti negli armadietti dedicati, mentre quelli sporchi vengono raccolti in appositi contenitori e ritirati per il lavaggio”.

UN’INTESA FONDATA SU VALORI

COMUNI

Dal primo giorno, il rapporto tra Mewa e Teknox si è basato sulla fiducia reciproca e su una visio -

Francesco Odorici (Teknox): "I panni Mewa permettono di rimuovere lo sporco senza graffiare, preservando la brillantezza del materiale e garantendo un’estetica impeccabile”

ne condivisa: entrambe le aziende sono realtà familiari con uno sguardo rivolto ai mercati internazionali e un forte impegno per la sostenibilità.

Tutti i prodotti tessili Mewa vengono forniti con un servizio completo, affidabile e sostenibile che include la fornitura, il ritiro dopo l’utilizzo, il lavaggio con procedimenti ecologici, il controllo finale e la riconsegna, in base a un calendario concordato con il cliente

“Per noi è essenziale che i processi di lavaggio siano ecologici", spiega Caroli. "Ho visitato la sede Mewa di Turbigo e sono rimasto colpito dall’attenzione all’ambiente. Anche noi adottiamo soluzioni per ridurre il consumo di acqua e ogni anno organizziamo una giornata dedicata a questo tema”.

Dalla collaborazione tra le due aziende è nata un’ulteriore opportunità: Teknox ha sviluppato una lavapezzi ad alta pressione per Mewa, che ora si affianca ai modelli a pennello già presenti nel servizio dell’azienda tedesca. Questa lavapezzi utilizza un detergente ecologico e risponde ai criteri di sostenibilità Mewa. Teknox ha adattato il design alle esigenze Mewa, semplificando il trasporto su transpallet, ottimizzando la manutenzione e aggiungendo un tergicristallo per la pulizia del vetro.

Lavapezzi

ATTUALITÀ

PARTNERSHIP

Michelin e Brembo uniscono le competenze per migliorare le prestazioni dei freni pneumatici

Brembo – esperto globale nello sviluppo e nella produzione di soluzioni frenanti – e Michelin –produttore attivo nel settore dei pneumatici ed esperto nell’innovazione dei materiali compositi –hanno firmato un accordo globale per sfruttare il pieno potenziale delle loro soluzioni intelligenti, con l’obiettivo di rivoluzionare le prestazioni dei veicoli e offrire ai conducenti più alti standard di sicurezza e comfort.

Per questa partnership, Michelin e Brembo hanno unito le loro competenze: eccellenza nei sistemi frenanti, modellazione dei veicoli e intelligenza artificiale per Brembo; leadership nella modellazione dei pneumatici e nello sviluppo di algoritmi per Michelin. Il risultato è un’innovazione basata sullo scambio continuo di dati in tempo reale tra il software delle soluzioni connesse di Michelin, che fornisce dati di aderenza dei

NOMINE

pneumatici, e il sistema frenante innovativo Sensify® di Brembo. Questi dati unici sui pneumatici consentono agli ingegneri di perfezionare il sistema frenante con eccezionale precisione, migliorando ulteriormente le caratteristiche di Sensify.

Sensify combina i componenti frenanti di Brembo con un cervello digitale che sfrutta l’intelligenza artificiale, algoritmi e sensori per controllare indipendentemente ogni ruota. Il risultato è uno dei sistemi frenanti più avanzati, progettato per offrire un’esperienza di guida eccezionale e una maggiore sicurezza. I test iniziali, eseguiti virtualmente e sul campo, sono molto promettenti. Nella prima fase, i modelli di pneumatici e gli algoritmi di Michelin sono stati integrati con i modelli di frenata intelligenti di

Brembo e le simulazioni dei veicoli in un ambiente completamente virtuale. Nella seconda fase, sono stati condotti test fisici sulle piste del Centro di Ricerca Michelin, dove i risultati delle simulazioni sono stati confermati. I test hanno dimostrato riduzioni delle distanze di frenata fino a quattro metri in situazioni di emergenza, con gli stessi pneumatici e in varie condizioni. Un risultato impressionante, considerando che quattro metri è una distanza vicina alla lunghezza media di un’auto. Il sistema frenante ha anche mostrato tempi di risposta più rapidi, minima perdita di trazione, migliore stabilità laterale e assenza di bloccaggio delle ruote. Tutti questi fattori contribuiscono a un’esperienza di guida più fluida e confortevole.

Andrea Grandi è il nuovo direttore generale del Gruppo SACMI

Dal 1° gennaio, Andrea Grandi ha assunto l’incarico di Direttore Generale del Gruppo SACMI, succedendo a Mauro Fenzi, che ha concluso il proprio mandato il 31 dicembre 2024. Ingegnere elettronico, 49 anni, Andrea Grandi ha avviato la propria carriera in SACMI nel 2001. In quasi 25 anni di percorso, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità all’interno del Gruppo, distinguendosi in modo particolare per talento, competenze tecniche e manageriali nei settori della meccatronica e dell’automazione industriale. Per 18 anni alla Business Unit Pres-

sature Speciali, quindi Manager PU Metals e, dal 2020 General Manager BU Advanced Technologies, Grandi ha ricoperto negli ultimi 3 anni i ruoli di Direttore Operation and Plant, e, in seguito, di Corporate Product Supply Manager, dando prova di eccellenza nella gestione operativa e nello sviluppo di soluzioni innovative.

Oltre agli incarichi in SACMI, Andrea Grandi è membro del Forming Committee di UCIMU (Associazione dei costruttori italiani di Macchine Utensili, Robot, Automazione) e past-member del Comitato Tecnico di AIM, Associa-

zione Italiana di Metallurgia. “Valorizzare le competenze interne, consolidando la leadership tecnologica nei diversi business di attività ed in un quadro di piena continuità nella visione strategica ed operativa dell’azienda è alla base di questa scelta", ha sottolineato il Presidente di SACMI, Paolo Mongardi. "Colgo l’occasione per augurare a Grandi il pieno successo in questa nuova e stimolante sfida. La sua esperienza e il suo talento rappresentano una solida base per guidare il Gruppo SACMI verso nuovi traguardi, nel segno

dell’innovazione e della crescita sostenibile”.

Da parte del Consiglio di Amministrazione di SACMI, un sentito ringraziamento a Mauro Fenzi per la dedizione e i risultati raggiunti.

L'INIZIATIVA

Un'associazione

di eccellenze tecnologiche made in Italy

Si chiama Federazione Confindustria Macchine la nuova realtà associativa dedicata alla promozione dei beni strumentali per i settori legno, plastica e gomma, imballaggio e confezionamento.

Si è svolta presso l’NH Milan Congress Centre di Milanofiori la prima Assemblea dei Soci di Federazione Confindustria Macchine. Il nuovo soggetto di Confindustria nasce per l’iniziativa di quattro soci fondatori, ovvero i presidenti di quattro importanti associazioni confindustriali di produttori di beni strumentali: Paolo Lamberti, presidente di ACIMAC (Associazione Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per la Ceramica), Enrico Aureli, presidente di ACIMALL (Associazione Costruttori Italiani Macchine per la Lavorazione del Legno), Massimo Margaglione, presidente di AMAPLAST (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) e Riccardo Cavanna, presidente di UCIMA (Unione dei Costruttori Italiani di Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio). In virtù dei soggetti

proponenti, la dicitura completa della nuova Associazione è Federazione Confindustria Macchine per ceramica, legno, plastica e gomma, imballaggio e confezionamento.

Ognuno dei settori federati rappresenta un’eccellenza del made in Italy, un riferimento nel mondo per i rispettivi settori clienti, con forti percentuali di export. Il fatturato cumulato totale della nuova federazione è di oltre 18 miliardi di euro (sulla base dei preconsuntivi 2024 pubblicati dalle quattro Associazioni), generati da circa 1.300 aziende che occupano quasi 70.000 addetti.

L’Assemblea ha nominato alla Presidenza per il biennio 20252027 Riccardo Cavanna, già Presidente di Ucima dal 2022.

UN PROGETTO VOLTO

A POTENZIARE LA

RAPPRESENTANZA POLITICA

“Oggi diamo il via al futuro", ha

dichiarato Cavanna. "Un futuro per il quale abbiamo lavorato tanto nel corso degli ultimi anni. La costituzione di Federazione Confindustria Macchine rappresenta un approdo in un nuovo mondo. Qui potremo moltiplicare i nostri talenti e le nostre ambizioni, per rendere più forte ognuno dei comparti che rappresentiamo: servizi, comunicazione e promozione dei settori, attività di lobbying, sinergie per affrontare le grandi sfide del futuro della manifattura industriale, come la transizione ecologica e l’intelligenza artificiale. In un mondo che cambia velocemente sentivamo la necessità di una rappresentanza politica più forte e specifica per i nostri quattro settori specializzati nella produzione e fornitura di beni strumentali. Desidero anche ringraziare tutti i colleghi presidenti delle altre associazioni che mi hanno onorato della loro fiducia e indicato come unico candidato. Ovviamente grazie anche a tutti gli impren-

ditori che mi hanno votato in Assemblea. Infine, vorrei rivolgere un invito alle Associazioni di beni strumentali che stanno osservando il nostro progetto, chi con diffidenza e scetticismo e chi con curiosità: costruiamo questo nuovo progetto insieme. Abbiamo come imprenditori, presidenti e direttori non solo il piacere, ma anche il dovere di sognare in grande perché le nostre aziende hanno bisogno di sognare in grande insieme a noi”.

A suggello della prima Assemblea dei Soci della neonata organizzazione si è svolta una tavola rotonda sul futuro della meccanica strumentale italiana: sono intervenuti Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria per il lavoro e le relazioni industriali, Lara Ponti, vicepresidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG e Marco Nocivelli, vicepresidente di Confindustria per le Politiche Industriali e per il Made in Italy.

Ognuno dei settori federati rappresenta un’eccellenza tecnologica del made in Italy, un riferimento nel mondo per i rispettivi comparti clienti, con forti percentuali di export

COMPETITIVITÀ INTERNAZIONALE

Con un valore dell'export già rilevante il settore ha bisogno di aumentare la propria produzione per raggiungere numeri ancora più alti: un obiettivo possibile solo se imprese e istituzioni collaboreranno tra loro.

L’export italiano di macchinari ad alta intensità di automazione, creatività e tecnologia (ACT) vale 32,1 miliardi di euro, con un potenziale di crescita stimato in 8 miliardi. Lo evidenzia la seconda edizione di INGENIUM, il rapporto del Centro Studi Confindustria realizzato con il sostegno di Federmacchine, presentato questa mattina a Milano.

I mercati avanzati assorbono 21,6 miliardi di euro, mentre quelli emergenti 10,5 miliardi. Le Americhe registrano la crescita maggiore, con il Messico primo mercato di sbocco. Il potenziale aggiuntivo si distribuisce piuttosto equamente tra paesi avanzati (4,6 miliardi) ed emergenti (3,3 miliardi), suggerendo alle imprese di accrescere le loro quote di mercato in entrambi. Negli avanzati, gli Stati Uniti guidano (+760 milioni), seguiti da Germania e Francia (+470 milioni ciascuno). Tra gli emergenti spiccano Cina (+760 milioni), India (+472 milioni) e Turchia (+364 milioni).

I PASSI DA SEGUIRE PER UN MIGLIORAMENTO RAGIONATO

Realizzare il potenziale dell’export non è automatico, ma richiede un aumento della produzione, trainato dagli investimenti. È quindi necessario uno

Macchinari ad alta intensità ACT: un potenziale da otto miliardi di euro

sforzo coordinato di imprese e istituzioni per favorire un irrobustimento generalizzato del sistema produttivo e della sua competitività: se da un lato le imprese dovrebbero impegnarsi

nel destinare risorse a investimenti produttivi, dall’altro le istituzioni dovrebbero spronare questo processo mitigando gli elementi di incertezza e predisponendo incentivi per tutte le

Se da un lato le imprese dovrebbero impegnarsi nel destinare risorse a investimenti produttivi, dall’altro le istituzioni dovrebbero spronare questo processo mitigando gli elementi di incertezza e predisponendo degli incentivi

imprese che decidano di reinvestire i propri utili per l’acquisto di beni strumentali.

La digitalizzazione, poi, riveste un ruolo cruciale: rafforzarla è essenziale anche per integrare l’IA nelle industrie esistenti. Nel 2023, il mercato italiano dell’intelligenza artificiale è cresciuto però solo del 52%, raggiungendo 760 milioni di euro; infatti, il divario rispetto a USA e Cina resta significativo. Con solo il 5% degli investimenti rispetto a quelli statunitensi, l’Europa è in ritardo e l’Italia fatica soprattutto tra le PMI: solo il 18% ha avviato progetti di IA contro il 61% delle grandi imprese.

INCENTIVARE GLI SCAMBI COMMERCIALI PER CONSOLIDARE IL RUOLO DELL'ITALIA

In un contesto sempre più incerto è infine fondamentale utilizzare al meglio gli accordi di libero scambio già conclusi dalla Ue e finalizzarne altri, come quello con il Mercosur, per ottenere ulteriore accesso preferenziale a mercati strategici. È inoltre necessario rafforzare i legami

commerciali con i paesi europei e individuare ambiti di collaborazione avanzata con gli Stati Uniti, anche per fronteggiare la concorrenza di blocchi commerciali integrati come il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP) in Asia.

“Il Rapporto INGENIUM sottolinea l’impatto decisivo dei fattori geopolitici sui flussi commerciali e di investimento", ha detto Barbara Cimmino, vicepresidente per l’export e l’attrazione degli Investimenti di Confindustria.

"Tensioni, conflitti e sfide globali, come l’approvvigionamento energetico e tecnologico, influenzano le scelte di governi e imprese. Con l’insediamento della nuova amministrazione americana, ci aspettiamo un’accelerazione delle dinamiche globali, mentre auspichiamo che l’Europa ritrovi il coraggio di scelte epocali. Il tempo di agire è ora: imprese e istituzioni devono lavorare insieme per tradurre il potenziale individuato in esportazioni effettive e consolidare il ruolo dell’Italia come leader globale. È per questo che auspichiamo che venga al più

presto organizzata una missione in Messico, che dalle analisi del Csc risulta tra i primi cinque paesi emergenti per potenziale dell’export di beni ACT, con un margine di miglioramento pari a 281 milioni di euro. Ogni ritardo potrebbe tradursi in opportunità perse per il nostro sistema industriale".

La digitalizzazione riveste un ruolo cruciale: rafforzarla è essenziale anche per integrare l’IA nelle industrie esistenti

“L’industria italiana del bene strumentale assicura da sempre un contributo decisivo al saldo della bilancia commerciale del paese, operando su mercati molto variegati per geografia, cultura e tipologia della domanda", ha aggiunto Bruno Bettelli, presidente Federmacchine. "La necessità sempre più forte di operare nell’arena internazionale e la crescente complessità che questa attività porta con sé, in parte determinata dalle generali condizioni di incertezza, impongono uno studio attento del contesto. I risultati emersi da questa seconda edizione di INGENIUM sono un utile strumento per comprendere quali sono le aree a maggior potenziale e quali le direttrici di sviluppo del business da seguire per assicurare il miglioramento della competitività dell’offerta di made in Italy settoriale”.

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI E CARBON NEUTRALITY

Gli ambiziosi obiettivi green di Brugola OEB

Una riduzione delle emissioni assolute di CO2 equivalente del 18% nel 2023 rispetto al 2019, che diventa -24% se si considerano le attività di compensazione messe in atto a partire dal 2022. Sono questi i dati più esemplificativi che mostrano la sempre più crescente leadership di Brugola OEB – azienda italiana multinazionale, esperta nella produzione di viti per il settore automotive –nella gestione ambientale e nella sua incessante ricerca della sostenibilità.

Sono due gli obiettivi ambiziosi che l’azienda ha fissato per i prossimi anni, in tema di politiche green: • entro il 2030: la riduzione delle emissioni di CO 2 del 70% rispetto ai livelli del 2019 attraverso una combi -

VENTILATORI

nazione di attività proattive e di compensazione delle emissioni residue; • entro il 2035: il raggiungimento dello stato di Carbon Neutrality incorporando sia gli sforzi di riduzione delle emissioni che di compensazione.

Riduzione e compensazione sono, infatti, le due parole chiave che giocano il ruolo fondamentale nella scelta dei progetti pionieristici che l’azienda sostiene. In primo luogo, il rapporto consolidato con Forever Bambù – la società attiva in Europa per la piantumazione di Bambù Gigante – per la creazione di nuove foreste di bambù gigante in Italia.

A partire dal 2022, Brugola è diventata Ambasciatore per la Sostenibilità del progetto di Forever Bambù, suppor-

AD ALTA INTENSITÀ

tando ogni anno due ettari di coltivazione biologica e simbiotica nei bambuseti di Trezzo sull’Adda (MI), Torre Pallavicina (BG) e Ripa Persico (FE). Il progetto sta procedendo come previsto e si concluderà entro il 2024 con l’acquisto del sesto ed ultimo ettaro. L’iniziativa garantisce una mitigazione della carbon footprint certificata di 1.560 tonnellate di CO 2 all’anno fino al 2044.

Proseguono, inoltre, le attività per la riduzione della carbon footprint attraverso l'ottimizzazione ed efficientamento del ciclo produttivo, messe in campo già dal 2019.

Parallelamente, sempre con l’appoggio di Forever Bambù, Brugola OEB si posiziona all'avanguardia nel carbon insetting, con l’avvio di

una foresta di bambù su terreno di proprietà dell'azienda che rappresenta uno dei progetti più innovativi nella Regione Lombardia. Si tratta inoltre di un primato italiano in termini di estensione ed impatto ambientale, promosso direttamente da un’azienda con asset propri. A ottobre 2024 è stata completata la piantumazione del bambuseto proprietario di 10 ettari sul terreno di Muggiò, città confinante con Lissone in cui Brugola ha la sede storica. Questa iniziativa aiuta a ridurre le polveri sottili e allo stesso tempo aumenta anche significativamente la concentrazione di ossigeno del 30%, grazie al metodo di gestione agro-forestale biologico e simbiotico esclusivo di Forever Bambù.

West Fraser sceglie la soluzione IPP di Rockwell Automation per ridurre la propria spesa energetica

Rockwell Automation, azienda di automazione industriale e trasformazio -

ne digitale, ha annunciato che West Fraser, una compagnia specializzata in una diversificata gamma di prodotti in legno, ha compiuto significativi progressi verso ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio e risparmio energetico nel proprio impianto di Cowie, in Scozia, grazie all’implementazione di una soluzione completa di Intelligent Packaged Power

(IPP) fornita da Rockwell Automation.

La soluzione IPP, composta da un centro di controllo motori (MCC) medium-voltage Centerline ® 1500 e tre azionamenti a velocità variabile Allen-Bradley ® PowerFlex ® 6000T medium-voltage, è stata implementata in tre applicazioni per ventilatori ad alta intensità energetica nel sito produttivo. Questi

ventilatori vengono utilizzati per l’asciugatura delle materie prime, l’estrazione del prodotto finito e la separazione di materiali non idonei. Un controllo più preciso di tutti e tre i ventilatori ha permesso a West Fraser di ridurre significativamente il consumo energetico complessivo, con un risparmio annuale di 209.939 pound (266.388 di dollari).

DOPO L'ESPLOSIONE DEL 23 OTTOBRE 2024

Riaperto il Toyota Material Handling Manufacturing Italy

Ha riaperto l’8 gennaio, in tempo di record, lo stabilimento Toyota Material Handling Manufacturing di Borgo Panigale. Il 23 ottobre scorso era stato oggetto di un’esplosione che aveva provocato il crollo di parte della fabbrica, con la conseguente interruzione delle attività produttive. F-Ingegneria, società di ingegneria specializzata nella progettazione e direzione lavori di opere civili ed industriali è stata chiamata a gestire la direzione lavori della messa in sicurezza e della ricostruzione.

L’incarico di F-Ingegneria è stato duplice: garantire la sicurezza sul lavoro e coordinare l’intero processo di ricostruzione che non si è presentato semplice vista l’estensione del sito che supera i 46.000 mq ed il numero di edifici interessati dallo scoppio.

NOMINE

Dal 23 novembre 2024 all’8 gennaio 2025 in poco più di un mese e mezzo, F-Ingegneria ha orchestrato le attività di oltre 60 imprese e centinaia di lavoratori, che si sono alternati in turni serrati per consentire la rapida riapertura dello stabilimento. Questo sito produttivo, fondamentale per il tessuto industriale locale e nazionale, impiega oltre 800 lavoratori e produce annualmente più di 20.000 carrelli elevatori; è pertanto stato evidente, sin da subito, quanto fosse indispensabile il suo immediato ritorno alla piena operatività.

Per raggiungere il traguardo della riapertura della fabbrica nel minor tempo possibile si è dovuto ricorrere alla formazione di un’unità di crisi composta da personale Toyota, da tecnici di F-ingegneria e

dalle principali imprese chiamate ad occuparsi della ricostruzione. “Siamo sempre più spesso, chiamati a gestire ricostruzioni di edifici in condizioni di emergenza e di crisi, ma questo intervento è stato particolarmente toccante per il team che gestisce le emergenza all’interno della società, perché l’obiettivo complesso da raggiungere riguardava la ricostruzione della fabbrica", ha spiegato Gianfranco Flotta, founder e

direttore tecnico di F-Ingegneria. "È stato particolarmente incoraggiante, in questi mesi vedere la sinergia creata con il team Toyota dedicato all’emergenza e che ha gestito insieme ad F-Ingegneria tutte le problematiche della ricostruzione. Persone instancabili, come Riccardo Magnanini, che non si sono mai tirati indietro davanti a nessun ostacolo e che non si sono mai arresi pur di arrivare alla ripartenza”.

Sandro Chervatin eletto presidente e Ceo di SKF Industrie

Il 14 novembre 2024 si sono tenuti i Consigli di amministrazione di SKF Industrie, SKF Seals Italy, SKF Metal Stamping e Tenute. In tale occasione Aldo Cedrone ha rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore delegato, presidente e consigliere di SKF Industrie, nonché di presidente e consigliere delle tre aziende sopracitate. In SKF dal 1985, ha

ricoperto diversi incarichi strategici nel Gruppo SKF in Italia e all’estero. È stato responsabile di tutte le unità in SKF per la produzione di cuscinetti per il settore Automotive e nominato SKF Ball Bearing Cluster Director, con la responsabilità di tutte le unità di produzione in Europa, Asia e Americhe dei cuscinetti radiali rigidi a sfere per applicazioni industriali e automotive. Negli ultimi anni è stato anche Acting President per la Business Area EMEA. Nella stessa data del 14 novembre 2024, gli stessi Consigli di amministrazione hanno nominato Sandro Chervatin

presidente e amministratore delegato di SKF Industrie nonché presidente di SKF Seals Italy, SKF Metal Stamping e Tenute.

Ingegnere, in SKF dal 1999, nel corso della sua carriera nel Gruppo SKF ha svolto incarichi di respiro internazionale in ambito Engineering e Marketing. Oggi, con una profonda esperienza nel guidare una crescita redditizia attraverso la creazione di valore, continua a ricoprire il ruolo di Sales Director South Europe, Turkey and Middle East ed è parte del Management Team responsabile della Business Area EMEA.

AUTOMAZIONE

Emerson vince il premio 2025 IoT Breakthrough Award per ‘Industrial Innovation of the Year’

Emerson esperto nella tecnologia industriale che offre soluzioni avanzate di automazione, ha vinto il premio “Industrial IoT Innovation of the Year” (Innovazione dell’anno nell’Internet of Things industriale) per il suo software DeltaV™ Workflow Management alla 9ª edizione annuale degli IoT Breakthrough Awards. Il premio riconosce la soluzione

STRATEGIA AZIENDALE

software-as-a-service di ultima generazione di Emerson per l’aiuto alle aziende del Life Sciences a sviluppare, scalare e produrre in modo più efficiente terapie cellulari e geniche che cambiano la vita. Progettato appositamente per le aziende in fase di sviluppo iniziale con infrastrutture

IT limitate, DeltaV Workflow Management fornisce una

soluzione basata su cloud che trasferisce i dati del flusso di lavoro delle ricette farmaceutiche da registri cartacei a registri digitali, offrendo una soluzione semplice e scalabile senza necessità di esperienza di programmazione. Basandosi sulla sua visione di Boundless AutomationSM, il nuovo software di Emerson genera anche registri digi -

tali ricercabili ed esportabili in modo che i dati possano essere analizzati e riportati più facilmente. Inoltre, il passaggio al digitale riduce al minimo i rischi di contaminazione associati alle registrazioni su carta in camera sterile.

Dal 2018 Emerson è stata premiata ogni anno con gli IoT Breakthrough Awards per la sua innovazione.

RS Italia conferma il suo impegno verso inclusione e parità di genere

Nel 2024, RS Italia ha rafforzato il suo percorso verso un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso, ottenendo per il secondo anno consecutivo la Certificazione UNI/PdR 125:2022. Con iniziative mirate, come workshop, programmi per l’empowerment femminile e attività dedicate alle discipline STEM per i giovani, l’azienda ha dimostrato un impegno concreto nel promuovere l’uguaglianza di genere e nell’abbattere le barriere culturali, creando un ambiente aziendale fondato sull’accoglienza e sulla valorizzazione delle diversità.

Per RS Italia, il 2024 è stato un anno molto importante per rafforzare la propria dedizione verso l’inclusione e la parità di genere. L’azienda ha ottenuto, per il secondo anno consecutivo, la Certificazione UNI/PdR 125:2022, confermando il proprio obiettivo di garantire un ambiente di lavoro inclusivo, in cui ogni persona si senta valorizzata, accolta e rispettata, al

di là di ogni differenza legata al genere. Questo riconoscimento rappresenta per RS Italia un passo concreto verso la creazione di uno spazio senza barriere, dove ognuno possa esprimere appieno il proprio potenziale.

La strategia dell’azienda, inoltre, punta a favorire l’uguaglianza di opportunità, sostenendo attivamente il potenziale di ciascun individuo e promuovendo una cultura aziendale basata sul rispetto reciproco. Attraverso il mantenimento della certificazione, RS Italia consolida il proprio percorso di Diversity & Inclusion (D&I), arricchendolo con misure concrete per abbattere stereotipi e discriminazioni.

Proprio al fine di sensibilizzare i propri dipendenti sui temi dell’inclusione e della parità di genere, l’azienda ha realizzato nel corso dell’anno molteplici iniziative. Parallelamente, l’azienda ha ricevuto una targa dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca per il sostegno al progetto “Obiet-

tivo EFFE – Empowering Femminile per un Futuro più Equo” e all’EFFE Summer Camp; due iniziative che miravano a promuovere l’empowerment femminile attraverso workshop, seminari e attività di formazione pratica, pensate per fornire alle giovani donne strumenti utili per affrontare le sfide del mondo professionale e acquisire una base di educazione finanziaria e imprenditorialità.

EFFE Summer Camp, parte integrante del progetto Obiettivo EFFE, è invece un campo estivo

di educazione finanziaria e all’imprenditorialità pensato per ragazze adolescenti, tenutosi tra il 10 e il 15 giugno presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Infine, per ridurre il gender gap nelle discipline scientifiche e sostenere una nuova filosofia educativa, RS Italia ha avviato anche una collaborazione con l’associazione Girls Tech, che da alcuni anni è impegnata ad affrontare attivamente il divario di genere nelle discipline STEM e di conseguenza nei ruoli digitali e tecnici sul posto di lavoro.

ATTUALITÀ

FIERE

Torna la tredicesima edizione della fiera dell’automazione e del digitale per l’Industria intelligente e sostenibile che si terrà a Parma dal 13 al 15 maggio: automazione, digitale, AI e competenze saranno i temi centrali.

SPS Italia, la fiera dell’automazione e del digitale per l’industria intelligente e sostenibile, appuntamento di riferimento in Italia per scoprire le tecnologie abilitanti per la fabbrica e confrontarsi sulla trasformazione green e digitale del manifatturiero, è a Parma dal 13 al 15 maggio 2025, con 6 padiglioni espositivi e 800 espositori Nei padiglioni 3, 5 e 6 prodotti e soluzioni dei principali fornitori di componenti e sistemi per l'automazione industriale, robotica, meccatronica, digital&software, tecnologie per lo smart manufacturing e Industria 5.0. Tra i padiglioni 4, 7 e 8 si snoda invece il Digital District, un percorso espositivo dinamico con demo funzionanti e casi applicativi di Industrial IT & AI, Start Up e Education. Qui i fornitori di software industriale e i big player del digitale presentano le loro soluzioni tecnologicamente più avanzate. Il visitatore potrà incontrare le aziende leader specializzate in software e sistemi per l’industria, cybersecurity, condition monitoring, analisi dei big data, blockchain, intelligenza artificiale, IIoT, cloud industriale, realtà aumentata. Completa l'area lo spazio “Focus AI” per l'implementazione e l'esplorazione

Verso SPS Italia 2025: un viaggio nell’industria manifatturiera di domani

delle potenzialità dell'intelligenza artificiale nel settore industriale.

“La nuova edizione di SPS Italia presenta tante novità, che esprimono le trasformazioni a cui stiamo assistendo”, ha commentato Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si è svolta lo scorso gennaio a Milano presso Step Futurability District Fastweb Headquarter.

“Abbiamo ideato per il visitatore uno spazio per esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi. Sarà all’ingresso del Digital District, percorso dinamico che negli anni ha rappresentato le principali rivoluzioni del sistema industriale”. “Dopo un anno sottotono, nel

2025 il settore dell’automazione si trova di fronte alla necessità di raccogliere le spinte di un auspicata crescita, continuare a smorzare molteplici e impreviste sollecitazioni e metabolizzare rapidi cambiamenti di prospettiva”, ha commentato Andrea Bianchi, presidente ANIE Automazione. “L’edizione di quest’anno di SPS si interseca con la complessità del contesto internazionale e, sul fronte interno, la più volte posticipata partenza Piano Transizione 5.0, forti deterrenti agli investimenti e all’avvio di nuovi progetti”.

SPS ITALIA ON TOUR Pescara, Treviso e Salerno sono i distretti scelti per SPS Italia On Tour 2025, il percorso di avvicina -

mento a SPS Italia che in tre tappe incontra l’industria per parlare di automazione e digitale. Per ciascun appuntamento un focus tecnologico e applicativo definito sulle esigenze e le eccellenze della manifattura in collaborazione con il territorio. I seminari sono fruibili per tutti gli studenti tramite LIM, con la possibilità di interagire direttamente con i protagonisti dell’Industria.

ACADEMY ED EDUCATION ON TOUR

SPS Italia da sempre dedica attenzione e numerose iniziative alla sfera della formazione, costituendo un vero ponte tra scuola e industria. A partire da aprile 2025 Education on Tour vuole favorire il dialogo tra gli espositori di SPS Italia e il mondo accademico, la divulgazione delle opportunità professionali in ambito industriale per le nuove generazioni e il matchmaking tra fornitori di tecnologie e ragazzi. Il primo appuntamento è il 2 aprile all’Università di Siena. Restano inoltre le iniziative dedicate durante la manifestazione: Lezioni in fiera, che consente agli studenti di Università e Istituti Superiori di partecipare a lezioni live direttamente agli stand degli espositori

e l’area Education, nel padiglione 8, che mira a fare formazione e promuovere interesse verso le professioni emergenti affrontando il mismatch delle competenze.

POSITION PAPER

Il Position Paper è un progetto promosso da SPS Italia in collaborazione con il Comitato Scientifico della manifestazione, composto da oltre 180 membri tra realtà produttive e mondo accademico, che fornisce alle aziende italiane linee guida utili per orientarsi nel panorama delle tecnologie innovative. L’iniziativa, fino ad ora presentata in volumi disponibili online, si evolve in una nuova formula con contenuti più immediati e fruibili. Tech 'n go diventa così un appuntamento tematico che, per iniziare, si articolerà in quattro macroargomenti: nuove competenze per le fabbriche digitali e le skill di automazione; percorso verso la Sostenibilità col supporto delle tecnologie di automazione IT/OT; Cybersecurity e Data Protection nel Contesto Industriale; IA, Big Data e impatto sui modelli di business. Al termine dei rilasci, capitoli descrittivi più consistenti andranno a costituire il Position Paper 2025.

Un momento della conferenza di presentazione di SPS Italia 2025 che si è svolta lo scorso gennaio a Milano, presso Step Futurability District Fastweb Headquarter

“Dal 2023, SPS Italia, attraverso il suo Position Paper, offre linee guida strategiche per accompagnare la trasformazione digitale del manifatturiero italiano”, ha spiegato Paolo Foglio, Iveco Group, membro del Comitato Scientifico di SPS Italia. “Consapevoli della rapidità con cui evolve il panorama tecnologico, il Position Paper 2025 quest’anno si rinnova con contenuti ancora più aggiornati, frutto della collaborazione con le aziende del Comitato Scientifico di SPS”.

SPS ITALIA UP CHALLENGE

Il visitatore potrà incontrare le aziende leader specializzate in software e sistemi per l’industria, cybersecurity, condition monitoring, analisi dei big data, blockchain, intelligenza artificiale, IIoT, cloud industriale, realtà aumentata

SPS Italia Up Challenge è la competizione per Start-up e PMI innovative che valorizza idee creative e realizzabili in ambito tecnologico e applicativo, in grado di generare un impatto positivo sulla società e di promuovere un’evoluzione dei modelli di business sostenibili. L’iniziativa offre alle aziende emergenti l’opportunità di candidarsi con i propri progetti per incontrare nuovi clienti e possibili partner. Le tre finaliste, infatti, potranno partecipare gratuitamente a SPS Italia 2025 con uno stand attrezzato nell’area Start-up della manifestazione. Tra queste, la vincitrice sarà annunciata in occasione di un evento dedicato in fiera.

SHE SPS ITALIA, PER LE DONNE CHE OPERANO NEL CAMPO DELLE TECNOLOGIE PER L'INDUSTRIA

Si chiama SHE SPS Italia la community che raccoglie e diffonde storie di mentorship al femminile nel campo dell’automazione industriale, mettendo in risalto le opportunità legate alle tecnologie e alle figure professionali emergenti. Un progetto educativo e divulgativo che negli ultimi anni ha creato collaborazioni con associazioni, docenti universitarie e comunità di riferimento, unite dalla volontà di promuovere il cambiamento e colmare il gender gap. L'iniziativa, partita rivolgendosi al network di SPS Italia raccontando storie, interviste, esperienze e conoscenze di donne nel mondo delle tecnologie per l'industria, si è ampliata negli anni con incontri di networking tra professioniste nelle sedi di aziende che promuovono gli stessi valori, capaci di ispirare le nuove generazioni e ripensare il futuro rispetto alla diversità di genere. Tavoli di lavoro e incontri sono organizzati anche durante la fiera a Parma, con la partecipazione di associazioni, gruppi e imprenditrici.

COMPETENZE: MANCANO I

PROFESSIONISTI IN AMBITO ICT

“La tendenza, ormai più che ventennale, di sostituire il lavoro umano con robot o automazione avanzata non ha considerato che per gestire macchine sofisticate e robot e il processo collegato occorrano tecnici o comunque personale che abbia una certa qualifica e competenza per muoversi in un ambiente tecnologicamente avanzato (STEM a livello base, criteri di sicurezza, tempi e modi, ecc )”, ha dichiarato Fiorella Operto, Board of Directors, Scuola di Robotica. “Oggi mancano in Europa più di due milioni di lavoratori dotati di competenze ICT, molti dei quali nell'industria

SPS Italia da sempre dedica attenzione e numerose iniziative alla sfera della formazione, costituendo un vero ponte tra scuola e industria

e indotto. Stime recenti dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) indicano che in Europa mancano più di un milione di professionisti ICT. Il 53% delle imprese che cercano di assumere specialisti ICT riferisce di avere difficoltà a reperire persone qualificate. Per affrontare questa sfida è essenziale incoraggiare un maggior numero di donne a partecipare all'economia digitale. Oggi solo il 17% dei quasi 8 milioni di specialisti ICT in Europa sono donne. La rappresentanza femminile nelle professioni e negli studi legati alla tecnologia è bassa: solo 1 specialista ICT su 6 e 1 laureato in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) su 3 sono donne. Con Next Generation EU la scuola europea sta facendo uno sforzo di integrazione delle tecnologie digitali nella didattica STEM. Quanto di questo impegno è coerente con le richieste del mercato del lavoro? SPS Italia e Scuola di Robotica, in collaborazione con economisti e sociologi, hanno preparto un sondaggio da sottoporre agli istituti superiori (licei, istituti tecnologici e professionali) per mappare la percezione dei giovani circa il lavoro nella manifattura. Il sondaggio sarà sottoposto nell'anno scolastico 2024-25".

L’agenda

TRATTAMENTI TERMICI

Carbotempra è una azienda di trattamenti termici, con impianti di ultima generazione, dotata di laboratorio per prove metallurgiche e tecnologiche. L’azienda è specializzata nella tempra di acciai per cuscinetti e speciali, nella cementazione gassosa e carbonitrurazione.

Laboratorio metallurgico

Cementazione

Carbonitrurazione

Tempra e rinvenimento

Sottoraffreddamento

Normalizzazione

Ricottura normale e in bianco Sabbiatura

Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB) Tel. +39 039615545 / +39 0396013244 www.carbotempra.it

31 MARZO - 4 APRILE 2025

In un contesto di crescente concorrenza tra i Paesi industriali e di incertezze geopolitiche, le aziende devono puntare su soluzioni innovative per aumentare produttività ed efficienza. Hannover Messe è l'occasione ideale per scoprire le ultime tecnologie industriali e rafforzare la propria posizione sul mercato.

La concorrenza tra i Paesi industriali leader si fa sempre più accanita, mentre nuove tecnologie quali l’intelligenza artificiale offrono opportunità senza precedenti di immediati aumenti di produttività. Le aziende si trovano a dover integrare in fretta queste tecnologie e a dover ridefinire le loro strategie, mentre i nuovi sviluppi geopolitici richiedono un fermo intervento politico. In questo contesto, una visita ad Hannover Messe la fiera

In mostra le migliori tecnologie per l'industria

mondiale delle tecnologie per l’industria – che si svolgerà dal 31 marzo al 4 aprile 2025 ad Hannover (Germania) – può rivelarsi una scelta di successo.

"Non è mai stato così importan -

Copyright: Rainer Jensen

Le aziende si trovano a dover integrare in fretta le nuove tecnologie e a dover ridefinire le loro strategie, mentre i nuovi sviluppi geopolitici richiedono un fermo intervento politico

te visitare Hannover Messe per potersi assicurare un vantaggio competitivo”, dice Jochen Köckler, CEO di Deutsche Messe. “In un tempo in cui le sfide economiche mettono a dura prova l’industria, Hannover Messe può dare una spinta decisiva: è qui che visitatori di tutto il mondo possono scoprire quali tecnologie garantiranno loro il successo e come queste tecnologie possano essere integrate da subito nei loro processi".

"Nei mesi scorsi si è parlato spesso di incertezze geopolitiche", commenta Köckler con riferimento al quadro geopolitico. "Ma da quando tra l’altro si è insediato il nuovo Presidente degli Stati Uniti, questa incertezza si è trasformata in dura chiarezza. Gli USA appli -

cano senza esitazioni la politica ispirata al concetto di ‘America First’, America prima di tutto, mentre la Cina sostiene la sua industria in modo massiccio e mirato”.

Per l’Europa e per partner come il Canada, che quest’anno è Paese Partner ufficiale della fiera, è tempo di serrare maggiormente le file e di portare avanti con fermezza una strategia geoeconomica comune.

"Ad Hannover Messe l’incertezza diventerà certezza – sia a livello tecnologico, sia a livello politico”, conclude Köckler.

I NUMERI PREVISTI PER L'EDIZIONE 2025

In fiera circa 4.000 aziende dell’industria meccanica, elettrotecnica, elettronica, e digitale, oltre che del settore energetico, presenteranno soluzioni per la produzione e l’approvvigionamento energetico del futuro, affidando un ruolo centrale ad esempi applicativi concreti e all’intelligenza artificiale.

Tra le aziende espositrici figurano colossi globali della tecnologia come Amazon Web Servi -

Da tempo ormai l’IA non è più una semplice promessa per il futuro ma un potente strumento pratico in grado di creare già oggi un valore aggiunto quantificabile.

Copyright: Ole Spata

ces, Bosch, Google, Microsoft, Schneider Electric e Siemens, ma anche leader tecnologici di media dimensione del calibro di Beckhoff, Festo, Harting, ifm, Lapp, Phoenix Contact, Rittal, Schaeffler e SEW. Noti istituti di ricerca quali il Fraunhofer o l’Istituto di tecnologia di Karlsruhe (KIT) tracceranno il profilo delle soluzioni industriali del futuro e più di 300 startup di vari settori tecnologici

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proporranno innovazioni dal potenziale dirompente.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER UNA MAGGIORE COMPETITIVITÀ

Per effetto della crescente pressione competitiva, le aziende hanno bisogno di soluzioni che aumentino immediatamente la loro produttività ed efficienza – e qui tocca un ruolo chiave all’intelligenza artificiale. Da tempo ormai l’IA non è più una semplice promessa per il futuro ma un potente strumento pratico in grado di creare già oggi un valore aggiunto quantificabile.

"Industria 4.0 ha preso il via ad Hannover Messe. Ora le diamo un seguito con l’intelligenza artificiale", spiega Köckler.

"È però fondamentale che le aziende sappiano come poter integrare l’IA in modo rapido e mirato nei loro processi. Hannover Messe farà loro sapere proprio questo – con soluzioni pratiche, chiarimenti di esperti ed esempi applicativi concreti per un utilizzo immediato”, dice Köckler. "L’intelligenza artificiale ottimizza macchine e processi produttivi esistenti, ne accresce

l’efficienza e li rende più intelligenti – è un elemento chiave per la competitività dell’industria".

FOCUS SU ESEMPI APPLICATIVI

CONCRETI

"Hannover Messe si rivolge a responsabili decisionali di tutti i livelli”, dice ancora Köckler. "Sia direttori di produzione in cerca di una soluzione robotica per l’automazione di un processo produttivo sia direttori generali interessati a digitalizzare un intero stabilimento possono essere certi di trovare i giusti contatti ad Hannover Messe, dove l’attenzione è rivolta sia a soluzioni mirate sia alla trasformazione completa di intere aziende – nell’uno e nell’altro caso si tratta sempre di favorire la competitività.”

A titolo di esempio, Köckler cita l’ “Application Park”, un‘intera area espositiva nella cui cornice verrà dimostrato come le moderne soluzioni robotiche possano accrescere l’efficienza in ambito produttivo, ad esempio ottimizzando la saldatura laser o rendendo più efficiente e più sostenibile la produzione di celle per batterie. Köckler sottolinea: “In fiera le aziende riceveranno preziosi stimoli per l’ottimizzazione dei loro processi produttivi, per poter svolgere la loro attività in modo più veloce, più preciso e più rispettoso della tutela ambientale”.

“La competitività dipende anche da una chiara strategia di politica economica”, evidenzia Köckler, vedendo un ulteriore punto di forza di Hannover Messe nel fatto che la manifestazione è anche momento chiave per decisioni che orientano l’economia e la geopolitica.

“Negli ultimi mesi si è parlato spesso di incertezze geopolitiche. Ma oggi la mia opinione è cambiata: la recente Conferenza di Monaco sulla Sicurezza ha rivelato una dura realtà”, spiega Köckler. “Gli USA

hanno inequivocabilmente chiarito che intendono rigorosamente perseguire la loro politica ispirata al concetto di ‘America First’. E allo stesso tempo è chiaro che il governo cinese intende sostenere l’industria nazionale in modo pesante orientando di conseguenza l’andamento economico".

Per l’Europa e per i suoi partner nell’economia mondiale il segnale è assolutamente chiaro: “è arrivato il momento di serrare ancora di più le file, di sviluppare e implementare con fermezza una strategia geoeconomica comune.”

“Nei prossimi anni la fiera acquisterà sempre più importanza sia

come piattaforma tecnologica dell’innovazione per l’industria europea e per i suoi partner sia come momento di spinta per una più forte collaborazione internazionale”, commenta Köckler.

“Non possiamo permetterci un vuoto di potere. Indipendentemente dall’esito delle elezioni del 23 febbraio e dal fatto che all’inaugurazione di Hannover Messe ci sia già o non ci sia ancora un nuovo governo, chiunque avrà la responsabilità politica dell’economia tedesca dovrà visitare Hannover Messe”, conclude, riferendosi alla situazione politica attuale in Germania.

In fiera esporranno circa 4.000 aziende dell’industria meccanica, elettrotecnica, elettronica, e digitale, oltre che del settore energetico.

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Da quasi 50 anni specialisti nel taglio di precisione di profilati in alluminio, siamo riconosciuti nel settore per la qualità ed i servizi offerti.

Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una superficie di 4.200 mq, abbiamo una capacità produttiva annua di oltre 24.000.000 di pezzi

L’organizzazione aziendale viene supportata da una struttura informatica di massimo livello.

Le procedure e il controllo di processo sono effettuati in conformità alle normative di settore e ISO 9001:2015 certificate dall’ente Bureau Veritas.

I principali settori che serviamo sono: automotive, medicale, gas domestico, macchinari per settore alimentare, pneumatica e oleodinamica, illuminazione, elementi strutturali e di movimentazione, sistemi di automazione, motori elettrici, arredo d’interni.

La seconda edizione di Tech4Students, organizzata da Cama Group e Omet in collaborazione con Confindustria Lecco e Sondrio, ha coinvolto oltre 270 giovani. Con l’obiettivo di ridurre il gap tra domanda e offerta di competenze tecniche nell’industria del territorio.

Alessandro Bignami

Fare incontrare e dialogare imprese e studenti è indispensabile per il futuro della nostra manifattura. Ne sono certi Cama Group e Omet che, in collaborazione con Confindustria Lecco e Sondrio, hanno organizzato per il secondo anno consecutivo Tech4Students Day, una giornata dedicata alla formazione e all’orientamento professionale delle giovani generazioni. L’evento ha proseguito e rafforzato il successo della prima edizione, confermandosi un appuntamento utile a ridurre il gap fra la domanda di competenze tecniche e l’offerta disponibile sul mercato del lavoro. Una proposta che punta a coinvolgere anzitutto coloro che rappresentano il futuro del tessuto economico del territorio, ovvero gli studenti delle scuole superiori e degli ITS locali, come l’Istituto Statale di Istruzione Superiore G.D. Romagnosi di Erba (CO) e l’IIS Badoni ITS Lombardia Meccatronica. Circa 270 giovani sono stati accolti nelle sedi delle due aziende di Molteno, nel lecchese, alla fine di gennaio. Lo scopo dell’iniziativa è far conoscere il lavoro, le opportunità e le competenze ricercate dall’industria manifatturiera, nella convinzione

Imprese e studenti insieme per il futuro della manifattura

I relatori del Tech Talk intitolato “Il lavoro del futuro: le competenze tecniche chiave per la crescita”, che si è svolto all’Innovation Park di Omet a Molteno (LC)

che l’orientamento e la formazione degli studenti siano leva strategica per il futuro dell’economia e per la riduzione della dispersione scolastica e la disoccupazione.

“COMPETENZE E IA INDISPENSABILI, MA AL CENTRO RESTA LA PERSONA”

Nel pomeriggio Cama – specialista nelle tecnologie per il packaging secondario – e Omet – che produce macchine per stampa e tissue converting – hanno tirato le somme dell’iniziativa, invitando stampa, aziende, istituzioni scolastiche ed enti del territorio per un “Tech Talk” intitolato “Il lavoro del futuro: le

competenze tecniche chiave per la crescita”, che si è svolto negli spazi dell’Innovation Park di Omet. Ha preso la parola per primo Daniele Bellante, presidente di Cama Group: “È importante che gli studenti possano conoscere da vicino le imprese del proprio territorio, soprattutto quelle che fanno tecnologie ad alto valore aggiunto apprezzate in tutto il mondo. Progetti come questo hanno già dato luogo ad assunzioni nel nostro organico. E siamo solo all’inizio. Crediamo che la leadership e le alte prestazioni si possano costruire solo attraverso la qualità costante nel tempo. Dietro un grande marchio ci sono strategie che

Daniele Bellante (Cama Group): “È importante che gli studenti possano conoscere da vicino le imprese del proprio territorio, soprattutto quelle che fanno tecnologie ad alto valore aggiunto”

si estendono per decenni e lungo diverse generazioni. Al centro resta l’uomo, che sarà protagonista anche nell’implementazione dell’intelligenza artificiale”.

È seguito l’intervento di Mario Piazza, Sottosegretario all’autonomia e ai rapporti con il Consiglio della Regione Lombardia: “Troppo a lungo si è pensato che la formazione tecnica fosse di serie B, mentre ha il pregio di avvicinare giovani e imprese. Ci vuole tempo per cambiare questa mentalità, ma già in Lombardia notiamo un incremento delle iscrizioni alle scuole tecniche.

La nostra Regione sta investendo molto sugli ITS, al fine di ridurre il mismatch fra domanda e offerta di lavoro, ma c’è ancora molto da fare, soprattutto in confronto ad altri paesi, come la Germania”.

Interessanti anche le parole di Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco: “Bisogna lavorare sull’orientamento, anticipare l’insegnamento della cultura tecnica nei percorsi scolastici. Sono ancora troppo pochi gli studenti che riusciamo a collocare nel mondo del lavoro rispetto alle esigenze del nostro territorio. Le professioni tecniche possono dare grandi soddisfazioni, anche per le giovani donne. È importante che anche le famiglie

superino gli stereotipi di genere sugli studi delle ragazze”.

Il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha ricordato l’importanza delle soft skills, di sviluppare flessibilità nell’apprendimento e di sapere innestare le competenze tecniche su quelle umanistiche. E ha suggerito il volontariato in associazioni benefiche come laboratorio efficace per coltivare soft skills e responsabilità organizzative.

Luca Viscardi, il giornalista e divulgatore che ha moderato l’incontro, ha presentato i risultati di un sondaggio condotto da Omet e Cama tra gli studenti ospitati durante gli open day, mettendo in luce aspettative e interessi dei ragazzi riguardo il lavoro futuro e la loro percezione di percorsi formativi a specializzazione tecnica. Dal sondaggio è emerso che solo il 50% dei ragazzi intervistati abbia avuto l’opportunità di visitare aziende nella fase di orientamento e di scelta della scuola superiore, evidenziando la necessità di ampliare le occasioni di incontro tra giovani e imprese. Tanto più che 95 studenti, ossia il 23,2% degli intervistati, ha dichiarato di voler lavorare nel settore tecnologico, 88 (21,5%) in quello ingegneristico e 53 (12,9%) in quello informatico. Da notare anche il dato secondo cui il 49,4%

Antonio Bartesaghi, Ceo di Omet: “Tech4Students sta dando risultati importanti e mi auguro che la prossima edizione possa coinvolgere altre aziende del territorio”

Il Tech Talk ha coinvolto stampa, aziende, istituzioni scolastiche ed enti del territorio

ha risposto di valutare altri aspetti oltre allo stipendio.

Raffaele Crippa, direttore dell’ITS Meccatronica Academy, ha insistito sull’importanza di creare un’alleanza fra ITS e aziende: “Le cose stanno cambiando, anche se i numeri non sono ancora soddisfacenti. L’industria è cambiata, ha capito che è essenziale mettere la persona al centro. Al momento della scelta della scuola resta fondamentale il ruolo degli insegnanti e dei genitori. Stefania Palma, responsabile Area Education di Confindustria Lecco e Sondrio, ha ricordato la difficoltà di compiere una scelta così cruciale a 12-13 anni e ha caldeggiato il modello 4+2 (4 anni di scuola seguiti da 2 anni di formazione tecnica avanzata) per le scuole superiori con un coinvolgimento sempre maggiore delle aziende, modello però ancora poco praticato dagli istituti del territorio È stata poi la volta di Annalisa Bellante, vicepresidente e responsabile HR di Cama Group: “Le aziende sono cambiate. Oggi l’attenzione alla persona è al centro. Accoglienza, welfare, innovazione sono i concetti chiave per coinvolgere i nuovi talenti. I dati sulle perdite economiche dovute alla carenza di risorse umane sono allarmanti. Occorre cambiare approccio e aumentare la propria attrattività”.

Ha chiuso il tech talk Antonio Bartesaghi, Ceo di Omet: “I numeri ci dicono che le cose cominciano a cambiare. Le nuove generazioni, così iperdinamiche, sanno che la formazione non può finire con la scuola, ma che deve accompagnare tutta la loro vita professionale. Credo nei giovani, che devono essere messi nelle condizioni di portare in azienda la freschezza delle loro idee e le novità del loro approccio ai processi lavorativi. Tech4Students sta dando risultati importanti e mi auguro che la prossima edizione possa coinvolgere altre aziende del territorio. Più saremo, più avremo capacità di attrazione”.

FORMAZIONE

PERCORSI IFTS

Competenze tecniche mirate per accedere ai comparti strategici

La partnership tra Gi Group e IFOA mira a ridurre il divario di competenze nel mercato del lavoro offrendo a studenti, neodiplomati e giovani professionisti un apprendimento trasversale in linea con le esigenze delle aziende.

Circa la metà (49,9%) delle figure richieste dal sistema produttivo dell’Emilia-Romagna è difficile da reperire, come evidenzia l’ultimo Bollettino del Sistema informativo Excelsior. In questo contesto, Gi Group, la prima agenzia italiana per il lavoro, e IFOA, centro di formazione e servizi delle Camere di Commercio, stringono una partnership con l’obiettivo di orientare e formare i nuovi professionisti del mercato attraverso programmi altamente qualificanti e gratuiti, al fine di colmare lo skill mismatch e rispondere alla crescente domanda da parte delle aziende.

Questa collaborazione mira a creare sinergie per sviluppare attività di orientamento e formazione in molteplici ambiti specialistici, costruire percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) e promuovere servizi d’inserimento al lavoro. L’offerta formativa congiunta di Gi Group e IFOA, attiva in Emilia-Romagna e Lombardia, si rivolge a studenti, neodiplomati e giovani professionisti in cerca di opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro in comparti chiave per l’economia del Paese.

Nelle due regioni IFOA ha avviato finora 17 Academy per diverse realtà del territorio, che hanno formato quasi 200 persone in una vasta gamma di settori tra cui IT e tecnologia, amministrazione e contabilità,

logistica, agroalimentare, meccanica e manutenzione. Tre di questi sono i nuovi percorsi frutto della neonata collaborazione, che daranno alle persone selezionate l’occasione unica di “formarsi lavorando”. Questi giovani apprenderanno le competenze tecniche e trasversali più richieste dal mercato del lavoro, rispondendo così alla domanda di specifiche figure professionali.

UN MODELLO FORMATIVO AL PASSO CON I TEMPI

“Nonostante l’Emilia-Romagna sia tra le regioni più virtuose in Italia per quanto riguarda la dispersione scolastica e la percentuale di Neet, soffre comunque di un elevato skill mismatch e skill shortage che ha conseguenze dirette sul benessere dei lavoratori e quindi sulla crescita dell’aziende", afferma Matteo Monticelli, Regional Business Director di Gi Group.

"La costruzione di percorsi di formazione professionale, ideati partendo dai bisogni delle imprese e dalle aspettative di candidati e candidate e costruiti in sinergia con player formativi di alto profilo, è ciò che serve per rimanere al passo con il rapido mutamento degli scenari lavorativi e intervenire in modo sostanziale sull’occupabilità delle persone. Siamo quindi felici di poter collaborare con una realtà come IFOA e poter unire le rispettive competenze

così da garantire alle aziende la costruzione di professionalità adeguate ed a giovani e lavoratori percorsi coerenti con le loro attitudini ed esigenze”.

“Non parliamo di un normale corso di formazione. Con le nostre Academy troviamo un posto di lavoro a giovani under 25, con il plus che mentre lavorano apprendono un mestiere e al massimo in 12 mesi ottengono un titolo di studio con qualifica riconosciuta a livello europeo”, spiega Giacomo Guerzoni, responsabile IFOA Sviluppo Area Lombardia. “Il sodalizio tra Ifoa e Gi Group si conferma una formula vincente. Ifoa possiede una consolidata capacità di sviluppare progetti formativi mirati, in grado

di rispondere alle esigenze in evoluzione delle aziende. Al contempo, questi percorsi risultano attrattivi e accessibili per i giovani, creando un perfetto equilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Dall’altro lato c’è Gi Group, agenzia per il lavoro strutturata che ha la capacità di intercettare sia le esigenze delle persone che delle aziende, a loro volta predisposte a questo tipo di percorsi duali e con esse attivare i contratti necessari.

Le imprese si rivolgono a noi proprio perché faticano a reperire sul mercato figure professionali specializzate, e sono disposte a intraprendere un percorso che richiede il tempo per sviluppare le competenze necessarie”.

IFOA ha avviato finora 17 Academy per diverse realtà del territorio, che hanno formato quasi 200 persone in una vasta gamma di settori tra cui IT e tecnologia, amministrazione e contabilità, logistica, agroalimentare, meccanica e manutenzione

FORMAZIONE

CONSULENZA

Warrant Hub accreditato ente di formazione da Regione Lombardia

Warrant Hub (Tinexta Group), tra i principali operatori europei nella consulenza strategica e finanziaria per l’innovazione, la trasformazione digitale e lo sviluppo sostenibile delle imprese, ha ottenuto l’accreditamento ufficiale come ente di formazione dalla Regione Lombardia. L’azienda è stata iscritta all’Albo regionale dei soggetti accreditati per l’erogazione di servizi di formazione, un riconoscimento concesso a chi soddisfa i requisiti richiesti dalla Regione per svolgere attività di formazione continua per le imprese.

L’accreditamento consente a Warrant Hub di supportare le aziende lombarde nell’accesso ai fondi pubblici messi a disposizione dalla Regione Lombardia per la formazione continua. Inoltre, l’iscrizione all’Albo è un passo fondamentale per accedere ad ulteriori forme di accreditamento, come quello relativo ai fondi interprofessionali. A conferma

di ciò, Warrant Hub è stata inserita anche nell’elenco dei soggetti proponenti qualificati di Fondimpresa, uno dei principali fondi interprofessionali per la formazione continua in Italia.

“L’accreditamento che abbiamo ottenuto da Regione Lombardia e da Fondimpresa rappresenta un traguardo importante per noi, oltre che un riconoscimento per le attività di formazione d’impresa che abbiamo portato avanti con successo nel corso degli anni”, ha dichiarato Fiorenzo Bellelli, Ceo di Warrant Hub (Tinexta Group). “Prevediamo di estendere le certificazioni anche ad altre regioni italiane, rafforzando la nostra capacità di sostenere le imprese di tutto il Paese nell’accesso ai fondi dedicati alla formazione continua”.

Warrant Hub, che dal 2017 guida la divisione Business Innovation di Tinexta Group, è il principale operatore italiano e tra i più importanti in Europa nella consulenza strategica e finanziaria per l’innovazione, la trasformazione digitale e lo sviluppo sostenibile delle imprese. Con un portfolio di oltre 10.000 imprese clienti e una struttura consolidata composta da circa 1.000 professionisti, Warrant Hub mette a disposizione delle imprese le sue competenze trasversali, tecniche e tecnologiche in ambito di finanza agevolata, innovazione digitale, sostenibilità e formazione e accesso a nuovi mercati, in particolare internazionali.

Fiorenzo Bellelli, fondatore e Ceo di Warrant Hub

TRASFERIMENTO DELLE COMPETENZE

L'esperienza di un ex dipendente al servizio dei giovani saldatori

Giovanni Viale, dopo un percorso pluridecennale nell'azienda TEC-SIM, va in pensione per poi rientrare con un nuovo ruolo: quello di formatore dei neo-assunti.

L’azienda metalmeccanica TEC-SIM richiama in servizio un dipendente andato in pensione per formare giovani saldatori. Succede a Silea e il protagonista della storia è Giovanni Viale, classe 1955 e pensionato dal 2012. Assunto da TEC-SIM nel 2001, Viale trascorre gran parte della sua vita lavorativa nell’azienda di Silea, maturando un’esperienza pluridecennale nella saldatura dell’acciaio inossidabile e la costruzione di recipienti a pressione. Nel 2012 arriva l’età per il pensionamento ma Viale, dopo un breve periodo di pausa, rientra in attività, apprezzato per la sua bravura nell’eseguire tutti i tipi di saldatura, sia a TIG che a MIG/MAG e ad elettrodo. Nel luglio del

2023, Viale riguadagna lo status di pensionato a tempo pieno fino alla primavera del 2024, quando TEC-SIM gli propone un nuovo ruolo come formatore per trasferire le sue competenze ai neoassunti.

"È sempre più complicato trovare saldatori specializzati. A questo si aggiunge la particolarità delle nostre lavorazioni e l’alta qualità richiesta dal settore farmaceutico che noi forniamo", spiega l’amministratore delegato di TEC-SIM Gabriele Da Re. "Abbiamo quindi deciso di istituire un progetto di formazione interna sul campo. E quale miglior docente potevamo scegliere se non un saldatore esperto e capace che ha lavorato da noi per vent’anni?".

UN PROGETTO NATO

DALLA PASSIONE

Grazie al progetto di formazione, quattro saldatori neo-assunti hanno acquisito nuove competenze ed altri hanno perfezionato le loro tecniche. Il percorso ha poi consentito a questi saldatori di qualificarsi in accordo con la normativa europea UNI EN ISO 9606-1 in materia di saldatura dell’acciaio inossidabile. "Ho accettato con entusiasmo di partecipare a questo progetto formativo", dichiara Giovanni Viale. "È per me motivo di orgoglio poter trasferire quanto ho imparato in tanti anni

di attività e contribuire così a garantire l’eccellenza qualitativa della produzione di TEC-SIM". "Siamo fortunati a trovare ancora la disponibilità di risorse rare come Giovanni Viale che hanno dedicato la loro vita professionale alla nostra azienda", conclude Da Re, invitando le scuole professionali a coinvolgere quanti hanno ancora tanto da offrire in termini di trasferimento di competenze e abilità. "Il loro coinvolgimento potrebbe contribuire anche ad un maggior allineamento tra il sistema educativo e le esigenze del mercato del lavoro".

Grazie al progetto di formazione, quattro saldatori neo-assunti hanno acquisito nuove competenze ed altri hanno perfezionato le loro tecniche

Materiali Lavorati:

• Acciaio Inox 304/316/303/307

• Inconel628, Alloy, Monel

• Acciai comuni da costruzione;

• Acciai speciali;

• Acciai automatici e leghe leggere;

• Materiali plastici.

Lavorazioni eseguite:

• Tornitura da barra fino a Ф65

• Tornitura di ripresa fino a Ф 180

• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300

• Produzione ingranaggi e dentatura

• Piccoli assemblaggi di precisione

F.lli Locatelli s.r.l. meccanica di precisione dal 1967

Settori di sbocco:

• Aeronautico e navale

• Costruttori di macchine/impianti

• Elettromeccanico

• Illuminotecnica

• Raccorderia speciale o ad alta pressione

• Settore Petrolchimico

• Valvole e piccoli gruppi premontati

• Ruote dentate e ingranaggi

• Medicale

• Settore alimentare

MECCANICA DI PRECISIONE

Sistema modulare per lavorazioni di fresatura e alesatura

Il sistema CK di Big Kaiser è un prezioso alleato per le officine meccaniche che mirano a ottimizzare la produzione e ridurre i costi grazie anche alla retrocompatibilità, capace di garantire utensili utilizzabili per decenni.

Il sistema CK consente alle officine meccaniche di adattare i gruppi di utensili a esigenze specifiche, come la lavorazione di barenature profonde

Big Kaiser, esperto nella realizzazione di utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche di elevata qualità e precisione e parte del gruppo Big Daishowa, ha messo in evidenza i vantaggi per le officine meccaniche in termini di risparmio e di efficienza del suo sistema modulare di utensili CK. Con l'aumento della domanda di utensili in settori quali l'automotive, l'edilizia, l'aerospace & defense, si prevede che il mercato globale raggiungerà un valore superiore a 120 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita del 6,2% (Virtue Market Research). In un contesto dove continuano ad aumentare i costi dell'energia, della manodopera e dei materiali, le aziende metalmeccaniche si trovano ad affrontare una crescente pressione

per conciliare la qualità con la sostenibilità finanziaria.

Introdotto nel 1971 da Heinz Kaiser, il sistema CK ha trasformato le lavorazioni di precisione integrando un sistema modulare di portautensili e utensili avanzati. Questa innovazione brevettata permette di utilizzare utensili sempre all'avanguardia senza compromettere la qualità delle lavorazioni e senza aumentare la spesa per le attrezzature. Il sistema CK rappresenta la scelta ideale per le lavorazioni di fresatura e per l'alesatura di precisione, offrendo al tempo stesso una versatilità e un'efficienza dei costi senza

pari.

“Da oltre 50 anni, il sistema CK rappresenta una soluzione affidabile, funzionale ed economicamente vantaggiosa per le officine meccaniche”, afferma Giampaolo Roccatello, Chief Sales & Marketing Officer Europe di BIG Kaiser. “La sua retrocompatibilità garantisce che gli utensili rimangano utilizzabili per decenni, dando così la possibilità alle officine di mantenere sempre aggiornate le attrezzature, sfruttando gli investimenti esistenti”.

Il sistema CK riduce i costi degli utensili eliminando la necessità di utilizzare utensili monoblocco per ogni lavorazione. È possibile invece combinare i componenti modulari per ottenere risultati di precisione.

La ripetibilità a livello micrometrico ottimizza le condizioni di taglio, prolunga la durata degli utensili e riduce le spese complessive. Il sistema supporta un'ampia gamma di applicazioni,

dall'alesatura alle lavorazioni con soluzioni con sistema di smorzamento delle vibrazioni integrato e utensili digitali, e si integra con tutte le principali interfacce per macchine utensili, compresi i mandrini Big-Plus. Progettato con l’obiettivo della massima versatilità, il sistema CK consente alle officine meccaniche di adattare i gruppi di utensili a esigenze specifiche, come la lavorazione di barenature profonde. Le continue innovazioni, tra cui i componenti leggeri in alluminio e la compensazione del bilanciamento, migliorano le prestazioni e rispondono all'evoluzione delle richieste dei clienti. Tutti i componenti del sistema CK sono facilmente reperibili, per garantire efficienza produttiva e tempi di inattività minimi. Big Kaiser si impegna a migliorare le lavorazioni di precisione offrendo soluzioni innovative per gli utensili, e stabilendo nuovi standard di qualità e affidabilità.

SETTORE METALMECCANICO

Hoffmann Group aiuta le aziende a identificare sinergie efficaci per ottimizzare produttività ed efficienza. Attraverso interventi mirati, progressivi e interconnessi, garantisce risultati immediati in più ambiti

aziendali: dalla produzione alla gestione dei dati, dall'organizzazione delle postazioni di lavoro alla sicurezza, fino agli approvvigionamenti.

Nel settore metalmeccanico, massimizzare la produttività non è più una scelta, ma una necessità per competere in un mercato sempre più incerto, complesso e competitivo.

Partendo da questa consapevolezza, Hoffmann Group ha sviluppato soluzioni mirate e integrate, trasformando le inefficienze riscontrabili nei processi aziendali in sinergie capaci di aumentare la produttività. Risultato? Processi ottimizzati che generano valore immediato.

LE SFIDE DI UN MERCATO COMPLESSO

Hoffmann Group, con oltre ottomila clienti in Italia e una rete di più di ottanta consulenti tecnico-commerciali, conosce bene le difficoltà che grandi industrie e medie e piccole officine meccaniche affrontano ogni giorno. Dalla concorrenza globale alla richiesta di mante -

Massimizzare la produttività con soluzioni integrate, scalabili e modulari

nere elevata la qualità riducendo i costi, fino alla riduzione e variabilità dei lotti di produzione, le strozzature nelle catene di fornitura e la difficoltà di reperire manodopera. A tutto ciò si aggiungono la crescente attenzione verso la sostenibilità delle imprese, l’elettrificazione dell’automotive, l’uso di nuovi materiali, la connettività, la digitalizzazione: in sintesi cambiamenti che rappresentano un’opportunità, ma a patto che le aziende siano pronte a coglierli, ridefinendo velocemente strategie organizzative e assetti operativi ormai consolidati.

COME IMPATTARE SULLA PRODUTTIVITÀ

Sebbene sia evidente come la competitività nel settore industriale dipenda anche dall'efficienza produttiva, molte aziende continuano a trascurare o accettare in modo passivo le inefficienze nei loro processi. Hoffmann Group propone un approccio completamente diverso: supporta i propri clienti nell'identificare sinergie capaci di migliorare la produttività e l'efficienza. Grazie a soluzioni modulari, scalabili e integrate, è possibile affrontare le criticità tramite interventi mirati, progressivi e interconnessi,

Con i sistemi di asservimento automatizzato GARANT Automation è possibile aumentare lo sfruttamento delle macchine fino al 90%

garantendo risultati concreti e immediati in più ambiti aziendali: dai processi di produzione alla gestione dei dati e dei documenti, dall'organizzazione delle postazioni di lavoro e la sicurezza fino agli approvvigionamenti.

AUTOMAZIONE E DIGITALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE

Tempi prolungati nella ricerca degli utensili in officina e nell'attrezzaggio limitano l'efficienza delle macchine utensili, così come i fermi macchina imprevisti generano sprechi di tempo e di risorse. Queste inefficienze riducono costantemente la produttività, ma possono essere facilmente risolte implementando soluzioni già disponibili. In fase di programmazione della produzione, Hoffmann Group fornisce, ad esempio, un servizio di consulenza che consente di individuare gli utensili più appropriati e progettare attrezzature speciali per sviluppare cicli di lavoro più affidabili e veloci. In produzione, è poi possibile aumentare la capacità di sfruttamento delle macchine fino al 90% con i sistemi di asservi -

mento automatizzato GARANT e, grazie alle tante soluzioni di distribuzione automatizzata di utensili, anche in consignment stock e con servizio di refill, è possibile facilmente ottimizzare la gestione delle scorte, riducendo gli sprechi e il capitale immobilizzato anche del 30%.

Ancora, tramite i software Connected Manufacturing e Connected Metrology, è possibile controllare in modo efficiente i processi e le risorse, siano esse utensili, attrezzature o strumenti di misura, ottenendo la massima conoscenza, trasparenza e precisione dei processi.

Gli Hoffmann Group Connected Tools (HCT) trasferiscono i dati di misura rapidamente e senza errori via Bluetooth

I software Connected Manufacturing e Connected Metrology consentono di gestire in modo efficiente processi, utensili, attrezzature e strumenti di misura

GESTIONE DEI DATI E DELLA DOCUMENTAZIONE

Anche la gestione manuale dei dati e della documentazione, lenta e soggetta a errori, la difficoltà di mantenere aggiornati database di utensili e commesse e la presenza di documenti carenti, imprecisi o incompleti possono rallentare la produzione e pregiudicare l’affidabilità di processo. In questi casi, Hoffmann Group dispone di numerose soluzioni, come i Connected Tools (HCT), che trasferiscono i dati di misura in modo rapido e senza errori via Bluetooth, e ToolScout, un motore di ricerca che consente di individuare in pochi istanti gli utensili più adatti e i dati applicativi relativi a oltre cinquanta processi di lavorazione. Lo stesso software Connected Metrology, ad esempio, consente di gestire puntualmente i certificati di taratura e di avere a disposizione tutta la documentazione necessaria in caso di audit.

AMBIENTE DI LAVORO ORGANIZZATO E SICURO

Tra i fattori forse più sottovalutati che possono ridurre la produttività rientrano anche un luogo di lavoro disordina -

to e la scelta di DPI inappropriati o scomodi che possono ridurne l’accettazione da parte delle persone o risultare inadeguati nella prevenzione di infortuni o malattie. È possibile trasformare queste inefficienze in sinergie, ad esempio, preferendo arredi industriali progettati secondo i principi delle 5S, quindi creando postazioni organizzate e confortevoli, in grado di rendere i processi più fluidi e aumentare la motivazione degli operatori, e investendo in DPI su misura e abbigliamento da lavoro personalizzati. In entrambi i casi, Hoffmann Group offre alle aziende la consulenza di tecnici specializzati, capaci di sviluppare progetti ad hoc per produrre miglioramenti concreti e immediati nell’ambiente di lavoro.

DIGITALIZZAZIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI

Anche l’ottimizzazione dei processi di approvvigionamento può efficacemente contribuire alla crescita della produttività complessiva di un’azienda. I processi di acquisto manuali richiedono più tempo, sono soggetti a errori umani e rendono più difficile monitorare e ottimizzare le scorte, risultando meno affidabili, meno trasparenti e più costosi. In questo campo,

Postazioni di lavoro organizzate e confortevoli rendono i processi più fluidi e aumentano la produttività degli operatori

Hoffmann Group, ad esempio, è in grado di interfacciarsi digitalmente tramite le principali soluzioni di e-Procurement, come l’EDI, l’OCI/ Punchout e i cataloghi elettronici, grazie a un team e-Business dedicato. Anche l’eShop di Hoffmann Group presenta funzioni avanzate che consentono di ottimizzare i processi di acquisto, così come le soluzioni di distribuzione di utensili, attrezzature e DPI consentono di riordinare in automatico i prodotti sottoscorta, evitando rallentamenti o blocchi della produzione.

UTENSILI DA TAGLIO AD ALTE PRESTAZIONI

Ruolo centrale nella strategia di

Hoffmann Group è rivestito senza dubbio dagli utensili da taglio, che nell’ottica di massimizzare la produttività oggi richiedono un netto cambio di mentalità: non tanto la durata, quanto la prestazione dovrebbe essere criterio prevalente nella loro scelta. L’ingegnere Davide Osti, PM Cutting Tools & Clampings di Hoffmann Italia, spiega infatti che gli utensili da taglio incidono pochissimo sui costi di produzione, ma che, scegliendo la strategia di lavoro adatta e utensili performanti in base ai corretti parametri, è possibile ridurre i costi di produzione unitari anche del 15% e aumentare notevolmente la produttività. “A fine giornata, è meglio aver prodotto cinque pezzi in più che aver risparmiato 3 euro sull’utensile”.

Mentre nei tempi inattivi è possibile ottenere un aumento della produttività tramite l’automazione e attrezzaggi veloci, durante la fase di lavoro, sono le strategie di lavoro – HPC, MTC, HSC, TPC, ecc. – e utensili da taglio più performanti a fare la differenza. In questo, Hoffmann Group eccelle grazie agli utensili GARANT Master, un‘ampia gamma caratterizzata dalle alte prestazioni che consente di realizzare ogni lavorazione, di ogni materiale, con ogni strategia di lavoro.

Le soluzioni di distribuzione di utensili e DPI consentono di riordinare in automatico i prodotti sottoscorta

SICUREZZA

AUTOMAZIONE

Un progetto di ricerca collaborativo per la sicurezza intelligente dei macchinari

Il futuro delle fabbriche intelligenti è con AutoS², l'iniziativa per valutazioni avanzate dei rischi che integra algoritmi innovativi e gemelli digitali per un controllo più efficiente e affidabile.

Il consorzio it’s OWL, con la partecipazione di Phoenix Contact, del Fraunhofer Institut e di altre imprese, ha portato a termine con esito positivo il progetto di ricerca collaborativo focalizzato sull’automazione dei processi di valutazione dei pericoli e dei rischi. In un futuro in cui le tecnologie di sicurezza automatizzate costituiscono un elemento centrale, la loro complessità e l'aumento del collegamento in rete richiedono sempre più competenze specialistiche. Anche i requisiti per la protezione delle persone (Safety) e la salvaguardia dei sistemi informatici (Security) stanno diventando sempre più specifici. Finora, garantire la sicurezza in conformità al nuovo regolamento macchine è stato un processo manuale e standardizzato. Il progetto "AutoS²" appena concluso ha esaminato la valutazione dei pericoli e dei rischi focalizzandosi sul futuro problema delle risorse. Nell'esempio di studio, i ricercatori si sono concentrati su un impianto di produzione autodescrittivo che doveva effettuare una valutazione indipendente della sicurezza con l'aiuto di un algoritmo di verifica. A tal fine, tutti i processi esistenti costituiti da norme predefinite sono stati prima incorporati in un concetto di Safety e Security. Nell'esempio di

A questo scopo, i modelli informativi dei componenti di automazione sono stati trasferiti in una shell amministrativa come gemello digitale. Algoritmi appositamente scritti sono stati in grado di raccogliere e recuperare queste informazioni e di effettuare un controllo di sicurezza.

IL CASO STUDIO DELLA

SMARTFACTORYOWL

L’effettiva implementazione

è stata dimostrata attraverso un caso di studio applicato alla SmartFactoryOWL di Lemgo. Tale metodologia ha permesso di effettuare test più efficaci sugli elementi di Safety e Security nei processi produttivi, semplificando notevolmente la complessità delle valutazioni. La ricerca ha dimostrato che l’automazione delle valutazioni di pericolo e rischio, nel contesto della

normativa sulle macchine, è fattibile e si prevede di espandere questa applicazione con ulteriori verifiche sperimentali del modello proposto. In attesa che questo progetto si concretizzi, è possibile richiedere una consulenza o avere maggiori informazioni in ambito Sicurezza di macchine e impianti e Safety & Security, ai referenti italiani della divisione Digital Safety.

MANUTENZIONE PREVENTIVA

I giunti rotanti di JohnsonFluiten garantiscono durata e performance elevate, frutto di un costante impegno in ricerca e sviluppo e di un supporto dedicato ai clienti nell’uso dei ricambi.

Per quanto un componente sia robusto e affidabile, è fisiologico che con l’utilizzo alcune sue parti si usurino. Si può però pretendere che il giunto duri a lungo e che le parti soggette a usura si possano sostituire facilmente, rapidamente e senza contraccolpi per l’attività produttiva.

“Johnson-Fluiten”, azienda esperta nella progettazione e produzione di giunti rotanti per l’industria offre una combinazione di kit di ricambio e servizi di supporto tali da garantire ai clienti che il tempo e le energie dedicate alla manutenzione vengano praticamente azzerati.

Ne parla in un'intervista Marco Golla, direttore commerciale dell’azienda, di descriverci le caratteristiche dei kit e dei servizi.

Quali sono i principali ricambi che offrite per i giunti rotanti?

"In realtà la nostra proposta è più articolata rispetto a una pur ampia gamma di ricambi: infatti forniamo ai clienti la scelta fra due processi di manutenzione, in chiave autonoma o full-service.

Nel primo caso i clienti possono ordinarci un kit e procedere da soli con la manutenzione del giunto. I kit sono apprezzati dagli utilizzatori finali che possono così operare in libertà senza che occorra far intervenire il reparto di manutenzione del costruttore della macchina, un

Kit di ricambio con elevati standard di qualità

intervento che risulterebbe probabilmente più lungo e costoso rispetto alla semplice manutenzione del giunto. Questa opzione è molto apprezzata dai clienti che utilizzano i nostri giunti rotanti dotati del sistema di montaggio Quick Replacement Design (QRD), una tecnologia che permette di inter-

Ricambi kit di tenuta per acqua e aria in grafite e silicio

Ricambi cuscinetti a sfera ingrassati a vita

venire sul giunto in pochi minuti e rimontarlo altrettanto rapidamente, senza smontarlo dalla macchina. Qualora il cliente preferisca l’opzione full-service invece, può rispedirci il giunto e riceverlo nel giro di poco tempo completamente revisionato e rimesso a nuovo.

In questo caso il cliente evita del tutto l’intervento di manutenzione delegandolo ad esperti di giunti come i nostri tecnici specializzati: è l’opzione preferita dai costruttori di macchine, che in questo modo si assicurano un intervento a regola d’arte e possono confidare nel fatto che il cliente finale non avrà alcun bisogno di richiamarli per la manutenzione di quel giunto".

Perché è fondamentale utilizzare ricambi originali JohnsonFluiten?

"Nessun’altra azienda fornisce i kit di ricambio per i nostri giunti

rotanti o per i giunti del brand Kadant per le applicazioni a vapore. I nostri kit sono realizzati con parti che non solo sono esattamente come le originali, ma che devono garantire la continuità delle prestazioni eccellenti del giunto rotante, e questo è possibile solo grazie alla nostra intensa attività di ricerca e sviluppo. Questa costante innovazione, che rende i nostri giunti rotanti sempre all'avanguardia, si riflette anche nei ricambi, realizzati con i migliori materiali e con la massima attenzione agli standard di qualità".

Può descrivere i componenti inclusi nei kit di ricambio per la tenuta meccanica? Quali materiali vengono utilizzati e in che modo questi materiali garantiscono prestazioni ottimali?

"Offriamo ricambi diversi per le varie tipologie di giunti rotanti: i componenti inclusi nei kit cambiano a seconda del giunto; per i giunti rotanti R e RH, componenti versatili adatti a quasi tutti i settori e generalmente utilizzati per gestire acqua e olio nel riscaldamento dei cilindri, forniamo kit di tenute meccaniche e kit di cuscinetti.

Nei giunti R e RH, composti da una parte statica e una rotante, le tenute sono le parti soggette a

maggior usura: per questo il nostro kit comprende un anello rotante e la relativa guarnizione, un anello statico, sempre con guarnizione, e le molle.

Anche se sono le tenute meccaniche a usurarsi più rapidamente, dopo qualche anno di utilizzo continuativo può essere necessario sostituire anche i cuscinetti. Ancorché i cuscinetti adatti a questi giunti siano disponibili in commercio, la comodità del nostro kit sta nel fatto che i cuscinetti sono, dai nostri tecnici, ingrassati a vita con un lubrificante resistente alle alte temperature.

Per i nostri giunti rotanti Z forniamo un kit che comprende guide, tenuta, molla ed eventualmente rotore.

Per i giunti rotanti multipassaggio e per i giunti a vapore prodotti da Kadant, i nostri kit comprendono guarnizioni per le tenute fra i passaggi in PTFE (Teflon) “caricato”, che rispetto al PTFE puro garantisce una maggior resistenza e durata".

Quali sono i vantaggi di utilizzare i kit di ricambio originali Johnson-Fluiten rispetto alle alternative generiche?

"Noi produciamo in serie i ricambi per i nostri giunti a catalogo e quindi ne realizziamo quantità molto elevate, con le conseguenti

economie di scala che ben si possono immaginare. Il design delle nostre tenute è frutto di anni di esperienze fatte in tutti i mercati industriali, difficilmente ripetibile. Non è un caso se siamo sul mercato in una posizione di leadership nel segmento da più di vent’anni: siamo bravi in quello che facciamo e questo vale anche per i ricambi".

Offrite programmi di manutenzione preventiva o servizi aggiuntivi per supportare l’uso dei ricambi?

"Con alcuni dei nostri clienti di maggiori dimensioni, abbiamo accordi di manutenzione preventiva: in questo caso il cliente riceve a intervalli regolari prospetti dettagliati dei materiali che occorrono per una manutenzione a prova di guasto.

In alcuni casi poi i nostri giunti consentono una sorta di manutenzione quasi-predittiva: diversi modelli infatti hanno indicatori visivi di usura che, analizzati da un occhio esperto, permettono di capire se c’è il rischio che a breve si verifichi un guasto. Questo ci permette di intervenire, anziché a scadenze prefissate e indipendentemente dagli effettivi rischi di malfunzionamento, solo quando è veramente opportuno, azzerando gli interventi superflui".

Ricambi kit rotore e tenuta
Ricambi kit tenuta per olio diatermico bronzo e silicio

GESTIONE DEI CAVI

Sistema di interfaccia modulare

Il nuovo sistema di interfaccia modulare (MIS) di icotek è una soluzione innovativa per il collegamento di connettori industriali e di gestione dei cavi. Il sistema combina l’ingresso cavi divisibile con la possibilità di integrare i connettori 3A o 4A direttamente nel telaio. Sono adatti a questo scopo gli inserti 3A e 4A di icotek e di molti altri produttori. Il passacavo consente l'ingresso, la sigillatura e lo scarico della trazione di cavi con e

SERRAGGIO

senza connettori, con diametri da 1 a 15 mm, in conformità alla norma DIN EN 62444. I connettori industriali 3A o 4A vengono inseriti direttamente nel telaio.

Il sistema completo è costituito da un telaio con alloggiamento aggiuntivo per l'inserto della presa, un coperchio, due viti e un elemento di bloccaggio. Il set comprende anche la controparte, una custodia per l'inserto 3A/4A e un pressacavo (M20 per 6-12 mm o M25 per 13-18 mm).

Il telaio è conforme alla normativa CE e compatibile con numerosi produttori, tra cui Harting, Ilme, Phoenix Contact, TE Connectivity, Weidmüller, Lapp, Amphenol, Molex e RS Pro.

Ecco I vantaggi principali:

• Risparmio di spazio: la

combinazione di connettori industriali e ingresso cavi evita tagli aggiuntivi, risparmiando spazio.

• Elevato grado di protezione: il grado di protezione IP65 è ottenuto grazie alla guarnizione iniettata sul retro. Il grado di protezione IP65 viene mantenuto anche quando si utilizzano doppi gommini. Il grado di protezione IP54 si ottiene con il coperchio di protezione disponibile come accessorio.

• Installazione semplice: i gommini passacavi vengono inseriti nel telaio. Una volta assemblato, il coperchio viene avvitato; il connettore viene innestato e bloccato in posizione con una clip.

• Flessibilità: compatibile con un'ampia gamma di produttori e adatto a diverse applicazioni industriali.

Morsetti per la connessione dei cavi blu neutri

Cembre, produttore di soluzioni di connessione, estende l’innovativa gamma di morsetti componibili T-Block, con l’introduzione di otto nuove unità specifiche per la connessione dei cavi blu neutri.

Con questa novità, l’azienda amplia il range di morsetti per cavi con sezione nominale da 2.5 a 70 mm2, confermando il proprio impegno a fornire soluzioni complete e performanti per le diverse esigenze di connessione all’interno dei quadri elettrici.

Come tutti i prodotti della

gamma, i nuovi T-Block sono disponibili nelle versioni TBS con serraggio a vite e TBP con serraggio push-in, per offrire agli installatori tutti i vantaggi di entrambe le modalità di fissaggio.

I modelli TBS, con serraggio a vite, assicurano un contatto sicuro e una facile installazione su guide DIN universali, supportando conduttori con sezioni da 0,14 a 95 mm². Le versioni TBP, con serraggio push-in, permettono invece una maggiore velocità di collegamento, senza compromet-

tere l’affidabilità del contatto, e sono ideali per l’installazione di cavi rigidi e flessibili.

I morsetti T-Block sono pensati per applicazioni fino a 1000V e trovano ampio impiego nella progettazione e produzione di circuiti passanti, messa a terra, manutenzione con sistema di apertura del contatto, e protezione con fusibile.

Cembre propone anche una serie di accessori complementari, tra cui ponticelli di collegamento da 2 a 10 morsetti, piastrine terminali e terminali di fissaggio. Inoltre, l'azienda

Alcuni dettagli tecnici:

• Diametri dei cavi: 1 - 15 mm.

• Pressacavi: M20 (6 - 12 mm), M25 (13 - 18 mm).

• Taglie dei connettori industriali: 3A, 4ª.

• Classi di protezione: IP65, IP54 opzionale.

• Standard: UL Tpe 12, DIN EN 62444.

I connettori non utilizzati possono essere coperti con un coperchio di protezione opzionale per garantire la protezione IP54.

Il MIS è una scelta ottimale per le applicazioni in cui la gestione dei cavi e il connettore devono essere integrate senza difficoltà e con un ingombro ridotto. La combinazione di funzionalità, protezione e flessibilità lo rende una soluzione unica sul mercato.

offre strumenti per la personalizzazione delle targhette, inclusi stampanti a trasferimento termico per schede e nastri, garantendo così una soluzione completa per ogni necessità.

IN MOSTRA A BOLOGNA

Prodotti e sistemi per aumentare l’efficienza e ridurre i costi delle automazioni industriali

Igus presenta a Mecspe 2025 alcune soluzioni innovative fra cui: cuscinetti esenti da PFAS, catene portacavi per varie applicazioni industriali, cavi ibridi chainflex precablati e attuatori lineari avanzati.

I cuscinetti a strisciamento realizzati con il materiale iglidur JPF sono esenti da lubrificazione e privi di PFAS

A Mecspe 2025, igus, specialista delle motion plastics, sarà protagonista nell’area dedicata all’automazione e alla robotica (padiglione 30 - stand D40), dove presenterà una gamma completa di prodotti e sistemi progettati per aumentare l’efficienza e ridurre i costi delle automazioni industriali.

“Da sempre igus non vuole essere solo un semplice fornitore di componenti, ma si propone come partner affidabile per chi cerca innovazione e ottimizzazione dei processi produttivi”, spiega Marcello Mandelli, country manager di igus Italia. “Grazie a un’offerta ampia e diversificata, che spazia da catene portacavi e cavi chainflex, da cuscinetti e guide lineari fino a sistemi di automazione industriale, supportiamo i clienti con soluzioni integrate in grado di migliorare processi e ridurre i costi, garan-

tendo un valore aggiunto significativo alle singole applicazioni”.

SINERGIA E INNOVAZIONE AL SERVIZIO DEI CLIENTI

Tra i punti di forza di igus c’è la capacità di rispondere non solo a esigenze specifiche, ma di integrare soluzioni complementari che ottimizzano l’intero processo produttivo. “Ad esempio, chi si rivolge a noi per una catena portacavi può scoprire che siamo in grado di offrirgli anche sistemi lineari o cuscinetti a strisciamento, creando sinergie che aumentano l’efficacia delle singole soluzioni”, aggiunge Mandelli.

MATERIALI ESENTI DA PFAS PER UNA PRODUZIONE EFFICIENTE E SOSTENIBILE

Igus presenta i nuovi cuscinetti a strisciamento esenti da lubrificazione e privi di PFAS. Realizzati

con il nuovo materiale iglidur JPF, garantiscono prestazioni paragonabili a quelle ottenute con il materiale ad alta resistenza iglidur J, con il vantaggio di essere esenti da PTFE. Nel contesto di normative sempre più severe sui PFAS, questa soluzione assicura un funzionamento a secco a basso attrito, riducendo l’impatto ambientale e migliorando le performance.

CATENE PORTACAVI PER UN’AMPIA GAMMA DI APPLICAZIONI INDUSTRIALI

In ambito di catene portacavi, due le proposte di punta che igus presenterà a Mecspe 2025. Da un lato, la nuova generazione di catene della serie E2.1 che assicurano prestazioni eccellenti per applicazioni con carichi medi. Con maggiore spazio utile, funzionamento silenzioso e una durata d’esercizio estesa, queste catene sono ideali in molti campi, tra i quali la movimentazione dei materiali, le macchine edili e le macchine per la plastica. Altro fiore all’occhiello della gamma igus, le catene portacavi della serie E4.Q, progettate per carichi pesanti, che combinano leggerezza, modularità e resistenza. Grazie a un design che diminuisce del 40% i tempi di montaggio, al peso ridotto e all’ampia varietà di componenti e accessori disponibili, queste soluzioni offrono un’eccezionale versatilità per applicazioni che vanno dall’ingegneria meccanica alla tecnologia per la movimen-

tazione dei robot, dagli impianti di depurazione fino alla movimentazione di materiali pesanti.

CAVI IBRIDI CHAINFLEX

PRECABLATI

I cavi ibridi combinano un cavo servomotore per la trasmissione di potenza con un cavo encoder integrato. Per soddisfare la crescente domanda di componenti plug&play, igus offre cavi ibridi chainflex disponibili in qualsiasi lunghezza richiesta e forniti come readycable: pronti per l'installazione senza necessità di ulteriori fasi di cablaggio. Questi cavi sono compatibili con i sistemi di azionamento dei principali OEM.

TECNOLOGIA LINEARE

Tra le novità proposte dalla business unit dedicata alla tecnologia lineare, igus presenta l’attuatore a cinghia dentata drylin ZLX ad alte prestazioni. Compatto, robusto ed esente da lubrificazione, è contraddistinto da un profilo in alluminio anodizzato con una geometria completamente nuova che ne semplifica l’installazione.

In mostra allo stand igus anche i nuovi moduli lineari SLR che combinano una maggiore capacità di carico con un design robusto e compatto. Dotati di tecnologia dryspin per un funzionamento silenzioso, offrono configurazioni flessibili, come sistemi multi-slitta e setup XY/ XZ, garantendo prestazioni ottimali anche in spazi ridotti.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Negli anni, il concetto di eccellenza industriale si è evoluto, abbracciando una visione più ampia. Oggi, le prestazioni operative devono necessariamente integrarsi con quelle ambientali creando un equilibrio tra competitività e attenzione all'ambiente.

Negli ultimi anni si parla molto di Intelligenza Artificiale (IA), IoT e sostenibilità. Tuttavia, molto spesso ci dimentichiamo di considerare ciò che per l’industria è fondamentale: l’eccellenza. Una parola che racchiude un concetto fondamentale, in un certo senso quasi magico.

Sono molte le sfumature che il termine eccellenza racchiude in sé. Tuttavia, in ambito industriale possiamo definirla come la capacità di un’azienda di raggiungere livelli ottimali di performance in ambito produttivo e gestionale. Con ciò non dobbiamo

Così IA e sostenibilità hanno cambiato il concetto di eccellenza

pensare solo a produttività e profittabilità, ma anche a innovazione e flessibilità nell’affrontare le sfide del mercato e alla capacità di impattare su di esso in maniera sostenibile.

Di fatto, oggi l’eccellenza industriale non può più essere definita e misu-

L'IA è una tecnologia in grado di ottimizzare i processi, gestire e pianificare al meglio la produzione e supportare le attività aziendali nel senso più ampio del termine, ad esempio anticipando le esigenze di manutenzione

rata esclusivamente in termini di prestazioni economiche o operative. I recenti accadimenti legati al cambiamento climatico hanno rivoluzionato il nostro modo di considerare anche il termine “impatto”, che non riguarda più solamente l’ambito economico, ovvero i costi e i profitti, ma molto altro. Oggi è infatti necessario considerare aspetti legati alle emissioni, all’impronta di carbonio, alle conseguenze sociali, ovvero all’impatto che in generale un’attività industriale può generare sulla società e sull’ambiente. Un esempio emblematico di questo cambiamento di paradigma è l’economia circolare. Pur rappresentando per le imprese una sfida complessa, attraverso una strategia ben definita e gli strumenti giusti essa non solo porta a ridurre il costo delle materie prime, ma soprattutto a garantire una produzione più responsabile.

PUNTARE SUL DIGITALE IN MODO CONSAPEVOLE

L’Intelligenza Artificiale può senz’altro rivelarsi un ottimo alleato dell’eccellenza. Si tratta infatti di una tecnologia che è in grado di ottimizzare i processi, gestire e pianificare al meglio la produzione, supportare le attività aziendali nel senso più ampio del termine, ad esempio anticipando le esigenze di manutenzione. È dunque questo il momento di agire. Le aziende hanno un’opportunità unica di adottare strumenti e apparecchiature capaci di migliorare le performance operative, ridurre gli scarti e sfruttare al meglio le risorse di cui dispongono.

Una delle priorità principali è quella di affrontare il problema delle emissioni e del consumo energetico. Ma esiste anche una questione di gestione dei rifiuti e delle risorse. Qui entra in gioco l’eco-design, che offre soluzioni concrete: fin dalla fase di progettazione del prodotto è possibile scegliere, tra diverse opzioni, i materiali più ecologici, pianificando già il fine vita del prodotto, il processo di dismissione, recupero e riciclo dei suoi componenti. Alcuni produttori già ricorrono a un design modulare per sostituire o aggiornare singoli componenti senza che, in caso di guasto, sia necessario sostituire l’intero prodotto, facilitando così la manutenzione ed estendendo la vita utile del prodotto stesso. Infine, oggi gli strumenti di simulazione digitale possono essere convenientemente utilizzati per valutare l’impatto ambientale di un prodotto in ogni fase del suo ciclo di vita.

L’IMPATTO SULLA CATENA DEL VALORE

In questa nuova definizione di eccellenza, l’intera catena del valore (o catena di produzione) dovrebbe essere pianificata in modo tale che la performance operativa vada di pari passo con quella ambientale. Quando le aziende progettano nuovi articoli, nuove apparecchiature, sono

La continuità digitale è un fattore cruciale nel ciclo di vita di un prodotto: connettendo tra loro tutti i processi, i produttori possono ottenere la piena tracciabilità delle informazioni, migliorare il processo decisionale e minimizzare gli errori

ben consapevoli che le loro scelte – dalla selezione dei materiali ai processi produttivi – genereranno un impatto ambientale. Considerare tutti gli aspetti che riguardano l’intero ciclo di vita di un prodotto implica estendere la sua durata e garantire una maggiore sostenibilità. Anche la continuità digitale è un fattore cruciale nel ciclo di vita di un prodotto. Connettendo tra loro tutti i processi, i produttori possono ottenere la piena tracciabilità delle informazioni, migliorare il processo decisionale e minimizzare gli errori che, in genere, insorgono quando i dati sono organizzati in silos. Quanto minori sono le interruzioni nelle comunicazioni intra dipartimentali, tanto maggiore è la riduzione degli errori, nonché dei costi derivanti dai ritardi nella produzione, dagli scarti che si generano e dalle rilavorazioni.

L’Intelligenza Artificiale darà sicuramente nuovo impulso all’eccellenza industriale italiana. Pensiamo in particolare ai modelli di apprendimento basati sui dati disponibili in tempo reale, che miglioreranno senz’altro la gestione del ciclo di vita dei prodotti. L’IA potrebbe, per esempio, ottimizzare i processi produttivi regolando automaticamente i parametri macchina per minimizzare i consumi energetici e ridurre gli scarti. Per quanto riguarda la logistica, l’IA potrebbe essere utilizzata per efficientare i percorsi dei trasporti e ridurre le emissioni di gas serra.

Infine, per raggiungere una vera eccellenza industriale in termini di sostenibilità, la trasparenza e la tracciabilità sono fattori essenziali. Sfruttando sensori IoT e tecnologie di blockchain, le aziende possono tracciare ogni fase della produzione e del trasporto, implementando delle best practice in tema di salvaguardia ambientale.

Conciliare le performance economiche con quelle ambientali, rende necessario per le aziende affrontare un cambiamento culturale di vasta portata.

Invece di considerare la sostenibilità come una limitazione, è necessario promuovere una cultura dell’innovazione, in cui ogni dipendente si senta attivamente coinvolto nel perseguimento degli obiettivi che impattano sull’ambiente e, quindi, sulla società.

INDUSTRIA ITALIANA

Il libro verde che definisce le strategie per le transizioni verde e digitale

Anie Confindustria ha partecipato alla consultazione del Libro Verde indetta dal MIMIT (Ministero delle Imprese e del made in Italy) nel quale sono stati definiti gli approcci e le sinergie sulla transizione verde e quella digitale che caratterizzeranno le politiche industriali del prossimo futuro, da qui al 2030. L’industria italiana dell’elettrotecnica e dell’elettronica, rappresentata da Anie Confindustria, il cui fatturato ha raggiunto 102,7 miliardi di euro nel 2023, è una protagonista dell’innovazione e della modernizzazione del Paese. Nel Libro Verde viene delineata una visione strategica per il potenziamento della filiera nazionale delle tecnologie, identificando i settori chiave su cui

SOFTWARE E HARDWARE

concentrare gli investimenti e le politiche di sviluppo. Nello specifico, il contributo della federazione si è focalizzato sugli aspetti maggiormente rilevanti delle politiche industriali tra cui: transizione verde e digitale, neutralità tecnologica e competitività europea. industria e ostacoli alla

transizione, prezzo dell’energia e competitività industriale, autonomia strategica e sicurezza delle filiere, cybersecurity e transizione tecnologica, una politica industriale per il futuro. "In un momento storico caratterizzato da profonde trasformazioni economiche e tecnologiche”, dichiara Filippo Girardi, presidente di Anie Confindustria. “L’Italia ha bisogno di una politica industriale lungimirante, capace di creare nuovi spazi di crescita per l’industria nazionale e di rafforzare la competitività del nostro sistema produttivo. Le transizioni verde e digitale rappresentano certamente una sfida, ma anche un’opportunità per rilanciare il ruolo dell’Italia nel panorama internazionale,

valorizzando e potenziando le eccellenze tecnologiche e industriali del nostro Paese. Le consultazioni come quella promossa dal MIMIT con il Libro Verde – conclude Girardi – sono occasioni preziose per il sistema associativo, perché consentono di mettere a sistema la nostra visione del futuro dell’industria e di contribuire in modo concreto alla definizione di strategie che rispondano alle reali esigenze delle imprese. Anie è fortemente impegnata a offrire il proprio know-how per supportare la crescita sostenibile, l’innovazione e la transizione tecnologica, elementi chiave per costruire un’Italia più competitiva, resiliente e protagonista del cambiamento".

Soluzioni per ogni fase del ciclo di vita dei prodotti

Hexagon sarà presente a Mecspe 2025. L’appuntamento per i visitatori è allo stand A20 nel padiglione 14, dove la specialista della realtà digitale presenterà una combinazione di soluzioni software e hardware che sono state progettate per garantire una qualità ottimale in ogni fase del ciclo di vita di un prodotto, dalla progettazione alla produzione finale.

“Quality for Life” è la sintesi del percorso che Hexagon ha creato presso il proprio stand. Dalla progettazione alla produzione, passando per la misurazione e il controllo, le

sue soluzioni rispondono ad una delle principali sfide che i produttori devono affrontare: quella della qualità, intesa non solo come fase del processo di produzione, ma proprio come percezione da parte del cliente finale.

I visitatori della manifestazione potranno incontrare gli esperti di Hexagon e vedere dimostrazioni concrete, tra cui: macchine di misura a coordinate; laser tracker, i bracci articolati e scanner manuali; software per gestione qualità e controllo di processo; CAD/CAM per progettazione e costruzione stampi;

CAD/CAM per lavorazione meccanica e misura in-process; software CAE/CT per progettazione, simulazione e analisi tomografica; software per controllo dimensionale. Tra le soluzioni che i visitatori potranno approfondire presso lo stand di Hexagon: Presto System, una suite modulare di celle robotiche di misura per la produzione automobilistica e aerospaziale che, grazie a una programmazione automatizzata, permette a un solo specialista del controllo qualità di creare, testare e implementare in poche ore sofisticati cicli di misura robo -

tizzati; e Nexus, una piattaforma di realtà digitale che offre un ambiente collaborativo e data-driven grazie alla quale è possibile ottimizzare l'intero ciclo di vita del prodotto. Questa potente piattaforma collega persone, dati e processi, trasformando radicalmente il modo in cui le aziende affrontano la produzione. Grazie all’integrazione di strumenti di simulazione, metrologia, e analisi dati è’ possibile prevedere e ottimizzare i processi produttivi, simularli virtualmente e prendere decisioni più informate sin dalle prime fasi di progettazione.

Filippo Girardi, presidente di Anie Confindustria

RICHMOND IT DIRECTOR FORUM

I robot collaborativi si stanno affermando soprattutto nel settore industriale, dove ottimizzano la produzione, e in quello sanitario, in cui consentono più precisione e un recupero postoperatorio più rapido.

Entro il 2030 il valore del mercato globale AI sarà di circa 1,5 trilioni di dollari, è indubbio quindi che il mercato AI stia registrando una crescita imponente, e le prospettive sono ancora più vertiginose se si considerano i progetti che prevedono l’unione di AI e robotica: i numeri parlano di una crescita della produttività del 60%, abbinata a una diminuzione dei costi del 40%. Ad affermarlo è Arash Ajoudani, Direttore del Laboratorio HRII Human Robot Interaction and Interfaces, inaugurato quindici anni fa all’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), in occasione dell’ultima edizione di Richmond IT director forum tenutosi a Rimini. Durante la cerimonia di apertura, Ajoudani ha posto l’accento su due ambiti in cui i robot collaborativi trovano oggi maggiore applicazione: il settore industriale e quello dell’assistenza sanitaria.

“È all’interno degli ambiti industriale e sanitario che osserveremo maggiormente questa crescita. In ambito industriale, ad esempio, l’utilizzo di robot riduce i tempi di produzione del 30%, con un risparmio del 25% sui costi di manodopera", conferma Ajoudani. "In ambito

Industria e sanità: ecco dove i cobot sono più efficaci

sanitario, l’utilizzo dei cobot fa aumentare la precisione del 50% ed è possibile ridurre del 40% il recupero post-operatorio. Per rimanere nel campo dell’health care, l’AI permette di accelerare le diagnosi e a personalizzare i trattamenti, con una crescita del mercato annuo del 45%”.

Ma le notizie non finiscono qui: proprio durante la conferenza Ajoudani, che ha contribuito personalmente alla sua progettazione, ha infatti presentato MOCA, il robot collaborativo che è stata la vera star della

Arash Ajoudani, direttore del Laboratorio HRII Human Robot Interaction and Interfaces

serata inaugurale. Si pronuncia come la caffettiera di casa, ma in realtà il suo nome sta per Mobile Collaborative Robotic Assistant. Secondo Ajoudani,

lo sviluppo dei robot collaborativi sta favorendo l’apertura di un nuovo mercato legato al tracciamento dei movimenti corporei. In questo ambito, l’IIT ha sviluppato RealMove, un sistema markerless in grado di catturare simultaneamente con l’aiuto di 4 telecamere più corpi e oggetti in movimento. Fra i progetti in via di sperimentazione in ambito health care spiccano quelli dedicati alla prevenzione delle cadute degli anziani, in cui l’algoritmo prevede la caduta e avvisa l’anziano, e i robot per i non vedenti. Insomma, il Richmond IT director forum è stato terreno di confronto sulle infinite prospettive offerte dal mercato dei cobot.

“Il forum ha offerto la possibilità di toccare con mano il futuro della ricerca e dell'innovazione", ha spiegato Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia. "In un contesto in cui la tecnologia evolve a una velocità impressionante, comprendere le tendenze di sviluppo sul lungo termine non è solo un esercizio visionario, ma una necessità strategica. Ogni volta che ci sforziamo di leggere e capire il futuro, diventiamo più effi -

caci nell’interpretare e gestire la realtà presente. Diventiamo più bravi e consapevoli nell’affrontare le sfide quotidiane, trasformandole in opportunità di crescita e innovazione”.

L'IMPATTO INDIRETTO DEI COBOT

Entro il 2030 il valore del mercato globale AI sarà di circa 1,5 trilioni di dollari, è indubbio quindi che il mercato AI stia registrando una crescita imponente, e le prospettive sono ancora più vertiginose se si considerano i progetti che prevedono l’unione di AI e robotica

L’introduzione dei cobot ha un impatto positivo sull’health care anche in modo indiretto, Ajoudani infatti riferisce che i danni fisici al sistema muscoloscheletrico delle persone al lavoro causino ogni anno in Italia un danno economico di 8 miliardi di euro all'anno (240 miliardi in tutta Europa). Oggi si riescono a identificare in modo più preciso le aree del corpo sottoposte a maggiore sforzo durante i movimenti, e le patologie che ne possono derivare. “Good ergonomics is good economics”, ha ricordato a tal proposito Ajoudani. Un altro aspetto fondamentale su cui si è soffermato sono i costi economici causati dalle condizioni di stress mentale, non meno rilevanti, ma anzi addirittura 2,5 volte superiori rispetto a quelli fisici. Ciò sta portando a una crescente attenzione all’ergonomia

cognitiva, ovvero a come ridurre il carico mentale e dello stress psicologico dei lavoratori. Ritmi di lavoro troppo serrati possono innescare livelli di stress ingestibili, e al tempo stesso ritmi troppo rilassati o ripetitivi possono favorire la distrazione e diventare l’anticamera di incidenti sul lavoro. Ma la rivoluzione è personalizzare ritmi e flussi di lavoro su ogni singola persona, poiché ognuno ha diverse esigenze. Su questo fronte, leggere i segnali non verbali del corpo consente di identificare tempi e flussi di lavoro corretti calibrandoli su ogni singola persona.

Ajoudani ha anche portato domande scomode, avvertendo che la robotica AI based può diventare un’arma a doppio taglio. “L’ergonomia cognitiva potrebbe diventare il nostro più grande alleato come potrebbe invece trasformarsi nel nostro peggior nemico", commenta. "C'è il rischio che le persone si sentano meno utili o più insicure, aumentando ulteriormente le difficoltà mentali. In un mondo in cui faranno tutto le macchine, noi ci sentiremo sempre più stupidi”.

In ambito sanitario, l’utilizzo dei cobot fa aumentare la precisione del 50% ed è possibile ridurre del 40% il recupero postoperatorio

ELENCO INSERZIONISTI

IN QUESTO NUMERO

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ACIMAC 9

ACIMALL 9

AGAZZI GIANCARLO 3

AMAPLAST 9

ANIE AUTOMAZIONE 18

ANIE CONFINDUSTRIA 44

BIG KAISER 32

BREMBO 8

BRUGOLA OEB 12

CAMA GROUP 26

CARBOTEMPRA 21

CARUSO FASTENER 2A COP.

CEMBRE 40

CHIARI BRUNO 25

CONFINDUSTRIA LECCO E SONDRIO 26

EMERSON 16

EURAL GNUTTI 17

F.LLI LOCATELLI 31

FEDERAZIONE CONFINDUSTRIA

MACCHINE 9

FEDERMACCHINE 10

FOREVER BAMBÙ 12

GIGROUP

N. 2 MARZO/APRILE 2025

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