Innovazione e sostenibilità per una produzione responsabile dell’alluminio 10
Automazione come leva per un cambio di mentalità
ENERGY SAVING High performance servo system made by Haitian for significant energy saving. Servo sistema ad alte prestazioni realizzato da Haitian per un significativo risparmio energetico.
Biometano: una fonte per le aziende metallurgiche ad alte emissioni
Giunti a prova di sicurezza per il settore metallurgico
Editoriale
Legge sull'IA:un passo avanti per la competitività europea (E. De Vecchis) 4
Attualità
Biometano: una fonte per le aziende metallurgiche ad alte emissioni 6
Notizie attualità 8
Imprese lombarde: missione in Sudamerica 10
Georg Fischer: numeri solidi e progressi nella sostenibilità 12
Appuntamenti
Lamiera 2025 supera i numeri della scorsa edizione e si rinnova............................................................................14
Formazione
Know-how nella produzione di metalli ad alte prestazioni................................................................ 16
Notizie formazione 17
SOMMARIO
anno XVI - n.3 maggio/giuno 2025
Competenze, tecnologie e relazioni per superare l'incertezza del mercato
Innovazione e sostenibilità per una produzione responsabile dell’alluminio
Lavorazioni meccaniche
Competenze, tecnologie e relazioni per superare l'incertezza del mercato (E. De Vecchis) 18
Lavorazione metalli
Digitalizzazione a supporto della trasparenza dei processi ........................................................................................20
Utensili
Automazione come leva per un cambio di mentalità 22 Notizie utensili 24
Lavapezzi ecologica per l'industria dell'auto
Macchine utensili: raccolta pezzi automatizzata e versatile per ogni esigenza
Transizione digitale
uscire dalla morsa energetica che ostacola lo sviluppo dell'AI (M.Navacci)
Materiali
e
Automazione
di frequenza per un impianto di riciclaggio
Componenti
Materiali Lavorati:
• Acciaio Inox 304/316/303/307
• Inconel628, Alloy, Monel
• Acciai comuni da costruzione;
• Acciai speciali;
• Acciai automatici e leghe leggere;
• Materiali plastici.
Lavorazioni eseguite:
• Tornitura da barra fino a Ф65
• Tornitura di ripresa fino a Ф 180
• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300
• Produzione ingranaggi e dentatura
• Piccoli assemblaggi di precisione
F.lli Locatelli s.r.l. meccanica di precisione dal 1967
Settori di sbocco:
• Aeronautico e navale
• Costruttori di macchine/impianti
• Elettromeccanico
• Illuminotecnica
• Raccorderia speciale o ad alta pressione
• Settore Petrolchimico
• Valvole e piccoli gruppi premontati
• Ruote dentate e ingranaggi
• Medicale
• Settore alimentare
LEGGE SULL'IA: UN PASSO AVANTI PER LA COMPETITIVITÀ EUROPEA
Le imprese del nord Italia restano competitive e fanno passi avanti verso la sostenibilità. Ne è un esempio la missione di Regione Lombardia in Sud America, a cui ha partecipato ANIE Confindustria, in rappresentanza delle imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane. Circa il 40% delle unità produttive sono infatti localizzate in Lombardia: Regione che si conferma hub strategico per l’export italiano di soluzioni tecnologiche per le transizioni energetica e digitale. La delegazione ha visitato Cile, Argentina e Brasile, con l’obiettivo di esplorare nuove opportunità di collaborazione e rafforzare le sinergie economiche tra le imprese lombarde e i mercati dell’America Latina.
Sempre in ottica di sviluppo, Confindustria Brescia ha invece firmato un accordo di collaborazione con il CIB-Consorzio Italiano Biogas. L’obiettivo? promuovere la produzione e l’utilizzo del biometano quale fonte energetica rinnovabile per le aziende “hard to abate” del territorio.
Un accordo che si inserisce all’interno del più ampio progetto “Green Metals Brescia”, a cui hanno aderito 12 aziende, le principali siderurgie e metallurgie bresciane grandi consumatrici di metano (circa 250 milioni di metri cubi all'anno) e che, nel tempo, dovranno sostituire con fonti rinnovabili.
Ma quando si parla di progresso, oggi, si parla soprattutto di Intelligenza Artificiale e le industrie lombarde, e italiane in generale, devono tenere alta la loro indipendenza (contribuendo così a quella europea) anche su questo fronte. Al momento, non è chiaro quale sia la strategia dell’UE in questa competizione geopolitica tra Stati Uniti e Cina: con l’insediamento di Trump è stato lanciato lo Stargate Project, mentre dalla Cina arriva il rilascio open-source senza precedenti di un
nuovo modello chiamato DeepSeek.
Se da un lato, quindi, gli Stati Uniti puntano sul loro modello guidato dalle imprese, con una collaborazione tra governo e settore privato volta a scalare il dominio industriale e tecnologico, dall’altro, la Cina abbraccia una strategia di trasparenza per sfidare apertamente la narrativa del primato occidentale nell’IA e mostrare a tutti che non servono solo 500 miliardi di dollari per essere i più competitivi.
In Europa l’Artificial Intelligence Act è legge, ma di startup competitive se ne vedono poche. Inoltre gli incentivi economici, rispetto a quelli di Stati Uniti e Cina, sembrano irrilevanti.
Non solo, la questione energetica risulta fondamentale per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e il vecchio continente, stretto in una morsa, non sembra nelle condizioni migliori.
L'IA rappresenta un’opportunità per evolvere i modelli aziendali ma l'energia, la burocrazia e la mancanza d’investimenti seri, rendono difficile immaginare una partecipazione dell'Europa a questo nuovo gioco globale. Uno spunto di miglioramento, come suggeriscono alcune realtà italiane, risiede nell'integrazione efficace e strategica dell'IA all'interno delle aziende. Un processo che richiede team multidisciplinari e percorsi di formazione ad hoc sulle competenze del futuro, che devono interessare la programmazione delle scuole primarie fino ai percorsi universitari e post-universitari. Si tratta quindi di un percorso lungo ma ben strutturato e che punta ad avere radici solide. Perché questo si avveri, bisogna iniziare a renderlo, da ora, parte integrante di tutte le realtà industriali del Paese creando così un ecosistema virtuoso e duraturo.
di Eva De Vecchis
SFIDE ENERGETICHE
Confindustria Brescia e CIB firmano un accordo di collaborazione per incentivare la produzione e l'utilizzo di biometano quale fonte energetica rinnovabile per le aziende metallurgiche "hard to abate" del territorio bresciano.
In occasione di Futura Expo 2025, nello stand di Confindustria Brescia, è stato firmato un accordo di collaborazione tra l’Associazione di via Cefalonia e il CIB-Consorzio Italiano Biogas, con l’obiettivo di promuovere la produzione e l’utilizzo del biometano quale fonte energetica rinnovabile per le aziende “hard to abate” del territorio bresciano. Alla firma, sono intervenuti Fabio Astori (vicepresidente Confindustria Brescia con delega a Transizione Ecologica e Sicurezza), e Piero Gattoni (presidente Consorzio Italiano Biogas).
L’accordo si inserisce all’interno del più ampio progetto “Green Metals Brescia”, a cui hanno aderito 12 aziende, le principali siderurgie e metallurgie bresciane. Tali aziende ad oggi consumano ogni anno circa 250 milioni di metri cubi di metano, che nel tempo dovranno sostituire con fonti rinnovabili. In particolare, la significativa presenza di industrie metallurgiche – siderurgiche e della metallurgia non ferrosa –, oltre all’attività di produzione agricola nel vasto territorio provinciale e più in generale padano, contribuisce a creare un conte -
Biometano: una fonte per le aziende metallurgiche ad alte emissioni
sto ideale per sviluppare una rete di produzione fornitura e consumo di biometano quale vettore energetico in sostituzione del metano fossile.
UNA RISORSA PREZIOSA PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DEL PNRR
Da sinistra, Fabio Asotori vicepresidente Confindustria Brescia
con delega a Transizione
Ecologica
e
Sicurezza e Piero Gattoni, presidente Consorzio Italiano Biogas
Il biometano rappresenta una risorsa rinnovabile e circolare, direttamente sostituibile alla molecola fossile senza necessità di adeguamenti impiantistici e di processo. La collaborazione tra Confindustria Brescia e CIB si inserisce all’interno di un più ampio progetto che
in questi anni ha promosso soluzioni sostenibili che hanno integrato l’uso del biometano agricolo all’interno dei processi produttivi dei settori di difficile decarbonizzazione, compiendo passi in avanti verso il raggiungimento degli obiettivi di produzione di biometano previsti a livello nazionale dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“Il Memorandum siglato vuole testimoniare la positiva attività svolta in questi anni tra Confindustria Brescia e il Consorzio Italiano Biogas propedeutica a individuare soluzioni e modalità di fornitura ottimizzate del biometano che, con i finanziamenti del PNRR per la realizzazione dei nuovi impianti e la trasformazione di quelli esistenti di biogas, comincerà a essere disponibile sin dalla seconda metà del 2025, in modo progressivamente crescente", commenta Fabio Astori, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Transizione Ecologica e Sicurezza. "Il biometano può rappresentare un’importante soluzione perché dal punto di
La collaborazione tra Confindustria Brescia e CIB si inserisce all’interno di un più ampio progetto che in questi anni ha promosso soluzioni sostenibili che hanno integrato l’uso del biometano agricolo all’interno dei processi produttivi dei settori di difficile decarbonizzazione
vista tecnologico consentirebbe il mantenimento degli attuali impianti produttivi. La sostituzione del biometano sarà ovviamente graduale nel tempo, in funzione dello sviluppo della sua produzione, che ha avuto un impulso significativo con il PNRR".
"CONSOLIDARE LA COLLABORAZIONE TRA SETTORE PRIMARIO E INDUSTRIALE"
“Con questo accordo proseguiamo e rafforziamo il per -
corso iniziato in questi anni con le aziende bresciane", dichiara Piero Gattoni, presidente del CIB. "L’obiettivo resta quello di consolidare la collaborazione tra il settore primario e quello industriale, creando nuove opportunità per il biometano e offrendo una risposta concreta e immediata alle sfide energetiche quotidiane, soprattutto in un momento storico in cui i rincari dei prezzi dell’energia mettono a dura prova la competitività delle imprese italiane, in particolare quelle hard-to-abate. L’agricoltura italiana grazie alla produzione di biometano diventa una partner strategico dell’industria energivora nel percorso di decarbonizzazione del nostro sistema economico”. La firma dell’Accordo è stata preceduta da due interventi, il primo dei quali a cura di Amedeo Rosatelli che ha illustrato l’attività svolta ad oggi dal progetto “Green Metals Brescia” e le prospettive di sviluppo futuro, ed il secondo a cura di Enrico Calzavacca, sulle prospettive di sviluppo produttivo del biometano sia a livello europeo sia nazionale.
ABB segna un ricavo di 32,9 miliardi di dollari
ABB ha pubblicato la sua Annual Reporting Suite 2024, che comprende la relazione finanziaria, la relazione di corporate governance, la relazione sulla remunerazione, la dichiarazione di sostenibilità e il rapporto integrato. Quest'ultimo è il rapporto principale dell'azienda a livello di Gruppo. Integra le informazioni materiali più importanti sulla strategia, l'attività, la governance e la performance finanziaria e di sostenibilità dell'azienda. Nell'ambito del pilastro "creare le basi per una società a basse emissioni" della sua Agenda di Sostenibilità, ABB mira a ridurre le emissioni di gas serra (GHG) di
SOFTWARE INDUSTRIALI
scopo 1 e 2 dell'80% entro il 2030 e del 100% entro il 2050, rispetto a uno scenario di riferimento del 2019. Nel 2024, ABB ha raggiunto una riduzione del 78% delle emissioni di gas serra di scopo 1 e 2 rispetto al 2019. ABB mira, inoltre, a ridurre le emissioni di gas serra di scopo 3, che riguardano il resto della sua catena del valore, del 25% entro il 2030 e del 90% entro il 2050, rispetto a uno scenario di riferimento del 2022. La maggior parte delle emissioni indirette di gas serra di ABB riguarda l'uso di prodotti venduti ai clienti. Nel 2024, le emissioni scopo 3 di ABB sono diminuite dell'8%
rispetto al 2022. Nel 2024, ABB ha aiutato i suoi clienti a evitare 66 megatonnellate di emissioni durante il ciclo di vita dei prodotti venduti nel 2024 e 204 megatonnellate cumulativamente dal 2022 con tecnologie efficienti dal punto di vista energetico e delle risorse rispetto a soluzioni alternative. Ciò contribuisce all'ambizione dell'azienda di aiutare i clienti a evitare 600 megatonnellate di emissioni di gas serra dal 2022 al 2030, sulla base di tutti i prodotti che l'azienda prevede di vendere in quel periodo.
Nell'ambito del pilastro "preservare le risorse" della sua
AVEVA nomina Arti Garg come Chief Technologist
AVEVA, esperto nel settore del software industriale che guida la trasformazione digitale e la sostenibilità, nomina Arti Garg come Chief Technologist. Garg si occuperà di definire e guidare la strategia e l’offerta tecnologica a lungo termine per Aveva e i suoi mercati industriali, con un’attività di continuo aggiornamento sulle tecniche, sui linguaggi di programmazione, sulle piattaforme e sulle metodologie di sviluppo software. In questo ruolo, Garg si occuperà in particolare di tecnologie emergenti e di
come possano essere applicate al meglio nell'ambito della produzione industriale e delle infrastrutture critiche per soddisfare le esigenze dei clienti di Aveva e garantire il raggiungimento dei propri obiettivi. Il ruolo di Chief Technologist richiede una comprensione profonda e approfondita delle tecnologie emergenti, compresa l'IA generativa, e delle metodologie per un uso efficace e l'adozione da parte dei clienti. Arti Garg porta in Aveva una grande competenza, avendo guidato la Technology Strategy & Evalua -
Agenda di Sostenibilità, ABB si è posta l'obiettivo di non inviare rifiuti in discarica e di ridurre la produzione di rifiuti entro il 2030. Nel 2024, ABB ha ridotto la quantità di rifiuti inviati in discarica al 5,8%. Entro la fine del 2024, ABB ha inoltre valutato il 41% del proprio portafoglio prodotti come prerequisito per l'obiettivo di coprire almeno l'80% del proprio portafoglio di prodotti e soluzioni con l'approccio alla circolarità entro il 2030. Infine, in linea con il suo obiettivo di promuovere il progresso sociale, nel 2024 ABB ha raggiunto un tasso di tempo perso a causa di infortuni (LTIFR) di 0,15.
tion per l’ufficio CTO della Hewlett Packard Enterprise. Nel corso della sua carriera, Garg ha ricoperto diversi ruoli di leadership nel campo della scienza dei dati sia nel settore informatico che in quello industriale, oltre a una significativa esperienza nel governo degli Stati Uniti presso l'Ufficio del bilancio della Casa Bianca e come consulente legislativo del Congresso degli Stati Uniti. Ha conseguito un dottorato di ricerca in fisica presso l'Università di Harvard e un master in ingegneria aeronautica e astronautica presso l'Università di Stanford.
Arti Garg, Chief Technologist di AVEVA
Da quasi 50 anni specialisti nel taglio di precisione di profilati in alluminio, siamo riconosciuti nel settore per la qualità ed i servizi offerti.
Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una superficie di 4.200 mq, abbiamo una capacità produttiva annua di oltre 24.000.000 di pezzi L’organizzazione aziendale viene supportata da una struttura informatica di massimo livello. Le procedure e il controllo di processo sono effettuati in conformità alle normative di settore e ISO 9001:2015 certificate dall’ente Bureau Veritas.
I principali settori che serviamo sono: automotive, medicale, gas domestico, macchinari per settore alimentare, pneumatica e oleodinamica, illuminazione, elementi strutturali e di movimentazione, sistemi di automazione, motori elettrici, arredo d’interni.
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
ANIE Confindustria, insieme al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ha esplorato nuove opportunità strategiche in Cile, Argentina e Brasile per accelerare le transizioni energetica e digitale delle imprese.
Si è conclusa la missione di Regione Lombardia in Sud America, a cui ha partecipato ANIE Confindustria, in rappresentanza delle imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane. La delegazione istituzionale, guidata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ha visto anche la partecipazione del sottosegretario alla presidenza con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee Raffaele Cattaneo. La delegazione ha visitato Cile, Argentina e Brasile, con l’obiettivo di esplorare nuove opportunità di collaborazione e rafforzare le sinergie economiche tra le imprese lombarde e i mercati dell’America Latina. Si tratta di un’opportunità strategica per le imprese di ANIE Confindustria: circa il 40% delle unità produttive sono localizzate in Lombardia, Regione che si conferma come hub strategico per l’export italiano di soluzioni tecnologiche per le transizioni energetica e digitale.
CILE: FOCUS SU MECCANICA, ENERGIA GREEN E AEROSPAZIO
La prima tappa della missione ha visto incontri istituzionali e imprenditoriali a Santiago del Cile con l’obiettivo di rafforzare le relazioni economiche e commerciali con
Imprese lombarde: missione in Sudamerica
partner locali. Il Cile detiene il 22% delle riserve mondiali di rame e il 48% di quelle di litio. Nel settore energetico il 62% della capacità installata in Cile proviene da fonti energetiche rinnovabili (tra queste 22,3% idroelettrica, 24,1% solare, 13,0% eolica). Nel 2024 l’interscambio commerciale tra Italia e Cile nel comparto delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche ha raggiunto i 101,9 milioni di euro e le esportazioni lombarde hanno superato i 35 milioni di euro. Il 77% delle esportazioni dalla Lombardia origina dai comparti dell’elettrotecnica, mentre il restante 23% si distribuisce tra tecnologie per l’automazione industriale e la componentistica elettronica. Nel 2024 le esportazioni lombarde verso il Cile per la produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica sono aumentate del 16,1% a valori correnti, superando il 50% del totale settoriale esportato nel Paese.
La tappa in Cile ha visto anche momenti di confronto in ambito accademico. Mariarosaria Fragasso, Responsabile dell’Area Relazioni esterne e Studi di ANIE, è poi intervenuta al tavolo con le Università cilene per testimoniare le strette sinergie del sistema imprenditoriale italiano con il mondo dell’università e della ricerca.
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana durante la missione di Regione Lombardia in Sud America
ARGENTINA: IN PRIMO
PIANO AMBIENTE, RICERCA E INNOVAZIONE
Le opportunità di collaborazione nei comparti energetico, minerario e agricolo sono stati alcuni tra i temi al centro del confronto istituzionale e con la comunità imprenditoriale locale nella seconda tappa di Buenos Aires. L'Argentina possiede ingenti riserve di gas naturale, idrocarburi non convenzionali e litio, oltre a condizioni favorevoli per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Nel settore energetico circa due terzi dell'elettricità proviene da impianti termici convenzionali, mentre il restante fabbisogno è coperto da impianti idroelettrici, nucleari e da fonti rinnovabili in crescita. L'industria argentina rappresenta circa il 30% del PIL nazionale. Nel 2024, l'interscambio commerciale tra Italia e Argentina di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche ha raggiunto i 91,9 milioni di euro, in crescita di 16,3 milioni di euro rispetto al 2019. Nello stesso anno le imprese lombarde hanno esportato in Argentina beni per un valore complessivo di 38,2 milioni di euro, con una crescita progressiva nell’ultimo quinquennio. Le esportazioni lombarde di tecnologie italiane verso l’Argentina vedono una prevalenza dei comparti dell’elettromeccanica
(per il 45% del totale esportato), a cui seguono le tecnologie per la digitalizzazione e l’automazione industriale (35%) e per l’edilizia (19%).
BRASILE: UN MERCATO DALLE GRANDI OPPORTUNITÀ PER LE TECNOLOGIE ITALIANE
La missione si è conclusa con la tappa in Brasile, mercato strategico e di grande interesse per creare alleanze e partnership di lungo periodo. Nel Paese l'energia prodotta da fonti rinnovabili rappresenta oltre l'83% della produzione complessiva, per una capacità installata superiore al 75% del totale. Il Paese prevede investimenti nella filiera dell’oil&gas per 175 miliardi di dollari tra il 2023 e il 2030. Nel 2024 l'interscambio tra Italia e Brasile nelle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche ha raggiunto i 527,3 milioni di euro e vede il Brasile il principale mercato sudamericano per le esportazioni di tecnologie italiane. Nello stesso anno le imprese lombarde hanno registrato un interscambio con il Brasile pari a 178,2 milioni di euro, con una crescita di 49 milioni rispetto al 2019 e un saldo positivo per 87,5 milioni di euro. Motori, generatori e trasformatori elettrici (44,4 milioni di euro) e cavi (18,5 milioni di euro) sono i comparti
Il 77% delle esportazioni dalla Lombardia origina dai comparti dell’elettrotecnica, mentre il restante 23% si distribuisce tra tecnologie per l’automazione industriale e la componentistica elettronica
che registrano i valori di export più elevati tra le imprese lombarde, a fronte di 42 milioni di euro riconducibili all’elettronica.
UN PONTE TRA LOMBARDIA E AMERICA LATINA
Mariarosaria Fragasso, responsabile dell’Area Relazioni esterne e Studi di ANIE
"Abbiamo accolto con interesse l'invito a prendere parte alla missione di Regione Lombardia ritenendo i Paesi individuati strategici nella nostra promozione internazionale", ha dichiarato Michele Lignola, direttore di ANIE Confindustria. "Le sfide globali che ci troviamo ad affrontare, dalla transizione energetica all’innovazione tecnologica, fino al mutamento nelle dinamiche internazionali ci impongono di esplorare nuove alleanze. Paesi come Cile, Argentina e Brasile stanno intraprendendo un processo ambizioso di crescita e ammodernamento delle loro infrastrutture, guidato dalle transizioni energetica e digitale. Questo scenario – ha proseguito Lignola – genera un consistente fabbisogno tecnologico che le aziende italiane possono soddisfare grazie alle loro competenze altamente qualificate e al supporto tecnico di alto livello, facendo leva sull’eccellenza italiana in comparti industriali ad alta e medio-alta tecnologia".
DATI FINANZIARI E SOCIO-AMBIENTALI
Georg Fischer: numeri solidi e progressi nella sostenibilità
Per GF il 2024 è stato un anno da incorniciare, a dispetto, come ricordano Andreas Müller e Mads Joergensen, rispettivamente CEO e CFO del Gruppo, di un “contesto turbolento”. Il risultato “eccezionale” e la “performance molto solida” sono, e lo rimarcano entrambi, il frutto di “misure decisive adottate per trasformare la nostra organizzazione” e di
“grandi progressi compiuti in termini di sostenibilità, volti a creare una solida base per le opportunità future”.
I numeri, positivi a conferma di una realtà industriale che si è dimostrata ancora una volta estremamente resiliente in un quadro generale connotato da mercati persistentemente difficili: il fatturato GF ha raggiunto
l’anno scorso i 4.776 milioni di franchi svizzeri (4.982 milioni di euro), con un incremento rispetto al 2023 pari al 18,6 per cento, mentre l’EBIT si è attestato a 449 milioni di CHF (468 milioni di euro), con un margine comparabile del 9,4 per cento. Il risultato operativo dichiarato ha altresì segnato la cifra di 389 milioni di CHF (406 milioni di euro), con un margine dell'8,1 per cento.
Ai dati finanziari vanno però associati quelli relativi alla sostenibilità, un fronte su cui il Gruppo è fortemente impegnato attraverso quotidiane attività aziendali. Le vendite di prodotti e soluzioni GF che hanno come obiettivo primario quello di coniugare efficienza
energetica ed innovazione tecnologica, sicurezza ed affidabilità, longevità e breve ritorno dell’investimento, e quindi di offrire ai clienti benefici sociali o ambientali, hanno raggiunto nel 2024 il 76 per cento, superando anticipatamente di due punti percentuali l'obiettivo fissato per il 2025. Inoltre, le emissioni di CO2 Scope 1 e 2 sono diminuite del 50 per cento rispetto al 2019. Anche le prestazioni di sicurezza di GF sono migliorate, raggiungendo un basso tasso di incidenti. Di conseguenza GF ha ricevuto il prestigioso punteggio "A" dall'agenzia di rating globale CDP, ciò in riconoscimento della sua trasparenza e dei suoi risultati nella lotta al cambiamento climatico. RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
RS Italia rinnova il proprio impegno per l'ambiente
Il Rapporto di Sostenibilità 20232024 pubblicato da RS Italia offre un’analisi dell’impatto dell’azienda sull’ambiente e sulle persone. Per RS Italia, rappresenta uno strumento essenziale per monitorare i progressi compiuti e tracciare le linee guida per costruire un mondo migliore.
In particolare, il Rapporto affronta le principali tematiche ESG:
• ambientale, con la riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 del 61% entro il 2030 e di Scope 3 del 26%, a partire dal 2019/20;
• economico, attraverso l'adozione di soluzioni, prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale; • sociale, con iniziative di responsabilità sociale d'impresa e la dif-
fusione di una cultura sostenibile all'interno dell'organizzazione. “Essere un punto di riferimento per l'industria significa non solo offrire soluzioni tecnologiche avanzate, ma anche guidare il cambiamento verso un futuro più sostenibile", afferma Massimiliano Rottoli, Managing Director di RS Italia. "Con il nostro Piano ESG, ci impegniamo concretamente nella riduzione delle emissioni, nel supporto alla formazione e nel miglioramento della qualità della vita delle persone che interagiscono con la nostra azienda. Negli ultimi anni, abbiamo potenziato le nostre iniziative ambientali e sociali per rispondere alle cre-
scenti aspettative del mercato e della comunità, dimostrando il nostro impegno attraverso azioni tangibili e risultati misurabili. Vogliamo continuare su questa strada, ampliando ulteriormente il nostro impatto positivo e rafforzando le collaborazioni con istituzioni e aziende che condividono i nostri stessi valori”. Nel corso dell'ultimo anno, RS Italia ha implementato numerose iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale e rafforzare il proprio ruolo di partner sostenibile per clienti e fornitori: Gamma Better World; fficienza energetica: riduzione del 7% nei consumi elettrici grazie a interventi mirati su impianti
e uffici; mobilità sostenibile: introduzione di auto ibride ed elettriche nella flotta aziendale; certificazioni e premi: riconoscimento EcoVadis Platinum e rinnovo della Certificazione per la Parità di Genere.
L'headquarter a Sciaffusa, in Svizzera
MACCHINE PER TAGLIO, LAVORAZIONE E DEFORMAZIONE
Lamiera 2025 supera i numeri della scorsa edizione e si rinnova
A pochi giorni dall’apertura, Lamiera conferma il suo ruolo di fiera di riferimento per il comparto delle macchine per il taglio, la lavorazione e deformazione della lamiera e per le tecnologie ad essa connesse. Promossa da UCIMU-Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, e organizzata da CEU-Centro Esposizioni UCIMU, Lamiera andrà in
L’agenda
Made in Steel
6 - 8 maggio 2025 Milano www.madeinsteel.it
scena da martedì 6 a venerdì 9 maggio 2025, a fieramilano Rho. Sono oltre 200 le imprese registrate che hanno confermato la loro partecipazione, pari al 20% in più rispetto al numero raccolto, pari periodo, per l’edizione 2023. Accanto alle numerose conferme, la segreteria della manifestazione segnala, anche “importanti ritorni” che contribuiranno, insieme a tutti gli altri, in modo determinante a richiamare i visitatori dall’Italia e dall’estero.
Macchine, impianti, attrezzature per la lavorazione e il taglio di lamiere, tubi, profilati, fili, carpenteria metallica, presse, stampi, saldatura, trattamenti e finitura delle superfici, parti, componenti, accessori, utensileria, materiali fastener, subfornitura tecnica e per l’industria,
rappresentano il cuore dell’esposizione. A contorno di ciò, la manifestazione porrà l’accento su alcuni temi tecnologici connessi alle macchine.
Fabbrica Futura, dedicata a software e tecnologie per la connettività e la gestione dei dati, all’automazione e ai sistemi digitali e di robotica applicata alla lavorazione della lamiera; Saldatech che offrirà una panoramica dell’ampio e diversificato mondo della saldatura, tra le più importanti tecnologie per la giunzione della lamiera; Fastener Industry che presenterà la proposta di viti, bulloni, sistemi di serraggio e fissaggio; Mondo dei trattamenti termici e di superficie che aggregherà macchine, impianti, accessori e consumabili, dedicati ai trattamenti pre
e post-produzione, per materiali ferrosi e non ferrosi, così da garantire una visione completa di questo segmento in continua evoluzione; Metrology & Testing centrata su sistemi, macchine di prova e misura e controllo qualità fondamentali per la produzione di comparto; Blech Italy Service, subfornitura tecnica e servizi all’industria del comparto, i sei temi tecnologici della fiera. Inoltre, a partire da quest’anno, Lamiera proporrà un’area di Revamping & Retrofitting dedicata a macchine e impianti opportunamente rigenerati e dotati di nuove funzionalità che rispondono alle esigenze di un mercato complementare rispetto a quello del “nuovo” e che rispondono, in parte, ai criteri dell’economia circolare
MCR Expo 14-16 maggio 2025 Centro fiere di Montichiari www.mcrexpo.it
Control Stuttgart 6 - 9 maggio 2025
Stoccarda, Germania www.control-messe.de/en
SPS Italia 13 - 15 maggio 2025 Parma www.spsitalia.it/it/visitaspsitalia
Interzum 20 - 23 maggio 2025 Colonia, Germania www.interzum.com/en
AutoPromotec 21 - 24 maggio 2025 Bologna www.autopromotec.com/ it/index.php
Subcontractaciòn 3 - 5 giugno 2025 Bilbao, Spagna www.subcontratacion.bilbaoexhibitioncentre.com
Automatica 24 - 27 giugno 2025 Monaco di Baviera, Germania www.automatica-munich.com
Fabtech 2025 8 - 11 settembre 2025 Chicago, USA www.fabtechexpo.com
EMO Hannover 22 - 26 settembre 2025 Hannover, Germania www.emo-hannover.com
SPS Norimberga 25 - 27 novembre 2025 Norimberga, Germania www.spsitalia.it/it/visita-spsnorimberga
EuroBlech 20 - 23 ottobre 2026 Hannover, Germania www.euroblech.com
ESPERIENZA SUL CAMPO
Know-how nella produzione di metalli ad alte prestazioni
Innovazione, sostenibilità e formazione sono i pilastri della Steel Academy di Voestalpine Böhler, che offre corsi dedicati nel moderno impianto di acciaio speciale a Kapfenberg.
ca nella rete di teleriscaldamento pubblico e tramite un sistema di raffreddamento a circuito chiuso che riduce il consumo di acqua del 90%. Inoltre, dei potenti sistemi di filtraggio dell'aria garantiscono un’aria pulita. Oltre al nuovo forno ad arco elettrico da 50 tonnellate e alle note unità di rifusione ESR/PESR/VAR, Böhler si afferma come il partner di riferimento per acciai rapidi e per utensili prodotti tramite metallurgia delle polveri. In particolare, i materiali Microclean si distinguono per le eccellenti proprietà prestazionali, come resistenza all’usura, resistenza alla compressione, per citarne solo alcuni vantaggi.
La Böhler Steel Academy, aperta ogni anno a circa 500 partecipanti tra clienti, dipendenti e partner del settore, offre corsi incentrati su:
• Produzione e caratteristiche degli acciai speciali, con un focus sulle diverse gamme di materiali e sulle loro proprietà uniche.
• Pratiche di lavorazione e trattamento, con raccomandazioni per un utilizzo efficiente ed economico dei prodotti.
• Visite guidate dell’impianto che offrono l’opportunità di osservare da vicino le tecnologie impiegate.
ACCIAI SPECIALI E SELEZIONATI
Al centro dell'impianto si trova un forno ad arco elettrico alimentato al 100% da fonti di energia rinnovabile. L'efficienza energetica è stata ulteriormente migliorata grazie a sistemi avanzati di recupero del calore che reimmettono energia termi -
A oltre un anno dall'inaugurazione del nuovo impianto di acciaio speciale di Kapfenberg, Voestalpine HPM Italia, insieme alla Böhler Steel Academy, promuove un programma formativo che permette di visitare lo stabilimento in Austria e approfondire le sue tecnologie. L'impianto di acciaio speciale di Kapfenberg è riconosciuto a livello mondiale come uno dei centri di produzione più avanzati per metalli ad alte prestazioni destinati ai settori automobilistico, energetico e aerospaziale. Dall'inizio delle operazioni, avviate nell'ottobre 2023, il nuovo impianto di acciaio speciale ha stabilito uno standard di eccellenza in termini di sostenibilità e qualità dei materiali.
“Le proprietà degli acciai speciali voestalpine Böhler richiedono una selezione accurata, una lavorazione precisa e un trattamento termico adeguato per poter raggiungere il massimo del loro potenziale,” spiega Rosina Knoll, referente per la Steel Academy di Voestalpine BÖHLER. “Attraverso i nostri seminari, offriamo ai clienti e ai dipendenti una conoscenza approfondita dei materiali, combinando lezioni tecniche, esperienza pratica e opportunità di networking in un ambiente altamente stimolante”.
I CORSI DELLA BÖHLER STEEL ACADEMY
L'impianto di acciaio speciale di Voestalpine Böhler a Kapfenberg, in Austria
Electro Slag Remelting
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Il portale italiano per l'accesso alle competenze digitali avanzate
Il progetto Edvance, il primo Digital Education Hub per l’istruzione superiore dedicato alla Cultura Digitale Avanzata in Italia, nato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 “Istruzione e ricerca”, celebra una tappa fondamentale con il lancio ufficiale del portale d'accesso a tutti i MOOC della rete Edvance. Il nuovo portale si propone come una piattaforma centrale per favorire l'accesso a competenze digitali avanzate, con particolare attenzione ai settori dell'intelligenza artificiale, gestione dei dati, sostenibilità del digitale e transdisciplinarità.
Attraverso il portale, gli utenti potranno accedere a oltre 200 corsi online gratuiti, arricchiti da micro-credential e open badge. Questa offerta mira a supportare studenti, docenti e lavoratori nello sviluppo di competenze digitali avanzate, all'interno di un ecosistema digitale che aggrega l'offerta formativa delle 17 istituzioni accademiche partner e dei numerosi associati.
Coordinato dal Politecnico di Milano, Edvance coinvolge alcune delle più prestigiose istituzioni accademiche italiane. Grazie all'uso di intelligenza artificiale e all'integrazione con discipline umanistiche e creative, Edvance
arricchisce l'interattività e l'efficacia della didattica, riducendo i tassi di abbandono e offrendo nuove risorse per percorsi accademici e professionali.
Edvance promuove una formazione modulare, che consente a studenti e lavoratori di costruire percorsi su misura. Attraverso micro-credential, è possibile accumulare competenze specifiche rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro e integrarle per ottenere certificazioni formali.
“Il Politecnico di Milano, coordinatore del progetto Edvance, da tempo sperimenta le possibilità aperte dall’innovazione didattica", commenta Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano.
"Grazie alle competenze decennali di METID e alla collaborazione con partner di eccezione presentiamo un’offerta unica sul piano nazionale, sia in termini di numerosità di proposte che di validità di contenuti”.
"L'Unione Europea, attraverso il Digital Education Action Plan e il DigComp 2.2, esorta tutte le Istituzioni, comprese le Università, a condividere il proprio know-how e a promuovere lo sviluppo di tali competenze tra studenti e adulti", spiega Marina Marchisio Conte, delegata del Rettore per la Digital Education e referente del progetto Edvance per l'Università di Torino.
INTERVISTA
Dal controllo real-time dell’intera linea produttiva alla “gamification” per la formazione del personale:
Chiari Bruno porta avanti un percorso condiviso e orizzontale che unisce tecnologie 4.0 e 5.0, strategie Hoshin-Kanri e nuove opportunità di mercato.
a cura di Eva De Vecchis
Il 2024 si è concluso per Chiari Bruno con un leggero incremento di fatturato nella attività di taglio e lavorazione di profilati in alluminio, rispetto all’anno precedente, offrendo uno slancio positivo anche per i primi mesi del 2025. Le fiere “Fornitore Offresi” a Erba e MECSPE a Bologna hanno registrato una buona affluenza e generato nuovi contatti, alimentando l’ottimismo sulle prospettive del mercato. Resta però la complessità di un settore in cui la programmazione è fortemente ridotta al breve termine e alcuni comparti, come l'automotive, continuano a esprimere volumi ridotti. La crescita è stata inoltre possibile grazie all’ampliamento dei settori serviti: oltre a quelli tradizionali, Chiari Bruno ha rivolto la propria offerta alla bioedilizia, al medicale, alla sicurezza e all’industria alimentare, dove la riduzione degli scarti e l’affidabilità dei fornitori sono fattori decisivi. L'azienda ha inoltre consolidato i rapporti con i propri clienti storici, puntando su competenza e puntualità, elementi essenziali in un contesto ancora incerto.
Gli investimenti in nuove tecnologie hanno giocato poi un ruolo cruciale così come gli investimenti sul personale: da anni l'azienda utilizza una gestione strategica con obiettivi
Competenze, tecnologie e relazioni per superare l'incertezza del mercato
annuali e a medio termine, condivisa con i responsabili di ogni divisione. Chiari Bruno investe anche nella formazione, convinti che la competitività sia legata alla qualità dell’ambiente di lavoro. Ne parlano Roberta Chiari, Presidente del CdA Chiari Bruno e Domenico Codoni, Socio e Amministratore dell'azienda.
Come si è concluso il 2024 e come si prospetta il 2025?
"Il 2024 si è concluso per Chiari Bruno
Sopra: il team Chiari Bruno con, al centro, i soci Roberta Chiari, Daniela Chiari, Raffaele Chiari e Domenico Codoni
con un leggero incremento di fatturato rispetto all’anno precedente, dando slancio a un inizio 2025 promettente. I primi tre mesi hanno già offerto risultati soddisfacenti e la forte affluenza e i nuovi contatti alle fiere 'Fornitore Offresi' di Erba e MECSPE di Bologna hanno rafforzato la fiducia nelle opportunità del mercato. Nonostante queste note positive, il settore resta in gran parte frenato da una programmazione a breve termine e da comparti importanti, come l’automotive, ancora lontani dal loro pieno potenziale".
Come è stata possibile questa crescita in un mercato così in difficoltà?
"La nostra crescita deriva in parte dall’ampliamento dei settori di riferimento: abbiamo esteso l’offerta a campi come la bioedilizia, il medicale, la sicurezza e l’industria alimen-
tare, trovando mercato in ambiti ricettivi all’innovazione e sensibili alla riduzione degli scarti di produzione. Allo stesso tempo, abbiamo consolidato i rapporti con i clienti storici, per i quali l’affidabilità continua a essere un fattore decisivo in un contesto in cui la solidità e la qualità dei servizi assumono un valore ancora maggiore. Un ulteriore elemento di competitività risiede negli investimenti in nuove tecnologie sia hardware che software. Mentre molte aziende attendono indicazioni più chiare da politiche e normative, noi abbiamo puntato sulla velocità e su una strategia che privilegia l’innovazione e la diversificazione. È importante, inoltre, guardare al futuro con realismo: l’incertezza non appare destinata ad esaurirsi nel breve periodo, specialmente dopo questo inizio anno segnato dall’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump. La filiera della subfornitura dovrà continuare a gestire fluttuazioni della domanda e costi produttivi volatili. Eppure l'esperienza dimostra che esiste spazio per consolidare e ampliare le proprie posizioni, purché si investa in competenze, innovazione, tecnologie e relazioni di fiducia. Solo così si potrà alimentare la resilienza aziendale, trasformando le difficoltà in opportunità di crescita”.
Quali sono le prossime sfide in ambito innovazione?
"Sul versante dell’innovazione, partiamo da una solida base nel controllo della produttività, con tutte le nostre macchine – anche quelle più
datate – collegate in tempo reale tramite protocollo Industria 4.0. Il sistema, sviluppato internamente, consente un monitoraggio costante dei parametri di produzione e una rapida individuazione di eventuali criticità. Questa infrastruttura è soggetta a continui aggiornamenti, con l’obiettivo di ampliare funzionalità e usabilità.
Sopra e nella foto in basso a pag.18: esempi di taglio e nella lavorazione CNC di profilati in alluminio presentati da Chiari Bruno durante la fiera Mecspe 2025
La nuova sfida è integrare strumenti di Machine Learning che possano garantire funzioni predittive e facilitare un accesso alle informazioni sempre più semplice e immediato. Anche la formazione interna sta ricevendo nuovi stimoli, grazie alla sperimentazione di software di “gamification” per rendere i corsi di base più interessanti e coinvolgenti per il personale. Aggiornare il parco macchine ha significato ottimizzare i processi produttivi, migliorare la precisione e aumentare la velocità di lavorazione, con benefici tangibili sia sul piano qualitativo sia su quello della riduzione dei tempi di consegna. I nuovi macchinari che abbiamo
acquistato negli ultimi mesi con il protocollo 5.0 ci hanno dato un forte input a sviluppare sistemi di analisi sui consumi energetici. Il costo dell’energia rimane da presidiare con attenzione, ed è un peccato che i contributi a fondo perduto siano ancora da mettere a terra da parte dell’amministrazione pubblica".
Avete altri progetti da sviluppare? "Dal 2021 utilizziamo il sistema Hoshin-Kanri per focalizzare la strategia aziendale a medio termine e i progetti strategici annuali. Tutta la nostra prima linea viene coinvolta in questo processo perché nel corso degli anni abbiamo capito che la strategia top-down ha forti limiti. Una struttura orizzontale che si occupa di definire gli obiettivi aziendali funziona in modo molto più efficace. Questo ci porta ad avere per ogni divisione dei progetti che devono essere sviluppati e portati a termine entro la fine dell’anno. Nel 2025 riguarderanno in particolare l’implementazione di tecniche lean production e di benessere aziendale".
"È importante guardare al futuro con realismo: l’incertezza nonappare destinata ad esaurirsi nel breve periodo, specialmente dopo questo inizio anno segnato dall’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump”
Chiari, Presidente
del
CdA Chiari Bruno, e Domenico Codoni, Socio e Amministratore dell'azienda
Roberta
FINITURA SUPERFICIALE
Ifm affianca il Gruppo
Gaser nella trasformazione digitale, non solo per migliorare la tracciabilità e il monitoraggio della produzione, ma anche per supportare il lavoro quotidiano dei dipendenti.
Il Gruppo Gaser è specializzato nel trattamento superficiale dei metalli. Per soddisfare le crescenti esigenze del mercato automobilistico e aeronautico, in particolare per quanto riguarda la tracciabilità e il monitoraggio dei processi, l'azienda punta su una strategia di digitalizzazione e sulla collaborazione con lo specialista dell'automazione ifm. Che si tratti di viti, telai di mobili, dischi dei freni o componenti di propulsori aeronautici: i componenti metallici vengono sottoposti a un trattamento superficiale galvanizzato qualora sia importante che abbiano una lunga vita utile e una buona estetica. I processi più noti sono l’anodizzazione, la nichelatura, la galvanizzazione, il trattamento termico e la verniciatura a spruzzo. L'obiettivo è ottenere la massima protezione anticorrosione e resistenza, ottimizzando, nel contempo, anche l'aspetto delle parti trattate.
"La digitalizzazione gioca per noi un ruolo fondamentale nel garantire la tracciabilità e il monitoraggio dei nostri processi", spiega Enrico Galliani, General Manager di Gaser.
"La nostra azienda ha una lunga tradizione, ma è cresciuta ancora in modo significativo negli ultimi 15 anni. Lo stato tecnologico dei nostri impianti è di conseguenza eterogeneo. Con una digitalizzazione coerente, vogliamo standardizzare il livello digitale in tutto il Gruppo, per poter rilasciare ai nostri clienti
Digitalizzazione a supporto della trasparenza dei processi
dichiarazioni uniformi in merito a certificazioni di qualità".
SOLUZIONE PERSONALIZZATA PER OGNI IMPIANTO
Gaser ha scelto lo specialista dell’automazione ifm per attuare questa strategia di digitalizzazione. "In primo luogo, gli esperti di ifm hanno capito bene le nostre esigenze, avendo familiarità con la nostra specifica realtà industriale. Questo aspetto non va dato per scontato, poiché il nostro può essere considerato un settore di nicchia", afferma Galliani. "In secondo luogo, ifm ha dimostrato un elevato grado di flessibilità. Invece di offrire una soluzione generica per tutte le esigenze, abbiamo potuto lavorare in modo mirato su ogni singolo impianto e in ogni singola sede sviluppando soluzioni personalizzate per l’aggiornamento che avevamo in mente".
DAL MESTIERE AL PROCESSO
DECISIONALE BASATO SUI DATI
Tuttavia, la trasparenza dei processi per il cliente non era l’unico obiettivo di Gaser. "Naturalmente vogliamo rendere giustizia alla crescita del Gruppo creando un database solido che fornisca un quadro oggettivo
Esempi di trasformazione e trattamenti superficiali: dallo stato grezzo al manufatto tecnico con buona estetica,
Innovation Manager. "Tuttavia, il processo di digitalizzazione serve anche a supportare il lavoro quotidiano dei nostri dipendenti. La maestria e l’esperienza dei nostri dipendenti sono molto importanti per Gaser. La collaborazione con ifm ci ha permesso di crescere internamente, di ampliare le nostre capacità e quindi di diventare complessivamente più forti e più stabili", conclude Galati.
DATI DEI SENSORI PER QUALITÀ E TRACCIABILITÀ
Nei progetti si utilizzano principalmente sensori di temperatura, del valore pH e di corrente. "Questi parametri sono fondamentali per capire se un trattamento è stato eseguito correttamente. Questo ci permette di monitorare il processo e di riconoscere potenziali anomalie per garantire la qualità", ha affermato Antonio Rendina, responsabile digitalizzazione e automazione. "In collaborazione con ifm, siamo riusciti a integrare sensori intelligenti con tecnologia IO-Link in linee obsolete". Mentre la maggior parte dei sensori ifm è dotata di tecnologia IO-Link, che consente la trasmissione dei dati a livello informatico senza problemi e senza compromettere la comunicazione con il PLC, anche i sensori analogici più vecchi dovevano essere integrati nel sistema di acquisizione dati digitale nell’ambito della digitalizzazione degli impianti di GASER.
Con i convertitori che trasformano i segnali analogici in informazioni digitali, ifm offre la soluzione giusta anche per questa esigenza.
OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI SU BASE IT: LA PIATTAFORMA MONEO
La seconda sfida è stata quella di rendere i dati ottenuti utilizzabili per i dipendenti della produzione. La decisione comune è stata quella di utilizzare Moneo, la piattaforma IIoT di ifm. Con Moneo, ifm offre ai propri clienti un software facile da usare, ma molto potente, con il quale è possibile visualizzare e ottimizzare facilmente le sequenze di processo. I livelli, le curve di temperatura, ma anche la necessità di una manutenzione degli impianti possono essere tenuti sotto controllo con Moneo. Si
Nello stabilimento Gaser viene utilizzata la dashboard Moneo di ifm
Il sensore di vibrazioni VVB monitora lo stato delle ventole del forno. Grazie alla tecnologia IO-Link, trasmette i valori misurati direttamente al livello IT
possono inoltre evitare tempi di inattività imprevisti dovuti alla mancanza di forniture o a difetti dell’impianto, così come perdite di qualità dovute a deviazioni del processo.
"Grazie all’introduzione del nuovo software, controlli come il monitoraggio della temperatura delle vasche sono diventati molto più semplici per me", conferma Matteo Margiotta, impiantista di Gaser. "Sulla dashboard posso vedere subito se i valori sono compresi nel range target. In caso di imminenti problemi di qualità, i valori visualizzati cambiano colore. Si può quindi riconoscere esattamente se incombe un problema e agire rapidamente".
Oltre alla produzione, anche la direzione trae vantaggio dalla trasparenza. Moneo consente ai responsabili di monitorare tutti gli impianti e le sedi in modo centralizzato. Integrando i dati provenienti dai sensori nel sistema ERP GASER Core, è possibile combinare i dati di produzione e quelli aziendali e utilizzarli per analisi strategiche.
"Oltre alla formazione e al consolidamento del know-how, c'è ancora un dialogo quasi quotidiano per trovare nuovi approcci e superare gli ostacoli insieme", ha concluso Antonio Rendina, Automation and Digitalization Manager. "Lo slogan ‘close to you’, secondo me, lo riassume molto bene".
PER PICCOLE E MEDIE OFFICINE MECCANICHE
Caporali&Bruni ha scelto il sistema di carico automatizzato di morse e pallet GARANT Automation
Turntable di Hoffmann Group per rendere produttive anche le fasce orarie non presidiate e migliorare la gestione dei dati relativi a costi e tempi di produzione.
L’automazione non è solo uno strumento per aumentare la produttività, ma un importante veicolo di trasformazione culturale”. Parole di Giulio Caporali, Responsabile Assicurazione
Qualità di Caporali&Bruni, azienda di Subbiano, Arezzo, specializzata dal 1979 in servizi di meccanica di precisione in settori come aerospace&defence, automazione e automotive.
Caporali&Bruni, sulla scia di importanti investimenti strategici, ha introdotto GARANT Automation Turntable di Hoffmann Group, un nuovo sistema di carico automatico di morse e pallet in centri di fresatura a 3 o 5 assi, caratterizzato dalle dimensioni compatte e dalla facilità d’uso. La soluzione adottata ha testimoniato come l’automazione non sia riservata esclusivamente alle grandi industrie, abbattendo quella che Giulio ha definito “la barriera mentale che solo le grandi aziende possono automatizzare.
Con GARANT Turntable abbiamo capito che anche nel nostro piccolo si può cambiare approccio, mentalità. Sapere che esistono soluzioni di automazione alla nostra portata, ci ha stimolati a compiere scelte che prima magari non prendevamo in
Automazione come leva per un cambio di mentalità
considerazione e a farci fare un passo avanti. Ciò rappresenta sicuramente una spinta per proseguire questo percorso”.
AUTOMAZIONE, UNO STRUMENTO DI TRASFORMAZIONE
Una trasformazione nella mentalità che riguarda anche gli operatori e la loro capacità di cogliere nell’innovazione un’opportunità da sfruttare, anziché un sorpasso professionale. I dubbi iniziali dell’azienda sulla loro capacità di recepire l’automazione positivamente sono stati subito appianati dall’entusiasmo che ha accompagnato l’introduzione di GARANT Auto -
Un piano di carico girevole e un braccio telescopico in una struttura compatta rendono GARANT Automation Turntable una soluzione estremamente semplice da usare
mation Turntable, accolto come un’occasione per svolgere attività più stimolanti e meno ripetitive. Secondo Giulio, “l’automazione è importante: l’opportunità di utilizzare strumenti tecnologicamente avanzati e aggiornati è un plus che sostiene attività terziarie come le lavorazioni meccaniche, rendendole qualificanti e impegnative”.
CONTINUITÀ PRODUTTIVA E COSTI
SOTTO CONTROLLO
Oltre all’opportunità di consolidare l’attrattività dell’azienda, GARANT Automation Turntable ha consentito a Caporali&Bruni di rendere produttive anche le fasce orarie non
presidiate e di essere più flessibile rispetto alle richieste del mercato, migliorando la gestione dei dati relativi ai costi e ai tempi di produzione.
La soluzione di Hoffmann Group ha reso possibile automatizzare produzioni speciali e ripetitive nei tempi solitamente inattivi, come la notte o i weekend. “In questi primi mesi, stiamo usando GARANT Turntable quando abbiamo dei lotti idonei e ci sta supportando in particolare nelle ore non presidiate dai nostri dipendenti”, ha spiegato Giulio, sottolineando come la continuità operativa rappresenti un elemento chiave per progredire nel mondo dell’industria meccanica.
GARANT Turntable fornisce inoltre
dati certi sulle tempistiche produttive e permette di analizzare in modo più puntuale i centri di costo grazie alla crescente trasparenza e conoscenza dei costi di lavorazione di un prodotto.
Giulio Caporali, Responsabile
Assicurazione
Qualità di Caporali&Bruni, con il sistema di carico automatizzato di morse e pallet in centri di fresatura GARANT
Automation
Turntable
“La produzione è collegata a un mercato che cambia di continuo, ci sono costi e condizioni contrattuali variabili; quindi, poter contare sui costi fissi di un sistema che opera in autonomia e restituisce tempistiche certe rafforza sempre di più l’affidabilità verso i nostri committenti consentendoci di essere più competitivi anche sui prezzi. Non solo, grazie a GARANT Turntable siamo più flessibili. Abbiamo a che fare con svariate tipologie di clienti che hanno caratteristiche, esigenze e requisiti diversi. Avere la possibilità, attraverso lo stesso sistema, di offrire un servizio più ampio rappresenta sicuramente un punto di forza”.
FACILITÀ D’USO, INSTALLAZIONE
RAPIDA E SUPPORTO TECNICO
Hoffmann Group per le piccole e medie officine meccaniche. Un piano di carico girevole e un braccio telescopico in una struttura compatta lo rendono una soluzione estremamente semplice da usare per il carico automatizzato di morse e pallet in centri di fresatura a 3 o 5 assi. Poiché non necessita di un’interfaccia di automazione, consente di aggiornare anche macchine datate con un investimento ridotto; con un ingombro inferiore a 2,5 mq, può essere inserito anche negli ambienti più piccoli; grazie all’interfaccia flessibile, consente di movimentare morse, ma anche torri, attrezzature o pallet e il sistema meccanico di Start/Stop a perno lo rende estremamente facile da usare, non richiedendo alcuna competenza di programmazione. Il sistema può alloggiare fino a 18 dispositivi di serraggio con un peso complessivo fino a 25 kg l’uno ed è disponibile anche la versione con 24 slot per un peso massimo di 20 kg l’uno.
Il sistema di caricamento automatico GARANT
Automation
Turntable è stato sviluppato per movimentare in modo estremamente semplice dispositivi di serraggio su fresatrici CNC
A convincere Caporali&Bruni nella scelta di GARANT Turntable sono state anche l’ergonomia e la semplicità d’uso del sistema. Il layout compatto e la possibilità di configurarlo in modo intuitivo hanno facilitato notevolmente il passaggio all’automazione. “Le dimensioni ridotte e la possibilità di programmarlo in modo semplice sono state decisive”, ha commentato Giulio, aggiungendo che l’installazione è avvenuta in tempi brevi, 3-4 giorni, grazie anche a un supporto tecnico molto qualificato. La consulenza offerta da Hoffmann Group ha ulteriormente rafforzato la fiducia nell’investimento. “Non mi ero immaginato un’assistenza così completa, mi sono lasciato guidare e il risultato è stato davvero positivo”.
GARANT AUTOMATION TURNTABLE
GARANT Automation Turntable fa parte della linea di soluzioni di automazione sviluppata da
Ingombro ridotto, facilità d’uso e senza necessità di interfaccia di automazione, GARANT Automation Turntable consente di aggiornare anche macchine datate con un investimento ridotto
Soluzioni integrate per ogni fase dell'installazione elettrica
Nel settore delle installazioni elettriche, CEMBRE si conferma come un partner affidabile per i professionisti, offrendo soluzioni complete e integrate che rispondono alle sfide quotidiane degli impianti elettrici moderni. Grazie alla combinazione di strumenti innovativi e componenti ad alta affidabilità, CEMBRE supporta le operazioni di cablaggio e installazione con una serie di prodotti che semplificano i processi, riducono i tempi e migliorano le prestazioni.
Un esempio emblematico di questa filosofia è il sistema integrato B-FL750 e EWO, una soluzione che offre un flusso di lavoro continuo e senza interru-
INTERFACCIA COMPATTA
zioni, dal processo di foratura all’installazione dei passacavi. Il foralamiere oleodinamico a batteria B-FL750 è uno strumento potente e versatile, progettato per forare facilmente pannelli, quadri elettrici e altre superfici in acciaio, fibra di vetro e plastica. La sua precisione e la capacità di creare fori perfetti per l’installazione dei passacavi EWO garantiscono un’operazione di cablaggio rapida e sicura. I passacavi divisibili della serie EWO, infatti, si adattano perfettamente ai fori realizzati dal B-FL750, ottimizzando l'uso dello spazio e migliorando la protezione degli impianti elettrici. Questa combinazione di stru-
menti e componenti consente di velocizzare le operazioni e di aumentare l'affidabilità dell’intero impianto. La facilità d'uso e la compatibilità totale tra i due prodotti offrono un vantaggio decisivo nei contesti dove la velocità e la precisione sono cruciali.
• Compatibilità Totale: Il B-FL750 è progettato per realizzare fori perfetti per l'installazione dei passacavi EWO, riducendo i tempi operativi e migliorando la precisione in ogni fase dell'installazione.
• Praticità e Versatilità: Grazie alla capacità di forare diversi materiali e di adattarsi a molteplici esigenze, il B-FL750 permette di realizzare fori per l’installazione
di passacavi in modo rapido e sicuro.
• Affidabilità e Protezione: I passacavi EWO sono progettati per garantire una protezione avanzata contro polvere e acqua, aumentando la durata dell'impianto elettrico.
Linea di utensili per microlavorazioni ad alta precisione
BIG Daishowa, esperto nella realizzazione di utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche di elevata qualità e precisione, presenta una nuova serie di utensili con attacco HSK-EZ15, progettata specificamente per le microlavorazioni. L’ampliamento della gamma, che include già i portapinze MEGA Micro Chuck con interfaccia HSK-EZ15, si arricchisce con due nuovi prodotti: una barra di controllo di precisione e una stazione di assemblaggio utensili.
BIG Daishowa sta anche collaborando con i principali costruttori di macchine utensili per microlavorazioni
con interfaccia HSK-EZ15 per integrare i suoi utensili. Tra i principali costruttori che utilizzano gli utensili HSK-EZ15 di BIG Daishowa figurano CHIRON, Precitrame, Citizen, Tornos ed Enoveas. Essendo l’interfaccia HSK più piccola esistente, HSKEZ15 è ottimizzata per quei settori che richiedono lavorazioni estremamente precise ed efficienti, tra cui l’industria orologiera, il medicale, il dentale e l’industria orafa. Rispetto alle macchine transfer tradizionali, i macchinari equipaggiati con attacco HSK-EZ15 offrono una maggiore flessibilità nella gestione delle modifi -
che al design del prodotto, riducendo la complessità di configurazione e aumentando la produttività.
Portautensili MEGA Micro Chuck in HSK-EZ15: il portautensili MEGA Micro Chuck in HSK-EZ15 è la soluzione ideale per tutte le moderne macchine dotate
di questa interfaccia.
Dyna Test HSK-EZ15: una barra di controllo ad alta precisione progettata per misurare il runout del mandrino, garantendo prestazioni ottimali della macchina.
Kombi Grip HSK-EZ15: una stazione di montaggio verticale unica nel suo genere, progettata per il montaggio e lo smontaggio senza sforzo di micro-utensili.
MEGA Micro Chuck HSK EZ15
ECTA CONFERENCE 2025
Sviluppi tecnici ed economici nel settore della lavorazione dei metalli
Oltre 100 gli operatori che hanno preso parte a ECTA Conference 2025, la conferenza annuale dell’European Cutting Tools Association, l’associazione che rappresenta i costruttori europei di utensili di lavorazione per uso industriale, tornata in Italia dopo 7 anni.
L’iniziativa, organizzata da UCIMU-Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, in collaborazione con ECTA, ha rappresentato un’opportunità unica di incontro e confronto sugli sviluppi tecnici ed economici del settore e ha riunito i principali attori del pro-
cesso di lavorazione dei metalli, tra cui produttori di utensili da taglio, inserti, materiali per utensili, macchine affilatrici per utensili, componenti per macchine utensili e i rappresentanti del mondo accademico e della ricerca.
Austria, Australia, Belgio, Corea del Sud, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Spagna, Stati Uniti e Svizzera sono stati i paesi rappresentati dai partecipanti.
“Siamo soddisfatti della partecipazione a ECTA Conference 2025", ha dichiarato Federico Costa, presidente ECTA. "L’alto richiamo di operatori all’evento
conferma la rilevanza di questo appuntamento e la necessità degli operatori di riunirsi per confrontarsi sulle tematiche protagoniste, oggi e nel prossimo futuro, del nostro comparto. Inoltre, tematiche come l'IA e la digitalizzazione dei processi produttivi, insieme agli approfondimenti più motivazionali, hanno offerto nuovi spunti e riflessioni per l’attività degli operatori del comparto”.
Non solo incontri di lavoro e di approfondimento tematico: nei tre giorni di evento ECTA Conference 2025 ha proposto anche un ricco programma sociale, occasione di aggregazio-
ne, culturale e conviviale, molto apprezzato da tutti gli operatori presenti.
“Per la nostra associazione è stato un onore organizzare, insieme ai colleghi di ECTA, questo importante evento, che è stato in grado di attirare così tanti operatori da tutto il mondo, a dimostrazione del ruolo centrale dell'Italia nell'industria manifatturiera e nelle applicazioni metalmeccaniche”, ha commentato Riccardo Rosa, presidente UCIMU. Il prossimo appuntamento con ECTA Conference è già stato fissato dal 7 al 9 maggio 2026 e si terrà in Austria, nella città di Graz.
TRATTAMENTI TERMICI
Carbotempra è una azienda di trattamenti termici, con impianti di ultima generazione, dotata di laboratorio per prove metallurgiche e tecnologiche.
L’azienda è specializzata nella tempra di acciai per cuscinetti e speciali, nella cementazione gassosa e carbonitrurazione.
Laboratorio metallurgico
Cementazione
Carbonitrurazione
Tempra e rinvenimento
Sottoraffreddamento
Normalizzazione
Ricottura normale e in bianco
Sabbiatura
Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB) Tel. +39 039615545 / +39 0396013244 www.carbotempra.it
DETERGENTE A BASE D'ACQUA
Dalle grandi aziende alle autofficine, la manutenzione dei veicoli comporta sfide legate allo sporco che può compromettere l'efficienza produttiva. Per questo Mewa ha sviluppato una lavapezzi intuitiva, sostenibile e sicura per la salute.
La produzione e la manutenzione delle auto sono cambiate in modo significativo negli ultimi decenni. Lo vediamo tutti quando andiamo in un’officina: se un tempo i pezzi rotti venivano smontati, riparati e rimontati, oggi nella maggior parte dei casi vengono completamente sostituiti con un pezzo di ricambio nuovo. Una cosa però non è cambiata: le particelle di sporcizia o una minima quantità di grasso possono rappresentare un problema. Nell'industria dell'auto, lo sporco rischia di paralizzare il processo di produzione; in un'officina, se la riparazione non dovesse risultare efficace per via delle parti di ricambio sporche, i clienti ne resterebbero insoddisfatti.
Sia che si tratti di lavori di manutenzione in grandi aziende o in autofficine, per rimuovere lo sporco i tecnici addetti devono poter disporre di una soluzione efficace che sia al contempo sostenibile e non comporti rischi per la salute o per l'ambiente. Le lavapezzi Mewa, proposte con un servizio a 360°, offrono elevate prestazioni e, inserite in un pacchetto
Lavapezzi ecologica per l'industria dell'auto
di servizi completo, consentono ai responsabili dello stabilimento di concentrarsi sul proprio core business.
SERVIZIO A 360° ZERO PENSIERI
Le lavapezzi Mewa offrono elevate prestazioni in termini di pulizia senza utilizzare sostanze chimiche nocive (Foto Mewa)
Le lavapezzi Mewa vengono installate e avviate direttamente in loco. Il team Mewa installa la macchina e se ne va solo quando è pronta al cento per cento. I collaboratori vengono addestrati e istruiti sull'uso della lavapezzi Mewa.
Il responsabile dello stabilimento non deve preoccuparsi del funzionamento della lavapezzi, in quanto, sia per una piccola lavapezzi a pennello come per una lavapezzi ad alta pressione, il team Mewa si preoccupa di rabboccare periodicamente il detergente e a sottoporla a
manutenzione a intervalli concordati, con un servizio 360° che lo solleva da queste incombenze.
“I nostri clienti apprezzano molto l'affidabilità del nostro servizio di lavapezzi”, sottolinea Velko Winters, amministratore delegato di Mewa Italia. "Una volta installata e avviata una lavapezzi ad alta pressione o una lavapezzi a pennello Mewa in una fabbrica o in un’autofficina, poter pulire o sgrassare in modo efficace componenti di macchinari o pezzi di ricambio di auto è una certezza. Il nostro team controllerà che le lavapezzi funzionino in modo affidabile”.
UN VALORE AGGIUNTO PER LA SICUREZZA E LA SOSTENIBILITÀ
A differenza dei tradizionali detergenti a freddo a base di
sostanze chimiche, che spesso producono emissioni COV e rappresentano un rischio per la salute, le lavapezzi Mewa utilizzano un liquido detergente a base d'acqua, completamente privo di etichettatura. E questo significa, in sintesi, che non c'è alcun rischio per la salute o di incendio. Rispetto ai detergenti a freddo, questo liquido può essere utilizzato molto più a lungo senza comprometterne la qualità. Ciò consente di risparmiare e, allo stesso tempo, di utilizzare una soluzione molto più sostenibile in una fase operativa importante. Il liquido contiene una combinazione di agenti sgrassanti e microrganismi. I microrganismi biodegradano il grasso e l'olio in modo totalmente naturale. Questa soluzione sostenibile offre eccellenti prestazioni in termini di pulizia, ovunque si tratti di rimuovere grasso, residui di olio, sali, polvere o trucioli.
A PENNELLO E AD ALTA
PRESSIONE PER TUTTE LE ESIGENZE
Mewa propone lavapezzi a
Per eliminare lo sporco più resistente si utilizza un liquido detergente a base d'acqua (Foto Mewa)
Con la lavapezzi Mewa ad alta pressione l'effetto del liquido detergente è potenziato da una pressione di 80 bar (Foto Mewa)
pennello in due diversi formati e lavapezzi ad alta pressione. Queste ultime sono particolarmente utili quando si devono pulire componenti molto sporchi o con geometrie molto irregolari. In questo caso, l'effetto del liquido detergente è potenziato dall'alta pressione (fino a 80 bar) e dalla temperatura di circa 40 gradi. Que -
sto metodo funziona in modo eccellente ovunque vengano effettuati interventi di fresatura, foratura o tornitura. Oltre al servizio a 360° e alla sostenibilità di queste soluzioni, un altro vantaggio delle lavapezzi Mewa è che non contengono sostanze infiammabili. Il valore aggiunto per l'azienda è quindi anche la sicurezza antincendio, in quanto il liquido detergente non è infiammabile e riduce quindi i rischi nell'ambiente di lavoro.
MEWA ECO-MATIC: LAVAGGIO IN SERIE AUTOMATIZZATO
La nuova lavapezzi Mewa Eco-Matic è particolarmente adatta per i reparti produttivi dove è previsto abitualmente il lavaggio in serie di una grande quantità di pezzi: la macchina consente infatti di automatizzare i processi di lavaggio ottimizzando i tempi. Il lavaggio viene semplificato e reso più veloce grazie al pratico cestello rotante, agli ugelli superiori, inferiori e laterali e alla tripla filtrazione dei liquidi. Il timer è regolabile da 0 a 30 minuti, a seconda delle esigenze e dell’intensità dello sporco, il serbatoio e l’area di lavaggio sono separati e un apposito sistema di rilevazione indica il livello del liquido detergente. Anche la lavapezzi EcoMatic, come tutte le lavapezzi Mewa, utilizza un detergente ecologico e biodegradabile a base di acqua che contiene microrganismi che si nutrono dello sporco organico come olio, grasso e lubrificante e lo eliminano in modo naturale. È una soluzione priva di etichettatura CLP, che non provoca emissioni VOC e ottempera ai requisiti della direttiva solventi 1999/13/CE.
Lavapezzi Mewa Eco-Matic (Foto Mewa)
CYBERSECURITY
La convergenza IT/OT è un elemento abilitante per la trasformazione digitale ma in grado di suscitare nuove vulnerabilità. Ecco perché questi ambienti devono rispettare requisiti di sicurezza specifici da affrontare con il supporto di professionisti.
Claroty, esperto globale nella protezione dei sistemi cyber-fisici, presenta un’analisi dettagliata delle principali differenze tra la sicurezza IT e OT, affrontando sfide e opportunità legate alla crescente convergenza tra questi due ambienti. Storicamente, le tecnologie IT e OT sono state progettate per operare separatamente, gestite da team con obiettivi distinti e privi di interconnessioni. Tuttavia, la trasformazione digitale ha accelerato un cambiamento radicale: le aziende di ogni settore si affidano sempre più a nuovi sistemi cyber-fisici e tecnologie che richiedono la connettività tra IT e OT. Questa convergenza, oggi sempre più necessaria, ha permesso alle aziende di migliorare l'efficienza operativa, aumentare la sostenibilità e stimolare l'innovazione, portando enormi benefici al business. Tuttavia, ha anche introdotto nuovi rischi di cybersecurity, poiché i confini tra IT e OT diventano più fluidi.
DUE AMBIENTI CON SPECIFICHE DIVERSE
Un ambiente IT è progettato per gestire ed elaborare grandi quantità di dati, utilizzando server, computer, applicazioni software, database e altre risorse digitali.
IT e OT: una convergenza da gestire con strategia
La sua responsabilità primaria è proteggere e mantenere l'integrità delle informazioni che supportano le operazioni aziendali. Al contrario, l'OT si occupa del controllo di dispositivi fisici e infrastrutture critiche, come sistemi di controllo industriale (ICS), sensori e robotica, utilizzati in settori strategici come l’energia, la sanità e i trasporti. Il focus dell’OT è garantire la continuità e sicurezza di questi processi fisici, dove eventuali attacchi potrebbero comportare interruzioni operative, danni ambientali e rischi per la salute e la sicurezza.
In breve, l’IT si occupa di dati e comunicazioni, mentre l’OT è orientato verso il controllo di comportamenti fisici e risultati. L'integrazione di sistemi IT e OT ha creato maggiore connettività, migliorando la visibilità operativa e favorendo deci-
Domenico Dominoni, RVP South Europe and Middle East di Claroty
sioni aziendali più rapide e precise. Un esempio chiave di convergenza IT/OT è rappresentato dai dispositivi dell’Industrial Internet of Things (IIoT), che collegano macchinari, sensori e dispositivi fisici alle reti IT attraverso il cloud, consentendo raccolta dati, monitoraggio remoto e analisi delle prestazioni in tempo reale.
BENEFICI E RISCHI DELL'INTERCONNESSIONE
Grazie a questa convergenza, le aziende possono automatizzare processi e ridurre l'errore umano, aumentando la produttività e ottimizzando le operazioni. La convergenza IT/OT è un elemento abilitante fondamentale per la trasformazione digitale, poiché allinea i processi operativi con le capacità digitali, trasformando il modo in cui le aziende generano valore. Tuttavia, l’aumento della connettività ha generato anche nuove vulnerabilità. Con l’interconnessione crescente tra sistemi IT e OT e l'espansione dell'Extended Internet of Things (XIoT) aumentano le implicazioni legate alla sicurezza di questi ambienti. Gli ambienti IT e OT richiedono requisiti di sicurezza diversi e affrontano minacce specifiche. La convergenza impone la collaborazione tra i team di sicurezza IT e OT per proteggere le infrastrutture essenziali. Per far fronte a queste sfide, le aziende devono assumere professionisti con esperienza sia nella sicurezza IT che OT per garantire una protezione
Gli ambienti IT e OT richiedono requisiti di sicurezza diversi e affrontano minacce specifiche. La convergenza impone la collaborazione tra i team di sicurezza IT e OT per proteggere le infrastrutture essenziali
robusta delle infrastrutture critiche. Solo un approccio unificato può contrastare efficacemente le nuove minacce, ma la natura frammentata della convergenza IT/OT richiede anche misure specifiche per mantenere un fronte di difesa solido. “Anche se la cybersecurity è cruciale sia per l’IT che per l’OT, è importante comprendere che la protezione di questi due ambienti presenta differenze sostanziali”, afferma Domenico Dominoni, RVP South Europe e Middle East di Claroty. “Per esempio, i dispositivi OT spesso utilizzano protocolli proprietari non rilevabili dagli strumenti di sicurezza IT tradizionali, limitando la visibilità sulla rete OT. Le aziende spesso non hanno chiaro il perimetro completo da proteggere, e gli asset da mettere in sicurezza sono diversi per IT e OT. L’IT si concentra sulla protezione dei dati sensibili, la cui violazione può causare danni reputazionali, perdite finanziarie o multe; l’OT invece è orientato alla sicurezza e continuità delle infrastrutture critiche, dove un attacco potrebbe comportare interruzioni dei servizi e addirittura mettere a rischio la sicurezza umana. È quindi essenziale adottare una strategia che consideri le specifiche minacce per ciascun ambiente e garantisca la protezione dell'azienda da potenziali attacchi”.
STRATEGIE DI PROTEZIONE PER LE VULNERABILITÀ OT
Le vulnerabilità OT, come configurazioni errate, software obsoleti e accessi remoti non sicuri, possono essere sfruttate dai cybercriminali. Alcuni dei principali rischi includono: mancata segmentazione della rete, software obsoleti o non aggiornati, accesso remoto non sicuro, gestione delle password insufficiente.
Queste sfide possono causare gravi conseguenze, tra cui perdite finanziarie, interruzioni della produzione, danni ambientali e rischi per la salute e sicurezza umana. Per questo motivo è fondamentale comprendere che ogni sistema OT presenta vulnerabilità uniche, che richiedono identificazione e mitigazione specifiche.
“Una strategia di sicurezza efficace per la convergenza IT/OT richiede una stretta collaborazione tra i team IT e OT e l’adozione di soluzioni su misura per proteggere tutti gli asset critici”, aggiunge Dominoni. “Mentre le vulnerabilità OT continuano a crescere, è essenziale che le aziende implementino rapidamente misure come la segmentazione della rete e l’accesso sicuro, elementi chiave per migliorare la resilienza della cybersecurity e proteggere le infrastrutture da attacchi futuri”.
PER AMBIENTI INDUSTRIALI DIFFICILI
Guanto senza vetro e metallo con elevata resistenza al taglio
Midas Safety ha lanciato PU GMF Glove FA6, un nuovo guanto privo di vetro e metallo che combina un'alta resistenza al taglio al confort elevato per proteggere chi lo indossa negli ambienti industriali più difficili. Il guanto raggiunge un livello di resistenza al taglio pari a F, in conformità con EN ISO, e A6, in conformità allo standard ASTM F2992. In questo modo, diventa l'opzione premium di resistenza al taglio all'interno della gamma
Midas Safety GMF e supera le capacità dell'attuale guanto da taglio DA4.
Il guanto PU GMF FA6 è realizzato con una miscela unica di HPPE, nylon e spandex, che elimina la necessità di acciaio o vetro per ottenere un'elevata protezione contro i tagli. Il guanto ha una finitura superficiale liscia che si adatta alla mano, conferendo una sensazione di morbidezza e comfort che migliora la destrezza e riduce l'affaticamento per periodi prolungati. È inoltre dotato di rinforzo tra pollice e indice che ne aumenta la durata.
La composizione priva di vetro e metallo elimina il rischio di particelle di vetro o filamenti d'acciaio esposti all'usura, con conseguenti
TECNOLOGIA A ONDE MILLIMETRICHE
irritazioni cutanee. L'assenza di fibre dure significa assenza di particelle o detriti, che impediscono la contaminazione e il danneggiamento dei prodotti manipolati. “Il nostro nuovo guanto GMF in PU FA6 ha un design incentrato sull'utente che privilegia il comfort e la sicurezza”, afferma Suman Sabharwal, Senior Product Manager di Midas Safety. “È flessibile e traspirante e garantisce un'eccellente vestibilità negli ambienti più difficili. Inoltre, il materiale privo di vetro e metallo offre un'esemplare resistenza al taglio, con il guanto che non contiene fibre abrasive che possono rompersi o iniziare a sfilacciarsi nel tempo, causando disagio e irritazioni cutanee”.
Il guanto PU GMF FA6 è adatto
Scanner walk-through nei controlli sui passeggeri
Francoforte è il primo aeroporto al mondo a utilizzare regolarmente gli scanner walk-through per effettuare i controlli di sicurezza dei passeggeri. Dopo una fase di test durata circa un anno presso il Concourse A del Terminal 1, la Polizia Federale Tedesca ha autorizzato l'utilizzo su larga scala del sistema di sicurezza aerea QPS Walk2000 di Rohde & Schwarz. Il sistema QPS Walk2000 è molto più comodo da utilizzare per effettuare i controlli di sicurezza: invece di doversi fermare in una posizione innaturale per effettuare la scansione, i viaggiatori possono continuare a camminare attraverso lo scanner a una velocità normale.
Ogni giorno circa 18.000 passeggeri in partenza passano attraverso questo checkpoint di sicurezza. In prospettiva, il piano prevede di estendere l'uso di questa tecnologia ad altre corsie dei controlli di sicurezza nel Terminal 1 e di utilizzarla anche nel nuovo Terminal 3.
La tecnologia a onde millimetriche utilizzata negli scanner QPS Walk2000 è in grado di identificare le minacce anche attraverso gli abiti, mentre un avatar individua in tempo reale gli oggetti potenzialmente pericolosi. Se scatta un allarme, il personale di sicurezza può concentrarsi sull'area specifica indicata invece di dover rifare la scansione completa
del passeggero.
Da quando ha assunto la responsabilità dei controlli di sicurezza all'aeroporto di Francoforte, Fraport ha investito circa 22
a un'ampia gamma di applicazioni, tra cui la manipolazione di vetro e lamiere, la riparazione e la manutenzione di automobili, l'edilizia e l'idraulica. Inoltre, offre una maggiore protezione di sicurezza per applicazioni come la produzione di celle per batterie, in quanto l'assenza di fibre metalliche elimina il rischio di conduttività elettrica.
“Come parte della nostra gamma priva di metalli e vetro, questo guanto non solo rafforza il nostro impegno nella ricerca e nello sviluppo all'avanguardia, ma segnala anche la continua evoluzione della nostra linea di prodotti", ha aggiunto Kashif Ali, direttore della gestione dei prodotti e del marketing di Midas Safety.
milioni di euro per equipaggiare i checkpoint di sicurezza di una tecnologia di scansione avanzata e definire un design innovativo delle corsie.
COSTRUZIONE IMPIANTI
La complessità dell'industria metallurgica porta alla costante ricerca di innovazioni. Mayr ha accolto questa sfida offrendo prodotti certificati e studiati per raggiungere un alto livello di protezione, efficienza e produttività.
Il settore metallurgico in Italia si stabilizza. Per i metalli ferrosi, gli aumenti dei costi energetici sono stati riassorbiti dal prezzo delle materie prime, mentre non si prevedono crescite nei prezzi di vendita, portando a un sostanziale equilibrio. La siderurgia in particolare è tuttora legata all’edilizia, settore la cui crescita sembra frenare nonostante gli incentivi, ma dopo un 2023 difficile le aziende mostrano un cauto ottimismo. Per i metalli non ferrosi e in particolare per l’alluminio, dopo un 2023 non brillantissimo, alcuni segmenti come il riciclo e la produzione green potranno avere un andamento più dinamico: i prezzi tendono al rialzo e i mercati di sbocco sono più ricettivi. In un contesto globale complesso, le sfide da affrontare sono legate all’innovazione nei processi, con l’attenzione alla sostenibilità ambientale che acquista una crescente importanza tra i fattori determinanti per il successo. All’efficienza degli impianti e dei processi contribuiscono i produttori di componenti innovativi e sempre più performanti: Mayr con i suoi 125 anni di esperienza è in prima linea nel supporto alle aziende di questo settore.
Giunti a prova di sicurezza per il settore metallurgico
L'ATTENZIONE ALLA SICUREZZA
È INDISPENSABILE
La metallurgia è, inoltre, un settore in cui i rischi per i lavoratori, sotto il profilo fisico e chimico, non possono essere sottovalutati, come molti tristi casi di cronaca insegnano. L’attenzione alla sicurezza è indispensabile: il rilascio di gas tossici o esplosivi, le temperature elevate e la stabilità di carichi pesanti e pericolosi sono solo alcuni dei numerosi fattori che le aziende devono prendere in considerazione per garantire ai lavoratori un ambiente che si avvicini il più possibile al rischio zero.
Le aziende produttrici di componenti sono consapevoli di
queste esigenze e si adoperano per aiutare i costruttori di impianti e macchinari a realizzare soluzioni per quanto possibile sicure, con prodotti certificati e studiati per garantire la massima sicurezza nel rispetto dei comprensibili requisiti di efficienza e produttività. Questo settore è da sempre al centro dell’attenzione di Mayr, azienda con oltre 100 anni di esperienza nel campo della trasmissione di potenza: si tratta di una palestra ideale per i progettisti di freni e giunti di accoppiamento, che si trovano di fronte a sfide impensabili nella maggior parte delle industrie. I passaggi dal minerale al metallo lavorato sono visivamente affascinanti quanto imponenti: le forze, le temperature e i pesi in campo sono decisamente
Giunto EAS-HT
ragguardevoli. Solo componenti dalle caratteristiche altrettanto rimarchevoli possono adattarsi a un simile ambiente: occorrono robustezza, resistenza alle sollecitazioni, densità di potenza e dimensionamenti adeguati a garantire il collegamento sicuro fra gli alberi, la protezione dai sovraccarichi e il blocco di carichi pesanti in caso di emergenza.
FRENI A PROVA DI IMPREVISTI
ROBA-STOP-M
Fra i componenti più apprezzati dall’industria siderurgica, i freni ROBA-stop-M di Mayr si distinguono per l’affidabilità e sicurezza anche nelle emergenze. Si tratta di freni elettromagnetici di sicurezza a molla, facili da installare, esenti da necessità di manutenzione per tutta la durata di vita utile del rotore e particolarmente resistenti grazie all’alloggiamento completamente chiuso, in conformità con gli standard IP54/IP66.
ROBA-stop-M è caratterizzato da tempi di commutazione particolarmente brevi. Concepito per il montaggio sull’estremità libera dell’albero, garantisce un bloccaggio sicuro e può rallentare lo spostamento di masse o carichi in movimento.
In caso di interruzione di corrente, anomalie o guasti al ser-
vofreno nel motore di comando,
ROBA-stop-M mantiene l’asse in qualsiasi posizione e ne impedisce così l’abbassamento o la caduta, proteggendo l’utente da possibili lesioni e impendendo l’eventuale danneggiamento di motore, attrezzi e pezzi da lavorare.
ROBA-stop-M è un freno di sicurezza elettromagnetico: in assenza di corrente le molle elicoidali premono contro l’ancora mobile. Il rotore rimane premuto tra l’ancora mobile e la corrispondente superficie di fissaggio della macchina. L’albero è frenato attraverso il mozzo dentato.
All’attivazione della corrente, si forma un campo magnetico. L’ancora mobile viene spostata verso il portabobina, vincendo la spinta delle molle. Il rotore è disinnestato e l’albero può ruotare liberamente.
ROBA-DS: GIUNTI AFFIDABILI E SICURI
Nel settore metallurgico uno dei giunti di accoppiamento più apprezzati è ROBA-DS, giunto lamellare senza usura e senza necessità di manutenzione
La serie di giunti di accoppiamento ROBA-DS è caratterizzata dalla costruzione compatta realizzata in leghe di acciaio o alluminio ad alta resistenza.
La serie di giunti di accoppiamento ROBA-DS è caratterizzata dalla costruzione compatta realizzata in leghe di acciaio o alluminio ad alta resistenza
Questi ultimi offrono una vasta gamma di coppia, da 35 a 150 Nm, e si distinguono per la loro affidabilità e durata nel tempo. Grazie al design intelligente, i giunti ROBA-DS garantiscono una trasmissione di potenza senza gioco e sono resistenti alle sollecitazioni meccaniche. La manutenzione e la sostituzione dei giunti non rappresentano un problema, poiché possono essere facilmente rimossi anche dopo periodi di esercizio prolungati senza danneggiare il pacco lamellare in acciaio. Fondamentali nell’industria siderurgica sono anche i limitatori di coppia, che scollegando parte motore e condotta in caso di sovraccarico prevengono danni ingenti. Fra i più utilizzati, i giunti di sicurezza EAS-HT e EAS-reverse. EAS-HT (dove HT sta per “high torque” o coppia elevata, a sottolineare l’idoneità del componente all’utilizzo con carichi gravosi, coppie e velocità molto elevate e grandi momenti d’inerzia di massa), è perfettamente regolabile: trasmette la coppia con precisione, separando immediatamente il carico e interrompendo il movimento in caso di sovraccarico.
Giunto EASreverse
MOVIMENTAZIONE DEI FLUIDI
Il collettore in materiali plastici leggeri dedicato alla Carnival Luminosa
Carnival Luminosa è una nave da crociera da 92.700 GT (stazza lorda), lunga 300 metri e dotata di 1.130 cabine in grado di ospitare fino a 2.800 passeggeri. Costruita da Fincantieri nello stabilimento di Marghera (VE), ha iniziato la sua vita operativa nel 2009 con il nome di Costa Luminosa per poi essere ceduta, nel settembre 2022, a Carnival Cruise Line.
Nello stesso anno, prima del
di GF Piping Systems
GESTIONE AMBIENTALE
passaggio alla compagnia statunitense, l’allora proprietaria Costa Crociere decise di sostituire il collettore per acqua calda e fredda della nave a causa dei segni di corrosione che lo stesso iniziava a mostrare. L'incarico fu affidato a Mec. Ship e a GF Piping Systems. Mec.Ship, prima che i lavori di ristrutturazione iniziassero, si occupò di condurre un’indagine approfondita del sistema esistente sulla Costa Luminosa attraverso misurazioni estremamente accurate, effettuate attraverso la scansione 3D
dell’impianto in essere. I dati ricavati furono utilizzati per progettare il collettore sostitutivo sfruttando le ampie librerie CAD e le capacità di prefabbricazione di GF Piping Systems. La scelta da parte della società del Gruppo Georg Fischer, specializzata nella fornitura di soluzioni idriche e di flusso consentendo un trasporto sicuro e sostenibile dei fluidi, ricadde, in accordo con il committente, su materiali leggeri privi di corrosione appartenenti a due diverse gamme di sistemi. Il primo, ecoFIT, basato su tubazioni in polietilene adatte al trasporto di acqua e acque reflue a temperature comprese tra -50 °C e +60 °C e caratterizzato da una durata garantita di almeno 25 anni. L’altro, Instaflex, in polibutene
(PB), idoneo per le installazioni di acqua potabile proprio per le caratteristiche del materiale con cui è realizzato, esente dal rilascio di sapori e di sostanze inquinanti e con la prerogativa di possedere superfici lisce che prevengono i depositi di calcare.
Grazie alla combinazione di competenze in progettazione, ingegneria e prefabbricazione di GF Piping Systems e di Mec. Ship, il collettore sostitutivo è stato adattato alle esigenze specifiche della Costa Luminosa. L'installazione, grazie a tecnologie di giunzione semplici come la fusione di testa o l'elettrofusione e all'impiego di parti prefabbricate, è stata completata rapidamente e con un impatto minimo su passeggeri ed equipaggio.
Strategia di sostenibilità per il settore degli azionamenti
La strategia di sostenibilità NORD Drivesystems per il 2025 si basa su un impegno concreto: agire in modo consapevole, responsabile e integro. La sostenibilità è un elemento fondamentale anche per i prodotti NORD, poiché la progettazione, il ciclo di vita e le applicazioni influiscono sull'impatto ambientale. Il concetto di sostenibilità è quindi integrato già nella fase di sviluppo. “Gli azionamenti sono diffusi in molti settori industriali e rappresentano una quota significativa del consumo energetico”, spiega Carolin von
Rönne, responsabile dello Sviluppo dei processi, dell'organizzazione e della Gestione della sostenibilità aziendale di NORD Drivesystems. “Con soluzioni di azionamento efficienti come il motore sincrono IE5+, miriamo a ridurre in modo significativo le emissioni di CO2”. Inoltre, il servizio NORD ECO aiuta le aziende a identificare le soluzioni di azionamento più efficienti per le loro esigenze. NORD ha introdotto la gestione della sostenibilità, raggiungendo traguardi rilevanti come la pubblicazione di un rapporto annuale secondo gli standard
GRI, l'ottenimento di certificazioni ambientali e l'implementazione di strutture internazionali. L'obiettivo principale è costruire una governance internazionale solida e un sistema di reporting conforme alla direttiva CSRD per tutto il
La gestione ambientale internazionale è cruciale per coordinare e documentare le iniziative in modo conforme alle normative. Nelle filiali più grandi viene applicata la norma ISO14001, mentre il bilancio climatico per gli Ambiti 1-3 viene calcolato a livello di gruppo. NORD Drivesystems si impegna a ridurre il
consumo energetico, minimizzare i rifiuti, aumentare la quota di energia elettrica autoprodotta e favorire l'uso di fonti rinnovabili. Inoltre, le aree di biodiversità esistenti saranno ulteriormente ampliate.
Instaflex
FORMAZIONE DELLE COMPETENZE
L’Intelligenza Artificiale rappresenta un’opportunità per evolvere i modelli aziendali. Ecco perché l'obiettivo del PwC Tech Innovation Center è quello di supportare le realtà industriali nel loro sviluppo, promuovendo un’adozione mirata e responsabile delle nuove tecnologie digitali.
Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale e tecnologie avanzate come Cloud Computing, Big Data, e Internet of Things hanno impattato in modo sempre più significativo i modelli di impresa. Dalla produzione industriale ai servizi, ogni settore economico è coinvolto nella rivoluzione tecnologica in corso. Quali sono i progetti di innovazione sviluppati dalle aziende italiane? E in che modo la tecnologia supporta l’evoluzione dei modelli di business delle nostre imprese? Questi temi sono stati al centro dell’evento “Innovazione e tecnologia: lo stato dell’arte delle imprese in Italia”, organizzato da PwC Italia per il ciclo di appuntamenti “Italia 2025: Persone, Lavoro, Impresa”, la piattaforma di dialogo con i massimi esponenti del mondo delle istituzioni e dell’impresa, promossa in collaborazione con il gruppo editoriale Gedi. Il dialogo sull’innovazione è avvenuto nel Tech Innovation Center di Trento di PwC, hub tecnologico inaugurato nel 2024 e nato dalla collaborazione pluriennale con il Gruppo Cassa Centrale, che ha
Innovare le imprese con un'introduzione strategica dell'IA
l’obiettivo di accelerare la crescita delle aziende attraverso l’adozione dell’intelligenza artificiale, creando un ecosistema virtuoso di partnership con start up, Università, e attori di primo piano nel panorama tecnologico italiano come Microsoft Italia e Fondazione Bruno Kessler.
ESEMPI PRATICI: I PROGETTI
BASATI SULL'USO DELL'IA
Durante l’incontro, Manuele Margini, Chief Information Officer di Cassa Centrale Banca e amministratore delegato di Allitude, ha fornito una prospettiva sull’innovazione tecnologica nel settore bancario, raccontando anche alcuni progetti sviluppati per il Gruppo al Tech Innovation Center di PwC Italia. Tra questi, il “Servizio Successioni” che ottimizza i processi
per la creazione e la gestione dei documenti legati alle pratiche successorie e “l’Automation Program” che, grazie alle tecnologie RPA (Robotic Process Automation) e DPA (Digital Process Automation), favorisce l’automatizzazione di alcune operazioni dei servizi di back-office offerti da Allitude alle
Andrea Simoni, segretario generale Fondazione Bruno Kessler, ha ricordato il ruolo della Fondazione nello sviluppo di innovative soluzioni tecnologiche sia nel campo dell’Intelligenza Artificiale che nel campo di nuovi sensori. FBK, infatti, è all’avanguardia sia nello sviluppo di nuovi dispositivi basati sulle scienze quantistiche che permettono di raccogliere dati in vari domini applicativi, sia nell’elaborazione dei dati stessi con l’utilizzo dell’Integrative AI e cioè il combinato disposto di varie tecniche di AI che si supportano a vicenda.
nato dalla Commissione Europea per la realizzazione di una delle prime “fabbriche” dell’intelligenza artificiale in Europa, con un supercomputer ottimizzato per l’AI che sarà installato a fine 2025 presso il Tecnopolo di Bologna. Il progetto per la creazione della grande infrastruttura di supercalcolo punta a creare un ecosistema di servizi per accelerare il trasferimento tecnologico dell’intelligenza artificiale per startup, aziende e PMI in settori chiave come l’agroalimentare, la cybersecurity, lo studio della terra e il manifatturiero.
I relatori dell’evento “Innovazione e tecnologia: lo stato dell’arte delle imprese in Italia”, organizzato da PwC Italia
Il Tech Innovation Center di Trento di PwC ha l’obiettivo di accelerare la crescita delle aziende attraverso l’adozione dell’Intelligenza Artificiale, creando un ecosistema virtuoso di partnership banche.
Sara Anselmi, Global Partner Solutions Lead di Microsoft, ha presentato casi concreti di innovazione sviluppati all'interno del programma Microsoft AI LAB (Learn – Adopt – Benefit), nato per promuovere le opportunità dell’Intelligenza Artificiale generativa per le aziende pubbliche e private, le PMI, i professionisti e gli studenti e contribuire alla crescita sostenibile dell’Italia attraverso nuovi scenari di innovazione digitale. Infine, ha spiegato le ultime evoluzioni di Copilot.
Francesco Ubertini, presidente del Cineca, ha raccontato It4lia AI Factory, il progetto italiano selezio -
Paolo Gregori, direttore di ProM Facility, ha raccontato l’attività del centro di sviluppo prototipi situato nel Polo Meccatronica dell’HUB tecnologico di Trentino Sviluppo, che combinando tecnologie innovative quali l'additive manufacturing, l'integrazione elettronica e il reverse engineering, supporta le aziende nello sviluppo di soluzioni e prodotti innovativi.
TOSELLI (PWC ITALIA):
"ACCOMPAGNARE LE IMPRESE
GRAZIE A UN PROCESSO
STRUTTURATO"
“Il PwC Tech Innovation Center di Trento rappresenta il nostro impegno concreto nel supportare la trasformazione tecnologica delle
imprese italiane", ha commentato Giovanni Andrea Toselli, presidente e amministratore delegato di PwC Italia. "Un centro di eccellenza attivo sullo sviluppo di progetti innovativi basati su tecnologie emergenti e che ha anche il ruolo di osservatorio strategico. Stiamo lavorando a stretto contatto con le aziende per anticipare le esigenze del mercato e creare soluzioni su misura. Gli investimenti significativi che stiamo introducendo sono finalizzati sia all'integrazione delle tecnologie sia alla comprensione dell'impatto che possono avere sui modelli di business aziendali. Attraverso un lavoro di analisi e la collaborazione con i partner tecnologici, accompagniamo le imprese nell’adozione di tecnologie affidabili, sicure e governate, fornendo l’infrastruttura necessaria per sviluppare casi d’uso concreti e generare valore sostenibile nel lungo periodo. La vera sfida oggi non risiede più nella potenzialità della tecnologia ma in un’integrazione efficace della stessa all'interno delle aziende. Un processo che richiede team multidisciplinari, sempre più interfunzionali e percorsi di formazione delle competenze del futuro che devono interessare la programmazione delle scuole primarie fino ai percorsi universitari e post-universitari. È questa la strada per costruire un ecosistema di innovazione solido, capace di accompagnare le imprese verso le sfide del domani”.
OPEN-SOURCE
Il mondo è sempre più diviso tra le due grandi potenze che comandano la crescita dell’Intelligenza
Artificiale: USA e Cina. L’UE, con i suoi regolamenti e i suoi tempi lenti, rischia di rimanere indietro, senza contare l’altro nodo cruciale, la questione energetica.
di Matteo Navacci, Co-Founder Privacy Week
Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, la battaglia verso l’ultima frontiera e quella che oggi chiamiamo Intelligenza Artificiale Generale o Super Intelligence Artificiale non si combatte più nei consigli di amministrazione delle grandi corporazioni: è una lotta geopolitica tra Stati Uniti e Cina.
In questi giorni si intrecciano tra loro due narrazioni parallele ma convergenti. Con l’insediamento di Trump è stato lanciato lo Stargate Project, mentre dalla Cina arriva il rilascio open-source senza precedenti di un nuovo modello chiamato DeepSeek.
IL PROGETTO STARGATE
Lo Stargate Project, guidato da OpenAI in collaborazione con SoftBank, Oracle, NVIDIA e Microsoft, è un’iniziativa ambiziosa dalla cifra di 500 miliardi di dollari. Per capirci: l’intero bilancio europeo ammonta a 203 miliardi di euro; la legge di bilancio 2025 è pari a 30 miliardi di euro e gli investimenti previsti in Unione Europea per l’intelligenza artificiale sono di circa 8 miliardi di euro. Gli Stati Uniti vogliono indubbiamente consolidare il loro dominio nell’IA. Il progetto è una pietra angolare non
Europa: uscire dalla morsa energetica che ostacola lo sviluppo dell'AI
solo per l’innovazione nell’IA, ma anche per la reindustrializzazione degli Stati Uniti. Nonostante le paure che circondano l’IA in merito alla perdita di lavoro, la promessa americana è quella di creare centinaia di migliaia di posti di lavoro e di rivitalizzare l’in-
frastruttura industriale proprio grazie all’IA, allineandosi anche agli obiettivi di sicurezza nazionale. Attraverso la costruzione di una vasta infrastruttura computazionale e l’adozione di tecnologie all’avanguardia, Stargate mira a creare un
ecosistema in grado di addestrare e distribuire la prossima generazione di modelli AGI, che a giudicare dalle recenti comunicazioni da parte delle maggiori corporazioni, come OpenAI e Anthropic, non sembra essere così lontana.
La collaborazione tra OpenAI, NVIDIA e Oracle sottolinea un allineamento strategico tra interessi aziendali e nazionali che fa il paio con l’allineamento parallelo da parte della Big Tech della comunicazione. Trump sembra aver messo davvero d’accordo tutti.
DEEPSEEK E OPEN-SOURCE COME STRATEGIA CONTRO I SISTEMI CHIUSI
Dall’altra parte del globo, DeepSeek, uno spin-off del travagliato fondo quantistico High-Flyer, ha sconvolto il panorama dell’IA con il rilascio di un modello open-source che eguaglia le capacità dell’o1 di OpenAI a una frazione del costo.
Il rilascio del modello di DeepSeek con licenza MIT, insieme a tecniche rivoluzionarie nel reinforcement learning e nella distillazione, rappresenta al tempo stesso un miracolo tecnico e una dichiarazione politica da parte della Cina.
Rendendo accessibili queste capacità avanzate di ragionamento a chiunque disponga di una potenza computazionale sufficiente (alcuni sono riusciti anche a farlo girare in locale), DeepSeek ha forzato la mano e accelerato la corsa globale agli armamenti dell’IA.
DeepSeek rappresenta apparentemente un trionfo per la comunità open-source, sfidando il dominio degli ecosistemi chiusi come quello di OpenAI. Tuttavia, il tempismo e la sua natura open-source sembrano suggerire motivazioni più strategiche. Rilasciando un modello che rivaleggia con i migliori modelli closed-source americani, la Cina conferma a livello globale la sua capacità tecnologica e dipinge al tempo stesso le aziende americane di IA come opache e non inclusive. Questo forse costringerà le aziende statunitensi ad accelerare l’innovazione e aumentare la trasparenza. La maggiore trasparenza dei modelli americani potrebbe indubbiamente favorire anche la corsa verso l’AGI della Cina, che non si fa certo scrupoli a usare segreti aziendali altrui.
Non è chiaro quale sia la strategia dell’Unione Europea: l’Artificial Intelligence Act è legge, ma di startup competitive nel panorama dell’intelligenza artificiale per ora non se ne vedono
Iniziative open-source come il modello di DeepSeek fungono sia da dichiarazione di trasparenza che da strumento di leva geopolitica. Come ha affermato un consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, “L’IA è vista come il Manhattan Project 2.0”, e ogni nuovo rilascio, sia esso open o closed è una mossa calcolata con chiari risvolti geopolitici.
L'UNIONE EUROPEA TAGLIATA FUORI DAL DUOPOLIO DELL'AI
Gli ultimi eventi riflettono la dualità
del panorama attuale dell’IA. Da un lato, gli Stati Uniti puntano sul loro modello guidato dalle imprese, con una collaborazione tra governo e settore privato volta a scalare il dominio industriale e tecnologico. Dall’altro, la Cina abbraccia una strategia di trasparenza per sfidare apertamente la narrativa del primato occidentale nell’IA e mostrare a tutti che non servono 500 miliardi di dollari per essere i primi della classe. Nel frattempo, non è chiaro quale sia la strategia dell’Unione Europea. L’Artificial Intelligence Act è legge, ma di startup competitive nel panorama dell’intelligenza artificiale per ora non se ne vedono. Gli incentivi economici, rispetto a quelli di Stati Uniti e Cina, sembrano briciole; una sorta di dichiarazione d’intenti a cui però non segue alcuna azione concreta.
E non dimentichiamo poi che la questione energetica è fondamentale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il potere computazionale richiesto sarà sempre maggiore, e in questo momento il vecchio continente è stretto in una morsa energetica che non gli permette alcun azzardo. Insomma, tra energia, burocrazia e mancanza d’investimenti seri è anche difficile immaginare una partecipazione a questo nuovo gioco globale.
Il report di sostenibilità di Eural Gnutti racconta di una realtà attenta alla riduzione delle emissioni e delle sostanze inquinanti, alla gestione efficiente delle risorse e alla continua ricerca di soluzioni ad alte prestazioni.
Eural Gnutti – primo produttore mondiale di barre trafilate in leghe di alluminio per lavorazioni meccaniche e tra i maggiori player in barre estruse e profilati – ridefinisce il concetto di sostenibilità, trasformandolo in un drive di crescita e in una leva competitiva. Un valore da sempre all’essenza del DNA dell’azienda, sin dalle sue origini: Eural Gnutti ha da sempre adottato un modello di business innovativo e basato sul potenziale dell’alluminio, quale materiale giovane e infinitamente riciclabile, quando ancora il concetto di responsabilità ambientale non era al centro del dibattito industriale. Oggi, l’azienda prosegue il suo percorso, puntando con impegno alla riduzione delle emissioni di CO2 e delle sostanze inquinanti generate dai propri stabilimenti, con processi a basso impatto per la salute e l’ambiente.
Innovazione e sostenibilità per una produzione responsabile dell’alluminio
MENO EMISSIONI IN AMBIENTE
Le tematiche ESG considerate prioritarie per l’azienda emergono dall’analisi di materialità, condotta coinvolgendo direttamente il personale interno, la Direzione, i fornitori e i clienti e in linea con gli obiettivi SDG rilevanti per l’attività di Eural Gnutti. In particolare, per quanto riguarda l’ambito ambientale, l’attenzione si concentra sulla gestio -
Lavorazione di barre prodotte con leghe di alluminio senza piombo "free cutting", ad alta lavorabilità
Barre trafilate e barre dalle quali si ottengono i prodotti finiti
ne delle emissioni in atmosfera, sulla corretta gestione dei rifiuti e sull’adozione di strategie orientate all’economia circolare. In questa direzione, la politica dell’azienda si basa sulla prevenzione dell’inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua e nell’ottimizzare le sue prestazioni energetiche. In specifico, Eural Gnutti vanta un sistema
BARRE ESTRUSE E PROFILATI
strutturato di rendicontazione delle emissioni GHG dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2) e punta a estendere l’analisi anche alle emissioni di Scope 3, calcolate sulla catena di fornitura. Nel 2023, l'intensità emissiva di CO2 Scope 1 + Scope 2, espressa in tonnellate di CO2 per unità di fatturato, si è ridotta del 49% rispetto ai livelli del 2020. L’azienda è inoltre soggetta alla normativa sull’Emission Trading (D. Lgs. 47/2020) sia per lo stabilimento di Rovato che per la fonderia di Pontevico.
ECONOMIA CIRCOLARE: IL
MODELLO RIGENERATIVO DI EURAL GNUTTI
Nell’ambito dell’economia circolare e della gestione efficiente delle risorse, è essenziale minimizzare gli sprechi e favorire il riutilizzo sia delle materie prime impiegate che degli scarti generati. In quest’ottica, obiettivo primario di Eural è massimizzare il ricircolo interno delle acque di processo e il loro riutilizzo, in particolare quelle di raffreddamento e degli impianti di decapaggio. Coerente con i principi di economia rigenerativa, Eural dedica particolare attenzione al riciclo dei rottami e degli scarti di lavorazione. Attualmente, utilizza il 47% di materiale riciclato pre-consumo e il
27% di riciclato post-consumo: una scelta che porta con sé una significativa riduzione dell’impronta di carbonio rispetto a un processo che utilizza solo materie prime vergini e un superiore risparmio energetico. In dettaglio, il riutilizzo dell’alluminio richiede solo il 5% dell’energia necessaria per produrne di nuovo e il suo impiego produce emissioni di CO2 7 volte inferiori rispetto all’alluminio primario.
LEGHE LEAD FREE: PIÙ VALORE ALL’INDUSTRIA
In Eural Gnutti, la sostenibilità va di pari passo con l’innovazione e la continua ricerca di materiali che combinino alte prestazioni e ridotta ecotossicità, in un’ottica di valore aggiunto per l’industria. L’alluminio, in questo senso, rappresenta una risorsa chiave, tanto da essere universalmente riconosciuto come un materiale strategico ed essenziale per raggiungere la decarbonizzazione, pertanto incluso a pieno titolo nell’agenda del Green Deal europeo, avviato dalla Commissione nel 2019 con l’obiettivo di rendere l’UE climaticamente neutrale entro il 2050. In tale contesto, le leghe LEAD FREE by Eural, realizzate partendo principalmente da alluminio riciclato, fino al 95%, sono una risposta concreta di come
Settore del magazzino
Eural Gnutti della fonderia di Pontevico con prelievo di alluminio postconsumo
sia possibile sviluppare soluzioni avanzate, a basso impatto ambientale in grado di garantire eccellenti proprietà meccaniche e di ottima lavorabilità, in linea con le esigenze dell’industria moderna. Queste caratteristiche permettono infatti di ottimizzare i processi produttivi a valle, minimizzando gli scarti in fase di lavorazione delle barre e sottoponendo gli utensili a una minore sollecitazione, con la certezza di generare meno rifiuti a causa della loro usura. Il valore aggiunto per i clienti è dato dall’utilizzo di prodotti altamente performanti e conformi alle più recenti e stringenti norme europee: Direttive 2000/53/CE (ELV), REACH 1907/2006 e RoHS 2011/65/UE.
“In Eural Gnutti, la sostenibilità si traduce in azioni concrete, misurabili e orientate al lungo termine”, dichiara Gianfranco Cazzago, responsabile della Sostenibilità dell’azienda. “Tra gli interventi più significativi rientrano l’installazione di 10.417 pannelli fotovoltaici presso il sito di Rovato, che coprono il 23% del fabbisogno elettrico dello stabilimento di Rovato, e l’impiego di forni elettrici e a gas naturale, per i trattamenti termici, finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni. Questo approccio si estende anche al rapporto con il territorio e le persone, attraverso il sostegno a iniziative culturali e sportive, donazioni a enti locali e l’attivazione di un programma di welfare aziendale, concepito per promuovere il benessere dei dipendenti", conclude Cazzago. "Il nostro percorso è in continua evoluzione, guidato da obiettivi sempre più ambiziosi. Tra questi, l’ottenimento della certificazione indipendente ASI (Aluminium Stewardship Initiative), che attesterà la conformità dei nostri impianti di Pontevico e Rovato ai più alti standard internazionali per una produzione responsabile e sostenibile dell’alluminio”.
FINE LINEA PRODUTTIVO
Dopo il successo di ASTUTA, S.I.A. Smart Industrial Automation presenta DIANA: una soluzione innovativa per diverse esigenze, capace di raccogliere i pezzi lavorati in cesti inox modulari, garantendo efficienza, versatilità e controllo.
Nel mondo della subfornitura industriale, dove precisione ed efficienza sono l’essenziale, SIA si distingue come startup innovativa specializzata in soluzioni avanzate per l'automazione del fine linea produttivo. L'azienda emiliana sviluppa e commercializza sistemi Plug&Play, progettati per essere immediatamente operativi e facilmente integrabili nei processi esistenti, senza la necessità di interventi complessi e costosi.
La missione di SIA è chiara: semplificare la gestione delle automazioni nel fine linea produttivo, garantendone qualità, affidabilità e riduzione dei costi operativi. “In tempi in cui l’obsolescen -
Macchine utensili: raccolta pezzi automatizzata e versatile per ogni esigenza
Un momento antecedente all'apertura di Mecspe 2025
Output costante e ordinato: il sistema ASTUTA G-10 automatizza la fase finale del processo produttivo, riducendo tempi e costi
za programmata ha un impatto economico notevole e spinge le aziende a continui investimenti in nuove attrezzature, riducendone a volte la competitività, SIA sceglie una strada diversa. I nostri sistemi sono costruiti con materiali affidabili e durevoli per minimizzare i costi di manutenzione e massimizzarne la longevità operativa. Anche ergonomia, sicurezza degli operatori e sostenibilità ambientale sono elementi chiave nella progettazione dei nostri sistemi”, commenta Paola Niedda, Fondatrice e CEO di S.I.A. È risaputo che l’automazione industriale in costante evoluzione è spinta dalla necessità di aumentare la produttività, migliorare la flessibilità e digitalizzare
i processi. “Nel comparto della subfornitura, le aziende che adottano sistemi automatizzati standard, Plug&Play, ottengono un vantaggio concreto. In questo contesto SIA si afferma come un partner strategico per le imprese che vogliono affrontare le sfide del futuro. Il nostro modello di business è incentrato su soluzioni versatili e materiali di qualità selezionati per un servizio affidabile", continua Paola Niedda.
MECSPE
2025: UN PALCOSCENICO PER L'INNOVAZIONE
La fiera Mecspe 2025 di Bologna si è conclusa da poco con un bilancio positivo, registrando numeri record sia per espositori
che per visitatori e confermandosi come un appuntamento di riferimento nel settore dell'automazione industriale. Tra i protagonisti, SIA ha confermato la sua presenza come co-espositore di Se-Ri, importatore esclusivo per l’Italia degli eccellenti torni giapponesi a fantina mobile NomuraDS.
Durante l'evento, SIA ha dimostrato nuovamente l'integrazione del suo raccoglitore firstborn ASTUTA con il tornio Nomura, ricreando un ambiente di produzione reale per la raccolta dei pezzi lavorati. Oltre a questa consolidata soluzione, in cui di azzeccato non c’è solo il nome “ASTUTA” - Automatic Smart TUrning TAble − ma tutto il prodotto in sè l'azienda ha presentato in anteprima DIANA − Dynamic Industrial Automated Narrow Accumulator −, attraverso un'interfaccia interattiva su panel PC industriale.
DIANA: SOLUZIONE INNOVATIVA PER ESIGENZE DI RACCOLTA
DIFFERENTI
Diversamente da una presentazione tradizionale con un prototipo fisico, DIANA − Dynamic Industrial Automated Narrow Accumulator è stata mostrata in formato digitale su un panel PC industriale, lo stesso che SIA integra in alcune automazioni.
Questo approccio ha permesso
ai visitatori di esplorare le funzionalità del nuovo sistema di raccolta e farlo in modo interattivo, comprendendone i benefici direttamente dallo schermo.
“DIANA si distingue da ASTUTA per il focus su esigenze di raccolta differenti, offrendo un sistema che raccoglie i pezzi lavorati in cesti inox modulari Fami, fino ad un max di 4 pieni e 4 vuoti, automaticamente interscambiabili a seconda dei comandi pre-impostati, ed ottimizzando inoltre gli spazi in vista di ambienti ristretti, migliorando così l'organizzazione del fine linea”, spiega Paola Niedda.
Inoltre può essere equipaggiata con sistemi di controllo opzionali, come contapezzi e visori per il controllo qualita', oltre a garantire una gestione delicata della raccolta, preservando l'integrità dei componenti lavorati dalla macchina utensile.
“L'innovazione nasce da specifiche esigenze di importanti realtà industriali ed è progettata per integrarsi con AGV specializzati, che possono trasportare i cestelli in modalità automatizzata verso fasi successive, come il lavaggio industriale” precisa Paola Niedda. SIA offre inoltre soluzioni di trasporto pezzi integrabili sia con DIANA che con ASTUTA, per soddisfare esigenze in cui lo scarico delle macchine utensili è posizionato ad
altezze particolarmente ridotte. Questa flessibilità conferma ancora una volta la vocazione dell'azienda a sviluppare soluzioni universali, modulari e pronte all'uso per le imprese manifatturiere.
ASTUTA: IL FIRSTBORN CHE CONTINUA A CONVINCERE Il sistema ASTUTA - Automatic Smart Turning Table - brevettato e made in Italy, continua a essere conosciuto e apprezzato come una soluzione semplice e intelligente per la gestione del fine linea delle macchine utensili. L'azienda sta registrando un crescente interesse e riconferme, a testimonianza dell'efficacia e dell'accessibilita' di questa innovazione messa a punto in casa SIA.
Non sempre è necessario ricorrere a soluzioni costose o altamente personalizzate per gestire in modo sicuro ed efficace il fine linea produttivo; ASTUTA si distingue proprio per la sua capacita' di risolvere le sfide piu' comuni con un approccio furbo e conveniente, permettendo alle aziende di migliorare l'automazione senza stravolgere il loro processo produttivo.
Nel mondo industriale, quando una tecnologia fa davvero la differenza, le decisioni si prendono rapidamente. E quando la scelta è quella giusta, arrivano soddisfacenti riconferme. ASTUTA è affidabilità, si integra con semplicità nei processi produttivi ed offre benefici concreti per gli utilizzatori.
Ma il suo valore non si limita al solo settore metalmeccanico.
“Nel 2024, una parte del ricavato delle vendite di ASTUTA è stata devoluta alla ONG Still I Rise, un'organizzazione nella quale riponiamo grande fiducia. Si è trattato di un gesto concreto a conferma di come l'innovazione industriale possa andare di pari passo con un impegno sociale di enorme valore", spiega Paola Niedda. "Da parte di SIA vi è tutta l’intenzione
Intro di presentazione
DIANA su panel Pc industriale
L'iconica matita Perpetua brandizzata ASTUTA racconta l’essenza di SIA: sostenibilità, innovazione e design made in Italy
AUTOMAZIONE
di confermare di anno in anno la stessa sostanza, nel nostro piccolo, la nostra Startup prende spunto da grandi realtà industriali, a
loro ci ispiriamo anche in merito a gesti concreti d’impatto sociale e vogliamo fin dal principio fare la nostra parte con consapevolezza e responsabilità; il tema “educazione” ci sta molto a cuore e Still I Rise crediamo possa essere la chiave per porre forti limiti alla crisi educativa globale, seppur a lungo termine e con organizzato impegno sociale.
Le persone di domani saranno il frutto delle scelte coraggiose di chi agisce oggi”.
NUOVE PARTNERSHIP: UN SEGNALE DI CRESCITA
Durante la fiera Mecspe, lo stand di SIA ha accolto clienti consoli -
dati e nuovi lead interessati alle sue soluzioni di gestione del fine linea produttivo. L'evento si è rivelato un'occasione strategica per stringere nuove collaborazioni, ampliare la rete di contatti e confermare il crescente interesse del mercato verso le tecnologie sviluppate dalla startup. Il confronto con i professionisti del settore ha permesso di approfondire le esigenze più attuali delle imprese manifatturiere, individuando nuove opportunità di applicazione per i sistemi SIA. Questo scambio ha gettato le basi per futuri sviluppi, implementazioni e partnership, rafforzando ulteriormente la posizione di
ASTUTA e DIANA: due anime per l’automazione industriale intelligente
di Alberto Cantalù – Inventore di ASTUTA e Co-Founder di S.I.A.
In un mondo produttivo sempre più automatizzato e interconnesso, l’innovazione non può prescindere dalla concretezza. È con questo spirito che sono nati due progetti distinti ma complementari: ASTUTA e DIANA, sviluppati insieme al team di S.I.A. srl (Smart Industrial Automation), la startup che ho co-fondato per portare automazione “da scaffale” alle officine meccaniche italiane.
ASTUTA (AUTOMATIC SMART TURNING TABLE): AUTOMAZIONE PLUG-AND-PLAY PER LO SCARICO DAI TORNI DA BARRA
ASTUTA è un sistema meccatronico compatto e intelligente, progettato per scaricare delicatamente i pezzi metallici prodotti da torni automatici (a fantina mobile, fissa, plurimandrino o transfer).
Le sue caratteristiche principali includono:
• Raccolta del pezzo in uscita dalla macchina utensile, tramite coclea, nastro o scivolo.
• Accompagnamento delicato verso il piatto di accumulo con apposito "scivolo" inox modulare
• Sistema di accumulo rotante, con piatto in Hardox antiusura, lucidato a specchio, per garantire massima scorrevolezza e zero ammaccature.
• Struttura della vasca tornita in lastra, ottenuta da un unico foglio di acciaio: nessuna saldatura, massima tenuta ai liquidi, durata nel tempo, e robustezza strutturale garantita da apposite pieghe e geometrie e senza l'apporto di nervature saldate o altro tipo di supporto.
srl
• Sistema di recupero dell’olio (intero o emulsione) con reimmissione diretta nella vasca della macchina utensile, riducendo sprechi e mantenendo l'area intorno ad Astuta pulita e sicura.
• Contenimento dei trucioli in una zona dedicata, svuotabile facilmente tramite due sportellini, ideati per l’aspirazione industriale durante la manutenzione programmata.
• Regolazione in altezza automatica fino a ±120 mm, per adattarsi a varie configurazioni macchina e anche per variare l'inclinazione dello "scivolo" di scarico in modo da adeguarsi
Primo e terzo da sinistra Paola Niedda e Alberto Cantalù, fondatori di SIA, durante un evento di beneficenza a favore di Fondazione ANT e Fondazione Rotary
SIA come punto di riferimento nell'automazione del fine linea produttivo.
RICONOSCIMENTO GLOBALE:
SIA TRA LE PRIME 10 STARTUP MONDIALI
Con rinnovata sorpresa l’azienda ha scoperto di essere stata selezionata tra le prime 10 startup a livello mondiale in un'analisi condotta da una prestigiosa piattaforma di Business Intelligence, specializzata nell'identificazione di tecnologie innovative.
Lo studio ha esaminato oltre 2.600 startup, utilizzando Big Data e Intelligenza Artificiale per valutare il potenziale di crescita e l'impat-
alla conformazione e peso del pezzo.
• Motori gestiti da inverter per regolare la velocità del piatto, la direzione di rotazione (oraria/antioraria) e i tempi di ciclo, grazie a un timer integrato.
• Predisposizione per interfaccia macchina: può ricevere un segnale standard per azionarsi solo in fase di scarico, ottimizzando i tempi e consumi elettrici.
Già installata con successo in diverse aziende italiane, ASTUTA è la dimostrazione che automatizzare lo scarico non deve essere un processo complesso. ASTUTA è semplice da installare, robusta nel tempo ed altamente adattabile.
DIANA (DYNAMIC INDUSTRIAL AUTOMATED NARROW ACCUMULATOR): IL PASSO SUCCESSIVO, PER SPAZI RIDOTTI E PROCESSI PIÙ EVOLUTI
DIANA è il nostro secondo progetto: una piattaforma automatica ultracompatta pensata per scaricare i pezzi direttamente nelle cassette FAMI utilizzate nel lavaggio industriale. È nata per chi ha spazi ridotti ma richiede flessibilità e controllo elevato sul processo.
I punti di forza:
• Ingombro ridotto, pensato per il retrofit anche in officine con spazi minimi.
• Recupero olii ed emulsioni: i fluidi lubrorefrigeranti vengono raccolti e reinseriti direttamente nel circuito della macchina.
• Cambio cassetta automatico, gestito tramite input dalla macchina utensile: possibile impostare il limite di pezzi per quantità o peso dedotto, con conseguente segnale di cambio. Oppure gestita tramite un conta-
to delle soluzioni sviluppate dalla startup italiana. Questo riconoscimento rappresenta una conferma della validità della visione di SIA, che punta a rivoluzionare l'automazione del fine linea produttivo con soluzioni Plug&Play, modulari, di qualità ed altamente efficienti. Essere tra le startup più promettenti a livello globale apre nuove opportunità di visibilità internazionale, accesso
a investitori strategici e possibili collaborazioni con aziende leader di settore.
“Per SIA questo è solo un punto di partenza: sono molti i sogni nel cassetto, il futuro ci riserva nuove sfide e ambiziosi traguardi, con l'obiettivo di continuare a innovare e rafforzare il nostro ruolo nel panorama dell'automazione industriale del fine linea produttivo”.
Paola Niedda (Fondatrice e CEO di S.I.A.): "I nostri sistemi sono costruiti con materiali affidabili e durevoli per minimizzare i costi di manutenzione e massimizzarne la longevità operativa"
pezzi con sensore di prossimità per la versione NON connessa alla macchina.
• Gestione del troppo pieno e segnale di stop macchina per stoppare il processo in caso di fine lotto o riempimento totale di tutte le cassette.
• Cambio cassa in manuale con apposito bottone da utilizzare in caso di scarti macchina, cambio di setup, o altra occasione che debba gestire il cambio cassa fuori frequenza impostata.
• Sistema di prelavaggio integrato (in caso di scarico a quote molto basse), che utilizza il lubrificante stesso della macchina per rimuovere il truciolo fine e drenare i pezzi prima di depositarli in cassetta.
L'obiettivo è di lasciare la maggior parte di trucioli e olii all'interno del processo produttivo e portare fuori solo i pezzi prodotti, sempre preservandone la qualità.
DIANA è stata presentata in anteprima al MECSPE
Bologna 2025 e ha già raccolto consensi tra le aziende che cercano efficienza, ordine e sostenibilità, anche in produzioni non seriali.
Due soluzioni, una visione
Con ASTUTA e DIANA, S.I.A. vuole dimostrare che l’automazione intelligente può essere democratica, installabile in un'ora, in grado di ripagarsi in sei mesi, e progettata per durare nel tempo.
Siamo partiti dalle esigenze dei tornitori, ma stiamo già guardando oltre: una gamma completa di automazioni “pronte da scaffale”, nate in officina, testate sul campo e pensate per chi produce ogni giorno e cerca soluzioni concrete.
AZIONAMENTO
Mitsubishi Electric ha fornito gli inverter per il grande trituratore di S. Norton Group a Manchester, capace di ridurre il consumo energetico e di soddisfare requisiti prestazionali diversi.
Il Gruppo S. Norton ha investito 20 milioni di sterline in un nuovissimo impianto di triturazione dei metalli di livello mondiale a Manchester, nel Regno Unito. Il gruppo aziendale raccoglie, tratta ed esporta 1,5 milioni di tonnellate all'anno. A Manchester lo ZZ Power Zerdirator è il primo trituratore al mondo dotato di una soluzione di azionamento all'avanguardia che raggiunge una produzione annua di 130 tph. Il settore del riciclaggio è ad alta intensità energetica. Trituratori, nastri trasportatori e trattamento dell'aria di scarico sono grandi consumatori di elettricità. Con lo Zerdirator ZZ Power, Lindemann Metal Recycling Solutions e Mitsubishi Electric hanno sviluppato per il Gruppo S. Norton un sistema che consentirà di ridurre notevolmente il consumo energetico. Gli inverter di frequenza di Mitsubishi Electric sono la chiave per rendere possibile questo risparmio energetico grazie al funzionamento altamente efficiente. "Questa installazione è la migliore della sua categoria per i trituratori di tutto il mondo", ha dichiarato Nikolas Sachinopoulos, Direttore Generale di Lindemann nel Regno Unito. "È un ottimo esempio dei notevoli vantaggi offerti dai sistemi di monitoraggio del carico del motore e di controllo della velocità dell'inverter".
Il fulcro della nuova linea di lavo -
Inverter di frequenza per un impianto di riciclaggio sostenibile dei metalli
razione dei metalli a S. Norton è il trituratore Lindemann ZZ Power da 3.000 CV. È uno dei trituratori più grandi e più potenti della gamma Lindemann, ma anche uno dei più efficienti al mondo. I trituratori della serie ZZ sono noti per la loro elevata capacità di produzione con bassi
Il controllo flessibile fornito dal TMdrive di Mitsubishi Electric o dall'inverter di frequenza della serie FR-A800/ FR-F800 consente un utilizzo più elevato del motore senza sovraccarichi nelle aree del sistema e un funzionamento del sistema nel range ottimale
requisiti energetici specifici. L'impianto di S. Norton è dotato di un motore asincrono trifase, che viene pilotato tramite gli inverter a media tensione TMDrive, ad alta efficienza energetica, prodotti da Mitsubishi Electric. Questi inverter consentono un controllo affidabile e preciso del motore principale del trituratore per ottenere la qualità del materiale e la produttività desiderata dell'impianto, riuscendo a trattare fino a 130 tonnellate di metallo riciclato all'ora.
GESTIONE INTELLIGENTE DEL CARICO
Grazie alla gestione del carico, i moderni inverter a media e bassa tensione di Mitsubishi Electric sono
in grado di ridurre i picchi di carico, diminuire il consumo di energia e allo stesso tempo garantire la stabilità della rete del fornitore di energia. Il controllo flessibile fornito dal TMdrive o dalla serie FR-A800/FR-F800 consente un maggiore utilizzo del motore nelle aree dell'impianto senza sovraccarichi e un funzionamento dell'impianto nell'intervallo ottimale. Ciò aumenta la durata dei componenti del sistema.
ALIMENTAZIONE OTTIMIZZATA
Il sistema comprende anche un pre-trituratore EtaRip, che aumenta ulteriormente la capacità e l'efficienza della linea di triturazione. Come moderna soluzione di azionamento, lo ZZ Power Zerdirator consente un elevato livello di coerenza nell'azionamento del trituratore, ottimizzando il processo di alimentazione e l'utilizzo della capacità del trituratore grazie allo Shredder Drive Assistant (SDA). A causa della costante variazione della composizione del materiale immesso nella macchina, il rotore di un trituratore deve soddisfare requisiti prestazionali sempre diversi.
Quando il rotore del trituratore è carico di rottami metallici da lavorare, rallenta brevemente. Per compensare questo fenomeno e
I dati operativi vengono visualizzati in modo semplice tramite il terminale operatore GOT di Mitsubishi Electric
riportare il motore in velocità, esso assorbe la massima potenza possibile dalla rete, il che comporta picchi di carico, asimmetrie di rete e costi energetici elevati. Utilizzando un inverter, invece, si controlla la quantità di energia elettrica prelevata contemporaneamente dalla rete e si riduce la velocità del rotore, senza perdite evidenti durante il funzionamento. Questo trituratore non conosce limiti: ricicla tutto, da singoli pezzi di rottami metallici a veicoli completi a fine vita, oltre a rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), producendo metalli ferrosi e non ferrosi di qualità superiore.
SOSTENIBILITÀ ED EFFICIENZA
Mitsubishi Electric contribuisce alla sostenibilità dell'impianto fornendo soluzioni di azionamento ad alta efficienza energetica. Lo spettro di prestazioni delle soluzioni di azionamento e automazione Mitsubishi Electric spazia fino a potenze di 7.350 kVA. Sono caratterizzate da facilità di funzionamento, alta affidabilità e qualità grazie all'elevata integrazione verticale. Soluzioni software come il Recycling Asset Portal offrono opzioni per l'ottimizzazione dei sistemi. Ad esempio, l'Asset Portal
può essere utilizzato per visualizzare, analizzare e ottimizzare i dati operativi. Ciò aumenta la disponibilità del sistema grazie alle funzioni di manutenzione predittiva. Il data logger RD55 consente un semplice collegamento ai sistemi esistenti per registrare il consumo energetico attuale e ricavare misure di efficienza energetica.
"In questo modo, Mitsubishi Electric supporta i propri clienti anche nella digitalizzazione", spiega T. Droth, Business Development di Mitsubishi Electric Germania. Questo approccio crea un forte legame tra gli obiettivi di sostenibilità 2050 dell'azienda e il mercato del riciclaggio ad alta intensità energetica. L'aumento dei prezzi dell'energia non è solo un onere per le aziende, ma anche una sfida per la redditività del settore. Con prodotti e soluzioni intelligenti per il risparmio energetico e dei costi, Mitsubishi Electric contribuisce alla futura redditività del riciclo dei metalli, che a sua volta è una pietra miliare dell'economia circolare sostenibile. Il mercato globale dei metalli riciclati è enorme: il 45,8% dei quasi 37 milioni di tonnellate di acciaio grezzo prodotti in Germania nel 2022 è stato realizzato con acciaio riciclato (Fonte: www. bvse.de)
Con l'aiuto della moderna tecnologia di azionamento di Mitsubishi Electric, è possibile ottenere un impressionante ritorno sull'investimento (ROI) grazie ai risparmi sui costi e all'aumento della produttività.
ELENCO INSERZIONISTI
IN QUESTO NUMERO ABBIAMO PARLATO DI...
In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie
GIANCARLO 15
8
BIG DAISHOWA 24
25 CARUSO FASTENERS BATT. 1A COP. CEMBRE 24
CHIARI BRUNO 9, 18
CLAROTY 28
CONFINDUSTRIA BRESCIA 6 ECTA 25
EURAL GNUTTI 4A COP., 40
F LLI. LOCATELLI 3
GF PIPING SYSTEM 34
GRUPPO GASER 20
HAITIAN MM ITALY 2A COP. HOFFMANN ITALIA 22
"La vera sfida oggi non risiede più nella potenzialità della tecnologia ma in un’integrazione efficace della stessa all'interno delle aziende. È questa la strada per costruire un ecosistema di innovazione solido, capace di accompagnare le imprese verso le sfide del domani".
Giovanni Andrea Toselli, presidente e amministratore delegato di PwC Italia, pagina 37.
DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi
N. 3 MAGGIO/GIUGNO 2025
REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis (e.devecchis@interprogettied.com)
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