La Subfornitura n. 1 gennaio/febbraio

Page 1


10

ATTUALITÀ

Ucimu: “Per tornare a crescere ci vuole una politica industriale”

22

APPUNTAMENTI

Lamiera 2025: Italia al vertice della formatura del metallo

42

AUTOMAZIONE

Dispositivi mobili per una gestione sicura delle macchine

La curiosità è la molla di ogni scoperta.

Produzione molle in acciaio per tutte le applicazioni industriali, minuterie metalliche e particolari sagomati in filo e nastro.

Via della Meccanica, 14

37139 VERONA (Zona industriale Basson)

Tel. +39 045 8510066 - Fax. +39 045 8510012 molle@gardesano.it - gardesano.it

Mollificio Gardesano, intuito e passione

L’attività del Mollificio Gardesano S.p.A. comprende la produzione di elementi elastici metallici, più comunemente chiamati molle e minuterie metalliche.

Sorto nel 1953 per iniziativa di Ubaldi Bruno, il Mollificio Gardesano S.p.A. si è poi sviluppato, anche con l’apporto dal 1955 del figlio del fondatore, Ettore, fino a raggiungere le caratteristiche di piccola industria, con insediamento in sede più adeguata nel 1960 Nel 1981, in concomitanza con l’entrata in azienda di Ubaldi Carlo, nipote del fondatore Bruno, il Mollificio Gardesano S.p.A. si trasferiva nella nuova ed attuale sede, situata nella funzionale Z.i. “Basson” di Verona.

L’azienda occupa mediamente 40 dipendenti su un area totale di 5.400 mq.

Filosofia aziendale è il costante sviluppo tecnologico con l’inserimento di macchinari produttivi d’avanguardia e la conseguente possibilità di ampliare la propria gamma di prodotti.

L’azienda è completamente disponibile a tutte le esigenze del Cliente, sia produttive che di tempistica, sia come consulenza per la definizione del progetto e di conseguenza dell’elemento elastico più adatto alle necessità del Cliente stesso.

L’azienda è inoltre attenta anche ai continui sviluppi del mercato per quanto riguarda l’utilizzo di nuovi materiali e di nuove lavorazioni atte alla realizzazione di prodotti più affidabili e rispondenti alle esigenze ed agli standard richiesti dai commitenti.

Sistema Qualità

Con lo scopo di soddisfare le richieste sempre più esigenti della Clientela ed assicurare precisione ed affidabilità al processo produttivo, il Mollificio Gardesano S.p.A. si è dedicato allo sviluppo e alla realizzazione del progetto Qualità, ottenendo la Certificazione Aziendale, secondo la normativa di riferimento “UNI EN ISO 9001”.

Flessibilità e digitalizzazione nella gestione dei sistemi di fissaggio anno XVI -

Soluzioni per l'industria meccanica

Editoriale

Transizione 5.0 e competitività europea: le sfide per l'industria nel 2025 (E. De Vecchis) 4

Storia di copertina

Flessibilità e digitalizzazione nella gestione dei sistemi di fissaggio 6

Attualità

Ucimu: "Per tornare a crescere ci vuole una politica industriale" 10

Notizie attualità..............................................................13

Le sfide della transizione energetica nell'automotive ... 16

Modello Lombardia per l'industria europea 18

Appuntamenti

GreenPlast 2025: il futuro della plastica sotto i riflettori della nuova legislazione europea 20

Lamiera 2025: Italia al vertice mondiale della formatura del metallo 22

SOMMARIO

Modello Lombardia per l'industria europea

Le proprietà ecocompatibili delle soluzioni in titanio

Utensili

Refill e conto deposito: così le vending machine sono ancora più smart 24

Sicurezza

Plastica nera: un rischio silenzioso per la salute e l’ambiente.......................................................................26

Riparare è meglio che riciclare: anche per l'abbigliamento da lavoro 28

Componenti

Soluzioni per l'industria meccanica ............................... 30 Contenitori flangiati in alluminio pressofuso ................ 32

Saldatura

Saldatrice monitorabile e intelligente a supporto dell'operatore 33

Sistemi di fissaggio

Le proprietà ecocompatibili delle soluzioni in titanio ... 34

Refill e conto deposito: così le vending machine sono ancora più smart

La soluzione AI per ridurre i tempi di programmazione delle macchine utensili

Strumentazione

Dispositivi di comando Ex in formato compatto 35 Oscilloscopio con funzionamento touchscreen e risoluzione verticale a 10 bit 36

Transizione digitale

Procurement dei materiali indiretti per favorire l’evoluzione

mobili per una gestione sicura delle macchine44

Materiali Lavorati:

• Acciaio Inox 304/316/303/307

• Inconel628, Alloy, Monel

• Acciai comuni da costruzione;

• Acciai speciali;

• Acciai automatici e leghe leggere;

• Materiali plastici.

Lavorazioni eseguite:

• Tornitura da barra fino a Ф65

• Tornitura di ripresa fino a Ф 180

• Fresatura 4/5 assi fino a 800x400x300

• Produzione ingranaggi e dentatura

• Piccoli assemblaggi di precisione

F.lli Locatelli s.r.l. meccanica di precisione dal 1967

Settori di sbocco:

• Aeronautico e navale

• Costruttori di macchine/impianti

• Elettromeccanico

• Illuminotecnica

• Raccorderia speciale o ad alta pressione

• Settore Petrolchimico

• Valvole e piccoli gruppi premontati

• Ruote dentate e ingranaggi

• Medicale

• Settore alimentare

TRANSIZIONE 5.0 E COMPETITIVITÀ EUROPEA: LE SFIDE PER L'INDUSTRIA NEL 2025

"Una nuova Europa" è stato l'auspicio espresso dal presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, durante l’ultima Assemblea dell’associazione. “Un’Europa del fare, autonoma, che mantenga saldi i suoi pilastri di democrazia liberale, cultura del mercato, welfare. Un continente che non si risparmi mai per rafforzare la sicurezza industriale e la competitività”. Le imprese italiane sono al centro di questa visione, fungendo da motore essenziale che collega l’Italia al cuore pulsante dell’Europa.

Per raggiungere questo obiettivo, è necessario un sistema imprenditoriale coraggioso e resiliente, pronto ad affrontare le sfide del nostro tempo, come la digitalizzazione e l’evoluzione delle competenze. In questo contesto, la Lombardia emerge come un esempio virtuoso: se considerata un’economia indipendente, sarebbe al decimo posto tra i 27 Paesi dell’Unione Europea per PIL. Tra il 2019 e il 2023, la regione ha registrato una crescita economica del +6,7%, superando il +4,6% dell’intero Paese. Questo risultato è frutto di un modello industriale basato su qualità, innovazione e diversificazione: elementi che rendono la Lombardia una locomotiva per lo sviluppo economico nazionale. Tuttavia, il quadro generale dell’industria italiana resta complesso. Nel 2024, il settore delle macchine utensili, dei robot e dell’automazione ha subito un calo significativo, con una produzione attestata a 6.745 milioni di euro, in diminuzione dell’11,4% rispetto al 2023. Questo declino è stato principalmente attribuito alla contrazione delle consegne sul mercato interno, che hanno registrato un crollo del -33,5%. Per il 2025 si prospetta una timida ripresa, ma il mercato domestico rimane un punto critico, influenzato dall’incertezza legata all’implementazione delle misure di Transizione 5.0,

ancora in fase di perfezionamento. In questo scenario di incertezza, un evento chiave per il settore sarà la 23ª edizione di Lamiera, in programma dal 6 al 9 maggio 2025 a fieramilano Rho, che rappresenterà un’occasione strategica per rilanciare il dialogo e il confronto sull’innovazione industriale. Parallelamente, emerge anche il tema del procurement aziendale, che mette in luce alcuni aspetti estensibili all'industria italiana tutta. La terza ricerca sul procurement dei materiali indiretti (MRO), condotta da RS Italia in collaborazione con ADACI e l’Università Europea di Roma, ha evidenziato infatti due aspetti fondamentali che hanno caratterizzato il 2024: maturità e digitalizzazione. La maturità si traduce in una maggiore consapevolezza delle dinamiche di spesa e nel potenziamento del ruolo strategico degli uffici acquisti. La digitalizzazione, d’altro canto, rappresenta un acceleratore che consente alle aziende di ottimizzare la visibilità sulle spese, migliorare la collaborazione interna e garantire trasparenza lungo l’intera catena di fornitura. Le realtà industriali che hanno integrato con successo tecnologie avanzate e processi di approvvigionamento innovativi sono risultate più agili e competitive, capaci di affrontare le sfide con maggiore efficacia e di cogliere nuove opportunità sui mercati globali.

L’industria italiana si trova quindi a un bivio, tra complessità interne e opportunità di sviluppo internazionali. Guardando al 2025 e oltre, l’innovazione, la qualità e l’integrazione tecnologica rappresentano gli strumenti imprescindibili per affrontare con successo le trasformazioni in atto, rafforzando la resilienza del sistema produttivo e ponendo le basi per un futuro di crescita sostenibile e competitiva.

di Eva De Vecchis

tratta di un regolamento (non più di una direttiva) che affronta un nuovo tipo di industria, più smart e più automatizzata rispetto alla precedente direttiva. Per questo la nuova proposta di regolamento riguarda anche le macchine e i prodotti altamente digitalizzati come i robot o le stampanti 3D per la fabbricazione: una novità ancora in divenire che ha sollevato già le prime polemiche ma che, sembra, vuole andare incontro a una necessità ormai decisiva per l’industria

un timore che potrebbe spaventare alcuni piccoli o medi imprenditori a tal punto da chiudere i battenti.

Da quasi 50 anni specialisti nel taglio di precisione di profilati in alluminio, siamo riconosciuti nel settore per la qualità ed i servizi offerti.

Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una superficie di 4.200 mq, abbiamo una capacità produttiva annua di oltre 24.000.000 di pezzi

Ed è proprio l’intelligenza artificiale, di cui si discute da oltre 50 anni, ad essere al centro del dibattito politico-economico. Nonostante le sue potenzialità, infatti, l’AI rimane ancora poco utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni. Qualche dato incoraggiante arriva però da Anitec-Assinform, secondo cui, nel nostro Paese, il mercato dell’Intelligenza Artificiale ha raggiunto nel 2022 un volume di circa 422 milioni di euro (+21,9%) e, tra il 2022 e il 2025, è previsto che l’AI raggiunga i 700 mln con un tasso di crescita medio annuo del 22%, ancora poco rispetto ad altri paesi europei, ma qualcosa per gli standard della penisola.

L’organizzazione aziendale viene supportata da una struttura informatica di massimo livello. Le procedure e il controllo di processo sono effettuati in conformità alle normative di settore e ISO 9001:2015 certificate dall’ente Bureau Veritas.

I principali settori che serviamo sono: automotive, medicale, gas domestico, macchinari per settore alimentare, pneumatica e oleodinamica, illuminazione, elementi strutturali e di movimentazione, sistemi di automazione, motori elettrici, arredo d’interni.

“L’intelligenza artificiale applicata all’impresa, nell’immaginario comune, è spesso associata ad attività legate ai giganti del settore tech”, ha dichiarato Giovanni Baroni, presidente di Piccola

In Italia, infatti, tra i vari numeri emersi da questo primo semestre 2023, emergono anche le cessazioni di impresa, un fenomeno che, almeno in Lombardia, è salito del 17,1% come probabile conseguenza delle mancate chiusure durante il periodo dell’emergenza sanitaria, che erano state disincentivate dalle misure di sostegno adottate dalle istituzioni. Almeno però, a crescere sono le attività gestite in prevalenza da stranieri, donne e giovani. Insomma, per quest’Italia che viaggia tra soddisfazioni e preoccupazioni, è necessario investire negli abilitatori di trasformazione digitale come l’AI, così da sostenere la resilienza e attivare nuovi modelli di business. Un modo per farlo è quello di puntare sui settori che rappresentano i pilastri dell’economia italiana, come quello della metalmeccanica e meccatronica che da solo genera il 50% del valore aggiunto della manifattura. Ma non solo, le PMI che ancora investono poco nel digitale, rappresentano il 99% del nostro tessuto imprenditoriale, per questo oltre alle risorse del PNRR è importante partire dal territorio, dal confronto tra e con le piccole e medie

INTERVISTA

Caruso Fasteners prosegue il suo percorso di sviluppo e automazione dei processi grazie a KanbanBox: una soluzione per automatizzare il processo degli ordini e delle scorte che permette ai clienti di ottenere un risparmio medio del 20% sui costi di magazzino.

Caruso Fasteners, la realtà con sede a Merone (CO) esperta nel progettare e distribuire sistemi di fissaggio a livello nazionale, sta allargando sempre di più i suoi orizzonti. La novità, introdotta lo scorso anno, è KanbanBox, un sistema dedicato alla gestione della catena di distribuzione e dei processi di approvvigionamento delle aziende. Con questa nuova soluzione Caruso Fasteners completa la sua offerta che prevedeva già il prodotto, l'attrezzatura per assemblarlo e le workstation. L’aumento degli items e delle richieste hanno portato l’azienda a preferire una soluzione gestibile in maniera personalizzata nonché uno strumento per automatizzare il processo degli ordini e delle scorte. In questo modo il cliente potrà avere un controllo più preciso della situazione e controllare tutti i dati con la maggior trasparenza possibile.

COSA

È IL KANBANBOX

E COME FUNZIONA

“Il KanbanBox è uno strumento digitale utilizzato per gesti -

Flessibilità e digitalizzazione nella gestione dei sistemi di fissaggio

Antonio Caruso, fondatore e direttore tecnico commerciale di Caruso Fasteners

re i processi di produzione e logistica basati sulla metodologia Kanban”, spiega Antonio Caruso, fondatore e direttore tecnico-commerciale di Caruso Fasteners.. “Originaria del sistema di produzione Toyota, questa soluzione consiste in una tecnica di gestione del flusso di lavoro che aiuta a migliorare l'efficienza e ridurre i tempi di attesa attraverso la visualizzazione delle attività e il controllo dei livelli di produzione in tempo reale”. Il KanbanBox consente quindi alle aziende di tenere sotto controllo e migliorare il loro sistema di approvvigiona -

mento e produzione, raccogliendo su una piattaforma digitale tutte le informazioni essenziali come quantità di materiali, scorte disponibili e tempi di consegna. Questo approccio aiuta a ridurre gli sprechi, evitare sovrapproduzioni e assicurare un flusso di lavoro regolare e continuo. Si tratta di uno strumento particolarmente efficace in contesti orientati alla produzione justin-time e può essere facilmente integrato con altri sistemi aziendali per una gestione più coordinata ed efficiente. Questa innovazione ha permesso a Caruso Fasteners di fidelizzare ancora di più i propri clienti. Tra i principali vantaggi del Kanban automa -

tizzato c’è infatti la riduzione delle scorte, l'aumento del turn over e la possibilità di avere sempre del materiale in magazzino senza mai lasciare le linee ferme o creare buchi e rotture di stock. Nel concreto “l’adozione di KanbanBox ha trasformato il modo in cui i clienti di Caruso Fasteners gestiscono le scorte portando a un risparmio medio del 20% sui costi di magazzino”, commenta Antonio Caruso.

IL TASSELLO MANCANTE

“Con l’introduzione di KanbanBox, Caruso Fasteners ha alzato ulteriormente il proprio impegno a favore della clientela”, prosegue Antonio Caruso. “Siamo dunque in grado di proporre tutti i sistemi di fissaggio più evoluti, banchi per l’assemblaggio ottimizzati (sistemi componibili utilizzabili per allestire gli spazi interni ai siti produttivi in modo efficiente, sicuro e razionale: banchi e postazioni di lavoro, linee di montaggio manuali, lavagne informative, attrezzature di rivettaggio e insertaggio a batteria e altro)

e, da oggi, anche la logistica integrata”.

A conferma della volontà di supportare la clientela c’è la certificazione ISO 9001:2015, ottenuta nel 2023, che attesta l’impegno dell’azienda nel mantenere sempre al massimo standard prodotti, prezzi e servizi al cliente.

UN’OFFERTA SU MISURA PER OGNI ESIGENZA

La gamma Caruso Fasteners comprende rivetti a strappo, inserti filettati, prodotti autoaggancianti, prodotti a saldare a scarica capacitiva e ad arco corto, una vasta selezione di inserti per materie plastiche, inserti filettati per metallo, viteria e prodotti stampati e torniti.

Il KanbanBox consente alle aziende di tenere sotto controllo e migliorare il loro sistema di approvvigionamento e produzione, raccogliendo su una piattaforma digitale tutte le informazioni essenziali, come quantità di materiali, scorte disponibili e tempi di consegna

Ci sono poi le attrezzature oleopneumatiche e a batteria: sistemi evoluti in grado di effettuare un montaggio di qualità per qualsiasi manufatto da lavorare.

“Cerchiamo di rispondere con flessibilità, tempestività e competenza alle esigenze e alle richieste dei clienti”, commenta Caruso. “Qualunque sia la necessità, possiamo progettare il sistema di fissaggio ex-

novo, modificare un progetto esistente o procedere in con tinuità procurando e fornendo eventuali soluzioni in essere, cercando di abbinarne la forni tura stessa a servizi di qualità caratterizzati da attenzione ai dettagli e tempestività. Il tutto mantenendo sempre un occhio di riguardo al prezzo”.

SISTEMI COMPONIBILI PER MIGLIORARE LA SICUREZZA E OTTIMIZZARE I TEMPI

Ma cosa succede dopo aver acquistato i fasteners, e come garantire che le fasi di lavora zione vengano eseguite con precisione e accuratezza per preservare la qualità? Una possibile risposta è rappresen tata dai nuovi sistemi compo

Da cartaceo a digitale: i benefici del kanban portati a un livello superiore

KanbanBOX è il software per la gestione ottimale dei sistemi a kanban elettronico che permette una drastica riduzione dei costi e delle scorte, migliorando il livello di produttività, velocità e servizio dell’azienda. Il sistema manuale Kanban che in giapponese significa "cartellino" è composto da schede fisiche sulle quali sono inserite tutte le informazioni del prodotto e un codice a barre identificativo. Con l'aumento degli items e delle richieste Caruso Fasteners ha automatizzato questo processo e, adesso, grazie al modello elettronico, le aziende possono gestire digitalmente tutti i cartellini presenti nella catena logistica, interna ed esterna: i codici a barre presenti sui cartellini digitali dei componenti esauriti segnalano in tempo reale la necessità di rifornimento di quei materiali che vengono spediti da Caruso Fasteners ai propri clienti entro la data concordata. Inoltre, il software permette di analizzare i consumi, monitorare il numero dei contenitori e stampare i cartellini. Il metodo Kanban, infatti, mira a reintegrare le scorte a mano a mano che vengono consumate. Grazie alle funzionalità di KanbanBox, progettate appositamente per la gestione del kanban elettronico è possibile:

• Portare i benefici del kanban a un livello superiore grazie alla digitalizzazione: la gestione elettronica delle informazioni e dei segnali di ripristino permette di avere

nibili proposti dall’azienda di Merone. Questa gamma comprende banchi e postazioni di lavoro, linee di montaggio manuali, lavagne informative, attrezzature per rivettaggio e inserimento a batteria. “Tali prodotti non solo migliorano la sicurezza sul posto di lavoro, eliminando il ricorso ai tubi ad aria compressa, ma offrono anche l’opportunità di installare e disinstallare rapidamente le linee di montaggio manuali senza richiedere allacciamenti complessi”, conclude Antonio Caruso. In questo modo, è possibile ottimizzarne la disposizione in base ai prodotti da assemblare, senza intervenire ogni volta sull’impiantistica.

sempre tutto sotto controllo e tracciato.

• Ottenere una gestione dei flussi dei materiali e delle informazioni senza sprechi. Tutto questo grazie alle statistiche e ai dati aggiornati in tempo reale, utili a individuare e segnalare eventuali criticità e suggerimenti di dimensionamento.

• Estendere i benefici del kanban elettronico ai rapporti con fornitori e clienti gestendo in modo snello anche le attività di approvvigionamento e vendita al di fuori dei confini aziendali.

Non solo, Caruso Fasteners garantisce la sicurezza e l’accessibilità al sistema via Web e App KanbanBOX mediante i più avanzati sistemi di protezione permettendo così di essere operativo sempre, senza interruzioni. E, in caso di errori accidentali nella gestione dei kanban, il sistema riconosce e segnala situazioni anomale, permettendoti di intervenire tempestivamente mantenendo tutto sotto controllo.

Infine, è possibile monitorare tutti i kanban in circolazione all’interno della propria supply chain con un solo clic rendendo accessibili le informazioni relative ai kanban a tutti gli utenti necessari, specificando per ognuno il tipo di informazioni che sono autorizzati ad accedere e/o modificare per il massimo dell’efficienza.

Banchetto Caruso Fasteners

ATTUALITÀ

MACCHINE UTENSILI

Il 2024 si è chiuso in calo per i costruttori italiani di macchine utensili: lo esprime bene il dato del consumo domestico crollato. Per il 2025 è prevista una ripresa moderata ma, secondo i costruttori, serve un programma di politica industriale per sostenere lo sviluppo del settore.

Si chiude con un calo consistente di quasi tutti gli indicatori economici il 2024 dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Il 2025 non sarà brillante ma è attesa comunque una timida inversione di tendenza. Questo, in sintesi, quanto illustrato da Riccardo Rosa, presidente UCIMU-Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno. Come emerge dai dati di preconsuntivo elaborati dal Centro Studi

UCIMU: "Per tornare a crescere ci vuole una politica industriale"

& Cultura di Impresa di UCIMUSistemi per produrre, nel 2024, la produzione si è attestata a 6.745 milioni di euro, segnando un calo dell’11,4% rispetto all’anno precedente.

Il calo è stato determinato esclusivamente dalla forte contrazione delle consegne dei costruttori sul mercato interno il cui valore si è fermato a 2.255 milioni di euro, pari al 33,5% in meno del 2023, zavorrate dalla bassa propensione agli investimenti da parte degli utilizzatori italiani.

IL MERCATO DOMESTICO E LA SITUAZIONE DELL'EXPORT

La misura di questa debolezza si

esprime con il dato del consumo domestico crollato, del 34,8%, a 3.795 milioni di euro. Questa tendenza ha avuto impatto anche sull’andamento dell’import che si è ridotto, del 36,5%, a 1.540 milioni. Differente la performance dei costruttori italiani sul mercato estero, come dimostra il dato di export cresciuto, del 6,3% rispetto al 2023, a 4.490 milioni di euro, nuovo valore record mai raggiunto prima di ora.

Secondo l’elaborazione UCIMU sui dati ISTAT, nel periodo gennaioagosto 2024 (ultimo dato disponibile), principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di sole macchine utensili sono risultati: Stati Uniti (419

Riccardo Rosa, Presidente
UCIMU-Sistemi per produrre

milioni di euro, +17,8%), Germania (243 milioni di euro, +12,3%); Cina (138 milioni, -15,3%), India (132 milioni +100%), Francia (125 milioni, -9,3%).

LE PREVISIONI PER IL 2025

Il dato di export/produzione è salito a 66,6%. Per il 2025, i risultati attesi prevedono un ritorno al campo positivo ma con incrementi decisamente moderati. In particolare, secondo le previsioni elaborate dal Centro Studi UCIMU, nel 2025, la produzione tornerà a crescere, attestandosi a 6.940 milioni (+2,9% rispetto al 2024). Tale risultato sarà determinato sia dal positivo andamento delle esportazioni che registreranno stazionarietà (+0,3%) rispetto al valore del 2024, attestan-

dosi a 4.505 milioni di euro (nuovo record), sia dalla timida ripresa delle consegne dei costruttori italiani che cresceranno a 2.435 milioni di euro (+8% rispetto al 2024), trainate dal riavvio della domanda domestica. Il consumo italiano di macchine utensili, robot e automazione crescerà a 4.070 milioni, pari al 7,2% in più rispetto al 2024. Anche le importazioni potranno giovarsi della (debole) ripresa della domanda interna, come dimostra il dato di previsione che indica una crescita del 6,2% a 1.635 milioni di euro. Il dato di export/produzione scenderà leggermente, fermandosi a 64,9%.

PROBLEMI E OPPORTUNITÀ PER IL MERCATO ITALIANO

Un momento della conferenza di fine anno durante la quale sono stati presentati i dati del Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-Sistemi per produrre

“Dopo l’estate è apparso chiaro che il 2024 sarebbe stato “un anno completamente perso” per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili che ha comunque provato a salvare (senza riuscirci) il risultato finale grazie all’attività oltreconfine", ha spiegato Riccardo Rosa, presidente UCIMU. "E così è stato ma il nostro Centro Studi ha dovuto comunque rivedere ulteriormente al ribasso le stime presentate a settembre, segno della difficoltà che le nostre imprese si trovano a fronteggiare."

“L’anno che si conclude mette in evidenza ancora una volta la capacità dei costruttori italiani di orientare la propria attività in modo repentino verso le aree più dinamiche del mondo a partire proprio dagli USA dove stiamo lavorando bene ormai da parecchi anni. Guardando però oltre, il timore che la nuova amministrazione americana possa decidere di attuare una nuova politica di dazi per beni legati alla nostra produzione ci mette in allerta e ci impone un ragionamento puntuale sulle nostre attività di internazionalizzazione. Proprio in questi ultimi mesi è stato costituito Oficina Italiana de Promotiòn Mexico, un desk che opera per supportare le aziende italiane associate a UCIMU e Amaplast, nell’attività di conoscenza e penetrazione del mercato rilevante, anche per l’area del Centro e NordAmerica."

“D’altra parte – ha continuato Riccardo Rosa – il grande problema dei costruttori resta il mercato domestico che, dopo aver consumato a ritmi mai visti prima, fatica a ripartire, complici anche le lunghe attese per il perfezionamento e la semplificazione di Transizione 5.0 annunciate dalle autorità di governo nel mese di novembre ma non ancora rese effettive. E se è vero che il ritmo del biennio 2021-2022 non era sostenibile oltre un certo limite di tempo, è altrettanto vero che ora il valore del mercato ita -

ATTUALITÀ

liano si è profondamente ridotto, tornando sui livelli del 2016. Troppo poco direi. Per questo occorrono interventi e misure importanti.”

LE MISURE DA INTRODURRE E IL

SOSTEGNO ALLE IMPRESE

“La Transizione 5.0 è sicuramente una grande opportunità perché spinge le aziende a ragionare su un nuovo e necessario approccio di corretto uso delle risorse, risparmio energetico e produzione sostenibile come richiesto dalle direttive europee. Le imprese credono nella potenzialità di questo strumento ma occorre che i correttivi arrivino al più presto. Altrimenti, l’opportunità rischia di rimanere ancora una volta solo sulla carta”.

“Apprezziamo in particolare l’idea di sostituire l’obbligo di certificazione del risparmio energetico con la possibilità di abbinare il nuovo acquisto alla sostituzione di un macchinario obsoleto (il cui ammortamento è stato completato da almeno 24 mesi). Questo vorrebbe dire che si potrebbe acquistare un nuovo macchinario in regime 5.0 se l’acquisto fosse legato al rimpiazzo di una macchina con almeno 7 anni di età. Ma apprezziamo anche l’innalzamento delle aliquote, la

Nel 2025 la produzione tornerà a crescere, attestandosi a 6.940 milioni. Un risultato determinato sia dal positivo andamento delle esportazioni, sia dalla timida ripresa delle consegne dei costruttori italiani

possibilità di cumulare la misura con gli incentivi per la ZES o con altri incentivi finanziati con risorse non nazionali e l’allungamento della misura al primo quadrimestre 2026”.

“Se questi aggiustamenti saranno effettivamente presenti in Legge di Bilancio, la domanda dovrebbe di fatto ripartire a beneficio di tutto il manifatturiero del paese che ha necessità di innovare per mantenere la propria offerta competitiva anche in linea con le direttive di sostenibilità definite dall’Unione Europea”.

“E a proposito di green deal – ha aggiunto Riccardo Rosa – non pos-

siamo che rilevare che la posizione dell’Unione che intende procedere con il piano di transizione elettrica del motore endotermico con i tempi e le modalità attualmente stabilite, sta mettendo a dura prova il manifatturiero del vecchio continente. Quello a cui stiamo assistendo oggi, con la chiusura di alcune fabbriche automotive e la fuoriuscita di migliaia di lavoratori anche dell’indotto, rischia di innescare un effetto domino che porterebbe un grave problema sociale per la gran parte dei paesi dell’area, a partire proprio dall’Italia. Non possiamo permetterlo, per questo ritengo sia necessario che tutti gli organismi di rappresentanza del mondo industriale facciano sentire la loro voce prima che sia davvero troppo tardi. Si tratta di una partita che vede imprenditori, manager, maestranze, istituzioni di governo, tutti coinvolti per il comune interesse di difendere l’industria che è la base del sistema economico del paese e dell’Europa”, ha concluso Riccardo Rosa.

“Il sistema manifatturiero è un elemento imprescindibile per il benessere della società. Per questo alle autorità di governo ribadiamo la necessità di ragionare fin dall’inizio dell’anno su un nuovo programma di politica industriale che accompagni e sostenga lo sviluppo delle imprese dal 2026 in avanti".

INDAGINE ACIMALL

Tecnologie per il legno: cresce del 16,1% la domanda interna

Nonostante le difficoltà di “messa a terra” dell’iter procedurale e in attesa dei provvedimenti tesi a semplificarlo, gli incentivi legati a “Industria 5.0” stanno dando qualche segnale anche nel settore delle macchine e delle tecnologie per la lavorazione del legno e dei suoi derivati, particolarmente nelle forniture di grandi impianti. È questa la prima considerazione che emerge dalla lettura dei dati relativi al terzo trimestre 2024, elaborati dall’Ufficio studi di Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta i costruttori italiani.

L’indagine trimestrale della asso-

ciazione conferma tuttavia un altro trimestre di contrazione, in termini assoluti, con gli ordinativi che diminuiscono di un ulteriore 9,4% sullo stesso periodo del 2023. La novità è rappresentata dalla domanda interna, che cresce del 16,1% rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso. Ancora in calo, invece, le commesse dall’estero, che perdono un ulteriore 12,4%.

Il portafoglio ordini sale a tre mesi di produzione assicurata (erano 2,9 nel periodo aprilegiugno di quest’anno), mentre dal primo gennaio 2024 i prezzi sono aumentati dell’1,6%.

Piuttosto chiaro il sentiment

delle imprese del settore, ritratto nei valori riportati nella indagine qualitativa, secondo i quali il 50% del campione prevede che la produzione sarà stabile, mentre il 50 % esprime la propria preoccupazione per un ulteriore calo. Nessun intervistato immagina possa esserci una crescita. Confermato rispetto al trimestre precedente il valore di quanti si attendono un calo della occupazione (20 %) e scendono al 75 % gli intervistati che prevedono una sostanziale stabilità. Solo il 5% propende per un aumento. Giacenze stabili per il 65% degli intervistati, in aumento per il 25% e in diminuzione per il

restante 10%.

Interessanti i dati che emergono dalla indagine previsionale, che sul mercato interno vede il 55% del campione attendersi una fase di stabilità (era il 50 nel trimestre precedente), il 5% una crescita (stesso dato del periodo aprile-giugno 2024) e il 40 % un ulteriore calo (era il 45 per i tre mesi precedenti). Per il mercato estero il 65% del campione si pronuncia per la stabilità (era il 50%), il 35% per un peggioramento (stesso dato del trimestre precedente) e nessuno si attende un miglioramento (gli “ottimisti” erano il 15% nel trimestre aprile-giugno).

TRATTAMENTI TERMICI

Carbotempra è una azienda di trattamenti termici, con impianti di ultima generazione, dotata di laboratorio per prove metallurgiche e tecnologiche.

Laboratorio metallurgico

Cementazione

Carbonitrurazione

Tempra e rinvenimento

Sottoraffreddamento

Normalizzazione

Ricottura normale e in bianco

Sabbiatura

L’azienda è specializzata nella tempra di acciai per cuscinetti e speciali, nella cementazione gassosa e carbonitrurazione. Via N. Sauro, 12 - 20862 Arcore (MB)

Sistemi di verniciatura e assemblaggio Dürr per il settore automotive

A novembre scorso Dürr Cina ha ospitato l'Open House 2024 segnando il ritorno dell'esposizione Open House di Dürr per i clienti in Cina dopo sette anni. Il tema di quest'anno, "Sentire lo spirito innovativo del futuro", celebra una pietra miliare significativa nei 128 anni di storia dell'innovazione di Dürr e sottolinea la forza delle iniziative di

ricerca e sviluppo di Dürr Cina. L'evento Open House, durato quattro giorni, ha presentato temi dedicati ai progressi dei sistemi di verniciatura e assemblaggio finale nel settore automobilistico, nonché innovazioni nelle tecnologie di verniciatura, incollaggio e ambientali per vari settori.

Durante l'evento è stato presen-

LOGISTICA

tato "L’impianto di verniciatura del futuro", che mette in evidenza le soluzioni tecnologiche innovative di Dürr e il suo forte impegno a favore della sostenibilità. Questo si discosta dai layout tradizionali suddividendo la verniciatura industriale per il settore automotive in box o brevi sezioni di processo. In questo contesto spiccano l'integrazione di EcoProBooth, che consente la verniciatura interna ed esterna delle carrozzerie di veicoli all'interno della stessa cabina, il magazzino centrale a scaffalature alte, il sistema di veicoli a guida automatica EcoProFleet, la famiglia di prodotti software intelligenti DXQ di Dürr, creando un layout di reparto flessibile e scalabile. L'attenzione si è poi spostata sulle soluzioni NEXT.assembly

del futuro, le innovazioni più recenti del portafoglio di assemblaggio finale di Dürr. Tale soluzione sarà progettata per soddisfare i requisiti di ciascun OEM, ma sarà piuttosto un concetto modulare concepito attorno ai requisiti di ogni OEM. Con cinque innovazioni abilitanti, tra cui il ProLiner, l'innovativo trasportatore a guida automatica AGC di Dürr e il banco di prova multifunzione x-combined, Dürr offre un layout flessibile, modulare e scalabile, indipendente dai requisiti specifici degli edifici. La giornata conclusiva ha fornito altresì informazioni sulla tecnologia ambientale di Dürr. In tale contesto sono rientrati gli impianti per la depurazione dell'aria di scarico, la riduzione delle emissioni e le soluzioni per il risparmio energetico.

Stagnoli affida il suo servizio di spedizioni a Raben Italy

Raben Italy, operatore nel trasporto internazionale e logistica integrata si è distinto negli anni per l'ineccepibile qualità dei servizi offerti, diventando player di riferimento nel settore. Gli importanti risultati ottenuti hanno siglato Raben Italy come azienda esperta e potenziale partner logistico d’eccellenza in Italia: ecco perché Stagnoli, noto produttore bresciano di ingranaggi ed organi di trasmissione stampati, quest’anno ha affidato il servizio di spedizioni in Europa e Oltreoceano a Raben Italy.

L’azienda Stagnoli nasce nel 1981, come piccola realtà imprenditoriale

di Brescia in un capannone di 250 mq con due dipendenti e tre presse per lo stampaggio ad iniezione. Nel corso degli anni successivi grazie al deposito del brevetto per la cremagliera in nylon con anima in acciaio, Stagnoli diviene nota in tutta Italia e all’estero. La produzione di macchinari e strumentazioni all’avanguardia dell’azienda continua espandendo un reparto dedicato alle lavorazioni meccaniche (CNC). Oltre alla specializzazione del reparto thermoplastic gears, Stagnoli amplia e istituisce la produzione di automation solutions, lanciando la gamma di semafori apollo, accessori per la sicurezza e

le aperture automatiche, e sistemi di centrali di comando. A coronare l’expertise di Stagnoli nel settore si sono aggiunte le certificazioni ISO 9001 e la certificazione IATF 16949 che specifica i requisiti di un sistema di gestione della qualità per la produzione automotive. La continua espansione dell’azienda bresciana si è evoluta nell’odierno ampio stabilimento di 7.000 mq esportando i prodotti firmati Stagnoli in oltre 50 paesi in Europa e nel mondo. L’ampliamento di Stagnoli ha avviato la proficua collaborazione con Raben Italy da marzo 2024, coronando così due aziende in rapida espansione

con ambiziosi obiettivi di crescita. In pochi mesi di collaborazione Raben Italy si è occupata di seguire ben oltre 180 spedizioni per Stagnoli sia in Europa che Oltreoceano.

L'EcoProBooth consente la verniciatura interna ed esterna delle carrozzerie di veicoli all'interno della stessa cabina
La sede di Stagnoli a Lonato del Garda, in provincia di Brescia

Brugola OEB ha acceso il dibattito sul futuro della mobilità sostenibile e sulle implicazioni delle normative europee per il settore automobilistico.

Nonostante lo scetticismo e le incertezze sulla crescita, dall'incontro è emersa la necessità di un approccio equilibrato per l'industria italiana.

Brugola OEB azienda italiana multinazionale esperta nella produzione di viti per il settore automotive, affronta il tema della mobilità con un incontro tra rappresentanti istituzionali, esperti del settore automotive e associazioni di categoria.

Al centro del dibattito le posizioni di UNRAE e ANFIA, che hanno espresso preoccupazioni e suggerimenti su come affrontare i cambiamenti imposti dalle normative europee e sulla necessità di un approccio equilibrato per l'industria italiana.

Jody Brugola, promotore dell’incontro, ha voluto riunire diversi attori della filiera automobilistica per un confronto aperto e costruttivo sulle sfide della transizione elettrica. Come Presidente di Brugola OEB, azienda attiva nella produzione di componenti di fissaggio per l'automotive, Brugola ha sottolineato l'importanza di un approccio pragmatico che permetta al settore di evolvere senza penalizzare né i produttori né i consumatori.

"Abbiamo deciso di promuovere questo evento perché vogliamo comprendere il futuro della mobilità elettrica senza preconcetti, ma con una visione chiara e responsabile", ha dichiarato Brugola. "Come

Le sfide della transizione energetica nell'automotive

Un momento dell'incontro organizzato da Brugola OEB con i rappresentanti istituzionali, gli esperti del settore automotive e le associazioni di categoria

azienda, siamo impegnati da sempre nell’innovazione per continuare ad essere protagonisti anche in questa fase di cambiamento".

GLI INTERVENTI ISTITUZIONALI:

COLLABORAZIONE E REALISMO L'evento è stato aperto dall’inter-

vento di Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato, che ha ribadito la necessità di un dialogo tra industria, istituzioni e consumatori per affrontare con successo la transizione energetica e costruire la mobilità del futuro. Centinaio ha richiamato l'attenzione sull'importanza di misure concrete per garantire che la sostenibilità ambientale vada di pari passo con la sostenibilità economica e sociale.

"Non basta parlare di sostenibilità: servono azioni concrete e coordinate che evitino di mettere in difficoltà le imprese italiane, soprattutto in un settore così strategico come quello dell'automotive", ha affermato Centinaio.

Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia, ha espresso preoccupazione per l'impatto della transizione elettrica sull'economia regionale, dove una parte significativa delle imprese automotive potrebbe essere a rischio. Guidesi ha sottolineato la necessità di un approccio tecnologicamente neutrale, che consideri diverse soluzioni come biocarburanti, idrogeno e carburanti sintetici, oltre ai veicoli elettrici. "Limitarsi all'auto elettrica significa mettere in pericolo il 30% delle nostre imprese", ha spiegato Guidesi. "Il futuro della mobilità deve essere costruito su più tecnologie per garantire che la transizione sia sostenibile per tutti".

Andrea Tronzano, Assessore al Bilancio della Regione Piemonte, ha invece posto l'accento sulla necessità di mantenere la libertà di scelta nella mobilità e di tutelare il diritto dei cittadini a spostarsi in modo accessibile. Ha anche sottolineato che una transizione troppo rapida potrebbe creare disparità sociali, soprattutto se non saranno garantite alterna -

tive sostenibili per tutti. "Dobbiamo affrontare questa transizione con prudenza, assicurando che le decisioni non mettano in crisi né le imprese né i lavoratori del settore", ha dichiarato Tronzano.

Anche Luca Toccalini, parlamentare della commissione attività produttive, ha contribuito al dibattito, sottolineando l'importanza degli incentivi per favorire il passaggio all’elettrico. Toccalini ha elogiato le recenti misure che hanno ampliato la fascia ISEE e raddoppiato gli incentivi per le fasce più deboli, stimolando l’interesse verso i veicoli elettrici, come dimostrato dal rapido esaurimento dei fondi stanziati per gli incentivi nel 2024.

LE POSIZIONI DELLE ASSOCIAZIONI

Michele Crisci, Presidente di UNRAE, ha messo in evidenza le sfide che l'industria automobilistica italiana dovrà affrontare nei prossimi anni, in particolare a seguito delle decisioni europee prese a fine settembre. Crisci ha evidenziato la richiesta di

anticipare al 2025 la revisione del pacchetto "Fit for 55", per valutare l’impatto socio-economico della transizione al 2035. "È necessario un monitoraggio costante e una revisione delle politiche in base alle reali conseguenze che queste avranno su imprese e lavoratori", ha detto Crisci, portando anche all’attenzione del pubblico i dati statistici relativi al parco circolante in Italia.

Gianmarco Giorda, Direttore Generale di ANFIA, ha poi esplorato le implicazioni della decarbonizzazione per l’industria italiana, sottolineando come il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica entro il 2035 richiederà notevoli investimenti in infrastrutture e nuove tecnologie.

"L'Italia si trova a dover affrontare una doppia sfida: quella di innovare mantenendo competitiva la nostra industria, senza però trascurare i costi sociali di una transizione troppo rapida", ha affermato Giorda.

LE SFIDE DELLE INFRASTRUTTURE E QUELLE DELL'EDUCAZIONE DEL CONSUMATORE

I consumatori stanno mostrando un interesse crescente per la sostenibilità e i minori costi operativi legati alla mobilità elettrica

Nel corso del dibattito, è emerso anche il tema delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, un aspetto ancora critico in Italia. La mancanza di una rete capillare di punti di ricarica rappresenta uno degli ostacoli principali all’adozione diffusa dell’auto elettrica, e il settore chiede interventi urgenti da parte delle istituzioni.

Inoltre, è stato discusso il tema dell'educazione e della consapevolezza del consumatore. Molti dei dubbi legati ai veicoli elettrici riguardano l'autonomia, i costi iniziali più elevati e la disponibilità delle infrastrutture. Tuttavia, come evidenziato durante l’incontro, i consumatori stanno mostrando un interesse crescente per la sostenibilità e i minori costi operativi legati all’elettrico. È stato ribadito che l’educazione del consumatore sarà cruciale per favorire una transizione più rapida e consapevole.

ECONOMIA

La competitività della regione settentrionale è frutto di un approccio industriale fondato su qualità, innovazione e diversificazione dei prodotti: spunti utili per l'Europa che, secondo Assolombarda, deve puntare su giovani, sostenibilità e nuove tecnologie.

Si è svolta presso l'Aula Magna dell’Università Bocconi, a Milano, l’Assemblea 2024 di Assolombarda. L’assise, dal titolo “L’Impresa che è in noi”, è stata aperta – alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e della comunità degli imprenditori di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi – dal “corto” istituzionale “L’impresa che è in noi. Persone. Lavoro. La nostra arte”, promosso dall’Associazione per rappresentare l’orgoglio industriale oltre che l’innovazione, l’impegno e la passione dei suoi protagonisti. Oltre al presidente

Modello Lombardia per l'industria europea

Alessandro Spada sono intervenuti all’Assemblea Generale il rettore dell’Università Bocconi, Francesco Billari, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Hanno concluso i lavori il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.

Il presidente Spada ha avviato la sua relazione evocando una “nuova” Europa. “Un’Europa del fare, autonoma, che mantenga saldi i suoi pilastri di democrazia liberale, cultura del mercato, welfare", ha commentato Spada. "Un continente che non si risparmi mai per rafforzare la sicurezza industriale e la competitività. E la nostra impresa è il motore che aggancia l’Italia al cuore dell’Europa. L’Unione europea è il perimetro minimo di azione e ragionamento ma occorre realizzare una nuova strategia industriale che

superi gli ostacoli che hanno limitato la crescita negli ultimi 30 anni".

IL MODELLO INDUSTRIALE

LOMBARDO E IL CONFRONTO CON LE ECONOMIE EUROPEE

Il presidente Spada si è poi soffermato sul ruolo della Lombardia e del territorio di Assolombarda nello scenario europeo. “Se la considerassimo come un’economia nazionale, sui 27 Paesi dell’Unione Europea, la Lombardia sarebbe decima per PIL (con 480,6 miliardi di euro nel 2023), subito dopo l’Irlanda e prima di Paesi come Austria, Danimarca, Finlandia", commenta Spada. "Più del doppio della Grecia. Più del 58% di questo valore è generato dai territori raccolti in Assolombarda: Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. L’economia lombarda performa meglio delle principali economie europee: rispetto al pre-Covid19, questo territorio è quello che sia

Alessandro Spada, presidente di Assolombarda

in valori assoluti sia in valori procapite è cresciuto più di tutti. Tra il 2019 e il 2023 il Pil della Lombardia è, infatti, cresciuto del +6,7%.

Mentre l’Italia ha fatto + 4,6%.

Siamo convinti che dentro questi dati ci sia un nostro modello industriale fondato sulla qualità, sull’innovazione, sulla diversificazione dei prodotti”.

ELETTRICO: IN EUROPA MANCANO MATERIE PRIME E COMPONENTI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI 2035

Ampio spazio nella relazione è stato riservato alla “rigidità decisionale” del nostro continente, che non tiene conto del rischio di tagliarci fuori dalla competizione globale con le nostre stesse mani. Ne è un esempio l’impatto di alcune scelte sull’industria dell’auto. “Il comparto suona una sveglia di concretezza per tutti in Europa", ha dichiarato il presidente Spada. "Questa non è una ‘transizione’: perché sono imposti obiettivi ambiziosi, tempi non coerenti e l’uso di una sola tecnologia, l’elettrico, per cui servono materie prime e componenti che l’Europa non possiede. Facciamo un passo avanti e diciamo chiaramente una verità: la ‘data decisiva’ del 2035 non sarà rispettata. In Europa, la transizione verso l’elettrico potrebbe mettere a rischio fino a mezzo milione di posti di lavoro”.

PERSEGUIRE GLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, SOCIALE ED ECONOMICA

“Continuare a ignorare i tre pilastri fondamentali della transizione –neutralità tecnologica, oggettività scientifica e gradualità – comporta con certezza il rischio di uscire dal mercato per fondamentali settori della nostra industria: non solo automotive ma, riferendomi soprattutto a questo territorio, anche metallurgia, agroalimentare, packaging, trattamento rifiuti. Senza queste industrie non potremmo raggiungere gli obiettivi di riciclo imposti dall’Europa. Obiettivi rispetto ai quali la Lombardia, più di chiunque altro, è all’avanguardia. Una sostenibilità ambientale certo, ma allo stesso tempo economica e sociale".

IL PROBLEMA DELLA TRANSIZIONE

5.0

“La misura, arrivata con troppo ritardo, non sta decollando", com-

Per crescere, la Lombardia ha bisogno dei giovani, altrimenti il rapporto tra over 65 e la fascia da 15 a 64 anni salirà dall’attuale 37% a quasi il 60% nel 2050

menta Spada. "Secondo Ucimu, finora sono arrivate richieste per soli 70 milioni di crediti d'imposta di cui 45 milioni già fruibili ma siamo ben lontani dai 6,3 miliardi di incentivo potenzialmente utilizzabili entro la fine del prossimo anno. Il motivo lo sappiamo tutti e lo abbiamo detto in molte occasioni: la burocrazia. Tempistiche stringenti non calibrate sulla reale messa a regime degli investimenti; complessità di procedure e vincoli; incertezze tecniche. Lo sappiamo: sono risorse europee e avete negoziato a lungo con Bruxelles. Ma proprio noi abbiamo dato con Industria 4.0 un esempio virtuoso. Allora chiediamo di costituire subito una task force per gestire con flessibilità le tante domande di chiarimento da parte delle imprese. E di prevedere al più presto una serie di interventi di semplificazione che consentano effettivamente il decollo della misura. Partiamo dal meccanismo di prenotazione dei fondi e dalla individuazione delle finestre di ammissibilità degli investimenti". L'investimento su giovani: un'opportunità da non sottovalutare Il presidente ha concluso la sua relazione parlando dei giovani.

“Questo territorio, per crescere, per guidare l’Italia e l’Europa, ha bisogno di loro. In Lombardia, il rapporto tra over 65 e la fascia da 15 a 64 anni salirà dall’attuale 37% a quasi il 60% nel 2050. Non ci sono facili soluzioni per affrontare l’inverno demografico ma possiamo e dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per attingere dal bacino di giovani e donne che oggi non provano neanche ad entrare nel mercato del lavoro. Il 9,1% di NEET tra i giovani (15-24 anni) e il tasso di occupazione femminile appena al 61,9% sono condizioni che non possiamo permetterci. Le imprese sono pronte a fare la loro parte, nell’offrire opportunità di crescita professionale per le donne e i giovani”.

La 23ª edizione si propone di affrontare la ripresa del comparto macchine e tecnologie per la deformazione del metallo e di valorizzare l'eccellenza italiana, seconda al mondo per produzione ed export.

Come da tradizione, Lamiera ha presentato la prossima edizione alla stampa internazionale ad Hannover. L’incontro è stato presieduto da Filippo Gasparini, vicepresidente di UCIMU-Sistemi per produrre, l’associazione italiana dei costruttori di macchine utensili, robot e sistemi di automazione, e imprenditore italiano del settore della deformazione dei metalli. Riccardo Gaslini, exhibition manager di UCIMU, ha illustrato le caratteristiche della fiera che si terrà, da martedì 6 a venerdì 9 maggio 2025, a fieramilano Rho. Lamiera, l’esposizione internazionale dedicata all’industria delle macchine utensili per la deformazione e il taglio della lamiera e alle tecnologie innovative correlate al settore, è giunta alla sua 23ª edizione. Da questa edizione, Lamiera inizierà di martedì (invece che mercoledì) e terminerà di venerdì (invece che sabato), mantenendo la durata di quattro giorni. La decisione di modificare il giorno di apertura è stata presa dopo aver ascoltato il parere degli espositori con l’obiettivo di allineare Lamiera agli altri eventi internazionali, soprattutto ora che il suo tasso di internazionalità è in crescita.

Promossa da UCIMU-Sistemi per Produrre e organizzata da CEU-Centro Esposizioni UCIMU, Lamiera è un evento scelto da

Lamiera 2025: Italia al vertice mondiale della formatura del metallo

sempre più aziende italiane ed estere per presentare in anteprima i propri progetti e le soluzioni innovative. Macchine, impianti, attrezzature per la lavorazione di lamiere, tubi, profilati, fili e carpenteria metallica strutturale, presse, stampi, trattamenti superficiali e finiture, componenti, accessori, utensili, materiali di fissaggio, subfornitura tecnica e industriale rappresentano il cuore dell’esposizione, che mostrerà il meglio delle nuove tecnologie all’avanguardia, come recita lo slogan di questa edizione “The Bright Side of Metal Forming”. Inoltre, l’evento porrà particolare attenzione ad alcuni temi tecnologici legati alle macchine utensili. Negli anni, la fiera è diventata

La conferenza stampa di Lamiera tenutasi ad Hannover per presentare l'edizione 2025

Copyright: Ruggiero Scardigno

uno degli appuntamenti principali nel panorama internazionale degli eventi dedicati al mondo della deformazione e del taglio della lamiera, un settore in cui l’Italia si distingue occupando la seconda posizione nel ranking mondiale della produzione e dell’export e la terza per il consumo (dati 2023).

LA SITUAZIONE ITALIANA

Con una produzione di 3,4 miliardi di euro, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, nel 2023, l’industria italiana delle macchine e tecnologie per la deformazione del metallo ha consolidato la seconda posizione nel ranking mondiale dei produttori. Si è posizionata seconda, dopo la Cina, ma davanti alla Germania, rispetto alla quale ha ulteriormente aumentato il vantaggio già acquisito l’anno precedente.

Anche nell’export l’Italia ha registrato risultati migliori. Grazie all’ottima performance sui mercati esteri (con un incremento di quasi il 30%, per un valore di 1,8 miliardi di euro) nel 2023, l’Italia ha riconquistato il secondo posto nel ranking internazionale, dopo la Cina e davanti alla Germania. Nonostante l’incertezza generale, nel 2023, l’Italia si è classificata terza nel ranking internazionale dei consumi (-7,6%, 1,9 miliardi di euro). Nonostante questo calo, l’Italia si conferma uno dei mercati di consumo più importanti a livello mondiale, dopo la Cina e gli Stati Uniti. Inoltre, con riferimento all’area europea, l’Italia è in cima alla classifica dal 2020. "Ci aspettiamo che le performance deboli, iniziate nel 2023

Promossa da UCIMU-Sistemi per Produrre e organizzata da CEU-Centro Esposizioni UCIMU, Lamiera è un evento scelto da sempre più aziende italiane ed estere per presentare in anteprima i propri progetti e le soluzioni innovative

e confermate nel 2024 secondo le nostre nuove previsioni (Ufficio Studi UCIMU), si interrompano già dal 2025, anche grazie alla disponibilità della nuova legge Transizione 5.0”, ha commentato Filippo Gasparini, vicepresidente di UCIMU-Sistemi per produrre.

PREVISIONI PER IL 2025: LA RESILIENZA DELL'ITALIA SPINGE

LA RIPRESA DEL SETTORE

Secondo le nuove previsioni di Oxford Economics, riferite all’intero settore delle macchine utensili (macchine per il taglio e la deformazione del metallo), il

Con una produzione di 3,4 miliardi di euro, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, nel 2023 l’industria italiana delle macchine e tecnologie per la deformazione del metallo ha consolidato la seconda posizione nel ranking mondiale dei produttori

2024 sarà un anno complicato per l’industria mondiale del settore, ma già nel 2025 si prevede una ripresa, confermata per il 2026.

Nel 2025, il consumo mondiale di macchine utensili raggiungerà il valore di 75 miliardi di euro (+6,9%). I paesi asiatici aumenteranno ulteriormente gli investimenti in nuove tecnologie di produzione, arrivando a 39,8 miliardi (+6,6% rispetto al 2024). Anche il consumo europeo e americano è previsto in crescita: la domanda americana dovrebbe aumentare dell’11,6%, raggiungendo i 16,2 miliardi di euro, mentre gli investimenti europei dovrebbero crescere del 4,1%, fino a 19 miliardi di euro. In questo contesto di ripresa, confermata anche per il 2026, l’Italia mostrerà una forte resilienza. Dopo il rallentamento del 2024, già nel 2025 si prevede una significativa ripresa della domanda di investimenti in nuove tecnologie di produzione da parte degli utenti italiani, pari al 10,5%, raggiungendo i 3,8 miliardi di euro. Il trend positivo dovrebbe continuare anche nel 2026, seppure a un ritmo più lento (+4,2%, 3,9 miliardi di euro).

Copyright: Ruggiero Scardigno

RIDUZIONE DEI CONSUMI

Oltre a offrire una gamma completa di vending machine, Hoffmann Group rende ancora più conveniente la propria proposta nel campo della distribuzione automatica di utensili e DPI con il nuovo servizio di refill e la possibilità di ordinare la merce in conto deposito.

Sono sempre di più le aziende che scelgono di passare alla distribuzione automatica di utensili e DPI tramite vending machine. I vantaggi sono concreti e riscontrabili fin da subito: le attività dell’ufficio acquisti vengono ottimizzate con costi di gestione del ciclo dell’ordine ridotti anche del 50%, mentre in produzione i materiali vengono prelevati autonomamente senza inutili passaggi manuali. In altri termini, vengono ridotte, se non del tutto eliminate, le attività time-spending e a basso valore aggiunto connesse ai processi di approvvigionamento e di distribuzione dei materiali, liberando tempo prezioso da dedicare a compiti più remunerativi per l’azienda.

In questo contesto, Hoffmann Group propone una gamma completa di vending machine, che

Refill e conto deposito: così le vending machine sono ancora più smart

spazia dai distributori a cella singola alle cassettiere, dagli armadi verticali ai locker, subito pronti all’uso oppure personalizzabili. Ma a rendere ancora più conveniente l’offerta di Hoffmann Group sono i nuovi servizi di conto deposito e di refill, che consentono di automatizzare i processi di acquisto, riordino e distribuzione di utensili e DPI, rendendoli ancora più efficienti,

I distributori automatici a cella singola Garant Tool24 sono ideali per la gestione di utensili e DPI

Il sistema di distribuzione automatica Garant Tool24 comprende distributori a cella singola, cassettiere, armadi verticali e locker

senza sprechi di tempo e denaro. Oltre all’ampiezza della gamma, a fare la differenza sono i servizi aggiuntivi disponibili su richiesta. A partire da quello di refill, che libera definitivamente l’azienda da ogni occupazione relativa alla gestione della vending machine. Dopo aver concordato i prodotti da rendere disponibili agli operatori, stabilito le scorte ottimali e quindi impostato l'alert di sottoscorta, è infatti un refiller qualificato a occuparsi di ricaricare le vending machine presso l’azienda cliente.

Non solo, oltre alla possibilità di noleggiare le macchine, Hoffmann Group da quest’anno lancia la formula del conto deposito, grazie a cui vengono sempre garantite le scorte ottimali di utensili, DPI e altri articoli di consumo all’a -

zienda cliente, che non deve più acquistare o pagare in anticipo, poiché i materiali vengono fatturati solo quando prelevati, riducendo così l’impegno di capitale a carico dell’azienda.

UNA GAMMA COMPLETA DA UN UNICO FORNITORE

Scegliere tra le numerose tipologie di vending machine disponibili in commercio a volte può essere faticoso. Per questo, è meglio rivolgersi a un fornitore come Hoffmann Group in grado di proporre una gamma completa e di offrire una consulenza tecnica specializzata dall’analisi dei bisogni all’implementazione dell’intero sistema di distribuzione automatica.

Fiore all’occhiello della gamma è Garant Tool24, un vero e proprio sistema di distribuzione automatica composto da più elementi, come distributori a cella singola, cassettiere, armadi verticali e locker, modulari, scalabili e altamente personalizzabili nella configurazione, nei colori, nell’altezza e nell’interno dei cassetti fino alle dimensioni degli scomparti. Dagli utensili ai DPI fino agli articoli ingombranti, come abbigliamento da lavoro, elettroutensili e strumenti di misura, consentono di gestire ogni tipologia di materiale, adattandosi perfettamente

I distributori automatici Holex 24seven sono ideali per la gestione di dispositivi di protezione individuale

a qualsiasi spazio, anche vicino alle linee di produzione. Quando, invece, l’esigenza è di utilizzare un distributore solo per i DPI, la linea HOLEX 24seven è la soluzione più adatta. Plug & Play, facile da utilizzare, disponibile nella versione FLEX che consente di gestire fino a 540 articoli grazie agli scomparti intelligenti oppure SPACE in grado di contenere fino a 192 articoli di grandi dimensioni.

CONSUMI RIDOTTI DEL 40%, LA STORIA DI CAVANNA PACKAGING GROUP

Le aziende che sono passate alla distribuzione automatica di utensili e DPI hanno ottenuto fin da subito grandi vantaggi. È un cambiamento facile da gestire, di solito accolto positivamente dagli operatori e dall'ufficio acquisti, liberati da mansioni ripetitive e a basso valore aggiunto. Le ven -

ding machine, infatti, consentono di ottimizzare le scorte, rendendo comunque sempre disponibili gli articoli necessari alla produzione 24H. Consentono inoltre di abbattere i costi di gestione dell’approvvigionamento, grazie al riordino automatico, e di tracciare tutti i prelievi, mantenendo il controllo assoluto sui materiali. Cavanna Packaging Group, esperto nei sistemi di confezionamento flowpack ha scelto, per esempio, le cassettiere Garant Tool24 Smartline per automatizzare la gestione degli utensili nello stabilimento produttivo di Prato Sesia. “Ci siamo praticamente dimenticati dell’utensileria, ce ne ricordiamo di giovedì quando arriva l’e-mail di notifica sui consumi. Tutta la situazione è monitorata e a portata di clic”, racconta il Supply Chain Manager dell’azienda. Non solo, dopo pochi mesi, il cambiamento è stato completamente assimilato dai dipendenti, che sono diventati anche più responsabili verso gli utensili.

“Le cassettiere automatiche sono molto più reattive, poiché trovi subito ciò che stai cercando, per descrizione, codice Hoffmann, codice Cavanna o foto dell’utensile. Hanno inoltre portato a una maggiore responsabilizzazione degli utenti che utilizzano gli utensili. Le giacenze sono allineate e c’è molta più attenzione da parte dei colleghi”.

Con le cassettiere Garant Tool24 Smartline, l’approvvigionamento degli utensili avviene in modo automatico. Tutto passa attraverso la rete, rendendo più snello e preciso il processo dell’ordine. Dopo un anno, Cavanna Packaging Group ha registrato una diminuzione dei consumi del 40%, con una soddisfazione tale da portare all’installazione di altri moduli per lo stoccaggio e il ritiro di materiale più voluminoso, ad esempio trapani e avvitatori.

Plastica nera: un rischio silenzioso per la salute e l’ambiente

Lo studio, condotto da Megan Liu per Toxic-Free Future e pubblicato su Health, ha rivelato che la plastica nera può contenere ritardanti di fiamma, solitamente usati nell’industria elettronica. Questi ritardanti di fiamma, progettati per resistere al calore e al fuoco, possono risultare pericolosi per la salute umana e per l’ambiente se vengono a contatto con altri prodotti di uso quotidiano. Questi additivi, se trasferiti ai prodotti di consumo, rappresentano potenziali rischi per la salute, poiché la plastica scura riciclata, spesso utilizzata per ridurre i costi, non è sempre sottoposta a controlli adeguati a garantirne la sicurezza. Anche se, per essere trasformata da materiale di un elettrodomestico

a utensile da cucina, la plastica scura subisce un trattamento specifico, questo processo non è sufficiente per eliminare completamente i composti chimici presenti all'origine.

Uno degli aspetti critici è la difficoltà nel processo di riciclaggio: i sistemi di smistamento che utilizzano tecnologia NIR (Near Infrared) hanno problemi a rilevare la plastica nera, rendendo complesso distinguere e selezionare materiali sicuri da quelli potenzialmente pericolosi. Di conseguenza, la plastica nera riciclata può essere inserita nel ciclo produttivo senza adeguati controlli, arrivando a volte anche in prodotti o oggetti di largo consumo. In risposta a queste problematiche, diverse

normative internazionali impongono test rigorosi per le materie plastiche nere, soprattutto quando sono destinate a usi sensibili come il contatto con alimenti.

Organizzazioni come TÜV SÜD offrono servizi avanzati di testing e assistenza tecnica per rilevare sostanze chimiche pericolose nei materiali, garantendo la conformità agli standard di

sicurezza europei e internazionali e la tutela della salute dei consumatori.

In particolare, supporta le aziende in ottemperanza ai seguenti regolamenti e direttive:

• Regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals).

• Direttiva giocattoli.

• Redazione del fascicolo tecnico per la marcatura CE.

DIMENSIONI RIDOTTE

Cerniere frizionate con il doppio della durata

Le cerniere frizionate ST di Southco sono compatte, robuste e con una coppia elevata, per consentire all'utente di posizionare facilmente pannelli e coperchi a prescindere dal loro peso. Le loro dimensioni e i loro valori di coppia si adattano a design

che vanno dalle webcam di più piccole dimensioni e l'elettronica di consumo fino a schermi per computer portatili, schermi LCD, terminali di distributori automatici, apparecchiature medicali e pannelli di armadi di grandi dimensioni. Le novità di questa serie, la ST-7A2 e la ST-10A2, forniscono gli stessi vantaggi di versatilità, resistenza ed ergonomia delle versioni precedenti, con in più il vantaggio di una durata maggiore.

Se da un lato le cerniere frizionate sono un mezzo per migliorare l'esperienza dell'utente con un prodotto, dall'altro hanno un limite: la maggiore usura del meccanismo interno. Dato che è sul

meccanismo che grava parte del carico dell'utente, esso si usura naturalmente nel tempo, perdendo un po' della coppia che rende questa cerniera la scelta opportuna. A lungo andare e con un uso sufficientemente intenso, una cerniera frizionata può sembrare una normale cerniera, quando la resistenza del suo meccanismo si esaurisce. La ST-7A2 e la ST-10A2 risolvono questo problema migliorando questo meccanismo interno. Tale miglioramento aumenta la durata della cerniera, così da poter funzionare correttamente per l'intero ciclo di vita del vostro prodotto.

La versatilità è un altro punto

di forza delle cerniere frizionate ST e le due novità rappresentano un miglioramento anche da questo punto di vista. Infine, uno dei vantaggi più significativi delle cerniere frizionate ST è il miglioramento dell'ergonomia da loro offerto. Le cerniere frizionate forniscono un movimento uniforme e aiutano gli utenti a posizionare i dispositivi esattamente dove desiderano. Eliminando il fattore della gravità, gli utenti possono conoscere sempre la posizione di ogni pannello e dispositivo da loro spostato. Ciò riduce anche il rischio di lesioni derivanti dalla chiusura accidentale su un utente.

IMPRONTA DIGITALE

Architettura open data per una programmazione agile e trasparente

B&R, divisione del gruppo ABB, presenta Safety+, un approccio aperto e innovativo alla programmazione delle funzioni di sicurezza: una struttura dati con un'impronta digitale rende il codice sorgente liberamente accessibile, soddisfacendo al contempo i requisiti speciali della sicurezza funzionale. In questo modo, B&R ha superato un ostacolo che in precedenza rappresentava una barriera all'innovazione nella programmazione della sicurezza. Una caratteristica di Safety+ è l'innovativa architettura dei dati. I dati sono archiviati in un formato liberamente accessibile e ogni modifica è documentata. I file sorgente sono archiviati in un repository di codice aperto basato su testo in formati come XML o JSON. Per garantire l'integrità del codice del programma nonostante sia aperto, a ogni file viene assegnata un'impronta digitale che indica quando qualcosa cambia. Con l'aggiunta di metadati dettagliati, ciò che è stato modificato,

Safety+ offre ai tecnici l'accesso agli strumenti di produttività standard per la programmazione (Immagine: B&R)

quando e da chi è stato fatto è completamente trasparente. La novità dei sistemi di programmazione di sicurezza è che questi metadati non si riferiscono solo all'intera applicazione di sicurezza. Gli ingegneri possono ora tenere traccia di ogni modifica fino al livello dei blocchi funzione e dei set di parametri, il che consente loro di ottimizzare il codice in modo più mirato. Ciò si traduce in una progettazione più agile delle funzioni di sicurezza, che possono essere adattate più facilmente alle mutevoli esigenze degli utenti. Oltre alla nuova architettura dei dati, la nuova apertura di Safety+ consente agli ingegneri di creare e gestire applicazioni di sicurezza utilizzando strumenti e piattaforme di terze parti. È disponibile un'interfaccia a riga di comando (CLI) per la generazione automatica di build e l'integrazione continua, consentendo agli sviluppatori di interagire direttamente con il software in modalità headless ed elaborare il codice del programma in modo efficiente. Come terza grande innovazione, Safety+ offre anche una nuova libertà nella scelta del linguaggio di programmazione e una messa a punto specifica dell'applicazione quando si programma con tipi di dati. In precedenza, gli sviluppatori erano limitati nella scelta di linguaggi di programmazione e tipi di dati per applicazioni di sicurezza funzionale, il che aveva un impatto negativo sui tempi di sviluppo e sulla flessibilità.

MECSPE 2025

Mayr Italia sarà a Bologna con le sue soluzioni per il monitoraggio adatte alle esigenze più particolari. Verranno presentate soluzioni smart aggiornate, ma anche giunti e limitatori di coppia in alluminio a basso consumo energetico.

Mayr Italia, filiale della multinazionale tedesca attiva nel segmento motion control e trasmissioni di potenza, non poteva mancare a Mecspe (Pad. 30, Stand C83), la fiera internazionale sull'industria manifatturiera che si terrà da 5 al 7 marzo 2025 a Bologna Fiere, nonché importante occasione di incontro per il mondo dell’industria meccanica. L’esposizione di soluzioni Mayr rifletterà i risultati ottenuti dall’incessante ricerca e sviluppo che la Casa madre porta avanti e che, come sempre, si è svolta ad ampio raggio riguardando prodotti per tutti i settori: per

Soluzioni per l'industria meccanica

I freni di sicurezza Mayr

questo i visitatori, quale che sia il segmento dell’industria meccanica in cui operano, potranno trovare soluzioni di loro interesse.

L’offerta di prodotti a catalogo Mayr è talmente variegata da soddisfare la maggior parte delle richieste, ma la consapevolezza in caso di necessità di poter contare su un fornitore competente per sviluppare prodotti ad hoc, in tempi rapidi e con caratteristiche tecniche tali da poter mantenere le promesse, è rassicurante. I visitatori troveranno quindi non solo le versioni a catalogo delle soluzioni, ma un team di tecnici competenti e aggiornati in grado di comprendere esigenze particolari, come velocità particolarmente elevate e con rapporti di coppia crescenti

rispetto al passato. Mayr è sempre a disposizione per progettare e realizzare in tempi rapidi prodotti

ROBA brake checker largo
ROBA brake checker stretto

adatti a queste impegnative condizioni di lavoro.

SOLUZIONI DI SUCCESSO CON SOFTWARE AGGIORNATI

Reduci dal successo dell’anno scorso, le soluzioni smart di Mayr – in particolare ROBA-drive-checker, giunto con sensoristica integrata per il monitoraggio delle trasmissioni di potenza, e ROBA-brakechecker, modulo per il monitoraggio dei freni – saranno presentate nelle loro versioni più evolute, con software aggiornati. ROBAdrive-checker sarà in mostra in un allestimento interattivo che permetterà ai visitatori di apprezzare l’intuitività dell’interfaccia e la varietà di grandezze monitorabili. L’interesse per i componenti in grado di registrare e trasmettere dati rilevanti è presente da qualche tempo ma è di recente che ha conosciuto un picco, con un conseguente sviluppo del mercato; i tecnici Mayr continuano a lavorare queste soluzioni, perfezionandole e ampliandone le possibilità di utilizzo.

LEGGERI E VELOCI

A Mecspe troveranno anche spazio i giunti e limitatori di coppia in alluminio: un buon numero di soluzioni Mayr è già disponibile nella versione in metallo legge -

ro, ma i progettisti dell’azienda non si fermano. I componenti in alluminio sono infatti in aumento, per soddisfare la crescente domanda di utilizzo in applicazioni ad alta velocità e consentire ai produttori di impianti e macchinari di trovare in Mayr un partner sempre al passo con le loro esigenze.

L'AMBIENTE AL CENTRO

Le soluzioni leggere richiedono anche un minor consumo di energia per la loro movimentazione, con evidenti effetti benefici per l’ambiente: un aspetto al quale Mayr presta da sempre atten -

nato a crescere, ma soprattutto di un’attività che si inserisce nel contesto di un’economia sempre più circolare e di un’attenzione all’utilizzo equilibrato delle risorse che Mayr ha fra i propri obiettivi.

Fra le offerte di Mayr che consentono un certo risparmio energetico ci sono anche i webinar, occasioni di formazione fruibili senza doversi sposare dalla propria scrivania: oltre alla comodità, naturalmente, sono apprezzati per i contenuti pratici e la possibilità di interagire con relatori esperti ottenendo rispose in tempo reale ai propri quesiti e preziose indicazioni per utilizzare al meglio le soluzioni Mayr nei propri progetti. Iscrizioni in cre -

zione. Ne deriva anche l’interesse dell’azienda per le soluzioni destinate agli impianti per il riciclo dei prodotti a fine vita: non si tratta solo di un segmento desti -

scita e feedback eccellenti incoraggiano l’azienda a proseguire, sviluppando di nuove occasioni di incontro e formazione: i tecnici Mayr rimangono aperti a suggerimenti riguardo alle tematiche di maggior interesse per rifletterle nei limiti del possibile di riflettere nell’offerta di corsi online.

ROBA drive checker
Giunti

PROTEZIONE ELEVATA

Contenitori flangiati in alluminio pressofuso

Hammond ha introdotto la gamma 1550ZF IP68, con le versioni flangiate di tutte le 18 misure della serie consolidata

MANUS AWARD 2025

1550Z di contenitori robusti pressofusi a parete spessa. La flangia intera è saldata a punti alla base per offrire una piastra di montaggio molto forte e liscia da utilizzare quando le unità vengono fissate a una superficie. Le 18 misure vanno da 50 mm x 45 mm x 30 mm a 223 mm x 147 mm x 83 mm, con coperchi di spessore da 5 mm a 33 mm, in base alla dimensione. Il design con linguetta e scanalatura e una guarnizione monopezzo di gomma in silicone preformata conferiscono un livello di pro -

tezione IP68 che rende i contenitori ideali per l'installazione in ambienti in cui sono presenti polvere e acqua. Sono certificati UL e cUL, sono stati testati in modo indipendente per i livelli di protezione IP66, IP67 e IP68, e sono anche classificati NEMA tipo 4, 4X, 12 e 13. Tutte le misure, a eccezione di quella più piccola, hanno un livello di resistenza agli urti IK08, definito nella norma IEC 62262 come equivalente all'impatto di una massa di 1,7 kg lasciata cadere da un'altezza di 300 mm

sopra alla superficie d'urto. A seconda della misura, il coperchio è fissato alla base da due, quattro o sei viti in acciaio inossidabile Philips situate all'esterno dell'area con guarnizione, il che consente un accesso ripetuto senza compromettere il livello di protezione. Sono disponibili con una finitura naturale o con verniciatura a polvere nera in poliestere resistente sia all'esterno che all'interno del contenitore. Nelle versioni verniciate sono fornite aree libere attorno ai punti di collegamento della messa a terra.

Un concorso per le applicazioni con cuscinetti in plastica

Progettisti e ingegneri di tutto il mondo sono invitati a candidarsi al manus award 2025, il concorso biennale con cui, da oltre 20 anni, igus premia le applicazioni che impiegano in maniera creativa cuscinetti in plastica per raggiungere efficienza tecnica, economica ed ecologica. In palio premi in denaro fino a 5.000 euro. Oltre a dover ottimizzare i costi, l'attenzione è rivolta anche alla riduzione delle emissioni di CO2. In questo contesto, eliminare le operazioni di lubrificazione e l'uso di lubrificanti può fare la differenza. "Una recente ricerca dell'Università RWTH di Aquisgrana mette in evidenza come l'uso di cuscinetti in plastica - rispetto ai più comuni cuscinetti metallici lubrificatipermette di superare entrambe le sfide", spiega Tobias Vogel, CEO Cuscinetti & Tecnologia Lineare in igus GmbH. I cusci-

netti a strisciamento in plastica con lubrificanti solidi incorporati consentono di migliorare l'equilibrio ambientale, ottimizzando l'efficienza economica dei prodotti ed eliminando i rischi di inquinamento da lubrificante. "Con questa edizione siamo interessati a scoprire come le aziende riescano a rinunciare ai tradizionali cuscinetti in metallo, in quali casi i cuscinetti a strisciamento in plastica abbiano consentito di migliorare tecnicamente l'applicazione e quali siano stati gli effetti ecologici ed economici".

Per partecipare al dodicesimo manus award è possibile presentare applicazioni realizzate con boccole in plastica, snodi sferici e guide lineari con elementi di scorrimento in polimero. Per candidare il progetto, deve esistere almeno una versione funzionante del

dispositivo in cui siano evidenti le prestazioni tecniche e i vantaggi dei cuscinetti in plastica. I vincitori saranno scelti da una giuria indipendente composta da esperti del settore della ricerca, della stampa specializzata e dell'industria. I giudici daranno particolare importanza alla creatività e all'ingegno dei progetti. Ai vincitori verranno assegnati premi in denaro fino a 5.000 euro. Il termine per le iscrizioni

è il 17 gennaio 2025. Nell'ultima edizione del 2023, igus ha raccolto 480 candidature da ben 36 Paesi. L'americana J&M Manufacturing si è aggiudicata il manus d'oro; il manus d'argento è stato assegnato all'azienda francese Aufratech; Fiedler Maschinenbau GmbH ha vinto il manus di bronzo. Infine, Rockinger Agriculture GmbH si è aggiudicato il trofeo manus green.

ATTREZZATURE

Saldatrice monitorabile e intelligente a supporto dell'operatore

Da Leister arriva una saldatrice automatica che facilita il lavoro di impermeabilizzazione. Tra le caratteristiche tecniche più apprezzate: la pressione elevata sulla ruota di saldatura, la funzione di controllo smart e il sistema LQS.

La qualità nell’impermeabilizzazione delle coperture secondo gli esperti dipende da tre fattori: il materiale, il macchinario e l’operatore. Lo sa bene Leister, che da decenni progetta saldatrici sempre più efficienti ma soprattutto dotate di interfaccia con gli operatori in grado di facilitarne il compito e migliorare la qualità del suo lavoro, intervenendo così in modo coordinato sui diversi fattori che determinano il risultato finale. I progettisti Leister hanno seguito questa filosofia per sviluppare la nuova saldatrice automatica Varimat 700, versatile e sicura. La saldatrice è perfetta per la saldatura di membrane termoplastiche di tenuta e bitume modificato su tetti piani, si presta anche a numerose altre applicazioni come la realizzazione di piscine o la saldatura di teloni e banner pubblicitari.

La qualità delle saldature è garantita da diverse caratteristiche tecniche dei macchinari, molto apprezzate dagli operatori. In primo luogo, la pressione elevata sulla ruota di saldatura, di 6 kg maggiore rispetto al modello precedente, che consente una qualità perfetta delle saldature in ogni condizione: questo risultato è stato ottenuto grazie a una diversa distribuzione dei pesi, senza quindi variare il peso complessivo del macchinario, che rimane maneggevole per l’operatore.

Varimat 700 dispone inoltre di una funzione di controllo “intelligente” della potenza che permette alla macchina di fornire sempre la corretta quantità di energia, anche nel caso di sottotensione: qualora il calo di tensione dell’alimentazione fosse superiore al 20%, Varimat 700 si ferma automaticamente, in modo che l’operatore sia in grado di realizzare solo saldature di qualità ottimale.

La saldatrice è dotata del sistema LQS (Leister Quality System) che registra i parametri di saldatura utilizzati, inclusa la localizzazione GPS; questo permette di controllare i dati da tablet o PC e fornire report per l’ufficio tecnico o la committenza. Varimat 700 si caratterizza anche per l’asse delle ruote posteriori retrattile, che facilita la saldatura vicino a parapetti e lucernari evitando

Fornito in una robusta valigetta, Varimat 700 può essere trasportata facilmente, in modo ergonomico e sicuro

anche il passaggio delle ruote sui rilievi dei fissaggi meccanici. Una luce di lavoro a LED illumina l’area di lavoro permettendo di operare anche in zone, o in orari, in cui l’illuminazione è scarsa.

UNA SOLUZIONE PROGETTATA IN FUNZIONE DEGLI OPERATORI

Nello sviluppo di questa saldatrice automatica i progettisti Leister hanno preso in esame diversi feedback da parte di coperturisti e produttori di materiali, ottenendo una soluzione dal design funzionale perfetta per chi opera nei cantieri. I motori brushless riducono al minimo la necessità di manutenzione anche in caso di utilizzo intenso. Per i motori

delle soffianti sono stati utilizzati cuscinetti ceramici ibridi, che garantiscono una lunga durata anche in presenza di carichi elevati.

Fornito in una robusta valigetta, Varimat 700 può essere trasportata facilmente, in modo ergonomico e sicuro. La saldatrice può funzionare sia con alimentazione a 400 V che a 230 V in modo da adattarsi alla tensione presente in cantiere. Per adattarsi alle esigenze di ogni cliente, Varimat è disponibile anche nelle versioni 500 e 300.

Ulteriori informazioni su Varimat sono disponibili sul sito Leister: inserendo pochi dati è possibile registrarsi e scaricare guide rapide, schede tecniche e altro materiale illustrativo.

MATERIALI INNOVATIVI

Le proprietà ecocompatibili delle soluzioni in titanio

L'obiettivo di Specialinsert è ridurre il più possibile l'impatto ambientale prodotto dai sistemi di fissaggio.

Per questo l'azienda ha scelto di investire sul titanio: una materia prima biocompatibile, atossica e riciclabile al 100%.

Specialinsert ® – azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di sistemi di fissaggio – si dedica da sempre allo studio di materiali innovativi, con l’obiettivo di progettare e proporre al mercato soluzioni di fissaggio sempre più eco-friendly, che contribuiscano a minimizzare l’impatto ambientale dell’intero comparto del fastener.

Negli ultimi sei anni, l’attività di Ricerca & Sviluppo dell’azienda si è concentrata sull’applicazione sperimentale del titanio, valorizzandone le proprietà, al fine di creare soluzioni inedite. Il metal -

lo offre, infatti, numerosi vantaggi, quali: bassa densità che si traduce in una superiore leggerezza, resistenza alla corrosione e inerzia termica. Queste caratteristiche lo rendono ideale per i settori in cui la riduzione del peso, durabilità e la protezione dalla corrosione risultano essenziali. A testimonianza della lungimiranza tecnica di Specialinsert nell’anticipare i più recenti trend di mercato, questa materia prima è biocompatibile, atossica, completamente riciclabile e perfettamente in linea con i principi ESG e di sostenibilità adottati da Specialinsert.

LE DUE LINEE DI SVILUPPO

In tal senso, Specialinsert persegue due linee di sviluppo tra loro complementari: da un lato, sta rivisitando le sue numerose gamme di fissaggi brevettati e già presenti nell’offerta aziendale, per realizzare le medesime serie in titanio, in funzione del grado di purezza. Questo permette di ottenere un notevole risparmio di peso, mediamente del 40-50% rispetto ai fissaggi in acciaio inossidabile, a parità di elevate prestazioni. Dall'altro, è in grado di creare soluzioni personalizzate, avvalendosi della consulenza qualificata e dell’attività di co-engineering del suo Team Te cnico, al cuore della progettazione e industrializzazione di prodotti tailor-made. Questo processo, supportato da un dettagliato protocollo di controllo qualità, include una serie di test e comparazioni interne, al fine di garantire che ogni soluzione rispetti gli elevati standard aziendali.

“Specialinsert ha scelto di investire in modo strategico nel titanio, estendendo il proprio impegno oltre l’acquisizione di know-how e l’attività

di Ricerca e Sviluppo. L'azienda ha, infatti, condotto diversi interventi mirati ad aggiornare e integrare i propri impianti produttivi, con l'obiettivo di superare le sfide tecniche connesse alla lavorazione meccanica di questo materiale avanzato”, afferma Andrea Dellino, membro Ricerca e Sviluppo di Specialinsert.

“Il mercato ha reagito positivamente all’introduzione del titanio nel comparto del fissaggio, registrando soprattutto un interesse dai settori più orientati a limitare il peso di ogni singolo componente, al fine di potenziarne gli standard prestazionali", dichiara Cinzia Arduini, amministratore delegato di Specialinsert. "Una tendenza che, in termini di prospettive per il futuro, lascia presagire un’importante fase di espansione nel medio e lungo termine. Questi fissaggi rappresentano un ulteriore traguardo nel percorso di innovazione di Specialinsert, che prosegue con rinnovato vigore da oltre 50 anni, a conferma del suo impegno nel proporre soluzioni eco-compatibili volte a soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione”.

Lo stabilimento a Maerne di Martellago (VE)

SENSORE DEL PUNTO DI RUGIADA

Monitorare in tempo reale umidità e qualità dell'aria

Emerson ha presentato il nuovo sensore di punto di rugiada AventicsTM DS1, l'unico sensore industriale in grado di monitorare in tempo reale il punto di rugiada, la temperatura, i livelli di umidità e la qualità dell'aria compressa e di altri gas non

corrosivi da un unico dispositivo. Il DS1 può aiutare gli operatori a rilevare e mitigare l'eccesso di umidità nelle prime fasi e prevenire danni alle attrezzature correlati all'umidità. Ottimizzando la qualità dell'aria in questo modo, gli operatori possono controllare meglio i processi, prolungare la durata dei componenti pneumatici, assicurare la conformità normativa e ridurre la manutenzione e i tempi di indisponibilità dell'impianto non pianificati.

Mentre per la maggior parte i sensori industriali monitorano solo l'umidità, il DS1 fornisce un monitoraggio preciso del punto di rugiada che consente ai produttori di tenere traccia in modo continuo dei valori critici, affrontare l'eccesso di umidità e prevenirne gli effetti negativi. La qualità dell'aria ideale è

PER CAMPI DI APPLICAZIONE COMPLESSI

anche fondamentale nei casi in cui l'aria compressa può entrare in contatto con prodotti destinati ai consumatori come farmaci o alimenti. La condensa nell'aria compressa può causare decolorazione, incostanza della consistenza e crescita batterica. Il DS1 fornisce i dati essenziali di cui le strutture hanno bisogno per mantenere un punto di rugiada stabile e proteggere la qualità del prodotto. E se esistono regolamenti sulla qualità dell'aria, il DS1 può aiutare le aziende a soddisfare i requisiti e mantenere la conformità. Per supportare le strategie di trasformazione digitale industriale, il sensore di punto di rugiada DS1 si integra facilmente nei sistemi esistenti, incluse le unità di preparazione dell'aria Aventics Serie AS3 e Aventics Serie 652, e si connette alle

reti tramite Modbus TCP (PoE). Uno dei principali vantaggi di un sensore di punto di rugiada integrato è la capacità di posizionare il sensore, e monitorare le condizioni, vicino al processo anziché dove l'aria compressa viene generata, punto che può essere lontano dal processo stesso e avere condizioni molto diverse. L'elemento del sensore è resistente alla condensa e offre prestazioni a lungo termine e senza deriva. Con un tempo di risposta rapido, i valori di misurazione di DS1 includono il punto di rugiada della pressione, la temperatura, l'umidità relativa, l'umidità assoluta, il contenuto di umidità, il contenuto di umidità V/V, la pressione parziale del vapore acqueo e il punto di rugiada atmosferico. Il DS1 è adatto anche per altri gas non corrosivi.

Dispositivi di comando Ex in formato compatto

Le caratteristiche di una nuova serie di dispositivi di comando Ex in fase di lancio da parte della divisione aziendale Controltec di Steute, comprendono l'integrazione flessibile e diretta in ambienti chiusi e impianti all'interno delle zone Ex 1 e 21. La serie Ex ES 97 si basa sulla serie Ex 97 di interruttori di posizione. Questa serie è già ben consolidata in campi di applicazione complessi, in particolare nelle zone a rischio di esplosione, e ha dimensioni conformi alla norma EN 50047.

Il sistema di commutazione di questa serie (azione lenta, 1 NC/ 1NO, contatto NC a interruzione positiva) è estremamente robusto e durevole. Il vano morsetti separato per la classe di protezione antiaccensione Ex facilita il collegamento flessibile dei cavi direttamente all'interno del vano morsetti del dispositivo di comando. Grazie alla compattezza delle dimensioni (diametro di installazione di soli 22,5 mm), i dispositivi di comando Ex sono facilmente integrabili nella struttura cir-

costante. I nuovi dispositivi di comando Ex sono disponibili in tre versioni: con pulsante, con selettore di chiusura e con pulsante di arresto di emergenza conforme alle norme. Tutte le varianti sono adatte all'uso nelle zone Ex 1 e 21 (gas Ex e polvere Ex). Ulteriori varianti di attuatori sono disponibili su richiesta. La serie Ex ES 97 completa la gamma di dispositivi di comando steute Controltec per zone a rischio di esplosione. Finora gli utenti potevano scegliere tra la serie Ex 14

con cavo di collegamento e la serie Ex BF 80 in un robusto involucro di plastica con vano per i terminali. Ora è disponibile anche una terza.

Tecnologia di rilevamento per ventilazione e condizionamento

WIKA ha ampliato la sua famiglia A2G con tre nuovi strumenti di misura. Questi completano la gamma di sensori intelligenti di WIKA per i sistemi di ventilazione e condizionamento dell'aria negli edifici pubblici e commerciali. I nuovi strumenti, A2G-500, A2G-520 e A2G-540, sono caratterizzati da un'elevata precisione di misura, con una struttura modulare e un design robusto. Possono essere facilmente integrati sia nelle nuove unità di trattamento aria che in quelle esistenti.

L'A2G-500 misura la pressione differenziale, la pressione relativa e il vuoto con una precisione di misura del ±0,5 %. L'A2G-520 viene utilizzato su componenti come i ventilatori, dove misura la differenza di pressione e calcola con precisione il flusso d'aria in base a un fattore di calibrazione. L'A2G-540 viene utilizzato per controllare la pressione differenziale e il flusso d'aria. La famiglia A2G offre una soluzione versatile e pronta per le esigenze future, con strumenti che supportano tutte le vie di trasmissione

del segnale. Possono essere integrati nei sistemi di controllo o in un ambiente cloud IIoT tramite un segnale analogico o digitale, nonché via radio (LoRaWAN®).

Il design modulare consente agli utenti di estendere le funzionalità secondo necessità attraverso opzioni aggiuntive come display, relè o ingressi e uscite aggiuntive. La messa in servizio e il funzionamento tramite l'app WIKA è semplice e intuitivo. Gli strumenti impermeabili sono robusti e, grazie alla regolazione automatica del punto zero, addi -

rittura esenti da manutenzione. La funzione semaforo del display mostra lo stato critico dell'impianto a colpo d'occhio.

PRESTAZIONI MIGLIORATE

Oscilloscopio con funzionamento touchscreen e risoluzione verticale a 10 bit

Rohde & Schwarz arricchisce il suo portafoglio di oscilloscopi entry level con il nuovo modello R&S RTB 2, il successore del popolare oscilloscopio R&S RTB2000. Nel 2017, l'oscilloscopio R&S RTB2000 stabilì un nuovo standard nella sua categoria, offrendo caratteristiche come il funzionamento tramite touchscreen e la risoluzione verticale a 10 bit - capacità

precedentemente disponibili solo in strumenti di fascia più alta. Oggi il nuovo modello R&S RTB 2 prosegue nel solco dell’innovazione, offrendo ulteriori funzioni e prestazioni migliorate in una nuova combinazione di colori. Con il nuovo modello R&S RTB 2, Rohde & Schwarz introduce diversi aggiornamenti importanti, che migliorano ulteriormente la funzionalità e la versatilità dello strumento. Innanzitutto, l'oscilloscopio include ora un generatore di forme d'onda arbitrarie integrato. Questa aggiunta consente agli utenti di creare segnali di stimolo o di emulare componenti mancanti. Il generatore di forme d'onda è in grado di generare segnali fino a 25 MHz e pattern con velocità fino a 50 Mbit/s. Il generatore integra-

to supporta forme d'onda importate da file CSV o da acquisizioni di oscilloscopi, con la possibilità di aggiungere rumore per simulare condizioni di funzionamento reali. Include anche pattern predefiniti per i protocolli I2C, SPI, UART e CAN/LIN, offrendo agli utenti la flessibilità di selezionare i contatori o di inserire manualmente i pattern.

Il modello R&S RTB 2 si distingue per essere uno strumento particolarmente versatile, “10 in 1”, che combina un oscilloscopio, un analizzatore di protocollo, un analizzatore logico, un generatore di forme d'onda e altro ancora. Questa integrazione di più strumenti lo rende ideale per gli utenti che necessitano di soluzioni compatte, in particolare per studenti, hobbisti

e tecnici elettronici che lavorano in ambienti con spazio limitato. La modalità education protetta da password e il server web integrato consentono la visualizzazione e il controllo durante le sessioni di laboratorio, migliorando ulteriormente l'utilità in ambito didattico. Inoltre, l'oscilloscopio R&S RTB 2 è dotato di capacità di memoria ampliate, che consentono di sfruttare fino a 160 milioni di punti in modalità segmentata e permettono agli utenti di acquisire più dati per la risoluzione di problemi complessi. Il nuovo pacchetto di opzioni software R&S RTB 2-PK1 migliora ulteriormente le capacità dell'oscilloscopio, offrendo una gamma più ampia di applicazioni e prestazioni migliori.

MANUTENZIONE

La nuova ricerca MRO di RS Italia sottolinea come le aziende italiane stiano investendo sempre di più nel procurement indiretto, combinando processi evoluti di approvvigionamento con una piena integrazione tecnologica.

RS Italia ha pubblicato la terza Ricerca sul procurement dei materiali indiretti, comunemente detti MRO (Maintenance, Repair, Operations), realizzata in collaborazione con ADACI (Associazione Italiana Acquisti e Supply Management) e l'Università Europea di Roma. L’indagine offre uno sguardo completo sui trend, le sfide e le opportunità che le aziende italiane stanno cogliendo, evidenziando il passaggio da spesa necessaria a leva strategica per la competitività aziendale.

Due sono i concetti chiave che emergono dalla Ricerca MRO 2024: maturità e digitalizzazione dei processi aziendali. Si tratta di veri e propri pilastri strategici, attraverso i quali il procurement evolve da semplice gestione dei costi a leva competitiva.

La maturità, intesa come maggiore comprensione delle dinamiche legate alla spesa MRO e, soprattutto, come una crescita del ruolo dell’ufficio acquisti, che risulta sempre più centrale per l’adozione di un approccio integrato e strategico, ormai essenziale in questo settore.

Accanto a questa, la digitalizzazione agisce come forza trainante per la comunicazione tra i diversi attori e l’agilità decisionale.

Procurement dei materiali indiretti per favorire l’evoluzione digitale

Con strumenti digitali avanzati, le aziende possono ottenere visibilità in tempo reale su spese e fabbisogni, riducendo tempi e costi operativi. In tal senso, un esempio sono le aziende che hanno saputo combinare processi evoluti di approvvigionamento con una piena integrazione tecnologica. Grazie all’efficace utilizzo della tecnologia, queste aziende hanno migliorato la collaborazione interna, sono in grado di gestire proattivamente i fornitori e garantiscono trasparenza lungo tutta la catena di fornitura. Inoltre, questa flessibilità e capacità di adattamento consentono loro di identificare e cogliere rapidamente nuove opportunità strategiche, rafforzando ulteriormente la loro posizione competitiva.

LE CRITICITÀ DEL PROCUREMENT INDIRETTO

Il primo capitolo, “Comprendere cosa rende critica la gestione degli MRO”, delinea le complessità che caratterizzano il procurement MRO, spesso sottovalutate

Con strumenti digitali avanzati le aziende possono ottenere visibilità in tempo reale su spese e fabbisogni, riducendo tempi e costi operativi

ma fondamentali per garantire la continuità operativa aziendale. In particolare, dall’indagine emerge che le principali criticità includono l'obsolescenza delle attrezzature e degli asset, la gestione di codici prodotto frammentati e una scarsa visibilità sui fabbisogni reali. Più del 45% delle imprese intervistate, ad esempio, investe tra il 3% e il 20% del budget totale in MRO; una spesa significativa ma spesso non tracciata con precisione. Senza contare che anche le emergenze, come i fermi macchina, aggravano queste difficoltà, rendendo la gestione efficace della spesa MRO una sfida strategica per molte aziende.

QUALI COMPETENZE PER IL FUTURO DEL PROCUREMENT

Il secondo capitolo, “Sviluppare competenze specifiche e creare un mercato dei talenti”, evidenzia una crescente richiesta di competenze specifiche per affrontare le sfide legate alla gestione degli acquisti indiretti. Più del 45% delle aziende interrogate riconosce che le competenze attuali non sono sufficienti per razionalizzare la spesa MRO in modo efficace, allo stesso tempo, il 25% degli intervistati effettua acquisti senza un metodo strutturato, basandosi su stime approssimative. Questo capitolo sottolinea l'importanza di formare professionisti in grado di ottimizzare i processi decisionali, non solo in ambito tecnico, ma anche organizzativo, inserendo quindi competenze

digitali e gestionali, indispensabili per ridurre i costi operativi e migliorare la tracciabilità della spesa.

LA NUOVA MATURITÀ DIGITALE E

L’EFFICIENZA OPERATIVA

Il terzo capitolo, “Sfruttare il potenziale della digitalizzazione”, sottolinea come la digitalizzazione sia una leva fondamentale per migliorare l'efficienza operativa e ridurre i costi di gestione. Dalla ricerca emerge che il 65% delle imprese utilizza già sistemi informativi integrati per gestire gli ordini e monitorare le scorte, ma la piena digitalizzazione del ciclo di acquisto MRO è ancora lontana. Solo il 12% delle aziende, infatti, utilizza tecnologie avanzate come il cloud computing o l'intelligenza artificiale.

IL PREZZO NON È TUTTO: LE RELAZIONI CHIAVE CON I FORNITORI

Il quarto capitolo, “Costruire relazioni strategiche con fornitori specializzati”, dimostra invece come una gestione efficace degli acquisti MRO non possa prescindere da relazioni solide e a lungo termine con fornitori specializzati. In particolare, questa sezione esplora l'importanza di sviluppare partnership strategiche che vadano oltre la semplice transazione commerciale. Inoltre, l’adozione di sistemi collaborativi come il VendorManaged Inventory (VMI), in grado di demandare al fornitore la responsabilità di riassortire le scorte in esaurimento, avendo visibilità dei fabbiso-

gni e delle disponibilità dell’impresa acquirente, è indicata come una delle migliori pratiche per ridurre i tempi di inattività operativa e migliorare la disponibilità di prodotti. Anche la sostenibilità si sta affermando come un criterio di selezione fondamentale. A tal proposito, si evidenzia come il 77% delle aziende premia i fornitori che offrono packaging sostenibili e soluzioni eco-friendly.

COLLABORAZIONE COME SINONIMO DI TRASPARENZA

Infine, il quinto capitolo, “Aumentare la trasparenza e la collaborazione con gli stakeholders”, affronta l’urgenza di instaurare un dialogo tra l’ufficio acquisti, i diversi reparti aziendali e i fornitori. Il 45% delle imprese segnala una scarsa visibilità sui fabbisogni MRO, che spesso si traduce in acquisti non pianificati e costi fuori controllo. Per affrontare queste problematiche, molte aziende stanno investendo in sistemi di tracciabilità avanzati e in piattaforme digitali di e-Procurement, che consentono di monitorare i processi d’acquisto in tempo reale.

Il distributore automatico industriale RS VendStock®

EMISSIONI RIDOTTE

Competitività a lungo termine grazie all’Industria 5.0

Carlo Salvi ha aderito al Credito d'imposta Transizione 5.0 per aggiornare il proprio parco macchine, migliorare la gestione dei consumi e aumentare la sostenibilità dei processi produttivi.

Carlo Salvi annuncia il suo ingresso nell’Industria 5.0, un’evoluzione cruciale che unisce l’ingegno umano alle tecnologie più avanzate per ridefinire il futuro della produzione industriale. Grazie al nuovo Credito d’Imposta per la Transizione 5.0, introdotto dal Decreto direttoriale del 6 agosto 2024, l’azienda può ora proseguire con maggior forza il suo cammino verso una produzione più sostenibile, efficiente e personalizzata. Carlo Salvi vede l’Industria 5.0 come un’estensione naturale della propria missione, che si concentra sull’interazione tra uomo e macchina e sull’innovazione sostenibile. Il Decreto fornisce le risorse per ampliare il supporto a tecnologie innovative, assicurando ai propri clienti benefici concreti come una produttività aumentata e

tempi di risposta rapidi. “Questa trasformazione è un’occasione senza precedenti per Carlo Salvi e i nostri clienti: la possibilità di ottimizzare i processi, rispondere alle nuove sfide del mercato globale e ridurre l’impatto ambientale”, ha dichiarato John Razza, Sales Area Manager per il mercato italiano.

Grazie al Credito d’Imposta per la Transizione 5.0, infatti, le aziende possono ottenere fino al 45% di agevolazioni sugli investimenti destinati all’efficienza energetica e alla digitalizzazione, con un tetto massimo di 50 milioni di euro per impresa. Carlo Salvi ha colto questa opportunità per aggiornare il proprio parco macchine, migliorare la gestione dei consumi e aumentare la sostenibilità dei processi produttivi. Questi investimen-

ti non solo riducono i costi operativi, ma contribuiscono a una produzione ecologica e a una significativa riduzione delle emissioni.

I BENEFICI: SOSTENIBILITÀ, COMPETENZE E NUOVE

TECNOLOGIE

L’impegno dell’azienda si traduce anche in azioni concrete verso la sostenibilità. Carlo Salvi ha reso di serie sui propri prodotti sistemi avanzati per monitorare i consumi e prevenire sprechi, favorendo una produzione rispettosa dell’ambiente e orientata ai principi dell’economia circolare. La scelta di soluzioni tecnologiche ad alta efficienza energetica è diventata parte fondamentale della strategia aziendale. Un altro aspetto cruciale dell’Industria 5.0 è lo sviluppo delle competenze: la formazio -

ne del personale rappresenta un asset strategico per affrontare le sfide della transizione e rendere l’azienda sempre più competitiva. Carlo Salvi sta investendo sia nella formazione del proprio personale che nello sviluppo tecnologico per rendere le proprie macchine di facile utilizzo per i clienti e nel supportarli nelle scelte tecniche e operative. Il focus sull’Industria 5.0 ha portato un maggior orientamento all’innovazione tecnologica ed alla gestione dei dati, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale e ottimizzare la produzione. Questo approccio consente a Carlo Salvi di integrare le nuove tecnologie in modo graduale, minimizzando le interruzioni produttive e massimizzando i benefici per i clienti.

L’Industria 5.0 rappresenta, quindi, una promessa di competitività a lungo termine per Carlo Salvi. Nei prossimi 5-10 anni, la produzione industriale evolverà verso una centralità del cliente senza precedenti, con prodotti personalizzati, maggiore automazione e tempi di consegna ridotti. Questo nuovo paradigma industriale assicurerà all’azienda non solo efficienza, ma anche un vantaggio strategico per affrontare le sfide di un mercato sempre più esigente. Questo momento segna per la Carlo Salvi un’accelerazione verso un futuro produttivo che pone al centro l’uomo, la tecnologia e l’ambiente.

La formazione del personale rappresenta un asset strategico per affrontare le sfide della transizione e rendere l’azienda sempre più competitiva

ANIE AUTOMAZIONE

Il vademecum transizione 5.0 per ridurre i consumi energetici

Per aiutare a cogliere al meglio le opportunità offerte dal sistema di incentivi previsto dal Piano Transizione 5.0, ANIE Automazione, associazione aderente a Federazione ANIE, ha realizzato il Vademecum Transizione 5.0: una guida attraverso la quale identificare il potenziale di riduzione dei consumi energetici insito nelle tecnologie, hardware e software, che vengono fornite dai propri soci sul mercato dell’automazione industriale. Presentato in occasione del webinar riservato alle imprese associate ad ANIE “Transizione 5.0:

un’opportunità per l’industria in Italia” svoltosi lo scorso settembre, il Vademecum rappresenta una guida pragmatica attraverso la quale identificare in modo chiaro e preciso le componenti di riduzione dei consumi che si possono ottenere dalle diverse tecnologie digitali.

Obiettivo prioritario del Piano Transizione 5.0 è quello di supportare le aziende nel proseguimento del percorso di digitalizzazione avviato con i precedenti piani di incentivazione, focalizzando però l’attenzione sull’aspetto di salvaguardia dell’ambien -

te declinato, in questo caso, come riduzione dei consumi energetici ottenuta attraverso l’utilizzo “intelligente” di investimenti 4.0.

“Gli obiettivi che ci hanno spinto a realizzare il Vademecum sono due”, specifica Fabio Massimo Marchetti, Vicepresidente di ANIE Automazione. “Il primo è promuovere nelle aziende industriali, soprattutto le PMI, la consapevolezza che gli investimenti nell’area della digitalizzazione sono una leva per la crescita e per ottenere benefici anche in termini di efficienza e sostenibilità; il secondo è creare

coscienza del fatto che digitalizzazione e sostenibilità sono percorsi convergenti, oramai ineludibili, per una maggiore competitività e resilienza del nostro sistema produttivo”. "Oggi abbiamo uno strumento a sostegno dell’industria che ne incentiva gli investimenti in efficienza e sostenibilità”, dichiara Andrea Bianchi, presidente di ANIE Automazione. “La vera sfida è cogliere questa opportunità sfruttando al meglio il tempo e i fondi disponibili”. Il Vademecum Transizione 5.0 è scaricabile gratuitamente dal sito dell’Associazione.

RIDUZIONE

DEI RISCHI

Soluzioni digitali dedicate ai Virtual e Digital Twin

Shin Software è un punto di riferimento per le aziende che vogliono innovare e abbracciare la digitalizzazione con strumenti avanzati operando da pioniere da oltre 11 anni con una piattaforma tecnologica per configurazioni 3D di prodotti complessi. Con soluzioni che integrano tecnologia di frontiera e praticità applicativa, l’azienda si è guadagnata un ruolo centrale nel panorama tecnologico internazionale, collaborando con partner rilevanti in settori chiave come la manifattura, l’automotive e la nautica. Attraverso l’adozione di tecnologie come i Virtual Twin e i Digital Twin, Shin Software contribuisce non solo a migliorare i processi industriali, ma anche a generare valore

sostenibile per i propri clienti e per la società.

Grazie a questi strumenti, le aziende possono addestrare i dipendenti in ambienti sicuri o progettare processi collaborativi con una visione condivisa.

L’adozione dei Virtual Twin ha aperto nuove opportunità per la formazione avanzata del personale, simulando scenari realistici in ambienti virtuali che riducono i rischi e migliorano la sicurezza. Con la crescente attenzione verso la sostenibilità, Shin Software si impegna a integrare queste tecnologie con i principi ESG. I Digital Twin, ad esempio, permettono di ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali e migliorare l’efficienza energetica, contribuendo alla riduzio -

ne delle emissioni globali. Allo stesso tempo, i Virtual Twin si rivelano essenziali per la formazione di personale in settori strategici, come quello sanitario o della sicurezza, fornendo ambienti di simulazione sicuri e privi di rischi. Secondo le stime di mercato, il valore globale dei Digital Twin potrebbe superare i 61 miliardi di dollari

entro il 2027. Questo dato evidenzia la rilevanza crescente di soluzioni digitali in risposta alle esigenze di innovazione e ripresa economica postpandemica. Shin Software, con il suo approccio visionario, intende guidare questa trasformazione, accompagnando le aziende in un percorso di crescita sostenibile e digitale.

ProPlanAI di Hexagon è in grado di ridurre del 75% i tempi di programmazione in maniera efficace e conforme agli standard di qualità aziendali, permettendo al personale esperto di dedicarsi ad attività più strategiche.

La divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon ha presentato ProPlanAI, un innovativo strumento automatizzato per la programmazione CAM che riduce del 75% i tempi di configurazione delle macchine utensili in fabbrica. Sfruttando i servizi Microsoft Azure integrati nella piattaforma cloud Nexus di Hexagon, progettata per favorire la connettività e la collaborazione nel settore della produzione discreta, questa nuova tecnologia basata sull'intelligenza artificiale segna un importante passo avanti nell'evoluzione della programmazione CAM, permettendo alle officine di raggiungere l'eccellenza operativa su larga scala.

ProPlanAI è stata presentata nel corso dell’evento Microsoft Ignite Conference che si è tenuto a Chicago, USA. L’applicazione IA di Hexagon utilizza Microsoft Azure OpenAI Service, Azure Cosmos DB e Azure Databricks per aiutare le aziende manufatturiere di qualsiasi dimensione a sfruttare al meglio le proprie conoscenze, utilizzando l’intelligenza artificiale per automatizzare la pianificazione dei processi più dispendiosi in termini di tempo.

SOLUZIONI PERSONALIZZATE IN CONTINUA EVOLUZIONE

ProPlanAI, il cui lancio pubblico è previsto per il primo trimestre del 2025, sarà in grado di "apprendere"

La soluzione AI per ridurre i tempi di programmazione delle macchine utensili

ProPlanAI path planning CoPilot

dai dati generati dai programmatori CAM di un’azienda. Ciò permetterà ai produttori di analizzare automaticamente le informazioni di programmazione esistenti per prevedere

soluzioni ottimali, personalizzate in base alle preferenze, alle capacità produttive e alle esigenze specifiche dell'azienda. Integrato nel popolare software desktop CAM di Hexagon

Esprit Edge 5-Axis

e supportato dalla piattaforma Nexus, ProPlanAI continuerà a evolversi e adattarsi nel tempo, garantendo programmi sempre più efficienti e produttivi.

"In un mercato sempre più competitivo, la produttività in fabbrica è un elemento cruciale", ha spiegato Chuck Mathews, General Manager Software Production di Hexagon. "Sebbene molte macchine siano ormai automatizzate, la loro programmazione resta un processo lungo e complesso, che richiede l’intervento di professionisti altamente qualificati, spesso già sovraccarichi di lavoro. Grazie alla collaborazione con Microsoft, abbiamo integrato le loro avanzate funzionalità di intelligenza artificiale nella piattaforma Nexus, offrendo ai produttori la possibilità di aumentare la produttività. Questo permette ai programmatori di dedicarsi alle attività più complesse, dove le loro competenze possono davvero fare la differenza. Poiché i produttori utilizzano i propri dati esclusivi per creare programmi, i suggerimenti generati riflettono perfettamente la conoscenza e l'esperienza specifiche di ogni azienda. Ciò permette di formare rapidamente i nuovi membri del personale, preservando il proprio know-how quando un dipendente lascia l’azienda o va in pensione”.

“La collaborazione tra Microsoft e Hexagon si basa sulla convinzione condivisa di poter rivoluzionare la produttività nel settore manifatturiero", ha dichiarato Clare Barclay, President, Enterprise and Industry di Microsoft EMEA. "È gratificante vedere come le

funzionalità IA offerte da Azure stiano potenziando i programmatori CNC grazie all’automazione, migliorando la produttività e, allo stesso tempo, aiutando i nuovi utenti a sviluppare competenze più rapidamente. Questo è il tipo di trasformazione che l’intelligenza artificiale può portare all’industria e siamo entusiasti di vedere come Hexagon stia applicando la sua esperienza nel settore manifatturiero per rivoluzionare la produttività in tutta la catena del valore grazie alla piattaforma Nexus".

“Nel 2022 abbiamo iniziato la creazione della prima fabbrica autonoma e tutt’oggi utilizziamo ampiamente l’automazione, ma la programmazione delle macchine utensili è complicata e richiede esperienza", ha commentato Paul Mooij, Director of Digital di RODIN. "Ciò che rende così interessante ProPlanAI è la possibilità di sfruttare al meglio il nostro capitale umano per aumentare l'utilizzo delle macchine: il nostro team può programmare le macchine in tempi più rapidi, utilizzando le proprie competenze per supervisionare i suggerimenti di ProPlanAI e per definire i dettagli specifici del programma”. Oltre a semplificare la programmazione dei componenti, la tecnologia potrebbe permettere alle aziende di identificare le pratiche standard latenti, fornire notifiche sulle difformità rispetto agli standard di programmazione aziendali e utilizzare meglio le informazioni di produzione del prodotto (PMI) contenute nei file di progettazione per una programmazione CNC ancora più automatizzata.

SUPPORTO TRAMITE CHAT POTENZIATA DALL’IA

ProPlanAI sarà inoltre dotato di un assistente in grado di guidare gli utenti attraverso il processo di configurazione di una macchina e di proporre programmi pronti all’uso. Oltre a fornire supporto e suggerimenti, come consigli sull’uso del software, procedure per realizzare componenti specifici e strategie di lavorazione ottimali, gli utenti potranno sfruttare la funzione di chat per porre domande specifiche e attivare i comandi. ProPlanAI è già stato testato in versione beta da diversi esperti del settore, tra cui RODIN Machining, impegnata nel percorso verso una produzione completamente autonoma che copre fresatura, tornitura, gestione di pinze e materiali, carico e scarico delle macchine, e cambio utensili.

ProPlanAI sarà disponibile per i clienti che utilizzano il software Esprit Edge CAM di Hexagon a partire dal primo trimestre del 2025. I clienti potranno integrare ProPlanAI nel proprio pacchetto tramite un abbonamento aggiuntivo. L'annuncio di ProPlanAI è il risultato della partnership strategica tra Hexagon e Microsoft, avviata nell'aprile 2024, con l'obiettivo di ridefinire il settore manifatturiero attraverso la tecnologia cloud. Nexus è la piattaforma cloud di Hexagon per la connettività e la collaborazione, progettata appositamente per il settore della produzione discreta.

Esprit Edge Virtual Machine
Esprit Edge Multichannel

Accanto alle interfacce fisse, si stanno affermando sempre più anche le HMI portatili, in grado di migliorare la user experience e garantire un utilizzo più efficace e sicuro delle macchine e degli impianti industriali.

Per effetto della digitalizzazione e dell’automazione dell’industria, sono cambiati radicalmente i requisiti per il comando delle macchine e, di conseguenza, anche le aspettative degli operatori. Se in passato bastavano soluzioni stazionarie come tasti, interruttori e semplici display, situati direttamente sulle macchine, oggi sono richiesti monitor full HD con touchscreen e interfacce uomo-macchina (HMI) ad alte prestazioni basate su cloud. Secondo KEBA, esperta di soluzioni innovative per l'automazione in campo industriale, accanto alle “classiche” interfacce uomo-macchina fisse, si stanno affermando sempre più anche le HMI portatili, sia wireless sia cablate, che migliorano la user experience dell’utente. Allo stesso tempo, questi dispositivi di controllo mobili contribuiscono anche a un utilizzo più efficace e sicuro delle macchine e degli impianti industriali.

INTERFACCE UOMO-MACCHINA:

COSA SONO LE HMI FISSE

In molti casi, l’HMI fissa è installata direttamente sulla macchina: un monitor o un pannello operatore (OP) è montato sulla macchina e collegato all’interfaccia grafica dell’unità di controllo, dove viene eseguita l’applicazione di visualizzazione. I pannelli operatore sono monitor privi di sistema operativo proprio.

Dispositivi mobili per una gestione sicura delle macchine

Questa tipologia di HMI è collegata direttamente al PC industriale che controlla i processi di produzione della macchina e, pertanto, è un’interfaccia utente pura e semplice. L’immissione dei dati avviene perlopiù tramite tasti o interruttori sulla consolle adiacente al display.

PRO E CONTRO DELLE INTERFACCE FISSE

Uno degli svantaggi della soluzione con monitor fisso è che sia l’applicazione di controllo che l’applicazione di visualizzazione devono essere eseguite in parallelo sulla stessa CPU. Nel caso in cui una macchina debba essere programmata con controlli ciclici, le stesse operazioni vengono

eseguite a intervalli di millisecondi con un conseguente carico elevato sulla CPU (fino all’80%). Al contrario, l’applicazione di visualizzazione funziona sempre in modalità idle (solo visualizzazione, senza interazione) e richiede meno risorse della CPU (circa il 10%). Una soluzione HMI fissa di questo tipo risulta più complessa a livello software, ma comporta costi di produzione più contenuti per l’hardware. Tuttavia, le crescenti aspettative degli operatori delle macchine nei confronti di un sistema “responsive” (ovvero reattivo) simile a quello degli smartphone, comportano un notevole utilizzo di risorse computazionali per gestire, ad esempio,

interazioni come il cambio operatore o il cambio pagina. Di conseguenza, gli operatori percepiscono l'uso del sistema di controllo come "lento" e le prestazioni della macchina come "scadenti". Questo perché l’applicazione PLC di livello superiore utilizza la gran parte delle risorse della CPU per garantire il rispetto dei requisiti real time della macchina. La user experience nel comando delle macchine è un tema di grande importanza. Per queste ragioni le soluzioni con pannello operatore vengono sempre più sostituite da soluzioni con pannello attivo. Queste ultime offrono risorse locali dedicate all’interfaccia di controllo e futura espandibilità a nuove funzioni di user experience (UX design).

HMI MOBILI PER LA MASSIMA LIBERTÀ

Con la progressiva riduzione delle dimensioni delle macchine e la crescente modularizzazione, lo spazio per collocare un HMI fisso è sempre minore. Allo stesso tempo, aumentano le applicazioni di controllo e si aggiungono nuove funzioni. Questa evoluzione favorisce le soluzioni HMI mobili perché:

• Non c’è spazio per montare una soluzione fissa (ad esempio per il controllo di robot).

• In alcuni casi l’operatore deve portare con sé l’HMI per poter

osservare direttamente il processo e stazionare nella zona operativa della macchina.

• Molte macchine hanno più punti di comando e richiedono interfacce operative anche nelle postazioni di controllo secondarie.

Anche le soluzioni HMI senza fili, collegabili tramite Wi-Fi o Bluetooth, sono sempre più utilizzate poiché offrono agli operatori il massimo di libertà di movimento e di flessibilità.

Se un’HMI wireless non è associata a una macchina specifica, può essere utilizzata come una sorta di unità di visualizzazione della linea o del controllo centrale.

PRO E CONTRO DELLE HMI MOBILI

E

RELATIVE SOLUZIONI

Il principale svantaggio delle HMI mobili, soprattutto di quelle wireless, consiste nel fatto che l’operatore può allontanarsi molto dalla macchina e non sapere esattamente a quale macchina l’HMI è associata. Inoltre, le unità di comando mobili senza fili devono anche poter essere recuperate se l’operatore le lascia o le dimentica in un altro luogo. Con un sistema di monitoraggio dell’area è però possibile impedire che azioni potenzialmente pericolose vengano eseguite dall’operatore sulla macchina al di fuori dell’area operativa designata. Se l’operatore si allontana dal raggio di accoppiamento predefinito, determinati segnali tattili e visivi (ad esempio vibrazione del dispositivo

minazione del fungo di emergenza) lo avvertono per evitare errori e incidenti.

QUALE SISTEMA DI CONTROLLO

SCEGLIERE

La scelta di un’HMI mobile o fissa dipende dal caso d’uso specifico: durante la messa in servizio o la configurazione di una macchina, gli operatori si spostano spesso intorno ad essa per esaminare i dettagli; pertanto, per queste operazioni i dispositivi mobili sono particolarmente indicati.

Quando la macchina è in funzione e l’operatore lavora principalmente in modalità di controllo e osservazione ed è quindi preferibile una soluzione fissa, soprattutto per motivi di sicurezza ed esigenze di processo. In questo scenario, anche le HMI mobili possono essere posizionate in un punto specifico della macchina di modo che anche gli operatori che si alternano al lavoro possano accedervi facilmente. Ci sono molti casi in cui la combinazione di HMI fisse e mobili rappresenta una valida soluzione, specialmente quando la produzione è integrata attraverso l’impiego di singoli moduli, come robot o nastri trasportatori. Tuttavia, in una visione a lungo temine, un’integrazione delle apparecchiature di questo tipo porterà anche a un’ulteriore riduzione del numero di dispositivi HMI, con la possibilità di eseguire tutte le operazioni di controllo utilizzando un unico dispositivo

Keba KeTop T155 SWL
Keba KeTop T150/ T155 Safe Wireless

RISPARMIO DI SPAZIO

Inverter industriale con capacità fino a 630 kW

Sin dal loro primo lancio nel 2015, gli inverter della serie GA700 di Yaskawa hanno dimostrato di essere caratterizzati da versatilità, facilità d'uso e affidabilità, rispondendo pienamente alle aspettative e alle esigenze dei clienti. Con il passare del tempo, hanno anche raggiunto una sempre maggiore ottimizzazione grazie al continuo sviluppo degli algoritmi di controllo del motore, minori costi per i sistemi che incorporano periferiche gestite su bus di campo e possibilità

ROBOTICA

di implementazione in ambito IoT, argomento di forte interesse per quanto riguarda i possibili incentivi dati da industria 4.0 5.0. Recentemente, la capacità della classe 400V è stata ampliata dall’attuale 0,4 a 355 kW fino 630 kW. Con l'aggiunta delle taglie ad alta capacità, GA700 ora può essere applicato a macchinari e attrezzature industriali più grandi (ad esempio compressori, estrusori, mulini, presse, gru, macchine nel mondo cartario, ecc.) per una più ampia gamma

di applicazioni. Significativamente più piccolo e più leggero del modello precedente, l’inverter contribuisce al risparmio di spazio delle attrezzature dei clienti. Se il modello precedente A1000 aveva solo due taglie da 500 kW e 630 kW, GA700 ne possiede addirittura quattro: 450 kW, 500 kW, 560 kW e 630 kW. Questo rende possibile ottimizzare più facilmente l’accoppiamento motore – inverter, evitando sovradimensionamenti e riducendo così costi e spazi.

Movimentazione ed etichettatura in verticale delle provette

Werfen è una multinazionale esperta nel settore della diagnostica in vitro. L’azienda, con un team di oltre 7.000 dipendenti in più di 30 Paesi e con una presenza in oltre 100 territori, sviluppa e fornisce strumentazioni, reagenti e soluzioni di data management che quotidianamente supportano le decisioni cliniche più critiche nella cura dei pazienti.

Negli ultimi anni, Werfen si è trovata a fronteggiare un incremento significativo delle richie-

ste provenienti dai laboratori clinici, e in particolare dal settore di farmaco-tossicologia. La sfida più complessa da affrontare era rispondere alla domanda crescente di materiali di controllo e calibrazione per l’analisi dei campioni biologici, sicuri e di semplice utilizzo, come richiesto dalle normative del settore.

Sfida accolta da Macco, azienda specializzata nella progettazione di soluzioni automatizzate, che ha deciso di realizzare una nuova linea basata sui robot

Scara e sistemi di visione Omron per gestire l’intero processo di riempimento ed etichettatura delle provette in posizione verticale, riducendo al minimo il ricorso a qualsiasi operazione manuale, così da ridurre tempi, spreco di risorse e rischi legati all’errore umano.

Uno dei principali ostacoli al progetto riguardava proprio la parte di etichettatura. Per questo motivo si è scelto di utilizzare un robot Scara Omron i4L, sviluppando una soluzione innovativa (e sottoposta a brevetto) in grado di prelevare le provette dalla stazione di riempimento e tappatura e manipolarle mantenendole in posizione verticale durante l’intero processo di etichettatura. Ad affiancare il robot SCARA nelle operazioni di etichettatura ci sono le smart camera FHV7 di Omron, sistemi di visione intelligente che svolgono un ruolo fonda-

mentale nel controllo qualità. Uno dei passaggi fondamentali nello sviluppo della nuova linea di produzione Werfen è stato il ricorso alla simulazione preliminare. Ciò è stato reso possibile dalla collaborazione fra Omron e Marini Pandolfi su un modello virtuale dell’intero processo produttivo basato su software di simulazione ACE. Grazie al programma, i tecnici delle due società hanno potuto importare i file step della cella per replicare il modello virtuale dell'applicativo e, di conseguenza, rendendo possibile il riutilizzo del software anche per il debug della macchina.

Grazie alla precisione del robot SCARA Omron i4L e ai sistemi di visione FHV7, Werfen oggi può etichettare fino a 1.000 provette all’ora, con una riduzione dei tempi di ciclo del 30% rispetto alle soluzioni precedenti basate su processi manuali.

PIATTAFORMA AMR

Robot umanoide cognitivo per ambienti industriali

Oversonic Robotics, software company brianzola nata nel 2020 e creatrice di RoBee, l’unico robot umanoide cognitivo certificato per lavorare in fabbrica, 100% Made in Italy e già operativo in diverse aziende italiane, nonché LinkedIn startup 2024,

INTELLIGENZA INCORPORATA

annuncia la firma di un accordo commerciale con Yamazaki Mazak Italia, società attiva nella produzione e commercializzazione di soluzioni tecnologiche avanzate, destinate al comparto manifatturiero, per lavorazioni multitasking, a 5 assi, di fresatura e di tornitura, controlli CNC, taglio laser e automazione. Grazie alla partnership, Mazak diventerà partner ufficiale di RoBee in tutta Italia. Il robot umanoide cognitivo sarà introdotto presso i clienti Mazak e potrà essere integrato nel loro ciclo produttivo al fine di assicurare un continuo miglioramento dei processi. Mazak supporterà

Oversonic attraverso la propria rete commerciale su tutto il territorio italiano, promuovendo la presentazione e l'adozione di RoBee nelle imprese del proprio settore di business. Oversonic si occuperà di garantire il rispetto di standard tecnici specifici. RoBee è stato progettato da Oversonic per operare nel settore industriale e della logistica, con una struttura che replica le capacità umane. Autonomo e sicuro, RoBee è realmente collaborativo grazie alla piattaforma AMR (Autonomous Mobile Robot) e alla manipolazione bimanuale. Inoltre, è in grado di prendere decisioni autonome

e proattive grazie alla sua piattaforma di intelligenza artificiale, riconfigurando le proprie attività. RoBee è l'unico robot nel suo genere certificato per operare in ambienti industriali ed è già attivamente utilizzato in decine di imprese italiane. Può svolgere compiti complessi e affiancare i lavoratori umani in modo sicuro ed efficiente, implementando significativamente l’efficienza dei processi produttivi. È in grado di eseguire compiti ripetitivi e pericolosi per l’essere umano, migliorando la sicurezza sul lavoro e rappresentando una valida soluzione anche nei settori con carenza di personale.

Bracci robotici ultraleggeri per molteplici applicazioni

RealMan Robotics, esperto nello sviluppo, produzione e vendita di bracci robotici umanoidi ultraleggeri, ha presentato all'Advanced Manufacturing Madrid 2024 in Spagna i suoi ultimi bracci robotici, un modello articolato e piattaforme di intelligenza incorporata. In particolare, ha esposto i bracci robotici umanoidi ultraleggeri, tra cui la serie ECO, i bracci robotici della serie RM, i moduli articolati della serie WHJ, la piattaforma di rilevamento visivo. RealEye, la piattaforma di sviluppo a doppio braccio Embodied Intelligence, la piattaforma di elevazione a doppio braccio incorporato, nonché il robot per fisioterapia AI, ecc. L'ECO65, adatto per applicazioni industriali, è il braccio robotico più avanzato al mondo ed è progettato per

essere utilizzato in una varietà di applicazioni.

Il braccio robotico della serie

ECO65 è caratterizzato da un design leggero e da una tecnologia ad alta efficienza energetica. È adatto per una varietà di applicazioni industriali, come l'assemblaggio, la movimentazione e la saldatura, e può migliorare la produttività e ridurre i costi. La serie RM di bracci robotici umanoidi ultraleggeri di punta di RealMan, vanta alta velocità, precisione, flessibilità e affidabilità. È ideale per scenari come la vendita al dettaglio, la ristorazione intelligente, l'assemblaggio di componenti elettronici e le ispezioni intelligenti, aumentando significativamente la produttività e riducendo i costi operativi. I moduli di giunzione della serie

WHJ incorporano tecnologie e materiali innovativi, offrendo elevata precisione, stabilità e durata. La piattaforma di sviluppo a intelligenza incorporata a doppio braccio di RealMan è invece un dispositivo di raccolta dati progettato per modelli embedded

di grandi dimensioni. Utilizzando algoritmi di apprendimento per imitazione e una combinazione di 50 dimostrazioni di attività con addestramento statico dei dati, è possibile raggiungere un tasso di successo delle attività fino al 90%.

Serie RM, braccio robotico umanoide ultraleggero

ELENCO INSERZIONISTI

IN QUESTO NUMERO ABBIAMO PARLATO DI...

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie

DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi

N. 1 GENNAIO/FEBBRAIO 2025

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),

Eva De Vecchis (e.devecchis@interprogettied.com)

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)

SEGRETERIA COMMERCIALE: Raffaella Sepe (raffaella@interprogettied.com)

IMPAGINAZIONE: INPUT di Liga Giovanni (www.inputagency.it)

INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.

Via Roggia Borromea, 16 - 22060 Carugo (CO) Redazione, vendite e abbonamenti Tel./fax +39 031 3665163 www.interprogettied.com

© Copyright Interprogetti Editori Srl

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale, di articoli, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.

TARIFFE ABBONAMENTI

Italia: spedizione ordinaria € 61,00, contrassegno € 65,00

Estero: spedizione ordinaria € 89,50, spedizione prioritaria Europa € 101,00 spedizione prioritaria Africa, America, Asia € 125,00 spedizione prioritaria Oceania € 140,00

Una copia € 8,00

L’Iva sugli abbonamenti possono essere sottoscritti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n.633 e successive modificazioni e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.

Testata in corso di certificazione di tiratura e diffusione in conformità al regolamento CSST Certificazione Stampa Specializzata Tecnica

Registrazione al Tribunale di Milano n. 260 in data 07/05/2010 Iscrizione al ROC nr. 19882 Direttore responsabile: Simone Ghioldi Finito di stampare il 30/01/2025 presso Litogi, Milano

Informativa ai sensi dell’art. 13 d. lgs. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è Interprogetti Editori S.r.l. - Via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno (LC).

Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile.

Ai sensi dell’art. 7 d. lgs. 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare e controllare i dati, nonché richiedere elenco completo ed aggiornato, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.

Informativa dell’editore al pubblico ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e dell’art. 2 comma 2 del Codice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica.

Interprogetti Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rogeno (LC), via Maggiolino, 34 F, vengono conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.

I soggetti che possono conoscere i predetti fati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art.7 d. lgs. 196/2003 si possono esercitare i relativi diritti, tra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138 d. lgs. 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtù delle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.

Informazione - Advertising - Servizi digitali

vendite@interprogettied.com www.interprogettied.com

ENERGY SAVING High performance servo system made by Haitian for significant energy saving. Servo sistema ad alte prestazioni realizzato da Haitian per un significativo risparmio energetico.

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.