Tradizionalmente anticiclico, il comparto farmaceutico è uno di quelli potenzialmente in grado di far meglio fronte alle difficoltà insorte a causa della pandemia, muovendosi al contempo alla luce di rinnovate responsabilità, derivanti dalle richieste di una sempre maggior efficienza e velocità nel produrre e immettere sul mercato i nuovi farmaci. Dal punto di vista tecnologico, da un lato si confermano trend già in atto e dall’altro si aprono nuove strade. RICCARDO CEREDI
Il mercato farmaceutico
tra esigenze digital e sostenibilità
I
trend di mercato a fronte dell’impatto di Covid-19
A inizio anno, le previsioni di crescita del comparto su scala globale stimavano un aumento dei consumi di circa il 7% rispetto all’anno precedente, con un trend decennale di incremento stabile attorno al 6%. A trainare il settore, come da tradizione, da un lato gli Stati Uniti e dall’altro l’Europa, che rappresentano i due principali mercati globali, mantenendo una posizione di leadreship anche nell’ambito della ricerca, mentre a livello produttivo c’è da sottolineare il ruolo sempre più importante di paesi quali Cina e India. Quest’ultima risulta ad oggi il più grande produttore di farmaci generici mondiale, coprendo oltre il 50% del fabbisogno di vaccini, importando al contempo buona parte degli API (principi attivi) dalla Cina, che in questo contesto copre il 13% della domanda globale. La stessa Cina è un importante player nell’ambito della produzione ed esportazione di farmaci, arrivando a soddisfare più del 70% della domanda di un mercato chiave come quello statunitense. Bastano questi dati per capire quanto la filiera sia interlacciata a
livello globale e, di concerto, come tutte le previsioni andranno riviste sul lungo termine a causa di Covid-19. Al contempo però, è lecito supporre che la pandemia non avrà effetti in assoluto negativi sul comparto, basta guardare al nostro paese, dove nei primi mesi dell’anno la richiesta di farmaci è aumentata del 4% rispetto al 2019. Al contrario, è lecito aspettarsi che, al pari di altre branche del settore dei beni di largo consumo, il farmaceutico regga all’urto, anche in ragione della sua strategicità, elemento che durante il periodo di lock-down ha consentito alle aziende del comparto, e quelle ad esso associate, di restare operative. In questo lasso di è tempo si è quindi confermato fondamentale il ruolo dei costruttori di macchine e sistemi per processo e il confezionamento.
La risposta dei costruttori alla pandemia: rispondere in maniera veloce ed efficiente La crisi innescata dalla pandemia ha portato a una serie disagi e problematiche, ma al contempo si è rivelata utile all’adozione di nuove strategie di la-
4 Rassegna dell’Imballaggio | n. 3/4 | Aprile/Maggio 2020