Novembre 2007

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Mensile di cronaca, attualitĂ e cultura di Ponsacco E 1,90

Anno X - Numero 11

Novembre 2007

10 anni


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Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco E 1,90

Anno X - Numero 11

Novembre 2007

10

anni

2 NOVEMBRE Pe’ Morti, da bimbetti, si ‘orreva

co’ piedi ‘n della mòta, ar Camposanto, a raccattà’ la céra ‘he scendeva da’ ‘andelotti accesi assieme ar pianto. Ci si faceva un céro ‘he risprendeva ‘ome la nostra vita... Era ‘no stianto! M’arrïordo ‘he noàrtri si diceva che quer lume durava saddìo ‘vanto. Ma ner mi’ céro di ‘ver tempo là, esposto a’ vènti, è guasi spento ‘r fòo... Risèmo a’ Morti e seguita a ccolà’ la céra sulle tombe... ‘Ome per giòo fai un céro, bimbo, ma nun ti scordà’ che se dura anco ‘n mucchio è sempre pòo. Paolo Vestri

Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore: Fausto Pettinelli Condirettore: Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it Redattori: Giampaolo Grassi Luciano Lombardi Emanuele Turini Segretaria di Redazione: Barbara Prosperi

Ai lettori del “Ponte” La redazione, esprimendo la più sentita soddisfazione per l’ormai consolidato successo del “Ponte di Sacco”, ringrazia vivamente tutti gli affezionati Lettori della fiducia accordata e nel contempo rivolge loro un cortese e fermo appello affinché il giornale possa essere migliorato e reso ancor più gradito e dignitoso. E’ vero che la redazione si è sempre attenuta a questo principio, ma “Il Ponte” ora è diventato per Ponsacco un autentico, primario organo d’informazione dunque, anche per evitare spiacevoli contestazioni, s’impongono alcune semplici norme basilari che elenchiamo di seguito per svolgere al meglio e con puntualità il nostro impegno di puro volontariato.

• I manoscritti inviati o consegnati in redazione non saranno restituiti e l’eventuale loro pubblicazione sarà strettamente subordinata al controllo dei redattori responsabili i quali, a loro insindacabile giudizio, possono intervenire sui testi con tagli, correzioni e quant’altro sia ritenuto necessario e utile ad una corretta divulgazione della notizia. • Gli annunci di nascite, morti, matrimoni, anniversari,

ecc. corredati da fotografia, dovranno essere contenuti in un massimo di 20 (venti) parole e consegnati direttamente in tipografia. I comunicati di Associazioni, Club, Enti, Partiti politici, dovranno essere contenuti in un massimo di 25 (venticinque) righe dattiloscritte. Le lettere non debbono superare 25-30 righe dattiloscritte. Saranno sempre firmate anche se il mittente esprime il desiderio di rimanere anonimo. In questo caso la lettera recherà la dicitura “lettera firmata”. Tutto il materiale (notizie, annunci, comunicati, foto con didascalie, ecc.) deve essere presentato sempre in tipografia entro la prima decade di ogni mese. Non possono essere pubblicati numeri telefonici, e.mail e indirizzi stradali di aziende commerciali, studi professionali o, comunque, di privati cittadini. La redazione, certa della comprensione dei Lettori, ringrazia.

Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98 Direzione e Amministrazione Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco Progetto grafico Marco Picione I servizi fotografici sono di Foto Chiavaccini, Foto Meoni, Foto Panicucci, Foto Elle

costruzioni snc di Nedo e Marco Mazzei

Ristrutturazioni, restauri monumentali, costruzioni civili, manutenzioni Magazzino e Uffici: Via Catullo, 5 - Loc. La Capannina 56030 Cevoli (Pisa) Tel. 0587 685351 - Fax 0587 687805 - e-mail: wwwmazzeisnc@virgilio.it


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BENEDETTO IL MEDAGLIERE PROVINCIALE DEI BERSAGLIERI

Celebrato l’89° anniversario della vittoria Nella ventosa mattinata del 1 novembre, si è tenuta l’annuale ricorrenza della vittoria sull’esercito austriaco del 4 novembre 1918. I momenti salienti della giornata sono stati l’omaggio floreale al monumento del Maggiore Valli, al monumento ai caduti e alle tombe dei caduti. Il Sindaco Cicarelli e il Presidente della Provincia Pieroni hanno tenuto a sottolineare la necessità di mantenere la pace, unico baluardo della libertà, della democrazia e della coesistenza tra i popoli. I caduti sono una testimonianza viva dell’anelito alla pace e alla non belligeranza. Hanno preso parte il nostro Sindaco, Alessandro Cicarelli, i sindaci dei Comuni del circondario, la Giunta al completo, il Presidente della Provincia, Andrea Pieroni, il rappresentante della Prefettura, Dott. Ricci, le autorità militari, la Preside del Complesso Scolastico Piccolini, Prof. ssa Biasci, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche della provincia e del volontariato locale nonché i rappresentanti delle associazioni e della Presidenza provinciale dei Bersaglieri. In Piazza San Giovanni, dopo la Santa messa, è stato benedetto dall’Arciprete Mons Renzo Nencioni il medagliere provinciale dei Bersaglieri che conta 58 medaglie al valor militare. Ha chiuso le cerimonia il canto dell’Inno d’Italia, del Piave e dell’addio del soldato effettuato dal Coro dell’Università della Terza Età. Gran cerimoniere della manifestazione è stato il cav. Franco Citi. Ha prestato servizio la Fanfara provinciale dei Bersaglieri di Montopoli.

In corteo

Il medagliere Provinciale dei Bersaglieri

(da sin.): Il Sindaco dei ragazzi, il Sindaco Cicarelli, il Presidente della Provincia Pieroni e il Maresciallo Meucci

I Sindaci dei comuni limitrofi che hanno preso parte alla cerimonia


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Ricordando

Campo di Lari - 1945 - Squadra supporto alla 1° Rossoblù In piedi (da sin): Renzo Signorini (dirigente), Renzo Ceccotti (Noccole), Floriano Chiarugi (Zeppino), Francesco Chelli (Faina), Tosello Griselli, Roberto Ferretti (Liucio), Lando Macchi (Chiocchina), Rodolfo Gonnelli (dirigente) Accosciati: Carlo Boddi, Millo Guiducci, Floriano Dell’Unto (Fuligno), Luigi Granchi, Serafino Doni (Fio) “Di ritorno, si ruppe una ruota del camion e tutti finirono in un campo di cavoli. ”

Settembre 1955 - Pellegrinaggio al Santuario di Montenero di un gruppo di donne e ragazzi dell’Azione Cattolica con Don Giovanni Pomponi e Don Elio Meliani 1954 - Scherzi da preti: un prete vero, Don Amedeo Deri e uno...falso, Fausto Pettinelli

Festa del Volontariato La Festa del Volontariato sarà celebrata il giorno 11 Dicembre al Teatro Odeon con la messa in scena dello spettacolo teatrale di E. De Filippo “Quaterna secca” da parte degli attori dell’Università della teza eta. L’incasso della serata andrà all’associazione Shalom per il progetto in Burkina . Dobbiamo però spiegare perché, seppur a dicembre, quindi con notevole ritardo rispetto agli altri due anni e seppur con modalità diverse, anche quest’anno la festa del volontariato è stata caparbiamente voluta e fatta. Quando Michele Marinari, primo promotore dell’iniziativa, convocò tutti i rappresentanti delle associazioni in Comune per proporre di fare la “Festa del Volontariato”, le associazioni trovarono il punto di incontro proprio nello scopo di questa festa ; L’accordo prevedeva che ogni anno tutte le associazioni organizzassero la festa per promuovere il volontariato, devolvendo gli incassi all’associazione di turno, ogni anno diversa, per progetti finalizzati o per situazioni gravi che si fossero manifestate. Quindi le associazioni avrebbero lavorato insieme per uno stesso obbiettivo. Il primo anno l’incasso è stato devoluto alla Misericordia, il secondo alla Pubblica Assistenza, il terzo anno, cioè questo, verrà devoluto agli Shalom. Il prossimo anno, se non interverranno situazioni particolari, l’incasso andrà agli Scouts e così via in maniera che tutti gli anni un’altra associazione possa beneficiare del lavoro di tutti i volontari di tutte le associazioni. Quindi vi invitiamo a venire il giorno per far festa e incoraggiare, così, tutti i volontari a proseguire su questa strada. Vi aspettiamo numerosissimi Daniela Poggianti

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L’informatizzazione alle scuole medie

(da sin.) la dirigente scolastica e le autorità cittadine

Nelle scuole medie e nella scuola primaria Mascagni, sabato 3 novembre, alla presenza del sindaco Cicarelli, dell’Assessore alla cultura Guerrazzi e della Pubblica Istruzione Lupi, il corpo docente presieduto dalla Preside Biasci ha mostrato al pubblico la nuova tecnologia informatica che collega 18 classi e che permette agli alunni di lavorare e di studiare con il mezzo più

moderno: internet. L’Amministrazione Comunale, che si è avvalsa dei contributi europei, ha investito 70 mila euro per comprare tutta l’attrezzatura che consiste in 16 postazioni in rete e un server centrale. L ‘informatizzazione è adoperata dagli alunni durante le lezioni curriculari e da altre agenzie di formazione nel tempo extrascolastico.

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L’asilo nido Albero Azzurro raddoppia i posti

L’asilo nido sta raddoppiando i posti passando così da 25 a 50 bambini con una sezione che ospiterà 9 lattanti. L’ atteso raddoppiamento è stato possibile con la collaborazione fra il Comune e la cooperativa il Cerchio, che già gestisce l’asilo, per una spesa complessiva di 150 mila euro cofinanziato dalla coop per 78 mila euro. L’assessore Falaschi ha dichiarato che ciò è stato realizzato per aiutare le giovani famiglie che hanno necessità di usufruire dell’asilo per tante ore al giorno. Le iscrizioni sono aperte.


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Le vostre lettere ...Caro Ponte,

La festa multietnica Riprendo le mie riflessioni sul paese dei Balocchi con Pinocchio! Trovo giorni fa, sul Vostro meritevole mensile una foto della fontana posta a sud della Piazza della Repubblica, dove c’era scritto “resisti!” Purtroppo non ce l’ha fatta…è caduta in battaglia come gli eroi. Mi è venuto spontaneo chiedermi in quale battaglia sia caduta. Pare che sia deceduta, ma di questo non ci sono certezze ne prove visive (a meno che, visto che sono stati spesi molte migliaia di euro per questo, non si decida di mettere mano ai filmati della videosorveglianza della piazza, altrimenti a che cavolo serve tale impianto!) nella battaglia della festa multietnica. Di questa “battaglia” in senso buono naturalmente, ne ha subito le conseguenze anche la povera (si fa per dire, visto quanto è costata) fontana principale tutta intasata da cartacce e fogli o oggetti di ogni tipo, che ha avuto ferite di primo grado delle quali ha dovuto far ricorso alle cure del tecnico. Ma chi controllava questa manifestazione? Chi subirà le spese di questi danni? Mi voglio augurare che ci sarà stato un responsabile della manifestazione al quale rivolgersi per avere chiarimenti, sempre che sia dovuto a questo! Nessuno vuol vietare niente a nessuno, ma oltre ai diritti che ogni persona ha, noi come paese dobbiamo indicare anche i doveri ben precisi, che ogni cittadino deve rispettare, sia di paesi europei asiatici o americani o di qualsiasi altro paese del mondo. Quando vado in giro per il mondo

Caro Ponte, ti scrivo... rispetto sempre le regole del luogo in cui mi trovo rispettando persone ed ambiente. Allora, chiunque, e dico chiunque deve rispettare il nostro modo di vita e le nostre regole altrimenti da” padroni” diventiamo garzoni! Facciamo attenzione, a partire dalle scuole, in cui mi dicono, che certe situazioni vanno controllate. Quindi dico ai maestri e professori: non dovete avere paura fatevi intendere con i ragazzi!  Viva l’Italia il paese dei balocchi!                                    Luca Lombardi

Un nuovo carrozzone: Unione Valdera Apprendo dalla stampa locale che i politici nostrani stanno studiando alle spalle degli ignari cittadini un nuovo carrozzone che si chiana “Unione Valdera” e sarà l’insieme di 15 comuni dall’alta, media e bassa Valdera fino a Santa Maria a Monte, per gestire al meglio l’amministrazione dei vari comuni, visto che secondo i nostri politici locali l’unione fa la forza. Ma non sarebbe meglio se gli amministratori locali risolvessero i problemi che tutti i giorni i cittadini devono affrontare come la sicurezza, il lavoro precario? Visto anche che quando si sono uniti in consorzi come la Geofor e il consorzio dell’acqua non hanno fatto l’interesse dei cittadini ma anzi fanno ricadere sulle spalle degli utenti la loro incapacità facendo aumentare le bollette. Ma non sarebbe meglio un referendum per sapere se i ponsac-

chini vogliono stare con i pontederesi e viceversa? Il “parlamentino” dovrà avere la sede a Pontedera? il Presidente chi sarà? Il sindaco di Pontedera o magari un vecchio politico trombato in cerca di una poltrona? L’opposizione batta un colpo se c’è e ci faccia sapere la sua idea in proposito. Nell’articolo si parla del consorzio sviluppo Valdera che dovrebbe confluire nella nuova struttura: vorrei sapere che benefici hanno avuto i cittadini di Ponsacco da tale consorzio visto che le fabbriche di mobili continuano a chiudere. Aspetto attraverso Il Ponte di sapere cosa ne pensano i miei concittadini. M.G.

Società della salute: spreco di denaro pubblico Le “Società della salute” istituite nell’anno 2004 dalla Regione Toscana appaiono ancora oggi come l’ennesimo carrozzone pubblico. Strutture che non cancellano o migliorano quelle precedenti ma che ad esse si sovrappongono; strutture inutili, clientelari con spreco di denaro pubblico. E’ pura demagogia annunciare il taglio di enti regionali e contemporaneamente consentire la nascita di 34 società della salute il cui costo di gestione è quantificabile in oltre 30 milioni di Euro. E’ l’ennesima trovata per aumentare sempre più la spesa pubblica, lanciando “abbaglianti” proclami di efficienza senza invece avere di fatto portato alcun evidente vantaggio in termini di risposta al bisogni della sa-

Una precisazione

L’Assessore Barbara Guerrazzi ha scritto al Ponte di Sacco precisando quanto segue: “Probabilmente per un errore di stampa o di comunicazione le spese telefoniche relative alla mia utenza “di servizio” sono state omesse, credo che per correttezza nei confronti dei miei colleghi scialacquatori sia gusto colmare la lacuna, per cui comunico che dal 28/11/04 al mese di maggio 2007 la spesa che i cittadini sono stati costretti a sostenere per me ammonta a euro 457,72 per una media mensile di euro 15,78.”


7 lute. Se ipotetici vantaggi ci sono stati il loro costo è comunque sproporzionalmente lievitato in quanto sarebbe bastato riorganizzare e migliorare le strutture già esistenti. Noi di Forza Italia rilanciamo la nostra proposta senza inventare nessuna nuova sovrastruttura e soprattutto senza alcun spreco di denaro pubblico. La nostra proposta si fonda sul mantenimento e l’eventuale potenziamento della Zona Distretto, investendo gli enti locali della responsabilità della tutela del diritto alla salute dei cittadini da svolgere attraverso la conferenza dei Sindaci affidando la gestione alla ASL, al privato sociale, al privato convenzionato, a coloro che meglio sanno rispondere in termini di servizi di qualità, efficienza ed efficacia ai bisogni della salute. E’ una proposta chiara e ben consolidata, un modello di gestione della sanità che guarda chiaramente al merito e alla professionalità e non alla politica, alle poltrone e alle clientele. Massimo Lucarelli Comitato Comunale Forza Italia di Ponsacco

Protesta per lo Sport Sono una lettrice della Vs. pubblicazione, che trovo abbastanza  interessante, ma al tempo stesso penso che questa sia diretta ad una  cerchia ristretta di persone... Un esempio per tutti: le rubriche dedicate allo sport riportano notizie della prima squadra di calcio ed un ritaglio molto piccolo  alle altre attività agonistiche svolte dai ponsacchini. Ma a Ponsacco lo sport non è solo calcio (per fortuna!). Non so se siete al corrente, ma a Ponsacco abitano anche altri atleti che praticano altre attività sportive (forse meno degne di interesse?), come il ciclismo, il podismo, il basket, la pallavolo, ecc. Forse non sapete che a Ponsacco abita un componente della squadra nazionale di canottaggio, Lorenzo Bertini (forse meno famoso di Leonardo Pettinari o dei mitici fratelli Abbagnale), che alle ultime olimpiadi (Atene 2004) è riuscito a guadagnarsi una medaglia di bronzo nel quattro senza pesi leggeri ed agli ultimi mondiali ha vinto la medaglia d’argento nel singolo pesi leggeri ed è stato elogia-

to, come i ns. Campioni del Mondo di calcio, anche dal Presidente della Repubblica. Con molto rammarico ho visto che nelle Vs. edizioni del mese di settembre e di ottobre non avete dato alcun risalto a queste ultime notizie. Capisco che a Ponsacco il canottaggio non può essere praticato, ma Voi e l’Amministrazione Comunale non Vi siete nemmeno posti il problema di dare un minimo di considerazione al nostro concittadino. E’ giusto che questo atleta sia elogiato a Pontedera e non a Ponsacco, dove risiede? Non ritenete opportuno dare un pò di risalto a tutte le attività sportive praticate dai ponsacchini e ridurre lo spazio che dedicate alla solita squadra di pallone.... Resto in attesa di una Vs. risposta. Sabrina Polizzano

Rispondiamo volentieri alla sua mail, sig. ra Sabrina Il Ponte ha sempre dato importanza a tutti gli sport praticati a Ponsacco e agli atleti che in questi dieci anni si sono fatti onore. Diamo importanza al calcio perchè tradizionalmente è la squadra che rappresenta la città e poi perché abbiamo un corrispondente fisso che redige gratuitamente la cronaca. (Il nostro giornalismo è frutto di buona volontà! Dunque facciamo quello che possiamo). Per gli altri sport ci arrangiamo con le notizie che riusciamo a sapere e quelle che ci vengono comunicate. Da lei abbiamo appreso che qui vive il campione di canottaggio Lorenzo Bertini al quale mandiamo le nostre congratulazioni. Ci procuri un appuntamento con l’atleta e così gli daremo lo spazio che merita, come abbiamo fatto per il ciclismo, il podismo, il basket, la pallavolo, il tennis, il biliardo, il motociclismo ecc.

La famiglia Marzini a Italia Uno “Italia Uno” li ha chiamati per il gioco “Prendere o lasciare” e i fratelli Adamo e Keti Marzini, con la madre Iolanda e l’amico Fabrizio Libraschi, son partiti con entusiasmo. Non hanno avuto fortuna, non hanno vinto alcunché. Ma son tornati contenti di aver partecipato al gioco di Enrico Papi e sopratutto di aver potuto illustrare Ponsacco davanti alle telecamere

L’Assessore Profeti risponde a proposito di “Ponsacco in PIazza 2007”. Caro Sig. Mario la manifestazione “Ponsacco in Piazza” giunta alla settima edizione è diventata oramai un appuntamento importante delle calde sere d’estate, e tradizionalmente richiama nelle due serate circa diecimila persone. Gli eventi proposti rappresentano il “clou” della programmazione estiva con la partecipazione di artisti importanti e famosi che richiamano il pubblico delle grandi occasioni. Così è stato con i vari artisti come Povia, Dj Francesco, Zero Assoluto, ecc. per i giovani e Mal, Dino, Ipanema show; ecc. per il pubblico adulto e familiare. Quello che Lei chiama il girovagare disinteressato tra le piazze e il corso, in realtà trattasi di un opportunità di passeggio voluta dagli organizzatori per consentire la visita ai negozi e alle bancarelle del centro storico. La manifestazione “Ponsacco in Piazza” sin dalle origini è stato organizzata dall’Ente Mostra del Mobilio, dalla Confesercenti, e dall’Amm. Comunale e quest’anno anche con il contributo dall’associazione di commercianti “Schopping in”. L’iniziativa è stata effettuata grazie al contributo economico fondamentale della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, che si accolla l’onere maggiore, e quello dei commercianti locali, compresi quelli della “grande distribuzione commerciale” presenti nell’area delle Melorie. L’Amm. Comunale interviene con un contributo di circa €. 7.000,00 e non 12.000,00 come erroneamente detto da Lei sig. Mario. Comunico inoltre che per tali eventi volutamente gratuiti occorrono complessivamente nelle due serate ( Artisti, sicurezza, Siae, Tipografia, affissioni e pubblicità, transenne antipanico, spese varie e IVA) oltre € 30.000,00. Quindi Sig. Mario come vede l’importo messo a disposizione dell’Amministrazione Comunale risulta significativo, ma molto inferiore a quello in autofinanziamento realizzato dagli stessi commercianti. Per la qualità dei programmi e degli spettacoli, ognuno si regola secondo i propri gusti ed interessi culturali, ma di fronte ai successi di presenze realizzati in questi anni, credo che la programmazione estiva sia stata abbastanza gradita ed apprezzata dai cittadini di Ponsacco e della Valdera. Renzo Profeti Ass. Attività Produttive e Turismo


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Chi è?

Roberto Lazzeretti a Famagosta se la vide brutta. Stava per fare la fine di Marcantonio Bragadin, il grande Ammiraglio veneziano scannato dai turchi con tutti gli uomini della sua flotta quattrocent’anni avanti, appunto a Famagosta, nell’isola di Cipro. E Roberto Lazzeretti durante l’assedio del suo albergo nelle lunghe notti, al buio, quando bombardavano e l’aria tremava come un velo a brandelli, di certo avrà creduto di vedere le ombre di quegli eroici guerrieri il cui valore stupì il nemico, quei musulmani che dieci anni dopo subirono la vendetta della “Lega Santa” con la vittoriosa battaglia di Lepanto. Ma questa è un’altra storia. A Cipro Roberto Lazzeretti c’era andato né da Ammiraglio, nè da guerriero. Era là come musicista nell’orchestra del “Salamis Bay”, uno dei più eleganti alberghi di Famagosta e la sua arma era il pianoforte, lo strumento col quale, ancora giovanotto di primo pelo ma di talento, aveva iniziato a girare il mondo. Quella volta, si era nell’estate del 1974, fra greci e turchi scoppiò l’ennesima scaramuccia. Il casus belli fu, al solito, la rivendicazione territoriale da parte turca. Un secolare contenzioso tuttora irrisolto. Ma definire scaramucce i bombardamenti

Roberto Lazzeretti. Pianoforte, navi e bombe aerei, le cannonate, le raffiche di mitragliatrice è riduttivo perchè vi furono tanti morti, specie nel centro della città dov’era l’hotel gemello del “Salamis Bay” battezzato con lo stesso nome che, centrato in pieno, fu polverizzato. Sicchè a Ponsacco i genitori di Roberto, Teresita e Eliseo, i fratelli, tutti i parenti e gli amici, quando dai giornaliradio e dai telegiornali appresero la notizia che fra le macerie del “Salamis Bay” c’erano almeno una trentina di vittime, piombarono nella più cupa disperazione. Invece Roberto era alloggiato nell’altro “Salamis Bay”, quello un po’ fuori dal centro di Famagosta che, se pur sbrecciato dai proiettili delle mitragliatrici, continuò ad ospitare i clienti asserragliati nelle camere con le finestre protette dalle masserizie. L’hotel, mentre per le strade si sparava, restò isolato dal mondo, mancò l’energia elettrica, le comunicazioni radio e telefoniche furono interrotte, però le cucine avevano una buona scorta di derrate alimentari che consentì di tirare avanti quasi per un mese, quando finalmente le truppe dell’Onu e il consolato italiano di Nicosia riuscirono a far evacuare gli stranieri e a rimpatriarli con una nave battente bandiera greca. Fu un mese terribile durante il quale gli angosciati genitori tentarono di attivare ogni sorta di ricerche per avere qualche notizia del figlio. Fu perfino organizzato un ponte radio fra alcuni radioamatori italiani ed esteri, ma fu tutto vano. Ormai si stavano rassegnando al peggio. Anche i due più importanti giornali toscani, “La Nazione” e “Il Tirreno”, s’interessarono al “caso Lazzeretti”, finché Roberto, lasciata Famagosta e raggiunta Atene con una rocambolesca traversata, riuscì a telefonare a casa. Sembrò un miracolo. Quello fu il giorno in cui la felicità fece piangere di gioia genitori e figlio, parenti e amici, tutti quelli che avevano vissuto tanti giorni angosciosi. Quello fu anche l’anno in cui Roberto sposò la bellissima ragazza con la quale da un po’ di tempo, fra una crociera e l’altra, era solito incontrarsi. Era Maria

Grazia Bacchereti, figlia di un industriale conciario di Ponte a Egola, ma residente a Tonfano, amena località di villeggiatura dove Roberto con la “Robert e i P 5”, la sua orchestra degli anni giovanili, d’estate andava a rallegrare le serate dei turisti, prima di essere ingaggiato sui transatlantici della Società di Navigazione Italia. Fu nella canonica della chiesa di San Frediano, in Camugliano dove nacque, che Roberto ebbe i primi approcci col pianoforte, quello dello zio, Don Zanobi Citi, proposto di Camugliano dal 1912 al 1951, Zanobi, arcaico nome del quale si ha traccia quattro secoli dopo Cristo vivendo a Firenze l’intraprendente Vescovo Zanobi, è il patronimico che ha contraddistinto molti antenati di Roberto. Anche il padre Eliseo, valoroso musicista e direttore della celebrata “Allegra Brigata” che raggiunse il massimo della fama nel dopoguerra quando l’orchestra a tempo pieno suonava per le truppe americane della base di Tombolo e per gli Ufficiali del Quartier Generale di Livorno, era conosciuto da tutti come Zanobi. Il pianoforte di Don Zanobi dunque è lo strumento che costituì l’imprinting del giovanissimo strimpellatore, il quale dimostrò subito di avere mutuato dal padre quel dono di natura che distingue l’uomo-artista. Poi con gli studi dalle strimpellate Roberto passò alle puntuali interpretazioni sia di musica classica che leggera. Ma al pianoforte Roberto abbinò un altro amore potente che lo eccitava come le note e gli dava una sorta di febbre, quello per le automobili, o meglio, per le belle automobili. Fu uno dei primi giovani ponsacchini, negli anni cinquanta, a possedere e pilotare una fiammante “Fiat 1400”, quando la mitica “Topolino” era considerata una vera e propria ammiraglia. E’ quella la stagione del suo esordio con innumerevoli e faticosi raid musicali che lo videro fra i più apprezzati strumentisti, prima in provincia e poi in tutta la Toscana e oltre. Si dice che Roma non fu fatta in un sol


9 giorno, ma lui smentì il detto e bruciò le tappe mettendosi in luce prestissimo, finchè un giorno mentre aspettava il prete per l’annuale benedizione delle case, dopo aver tirato a lucido il suo laboratorio dove realizzava manufatti per il comparto mobiliero, invece del sacerdote gli si presentò Giangi, un affermato orchestrale lucchese il quale a tamburo battente gli propose nientemeno che una “missione” negli Stati Uniti, a New York. All’improvviso al giovane Roberto si spalancò uno scenario impensato e inatteso. Ci pensò un pò e poi partì con entusiasmo, ma anche con tanto batticuore. E’ questo il vero debutto nell’invidiabile carriera professionale di Roberto Lazzeretti il quale da allora non si fermerà più passando da un capo all’altro di mezzo mondo, però senza mai dimenticare Ponsacco. Dopo New York tocca un’infinità di altri remoti lidi, sempre a bordo delle navi da crociera dove è trattato in guanti gialli, come un Ufficiale. L’“Oceanic” è il primo transatlantico che lo annovera fra i musicisti delle sue cinque orchestre. Le feste sfavillanti, i galà, gli incontri con i personaggi del bel mondo, ma anche con gli svaporati parvenus, ora fanno parte della sua quotidianità. “Qui, più di quarant’anni orsono, firmai il mio primo contratto”, confidò giorni fa ad un amico passando nei pressi di un palazzo dove fu la sede della Società di

Navigazione Italia, in piazza Dè Ferrari, a Genova. Davanti agli spruzzi della fontana arruffati dal libeccio allora sembrò ripercorrere come in un film la sua vita di pianista; e intanto aspettava che si aprissero le porte del teatro Carlo Felice dove si rappresentava “I Vespri Siciliani”, un’opera stupenda straziata da una regia disinvolta che muoveva sulle scene armigeri con tanto di mitra e machine-pistole da parà. Oggi Roberto Lazzeretti è un uomo consapevole di aver vissuto una vita molto speciale, non ha nulla da rimpiangere e continua a nutrirsi di musica. Ormai sa di essere approdato definiti-

vamente in un porto sicuro, lontano dai chiassi della mondanità, dai lustrini delle feste e dai baciamano galanti. Ha raggiunto la stagione del meritato riposo senza partenze né orari godendo intensamente l’intimità della sua bella famiglia, del calore delle mura domestiche e delle amicizie paesane. Che poi sono quelle vere.La moglie Maria Grazia e le due figlie, Roberta architetto e Alessandra avvocato, delle quali parla con malcelata emozione cercando parole gentili, lo coccolano ricambiate alla grande.

Fausto Pettinelli


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Nel 30° anniversario della morte

Ricordo di Giorgio La Pira “UN CINQUE PER MILLE” AZZECCATO

Il 5 novembre 1977 moriva a Firenze Giorgio La Pira. A trent’anni dalla morte il Centro Studi “Giorgio La Pira” di Ponsacco ritiene doveroso ricordare la figura e l’opera 463 ponsacchini hanno destinato alla Midi questo grande siciliano (nato nel 1904 a sericordia 10.330,69 euro con l’opzione del Pozzallo/Ragusa), ma fiorentino d’adoziocinque per mille nella denuncia dei redditi ne, uno dei padri costituenti, deputato ed del 2005. uomo di governo, ma soprattutto “sindaco E’ un emozionante segno di sensibilità che dei poveri” per le sue battaglie in difesa della li onora e costituisce un prezioso e validisdignità delle persone comuni che facevano simo contributo al sostegno delle crescenti la fame, del loro diritto ad avere un posto spese di questo nostro sodalizio da sempre di lavoro e la casa. Ed ancora, lungamenimpegnato a svolgere opere di assistenza e di te impegnato nell’ ostinata ricerca delle vie pubblica utilità. della pace tra i popoli, anche quando, a cauIl Magistrato intende ringraziare questi sa dell’esistenza di blocchi contrapposti e contribuenti che con spontaneità e convindelle tante guerre, esse apparivano sentieri zione si sono ricordati della Misericordia impercorribili. applicando una semplice firma sui moduli Firenze fu per molti anni, nel sogno di La delle denunce dei redditi rendendosi altaPira, “la città posta sul monte” – la nuova mente meritevoli, non solo di fronte a tutta Gerusalemme -, un luogo privilegiato di la comunità, ma anche e soprattutto difronte incontro e di dialogo tra uomini politici e a Dio. A tutti loro rivolgiamo le nostre più sindaci di molte città di ogni continente. grate e sincere espressioni di riconoscenza e Tante le iniziative: I Convegni per la Pace a chi non ha avuto l’opportunità di ricordarsi e la Civiltà Cristiana (a partire dal 1952), della Misericordia ci permettiamo di formuIl Convegno dei Sindaci delle Capitali del lare un accorato appello affinché in futuro Mondo (1955), i Colloqui del Mediterravoglia valutare questa opzione, del tutto graneo (1958), gli Accordi di Evian (1962) che tuita, partecipando così al civile impegno di portarono all’indipendenza dell’Algeria, volontariato del cristiano sodalizio che mira, il Simposio Internazionale per la Pace in giorno dopo giorno, esclusivamente e soltanVietnam (1965). Giorgio La Pira fu capato a svolgere al meglio un servizio umanitace di parlare ai palazzi del potere ed alle case rio e sociale per il prossimo. della povera gente, ai conventi di clausura ed alle città del mondo, a credenti ed atei, Il Governatore, Alberto Lemmi segnando il suo tempo di tracce indelebili che restano nitide nel tempo. Nuovi medici all’ambulatorio della Misericordia La Pira fu un convinto uomo di pace. “Se Stalin fosse seduto daavanti a me – disse dott.ssa TANTUSSI FRANCA nel 1948 La Pira ad un convegno di cattoliSpecialista in Dermatologa e Venerealogia ci campani – gli direi che la guerra è un’utovisita il martedì pomeriggio su appuntamento pia”. L’utopia è la guerra, non la pace, come dott.ssa PASSERAI SILVIA spesso si è purtroppo portati a credere. Specialista Dietologa - Nutrizionista Giorgio La Pira è conosciuto come uno visita il venerdì pomeriggio su appuntamento dei massimi intellettuali italiani, ma anche come un cattolico esemplare. E’ uscito di dott.ssa VENTURO ROSANNA recente un libro dal titolo La preghiera forSpecialista geriatra za motrice della storia (ed. Città Nuova), visita il giovedì pomeriggio su appuntamento che raccoglie le moltissime lettere che il dott. RIBECHINI RICCARDO “professore”, come lo chiamavano i fiorenSpecialista Psichiatra tini, aveva scritto, dal 1951 e fino al 1974 visita il mercoledì pomeriggio su appuntamento – su carta intestata del Consiglio Superiore toscano della San Vincenzo, di cui fu predott.ssa COLIA GIUSEPPINA della AUDIBELL sidente dal 1950 al 1968 - alle Reverende Prova gratuita dell’Udito visita al Mattino Madri dei Monasteri femminili di vita conGratuitamente il 1° e il 3° venerdi del mese

templativa. Le lettere circolari furono un mezzo per comunicare in modo personale, ma non privato, con delle marginali e povere comunità di vita cristiana contemplativa, circa difficoltà e speranze da affrontare con il sentimento cristiano della carità, della verità, della bontà e della fiducia verso tutti, cristiani e non cristiani. La Pira amava ripetere che occorreva gettare un ponte tra due sponde, quella del Verbo e quella dell’uomo. “Due sponde, scriveva La Pira, che sono parimenti essenziali alla vita della Chiesa e a quella della civiltà; la sponda della contemplazione e la sponda dell’azione….due sponde che sono come il riflesso delle due nature di Cristo, quella divina e quella umana”. Ed ancora “la forza del mondo è la preghiera”. Lo scorso 19 ottobre, in occasione della Settimana Sociale, La Pira è stato ricordato a Pisa con una suggestiva Pièce del teatro pisano Sant’Andrea Teatro, arricchita di immagini video. 40 minuti di monologo, con Agostino Cerrai a interpretare La Pira. Una sedia, un cappello e niente altro, capaci però di tenere attento il pubblico. La sedia per sedersi o inginocchiarsi. Il cappello, tolto dalla testa, per rendere omaggio al pubblico, un gesto che La Pira aveva fatto per evitare, ai tempi del fascismo, il “saluto romano”. La salma di Giorgio La Pira ha riposato, fino allo scorso 5 novembre, nel cimitero fiorentino di Rifredi accanto a quella di Don Giulio Facibeni, meta di riflessione e di preghiera per molte persone. Una lampada, dono di ragazzi fiorentini, israeliani e palestinesi con la scritta “Pace, shalom, salam” ne ha adornato la tomba. In occasione del trentennale della morte la salma del “sindaco santo”, mentre è in corso il Processo per la causa di beatificazione, ha avuto una nuova sepoltura nella basilica di San Marco, adiacente all’omonimo convento nel quale aveva vissuto per tanti anni, accanto a quelle dei grandi fiorentini.Il Centro Studi è grato al sindaco Cicarelli ed all’Amministrazione Comunale per aver intitolato, nel novembre 2004, una via cittadina a Giorgio La Pira e si augura che, quanto prima, la strada possa passare da mera previsione urbanistica a reale opera viaria. Lido Sartini


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L’ASSESSORE PROFETI RILANCIA

Un colpo d’ala per il commercio ponsacchino Che il commercio ponsacchino stia subendo una situazione congiunturale è a tutti noto e da tempo “Il Ponte” ha riportato analisi e commenti da parte delle varie preoccupate associazioni. E’ anche vero che l’assessorato alle attività produttive di cui è titolare Renzo Profeti ha assunto un impegno, certo non facile, per tentare di rivitalizzare le molteplici attività economiche con varie iniziative che però spesso si sono vanificate perché non coordinate o comunque esercitate senza una convinta partecipazione collettiva. Questo è il parere dell’assessore Profeti il quale ha una sua ricetta i cui punti fondanti sono individuati nell’aggregazione, vale a dire in una concentrazione di impegni da parte dei principali gangli della vita sociale della comunità. Essi sono: il Comune, la Chiesa, la Mostra del Mobile, il Teatro, lo Sport, la Cultura. L’assessore Profeti non ha dubbi. Per rivitalizzare il commercio occorre sfruttare tutti quegli eventi tesi a coinvolgere il maggior numero dei potenziali clienti, sia stanziali, sia quelli che a Ponsacco giungono per qualsiasi motivo non obbligatoriamente legato agli acquisti. Facciamo un esempio. Se un’iniziativa viene intrapresa da un’associazione culturale, o sportiva, o religiosa, tanto per citarne alcune, è fondamentale che anche tutte le altre, in un impegno sinergico, si facciano promotrici di un supporto logistico e organizzativo per svolgere al meglio il programma. Finora questa sinergia è mancata forse per colpa di un individualismo che deve essere superato

per il bene della comunità dei commercianti, sia del centro che della periferia. Profeti non se la sente neanche di giudicare negativamente i potenti ipermercati cresciuti come funghi poco fuori dal centro abitato perché -spiega- la loro presenza può essere utilizzata come una opportunità sfruttando l’afflusso degli acquirenti che giungono qui da fuori. Costoro, se debitamente informati attraverso una campagna esaustiva ed intelligente, certo non mancherebbero di inoltrarsi anche nel centro storico almeno per visitare i negozi tradizionali. Questa chance tuttavia, secondo l’assessore Profeti, deve poter essere realizzata appunto attraverso quell’impegno totalizzante dei bottegai, degli artigiani, delle associazioni, che sinergicamente dovrebbero organizzare adeguate manifestazioni di richiamo. Questo impegno deve manifestarsi con un preciso programma che, a partire dal gennaio del prossimo anno, metterà in cantiere una fitta serie di iniziative, grandi e piccole, come mercatini rionali, momenti di attrazione, apertura domenicale, degustazione, presentazione di abiti, concerti e via avanti di questo passo, che avranno una scansione in concomitanza di certe festività: il Natale, il Carnevale, la Pasqua, il Ferragosto, la Fiera e l’annuale prestigiosa gara ciclistica che da sempre riveste importanza a livello internazionale. E’ questo uno dei punti di forza per riportare il centro storico alla sua antica vitalità, con eventi che siano capaci di aggregare il più possibile una comunità che allo stato attuale tende invece sempre più a disperdersi.

Ma non c’è tempo da perde. Bisogna agire. Uno dei primi appuntamenti intanto saranno i tre giorni, il 14, 15 e 16 dicembre con la kermesse delle bancarelle allestite in centro dagli artigiani, un mercatino che travalica il solito settimanale mercato delle merci essendo questa una vera e propria esposizione di manufatti di pregio che solo Ponsacco può proporre. Il virtuoso percorso auspicato dall’assessore Profeti può tuttavia vantare, almeno per taluni aspetti, una sperimentazione già data poiché il mercatino con le bancarelle degli artigiani a dicembre compie tre anni. Dunque omogeneità di progetti, di intuizioni, di iniziative, di impegno. E’ il colpo d’ala che Profeti sta portando avanti essendo sicuro di annoverare l’adesione di tutti i negozianti, quelli diciamo così autonomi e quelli schierati nell’associazione Shopping in Ponsacco e nel Centro Commerciale Naturale, un’organizzazione -ricorda Profeti- che punta essenzialmente al recupero del centro storico. Infine Profeti fa osservare che con l’apertura, nel prossimo maggio, del terzo lotto, la circonvallazione che eviterà il traffico pesante dalle vie centrali di Ponsacco nonchè con la prossima apertura della strada che dalla via di Gello porta per ora alla Coop per poi proseguire verso i Poggini, tutto ciò sarà un altro valore aggiunto per vedere attuato, consolidato e foriero di ulteriori benefici quel suo programma per una Ponsacco socialmente e commercialmente risanata.

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INIZIATIVE IN CANTIERE

Intervista a Fabrizio Gallerini, Rettore dell’Università della Terza Età Il nuovo anno accademico è appena iniziato e già si percepisce che anche questo sarà ricco di sorprese e denso di iniziative. Il Corso Matteotti ha ricominciato ad animarsi e gli studenti hanno ripreso il consueto via vai per una pausa caffè tra un dopo lezione e l’altro.

Ci fa piacere constatare tutta questa “vivacità”. Invecchiare allora, sembra non essere un problema! Il passare del tempo non si può arrestare, ma trascorrerlo privilegiando la qualità della vita attraverso l’impegno e la partecipazione, contribuisce certamente a viverlo con maggiore serenità . Questo a qualunque età. N

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L’impegno nel campo per la solidarietà è un punto di forza dell’associazione. Cosa può dire a riguardo? Il prossimo 11 dicembre all’Odeon la nostra compagnia teatrale “Attori per caso” sarà impegnata in uno spettacolo di beneficenza a favore del Movimento Shalom, nell’ambito della Festa del Volontariato: verrà rappresentata la commedia “Quaterna Secca”. Per le Feste imminenti, il Gruppo Decoupage darà vita al Mercatino di Natale il cui ricavato andrà a beneficio della Parrocchia per il completamento del

Cinema Italia. Il nostro Coro sta organizzando un concerto sempre per la stessa finalità. Per non parlare del Progetto Tanzania, delle Pigotte per l’UNICEF e tanti altri progetti che ci hanno sempre visti in prima fila a favore dei più deboli. Sentirsi parte attiva in una rete di solidarietà, già forte nella nostra realtà ponsacchina, significa porsi come presenza viva e partecipe , propria di un’Università che in definitiva di Terza Età ha solo il nome.

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B.F.

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Quale altro progetto c’è in cantiere? In continuità, si vuole continuare il confronto e l’integrazione tra i nostri anziani e i giovani ospiti del Centro Diurno “La Coccinella”, attraverso un laboratorio di pittura che vede impegnati su più fronti la Provincia, La Società della Salute, L’ASL 5,

l’Amministrazione Comunale attraverso l’Assessorato alle Politiche Sociali, L’Ente Mostra del Mobile e naturalmente la nostra Università. Quest’anno ci vedrà occupati nella realizzazione di una pannellatura all’interno dell’Auditorium che racconti attraverso le immagini pittoriche il nostro territorio , lavoro che vedrà impegnati i giovani ospiti e i nostri studenti. Attraverso queste sinergie, oltre a potenziare il rapporto con la realtà culturale ed imprenditoriale, sarà possibile anche contribuire a rimuovere particolari situazioni di disagio e isolamento, che tanto male fanno alla società di oggi, molto impegnata a livello di immagine, ma poco sensibile a quelli che sono i reali bisogni di una comunità in cammino, che non intende affatto globalizzarsi in una sorta di ipocrisia collettiva che tanto male fa al progresso e alla civiltà.

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Un’associazione quindi impegnata su più fronti? Certamente. Ci preme sottolineare prima di tutto il fattore “integrazione”: l’anno appena trascorso ha visto lo svolgersi un apprezzabile Circolo di Studio sull’intercultura e in quello appena iniziato è stato organizzato un significativo incontro con la delegazione senegalese, componente questa assai presente nel nostro territorio. Si è potuto constatare che incontrarsi si può ed è possibile, avendo l’occasione nel contempo, di abbattere barriere, pregiudizi ed incomprensioni. Del resto, quella dell’intercultura è la sfida dell’uomo per il nuovo millennio; la nostra università appunto, sempre attenta su ciò che sta intorno, intende dare il suo contributo.

Il gruppo PIttori U.T.E. con i giovani della Coccinella

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Si ha insomma la sensazione che la vostra sia un’associazione alquanto vivace. Quali sono le sue peculiarità più importanti? Innanzitutto, come abbiamo più volte ripetuto, la nostra università non vuole essere affatto un raggruppamento di anziani nostalgici che ripensano al loro passato, magari con una vena di tristezza, tra una partita a carte e una tombola, tanto per ingannare il tempo. L’età libera da impegni lavorativi può, anzi, deve essere l’occasione per un’ulteriore crescita e per un impegno sociale e culturale continuo, che sia di sprone per i giovani, e la conferma che il trascorrere del tempo non è affatto un handicap, ma il mezzo attraverso il quale la dimensione del senso civico può costituire una marcia in più.

B.F. di Barnini Flavio

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COMUNICATO DEL COMUNE E AID

La dislessia non è una malattia In seguito alla pubblicazione di una lettera sulla dislessia (ripresa da “La Repubblica” ) avvenuta sul “Ponte di Sacco” del settembre scorso su iniziativa dell’assessore alle Politiche Sociali Fabrizia Falaschi, l’assessore stesso, il sindaco Alessandro Cicarelli e l’assessore all’Istruzione Fabrizio Lupi si sono incontrati, il 31 ottobre scorso, con i rappresentanti dell’Associazione Italiana Dislessia (la presidente della sezione di Pisa, Giovanna Soldi, e i genitori referenti di Ponsacco, Sandra Gasperini, Barbara Luschi, Daniele Menciassi e Silva Pelagagge) per chiarire gli aspetti di una sindrome che colpisce circa il 4% della popolazione scolastica. E’ stato dato atto che l’Amministrazione Comunale ponsacchina non è insensibile alla problematica, avendo sostenuto anche alcune iniziative dell’Associazione, ma viene precisato che la lettera proposta sul “Ponte” confonde i termini del problema, mescolando in modo inaccettabile affermazioni provate dalla ricerca scientifica con sensazioni e giudizi personali anche inattendibili. Comune e Aid, quindi, concordano di portare a conoscenza dei lettori le seguenti condivise considerazioni. 1. La dislessia (così come la disgrafia, la disortografia e la discalculia) è un disturbo specifico dell’apprendimento: cioè non è conseguente ad altri deficit neurologici, sensoriali o a problemi psicologici. Il disturbo riguarda in maniera specifica l’apprendimento e compare in individui normalmente intelligenti. Non è una malattia e perciò non si può “guarire”, ma con opportuni interventi si può attenuare (qualche

volta anche di molto), con il risultato che la persona dislessica riesce negli anni a mettere a punto delle strategie di lettura diverse da quelle del comune lettore, che comunque le permettono di usare il testo scritto per i propri scopi. 2. Le difficoltà di lettura che compaiono in individui con deficit neurologici, sensoriali, cognitivi oppure con problemi psicologici o derivanti dall’ambiente familiare sono evidentemente di altra natura e quindi non possono essere classificate come dislessia. 3. La dislessia, inoltre, non è solo una difficoltà “tecnica” inerente la lettura, la scrittura o le altre abilità connesse. Infatti, coinvolge anche l’organizzazione mentale e pratica della persona (delle cose, dello spazio, del tempo, ecc.) nella sua vita quotidiana. Notevoli difficoltà, inoltre, presenta l’accesso alle lingue straniere, a causa del loro modo di scrivere le parole, diverso da come si pronunciano. Da quanto sopra si può intuire il grado di sofferenza a cui sono sottoposti i ragazzini dislessici (e di conseguenza le loro famiglie) che per anni, quotidianamente, hanno a che fare con le loro difficoltà e spesso anche con l’incomprensione dei compagni e degli insegnanti. 2 – L’ignoto autore della lettera riferiva poi dell’incredibile successo ottenuto in un mese e mezzo di trattamento con un ragazzo con diagnosi di “dislessia lieve ma guaribile”. In realtà, secondo scienza, è credibile solo che il ragazzo da lui trattato avesse una “dislessia lieve”, perché nessuna seria diagnosi può contenere l’espressione

“guaribile”. Quanto al trattamento proposto, il signore in questione forse ne ha inconsapevolmente adottato il più adatto, favorendo nel ragazzo l’accesso alla lettura tramite la “via lessicale”: infatti i lettori con dislessia leggono con particolare difficoltà le parole che non conoscono e che non hanno mai visto scritte, quindi il modo più adeguato di aiutarli è fare di noi stessi il loro strumento di lettura. Si è trattato, tuttavia, di un caso il cui esito positivo, purtroppo, non può essere così semplicemente generalizzato. I Lettori possono a questo punto riflettere sul fatto che per molti anni i bambini e poi ragazzi con dislessia rimangono incapaci di leggere in modo autonomo ed hanno bisogno di qualcuno che legga per loro e con loro (e anche di scrivere, e di fare le operazioni di matematica...). In seguito miglioreranno, ma i primi 810 anni di scuola sono un calvario per gli alunni (che non hanno nessun grado di autonomia) e per i loro genitori (che devono sostenere continuamente e completamente tutto il lavoro che la scuola richiede). E’ proprio grazie all’impegno quotidiano dei genitori che la dislessia viene più o meno compensata, a seconda del grado del disturbo, ma il raggiungimento di questo obiettivo richiede tempo e denaro, cose che non tutte le famiglie hanno a disposizione. Al termine dell’incontro i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e dell’Aid hanno convenuto di realizzare insieme iniziative di sensibilizzazione ed altre operative, pratiche (anche di sostegno alle famiglie), riguardanti le problematiche esaminate.


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UNO STUDENTE UNIVERSITARIO, ATTORE PROVETTO

Una “SS” di Ponsacco, ma è fiction

Michele Panicucci con gli attori del film “Io ti assolvo”

Michele Panicucci, studente universitario, è un attore provetto. Dopo l’esperienza al reality show di Italia 1 “La Fattoria” e preso parte la scorsa primavera, come poliziotto, al film tv “Io ti assolvo” in uscita su Canale 5 ha partecipato pochi giorni fa al nuovo film di Spike Lee “Miracle at Sant’Anna” in divisa da “SS”. Ecco il suo racconto. “A metà settembre fui informato della messa in cantiere del film di Spike Lee e mi presentai a Lucca per il provino. Cercavano ragazzi per ricoprire i ruoli di soldati tedeschi e america-

ni. Eravamo più di mille. Dopo due settimane mi comunicarono che ero stato scelto per il ruolo di un soldato tedesco delle “SS”. Il film, com’è noto, è tratto dall’ omonimo romanzo di James McBride ed è ambientato in Toscana nel 1944. È la storia di quattro soldati americani, appartenenti alla 92ª Divisione “Buffalo Soldiers” tutta composta da militari di colore, che rimangono bloccati in un paese al di là delle linee nemiche separati dal resto dell’esercito, dopo che uno di loro ha rischiato la vita per salvare un bambino italiano. Due settimane

prima delle riprese, presso il Lago di Gioviano, siamo stati addestrati per un giorno intero: due militari inglesi ci hanno insegnato a sparare in tre posizioni diverse e con tre armi diverse. In piedi, in ginocchio, da terra con la mitraglietta MP40, con il fucile Mauser, con la mitragliatrice MG .Ogni mattina sveglia alle 4 e poi in automobile fino a Camaiore. Da qui la produzione aveva messo a disposizione un pullman che ci portava fino a Sant’Anna di Stazzema. Ho preso parte a varie scene altamente drammatiche come lo schieramento davanti alla chiesa del paese per ripetere la famosa strage dei civili, quindi inseguimento e sparatorie contro i fuggiaschi. E’ stata un’esperienza bellissima. Lavorare con Spike Lee è stato magnifico. Ho sempre avuto la passione per il cinema e per il teatro e fortunatamente sono riuscito a parteciparvi attivamente”.


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FOTOCRONACA

Festa degli anziani. Durante la manifestazione si è discusso sui problemi della categoria

Fiera di San Costanzo. Il tornitore Pugliesi al lavoro

Giovanna Nannetti, Bruno e Vittorio Boddi insieme al nuovo cappellano, il filippino Don Crisostomo Un gruppo di Tedeschi di Treutlingen in visita a Ponsacco. Dopo la cena, un gustoso concerto in Sala Valli

Nuovo gruppo di Atletica della Misericordia

Fiera di San Costanzo. Il gazebo dei Carabinieri con Giovanni Mele


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IN BREVE L’AVO festeggia il ventennale

all’epicentro sono Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Volterra. Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a cose e persone. L’evento sismico è stato registrato alle 23.08. (ANSA).

L’associazione Libera

L’associazione libera organizza una cena di autofinanziamento presso la Misericordia di Lari il giorno 1 dicembre alle ore 20. Chi è interessato telefoni al 3807137592

Commemorazione caduti di Nassirya Il 27 ottobre si è svolta presso l’oratorio della chiesa del Sacro Cuore di Pontedera, la cerimonia per il ventennale dell’Associazione Volontari Ospedalieri. Oltre agli operatori del settore e alle dirigenze ha partecipato anche la Misericordia di Ponsacco con un intervento su “Un mondo di sorrisi”, il suo progetto di clown in corsia che ha da poco preso il via. Tra gli interventi della serata ne è stato inserito uno a cura della coordinatrice del progetto Marzia Pistolesi, allo scopo di illustrare i principi e le finalità del corso. La discussione è stata poi estesa grazie all’intervento del Vice Presidente di AVO Pontedera Alessio Ducci che si è prestato ad una simpatica intervista sulla sua esperienza clown e sul movimento della clown-terapia in generale. La Misericordia di Ponsacco ed i suoi volontari sono precursori di questo vitale traguardo e allo stesso tempo attori delle realtà che si andranno a formare nel panorama socio-assistenziale.

Assemblea sulla sorte della Banda

Venerdì 30 novembre, in Sala Valli, alle ore 21,30, il responsabile del Corpo bandistico “Città di Ponsacco” ha indetto un’assemblea pubblica per discutere sulla sorte della banda. Verranno chiarite anche le situazioni incresciose determinatesi in questo ultimo tempo.

L’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione “Salvo d’Acquisto” di Ponsacco con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e le associazioni del volontariato organizza per martedì 20 novembre alle ore 21,15, al Teatro Odeon, un concerto in onore dei Caduti di Nassirya. Partecipa la fanfara della Brigata “Folgore”.

Asta per il progetto “Papillon” Il Circolo culturale Arci Rinascita di Ponsacco con il patrocinio del Comune di Ponsacco, della regione Toscana, della provincia di Pisa, dell’Arci regionale e della Lega delle autonomie locali,organizza un’asta di solidarietà di opere d’arte il cui ricavato andrà a favore del progetto “Papillon” in Burkina Faso. Lo scopo è quello di aiutare quanti,in Africa,oltre la fame,la sete,le malattie,vedono lesi o negati i loro diritti. Le circa 80 opere donate saranno esposte da Sabato 24 Novembre, giorno dell’inaugurazione a Sabato 1 Dicembre,giorno in cui,alle ore 15.00 verrà svolta l’asta presso l’auditorium della Mostra del Mobilio.

E’ andata in pensione Tamara.

Corso di Ricamo alla Misericordia

Dal 20 ottobre fino alla fine di Maggio i Sabato dalle ore 15,30 alle ore 17,30 nei locali della Misericordia al 2° piano di Via C. Battisti 10, sede delle ambulanze Corso di Ricamo, tombolo, uncinetto, chiacchierino, punto antico, sfilatue e altri lavori manuali dimenticati. Il Corso è aperto a tutti grandi, giovani e bambine

Ciclista denunciato guida stato ebbrezza

(ANSA) - PONTEDERA (PISA), 2 NOV - Pedalava sulla sua bicicletta procedendo a zig zag, quando un’auto lo ha urtato. Portato all’ospedale per delle lievi ferite, nel sangue del ciclista, 40 anni, di Ponsacco (Pisa) è stato riscontrato un tasso di alcol tre volte superiore al limite di legge. Per questo, l’uomo è stato denunciato dalla polizia per guida in stato di ebbrezza. L’urto fra l’auto e il ciclista è avvenuto sulla via Tosco Romagnola, vicino al luna park allestito per la fiera di San Luca, Pontedera (Pisa).(ANSA).

Terremoto: scossa magnitudo 3.3 in provincia Pisa

(ANSA) - ROMA, 3 NOV - Una scossa sismica, di magnitudo 3.3, é stata avvertita stasera in provincia di Pisa. Le località prossime

Storica dipendente dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Ponsacco, Tamara Iacoponi è andata in pensione oggi. Conosciutissima da tutti i cittadini di Ponsacco Tamara è stata per 37 anni la persona sempre disponibile. I colleghi le augurano di godersi la pensione in salute e serenità, con la certezza che la società non la perderà in quanto una persona sensibile e generosa come lei saprà dedicare i suo tempo alla collettività anche in modi diversi Il 31 ottobre sono andata in pensione e ringrazio di tutto cuore i colleghi per la bellissima sorpresa ma soprattutto ringrazio i Ponsacchini che hanno reso il mio lavoro piacevole e pieno di soddisfazioni. La loro stima mi ha riempito la vita e mi ha ripagato anche di qualche torto subito. Abbraccio e saluto tutti con la felicità di aver condiviso quasi 38 anni di vita insieme Tamara Iacoponi


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IL SINDACO RISPONDE

La “casta” e il gioco delle tre carte Se il consigliere Forti avesse davvero letto il libro “La Casta” di Rizzo e Stella si sarebbe guardato bene dallo scrivere l’articolo comparso sull’ultimo numero del Ponte. Forti ha scritto quell’articolo utilizzando dati forniti direttamente dal sottoscritto in risposta a interrogazioni del suo gruppo consiliare. Quello che mi ha colpito del suo articolo, rispetto ai dati da me forniti, sono: • le omissioni, i dati cioè non riportati; • la parzialità e la maliziosa presentazione di alcuni dati forniti; • il fatto che abbia impiegato circa 4 mesi per scrivere quell’articolo. Andiamo per gradi. Rispetto a tutti i dati che mi erano stati richiesti Forti non ha speso una sola parola riguardo a spese quali quelle per “auto blu” e “consulenze”. Si tratta di voci sensibili rispetto al tema degli sprechi. Anzi insieme alle spese di rappresentanza sono le voci citate in maniera esplicita anche in alcuni provvedimenti di legge. Se lo stesso Forti ha ritenuto di non dover scrivere niente in merito, vuol dire che lui per primo considera il nostro comportamento più che corretto. Ometto quindi anch’io di dilungarmi sull’argomento. Seguendo lo schema di Forti, riguardo invece ai dati contenuti nell’articolo, sento il dovere di fare le seguenti precisazioni. - Forti insiste nel dire che noi abbiamo dotato 3 assessori di computers portatili. Come gli ho spiegato nella risposta fornitagli all’interrogazione la questione, posta nei termini in cui la pone lui, è totalmente infondata. Anzi la scelta da noi fatta va in direzione opposta a quella da lui indicata. Dal momento che nel palazzo comunale ci sono pochi spazi fisici disponibili noi abbiamo deciso di non sacrificare gli uffici rinunciando a spazi autonomi per gli assessori (cosa che avrà sicuramente notato chi è stato al ricevimento). Anziché investire risorse in arredi, attrezzature, computers fissi, abbiamo così deciso di dotarci di 3 portatili, di cui uno usato (ai costi di oggi si tratta di una scelta fra l’altro conveniente) disponibili per tutti (non solo amministratori). Per motivi burocratici e di responsabilità, custodia e controllo, abbiamo provveduto ad una assegnazione formale e nominativa, pur rimanendo gli stessi disponibili ed utilizzabili in base alle varie esigenze che dovessero manifestarsi. - Riguardo alle spese telefoniche Forti fornisce una rappresentazione dei dati parziale e fuorviante. Prima cita l’importo delle

spese telefoniche fisse dimostrando, indirettamente, come in un anno tali spese siano diminuite di circa il 17% (- 6.682 euro). Poi fa l’elenco delle spese nominative per la telefonia mobile dicendo che quelle sono le spese sostenute “fino a maggio 2007”. Che senso ha indicare le spese sostenute fino ad una certa data se non si specifica qual è la data di partenza? Quelle indicate da Forti sono spese bimestrali? Si riferiscono magari al periodo che parte dall’inizio dell’anno o cos’altro? Tocca ovviamente al sottoscritto svelare questo mistero e fornire l’informazione corretta. Le spese indicate da Forti si riferiscono al periodo che va dal 28.11.2004 al maggio 2007. Si tratta cioè di 2 anni e mezzo. La spesa di 1.128,35 euro del sottoscritto, per esempio, corrisponde infatti ad una spesa media mensile di 38,91 euro (trentotto euro). Ora giudichino tranquillamente i cittadini. Io posso garantire che questi dati sono stati tutti correttamente indicati a Forti, che però (chissà perché) ha ritenuto giusto fornirli nella forma prima menzionata. Non solo, se noi confrontiamo la spesa totale, indicata da Forti, di telefonia mobile per 2 anni e mezzo (9.124 euro) con il risparmio ottenuto, in un solo anno, nella telefonia fissa (6.682 euro) è facile comprendere come, parametrando le due spese rispetto allo stesso arco temporale, la spesa telefonica complessiva dell’ente sia addirittura diminuita. Del resto la scelta di dotarsi di una rete aziendale mobile risponde anche a finalità di convenienza. Le telefonate verso cellulari sono più convenienti se fatte attraverso telefoni cellulari. Questo è talmente vero che, come ho spiegato a Forti, ci siamo anche dotati di un centralino intelligente che riconoscendo le telefonate in uscita le addebiterà come telefonia mobile se indirizzate verso cellulari. - Ammesso, e assolutamente non concesso, che le spese postali possano essere sinonimo di spreco, dagli stessi dati forniti da Forti si evince come, nonostante l’aumento delle tariffe postali nel corso del 2006, il nostro ente sia riuscito a ridurre in un anno tali spese di ben 4.763 euro, corrispondenti ad una riduzione di circa il 9%. - Riguardo alle spese di rappresentanza, sempre secondo i dati forniti dal Forti, come si può vedere in due anni siamo riusciti a ridurre tali spese di ben 10.540 euro, corrispondenti ad un taglio del 31%. In questa categoria sono fra l’altro ricomprese, a titolo

di esempio, anche le spese riferibili alle celebrazioni istituzionali quali: il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre. - Forti cita anche le spese riferite alla manifestazione “Ponsacco a Tavola”. O meglio cita ciò che è uscito dalle casse comunali per tale manifestazione, i cui costi sono per buona parte stati fronteggiati attraverso il consueto ricorso alle sponsorizzazioni. Voglio solo ricordare come quello delle sponsorizzazioni rappresenti un costante impegno di questa amministrazione. Fra i vari contributi ottenuti cito solo, a titolo di esempio, quello annuale erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato per le varie iniziative ammontante a circa 88.000 euro. Questo, in sintesi, è l’elenco dei misfatti compiuti dalla “casta ponsacchina”. Ora avrete tutti capito perché Forti ha impiegato ben 4 mesi, da quando ha avuto le mie risposte, per scrivere questo articolo. La volontà di cavalcare l’antipolitica tentando di delegittimare sul piano morale, non riuscendo a farlo su quello programmatico ed amministrativo, l’attuale amministrazione lo ha spinto a costruire in maniera artificiosa un “castello” che lui per primo sapeva non avrebbe retto alla prova dei fatti. Gli è stato sufficiente però poter contare su un mese di tempo (quello che intercorre da un numero ad un altro del Ponte) per poter alimentare, attraverso “insinuazioni” e “sospetti”, quel clima di sfiducia che rappresenta il suo vero obiettivo. Per uno che si erge con facilità a difensore della pubblica moralità non c’è male. Infine una curiosità. Chissà cosa ne pensa Forti della proposta che la sua parte politica ha fatto in Toscana in occasione della legge elettorale, con cui ha chiesto, in cambio dell’abolizione delle preferenze, l’aumento del numero dei consiglieri regionali da 50 a 65? A me (giudizio strettamente personale) pare un fatto estremamente grave. Vuole Forti sapere quanto costano quei 15 consiglieri in più? Se Forti avesse davvero letto il libro la “casta” avrebbe capito come gli sprechi in Italia non hanno, ahimè, colore politico e come quindi anche la lotta per contrastarli dovrebbe realisticamente essere trasversale. Sulla qual cosa io non avrei assolutamente problemi a collaborare. Chi come Forti cerca di fare di tutta un’erba un fascio finisce per proteggere indirettamente proprio chi invece andrebbe colpito.


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COMUNICATO

“Shopping in Ponsacco” e i mercatini

L’a ssessorato alle attività produttive e al turismo in collaborazione con le associazioni di categoria Shopping

in Ponsacco,Confesercenti e centro commerciale naturale, comunica a tutta la cittadinanza che nelle giornate

dell8-14-15 e16 dicembre si terranno all’interno del centro storico mercatini di natale accompagnati dal mercato straordinario,solo in alcuni giorni. Nelle strade potrete vivere una straordinaria atmosfera natalizia che vi accompagnerà nella scelta dei vostri regali. In concomitanza domenica 16 dicembre in chiesa San Giovanni si terra il concerto di Natale della corale Valdera diretta dal maestro Simone Valeri. Per tutto il periodo di dicembre fino all’Epifania a il C.so Matteotti, P.zza della repubblica e P.za dAppiano saranno immerse in dolci sinfonie natalizie grazie alla fonica fornita dall’a ssociazione musicale Art Work Villane. Il 23 e 24 Dicembre non mancheranno animazioni da strada con babbi natale e musici per i più piccoli. L’amministrazione comunale e le associazioni ringraziano tutti i commercianti che hanno contribuito all’illuminazione natalizia.


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Malidetti ponsacchini: in gita a New York Quando parte per una gita o per le vacanze, se può, il ponsacchino opta per la strada: va in macchina o in pullman. Treni e aerei non fanno per lui. I primi sono troppo nazional-popolari, ci trovi di tutto, un sacco di strani personaggi e soprattutto di non ponsacchini. E poi non puoi fare la soste all’autogrill per comprare il biglietto della lotteria e i lecca lecca a forma di ciuccio per i nipoti. Mentre gli aerei, purtroppo, volano. E i ponsacchini si senton più tranquilli coi piedi per terra. E poi, il ponsacchino adora la gita in pullman. Specie se l’organizza Callo Pillo, se prevede il pranzo al sacco e se durante il viaggio l’autista infila nel mangianastri la cassetta con le barzellette di Gino Bramieri. Ma, soprattutto, il ponsacchino ama la macchina. La usa anche per andare da Orcetino alla farmacia del Gasperini. E se non trova parcheggio s’arrabbia pure. Quando misero la sosta a pagamento in piazza della Repubblica, ci fu una mezza sommossa popolare. Poi rientrò. E’ finita che là parcheggia chi viene da fuori, ché i ponsacchini un posto libero e gratis lo trovano sempre, a costo di girare ore e ore sulla Fossa nova. Non è questione di soldi, è che: “Ponsacco è mia e nel mio non pago”. Quando il ponsacchino parte, ovunque vada, prima di salire in macchina c’è sempre una mamma, uno zio, un figlio che lo saluta con la frase di rito: “Mi raccomando, vai piano”. Non serve a niente, ma il parente di turno si sente più tranquillo: “Io, il mi’ dovere l’ho fatto”. Si racconta che un giorno, uno dei nostri partì per New York. Preparò la valigia – per prima cosa la mamma ci mise un pigiama nuovo, ché non si sa mai, “così se ti senti male e vai all’ospedale ti presenti ammodino ” – e poi fece per accomiatarsi dai parenti, quando un’anziana zia, incapace di astenersi dalla tradizionale raccomandazione, riuscì a modellarla per l’occasione. Così, se ne uscì

con un: “Prendi l’aereo? Mi raccomando, digli al pilota che vada piano”. Se i parenti del ponsacchino in vacanza sono apprensivi, gli amici tendono ad assumere atteggiamenti contrastanti. “Finalmente ho qualche giorno di ferie – scrisse il ponsacchino in un sms alla combriccola –. Parto per New York. Ci pensate? Percorrerò le strade già battute da Kerouac, John Lennon e Keith Haring. E soprattutto da Willis, Kimberly e Arnold zarattatà giri la testa e lui te la fa”. La risposte furono di due tipi: la prima, di rammarico per il fatto che per un po’ l’amico sarebbe stato distante: “A New York? Avevi’ a anda’ più lontano!”. La seconda fu di invidia: “Buo di ‘ulo”. Comunque, anche dall’altra parte del mondo, nei futuristici Stati Uniti, il ponsacchino fece la sua figura. Soprattutto coi compagni di viaggio, dei forestieri, che poterono apprezzare le potenzialità della saggezza popolar-ponsacchina. In mezzo a Times Square, dove mega-schermi avveniristici aggiornano in tempo reale su temperature, cambi monetari e notizie in arrivo da ogni parte del mondo, il Nostro improvvisò una previsione meteorologica degna del miglior Bernacca: “Mi fanno male i calli dei piedi – avvertì una mattina – portiamoci l’ombrello, mi sa che piove”. E infatti, ci fu un temporale. E che i ponsacchini son saggi, anche più degli americani, lo dimostrò pure una brillante constatazione del Nostro che, fiero di questa rivista che è il Ponte di Sacco, mirando il ponte di Brooklyn commentò: “Col nome di questo po’ po’ di ponte lungo tre chilometri, gli americani c’hanno fatto le cingomme. Noi, col nome del nostro ponticino di cento metri, ci s’è fatto un giornale”. Il meglio del meglio, però, fu l’accoglienza degli amici del ponsacchino al suo ritorno a casa. La combriccola si ritrovò al bar Centrale per guardare le foto e ascoltare il racconto del viaggio. “Là c’è un mucchio di roba strana – spiegò lui -. Il caffè è solubile, lo zucchero non c’è, si chiama dolcificante. Ho fatto colazione con le salsicce e ho condito la pasta con il formaggio spray. Ho visto tanto di tutto. Palazzi enormi, strade enormi, auto enormi. Ho visto la città dall’alto dell’ottantaseiesimo piano e da sotto terra, dentro i tunnel della metropolitana. E poi ho visto neri che ballavano male, cinesi alti, gente in coda che non bestemmiava. E mi è successa una cosa stranissima. In tutto il viaggio non ho incontrato nemmeno un ponsacchino”. Gli amici ascoltarono silenziosi, lo guardarono rapiti, incuriositi, perfino ammaliati da cotanta esposizione lirica. Anche se erano un po’ scettici: vada per il formaggio spray, vada per i cinesi alti, ma che non avesse incontrato nemmeno un ponsacchino proprio non ci credevano. Finì che uno pose al ponsacchino che era stato a New York l’unica domanda che gira in testa al ponsacchino che ancora non è stato a New York. “Sì, ho capito, tutto bellissimo. Ma topa ce n’era?”. Giampaolo Grassi


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DOMANDE AI SINDACI

Il passaggio del catasto ai comuni La riforma approvata dal governo prevede che il catasto passi ai comuni stabilendo però che, per i più piccoli, ci deve essere una gestione associata del servizio.Così a Pontedera, capofila del comuni della Valdera, si unificherà la gestione catastale dei Comuni vicini (Ponsacco compresi); ancora una volta si accentra a Pontedera quello che potrebbe essere dislocato altrove. Il comitato Comunale di Forza Italia rivendica invece la necessità di una serena discussione sulla eventuale collocazione di tale sede, rivendicando per Ponsacco un ruolo non marginale, quale porta della Valdera, per la localizzazione dei futuri uffici. Tutti i sindaci dei comuni interessati hanno sottolineato il carattere sociale di questa riforma in itinere : • Il catasto oggi ha difficoltà di funzionamento; • ha dei ritardi lamentati da molti; • ha uffici lontani dal territorio; • le amministrazioni non ci rimetteranno un centesimo, semmai vedranno una parte dei loro cittadini più contenti; • infatti è importante riadeguare le rendite e far pagare chi paga meno di ciò che dovrebbe; è un atto di semplice ripristino della legalità e del rispetto delle leggi; • se tutti pagano il dovuto forse un domani si potrebbe pagare anche tutti meno • non aumenteranno gli estimi,non aumenteranno le aliquote ICI, semmai, in linea con le disposizioni del governo, sarà valutata la possibilità di ridurre l’ICI per la prima casa; Ma cari sindaci della Valdera il problema di fondo è un altro !!!E’ l’articolo 4, ovvero la delega al governo a preparare entro tre anni dall’approvazione del DDL un decreto per la “Determinazione degli estimi catastali su base patrimoniale !” E’ qui che il sogno degli sgravi si trasforma im un incubo per il contribuente.Attualmente le imposte sugli immobili si basano sulla stima di rendimento dei fabbricati.Spostare l’obiettivo su livello patrimoniale con la “segmentazione territoriale e funzionale del mercato immobiliare” e con l’utilizzo del parametro “metro quadrato” significa tassare il valore effettivo degli immobili.Il catasto patrimoniale offende, anzi calpesta lo stato di diritto.Si torna indietro, addirittura a prima dell’unità ‘Italia, perché da quando esiste lo stato liberal il catasto è sempre stato redditoriale.E il tanto sbandierato sgravio ICI si rivela per quello che è : una colossale presa di giro e l’operazione catasto serve solo al governo per fare cassa.! e far salire le aliquote di calcolo dell’ICI!Una vera e propria stangata per le tasche degli italiani.

Auguri a... Vania Gioè compie 40 anni. Buon compleanno dal marito, dai genitori e dagli amici.

Auguri, da parte dei familiari, a Elisa Buselli che il 12 ottobre 2007, con la votazione di 110 e lode ha conseguito il titolo di Dottoressa magistrale in Ingegneria Biomedica

Auguri a Edoardo Chiarugi che è nato il 15 settembre. Auguri ai genitori Federico e Samanta, dai nonni e gli zii

Rebecca Landi il 26 Novembre compie 7 anni. Auguri dai nonni e dalle bisnonne

Arch. Corrado Lami

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Orario:

Martedì - Giovedì 9 - 12.30, 15.00 -19.00 Venerdì 9.00 - 19.00 - Sabato 8.00 - 18.30 E’ gradito l’appuntamento Via N. Sauro, 129 · 56038 PONSACCO PI · Tel. 0587.730.330 Cell. 334.728.1433

Il 20 novembre Francesco Calvani compie 2 anni. Tanti auguri da mamma Cristina, Babbo Nico, i nonni, gli zii Federico e Emiliano


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Auguri a... Il 23 novembre Matteo Baldacci compie 2 anni. Auguri dai genitori, zii e nonni

Il 14 novembre Giacomo Bernacchi compie 40 anni! Ben portati. Tantissimi auguri dalle figlie Martina ed Erica e la moglie Sabrina

Tanti auguri a Giovanni e Giovanna Salutini, che il 21 ottobre hanno festeggiato con parenti e amici le loro nozze d’oro, mezzo secolo trascorso insieme tra le aversità e le gioie della vita. Auguri vivissimi

Tanti auguri di buon compleanno a Leonardo Lazzerini che l’8 novembre ha compiuto 10 anni. Alla cintura rossa di Karate tanti auguri dai genitori e dai nonni e gli zii

Ci ha lasciato...

All’età di 94 anni ci ha lasciato Fernando Cartacci. La moglie e i nipoti lo ricordano con tanto affetto.

URBANISTICA

Piano regolatore dove sei? Dopo l’approvazione del piano strutturale (Del. N°25 del 25/03/2004) ad oggi il regolamento urbanistico non è ancora stato presentato ai cittadini, ai tecnici e alle categorie interessate. Dopo tre anni Ponsacco non ha ancora uno strumento importante per lo sviluppo economico e sociale del nostro paese per la lentezza amministrativa di questa giunta comunale. In realtà questa lentezza amministrativa nasconde un problema grosso come un macigno: l’attuale giunta non riesce a tradurre in concreto le linee di sviluppo del piano strutturale per aver concepito e programmato un sovradimensionamento e l’uso del territorio in modo errato! Infatti la previsione eccessiva dei servizi che il piano strutturale prevede (verde, parcheggi, viabilità, scuole ecc.) ha come conseguenza finale una previsione sicuramente maggiore di abitanti rispetto al numero programmato dal piano strutturale che è con precisione di 16.949 abitanti. Questa contraddizione che nasce dall’utilizzo del territorio in maniera eccessiva comporta un progetto di regolamento urbanistico difficilmente realizzabile con danni ambientali e costi di urbanizzazione improponibili economicamente.

Cioè si prevedono poca edificabilità e tanti spazi da urbanizzare con costi elevati di urbanizzazione e quindi improponibili nella realizzazione di un edificato. A questa situazione di stallo si aggiungono le nuove direttive della regione Toscana che con un regolamento di attuazione della legge n°1 del 2005 detta le linee regolamentare per la programmazione e la progettazione del territorio sottolineando con priorità di intervento il recupero, il completamento e infine lo sviluppo di edificazione. In pratica il regolamento urbanistico di Ponsacco si dovrà adeguare a questa normativa e quindi la giunta comunale dovrà lavorare nel ridimensionare in maniera corretta le previsioni del piano strutturale rivedendolo nei suoi obiettivi essenziali. Un piano sovradimensionato sulla carta che non può essere tradotto in regolamento urbanistico !!!!!! Tante promesse elettorali che la Giunta di fatto non potrà mai realizzare. Forza Italia invita quindi l’attuale maggioranza a presentarsi di fronte a tutti i cittadini di Ponsacco dicendo la verità su questa situazione urbanistico-amministrativa di stallo. Ing. Fabrizio Mattolini

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STORIA-PATRIA

Lo sapevate che...? PUBBLICA ASSISTENZA PONSACCO Associazione di Volontariato

• Nel 1800 esisteva una piazza dedicata a Napoleone, in cui venne issata la bandiera francese e l’albero della libertà? Per aiutarvi si aggiunge che dopo il 1820, la piazza (meglio slargo) fu denominata “dello spedalino” e per un breve periodo di tempo “Rodolfo Valli”. • Ancora esistono questi nomi di strade: “Fico nero”, “Fico grosso”, “Viaccia”, “Pinocchio”, “Mandriola”, “Riotta”? Perché si chiamano così? • Nel nostro comune scorrono il Fosso

dell’Uomo Morto, di Rio Pozzale, del Malsalto? Lo sapete dove sono ubicati? • La Via Francigena era a soli 30 km di distanza? Perché c’ è attinenza con Ponsacco? • Nel 1800 esisteva “Piazza Mercatale”? Dove era ubicata? (Le risposte le troverai sul libro “Vie di terra e d’acqua di Ponsacco” che sta per essere pubblicato dalla Pubblica Assistenza, in occasione delle feste natalizie, per raccogliere fondi)

Ringraziamento della Pubblica Assistenza Il Presidente a nome di tutti i volontari vuole ringrazia tutte le famiglie che per onorare la memoria di un loro congiunto, hanno contribuito all’Associazione. Le donazioni sono servite a coprire parte della somma impegnata dalla Pubblica Assistenza, per acquistare un montascale elettrico che consentirà alle persone affette da difficoltà motorie di salire e scendere le scale. Queste le famiglie che hanno contribuito: Bimbi, Iacoponi, Macchi, Tangheroni, Picchi Landi, Ghelli, Cipolli, Daini

Un nuovo libro di Benozzo Gianetti La Pubblica Assistenza comunica che nel periodo natalizio metterà in vendita, a scopo di beneficenza, il nuovo libro di Benozzo Gianetti “Vie di terra e d’acqua di Ponsacco”. Si tratta di una raccolta di notizie, documenti, foto che descrivono la rete viaria dalle origini ad oggi. Oltre alle vie di terra c’è la storia dei fiumi, dei fossi e dei laghi che sono stati e sono la risorsa più importante per la vita degli uomini, degli animali e della terra. Il libro di 180 pagine, corredato da 150 foto e documenti d’epoca, da schede e da aneddoti inediti, sarà presentato nel mese di Dicembre


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Una lettera a Andrea Bocelli

La Storia

Leggendo un articolo pubblicato dalla “Nazione” su Andrea Bocelli ho sentito la necessità di scrivergli questa lettera che n on è affatto personale, ma credo possa dire, collettiva, a nome di tutti. Carissimo Andrea, ti ho conosciuto da bambino quando venivi a trovare il nonno Ilo Aringhieri a Ponsacco. Le nostre famiglie erano molto amiche. Mia moglie, in particolare, era amica di tua mamma Edi. Tanti auguri per la tua carriera professionale, quella di uomo e di cantante. Quel che ammiro più di tutto in te è la grande volontà, la tenacia, il sacrificio con i quali hai saputo affrontare la vita. Complimenti anche per la tua laurea in giurisprudenza. Non ti sei mai vergognato delle tue origini campagnole e proprio questo mi ha reso ancor più orgoglioso della mia origine come la tua che ci ha fatto conoscere il vento, il sole, la pioggia, i pagliai, le vigne le chiudende, il profumo dei fieni tagliati. I simboli della terra dove sono nato. Ora tu appartieni al mondo, per la tua arte ma anche per la tua grande umanità. Siamo orgogliosi perché hai portato nel mondo il nome dell’Italia ed hai fatto con oscere la Toscana e la tua Laiatico. Tanti auguri anche da Ponsacco.

I. Gasperini

Salviamo le marginette

Con una piccola spesa credo sia possibile recuperare questa marginetta, posta in via Buozzi , dotandola nuovamente di una statuetta e consentendo a chiunque di soffermarsi, magari anche solo per guardarla. Ce ne sono diverse nel nostro territorio. Recuperiamole,non lasciamo che si perda anche questo piccolo simbolo cattolico del nostro paese e affidiamo magari agli artistiscultori della terza età, il compito di dotare le marginette di nuove immagini. E. Turini

Il suo sorriso era grande, affascinante. L’andatura controllata, la postura eretta e il cappello inclinato: sulle ventitré. Alberigo aveva sempre l’aria di uno capitato lì per caso, di uno che proveniva da un altro mondo. In effetti, i suoi pensieri erano chissà dove, forse a rincorrere sogni di gioventù. Era nato a Marsiglia, da genitori emigrati da una piccola città toscana; un sapore straniero pervadeva tutto ciò che faceva e il suo aspetto stesso. Il suo lavoro principale era l’intagliatore di legni. Le sue passioni: il disegno e la scultura. Alberigo era un uomo felice. Le sue battute, le osservazioni e le sentenze erano intelligenti, ironiche e mai volgari: una rarità tra persone per niente abituate ad amabili conversazioni da salotto. Gli aneddoti sulla vita di Alberigo sono innumerevoli e anche le sue originali uscite sono tante, alcune vengono addirittura ripetute oggi. Alberigo era iscritto al partito comunista. Era comunista perché amava i più deboli, i poveri. Avrebbe voluto un mondo nuovo, più aperto alle nuove idee e più giusto. Un comunista-romantico! L’attività di intagliatore gli aveva procurato un discreto benessere. Era, quindi, un uomo di successo nella comunità dove la felicità era misurata solo in denaro. Ma la sua fantasia era proiettata verso un ideale cristiano-socialista tutto da inventare. Anche la sua attività artistica era interessante ed apprezzata. Esistono alcune sculture in legno di notevole pregio e i disegni a carboncino mostrano buon gusto estetico e tratto deciso. Il simbolo di quella piccola società, nel periodo in cui era facile arricchirsi, era l’automobile. Alberigo aveva con questo mezzo un rapporto particolare. Innanzitutto

Alberigo non le dava alcun valore di status-symbol. Acquistava automobili semplici, comode e non appariscenti. Il suo essere sempre trasognato lo rendeva un conducente speciale. Nei primi anni ’70, il governo varò una serie di provvedimenti che fu chiamata austerity. La novità consisteva nel blocco totale della circolazione di tutti i veicoli a motore. L’obiettivo era risparmiare carburante e affrontare meglio la crisi del petrolio. La conseguenza fu: strade deserte. Solo le ambulanze potevano circolare e le sanzioni per i trasgressori erano pesantissime. L’esperimento funzionò. La moglie di Alberigo aveva bisogno di un preparato medico, sollecitò il marito più volte ad andare velocemente in farmacia a comprarlo. Quella domenica d’inverno faceva freddo, ma c’era un bel sole, il nostro eroe si recò in centro con l’auto. Alberigo scambiò i gesti, che tutti i passanti gli facevano, per festosi saluti. Il suo viaggio finì con l’intervento dei carabinieri che, dopo averlo multato, gli offrirono un caffè. Tutti parlavano dello strano modo di guidare di Alberigo e lui non si sottraeva ai racconti, più o meno veri, su incidenti da lui provocati. Si diceva: – Sembra che si sia fermato allo stop, quando passi tu invece, fa un balzo in avanti e ti spaventa!La sua macchina era sempre rigata, ammaccata o in riparazione. Un giorno, al bar del paese, un gruppo di burloni si mise a raccontare tutti i piccoli incidenti provocati da Alberigo: almeno uno per persona. Lui li ascoltava sornione. Alla fine disse: “Cari amici vi devo confessare che l’associazione dei carrozzieri, ogni Natale, mi manda un grande pacco dono!” Francesco Ciulli


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SCUOLA ELEMENTARE GIUSTI

Federico e il Toro

Conoscere aspetti della vita quotidiana

La casa dei miei nonni era a Cenaia, in via Volpaia. Era rosa, grande, quadrata, col tetto a padiglione e la colombaia. Al pianterreno c’erano le stalle, i magazzini e la toraia con un grande cartello, “Premiata stazione di monta taurina”. I tori da monta erano cinque, ma “Tripoli” era il più bello e il più forte. Il mio nonno era il capoccio della grande famiglia e dell’azienda. Federico era il toraio, l’uomo che accudiva ai tori, un grande esperto di bestie noto in tutta la Valdera. Alto, magro, fermo nella parola e nei gesti, la mano forte e gentile, Federico lavorava tranquillo in mezzo ai tori nella stalla dominandoli solo con lo sguardo e la parola. Si racconta che un giorno un toro scappò dalla stalla e in men che non si dica tutte le persone che erano sull’aia e nei dintorni andarono a gran carriera a rifugiarsi in casa. Il toro infuriato e impaurito, con gli occhi iniettati di sangue, correva sul piazzale in ogni direzione sfasciando tutto ciò che trovava sul suo percorso. Nessuno osava tentare di fermarlo. Fu Federico che, usando come sempre soltanto la parola, affrontò la bestia che gli stava davanti soffiando, con la testa bassa e muggendo come una locomotiva a vapore. Federico camminò con passo fermo incontro al toro, con una mano aperta come gesto di amicizia e chiamandolo per nome. “Tripoli, stai buono, calmati” gli diceva, come in una preghiera. Erano difronte, l’uomo e la bestia infuriata. Il toro con la sua mole imponente di carne e muscoli sembrava un grosso blocco di marmo bianco. Alla fine si calmò e a passo lento si fece prendere per la cavezza dal suo domatore, o meglio, dal suo amico. Divenne di colpo docile e Federico lo riportò nella stalla. Mio nonno Costantino diceva sempre che Federico non aveva mai alzato la mano contro qualsiasi animale.

Nei giorni 25 e 26 ottobre le classi 5a della Scuola Elementare Giusti hanno visitato la Banca Toscana. La titolare della filiale ha illustrato i servizi erogati dalle banche come i depositi, i sistemi di pagamento alternativi al denaro contante, i prestiti e il cambio-valute. I bambini si sono dimo-

strati interessati ponendo numerose domande di approfondimento. Questa visita, richiesta dalla scuola, ha permesso alle maestre di far conoscere più da vicino un aspetto della vita quotidiana avvicinando alla teoria in classe, un momento di approfondimento pratico.

Grande concerto Jazz

Grande concerto jazz, quello dello scorso Mercoledì 7 Novembre al Teatro Odeon: Il Basso-Sellani 5et ha regalato agli oltre 350 spettatori, una grande emozione al di sopra di ogni aspettativa, Sonorità con dinamiche e timbri del tutto particolari, con una libertà espressiva, tipica del linguaggio jazz...Proprio come se il jazz fosse ritornato ai propri albori, a quelli della fine degli anni ‘ 50 inizi degli anni ‘ 60. Il momento di punta della serata è stato quando Renato Sellani,con il proprio tocco morbido , ha intonato le note di “ My funny Valentine”...un brano eseguito con il solo piano, sviluppando note raffinnate in una improvvisazione “poetica”, con una

tecnica perfetta ed un fraseggio inconfondibile. I vecchi leoni Gianni Basso al sax, Renato Sellani al piano e i giovani leoni Giovanni Sanguineti al contrabbasso, Giovanni Gullino alla batteria e Giampaolo Casati alla tromba, ci hanno fatto ascoltare una manciata di standards, suonati con estrema rilassatezza ma con quel dinamismo che stimola il profondo dell’ anima e che tanto ci fanno entrare in contatto con una delle più grandi tradizioni del jazz, una tradizione con il significato espressivo, fantasioso, con un fascino estremamente coinvolgente e veramente godibile nella sua essenza più vera. Eugenio Pratelli

Italiano Gasperini

MOSTRA RETROSPETTIVA delle opere di ALBERIGO NOVELLI Inaugurazione Domenica 25 novembre 2007 alle ore 17 Ingresso libero Saletta ARTFIORI Viale 1° maggio


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IN OCCASIONE DELLA FIERA DI SAN COSTANZO

Simposio di scultura in piazza San Giovanni

In occasione della fiera di San Costanzo, si è tenuta la seconda edizione del Simposio di scultura alla quale hanno partecipato 5 ponsacchini: Enrico Cioni, Roberto Cioni, Antonio Gorini, Giuseppe Cursi e Italo Bellucci; i maestri volterrani Aulo Grandoli, Velio Grandoli e Alessandro Marzetti, una capannolese Marta Baggiani e un inglese Rohan Kahatapitiya. Gli scultori hanno esposto sotto il grande gazebo

i loro capolavori, mentre per due giorni hanno lavorato iniziando o rifinendo altre opere davanti a moltissimi spettatori che seguivano con interesse le vigorose martellate alla dura pietra, le lievi graffiature per creare luce e ombra, le leggere lucidature per rendere l’oper più aggraziata e brillante. Ha destato molta meraviglia la grande figura in creta, a forma di crocifisso, ieratica e dolorosa, triste e sofferente ma non scon-

solata: la vittoria sulla morte che non può portare lutto ma speranza in un mondo migliore. Il giro intorno alle opere dei partecipanti ha fatto scoprire talento, ingegno e capacità di ciascuno di essi, ammirando forme artistiche di notevole espressione. Attendiamo altri eventi di tale portata che danno a Ponsacco un tono di cultura non indifferente. Franco di Lucanero


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14 OTTOBRE 2007

Il varo del PD visto da un partecipante La fase costituente del partito democratico tenuta a battesimo lo scorso 27 ottobre a Milano con la prima seduta dell’Assemblea nazionale, alla quale ho avuto l’onore di partecipare come eletto alle consultazioni primarie del 14 ottobre, ha rappresentato un momento significativo della vita politica del nostro Paese. Una giornata storica che i 2800 partecipanti provenienti da tutto il territorio nazionale hanno vissuto con grandi motivazioni e speranze di dar vita a qualcosa di veramente importante. Lo si capiva dal silenzio e dall’attenzione che i delegati hanno mostrato durante i lavori dell’assemblea. L’aria che si respirava era quella da primo giorno di scuola, tanti che si affacciavano per la prima volta in un assise così qualificata, insieme a facce conosciute che però sono rimaste nell’ombra per tutta la giornata. Più di tutto colpiva la composizione della platea: metà donne e metà uomini. Sicuramente una prima volta anche in questo. Doveva essere il giorno dell’incoronazione di Walter Veltroni a segretario politico nazionale e così è stato. Due interventi lunghi, appassionati, ricchi di trasporto e di contenuti. Interventi anche di qualche esponente di rilievo e di volti nuovi: tutti hanno insistito sulla voglia di rinnovamento e di unità all’interno del nuovo partito.Veltroni ha utilizzato concetti e termini ben calibrati per scaldare la platea. Uno su tutti, ripetuto più volte è stato quello di discontinuità. E poi l’insistenza sui valori veri, come il lavoro, l’onestà, l’etica, il merito. La voglia di rimettere al centro della politica l’attenzione per la persona. Un partito a forte vocazione maggioritaria che utilizzerà lo strumento delle primarie per scegliere i propri rappresentanti a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale. Una giornata ricca di emozioni e di significato, terminata un po’ troppo frettolosamente e con qualche malumore, ma si sa che il cammino da fare è ancora lungo. Adesso è il momento di dimostrare che

RIAPERTA LA LUDOTECA “IL BRUCO” Da lunedì 5 novembre è ripartita l’attività della ludoteca comunale “Il Bruco”, gestita dall’Associazione culturale Fantagiokando, grazie al contributo dell’a ssessorato alla pubblica istruzione del comune di Ponsacco. Anche quest’anno grandi sorprese attenderanno tutti i bambini che vorranno trascorrere pomeriggi di divertimento ed allegria. Tra le novità di quest’anno c’è lo spazio “giocare riciclando”. Uno spazio in cui si potrà imparare a giocare e a passare il tempo in allegria usando materiali riciclabili, dai barattoli di vetro ai rotolini di cartone, dai tappi ai giornali e alle vecchie stoffe. Inoltre, i locali della ludoteca saranno disponibili per compleanni, che potranno essere allietati anche dalla presenza di divertenti animatori. Il “Bruco” accoglierà i bambini della scuola dell’infanzia ogni martedì e giovedì dalle ore 16,00 alle ore 19,00. I bambini della scuola primaria, invece, potranno venire alla ludoteca ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16,00 alle ore 19,00. La ludoteca si trova al piano superiore della scuola Mascagni in piazza Caduti di Cefalonia e Corfù (sopra i locali dell’a silo nido “L’albero Azzurro”).

alla parole sappiamo far seguire i fatti, altrimenti non saremo più credibili agli occhi dei tanti cittadini che ci hanno dato ancora una volta la loro fiducia. Presto avremo le prime scadenze che dovranno sancire questa discontinuità con il passato. Entro il 24 novembre ci sarà l’elezione del coordinatore provinciale da parte degli eletti alle assemblee regionali e nazionali. Entro il 23 dicembre dovrà essere convocata l’assemblea costituente a livello comunale e sarà fondamentale far capire al popolo delle primarie, anche di Ponsacco, che è il momento di dare il proprio contributo di idee e di partecipazione per il rinnovamento del modo di fare politica. Con il 31 dicembre i vecchi partiti DS e Margherita, che hanno dato vita alla nuova formazione, cesseranno la loro attività. Non è ancora chiaro quale forma partito sarà adottata e se ci sarà un vero e proprio tesseramento, ma qualunque soluzione venga individuata non si può prescindere dal cercare nuove forme di dialogo e confronto con i cittadini. Le aspettative tra la gente sono tante, altrimenti non si spiegherebbe perché sono andate a votare quasi tre milioni e mezzo di persone. E’ questo il momento di dimostrare che la politica con la P maiuscola è in grado di volare alto e di saper parlare alla gente. Altrimenti i Beppe Grillo di turno con FIORI E PIANTE i vaffa-day e l’antipolitica dilagante COMPOSIZIONI travolgeranno inesorabilmente tutto E FIORI ARTIFICIALI e tutti.

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INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE

Il pittore Giampaolo Talani alla Galleria Brunetti La galleria d’arte “Brunetti” presenterà una mostra del pittore Giampaolo Talani domenica 25 novembre inaugurando così la nuova sede in via di Gello, 15. Insieme a Talani saranno presenti anche i critici d’arte Vittorio Sgarbi e Laura Farina. Saranno in mostra circa trenta tele e alcune sculture che rimarranno esposte fino al 24 dicembre. Forti della consolidata esperienza i Brunetti sono conosciuti un po’ da tutti, sia dal pittore che si rivolge a loro per la cornice dei, sia dai professionisti e mercanti d’arte. Vicino al negozio c’è anche una mostra di opere di valore con tele di Possenti, Talani, Squillantini, Musante ed altri ancora. ma solo per dare un’idea. I Brunetti hanno saputo mantenere un rapporto di amicizia con gli artisti che hanno conosciuto e non sono mancati i convivi in cui qualche artista ha dimostrato anche le sue doti di poeta estemporaneo. I critici d’arte come Paloscia e Ferrucci sono passati da questa Galleria

d’Arte e hanno sicuramente lasciato il segno, magari solo dando una libera opinione o presentando le creazioni di un artista.

L’artista Giampaolo Talani è una vecchia conoscenza dei Brunetti ed è già venuto nella città del mobile ad esporre le sue creazioni. La pittura di Talani conserva un alone di mistero, basti pensare al grande affresco “Partenze” ( 2005) che si trova esposto nella stazione di S.Maria Novella a Firenze. Talani raffigura spesso scene rimanendo fedele alle sue origini livornesi, visto che vive ed opera a S.Vincenzo (Livorno) e le immagini dei suoi personaggi hanno spesso il vento nei capelli. Talani con la tecnica di pittura ‘a fresco’ ha realizzato nella chiesa di S.Vincenzo Ferreri in S.Vincenzo ( Li) un grande affresco il cui lavoro si è protratto per ben nove anni. Nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario di Giuseppe Garibaldi il suo dipinto “L’Ombra dell’Eroe” è stato consegnato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed è andato ad arricchire la Pinacoteca del Quirinale. Elena Iacoponi

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Roberto Landi, scultore del tempo libero

Nella sua piccola stanzetta sotto casa, a tempo indeterminato, ora che è in pensione, Roberto Landi trascorre le sue giornate scolpendo pezzi di legno , radici di alberi trovate in campagna, dando loro forme di animali come coccodrilli, uccelli, elefanti o oggetti per raccogliere collane, anelli. Dalle mani esperte e sempre agili di Roberto escono piccoli armadi, cofanetti, Pinocchio, Don Chisciotte e altri personaggi conosciuti. Non sono

oggetti di artigianato, né pezzi da vendere, ma autentiche opere artistiche che rappresentano l’inventiva ed il genio di uno scultore che non chiede compensi né, per ora, mettere in mostra la produzione. E’ solo uno sfogo di un animo sensibile che trasferisce sul legno grezzo l’impulso della sua fantasia. Un bel modo di trascorrere le giornate di una vita che offre ancora tempo da godere.

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La Ginnastica Ponsacco

La Ginnastica Ponsacco, associazione dilettantistica nata nel 1978, ha inaugurato la nuova sede posta in via Firenze, nella zona industriale di Ponsacco. Il Presidente Marcello Cicconi ha tagliato il tradizionale nastro. Si tratta di un edificio relativamente nuovo di oltre 500 metri quadri nella quale sono stati sistemate le nuove attrezzature per tutte le attività svolte dalle bambine e dai bambini. Anche la ginnastica verde troverà un suo spazio per venire incontro alle esigenze della popolazione meno giovane. Dopo alcune brevi esibizioni dei gruppi agonistici di artistica e ritmica che hanno dato un piccolo saggio

della loro bravura al numeroso pubblico intervenuto, i tanti bambini presenti si sono divertiti saltando sul grande trampolino elastico con l’arrivo nella buca piena di gommapiuma. Un vero divertimento per tutti in assoluta sicurezza. Il presidente ha ricordato e ringraziato tutti coloro che si sono prodigati in modo del tutto volontario per la sistemazione della struttura, lavorando instancabilmente sabato e domenica per alcuni mesi. Su tutti tre consiglieri della società, Paolo Fagiolini. Dante Girolami e Carlo Lucchesi ai quali è stata consegnata anche una targa di ringraziamento.


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Acli Basket Ponsacco 1987/2007 Domenica 28 Ottobre in Sala Giunta e’ stata presentata alle autorita’ la squadra che milita nel Campionato Regionale di Promozione. La “Piemme” Basket è stata presentata dal presidente Stefano Gorini, il vicepresidente Roberto Calvani, il dirigente responsabile Adriano Innesti e il consigliere Renzo Baldini. Presente anche lo sponsor “Piemme” sig. Antonio Palladino. Dopo la presentazione il capitano Fabrizio Ciapini ha consegnato al Sindaco il gagliardetto della societa’ come augurio di buon campionato. Infatti dopo le prime quattro gare, la “Piemme” Ponsacco e’ seconda in classifica con tre vittorie e una sconfitta. Coach Carlo Masi pero’ non ha mai potuto presentare la formazione migliore per gli infortuni prima dei pivot Innesti e Barghigiani, poi del play Sestini e infine delle ali Balestrino e Regoli. La prima gara contro Sport Pisa e’ stata vinta 79 – 77, piu’ agevolmente di quanto

non dica il punteggio, Petracchi top scorer con 34 punti. La seconda gara a Empoli contro il Biancorosso, persa 64 – 54, dopo essere stati in vantaggio per tre quarti di partita, la zona attuata dagli avversari ci ha penalizzati e non sono entrati i tiri da tre. Top scorer Petracchi 17, Acquati 16 punti. La terza gara contro Fucecchio che ha giocato tutta la partita a zona, e’ vinta 70 – 67 con ben nove triple. Top scorer Ciapini 18, Acquati 17 punti. La quarta gara giocata a Castelfiorentino, senza quattro titolari, assenti per malattia e infortuni, e’ vinta 57 – 56 con una tripla di Petracchi, autore di 27 punti, a due secondi dalla fine della partita. Sabato 24 Novembre alle ore 21.00, nella palestra delle Scuole Medie “ E. Iacopini “ la “Piemme” affrontera’ la temibilissima formazione del Basket Calcinaia. Quasi un derby.

Gioiosa invasione di atleti per le vie della nostra città Domenica 2 dicembre nell’occasione del raduno podistico organizzato dagli amici del Gruppo Podistico mobilieri

618 - Galluzzi Michele, 624 - Galluzzi Lorenzo, campione toscano 2007. III° classificato Camp. To- MXZ 25 under21 scano. MXZ 250 under21

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Il KO di Cipolli duro colpo per i rossoblu

Antonio Passerai, presidente dei Mobilieri

Rossi e Mussi, arieti rossoblù

Paolo Tognarelli, trainer del Ponsacco

Un’ altra brutta tegola si è scaricata sulla squadra dei Mobilieri Ponsacco, che segna l’anno solare 2007 fra i più sfortunati per gli incidenti capitati ai giocatori rossoblu. Ha iniziato Giannelli che nel marzo scorso, all’ultimo allenamento del campionato, si fratturo tibia e perone. Al primo giorno di preparazione nel mese agosto, Orlandi si procura la rottura del legamento crociato del ginocchio. Entrambi gli atleti sottoposti ad intervento chirurgico, ben riuscito, stanno facendo la riabilitazione in palestra,ed ed è auspicabile un loro ritorno nel mese di gennaio 2008. Nella dodicesima di questa campionato, il difensore Cipolli, è ancora sotto osservazione all’ospedale Lotti di Pontedera, per aver subito, in azione di gioco a S.M.Montecalvoli, la frattura di quattro costole anteriori e due posteriori in sezione multipla,con piccolo ematoma esposto nella regione polmonare. All’origine dell’infortunio è stata una collisione fra il portiere Passerai, uscito a respingere una palla proveniente dal corner, e Cipolli. Al momento dell’incidente c’è stata paura per le difficoltà respiratorie accusate da Cipolli che non si rialzava, e sopratutto perché è mancata l’assistenza di una ambulanza a bordo campo, che poteva essere causa di maggiori danni. Fortunatamente il forte difensore rossoblu, è rimasto sempre cosciente,ed il ricovero in via precauzionale in terapia intensiva,non ha evidenziato altri traumi. Il giocatore dovrà osservare alcuni giorni di degenza ospedaliera, ed il consueto periodo di riposo (due mesi?), per ottenere la ricalcificazione delle costole. Inutile dire che la squadra, i dirigenti, e gli sportivi rossoblu, si sono

stretti intorno al giocatore, in questo momento sfortunato. Particolarmente abbattuto Passerai, non si è dato pace, per essere stato causa, involontaria, dell’incidente. Sul conto della squadra, anche se turbata dall’assenza di Cipolli,c’è sempre clima di fiduciosa attesa con il secondo posto in classifica, ad un punto dall’Impavida, in un campionato davvero avvincente per l’equilibrio delle forze in campo. Siamo a meno tre dalla conclusione del girone di andata, ed i rossoblu,

soddisfatto della partecipazione del pubblico e dell’atteggiamento che i supporters che incitano sempre i giocatori, e rammaricandosi,non poco per l’infortunio a Cipolli, che priverà inoltre il Ponsacco di un atleta del suo calibro. Non manca di polemizzare il Presidente, quando si accenna al tasto entrate. Più gente alla stadio significa più incassi, non e poco, vero Presidente? Cambia l’umore del capo del Mobilieri e sull’argomento annuncia:”Abbiamo indirizzato una lettera aperta a tutte le forze produttive del paese, ed al Comune, per illustrare la nostra posizione. Bene l’affluenza stadio, ma sto perdendo la pazienza con l’Amministrazione Comunale. Sono mesi che ci rimandano di settimana in settimana.Poi prosegue: Abbiamo attrezzato una buona squadra, la gente ci segue,la ricaduta d’immagine su Ponsacco è positiva, meritiamo di essere considerati di più.” Poi il Presidente sbotta: “ Sono pronto anche a mollare tutto, se non vedrò qualcosa di concreto subito. Poi, poi, -scuote le testa Passerai e afferma c’è anche qualcun altro che avrebbe dovuto fare quanto promesso, ed invece .... solo chiacchiere.“ Si ferma il Presidente senza aggiungere altro. Chiediamo come ha contribuito Ponsacco ? In maniera relativa dice Passerai- con difficoltà ed in piccole cifre. Ci manca ancora uno sponsor di sostanza, per le maglie, ad esempio, e questo la dice lunga.” Ritorna il sereno quando Passerai annuncia che la sede amministrativa e di rappresentanza dei Mobilieri, sarà trasferita in Via Verdi, rimanendo allo stadio all’attuale struttura operativa.

Cipolli, Passerai, Tolomei e terna arbitrale

dovranno sostenere domenica 18 la gara a Montaione, poi il 25 il confronto in casa col Castelfranco, e l’ultima il 2 dicembre in Lunigiana. A quel punto ci sarà il primo rendiconto, anche se sarà, come sempre, il ritorno a dettare la legge del più forte. Il Presidente dei Mobilieri Ponsacco Antonio Passerai, valuta bene il cammino della squadra, con qualche distinguo, ed è

Baroni e Capitan Tolomei, centrali difensivi

Luciano Lombardi


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