Aprile 2012

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Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco Anno XV · Numero 4

aprile 2012 solo 1 €uro

scout - shalom

educare alla pace

sommario porno-attori di casa nostra tutto il paese ne parla

sabrina va in tv

la mia avventura con “affari tuoi”

dona un rene al figlio

caro babbo, mi hai ridato la vita

l’officina degli inventori

dalla bici ad acqua al cybertelefono

‘dar poggino ar colosseo’ ©Foto archivio Scout

ponsacchini alla maratona di roma

quando s’andava in trasferta i tifosi continuano a raccontare

www.ilpontedisacco.it


L’editoriale

copertina 2

Per le foto degli Scout si ringrazia Alessandro Lemmi

Rilanciare Ponsacco, ma insieme C’è un rinato fermento a Ponsacco. Non vogliamo illuderci che siano stati gli articoli e le interviste del Ponte di Sacco sul centro storico ad aver risvegliato voglie sopite di rilancio, giammai. Quelle ci sono sempre state e sono sempre state covate, più o meno sotto la cenere. Però annotiamo con piacere che, da qualche mese, da più parti si avanzano – o si chiedono - proposte per ripartire. Elenchiamone alcune, le più recenti, a mo’ di esempio: nasce la Confcommercio, e promuove incontri, un sondaggio e un’iniziativa: “Ridisegniamo la Ponsacco del futuro”. Nasce la Fondazione Volontari per Ponsacco, e prima lancia un sondaggio sulle necessità dei ponsacchini, poi propone un laboratorio multidisciplinare che raccolga le varie realtà del paese per progettare uno sviluppo sostenibile. Rispondendo al Ponte di Sacco, nello scorso numero il sindaco ha ricordato i progetti del Comune, come “la riconversione dell’area centrale dove è l’attuale stadio, il parco urbano, il collegamento ciclo-pedonale fra queste aree, i servizi in centro a par-

tire dal polo sociosanitario, il completamento della zona industriale”. Insomma, carne al fuoco ce n’è. Ecco, a questo punto, conoscendo lo spirito toscano - e perdipiù, nel nostro caso, ponsacchino - nasce un timore. Curzio Maltese ha scritto che se a Firenze il Comune decide di spostare una panchina, subito nasce un comitato di protesta, che poi si divide in due sottocomitati l’uno contro l’altro. Ecco, non vorremmo che il moltiplicarsi dei progetti e dei loro promotori finisse col degenerare in una lotta più o meno mascherata per primeggiare, per far valere la propria idea. Per rendere credibile, prima che fattibile, qualsiasi ipotesi di rilancio di Ponsacco, serve collaborazione fra i – pochi o tanti che siano - ‘volenterosi’. Quindi, ci auguriamo di non percepire, in futuro, sentori di rivalità, divisioni, invidie, contrapposizioni, competizione fra chi ha voglia di impegnarsi per risvegliare il nostro paese. Ce lo auguriamo, ma – conoscendo Ponsacco e i ponsacchini - non ci scommettiamo. Speriamo di perdere la scommessa. Il Ponte di Sacco

MENSILE DI CRONACA, ATTUALITÀ E CULTURA DI PONSACCO Direttore Emerito Fausto Pettinelli Direttore Responsabile Giampaolo Grassi Condirettore Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it Redattori Luciano Lombardi Elena Iacoponi Benedetta Bitozzi Ogni responsabilità relativa ai contenuti dei singoli scritti è dei rispettivi autori Segretaria di Redazione Barbara Prosperi Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98 Direzione e Amministrazione Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco Progetto grafico Niccolò Falaschi

Adesso siamo anche su facebook. Lettrici e lettori sono invitati a pubblicare sul nostro profilo foto curiose, simpatiche o originali in cui sia immortalato anche il Ponte di Sacco. Le migliori verranno pubblicate sul prossimo numero della rivista


Quindici anni e un euro Un giornale, qualsiasi giornale, è per antonomasia un diario del tempo vissuto, e scrivere un articoletto apologetico per il nostro ‘Ponte’ che compie 15 anni, in una situazione sociopolitica tanto traballante e inquieta come quella che stiamo vivendo, francamente appare una stridente esercitazione che non necessita giustificarne i motivi. Basterebbe citare la scandalosa disparità fra ricchi e poveri, fra chi paga e chi evade le tasse (l’Italia è al primo posto nella classifica mondiale delle evasioni), la mancanza del lavoro, l’insicurezza, il vertiginoso aumento del costo della vita e via dicendo. Ma è pur vero, lo dice anche l’Editore, che non si può far passare sotto silenzio un compleanno così significativo che è doveroso celebrare, non tanto per vantare gli indiscutibili successi conseguiti e le molteplici intelligenti iniziative culturali e umanitarie che hanno contrassegnato il virtuoso cammino del ‘Ponte’ tracciato in quindici anni di meritorio volontariato giornalistico di pochi appassionati, quanto per ringraziare i lettori, quelli affezionati e quelli critici, che chiedono più ‘acta diurna’, più cronaca quotidiana, più spazio ai problemi locali, più note di colore e di strapaese, più storie e storielle dei nostri padri e nonni. In una parola vogliono più forti e decisi richiami alla nostra identità, a quella ponsacchinità che sta soffrendo forti scossoni e che rischiamo di perdere nel mare magnum dell’alienante e galoppante globalismo. Hanno perfettamente ragione. ‘Il Ponte’, che da tempo si sta impegnando per consolidare il prestigio finora guadagnato, conferma in toto il progetto giornalistico di quando nacque nel 1998 e di conseguenza anche la più ampia disponibilità a dar voce a quei lettori che vorranno irrobustire la redazione collaborando con il loro contributo informativo e, come sempre, intelligente. Una sobria, ma simpatica locandina che ricorda il compleanno, è stata elaborata dall’Editore e affissa nelle edicole. E’ non c’è festa se non c’é regalo: questo mese il Ponte costa solo un euro. I fondatori del Ponte di Sacco

la copertina del primo numero del Ponte di Sacco, dell’aprile 1998


Dona un rene al figlio

Caro babbo, mi hai ridato la vita Stefano Nencioni, 39 anni, arredatore ponsacchino, in seguito a una malattia ha dovuto subire il trapianto di un rene, che gli è stato donato dal padre, Gianfranco. Sono stati i medici a consigliare a Stefano di cercare un donatore in famiglia.

Il padre, che è risultato compatibile, si è subito detto disposto a donare l’organo al figlio. L’espianto e il successivo impianto sono avvenuti il 4 aprile all’ospedale di Cisanello, a Pisa. Gli interventi sono perfettamente riusciti. Stefano e Gianfranco stanno bene. Stefano ha scritto una lettera con cui ha voluto condividere attraverso il Ponte la gioia, la bellezza, la grandezza di questo gesto e l’amore verso il padre

“Caro babbo, penso che questa lettera, dedicata a te, ti sorprenderà un po’, perché, in effetti, mi conosci molto bene e sai che queste cose non le ho mai fatte, e che i nostri sentimenti sono sempre rimasti all’interno della nostra famiglia. Abbiamo entrambi (non a caso siamo padre e figlio) un senso del pudore ed una riservatezza molto forti e le sensazioni positive e negative che la vita ci ha fin qui riservato ce le siamo sempre tenute ben strette per noi. Questa volta, però, mi sento con tutto il cuore di fare un’eccezione. Pochi giorni fa hai compiuto un gesto nei miei confronti di una nobiltà d’animo e di un così grande amore paterno che mi rimane impossibile non esternare questa nostra storia, far sapere a tante altre persone che il mio babbo ha deciso di donare un suo organo al proprio figlio malato.

Ovviamente, quello che abbiamo affrontato insieme, è stato un percorso difficile e stressante, ma ora che abbiamo superato tutto questo ho sentito la voglia di scriverti queste parole, il minimo che potessi fare nei tuoi confronti. Conoscendoti bene, so che mi dirai che non serviva fare questo, del resto, una frase a metà oppure un semplice sguardo sono sempre bastati per capirci al volo e per esternare i nostri sentimenti. Però questa volta babbo è diverso, perché voglio far capire anche ad altre persone che il tuo gesto va al di là di ogni cosa. E’ l’amore tra padre e figlio, ma soprattutto un inno alla vita, un esempio per tutti, una speranza per molti, ed io posso esserne fiero di avere un babbo come te. Ti voglio bene

Stefano con il padre Gianfranco

Il dono più grande

Tuo figlio Stefano

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Avventure di un messo: dal pugile che voleva picchiarlo al papà che salvò la bici del figlio Roberto Banchellini, 59 anni, è stato messo comunale a Ponsacco dal 1983 al febbraio scorso, quando è andato in pensione. Roberto vive a Selvatelle con la moglie e i tre figli, ed è consigliere comunale a Terricciola, presidente del Gruppo ‘Fratres’ di Selvatelle, appassionato di giardinaggio e agricoltura, infatti cura con passione il suo orto. Per salutarlo è stata organizzata una festa-cena a Buti, con 50 invitati, e gli è stata regalata una bella macchina fotografica. “Ma non diventerò un fotografo – scherza Roberto – anche se la fotografia mi piace. Ho lavorato nel comune di Ponsacco, come messo, per 29 anni. Prima

avevo lavorato in aziende private. Vinsi il concorso di operaio generico per il Comune ponsacchino il primo gennaio ’83. Mi occupavo delle riparazioni, ma anche del giardinaggio, della manutenzione delle scuole e, nel frattempo, ero anche messo conciliatore del Comune. Assumevo la funzione di ufficiale giudiziario, andavo a riscuotere le imposte dirette, lavoravo per l’ufficio Iva, l’ufficio del registro, effettuavo pignoramenti sul posto. Insomma conoscevo il lavoro di messo comunale: notifiche, albo pretorio del Comune. Mi occupavo anche della manutenzione delle piante del comune. La passione è rimasta”. “Ricordo un fatto che mi toccò molto a suo tempo – continua Banchellini – Pignorai la bici da corsa di un ragazzo che correva a livello professionistico. Sua madre era disperata, ma il giorno dopo arrivò il marito con i soldi in mano e il ragazzo rientrò in possesso dell’amata bici. Ho notificato e pignorato mobili anche ad un ex-pugile e quella volta mi andò bene, perché rischiai di uscire con le ossa rotte, perché quel tipo era molto nervoso. Ero arrivato ad un punto che conoscevo quasi tutti i miei clienti abituali, ma quando ero in bici con la borsa nera, tutti dicevano ‘speriamo non venga da me’”. “Ho un bel ricordo degli anni passati in Comune”, conclude Roberto con un filo di commozione. Elena Iacoponi


Sabrina in TV

Vi racconto gli “Affari tuoi” Sabrina Favilli il 14 aprile è stata protagonista della trasmissione della Rai 'Affari Tuoi', vincendo 18 mila euro. Sabrina è conosciuta dai lettori del Ponte: a ottobre scorso, in un'intervista, ha raccontato quando, nel 1992, si guadagnò il titolo di più bella della regione: è stata la prima ponsacchina miss toscana. Riportiamo un brano di quella chiacchierata...

"Avevo diciott’anni. Era estate e io mi stavo annoiando. Un giorno, mentre spazzavo in cucina ascoltando la radio, sentii che un’agenzia cercava delle ragazze per le sfilate. Chiamai.... [...] Iniziarono le selezioni, lunghe e dure. Poi vinsi la fascia di miss eleganza. E in finale, a Casciana Terme, quella di miss Toscana. Inaspettatamente. Giuro,

sul palco, più che gioia, provavo senso di colpa. Io non avevo il mordente delle altre ragazze, non avevo le loro aspirazioni, i loro progetti, la loro grinta, la loro determinazione. [...] Per me finiva lì, mi ero divertita, punto. A me bastava. Era stato un gioco..." Nel testo che segue Sabrina racconta la sua avventura ad Affari Tuoi

Partecipare come concorrente al programma televisivo “Affari Tuoi” condotto da Max Giusti su Rai uno è un’esperienza che, credo a giusta ragione, molti italiani vorrebbero provare; perché oltre ad avere l’opportunità di guadagnare soldi c’è la certezza di provare sensazioni che la vita quotidiana non offre. L’essere scelti per partecipare a questo gioco richie- Sabrina Favilli de molta fortuna e una pennellata di virtù estetica e di perseveranza. Io credo di avercela fatta prima di tutto grazie alla tenacia con cui ho mandato negli anni la mia domanda di partecipazione; in otto anni, 3 sono stai i provini che ho fatto, l’ultimo il 13 marzo 2012. Sorteggiata sono stata contattata con una telefonata da Roma. L’emozione di essere stata toccata dalla fortuna mi ha fatto sentire le farfalle dentro, una sensazione gentile che si manifesta in una scarica di vitale adrenalina. Ricordo di aver telefonato a mio padre, il mio vero sostenitore di questa mia impresa, e di aver gioito insieme a lui in giocose fantasie di guadagno. Poi, dopo soli tre giorni, arriva un’altra telefonata e, nemmeno il tempo di realizzare cosa sta succedendo, che occorre partire. Sinceramente, quando giocavano gli altri concorrenti, ho avuto qualche difficoltà a capire i meccanismi televisivi per colpa dell’emozione. Immaginatevi lo stato di disorientamento che ho avuto nel momento in cui sono stata chiamata a giocare. Durante i primi 10 pacchi estratti, ero in uno stato confusionale nel quale non riuscivo a rapportarmi alla realtà che mi circondava. L’emozione,

lo spavento dell’essere in televisione e di essere vista da milioni di italiani mi imbarazzava, in più

con il paracadute sono dolcemente atterrata a terra e ho ripreso la mia vita quotidiana, vero tesoro irrinunciabile, fatto di amicizie, lavoro e impegni di solidarietà sociale. Faccio parte dell’associazione Bhalobasa di Perignano, con la quale ho avuto un’esperienza umanitaria a Calcutta a ottobre 2011; per questo ho pensato di donare una parte dei soldi che ho vinto a loro, perché nel gioco vince chi ha fortuna ma, come recita il titolo di un piccolo-grande libro: “in amore vince chi ama”. Pensandoci a mente fredda, non mi interessa di non aver preso il pacco da 500 mila euro, perché i bambini di Calcutta mi hanno fatto doni altrettanto importanti. Certo il mio mutuo sulla casa si alleggerirà un pochino, e non è cosa da non sottovalutare in questi periodi di crisi economica, ma il mio cuore non sarà mai attaccato ai soldi, piuttosto ai miei fratelli, cittadini del mondo. Ringrazio la Vita per avermi fatto vivere questa meravigliosa esperienza e, tra le righe, voglio leggere questo messaggio e cioè che la vita, nonostante le difficoltà, ci regala anche belle emozioni. I Treni passano in ogni momento, non dobbiamo scoraggiarci se se ne perde uno, ma con tenacia aspettare il prossimo.

in gioco c’erano soldi che avrebbero potuto cambiare in parte la mia vita e di coloro che mi stanno vicino. Passare dal divano di casa allo sgabello di “Affari tuoi” è esilarante, frizzante, emozionante che intender non lo può chi non lo prova. Passati i primi pacchi il mio selfcontrol di donna mi è venuto in soccorso e ho ripreso un poco di lucidità, anche se i pacchi buoni erano quasi finiti. Quindi ho cercato di tirare fuori il meglio da ciò che avevo. Se dovessi riassumere la mia esperienza al gioco, la paragonerei a un lancio con il paracadute da un aereo, perché io ho volato e guardato il mondo dall’alto. Sono felice di aver conosciuto gente simpatica e cordiale sia nello staff televisivo sia fra i concorrenti. Oggi la mia avventura è finita,

Sabrina Favilli

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Assemblea Confcommercio, parlano i ponsacchini

“Più parcheggi e nuova vita ai negozi”

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Arriva a tre mesi dalla fondazione, dopo un periodo passato ad osservare Ponsacco e le sue criticità, il bilancio, corredato da alcune proposte, di Confcommercio Ponsacco sulla nostra cittadina. Così, nella sua prima assemblea pubblica che si è tenuta giovedì 22 marzo, il consiglio di Confcommercio Ponsacco, affiancato anche dal direttore provinciale Federico Pieragnoli, ha esposto ad una sala gremita di cittadini, commercianti ed imprenditori, il proprio progetto di rilancio di Ponsacco. “E’ il momento dei fatti: solo ridisegnando Ponsacco a 360 gradi c’è la possibilità di far uscire la nostra cittadina dal pantano in cui siamo rimasti intrappolati”, ha esordito il presidente di Confcommercio Ponsacco Alessandro Simonelli, riferendosi anche al crescente numero di serrande abbassate che si registra nel centro del paese. Tante le problematiche emerse, ed imputate a passate ed errate gestioni del paese,“non vogliamo dire che le amministrazioni precedenti siano state incompetenti, ma Ponsacco in questi anni ha perso molti treni - ha detto Simonelli - a cominciare dagli istituti scolastici: avevamo un distaccamento di ragioneria e lo abbiamo fatto chiudere”. “A quel tempo non si raggiunse il numero minimo di iscritti - ha però sottolineato il vicesindaco Floriano Baldacci - i ponsacchini preferivano mandare i loro figli a Pontedera”. Decisi, ma amareggiati, gli interventi di alcuni partecipanti alla serata: “una volta ci chiamavano la città del mobile, oggi non abbiamo più aziende né tanto meno negozi”, fa notare la signora Chiarugi, nota mobiliera ponsacchina.“Bisognerebbe ripartire dai cartelli pubblicitari: renderci più riconoscibili per i visitatori che arrivano dalla superstrada”, fa notare un altro, stimato geometra ponsacchino. E a seguire proposte sui parcheggi, da aumentare nelle arterie del centro per favorire la sosta veloce di chi vuole fare due passi e magari acquistare nei nostri negozi; sulla nuova collocazione della biblioteca comunale al primo piano di villa Elisa, oggi teatro Odeon (scoraggiata però dagli amministratori comunali che ritengono che la struttura sia inadeguata); e poi aiuti e incentivi chiesti all’amministrazione comunale per i commercianti che decidono di aprire un’attività nel centro storico. A questo proposito Confcommercio sta quindi definendo il concorso di idee “Ridisegniamo la Ponsacco del futuro”, destinato a giovani neolaureati ingegneri e architetti ed a geometri neodiplomati, “chiederemo ai partecipanti un progetto di rivalutazione di Ponsacco, che tenga conto di parcheggi, viabilità, aree verdi e arredo urbano - ha spiegato Simonelli - Il migliore verrà portato in comune per chiederne la realizzazione entro il 2020: abbiamo 8 anni di tempo per far rivivere Ponsacco”. Presente all’assemblea anche la giunta comunale al completo: “sono felice che il clima sia improntato alla collaborazione costruttiva - ha concluso il sindaco Alessandro Cicarelli - il confronto con le associazione di categoria, compresa Confcommercio, partirà sin da subito su tavoli operativi divisi per temi: oggi purtroppo i comuni hanno le mani legate dal patto di stabilità che impedisce di dare vita a investimenti come quelli chiesti questa sera, lottiamo insieme perché qualcosa cambi”. Benedetta Bitozzi

Nasce a Ponsacco il Break Cafè Wine Bar Nasce a Ponsacco un nuovo centro per tutti coloro che vogliono passare una serata diversa dal solito: è il Break Cafè Wine Bar, a Le Melorie, in Via di Gello, 167. Nella foto i proprietari, Francesco Sassi e Rachele Lenzi

Sabato 14 aprile è stato inaugurato il nuovo Centro Estetico Jamila nel Viale della Rimembranza


Il Ponte Di Sacco

IERI - Chiude lo storico Beccani “Affitti troppo alti e i ponsacchini preferiscono Pontedera”

e il lavoro non manca”

(Di seguito il riassunto dell’articolo uscito sul Ponte di febbraio) La famiglia Beccani aveva aperto il suo negozio di materiale elettrico, idraulico e piccoli elettrodomestici nel 1988, in via Carducci. Era stata Miranda ad avviare l’attività. Negli anni a Miranda si era affiancata la figlia Stefania. La decisione di chiudere è arrivata qualche tempo fa: “Il costo dell’affitto troppo alto – racconta Stefania – le spese e le vendite sempre in calo rendono impossibile mandare avanti un’attività”. Resta da capire a chi sia da attribuire la colpa dell’impoverimento del centro storico: “Non dico che sia tutta colpa dell’amministrazione – risponde Stefania – che però non è innocente. Gran parte della colpa della chiusura dei negozi di Ponsacco va all’atteggiamento di molti ponsacchini, o almeno a quelli che si lamentano sempre che a Ponsacco è tutto morto e poi, lo stesso oggetto che potrebbero trovare qui, lo vanno a comprare a Pontedera”

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Letizia Guiggi Non mi piace :( pero’ la scelta di Ste&Co. forse si rilevera’ quella giusta, lo speroooooo :DDD e auguri di comply ad una bella biondonaaa!! :) Martina D’Andrea Siamo bene... ... ... Alessandro Simonelli E’ stata una sconfitta per tutti.... Davide D’Andrea abbi fede Stefania,entro il 2020 tornerai !! si,per quella data,come ho sentito dire da più parti,il centro di Ponsacco avrà riacquistato l’antico splendore di un tempo che fu,-CHE FU-,il corso assomiglierà grossomodo a via Montenapoleone di Milano,in piazza della Repubblica sembrerà d’essere ai Giardini di Boboli,dove c’eri te col tuo negozio ora ci mettono le bomboniere(sempre se ho sentito bene),ma per quell’epoca ci tornerai te con le tue lampadine tanto nel frattempo chiuderanno anche loro(invito i titolari a toccarsi....),si sente dire che a Ponsacco il commercio è morente,ma non è mai accaduto che ad un moribondo si dica”resisti un pochino,abbiamo in cantiere il tuo salvataggio ma vedrai che prima di otto anni non sarà possibile fare granchè......abbi fede anche tu “ !!Al dilà dell’ironia,per salvare un moribondo qual’è il commercio del centro(perchè in periferia,diciamolo,stanno un pò meglio),ci vuole una scossa forte,tipo un defibrillatore e gli addetti ai lavori sanno di che cosa si tratta ma hanno altre vedute...tipo quelle che ci hanno portato a questo punto !Ecco,se ci defibrillano....allora c’è speranza,sennò un bel giorno smetteremo di assistere ai funerali che quotidianamente si vedono passare davanti alle nostre vetrine....perchè vorrà dire che si tratta del nostro!!Tra poco è Pasqua....tempo di resurrezione,buona Pasqua a tutti compreso l’Amministrazione.

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OGGI

La sfida: “Il paese ci piace

Il Ponte Di Sacco

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Apre un negozio in centro

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In tanti dopo la chiusura dello storico negozio di piccoli elettrodomestici della famiglia Beccani in via Carducci, di cui si era occupato anche il Ponte, avevano notato i lavori nei locali ormai vuoti, iniziati qualche settimana dopo. Si sa, il ponsacchino è curioso per natura, quindi erano iniziate a girare le supposizioni più strambe. “Ci aprirà un bar. No un’altra di quelle sale slot”. E via dicendo. Finché il 25 marzo, preceduta dall’insegna che era stata affissa qualche giorno prima, c’è stata l’inaugurazione de “Il pozzo dei desideri”, un nuovo negozio di articoli da regalo e bomboniere che, diciamocelo, è molto meglio della visione dell’ennesimo fondo sfitto a Ponsacco, ed ha sicuramente il merito di rafforzare il tessuto commerciale ponsacchino, che di nuove aperture ha sempre più bisogno. Il negozio, come tutti quelli che si occupano di articoli da regalo, è coloratissimo e super fornito di oggetti di ogni genere: dalle bomboniere per ogni occasione, agli oggetti per la casa e per la piccola lista di nozze, fino ai tipici oggetti da regalo come soprammobili, tazze, targhette, calamite e quant’altro. Ad aprire ogni giorno sono Camilla e Serena, le due sorelle entrambe titolari, che insieme alla famiglia hanno già altri negozi di questo genere. “Il primo l’abbiamo aperto a San Prospero di Cascina nel marzo 2006, poi è venuto il negozio di Pisa nel febbraio 2008, in pieno centro, in Piazza Cavallotti, vicino a molte facoltà e dove quindi lavoriamo principalmente con le feste di laureaspiega Camilla- poi nel 2010 abbiamo aperto uno showroom espositivo a Casciavola: un’esposizione ricca e piena di idee sia per le bomboniere che per la piccola lista di nozze”. L’esperienza, insomma, c’è, ci tengono a sottolineare le due sorelle: “con altri tre negozi all’attivo non siamo proprio delle sprovvedute- dice Camilla- sappiamo che il momento, per le attività commerciali, non è dei migliori ma ce la mettiamo tutta”. Perché la decisione di aprire un altro punto vendita proprio a Ponsacco? “La risposta sorge spontanea: perché ci piaceva il paese e, anche se abbiamo visitato diversi fondi commerciali, questo ci è piaciuto perché aveva una buona visibilità, tante vetrine, e sorge in una zona frequentata, data la vicinanza a studi medici, scuola e fermata del bus, anche la mia migliore amica, che è ponsacchina, me ne aveva parlato molto bene- dice Camilla- sappiamo che qui prima c’era un negozio storico per i ponsacchini, e quindi andiamo avanti con l’augurio di diventarlo anche noi”. La risposta, confermano le due sorelle, per adesso è stata buona: “grazie alla Pasqua abbiamo lavorato molto e ci stiamo occupando anche delle bomboniere per alcune comunioni in vista” dice Camilla, che sull’atteggiamento di scetticismo, duro a morire, dei ponsacchini verso le nuove attività racconta divertita: “in molti all’inizio entravano e dopo un po’ ci chiedevano chi ce lo faceva fare di aprire un’attività a Ponsacco, ma abbiamo rassicurato tutti che, forti della nostra esperienza, partiamo ottimiste”. Ora la bella stagione si avvicina, e con lei anche le varie manifestazioni legate al commercio, che ogni anno vengono organizzate a Ponsacco: “saremo molto felici di collaborare a tutte le manifestazioni e chiediamo di essere coinvolte- assicura Camilla- più si fa gruppo e meglio è: vogliamo entrare nell’anima di questo paese”. Benedetta Bitozzi

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Da Camugliano alla torre medievale

Valorizziamo le bellezze del paese L’ex sindaco di Ponsacco, architetto Bellarmino Bellucci, in qualità di presidente della Fondazione Volontari per Ponsacco, ha inviato al Ponte di Sacco una interessante riflessione sullo sviluppo del paese. Ne riportiamo di seguito un ampio riassunto (scusandoci con l’autore per i tagli)

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[…] Lo sviluppo deve passare attraverso la valorizzazione dell’ambiente, dei beni architettonici e culturali presenti sul territorio, la diffusione della cultura della città e della cittadinanza, in un dialogo continuo con la fattibilità economica. Dopo l’assemblea pubblica organizzata dalla Confcommercio, mi sono maggiormente convinto della necessità di tracciare alcune linee guida di lavoro finalizzate alla ricostruzione dell’identità del nostro paese, per sviluppare eventuali progetti sul nostro territorio. Già l’articolo di Benozzo Gianetti sulla storia urbanistica e architettonica di Ponsacco pubblicato sul Ponte suggerisce importanti spunti di riflessione sul valore del nostro patrimonio, troppo spesso dimenticato. Bisogna prima di tutto accantonare le lamentele “che a Ponsacco non abbiamo più niente di buono”, e tornare a riscoprire le tante cose belle che abbiamo e che non sono valorizzate. Da un punto di vista ambientale abbiamo Camugliano, un’area agricola e boschiva con la splendida e meravigliosa villa

medicea e gli ex edifici colonici, tra le più belle della Valdera; la zona dei Poggini con un vasto percorso pedonale immerso nella natura che si dipana tra case coloniche e ville di vero pregio paesaggistico; il percorso lungo i fiumi Cascina ed Era; il nuovo parco urbano con il cavo della ex Fornace. Da un punto di vista architettonico possiamo annoverare importanti manufatti che danno grande lustro al nostro paese. Cito gli edifici progettati dall’ing. Luigi Bellincioni quali il Palazzo Comunale, il Palazzo Valli, il villino Mattei, il Cimitero; la torre medievale di Palazzo Corsini, la Chiesa di S. Giovanni Evangelista dell’arch. A. Gherardesca con il campanile neoclassico dell’ing. A. Torracchi, la chiesetta della Madonna della Tosse, le chiese di S. Frediano e di San Piero, oltre ai pregevoli edifici del centro storico che si affacciano su Corso Matteotti; la Fonte Granducale di Ponsacco; gli importanti progetti di architettura moderna realizzati dall’arch. Renzo Bellucci (scuole, ville, palazzi) delle quali cito a titolo di esempio le abitazioni di tipo economico e popolare di Via Veneto. […] E’ necessario elaborare un progetto integrato con forti valenze culturali, turistiche, di ricerca e valorizzazione […]. Operativamente è necessario organizzare un laboratorio multidisciplinare per definire un progetto strategico che contenga inizia-

tive a breve, medio e lungo termine, in modo che tutte le componenti del territorio (associazioni, operatori economici e chiunque sia interessato) diventino promotrici dello sviluppo sostenibile, con uno standard di qualità in continua evoluzione. La neonata Fondazione Volontari per Ponsacco si propone come piattaforma sulla quale impostare il laboratorio multidisciplinare Il Presidente della Fondazione Volontari per Ponsacco,Bellarmino Bellucci


Il Comune può fare di più

‘Piangete bimbi che babbo ve lo compra’

Caro Direttore, la Nazione del 31 marzo ha pubblicato la statistica del Dipartimento delle Finanze, relativa alle dichiarazioni Irpef del 2011, suddivisa per fasce di reddito. I poveri in Italia sono davvero in aumento, se un italiano su tre guadagna (mi correggo, dichiara) meno di 15.000euro. Non c’è però da gridare alla sorpresa perché ormai quei dati erano già sulla bocca di tutti. Se rapportiamo quei dati alla nostra Ponsacco ed ai suoi 12.300 potenziali contribuenti (cittadini di età superiore a 21 anni), potremmo prefigurare questi risultati: 872 (7,09%) cittadini non pagano nulla (tutti veri poveri?); 3.069 (24,95%) dichiarano meno di 15.000euro; 2.610 (21,22%) dichiarano tra 15.000 e 20.000euro. In buona sostanza un ponsacchino su quattro dichiara di guadagnare meno di 41euro lordi al giorno, mentre un restante 21% dichiara di guadagnare meno di 55euro al giorno. Proseguendo, emerge che 2.316 (18,83%) cittadini dichiarano da 20.000 a 26.000euro; e 1.776 (14,36%) cittadini dichiarano da 26.000 a 35.000euro. Ne consegue che un ponsacchino su cinque dichiara di guadagnare 71euro al giorno, invece uno su sette 96euro al giorno. Poi vengono quelli come me, che appartengono alla fascia da 35.000 a 70.000euro, che sono 1.281, ma rappresentano appena il 10,42% del totale. In base al dato nazionale ci potrebbero essere a Ponsacco 387 (3,15%) cittadini che dichiarano di guadagnare più di 70.000+ (lordi) all’anno. Ho il vago sospetto però che potrebbero essere di meno. Quindi solo il 13,57% guadagna più di 35.000euro. Non ti sembrano un po’ pochi? Sento nell’aria un’obiezione: non è detto che i dati nazionali siano rappresentativi della realtà locale. Bene, ma in mancanza di statistiche di riferimento lasciami immaginare che così vada, non solo il mondo, ma anche Ponsacco. Chi può escludere che anche da noi non ci siano diversi “furbetti”? Basta guardarsi attorno: ville e villette, Suv e grosse auto, proliferazione di centri estetici e di palestre (e mi limito ad una parte di quello che si vede in giro) sono un termometro che segnala che una sbirciatina nelle dichiarazioni non guasterebbe. Non sarebbe soprattutto il caso di fare qualcosa per venire incontro a chi le tasse le paga davvero e tutte (come il sottoscritto)? Ho letto che Pontedera ha messo in campo “Tosca” per scovare i “mariuoli”. Perché non dare anche da noi un chiaro segnale che il tempo dei “furbi” è finito o almeno sta per finire? Se al nostro Comune non fosse consentito di utilizzare anche lui“Tosca”, potrebbe almeno fare ricorso a “Mario”, se non a “Scarpìa”? Facendo contento non solo Puccini.

Da un po’, una bella giostra che noi ponsacchini chiamiamo “la bambola” fa mostra di sé proprio in piazza della Repubblica per la felicità dei bambini (un po’meno quella dei genitori, che devono mettere mano al portafogli). Mi è tornata allora alla mente la frase “Piangete bimbi che babbo compra”, che urlava un simpatico venditore di giocattoli che metteva il banco per la fiera di paese. Mi è tornato anche in mente quando, da piccolo, proprio sul “piazzone”salivo su quella giostra accompagnato dal mio babbo all’uscita dall’asilo. Come non ricordare che fino ad una quindicina d’anni fa le giostre venivano montate proprio in centro. La piazza della Repubblica in genere era dedicata ai più piccoli: la bambola, il calcio in culo, il trenino, il bruco mela, i dischi volanti. E come non citare la ruota panoramica, che mi è sempre rimasta nel cuore e nella memoria per una simpatica scena: salendoci riuscivo a vedere il laboratorio odontoiatrico di Romboli (che ancora oggi si affaccia sulla piazza ) e scorgevo la sagoma di Shoppe intento a creare gli apparecchi per i denti. Piazza Valli, invece, era dedicata ai più grandicelli, con giostre un po’ più pericolose ed avvincenti e rumorose. Il corso Matteotti, via dei Mille e viale della Rimembranza erano pieni di banchi e, dalla gente che c’era, la domenica di fiera a stento si riusciva a passare dal corso. Gli anni passano, le giostre, vi ricorderete, furono tutte trasferite nell’area dove ora sorge il “bellissimo” palazzone rosa di via Rospicciano (c’è da rimpiangere le giostre), poi ancora un altro cambio e tutto fu spostato nell’area dietro il campo sportivo, dove ancora oggi viene montato il Luna Park. Quella giostra che, oggi, è tornata in piazza della Repubblica ad animare un corso sempre più vuoto, ha suscitato in me un desiderio nostalgico: come sarebbe bello lasciare le giostre dei più grandi dietro al campo e poter riportare in piazza della Repubblica quelle per i bambini!

Quando la fiera I furbetti sono anche a Ponsacco era in centro

d.d.

Lido Sartini

La vecchia giostra dei cavallini

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Porno-attori ponsacchini. Tutto il paese ne parla, ma nessuno sa cosa dire La faccenda puzza. I più pettegoli fra gli amici del Ponte di Sacco sono stati subito sguinzagliati: “Cercate nomi, cognomi, indirizzi, vogliamo sapere chi sono!”. Oggetto di tanta curiosità, giornalistica ovviamente, non potevano che essere i protagonisti del Dvd “Quelle coppie a luci rosse di Ponsacco, Castelfranco e Santa Croce”, uscito a metà marzo nelle edicole. Nello specifico, al Ponte di Sacco interessava - giornalisticamente parlando, ovviamente - saperne di più su quella commessa di 35 anni e su quell’artigiano di 39 che i produttori del film assicurano essere ponsacchini e tra i protagonisti della pellicola. Ora, dopo giorni di faticose ricerche, i più pettegoli fra gli amici del Ponte di Sacco sono tornati a mani quasi vuote. Loro, hanno giurato, il film non lo hanno visto, ma conoscono bene delle persone che lo hanno visionato con cura, ovviamente non con spirito giornalistico, ma nemmeno per le scene di sesso, no: a loro interessavano la trama e la sceneggiatura. Tant’è. Fra quei ‘cinefili’, qualcuno dice che non ha riconosciuto ponsacchini, altri, invece, si sono fatti un’idea su chi potrebbe essere la porno-attrice-amatoriale-nostrana. Solo che torna niente. Uno ha detto che è quella commessa che lavora in un certo posto, un altro che è quella che lavora in un altro posto, un terzo che è quella che prima lavorava in un altro posto ancora, ma che ora non ci lavora più. Un quarto era pure convinto di conoscerla e, avendo la faccia come il bronzo, le ha telefonato. Ma lei gli ha giurato: “No guarda, non sono io, anzi, te lo dico io chi è, è quella che lavora là, me l’ha detto un mio amico che ha visto il film”. Insomma, solo tanta confusione. E l’artigiano-divo-hard chi è? Sarà il fidanzato della commessa? Boh! Non c’è chi se ne sia interessato, di lui frega nulla a nessuno. A un barbiere hanno raccontato che la casa di produzione è toscana e che i protagonisti dei film li trova nei club per scambisti. Però, nemmeno a lui hanno saputo dire chi siano quei due porno-attori di casa nostra. Strano, commentano i più pettegoli fra gli amici del Ponte di Sacco, perché quando c’è in giro una storia sporcacciona che ha come protagonisti dei ponsacchini,

dopo due minuti tutto il paese sa chi sono. E’ successo in più di un’occasione, in passato. Invece, stavolta… il buio. Gli edicolanti giurano che il film è andato a ruba: otto dvd venduti in una mattinata, racconta uno di loro. Eppure, non si trova un ponsacchino che ammetta di averlo comprato. Il Ponte di Sacco, comunque, non si è dato per vinto. E ha lasciato l’inchiesta artigianale per passare a quella digitale: dai pettegoli al web. Della Valentino produzioni - indicata come casa editrice del film - su internet non c’è traccia: né un sito, né un indirizzo, né un numero di telefono. Però, on line si trovano un sacco di articoli con anticipazioni dei suoi film. Colpiscono un paio di particolari: 1) la regista è sempre la stessa, una non meglio identificata Lucrezia F; 2) in ogni zona d’Italia la Valentino Produzioni annuncia sui giornali locali l’uscita di film hard con attori del posto. Alcuni esempi: il 13 maggio 2011 sul Messaggero Veneto esce un articolo su“Le Calde Friulane”girato“a Udine e dintorni e con protagonisti otto friulani autoctoni”. L’edizione di Brindisi di Leggo, il primo dicembre 2011, parla de “Il gioco delle coppie”, cioè “un dvd porno i cui protagonisti sono tre coppie della zona dirette nelle loro performance dalla regista Lucrezia F”. “Voglia di sesso nel Beneventano. Esce il film sulle coppie di scambisti” titola Il Mattino il 19 gennaio 2012. Sul tema, i navigatori si sbizzarriscono. Ci sono veri e propri forum. “Ho un amico edicolante che mi spiegò tempo fa come funzionano queste produzioni locali – scrive un internauta - In pratica, si prende un video e poi lo si rinomina per decine di città, così da attirare la gente nell’area di interesse. Per capirci: prendi un porno simil-amatoriale e lo intitoli: ‘Casalinga a luci rosse a Vercelli’, e lo vendi a Vercelli e provincia. Poi lo stesso video lo intitoli: ‘Casalinga a luci rosse a Cuneo’, poi ‘Casalinga a luci rosse a Taormina’, e lo vendi a Cuneo e provincia e a Taormina e provincia. Quindi, se trovate in edicola un film con il nome di un paese vicino al vostro sappiate che generalmente è una bufala”. Aiuta il fatto che identificare gli attori non è facile: hanno mascherine sugli occhi e la tipologia dei dialoghi non dà modo di carpire le sfumature del dialetto. Ora però, non è che per forza bisogna pensar male. Sicuramente la Valentino Produzioni non fa di questi giochetti. Ci mancherebbe. Però la faccenda un po’ puzza. Ps: nessuno ammette di aver comprato il film, nessuno ammette di averlo visto, tutti dicono che non ne sanno niente e che gliene importa nulla. Ma il giorno in cui venne pubblicato l’articolo che annunciava l’uscita del Dvd, nelle edicole di Ponsacco il Tirreno finì in un batter d’occhio. giampaolo grassi

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Il sindaco risponde Alessandro Cicarelli

il problema si ripresenta puntualmente Un ripetitore vicino ai campi di Meno case e più scuole Vi pare normale che a Ponsacco, ogni anno (ma il discorso vale anche per calcio del Poggino

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Purtroppo è stata data attuazione al piano della telefonia mobile approvato dal precedente consiglio comunale, che individua le zone dove poter installare i ripetitori (antenne). Quello che contestiamo sono le sei zone individuate dal piano: le Melorie, zona Fico Grosso, Zona Fossa Nuova, Cimitero Comunale, Impianti Sportivi di viale della Rimembranza, Palazzo della mostra (dove sono presenti già dei ripetitori). Quello che non capiamo è il criterio con il quale sono state individuate queste zone che risultano vicine a scuole e a luoghi particolarmente frequentati, in particolar modo un’antenna appena installata è proprio a ridosso dei campetti di calcio del Poggino utilizzati dai bambini. Risultano pubblicati una serie di studi medicoscientifici che denunciano il legame tra elettromagnetismo e la diffusione di malattie anche gravi quali quelli tumorali. Emanuele Turini Capogruppo lista civica Rossoblu

“I comuni per legge devono dotarsi di un Piano di telefonia mobile, documento, che deve garantire ai gestori delle compagnie che ne facciano richiesta dei punti dove poter installare i ripetitori in tutta sicurezza: Ponsacco è stato uno dei primi comuni, nel 1994, a dotarsi di questo Piano che ha individuato sei zone idonee: le Melorie, zona Fico Grosso, zona Fossa Nuova, cimitero comunale, impianti sportivi di viale della Rimembranza, palazzo della mostra del mobilio, dove già sorge un’antenna. Il piano impedisce quindi che queste antenne vengano installate a discrezione delle aziende di telefonia, e garantisce che vengano installate antenne assolutamente a norma di legge, dato che il Piano, votato a suo tempo all’unanimità dal consiglio comunale, venne sottoposto al vaglio di un’organizzazione competente in materia. Inoltre vorrei sottolineare che non c’è alcun legame tra la vicinanza ad un ripetitore di telefonia mobile e il maggior rischio di contrarre patologie legate all’elettromagnetismo: paradossalmente ciò che è da temere non sono le onde emesse dal ripetitore ma quelle del cellulare, che ognuno di noi oggi possiede e tiene sempre vicino all’orecchio. Il rischio delle onde è legato al telefonino stesso e non all’antenna”.

dove negli ultimi anni si sono costruite case ovunque, gli asili rimangano gli stessi? Quest’anno rimarranno fuori 56 bambini, senza contare i 28 che andranno nella classe Pegaso, cioè quella creata in emergenza l’anno passato grazie a dei finanziamenti regionali. Praticamente in tutto ne sarebbero rimasti fuori 84! Il Comune aspetta di avere le domande di ammissione per sapere quanti bambini di 3 anni ci sono? Non lo può chiedere all’anagrafe? Questi 84 bambini il prossimo anno avranno la precedenza su quelli che compiranno 3 anni nel 2013, quindi ce ne saranno molti di più che rimarranno fuori. Mi chiedo se alle elementari troveremo lo stesso problema. Sara Fiorentini

Sulla questione sollevata insistono due ordini di problemi: uno riguarda la scuola e la sua organizzazione didattica; uno investe le strutture e l’edilizia scolastica. Solo questo ultimo e’ di stretta competenza comunale (oltre ai servizi di refezione e trasporto). Per aumentare il numero delle sezioni occorrono infatti sia gli spazi fisici, sia gli insegnanti e il personale Ata. La riforma Gelmini come tutti sanno ha tagliato circa 8 miliardi di euro in tre anni, con una forte riduzione del personale disponibile. A fronte di questo disagio e’ intervenuta la Regione Toscana che di propria iniziativa, ha cercato di sostituirsi allo Stato. Questo intervento e’ molto costoso per la Regione, che si riserva di anno in anno di valutare la possibilità di continuare nell’iniziativa, modificando semmai anche le modalità di intervento (chiedendo per esempio anche la compartecipazione dei Comuni). Molti Comuni, compreso il nostro, hanno già beneficiato delle cosiddette sezioni Pegaso, sopportando ovviamente la quota parte di costi. Per chi, come noi, e’ in crescita demografica,

molti comuni a noi limitrofi). Il problema ha più risvolti: da un lato noi non possiamo attrezzare nuove aule se poi non vengono assegnati insegnanti e personale da chi di competenza; al tempo stesso e’ difficile intervenire con soluzioni “tampone” solo dopo aver saputo dell’assegnazione di nuove sezioni. Lo scorso anno abbiamo avuto la comunicazione ufficiale il 28 agosto (l’anno scolastico e’ iniziato ovviamente a meta’ settembre). E’ evidente che da un punto di vista logico e razionale un comune come il nostro, proprio in virtù della sua crescita, dovrebbe adeguare le strutture scolastiche. Ma qui interviene il drastico intervento che da diversi anni ha portato avanti il governo centrale contro l’autonomia degli enti locali, sia sotto forma di tagli alle risorse, sia attraverso il famoso “patto di stabilita’” che blocca di fatto gli investimenti. La nuova scuola alle Melorie, prima vera risposta a questi problemi, e’ ormai congelata dal dicembre 2008. Fra l’altro, con le attuali disposizioni, i comuni oggi non possono più di fatto assumere mutui per finanziare opere. Confermo che per Ponsacco la dotazione di adeguate strutture scolastiche e’ la priorità più importante, che deve pero’ fare i conti con tutte le questioni prima ricordate e con le varie competenze in materia.

Auto a gpl, a Ponsacco niente contributi (a Pontedera sì)

Caro sindaco, a fine febbraio ho saputo dell’esistenza di contributi statali per incentivare la conversione a gpl delle auto a benzina. Mi sono attivata attraverso l’ufficio ambiente prima e l’urp dopo per informarmi sulla procedura da seguire per poter usufruire dei contributi. Con mio stupore mi è stato riferito che il Comune di Ponsacco, a differenza di altri comuni della provincia di Pisa come Pontedera e non solo, non ha


fatto richiesta per partecipare a questo contributo erogato dallo Stato. Dal momento che, come lavoratrice dipendente, pago allo Stato da tanti anni le mie dovute tasse, le chiedo cortesemente di spiegarmi perché quando raramente lo Stato decide di contribuire con qualsiasi strumento in favore dei suoi cittadini io non debba poterne beneficiare perché abito a Ponsacco piuttosto che in un altro comune a pochi chilometri di distanza. Lettera firmata

Gli incentivi per la conversione delle auto da benzina a gpl sono stati messi a disposizione dallo Stato nei comuni aderenti alla Convenzione I.C.B.I. (Iniziativa Carburanti a basso Impatto), che vede il Comune di Parma ente capofila

del Protocollo d’intesa firmato nel 2001 e dell’Accordo di Programma del 2005 stipulato fra più di 600 comuni italiani. Per aderire a tale convenzione i comuni devono essere individuati dalle Provincie e dalle Regioni “nelle liste di zone e di agglomerati nei quali i livelli di uno o più inquinanti eccedano il valore limite aumentato del margine di tolleranza, o siano compresi tra il valore limite ed il valore limite aumentato del margine di tolleranza, secondo quanto previsto dall’art. 8 del D. Lgs. 351/99”. Fortunatamente il Comune di Ponsacco al momento non risulta inserito in tali liste in quanto i valori di inquinanti riscontrati nell’aria tramite le centraline mobili dell’Arpat posizionate in via Venagli, con campagne di monitoraggio dell’aria effettuate negli anni 2008 e 2009, non eccedono, ne rientrano, in tali valori.

Un defibrillatore per la pubblica assistenza Grazie agli spettacoli di beneficenza

Un nuovo defibrillatore è stato acquistato dalla Pubblica Assistenza di Ponsacco grazie a due spettacoli di beneficenza. Inoltre, sabato 31 marzo, nella sede ponsacchina dell’associazione, si è tenuta la giornata della prevenzione: per tutto il giorno medici specialisti sono stati a disposizione per consulti individuali. Il costo del nuovo defibrillatore è stato di circa tremila euro, raccolti con due spettacoli organizzati al teatro Odeon di Ponsacco, grazie alla collaborazione di Franco Panicucci e dei volontari. “Il primo spettacolo era intitolato ‘Provaci ancora Sam’ - ha detto l’attore ponsacchino, Francesco Frosini – ed è stato dedicato alla memoria di Michele Panicucci. Il gruppo teatrale si chiama ‘Gli amici di Roswelt’, proprio in ricordo di Michele, che era così soprannominato dagli amici e che era appassionato di teatro e spettacolo. Siamo una compagnia di teatro ponsacchina e ci dilettiamo nell’allestire spettacoli come questo: un altro è già in cantiere. E se possiamo essere di aiuto al prossimo, come è già accaduto, ben venga”. Teatro e musica. “Abbiamo proposto un concerto lirico con coro e solisti – ha aggiunto il maestro Giancarlo Ceccarini del Gruppo Teatrale ‘La Soffitta’ di Pisa – Al concerto al teatro Odeon hanno partecipato i giovani artisti del Laboratorio lirico ‘San Nicola’ di Pisa diretto dal Maestro Stefano Barandoni e ha collaborato anche la pianista ponsacchinaSilvia Mannari”. “Ringrazio i benefattori perché grazie a loro abbiamo acquistato un nuovo defibrillatore – ha concluso Cosimo Giuri, presidente Pubblica Assistenza di Ponsacco - che servirà a salvare nuove vite”. Elena Iacoponi

La campagna di monitoraggio del 2009, effettuata a seguito della messa in funzione del terzo lotto della Circonvallazione, ha evidenziato l’assenza del superamento dei valori limite ed un generale trend positivo rispetto alla campagna del 2008 come conseguenza dell’apertura di detta viabilità, che ha consentito un sostanziale alleggerimento del traffico dal centro urbano. Per quanto sopra quindi il Comune di Ponsacco non può essere inserito nelle liste suddette. Questo dato, come si può intuire, e’ in realtà un elemento positivo. L’Amministrazione Comunale si impegnerà, come ha sempre fatto, a procedere al costante monitoraggio della qualità dell’aria sul territorio comunale a tutela della salute pubblica.

Istituzione di un comitato per l’organizzazione del Carnevale Quest’anno, per la prima volta, si è costituito, in via sperimentale, un piccolo Comitato formato da alcune associazioni senza scopo di lucro, per l’organizzazione del Carnevale e, visti gli ottimi risultati. FACCIAMO UN APPELLO PUBBLICO: Per invitare tutte le associazioni del territorio a manifestare la volontà di aderire al costituendo Comitato organizzativo del Carnevale. Chi vuole entrare a far parte di questo Comitato può pertanto contattare l’ufficio Servizi Sociali (n. 0587-738247-738253). E’ previsto inoltre un incontro fra l’amministrazione Comunale e tutte le associazioni culturali, sportive e di volontariato, presso la Sala Giunta in data 8 maggio 2012, alle ore 21, presso la Sala del Gonfalone. L’Assessore alle politiche sociali Tamara Iacoponi

il 18 marzo i ragazzi della 2 °A della scuola media L. Niccolini si sono recati in gita a Milano insieme ai genitori . Un grazie a tutti per la bella giornata trascorsa insieme. Le rappresentanti di classe.

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A Elena Iacoponi il premio per la comunicazione La giornalista ponsacchina Elena Iacoponi, collaboratrice de Il Tirreno e del Ponte di Sacco, ha ricevuto un riconoscimento durante la cerimonia del Premio alla comunicazione d’impresa Atecc 2012, che si è svolta il 17 marzo al Cinema Odeon. Elena Iacoponi è stata premiata nella sezione giornalisti per il suo impegno nella divulgazione della cultura. Il concorso è stato realizzato con il patrocinio delle province di Pisa e Frosinone e dei Comuni di Ponsacco, Pontedera, Lari e Arpino, in collaborazione con la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa e l’associazione “Toscana e Ciociaria nel cuore”. La giu-

ria era presieduta da Roberta Bracciale, della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, corso di Laurea Magistrale in Comunicazione d’impresa. La sezione principale del premio era rivolta alle imprese, a quelle che si sono contraddistinte per l’uso di strumenti della comunicazione nell’ambito aziendale attraverso, per esempio, il logo, il sito web, filmati e brochure. Per quel settore, ad aggiudicarsi il primo posto è stato Mariano Nicotina, dell’azienda agricola ‘Poggio alla meta’ di Casalvieri (Frosinone). L’azienda possiede dei sensori nei vigneti che registrano gas serra e gli agrofarmaci consumati; con un QR code si possono anche vedere i vari tipi di uva coltivati e ottenere altre informazioni. Fra i premiati anche Sabrina Rocchi per CIAC di Ponsacco. Nel corso della serata, preziosa è stata la regia di Franco Panicucci. La manifestazione è stata presentata dall’attrice Marion Venturini con il comico Gaetano Gennai. Nella sezione giornalisti sono stati premiati anche Emilio Chiorazzo (Il Tirreno) e Mario Mannucci (La Nazione).

Dagli occhiali senza stanghette alla bici da acqua

A Ponsacco l’officina degli Archimede 14

Il Cybertelefono, il motorino transformer, la stepbike sono alcune delle invenzioni a marchio Studio Celsus, dove gli Archimede, ponsacchini e non, registrano i loro brevetti. Diversi sono già in commercio. “Non esiste il mestiere di inventore come categoria professionale – racconta Rino Sebastiani, di Santo Pietro Belvedere, titolare dello studio Celsus, in via Battisti a Ponsacco – ma ci stiamo attivando con i colleghi ‘Archimede’ per realizzare questo obiettivo. Inoltre stiamo cercando di organizzare una fiera degli inventori anche a Ponsacco. Abbiamo partecipato a fiere analoghe in giro per l’Italia, ma non qua. Nel nostro sito, www. studiocelsus.com, e in quello dell’associazione italiana inventori, www.creativa.it/srbrevet, ci sono i nostri 500 brevetti”. Gli Archimede-inventori hanno partecipato a varie trasmissioni televisive in questi 20 anni di attività: I Cervelloni di Paolo Bonolis, Colpo di genio di Simona Ventura, I Fatti Vostri con Giancarlo Magalli e anche Geo e Geo di Sveva Sagramola. “Circa due anni fa sono stati inventati gli occhiali senza stanghette, ma il brevetto non è stato ancora venduto – aggiunge l’inventore Rino Sebastiani – Ma ci sono anche numerosi giochi da tavolo come la ‘quadrama’, una sorta di dama per 4 giocatori; gli scacchi a 4 per 4 giocatori; il Labirint (2000), un gioco da tavolo per chi si vuol divertire nei meandri del labirinto. I giochi si trovano in commercio. Ma abbiamo creato anche la vasca gonfiabile per i disabili: si tratta si una specie di piscina gonfiabile e ripiegabile. Abbiamo brevettato la borsa con le ruote per fare la spesa, che sale anche sulle scale: questo per le persone anziane. Un’invenzione brevettata da noi è quella di un ex-detenuto sardo, che quando si trovava nella Casa Circondariale di Sassari ha inventato un frigorifero da trasporto, che si alimenta a energia solare e

che si può portare anche in spiaggia: c’è anche un spina dove si ricaricano cellulare macchina fotografico. E’ in commercio la ‘Stepbike’, la bici che consente di fare ginnastica mentre si pedala, grazie a un congegno applicato sui pedali. E’ stata brevettata la bici da acqua: il ciclista sta con mezzo busto sott’acqua e, galleggiando, pedala: è un utile esercizio per le gambe. Grande successo ha riscosso il ‘Cybertelefono’: si telefona grazie ad un auricolare e a un sistema di riconoscimento vocale piazzato su degli occhiali. Una delle mie idee più belle è stato il ‘motorino transformer’. Si tratta di un monopattino a motore, al quale si può aggiungere un rimorchio per trasportare oggetti o persone (tipo sidecar)”. Elena Iacoponi

L’inventore Rino Sebastiani


Eccellenze ponsacchine

Federico, il giovane prof che ‘riscopre’ De Gasperi La completezza e la chiarezza nello snocciolare nomi, date e luoghi sono quelle tipiche dello studioso appassionato di storia, ma la voce tradisce, nel senso positivo del termine, quella passione, umiltà e voglia di fare tipici di quando si è giovani. Sì, perché Federico Mazzei, ponsacchino classe 1983, non ha neanche 30 anni, e già vanta un curriculum che farebbe impallidire molti “dottori” che hanno già ampiamente superato la soglia degli “anta”. Cresciuto a Ponsacco, nella zona dei Poggini, figlio dell’artigiano edile Marco Mazzei, Federico frequenta dapprima il liceo classico di Pontedera e poi la prestigiosa facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze, dove consegue la laurea triennale con il massimo dei voti. Federico discute una tesi di storia dell’Italia contemporanea, che analizza la figura di Alcide De Gasperi, morto nel 1954, uno dei padri della nostra Repubblica. “Prima di approfondire gli studi in questo ambito, mi sono sempre interessato personalmente alla storia politica dell’Italia contemporanea - racconta Federico - ma mi sono avvicinato alla figura di De Gasperi per puro caso. Quando iniziai il mio lavoro di tesi con il mio professore era il 2004, ricorreva il cinquantenario dalla morte di De Gasperi, e lui stava lavorando

personalmente alla stesura della biografia del politico: fu naturale che mi proponesse di lavorare su questo tema. Grazie a lui ebbi la fortuna di visitare la casa romana dove vive la figlia di De Gasperi e dove sono custoditi molti dei suoi scritti. Il pregio maggiore del mio lavoro fu che mi basai su fon-

Federico Mazzei con Maria Romana De Gasperi, figlia di Alcide

ti inedite, prima inaccessibili agli studiosi”. Dopo la laurea, sempre con il massimo dei voti, in scienze politiche dei processi decisionali, Federico decide di avventurarsi nel bistrattato mondo della ricerca, che in Italia è spesso visto come una vasca piena di pescecani, popolata da professori attaccati alla cattedra e dottorandi sfruttati e mal pagati. “E invece per me è un’esperienza totalmente positiva - spiega Federico, che a novembre del 2008 ha avuto accesso, tramite concorso, al dottorato presso il Dipartimento di politica istituzioni storia della Facoltà di Scienze Politiche di Bologna - all’università ero stato molto fortunato, perché avevo incontrato il

professor Pier Luigi Ballini che mi ha seguito nella tesi, che stimo molto e con cui tutt’ora collaboro, ma anche durante il dottorato ho avuto un incontro felice con un altro professore anch’egli toscano, Roberto Pertici, che mi ha indirizzato verso altri filoni di studio, onorandomi della sua prefazione al libro che ho pubblicato nel 2011 per Rubbettino su Liberalismo e «democrazia protetta». Un dibattito alle origini dell’Italia repubblicana”. La materia, per i non addetti ai lavori, risulta ostica. Oggi infatti Federico, che concluderà il suo dottorato nel 2013, si sta occupando di storia politica in senso più stretto, con un’impostazione di ricerca diversa e di carattere più generale rispetto agli studi su De Gasperi. “Al contrario di quanto si pensa, durante il dottorato ho trovato un ambiente stimolante e sono stato messo in condizione di fare numerose ricerche sugli aspetti che più mi interessavano: ora mi sto concentrando sul rapporto tra il cattolicesimo politico e il filone liberale, in particolare dei rapporti tra la DC e il mondo liberale tra il ’43 e il ‘48”. Che, per i più, equivarrebbe a parlare di fisica nucleare, ma Federico non ha la tipica spocchia dello studioso, anche se di vantarsi ne avrebbe ben donde. Nel corso dei suoi studi ha persino formulato un’ipotesi, che poi ha scritto nero su bianco, che attribuisce a De Gasperi la redazione di un importante documento della Santa Sede, datato 1943. L’ipotesi di Federico è stata poi ripresa dai due principali giornali cattolici, L’Osservatore Romano e L’Avvenire. Eppure Federico rimane molto legato a Ponsacco e alle sue radici, “grazie ai miei studi viaggio molto, ma non faccio parte di quella categoria di disillusi che pensano che la soluzione stia nella fuga: è vero qui in Italia ci sono difficoltà oggettive per i giovani, ma sono legato a questo paese e ai miei luoghi: qui abita la mia famiglia e qui sono cresciuto, non si dimentica mai da dove si viene”. Benedetta Bitozzi

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Nello Bani e il Generale

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Se a Nello Bani quel giorno, quando stava dando palate di bottino alle migliaia di piantine di cavoli nel suo podere ‘Il Mandriolo’, qualcuno avesse detto che un Generale sarebbe venuto a Ponsacco a far due chiacchiere con lui, in confidenza come vecchi amici di scuola, di sicuro gli avrebbe risposto a brutto muso, “mi pai’ un gran bischero!” Nello non era affatto un contadino rozzo, anzi era gentile, mite, educato e intelligente, però un annuncio come quello lo avrebbe preso per una coglioneria. Invece successe davvero e andò così. Dunque quel giorno, si parla di quasi ottant’anni fa, Nello affamato e stanco, verso mezzogiorno decise di riposarsi un po’, si sedette su una proda all’ombra di un cipresso secolare custode di una ‘Marginetta’ tuttora esistente, tirò fuori l’involto di pane e prosciutto preparato dalla moglie Fedora e si mise a mangiare gustando la quiete della campagna di allora, soddisfatto dell’imponente scenario di cavoli imbottinati, in parata davanti a lui. Era contento Nello, per il bottino che aveva distributo sui filari di cavoli e per il pane fresco con le massicce fette di prosciutto che Marco, suo padre, il patriarca di casa Bani, sapeva confezionare come nessun altro a Ponsacco. Ma ad un tratto quel magico idillio si ruppe come per un temporale. Un robusto calpestìo e un vocìo di accenti strani, non toscani, invase la proda e quando Nello alzò il capo restò di stucco, col boccone di traverso. Aveva difronte nientepopodimeno che il Generale di Corpo d’Armata Augusto Depinè, un mito, un semidio per lui che quando era a Udine da ‘permanente’, cioè in servizio militare di leva, fu il suo attendente per moltissimo tempo. Nello che puzzava di bottino, di slancio abbracciò senza ritegno il suo Generale tirato a lucido ed entrambi, ammutoliti in un inarrestabile impeto d’emozioni, per un istante piansero lacrime di intensa gioia. E qui è fondamentale una riflessione da indicare sopratutto ai grezzi materialisti che con alterigia e sufficienza considerano femminee debolezze, o smancerie sdolcinate, quell’atteggiamento spontaneo e affettuoso, a costoro ‘diversamente abili’, del tutto sconosciuto. Dunque, non romantico sentimentalismo, bensì virtù sacrosanta che più forte affratella gli uomini, contadini o Generali non importa, purchè siano Uomini. Quelli appunto con la u maiuscola, come Nello Bani e il Gen. Depinè. Chiusa la riflessione, ritorniamo da Nello sulla proda col suo Generale Depinè, un nome altisonante all’epoca, un uomo di eccezionali doti militari e umane che quel giorno, come abbiamo appena visto, si manifestarono al più alto livello. Quello fu un giorno da ricordare, non solo in casa Bani, ma in tutta Ponsacco dove il Generale Depinè, al vertice del comando dell’Artiglieria, arrivò all’improvviso per un’ispezione a grossi contingenti impegnati nelle manovre nel territorio compreso fra Casciana Terme e Volterra. Si era alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania. Il Generale, passando da Ponsacco col suo convoglio di automobili, ordinò una sosta assolutamente imprevista nel ruolino di marcia. Disse di voler incontrare l’Artigliere Bani, il suo attendente, che per anni aveva tenuto con sé come

un figlio, condividendo con lui uno stile di vita caratterizzata da reciproca stima, rispetto e anche di affetto. Siccome a Ponsacco, allora come ora, esistevano varie famiglie Bani, lipperlì fu un po’ scabroso per gli Ufficiali del seguito trovare l’indirizzo di Nello Bani, ma il caso volle che fra i curiosi accostati alle macchine militari ci fosse Angiolino Vivaldi, il quale avendo sentito rimbalzare il nome del ricercato, si fece avanti e disse con sicurezza, ‘io lo conosco bene, siamo amici, l’ho visto proprio orora al Mandriolo’. E così seduta stante accompagnò il Generale al podere dove poco prima aveva salutato l’amico che governava i cavoli col bottino. Questo aneddoto è tuttora molto vivido nella mente di Fabiana e Graziella, le figlie di Nello che, come lui, giustamente sono facili ad emozionarsi. E’ una storia semplice che si tramanda nella famiglia Bani attraverso i tanti nipoti di Nello, come Simone, Roberto, Giovanni e Lando. Eppure a quel tempo in paese suscitò un eccezionale scalpore. Mai s’era visto un Generale con Nello, al ‘Mandriolo’, in mezzo ai cavoli imbottinati. Fausto Pettinelli

1933. Tenuta Reale di San Rossore, Nello Bani Artigliere a Cavallo


In ricordo di Giovanni: due amici e un compito di matematica

I miei legami di amicizia con Giovanni Nencioni risalgono al 1971 quando il fratello Don Renzo, allora cappellano e attuale arciprete, organizzò un corso di Scuola Media serale al Circolo Toniolo. Io mi offrii come insegnante di matematica, ero un giovane studente universitario, l’iniziativa era buona e non mi costava niente, se non un po’ del mio tempo. Mi capitò l’unica classe maschile, con studenti un po’ bambinoni, di cui molti sposati e con prole. Fra loro c’era anche Giovanni Agostini. Quando, per impegni di studio, non potevo fare lezione mi facevo sostituire o dall’amico Emo Sartini, anch’egli studente in Ingegneria, o da mio fratello Alberto.

Le lezioni erano spesso intervallate da battute di vario genere e quando si verificava qualche intoppo perché qualcuno non capiva, Giovanni Nencioni ripeteva sempre il suo solito commento, ‘o come mai siamo così duri?!’, segno che anche lui aveva capito poco. Ricordo quell’esperienza anche per un episodio che ci vide protagonisti in occasione degli esami di fine anno per un difficile compito di matematica. Come sede dell’esame fu scelta la Scuola Media di Capannoli. I miei ‘discepoli’ non erano molto tranquilli e sicuri di svolgerlo correttamente per cui, in tutta segretezza, fu concertato un piano tra me, Emo e i due Giovanni per passare dall’uno all’altro e quindi, se possibile, a tutta la classe, lo svolgimento del compito. La mattina io e Emo ci recammo di buon’ora a Capannoli. Il piano prevedeva che ci saremmo messi alla finestra del primo piano di una casa confinante con il cortile della scuola, che era abitata da miei vecchi conoscenti e quando vedemmo Giovanni Nencioni affacciarsi al finestrino del bagno della scuola e lasciar cadere un foglietto, Emo corse subito a raccoglierlo. In casa dei miei amici svolgemmo il compito e poi andammo all’appuntamento con l’altro Giovanni che ci lanciò una lenza al cui amo agganciai il foglio che Giovanni Agostini tirò su con eccezionale destrezza e

rapidità. Furono promossi tutti! Negli anni successivi continuai ad avere relazione con i miei due amici, poiché andavo spesso nei loro laboratori di falegnameria per rifilare con le taglierine le dispense universitarie che stampavo in casa col ciclostile e ogni incontro era l’occasione per ricordare quel compito di matematica e faredelle belle risate. Poi gli incontri con i vecchi amici divennero rari tanto che dovetti apprendere dal giornale la notizia della scomparsa di Giovanni Agostini, annegato in mare nel tentativo di salvare il giovane nipote. E ieri ho saputo della morte dell’altro Giovanni. Oggi li voglio immaginare insieme, sereni nella grande luce di Nostro Signore, con Giovanni Agostini che suggerisce come comportarsi in quel nuovo splendente Ambiente a Giovanni Nencioni che tiene in collo il suo bambino, un angelo, che da diversi anni attendeva di giocare col babbo. E in quel Posto la licenza media o la perfetta conoscenza della matematica, non servono a nulla e la posizione di privilegio che godono è il merito della loro vita onesta, dedita alla famiglia e, per Giovanni Agostini il compenso di aver dato la propria vita per un suo fratello, così come Gesù Cristo l’ha data con amore per tutti noi. Giuseppe Calderani

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“Ad alto rischio”, il libro del generale Mori

A Ponsacco un capitolo della storia d’Italia: dalla guerra fredda alla mafia

Il tavolo di presidenza

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In un pomeriggio di metà marzo, da Ponsacco sono passate la guerra fredda, il terrorismo e la lotta alla mafia. Tutto raccontato da chi quei fenomeni criminosi li ha combattuti in prima persona, i Generali dei Carabinieri Giuseppe Richero, ora rettore dell’Università dei Saggi “Franco Romano” e Mario Mori, già capo dei Servizi Segreti. L’occasione è stata la presentazione del libro del Generale Mori, ‘Ad Alto rischio’, organizzata il 17 marzo all’auditorium della Mostra, dall’Università della terza età e dall’Associazione Carabinieri in congedo di Ponsacco. Il Generale Mori, ora Prefetto, è stato ai vertici dei Servizi Segreti ed ha fondato il Ros, il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri. A Palermo, fra l’altro, ha partecipato alla cattura di Totò Riina. Da qualche anno questo celeberrimo

La vignetta di Fremura dedicata al cane Cello

“007” sta vivendo una travagliata vicenda giudiziaria: dopo essere stato assolto dal processo che lo vedeva accusato della mancata perquisizione della residenza di Riina, adesso è di nuovo a giudizio per una vicenda che riguarda il tempestivo mancato arresto del boss Provenzano e per la cosiddetta trattativa Stato-mafia, pure queste accuse della Procura di Palermo che Mori ha sempre fermamente respinto. Dopo i saluti del sindaco Alessandro Cicarelli e del Rettore dell’Università della Terza Età, Fabrizio Gallerini, introdotto e intervistato dai direttori del ‘Ponte di Sacco’ Benozzo Gianetti, Fausto Pettinelli e Giampaolo Grassi - Mori non ha voluto parlare delle accuse che gli vengono mosse riguardo la cosiddetta Trattativa Stato-Mafia, “per una questione di correttezza - ha spiegato - visto che il processo è ancora in corso”, ma ha sottolineato di avere “la coscienza a posto e proprio perché sono convinto che otterrò un’assoluzione completa, ho rinunciato alla prescrizione”. La mancata perquisizione di casa Riina? Mori ha parlato di una sorta di incomprensione fra carabinieri e magistrati titolari dell’indagine, sottolineando comunque che “chi conosce la mafia sa che i boss nelle loro case non nascondono niente, per non far correre rischi ai familiari”. La presentazione si è chiusa col racconto del Presidente della Sezione Carabinieri ponsacchina “Salvo D’Acquisto”, Giancarlo Mele, di un aneddoto riportato nel libro di cui è protagonista Cello, un magnifico cane ‘pastore tedesco’addestrato militarmente. A fine servizio Cello venne affidato al Gen. Mori, al quale era affezionatissimo, e come vuole il regolamento, l’amministrazione dell’Arma elencò tutto il corredo, dal collare alla museruola, dalla ciotola per il rancio alla descrizione del manto:

‘mantello nero focato’, scrissero. Quando il Generale Mori assunse il Comando della Legione Lombardia e lasciò Roma, restituì Cello con il suo corredo e a quel punto esplose una topica degna delle barzellette sui Carabinieri (la chiosa è del Generale). Il magazziniere dopo aver controllato tutto minuziosamente, azzardò: “Ma qui manca il mantello nero focato!” E quella volta il Generale s’imbufalì di brutto, impugnò un posacere che aveva sul tavolo e glielo lanciò, tipo bomba a mano. Ma non lo colpì. Scrive il Generale sul libro: “Quando, appena uscito dalla mia stanza, incrociò il Maresciallo che lo attendeva divertito, gli disse gridando: ‘Me lo poteva dire che era incazzato, sarei venuto dopo!’ Non

Il coro Ute e il coro Amici della Musica cantano l’inno alla Virgo Fidelis, patrona dell’ Arma dei Carabinieri

aveva ancora capito. Pensai che Cello aveva dimostrato come certe barzellette su noi Carabinieri sono solo un pallido riflesso della realtà”. Il divertente aneddoto è ricordato in un’artistica vignetta, opera del Maestro Alberto Fremura che, a conclusione della serata, ha voluto offrire personalmente al Generale. Quindi i Cori degli Amici della Musica e dell’Università della Terza Età, diretti dal maestro Alessandro Cavallini, hanno intonato l’Inno dei Carabinieri e l’emozionante ‘Va’ pensiero’ di Verdi. Ma le domande a Mori, stavolta informali, sono proseguite durante la


cena sociale. “Com’è andata che lei, triestino, ha sposato la signora Anna Maria, ponsacchina, che i tanti amici chiamano confidenzialmente Nuccia?” “I nonni erano amici – ha raccontato il Generale – e la mia famiglia veniva spesso in queste zone, andava a Casciana per i bagni alle terme”. “Ma la mafia sarà mai sconfitta?” “Cito Falcone: la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un inizio e una fine. E io aggiungo che la mafia è prima di tutto un fenomeno culturale. E mi sembra che, sotto questo aspetto, vi siano segnali incoraggianti di una crescente avversione vero la mafia”. Il giorno successivo alla presentazione, gli organizzatori hanno ricevuto una bella lettera dal dott.

Dame, cavalieri e popolo tutto Nei giorni 21 – 22 – 23 settembre A.D. 2012 celebrazione della rievocazione storica “La battaglia di Ponte di Sacco, A.D. 1497”

21 settembre – ore 21 Auditorium Mostra del Mobile Veglia storico culturale: canti, musica e letture su “Formazione della Comunità di Ponte di Sacco” “Come viveva l’uomo nel Medioevo” 22 settembre – ore 15,30 - vie e piazze del centro storico Piazza Valli Al suono delle chiarine, al rullo dei tamburini Corteo cinquecentesco: Gonfaloniere, Seniores, dame e cavalieri, cittadini Piazza della Repubblica Gioco del tiro al panforte Stadio Spettacolo ginnico Spettacolo equestre Parata degli sbandieratori Tiro alla fune per la conquista del Palio

Eugenio Pratelli della quale riportiamo uno stralcio: “Abbiamo rivissuto una pagina importante e indimenticabile della storia della nostra Repubblica e della nostra Democrazia. Una serata in cui l’emozione si è intersecata alla realtà di persone al servizio della nostra incolumità e della preservazione della nostra serenità. Personaggi importanti che hanno risposto alle domande su situazioni delicate e interessanti di due giornalisti, uno in pensione ma di grande esperienza non solo politica, e l’altro seppur giovane, ma affascinato dalla propria professione. Bella anche l’esibizione dei due cori, Ute e Adm, che hanno aperto la serata con l’Inno di Mameli”.

Auditorium Mostra del Mobile Cena rinascimentale con canti e musiche

23 settembre – ore 18 – Teatro Odeon Spettacolo di danza classica Premiazione dei vincitori delle gare A tutte le finestre i colori rosso-blu In tutte le vetrine luci, bandiere, fiori Al corteo parteciperanno le delegazioni delle città gemellate: Brignais e Treuchtlingen Il Comitato Esecutivo – Ponsacco aprile A.D. 2012

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Scout - Shalom, educare alla pace

Parlano gli Scout storici Qua ho conosciuto gli amici della vita

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Un gruppo scout

Giacomo Salvadori: Ho frequentato gli scout per circa quattordici anni Lorenzo Montanelli: Sono entrato a far parte del reparto nel 1986, i lupetti non esistevano ancora Andrea Iacoponi: Sono più di vent’anni che frequento l’associazione Rachele Cipollini: Sono entrata negli scout nel 1998 Sei ancora in buoni rapporti con qualche conoscenza fatta agli scout? Luca Fornaini: Mi sento ancora con le persone che ho conosciuto agli scout, in particolare con Claudio Bellagotti, con il quale mi tengo in contatto ed ho un buonissimo rapporto. Giacomo Salvadori: È stato proprio agli scout che ho conosciuto i miei veri amici. Lorenzo Montanelli: E’ qui che ho conosciuto i miei veri amici ed è per questo motivo che consiglierei gli scout ai ragazzi di oggi Andrea Iacoponi: Certo. Sono sempre in contatto con persone che ho conosciuto in questa associazione Hai un avvenimento in particolare di cui vuoi parlare? Luca Fornaini: Il mio primo campo estivo (nel 1978) a Valleco di Sopra è stato un avvenimento che mi ha particolarmente segnato. Durante la seconda notte di pernottamento, la mia squadriglia si trovò sommersa dall’acqua, infatti era piovuto e noi ingenuamente avevamo posizionato la tenda in un avvallamento del terreno. Dopo la notte passata sott’acqua andammo a dormire in una chiesa con il gruppo scout di Pontedera. È stata un’avventura che, nonostante sia passato molto tempo, ricordo molto bene. Giacomo Salvadori: Mi ricordo molti avvenimenti belli trascorsi negli scout, ma in particolare il primo campo invernale a Montebicchieri, vicino a Montopoli, durante il quale nevicò e la squadriglia si dimenticò di prendere il catino

con l’acqua e alcune gavette, per metterle dentro. Così la mattina seguente era diventato tutto un blocco di ghiaccio. Lorenzo Montanelli: Tra i tanti avvenimenti, mi ricordo in particolare la Rout nazionale capi del 1997 e il campo dell’88 a Vagli, nel quale mezzo reparto si è perso in un lago nei dintorni. Rachele Cipollini: Un avvenimento che mi ha particolarmente divertita è stato il mio primo campo da lupetti, durante il quale in un gioco un ragazzo è stato legato vicino ad un cactus e quando è rientrato in casa aveva il fondoschiena pieno di spine. Ti ricordi il tuo nome di caccia? Andrea Iacoponi: Cervo veloce Rachele Cipollini: Bradipo scattante Basandoti sulla tua esperienza consiglieresti gli scout ai giovani di oggi? Luca Fornaini: Io sto continuando tutt’oggi a frequentare gli scout, ma adesso è più di 30 anni che sono in questa associazione e vorrei lasciare spazio anche ai giovani. Ovviamente consiglio di partecipare agli scout che sono una risorsa di formazione del carattere e aiutano ad essere autonomi. Giacomo Salvadori: Consiglierei ai ragazzi di entrare negli scout, perché è stata per me un’esperienza utile e fondamentale per la vita di tutti i giorni. Rachele Cipollini: Certo. Lo consiglio in maniera assoluta ai bambini e ai ragazzi perché è un’esperienza che ti segna la vita. Speriamo di avervi incuriosito e avervi fatto riflettere riguardo alla vita scoutistica. Se ne volete sapere di più potete visitare il nostro sito di internet La Squadriglia Cervi

Foto archivio Shalom

Per migliorare la conoscenza dei ponsacchini riguardo al gruppo scout, noi ragazze della Squadriglia Cervi abbiamo deciso di intervistare alcuni membri partecipanti o che hanno partecipato a questa associazione. Adesso confrontiamo alcune loro risposte e divertiamoci con alcune loro esperienze personali. In che anni hai frequentato questa associazione? Luca Fornaini: Sono entrato a far parte degli scout nel 1978. Sono entrato direttamente nel reparto perché i lupetti non esistevano ancora


Scout - Shalom, educare alla pace

Shalom:

Era il 1987 e a Ponsacco arrivò Don Donato...

Abbraccio Scout - Shalom

Era il lontano 1987, quando, nella piccola cittadina di Ponsacco arrivò Don Donato. Può sembrare una storia come tante altre ma per noi, volontari del Movimento Shalom, è l’inizio della nostra storia… “Era giovane, appena trent’anni, sapeva come coinvolgere i ragazzi e

poi giocava a calcio e per noi era una novità vedere un prete che amava lo sport e rideva ai nostri scherzi”, racconta Luca Gemignani, ricordando quei giorni. La semplicità, l’amore per i giovani, gli innumerevoli racconti delle sue missioni furono gli ingredienti che dettero l’opportunità al giovane prete, sostenuto dall’arciprete Don Elio Meliani, di radunare intorno a sé un piccolo gruppetto di ragazzi con la voglia di rendersi utile agli altri seguendo la parola del Signore. “I primi tempi non avevamo nemmeno la sede e per organizzare le attività ci spostavamo da un fondo all’altro del paese, prestato gentilmente da qualcuno”, continua Luca. Poco importava però, perché era l’amicizia che legava questo nuovo gruppo di giovani e la voglia di poter fare qualcosa. Furono proprio i genitori dei ragazzi, infatti, e tutti coloro vicino al Movimento, che, attraverso le loro offerte, permisero di comprare l’attuale sede.

Fu così che, nel giro di poco tempo, cominciarono tutte quelle attività che tuttora caratterizzano l’anno Shalom: il carnevale, la Festa della Fraternità al Don Bosco (quando il palco era davanti la chiesa e le serate di intrattenimento erano “arrangiate”), il Mangiandando, i viaggi umanitari, i campeggi… tutto con lo scopo di riuscire a trovare i fondi per poter portare a termine i progetti iniziati in quei luoghi, meta delle missioni. Di anni ne sono passati tanti, lo Shalom è cresciuto, così come i giovani ragazzi che insieme a Don Donato hanno dato inizio a questo gruppo. Le divise, simbolo di riconoscimento del gruppo, da blu sono diventate bianche, e il fazzoletto giallo, e nuovi giovani hanno deciso di indossarle. Ma, nonostante ciò, gli obiettivi, il clima di amicizia e di serenità con cui è nato si percepiscono ancora oggi e sono il motore che continuano a farlo andare avanti, regalando sorrisi. Giulia Salutini, volontaria Shalom

Don Donato Agostinelli

Foto di gruppo Shalom anno 1995, scattata per salutare Don Donato prima della sua partenza per guidare la parrocchia di Cerreto Guidi

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SPOSI DA 25-50-60 ANNI! Complimenti In chiesa San Giovanni si è celebrata la tradizionale messa per festeggiare le coppie ‘longeve’ di Ponsacco Foto Giuliano Pucci

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Block Notes

Tempo di Pasqua, riti e cerimonie La settimana santa si è inaugurata con l’antico canto “Pueri ebreorum, portantes ramos olivarum…”, adottato dai ragazzi ponsacchini che sventolavano mazzi di rami d’olivo, benedetti dal Mons Nencioni in piazza San Giovanni. Le case dei fedeli si sono riempite di del ramo della pace con la speranza che giunga la sospirata “Pacem in terris”. A Camugliano, il sacerdote ha benedetto la nuova croce, fatta dallo scultore Giuseppe Cursi con l ‘aiuto di Vittorio Aringhieri, posta sul piazzale antistante la chiesa. Colma di significati religiosi è stata la Messa “in coena Domini” del giovedì santo: mentre i grandi si lasciavano lavare i piedi dal celebrante, i ragazzi, ai quali era dedicata la messa come da tradizione, cantavano le lodi del Signore per invocare serenità, pace e benessere morale e materiale. Al termine, le famiglie hanno preso il pane benedetto quale augurio di prosperità. Il venerdì santo, la processione di“Gesù Morto”ha percorso le vie del paese tra canti, preghiere e suoni della banda con le commoventi note delle marce funebri. La moltitudine della gente ha invocato pietà per le sorti del mondo, per quelli che si trovano in difficoltà, per tutti coloro che hanno bisogno dell’aiuto del Padre. La Pasqua con il solenne Pontificale, presieduto dal Vescovo di San Miniato, ha proclamato la resurrezione del Cristo e ha donato a i fedeli l’uovo benedetto, simbolo delle nuova vita. Ha concluso le sacre funzioni il canto alla Vergine Maria ”Regina coeli, laetare, alleluia…” Rallegrati Maria, Gesù è risorto!…” B.G.

I volontari dell’UNITALSI, sottosezione di San Miniato, vendono piantine per dare assistenza gratuita agli anziani e ai disabili durante i Pellegrinaggi ai santuari. Per info tel 0571 366557

Il Governatore della Misericordia, Alberto Lemmi, firma l’atto di cessione della terra dove sorgerà la nuova sede della confraternita

In occasione della festa della donna, alcuni mariti si sono mascherati per creare un’atmosfera di brio e di allegria Sulla piazza della chiesa di Camugliano, è stata istallata la nuova croce in legno di rovere costruita dallo scultore Giuseppe Cursi nella bottega di Vittorio Aringhieri e benedetta dal sacerdote nella domenica dell’ulivo

Un gruppo dell’Università della Terza Età si è recato a Livorno per visitare Villa Mimbelli dove sono esposti i quadri di pittori macchiaioli.

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Auguri a... Anna Maria Pellegrini Tanti auguri nonna per il tuo compleanno. Ti vogliamo tanto bene. Gianmarco e Lorenzo

Il 25 febbraio 2012 babbo, mamma e Francesco augurano buon primo compleanno a Nicole

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Rossana il 28 marzo ha compiuto 40 anni. Tanti auguri da Andrea, famiglia, colleghi e amici

In ricordo di un caro amico Sabato 31 marzo 2012 lo ricorderemo come uno dei giorni più tristi della nostra vita perché un vero amico, un uomo indimenticabile ci ha lasciato. Gigi Ferretti era affetto da una malattia che pur mantenendogli integra la sua spiccata e vivace intelligenza cosi come ogni forma di sensibilità, lo faceva vivere in continua vera sofferenza (tre volte alla settimana. per anni e anni si è sottoposto a trattamento di dialisi e ha affrontato diversi interventi chirurgici invasivi agli arti ) senza per altro intaccare la sua volontà di lottare, di esistere, mai emettendo il più piccolo lamento o una qualsiasi imprecazione contro la mala sorte. A tutti noi, con il suo comportamento, ci ha fatto capire e apprezzare due grandi valori della vita quale è appunto l’amicizia che ci ha consentito di stargli vicino magari per leggere il giornale o guardare la televisione commentando calorosamente gli avvenimenti sportivi condividendo con lui piccoli passatempi, ed ancora quanto può essere grande e continuo il sentimento dell’ amore della famiglia, nipoti compresi, che hanno superato ogni dolore o preoccupazione assistendolo quotidianamente facendo fronte alle sue molteplici necessità senza mai dimostrare alcun sacrificio. Ad ogni persona che veniva a fargli visita che gli chiedeva - “Gigi come Stai ?” - la risposta per anni è stata sempre la stessa : “Bene se Dio vòle !!” Per anni ha sofferto la sete perché non gli erano consentite se non piccolissime dosi di acqua fredda, che lui preferiva gasata, ghiacciata e con un gocciolino di limone. Ora Gigi, nel Regno dei Cieli, è senz’altro a capo tavola di una mensa sicuramente ricca di bevande fredde, gasate, contenenti un gocciolino di limone, di grossi grappoli d’ uva, di dolcetti di vario tipo, di un succulento piatto di trippa (buona quasi come quella che gli preparava Giovanna) e con una sigaretta accesa in bocca a quanti gli chiedono “Gigi come stai?” risponde: “Anche ora sto proprio bene, grazie a Dio!!” Gli Amici

Il 5 Aprile 2012 Alfonsina Nannini di Ponsacco ha raggiunto la fatidica soglia dei suoi primi... 80 anni Tantissimi auguri dal marito (nella foto), i figli, i nipoti, e tutti i parenti che l’hanno festeggiata al Ristorante La Vallata a Lajatico

Il 7 aprile è nato in casa Iacarelli il piccolo Leonardo. Un grande benvenuto da parte dei genitori, dei nonni, degli zii, dei cugini e degli amici.

Mercoledì 4 aprile scorso è scomparsa Emma Baroni Ghelli, un personaggio noto per la sua lunga e proficua attività in Associazioni umanitarie come la Misericordia e la Croce Rossa. D’indole mite, Emma è stata una vera e solidale amica di tutti. Il Ponte le conferì il premio “Ho tempo per te” per aver donato il suo tempo libero ai fratelli più sfortunati e a coloro che si trovavano nel bisogno morale e materiale. La crocerossina Emma fu indicata a tutta la comunità quale fulgido esempio di altruismo. Ai familiari il Ponte esprime sentite condoglianze. I figli Paola e Carlo ringraziano tutti coloro che sono stati vicini alla loro cara mamma


Per la Comunità di Ponsacco Programma di manifestazioni per il mese maggio e giugno Maggio **Venerdì 4 – Auditorium Mons Meliani – ore 21,30 Presentazione del libro “La nostra cucina” con video, letture e esilarante scenetta degli “Attori per caso” U.T.E. ** Sabato 5 – A “Le Colombaie” –ore 20 Cena ponsacchina con ricette tratte dal libro con fisarmonica e mandolino ** Martedì 8 – Camugliano- Ore 15,30 Concerto d’organo con Simone Valeri e merenda sotto i lecci ** Sabato 12 – Auditorium Mostra del Mobile, ore 16,30 Inaugurazione Mostra di Pittura del Gruppo Ute, diretto dal M° Roberto Marinai La mostra rimarrà aperta fino a venerdì 18 . Orario 9-13; 15-19 ** Martedì 29 - Auditorium Mons Meliani – ore 15,30 Celebrazione del 20° anniversario Chiusura anno accademico e consegna diplomi Presentazione dell’illustrazione di Alberto Fremura, presente alla serata, in ricordo del 20° anniversario Concerto del Coro UTE Diretto dal M° Alessandro Cavallini Giugno ** Venerdì 1 – Auditorium Mons Meliani – ore 21,30 Spettacolo teatrale “Il marito gabbato” degli “Attori per caso” UTE con la regia della Prof.ssa Laura Galletti Venerdì 8 giugno – Casale Le Torri- ore 13 Pranzo di fine anno Per tutti gli eventi prenotazioni e informazioni segreteria Ute, (Sala Valli) martedì e venerdì dalle ore 15 alle 17

Ricordiamo... I figli Maria Paola, Paolo e Stefano ringraziano i parenti, gli amici e i vicini di casa che sono stati di sostegno a Francesca e Giovanni nel loro percorso di sofferenza.

La famiglia Badalassi ringrazia tutti coloro che le sono stati vicino nel momento doloroso della scomparsa del suo caro Giancarlo. Un ringraziamento particolare a Carlo Bellucci per le sue care e sincere parole.

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Brignais - Ponsacco

Consolidato il patto di gemellaggio In un clima di completa collaborazione, le due nostre città, Brignais e Ponsacco, durante l’incontro del 23-25 marzo, hanno rafforzato il patto di gemellaggio in vista della celebrazione del decimo anniversario che sarà ricordato nel settembre del 2013. Le due delegazioni, la nostra formata dal sindaco, dagli assessori, dal comitato gemellaggi e quella di Brignais con il vicesindaco e rappresentanti di varie associazioni, hanno stabilito che il periodo di incontro sarà nella seconda metà di settembre. Una data certa è il 22 settembre 2013, in occasione della Rievocazione Storica: i francesi, nel loro costume

storico, prenderanno parte al corteo; dieci arcieri gareggeranno con i nostri dando vita ad un appassionante torneo. In altre date, gli scambi prevedono gare sportive, marcia podistica, equitazione e partita di calcio. Sono previste rassegne di canto corale, un concerto di banda con 40 elementi, una mostra di pittura riservata agli anziani e scambi scolastici. Il nutrito programma è stato sottoscritto da entrambe le parti con l’augurio che l’amicizia tra i nostri paesi duri e porti frutti vantaggiosi per le nostre comunità.

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La delegazione di Brignais e il gruppo ponsacchino


Notizie dalle associazioni Destinazione del 5xmille a favore della casa di riposo

Misericordia

La Casa di Riposo ‘dr. A. Giampieri’ (Fondazione ONLUS) di Ponsacco fa appello a tutti coloro che si apprestano a presentare la prossima dichiarazione dei redditi, per essere indicata come destinataria del 5Xmille dell’IRPEF. Tutti coloro che desiderano contribuire devono indicare sui modelli della dichiarazione il numero: 81001230507

Venerdì 27 aprile è convocata l’assemblea dei Soci per l’approvazione del Bilancio e per illustrare l’attività svolta e da svolgere. Il 24 Giugno, Festa del Patrono della Misericordia, saranno indette le elezioni per il rinnovo del Magistrato, del Collegio dei Sindaci Revisori e del Collegio dei Probiviri. Per presentare o indicare candidature rivolgersi al V. Governatore Aldo De Filippi (334-80119636).

Cena nati nel 1942

Ai Donatori di Sangue Fratres

Siamo arrivati ai settanta. Stiamo organizzando per il 26 maggio la cena per tutti coloro che sono nati nel 1942, presso Le Colombaie Via Donizetti, 4/a a Ponsacco. Per informazioni rivolgersi a: · Pucci Adriano: 0587 731153 - 320 4771903 · Lombardi Francesco: 0587 730301 - 348 5842018 · Gronchi Sergio: 348 3150816

Per il rinnovo del Consiglio Direttivo le votazioni si terranno sabato 5 maggio dalle 15 alle 19.30 e il 6 maggio dalle 9 alle 13 negli ambulatori della Misericordia, in via Carducci n. 56. Agli iscritti possono votare e ti invitiamo a partecipare per il bene della nostra associazione. Donare è un gesto d’amore. E’ possibile aiutare i Fratres a costruire la nuova sede, con l’iniziativa della piastrella solidale: con un’offerta di almeno euro 50 verrà personalizzata una piastrella con il nome del benefattore e incastonata nella pavimentazione esterna della sede stessa. Per portare l’offerta in detrazione sulla dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo, puoi fare un bonifico bancario su: - BANCA POPOLARE DI LAJATICO: IBAN IT 80 Y 05232 71120 000030 136923 Causale: PIASTRELLA SOLIDALE. - BONIFICO O VERSAMENTO SU C/C POSTALE: IBAN IT 12 W 07601 14000 001003 945373 Causale: PIASTRELLA SOLIDALE. - Puoi destinare ai Fratres Ponsacco, il 5 per mille della tua dichiarazione dei redditi chiedendo al tuo CAF o al tuo commercialista di indicare GRUPPO DONATORI DI SANGUE “FRATRES” PONSACCO Cod. fisc. 90007440507 nello spazio riservato.

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Pubblica Assistenza a tutti i soci e volontari Convocazione assemblea Si informano gli iscritti che viene convocata l’Assemblea dei soci e volontari per domenica 29 Aprile 2012 alle 13. Lunedì 30 Aprile 2012, alle 21,30, qualunque sia il numero dei partecipanti, nella sede della Pubblica Assistenza di Ponsacco, per discutere importanti argomenti che riguardano l’Associazione; All’ordine del giorno: Comunicazioni del Presidente Approvazione del Bilancio Consuntivo del 2011 e Preventivo 2012 Varie ed eventuali. Si ricorda che copia del Bilancio 2011 è affisso all’Albo dell’Associazione

Il Magistrato

XV° edizione ECOFESTA 12-13 Maggio

Prima di abbandonarlo, guardalo negli occhi! “Alza gli occhi sinceri su di voi e, con quelli vi dice: ebbene hai sempre me, sai? Ce ne andremo insieme per il mondo e non ci lasceremo mai, vero?” (Jerome K. Jerome)

Anche quest’anno si ripeterà per la xv° edizione de l’ Ecofesta, due giornate dedicate al benessere e all’ecologia, con la possibilità di avere consulenze e provare gratuitamente trattamenti seguiti da professionisti del settore. Quest’anno sarà possibile partecipare a conferenze su interessanti temi quali: l’orto sinergico, la cucina naturale, la bioedilizia, la cultura dei nativi americani e sciamanesimo. Non mancherà naturalmente l’esposizione dei lavori dei ragazzi delle nostre scuole realizzati all’ambito dei Progetti di Educazione Ambientale. L’importante novità di quest’anno oltre agli argomenti trattati sarà la scelta di una nuova location per la manifestazione, che si terrà presso l’area del teatro Odeon e i cittadini potranno cogliere l’occasione per visitare le sale ristrutturate del primo piano del villino. Vi aspettiamo per una due giorni dove qualità della vita e miglioramento del proprio stile di vita sono i veri protagonisti. Assessorato all’Ambiente


Un gruppo di Treuchtlingen in visita a Ponsacco Il sindaco in carica e l’ex sindaco di Treuctlingen con altri trenta amici tedeschi sono venuti a Ponsacco per trascorrere tre giorni in Toscana andando a visitare Pisa, Siena, Firenze, San Gimignano e incontrandosi con il Comitato gemellaggi di Ponsacco per suggellare l’amicizia sottoscritta dieci anni fa. Durante l’incontro conviviale, preparato dal nostro Comitato, i tedeschi hanno invitato i ponsacchini a festeggiare il decimo anniversario in Germania nel luglio del 2013, mentre hanno promesso di ritornare a Ponsacco in occasione della IV Rievocazione storica nel settembre 2013.

Il gruppo di Treuchtlingen

Ringraziamenti ai ragazzi della Protezione Civile Ringrazio i ragazzi della protezione civile, e non solo quelli vestiti in giallo, per aver messo la loro opera al servizio della cittadinanza. Un doppio ringraziamento va a quei ragazzi della nostra protezione civile che, oltre ad adoperarsi nel nostro comune, hanno risposto all’aiuto chiesto da un altro comune il quale, sia pur in modo informale, ci ha ringraziato per l’opera svolta. Un attenzione questa, che certamente fa bene a tutti coloro che operano nel volontariato sacrificando tempo, famiglia e lavoro. Claudio Fontanelli, responsabile di protezione civile della Misericordia di Ponsacco

Stop alle farmacie comunali

Una norma da cambiare I decreti “SalvaItalia e CresciItalia” del Governo Monti hanno fortemente penalizzato lo sviluppo delle farmacie comunali. Pertanto le circa 150 nuove farmacie che apriranno in Toscana nei prossimi anni saranno tutte istituite dai privati. Tenuto conto della gran mole dei servizi effettuati dalle comunali (spesso a costo zero per la collettività) ed il gradimento dei cittadini, credo che sarebbe stato più opportuno incrementare la presenza delle farmacie pubbliche o almeno mantenere, per l’apertura di nuove sedi, la possibilità dell’alternanza tra pubblico e privato. In qualità di componente del Consiglio d’Amministrazione della Farmavaldera, ho partecipato al Convegno regionale promosso dalla Cispel durante il quale è stato ribadito il ruolo positivo che svolgono le farmacie comunali ai fini del calmieramento del prezzo dei farmaci e per l’erogazone dei numerosi servizi che svolgono per la comunità: dalla gestione degli ambulatori medici ai servizi di autoanalisi con apparecchi medicali che consentono la misurazione gratuita di glicemia, colesterolo, trigliceridi, pressione arteriosa, alla consegna domiciliare dei farmaci per gli anziani per finire con il Cup. Infine, la Farmavaldera ha deciso di applicare, in tutti i propri punti vendita, uno sconto del 15% sui farmaci con prezzo superiore a 20 euro. In conclusione, auspico che il Governo ed il Parlamento riescano a modificare in senso veramente liberale la norma che vieta l’istituzione di nuove Farmacie pubbliche. Renzo Profeti, cda Farmavaldera

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Il coro e i solisti Amici della Musica che hanno eseguito l’Elisir d’amore a Montecarlo di Lucca

TEATRO ODEON LI SPIRITI IN CASA DELLA PIZZI’ATA

Sabato 12 maggio - ore 21.30 MANICOMICO CABARET

Venerdì 4 maggio - ore 21

MALD’ESTRO Il vento che soffia dalla mente

Venerdì 11 maggio - 21.30


Gran successo del concerto lirico pro-restauro del campanile Gran successo del concerto lirico pro-restauro del campanile nella chiesa di S.Giovanni, sabato 14 aprile. La Corale Valdera, formata da oltre 40 elementi e i solisti dell’Accademia Musicale Alta Valdera di Peccioli hanno fatto registrare il tutto esaurito. Il coro era diretto dal m° Simone Valeri e al piano il m° Leonardo Andreotti. Il concerto è iniziato con la ‘ Cavalleria rusticana’ di Mascagni; poi Verdi con ‘O Signore dal tetto natìo’; Mozart con ‘Le nozze di Figaro’; Rossini, ‘Il Barbiere di Siviglia’; Mozart ‘Così fan tutte’; Verdi, da ‘La forza del destino ‘ il brano “La Vergine degli angeli”; Rossini ‘ Mosè”; Verdi “ Messa da Requiem”; Verdi “Rigoletto”; Donizetti “ Lucia di Lammermour”; Rossini “ L’Italiana in Algeri”; Verdi “Nabucco”; Puccini “Tosca”. Ogni brano eseguito era presentato e spiegato dai due maestri, Andreotti e Valeri e seguito da

scroscianti applausi del pubblico presente. Vibranti e commoventi sono state le voci soliste di Laura Boddi, Antonio Forconi, Simone Gori, Francesca Pagni, Stefano Ciurli, Michele Taddei, Gabriele Falchi, Vittorio Boddi e Katiuscia Baldini. L’arciprete e Luca Bertocchini hanno ringraziato il pubblico sottolineando che il restauro del campanile è un impegno finanziario oneroso e il concerto, a offerta, è uno dei modi di raccogliere fondi. Si apre così una serie di iniziative del Comitato parrocchiale costituitosi per la raccolta di finanziamenti destinati ai lavori di consolidamento della torre campanaria. Il campanile è il simbolo della nostra comunità, la nostra storia, la nostra cultura. Confidiamo nella collaborazione della comunità, delle associazioni locali e di tutti quelli che hanno a cuore le sorti del campanile. Le offerte hanno fruttato 1220 euro. Elena Iacoponi

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Il m° Valeri si congratula con il soprano Laura Boddi

Il Coro Valdera diretto Dal M° Simone Valeri; al piano M° Leonardo Andreotti

Il coro e solisti


Il cinema Odeon cresce

Ottimi film e teatro (anche quello Mald’estro)

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Eccoci arrivati al secondo appuntamento di Mald’estro Cabaret. Dopo tanto lavoro il Cinema Teatro Odeon ha accolto oltre 300 persone provenienti non solo da Ponsacco ma anche da tutta la provincia. Mald’estro, un gruppo di artisti uniti da una sola passione, portatori sani del “vento che soffia dalla mente”. Hanno inventato un nuovo modo di fare cabaret, tra musica, poesia, teatro, circo...ogni cosa che gli passa dalla mente loro la modellano e creano uno spettacolo unico, ogni volta diverso. Questa volta il tema che ne faceva da padrone era “Le Maison clochard”, sul palco c’erano materassi, bidoni, giornali...pure un’Ape. La loro fantasia non ha limite e il pubblico di Ponsacco risponde molto bene a questa novità. Il piccolo grande Cinema Teatro Odeon ha bisogno di voi, grazie all’Associazione Alidea capitanata da Angela Surace e Paolo Gelli che ogni giorno s’impegnano a far crescere questo Teatro con nuove rappresentazioni, nuovi spettacoli. Dobbiamo far crescere anche il Cinema, anche in questo caso grande impegno Ylenia Falchi con Marx Minacci e Valeriano Ceccanti nel portare sempre film interessanti e che possano piacere al pubblico ponsacchino e non. Voglio ringraziare pubblicamente i miei due factotum, i miei due “soci” come ci chiamiamo tra di noi: Marx Minucci e Valeriano Ceccanti, ottimi collaboratori che vogliono insieme a me fa crescere Ponsacco e le proprie strutture che sono validissime, vanno soltanto fatte conoscere. Vi ricordo il terzo ed ultimo appuntamento con Mald’estro che si terrà Venerdì 11 Maggio alle ore 21:30. Se volete essere aggiornati con gli eventi dell’ Odeon cliccate su www.cinemaodenponsacco.it Ylenia Falchi


Lions

Artisti per caso Paolo Migone per i bambini malati all’Odeon Il 17 marzo si è tenuta, all’auditorium Don Elio Meliani di Ponsacco, la kermesse musicale organizzata dal Lions Club Pontedera Valdera. La manifestazione ha riunito i Lions di tutto il distretto, che si sono messi in discussione interpretando canzoni, poesie, arie liriche; c’è stato chi ha suonato in un complesso e chi ha recitato come in un musical. Gli artisti, tutti rigorosamente dilettanti, si sono esibiti per una buona causa: raccogliere fondi per il Dynamo camp, una struttura sorta a Limestre San Marcello Pistoiese, in provincia di Pistoia, allo scopo di consentire, in maniera assolutamente gratuita, a bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche di trascorrere alcuni giorni di serenità insieme a coetanei ed alle loro famiglie. Ogni anno in Italia più di 10.000 minori sono affetti da patologie gravi e croniche. Questi bambini devono sottoporsi a terapie spesso invasive e di lunga durata, che li costringono a trascorrere molto tempo in ospedale. Dynamo Camp intende offrire a centinaia di bambini la possibilità di riappropriarsi della propria in¬fanzia, anche con program¬mi specifici ri¬volti ai genitori e ai fratellini, coinvolgendo così tutta la famiglia che ha dovu-to affrontare la delicata situazione della malat¬tia. Il Dynamo fa parte dell’Association of Hole in The Wall Camps, che riunisce i camp, realtà tra loro a sé stanti, nati dal sogno dell’attore Paul New¬man. Carla Stefanelli

Una standing ovation di applausi e fischi di apprezzamento ha salutato il comico livornese Paolo Migone, alla fine del suo spettacolo al teatro Odeon di Ponsacco, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni. Tutto esaurito infatti all’Odeon, conseguenza di una “caccia al biglietto” a dir poco frenetica, visto che le prevendite per assistere alla performance del comico di Zelig erano già esaurite diversi giorni prima dello spettacolo. Com’è noto Migone non si è risparmiato: spalleggiato dal comico Giovanni Bondi, “disturbatore della serata”, si è concesso agli spettatori per due ore ininterrotte di gag e battute. Allo spettacolo era presente anche il vicesindaco di Ponsacco Floriano Baldacci, oltre a spettatori accorsi da tutta la Valdera. L’associazione Alidea, che ha organizzato la serata in collaborazione con Franco Panicucci, che si è occupato dell’allestimento del palco e delle luci, ringrazia i suoi volontari che si sono prodigati perché lo spettacolo riuscisse nel migliore dei modi, e anche gli operatori della Misericordia e della Pubblica Assistenza di Ponsacco, presenti a teatro con i loro mezzi.

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Pallavolo

Noemi si affaccia in nazionale A marzo Noemi Mannucci è stata convocata per un allenamento con il professor Mencarelli, allenatore della nazionale italiana juniores di pallavolo. Noemi, 15 anni, ponsacchinia, dopo aver fatto parte, per due anni consecutivi, della selezione provinciale, vede adesso davanti a sé nuovi traguardi da raggiungere. A lei vanno i nostri migliori auguri. Marco Mannucci

Noemi Mannucci

La squadra di Noemi

Podisti per ricordare Moby Prince Il 10 Aprile 2012 ricorreva il 21° anniversario del disastro avvenuto poco al largo del porto di Livorno. Nello scontro tra il traghetto Moby Prince e la petroliera Agip Abruzzo, morirono nel rogo successivo 140 persone a bordo del traghetto ,equipaggio e passeggeri, tranne il giovane mozzo napoletano Alessio Bertrand che si salvò rimanendo attaccato alle paratie esterne del traghetto fino all’arrivo dei primi soccorsi . La Moby Prince rimane legata tristemente alla più grave tragedia che abbia colpito la Marina mercantile dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Come ogni anno dal quel terribile evento il “ Coordinamento Podistico Moby Prince” con la collaborazione dei Veterani dello Sport di Livorno e Collesalvetti, organizza una staffetta per ricordare ed esprimere solidarietà ai familiari delle vittime. La staffetta nel passaggio-sosta nel nostro comune, sono stati ricevuti dal Vice Sindaco Baldacci Floriano e dai podisti locali. Nel suo intervento-saluto il Vice Sindaco , a nome dell’amministrazione comunale e della comunità, ha manifestato la nostra solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, che da troppo tempo aspettano che sia fatta definitivamente chiarezza su come realmente andarono i fatti,in quella tragica sera..

Camp didattico sportivo - Pallavolo & Beach Volley A Bibione (Ve), da domenica 24 a sabato 30 giugno, l’ASD Valdera Volley PONSACCO & VALDERA SPORT, in collaborazione con “Raduni Sportivi” organizza il “Valdera Beach Camp” edizione 2012. Rivolto a ragazzi di due distinte classi di età, 9-12 e 13-17 anni, Valdera Beach Camp offre una vacanza sportiva nella quale il beach volley, strumento ideale per lo sviluppo delle capacità coordinative generali dei giovani, diventa promotore di amicizia, disciplina e rispetto per il prossimo. Un qualificato team di istruttori federali, docenti ed educatori, guiderà i partecipanti attraverso un’esperienza che privilegerà l’apprendimento e l’insegnamento della pallavolo nonché un costruttivo impiego del tempo libero in un progetto di educazione permanente alla salute. . Gli alloggi sono in moderni residence e/o edifici ex-colonie. ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI: www.valderavolley.org

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“Dar Poggino ar Colosseo” Ponsacchini alla maratona di Roma Prima ci siamo fatti stampare una maglietta per l’occasione, con scritto “Dar Poggino ar Colosseo”. Poi siamo partiti. Era tanto che il mio amico“Mambro”(Federico Chiarugi) mi stressava per andare a fare una maratona, anche perché, dopo aver corso qualche mese al“Poggino”, voleva fare“il salto di qualità”. Ovvero una gara competitiva. Dopo tanto ho accettato la sfida. Decidiamo di andare a fare la Maratona di Roma del 4 marzo. Non contenti, facciamo aggregare al gruppo altri ponsacchini, tra cui suo fratello Alessandro, Federico Visconti e un ponsacchino ‘piovuto’, Stefano Rossi. Decidiamo di iscriverci con un gruppo di Prato che organizza un tour di due giorni, con partenza il sabato mattina e ritorno la domenica sera. Chiaramente accompagnati da mogli e compagne. Bene, ora bisogna iniziare la preparazione: si tratta di 12 settimane di corsa con vari programmi. Iniziamo il 26 dicembre e terminiamo il giorno prima della tanto attesa maratona. Sono tre mesi di sudore. Anzi, tre mesi di freddo, dato che ci siamo allenati pure con la neve. Finita la preparazione arriva il giorno tanto atteso. Ci troviamo alle 6 al bar Antichi Sapori per fare colazione e poi tutti insieme – dimenticavo, nella gita c’erano anche i genitori di Federico e Alessandro Chiarugi - partiamo per Pra-

to, dove troviamo i pullman che ci portano a Roma. Arrivati a Roma, andiamo al Marathon Village, ovvero lo stand dove ritiriamo il pacco gara con il consueto “Pettorale”. Una volta preso tutto, e dopo aver mangiato, andiamo in centro come turisti a visitare la città. Il ritrovo al pullman per portarci all’hotel è previsto alle 17:30 e noi, come veri ponsacchini, a che ora arriviamo? Alle 18:20/18:30: il resto della comitiva ci accoglie accanandoci. Dopo qualche risata partiamo e arriviamo hotel. Quello più allenato di tutti è Alessandro Chiarugi e tutti, chiaramente, lo prendono in giro, dicendogli che l’indomani non ci avrebbe dovuto deludere. Dopo qualche chiacchiera, rientriamo nelle nostre camere e la mattina alle 6 ci alziamo per fare la “colazione del maratoneta”: crostate, miele, zucchero, banane e per i più temerari anche un piatto di pasta. La partenza e l’arrivo della maratona sono al Colosseo. Quando arriviamo ci sono migliaia e migliaia di persone. Un vero caos ma anche una grande emozione. La partenza della maratona è stata alle 9 e siamo arrivati scaglionati in base alle proprie prestazioni. All’arrivo abbiamo trovato mogli o compagne a farci i complimenti. E poi, la vera festa: tutti a mangiare.

Luca Cozzolino, Federico Chiarugi, Federico Visconti, Alessandro Chiarugi e Stefano Rossi

Le magliette dei ponsacchini con la scritta: “Dar Poggino ar Colosseo”

Luca Cozzolino

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Ponsacco leader, ma le sorprese sono Casteldelbosco e Aurora Com’era prevedibile, il Casteldelbosco, autore di uno straordinario campionato, non poteva continuare a tenere l’inarrestabile passo della compagine Rossoblu, così, in questo mese di campionato, la truppa di Tolomei è riuscita a prendere un considerevole margine di vantaggio sulle concorrenti. In questo modo si è garantita un finale di campionato abbastanza tranquillo, con 10 punti di vantaggio sul Filettole ora secondo in classfica. A questo punto, la vittoria del campionato è pressoché sicura e, con i debiti scongiuri, si può cominciare a preparare la festa per la meritata promozione. Dando uno sguardo alla classifica, è ormai definita anche la griglia dei play off, composta da Filettole - Casteldebosco - Vecchiano - Aurora, che hanno accumulato un bel vantaggio sul Porta Nuova, unica squadra che può nutrire ancora qualche residua speranza. Se per Filettole e Vecchiano un posto tra le prime cinque era abbastanza scontato, il Casteldelbosco e l’Aurora sono state un po’ le belle sorprese di questo girone. Al contrario le squadre pistoiesi hanno deluso, così come la Bellani e il Gello 2004, che venivano da una serie di buoni campionati ma che, quest’anno, non sono riuscite a confermarsi ad alti livelli. Infine, va detto che la Coppa Toscana provinciale è stata vinta - in finale ai rigori - dal Pappiana contro il Vecchiano che aveva eliminato il Ponsacco. Il Selvatelle, intanto, si avvia a vincere l’altro girone pisano di terza categoria, mentre il Soiana, composto in gran parte da giocatori di Ponsacco, si è qualificato nel girone di Livorno per i play off, grazie anche ai 17 gol del ponsacchino Antonio Mirto. Lupin

CLASSIFICA Ponsacco - Ponte2000 4-1 Porta Nuova - Ponsacco 1-1 Ponsacco - San Frediano 1-0 Vecchiano - Ponsacco 1-3 Ponsacco - Fornacette 2-1

Ponsacco

62

Filettole

52

Casteldelbosco

49

Vecchiano

46

Aurora

46

Porta Nuova

37

Fornacette

31

Vione 30 Real Borgo Pittini

28

Ponte 2000

26

La Cella

19

Bellani

19

Gello 2004 17 San Frediano

15

Navacchio Zambra

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I tifosi raccontano: quando s’andava in trasferta

Fra una Uno rossa Festa a mezzanotte e un meccanico al nero in Comune Ricordo con entusiasmo la trasferta di Imola. Erano i miei 16 anni e oggi ne ho il doppio, ma quei ricordi resteranno indelebili, ricordi di un calcio sano e di una passione che tuttora mi porto dietro. In una mattinata di giugno, nella piazza del Comune, ci attendeva un pullmino per la trasferta di Imola. Io e il Baccino ci ritrovammo al bar RossoBlu, con il desiderio di accompagnare la nostra squadra. Ma un piccolo imprevisto ci ricevette: il pullmino era già al completo. Delusi e amareggiati per la domenica senza partita, ci venne incontro la nostra salvezza, un ragazzo del bar ci disse: “Ohhhh, venite con me, in macchina posto ce l’ho. Mi chiamano anche Alesi perché c’ho la Uno rossa (4 marce)”. Son passati 16 anni ma i tempi non son cambiati... mi sa che la super costava tanto. Partimmo in riserva e con la speranza di“Alesi”di fare benzina a Barberino. Ma purtroppo, arrivati a qualche chilometro dal rifornimento, la Uno rossa ci abbandonò in autostrada. Fortunatamente il pullmino, che prima ci aveva lasciati a piedi, corse in nostro aiuto e, con varie peripezie, ci portò qualche bottiglia di carburante. Tappa fondamentale per chiunque passi da Bologna è il Cantagallo, famosissimo Autogrill, dove ci rifocillammo con un paninozzo. Poi, di nuovo in partenza. La Uno rossa non era però pronta. La pompa della Benzina ci aveva abbandonato! Di domenica, trovare un meccanico all’altezza, non fu facile. Ma, almeno per una volta, la fortuna si fece vedere; il meccanico del Cantagallo trovò il guasto a tempi record. Cacciammo un centone delle vecchie lire (regolarmente al nero) e ripartimmo. Finalmente arrivammo a Imola, pochi minuti prima dell’inizio della partita. Alla biglietteria trovammo il Nucci, che ci pagò l’ingresso. Ce lo eravamo strameritato. Una partita che però ci ripagò delle mille disavventure dell’andata: il Ponsacco passò in vantaggio 0-1 con Cipolli e l’Imola pareggiò 1-1. Ma poi conquistammo la vittoria 1-2 con il bomber Bobo Pilleddu. E tutti sotto la curva a festeggiare: Forza Ponsacco. Sembra una storia inventata. Ma non lo è. Adesso che la posso raccontare mi sento fortunato di aver trascorso questa avventura, ma soprattutto di aver accompagnato il Ponsacco alla vittoria. P.S. Il racconto è stato scritto dalla mia ragazza io sono troppo ponsacchino... scrivo come parlo! Scritto da Silvia Pasquinucci per conto di Rodolfo Colombini

Ricordo una trasferta memorabile: play out per la salvezza in C2 a Castelfranco Veneto contro il Giorgione. Il Ponsacco quasi spacciato, serviva solo una vittoria e in tutta la stagione il Ponsacco non aveva mai vinto in trasferta. Tanto che nessuno si era organizzato per andare. Ci trovammo la notte in piazza a chiacchierare come tanti sabato sera d’estate e si decise la partenza in 12 o 13, non ricordo con esattezza. Qualche cassa di birra e qualche“boccione”di vino. A Pontedera in auto, treno fino a Firenze, coincidenza per Bologna, coincidenza per Padova, coincidenza per Castelfranco v. Romano Aringhieri, saputo che eravamo in viaggio, mandò il pullman della squadra a prenderci alla stazione, ci abbracciò tutti commosso e volle rimborsarci fino all’ultima lira (c’era ancora quella). Finì con una vittoria del Ponsacco 1-0 (gol di Federico Tolomei) in uno stadio stracolmo di tifosi locali che avevano già apparecchiato tutto per la festa a cui eravamo invitati “comunque vada”: buttarono via una mortadella di 30 chili e non so quando pane. Ritorno sull’autobus con la squadra, le prime macchine ad aspettarci all’uscita della Fi-Pi-Li di pontedera (con la p minuscola) corteo fino a Ponsacco, corso in contromano e Comune aperto a mezzanotte per la festa con oltre mille persone, fumogeni, bandiere...altri tempi purtroppo. Maurizio Bernacchi

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Striscione esposto durante un derby con il Pontedera


di Luciano Lombardi

Solo la matematica frena la festa dei Rossoblu L’impresa che i ragazzi di Tolomei hanno compiuto a Vecchiano è stata senza dubbio uno spartiacque per la classifica - confermata con la recente vittoria sul Fornacette - che oggi registra 10 punti di vantaggio sul resuscitato Filettole. Non si può non essere ottimisti sul futuro dei rossoblu, considerando i numeri che hanno fatto registrare. Certo non si può ancora cantare vittoria, e dello stesso avviso è Matteo Giusti vicepresidente della Polisportiva Le Melorie e neo consigliere dell’Fc Ponsacco 1920: “Il vantaggio è buono, ma bisogna aspettare la matematica”. Anche sul futuro della società rossoblu Giusti è molto contenuto ma ammette: “Certo, Ponsac-

co può aspirare a qualcosa di più che la seconda categoria. Certi movimenti si dovrebbero aprire verso Giugno-Luglio, noi siano pronti e fiduciosi”. A proposito di rendimenti, la classifica della Coppa Nuovastampa vede per la prima volta il cambio in testa con Fiorentini che scalza il regolare Ferrucci. La lotta è però ancora aperta anche ai vari Centofanti, Tolomei, Biasci e Macchini. La tabella mostra le 5 giornate per la fine del campionato. In neretto le partite in casa. 21 aprile

28 aprile

PONSACCO punti 62

Borgo Pittini

RIPOSO

FILETTOLE punti 52

Porta Nuova

5 maggio 12 maggio 19 maggio Navacchio

Aurora

Vione

1°GRAN TROFEO NUOVASTAMPA

S. Frediano Vecchiano Fornacette

Borgo Pittini

Il premio verrà assegnato al giocatore rossoblu che alla fine della stagione 2011/2012 del campionato di Terza categoria avrà ottenuto la media punteggio più alta (totalizzando almeno 15 presenze)

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Questa la graduatoria aggiornata dopo la partita del 14 aprile 2012 contro il Fornacette GRADUATORIA GIOCATORI 1

Fiorentini

2

Ferrucci

3

Centofanti

4

PUNTEGGIO GARE

PUNTI PRECEDENTI

21° Ponte

22° P. Nuov

23° S.Fred

24°Vecch

25° Fornac

PUNTI TOTALI : presenze

MEDIA

% PRESENZE

114½

7

147½ : 22

6.70

91.67

128

-

6

7

154 : 23

6.69

95.83

126½

7

6

7

159 : 24

6.64

100

Tolomei

113

7

146 : 22

6.63

91.67

5

Biasci

105

-

132 : 20

6.60

83.33

6

Macchini

113

7

5

7

145 : 22

6.59

91.67

7

Menicagli

118

6

7

148 : 23

6.45

95.83

8

Salvini

9

Novi

76

-

6

-

-

88½ : 14

6.32

58.33

86½

6

8

-

-

-

100½ : 16

6.28

66.66

10 Filippeschi

63½

6

-

6

-

6

81½ : 13

6.26

54.17

Salatti

74

-

7

6

100 : 16

6.25

66.66 91.67

11

12 Buti

106

6

6

6

136 : 22

6.18

13 Bertini

87

6

-

6

-

-

99 : 16

6.18

66.66

14 Martini

103

-

6

7

6

128½ : 21

6.11

87.50

giocatori non classificati - presenze inferiori al 50% delle partite giocate nc Gneri

47

6

-

7

6

72½ : 11

6.59

45.83

nc Micheletti

36

7

67 : 11

6.09

45.83 45.83

nc Sassetti

51½

6

6

-

-

-

63½ : 11

5.77

nc Rofrano

42½

6

5

-

6

-

59½ : 10

5.95

41.67

nc Riccio

52½

-

-

-

65½ : 10

6.55

41.67

nc Giannelli

54

-

-

-

-

-

54 : 9

6

37.50

nc Granchi

33½

-

-

6

7

6

52½ : 8

6.56

33.33

nc Cutuli

24½

-

-

-

6

-

30½ : 5

6.10

20.83

GIOCATORI FUORI ROSA: Mirto e Piscini


Calcio amatoriale

G.S. Le Melorie Obiettivo play off Il G.S. Le Melorie è una squadra di calcio amatoriale fondata nel 1983, che si è distinta nei campionati Uisp Valdera. Tre vittorie nel campionato di primo livello 1987/88 e 1993/94 e di Promozione del 2006/2007, quest’ultima riportò la squadra nella primissima categoria di Eccellenza. Dopo il rendimento altalenante dell’ultimo triennio, la squadra si è riorganizzata e sta giocando un buon campionato in Promozione con possibilità di arrivare ai play off. Il G.S. Le Melorie organizza in notturna, sul proprio impianto, nei mesi di maggio e giugno il Torneo Città di Ponsacco “Memorial Stefano Fabiani”, giunto alla decima edizione. Il D.G. Martini, che ringraziamo per la collaborazione, nell’evidenziare quanto fatto dal G.S. nei quasi 30 anni

di vita, afferma: “I tempi potrebbero essere maturi per un confronto serio e costruttivo, anche con l’aiuto del sindaco e delle sinergie attualmente in campo, per portare Le Melorie nel calcio dilettantisco F.I.G.C. di terza categoria. È necessario e obbligatorio il coinvolgimento dell’altra realtà meloriana della Polisportiva 2006, che si sta affermando come protagonista nella scuola calcio in Valdera, essendo anche diventata azionista del progetto calcio di Ponsacco”. SEDE: Pasticceria Elean Le Melorie. DIRIGENTI: Presidente Elena Nacci; Direttore Generale Marco Martini; Segretario Roberto Busdraghi; Direttore Sportivo Pietro Corvino; Consiglieri Stefano Vannozzi, Antonio Draicchio, Massimiliano Codella, Giacomo Ferraro, Mauro Gennai, Franco Martini, Sauro Diciotti. ROSA GIOCATORI: Portieri: Alessio Finozzi, Simone Fornai. Difensori: Maurizio Anichini, Alessio Bachi, Luca Belperio, Cruz Cabrera, Gabriele Cavallini, Lorenzo Gennai, Alessio Orazzini. Centrocampisti: Samuele Busdraghi, Marco Corvino, Nicola Fontanelli, Mirko Gori, Im San, Marco Mirto, Andrea Piscini, Giuliano Pianese, Mirko Taddei, Fabio Vannozzi. Attaccanti: Andrea Coniglioni, Lorenzo Giuntini, Nino Labriola, Alessio Melis, Mattia Neri. Allenatore: Fabio Cicarelli. (L.L.)

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