Marzo 2012

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Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco Anno XV · Numero 3 · € 2,20

marzo 2012

Da Pons Sacci a Ponsacco: mille anni di urbanistica

sommario ponsacchino è?

CONTINUANO A DIRLO I PONSACCHINI

porta a porta siamo ricicloni

la farmacia gasperini compie cento anni

dalla palestra alle terme nasce un megacentro

luciano chiarugi l’elogio della piazza

la RINASCITA

‘eccellenza’ negli amatori www.ilpontedisacco.it


Il Corso Matteotti

L’editoriale

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Una foto del centro storico scattata dal Campanile

Iscritto nel registro degli indagati Sembra che il Corso sia il responsabile numero uno del degrado cittadino, della crisi dei commercianti, della vita comunitaria, per cui non ci sono ragionamenti, riflessioni e deduzioni che non attacchino il corso, che non lo presentino come l’inizio e la fine di un paese come il nostro che ha ben altre radici di storia sociale. Nel corso si facevano le vasche, ora non ci sono che ragazzi vocianti che giocano, nel corso c’era il raduno dei ponsacchini, ora degli stranieri, nel corso si aprivano i migliori negozi, ora ce ne sono rimasti ben pochi, il corso era aperto al traffico che portava acquirenti, ora tutto è morto. Prima di dare colpe, facciano tutti un po’ d’esame di coscienza e vedremo che ogni categoria ha la sua parte di negligenza. Basta dare colpe, ora è tempo di lavorare per il miglioramento. Il corso aperto o chiuso alle macchine, attualmente, è il nodo del contendere tra commercianti e Amministrazione Comunale. Il Sindaco difende il suo operato perché dettato dal programma elettorale, vo-

tato dalla maggioranza dei cittadini, per cui il corso deve rimanere così com’è. Una categoria di commercianti, attraverso un referendum , ha raccolto l’opinione di cittadini che vogliono riaprirlo. Oggettivamente il corso, al di là dei programmi elettorali e delle opinioni di alcuni cittadini, come centro storico deve essere una protezione degli anziani, dei bambini, della mamma con la carrozzina, del passeggio feriale e festivo, luogo di incontro, di socializzazione. Le auto con tutti i loro miasmi micidiali e con il loro ingombro non possono occupare aree a disposizione dell’uomo e del verde. Anzi è tempo che l’Amministrazione comunale trovi il sistema di togliere dalle rughe la sosta alle auto. E’ tempo di spostare dal centro anche il mercato per dargli un luogo favorevole ai rivenditori e ai cittadini sempre esposti alle intemperie fredde e calde. Concludo con una riflessione che tutti vorrebbero dire ma non dicono: il corso è di tutti e non di certe categorie! Spectator

MENSILE DI CRONACA, ATTUALITÀ E CULTURA DI PONSACCO Direttore Emerito Fausto Pettinelli Direttore Responsabile Giampaolo Grassi Condirettore Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it Redattori Luciano Lombardi Elena Iacoponi Benedetta Bitozzi Ogni responsabilità relativa ai contenuti dei singoli scritti è dei rispettivi autori Segretaria di Redazione Barbara Prosperi Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98 Direzione e Amministrazione Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco Progetto grafico Niccolò Falaschi

Adesso siamo anche su facebook. Lettrici e lettori sono invitati a pubblicare sul nostro profilo foto curiose, simpatiche o originali in cui sia immortalato anche il Ponte di Sacco. Le migliori verranno pubblicate sul prossimo numero della rivista


8 marzo la festa delle ponsacchine Il Ponte di Sacco festeggia l’8 marzo con questa bella foto scattata da Valeria Pratesi: una graziosa signorina che legge un libro seduta alla fermata del bus, in piazza dei Polli a Ponsacco. Ma il Ponte di Sacco vuol festeggiare l’8 marzo anche con le storiche ponsacchine, graziose o no che fossero. Lo fa ricordando alcune di quelle raccontate da Benozzo Gianetti nel libro: “Ponzacco e ‘r su’ vernàolo”. Come la Bollosanta, una delle più conosciute gremignaie. Andava per i campi con un grosso carretto a fare l’erba ma, spesso, portava a casa tutto ciò che poteva recuperare. La Cerighetta, una donna gentile e sempre sorridente, che gestiva un botteghina sul corso, dove si vendeva un po’ di tutto. La Cuccurana, una donna umile che vendeva castagnaccio, necci e pattone servite su foglie di alloro, nella sua bottega di via Cavour. La Rossa, donna robusta e piena di spirito, mescitrice, nel suo bar, di vino e di discorsi taglienti e ironici, spesso riferiti alla ‘topa’, che era il nome di un dolce tipico ponsacchino. La Ruffa, donna grossa e forzuta che – si dice- abbia ammazzato un maiale con una botta in testa. Sira, bottega di mercerie, rimaneva aperta anche la domenica mattina per permettere alle contadine di acquistare il filo, i bottoni, gli aghi e di ritirare la posta non consegnata dalla postina, perché non andava nelle campagne. Insieme a queste figure caratteristiche, che suscitano ilarità e simpatia, altre donne, nel silenzio della vita quotidiana, contribuivano con il loro lavoro al sostentamento della famiglia. Ricordiamo la donna contadina che con la vendita delle uova, dei conigli e del pollame riusciva a comprare i vestiti, le scarpe ai ragazzi e qualche “capo bòno” per sé. Lei che salvò la comunità dalla fame, quando gli uomini validi erano alla guerra. E le altre che giorno per giorno strappavano la gramigna alle zolle per portare sulla tavola un pezzo di pane, le venditrici di palle d’erba, le sartine che andavano a “opra”, le “serve” a mezzo servizio. A loro deve essere costruito un monumento più longevo del bronzo.

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foto di ©Valeria Pratesi/SPAZIO16


Tutti insieme al (per il) Carnevale 26 febbraio 2012: una data che rimarrà impressa agli organizzatori dell’ultimo Carnevale di Ponsacco. Coordinate dall’assessore Tamara Iacoponi, le associazioni che hanno hanno dato vita a idee a questa edizione della manifestazione sono state: Art Work village, Polisportiva Rinascita (comitato delle mamme), Fantagiokando, Arcadia,Confesercenti. Carlo Buscemi è stato il coordinatore della giornata. Fantagiokando ha organizzato un settore della piazza dove venivano truccati i bambini, Arcadia ha organizzato lo spettacolo finale del fuo-

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co, Confesercenti ha premiato le maschere più carine, mentre il gruppo Polisportiva Rinascita ha organizzato una maschera a tema (tribù indigena), con tanto di balli, pop corn e frittelle fritte. Fiore all’occhiello della giornata, la banda Monterosso di Terricciola con majorette. Con un piccolo (ma grande) sforzo dell’amministrazione e le idee di queste persone, queste associazioni sono riuscite a dare a Ponsacco un giorno di festa. L’obiettivo è portare avanti questo progetto creando un comitato per il carnevale di Ponsacco. (A.B)


TUTTI INSIEME AL (PER IL) CARNEVALE

foto di Nicoletta Gambaccini e di Giuliano Pucci

Carnevale e maschere alla casa di riposo

Nel pomeriggio del ‘martedì grasso’, gli ospiti della Casa di riposo di Ponsacco, insieme alla tradizionale festa dedicata a coloro che nel mese compiono gli anni, hanno festeggiato anche l’ultimo giorno di Carnevale. La ricorrenza, quest’anno, è stata caratterizzata in maniera particolare dal coinvolgimento di molti ospiti che, sotto la supervisione e con l’aiuto della responsabile dell’animazione, hanno dato il proprio contributo nella preparazione di festoni, maschere e disegni. Si è trattato di un pomeriggio nel quale gli ospiti, ballando ed accompagnando con le parole l’esecuzione delle canzoni, si sono sentiti gli attori principali. Non è mancata neppure una nota culturale: anche in questa circostanza Italiano Gasperini ha recitato una sua poesia che ricorda, con una certa nostalgia, i sentimenti e le attese delle feste del Carnevale celebrate in periodi ormai lontani. Numerosa anche la presenza e la partecipazione dei parenti.

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A Carnevale anche lo staff del Bar Nencioni si è trasformato


A proposito di ponsacchinità

Soprannomi e patronimici ponsacchini Il tema della “ponsacchinità”, al quale è stato dato largo spazio nel numero scorso del “Ponte di Sacco”, ha ottenuto un notevole successo, ma molti lettori hanno lamentato la mancanza di un capitolo che pure ha costituito un importante tassello di storia locale. Quello dei soprannomi che per i ponsacchini furono, e talora continuano ad essere, una specie di sigillo di garanzia di un’amicizia schietta, corporativa, se non addirittura di una vera e propria manifestazione di stima. Questo elenco di nomi, di soprannomi e patronimici è frutto di una raccolta che nel corso degli anni è stata di continuo aggiornata da noti cultori di storia paesana scomparsi, come Piero Calderani, Nello Falaschi, Brunero Gasperini e tanti altri. E’ un’esercitazione che nei giovani forse non susciterà vibranti sensazioni, se non una certa divertita ilarità che invece, secondo noi, è fuori tema perché la Storia è una cosa seria. Ma chi ha una certa età avrà di che emozionarsi nella riscoperta di un modo interpersonale di esprimere un sentimento che purtroppo va sempre più affievolendosi. Accomodatevi, leggete e per piacere segnalate alla redazione del Ponte le inevitabili dimenticanze, grazie.

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A Abissino Accettone Agnelli Agonia Amatino Angiocche Anguilla Anguinaia Ansano Artidoro Assuero Astolfo Astutillo B Baccano Bacchiaceci Bacchiala Baccione Badoglio Baffino Bagege Bagnato Baìno Balena Balia Balilla Ballaorso Ballerina Bandieracèa Banchello Banfata Baracchina Barano Barbano Barbini Bardoni Barnaba Barzellina Bassotto Bastianella Bastiano Batino Batocchio Battaglino Baule Bavetta Bazza Bazzina Beba Beccanoce Beino Bemberege Bembino Beo Beppeàro Beppe di BombaBetto Bibi

Bimbicchio Binda Bindera Bistecca Bistino Bizza Bobi Bòcche Bocchino Boccino Bodda Loggione Boldrino Bollore Bollosanta Bombò Bonfiglio Borseggia Borso Boschia Boschiglio Botto Bozzi Bozzolino Braàlino Bracino Brindano Buccione Budda Bugèo Bulgara Bùone Buratta Busalla Busilli Busseri Fustelli Buzzino C Cacchina Caccola Cagnara Campanaio Canapino Canfino Canottiera Canzio Crollo Carraio Carrozzina Carabina Cassio Cecca Cecchino Ceciole Ceìno Cemento Cencio Chiatta Chiavaccio

Chiccaio Chioccia Chioccioline Chiodo Ciaccio Ciagna Ciàlo Ciampino Ciccia Ciccone Cinceri Ciocia Cioddo Cipaleo Cirighetti Ciucio Ciuo Colpo Coccolo Cornicchi Cucchiaino Cuccurana D Doddoli Dola Dondolina Donzella Dosola F Falco Fanny Fanteria Faone Fascione Fascistino Fastigio Fefa Fieno Filanciano Filino Fio Finferi Fischiella Fischietto Fischione Frate Frenare Frescone Frusone Fuer Fuligno Fummina Fummo Funicello Fusino continua nei prossimi numeri...

Ponsacchino è?

la storia continua...

Il Ponte Di Sacco

Ponsacchini che definiscono i ponsacchini

Alessandro Falchi Ponsacchino è quello che quando ti incontra dopo mesi ti dice “ bah..o te?!che sei sempre vivo?!”

Lorenzo Barnini ponsacchino è quello che chiama “ SFRIZZOLI “ i lacci delle scarpe...

Marilena Bova ponsacchino è chi dice, quando pigia sull’accelleratore, che va a “tutto foo” e quello che quando alza il volume dice “a tutto bordone”! Paola Ferretti ponsacchino è qello che il venerdì santo, dopo la processione, andava al negozio di Bellarmino per vedere quali animali vivi aveva messo in ventrina. CHE TRADIZIONE !!!!

Marilena Bova ponsacchino è chi chiama la scopa “la granata” e il coniglio “il cunigliolo” :) Giannantonio Pettinelli Ponsacchino e’ quello che negli anni 80 andava sul piazzone con la golf gti rigorosamente bianca con lo stereo a tutto volume

Roberto Ducci ponsacchini sono quelli che quando al cinema il film era brutto si mettevano a urla’: Palleeeee cambia la pellicola!!! ponsacchino e’ quello che quando Cinceri era malato e il dottore gli scriveva la ricetta sull’uscio, il suo fratello Abudeo portava direttamente l’uscio in farmacia! ponsacchino e’ quello che quando andava dal Valeri a reclama’ che l’aringa comprata faceva schifo, lui gli rispondeva: c’hai messo l’oglio? L’hai sciupata! ponsacchino è quello che abitava dietro la chiesa: una sera rientra tardi da veglia ..er su’ babbo da letto lo sente arrivà e gli chiede: “O che ore enno?”. Lui risponde: “Son le dieci, babbo!!!”. In quel momento l’orologio fa un dong…e il su’ babbo gli dice: “Ma l’orologio ha sonato un dong!”. El figlio risponde: “Diamine babbo!! un vorrai mia che ti soni anche lo zerooo!!!!”

Rapino Ponsacchino è… Buóne, un vecchio che abitava nella mia ruga, un giorno mangiò mezzo chilo di arselle in umido e a un suo amico che gli domandò se erano buone, rispose: “Bòne davvero, ma le rodevo male perché erano un po’ dure!”


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Simone McFly Lupo: “Gli fa una s*** la neve ai ponsacchini!”, questa foto l’ho fatta nel piazzale della coop, durante la tormenta di neve. Di Simone Lupo conosciuto da tutti come Lupino. Mi piace - Commenta - Condividi

Lorenzo Barnini: ma possibile che la domenica mattina alle 7 ci sia sempre qualcuno che da” foo” davanti casa??? qualche volta anche la sera dopo cena...rimango allibito. 2

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Enrico Ferretti Diamogli le chiavi della città (ingresso lato Attraversamento Lunare).

Simone McFly Lupo Mmm basta avere un pochino di coraggio, e il saper far sorridere tanta gente con um gesto fatto in venti secondi (vedi i 476 mi piace alla foto sul mio profilo e i 60 commenti di stima)

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Franca e Sergio Antonelli: vorrei segnalare una cosa abbastanza strana... il comune si raccomanda a noi cittadini di fare bene la raccolta differenziata della spazzatura...ed è giusto!! quando il mercoledi alla fine del mercato che vanno a ripulire i residui dei banchi e fanno tutto un mucchio dalle verdure ai cartoni di tutto di più alle cassette di plastica è una cosa che non sta né in cielo e né in terra perché loro non la fanno non sono uguali a noi semplici cittadini vorrei una risposta da chi di dovere grazie Mi piace - Commenta - Condividi A - persone piace questo elemento

Ylenia Falchi: Fieri dell’articolo su Mald’estro Cabaret all’Odeon sul PONTE DI SACCO 2

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Il sindaco risponde Alessandro Cicarelli

Quale futuro per Ponsacco?

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Caro sindaco, i sondaggi sono giochi e anche noi abbiamo voluto giocare (ben sapendo che stavamo solo giocando). Così, abbiamo chiesto ai ponsacchini di rispondere al quesito: corso chiuso o corso aperto? I risultati sono a disposizione di tutti sul sito del Ponte di Sacco. Diciamo che le risposte non sono state un fiume e che la prevalenza per corso aperto (60%) non è travolgente. Se dovessimo trarne una conclusione (sapendo che si tratta di un gioco) potremmo dire che il tema della riapertura del corso appassiona i ponsacchini meno di quanto si creda. Detto questo, però, la questione ben più generale del rilancio del centro storico (e del paese nel suo complesso) appare sempre più attuale e sentita: i commenti che sul profilo Facebook del Ponte di Sacco ha avuto l’intervista all’assessore Tommaso Baldacci ne sono un termometro. Ecco, su questo – e fra che ci siamo pure su corso chiuso/corso aperto - ci piacerebbe avere l’opinione, e conoscere i progetti, dell’Amministrazione comunale. Il tema, a nostro avviso, si innesta con la proposta di Lido Sartini di creare una ‘costituente’ per Ponsacco in cui pianificare il domani del paese. Il Ponte di Sacco

Non sono sorpreso dall’esito del vostro sondaggio. Anzi sono sicuro, anche per l’esperienza diretta della campagna elettorale, che la grande maggioranza dell’opinione pubblica non sia affatto favorevole alla riapertura del corso. Faccio notare la presunta stranezza che c’è fra la bassa partecipazione al vostro sondaggio on-line e l’alta sottoscrizione di questionari (1.000) che in soli due giorni ha realizzato Simonelli. Quest’ultimo è un dato molto interessante: considerato che solo una minoranza delle persone in genere si ferma ad un banchino per riempire un questionario e firmarlo, vuol dire che il centro a Ponsacco, nonostante tutto, è ancora frequentato da molta gente. Su queste persone operazioni di marketing e fidelizzazione sarebbero opportune. Quello che a me preoccupa della discussione è la sottovalutazione di quelle che sono le vere cause della crisi e il tentativo di disegnare una “situa-

zione ponsacchina” anomala “in peggio” rispetto al resto del Paese (posizione fra l’altro autolesionista). Nessuna terapia sortirà effetti se la diagnosi da cui trae spunto è sbagliata. Come si fa infatti a sottovalutare la pesante e drammatica crisi economica e sociale che attraversa l’Italia? Basta leggere i giornali per sapere come addirittura nella vicina Pontedera abbiano chiuso molte attività commerciali rinomate e come si sia aperto il dibattito sullo “svuotamento” del centro. Dibattito che in verità riguarda ormai un po’ tutti i comuni. Il centro studi Confcommercio ha dichiarato che nei primi 9 mesi del 2011 il saldo fra aperture e chiusure a livello nazionale di attività commerciali è negativo di ben 46.531 unità con la perdita di 43.000 posti di lavoro. A Ponsacco il saldo sarebbe addirittura positivo: eppure questo dato citato dall’assessore Baldacci mi pare sia stato salutato da una selva di critiche. Come la penso io lo sapete. Solo pochi mesi fa mi ero espresso dicendo che al di là dei dati statistici ciò che conta è anche lo stato di salute delle attività. Per me i fatturati erano mediamente in forte calo. Vi ricordate come fu accolta questa affermazione? Andate a leggere il Ponte. Anche in quel caso si levarono critiche del tipo: come fa il sindaco a sapere che i fatturati sono in calo? A quel tempo evidentemente era forte il tentativo da parte di qualcuno di negare la crisi. Poi dopo novembre le cose sono cambiate e così oggi, dopo pochi mesi, si può essere criticati per motivi esattamente opposti. Anche le recenti iniziative di Simonelli assomigliano molto alla riproposizione di un clima già visto: alludo alla famosa iniziativa del 22 gennaio 2009 con la quale fu di fatto aperta la campagna elettorale e all’interno della quale non mancarono accuse e offese all’Amministrazione Comunale. Tutto deve quindi partire da un confronto corretto, scevro da partigianerie precostituite, incline ad una analisi che sappia guardare al futuro più che inseguire nostalgiche vie di fuga verso il passato. Insomma pur non avendo nessuno la ricetta in tasca l’unico approccio possibile non può che essere quello costruttivo. Chi propone scorciatoie, o peggio cerca di costruire capri espiatori, vuol dire semplicemente che non ha nessuna terapia da proporre. Più che l’apertura al traffico del corso il punto su cui lavorare è quello

della sua “caratterizzazione”, creazione di una identità, fatta di specificità commerciali, di una rete di iniziative tese alla fidelizzazione del cliente, da una valorizzazione anche culturale e di servizio del centro. Cose ovviamente già presenti nei programmi, discusse nei forum, ma che devono fare i conti con la nuda realtà di oggi. L’Amministrazione seguirà il metodo costruttivo organizzando incontri tematici con le categorie, portando proposte e vagliando quelle dei partecipanti. Rifuggiremo dalle iniziative caratterizzate da verve solo polemica o contrassegnate dalla esasperata ricerca di visibilità. Riguardo alla “costituente per Ponsacco” in linea teorica non abbiamo nulla da eccepire. Con tutto rispetto però credo che molte idee e progetti ci siano già. Basta vedere i programmi, gli strumenti urbanistici, i forum tematici svolti. Ricordo in estrema sintesi: la riorganizzazione della viabilità, la nuova zona sportiva, la riconversione dell’area centrale dove è l’attuale stadio, il parco urbano, il collegamento ciclo-pedonale fra queste aree, i servizi in centro a partire dal polo sociosanitario, il completamento della zona industriale con ulteriori insediamenti, alcuni dei quali già previsti (es. lavanderia), l’ampliamento dell’edilizia scolastica. Credo che tutto sommato l’impianto programmatico sia consono a disegnare il futuro di Ponsacco. Il problema sta tutto nella realizzazione di questi progetti, molti dei quali sono già pronti e addirittura finanziati. Ricordo infatti che in questo momento in Italia per i comuni sopra 5.000 abitanti vige una sostanziale “sospensione per legge” degli investimenti. I comuni fra l’altro sono chiamati a ridurre i servizi, a fare gli esattori per conto dello Stato (v. IMU), a bloccare pagamenti e investimenti (non siamo oggi ancora in grado di avviare opere finanziate nel 2007), a registrare enormi giacenze di cassa che con la tesoreria unica prenderanno la strada di Roma per salvare “l’Italia” (e pensare che c’era chi parlava di federalismo). Il confronto è positivo se è in grado di approdare a proposte sostenibili e concrete. Questo è possibile se si tengono in considerazione i vincoli che tutti i comuni (non solo noi) devono rispettare. Ben venga quindi il confronto. Siamo pronti a partecipare con le nostre idee e con i nostri progetti.


Disservizi alle Poste Voto unanime in Comune: ora basta

Qualcuno spieghi al Comune tragica esperienza da lui vissuta direttamente. Rispetto all’iniziativa svoltasi al cos’è la Medaglia d’Onore La medaglia d’onore che il Presidente Napolitano ha conferito al prof. Luigi Giuntini è un meritato riconoscimento del servizio che egli in nome della libertà e della democrazia ha reso alla Patria durante la guerra. Al prof. Giuntini sono arrivate le congratulazioni da parenti, amici, dai suoi tanti allievi, dai colleghi insegnanti e perfino da autorevoli pontederesi. A Pontedera addirittura lo festeggiarono prima di Natale, al Circolo “Otello Cirri” in occasione del 90° compleanno e della presentazione di un suo libro di memorie. Per il Comune c’era l’assessore Chiarugi che fece il suo bravo discorsetto e a metà dell’incontro se n’andò perché impegnato. Ora, a due mesi dalla cerimonia svoltasi al Quirinale, molti ponsacchini si chiedono per quali strani motivi il Comune di Ponsacco, non solo non ha organizzato un piccolo ricevimento in Comune, magari invitando i ragazzi delle scuole, ma addirittura ha lasciato passare in assoluto, vergognoso e imperdonabile silenzio un evento così significativo che avrebbe dovuto onorarlo. E’ davvero un pessimo esempio della totale mancanza di senso civico della nostra amministrazione. Lettera firmata

Spero che chi ha scritto questa lettera (pur continuando a non capire l’esigenza di celarsi dietro l’anonimato) conosca bene le iniziative che l’Amministrazione Comunale porta avanti da tempo nel campo della difesa della memoria, della democrazia e della libertà. Iniziative che hanno ovviamente delle tappe ben precise: dal giorno della memoria, alla celebrazione del 25 aprile, dal pellegrinaggio ai campi di sterminio con i ragazzi delle nostre scuole, alla celebrazione della Liberazione di Ponsacco. Fra l’altro l’anno appena trascorso, con le celebrazioni del 150° anniversario dell’unità di Italia, è stato molto ricco di appuntamenti che hanno inevitabilmente toccato anche quel periodo storico e i valori ad esso collegati. Proprio all’interno di queste la presenza del Prof. Giuntini ha ricoperto un ruolo molto importante, sia negli anni passati, ma soprattutto lo scorso anno in cui una iniziativa specifica è stata appositamente dedicata al racconto della

centro Otello Cirri, ricordo che l’Amministrazione ha partecipato ufficialmente con tanto di patrocinio e con l’accollo di parte degli oneri organizzativi (dalla lettera risulta l’opposto: noi che partecipiamo su invito di Pontedera). Qual’ è il modo migliore per premiare e rendere onore al prof. Giuntini? Su questo non ho dubbi: riuscire a pubblicare il suo diario. Operazione a cui l’Amministrazione Comunale ha sempre pensato anche in passato, a partire dalla precedente legislatura, ma che si è sempre rivelata proibitiva proprio per l’imponenza dell’opera. Proprio a seguito della consegna della medaglia d’onore da parte del Presidente della Repubblica ci sono state per la prima volta manifestazioni di interesse per sostenere l’iniziativa. Ho avuto contatti con editori e possibili sponsor, senza i quali l’operazione è impossibile. E’ chiaro che a me non piace dover svelare in anticipo un piano di lavoro che credo interessante ma non semplice da realizzare, specialmente in un contesto di grandi difficoltà finanziarie come quello attuale. Ma di fronte a certe accuse avevamo una sorta di diritto-dovere di rispondere. Anzi a questo punto estendo l’appello, convinto di non urtare la suscettibilità dei primi che si sono mostrati interessati, a chiunque volesse contribuire alla realizzazione del progetto. Per quanto riguarda un momento più formale per rendere onore al professore e al riconoscimento ricevuto, come Amministrazione abbiamo pensato alla prossima celebrazione del 25 aprile, iniziativa che, come facciamo ormai da tempo, prevede proprio il coinvolgimento dei ragazzi delle nostre scuole con l’obiettivo evidente di dare un senso profondo a questa iniziativa e di favorire la costruzione di una sana coscienza civile. Rispetto a questo sono invece preoccupato del clima che si è creato a Ponsacco, per cui a certe iniziative partecipa solo “una parte”. Questo non è un buon segno anche da un punto di vista istituzionale, visto che certi valori sono alla base della nostra Costituzione, della Carta fondamentale che riguarda tutti e non una parte sola.

Nel rinnovare il ringraziamento al Sindaco che puntualmente risponde alle domande dei cittadini, avvertiamo che le risposte alle altre lettere saranno pubblicate sul prossimo numero.

E’ stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere Emanuele Turini della lista civica Rossoblu sui disservizi delle Poste di Ponsacco: corrispondenza che non arriva, bollette recapitate quando ormai sono scadute e file interminabili per ritirare anche una semplice raccomandata. Il Consiglio comunale, preso atto del perdurare della situazione e visto che l’amministrazione comunale più volte ha chiesto alla direzione generale e provinciale delle Poste di far cessare questi disagi (purtroppo senza aver successo), ha deciso di intervenire compatto votando un documento che prevede, tra l’altro, di denunciare la situazione al commissario garante per le telecomunicazioni affinché prenda provvedimenti urgenti. Il sindaco ha preso l’impegno di chiedere nuovamente un colloquio con i dirigenti di Poste per chiedere spiegazioni, mentre il Consiglio comunale non esclude di organizzare davanti all’ufficio postale di Ponsacco forme di protesta pacifica.

Orari dei negozi: di domenica aperture libere, per ora Il decreto Monti ha previsto la liberalizzazione degli orari delle attività commerciali. La Regione Toscana, non condividendo tale impostazione, ha proposto ricorso presso la Corte Costituzionale ed ha emanato un provvedimento di legge che continua a prevedere, come accaduto fino ad oggi, la concertazione a livello territoriale per decidere le domeniche di apertura. L’Unione della Valdera ha svolto la cosiddetta concertazione di primo livello con i rappresentanti delle associazioni commerciali e i sindacati dei lavoratori confermando 15 domeniche di apertura con l’aggiunta di altre 4 legate a manifestazioni di tipo locale. All’inizio di gennaio si è svolta la concertazione di secondo livello, Comune per Comune, nella quale si è provveduto alla individuazione delle domeniche in oggetto. A seguito di questo percorso il sindaco di Ponsacco ha firmato l’ordinanza che disciplina tali orari. Alcune attività della grande distribuzione hanno fatto ricorso al Tar. In particolare, nella nostra zona, questo è avvenuto sia a Pontedera che a Ponsacco (ricorso presentato da Oviesse e Maxitracce). Il Tar si è pronunciato sospendendo l’efficacia delle suddette ordinanze (cosa avvenuta del resto anche per altri Comuni sia in Toscana che in altre regioni). In attesa del giudizio finale di merito del Tar, e soprattutto del pronunciamento della Corte Costituzionale, l’apertura domenicale degli esercizi al dettaglio è quindi totalmente libera. Il Comune di Ponsacco

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Grazie al porta a porta Dopo 40 anni di servizio il Ponsacco è il più riciclone messo è andato in pensione

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E’ fissata per legge al 65% la quota di raccolta differenziata da superare entro il 2012, soglia che Ponsacco ha già ampiamente superato aggiudicandosi così il primo posto in classifica come comune “riciclone” della provincia di Pisa. Il primato verde della cittadina del mobile, una quota che sfiora il 78% davanti a San Giuliano con il 77,38%, arriva dopo solo pochi mesi di raccolta “porta a porta”, affiancata alle campane blu del multimateriale: “abbiamo iniziato lo scorso 20 settembre e già si vedono ottimi risultati- dice l’assessore all’ambiente del comune di Ponsacco Barbara Giannini- basti pensare che ad agosto 2011, cioè un mese prima dell’inizio del porta a porta, non superavamo il 36%”. Un risultato raggiunto sì grazie alla buona volontà dei ponsacchini, ma anche grazie alla conformazione del territorio su cui Ponsacco si estende: “abbiamo sin da subito studiato modalità di raccolta modellati sulle esigenze delle aziende e dei supermercati- spiega l’assessore Giannini- ma Ponsacco è un paese prevalentemente residenziale e questo è un grosso potenziale: avendo a che fare con le famiglie i risultati arrivano prima”. Intanto venerdì scorso, su 40 campane blu delle 130 presenti a Ponsacco, è partito il doppio svuotamento settimanale, per far fronte ai problemi di eccedenza dei rifiuti nelle zone più sovraffollate, e non si fermano i controlli e le sanzioni ai furbetti che di differenziare proprio non ne vogliono sapere e scaricano rifiuti di ogni genere nei pressi delle campane.“C’è ancora molto lavoro da fare- ha detto il sindaco Alessandro Cicarelli- ma siamo molto soddisfatti e orgogliosi di questo risultato che nessuno avrebbe potuto prevedere e che ci ripaga della scelta di partire con un porta a porta massiccio e a cui i nostri cittadini hanno risposto benissimo”. Benedetta Bitozzi

Mostra fotografica a “Spazio 16” Valeria Pratesi, Stefania Geri e Eleonora Signorini sono le tre virtuose artiste che espongono le loro opere fotografiche nei locali di Spazio 16, lo studio-scuola di fotografia di Simone Stefanelli, organizzatore dell’interessante rassegna fotografica dedicata ad autori dilettanti, ma di alto livello. La mostra, che è stata inaugurata sabato 10 marzo scorso e terminerà il 24, svolge un tema accattivante,“Donne che guardano le donne”. Le tre ragazze fanno parte del laboratorio di reportage tenuto da Simone Stefanelli in collaborazione con l’Asscociazione “Trecentoiso Arti Visive”.

A fine gennaio anche Roberto Banchellini, dopo oltre 40 anni di servizio, è andato in pensione. La funzione di messo comunale da lui svolta è una delle più delicate e particolari, e gli ha fra l’altro permesso di conoscere molto bene i nostri cittadini e il territorio di Ponsacco. Roberto, proprio in virtù della lunga anzianità di servizio, rappresentava una delle figure storiche del Comune, molto apprezzata dai suoi colleghi e dalla stessa Amministrazione Comunale. Sentimenti espressi al momento del congedo nel consueto incontro in cui, oltre ai saluti, gli è stata consegnata una targa ricordo, proprio in segno di riconoscenza per il lavoro svolto a favore della collettività in tutti questi anni. I colleghi di lavoro lo saluteranno anche con una cena conviviale venerdì 16 marzo.


Benessere in costruzione

Nasce un megacentro, dalla palestra alle terme

L’esterno della nuova costruzione in via di Gello

Sarà prima di tutto un centro interamente dedicato alla persona: è questa la definizione che meglio racchiude i concetti guida di “You Wellness Area”, progetto pilota della società Polo Srl, Oltre ad essere un progetto ambizioso, “You” è anche un grande investimento, prima di tutto sul benessere a 360° gradi. Sorgerà a Ponsacco, nella zona industriale delle Melorie, e vedrà la luce agli inizi del prossimo autunno. Oggi, passando sulla via di Gello, all’altezza della prima rotatoria, già da tempo si possono scorgere gli operai a lavoro sul maxi stabilimento. “You Wellness Area” sarà un centro polifunzionale composto da più aree, con diverse attività che saranno tutte accomunate da un unico look e dalla stessa tipologia di servizio offerto: quello alla persona. “Spa Area”, “Beauty Area”, “Medical Area”, “Gym Area”, “Lounge Area”, “Business Area” e “Stylist Area”: sono tutte le zone in cui il centro sarà suddiviso, e a contraddistinguerle ci saranno colori diversi. Tante sono le aziende del territorio ponsacchino che hanno già dato la loro adesione: Hivaoa DonnaUomo per l’area beauty, che comprenderà un centro solarium e di estetica e benessere; la palestra Gym Tonic per l’area gym e il salone di parrucchieri unisex Jolistyle per l’area stylist. Ma ci sarà anche un’area spa, curata invece di-

Un interno del centro

rettamente dalla società You srl, che offrirà percorsi benessere e termali personalizzati. You Srl è nata proprio insieme al progetto e si occuperà di alcuni servizi di“You Wellness Area”, come il centro finanziario You Business, che sorgerà all’interno dello stabilimento con l’intento di offrire servizi di consulenza assicurativa e finanziaria, ma anche la vendita dei pacchetti e degli abbonamenti per il centro “You”. Al piano terra, oltre a You Lounge, un bar ristorante dove si potrà fare l’aperitivo o gustare oltre ai menù classici anche specifici menù salutari, sorgeranno anche studi medici della mutua. Mentre al primo piano verranno collocati vari studi medici privati, per un totale di più di 40 medici professionisti, e un’area che funzionerà da palestra per la riabilitazione fisioterapica. A disposizione del cliente anche il servizio “medical wellness”, un percorso che punta a debellare le patologie

come il sovrappeso, il diabete o l’ipertensione, e a migliorare la prestanza fisica della persona, attraverso un’attività fisica mirata, un dieta specifica e un percorso spa personalizzato. “E’ la mancanza di tempo la criticità che “You Wellness Area” riesce a risolvere: è possibile avere tutto a portata di mano in tempi strettissimi, con un conseguente risparmio di tempo per tutti i clienti, nonché la possibilità concreta di usufruire di una realtà dove la persona è davvero al centro di un sistema integrato di servizi- spiega Matteo, direttore generale dell’agenzia di comunicazione Anteprima Adv e responsabile della comunicazione del centro “You”. Per informazioni sul nuovo centro e inviare il proprio curriculum per le posizioni lavorative che potranno profilarsi: info@youwellness. it oppure www.youwellness.it Benedetta Bitozzi

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Un video e un convegno al museo Piaggio in onore di Luigi Giuntini

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Tutti conoscono il prof. Luigi Giuntini, a Ponsacco dove vive da sempre, a Pontedera dove ha insegnato per più di quarant’anni Italiano, Storia e Latino. Attualmente la sua figura è tornata alla ribalta per le vicende che lo hanno visto deportato in Germania, come altri 600.000 militari italiani, lasciati in balia delle forze tedesche, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. De I Lunghi Giorni Della Pena Luigi Giuntini ha raccontato in un bellissimo Diario, di 1.500 pagine, originale ed unico, perché scritto mentre avvenivano i fatti in una forma letteraria contenuta, densa di informazioni, descrizioni di ambienti e di personaggi, sensazioni, ideali, emozioni. Di questo si è parlato in un convegno organizzato dalla Fondazione Piaggio e svoltosi il 16 febbraio scorso. Il commento alla vicenda storica è stato affidato al prof. Gianluca Fulvetti ( Un. di Pisa), il quale ha sottolineato il fatto che gli internati militari, al ritorno dalla prigionia, non sono stati riconosciuti come patrioti da parte delle Istituzioni, né si è voluto parlare della situazione drammatica a cui erano stati esposti, abbandonati al loro destino dal Re e da Badoglio. Il prof. Fabio Dei ( Un. di Pisa), da acuto antropologo, ha messo in luce le peculiari caratteristiche del diario: unico per qualità di scrittura e quantità di informazioni, scritto da persona acuta, sensibile e capace di intessere la quotidianità degli eventi con la riflessione sulla vicenda storica epocale. Il prof. Pietro Clemente, ordinario di antropologia culturale ( Un. di Firenze ), si è soffermato in particolare sull’importanza della Memoria. Secondo l’esperto, il diario dovrebbe essere pubblicato e divulgato, specie tra le nuove generazioni, sempre più lontane da quel periodo storico e incapaci, se non adeguatamente coinvolte, di capire il passato e di onorare chi non ha voluto aderire al Reich hitleriano, rimanendo fedele alla propria nazione. A presentare la vita di Luigi Giuntini e la sequela di lavori, alcuni pesantissimi, a cui fu sottoposto durante la prigionia, è intervenuto il dott. G. Francesco Gabrielli, attualmente impegnato nella stesura della tesi di dottorato di ricerca che ha per oggetto proprio il diario.

Prima della proiezione del Video, il prof. Giuntini ha preso la parola, per ringraziare “ la provvidenza o il destino “ che gli hanno consentito, alla “sua non più tenera età” di partecipare ad un Convegno incentrato sulla propria esperienza di deportato: l’atteggiamento della persona, l’uso delle parole e l’empatia della comunicazione hanno così coinvolto il pubblico, che è scoppiato in un calorosissimo applauso. Il documentario: “Internato 307101 – la sconosciuta storia degli internati militari italiani”, realizzato da Tommaso Cavallini, alla regia, e Nicola Vanni, al montaggio tecnico, è stato ripreso nella casa del prof. Giuntini: è corredato da numerose immagini pazientemente ricomposte in una visione d’insieme, in cui la memoria, affidata alle parole del protagonista, si intreccia con la storia, documentata da reperti di archivio e fonti storiche. Luigi Giuntini parla. Il linguaggio è franco, ma ricco di citazioni erudite, colmo di passione per la vita e di amore per la letteratura: una cer-

tosina passione lo spinge a scrivere. Scrivere per vocazione, per tramandare ai figli la drammatica memoria, per trovare sollievo, ma anche per mantenere vivo il barlume di umanità ancora rimasto in lui: scrivere per non morire … di fame e di duro lavoro. Il video ci trasmette il suo attaccamento alla famiglia ( il ricordo dell’affetto materno e degli ammonimenti paterni), la fiducia nell’Uomo, ma soprattutto nell’ amicizia vera, solidale, fraterna, sincera, senza la quale la prigionia, le gravose fatiche, l’eterno freddo, le cimici, la crudeltà degli aguzzini sarebbero state ancor più insopportabili. Solo pochi ponsacchini hanno letto integralmente il diario: tra questi Nello Falaschi. Ogni settimana Luigi si recava dall’amico per ritirare il capitolo appena letto e consegnare il fascicolo successivo: è anche per questi ricordi e per un tributo ad una vecchia e cara amicizia paterna che il figlio Lorenzo ha creduto doveroso realizzare il documentario. Prof. Fabrizia Falaschi


I cent’anni della Farmacia Gasperini A ben vedere il centenario che la meno a dare sollievo. Quando Ren- per soccorre i feriti e aiutare a far Farmacia Gasperini si accinge a fe- zo, il figlio, si laureò in farmacia, uno nascere i bambini perfino nelle fosse steggiare, può fare da corollario alle dei primi insegnamenti che ricevette e in mezzo ai boschi. Egli affrontò e tante solenni celebrazioni dei 150 dal padre furono proprio le ricette superò ogni tipo di pericoli, gestenanni dell’Unità d’Italia. Non sem- dei suoi miracolosi farmaci e pomate. do sempre da solo una situazione di bri una forzatura perchè la farmacia Ma, dicevamo dell’importante ruolo terrore, disperazione e dolore, poiponsacchina fra supposte, pomate e della farmacia Gasperini prima, du- chè Renzo era in guerra, prima in pasticche, alla vigilia della “grande rante e dopo il passaggio del fronte. Germania eppoi in Italia finchè si guerra” fu anche un laboratorio po- Pochi sanno che a Pontedera, città unì alle formazioni della resistenza litico dove si davano appuntamento fantasma dopo i terroristici bom- sulle montagne liguri. Tornò a casa i notabili del paese per discutere sui bardamenti americani, l’Ospedale nell’autunno del 1945. Ma questa è “Lotti” rigurgitante di un’altra storia. fatti del giorno, sulle feriti sia civili che mi- La storia del centenario della farmacrisi, quelle di governo e quelle della Trilitari, italiani e tede- cia Gasperini è ricca di significative plice Alleanza, sull’aschi, nei mesi di giu- vicende che testimoniano non solo cuirsi delle tensioni gno e luglio di quel l’esercizio di una prestigiosa prodi confine, insomma cupo 1944, esaurì le fessionalità, ma anche una esemsull’ingarbugliata siscorte di ogni tipo di plare umanità espressa con alcuni tuazione internaziomateriale sanitario personaggi rimasti nella memoria di nale che lasciava ine i disperati appelli tanti ponsacchini: Gaspero Gaspetravedere, come poi lanciati alla Prefettu- rini, Leo Bani, Avio Girolami sono ra a Pisa non ebbero stati per tanti anni gli uomini fidati, avvenne, il coinvolgimento dell’Italia in mai esito perchè tutto quasi un alter ego del dott. Enrico e una guerra fra le più era sconvolto, il caos anche se non erano farmacisti a tutferoci. E se volessimo totale, nessun mezzo to tondo, a loro era permesso dare andare più indietro, di trasporto, se non ai clienti col mal di pancia qualche agli anni della se- Il farmacista Enrico Gasperini qualche carretto trai- presina di bicarbonato per favorire la conda metà dell’otnato a mano. La bi- digestione. tocento, quando la farmacia era di cicletta era la sola regina delle deva- Oggi è cambiato tutto. In farmacia proprietà del dott. Giorgio Borri, il state strade di allora. non più conciliaboli sovversivi o perlegame della farmacia ponsacchina Ebbene, l’Ospedale fu rifornito di ditempo a chiacchiera, ma nemmecon la grande storia risalta ancor più molti farmaci, cotone idrofilo e ben- no presine, pasticche o clisteri senza evidente, almeno stando a quanto si de dal dott. Enrico Gasperini che, da ricetta. legge nelle preoccupate informati- uomo saggio e previdente com’era, La farmacia centenaria s’è fatta belve che la polizia mandava a Firenze ne aveva fatta un po’ di scorta. Perfi- la, anzi bellissima, ariosa e moderna. capitale. Il retrobottega, quando an- no i soldati tedeschi trovarono nella Una fotografia del dottor Enrico, nenottava, spesso si trasformava in un farmacia Gasperini e nell’ambulato- gli anni venti, troneggia con legitticovo di personaggi sovversivi che, in rio della Misericordia qualcuno di- mo orgoglio dall’alto di una parete. appoggio al Papa, alimentavano in sposto a soccorrerli con improvvisate E’ soddisfatto il farmacista, ma sotto qualche modo i contrasti col neona- medicazioni che due valorosi medi- sotto par che dica, bè mì tempi! E acto Regno Sabaudo. Ma la farmacia ci, i dottori Giulio Baldacci e Emilio canto a lui c’è anche Renzo, il figlio di Ponsacco entrerà nella Storia, da Zoli, con l’infermiera Elena Gradassi scomparso l’anno scorso Fausto Pettinelli vera protagonista, nel 1944 quando e l’ostetrica Maria Ghelli, praticavain paese arrivò la guerra. Fu il dott. no fra le esplosioni delle cannonate. Enrico Gasperini, il nonno di Lau- Ma questi volentera l’attuale farmacista, che nel 1912 rosi ebbero sempre fresco di laurea, dopo aver rilevato la come unico punto farmacia Borri che era in una ruga, di riferimento il in via Mazzini, intraprese con corag- dott. Gasperini. gio quel virtuoso cammino che lo Bisogna dire che se renderà famoso in tutta la Valdera. il farmacista non Sciroppi, pomate e unguenti antin- fosse stato tanto fiammatori, preparati dallo stesso generoso verso i dott. Enrico, furono richiestissimi più deboli e i bisoper la loro efficacia, specialmente per gnosi, mai medici, la cura di certe dolorose patologie infermiere e osteavrebbero come emorroidi, ragadi, ustioni e ul- triche cerazioni purulente, tanto che anche potuto essere in nell’era della penicillina, degli anti- grado di prestare biotici e dei cortisonici, continuaro- la loro opera altano e continuano a guarire o quanto mente umanitaria, La Dott.ssa Laura Gasperini con un gruppo di dipendenti

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Salviamo il Campanile, grande concerto corale

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In aprile inizieranno i lavori per una robusta cura ricostituente al campanile che è abbastanza sofferente. Questa è l’intenzione del Comitato Parrocchiale per il Campanile, presieduto dall’Arciprete Mons. Nencioni, che da tempo è impegnato per la raccolta dei finanziamenti occorrenti per far fronte alle spese che, com’è facile intuire, sono molto ingenti. Si parla di circa 500 o 600 mila euro. Il Ponte, in occasione dei vari sopraluoghi dei tecnici, ne ha illustrato ampiamente gli esiti che hanno indicato la precaria situazione statica dell’anziana torre che dal 1873 ha resistito bene a cannonate, terremoti e bufere, ma ora non essendo mai stata sottoposta a qualche ristrutturazione, necessita con una certa urgenza un importante intervento per rinforzarne le fondazioni e arrestare il lento, ma continuo, pericoloso progredire della pendenza. Il campanile, per tutti e dappertutto, è sempre stato ed è, non solo un emblema della religiosità di un popolo, ma anche la bandiera, il simbolo più amato della terra natale, della nostra Storia, identità e tradizioni, nel ricordo dei nostri padri e nonni. E’ il DNA di Ponsacco. Bisogna in qualche modo darsi da fare, collaborare col Comitato Parrocchiale, aderire alle sue iniziative, come quella che prenderà corpo venerdì 13 aprile, quando nella chiesa arcipretura, alle 21, sarà offerto un eccezionale concerto della Corale Valdera dell’Accademia Musicale Alta Valdera, di cui è direttore il Maestro Simone Valeri, ponsacchino, così come numerosi membri della prestigiosa compagine della quale Mons. Nencioni ha volentieri accolto la proposta di poter dare questo tangibile e disinteressato contributo. Il denaro delle offerte andrà così ad aggiungersi ad un primo finanziamento che il Comitato Parrocchiale ha ricevto da parte della CEI (Conferenza Episcopale Italiana). Il concerto comprende brani da opere di Mozart, Verdi, Mascagni, Donizzetti, Rossini e Puccini. Al pianoforte, il Maestro Leonardo Andreotti. La Corale Valdera è composta da oltre quaranta elementi. Questi i solisti: Vittorio Baldi, Antonio Forconi, Laura Boddi, Roberta Lazzeretti, Michela Montagnani, Michele Taddei, Gabriele Falchi, Roberto Rossi, Luisella Arvia, Stefano Ciurli, Katiuscia Baldini, Sonia Stefanelli, Valerio Bolognesi, Francesca Pagni e Simone Gori.

Coro Valdera diretto da Simone Valeri


Cimitero Comunale, opera architettonica di Luigi Bellincioni

Progetto dell’Architetto Bellincioni

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Mura esterne del cimitero, opera dell’Arch. Renzo Bellucci

I lavori, iniziati nel 1884, terminano nel 1889 Il secondo progetto, esposto il 13 febbraio (1881, in occasione delle feste popolari n.d.r.) nei locali del Municipio, riguarda il nuovo Cimitero Comunale per il quale l’architetto Bellincioni elaborò una interessante soluzione in stile neoromanico, allineandosi, almeno una volta, alla tendenza tarda ottocentesca dell’architettura toscana che prediligeva questo stile, dopo quello neogotico, per gli edifici a carattere sacro. L’autore si ritenne soddisfatto del risultato raggiunto tanto che lo fece pubblicare, prima ancora di metterlo in esecuzione, sulla rivista RICORDI DI ARCHITETTURA che gli permi-

se di “connotarsi come l’operatore capace di monopolizzare il controllo dell’attività edilizia nel circondario di Pontedera e nella provincia pisana.” Il primo lotto dei lavori, coincidente di norma con il minimo indispensabile atto a garantire l’immediato funzionamento del complesso, comprese la recinzione dell’area, il campo delle sepolture comuni, la facciata con i locali di servizio, la Cappella con i loggiati a ponente. I lavori iniziati alla fine del 1884 erano terminati nel novembre 1889. Da allora in poi il Bellincioni fornirà regolarmente i progetti e le perizie per il completamento del Cimitero secondo il progetto originale, assistito

dall’ingegnere comunale Alessandro Valli, fidato e modesto collaboratore fin dal 1884 quando la Giunta gli raccomanda espressamente di“far tesoro di quanto ebbe a proporre già.... il Sig. Ing. Luigi Bellincioni.” Questa testimonianza, scritta dall’Architetto Maurizio Giochetti, fu pubblicata nel 1982 sull’anastatica del libro di Alfredo Masoni “Cenni storici del paese di Ponsacco” a cura dell’Associazione Amici della Musica. Aggiungiamo che il vecchio cimitero si trovava in prossimità della “Magione”, (dal latino magio-nis = sosta, tappa) antico ostello con cappella e ospedalino per i viandanti e i romei che si avventuravano per le nostre contrade fin dal Medioevo. Curavano il sacro luogo i gerosolimitani, religiosi appartenenti all’Ordine Militare dei Cavalieri di Gerusalemme (oggi Cavalieri di Malta). Attualmente la Cappella non esiste più, perché inglobata nelle nuove mura perimetrali costruite nel 1969 dall’Architetto Renzo Bellucci, che cambiò l’assetto architettonico esterno, allontanandosi da quello disegnato dal Bellincioni. Benozzo Gianetti


Accadde il…

Bestiario parlamentare di Fausto Pettinelli

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Un giorno di febbraio del 1896 tre deputati chiesero udienza al Presidente del Consiglio che a quel tempo era Francesco Crispi. L’usciere domandò come doveva annunciarli. “Ditegli che tre animali desiderano parlargli con urgenza”. L’usciere obbedì e Crispi che la sapeva lunga sorrise e li fece passare. I tre parlamentari erano gli onorevoli Leone, Coniglio e Gallo. Questo è uno dei tanti aneddoti che tuttora girano nei corridoi di Montecitorio dove sono stati e sono presenti rappresentanti del popolo con cognomi che si prestano a raffinate o grevi ironie di vignettisti famosi e giornalisti buontemponi. Ma loro lo sanno e volentieri stanno al gioco. Ecco un elenco di deputati-animali che in parlamento, tempo fa, suscitò un grande e divertito clamore, ma anche qualche polemica. Ai primi posti della lista figurano tanti uccelli e qualche ruspante: Passera, Augello, Colombo, Merlo, Pavone, Colombini, Pellicani, Quagliariello, Astori, Falcucci, Piccioni, Scovacricchi, Tortora, Tortorella, Pernice, Galletti, Galloni, Galluzzi, Polli, Pollini, Pollastrini, Pollastrelli, Pulcini, Occhetto e ovviamente Panico. Segue un assortimento di selvatici, acquatici, roditori, quadrupedi e insetti: Bambi, Castoro, Lupi, Tassi, Volponi, Moschini, Formica, Formigoni, Agnelli, Cavallini, Vacca, Bufalini, Leoni, Triglia, Palombo, Delfino, Ricci e Seppia. Numerosisimi i deputati con nomi sostantivati o aggettivati: Corti, Zoppi, Zoppetti, Storti, Piccoli, Malfatti, Magri, Grassi, Fini, Grossi, Pochetti, Filetti, Radi, Buffoni, Lenti, Quieti, Felici, Mancini, Amici, Parenti, Zucconi, Brutti, Bellini, Lo Bello, Signori, Signorelli, Pugno, Forte, Botta, Furia, Guerra, Pace, Bonino, Bonetti, Magrone, Basso, Altissimo, Negrone, Novi, Vecchi, Vecchiarelli, Neri,

Bianchi, Rossi, Biondi, Foschi, Negri, Monti, Colli, Castelli, La Torre, La Rocca, Cavaliere, Conte, Duca, Marchese e Principe. Fra i deputati-clericali spiccano Papa, Cardinale, Abbate, Sacerdote, Messa, Chiesa, Preti, Santi, Benedetti, Angelini e Evangelisti, in contraltare Satanassi, Nebbia, Barbera e Nonne. Gli autori dell’elenco si sono esercitati anche nel proporre un lungo itinerario turistico quasi tutto autostradale: Trapani, Salerno, Napoli, Carrara, Ferrara, Vigevano, Milano, Genova, Monaco, Parigi. All’incirca duemila chilometri. Non mancano gli onorevoli-militari come Fanti, Alpini, Marinai, Bombardieri, Armato e Gradi. Molti gli ortofrutticoli, rurali o botanici: Selva, Bosco, Abete, Nespolo, Quercioli, Olivi, Alberini, Pagliai, Capanna, Frasca, Pastore, Pastorino, Greggi, Pecoraro, Vaccaro, Fontana, Cipolla, Aglietta, Broccoli, Mele, Noci, Ceci, Fiori e Fioroni. E ancora, Montanari, Campagnoli, Barca e Marinaro.

Pochi i deputati proletari, soltanto Fabbri, Sarti, Barbieri, Facchini e un Calzolaio. Esemplare l’ecumenismo di razze fra Russi, Tedeschi, Spagnoli, Franchi, Danesi, Lombardi, Emiliani, Reggiani, Pisani, Lucchesi, Pratesi, Perugini, Romani, Bolognesi, Siciliani, Corsi. Ma anche un Napolitano, un Francese, un Greco e La Russa. Infine, disponibili molti arnesi: Sega, Lama, Pala, Lima, Pinza, Martelli, Viti, Rastrelli, Mastella, Secchia, Brocca, Fustini, La Penna, Del Pennino, Scarpa e Gambale che, insieme ai nomi più fantasiosi come Cornacchione, Fava, Cazzato, Trombadori, Chiavacci, Cicciomessere, Polenta, Trappoli, Fracchia, Cicchitto, Saporito, Fracassi, Muro, Porcellana, Valitutti, Gioia, Sospiri, Ossicini, Peggio, Spaventa e Lamorte, sono nel guinnes dei primati per le allusive battute umoristiche. Insomma, anche se ora c’è la crisi che preoccupa tutti, possiamo sempre toccare Ferri con Speranza di avere Fortuna. E sennò Pazienza, saranno Casini. Fausto Pettinelli

Parrocchia San Giovanni Evangelista

Giornata degli anniversari di matrimonio Quest’anno in occasione del “VII Incontro Mondiale delle Famiglie” che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno, la famiglia è chiamata a riflettere su temi quali: la coppia , uomo donna con i suoi stili di vita. In particolare: il modo di vivere le relazioni, di abitare il mondo, di umanizzare il tempo. La parrocchia invita tutte le coppie che festeggiano nel 2012 i 25/50/60 anni di matrimonio,

ad iscriversi alla S. Messa “degli anniversari” , che si terrà Domenica 15 aprile ore 11:30 in chiesa San Giovanni.Per questa occasione sono stati organizzati dei momenti di riflessione e convivialità. Tutte le coppie interessate sono pregate di segnalare tempestivamente i propri nominativi presso gli uffici parrocchiali in canonica dove riceveranno una lettera informativa. Il consiglio pastorale - Commissione famiglia


Bozzetti sanminiatelliani “Godipopolo” Quest’estate son rimasto in campagna per via degli incendi estivi dei boschi che meritano sorveglianza. Scendo al paese. L’incontro la domenica nella piazza quando si fa bella. Un po’ difettosa di faccia, ha un corpo statuario, di gran vista. Cammina tesa sul busto per raffigurarsi in pieno personale, la testa ritta, il petto a siluro. La chiamano Godipopolo. Dicono i maschi, “oh Godipopolo, tu fai resuscitare i morti!” Lei si volta con piglio d’alterigia, le labbra a sprezzo, gli occhi alla piratesca che sembrano divorare quella sua pelle morata. “Girate alla larga, non è roba per voi. Andatevela a cercare fra quelle che mangiano le ghiande”. E’ quel suo andare dispotico e

La gatta S’era di Marzo, guasi a primavera, quando m’entronno ‘n casa tre tarponi: a sta’ sempre a cercalli... strascïóni dalla mattina, guasi fin’a sera. Poi viense e mi’ nipoti, un pò’ birboni: mi portonno ‘na gatta tutta nera, sudicia... grossa... come ‘na pantera, l’hanno trovata dietro du’ sceproni. Nata di ‘ane... gliera senza posa: spiava in qua e là con l’occhio truce e ‘ndava sempre in cerca di ‘varcosa che arfine ‘ topi ‘un viddan più la luce. Per me la ‘osa fu miraolosa. però... la ‘asa mi s’empì di puce... Giancarlo Peluso

sfacciato che incanta. Puppe e culo giocano sui fianchi in un miracoloso gioco d’equilibrio. E’ proprio un’anguilla, un’anguillona che svirgola e sculetta a ogni mossa. I maschi ci si buttano a pesce. Le femmine dicono, “arrivaci a sapere quel che c’è sotto!” Risentita e sprezzante, risponde alle femmine Godipopolo, “io sono una donna reale, mica di quelle che la danno a intendere!” Ma quando ha fatto bella mostra di sé in piazza, rincasa e non vede l’ora di slacciarsi. In famiglia torna contadina. Ha da preparare la cena per i suoi. Ha voce roca e parlata becera. “Ohi ohi, scoppiavo! Ora si lass’andà tutto in do’ vòle”. E’ una brava ragazza. Bino Sanminiatelli

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Bino Sanminiatelli nella sua tenuta di campagna “Villamaggio”

Alla luna (dedicata alla carissima Marisa) Pallida luna, quante vòrte hai dato la tu’ lucina fiòa agl’innamorati ne’ posti più sïùri e rimpiattati o giù ‘n dell’erba arta sur un prato

Insonnia (Torquato e Dottore-) T.= Dottore ... ‘un mi riesce più dormì’ D.= L’ha prese le pasticche che n’ho dato? T.= Anche le goccioline ‘he m’ha segnato: gliè già tre giorni ... inviai da lunedì.

‘ndove teneri amanti abbarbïati strinti sotto ‘r tu’ manto inargentato tutta la su’ passione hanno sfogato. A me i tu’ dorci ‘ncanti ‘un l’hai lassati:

Er giorno, poi, son sempre più acciaccato D.= Ma con le ‘ure tutto andrà a finì’. T.= C’è delle vòrte mi par d’ammattì’... ’un mi par d’esse’ più nemmen Torquato.

se frùo ne’ mi’ rïòrdi ‘un ciò nessuna... Gliera finito ‘r tempo delle scòle: una bimbetta dalla ‘hioma bruna,

D.= Vada a letto ‘on quarcosa ... un orsacchiotto, poi ‘ncomimci a contà’..faccia le prove. T.= L’ho provate di tutte ... mi son rotto....

che bella di ‘osi più nun si pòle, nun l’aspettava ‘r raggio della luna, mi parlava d’amore sotto ‘r sole ... !

ho contato ... ma ‘r sonno nun si smove: sono rivato a trentamilaotto poi mi sono levato.....era le nove..!

Giancarlo Peluso

Giancarlo Peluso


Ricordando Al Bar Centrale nel 1945. (da sin)Vittorio Daini, Giovanni Cignoni (Bindera), Roberto Panichi (Marziale), Marcello Bitozzi (Cucchiaino)

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Al Bar Ferretti 1984. Squadra dei calciatori

Nei negozi di Ponsacco

Biglietti gratis per l’Odeon L’iniziativa è semplice e intuitiva, e fa capo ad uno dei principi base del commercio: offrire di più per aumentare la clientela. Proprio a partire da questo obiettivo Confcommercio Ponsacco ha unito le forze con l’Associazione Culturale Alidea, che oggi si occupa della direzione artistica del cinema Odeon in collaborazione con la direzione tecnica di Franco Panicucci, e ne è nata un’idea che mira a rafforzare due anime, quella commerciale e quella cinematografica, che proprio a causa della crisi stanno vivendo un forte calo di presenze. Ad ogni commerciante che vorrà aderire le due associazioni metteranno infatti a disposizione un carnet di biglietti validi per un ingresso al cinema Odeon di Ponsacco, che nella sua sala tradizione già opera prezzi concorrenziali, con il biglietto intero a 6 euro e quello ridotto a 5 euro, senza dimenticare il cineclub del lunedì con ingresso a 4 euro.“Ogni negoziante potrà scegliere autonomamente come omaggiare i propri clienti di un biglietto che sarà valido per un ingresso al cinema Odeon, in qualsiasi giorno e per tutto il 2012: è con iniziative di questo tipo che vorremmo rilanciare pian piano il commercio ponsacchino: l’unione con l’Alidea, che con Franco Panicucci gestisce la più bella struttura del nostro paese, ci è sembrata vantaggiosa”, ha spiegato il presidente di Confcommercio Ponsacco Alessandro Simonelli. Ma numerosi vantaggi andranno anche al cinema Odeon di via dei Mille, che oggi ospita una sala tradizionale alternativa agli avveniristici multisala, ma non per questo meno funzionale. “Crediamo che questa iniziativa possa dare un’iniezione di linfa vitale anche all’Odeon, una struttura importante e bellissima nel nostro paese”, ha detto Simonelli. Non per niente anche nel recente sondaggio che Confcommercio, nel corso di due weekend nel mese di febbraio, aveva posto ai cittadini, uno dei quesiti riguardava proprio Villa Elisa, cioè la struttura che oggi ospita il cinema teatro Odeon.“Vorresti che Villa Elisa divenisse il centro socio culturale di Ponsacco?”, era stato chiesto ai cittadini, e all’unanimità i 1000 e più votanti avevano risposto di si.“E’ noto ormai a tutti che Alidea insieme a Franco Panicucci hanno ricreato un ambiente teatrale e cinematografico all’avanguardia, ora sta a noi tutti far sì che continui a funzionare ma vogliamo di più- ha detto Simonelli- l’amministrazione dovrebbe pensare di spostare ai piani superiori della villa, per adesso sfitti, la biblioteca comunale, e alcune stanze potrebbero essere lasciate alle attività della associazioni culturali e musicali ponsacchine: dobbiamo darci da fare perché questa bella realtà cresca.” Benedetta Bitozzi

1956. Un gruppo di Azione Cattolica in vacanza con il CIF

Alla gara del 04 marzo 2012 che si è tenuta a Ponsacco alla Palestra Elisabetta Iacopini , alla 1° prova regionale squadra 3 palle 2 nastri , le nostre bimbe Erica Bimbi, Alice Barretta, Anna Chiara Sorbello, Silvia Morucci e Susanna Lelli si sono classificate al 2 posto facendo una bellissima esibizione. Un ringraziamento speciale alle insegnanti Elisa Milianti e Chiara Scarpellini. I genitori con affetto


Cineforum

Una nuova ‘piazza’ Un film a Ponsacco, per il paese coi ponsacchini La crisi che stiamo attraversando è sostanzialmente una “crisi educativa”, determinata soprattutto dallo smarrimento di molte famiglie, incapaci, sembra, di trasmettere in modo nuovo e moderno i valori importanti iscritti nell’intimo dell’uomo. La frase più ricorrente, utilizzata dal parte di molte famiglie, è: “Cosa sta succedendo? Ma dove stanno la scuola e la parrocchia?”. Ebbene, la parrocchia di Ponsacco ha colto questo grido che è partito dalle famiglie, chiedendosi come poter contenere questo fiume in piena, e poter essere testimoni di Speranza, in un momento storico-culturale dove tutto sembra diventato flessibile, anche i rapporti interpersonali. Pertanto il Cineforum ci è sembrato uno strumento di raccoglimento e riflessione, in un momento dove non esiste più “la piazza” e quindi occasioni in cui la famiglia possa fermarsi, senza distrazioni, e confrontarsi. Il Cineforum che proponiamo non farà concorrenza alle sale cinematografiche. Proietterà film che sicuramente sono stati visti in tv. Con un pizzico di presunzione, cercheremo di dare la possibilità di vedere quei film (forse già visti) con uno sguardo diverso, uno sguardo attento e riflessivo. Vedere un film in un contesto “non domestico” comporta, da parte dello spettatore, una maggiore attenzione. A questo si aggiunga una guida, che aiuterà a mettere a fuoco le lenti di questi occhiali simbolici. La presenza dei genitori durante la proiezione non è obbligatoria, ma pensiamo che sia necessaria. Perché attraverso questa attività, di natura ludica, potranno nascere occasioni di incontro – confronto e scontro. La partecipazione è gratuita. Per informazioni è possibile rivolgersi alla parrocchia.

“Ridere fino a volare” è scritto sul biglietto legato alla zampetta della colomba che vola sul davanzale della finestra della piccola Cleo, bambina ricoverata all’ospedale “Meyer” di Firenze , e ‘ammalata di tristezza’. Da questa frase il regista Adamo Antonacci ha tratto il titolo del film, girato tra San Miniato e Ponsacco, anche con piccoli attori della zona, ponsacchini compresi. Il film è stato prodotto da Prospero film e Roberto La Rocca ( www.riderefinoavolare.it). I giovani ponsacchini sono ripresi nei titoli di coda girati nelle sale del cinema Odeon in via dei Mille. Alla proiezione ponsacchina oltre al pubblico di curiosi, sono intervenuti il regista, Adamo Antonacci, insieme a vari attori Alessandro Gelli, Jerry Potenza, Gianni Giannini, Alessio Nonfanti. Ma nel film recitano un piccolo ruolo anche Niki Giustini, Graziano Salvadori, Carlo Monni, Sergio Forconi, Novello Novelli, Cristiano Militello. Ma la ciliegina sulla torta è la piccola Cleo, bambina malata di tristezza, ricoverata all’ospedale Meyer di Firenze, che vive indossando una maschera. I due comici protagonisti, Jerry e Gelli, trovano riscatto facendo sorridere la piccola Cleo, facendo i clown all’ospedale Meyer per i bambini. Cleo guarisce ed viene dimessa dall’ospedale. Insomma una storia a lieto fine. Elena Iacoponi

Anna Maria De Micco

Il cineforum partirà il 25 Marzo e si concluderà il 20 Maggio. Presso l’Auditorium Don Miliani Dalle 15.30 (inizio proiezione) DOMENICA 25 MARZO DOMENICA 15 APRILE DOMENICA 29 APRILE DOMENICA 6 MAGGIO DOMENICA 20 MAGGIO

- Proiezione amatoriale

L’assessore Chiarugi si complimenta con gli attori del film

Successo al Valderaphil

Un vero successo il 16° convegno di Valderaphil, svoltosi alla Mostra del Mobile, domenica 4 marzo. Nell’Auditorium abbiamo visto tanti commercianti e scambisti venuti da ogni parte d’Italia perché sanno che il convegno di Ponsacco è un punto importante di incontri, scambi e vendita. Il Comitato, prsieduto da Moreno Bertini, ha espresso alle autorità e al Sindaco la soddisfazione di questo importante appuntamento e la volontà di continuare per dare ai collezionisti occasioni di incontro.

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Da Pons Sacci a Ponsacco: mille anni di evoluzione urbanistica

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Ponsacco, o meglio Pons Sacci, nel 1100 non nacque come comunità di famiglie e di individui ma come caserma di soldati della Repubblica Pisana a guardia dei confini con il dominio fiorentino in continue lotte cruente per il possesso dei territori. Castrum romanum, caserma I costruttori dettero alla caserma la forma di accampamento romano di tipo rettangolare con una strada centrale (oggi chiamato corso) e piccole strade trasversali e parallele (oggi chiamate rughe). Tutto l’avamposto fu circondato da mura perimetrali addossate alle case con due porte: Porta Pisana e Porta Fiorentina. Sopra i fabbricati, costruiti tutti in mattoni, si sopraelevavano sette torrette di avvistamento (oggi ne rimane una sola). Correva intono alle mura un fossato che si riempiva d’acqua della Cascina per meglio proteggere l’accampamento dai continui attacchi nemici. Castello per civili abitazioni L’accampamento militare iniziò una lenta trasformazione a causa della diminuita potenza pisana. Diventò, infatti, rifugio della gente fuggita dai paesi circonvicini messi a ferro e fuoco dai fiorentini: Appiano, Petriolo, Gello Putrido… La nascente comunità conviveva con i pochi militari che là vivacchiavano con le famiglie. Nel 1374 gli abitanti chiesero ed ottennero dal vescovo di Lucca la costruzione della chiesa che fu consacrata dopo 150 anni dalla posa della prima pietra. La chiesa, come le mura, fu costruita dagli abitanti. Intanto le lotte continuavano fino all’ultima del 1497 che determinò la fine del governo pisano suggellato dalla pace tra Pisa e Firenze nel 1509. 1800: nuovo assetto urbanistico Ponte di Sacco continuò a vivere chiuso nel suo perimetro abitativo fino verso il 1800, quando iniziò un nuovo assetto urbanistico. Le mura ormai disfatte, il fosso coperto, le case, costruite nel castello urbano, si moltiplicarono allontanandosi dal centro e formando agglomerati dalla parte oltre la Cascina (largo Riotta), lungo la strada di Pontedera(Orcetino), verso Perignano (Via del bosco). Una bella struttura agli albori del 1800, fu la Fonte Granducale, tutta in mattoni e pietre: popolare punto di incontro della gente. A dare importanza a Ponsacco, fu la costruzione della nuova chiesa (1823-1836) in stile neoclassico su progetto del famoso architetto Alessandro Gherardesca, che rappresentò un evento innovativo non comune per i paeselli della Valdera, completato con l’erezione del campanile (1870). Un altro illustre architetto, il pontederese Luigi Bellincioni, su commissione del Comune e della

facoltosa famiglia Mattei costruì i migliori palazzi: l’antico palazzo comunale con annesse le scuole elementari (1871-73), il cimitero (1884-1889), il Villino Mattei (1900), il Convento delle Suore Sacramentine (1900). Intanto il Comune, e siamo ai primi del 1900, fece costruire la grande piazza Umberto I (oggi della Repubblica), acquistò la villa Lombardi (ex casa del fascio) per la nuova sede del Municipio; la provincia comprò il vecchio convento per trasformarlo in Caserma dei Carabinieri. 1900: espansione urbanistica continua Nella prima metà del 1900 furono aperte nuove strade: Viale della Rimembranza, Viale 1° Maggio. Non dimentichiamoci la costruzione del nuovo ponte sulla Cascina tutto in cemento armato, opera che fece discutere per la novità edilizia. La prima metà del 1900 vide nascere diverse ville di gente benestante sempre nell’ambito paesano. Il dopoguerra fu dedicato alla ricostruzione aspettando il boom economico stimolato dall’esplosione della costruzione di mobili, conosciuti in Italia e all’estero, che rese più ricco tutto il tessuto cittadino. Dal periodo 1950-70, immigrò a Ponsacco gente del sud e del centro spinta dalla possibilità concreta di lavoro: muratori, carpentieri, operai, lavoratori della terra ecc. I nuovi imprenditori soddisfecero le richiese dei ponsacchini che lasciarono la piccola casa delle rughe e del centro per costruirsi la villa alla periferia, oggi ormai inglobata nell’assetto urbano. Le amministrazioni comunali del dopoguerra non si dedicarono alla scoperta di zone industriali per cui molti artigiani emigrarono nei comuni limitrofi. Ultima grande e importante impresa è stato l’ampliamento della viabilità periferica che ha creato strade di circonvallazione e di collegamento con la superstrada eliminando lo scorrimento dei mezzi pesanti e migliorando così l’habitat di Ponsacco, un paese ancora vivibile.

Pons Sacci agli inizi del 1100

Anno 1900. Villino Mattei

Benozzo Gianetti


Intervista all’ex sindaco, architetto Bellucci

Il futuro sta nello sviluppo sostenibile di Benedetta Bitozzi

Il messaggio l’ha lanciato Lido Sartini dalle pagine del Ponte dello scorso mese: “Manca un progetto largamente condiviso di sviluppo di Ponsacco, che possa essere avviato e realizzato nei prossimi anni”. Torna sul tema l’architetto Bellarmino Bellucci, sindaco di Ponsacco dall’80 all’ 83 e dal ‘90 al ‘95.“Il nostro regolamento urbanistico è difficilmente

attuabile perché impone un numero eccessivo di regole da applicare indistintamente per tutte le zone del territorio comunale, ma non tiene conto delle specificità dei luoghi e a questo si aggiunge che i piani dei comuni limitrofi, non essendo coordinati tra loro, limitano ulteriormente lo sviluppo equilibrato della Valdera”, dice Bellucci. Se oggi insomma, a Ponsacco, il negozio di vicinato di piccoli elettrodomestici chiude i battenti, oltre che alla crisi economica c’è da dare la colpa anche al colosso della grande distribuzione che vende le solite cose, magari anche a minor prezzo, e che perciò sottrae i clienti al negozio tradizionale.“C’è necessità di un piano che valorizzi gli elementi culturali del nostro comune e che punti alla salvaguardia ed al recupero del paesaggio agrario e delle aree storiche”,

continua l’architetto Bellucci. Uno dei problemi sempre più stringenti del nostro centro storico è proprio il calo delle attività commerciali, sempre più in fuga verso l’area delle Melorie, in un continuo decentramento dell’anima produttiva ponsacchina. Il risultato sono aree divenute “caseggiati dormitorio”, per dirla alla maniera di Sartini.“Il regolamento urbanistico in vigore individua diversi progetti che l’amministrazione ritiene strategici ma che sono di difficile realizzazione sia per motivi economici che di carattere ambientale: si deve rivalutare la possibilità di intervenire in zone già edificate attraverso il recupero e l’ampliamento degli edifici già esistenti in base alle singole esigenze, così come si deve prevedere la possibilità di attuare piccole espansioni in aree già urbanizzate- spiega Bellucci- in questo modo si possono contenere i costi di intervento per i privati e per l’amministrazione e si evita l’uso del territorio agricolo”. Per far rivivere il centro le soluzioni sono molteplici, a cominciare dall’aumento dei parcheggi, utilizzando le superfici degli edifici produttivi ormai sfitti, di cui oggi si contano diversi esempi anche in viale I° Maggio, “l’amministrazione deve, in maniera strategica, effettuare piani per la mobilità, ciclabile, pedonale e meccanizzata, e questo comprende l’aumento dei parcheggi e una riqualificazione degli spazi, ma bisogna pensare anche ai servizi pubblici, come la scuola, gli spazi verdi e le piazze, per migliorare la qualità del vivere” dice Bellucci che sostiene anche: “per recuperare l’identità dei luoghi che hanno caratterizzato lo sviluppo di Ponsacco e per preservarne l’attività economica e lo sviluppo sociale bisogna puntare sulle destinazioni d’uso: proporrei di lasciare maggiore libertà al proponente anche a favore della qualità architettonica, vincolando le destinazioni d’uso di tipo commerciale, direzionale e di servizio ai proprietari degli im-

mobili che si affacciano su tutti gli assi storici di Ponsacco come ad esempio Via Valdera P, Via di Gello , via Traversa Livornese, via Gramsci, Via Valdera C, Viale della Rimembranza, Viale 1° Maggio ecc.., facendo particolare attenzione al recupero degli edifici di pregio storico e di valore culturale e architettonico”. Un piano che punti, insomma, allo sviluppo del territorio, lasciando però spazio ai suggerimenti dei cittadini che vivono il paese, “il piano deve essere più flessibile e le proposte dei cittadini valutabili in qualsiasi momento, senza dover attendere eventuali monitoraggi- sostiene Bellucci- proporrei meccanismi per l’incentivazione dell’edilizia sociale e di interventi di interesse generale per la collettività (come ad esempio le nuove aree a parcheggio)- prosegue l’architetto Bellucci- la neonata Fondazione volontari per Ponsacco, di cui sono presidente, sta valutando di organizzare un convegno sul tema dello sviluppo sostenibile di Ponsacco per individuare obiettivi e spunti di lavoro condivisi per il futuro del nostro paese. Nei giorni scorsi abbiamo proposto un questionario per sondare le esigenze dei cittadini al fine di programmare servizi ed eventuali interventi di edilizia a favore di categorie sociali come i giovani e gli anziani: l’intento è quello di ripartire dai giovani e dalla scuola, sempre collaborando con gli enti e le associazioni locali”. Uno sviluppo e una crescita, sia materiali che sociali, per il nostro paese sono insomma possibili: “il mio contributo è finalizzato a stimolare un dibattito propositivo per la crescita e lo sviluppo di Ponsacco a breve e a lungo termine- conclude Bellucci- in un momento storico di grandi trasformazioni avvenute con gli ultimi sette provvedimenti statali che stanno certamente cambiando la vita degli italiani anche l’urbanistica dovrà fortemente modificarsi in direzione di un governo del territorio più flessibile e che sia capace di rispondere rapidamente alle esigenze dei cittadini nel quadro generale della sostenibilità ambientale, economico-finanziario e sociale, superando così l’urbanistica attuale passando a piani urbanistici progettati e poi normati per rispondere meglio alla soluzione dei problemi dei cittadini e alla qualità dell’architettura”.

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Terza edizione della Rievocazione Storica della “Battaglia di Ponte di Sacco 1497” Fissate le date: 21 e 22 settembre La terza edizione della Rievocazione Storica“Battaglia di Ponte di Sacco 1497” sarà celebrata venerdì 21 e sabato 22 settembre 2012. Alla rievocazione hanno aderito l’Amministrazione Comunale, la Provincia di Pisa, la Camera di Commercio di Pisa, l’ Ente Mostra del Mobile, l’Università della Terza Età, i commercianti, la Misericordia, la Pubblica Assistenza, la Protezione Civile, l’Istituto Comprensivo Niccolini, il Gruppo Scultori Valdera, l’Associazione Nazionale Carabinieri, il Movimento Shalom. Saranno ospiti le delegazioni francese di Brignais e la delegazione tedesca di Troithlingen. Il Programma di massima prevede: Venerdì 21 settembre, presso l’Auditorium della Mostra del Mobile

Le squdre del tiro alla fune con il Palio

Veglia storico-culturale Presentazione della ricerca “Le 15 battaglie tra Pisani e Fiorentini dal 1362 al 1497 a Ponte di Sacco e processo di formazione della Comunità di Ponsacco” con la collaborazione degli studenti delle 1 A e 1B della Scuola Media. Concerto di canti e musiche cinquecentesche Sabato 22 settembre

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Corteo in costume cinquecentesco – (Vie del centro) disfida del tiro alla fune per la vittoria del Palio – disfida dei balestrieri – giochi dei giovani – (Stadio comunale) Spettacolo di danza classica (Teatro Odeon) Cena cinquecentesca (Auditorium Mostra del Mobile) Il programma dettagliato sarà divulgato dopo la riunione plenaria del Comitato esecutivo e delle associazioni che hanno aderito alla manifestazione storica.

Gli oltre 500 spettatori sugli spalti

La squadra dei Giovani Cavalieri e la bella castellana

Gli sbandieratori danno inizio ai giochi


In piazza della Repubblica un palco di tutti, per tutti

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L’impegno è quello di assicurare ai ponsacchini un’estate ricca di eventi, che faccia rivivere il centro del paese. Sull’onda del tema centrale di queste ultime settimane, con i commercianti che chiedono più garanzie per riportare la vita nel corso Matteotti e nel centro storico, si inserisce l’iniziativa della pubblica amministrazione di garantire alle associazione sportive e culturali, di Ponsacco e non, l’insediamento di un palco in piazza della Repubblica, con relativo allaccio di energia elettrica, a spese del omune. “L’intento è quello di fornire per la stagione estiva che ci aspetta un calendario di eventi in piazza pianificato con largo anticipo”, ha spiegato l’assessore al commercio Tommaso Baldacci, che ha presentato l’iniziativa alle associazioni insieme all’assessore alla cultura Roberto Chiarugi. L’aspetto più importante è però quello della gratuità: basterà fare domanda in comune compilando l’apposito modulo entro il 31 marzo, e si potrà usufruire del palco per organizzare il proprio evento. Il palco verrà montato a partire dal 9 giugno, data della festa dei commercianti, che quest’anno sarà in tema anni ‘50/’60, e resterà in piazza anche per tutto il mese di luglio, passando anche per il 7, giorno in cui verrà riproposto “lo sbaracco”, la festa nata su iniziativa di Shopping in Ponsacco. “Ma se ci fossero richieste sufficienti potremmo prolungare la permanenza del palco anche per il mese di agosto”, assicura l’assessore Baldacci. Per l’allestimento della parte tecnica del palco (audio e luci), l’amministrazione, in convenzione con Franco Panicucci, offrirà inoltre un service ad un prezzo irrisorio, e ci saranno 200 sedie che ogni associazione avrà cura

di sistemare e poi di riporre prima e dopo lo spettacolo. L’obiettivo maggiore, comunque, è sempre quello di incentivare i cittadini di Ponsacco a vivere il proprio paese, e nello specifico il proprio centro storico, e proprio grazie alla presenza del palco stanno cominciando a fioccare le prenotazioni, anche di diverse associazioni non ponsacchine. Sempre nel periodo estivo si cercherà di animare anche l’area adiacente al cinema teatro Odeon, all’esterno del quale verranno allestiti tavolini per il bar all’aperto che funzionerà durante le manifestazioni in piazza, e sono già in programma concerti ed eventi che si svolgeranno nella location inconsueta del giardino dell’Odeon. Per fine stagione è inoltre previsto un evento in piazza “col botto”, lo promette l’amministrazione in collaborazione con Franco Panicucci, “vi stupiremo”, dicono, ma per adesso le trattative restano segrete. b.b.


“Che… pollo!”, uno spettacolo da ripetere Non frequento l’Università della Terza Età, ma seguo le attività perché protagonisti sono le nostre mogli, mamme o babbi. Ultimamente ho visto, sul palco dell’Auditorium Mons. Meliani, la commedia “Che…pollo!” e veramente mi sono piaciuti tutti gli interpreti, nessuno escluso. Ho visto brillare nei loro occhi la felicità di aver fatto qualcosa di bello e di accattivante per conquistare il pubblico veramente numeroso. Uno spettacolo decoroso e degno di essere visto e ripetuto per chi non c’era. A vedere i miei amici e qualcuno anche parente, vestito e truccato, impettito, giocherellone, sornione e finto tonto, impegnato nel suo personaggio, vi dico la verità, mi sono commosso. Commosso perché quegli anziani si comportavano da giovani, vogliosi di vivere e di dimostrare che nella vita c’è ancora tanto tempo da dedicare a fare belle cose. Mi sono piaciuti anche quando incespicavano, o inventavano le parole, oppure guardavano il suggeritore per non perdere il filo, mi sono piaciuti quando raccoglievano gli applausi sorridendo come tanti bambini dopo la recita alle scuole. Bravi, quasi quasi vengo anch’io a recitare. Mi ci volete? (Franco F.)

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Gli Attori per caso sul proscenio


8 marzo: Sala Valli

“Giornata della donna” con musiche e balli Un bel pomeriggio in Sala Valli con tante donne per celebrare la festa alla presenza dell’Assessore Tamara Iacoponi e i rappresentanti dei sindacati che da tempo si battono per dare alla donna “le pari opportunità” nel lavoro e nella vita: L’Assesore Iacoponi ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale e l’augurio che presto si abbiano le occasioni favorevoli verso la categoria che da tempo attende i suoi diritti. A rallegrare la serata, la musica e le canzoni di Cionini. Al termine un bel rinfresco servito dalle donne dell’Auser.

Atelier dei pittori UTE: un felice connubio tra anziani e giovani E’ in piena attività il Gruppo Pittori dell’Università della Terza Età insieme con i giovani del centro diurno “La Coccinella” , sotto la direzione del pittore, M° Roberto Marinai che con competenza e tanta passione si dedica ad insegnare l’arte pittorica a questa ventina di persone che ogni mercoledì si riuniscono nell’Auditorium della Mostra del Mobile. Durante l’anno accademico i pittori, dopo varie esperienze si sono fermati sul disegno dal vivo e sulle nature morte. I quadri saranno messi in mostra dal 12 al 19 maggio prossimo. Tutti i cittadini sono invitati a vedere i risultati di un anno di lavoro e di impegno.

Il gruppo pittori UTE

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I giovani della Coccinella

Sala Valli affollata di donne

I giovani della Coccinella


“La nostra cucina” come stile di vita, di cultura e di socializzazione Presentazine del libro il 4 maggio all’Auditorium Mons. Meliani Una rievocazione di ricette, di sapori, di ricordi della nostra terra, frutto di una lunga ricerca delle donne dell’Università della Terza Età Dal libro stralciamo un passo molto simpatico, come tanti ce ne sono, scritti da informatori, ponsacchini “dòcche”, amanti del buon cibo, della cucina nostrale e dei nostri alimenti sani e genuini. Io e i baccelli Dalle nostre parti il baccello è il frutto che in lingua si chiama “fava”. Noi si mangia i baccelli e non le fave e sono squisiti! Quando di primavera dalle piantine iniziano a uscire i primi mozziconi, si pregusta già il buon sapore che tra breve abbonderà sulle nostre tavole. Sì, abbonderà perché la sera a cena non si mangia altro che baccelli e formaggio: pecorino fresco, o il cosiddetto “cacio baccellone”, o lo squacquerone, insomma formaggi morbidi che diano il massimo del sapore al grande, Artiglina con il carretto dei baccelli squisito, gustoso, prelibato baccello, re dei campi e della tavola. Bello era stare intorno alla tavola di marmo, senza tovaglia, colma di baccelli freschissimi, raccolti un’ora prima, un bel fiasco di vino nel mezzo, due o tre piatti con il formaggio, una coppettina di sale, e tutti lì a sgranare, salare e mangiare, sgranare, salare e mangiare e… bere! Il mucchio dei baccelli, diventati bucce, si trasferiva nell’altro lato della tavola. Buono era lo stufato. La nonna sgusciava i baccelli e poi li metteva in una casseruola dove cocevano con un po’ d’acqua, sale, aglio, salvia e, a tempo opportuno, un po’ di pomodoro.

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Francia-Italia, vince lo scambio culturale Si è svolto dal 5 al 10 marzo il soggiorno studio dei 35 ragazzi francesi delle scuole di Brignais e di Brindas Regione Rodano- Alpi, ospitati a Ponsacco da altrettante famiglie nell’ambito del 6° scambio scolastico della scuola media Niccolini con alcune scuole francesi gemellate. Nello scambio sono stati coinvolte 42 famiglie ponsacchine, i cui ragazzi, tutti studenti di 2° e 3° media, si recheranno a loro volta in Francia, ospitati da famiglie del luogo, dal 7 al 12 maggio. Al loro arrivo gli studenti d’oltralpe sono stati portati al cinema teatro Odeon, per gli abbinamenti e per l’accoglienza ufficiale, a cui poi è seguita una cena di benvenuto al Niccolini offerta proprio dalle famiglie. È stata intensa la settimana degli studenti francesi, che si sono divisi tra il tempo trascorso in famiglia, le lezioni a scuola con i corrispondenti italiani e le visite culturali alla scoperta del rinascimento italiano e del medioevo. I ragazzi hanno infatti visitato le bellezze della nostra regione, come Siena, Firenze, Lucca, Pisa e Carrara.

Il gruppo degli studenti francesi

La Quaresima e la “salaccata” I nostri anziani ricordano ancora che il mercoledì delle ceneri era definito “vigilia nera” perchè la chiesa vietava di mangiare la carne invitando i fedeli a fare digiuno perchè quel giorno era l’inizio della Quaresima, periodo di penitenza molto rispettata. La gente che ha sempre ritagliato un angolino per scanzare la “legge”, nel pomeriggio del mercoledì si recava al Poggino per fare una “merendina” di pane sallacchini, aringhe, acciughe marinate, tonno e dei buoni gòtti di vino. Oggi la salaccata è dimenticata ma sono dimenticati anche il digiuno e il “mangiare di magro”.

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Auguri a... Auguri a Monica Silvestri per i suoi 30 anni dai suoi familiari e dagli amici.

Il 4 febbraio Danila Morini ha compiuto 90 anni. Tanti auguri e un abbraccio dalla tua grande famiglia: Francesco, Mario, Roberto, Sergio e Maria Pia Baldini

La Biblioteca Nazionale dona 700 libri a Ponsacco Cristiano Corsani, ponsacchino da qualche anno, impiegato alla Biblioteca Nazionale di Firenze, ha portato 700 libri nuovi ‘in dono’ alla biblioteca comunale della città del mobile. Fra i volumi ci sono classici come Eschilo, Euripide, Dante, ma anche Shakespeare in lingua inglese, libri per bambini come quello del topo giornalista, Geronimo Stilton, ed infine narrativa, tipo Erri De Luca, Fabio Volo, Luciana Littizzetto. Il sindaco di Ponsacco, Alessandro Cicarelli ha premiato Corsani con una targa. “Questa è per noi una giornata importante per ribadire la necessità della lettura per tutti - ha detto CicarelliRingrazio Cristiano Corsani per aver fatto da mediatore fra noi e la Biblioteca Nazionale di Firenze, che ci ha donato i libri. Con la collaborazione dell’Aics e dell’Unione Valdera ci promettiamo di continuare questo rapporto proficuo”. Corsani, che ha ricevuto la targa e ha ringraziato insieme alla moglie e alle tre piccole figlie, ha spiegato che i libri donati sono quelli che la Biblioteca Nazionale ha ‘in più’.“Sono convinto – ha aggiunto - che la biblioteca sia un luogo importante per la vita sociale del paese, da valorizzare per tutti”. Elena Iacoponi

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Auguri di buon compleanno a questo meraviglioso bambino che compie 4 anni il 25 marzo, Enrico Destri. Con tanto amore mamma Cinzia, babbo Beppe, da Gidio e Annibale e da chi ti ama piccola peste. Bacioni

Il 29 marzo spenge la sua prima candelina Gabriele Giovanni Galdenzi. Infiniti auguri dalla sorellina Rebecca Ginevra, dai genitori Simone e Romina, zii e nonni.

Il Sindaco Cicarelli dona una targa al donatore Cristiano Corsani

L’ingresso della Biblioteca Nazionale di Firenze


Marino, il dottore, se n’è andato L’ultima volta scherzando ricordò con una battuta quando perse la bicicletta in Arno e gli cascò il mondo addosso perché era poverissimo. Tutti erano poveri a quel tempo. Nel 1944 per studiare all’università andava a Pisa in bicicletta, ma siccome era tutto distrutto dai bombardamenti aerei, bisognava traghettare l’Arno su un barcone e quella volta la preziosa bicicletta, sfuggita per miracolo alle razzie dei tedeschi, gli scivolò nel fiume. Il dottor Marino Marinai, morto il 17 febbraio scorso a 89 anni, nel dopoguerra è stato non solo il medico, ma anche confidente e consigliere di migliaia di ponsacchini allora indaffarati nella ricostruzione, mentre lui già s’impegnava in molteplici iniziative sociali e umanitarie. La Misericordia e la realizzazione del Gruppo Fratres, i donatori di sangue, che organizzò e gestì con grande professionalità derivatagli dalla sua esperienza di direttore del Centro Trasfusionale dell’Ospedale “Lotti” di Pontedera, sono sempre state al centro della sua opera di volontariato. Il giorno della vigilia di Natale, in occasione della consegna del premio indetto dal Ponte, “Ho tempo per te”, attribuito quest’anno ai donatori di sangue “Fratres”, il dott. Marinai era seduto in prima fila a ricevere la pergamena e ringraziando, commosso, disse “ho sempre creduto in questa associazione, nelle sue qualità e capacità”. Medico stimato di vecchio stampo, con i suoi pazienti ebbe sempre un rapporto amichevole, addirittura confidenziale, lontano mille miglia dal freddo interesse personale. Ma non fu mai in confidenza con l’automobile, preferendo farsi scarrozzare da un esperto, fedelissimo autista, la moglie. E la signora Ersilia insegnante della lingua francese, giorno e notte, con ogni tempo, lo ha accompagnato dagli ammalati con la sua “125” da battaglia che andava dappertutto. Anche nei viottoli di campagna dove i fuoristrada arrancano e ci restano impantanati. A lei le nostre affettuose e sincere condoglianze.

Ricordiamo... Il ricordo è sempre vivo ad un anno dalla scomparsa della cara Matilde Arrighini. Una donna umile e sempre disponibile per l’affetto incondizionato per la famiglia e parenti tutti.

A tre mesi dalla scomparsa, vogliamo esprimere la nostra gratitudine a quanti hanno voluto partecipare al dolore del nostro caro Mario. Le offerte che in tanti avete donato sono state devolute in sua memoria alla Misericordia e alla Parrocchia di Ponsacco. Un sentito ringraziamento. Famiglia Gori A tre mesi dalla scomparsa, Sara e Roberto Giuntini ringraziano tutti coloro che sono stati vicino alla loro cara Manuela. Il ricavato delle offerte è stato devoluto alla ricerca sul cancro

Elena Iacoponi

Il Dott. Marino Marinai con la moglie Ersilia

La storica casa sul ponte della famiglia Merlini, commerciati da tre generazioni, è stata restaurata dalla Impresa Edile Mazzei, ditta specializzata di comprovata esperienza edilizia.

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La pagina delle Associazioni

Elezioni FRATRES, donatori di sangue Il Consiglio Direttivo del Gruppo FRATRES è arrrivato ormai a fine mandato. In aprile si svolgeranno le elezioni per il rinnovo. In questi quattro anni, sono state molte le iniziative che il gruppo ha promosso. Oltre 120 nuovi donatori hanno permesso di raggiugere presto quota 800 iscritti. Abbiamo acquistato il terreno per la nuova sede. Terreno che vedrà l’inizio dei lavori a metà aprile.

Giornata della prevenzione sanitaria La Pubblica Assistenza coglie l’occasione per invitare tutti i soci che hanno superato i cinquanta anni ad uno screening gratuito di prevenzione presso gli ambulatori della sede, il giorno sabato 31 marzo 2012. Lo stesso sarà effettuato dai medici che operano presso la struttura. Le visite possono essere prenotate per telefono al n. 0587730979, oppure recandosi di persona tutti i giorni in via Rospicciano 21/A.

Un questionario per scoprire le esigenze dei ponsacchini La Fondazione Volontari per Ponsacco, costituita presso la Pubblica Assistenza con lo scopo di promuovere la solidarietà civile, culturale e sociale, ha distribuito un questionario conoscitivo per individuare le necessità dei cittadini, per indirizzare le proprie forze in tali direzioni. Il questionario potrà essere restituito in forma anonima o riservata nella cassetta postale della Pubblica Assistenza in via Rospicciano 21/A, oppure per e-mail all’indirizzo: fondazione volontariperponsacco@gmail.com o anpasponsacco@gmail.com

Esprimo inoltre, la mia soddisfazione e ringrazio tutto il consiglio comunale, dalla maggioranza alle forze di opposizione, perchè nella seduta del 29 febbraio scorso con voto unanime, ha deliberato a favore della realizzazione di questo progetto. Per tutti questi ottimi risultati ringrazio pubblicamente tutti i membri del Consiglio Direttivo uscente che insieme a me hanno reso possibile tutto ciò.

I loro nomi Iin ordine alfabetico sono: CLAUDIO ANICHINI LUCA BALDINI CHIARA BUSDRAGHI CRISTIANA DUCCI MARCO GUERRAZZI CARLO MARTINI MASSIMO MOSI MARIO NICCOLINI BARBARA PROSPERI SANDRA ROMBOLI Grazie di cuore Grazie veramente a tutti il Presidente

Massimo Favilli

Un corso per autisti di ambulanza L’associazione Pubblica Assistenza di Ponsacco informa la cittadinanza, i soci e i volontari che il 26 marzo alle 21.15 presso la sede di Via Rospicciano 21/A, inizierà il quinto corso per autisti di ambulanza. Il corso è gratuito e aperto a tutti. Lo stesso sarà tenuto da esperti formatori Anpas, che tratteranno argomenti per la guida di ambulanze in emergenza. Gli incontri teorici e pratici si terranno in quattro sedute nei giorni 26 - 28- 30 marzo e primo aprile, dalle 21.15 alle 22.30 Per informazioni e iscrizioni rivolgersi presso la sede della Pubblica Assistenza tel. 0587/730979 - fax 0587/735058. anpasponsacco@gmail.com www.pubblicaassistenzaponsacco.it

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Ginnastica Ponsacco

Brillanti risultati per le atlete ponsacchine

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Brillanti risultati per le giovanissime atlete della Ginnastica Ponsacco al campionato provinciale UISP di ginnastica ritmica svoltosi a Calcinaia lo scorso 19 febbraio. In ogni categoria e specialità le bambine si sono distinte per l’ottima preparazione che ha consentito loro di ottenere alcuni successi e tanti buoni piazzamenti. UNDER 8 corpo libero Pachetti Iris, Ceccanti Desiree, Vaduva Alessia Martina, Giuntini Vittoria, Galli Giulia, Galli Camilla, Nencioni Rachele, Degl’ Innocenti Rebecca, Toncelli Matilde, Mataluni Alena, Siciliano Alessia, Onnis Luna, Sartini Letizia, Fagiolini Elena, Aringhieri Maria Sole, Strino Rita, Shabani Kiara, Bullari Martina, Cavallini Allegra, Menichini Linda, Anichini Guia. Queste bambine non avendo compiuto gli 8 anni non hanno classifica ma sono state comunque bravissime nelle loro esibizioni individuali e a squadra. ESORDIENTI 1° FASCIA corpo libero Della Monica Emanuela 1° class.- Genovese Martina 6° classificata – Franconieri Andrea 8° class. – Ferretti Luna 9° class. ESORDIENTI 2° FASCIA corpo libero Cellai Alessia 1° class. - Cioni Benedetta 2° class. Ceccanti Rachele 3° class-Rapezzi Ilenya 5° class-Macchi Francesca 8° class- Carrai Elisa 6° class- Bini Giulia 7° class.- D’Alessandro Giuliana e Greta Filippeschi 9° class. ALLIEVE 1° FASCIA palla Zannerini Aurora 1° class- Filippeschi Diletta 2° class. -Frullini Anna e Cecconi Lisa 3° class a pari merito- Vannini Linda 6° class. ALLIEVE 2° FASCIA palla Agostini Elena 3° class- Parri Chiara 5°class - Ricci Aurora 7° class - Pralea Andrea 10° class. JUNIOR cerchio Cambria Francesca 1° class. – Gambini Lisa 4° class. - Lomi Noemi 6° class - Buti Margherita 7° class. SENIOR clavette Meini Serena 2° class. – Bove Doriana 4° class. SQUADRA 4 PALLE ESORDIENTI/ALLIEVE Sqadra “A” Parri Chiara, Ricci Aurora, Agostini Elena, Frullini Anna 2° class - Squadra “B” Zannerini Aurora, Ceccanti Rachele, Cecconi Lisa, Macchi Francesca 3° Class. – Squadra “C” Griselli Ilenia, Creatini Sofia, Benucci Martina e Matilde 6° class. COPPIA palla cat. Esord. Cioni Benedetta - Cellai 1° class., Della Monica Emanuela – Genovese Martina 3° class. – Franconieri Andrea – Filippeschi Greta 11° class. COPPIA palla- cerchio cat. Allieve 1° class. Scopetani Maria e Natalia COPPIA FUNE-CERCHIO JUNIOR/SENIOR Gambini Lisa – Falchi Ilenia 3° class., Lomi Noemi - Buti Margherita 4° class.


La Ciclistica Mobilieri ha presentato la nuova squadra 2012 Cat. Allievi Aleksandrov Aleks Kirilov Corrado Calafiore Gianluca Grimaldi Edoardo Guidi Domenico Marino Manuel Marcon Gianni Pugi Luca Tosi Cat. Esordienti Cosimo Mariotti Iacopo Juninger Cat. Giovanissimi Matteo Bendinelli Marco Chiocchini Christian Grimaldi Guido Gazzarrini Samuel Ferretti Leonardo Filippeschi Mose Juninger

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foto di Giuliano Pucci

Il Consiglio Direttivo della Ciclistica Mobilieri Ponsacco ha presentato le squadre dei giovani che per l’anno 2012 formeranno la compagine della gloriosa Società. Per l’anno 2012 ecco le gare organizzate: 28 Aprile 2012 gara cat. GIovanissimi zona industriale Le Melorie) l0 Giugno 2012 cat. Allievi (FORCOLI Gara a Frazioni)

24 Giugno 2012 ,Cat.Esordienti. coppa Pasticceria Belcari Veranos) 16 ottobre 2012 Coppa del Mobilio (Gara a Frazioni)

Calcio Continua il testa a testa fra il Ponsacco e il Casteldelbosco Continua l’avvincente testa a testa fra Ponsacco e Casteldelbosco, che per ora sembra reggere il passo della squadra rossoblu. In questo mese di campionato, però, la formazione di Tolomei è riuscita a prendere un lieve vantaggio, 2 punti, sulla diretta concorrente e, grazie anche al pareggio nello scontro diretto, si può sperare in un proseguo di campionato in discesa, per la formazione ponsacchina. I rossoblu potrebbero approfittare anche dell’infortunio di Brugnano che, fino alla fine del campionato, priva il Casteldebosco del proprio uomo faro. Certamente era prevedibile un calo nella squadra del Valdarno, visto l’organico più ristretto rispetto a quello ponsacchino. Ora, però, bisogna essere bravi e cercare di sfruttare al massimo questo momento favorevole. Impressionante e molto bella è stata risposta del pubblico che, dopo aver superato lo choc dell’esclusione dai campionati dilettantistici, ha saputo rimanere vicino ai propri giocatori, con il consueto calore. Addirittura, per il big match del 3 marzo contro il Casteldebosco si sono presentati in oltre 500 sugli spalti ad incitare i propri beniamini. Con questo ritrovato entusiasmo, grazie all’ottimo lavoro della dirigenza e dell’intero staff tecnico, giocatori compresi, Ponsacco può sperare di tornare al più presto ai campionati che più gli competono. Lupin

CLASSIFICA Ponsacco - Gello 1-0 La Cella - Ponsacco 0-3 Ponsacco - Casteldelbosco 0-0 Bellani - Ponsacco 0-2

Ponsacco

49

Castel del Bosco

47

Filettole

39

Vecchiano

39

Aurora

37

Porta Nuova

26

Fornacette

25

Real Borgo Pittini

25

Ponte 2000

23

Vione

21

La Cella

16

Bellani

14

San Frediano

12

Gello 2004

12

Navacchio Zambra

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Luciano Chiarugi, l’Elogio della Pazzia

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La moglie la conobbe in un incidente stradale. L’auto di lui e l’auto di lei si scontrarono su un cavalcavia, a Firenze. Lui scese con fare altezzoso, lei non lo riconobbe e gli tenne testa. Si innamorarono. Qualche anno dopo lui, Luciano, e lei, Laura, si sposarono. Luciano è Luciano Chiarugi da Ponsacco, all’epoca del tamponamento galeotto già famosa ala di quella Fiorentina che nel 1969 vinse il suo secondo scudetto. Laura è Laura da Borgo San Lorenzo, all’epoca studentessa universitaria, poi moglie di Luciano e madre dei suoi tre figli: Cristiana, Matteo e Francesco. Luciano Chiarugi tutti lo chiamavano Cavallo Pazzo. “Avevo 18 o 19 anni – racconta – e giocavo nella Fiorentina. Mi definì così un giornalista. Voleva dire che ero un giocatore imprevedibile. Quando mi girava, le partite potevo vincerle da solo, ma quando non mi girava, potevo perderle da solo”. Di solito, però, gli girava. Cavallo Pazzo Chiarugi partì da casa che aveva 12 anni. I suoi fratelli Franco e Alberto, falegnami, giocavano nel Ponsacco, uno come portiere l’altro come difensore. Lui andava al campo sportivo per vederli, e intanto giocherellava col pallone. L’allenatore dell’epoca si chiamava Morisco. Era un ex centrocampista della Fiorentina. Morisco vide come quel ragazzino riccioluto usava i piedi, e subito lo spedì alla scuola di calcio dei viola. Per la famiglia Chiarugi fu un sacrificio: “In casa, due braccia che lavoravano avrebbero fatto comodo”, ricorda Luciano. Ma l’investimento fu azzeccato. L’esordio fu nel campionato ’65-‘66: Brescia-Fiorentina 1-2. Per Luciano, cresciuto nella fede viola, fu un sogno. Non l’unico. Tre anni dopo, lo scudetto.“Lo vincemmo alla penultima di campionato, a Torino, in casa della Juve – ricorda - La soddisfazione fu doppia. Feci gol anche io. La settimana dopo, ci fu la passerella in casa col Varese, davanti al nostro pubblico. Segnai ancora”. Poi ad allenare la Fiorentina arrivò Liedholm, e per Chiarugi le cose peggiorarono. Cavallo Pazzo giocava poco e lo stress iniziò a logorarlo. Perse dieci chili, arrivando a pesarne 62. Nell’estate del ‘72, mentre era al mare in Versilia con moglie e figli, dalla Fiorentina lo chiamarono a ripetizione.“Ti vuole il Napoli, ti vuole l’Inter, ti vuole il Milan”. Luciano mai avrebbe voluto lasciare i viola, ma all’epoca le società facevano cassa così, vendendo i calciatori che avevano mercato. E lui dovette accettare la proposta dei rossoneri. Anche per sperare di uscire dal tunnel negativo in cui era entrato. Non fu un gran sacrificio. Quello era il Milan di Rivera, di Benetti, di Bigon, di Maldera. E soprattutto era il Milan di Nereo Rocco allenatore, con Giovanni Trapattoni e Cesare Maldini vice. Fu proprio Rocco a volere Chiarugi.“Ero al mare – ricorda Luciano –. Mi telefonarono

per dirmi che Rocco era a Coverciano e che voleva conoscermi. Partii in macchina con mia moglie. Indossavo una canottiera a dei bermuda. Ero pelle e ossa”. Quando arrivò a Coverciano, Rocco gli andò incontro con un gran sorriso, gli dette una pacca sulla spalla e poi, scherzando: “Con tutto quello che ti abbiamo pagato, sei tutto qua?”. Poi lo rassicurò: “Conosco le tue vicissitudini, ti ho voluto perché so quanto vali, stai tranquillo e sereno, ora rilassati e vedrai che al Milan troverai l’ambiente giusto per tornare a essere il campione che sei”. Poche parole che guarirono più di mille medicine. Cavallo Pazzo ha giocato nel Milan quattro stagioni. Poi ha continuato a tirare calci nel pallone fino a 38 anni, anche a Napoli, nella Sampdoria, a Bologna, Rimini, nella Rondinella e nella Massese. Dopo ha allenato le giovanili della Fiorentina e, in qualche frangente, pure la prima squadra. Ora si gode un po’ di riposo nella sua casa nel Mugello. Il suo calcio era quello senza sponsor e tv, era quello che ogni anno dovevi giocare bene e dovevi rispettare l’allenatore, sennò la squadra ti mandava via, era quello che dovevi mettere i soldi da parte perché gli stipendi non erano d’oro e la carriera finiva presto, era quello che a fine allenamento i tifosi venivano ad aspettarti al parcheggio e a chiederti conto della sconfitta, se la domenica la squadra aveva perso, o a prenderti in collo, se aveva vinto. Ed era il calcio delle bandiere. Luciano ripensa un po’ a quell’estate del ’72, quando in bermuda andò a conoscere Rocco. “Nel 1973 - racconta - col Milan vinsi la Coppa delle Coppe, fui capocannoniere e segnai in finale. Vincemmo anche la Coppa Italia. E perdemmo lo scudetto in una sciagurata partita a Verona. Insomma, fu l’apice della carriera… però...”. Però? “Però la Fiorentina era il sogno da bambino. Fosse stato per me, da là non sarei mai andato via”. Giampaolo Grassi


Fiorentini, il capocannoniere che fa sognare Ponsacco Ci sono dei giocatori che hanno dentro l’eleganza e la fantasia del calcio, che con le loro gesta tecniche animano e deliziano la platea. Ci sono dei giocatori che sono dei fuoriclasse, in qualunque categoria giochino. Mi ricordo, degli anni Ottanta, due calciatori che mi rimasero impresso: uno si chiamava Bartolini, era nella rosa del Ponsacco con i vari Giannaccini e Sarritzu. Quando entrava in campo non si sapeva cosa poteva inventare: aveva l’intraprendenza, il dribbling e la fantasia. L’altro era Alberto Nucci, l’eleganza in persona, sempre coordinato: controlli in velocità e tocchi mai banali. Questi erano i classici numeri 10 (anche se uno indossava l’8). Ti riconciliavano con il bel calcio e accendevano gli entusiasmi. Di sicuro, anche il numero 10 del Ponsacco di oggi rimarrà nei cuo-

ri di tantissimi tifosi. E’ Roberto Fiorentini, un giocatore timido e introverso. Ma usa la palla come un musicista uso il suo strumento. Meglio non fargli domande, ma dargli un pallone: lui lo farà parlare. Roberto è arrivato a Pon-

sacco dopo aver girato quasi tutti i campi della Valdera, dopo aver segnato tantissimi gol e aver deliziato tantissimi appassionati del bel calcio. Oggi gioca con la casacca rossoblu. E’ capocannoniere. Ogni suo gol è una rarità per forma e bellezza. Le sue reti sono di ogni genere: da quelle frutto della potenza a quelle nate dalla precisione, dal dribbling. Ma nel suo repertorio c’è pure il classico “piattone”, per non dire delle punizioni alla “Baggio” o, come si diceva una volta, “a foglia morta”. “L’uomo che fa sognare Ponsacco” è il capocannoniere di questa squadra, uno che non si tira mai indietro, che si allena con costanza e impegno. Uno che è destinato ad entrare nella nostra storia sportiva. Alessandro Balluchi

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In trasferta, fra stadio e osterie Il tifoso ponsacchino è sempre stato vicino alla squadra, ovunque questa andasse. Si ricordano trasferte memorabili, invasioni che nella storia della Valdera si sono viste poche volte. Si ricordano i 52 pulman che a fine anni Settanta raggiunsero Albino per la finale di Coppa Italia e le circa 2000 presenze che, nel 1989, invasero Castelfranco di Sotto per la partita che portò il Ponsacco in C2. Oppure le prime vere invasioni a Pontedera, che era quasi come giocare in casa, o le fantastiche trasferte a Cecina, con gli ultrà caricati sui cassoni dei camion, con tanto di trombe e bandiere. Ma poi c’erano le trasferte minori, non per importanza, ma per interesse campanilistico o per obbiettivo, che si trasformavano in vere e proprie gite turistiche. Se la squadra giocava in una località di mare, veniva organizzato un bel pranzo di pesce in zona. Si partiva la mattina, passeggiata lungomare e a mezzogiorno tutti con le gambe sotto il tavolo, per essere pronti per l’evento

della giornata: la partita del Ponsacco. Durante la settimana, oltre alle varie discussioni sulla formazione e sull’allenatore, c’era quella sull’organizzazione della trasferta. Era bellissimo, tutto fatto da gente vera e

genuina. Ci si muoveva anche con le famiglie. L’importante era stare insieme. Avevamo un’identità, ci si rispecchiava in questi colori. Eravamo un valore aggiunto.

Nella foto: In piedi da sx: Giovanni Vannozzi (Cento), ? , Walter Ferretti, Lando Piceni, Giovanni Macchia, Franco Cioni (Cheo), Mario Bendinelli, Renzo Ferretti (Ciucio), Barabao, ? . In ginocchio: Stefano Novelli, Silvano vani (Pulenda), Luciano Ceccotti, Andrea Fiori, Lido Barani, Rodolfo Bimbi (Gnacca), Lauro Fiori Seduti: Novaro Vannozzi, Chiavaccini (Il Ceffo), Danilo Lazzareschi, Oseo Bernacchi

A. B.


di Luciano Lombardi

Il Ponsacco si rafforza, non solo in campionato Continua la corsa del Ponsacco capolista con alle costole la sua principale antagonista il CasteldelBosco, che nello scontro al vertice è riuscita ad uscire illesa dal Comunale, con un pareggio con una tattica rinunciataria. Il rammarico per la mancata vittoria del Ponsacco significa non aver potuto dare una svolta al campionato, ma soprattutto non aver gratificato un pubblico che aveva circondato il Comunale come nelle gradi occasioni. Oltre 500 persone hanno assistito alla partita, e fra esse anche molti tecnici, come l’ex trainer dei rossoblu della scorsa stagione in serie D Riccardo Marmugi che ha così commentato: “E’ veramente una bella sensazione vedere questa straordinaria partecipazione. Ponsacco si riconosce anche a questi livelli. Complimenti!”. Il Ponsacco si è confermato leader, vincendo

sabato scorso a Gagno contro la squadra del Bellani, ed attende sabato 17 il Ponte 2000 con le scorie della partita dell’andata che vide l’arrivo delle forze dell’ordine. Una novità da sottolineare dal punto di vista societario è l’accordo siglato con la Banca di Credito Cooperativo di Fornacette che è diventata lo sponsor ufficiale dei rossoblu. Una operazione che, inquadrata nel rafforzamento dell’Fc Ponsacco 1920, con l’ingresso della Polisportiva Le Melorie, può guardare al futuro con maggiori auspici ed essere di stimolo per altri operatori economici per un ulteriore consolidamento del Gruppo rossoblu. Sul fronte strettamente tecnico il trainer Tolomei sta destreggiandosi abilmente come conduttore in un campionato classificato nell’ultimo ordine dei dilettanti, ma dove bisogna dar prova di saldezza di nervi e di intelligenza tattica. Tolomei è inoltre in gioco come atleta che vive e si impegna con la spregiudicatezza e la concretezza di un ventenne, dopo aver traguardato la soglia degli“...anta”. Nella corsa alla Coppa Nuovastampa come miglior atleta rossoblu, il leader Ferrucci è insidiato dal bomber Fiorentini, mentre salgono anche le quotazioni di Biasci.

1°GRAN TROFEO NUOVASTAMPA

Il premio verrà assegnato al giocatore rossoblu che alla fine della stagione 2011/2012 del campionato di Terza categoria avrà ottenuto la media punteggio più alta (totalizzando almeno 15 presenze)

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Questa la graduatoria aggiornata dopo la partita del 10 marzo 2012 contro la Bellani GRADUATORIA GIOCATORI

PUNTEGGIO GARE

PUNTI PRECEDENTI

17° Gello

18° Cella

19° Castel.

20° Bellani

PUNTI TOTALI : presenze

MEDIA

% PRESENZE

101½

7

7

128 : 19

6.76

100

1

Ferrucci

2

Fiorentini

86

7

7

8

114½ : 17

6.73

89.47

3

Centofanti

101½

7

6

126½ : 19

6.65

100

4

Macchini

93½

-

113 : 17

6.64

89.47

5

Tolomei

92½

-

7

113 : 17

6.61

89.47

6

Biasci

77½

7

7

7

105 : 16

6.56

84.21

7

Menicagli

93½

7

6

6

118 : 18

6.55

94.73

8

Filippeschi

56

-

-

-

63½ : 10

6.35

52.15

9

Salvini

57

6

-

76 : 12

6.33

63.15

10

Buti

82½

6

6

6

106 : 17

6.23

89.47

75

6

-

6

-

87 : 14

6.21

73.68 73.68 63.15

11

Bertini

12

Novi

83

-

-

-

86½ : 14

6.17

13

Mirto

74

-

-

-

-

74 : 12

6.16

14

Salatti

61

-

-

74 : 12

6.16

63.15

103 : 17

6.05

89.47

54 : 9

6

47.36 47.36

15 Martini

79

6

giocatori non classificati - presenze inferiori al 50% delle partite giocate nc Giannelli nc Sassetti

47½

-

-

-

40

-

-

6

51½ : 9

5.72

nc Riccio

46½

-

-

6

-

52½ : 8

6.56

42.10

nc Rofrano

30½

6

6

-

-

42½ : 7

6.07

36.84

nc Gneri

25½

-

47 : 7

6.71

36.84

nc Micheletti

17½

7

6

-

36 : 6

6

31.57

nc Granchi

14½

6

-

33½ : 5

6.7

26.31

nc Cutuli

6

6

-

24½ : 4

6.12

21.05

nc Piscini

6

-

-

-

-

6:1

6

5.26


La Rinascita “eccellenza” negli amatori Il calcio che passione. E la nostra cittadina non si sottrae allo sport nazionale e registra oltre alla rigenerata squadra rossoblu in terza categoria, anche ben quattro formazioni Amatori iscritte nei campionati della zona Uisp Valdera con soddisfacenti risultati. La Rinascita e la squadra che milita nel campionato di Eccellenza la massima categoria degli Amatori ed ha preso parte alla Coppa Toscana e alla Coppa di Lega Nazionale ( prima squadra Ponsacchina a partecipare alle due competizioni). In Promozione giocano Le Melorie nel girone A ed il Ponsacco nel girone B, mentre nel Primo Livello gioca il Maracaibo. In questo mese la nostra attenzione è sulla squadra della Rinascita (nella foto con i dirigenti) ed a seguire con le nuove edizioni del nostro giornale visiteremo le altre formazioni.

I quadri: Presidente Floriano Baldacci, Direttore Sportivo Luca Guerrini, Allenatore Gabriele Nannetti, Accompagnatore Federico Brattoli, Massaggiatore Giuseppe Gisondi, Addetto all’arbitro Marco Falconcini, Guardalinee Nicola Squicciarini. Rosa giocatori: Portieri: Alessandro Aringhieri, Riccardo Caprai, Federico Brattoli. Difensori: Dario Bani, Andrea Barnini, Marco Bendinelli, Andrea Bova, Nicola Citarella, Marco Falconcini, Lorenzo Ferraro, Simone Salutini. Centrocampisti: Futurim Bullari, Federico Favilli, Leonardo Marciano, Pietro Mazzilli, Andrea Mele, Alessandro Midaglia, Simone Pieracci, Lorenzo Paoletti. Attaccanti: Christian Aringhieri, Manuel Aringhieri, Calogero Sanzone, Simone Felci, Erjon Isaku, Nicola Brogi, Nicola Petrucci. Sponsor: Solo Calcio Articoli Sportivi, Ristorante Pizzeria da Frank, Manola Ferretti, Bar Eden, Impresa Edile Cantini, Impresa Edile Mugelli Firenze. Pizzeria Il Fornaretto, e Circolo Rinascita. (L.L.)

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