Giugno 2011

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Mensile di cronaca, attualità e cultura di Ponsacco

Anno XIV · Numero 6 · E 2,20

giugno 2011


L’editoriale Accoglienza Democrazia Libertà sommario Festa del Commercio 2011 Nuovi mezzi di soccorso Rievocazione Storica Notte da Musical Itinerario della Memoria Sport

In copertina Festa del commercio foto Meoni

Accoglienza, democrazia, libertà sono diventati sostantivi usuratissimi. Perché si fa presto a dire accoglienza e altrettanto presto si fa a dire democrazia e libertà. Solo che ciascuno ne dà un significato a suo piacimento e così tutti scialano con lezioni di accoglienza, democrazia e libertà. Mons. Fausto Tardelli, Vescovo di San Miniato, ne ha parlato col Governatore Enrico Rossi, dopo l’arrivo in Toscana di un’avanguardia di migranti sbarcati a Lampedusa. “La comunità di San Miniato ha risposto all’emergenza in modo umile e semplice -ha detto il Vescovo- l’esperienza appena vissuta non deve essere un’eccezione, perchè l’accoglienza e la solidarietà dovranno diventare il nostro stile di vita quotidiano”. Parole vere, sante, da autentico discepolo di Gesù. E infatti, in sinergia con Comuni, Caritas e Associazioni di volontariato, sono state messe a disposizione strutture adeguate. Questo è senz’altro un bell’esempio

di civiltà. Non c’è bisogno di spendere tante parole per sottolinearne l’importanza. Tutti sappiamo benissimo che lo scenario attuale e futuro è connotato da un massiccio esodo biblico di intere etnie sottomese a regimi dittatoriali, sfruttate e poverissime. Dunque occorre adeguarsi ad uno stile di vita nuovo, come ha ammonito Mons. Tardelli, vale a dire uno stile di vita che sappia affrontare con generosità e razionalità le multiformi difficoltà di convivenza, virtù che a noi toscani, per ora, sembra non facciano difetto. Vorremmo qualcosa in cambio. Per esempio il rigoroso rispetto della nostra identità, altro consumato sostantivo che riassume etica, cultura, religione e tradizione, i capisaldi fondamentali del vivere civile. Diciamo pure che c’è un’urgente necessità di vedere attuato il celebre e saggio “do ut des” dei latini, che di queste cose se ne intendevano parecchio.

Mensile di cronaca, attualità e cultura Direttore

Fausto Pettinelli

Condirettore

Benozzo Gianetti benozzo.gianetti@virgilio.it

Redattori

Giampaolo Grassi Luciano Lombardi Elena Iacoponi Ogni responsabilità relativa ai contenuti dei singoli scritti è dei rispettivi autori

Segretaria di Redazione Barbara Prosperi

Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 9 del 12/05/98

Direzione e Amministrazione

Tipografia Nuovastampa Via Valdera C. n. 33 - 56038 Ponsacco (Pi) Tel. 0587731348 - Fax 0587733723 ilponte@nuovastampa.com

Elaborazione e stampa Nuovastampa Ponsacco

Progetto grafico Niccolò Falaschi

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costruzioni snc di Nedo e Marco Mazzei Ristrutturazioni, restauri monumentali, costruzioni civili, manutenzioni Magazzino e Uffici: Via Catullo, 5 - Loc. La Capannina 56035 Cevoli (Pisa) - Tel. 0587 685351 Fax 0587 687805 e-mail: mazzeisnc@gmail.com - C.F. e P.IVA 01081550509 - Attestazione S.O.A. n.2252/18/00


Festa alla Pubblica Assistenza Domenica 5 giugno, nel decimo anniversario della fondazione del primo Consiglio di Amministrazione della Pubblica Assistenza, sono stati inaugurati due nuovi automezzi. Un’Ambulanza attrezzata per il primo soccorso d’urgenza, e un Doblò Fiat dotato di pedana idraulica per il trasporto di disabili. L’inaugurazione si è svolta sulla Piazza della Repubblica alla presenza di numerose Associazioni di Volontariato, l’Arciprete Don Renzo Nencioni che ha benedetto i mezzi, il Sindaco e gli Assessori Iacoponi e Chiarugi che insieme al presidente Cosimo Giuri hanno tagliato il nastro. È stato ricordato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Anno Europeo del Volontariato e il Centenario dal riconoscimento dell’ ANPAS. La cerimonia si è svolta davanti alla Bandiera Nazionale dell’Anpas “Volontari per Costituzione”, la stessa che per le occasioni importanti viene esposta quale simbolo di unità e solidarietà tra associazioni e popolazioni.

Il gruppo dei volontari della Pubblica Assistenza

L’assessore Tamara Iacoponi e le altre autorità inaugurano i nuovi mezzi di soccorso

Simulazione di incidente stradale e il soccorso dell’ambulanza

Mons. Nencioni impartisce la benedizione

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Gran successo pro-Pubblica Assistenza

“Notte da Musical” al Cinema Odeon Gran successo di pubblico al teatro Odeon per “Notte da Musical” dell’Ass. “La Prossemica” e Pubblica Assistenza. L’incasso è stato devoluto all’associazione, che tanto opera nel territorio. I volontari della Pubblica Assistenza hanno collaborato anche per la pulizia del cinema Odeon, che era stato visitato dai vandali due notti prima. Oltre 2 ore di spettacolo hanno accompagnato gli spettatori in spezzoni di musical con videoproiezioni ed effetti speciali, con i temi più famosi di Dracula, Fantasma dell’Opera, Jesus Christ Superstar, Moulin Rouge, Grease, Tosca, Notre Dame de Paris, Pinocchio e Mamma mia. I giovani attori hanno ballato, cantato e recitato come dei professionisti, pensare che l’associazione esiste da nemmeno 2 anni. Lo spettacolo ha avuto molti consensi e applausi a scena aperta. Elena Iacoponi

Ricordando Anno Scolastico 1940-41 All’Asilo delle Suore Francescane: 1° fila: Sergio Falchi, Alfredo Bracaloni, Orano Ghelli, Giancarlo Panichi, Marcello Beccani, Roberto Bianchi, Renato Vivaldi, Giuseppe Ferretti, Piero Busdraghi. 2° fila: Rodolfo Pieraccioni, Alberto Nencioni, Graziano Chiarugi, Loris Pasqualetti, Franco Bicci, Carlo Bini, Italia Bendinelli. 3° fila: bambina non riconosciuta, Silvana Banchellini, Gina Favilli, Valeria Bianchi, due bambine sconosciute, Bendinelli, Maria Bani, Burgalassi, Roberto Bitozzi. 4° fila: Moni, Ghelli, Ida Dal Canto, Alba Gerini, Renata Calderani, Carla Marri, Adriana Idriani, Carla Lazzeroni, bambine sconosciute e Adua Bani.

1946. La guerra è appena passata, inizia la ricostruzione e Ivana e Mario Orsini mettono su famiglia. Da sinistra: Elsa Panichi, Silvano Orsini, Dino Capantini, Fiorenza Orsini, Iolanda Dell’Unto, gli Sposi Ivana Dell’Unto e Mario Orsini, Teresa Marrucci, Giuseppe Orsini, una signora non riconosciuta, quindi i bambini Maura Pieraccioni, Romano Cavallini, Rodolfo Pieraccioni, Carla Dell’Unto, Fabrizio e Gabriella Pieraccioni.

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Dedicato ai Giovani Gli sconvolgimenti provocati dalle recenti elezioni amministrative sono stati attribuiti da quasi tutti i commentari al voto giovanile, cioè a quella moltitudine di ragazzi e ragazze che, votando per la prima volta o cambiando le scelte del passato, delusi dall’incapacità della classe politica a risolvere i mali del Paese, hanno inteso lanciare un forte “segnale”di cambiamento. C’è quindi del nuovo che avanza e che fa ben sperare. La “sberla” data agli sconfitti, ma anche gli avvertimenti ai vincitori, sono stati chiari. Quella generazione dichiarata “perduta”, priva di valori e preda del menefreghismo verso la vita sociale, sarebbe scesa ora in campo concorrendo in buona parte a cambiare l’assetto politico di tanti Consigli Comunali e Provinciali, di città (Milano, Napoli, Torino, Bologna), di capoluoghi (Trieste, Cagliari, Novara), ma anche di tanti comuni medi e piccoli. Molti di quei ragazzi hanno detto a tutti i partiti politici che devono cambiare, che deve mutare il loro modo di selezionare la futura classe dirigente, che gli eletti escano dal “Palazzo” e scendano tra la gente per capirne i bisogni più importanti, sì da avviare serie politiche per il lavoro, il fisco, la famiglia, la scuola e la ricerca, la cultura, la solidarietà, l’accoglienza e l’assistenza ai più deboli. Stanchi dei tanti messaggi negativi di quasi tutte le tv, del tritacarne fangoso di tanta stampa elevato a simbolo di democrazia, molti giovani hanno ben compreso che l’attuale società sperpera ricchezze destinate al loro futuro e chiude loro egoisticamente l’accesso al mondo del lavoro; ma anche che spetta a loro impegnarsi per imprimere un’accelerazione alla politica del Paese. Stanchi dei comizi e dell’imbonimento della tv, i giovani hanno usato Internet ed i social network per parlarsi e diventare protagonisti della vita civile. Sono giovani anche gli artefici dell’attuale primavera del mondo (paesi arabi in testa), quindi dobbiamo avere fiducia in loro ed aiutarli a crescere nell’amore per la libertà, la democrazia, la solidarietà, l’etica, pubblica e privata. Scriveva anni fa Enzo Biagi, a proposito di don Milani e del suo impegno per i giovani: “Non dobbiamo aver paura di sporcarci le mani. A che servirà averle pulite, se le avremo tenute in tasca?”. Quel “I care”(mi sta a cuore) scritto sul muro della scuola di Barbiana è un invito che molti giovani, in passato, hanno accolto e ne hanno fatto un impegno di vita, non per se stessi, ma per il bene comune. Ma è anche un invito attuale ai nostri giorni e che interpella la coscienza di tante persone. A cosa sarà servito il quieto vivere come norma di vita, quel tenere le mani in tasca per paura di perdere una purità legata ad un’esistenza egoistica e scialba?. Soprattutto se messo in atto da quanti si professano cristiani?. Siamo proprio sicuri di non aver nulla da dare al futuro dell’ Italia che compie 150 anni?. Ha scritto Papa Giovanni XXIII: “Dite ai giovani che il mondo esisteva già prima di loro, e ricordate ai vecchi che il mondo esisterà anche dopo di loro”. Cioè nessuno parte mai da zero, quasi annullando il passato o illudendosi di poterne fare a meno. Come nessuno può illudersi di poter mettere una frontiera allo scorrere del tempo, delle scoperte, della ricerca che proseguirà anche dopo di noi, certo grazie ai giovani che si affacciano ora alla ribalta della storia. Trovo appropriato un apologo rabbinico secondo il quale un giorno Dio inviò l’angelo Gabriele col dono dell’eter-

nità da offrire all’umanità. Dopo un lungo viaggio l’angelo ritornò stringendo ancora nelle mani quel dono. E spiegò al Signore: “Non ho trovato nessun uomo che mi ascoltasse, perché tutti avevano un piede nel passato e l’altro nel futuro o non avevano un presente per fermarsi e sentirmi”. Dobbiamo ammettere che in migliaia di anni nulla è cambiato!. Evitiamo perciò di diventare uomini solitari dal rimpianto permanente, conservatori, depressi, convinti che l’età felice è solo alle nostre spalle. E di contro, di farci prendere dalla frenesìa del futuro, tesi, esagitati, in cerca di un domani utopico che non riusciamo a stringere tra le mani. Riconquistiamo un presente da vivere. Chi ha tante stagioni sulle spalle concorra a far si che i giovani si impegnino – cominciando là dove vivono: in famiglia, nel volontariato, nell’associazionismo, in politica - per diventare a pieno titolo membri di una comunità che persegue l’obiettivo del bene comune, e soprattutto che abbiano fiducia nel futuro e lottino per gli ideali in cui credono, coltivando la speranza che è possibile un mondo migliore. Indro Montanelli, nel suo scritto autobiografico“Soltanto un giornalista”dava ai giovani questo consiglio: “L’unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che si ingaggia ogni mattina davanti allo specchio”. In una società in cui impera l’individualismo, l’egoismo, la spudoratezza, l’indifferenza morale, è bello pensare per un momento ad un gesto d’umiltà, qual’ è quello della verifica, tra pensare e fare, che siamo chiamati a compiere davanti allo specchio, come immagine della nostra coscienza. Ma siamo ancora abituati a guardarsi dentro l’anima ed a giudicarsi?. E pensare che un gesto d’umiltà è un sano esercizio dello spirito. Ammoniva però Thomas S. Eliot: “L’umiltà è la virtù più difficile da conquistare; niente è più duro da morire del desiderio di pensar bene di se stessi”. Lido Sartini

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La posta del Ponte Simonelli risponde a Ruggiero Ritengo di conoscere molto meglio di lei, signor Ruggiero, i problemi del cosi detto “Ecomostro” e quindi è ingiusto accusarmi di fare solo il mio interesse personale. Molte volte ho agito da mediatore alle riunioni. Le ricordo la riunione del 29 febbraio del 2008, presenti il Sindaco, gli assessori Renzo Profeti e Stefano Chiarugi, quando consentii all’Ing. Giuseppe Giambra, possessore della concessione edilizia di esporre le problematiche che aveva dovuto affrontare e che tutt’ora stanno affrontando, anche a livello giudiziario, per ultimare i lavori, visto che non erano stati rispettati da parte del Comune gli accordi presi al momento della firma del piano particolareggiato. L’atto stipulato dall’Ing.Giambra e dall’allora Sindaco Silvano Granchi, stabiliva che in quell’area doveva nascere un edificio che avrebbe ospitato attività commerciali, direzionali ed ad uso abitativo. Dunque l’ing. Giambra ritiene che lì non poteva in alcun modo nascere un ulteriore Banca, dato che già la Banca di Volterra aveva acquistato tutte le aree ad uso direzionale. Ma nel 2007 la Banca di Fornacette che a sua volta aveva acquistato dei fondi,con i suoi professionisti, chiese una DIA per cambio di destinazione d’uso da commerciale a direzionale al Comune, che, non rispettò gli accordi primitivi,autorizzò il cambio di destinazione d’uso. Il Tar ha emesso una sentenza di annullamento di tale DIA, stabilendo che i locali modificati dalla Banca di Fornacette devono essere rimessi allo stato originario, ma che il Comune non è tenuto a risarcire alcunché alla Futura Immobiliare. Contro tale sentenza la Banca di Fornacette e il Comune hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato. Inoltre la sentenza stabilisce che la Futura Immobiliare deve consegnare la Piazza dietro le poste, le strade e i parcheggi di Via Togliatti e Via Rospicciano, al Comune come originariamente era stato stabilito. Anche in questo caso, la parte sconfitta ha chiesto una sospensiva e fatto ricorso al Consiglio 6

di Stato. Quindi come vede stiamo tutti aspettando il giudizio che metterà la parola fine a questa lunga diatriba tra “titani” che con il loro potere bloccano un progetto di rinascita commerciale nonché lo sviluppo di un intero quartiere. Provi a mettersi nei panni dell’Ing.Giuseppe Giambra che ha investito in Ponsacco e si è ritrovato, a causa della burocrazia e le varie procedure legali, a perdere milioni di euro. Cosa dovrebbero dire i dirigenti della banca di Volterra che, si ritrovano da più di un anno con un parcheggio chiuso. E così i proprietari dell’ottica Simonelli che hanno acquistato un fondo di 100 metri quadri e si ritrovano senza parcheggio che gli spetta di diritto, con disagio ai loro clienti? E infine cosa dovrebbero dire i commercianti e gli abitanti del quartiere che non hanno più un posto dove parcheggiare la macchina da anni? Concludo con un appello: invece di criticare chi cerca di riqualificare il paese, come il sottoscritto, invece di continuare ad utilizzare come cavallo di battaglia una diatriba che ormai da anni blocca lo sviluppo economico di un intero paese, cercate davvero di pensare a soluzioni per far crescere il nostro paese! Alessandro Simonelli Presidente Shopping In Ponsacco

Buonismo peloso: dedicato a Francesca Brogi Una domanda a Francesca Brogi: Perché tutta la sinistra e chi la vota ha un forte desiderio di accogliere clandestini (non immigrati ...) che tra l’altro sono di religione mussulmana e comunque non cristiana? Perché la sinistra, notoriamente laica, sposò subito la causa di togliere il crocifisso dalle scuole e dai luoghi pubblici? Ora che la Corte di Strasburgo ha sancito che “Il crocefisso può restare nelle aule delle scuole pubbliche”, allora si cambia fronte delle ostilità ricorrendo ipocritamente alle parole di Gesù Cristo: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Ma a chi lo si vuol dare a bere che dietro questa falsa polemica non c’è un interesse politico che mira ad importare (clandestini), cioè i voti che sem-

pre più scarseggiano alla sinistra. Ecco che allora ci si nasconde dietro il messaggio di Gesù Cristo per favorire il disegno falsamente buonista di farne arrivare il più possibile (non importa se delinquenti, spacciatori, assassini, ladri) e chi più ne ha più ne metta) e poi decidiamo che pure debbono votare e così il gioco è fatto..... Oltre a chi fa finta di essere sordo per non sentire, c’è anche chi con“un falso buonismo e peloso pietismo”ritiene di far passare le lucciole per lanterne. Anche gli sbarchi a Lampedusa sono clandestini mascherati da profughi che, è vero, fuggono da situazioni difficili, ma hanno saputo cogliere al volo la ghiotta occasione della rivolta contro Gheddafi per venire nel paese del “Bengodi”. Perché anche loro non sono rimasti con i “rivoltosi” a contrastare il potere di Gheddafi? Mia cara e gentile Francesca Brogi, un altro messaggio di Gesù Cristo è “Porgi l’altra guancia”. Ho la vaga impressione che le persone come Lei che seguono il messaggio “ama il prossimo tuo come te stesso” non gradiscano l’altro messaggio “porgi l’altra guancia”. Se sbaglio mi spieghi perché i clandestini non se li prendono tutti quelli come Lei, accogliendoli, sfamandoli, dandogli pure un tetto e anche una rendita mensile. Ma lei sa che ci sono tantissimi italiani che vivono in condizioni di indigenza e che non vengono presi in nessuna considerazione? Costoro non sono da amare come il prossimo tuo? I guanti igienici e le panchine che lei cita ad esempio sono episodi sporadici di folclore locale, non può indicarli come se fossero ricorrenti in tutto il Paese. Lasci perdere Gesù Cristo che niente a che vedere con questi problemi di sopravvivenza quotidiana. Una verità però l’ha detta: “la cultura è il principale canale di diffusione col quale l’uomo si forma e si fa consapevole delle proprie radici”. Io aggiungerei anche consapevole della propria identità, coscienza e libertà! Se questo è vero, allora perché nelle scuole si insegna che tutto ciò che è di sinistra è bello e tutto il resto è da buttare? Samuele Ferretti Lega Nord


Scuola Primaria Val di Cava

Risposta alla mamma delusa Il Consiglio di Interclasse della Scuola Primaria di Val di Cava, ha risposto alla mamma delusa, per la mancata partecipazione della scuola alla rievocazione storica dell’incontro a Teano tra Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi. Si precisa quanto segue: - la manifestazione era un’iniziativa rivolta principalmente alla scuola secondaria ed aperta alle altre scuole. Alla scuola secondaria si sono aggiunte soltanto alcune classi del centro che avevano un numero sufficiente di insegnanti accompagnatori e non, come si sostiene nell’articolo, tutte le scuole primarie dell’Istituto; - non è vero che il sabato il personale è ridotto, ma è quello previsto dall’orario scolastico; - le classi dei bambini più grandi non hanno un numero sufficiente di insegnanti per rispettare il rapporto 1 insegnante ogni 15 alunni richiesto dalla normativa per rispettare i criteri di sicurezza nell’organizzazione di una uscita didattica e previsto dal Regolamento interno di Istituto. La figura del genitore accompagnatore non è compresa nel rapporto 1 a 15; - la scuola primaria di Val di Cava ha dimostrato di essere sensibile alle celebrazioni dell’anniversario dell’Unità d’Italia partecipando al concorso per la scelta del logo, programmando attività specifiche in ogni singola classe e organizzando un momento celebrativo a scuola in occasione della festa nazionale del 17 marzo; - la scuola di Val di Cava da sempre partecipa ed è

presente alle varie iniziative del territorio; - gli insegnanti sono sempre stati aperti alla collaborazione con i genitori ed anche in questa sede li ringraziano per tutte le volte che si sono mostrati disponibili, ma una cosa è collaborare ai progetti scolastici, un’altra è accompagnare gli alunni fuori dal plesso senza un numero sufficiente di insegnanti. Ci si rammarica del fatto che in questa occasione sia venuta meno la comunicazione tra i docenti e il genitore autore dell’articolo. I docenti ed i rappresentanti dei genitori auspicano che in futuro queste iniziative volte a valorizzare l’unità nazionale siano vere occasioni di condivisione ed unità. Il Consiglio d’Interclasse

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L’esotismo degli Shalom

Bellezze....diverse

Il Sindaco con Miss commercio 2011, Mariangela Sammartino

Con il gruppo delle Miss premiate il Sindaco Cicarelli, l’assessore Baldacci, Andrea Balestri (Pinocchio), Pascal Frese (Maestro d’immagine), Maurizio Nuti (ospite d’onore), il Dj Spazialex, il Dj Bazzooka e Franco Panicucci, organizzatore.

Ponsacco Beach! 8

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Coreografia di Perla Francalanci

Ottimo bilancio della festa del commercio

In Piazza d’Appiano, ballerine, miss e musica

Il concerto di Bluesacco (v. pg. 28)

Anche quest’anno il mondo del commercio ha saputo rispondere bene all’appuntamento annuale con la manifestazione di sabato 28 maggio. Il centro storico fin dalle prime ore del mattino ha visto gli organizzatori al lavoro per realizzare scenografie di vario genere, così il c.so Matteotti è stato trasformato in un villaggio hawaiano con palme, sabbia e ombrelloni, con attrazioni a tema come il gioco del limbo, surf meccanico e giochi da spiaggia con gonfiabili. P.zza Valli ha ospitato la II° edizione del Bluesacco Festival che ha ottenuto un successo strepitoso, al quale ganno partecipato artisti illustri come il chitarrista Marco di Maggio ed i ragazzi di Giordano Guerrieri che si sono esibiti sul palco allietando la serata. La sfilata di moda, organizzata da Elena Cavallini, Marco Volpi, Marianna Mundo e Simonelli, è stata un vero fiore all’occhiello - ha commentato soddisfatta Elena Cavallini - al termine della kermesse. Molte altre attività ludiche hanno intrattenuto il folto pubblico in p.za della Repubblica dove, fra le altre, si è svoltom il circuito con i goo-kart per i più piccoli e il progetto fotografico “Ponsacchino DOC”, bellissima iniziativa di Simone Stefanelli che fotografava chiunque avesse indossato la simpatica maglietta “io sono un ponsacchino doc. “A fine serata si sono esibiti il gruppo rock “Babbo-Bit” e il comico Antichi”. Anche in via Carducci, via Roma e in via N.Sauro sono stati organizzati balli, esibizioni, animazioni e mercatini. In p.za d’Appiano c’è stata la festa nella festa, per la quale il bar l’Orso e Roxy-bar hanno realizzato emozionanti scenografie con veri e propri giardini in stile esotico dove si sono esibiti ballerini e ballerine brasiliane; inoltre due maxy schermi hanno offerto le immagini della finale di champions league e la sfilata di bellezze per l’elezione di Miss Commercianti Ponsacco. Un grazie quindi alla giuria composta fra gli altri dal Sindaco Cicarelli e dall’assessore al commercio Tommaso Baldacci, e un cenno di riconoscenza a Franco Panicucci per il suo intelligente e assiduo impegno. Insomma tutti si sono impegnati al massimo per far si che potesse essere realizzata una splendida manifestazione. L’appuntamento è quindi per la III° edizione della festa di Shopping In Ponsacco, “lo Sbaracco”, creata da un’idea dell’amico Marco Visconti, con cucinata collettiva e il saggio di “Ginnastica sotto le stelle” che si terrà sabato 2 Luglio, vi aspettiamo numerosi Alessandro Simonelli Presidente Shopping In Ponsacco

Dal Martini, frutta e sangria! 9


Giugno 2011

Risultati Referendum

L’Associazione Arcadia organizza per i ragazzi da 3 a 11 anni “Estate in Gioco-Creativo”. Attività ludico-artistiche per l’espressione creativa e il movimento presso la scuola dell’infanzia di Camugliano, dalle 7.50 alle 13.30. Iscrizioni presso Circolo Tondo dalle 16.30 alle 18.30

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La parola al capogruppo del PDL

Sindaco, chieda scusa ai ponsacchini! In data 17 maggio 2011 il Sindaco ha inviato ai Capigruppo Consiliari le deliberazioni della Giunta una delle quali aveva il seguente oggetto: “Ricorso al Consiglio di Stato del Comune di Ponsacco contro la sentenza del Tar N° 207/2010, costituzione in giudizio e nomna legale”. I cittadini di Ponsacco ed in particolare i commercianti che operano nella zona di Via Togliatti e Via Rospicciano bene ricorderanno come il Sindaco in data 1° marzo 2011 rilasciava alla stampa comunicati con i quali invitava il capo gruppo del PDL Ruggiero a chiedere scusa alla città per aver mistificato e raccontato una falsa verità. Il riferimento era dovuto ad una precedente intervista che il Dott. Ruggiero aveva rilasciato agli organi di stampa per informare che l’Amministrazione Comunale di Ponsacco era stata condannata per “eccesso di potere, atti illegittimi e violazione della normativa in materia urbanistica così come statuito nella sentenza n. 207\11. “(… sentenza del 2011 e non del 2010 come affermato erroneamente dalla stessa Giunta). IL Sindaco, in risposta a tale intervista, dichiarava,“ Il Comune ha vinto, Ruggiero chieda scusa alla città” . Il Dott. Ruggiero sperava di aver male interpretato la sentenza di condanna del Comune e del Suo primo Cittadino ed in quella evenienza non avrebbe avuto nessuna remora a chiedere, ma purtroppo la sentenza condanna chiaramente il Comune e la società Si-

gest appartenente alla Banca di Credito Cooperativo di Fornacette. Infatti in ordine a questa sentenza di condanna il Sindaco ha dovuto convocare addirittura la Giunta per nominare un avvocato a difesa del Comune. Questo prova in modo definitivo come le dichiarazioni rilasciate alla stampa siano frutto di falsità del Sindaco Cicarelli. Il Sindaco ha perso, ma dichiara a mezzo stampa il contrario e poi con una delibera decide di appellare la sentenza Se fossero state veritiere le dichiarazioni del Sindaco, perché mai la Giunta è stata costretta a nominare un avvocato per impugnare la sentenza facendo ricadere sui cittadini ulteriori costi come per esempio le spese legali? Il Sindaco e la Giunta devono spiegare quali interessi difendono impugnando una sentenza di condanna per una causa che ha come oggetto la illegittima trasformazione delle destinazioni d’uso del Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica che hanno favorito la sola Banca di Credito Cooperativo di Fornacette in danno non solo della Futura Immobiliare, ma anche per i commercianti e quindi dei cittadini di Ponsacco. Signor Sindaco la invitiamo ad un incontro da tenersi anche con i rappresentanti dei commercianti, così potrà spiegare i motivi per cui vuole intensificare l’attività terziaria a svantaggio di quella commerciale. Gruppo Consiliare “Uniti per Ponsacco” Dott. Giuseppe Ruggiero

Multe...mirate È da un pò di tempo che stiamo raccogliendo lamentele da parte dei commercianti per l’inasprimento delle multe alle auto dai vigili urbani. Queste segnalazioni ci costringono ad intervenire facendo presente una situazione che in questi ultimi tempi si è fatta sempre più pesante originando un crescente malcontento. Vi sono zone in cui viene lasciata ampia libertà di stazionamento pur in presenza di divieti ed ove raramente i vigli urbani fanno la loro apparizione ed altre in cui vige il massimo rigore. Ci riferiamo a largo Jacopo d’Appiano, la rotatoria, alla zona Coop, in particolare in Via Caduti di Nassirya, dove le auto possono essere lasciate tranquillamente in sosta su entrambi i lati senza nessun problema nonostante un cartello di divieto di sosta con rimozione forzata. Quella strada è molto trafficata non solo a causa di chi va a fare la spesa ma anche perché permette a coloro che vengono da Le Melorie e devono transitare per Ponsacco, di evitare il centro storico. Questo compromette seriamente l’entrata e l’uscita dal parcheggio della Coop. Noi riteniamo che sia giunto il momento di disciplinare

meglio la viabilità di quella zona e non solo e poi di far rispettare le regole. Infine non riteniamo giusto che si chiuda più di un occhio quando c’è da favorire la sosta nei pressi della Coop, ma si stia sempre a con gli occhi ben aperti quando la sosta avviene nelle zone ove sono presenti altri esercizi commerciali che hanno gli stessi diritti e doveri della Coop. Il Coordinamento PDL

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ALLE PARTI LA CONTESA

A PONSACCO LA VITTORIA

COMITATO PER LA RIEVOCAZIONE STORICA BATTAGLIA DI PONTE DI SACCO A.D. 1497 Programma della seconda edizione Il Comitato Esecutivo della Rievocazione storica, presieduto dal Sindaco Alessandro Cicarelli, è formato dall’Amministrazione Comunale, dall’Ente Mostra del Mobile, dai rappresentanti dei Commercianti, dall’Università della Terza Età. Collaborano la Misericordia, la Pubblica Assistenza, la Protezione Civile, l’Ass. Amici della Musica, Fantagiokando, l’Istituto Comprensivo Niccolini e diversi cittadini a titolo personale. Il Comitato ha definitivamente approvato: 1 – I giorni dello svolgimento della II Edizione della Rievocazione Storica della “Battaglia di Ponte di Sacco dell’A.D. 1497” saranno: 16 – 17 – 18 settembre 2011 con il seguente svolgimento a) Venerdì 16 settembre ore 21,30 Auditorium Mostra del Mobile. Veglia culturale con canti, musiche e letture rinascimentali affidate agli allievi della Scuola di Musica “S.Visconti”, al Coro Amici della Musica, al Coro U.T.E., agli “Attori per caso U.T.E.” e agli alunni della classe seconda media dell’ Istituto Comprensivo Niccolini, coordinati dall’insegnante Prof.ssa Lucia Marrucci. Il tema dei canti e delle musiche saranno madrigali e canzoni dell’epoca, il tema delle letture saranno le antiche leggi cittadine tratte dagli “Statuti di Ponte di Sacco” del 1472 b) Sabato 17 settembre. Ore 21 Grande ricevimento in costume a Villa Elisa: Al Piano Nobile e nel giardino della villa Elisa, il Gonfaloniere e i Seniores riceveranno i Capitani di parte pisana e di parte fiorentina, i quali consegneranno nelle mani del Gonfaloniere i loro vessilli e riceveranno la sciarpa rosso-blu con il simbolo della città e quelli di parte con la scritta “Alle parti la contesa, a Ponsacco la vittoria”. Il rito dei vessilli intende dimostrare che la città è divisa in due parti a confronto e in combattimento per 12

vincere il palio, ma il fine è quello di essere uniti in onore di Ponsacco. Dopo la cerimonia, il Gonfaloniere e i Capitani di parte si affacceranno al balcone della villa per annunciare l’evento storico. Successivamente i nobili e il popolo entreranno nella sala del Teatro Odeon per assistere allo spettacolo di danza con musiche classiche eseguita dalla scuola “Scarpette Rosa”. c) Domenica 18 settembre. Ore 16 Centro storico – Stadio – vie cittadine Rievocazione storica cinquecentesca. La gente esulta per la ripresa civile, politica, operativa, commercia- Villa Elisa le e religiosa della città dopo la grave distruzione del castello per mano delle soldatesche fiorentine capitanate da Guidubaldo da Montefeltro nell’A.D. 1497. La pace fra Pisa e Firenze fu sancita nell’A.D. 1509 e anche Ponte di Sacco riprese la sua vita. Oggi si fa festa! Al Corteo Storico prenderanno parte il Gonfaloniere, i seniores, i nobili e il popolo in costume cinquecentesco. Il Corteo sarà allietato dal suono delle chiarine, dei tamburi, dal gruppo sbandieratori, dalle squadre dei balestrieri e dalle squadre del gioco del tiro alla fune. Apriranno la sfilata il Gonfalone di Ponsacco, il palio ,i vessilli di parte pisana e parte fiorentina. L’itinerario sarà il seguente: Ore 16 - Partenza da Piazza Valli – Corso Matteotti – Piazza San Giovanni con sosta per ricevere la solenne benedizione – Corso Matteotti – Via Roma – Via dei Mille – Via Don Minzoni – Stadio per lo svolgimento dei giochi : Prima dei giochi: spettacolo sbandieratori, tamburini e danza delle ragazze di Ginnastica Ponsacco

a - Disfida dei balestrieri di parte pisana e parte fiorentina. b – Gioco a squadre dei ragazzi di Fantagiokando c - Disfida del gioco del tiro alla fune (I giovani delle due parti pisana e fiorentina provengono dalle Associazioni locali: Misericordia, Pubblica Assistenza e Protezione Civile).

Le disfide saranno dirette dal collegio degli arbitri Il palio sarà consegnato alla parte vincente. Dopo lo sbandieramento e il rullo dei tamburi il corteo riprende l’itinerario: Via Don Minzoni – Via dei Mille – Via Roma – Piazza Iacopo d’Appiano – In questo slargo, i figuranti si disporranno sulla rotatoria per assistere all’ultimo spettacolo degli sbandieratori e tamburini. Piazza della Repubblica è riservata ai commercianti con punti ristoro, mercatini, giocolieri, ecc.. Il corteo riprende l’itinerario fino alla mostra del Mobile dove sarà imbandita la Cena Cinquecentesca. Il menù è imperniato su cibi e piatti rinascimentali. A tutti i commensali sarà donata la coppa di maiolica, espressamente creata da un’artista ponsacchina, dove sarà servita la crema fiorentina. La serata sarà allietata da giullari, giocolieri e danzatrici dei sette veli. Chi vuole prendere in affitto il costume perfettamente cinquecentesco deve rivolgersi al negozio cittadino incaricato dal nostro comitato.

Palazzo della Mostra del Mobile, 7 giugno 2011


Gli Statuti di Ponte di Sacco del 1472

sono una miniera di antiche leggi che regolavano il modo di vivere della nostra comunità Nell’Archivio Comunale di Ponsacco, è di facile consultazione un libro, conservato molto bene, rilegato a mano, formato da 141 carte dall’aspetto ruvido, scritte con una calligrafia ottocentesca. Ogni carta porta il numero progressivo in alto a destra senza considerare l’altra faccia, per cui il totale delle pagine è 282 più altre che contengono l’indice. Nell’Archivio, infatti, esistono le carte del 1472 nella loro scrittura originale ma sono veramente illeggibili, ammuffite e intoccabili. Il loro degrado indusse le autorità del 1785 a far copiare le leggi dal sig. Ferretti, che fece un lavoro egregio. Ci siamo ripromessi, per incarico del Comitato della Rievocazione Storica della Battaglia di Ponte di Sacco, di trascrivere l’intero contenuto degli Statuti per pubblicare un libro da distribuire a coloro che interverranno, venerdì 16 settembre, all’Auditorium della Mostra del Mobile, al concerto cinquecentesco e alla lettura e all’interpretazione degli Statuti. Per dare un saggio dei famosi Statuti, riportiamo il testo di alcune leggi per capire come, cinquecento anni fa, si comportavano gli avi nella vita comunitaria, nei campi, nei boschi, in paese. Sapete che esisteva una legge che imponeva a tutti i capofamiglia, il sabato sera, di pulire le strade e davanti casa? Chi non obbediva, era multato! Sapete che chi tagliava un albero nella sua proprietà, doveva piantarne due? E l’altra legge che vietava di gettare lo spaglio e il letame vicino alle case? E quella che impose di aumentare un letto nell’ospedale per il pellegrini e i poveri? I nostri avi, insomma, avevano delle buone leggi e le dovevano rispettare. Beh, c’era sempre chi voleva fare il furbo… ma doveva veramente pagare. Oggi come ci comportiamo? Leggendo, ci confronteremo! Venite il 16 settembre alla serata culturale.

no il letto dell’acqua e si viene a putrefare, et guastarsi in modo che ne risulta danno al popolo onde per ovviare a tale errore (n. d. r.: gli statutari) statuiscono che nissuna persona sia di che stato grado o condizione si sia tanto maschio quanto femmina che in modo alcuno presuma né sia tanto ardito di rimescolare né pescare cosa alcuna in detta fontana” (c. 59 v);

Necessità di aprire una scuola per i maschi:

“Considerato nel detto Comune sono di molti figliuoli masti da imparare rare virtù de poveri che de ricchi, (..) sarebbe di grandissima utilità uno maestro di scuola che insegnasse maxime leggere, et scrivere con uno salario qual possa il maestro salvarsi et el Comune godere” (c. 31 r-v). Questi stralci degli Statuti sono indicativi di una mole di importanti leggi che regolavano la vita dei ponsacchini, che stavano ricostruendo il loro avvenire dopo la grande disfatta della Repubblica Pisana ad opera della aggressiva Firenze. Il “Rinascimento” dei nostri padri inizia proprio dalla “Costituzione” scritta delle regole comunitarie. Benozzo Gianetti

Un antico frammento degli Statuti del 1472

Alcune riflessioni degli Statutari del 1472: ‘ .. era quasi il Ponte di Sacco diventato una stalla et pel puzzo grande la maggiore parte de gl’huomini ciascuno anno ammalava in Loro gran danno et disordine”. “L’anno di state e d’inverno il Castel di Ponte di Sacco è un obbrobrio a vederlo per lo spaglio, letame et fango pel quale ne resulta grande infermità alle persone di quello per la puzza che getta…

Vietato porre il letame lungo la via:

“Che nessuna persona di qualunque stato, grado o condizione si sia debba né possa né in nessun modo gli sia lecito porre il litame o veramente sugo dal Ponte della Cascina in entro verso il castello in la strada, o vero sui fossi sotto pena di soldi venti…”

Pene per chi taglia il bosco

“Veduto che sono molte persone così huomini come donne e quali tagliano e legnami del Bosco della loro Comunità di Ponte di Sacco e questi portano a dosso in qualche loco fuori del bosco et di poi li caricano su le loro bestie e così sono ancora di quelli tanto huomini quanto donne et tanto Forestieri come terrazzani che li portano a dosso perfino a casa, onde il bosco si viene a spogliare perciò e sopraddetti Consoli et Consiglio statuirono che ogni persona come di sopra tagliassi et portassi a dosso detti legnami sia compreso et s’intenda compreso nella predetta pena” (Rub. XVII c. 44 r-v).

Una pagina degli Statuti trascritti nel 1785

Anche l’acqua potabile della fonte pubblica ha bisogno di riguardo: “L’acqua della Fontana che si bee per essere tutto il giorno o spesse volte rimescolata dalle Donne per cascarvi loro qualche cosa dentro e di poi per riaverle con rasai e canne pescano dette robe et muove-

Copertina in cuoio degli Statuti del 1785 13


Il Sindaco risponde

Il Sindaco, il Vescovo e il Forti Rispondo all’intervento di Franco Forti sull’argomento non per spirito di polemica ma solo per dovere di chiarezza nei confronti dei cittadini. Il sottoscritto era presente insieme al Vescovo di San Miniato il 3 aprile presso la Chiesa di Le Melorie in occasione dell’ottavo anniversario di fondazione della Parrocchia, anche perché in quella occasione sono stati inaugurati i lavori di miglioramento e messa in sicurezza della copertura dell’edificio, finanziati anche con il contributo (oneri di urbanizzazione) del Comune così come previsto da apposita legge regionale. La mia presenza era quindi logica e per certi aspetti dovuta. Il Forti cita la mozione presentata a suo tempo dal PdL contro la persecuzione dei cristiani nel mondo ricordando il voto contrario del sottoscritto e del gruppo politico di maggioranza. Peccato pero’ che il Forti non abbia ricordato che in quella seduta del consiglio comunale sia stata approvata una contro mozione della maggioranza, come avviene spesso nel dibattito consiliare, che ovviamente condannava le persecuzioni dei cristiani, unitamente ad un ragionamento più ampio su quelle che sono le discriminazioni presenti nel mondo. Come i cittadini possono vedere la polemica di Forti e’ quindi del tutto infondata e immotivata. Rientra purtroppo nello schema, che i cittadini italiani dimostrano di tollerare sempre meno, della politica basata sulla mera contrapposizione e non sul confronto leale e costruttivo. Federalismo e patto di stabilita’: quanta confusione. Samuele Ferretti e’ intervenuto nello scorso numero del Ponte su questo argomento con l’aria di chi vuol fare chiarezza e finendo invece, a mio avviso, per fare ancora più confusione. L’argomento e’ di estrema importanza e non può essere banalizzato o mistificato. Il patto di stabilita’ non e’ stato inventato da Padoa Schioppa, semmai e’ stato imposto ai singoli Governi dall’Europa. Ma quello che conta, e che viene sottaciuto, e’ che i vari Paesi e i vari Governi lo hanno applicato in maniera diversa, vista l’autonomia concessa purche’ venisse raggiunto l’obiettivo prefissato. Più volte abbiamo citato come esempio le scelte fatte su questo argomento dai vari Governi europei, a partire dalla Germania, che hanno attuato politiche molto 14

rigorose, con pesanti sacrifici chiesti alla pubblica amministrazione, ma che hanno preservato, se non addirittura incentivato, le spese per investimento degli enti locali anche come elemento di contrasto alla crisi. Il punto reale quindi e’ rappresentato dalle scelte che danno attuazione agli obiettivi imposti dal Patto. E oggi che il problema della crescita economica e’ diventato prioritario si puo’ comprendere più a fondo l’importanza di questo ragionamento. L’ Italia ha scelto di scaricare buona parte dei sacrifici necessari sugli enti locali e soprattutto sugli investimenti, attraverso la forte limitazione dei pagamenti. Non pagare i fornitori per opere già realizzate da tempo, non avviare i cantieri per interventi già finanziati e pronti per l’appalto (magari inseriti, come nel nostro caso, nel piano delle opere già dal 2007), veder crescere la propria giacenza di cassa oltre i 5 milioni di euro senza poter attivare la propria capacita’di spesa, crediamo semplicemente si tratti di una assurdità. Come può Samuele Ferretti giustificare tutto questo e anzi sostenere la bontà di queste scelte? E poi una impostazione di questo genere, che blocca l’operatività degli enti locali, non rappresenta un elemento di contraddizione per chi rappresenta una forza politica dichiaratamente federalista? Anche nel caso del federalismo Ferretti si limita ad una banale enunciazione di principi, che tutti condividiamo. Il problema anche in questo caso non e’ tanto quello di essere più o meno a favore del federalismo, ma semmai quello di come si da attuazione a questo proposito: quali sono le scelte di fondo che vengono proposte. Il punto cardine resta fra l’altro il superamento della spesa storica a favore dei costi standard. E’ proprio attraverso questo principio che si premia l’efficienza e l’efficacia nella gestione eliminando quelle storture che ad oggi hanno privilegiato gli enti più spendaccioni. Ma tale principio, in teoria, si potrebbe applicare anche senza ricorrere al federalismo: basterebbe disciplinare in maniera diversa il sistema dei trasferimenti. Ecco perché e’ importante entrare nel merito delle questioni di fondo, andando oltre le banali enunciazioni di principio. Ricordo, in chiusura, che il principio dei costi standard dovrebbe favorire ovviamente

i comuni che presentano una bassa spesa corrente a parità di servizi erogati. Ferretti sa bene che il nostro comune, come riconosciuto anche dalla stampa, presenta indicatori molto buoni in questo senso. Come concilia Ferretti la difesa di questi principi con la critica marcata e molto forte verso questa Amministrazione? Anche in questo caso il mio intervento punta a favorire la comprensione di certi argomenti da parte della gente, superando le banalità e gli stereotipi di certe impostazioni. Confermo, come sempre, la mia disponibilità a qualsiasi confronto pubblico su questi argomenti.

Piazza del mercato:

pronunciamento del Consiglio di Stato a favore del Comune. La vicenda del contenzioso riguardante piazza del mercato, che vede la contrapposizione fra la Futura Immobiliare, la Sigest e il Comune, e’ stata anche recentemente oggetto di aspre polemiche politiche. Come Amministrazione abbiamo spiegato le nostre ragioni, le scelte fatte in difesa dell’interesse pubblico e soprattutto abbiamo informato la gente su quali fossero le reali evoluzioni del contenzioso in essere. Abbiamo come di consueto evitato di rispondere alle sterili e fuorvianti polemiche del PdL partendo anche dal presupposto che ormai i cittadini in questi primi due anni di legislatura abbiano ben capito il diverso approccio alla politica e al corretto modo di rapportarsi con i cittadini. Dopo il pronunciamento del TAR, la Futura Immobiliare ha fatto ricorso al Consiglio di Stato chiedendo la sospensiva dell’efficacia della sentenza n. 77/2011, che specificamente riguardava proprio la piazza del mercato. Con ordinanza del 31 maggio il Consiglio di Stato ha rigettato l’istanza della Futura Immobiliare, condannandola anche al pagamento delle spese legali (argomento anche questo spesso oggetto di polemiche). Come Amministrazione esprimiamo soddisfazione per questo importante passaggio che permette, anche nell’interesse dei commercianti e dei cittadini, di attendere con maggior fiducia l’esito definitivo del pronunciamento del TAR, la cui ultima udienza si e’ svolta il 9 giugno.


La parola a Ponsacco Democratica

Tra poco al via la raccolta “porta a porta” Al rientro delle vacanze estive i ponsacchini troveranno il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti. Passeremo tutti dal sistema tradizionale del ritiro ai cassonetti a quello porta a porta, l’unico col quale si possono raggiungere le percentuali richieste dalla legge. Saremo tutti chiamati a cambiare radicalmente le nostre abitudini, imparando ad usare il kit di mastelli e sacchetti che saranno consegnati a breve. In questa opera di altro valore culturale l’Amministrazione sarà affiancata dall’impegno prezioso delle Associazioni ponsacchine. I volontari di Fantagiokando, ISO300, Circolo Rinascita, Shalom, Associazione Rossoblu e UTE consegneranno il materiale necessario a tutti i cittadini, gestiranno dei punti informativi ai quali potremo rivolgerci per chiarire ogni dubbio, distribuiranno volantini al mercato e nei supermercati e organizzeranno assemblee pubbliche in cui il personale di Geofor spa risponderà alle nostre domande. Quindi non ci resta che augurare un buon lavoro a tutti i ragazzi che si impegneranno in questo lavoro di informazione capillare, così importante per la riuscita del progetto e per il nostro ambiente.

alla Futura Immobiliare. Non importa che TAR Toscana ci abbia dato ragione. Non importa che il Consiglio di Stato abbia negato la sospensiva richiesta dalla proprietà e, anzi, abbia imposto alla ditta di consegnare i lavori nella loro completezza, riconoscendo al Comune (e quindi a tutti i cittadini di Ponsacco) un risarcimento dei danni per i ritardi accumulati. Non importa che la cifra spettante sarà determinata a breve dalle Commissioni tecniche. A questo punto, non viene anche a voi il dubbio che i Consiglieri di Uniti per Ponsacco avrebbero preferito veder soccombere l’Amministrazione e Cui prodest, dicevano i latini, a chi avrebbe giovato una sconfitta? Ai cittadini? Alla destra? O solo a chi ha interessi in questo affaire? Quando Ruggiero e i suoi Consiglieri getteranno la maschera? Barbara Guerrazzi Capogruppo di Ponsacco Democratica

Quelli che non si arrendono all’evidenza dei fatti Anche nell’ultima seduta del Consiglio Comunale Giobbi e la minoranza di destra non hanno perso occasione di riportare l’attenzione sulla questione legata SOSTITUZIONE CALDAIE ESISTENTI CON NUOVE TRADIZIONALI, A CONDENSAZIONE, ETC...

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Itinerario della memoria Il 16 luglio, giorno antecedente alla liberazione di Ponsacco, avvenuta il 17 verso sera, l’Amministrazione Comunale con la collaborazione e la partecipazione delle Associazioni d’Arma, del volontariato e culturali, ha programmato un giorno dedicato alla memoria dei caduti, degli avvenimenti, dei fatti e dei luoghi che hanno caratterizzato l’ultima parte del Risorgimento, contribuendo a rendere la nostra Patria unita, libera, indipendente e repub-

blicana. Presentiamo una carrellata dei momenti più rilevanti, partendo da Piazza Valli che è la “Piazza della memoria” in cui rivivono, nelle lapidi e nei monumenti, persone che hanno dato la loro vita per la libertà. Da qui, con itinerari diversi, incontreremo gli eroi silenziosi, gli avvenimenti e i luoghi da non dimenticare se vogliamo progredire nel cammino democratico tracciato dai nostri predecessori.

Monumento ai Caduti di tutte le guerre Lapide marmorea in ricordo dei caduti a Cefalonia e Corfù

Stele marmorea dedicata alla Resistenza

Rodolfo Valli caduto a Adua nel 1896

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Monumento e tombe dei caduti delle guerre 1918 e 1944 nel Cimitero Vittorio Venagli, partigiano caduto nel Nord Italia

Lapide marmorea dedicata alle vittime della guerra 1940-45

Via dedicata ai Bersaglieri

Località Castagnicci dove è eretta una marginetta con la lapide che ricorda “un miracolo” del 17 luglio 1944

Lapide marmorea nell’ingresso del Municipio in ricordo dell’uccisione di Trentino Vanni e Luigi Biasci nel 1944 Maria Bacci, alla quale è stata intitolata la Biblioteca, uccisa dai tedeschi il 17 luglio in Camugliano

Lapide marmorea che ricorda le vittime della guerra 1915-18

Viale della Rimembranza dove ogni albero è dedicato ai caduti della guerra del 1915-18

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Roma Capitale Più che il giogo asburgico, lo zoccolo duro dell’unità d’Italia è stata la “questione romana”. Una questione che sarà definitivamente risolta con i Patti Lateranensi del 1929. Il Re Vittorio Emanuele II°, il Conte Cavour, il Generale Garibaldi, il pensatore Mazzini e il Papa, sono i protagonisti del Risorgimento. Garibaldi, se da un lato ha dato straordinari contributi alla realizzazione del Regno, dall’altro ha provocato molte conflittualità nel governo di Cavour, appunto per “la questione romana”. Perché il Generale voleva invadere lo Stato Pontificio, spodestare Pio IX°, il Papa-Re, e annettere il territorio al Regno, così com’era stato già fatto fin dai moti del ’48 con altri ducati e granducati della penisola. Ma il Re e Cavour esigevano prudenza per non inimicarsi Napoleone III°, l’Imperatore francese che proteggeva il Papa. Già vent’anni prima della breccia di Porta Pia, Pio IX aveva dovuto rifugiarsi a Gaeta quando in città scoppiarono violenti tumulti dopo l’assassinio del Ministro Pellegrino Rossi. E’ l’epoca in cui nacque la Repubblica Romana, che ebbe una vita brevissima, appena cinque mesi e fu retta dal “Triumvirato”, Aurelio Saffi, Carlo Armellini e Giuseppe Mazzini, il grande ideologo del Risorgimento, anche se molti storici preferiscono collocarlo fra i protagonisti minori, come un’eminenza grigia sempre dietro le quinte, fuori dai giochi dei potenti politici. In aiuto allo Stato Pontificio arrivarono i francesi contro i quali il Triumvirato lanciò i suoi garibaldini che, dopo i primi successi a Porta San Pancrazio, furono sconfitti dalle truppe del Generale Oudinot. Anche Garibaldi, che comandava un gruppo di insorti, dovette fuggire. La Repubblica si dissolse e il Papa ritornò sul trono a Roma. Ma torniamo a Garibaldi. Molti contrasti con i vertici del Regno erano dovuti anche al suo temperamento di autentico Soldato, popolarissimo per il valore e l’amor di Patria, ma dai modi duri e spicci, di poche parole, fulminee decisioni e azzardi temerari. Cavour e il Re faticavano a trattenerlo. La politica esercitata con geniale abilità da Cavour aveva dato buoni risultati, specialmente dopo la missione alla corte di Francia della sua “Ambasciatrice” la bellissima fiorentina Contessa di Castiglione, nata Marchesina Virginia, Elisabetta, Luisa, Carlotta, Antonietta, Teresa, Maria Oldoini, divenuta poi per nozze, Contessa Virginia Verasis Asinari Oldoini. E qui occorre aprire una parentesi perché il ruolo svolto “dalla donna più bella d’Italia e d’Europa” come definita dai giornalisti dell’800, nei piani escogitati da Cavour, suo cugino acquisito, fu determinante. Virginia, non ancora diciassettenne, sposò il Conte Francesco Verasis di Castiglione Tinella e di Costigliole d’Asti, cugino primo di Camillo Benso di Cavour. Dopo il matrimonio si trasferì a Torino facendo il suo travolgente debutto alla Corte di Vittorio Emanuele II° di Savoia, che naturalmente ne rimase ipnotizzato. Anche il cugino Cavour non fu indifferente a tanta grazia di Dio, ma lui usò le potenti armi della Contessa, mandandola a Parigi con l’incarico di sedurre Napoleone III e avvicinarlo alla causa risorgimentale. Cavour sapeva benissimo, che

Fino a dicembre, “Il Ponte” pubblica una succinta e semplice cronistoria dell’unità d’Italia. A fine anno sarà bandito un concorso fra quei lettori che avranno risposto correttamente ad alcune domande relative al contenuto degli argomenti descritti.

Giuseppe Garibaldi

di

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L’imperatore di Francia Napoleone III

Vittorio Emanuele II

senza l’aiuto della Francia, nessuna indipendenza dall’Austria sarebbe stata possibile. Né si sarebbe potuto eliminare lo Stato Pontificio che occupava tutto il centro Italia. Del resto la gran presenza mondana e seduttiva della Contessa era già stata sperimentata con successo durante la seconda guerra d’indipendenza quando, negli ambienti degli alti gradi militari, esercitò abilmente la pericolosa missione di spia a favore dell’Italia, riuscendo sempre a farla franca. Anche stavolta, alla corte francese il suo splendore contribuì non poco all’unità d’Italia e dette quei risultati sui quali Cavour aveva fatto tanto affidamento. Per un anno fu l’amante dell’Imperatore e, come capita sempre in questi casi, suscitò invidie, gelosie, grande scandalo e la furia della cattolicissima Imperatrice Eugenia. Ma Cavour fu soddisfatto. A Parigi Virginia fu una vera e propria “Regina”, rivoluzionò perfino la moda femminile disegnando modelli di sottili e concupiscenti sottovesti coloratissime che, assicurava, facevano perdere la testa ai maschi. Dopo la separazione dal marito che poi morì sotto gli zoccoli dei cavalli imbizzarriti della carrozza reale, Virginia perse anche l’unico figlio Giorgio, ucciso dal vaiolo. Lei morì a 62 anni, il 28 novembre 1899 a Parigi, dopo

Saranno estratti vari premi messi a disposizione da sponsor cittadini e dalla Nuovastampa Editrice della rivista. Conservate le riviste per poter rispondere alle domande che saranno formulate in apposita scheda.

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2 una vita vissuta nel lusso più sfrenato, negli sfarzi, negli splendori, nei piaceri più trasgressivi. Morì sola, povera e abbandonata da tutti gli uomini potenti che aveva sedotto, pare quarantatrè. Conobbe anche Garibaldi, a Firenze capitale, durante una cerimonia. Ma lui aveva altro per la testa, pensava soltanto a fare la guerra al Papa. Nel 1867, quando riuscì a evadere dall’esilio di Caprera, dopo il fattaccio di Aspromonte dove una pallottola italiana gli lacerò la gamba e fu catturato dall’esercito perché, al solito, era intenzionato ad invadere lo Stato Pontificio, tornò fra i suoi fedeli garibaldini e si apprestò ancora una volta a puntare su Roma. Il Generale era indebolito e zoppicava a causa della ferita che gli aveva fatto passare dei brutti momenti per il pericolo della cancrena, tant’è che i medici militari volevano amputare la gamba, ma all’Ospedale di Pisa dove fu ricoverato prima dell’imbarco per Caprera, fu estratto il proiettile e la vasta infiammazione guarì. Il triste episodio dell’Aspromonte è un altro esempio del temperamento deciso e nient’affatto conciliante del Generale, che dovette essere fermato dalle fucilate dei Bersaglieri. Ma l’alt impostogli dal governo regio servì a favorire Cavour e il suo corteggiamento alla Francia. Ma ormai impegnato da decenni nella “questione romana”, il Generale andava ripetendo che era venuto il tempo di “far crollare la baracca pontificia” e nel 1867, al Congresso della Pace a Ginevra, addirittura giunse a definire il Papato, “negazione di Dio ... vergogna e piaga d’Italia”. Dunque Garibaldi da Caprera giunse in Umbria, si unì ai garibaldini del figlio Menotti e entrò nel Lazio. Riuscì a conquistare Monterotondo, dov’era un presidio pontificio, ma poi dovette ripiegare sotto il fuoco dei papalini e dei cannoni francesi. Anche quella volta fece tutto di testa sua, mettendo il Re e il suo governo difronte al fatto compiuto. Ma le cose andarono male fin dall’inizio della spedizione perchè la prevista insurrezione di Roma non avvenne, l’attentato alla Caserma Serristori dove restarono uccisi ventitrè zuavi pontifici e due civili romani, non fece scoccare alcuna scintilla di rivolta, anzi portò alla ghigliottina i due attentatori subito arrestati dalla polizia pontificia. A Mentana avvenne l’ultimo cruentissimo scontro che si concluse con un disastro per i garibaldini e il Generale, con i pochi superstiti, si ritirò a Passo Corese. E la “questione romana” continuò a rimanere irrisolta. Morto Cavour nel 1861, al timone del governo si avvicendarono diversi personaggi di alto livello, finché il Re nel 1870 affidò il ministero al liberale e ricco piemontese Giovanni Lanza, affinché intavolasse con con Pio IX trattative che furono sdegnosamente respinte. Intanto Napoleone III° aveva sguarnito Roma di uomini e armi. E così arriviamo alla “Breccia di Porta Pia”. La storica breccia fu aperta a cannonate la mattina del 20 settembre 1870 e da lì Fanteria e Bersaglieri, al comando del Generale Raffaele Cadorna, entrarono in Roma trovando una debole resistenza perché Pio IX, ormai rassegnato, ordinò di sparare poche simboliche schioppettate e si rinchiuse in Vaticano dichiarandosi “prigionero” dell‘Italia. Dell’esercito regio fece parte anche un giornalista che sarebbe diventato celeberrimo. Era il Tenente Edmondo de Amicis, inviato speciale della “Nazione” di Firenze, che scrisse cronache emozionanti. Eccone un brano. “Non ricordo bene che ora fosse quando ci fu annunziato che una larga breccia era stata aperta vicino a Porta Pia, e che i cannoni dei pontifici appostati là erano stati smontati. Quando la Porta Pia fu affatto libera, e la breccia vicina aperta sino a terra, due colonne di fanteria furono lanciate all’assalto. Non vi posso dar particolari. Vidi passare il 40° Fanteria a passo di carica, i Bersaglieri, vidi tutti i soldati, presso alla porta,

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La contessa di Castiglione

Papa Pio IX

gettarsi a terra in ginocchio, per aspettare il momento d’entrare. Udii un fuoco di moschetteria assai vivo; poi un lungo grido “Savoia!” poi uno strepito confuso; poi una voce lontana gridò: Sono entrati! Arrivarono allora a passi concitati i sei battaglioni dei bersaglieri della riserva; sopraggiunsero altre batterie di artiglieria; s’avanzarono altri reggimenti: vennero oltre, in mezzo alle colonne, le lettighe pei feriti. Corsi con gli altri verso la Porta. I soldati erano tutti accalcati intorno alla barricata; non si sentiva più rumore di colpi; le colonne a mano a mano entravano. Da una parte della strada si prestavano i primi soccorsi a due ufficiali di fanteria feriti: uno dei quali, seduto in terra, pallidissimo, si premeva una mano sul fianco: gli altri erano stati portati via. Ci fu detto che era morto valorosamente sulla breccia il maggiore dei bersaglieri Pagliari, comandante del 35°. Vedemmo parecchi ufficiali dei bersaglieri con le mani fasciate. Sapemmo che il generale Angolino s’era slanciato innanzi ai primi con la sciabola nel pugno come un soldato. Entrammo in città”. Da quel momento Roma e una gran parte dello Stato Pontificio furono annessi al Regno d’Italia e Roma, l’anno dopo, divenne capitale. Il 13 maggio 1871 fu varata la Legge delle “Guarentigie” che stabiliva precise garanzie per il Papa e


3 la Santa Sede, ma Pio IX° la respinse con un’espressione latina, il “non possumus”. Nel giugno del 1873 furono estese anche a Roma quelle leggi anticlericali di governi legati mani e piedi alla massoneria e furono confiscati molti patrimoni vaticani e imposto pure al clero l’obbligo del servizio militare. E così la “questione romana”, risolta militarmente, tornava virulenta alla ribalta con persecuzioni e ripicche. Pio IX nel 1874 e poi Leone XIII ingiunsero ai cattolici italiani di non recarsi alle urne e con il famoso “non expedit”, cioè “non conviene”, impedirono ancora per decenni la partecipazione attiva alla vita politica del Paese. Cavour non ebbe la soddisfazione di vedere i Bersaglieri in piazza San Pietro. Un infarto lo uccise a letto, cinquantunenne, nove anni prima a Torino. Il Re Vittorio Emanuele II° regnò ancora per sette anni. Morì di broncopolmonite il 3 gennaio 1878, a 56 anni e Pio IX°, lo seguì un mese dopo, ma lui di anni ne aveva 86. Nel 1882, nella quiete di Caprera, a 75 anni quasi dimenticato, morì il Generale Garibaldi. Mazzini invece venne a morire a Pisa, da clandestino nel 1872. Aveva 65 anni ed era ricercato dalla polizia. Cavour non ebbe la soddisfazione di vedere i “suoi” Bersaglieri in piazza San Pietro. Morì a 51 anni nel 1861. Vittorio Emanuele II° regnò ancora per sette anni. Una broncopolmonite lo uccise a 56 anni nel grennaio del 1878. Un mese dopo fu seguito anche da Pio IX°, ormai ottantaseienne. Garibaldi morì nel 1882, a 75 anni, nella quiete di Caprera.

di

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Camillo Benso, conte di Cavour

F.P.

Giuseppe Mazzini

Ricordatevi fatti, date, battaglie e personaggi delle tre guerre di Indipendenza per poter rispondere correttamente alle domande del Grande Concorso a premi di dicembre

Attenzione! Cambia la raccolta rifiuti Nel prossimo mese di Settembre, come già annunciato nel numero scorso del “Ponte”, cambierà il sistema di raccolta dei rifiuti. Il Comune ora ha diffuso un comunicato in cui si segnalano importanti notizie per il passaggio al sistema “porta a porta” e un calendario relativo ad assemblee pubbliche per illustrare nel dettaglio il programma. Le riunioni si svolgeranno nei mesi di giugno e luglio nelle seguenti date e località: Martedì 21 giugno, martedì 12 luglio e martedì 26 luglio ore 21,30- Auditorium Mostra del Mobilio. Martedì 28 giugno, martedì 19 luglio e martedì 26 luglio ore 21,30- Circolo Polisportiva- Le Melorie. Martedì 5 luglio e giovedì 28 luglio ore 21,30Auditorium Scuola Elementare- Val di Cava. Nei prossimi giorni operatori delle associazioni di Ponsacco incaricati dal Comune e da Geofor consegneranno a domicilio il materiale necessario, insie-

me al calendario di raccolta e informazioni, per una corretta differenziazione. Gli operatori saranno dotati di apposito tesserino di riconoscimento e la consegna del materiale è completamente gratuita. Insieme possiamo contribuire a rendere la nostra Città più pulita e più bella. Le associazioni che collaborano alla distribuzione dei kit e alla campagna di informazione sono: Shalom, Fantagiokando, Fotografica 300ISO, Circolo la Rinascita, Associazione RossoBlu, Università della Terza Età, Polisportiva Le Melorie, Circolo Arci Val di Cava. Saranno attivati banchini informativi presso la Rinascita, il Circolo Polisportiva Le Melorie e il Circolo Arci Val di Cava. Alessandro Cicarelli Sindaco

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La scuola di Musica “Silvano Visconti”, sotto la guida della Prof. Silvia Mannari, ha tenuto il concerto finale dell’anno musicale. Nell’occasione si sono esibiti otto giovani musicisti della Scuola Media “Niccolini” diretto dal loro Maestro Della Croce

I cresimati il 22 e il 28 maggio

Fr. Federico Macchi, attualmente a Puebla in Messico dove studia in quella Università, ha inviato agli amici ponsacchini questa simpatica foto con un esauriente resoconto sulla sua quotidianità fatta di studio e missione

La Libera Orchestra Bonamici di Pisa, diretta da Gaspare Bartelloni, ha tenuto un concerto di musiche classiche al Teatro Odeon il 2 giugno, festa della Repubblica

Ass. Carabinieri: a Torino per il 200° di fondazione L’assemblea dei soci dell’Associazione Carabinieri “Salvo D’Acquisto”, riunitasi il 21 maggio scorso, dopo aver approvato il bilancio consuntivo del 2010, ha programmato una serie di importanti iniziative, fra le quali il 25 e 26 prossimi la partecipazione, a Torino, alle celebrazioni del 200° della fondazione dell’Arma. In settembre sono previsti i gemellaggi con le Associazioni Carabinieri intitolate a Salvo D’Acquisto, quindi il 12 novembre anniversario della strage di Nassirja, sarà reso omaggio ai Carabinieri caduti, con un concerto di Fanfare militari, al teatro Odeon. Il 21 dello stesso mese, solennità della Madonna “Virgo Fidelis”, patrona dei Carabinieri, sarà celebrata una solenne messa nella chiesa parrocchiale e successivamente avrà luogo una riunione conviviale. A Natale, tradizionale scambio di auguri con le autorità

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civili e militari. Infine, dall’inizio del nuovo anno sono in calendario varie iniziative che verranno annunciate in seguito, come il 19° stage dell’Università dei Saggi “Gen. Franco Romano”. Il Presidente dell’Ass. Carabinieri, Giancarlo Mele, ricordando ai soci che la sede è aperta tutte le domeniche dalle ore 10,30 è a disposizione per qualsiasi informazione chiamando il 320.613.6623, oppure rivolgendosi al Segretario, Tiziano Gasperini, cell. 339.813.7704 e.mail tizianogasperini@hotmail.com Il Presidente Mele fa appello a chi possiede vecchie foto delle Caserme di Ponsacco, o comunque di persone e fatti inerenti i Carabinieri ponsacchini. Il materiale consegnato sarà rigorosamente restituito.


Università della Terza Età

Attori per caso dell’U.T.E.

Concluso il XIX° Bellissima anno accademico esibizione Con l’ultimo giorno di maggio, L’U.T.E. ha concluso le sue molteplici attività messe in atto nel 19° anno di vita. Ha chiuso i battenti l’anno accademico con le lezioni del martedì e venerdì consegnando agli associati il diploma di partecipazione durante una simpatica cerimonia alla quale sono intervenuti il Sindaco Cicarelli, gli assessori Chiarugi e Iacoponi, il Rettorato, gli insegnanti dei corsi e un centinaio di iscritti. Il 27 maggio, abbiamo assistito, nell’Auditorium Mons. Meliani al completo, alla commedia “Gianni Schicchi” messa in scena dagli“Attori per caso”con grande impegno riscuotendo applausi a scena aperta. Hanno concluso le lezioni il Coro, i gruppi letterari, i gruppi di lavoro, il gruppo pittori, il gruppo computer, il ballo e lo Yoga. La partecipatissima gita di fine anno,che ha portato i gitanti a Carrara a visitare le cave di marmo e i laboratori, ha terminato la lunga serie di uscite effettuate durante l’anno, aspettando quella che prevede la visita all’Olanda, ai Paesi Bassi e ad altri luoghi dell’Alta Europa. A tutti gli iscritti, quasi 200, auguriamo buone ferie!

La sera di venerdì 27 maggio 2011 presso l’Auditoriun Mons. Meliani, abbiamo assistito allo spettacolo teatrale“ Gianni Schicchi”, opera lirica di Giacomo Puccini, presentato in prosa e ribattezzato nell’occasione “ L’ERDITA’ E L’IMBROGLIO”. Ci viene difficile definire i nonni della Terza Età attori per caso perché con la loro esibizione si sono dimostrati attori veri. La musica, la gesticolazione, la mimica, la tonalità condizionata della voce, la sicurezza nella declaratoria delle varie parti sono state recitate su un palco il cui addobbo poteva essere riservato alle compagnie teatrali di professionisti. Il vestiario di tutti i protagonisti è risultato appropriato e ricercato in molti particolari nonché in linea con la moda del periodo storico dell’avvenimento. Ed infine il trucco degli attori eseguito con maestria, senza stravolgere la fisionomia di ogni singolo, conferendo però a ciascuno i necessari pochi ma specifici particolari senz’altro riferiti al periodo storico della manifestazione. Perfetta la regia e la scelta dei pezzi musicali. Detto questo non ci resta che fare nostre le parole dell’Assessore alla politiche Sociali Signora lacoponi Tamara che, dal palco, ha esclamato testualmente “Siete stati bravissimi ed io questa sera ho provato una gradevole e forte emozione. Bravi anche a nome di tutta l’Amministrazione Comunale!!” Complimenti a tutti i protagonisti ed arrivederci al prossimo impegno.

Chiusura del 19° anno Accademico dell’U.T.E. Il Sindaco Cicarelli, gli Assessori Iacoponi e Chiarugi, dopo l’intervento del Rettore Gallerini, hanno elogiato le attività svolte durante l’anno accademico

La gita di chiusura dell’UTE alle cave di marmo di Carrara con visita al museo dei vecchi attrezzi di lavoro.

Sala Valli gremita di iscritti all’UTE

Il Gruppo “Attori per caso” riceve il caloroso applauso del pubblico

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Ponsacco in...Arte

Gli affreschi delle cappelle laterali della chiesa San Giovanni La storia della costruzione della Chiesa di San Giovanni, iniziata il 15 novembre 1823, è stata scritta dal Can. Ranieri Deri in un diario intitolato “Cronaca della costruzione della chiesa”, dove sono riportati le discussioni, i contrasti, i litigi del parroco con il Comitato dei cittadini, le spese, i lavori che giornalmente venivano eseguiti. Da questo scritto rileviamo che la costruzione delle cappelle laterali ebbe luogo tra il 1826 e il 1830 insieme con le colonne e gli archi della cupola. Le cappelle non hanno nessuna profondità perché il loro retro fu destinato alle sacrestie. Infatti, come potete constatare oggi, gli unici spazi per i vani dei servizi sono questi. Nel centro della parete furono aperte due celle: una per la Madonna e l’altra per il SS.Crocifisso. Entrambi i sacri simulacri provenivano dalla Pieve di San GiovanCappella del SS. Crocifisso con l’affresco di Padre Tito ni, ridotta nelle misure perimetrali e riservata alle funzioni prima della inaugurazione della grande chiesa avvenuta nel 1836. La parete del SS.Crocifisso fu affrescata nel 1958 da Padre Tito, passionista, chiamato da Mons. Carlo Scalenghe a predicare le Missioni di quell’anno. P.Tito era un buon pittore ed accettò volentieri l’incarico. In poco tempo dipinse le varie fasi della Via Crucis di nostro Signore: in alto, la deposizione dalla croce con la Madonna e San Giovanni, le due

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donne che non lasciarono Gesù: la Veronica con l’asciugamano con l’immagine di Gesù sofferente e la Maddalena inconsolabile e affranta. Scendendo, si vede Gesù sbeffeggiato e Gesù aiutato dalle pie donne. Secondo gli esperti l’affresco è di ottima fattura e di gradevole lettura dei fatti evangelici. La parete della Madonna della Neve – come era definita la sacra immagine prima dell’autentica dicitura “Madonna del Latte”- fu affrescata nel 1959 dal sanminiatese Antonio Gaioni, il pittore molto stimato dall’arciprete Mons Carlo Scalenghe. La dolce visione della Madonna assunta in cielo è veramente un’opera pregevole, lodata da tutti i critici dell’epoca. Colori pastello, visioni paradisiache, angeli esultanti intorno alla figura di Maria danno a tutto il pannello un sapore celestiale indiscutibile. Sotto la pittura centrale, sono rappresentati alcuni apostoli , testimoni Cappella della Madonna con l’affredel grande evento. sco del Gaioni Il Gaioni era solito disegnare le figure delle sue pitture con i volti delle persone del luogo: infatti il volto della Madonna è di una giovane ragazza di cui riportiamo solo il nome: Gabriella mentre i volti degli apostoli erano quelli dei sacrestani del tempo. (B.G.)


Accadde il...

L’altro giorno, all’ospedale Stavolta è successo a me, la settimana scorsa. “Ma ti sei cambiato la biancheria?” La terribile domanda che le mogli di una volta rivolgono al marito quando va dal dottore, mi fulminò mentre avevo già messo in moto. “No, sono pulitissimo”. “Ma come, ancora non sai che quando si va dal medico bisogna cambiarsi? T’ho messo ‘i panni’ sul letto, scendi e cambiati subito”. Essendo un marito di lungo corso, un pò esperto dei ragionamenti muliebri, dunque ubbidiente e pacifista, per farla star buona, a quattro gradini per volta son salito in camera e in un baleno, come mi avevano insegnato da militare, mi sono spogliato e rivestito infilandomi mutande, canottiera, calzini, camicia e pantaloni. La stanza era in penombra con le imposte accostate e avevo una gran fretta perché il mio ‘vecchio’ amico Alberto Topi, che non è vecchio, ma è un giovane e valoroso cardiologo che fa il “tagliando” al mio motore ogni 10 mila chilometri, vale a dire un paio di volte l’anno, mi stava aspettando nell’ospedale di Pontedera. “Vieni ora che son libero”, avvisava il cortese messaggino. Io, allenato alle liste d’attesa degli ospedali capitolini, apprezzo più di chiunque altro questo umano rapporto medico-paziente e ritenendomi fortunato ho il dovere di dimostrare almeno la puntualità e un pò di riconoscenza. “Spogliati”, dice lui appena entrato nel suo ambulatorio. Mi spoglio a metà, dalla cintola in sù e corro il rischio di ricadere nelle fibrillazioni che da tempo se ne sono

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andate. Stavo esibendomi con una vaporosa canottiera di Giuliana istoriata di leggiadri ricamini svolazzanti, che lei incautamente aveva lasciato sul letto accanto ai miei ‘panni’. Una scena inquietante, tipo ‘scherzi a parte’. Meno male che il dottor Alberto mi conosce bene, sennò con questi lumi di luna mi avrebbe preso per un maturo gay in cerca di forti emozioni… Un’altra volta, a Roma, in piena notte mi chiamarono dalla Rai per fiondarmi a Ciampino da dove stava transitando Barroso, a quel tempo alto commissario del Parlamento Europeo, il quale aveva fatto sapere che durante uno scalo tecnico del suo aereo avrebbe incontrato volentieri qualche giornalista della Rai per importanti dichiarazioni. Poi sarebbe volato a Tel Aviv. Erano le due. Mi precipitai giù da letto e partii a razzo, ma appena entrato nella sfavillante sala vip dell’aeroporto, m’accorsi che avevo una scarpa nera e una marrone. Anche quella volta mi vestii al buio e in casa durarono mesi a pigliarmi per i fondelli. Ora ci sono ricascato, ma la colpa non è tutta mia. Lo dico alle mogli premurose. Attente a non deporre sul letto reggiseni, slip e canottiere floreali con la trina accanto alle mutande dei mariti e non esigete che si cambino ‘i panni’ specialmente quando non c’è alcun bisogno. Quel giorno io era già tutto bellino e perfino profumato. Fausto Pettinelli

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Vernacolo in classe Gli alunni della seconda media sez.E, guidati dalla Prof. Lucia Marrucci, sono impegnati su diversi fronti di ricerca e di studio oltre al programma curriculare. In un recente incontro, i ragazzi mi hanno mostrato il lavoro di trascrizione, studio e illustrazione dell’antico volume “Gli Statuti di Ponsacco del 1472”, portato alla luce dalla loro insegnante rovistando nell’Archivio Comunale. La ricerca è stata accolta dal Comitato della Rievocazione Storica che la presenterà al pubblico la sera del 16 settembre all’Auditorium della Mostra. La classe ha affrontato, dilettandosi, la questione della lingua, dei dialetti e del vernacolo. Proprio in questo linguaggio popolare, ricco di colore e di significati, i bravi studenti si sono espressi scrivendo alcuni brani di vita, di esperienza personale e di fantasia. Ne abbiamo scelti due per dare un saggio della loro bravura e impegno. Gli altri scolari ci devono scusare, ma ci ripromettiamo di pubblicarne altri nei prossimi numeri del Ponte.

La pescata ‘n Cascina ‘R 9 luglio, io e Riccardo, un mi’ amio, s’è deciso d’indà a pescà sur Cascina. ‘Un vedevo l’ora d’arrivacci, a quer giorno! La mattina mi sono svegliato tutto ‘mbervito perché pensavo d’avé fatto tardi. Di ‘orsa sono ito a fa’colazione e a vestimmi, doppo ho pigliato ‘anne e baini e sono escito. Riccardo gliera sull’argine già da un po’ che m’aspettava e ‘un s’è mia chiacchierato anzi s’è ‘ncominciato subito a pescà. Ma a me quer posto ‘un mi garbava perché in terra ci si sgusciava allora sono ito più ‘n là, sur cemento, er mi’ posto preferito. Riccardo ha preso un pesce come ‘r su’ gatto, sarebbe a dì’ un ber pesce gatto, e, doppo poo, anch’io ho pigliato un pesce, ma ‘un so dì’ che robba era perché né io né Riccardo si sapeva di che razza fosse. S’è passato una bella mattinata e la pescata è finita propio bene, con tre pesci per uno. Poi e arrivato ‘r mi’ babbo. che c’ha portato a mangià’ a casa. Se ci ripenso, devo dì’ che questa pescata mi garberebbe rifalla prima possibile, perché mi sono divertito tanto.

La ‘asa ar mare

di ‘ose da fa per la loro ‘asa... Moglie: C’è da sistemà la ‘asa ar mare: ‘ambià’ l’armadio, ‘r frigorifero, e letti, ‘mbiancà, risistemà la ‘ucina, la doccia... Marito: Rilassati ‘n po’ e guarda ‘r panorama! Guarda là che belle ‘olline e che campi fioriti! ‘Un lo vedi che ber cielo celeste? Moglie: ‘Un cambià discorso!! ‘Nsomma, stavo dicendo ‘he bisognerebbe anche dà una sistemata ar garage, ridipinge e muri della ‘amera... Sai, mi garberebbe disegnà delle barchette blu ‘n fondo e ‘n cima a ogni parete! Marito: - See... e poi? Voi fà quarcos’altro? Moglie: Ora ‘he mi ci fà pensà... C’è anco da abbassà li sportelli ‘n ‘ucina perché ‘un ciarrivo e ‘un riesco a prende e tegami! Marito: E te dove pensi che io trovi tutta ‘sta roba? Dove vo’ a trovà i sordi necessari per comprà tutto?!! Ma soprattutto ci vorrebbero se’ mesi per fa’ tutto! Moglie: Dai, ‘ndiamo all’IKEA! Lì ci sono dei mobili pòo costosi! Marito: Sì, sì, poi ci si va! Ora rilassati ‘n po’ ... Moglie: Si, ma promettimi ‘he ‘ndiamo all’IKEA! Marito: Garda ‘r panorama! Moglie: ‘Un cambià discorso, mi fai arrabbià! Marito: Ohi, ohi, ohi! Moglie: ‘Un di’“ohi, ohi, ohi”! E stammi a sentì quando ti dio quarcosal lo voglio migliorà la ‘asa ar mare perché sennò se si va avanti ‘osì, ‘cascherà a pezzi! Ma mi stai a sentì? Marito: Sì,sì! Moglie: Ma guarda ‘n po’! Te non mi stai mia ad ascortà!! Lo sapevo! Marito: Basta! Non ne posso più! Mi sta a scoppià la chiocca! Anzi, fammi un piacere: addormentati ‘n po’ e smettila di stressà! Moglie: Ecco lo sapevo... Basta cercà’ di fa’ le ‘ose per bene e te ‘un voi fa’ mai niente! Voi ‘omini siete tutti uguali! Aurora Cicarelli

Dario Gasperini

Una bella mattina d’estate, marito e moglie partono per andà ar mare e durante ‘1 viaggio in macchina discutono

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La classe seconda media sez E dell’Istituto Comprensivo Niccolini

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Soddisfazione di Blues in The bag Il nostro intento di fare una manifestazione all’insegna della qualità è pienamente riuscito, grazie soprattutto a dei musicisti che hanno superato le più rosee aspettative . Noi dell’associazione Blues in The bag vogliamo quindi ringraziare i nostri sponsor che ci hanno dato una mano molto importante per raggiungere il nostro obiettivo, l’associazione Shopping Ponsacco presieduta da Alessandro Simonelli, il Circolo ACLI Toniolo e l’amministrazione Comunale. Inoltre comunichiamo che stiamo già lavorando per una manifestazione invernale, il Bluesacco Winter Tour così da saldare lo stupendo risultato ottenuto, sensibilizzando ancor più gli amanti della buona musica. Potremo quindi crescere ulteriormente ma abbiamo bisogno di tutto il sostegno possibile sia dall’Amministrazione Comunale che di tutti i ponsacchini che amano il loro paese. Abbiamo disposto alcuni riferimenti WEB per tenere aggiornati i nostri seguaci tramite Facebook e You Tube. Il nostro obiettivo è quello di poter dare a Ponsacco una manifestazione che sia riconosciuta a livello nazionale per la qualita della musica espressa. Giordano Guerrieri

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La Madonna in Camugliano Nel suggestivo scenario notturno del parco di Camugliano, sabato 28 maggio, a conclusione del mese di maggio dedicato alla recita del S. Rosario, si è tenuta la tradizionale, e tanto amata dai ponsacchini, processione della Madonna. Partendo dall’antica chiesa, il simulacro della Vergine, accompagnato da un bel numero di fedeli, è stato portato a spalla, compiendo il viaggio verso la splendida villa NiccoCappellina della Villa Niccolini lini, con una processione“aux flambeaux”guidata dall’Arciprete mons. Nencioni attraverso i bei viali del parco. Giunti alla villa, la statua della Madonna è stata accolta dai marchesi Niccolini nell’incantevole cappellina, sostandovi brevemente. Molto suggestivo lo scenario notturno, con i viali rischiarati da migliaia di lumini e soprattutto con il magnifico parco e la bellissima villa medicea illuminati a giorno. Il lento incedere della processione è stato accompagnato, sotto la guida dell’Arciprete, dai canti e dalla recita del rosario ai quali hanno partecipato intensamente le centinaia di fedeli accorsi anche dai paesi vicini. La celebrazione religiosa si è conclusa, al termine del viaggio di ritorno nella chiesa di San Frediano, con la preghiera alla Madonna e la solenne benedizione.

…….E A DON BOSCO Molto partecipata anche la processione notturna che si è tenuta martedì 31 maggio, a conclusione del mese mariano, presso l’Oratorio Don Bosco di via traversa Livornese. La statua della Madonna, sotto la guida dell’Arciprete Mons. Nencioni, è stata portata a spalla nelle vie adiacenti all’Oratorio, accompagnata dalle preghiere e dalla recita del rosario. A conclusione della liturgia, l’Arciprete ha pregato la Vergine per la salvezza di tutti e la pace nel mondo ed impartito la solenne benedizione.

Scuola Primaria Le Melorie

Bambini, genitori e insegnanti il 14 Maggio sono stati tutti insieme in gita a Oltremare.

Scomparso un simbolo del nostro paese La morte di Giuseppe Pomponi ha rappresentato, credo per molti ponsacchini, la fine definitiva di un periodo,quello degli anni del dopoguerra , nel quale, le persone che svolgevano particolari professioni venivano riconosciute non con il nome e cognome, ma con l’appellativo di riferimento: c’era il Sindaco ( Pomponi ) il Farmacista ( Gasperini) , la Balia ( Maria) l’Avvocato ( Lombardi) il Generale ( Guiducci) l’Architetto (Bellucci), l’Ingegnere( Falaschi). In seguito le cose sono cambiate e di ingegneri, architetti, farmacisti, avvocati la nostra città si è riempita, sulle orme dei vecchi battistrada. Ho conosciuto di persona solo qualche anno

fa Giuseppe Pomponi: era vicino a me ad una cena ufficiale e cominciò a parlarmi di educazione, o meglio, di come aveva gestito la sua grande famiglia. Fui impressionata dall’eloquio, forbito nella scelta delle parole, elaborato nella sintassi, ma, soprattutto, profondo nelle considerazioni pedagogiche: considerazioni ispirate al buon senso di una volta, si direbbe, ma anche alla capacità di stare al passo con i tempi: lui, che non aveva avuto figli, pensai, si comporta da padre e da nonno, al tempo stesso, con grande affetto e considerazione per tutti i suoi familiari. Mi trovai a ragionare, quindi, anche sulle sue capacità oratorie che, certamente, deve aver messo in atto durante la sua lunga carriera

di amministratore di una cittadina, o meglio di un paese di poche migliaia di abitanti , uscito dalle macerie di una tragica guerra per diventare in pochi anni il centro della produzione del mobile della Valdera. E pensai che quest’uomo, elegante nel portamento, garbato, educato ha avuto soprattutto una dote: l’onestà, quell’onestà che troppi politici hanno dimenticato, l’onestà d’altri tempi, che vorremmo tornasse ad essere la virtù politica fondamentale.

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Anteprima

Il 30 e 31 Maggio ed il 1 giugno, si è svolta al cinema Odeon la seconda edizione di “Anteprima”, concorso teatrale per giovani compagnie. Quest’anno il concorso ha avuto un’importante partecipazione. Le richieste di iscrizione hanno superato di gran lunga il limite imposto dal bando. L’Odeon si è trasformato in una fucina artistica, dove si sono susseguite rappresentazioni teatra-

li di ogni genere, ma quello che più conta è stato l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco che i ragazzi hanno dimostrato. Il concorso, che è stato anche occasione di scambio di esperienze artistiche offrendo la possibilità di incontri fra ragazzi di Milano, Torino, Firenze, Lucca, oltre che dei luoghi a noi più vicini. Durante i tre giorni l’Odeon è stato immerso in un clima di grande partecipazione, serietà e professionalità; al centro: le compagnie dei giovani teatranti, i loro talenti ed il loro impegno. E’ risultata vincitrice la compagnia Teatro Bō di Firenze, che debutterà (questo il premio del concorso) all’interno del Collinarea Festival, che quest’anno offrirà al suo pubblico 30 spettacoli con i nomi più importanti del teatro italiano. Teatro Bō, che ha ricevuto an-

che un premio simbolico di 300 euro, aprirà la serata del Collinarea che si svolgerà a Ponsacco il 28 luglio. Lo spettacolo sarà seguito da quello costituito dal nucleo attoriale della famosa compagnia di Emma Dante, che lo scorso anno ha diretto la Carmen alla Scala di Milano. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, in modo particolare: Compagnia Teatrale Scenica Frammenti, che si è occupata dell’organizzazione di Anteprima e la Banca di Credito Cooperativo di Fornacette, che in qualità di sponsor, ha reso possibile la sua fattibilità. Un ringraziamento particolare va anche al mondo dell’associazionismo che si è reso disponibile nel formare la giuria popolare. Francesca Brogi consigliere delegato alle politiche giovanili.

Progetto “Doposcuolando” Festosa conclusione, sabato 4 giugno, al Circolo Arci Rinascita, del progetto “Doposcuolando”. Alle 17, i ragazzi che hanno frequentato i gruppi di doposcuola e

le signore non italiane del Laboratorio “Comunicazione Attiva” di Le Melorie, si sono incontrati con gli Assessori Tamara Iacoponi e Roberto Chiarugi, che hanno rivolto parole di apprezzamento per l’attività svolta e ringraziato gli operatori. Non sono mancati giochi per i ragazzi e il rinfresco di rito, per la degna chiusura di un Progetto socio-educativo, da diversi anni attivo a Ponsacco, che vuole creare

una rete di supporto e di sostegno , dando un fattivo contributo alle iniziative di Integrazione e di Intercultura del territorio. Con i gruppi di doposcuola , sostenuti dall’Amministrazione Comunale e realizzati in collaborazione con l’Istituto Comprensivo grazie ad una sinergia di risorse messe in campo da Movimento Shalom, Caritas, Arci Rinascita, Misericordia e Pubblica Assistenza, è stato possibile seguire una quarantina di ragazzi di scuola primaria e secondaria inferiore ( in maggioranza stranieri), offrendo occasioni di socializzazione e aiuto nello svolgimento dei compiti assegnati per casa. È un’opportunità offerta alle famiglie e ai ragazzi che, creando un rapporto di fiducia reciproca, favorisce l’integrazione e la possibilità di migliorare il rendimento scolastico. Nella frazione di Le Melorie , il Laboratorio (quest’anno rientrato tra i Progetti presi in considerazione dall’Unione dei Comuni Valdera ) è stato frequentato assiduamente da una decina di signore straniere, provenienti da Albania, Marocco

e Tunisia. Con lezioni attive, conversazioni, scambi di informazioni utili, abbiamo lavorato insieme per migliorare le competenze in lingua italiana, per acquisire elementi di conoscenza che permettano di affrontare con disinvoltura le situazioni quotidiane, per essere cittadini attivi e consapevoli. Venerdì 27 maggio, infine, abbiamo partecipato alla Giornata dell’Intercultura presso la Scuola Primaria di Le Melorie, rispondendo alle domande dei bambini e ballando con loro, sulle note della musica etnica! Desideriamo rivolgere un affettuoso ricordo alla collega Doloreza Bendo, Albanese, che lo scorso anno con grande disponibilità, aveva seguito un gruppo di ragazzi della scuola secondaria (a Tirana, era insegnante di matematica al Liceo). Doloreza, a soli 36 anni, ci ha lasciato la sera del Venerdì Santo. Grazie Doloreza, il tuo servizio , il tuo coraggio e il tuo sorriso sono stati per noi una preziosa lezione di vita. Un abbraccio ai tuoi familiari, un bacio da noi tutti alla tua piccola Simona. Gli operatori del Progetto Doposcuolando

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La Scuola Primaria delle Melorie in festa

M. Aringhieri nel film “La ragazza americana”

M.Aringhieri nel film “C’è chi dice no”

Mario Aringhieri sul set de “La ragazza americana”

Giovedì 9 giugno alle ore 17.30 alla scuola primaria “Le Melorie” alunni ed insegnanti hanno concluso l’anno scolastico presentando a genitori ed amici recite, canti e ‘mercatino tricolore’ sul tema del 150° anniversario Unità d’Italia. La classe 1.a ha canteato ‘Inno tricolore’ e ‘Casetta in Canada’; la classe 2.a i canti del Risorgimento; la classe 3.a invece ha recitato sul tema della Costituzione Italiana e ha cantato ‘Baciami piccina’; la classe 4.a ha cantato “La guerra di Piero” e ha recitato “Guerra dei colori”; la classe 5.a ha recitato “Così è l’Italia, come siamo conosciuti”, una sorta di storia dell’Italia e delle sue tradizioni. . A concludere il balletto scozzese della classe 1.a ed Inno di Mameli, con lancio di palloncini tricolore. Alle insegnanti: Gigliola Raffa, AnnaMaria Colletti, Francesca Smiriglia, Donatella Ciarini, Elena Macchi, Laila Cioni, Gabriella Lisi, Marina Vagelli, Nadia Tani, Federica Gorini, Irene Pachetti; le collaboratrici scolastiche, Marina e Luciana i complimenti de Il Ponte. Elena Iacoponi

Don Paolo Barnini, Parroco a Selvatelle Don Paolo Barnini è il nuovo parroco della parrocchia di San Martino Vescovo a Selvatelle. Il giovane sacerdote è stato accolto festosamente da numerosissimi fedeli, da tutte le associazioni di volontariato e dai sacerdoti, Mons. Lazzeri, delegato del Vescovo Fausto Tardelli, Don Meini, Fiaschi, Solari, Occhipinti, Bellini, Migliarini, Malizia, Falchi, don Patrizio e don Giovanni. Presenti anche il Sindaco di Terricciola e il Comandante la stazione dei Carabinieri Sanna. Dopo la lettura da parte di Don Malizia della bolla vescovile di nomina a Parroco, a Don Barnini sono state consegnate le chiavi della chiesa dove è stata celebrata una solenne funzione di accoglienza.

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Il nostro concittadino, Mario Aringhieri, continua la lunga serie di piccoli ruoli in film importanti, riscuotendo sempre consensi e vivi apprezzamenti. Ultimamente ha preso parte al film “C’è chi dice no” di Giambattista Avellino, presentato all’Odeon con la partecipazione di alcuni attori come Sergio Forconi, Rosanna Susini, Giovanni Mazzanti e Alessandro Gelli. Tra breve uscirà il film di Vittorio Sindoni “La ragazza americana” nel quale Mario interpreterà, a fianco di Ilaria Occhini, il ruolo di un funzionario di banca. L’Aringhieri, nato con il regista Paolo Benvenuti col film “Segreti di Stato”, partecipa con gioia al mondo dello spettacolo, godendosi la stagione della pensione con veri e propri successi.


Congratulazioni Ai Campionati Nazionali di Pesaro di Ginnastica Ritmica il 29/05/2011 nella finale a squadra specialità palle 2 nastri le nostre ginnaste Susanna Lelli, Erica Bimbi, Silvia Morucci, Alice Barretta e Tina Lovisco della Ginnastica Ponsacco si sono classificate al 5 posto . Un ringraziamento speciale alle insegnanti Elisa Milianti e Chiara Scarpellini. Grazie bimbe!!

Zarra Edoardo domenica 29 maggio alla Palestra Elisabetta Iacopini (scola Media), ha ottenuto il 1° premio (medaglia d’oro) ad una gara di Judo - categoria 30Kg. Manifestazione indetta dalla Palestra Futura di Ponsacco.

Ginnastica Ponsacco traccia il suo bilancio parziale Al termine delle finali regionali del settore artistica G.p.T. della Federazione Ginnastica d’Italia la Ginnastica Ponsacco traccia un bilancio parziale della stagione in corso. Ben nove le ginnaste che si sono qualificate per la fase nazionale delle competizioni individuali che si disputeranno a Pesaro nel mese di giugno. Benedetta Finocchi è campionessa regionale assoluta del 3°livello prima fascia. Nella terza fascia, attrezzo parallele asimmetriche, Rachele Salutini e Ilaria Morbidelli hanno ottenuto rispettivamente il secondo e il quinto posto. Nella quarta fascia Luisa Pertile si è qualificata nel concorso generale. Nel 2° livello prima fascia Sara Pugliesi chiude con il secondo posto alla trave, il terzo al volteggio e il quinto al corpo libero. Giada Piletti seconda al volteggio e Irene Celestino terza al trampolino. Nelle terza fascia Ottavia Guerrini seconda alla trave, Francesca Consoloni seconda la volteggio, quarta sia alla trave che al corpo libero. Buone prestazioni anche per Francesca Picchiotti, Alice Bulleri, Silvia Gori, Elena Giuntini, Asia Amodeo, Erika Poggianti e Matilde Giovanetti.

Dopo un anno di successi con medaglie d’oro, a partire dal campionato provinciale a quello regionale e al circuito di Coppa Italia nelle danze standard e latine, i nostri piccoli campioni Giacomo Pasquali e Naomi Croce hanno concluso la stagione aggiudicandosi il titolo di CAMPIONI ITALIANI in tre diverse discipline, danze standard, danze latine e combinata tre balli nella categoria 10/11 classe B2. Un ringraziamento particolare va ai maestri della Team Work di Ponsacco che ci hanno accompagnato in questo lungo percorso.

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Auguri a... Il 25 giugno Luigi Ferretti e Giovanna Menichini festeggiano i 50 anni di Matrimonio. Un’ondata di auguri da tutta la famiglia.

Il 29 giugno Elisa Gasperini compie i tanto attesi 18 anni. Affettuosi auguri da tutta la famiglia e amici.

Sara Buonamano 19-06-2011. È arrivato anche per te il giorno più bello, quello della tua 1a Comunione. Un augurio speciale dai tuoi genitori, da Andrea, Giacomo, dai nonni, zii, cugini, amici e parenti

2° Trofeo di Judo Citta’ del Mobile Domenica 29 maggio nel palazzetto dello sport delle scuole medie Niccolini, si è svolto il 2° trofeo di judo“Città del mobile”, gara riservata alle classi giovanili, organizzata dalla palestra futura sport con il patrocinio del comune di Ponsacco e del comitato provinciale arti marziali. Grande l’affluenza di atleti da tutta la Toscana, più di 130, che si sono sfidati nei combattimenti sul tatami. Queste le società partecipanti: Atletic center Pisa, Mytos Pisa, Mirandolina Prato, Etruria Prato, ren shu kan Camaiore, kodokan Empoli, judo Sesto Fiorentino, atletic club Carrara, e cosmos Livorno oltre naturalmente agli atleti di casa della futura sport Ponsacco. Manzi Francesco 3°, Spanu Guido 1°, Spinelli Damiano 2°, Giunta Francesco 3°, Baldi Andrea 3°, Menicagli Luca 2°, Guidi Federico 3°, Raucci Antonio 1 °, Pasquinucci Edoardo 3°, Castellani Niccolo 2°, Ciacchini Francesco 3°, Bovienzo Lorenzo 2°, Dal Canto Stefano 3°, Viti Arturo 1°, Castellani Giosue 1°, Meini Leonardo 2°, Turini Giulio 3°, De Vita Filippo 3°, Zarra Edoardo 1°, Spanu Sebastian 1°, Niccoli Aurora 3°,Piras Davide 2°, Salvetti Niccolo 3°, Poziello Davide 2°, De Biasi Samuele 2°, Barsottini Mattia 3°. Proprio questo anno cade il 15° anniversario dalla fondazione della Futura sport , e non poteva esserci modo migliore di festeggiare. L ‘istruttore Bani Massimiliano si complimenta con tutti i partecipanti per gli ottimi risultati ottenuti, soprattutto a chi era la prima volta che gareggiava,“ci sono state conferme e anche piacevoli novità, i risultati parlano da soli”. Un ringraziamento speciale va ai ragazzi dei corsi per adulti che hanno reso possibile questa manifestazione.

Il 2 giugno Samuele Fornai ha compiuto 35 anni. Auguri dalla tua piccola Rachele, da Francesco e dai tuoi genitori.

Il 18 giugno Federico Lazzeri compie 18 anni. Tanti auguri da babbo, mamma, Nicolò, zio e nonna.

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L’editore del Ponte di Sacco, Giuliano Prosperi ha compiuto 75 anni, 46 dei quali trascorsi a Ponsacco dove si è trasferito con la famiglia nel 1965, lasciando Greve in Chianti dove era nato. Nello stesso anno, in Piazza D’Appiano, Giuliano aprì la tipografia Nuovastampa forte di un’esperienza già ventennale nel campo della stampa acquisita a Firenze nella tipografia Senatori. I collaboratori della tipografia Nuovastampa, e i numerosi amici del Ponte nel ringraziarlo per il suo lavoro, gli porgono i più sinceri auguri.


Edizione 2011

Criterium Podistico Toscano 9° TROFEO CITTA DI PONSACCO VALEVOLE COME 100 GARA DEL “CRITERIUM PODISTICO TOSCANO” EDIZIONE 2011 Sabato 4 giugno alle ore 18,00, si è svolto a Ponsacco il 9° Trofeo Città di Ponsacco, valevole come decima gara del “Criterium Podistico Toscano”edizione 2011 con partenza dai“Poggini”, che comprendeva la gara competitiva di km 10, quella Ludico Motoria di Km. 5 e Km. 10. La gara è stata organizzata dalle società Fratres Ponsacco, Podistica Mobilieri Ponsacco con la collaborazione della Misericordia e della Pubblica Assistenza di Ponsacco. Ai partecipanti sono stati dati premi di pacchi alimentari di vario genere, buoni di acquisto offerti dalla Ditta della Maxitracce. Al primo classificato nella gara competitiva è stato consegnato anche il I° Trofeo Alberto Ferretti Un ringraziamento particolare va alla Signora Doveri Marusca, moglie di Ferretti Alberto, che ha fortemente voluto e finanziato, insieme ai figli Davide e Manola, l’organizzazione della suddetta gara.

Auguri a... Gime Five...Sara! Il 16 giugno ha compiuto 5 anni. Un mondo di auguri alla nostra stella. Mamma e Babbo

Il 10 giugno Eva Salutini ha compiuto i sospirati 18 anni. Auguri da Babbo, Mamma e tutte le persone che ti vogliono bene.

Il Consiglio della Podistica Mobilieri

Il 19 giugno Greta Bernacchi compie 18 anni. Auguri da Babbo, Mamma, Tiziano e i nonni.

Il giorno 4 giugno nella Chiesa di Cigoli è stato battezzato Claudio Donati. Tantissimi auguri dai genitori Sandra e Sandro, la cuginetta Stella, nonni, bisnonni e zii.

Il nostro direttore Fausto Pettinelli e la moglie Giuliana Vanni, domenica 5 giugno, hanno festeggiato le nozze d’oro, nel Santuario della Madonna di Montenero a Livorno dove, appunto 50 anni fa, si sposarono. A Fausto e Giuliana gli auguri del Ponte di Sacco.

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Ricordiamo...

La Famiglia ricorda con immutato affetto Giovanni Beccani a 15 anni dalla sua scomparsa (23 giugno 1996)

Nel 5° anniversario della scomparsa del nostro amatissimo caro Silvano Iacopini (24.06.2006), babbo e marito esemplare, premuroso, affettuoso, sempre pronto ad aiutare e dare consigli, lo vogliamo ricordare con queste brevi parole di ringraziamento per le persone che ci sono state vicine ma in particolare per il fratello Mario e la cognata Giovanna, per gli amici Silvana e Brunero, De Anna e Ivo che in questi anni difficili, tristi, vuoti, freddi, hanno cercato di portare un sorriso, una parola, un aiuto morale, un po’ di calore alla nostra famiglia e cercare di riempire il vuoto incolmabile che ha lasciato in noi..Ve ne saremo sempre grati. I figli e la moglie

Mario Landi (6.7.1986 6.7.2011) a 25 anni dalla scomparsa lo ricordiamo così. Grazie per l’amore che ci hai donato. Tu sei vivo in noi sempre. La moglie, i figli e i nipoti.

Asia e Alena, a 1 mese di distanza dalla scomparsa del caro nonno Ivaldo, lo ricordano con immutato affetto. Al loro pensiero si aggiunge tutta la famiglia.

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La morte del padre di G.Paolo Grassi Nella notte sul 13 scorso, è morto serenamente nella propria abitazione, Salvadore Grassi, noto imprenditore del comparto caseario. Aveva 69 anni ed era da tempo ammalato. Le sue condizioni di salute si sono improvvisamente aggravate e ogni terapia è risultata vana. Salvadore lascia la moglie e i due figli Giampaolo, nostro affezionato collega, giornalista prima nella redazione fiorentina della “Nazione” e successivamente in quella dell’ANSA, e Andrea continuatore dell’attività paterna. Ai familiari il sincero cordoglio di tutti noi del Ponte, il giornale sul quale l’amico Giampaolo fin da quando era studente universitario per conseguire la laurea in Scienze Politiche e Scienza della Comunicazione, ha sperimentato con successo il suo valore di sensibile e intelligente notista di fatti, situazioni e modi di vita stimolanti ed estremamente godibili. Il padre Salvadore ne è stato legittimamente orgoglioso.

L’improvvisa scomparsa di Mario Casetti Mario Casetti ci ha lasciato. Era molto anziano ma aveva mantenuto il suo stile senza orpelli, uno stile sanguigno, di combattente. Parlava e scriveva ‘apertis verbis’, incline alla polemica politica a volte anche troppo spinta, proprio per quel suo temperamento sincero. Di certo Mario non era un uomo di destra o del centrodestra, ma neanche del centrosinistra o di sinistra, specialmente di quella attuale. Era un puro, un idealista, forse un utopista un pò mazziniano. E per questo era un uomo onesto e buono. Condoglianze sincere ai familiari.

A soli 34 anni, Stefano Mori, ha lasciato, stroncato da un malore improvviso, la moglie Ilaria, i figli Alberto di due anni e mezzo, Augusto di soli tre mesi e i genitori Gino e Margherita. Il Ponte si unisce ai moltissimi parenti e amici esprimendo i sensi del più sentito cordoglio a tutta la famiglia


è più bella l’estate con i nostri occhiali

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Basket

Ponsacco Calcio al bivio: Reagire o Cessare Il sindaco convoca un assemblea pubblica lunedi 20 giugno in Saletta Valli ore 21,30 L’euforia per la raggiunta salvezza della squadra dei Mobilieri che domenica 29 maggio hanno battuto per la seconda volta il Carpenedolo, è durata proprio lo spazio di un mattino. Infatti lunedi 3 Giugno il Presidente Antonio Passerai diceva by by rossoblu presentandosi a Santa Croce, insieme a Zini, per costruire nella città del cuoio una nuova serie D, annunciando anche di portar con se il titolo sportivo dei Mobilieri. Passerai non ha usato mezze misure nel motivare lo strappo, accusando di pochi aiuti, un po’tutti dall’Amministrazione Comunale, agli imprenditori, dal pubblico, ai Mobilieri. L’indignazione per il possibile trasferimento del titolo è partita dal sindaco Cicarelli che si è sentito superato e tradito da Passerai, con il quale lunedi 1° Giungo si era incontrato e cordialmente convenuto di trovare una strada possibile per continuare. La mossa a sorpresa, è evidente che ha avuto un sottobanco precedente, è stata pilotata come riferiscono le cronache da Zini, che risultava nella lista del consiglio del Ponsacco. Ponsacco tutta, non sta digerendo affatto la forzatura del passaggio a Santa Croce del titolo, è la ribellione a questa probabile-possibile ingiustizia tutt’altro che sportiva, è stata totale, ed a guidare la protesta, è stato Shopping in Ponsacco con il suo presidente Alessandro Simonelli, e che ha in Elena Cavallini di Kalos una agguerrita sostenitrice. Si è affiancato subito a Shopping il Comitato dei Commercianti,che gravitano principalmente a Piazza d’Appiano e che agisce a sostegno della causa Ponsacchina, con il suo responsabile Franco Panicucci di Interni, gestore anche del teatro Odeon. Anche la direzione dell’Ente Mostra del Mobile con il presidente Luciano Romboli, ha manifestato tutta la solida-

rietà del suo gruppo, annunciando anche il contributo dell’Ente alla società che ripartirà. Non mancano anche iniziative personali che fiancheggeranno la prossima assemblea che il Sindaco Alessandro Cicarelli ha convocato per lunedì 20 giugno alle ore 21,30 presso la saletta Valli in corso Matteotti. Per il momento il trasferimento del titolo sportivo dei rossoblu è solo una minaccia che secondo le notizie provenienti da Santa Croce sta per concretizzarsi agli inizi della prossima settimana, con l’aggiunta del passaggio di alcuni dirigenti, staff tecnico e parte dei giocatori. Se l’operazione si concluderà ci sarà la stoccata mortale per il calcio a Ponsacco, che se vorrà, potrà ripartire ma dalla terza categoria. Novanta anni di storia, interrotti solo nel periodo bellico, saranno miseramente affossati da una decisione abnorme, che anche se riconosciuta dalla carte federali, viola le norme dell’etica sportiva fra i due centri . Contro questo iniqua soluzione anche concittadini eccellenti nel mondo dello sport e dello spettacolo hanno levato le loro rimostranze. Un ex grande giocatore di Fiorentina, Milan e Napoli come Luciano Chiarugi, un allenatore come Leonardo Menichini in piena attività e riconfermato alla guida del Crotone in serie B, insieme all’artista Davide Pratelli, insuperabile imitatore nel programma di“Quelli che il Calcio”di SimonaVentura hanno proclamato il loro dispiacere dando la loro solidarietà a Ponsacco affinché venga scongiurata la perdita del titolo sportivo. Allora tifosi, sportivi, imprenditori, e tutti coloro che a cuore le sorti del calcio a Ponsacco, non è da Ponsacchini subire l’evento senza combattere. Luciano Lombardi

Il Titolo Sportivo Fra le società dilettantistiche c’è il divieto di trasferire il titolo sportivo sia a titolo oneroso che gratuito. Esiste la possibilità di dar luogo ad una fusione fra due società, che per effetto di questa unione non esistono più, dando origine ad un nuovo soggetto giuridico. a)La fusione deve avvenire all’interno della stessa provincia.

b)La stessa fusione non può eludere o rendere inoperativa la norma che vieta la cessione del titolo. In sostanza ci devono essere esigenze reali per l’esistenza di una realtà calcistica, per impossibilità di iscrizione,o inesistenza di acquirenti. Non ci deve essere la volontà di cancellare una società.

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Sabato 2 Luglio

Mercoledì 13 Luglio

SHOPPING IN PONSACCO LO SBARACCO LA GUANCIALATA

CONCERTO DEL KAMMER MUSIC TRIO C.so Matteotti · ore 21.30

Mercoledì 20 Luglio

15-16-17 · 22-23-24 Luglio

CONCERTO JAZZ C.so Matteotti · ore 21.30

FESTA DEL DONATORE DI SANGUE FRATRES

Festa del patrono S. Antonio da Padova

Misericordia Ponsacco

Domenica 26 Giugno 2011

Cerimonia di vestizione dei nuovi volontari soccorritori e benedizione dei nuovi mezzi Programma dalle ore 8,30

Piazza San Giovanni Il Banchino della Misericordia

Il ricavato per l’acquisto di due defibrillatori semiautomatici in dotazione alle ambulanze

ore 11,00

Cerimonia di inaugurazione e benedizione

COMUNE DI PONSACCO Chiusura estiva degli uffici comunali

dei nuovi mezzi

ore 11,30

S. Messa

Nei mesi di luglio e agosto è prevista la chiusura pomeridiana il martedì e il giovedì pomeriggio. L’amministrazione comunale informa che è stata disposta la sospensione dell’orario pomeridiano di ricevimento al pubblico nel periodo dal martedì 5 luglio al martedì 30 agosto da parte degli uffici comunali concentrando le attività al mattino. L’apertura pomeridiana degli uffici riprenderà con il consueto orario a partire da giovedì 1 settembre. Il Servizio di Polizia Locale verrà regolarmente svolto.

con vestizione dei nuovi volontari soccorritori e distribuzione del Pane Benedetto

ore 12,30

per le vie del Centro

il Mercoledi Nel pezzo intitolato IL MAESTRO, pubblico nel numero scorso, ho involontariamente dimenticato un importante insegnante, Gerardo Baldacci: stimatissimo Maestro, Ufficiale dell’Esercito e prigioniero di guerra, Consigliere Comunale per più legislature. Me ne scuso con i familiaria ed i tanti estimatori. Lido Sartini

nuovastampa.com · ponsacco

Sfilata Augurale

dei

Mercoledì 22 giugno

La macchia di Bianchina con compagniadiBubamara La lamacchia Bianchina Mercoledì 29 giugno

Ragazzi 2011

ore 21,30

I

circolo ARC

1,30

ore 2 Il Paese dei Balocchi I circolo ARC Con il Clan/Fuoco Cielo Stellato del Pisa 5 AGESCI Il Paese dei Balocchi

Mercoledì 6 luglio

Goccia a goccia con Circusbandando Goccia a goccia

ore 21,30

I

circolo ARC

Proposta dei commercianti

Tutti gli spettacoli si terranno nel giardino del Circolo con

Alcuni commercianti di Piazza d’Appiano hanno proposto all’assessore al commercio, dott. Tommaso Baldacci, di organizzare, ogni sabato dalle ore 20 in poi, spettacolo di musica e cabaret per cittadini e turisti. Le vie concentriche come Via Vanni, Via Verdi, Piazza d’Appiano. Il traffico dovrà passare da Via Carducci, Via Roma e oltre senza essere danneggiato. Sarà uno spettacolo interessante e vivace che certamente attirerà gente.

Ringraziamento

Patrocinio del Comune di Ponsacco

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

La Signora Graziana Bacci sentitamente ringrazia Sandra Gasperini, infermiera della Misericordia, per aver assistito la mamma Nicla Falchi con amorevolezza e professionalità durante la lunga malattia.

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