1 - Novembre/Dicembre 2013

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Bimestrale di informazione sui temi della solidarietà via XXVII Aprile 30 r 50129 Firenze Tel. 055.4780577 - Fax 055.4780225 segreteria@fondazioneilcuoresiscioglie.it

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1 - Novembre/Dicembre 2013

Cominciamo da uno La conoscenza è il punto di partenza, il primo grado della partecipazione e la base su cui costruire le nostre consapevolezze. Si favorisce la conoscenza attraverso le informazioni che ci arrivano da una molteplicità di persone e di mezzi che raccontano le cose della vita attraverso la loro sensibilità e la loro storia. Nessun uomo è un’isola è il titolo che abbiamo voluto dare a questa di rivista dedicata alla fondazione il Cuore si scioglie e rivolta ai soci attivi Daniela Mori della nostra cooperativa e alle persone che in cooperativa lavorano. Lo abbiamo fatto per far conoscere la Fondazione e le attività che sostiene e promuove con l’intento di incoraggiare confronto e dialogo sul tema della solidarietà sociale. Abbiamo dichiarato più volte che la nostra Fondazione è, prima di tutto, motore di solidarietà, catalizzatore di idee ed esperienze tese a rafforzare tutto ciò che è bene comune che consideriamo il patrimonio umano da preservare. Per fare questo abbiamo bisogno più di persone che di denaro, persone che collaborino, che facciano rete tra di loro, che suggeriscano, che mettano la loro intelligenza e creatività a disposizione di un’idea nella quale si riconoscono. La rivista vuole essere uno strumento di confronto in cui trovano spazio le vostre parole, le vostre storie, i vostri pensieri, per costruire una visione Il primo numero di “Nessun uomo è d’insieme che aiuti tutti noi a un’isola” nasce da un confronto con due mantenere la rotta che abbiamo gruppi, uno di soci e uno di lavoratori, a scelto. La rivista non andrà a tutti cui abbiamo chiesto che cosa pensavano ma solo a chi la vorrà, fedeli come del Cuore si scioglie, come lo vedevano, cosa siamo all’idea che l’informazione si immaginavano, cosa gli altri dicevano di cerca se interessa. Abbiamo bisogno noi e, infine, cosa avrebbero voluto che di persone che partecipano fosse. Il confronto è stato interessante, convinte di fare una cosa sincero, ha messo in evidenza i limiti giusta per sé e per gli altri. di un’informazione poco capillare e superficiale e ci ha convinto ancor di più a potenziare le occasioni di conoscenza.


“L’

essenziale è invisibile agli occhi” disse la volpe al Piccolo Principe, che poi lo ripeté a voce alta per ricordarselo. Anche noi, come il personaggio di Antoine de Saint-Exupéry, a volte abbiamo bisogno di ridirci le cose in cui crediamo per non dimenticarle. E così, per raccontare davvero la Fondazione Il Cuore si scioglie, non serve solo riportare informazioni sui progetti, sulle attività che ha svolto in questi anni o sui Paesi che sono stati toccati dalla sua generosità. Serve soprattutto guardare quello che è invisibile agli occhi.

“Ho provato l’emozione più forte quando un giovane padre con suo figlio è venuto a donare soldi per la Fondazione e mi ha raccontato che da ragazzo aveva partecipato ai nostri progetti educativi” Paolo Brunetti, presidente sezione soci di Cascina

giustizia

sogni

La fondazione raccontata dai suoi protagonisti

La forza della rete

Ecco perché sono le persone a fare la differenza Intorno a un tavolo Serve parlare con Daniele, Iessica, Donatella, Anna, Simone, Matteo, dipendenti di Unicoop Firenze che da tempo prendono parte alle iniziative della onlus. Serve sedersi intorno a un tavolo con Paolo, Vittorio, Gabriella, Giulia, Viviana, Lia, Renato e Adriano, presidenti delle sezioni soci della cooperativa, volontari, per rendersi conto che la Fondazione è tutte queste persone insieme. Voglia di fare, desiderio di incontrarsi e conoscersi, soddisfazione nel sentirsi parte di qualcosa, sono le parole con cui loro stessi descrivono la spinta che li mette in movimento e che tiene in piedi l’organizzazione. «Si tratta di motivazioni non immediatamente visibili da fuori – afferma Matteo Cipollini, dipendente di Unicoop Firenze - anche perché, a livello generale, è molto diffuso lo scetticismo nei confronti della beneficenza e di chi fa solidarietà».

ascolto “Il viaggio in Calabria mi ha reso orgoglioso. Amo il mio lavoro e sapere che grazie alla cooperativa si sono potute fare cose importanti per il Sud mi ha fatto sentire ancora più fortunato di esserne parte” Simone Bini, dipendente

Simone Bini e Matteo Cipollini

scambio “La cosa più bella del World Camp è stata scoprire di non essere solo: ho conosciuto ragazzi che dopo le esperienze di “Noi con gli altri” avevano deciso di mettersi insieme e fondare un’associazione. Questo significa che il cambiamento è possibile!” Daniele Lanini, dipendente

Tre anni di Fondazione Nata nel 2010, la Fondazione è cresciuta nel solco d’impegno già tracciato dal progetto Il Cuore si scioglie fino ad allora interamente gestito dai soci attivi di Unicoop Firenze. In questi anni il seme della solidarietà ha prodotto più di cinquanta interventi di cooperazione in Italia e all’estero, reso possibili oltre seimila adozioni a distanza (confermate di anno in anno), condotto percorsi educativi per migliaia di studenti toscani che si sono misurati con esperienze uniche come i campi di lavoro nelle terre confiscate alla mafia o i viaggi in India, Camerun, Kenya, Burkina Faso, Perù e Palestina.

Ascoltare i bisogni Il tempo e la costituzione formale della Fondazione non hanno modificato la visione che fin dall’inizio ha ispirato le forme dell’aiuto. Il perchè lo spiega Renato Burigana, ufficio di presidenza Unicoop Firenze: «Il Cuore si scioglie ha sempre cercato di rispondere ai bisogni della comunità, mettendosi in ascolto di questa senza definire a priori un tema o un’area geografica di interesse. Ed è questo stesso tratto che permetterà alla Fondazione di crescere e continuare a fare bene anche in futuro. La società diviene più complessa e servono nuovi modi per gestirla: l’operazione di ascolto e intercettazione delle esigenze che la Fondazione e la cooperativa fanno, è preziosa e ci permette di evolvere con il tempo». Declinato con forza da Renato, il tema della continuità di valori tra Unicoop Firenze e la Fondazione emerge nelle affermazioni di tanti. A Viviana Quaglia, presidente sezione soci Firenze Nord-Ovest, piace rappresentarlo come “le due facce di una stessa medaglia”: «L’ascolto dei bisogni e la messa in rete dei singoli stanno alla base del mutualismo e dello spirito cooperativo. Allo stesso tempo rappresentano gli obiettivi della Fondazione». Le persone, le loro ri-

Daniele Lanini e Iessica Nannelli

passione utopia

libertà

chieste e aspirazioni hanno fatto la storia di Unicoop Firenze (che proprio quest’anno celebra il suo quarantesimo) ma sono anche l’orizzonte verso cui tende la onlus, nella ricerca di una società più inclusiva e di una cittadinanza attiva. «Di solito – fa notare Donatella Corsini, dipendente – le associazioni lavorano per un obiettivo esterno da sé o per una categoria specifica di beneficiari, mentre molte delle nostre attività sono rivolte verso l’interno, ai dipendenti stessi, in modo che ognuno possa arricchire il proprio bagaglio personale, come lavoratore e come cittadino». La cooperativa e la Fondazione diventano così un cantiere aperto, un ponte che collega l’individuo alla comunità e al suo territorio.

Donatella Corsini e Anna Bucci

Spendere al meglio

In un universo, quello del Terzo settore, abitato da tanti ecosistemi talvolta poco comunicanti tra loro, questa naturale inclinazione della Fondazione a fare rete risulta per certi versi anomala. «Non ci interessa replicare esperienze di aiuto già attuate da altre realtà solidali – spiega Claudio Vanni, consigliere della Fondazione - ma anzi, vogliamo supportare quelle che già lavorano bene e con esperienza perché il loro impatto sia maggiore. E’ insieme a loro che capiamo quale sia il modo migliore per spendere il nostro ruolo».


N°1 - Novembre/Dicembre 2013

tempo

Renato Burigana e Adriano Sensi

“Mi riempie di orgoglio sapere che grazie alla Fondazione il pullmanambulatorio di Emergency fa assistenza medica nella tendopoli di Rosarno dove vivono i migranti e dove non arriva il servizio sanitario pubblico” Giulia Spagnesi, presidente sezione soci Firenze Sud-Est

Per partecipare alle attività della Fondazione 055.4780078 segreteria1@fondazioneilcuoresiscioglie.it www.ilcuoresiscioglie.it

Gabriella Iacopini

diversità “Per me, da volontario, vedere un sorriso sui volti dei bambini del Dynamo Camp è stata la soddisfazione più grande” Adriano Sensi, presidente sezione soci Scandicci

appartenenza

Giulia Spagnesi e Viviana Quaglia

“Le esperienze a cui ho partecipato hanno sempre rafforzato la nostra rete perché hanno messo le persone al centro e trasmesso emozioni indimenticabili” Gabriella Iacopini, presidente sezione soci Sud-Ovest Lia Vasarri

“Non dimenticherò mai il viaggio in India e la bellezza di vedere i ragazzi tolti dalla strada ricominciare a giocare e divertirsi come ogni bambino dovrebbe fare” Viviana Quaglia, presidente sezione soci Nord-Ovest

Dipendenti indipendenti

scoperta

confronto Le storie siamo noi Paolo Brunetti, Claudio Vanni e Vittorio Giachi

Il riconoscimento di altre identità e competenze è il primo passo verso la costruzione di collaborazioni e partnership. Come è successo con ARCI e Caritas, che da anni sono interlocutori e copromotori di molte iniziative della Fondazione. «Creare terreni di scambio tra organizzazioni per certi versi rimaste distanti tra loro, anche in ragione di appartenenze politiche passate, significa creare le condizioni per un cambiamento reale e diffuso» precisa Vanni.

Tessere reti e stringere legami è un lavoro lungo, che richiede tempo e cura continua. Dipende dallo sforzo di ognuno e in questo senso c’è sempre da fare. I volontari ci tengono a sottolineare quanto sia importante rafforzare i legami verso l’interno, con i lavoratori della cooperativa e i soci, e verso l’esterno, soprattutto con i giovani che possono stimolare la Fondazione nei confronti di nuove e importanti sfide. Sebbene, come racconta Vittorio Giachi, presidente sezione soci di Poggibonsi, non sia facile coinvolgere i ragazzi nelle attività delle sezioni: «il loro contributo sarebbe importante e anzi, dovremmo riuscire ad attivare uno scambio generazionale in modo che ognuno, sulla base della propria esperienza, possa dare il meglio».

L’incontro e l’esperienza in prima persona sono tratti caratteristici anche della fase finale dei progetti, quella della restituzione. «E’ emozionante – racconta Lia Vasarri, ufficio di presidenza Unicoop - ascoltare le testimonianze della Compagnia del Cuore. Ci si rende subito conto in che modo il nostro aiuto può incidere nella vita e nel quotidiano di molte persone. Consiglio a tutti di venire ad ascoltare queste storie!». La Compagnia del Cuore arriva in Toscana ogni anno, solitamente nel mese di novembre, per portare nei negozi, nelle sezioni soci e nei luoghi della cooperativa la voce dei protagonisti: giovani, donne e famiglie provenienti da diverse parti del mondo che si ritrovano per condividere con volontari e donatori il significato della solidarietà e i risultati concreti raggiunti insieme.

Altri, come Iessica Nannelli, dipendente, si domandano come si possa facilitare la comunicazione con i dipendenti: «Mi rendo conto che tutti abbiamo poco tempo e per questo si tende a vedere l’impegno di volontario come uno sforzo poco gestibile. Io stessa faccio fatica a conciliare le esigenze della famiglia con quelle personali e i ritmi del lavoro. Eppure prendere parte alle iniziative della Fondazione mi ha aiutato a dare un senso nuovo al quotidiano e a vedere da un altro punto di vista anche il mio ruolo in Unicoop Firenze». «Sì, si tratta proprio di questo: partecipare alle attività della Fondazione – continua Anna Bucci, dipendente – significa entrare in un’altra dimensione. Il viaggio in Calabria, per esempio, mi ha reso un’Anna diversa e mi ha dato modo di rinnovare lo sguardo su tanti aspetti della vita. Quando sono tornata non ero più la stessa. E questo è un regalo prezioso che solo le emozioni più forti ti concedono!». Conoscere l’altro, mettersi a disposizione con le proprie idee e energie per provare a migliorare situazioni e destini che sembrerebbero persi. Scoprire che rendersi utili significa anche e soprattutto ricevere qualcosa che poi è più grande di ciò che si è dato. O semplicemente partecipare per il piacere di stare insieme agli altri. Perché esserci implica una scelta, tutta personale e libera, che inizia con una domanda semplice: “cosa posso fare io?” ♥


sportello socio sanitario a pisa

Apertura e finanziamento del primo anno di attività di uno sportello socio sanitario, dove i mediatori di Emergency aiuteranno gratuitamente migranti e persone in condizioni di disagio ad accedere alle cure del Servizio sanitario nazionale. Con Regione Toscana e Comune di Pisa

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Bimestrale di informazione sui temi della solidarietà

via XXVII Aprile 30 r 50129 Firenze Tel. 055.4780577 - Fax 055.4780225 segreteria@fondazioneilcuoresiscioglie.it Direttore Claudio Vanni Direttore responsabile Sara Barbanera Redazione Martina Milani (martina.milani@ldca.eu) Grafica e impaginazione SocialDesign Stampa Grafiche Cappelli

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Interventi per trasformare il “problema abitativo” in nuove opportunità. Sostegno all’iniziativa dell’Auser territoriale Firenze con l’associazione Artemisia ed alcuni enti pubblici tra cui il Comune di Firenze

2013/20 14

Laboratorio di circo per i ragazzi del Dynamo Camp

Sostegno al progetto di pedagogia del clown e giocoleria per stimolare la motivazione e la fantasia, le capacità relazionali, fisiche, di orientamento spazio-tempo dei piccoli ospiti del camp di terapia ricreativa di Limestre (Pistoia)

solidar ietà

Mense popolari di quartiere

Attivazione di due mense popolari di quartiere in circoli e case del popolo Arci gestite da volontari, per fornire cibo e punti di ascolto e accoglienza

“Abitare solidale”

Proget ti di

Ricominciare dal recupero

Promozione di un bando per la costituzione di un’impresa sociale che si occupi del recupero dello spreco dei prodotti alimentari

Fare e ascoltare in Toscana

Sostegno a mense, punti di ascolto e specifici progetti delle Caritas toscane. Aiuto concreto, ma anche ascolto e integrazione sociale, come passi importanti per ricucire il tessuto sociale

Insieme per Polistena

Completamento della ristrutturazione a Polistena del palazzo confiscato ad un boss della ‘ndrangheta e assegnato alla Parrocchia di don Pino De Masi, dove nel luglio 2013 è stato inaugurato il poliambulatorio di Emergency

panificio-pizzeria in Burkina Faso

Costruzione e messa in funzione di un panificio/ pizzeria nella città di Koupela, in Burkina Faso, all’interno di un complesso in cui sarà realizzata anche una foresteria e una scuola primaria per l’alfabetizzazione. In collaborazione con il Movimento Shalom

I prodotti e la collezione del cuore

Vino, olio, pane, pasta, biscotti, borse e quaderni. Ma anche le Bambole del cuore tagliate, cucite e assemblate interamente a mano, e i tanti altri oggetti e prodotti di una collezione realizzata artigianalmente dalle sezioni soci. Dal 2 al 31 dicembre in tutti i punti vendita di Unicoop Firenze, acquista le confezioni che riportano questo marchio e contribuisci alle attività della Fondazione.

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