HYDRA marzo 2023

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DELLE

IN ARRIVO UN NUOVO PROGRAMMA DI CORSI PER TUTTI I PROFESSIONISTI FGAS:

COSA ACCADRÀ AL SUPERBONUS?

MARZO 2023
IDROTIFORMA:
INCOGNITE POST EMERGENZA PANDEMICA E RITORNO ALLA STABILITÀ RINNOVO
ACCELERAZIONE EUROPEA VERSO LA DIFFUSIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI CERTIFICAZIONI

QUALE FUTURO CI ASPETTA?

Editoriale NON C’È CHE DIRE, NEL NOSTRO SETTORE NON CI SI ANNOIA MAI!

Da poco si è chiuso il 2022, un anno decisamente importante e ricco di aggiornamenti legislativi e modifiche nel settore degli incentivi connessi con la riqualificazione energetica e la ristrutturazione edilizia. Gli aggiornamenti più recenti sono la Legge di Bilancio 2023, LEGGE 29 dicembre 2022, n. 197; il Decreto soprannominato Aiuti-Quater, Decreto-Legge 18 novembre 2022, n. 176 ed il Decreto, in ambito cessione del credito, 16 febbraio 2023, n. 11. Non è facile districarsi ultimamente e, se è pur vero che allo stato attuale la situazione sembrerebbe sotto il profilo normativo propizia, ricordiamo che tramite la conversione in Legge del Decreto Aiuti-Quater, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale risale al 17 gennaio scorso, il Legislatore ha cercato di intervenire sui cosiddetti “crediti incagliati”, introducendo la facoltà di una quinta cessione verso banche e consentendo di “spalmare” il credito da quattro a dieci anni, la situazione non sembra tuttora riprendersi. Anche il recente stop alla cessione dei crediti, avvenuto per mezzo di un Decreto Legge, 16 febbraio 2023, n. 11 pare non aiutare in questa uscita dal guado. Per dare un ordine di grandezza di quello di cui stiamo parlando, i dati più recenti parlano di 30 miliardi di crediti acquistati dalle banche e, nonostante il ricorso alla quinta cessione (che diventano 6 se è stato concesso lo sconto in fattura), il sistema bancario ha finora veicolato a terzi un valore complessivo di crediti pari ad € 712.533.805 (appena il 2,39% del controvalore complessivamente acquistato dalle banche).

Questo un fronte, sull’altro c’è l’Europa che, spinta da una sempre più voglia di un autonomia energetica mette in campo iniziative che prendono il nome di RePower, Renovation Wave e Fitfor55, tutte iniziative tese a stimolare ulteriormente la riqualificazione degli edifici esistenti, con nuovi impianti che garantiscano l’efficienza energetica e anche l’apporto di fonti rinnovabili di energia. Un nuovo ciclo economico che prenderà il nome di New Green Deal. Naturalmente anche l’Italia è parte integrante, nonché nazione fondamentale, nel raggiungimento di questi obiettivi. Per raggiungere questi ambiziosi risultati sarà difficile quindi pensare di abbandonare del tutto il mercato degli incentivi fiscali, che tutt’ora infatti non viene toccato ma anzi prorogato fino al 2024/2025 (seppur con delle rivisitazioni di aliquote) e d’altro canto è anche innegabile che una spinta alla riqualificazione energetica degli edifici in questi ultimi due anni sia avvenuta grazie al ricorso alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Sul versante della generazione sembra passarsela bene il mercato delle pompe di calore che, molto probabilmente godrà a breve di una ulteriore crescita, recenti stime parlano di una copertura (al 2030) di circa il 20% del mercato globale del riscaldamento. Il Regolamento F-Gas è tutt’ora in fase di revisione e a breve sarà in pubblicazione, sta lentamente prendendo una forma definitiva. Una questione affrontata sembra riguardare i GWP dei gas refrigeranti, che dovrebbero essere aggiornati; poi ci sono da analizzare i nuovi gas infiammabili, il nuovo Regolamento dovrebbe imporre uniformità e permettere una politica unitaria al fine del raggiungimento degli obiettivi climatici.

Novità dovrebbero riguardare anche i divieti di immissione di HFC sul mercato, con diminuzioni previste già dal 2024. Per finire, interessante sarà capire anche l’attività dei tecnici installatori e manutentori frigoristi: si incomincia a parlare di formazione obbligatoria per l’utilizzo delle tecnologie alternative. Noi intanto come Idrotiforma ci siamo attrezzati per i rinnovi decennali delle certificazioni personali F-Gas. Nel 2013 c’erano stati i primi patentati, ed essendo la certificazione di durata decennale, nel 2023 questi professionisti sono chiamati al rinnovo. Abbiamo stilato un calendario di corsi di aggiornamento e di esami per il rinnovo della qualifica ed in più ci siamo dotati di una stazione mobile frigorifera. Questa stazione, oltre che per aiutare nella comprensione del circuito frigorifero servirà anche per affrontare le prove di esame.

Sommario

Marzo 2023

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Attualità

INCOGNITE POST EMERGENZA PANDEMICA E RITORNO ALLA STABILITÀ

Cosa ci aspetta in futuro?

ACCELERAZIONE EUROPEA VERSO LA DIFFUSIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI

Verso un futuro sempre più green...

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FGAS: RINNOVO PATENTINO CON IDROTIFORMA

In arrivo un nuovo programma di corsi per tutti i professionisti

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MEETING 2023: SUMMER EXPERIENCE CROCIERA MSC WORLD EUROPE

Benvenuti nel futuro! dal 3 al 10 settembre 2023 Martinelli vi porta a bordo della nuova MSC Worls Europe

LENA: SETTANT’ANNI E NON SENTIRLI!

Un anniversario degno di nota

CLLAT E LO SCONTO IN FATTURA

Con le nuove disposizioni si chiude il ciclo dei bonus fiscali

IDROTIRRENA COMMERCIALE: FIRENZE, È OPERATIVA LA NUOVA FILIALE

Il nuovo fiore all’occhiello di Idrotirrena Commerciale

Impiantistica 10

In primo piano Il prodotto 13

IDROTIFORMA: BANCO DIDATTICO PER LO STUDIO DEL CIRCUITO FRIGORIFERO

Una stazione mobile che consentirà agli installatori e manutentori frigoristi di risolvere le varie problematiche e tenersi sempre aggiornati

IMMERGAS: NUOVE POMPE DI CALORE MAGIS M CLASSE A+++

Alte prestazioni, senza patentino

Normativa 14

COSA ACCADRÀ AL SUPERBONUS?

Dai risultati eccezionali alla necessità di un’ottimizzazione dei bonus edilizi

HYDRA è disponibile anche on-line sul sito www.hydraclub.org

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INCOGNITE POST EMERGENZA PANDEMICA E RITORNO ALLA STABILITÀ

COSA CI ASPETTA IN FUTURO?

Uno dei principali problemi post pandemia, ma potremmo dire anche post, seppure ancora in atto, guerra Ucraina sono i prezzi delle materie prime, il prezzo degli energetici, il prezzo del carrello della spesa, insomma potremmo identificare tutto in una sola parola, inflazione.

L’analisi del meccanismo dell’inflazione è un aspetto piuttosto delicato e non è certo questo il nostro scopo, ma vorremmo portare il lettore ad analizzare alcuni aspetti chiave per capire cosa ci aspetta il futuro e capire se e quando potremmo pensare al ritorno verso la stabilità. Entrando nel dettaglio si può evidenziare che per tutto l’anno 2020 e circa fino a metà anno 2021 le imprese sono riuscite a farsi carico dei costi energetici che stavano aumentando, ma ad un certo punto non sono più riuscite a contrastare l’incremento dei costi energetici e delle materie prime. Le imprese che operano in un contesto italiano, a fronte di un maggior costo di produzione, possono anche provare ad alzare i prezzi perché anche la concorrenza deve fare i conti con gli aumenti energetici, ma se il contesto è europeo i costi non possono essere alzati più di tanto perché il confronto potrebbe essere fatto con paesi che non hanno risentito dell’aumento dei costi energetici e che non hanno sentito la necessità di incrementare il prezzo finale del prodotto e una concorrenza con questi paesi consegue direttamente verso una bassa, se non nulla, marginalità. Imprese che, di fronte ad un aumento generale dei costi, e che vedono diminuire la loro marginalità, non possono nemmeno aumentare i salari andando a innescare una forte riduzione del potere di acquisto delle famiglie, aspetto tangibile in questi ultimi mesi.

C’è da dire che durante la fase post-pandemica si è registrato un aumento dell’occupazione, tra l’altro aspetto che alcune nostre imprese hanno toccato con mano nella ricerca di personale da aggiungere al proprio organico. Una maggiore occupazione garantisce una maggiore stabilità e propensione alla spesa per i consumi finali, infatti i dati ci indicano come la predilezione alla spesa sia in deciso aumento, non ancora ai valori pre-pandamia, ma pressoché vicini ai parametri del 2019 e comunque in un trend ascendente. Un’occhiata all’indice del “clima di fiducia dei consumatori” che è un indicatore sintetico mensile finalizzato alla valutazione dell’ottimismo o del pessimismo dei consumatori, possiamo riscontrare sull’industria

e sul fatturato industriale un netto e costante aumento, ormai da due anni a questa parte, mentre per il piccolo consumatore, al momento, non abbiamo ancora raggiunto un buon clima di fiducia. Ma essendo preponderante il clima di fiducia delle imprese il risultato è pienamente soddisfacente con un incremento verso l’ottimismo pronosticato anche per i mesi a venire.

Un ultimo dato evidente è che oggi non siamo in una situazione di rischio, ma piuttosto viviamo una situazione di incertezza, aspetto dal quale è molto difficile tutelarsi.

È semplice tutelarsi in una situazione di rischio perché conoscendo il rischio possiamo prendere le opportune precauzioni limitando il più possibile le esposizioni e le conseguenze, mentre in una situazione di incertezza le azioni di manovra sono molto più ambigue, il non conoscere cosa ci prospetterà il futuro ci mette in difficoltà a fare proiezioni su lunghi periodi temporali e contribuisce a trasformare l’incertezza in rischio.

In una condizione di incertezza è sicuramente difficile muoversi, l’essere esposti continuamente e costantemente a poche informazione - per lo più allarmistiche - rende difficile un qualsiasi processo razionale delle informazioni a favore di meccanismi di difesa istintivi, probabilmente la strada migliore da percorre è quella della ricerca di informazioni, valutare pareri idee e spunti di riflessione anche all’interno della propria attività, ma questa potrebbe essere l’occasione per organizzarsi su più fronti per far fronte a quello che potenzialmente potrebbe accadere domani.

L’organizzazione e la preparazione alla veloce modifica e all’adattamento ci metterà sempre in condizione di saper rispondere alle nuove condizioni che il mercato ci proporrà.

Evidente situazione dell’incertezza che stiamo attraversando ne è anche la vicenda del superbonus/cessione del credito analizzata nell’articolo di pag. 14.

All’adattamento le nostre aziende e le nostre attività in questi ultimi anni si sono necessariamente dovute abituare e l’abitudine non è iniziata con la crisi sanitaria, certo quella l’ha incrementata, ma la necessità di adattamento ad un mercato in continua evoluzione è stato necessario ormai da un decennio e questa palestra è stata e sarà utile ad affrontare il prossimo futuro che sarà imprevisto, ma anche ricco di proposte, iniziative e opportunità, che partiranno dal settore energetico fino ad arrivare al settore impiantistico-tecnologico.

4 Attualità

ACCELERAZIONE EUROPEA VERSO LA DIFFUSIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI

VERSO UN FUTURO SEMPRE PIÙ GREEN...

L’energia rinnovabile può contribuire in maniera significativa a contrastare la strumentalizzazione dell’energia e pertanto l’Unione intende inserire misure atte ad accelerare e migliorare le procedure autorizzative per i progetti di energia rinnovabile, imponendo un’azione immediata per introdurre procedure autorizzative molto più rapide. Il Regolamento stabilisce norme temporanee di carattere emergenziale tese ad accelerare la procedura autorizzativa applicabile alla produzione di energia da fonti rinnovabili, si applica a tutte le procedure autorizzative la cui data di inizio rientra nella durata della sua applicazione e lascia impregiudicate le disposizioni nazionali che stabiliscono termini più brevi di quelli riportati nel Regolamento. Gli Stati membri possono applicare il Regolamento anche alle procedure autorizzative in corso.

L’Europa ha istituito un quadro generale per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili con un nuovo regolamento (UE) 2022/2577, Il Regolamento è entrato in vigore il 30 dicembre 2022 e sarà applicato per 18 mesi dall’entrata in vigore. Si tratta di norme temporanee di carattere emergenziale finalizzate ad accelerare la procedura autorizzativa applicabile alla produzione di energia da fonti rinnovabili, che potremmo definire una vera e propria accelerazione alla transizione energetica.

Nella sezione introduttiva del regolamento si dà atto che il conflitto Russia-Ucraina abbia portato ad una strumentalizzazione dell’approvvigionamento di gas. La manipolazione dei mercati da parte della Federazione russa, per mezzo di interruzioni intenzionali dei flussi di gas, ha portato ad un’impennata dei prezzi dell’energia nell’Unione minando l’economia dell’Unione, ma soprattutto minacciando gravemente la sicurezza dell’approvvigionamento. Negli ultimi mesi, le azioni della Russia hanno ulteriormente aggravato la situazione del mercato, aumentando in particolare il rischio di un arresto totale delle forniture di gas nel prossimo futuro, portando ad un conseguente drastico aumento della volatilità dei prezzi dell’energia che ha fatto schizzare i prezzi del gas e dell’elettricità ai massimi storici durante l’estate, provocando un aumento dei prezzi al dettaglio dell’energia elettrica che si presume continuerà a ripercuotersi gradualmente sulla maggior parte dei contratti stipulati con i consumatori, gravando sempre di più sulle famiglie e sulle imprese. Il peggiorare della situazione dei mercati dell’energia è stato un elemento determinante dell’inflazione generale nella zona euro che ha portato ad un rallentamento della crescita economica in tutta l’Unione. Tale rischio è destinato a persistere indipendentemente da eventuali riduzioni temporanee dei prezzi all’ingrosso e sarà ancora più rilevante l’anno prossimo.

Nel prossimo futuro le imprese energetiche europee potrebbero avere serie difficoltà a reperire gas, vista l’alta probabilità di una diminuzione o addirittura di un azzeramento dei flussi di gas. Questo scenario l’Europa non può permetterselo e per limitarne le conseguenze era necessario correre ai ripari, e l’ha fatto.

Con il regolamento di recente pubblicazione l’Europa intende spingersi verso una rapida diffusione delle fonti rinnovabili di energia, al fine di attenuare gli effetti della crisi energetica in atto e cercando di tutelarsi dalle azioni della vicina Russia.

Tra le definizioni riportate in un articolo del regolamento si definisce procedura autorizzativa la procedura che comprende tutte le pertinenti autorizzazioni amministrative a costruire, rivedere la potenza ed esercire gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, comprese le pompe di calore, gli impianti di stoccaggio dell’energia co-ubicati, nonché le opere necessarie per la loro connessione alla rete, comprese le autorizzazioni per la connessione alla rete e le valutazioni di impatto ambientale, aspetto che comprende tutte le fasi amministrative dal ricevimento della domanda da parte dell’autorità competente fino alla notifica della decisione finale sull’esito della procedura da parte della medesima.

La parte centrale del regolamento è rivolta verso l’accelerazione delle procedure autorizzative, accelerazione talmente forte che in una parte del regolamento si legge:

“Per la procedura autorizzativa riguardante l’installazione delle apparecchiature per l’energia solare, anche per gli autoconsumatori di energia rinnovabile, con una capacità pari o inferiore a 50 kW, in assenza di risposta delle autorità o degli enti competenti entro un mese dalla domanda, l’autorizzazione è considerata concessa, a condizione che la capacità delle apparecchiature per l’energia solare non superi la capacità esistente della connessione alla rete di distribuzione.”

Oppure:

“La procedura autorizzativa per l’installazione delle pompe di calore di capacità elettrica inferiore a 50 MW non può superare un mese o, nel caso delle pompe di calore geotermiche, tre mesi.”

In particolare vengono valorizzati gli impianti di autoconsumo, compresi quelli degli autoconsumatori collettivi come le comunità locali di energia, in maniera di contribuire anche a ridurre la domanda complessiva di gas naturale.

Ancora il regolamento spinge verso la tecnologia a pompa di calore che ritiene fondamentale per la produzione di riscaldamento e raffrescamento da fonti rinnovabili a partire dall’energia ambiente, ricordando l’importanza di una rapida diffusione delle pompe di calore che sfruttano fonti energetiche rinnovabili sottoutilizzate, come l’energia ambiente, l’energia geotermica e il calore di scarto del settore industriale e terziario, compresi i centri dati, sistemi utili a sostituire le caldaie alimentate a gas naturale e ad altri combustibili fossili con una soluzione di riscaldamento rinnovabile, aumentando nel contempo l’efficienza energetica.

La Commissione riesaminerà il regolamento entro fine 2023 in vista dell’evoluzione della sicurezza dell’approvvigionamento e dei prezzi dell’energia e della necessita di accelerare ulteriormente la diffusione delle energie rinnovabili. Il Progetto Green che l’Europa in passato aveva ipotizzato ha trovato un grosso impulso quando Putin ha deciso di chiudere il North Stream 1 per pochi giorni impaurendo l’Europa che in prima battuta ha risposto, tornando al carbone ed al nucleare, ma sul lungo periodo ha imposto un vero cambio di direzione verso l’utilizzo, su tutto il territorio europeo, di fonti di energia rinnovabile.

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Attualità

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FGAS: RINNOVO PATENTINO CON IDROTIFORMA

Il 27 gennaio del 2012 veniva pubblicato il Decreto del Presidente della Repubblica n. 43, Regolamento recante attuazione del regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas ad effetto serra. Entrata in vigore del provvedimento 05/05/2012. Il regolamento n. 842/2006 è stato poi abrogato dal n. 517/2014, attuato in Italia dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 146 del 16 novembre 2018.

A breve il n. 517 verrà a sua volta abrogato per far posto al nuovo regolamento FGAS europeo; ci spettiamo questo aggiornamento in tempi brevi, anno 2023 o al massimo anno 2024. All’articolo 8 del dpr n.43 si istituiva l’obbligo, per le persone fisiche e per le imprese che svolgevano attività in ambito FGAS, di iscrizione ad un registro telematico. Le iscrizioni dovevano essere effettuate presso la Camera di Commercio competente.

A questo numero di iscrizione, si spiegava poi al successivo articolo 9, bisognava collegarci una certificazione. Questa certificazione prese poi il nome di Patentino del frigorista, con riferimento alla persona fisica e di certificazione aziendale, con riferimento all’impresa. L’ente preposto al rilascio di questa certificazione doveva a sua volta essere un organismo certificato ed i possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge, doveva poi predisporre degli esami teorici e pratici da far seguire ai corsisti che volevano dotarsi di questa qualifica.

Per finire, al comma 4. dell’articolo 9, vi era scritto: “ll certificato […] ha una durata di dieci anni. Trascorso tale periodo, l’organismo di certificazione che ha rilasciato il certificato rinnova quest’ultimo su domanda dell’interessato.”

Parliamo quindi del 2012, attuazione della legge maggio 2012. Qualche mese per recepire la legge e realizzare i programmi di esame e siamo al 2013! Infatti nel 2013 ci sono le prime persone certificate in ambito FGAS. Dal 2013 quindi per lavorare con apparecchiature contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra non basterà più l’abilitazione ai sensi della 37/2008, la famosa lettera C, ma ci vorrà una qualifica in più. Nel 2013 è nata la figura, certificata, del professionista FGAS!

Idrotiforma, settore di formazione del gruppo Idrotirrena scarl, per mezzo dei propri soci si è da subito mossa per presentare ai propri clienti installatori e manutentori un programma di corsi ed esami per garantire questa qualifica, per continuare a far lavorare i professionisti con tutte le garanzie di legge necessarie. Nel 2013 abbiamo qualificato, con la collaborazione dell’ente certificato TUV, quasi 450 professionisti, e di questo andiamo molto orgogliosi. Dieci anni fa i corsi di preparazione venivano fatti in presenza presso varie sedi dei nostri soci del gruppo Idrotirrena scarl: Altopascio (LU); Prato (PO); Livorno (LI);

Portoferraio (LI); Firenze (FI); Viareggio (LU); Guamo (LU) e gli esami, anch’essi in presenza, venivano invece fatti unicamente presso il centro di formazione qualificato di Guamo (LU). Quindi l’installatore di Portoferraio, piuttosto che il manutentore di Firenze, per sostenere la prova d’esame dovevano spostarsi e recarsi verso il centro di Lucca. Con questi rinnovi abbiamo cercato di andare incontro ai nostri clienti installatori e manutentori frigoristi, cercando di realizzare non solo il corso di preparazione ma anche l’esame, si veda articolo Impiantistica, presso un sito più vicino alle loro zone. In pratica sia il corso che l’esame, normalmente successivo al giorno del corso selezionato, si svolgeranno nella stessa sede!

A distanza di 10 anni dalla prima qualifica, questi professionisti sono chiamati al rinnovo decennale. Il rinnovo decennale non seguirà più lo schema del DPR 43/2012 ma del nuovo decreto n. 146/2018. Il decreto n. 146 richiama, oltre al regolamento (UE) n. 517/2014, anche il regolamento di esecuzione (UE) 2015/2067, del 17 novembre 2015, recante i requisiti minimi e le condizioni per il riconoscimento reciproco della certificazione delle persone fisiche e delle imprese per quanto concerne le apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, le pompe di calore fisse e le celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero contenenti gas fluorurati a effetto serra. L’organismo di certificazione rilascia al soggetto che intende effettuare il rinnovo, un nuovo certificato (anch’esso della durata di 10 anni) previo superamento di un esame teorico/pratico, le nuove domande saranno a questo punto contenute nel regolamento 2015/2067 stesso.

Idrotiforma è quindi pronta per affrontare i primi rinnovi decennali, il calendario completo dei corsi e dei relativi esami, in costante aggiornamento, è presente sul nostro portale di riferimento www.idrotiforma.it. I corsi continueranno ad essere in presenza e si svolgeranno presso la sede del gruppo a Guamo (LU) e presso alcune sedi dei soci Idrotirrena scarl: Altopascio (LU); Pistoia (PT); Prato (PO); Firenze (FI); Livorno (LI); Venturina (LI); Portoferraio (LI); Viareggio (LU) ecc…

Il corso proposto sarà della durata di 8 ore e si svolgerà su una sola giornata lavorativa, tipicamente 4 ore la mattina e 4 ore il pomeriggio. La formazione sarà incentrata sull’aggiornamento professionale della persona certificata e su una preparazione, teorico-pratica, finalizzata al superamento della prova di esame, che si svolgerà il giorno seguente al corso di ripasso teorico.

Idrotiforma, un team di esperti al tuo servizio!

7 In primo piano
IN ARRIVO UN NUOVO PROGRAMMA DI CORSI PER TUTTI I PROFESSIONISTI

MEETING 2023: SUMMER EXPERIENCE

CROCIERA MSC WORLD EUROPE

BENVENUTI NEL FUTURO! DAL 3 AL 10

SETTEMBRE 2023 MARTINELLI

VI PORTA A BORDO DELLA NUOVA MSC WORLS EUROPE

Palestra panoramica con attrezzature Technogym ® 6 piscine 13 vasche idromassaggio

Oggi puoi scoprirlo a bordo della nuova, rivoluzionaria, MSC World Europa: la prima nave di generazione MSC World Class. Alimentata a GNL, uno dei carburanti più puliti al mondo, MSC World Europa simboleggia l’inizio di una nuova era delle navi da crociera. Un design innovativo per un prototipo unico, in grado di proiettarti in un’esperienza di crociera nuova con ogni suo dettaglio. Lasciati catturare dalla sua stupefacente silhouette futuristica con la caratteristica prua a piombo e la poppa a forma di Y che si apre su una maestosa passeggiata all’aperto che regala incredibili viste panoramiche sul mare. Percorri la Promenade di 104 metri sotto l’iconico video-soffitto a LED e lasciati travolgere dalla vitalità e dalle tante opzioni di divertimento di un’autentica città del futuro.

Prendi un percorso inaspettato sul più lungo scivolo del mare, un elemento architettonico all’avanguardia su 11 ponti che ti farà scendere rapidamente dal ponte 20 al ponte 8.

E per la prima volta, scopri aree della nave distinte per adulti, bambini e famiglie, ognuna con la propria atmosfera e le proprie attività, per esperienze di crociera straordinarie.

LENA: SETTANT’ANNI E NON SENTIRLI!

UN ANNIVERSARIO DEGNO DI NOTA

Quest’anno l’azienda Lena festeggia i suoi «primi» settant’anni dall’inaugurazione, nel 1953, della ldrotermogas Lena, azienda a carattere familiare nel campo dell’impiantistica idraulica, creata da Sirio Lena e dalla moglie Bruna.

Grazie al boom dell’edilizia privata, agli inizi degli anni sessanta nasce Lena Srl, azienda commerciale che distribuisce prodotti termoidraulici e che si caratterizza subito per una valida cultura tecnica, con i migliori prodotti esistenti sul mercato. Il positivo ed innovativo processo, iniziato da Sirio Lena e dalla moglie Bruna, è stato portato avanti dai figli Giampaolo e Giancarlo, affiancati adesso anche dai nipoti, Francesca, Alessandro e Rachele, che sono parte attiva di questo rinnovamento.

Oggi l’azienda Lena, che ha lavorato instancabilmente per ampliare la sua offerta, ha portato a sette i suoi punti vendita, a Livorno e provincia: tutti dotati di magazzini di materiali idrotermosanitari e, cinque, anche di sale espositive di ultima generazione - gli showrooms Lena Artebagno, il primo nato nel 1983 dalla mente illuminata e creativa di Bruna Nerazzini Lena - con ambientazioni di design che offrono molti spunti creativi. Questo processo di rinnovamento ha portato, nel 2021, alla nascita di un nuovo marchio nel gruppo, LENA CUSTOM DESIGN, un progetto Lena per cucine completamente su misura, sviluppate come un abito sartoriale, dalla progettazione alla realizzazione.

Raggiungere il traguardo di un anniversario così importante dimostra la solidità dell’azienda Lena, la conoscenza del settore ITS e la sua capacità di adattarsi negli anni all’evolversi del mercato. E conferma che i successi ottenuti non sarebbero stati raggiunti senza il ruolo fondamentale ricoperto dalla famiglia Lena, dai collaboratori che si sono succeduti nel corso degli anni e dal supporto costante della clientela: clienti che, di padre in figlio, con la loro fedeltà al marchio Lena, hanno accompagnato l’azienda in questo lungo percorso e fanno parte di un processo di rinnovamento ed evoluzione che, ci auguriamo, continuerà ancora a lungo.

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Giampaolo, Sirio e Giancarlo Lena Giampaolo con Francesca e Alessandro Lena
Sala videogiochi Casinò Teatro
Area famiglie dedicata con numerose strutture per bambini Fitness & Relax : MSC Aurea Spa con Area Termale
Giorno Data Porto Arrivo Partenza Domenica 3/9/2023 Genova (Portofino), Italia - 16:00 Lunedì 4/9/2023 Napoli (Pompei),Italia 13:00 20:00 Martedì 5/9/2023 Messina (Taormina),Italia 09:00 19:00 Mercoledì 6/9/2023 La Valletta, Malta 08:00 17:00 Giovedì 7/9/2023 In Navigazione -Venerdì 8/9/2023 Barcellona, Spagna 09:00 18:00 Sabato 9/9/2023 Marsiglia (Provenza), Francia 07:00 18:00 Domenica 10/9/2023 Genova (Portofino), Italia 08:00 -

CLLAT E LO SCONTO IN FATTURA

CON LE NUOVE DISPOSIZIONI SI CHIUDE IL CICLO DEI BONUS FISCALI

Si chiude, per il momento, l’accettazione dello sconto in fattura da parte di Cllat, a seguito delle disposizioni emanate dal D.L. 11 del 16 febbraio scorso.

Cllat è stata molto attiva nell’acquisto di bonus fiscali al 50% e 65%, bonus derivanti da sconto in fattura praticato dagli installatori idraulici, e dallo sconto in fattura praticato per la posa di pavimenti e rivestimenti, derivanti dalle ristrutturazioni edilizie

Come ormai noto, da ora in poi, lo sconto in fattura potrà essere praticato solo se il titolo abilitativo, è stato ottenuto in data antecedente al 16/02/2023, mentre sono attesi chiarimenti riguardo ai lavori che, per essere eseguiti, non hanno necessità del titolo stesso. Cllat ha iniziato con una prima fase nel febbraio 2021, che si è protratta fino al gennaio 2022; questa fase ha prodotto acquisto di bonus per 4.180.000 E, ottenuti tramite la stipula 1137 contratti di cessione.

Avendo in organico 7 tecnici impiantisti, Cllat ha fornito completa assistenza per le pratiche Enea, asseverazioni tecniche, asseverazioni fiscali e per predisporre di tutta la documentazione necessaria all’ottenimento dei bonus da parte dei beneficiari, e alla procedura di cessione, prima agli installatori, e poi a Cllat. Essendosi interrotto l’acquisto dei bonus da parte degli Istituti bancari, Cllat ha deciso di finanziare, in parte con risorse interne, in parte con l’erogazione di un finanziamento, una seconda fase, nel giugno 2022 che si è esaurita lo scorso gennaio 2023. Questa seconda fase ha prodotto acquisto di bonus per ulteriori 3.800.000 E e la stipula di altri 816 contratti.

Cllat aveva già programmato una nuova apertura con ulteriori fondi messi a disposizione della clientela, a partire dal mese di marzo 2023, ma, l’emanazione del D.L. 11, ha interrotto bruscamente qualsiasi ulteriore evoluzione del progetto. Si chiude, con ogni probabilità definitivamente, un ciclo che ha dato soddisfazioni nonostante i continui cambi di rotta normativi che si sono alternati in questi ultimi due anni, spesso repentini e inattesi. Nonostante ciò le Direttive europee allo studio, in tema di adeguamento degli edifici ai consumi energetici, dovrebbero consentire un futuro roseo di investimenti nel nostro settore.

Allo studio una Direttiva che impone, entro il 2033, agli edifici residenziali di raggiungere almeno la classe energetica D, anche se il Governo italiano chiede gradualità.

Con la Direttiva Case Green, entro il 2030 gli edifici residenziali esistenti dovrebbero raggiungere almeno la classe energetica E ed entro il 2033 la classe energetica D.

Per far ciò servono investimenti ed agevolazioni che, anche se si realizzassero solo in parte, potrebbero riaprire scenari molto favorevoli in termini di crescita del settore.

IDROTIRRENA COMMERCIALE: FIRENZE, È OPERATIVA LA NUOVA FILIALE

IL NUOVO FIORE ALL’OCCHIELLO DI IDROTIRRENA COMMERCIALE

Lo scorso 24 febbraio è stata inaugurata a Firenze una nuova filiale. In realtà il nuovo punto vendita di Idrotirrena Commerciale srl era già operativo da dicembre 2022, ma l’inaugurazione vera e propria non era ancora stata fatta! Nell’ultimo numero di Hydra avevamo parlato della recente apertura della filiale di Barberino-Tavarnelle, oggi possiamo presentare il nuovo fiore all’occhiello del gruppo Idrotirrena Commerciale srl. Il nuovo magazzino è sito in via Maragliano, 98a - quartiere Novoli – quindi zona nord-ovest di Firenze. Se sommiamo questo punto vendita ai magazzini di Arezzo, Grosseto, Montevarchi (AR), Bibbiena (AR) e Barberino-Tavarnelle (FI), otteniamo in tutto ben n.6 punti vendita a disposizione del gruppo Idrotirrena Commerciale ed al servizio di idraulici, installatori e manutentori di buona parte del territorio centro-toscano.

La nuova filiale di Firenze può contare su una superficie totale di circa 1400 mq di cui ben 200 mq destinati ad uffici e di un doppio accesso. Entrambe gli accessi sono di tipo carrabile e direttamente posti lungo via Maragliano, tramite uno dei due, percorrendo una strada ad uso privato, si accede ad un ampio parcheggio interno di carico scarico. Il punto vendita dispone anche di una interessante saletta corsi di circa 30 mq, attrezzata con 20 sedute, una scrivania, proiettore di tipo wireless e telo per proiettare le presentazioni dei corsi Idrotiforma e di chi ne vorrà sfruttare tutte le sue potenzialità.

Questa nuova filiale si va ad inserire in un territorio, ed in un area vasta (Firenze), attualmente scoperta dal gruppo Idrotirrena, si prospetta così l’occasione di istituire questa nuova filiale come un punto di riferimento per gli installatori

termoidraulici della zona nord, nord-ovest del capoluogo toscano. Gli installatori avranno a disposizione come sempre i migliori prodotti del settore termoidraulico, ma anche e soprattutto professionalità ed esperienza che caratterizza da sempre il gruppo Idrotirrena e tutto il personale che lavora al suo interno.

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IDROTIFORMA: BANCO DIDATTICO PER LO STUDIO DEL CIRCUITO FRIGORIFERO

UNA STAZIONE MOBILE CHE CONSENTIRA’ AGLI INSTALLATORI E MANUTENTORI FRIGORISTI DI RISOLVERE LE VARIE PROBLEMATICHE E TENERSI SEMPRE AGGIORNATI

A distanza di dieci anni ormai dai primi esami di qualifica per la certificazione personale in ambito FGAS, si veda anche articolo in primo piano in questo numero di Hydra, il settore di formazione di Idrotiforma si rimette a lavoro per affrontare i primi rinnovi decennali.

Per poter realizzare ciò, ci siamo dotati di un banco frigorifero mobile, stazione mobile, su cui verranno affrontate tutte le domande della prova d’esame, definite nel reg. (UE) 2015/2067 e valide per la categoria I: controlli da effettuarsi prima di mettere in funzione l’impianto (dopo un lungo arresto, una manutenzione o una riparazione o durante il funzionamento); controlli per la ricerca di perdite; gestione ecocompatibile dell’impianto e del refrigerante nelle operazioni di installazione, manutenzione, assistenza o recupero e prove sui componenti principali dell’impianto (compressore, condensatore, evaporatore e valvola d’espansione termostatica).

Anche la prova sulle tubazioni, competenza n.10 del reg. (UE) 2015/2067 che prevede una saldatura su una tubazione in rame, verrà realizzata nella stessa sede. Vediamo nello specifico le caratteristiche di questa stazione mobile, riportata in foto e rappresentata nello schema seguente:

Possiamo notare come la stazione mobile realizzata sia caratterizzata da tutti i componenti principali di un circuito frigorifero: 1. Compressore; 2. Condensatore; 3. Valvola termostatica; 4. Evaporatore. Ai componenti principali sono stati aggiunti accessori: ricevitore del liquido (5.); filtro deidratatore con aggiunta di vetro spia (6.) e strumenti di misurazione: manometro di alta pressione, posto sulla linea di mandata (7.) e manometro di bassa pressione, inserito sulla linea di aspirazione (8.). Per effettuare le letture delle temperature di surriscaldamento, in uscita dall’evaporatore e di sottoraffreddamento, in uscita dal condensatore, sono stati inseriti due termometri digitali a contatto, rispettivamente il numero 9. ed il numero 10. nello schema. Per concludere, ed ai fini della sicurezza, sono stati collegati sul circuito due pressostati, uno sull’alta pressione ed uno sulla bassa pressione, regolati rispettivamente ad una pressione relativa di sicurezza di 10 bar e di 0 bar.

Il gas utilizzato nel circuito è l’R134a. L’R134a è HFC puro, non ha glide, ed è normalmente utilizzato in svariate applicazioni nel settore della refrigerazione, come per esempio in refrigerazione domestica, commerciale ed industriale.

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Impiantistica
1. 2. 4. 3. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Inoltre l’R134a è utilizzato anche in sistemi di condizionamento d’aria e pompe di calore. Dal punto di vista ecologico l’R134a è un gas con un GWP pari a 1430 ed è classificato non infiammabile. Un gas insomma che si presta ai nostri scopi didattici. Tramite un comodo interruttore, possiamo attivare o disattivare il compressore, che è di tipo on/off volumetrico ed andare ad effettuare tutte le misurazione in tempo reale, di pressione e di temperatura, simulando il funzionamento di un circuito frigorifero. Ma andiamo adesso a seguire la nostra molecola di R134a, andando a vedere nel dettaglio gli stati termodinamici a cui verrà sottoposta, nel suo viaggio all’interno del circuito frigorifero.

Ad impianto spento la molecola si troverà in uno stato termodinamico definito saturo, ovvero sarà in uno stato di equilibrio misto liquido/vapore; la sua pressione sarà direttamente proporzionale alla temperatura a cui si trova l’apparecchiatura che sarà naturalmente coincidente con quella dell’ambiente esterno.

Da termometro ambiente, andiamo a leggere una temperatura di 20 °C; da tabella dell’R134a, andiamo invece a vedere a che pressione si troverà la nostra molecola, siamo a circa 4,7 bar relativi.

Azionando la macchina, e quindi attivando il compressore, la molecola si metterà in moto ed incomincerà il suo viaggio all’interno del circuito; verrà da questo “aspirato” e lo attraverserà, aumentando la sua pressione fino a circa 7 bar, a questa pressione corrisponderà una temperatura di mandata, letta da termometro, di circa 36,0 °C. Il suo stato termodinamico sarà adesso di gas.

particelle incondensabili che l’eventuale umidità presente potrebbero danneggiare la valvola, ostruirla, fino a renderà inutilizzabile. La termostatica abbassa la pressione a circa 2,4 bar, a questa pressione corrisponde una temperatura, in ingresso all’evaporatore, di 4,3 °C. La fase di evaporazione, mediante la quale la molecola sottrae calore all’aria per evaporare, avviene quindi a pressione costante e a temperatura costante (in un condizionatore domestico questo componente è l’unità interna che sottrae calore all’aria raffrescandola). In realtà all’uscita dell’evaporatore ci troveremo una temperatura leggermente più elevata e precisamente di 9,9 °C, questo perché la molecola si troverà adesso in uno stato chiamato vapore surriscaldato. Il giro è terminato, la molecola si ritroverà dove era partita, ovvero sulla linea di aspirazione pronta per rientrare nel compressore e riprendere il suo viaggio.

La molecola è quindi carica di energia termica e pronta per cedere questa sua energia all’interno del componente condensatore (in un condizionatore domestico questo componente è l’unità esterna atta a dissipare calore).

All’interno del condensatore avverrà un passaggio di stato, ovvero da stato gassoso la molecola si farà liquida fino ad uscire dallo scambiatore in uno stato definito sottorrafreddato.

Perché avvenga ciò la molecola deve poter cedere la sua energia termica all’aria esterna, ricordo che l’apparecchiatura è condensata ad aria, lo scambio di questa energia verrà facilitato da una ventola posta sul condensatore. La fase di condensazione avviene a pressione costante di 7 bar e ad una temperatura di circa 31,4 °C, all’uscita del condensatore, in funzionamento nominale, possiamo registrare una temperatura di 28,0 °C.

Adesso la molecola, in fase liquida e sempre in alta pressione potrà espandersi ed entrare nella zona del vapor saturo, l’organo predisposto a questa trasformazione è la valvola termostatica.

Prima di entrare nella valvola termostatica però, la molecola attraverserà il ricevitore del liquido e successivamente il filtro deidratatore. Questi passaggi si rendono indispensabili per evitare di far arrivare alla valvola di espansione termostatica eventuali particelle gassose, non condensate, ed eventuali molecole di H2O presenti nel circuito sotto forma di umidità. Sappiamo bene quanto entrambe queste due cose non vadano d’accordo con un espansione di tipo “flash”: sia le

Per mezzo di questa comoda apparecchiatura potranno essere affrontati, studiati e trattati alcuni dei problemi tipici che un frigorista potrà incontrare durante il suo percorso professionale: batterie di evaporazione o di condensazione sporche o, analogamente ventilatori di scambio termico non funzionanti; portata di refrigerante insufficiente; filtro deidratatore non perfettamente efficiente; dispositivo di regolazione strozzato o dispositivo difettoso; circolazione del refrigerante eccessiva; scambio termico insufficiente attraverso l’evaporatore; sistema di compressione anormale. Tutti i problemi cui sopra si riflettono inevitabilmente sulle letture di pressione, che eseguiamo sui manometri, e sulle letture di temperatura, che si riflettono sui termometri.

Anche gli assorbimenti elettrici potranno essere comodamente misurati mediante utilizzo di pinza amperometrica, sulle fasi del compressore. L’utilizzo di questa apparecchiatura si era resa quindi indispensabile e la sua realizzazione non più rimandabile, l’occasione è stata la scadenza della qualifica decennale del patentino FGAS.

Da adesso siamo dunque pronti per aggiornare i nostri installatori e manutentori frigoristi, andando incontro il più possibile alle loro esigenze!

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Massimo comfort con il full electric.

HYBRID HYBRID

CON FORMULA COMFORT HYBRID, 5 ANNI DI GARANZIA I vantaggi delle pompe di calore MAGIS M si apprezzano ancora di più nel tempo con FORMULA COMFORT HYBRID: il programma di manutenzione più completo, della durata di 5 anni. Basta contattare un Centro di Assistenza Autorizzato Immergas in occasione della verifica iniziale gratuita.

Con la nuova pompa di calore monoblocco MAGIS M potete puntare alla massima riduzione dei consumi anche con il raffrescamento estivo. Classe A+++, 13 versioni con potenze da 4 a 30 kW, basso assorbimento elettrico, Silent Mode, predisposizione per fotovoltaico e possibilità di abbinamento con caldaie evolute per realizzare sistemi integrati ad alte prestazioni anche in impianti a temperatura medio alta. MAGIS M può approfittare delle detrazioni fiscali e si installa senza patentino.

aicod.it
immergas.com
MAGIS M

IMMERGAS: NUOVE POMPE DI CALORE

MAGIS M CLASSE A+++

ALTE PRESTAZIONI, SENZA PATENTINO

Grande flessibilità di soluzioni

La nuova serie di pompe di calore idroniche monoblocco MAGIS M Immergas, presenta ben 6 modelli monofase e 7 trifase “T” dotati di serie di pannello di controllo. Tutti sono precaricati con refrigerante ecologico R32 a basso GWP e sigillate ermeticamente per essere installate senza patentino F-gas.

La flessibilità è notevole anche perché le MAGIS M possono funzionare in modo indipendente, in un sistema ibrido compatto abbinando i modelli da 4 a 12 kW a MAGIS VICTRIX ErP e MAGIS HERCULES ErP o in un sistema integrato attraverso il gestore di sistema. In più si possono installare anche 6 MAGIS M in cascata semplice per realizzare batterie fino a 180 kW.

Prestazioni, bassi consumi, silenziosità

I modelli sono molto silenziosi grazie alla funzione “Silent Mode” (e unico ventilatore fino al modello da 16 kW), inoltre tutte le versioni fino ai 26 kW sono in classe energetica A+++. Ottime le prestazioni anche per gli apparecchi di potenza fino a 30 kW. Gli assorbimenti elettrici sono comunque molto contenuti grazie agli inverter che favoriscono l’economia di esercizio soprattutto nelle mezze stagioni.

Flessibilità impiantistica e vantaggi fiscali

Un’altra caratteristica interessante della serie MAGIS M è la capacità di lavorare a temperatura massima di mandata elevata: 65 °C nei modelli fino a 16 kW e 60 °C per gli apparecchi di potenza superiore. Tutte le pompe di calore MAGIS M si possono abbinare a fotovoltaico e solare termico e possono sfruttare i vantaggi delle detrazioni fiscali in vigore e del Conto Termico 2.0.

Estensione di garanzia

Immergas assicura manutenzione completa ed estensione della garanzia convenzionale a 5 anni con “Formula Comfort Hybrid” che si può attivare nel momento della verifica iniziale, in collaborazione con il Centro Assistenza Autorizzato Immergas.

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Il prodotto

Normativa COSA ACCADRÀ AL SUPERBONUS?

DAI RISULTATI ECCEZIONALI ALLA NECESSITÀ DI UN’ OTTIMIZZAZIONE DEI BONUS EDILIZI

Senza entrare nel merito sull’opportunità e sull’equità sociale della misura, va dato atto che il Superbonus ha portato un effetto eccezionalmente positivo all’economia e non solo, risvegliando il settore edilizio che usciva da una fase straordinariamente difficile riportandolo a crescere sui livelli 2004-2007, ma con una crescita concentrata in un lasso di tempo estremamente contratto grazie ad un iniezione straordinaria di liquidità che ha portato ai seguenti numeri:

Cantieri conclusi: 235.000

Famiglie interessate: circa 10 milioni

Investimenti ammessi alla detrazione: 38 miliardi

Detrazioni maturate: 42 miliardi

Numeri straordinariamente elevati che portano ad un’applicazione economica complessiva tra diretto, indiretto e indotto a circa 200 miliardi di euro, effetto economico di grandissima rilevanza di cui ha beneficiato il settore ed i settori collegati, incrementando l’intera economia e portando ad un risparmio sulla bolletta che si stima di essere di circa 1000 euro/anno a famiglia.

Analisi che non è da condurre solo a livello economico, ma che va vista anche a livello ambientale in termini di riduzione di C02: infatti, l’obiettivo di ogni singolo intervento, esteso sul numero totale degli interventi, ha portato ad una sostanziale riduzione di anidride carbonica sia nell’immediato, ma soprattutto negli anni a venire. Inoltre il maggiore sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili aumenterà la possibilità di produrre con un minore impatto sull’ambiente e una maggiore capacità di contenimento della dispersione in atmosfera di gas serra. Meccanismi che hanno portato ad un miglioramento sociale aumentando di circa 1 milione l’occupazione, un fenomeno di straordinaria rilevanza che, anche se con distorsioni, si è potuto concretizzare solo grazie all’applicazione di questa eccezionale misura.

È stata data la possibilità di accedere a importanti lavori di ristrutturazione ed efficientemente energetico anche a famiglie che non ne avrebbero mai avuto la possibilità, portando infine un significativo incremento del valore immobiliare a tutti gli immobili oggetto di intervento.

Rimane da evidenziare che la domanda di miglioramento dei fabbricati non si è assolutamente esaurita, abbiamo un patrimonio particolarmente vetusto che ha bisogno di interventi strutturali, miglioramenti sismici ed energetici, azioni possibili solo attraverso sistemi di incentivazione che si affaccino su periodi più estesi di quelli imposti dal Superbonus. Sono necessarie azioni che promuovono interventi su un arco temporale di tempo più esteso, ciò porterebbe ad una dilatazione della domanda nel tempo, magari non ritracciando l’impennata appena vissuta, ma che darebbe spazio per un’analisi

complessiva dell’intervento a partire dalla progettazione, passando attraverso la valutazione delle varie possibilità di intervento e di analisi di differenti possibilità esecutive che le moderne tecnologie mettono a disposizione, sia per ottenere un vantaggio immediato nel contenere la spesa di realizzazione dell’opera, sia nell’ottenere un risparmio a lungo termine nell’esercizio e nella gestione degli impianti e degli edifici, portando a benefici decisamente più distribuiti, più lunghi e più duraturi. L’intervento di Superbonus, seppure con possibilità di deroga, e talvolta anche la possibilità di truffa, ha creato l’opportunità di fare emergere una serie di attività che sarebbero rimaste sommerse, questo è stato un meccanismo che ha forzato i tempi di una transizione ecologica che è in atto, ma su cui siamo indietro e sulla quale il paese deve cambiare passo. E’ chiaro che a fronte di questa forte iniezione di liquidità si è andato a complicare un sistema normativo già complesso, portando ad un aumento della complessità di meccanismi che hanno messo a dura prova molte imprese, imprese che tutt’oggi sono in ricerca di una modalità di uscita, che in alcuni casi, ha portato ad un completo scoraggiamento, variando completamente gli assetti. La variazione più rilevante degli assetti è sicuramente da imputare al sistema normativo che, partendo da una fase emergenziale, con una misura tipicamente emergenziale, ha cercato di dilatare eccessivamente la validità della misura, dilatazione dei tempi che ha portato da prima da una distorsione del mercato e successivamente all’innesco di meccanismi che hanno richiesto interventi di rettifica tanto repentini quanto contestabili. La conclusione è stata quindi l’imposizione, praticamente immediata, della possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, misura adottata con il decreto legge n.11 del 2023 che ha prodotto ulteriore sfiducia nel sistema, tra l’altro misura non direttamente collegata alle frodi verificatesi, già esaustivamente arginate con il decreto anti-frode.

A seguito del decreto di febbraio 2023 il governo si è riunito per trovare adeguate soluzioni per quelle imprese che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme, l’impegno di esaminareinsieme alle associazioni di categoria - eventuali possibilità di sblocco dei cosiddetti ‘crediti incagliati’ (i crediti che il sistema bancario ha difficoltà ad assorbire che risultano ammontare a circa 19 Mld di euro). Al tempo stesso il governo ribadisce la permanenza dei bonus per l’edilizia nella forma delle consuete detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi e non sembra –almeno per il momento – intenzionato a ristabilire un sistema di cessione del credito.

Alla luce di questo rimangono gli obiettivi che l’unione europea promuove con iniziative come il RepowerUE o il FitFor55 per la riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030, ma anche ambiziosi obiettivi di raddoppiare il tasso annuo di ristrutturazione energetica degli edifici. Infatti in materia di efficienza energetica l’Europa spingerà a ottenere immobili residenziali in classe energetica D entro il 2023, il che significa riqualificare tre edifici su quattro con il salto di due/tre classi energetiche. Per ottenere o comunque provare ad avvicinarsi agli obiettivi europei l’unica soluzione sarà riorganizzare completamente tutti i bonus edilizi appianando possibili difformità a livello sociale, ma soprattutto fornendo le basi per una vera stabilità delle imprese del settore.

Nello schema di pagina seguente sono sintetizzati i bonus attualmente in vigore, da utilizzare con le classiche detrazioni, e lo schema delle casistiche per cui è ancora utilizzabile la cessione del credito.

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