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AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO
Il digitale per ripartire meglio di prima
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Ampliare e integrare i classici punti di forza della categoria. Col picco dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19 finalmente alle spalle, l’economia comincia a fare il bilancio di quanto accaduto e a cercare di ripartire il prima possibile. Con la loro fondamentale funzione di collegamento tra i vari settori economici, produttivi e distributivi, gli agenti e rappresentanti di commercio sono in prima linea nella ripartenza e ricostruzione del tessuto economico nazionale e locale. “Il Coronavirus – afferma il presidente degli agenti e rappresentanti Fnaarc nell’Unione Vito De Filippi (in foto) – ci ha insegnato molte cose che difficilmente avremmo imparato altrimenti. Sicuramente è stata una dura lezione, ma perché non vada sprecata, bisogna metterla a frutto, tenendo conto di come sia inevitabilmente cambiata la figura dell’agente, il suo contatto col cliente e il mercato nel quale si trova a operare”.
unionemagazine #7-8/20
Il presidente De Filippi individua soprattutto un ambito nel quale agire senza indugi: la digitalizzazione, già affrontato in passato, ma oggi più importante che mai. “Ogni agente deve identificare e creare un proprio brand digitale, evidenziando ciò che lo distingue dagli altri, ampliando e curando i propri contatti sui social media e dare valore alla casa mandante e a sé stesso”. Il nuovo agente di commercio 2.0 non deve però nemmeno dimenticare le proprie caratteristiche più tradizionali. “Il cliente – precisa De Filippi – è sempre al centro del nostro lavoro. Il rapporto digitale è il futuro, ma solo se accompagnato da un contatto più classico, telefonico e personale, pur nel rispetto delle nuove norme di sicurezza, basti pensare alla necessità di usare mascherina.” Il lungo stop per il Coronavirus ha offerto a molti la possibilità di formarsi e sviluppare il proprio profilo professionale. “Mai come in questo periodo – sottolinea il presidente De Filippi – si comprende l’importanza della formazione. Stare al passo con i tempi, possibilmente anticiparli, è assolutamente vitale. Mi auguro che tutti si siano attrezzati in tal senso e abbiano cominciato a programmare
il proprio futuro, perché se sapremo affrontare questa sfida nel modo giusto potremo riprendere a lavorare come e meglio di prima”. Alcuni dati della crisi I 225.000 agenti e rappresentanti di commercio italiani muovono circa il 70 per cento del PIL nazionale. La crisi Coronavirus, con un calo dei consumi di quasi il 60 per cento, li ha quindi colpiti assai duramente. Senza aiuti e sostegni concreti, potrebbero essere migliaia gli agenti impossibilitati a riprendere l’attività. L’intera categoria, rappresentata dall’associazione nazionale Fnaarc auspica quindi un tempestivo intervento statale in tal senso. Nel frattempo, sempre a causa dell’imperversare del Coronavirus, sono state posticipate a un momento futuro le elezioni per il rinnovo degli organi della Fondazione Enasarco.
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