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AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO

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Il digitale per ripartire meglio di prima

Ampliare e integrare i classici punti

di forza della categoria. Col picco dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19 finalmente alle spalle, l’economia comincia a fare il bilancio di quanto accaduto e a cercare di ripartire il prima possibile. Con la loro fondamentale funzione di collegamento tra i vari settori economici, produttivi e distributivi, gli agenti e rappresentanti di commercio sono in prima linea nella ripartenza e ricostruzione del tes suto economico nazionale e locale. “Il Coronavirus – afferma il presidente degli agenti e rappresentanti Fnaarc nell’Unione Vito De Filippi (in foto) – ci ha insegnato molte cose che difficilmente avremmo im parato altrimenti. Sicuramente è stata una dura lezione, ma perché non vada sprecata, bisogna metterla a frutto, tenendo conto di come sia inevitabilmente cambiata la figu ra dell’agente, il suo contatto col cliente e il mercato nel quale si trova a operare”. Il presidente De Filippi individua soprattut to un ambito nel quale agire senza indugi: la digitalizzazione, già affrontato in passa to, ma oggi più importante che mai. “Ogni agente deve identificare e creare un proprio brand digitale, evidenziando ciò che lo di stingue dagli altri, ampliando e curando i propri contatti sui social media e dare valore alla casa mandante e a sé stesso”. Il nuovo agente di commercio 2.0 non deve però nem meno dimenticare le proprie caratteristiche più tradizionali. “Il cliente – precisa De Fi lippi – è sempre al centro del nostro lavoro. Il rapporto digitale è il futuro, ma solo se accompagnato da un contatto più classico, telefonico e personale, pur nel rispetto delle nuove norme di sicurezza, basti pensare alla necessità di usare mascherina.”

Il lungo stop per il Coronavirus ha offerto a molti la possibilità di formarsi e sviluppare il proprio profilo professionale. “Mai come in questo periodo – sottolinea il presidente De Filippi – si comprende l’importanza della formazione. Stare al passo con i tempi, possi bilmente anticiparli, è assolutamente vitale. Mi auguro che tutti si siano attrezzati in tal senso e abbiano cominciato a programmare il proprio futuro, perché se sapremo affron tare questa sfida nel modo giusto potremo riprendere a lavorare come e meglio di pri ma”.

Alcuni dati della crisi

I 225.000 agenti e rappresentanti di commercio italiani muovono circa il 70 per cento del PIL nazionale. La crisi Coronavirus, con un calo dei consumi di quasi il 60 per cento, li ha quindi colpiti assai duramente. Senza aiuti e sostegni concreti, potrebbero essere migliaia gli agenti impossibilitati a riprende re l’attività. L’intera categoria, rappresentata dall’associazione nazionale Fnaarc auspica quindi un tempestivo intervento statale in tal senso. Nel frattempo, sempre a causa dell’imperversare del Coronavirus, sono state posticipate a un momento futuro le elezioni per il rinnovo degli organi della Fondazione Ena sarco.

cwalzl@unione-bz.it

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PRESTATORI DI SERVIZI IT E INTERNET

Più visibilità per giovani e studenti

Presidente Fill, l’apprendistato per informatici è stato introdotto in Alto Adige circa due anni fa. Il suo bilancio?

All’inizio le aspettative erano molto alte. E la soddisfazione è stata altrettanto grande, soprattutto per essere finalmente riu sciti a dare vita al percorso di apprendistato. Si tratta di una possibilità professionale nel settore IT per i giovani e per chi viene da altri settori, anche senza avere terminato gli studi. L’offerta è disponibile, ora si tratta di coglierla, ed è proprio in questa direzione che va il nostro impegno.

Come è nata l’idea per questo nuovo apprendistato?

La necessità di creare un apprendistato per le professioni IT era una priorità già da anni, perché il fabbisogno di queste figure è assai elevato. Il nuovo percorso è nato grazie all’iniziativa della nostra categoria professionale.

Cosa prevede concretamente il nuovo apprendistato?

Sono previsti gli indirizzi sistemi e tecnologia di rete nonché sviluppo di software e applicazioni. L’apprendistato dura quattro anni ed è concepito secondo il modello della formazione duale. La parte teorica della formazione, che prevede un singolo blocco

Il presidente Alexander Fill sul nuovo apprendistato per informatici in Alto Adige. Caratterizzato dall’innovazione tecnologica mondiale, non esiste un mercato soggetto a cambiamenti tanto rapidi come quello delle tecnologie informatiche – e ciò riguarda anche i percorsi formativi. Il presidente dei prestatori di servizi IT e internet nell’Unione Alexander Fill (in foto) è particolarmente soddisfatto del fatto che, finalmente, il settore IT in Alto Adige ve drà aumentare la propria visibilità presso giovani e studenti. L’obiettivo è mettere in evidenza la varia e interessante offerta disponibile in questo campo e avvicinarla alle generazioni più giovani.

di circa nove settimane per anno scolastico, si tiene a Innsbruck, dove è già disponibile una pluriennale esperienza nel campo dell’apprendistato delle professioni IT. I costi per gli studenti altoatesini sono totalmente coperti dalla Provincia.

Concludendo, qual è il suo appello alle aziende del settore IT in Alto Adige?

Le aziende IT disposte a formare un apprendista possono rivolgersi all’Unione per ricevere ulteriori informazioni sul procedimento e la modalità del percorso. Si tratta di un’offerta particolarmente interessante che le aziende non dovrebbero lasciarsi

sfuggire.

lsala@unione-bz.it

COMMERCIO AL DETTAGLIO, GASTRONOMIA

SIAE e SCF: prolungati i termini di pagamento

L’Unione informa. Tenuto conto della particolare situazione connessa all’attuale emergenza sanitaria, SIAE e SCF hanno prolungato i termini di pagamento delle concessioni per la musi ca d’ambiente, così da venire incontro alle necessità delle aziende. I nuovi termini sono il 30 giugno per il primo pagamento alla SIAE e il 31 luglio per il secondo pagamento alla SCF. Tutti gli associati all’Unione titolari di abbonamento SIAE potranno godere di un particolare sconto del 25 per cento grazie a una convenzione dedicata.

unione-bz.it/ambulanti unione-bz.it/commercioingrosso

Alla riapertura del mercato a Brunico: da sin. Il membro del direttivo Oscar Chiericato, la segretaria di categoria Christine Walzl, Andres Jobstreibizer, Daniel Schönhuber e Andrea Marietti della polizia municipale di Brunico

COMMERCIANTI AMBULANTI

Di nuovo protagonisti in tutta la provincia

I nostri ambulanti e mercati sono

tornati. Per apprezzare ciò che abbiamo davanti alla porta di casa nostra, a volte è necessario che la vita ci ponga davanti a delle difficoltà. I mercati dell’Alto Adige sono uno dei molti vanti della nostra provincia, che senza di essi perderebbe un caposaldo culturale.

Lentamente ma con sicurezza, i mercati ti pici dell’Alto Adige sono finalmente tornati. Dopo una lunga sosta a causa del Corona virus, in maggio i commercianti ambulanti altoatesini hanno finalmente potuto riaprire i propri stand. È successo a Bolzano, Mera no, Appiano e anche Brunico. “Un segnale importante per la nostra categoria, ma anche per i molti clienti che apprezzano il nostro lavoro e la nostra presenza – naturalmente nel rispetto di tutte le necessarie norme di sicurezza”, afferma il presidente degli am bulanti nell’Unione Andreas Jobstreibizer. “Tuttavia, l’attuale svolgimento sulla base del principio di rotazione degli stand non è soddisfacente né rappresenta una soluzione a lungo termine. Noi dobbiamo assumerci la nostra responsabilità e, ove necessario, crea re ulteriore spazio per permettere la partecipazione al mercato di tutti gli ambulanti”.

Tempo di ripartire

“Dopo molte settimane di blocco, con tutte le conseguenze per gli oltre 500 ambulanti in Alto Adige, è finalmente tempo di ripartire. Più della metà delle famiglie altoatesine ac quista regolarmente al mercato. In tal modo il commercio su aree pubbliche integra il commercio stazionario, attira nuovi clienti nei centri urbani e rappresenta un importan te completamento per i circuiti economici locali”, ribadisce Jobstreibizer. Della stessa opinione è anche Daniel Schönhuber, il pre sidente mandamentale dell’Unione per la val Pusteria. “Il mercato in piazza del Municipio a Brunico crea un collegamento con le adia centi attività nel centro storico. Ciò è molto importante per le frequenze nella nostra cit tà e per la creazione di valore aggiunto che rimane in loco”.

COMMERCIO ALL’INGROSSO

Documenti di abilitazione per i veicoli. Tramite una circolare, la Direzione generale della Motorizzazione del Ministero dei tra sporti ha reso noto che, sulla base dei decreti legge 18/2020 e 23/2020, sono stati prorogati i termini di validità di una serie di certificati e documenti di competenza della Motoriz zazione.

Il principale di essi è la patente di guida: per quelle in scadenza dal 31 gennaio 2020, in fatti, la validità è stata prorogata al 31 agosto 2020. Tra gli altri documenti e certificati prorogati ci sono anche le carte di qualifica zione del conducente e i certificati di abilitazione professionale. La lista completa dei

Prolungate le scadenze

cwalzl@unione-bz.it

documenti prorogati è online tra i downlo ad.

cwalzl@unione-bz.it

PUBBLICI ESERCIZI

Regole di comportamento sotto esame

L’Unione si appella alla responsabilità dei singoli. Le attuali regole di comportamento – in primo luogo l’obbligo di mascherina e la distanza interpersonale – sono attualmente sotto esame anche da parte di una serie di centri urbani dell’Alto Adige. Come è natu rale, vista anche la stagione, ad attirare un grande pubblico nelle aree pubbliche adiacenti o di fronte ai locali sono soprattutto le ore serali. L’Unione fa appello a clienti e ospiti dei locali pubblici affin ché mostrino la necessaria responsabilità e si attengano alle regole di comportamento. La salute di tutti i presenti viene prima di tutto. “Non può essere che, a causa di poche persone che non si attengono alle regole, si debba anticipare la chiusura dei locali pubblici nei centri urbani, come per esempio a Bolzano”, afferma Pietro Perez (in foto), responsabile della gastronomia e dei pubblici esercizi nell’Unione. Per quanto possibile, i gestori dei locali sono costantemente impegna ti a sensibilizzare i propri avventori circa il corretto comportamento da mantenere. “Non possiamo essere noi a farci carico dei compiti delle forze dell’ordine, che sono responsabili per la sicurezza, la tran quillità e il rispetto delle norme igieniche al di fuori dei locali. Tuttavia, siamo sempre pronti a collaborare e fornire tutto il sostegno possibile”, aggiunge Perez. L’anticipo dell’orario di chiusura non rap presenta la soluzione del problema, ma un ulteriore problema a carico dei gestori dei locali.

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