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LA PARALISI clicca RICERCA
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Una location istituzionale per un tema importante. Lo scorso 1 marzo c’è stato l’incontro promosso dalla Fondazione Vertical e dal suo presidente, Fabrizio Bartoccioni, che ha visto la partecipazione di due testimonial d’eccezione, le attrici, colleghe sul set de “I Cesaroni, Micol Olivieri e Marta Zoffoli
ella prestigiosa cornice della Sala della Promoteca in Campidoglio, artisti, testimonial, ricercatori e rappresentanti delle Istituzioni insieme per dare il proprio sostegno al progetto promosso con l’aiuto dell’On. Maria Gemma Azuni, Capogruppo del Gruppo Misto del Comune di Roma. Grazie alla partecipazione di personalità di rilievo, quali Umberto Guidoni, NASA Space Shuttle Astronaut, del Professor Andrea Nistri, Cell and Molecolar Farmacologist e del Dottor Giuliano Taccola, Spinal Research Leader presso l’International School for the Avanced Studies di Trieste, si sono affrontati temi importanti quali la ricerca e le nuove tecnologie per sconfiggere la paralisi causata da traumi vertebro-midollari. Paolo Badano, imprenditore di Savona, ha presentato in anteprima nazionale la sua Genny, una carrozzina rivoluzionaria, la prima su 2 ruote, basata sulla tecnologia Segway. Grazie a Genny è possibile muoversi su qualsiasi terreno come la sabbia, la neve e su strade dissestate, e per la prima volta al mondo un disabile può spostarsi su una sedia a rotelle avendo le mani libere, lasciandosi quindi la libertà di telefonare, tenere la fidanzato/a per mano, mangiare un gelato, bere, tenere un ombrello. L’evento ha visto anche la partecipazione delle due amate attrici, colleghe sul set de “I Cesaroni”, che hanno commentato così la propria partecipazione all’evento. "Ho deciso di partecipare a questo incontro – ha detto Micol Olivieri - considerando che la paralisi colpisce maggiormente i ragazzi della mia età. Mi piacerebbe riuscire a lanciare un messaggio di sensibilizzazione verso le strutture che li accoglie, ma principalmente verso i ragazzi stessi affinché si riesca a reagire, ma soprattutto a prevenire". “Il mio lavoro – ha dichiarato Marta Zoffoli - non solo è divertente, ma può sostenere anche chi ne ha bisogno. Trovo che la partecipazione a questo incontro aggiunge valore a quello che faccio e sento che, in qualche modo, sono io la prima ad uscirne arricchita come persona”. Marta Zoffoli e Micol Olivieri
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