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Anno XLIII | Numero 2 | 17 marzo 2021
Vaccini, code e disagi per gli anziani in tilt il sistema sanitario di Fontana Cinisello si blinda, chiudono le scuole e le strade, aumentano i contagi e il Bassini torna sotto pressione. Nel caos le prenotazioni della Regione: scivoloni a ripetizione per il “tridente” Fontana-Moratti-Bertolaso ■Lombardia in zona rossa e anche Cinisello Balsamo chiude i battenti. Numeri da capogiro quelli dei contagi che tornano ai livelli dell’autunno scorso, quando ci fu la seconda ondata. In città i nuovi casi aumentano costantemente e con essi anche i ricoveri al Bassini, che è tornato ad essere un ospedale quasi interamente covid-19. Ai cittadini si chiedono gli identici sacrifici di un anno fa, ma con una stanchezza doppia ed un senso di impotenza generalizzato, anche alla luce della lentezza estenuante del piano vaccinale. Mancano le dosi che arrivano in Italia col contagocce, a causa della mancata osservanza dei contratti di consegna stipulati da Unione Europea e stati membri
con le principali case farmaceutiche che producono il vaccino e che risultano inadempienti. Ma a complicare il quadro c’è anche il caso della
Lombardia. Tra le ultime regioni nella gara per le somministrazioni (ha utilizzato solo il 78% delle dosi disponibili), la sua inefficienza rappresenta ormai un problema nazionale. Parte tutto dal primo passo per accedere alla vaccinazione, ovvero le prenotazioni che sono più volte andate in tilt nel corso di queste settimane, rallentando un percorso già difficoltoso. Ad oggi sono stati vaccinati circa 300mila su 700mila ultra ottantenni, categoria che secondo il programma, avrebbe dovuto essere già protetta da tempo. Il sistema informatico, gestito da Area, un’azienda controllata da Regione Lombardia, ha fatto riscontrare numerose falle. Prenotazioni mail e sistema della messaggistica sono saltate in molte occasioni mettendo a dura prova la pazienza degli over 80 e delle loro famiglie, alle prese con interinabili ore davanti al pc e in attesa di un riscontro che alcune volte non è mai arrivato. Non solo, ma è capitato anche che per gli ultraottantenni autosufficienti la sede per la vaccinazione sia stata spostata lontano segue a pagina 2
EDITORIALE di Silvia Roggiani Segretaria metropolitana del PD
Il PD non come forza di potere ma di prossimità Viviamo tempi difficili: la pandemia ha cambiato le nostre vite da ormai più di un anno, molte famiglie hanno vissuto il dolore della perdita di una persona cara, molti si sono ritrovati in una condizione di maggiore precarietà lavorativa e difficoltà economica. Per non parlare delle difficoltà enormi, spesso sulle spalle delle sole donne, di conciliazione e di cura, ora complicate dalle scuole chiuse. In tutto questo ci sarebbe bisogno di una politica ancora più credibile, forte, capace di rispondere ai bisogni e alle paure delle cittadine e dei cittadini. E se è vero che oggi il nuovo Governo Draghi ha il compito della gestione il più unitaria possibile del piano vaccinale e del Recovery Plan, occasione storica per cambiare il volto dell’Italia, si apre anche uno spazio importante per il Partito Democratico. Dopo mesi difficili, con la fine del Governo Conte II e le dimissioni inaspettate di Nicola Zingaretti, nell’assemblea di domenica 14 marzo, l’elezione di Enrico Letta offre una nuova grande occasione. Progressisti nei valori, riformisti nel metodo, radicali nei comportamenti, così ha definito il nuovo Segretario l’azione del PD d’ora in avanti. Un PD forza non di potere ma di prossimità, vicina alle persone, centrale in un centrosinistra che vuole farsi carico dei temi urgenti per le cittadine e i cittadini italiani dando risposte concrete, con una visione di lungo periodo. Nei prossimi mesi l’orizzonte vero segue a pagina 2