La Città aprile 2021

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Anno XLIII | Numero 3 | 14 aprile 2021

Piano vaccini, il comune resta ai margini anche il sindaco non può accedere ai numeri Impossibile stilare un bilancio del piano vaccinale a Cinisello e nel Nord Milano. Negati i dati anche al primo cittadino. Sugli over 80 che dovrebbero essere raggiunti a domicilio è buio completo ■Se il sistema fa cilecca si procede col fai da te. Succede anche a Cinisello Balsamo, dove il sindaco Giacomo Ghilardi ha messo a disposizione la sua casella e-mail per gli over 80 e tutti gli altri che, dopo la prenotazione dei vaccini, non sono più stati convocati da Regione Lombardia e non sanno a chi rivolgersi. Situazione che riguarda ancora molti lombardi. Non a caso, qualche giorno fa, l’assessora al welfare Letizia Moratti aveva invitato gli over 80 “dimenticati” a recarsi ai centri per farsi vaccinare anche senza appuntamento. Una situazione molto lontana da quelli che dovrebbero essere i parametri della cosiddetta eccellenza sanitaria lombarda. E dove i comuni vengono lasciati ai margini delle operazioni senza nemmeno poter

sapere quante persone risultano vaccinate, quante si sono perse nei meandri della burocrazia e quante si sono prenotate. L’Asst del Nord Milano, a cui La Città ha chiesto informazioni

sui numeri del piano vaccinale di Cinisello e dei comuni limitrofi, per il momento non ha risposto. Una parziale motivazione la fornisce il sindaco Ghilardi: “Noi comuni non abbiamo informazioni al momento, per un problema legato alla privacy. Come Anci ci siamo mossi per avere gli elenchi delle persone prenotate. Il capo della Protezione Civile Nazionale Curcio, in occasione della conferenza stampa in Regione Lombardia, ha comunicato che ci sarà una deroga sulla normativa legata alla privacy così che Regione possa trasmettere i nominativi e di conseguenza anche i Comuni possano a loro volta disporne”. Comuni senza liste e sindaci che non conoscono nei dettagli l’andamento di una battaglia decisiva come quella dei vaccini. È come se un colonnello al fronte non fosse a conoscenza dei piani che riguardano il suo battaglione. Ma una cortina di fumo avvolge anche l’andamento delle vaccinazioni per gli ultra 80enni non autosufficienti, per i quali il comune ha allestito un centro nella sede della Croce Rossa. Anche in questo caso non ci sono i numeri. Non si sa quanti sono gli ansegue a pagina 2

EDITORIALE di Luigi Filipcic

La Città compie 43 anni, la nostra energia siete voi Il nostro giornale “La Citta” è arrivato al suo 43esimo anniversario. Sono tanti anni per un giornale locale. Anni vissuti con impegno, sacrificio. Anni affrontati con tanta passione, la nostra cittadina è cambiata in questi anni. Passata da paese rurale e agricolo fino a diventare una “Città” certificata con tanto di decreto. Una città con tutte le sue contraddizioni ma anche con tutti i suoi valori fatti di coesione, solidarietà e cooperazione. Una città in evoluzione continua, con tanti avvenimenti che hanno segnato la sua e la nostra vita. Una realtà che il nostro giornale ha cercato puntualmente di registrare. Vita cittadina, cronaca, politica, associazionismo, volontariato, ecologia, sport, cultura e tanto altro è stato raccontato con i nostri pezzi e illustrato con le nostre foto, E di tutto questo vogliamo ancora parlare e lo vogliamo fare sempre con la stessa passione che ci sostiene da anni. E soprattutto contiamo su di voi cari lettori perché è, anche, grazie al vostro stimolo costante che raccogliamo energie per continuare. Un grande grazie a tutti voi che ci leggete con attenzione e che non mancate di farvi sentire. E adesso buon compleanno a “La Città”! Alziamo un simbolico calice e brindiamo alla salute di questo nostro giornale ringraziando il Consiglio di Amministrazione per il suo impegno. Un grazie ai Direttori che negli anni hanno guidato il giornale e siamo riconoscenti ai numerosi collaboratori, che hanno contribuito alla realizzazione di tutti questi numeri de La Città.


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SECONDA PAGINA

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Segue dalla prima pagina

Piani vaccini, il comune resta ai margini... ziani che hanno utilizzato questo servizio né quanti quelli raggiunti nelle case perché allettati. Ci sono solo le parole del sindaco a cercare di rassicurare: “Il centro vaccinale per over 80 non autosufficienti, istituito presso la sede della Croce Rossa, che si avvale della collaborazione della Protezione Civile e il supporto delle associazioni di volontariato, ha funzionato molto bene da un punto di vista organizzativo. Si tratta di un esempio di efficienza, professionalità, impegno e soprattutto di grande generosità. La stessa organizzazione con il mondo del volontariato verrà impiegata anche nel presidio attivato presso il Bassini”.

Buona volontà e buoni sentimenti che però rischiano di non bastare davanti all’incertezza di un’organizzazione che ha già mostrato tutti i suoi limiti. E che ha visto partire solo qualche giorno fa, con incredibile ritardo, le vaccinazioni delle persone fragili, con disabilità e dei loro caregiver. In questo caso a dare una mano ci ha pensato l’Azienda Speciale Consortile Ipis (un’alleanza tra comuni) che ha messo a disposizione il centro diurno disabili in collaborazione con ASST Nord Milano. Ma dal 12 aprile il governo nazionale ha intenzione di dare una accelerata, che dovrebbe ricadere sui territori e

raddrizzare le situazioni che non funzionano. Resta però evidente il ruolo marginale giocato dai comuni nella gestione del piano vaccinale. La scelta di organizzare le vaccinazioni in grandi hub, scavalcando gli enti locali e le loro specificità, sta provocando molti dissensi tra i primi cittadini dell’area metropolitana di Milano. Non è dello stesso avviso il sindaco Ghilardi, che sul punto si dimostra assai cauto: “La scelta proposta da Regione Lombardia dei grandi centri vaccinali si giustifica con la necessità di adattarsi al sistema di prenotazione di Poste che funziona bene se il numero dei centri è contenuto. Al momento non mi sembra ci siano le condizioni per giudicare la scelta, valuteremo strada facendo l'efficacia e, se lo riterrò necessario, proporrò, come già fatto in altre circostanze, eventuali correttivi o suggerimenti”.

CORONAVIRUS

Col Fattore Famiglia fondi in tasca solo a chi ha più figli Un contributo di 500 euro una tantum a fondo perduto per le famiglie in difficoltà economiche. Si tratta del bando “Protezione Famiglia” di Regione Lombardia che ha stanziato un totale di 32,4 milioni di euro per tutti i comuni, a cui aderisce anche Cinisello Balsamo. L’aiuto economico è rivolto alle famiglie in difficoltà, con genitori disoccupati o che hanno subito un significativo calo del lavoro causa pandemia e con un Isee minore o uguale a 30mila euro. La misura verrà applicata utilizzando l’algoritmo del

Fabrizio Vangelista

Centri vaccinali, cento sindaci scrivono a Fontana ma Ghilardi si defila ■Sono 100 i sindaci dell’Area Metropolitana milanese, di tutte le colorazioni politiche, che hanno scritto ai vertici regionali della Lombardia lamentando la poca chiarezza che ancora alberga nelle stanze di Fontana, della Moratti e di Bertolaso. La lettera è firmata anche dal sindaco di Milano, Beppe Sala. Ma non dal sindaco di Cinisello Balsamo, Giacomo Ghilardi, che fa sapere di essere impegnato in Anci nel portare avanti le questioni che riguardano i comuni. Eppure le molte carenze dell’organizzazione sanitaria lombarda investono anche la città di Cinisello Balsamo. Tra le molte criticità denunciate (specie nei confronti delle categorie

più esposte) i primi cittadini si lamentano anche “Per la possibile chiusura dei centri vaccinali nei territori alla luce della proposta avanzata dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci. Cioè quella di organizzare una campagna vaccinale territoriale da affiancare a quella dei grandi hub”. Inoltre, mentre sollecitano una risposta che tarda ad arrivare, sottolineano nuovamente “La loro disponibilità nel tenere aperti gli spazi e attivare i volontari per permettere ai medici di medicina generale di vaccinare i cittadini sul territorio di competenza”. Così come avevano fatto nei giorni scorsi i sindaci brianzoli, anche dai comuni del milanese si evidenzia la larga quantità d’opportunità offerte al sistema per le vaccinazioni che per il momento appaiono ancora sottoutiliz-

zate. Dura la presa di posizione del PD, attraverso la segretaria metropolitana, Silvia Roggiani, secondo la quale: ““Gli anziani vengono spediti a 40/50 chilometri di distanza, quando va bene. Questo è davvero incomprensibile. Nonostante esistano centri vaccinali più vicini gli appuntamenti vengono dati a molti chilometri di distanza, come è accaduto ieri con anziani mandati da Cornaredo a Bergamo o da Varese a Cremona. E poi, perché Regione Lombardia sta concentrando la campagna massiva in pochi maxi hub vaccinali? Abbiamo già visto questo film purtroppo con le vaccinazioni antinfluenzali, fa rabbia vedere che Fontana, Moratti e Bertolaso non siano riusciti a fare di meglio, ma anzi di peggio”. Ivano Bison

POLITICA Via Sant’Antonio, 37 - Cinisello Balsamo tel. 02 6126526/02 66040313 fax 02 6120052 redazione@lacittadelnordmilano.it Aut. trib. di Monza n. 316 del 11.03.1978

Consiglio di Amministrazione: Presidente: Annunzio Sonno Consiglieri: Mirco Pala, Bruno Sivaglieri. Direttore Responsabile: Fabrizio Vangelista Redazione: Luigi Filipcic, Erika Meazzi, Emanuele Lavizzari, Stefania Vezzani, Patrizia Rulli, Ivano Bison, Angelo Tosoni, Fabrizia Berneschi. Grafica: Loredana Cattabriga, Davide Lopopolo per Psychodesign - info@psychodesign.it Segreteria/Amministrazione: Stefania Vezzani Via Sant’Antonio, 37 - Cinisello Balsamo segreteria@lacittadelnordmilano.it Pubblicità: 02 6126526 - 02 66040313 Stampa: Monza Stampa Via Buonarroti, 153 Monza

“Pregiudizio ideologico sulle Foibe” e la giunta pensa a un monumento Il primo comune in Lombardia che firma un protocollo con ’Associazione dell’Unione degli Istriani per non dimenticare i drammi delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata. La giunta di centrodestra di Cinisello Balsamo, convinta che se ne parli ancora troppo poco, ha così avviato l’intesa con il coordinatore regionale per la Lombardia dell’Unione Istriani, Lorenzo Galli, per realizzare eventi e iniziative dedicate alle Foibe. “I Comuni sono tra le istituzioni invitate a promuovere la conoscenza del dramma storico delle Foibe e delle vicende del confine orientale, incoraggiando la memoria tra la cittadinanza e tra le nuove generazioni – ha spiegato il sindaco Giacomo Ghilardi –. Una pagina della nostra storia ancora poco conosciuta e di cui bisogna preservarne la memoria. Con questo protocollo d’intesa il Comune s’impegna a organizzare con l’associazione Unione degli Istriani progetti a carattere informativo, educativo e formativo, a favorire ricerche storico-culturali, a organizzare convegni ed eventi perché la memoria è un dovere”. “La firma di questo protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale e l’Unione degli Istriani è il coronamento di un percorso iniziato nel 2015 – ha raccontato l’assessore alla Famiglia Riccardo Visentin -. Quando ero ancora consigliere comunale ho promosso un ordine del giorno, votato all’unanimità, che ha impegnato l’Amministrazione comunale a dedicare i giardini di piazza Italia alle Vittime delle Foibe. Ora mi piacerebbe collaborare con l’Associazione istriana per la posa di un monumento realizzato con pietre carsiche per completare il progetto di un luogo dedicato a questa tragedia collettiva che per troppo tempo è stata censurata per pregiudizio ideologico”.

“Fattore Famiglia”, che nel riparto del contributo tiene conto anche del numero dei figli. Un meccanismo che distribuisce fondi fino ad esaurimento, in base ad una graduatoria che premia le dimensioni dei nuclei e che quindi rischia di escludere del tutto le famiglie più piccole ma che, allo stesso modo, si trovano nelle medesime difficili condizioni economiche. Un dubbio, quello sulla reale efficacia del provvedimento, che non sfiora la giunta comunale, che anzi lo esalta. “Ancora una volta Regione Lombardia è all’avanguardia nelle politiche familiari e in particolare nell’applicazione del fattore famiglia che, introducendo un principio di adeguamento dell’indicatore del reddito sulla base del numero dei figli a carico e di altre voci del bilancio familiare, produce una maggiore equità sociale e una migliore distribuzione delle risorse”, dichiara l’assessore alla Centralità della persona Riccardo Visentin e componente dell’Osservatorio regionale del Fattore Famiglia. “Anche a Cinisello Balsamo, in via sperimentale, abbiamo adottato il Fattore Famiglia per distribuire i fondi stanziati nel bando “Agevolazione affitto 2020”; nel bando Misura unica di Ambito e per l’erogazione dei Buoni alimentari. Utilizzando l’algoritmo del Fattore Famiglia è stato possibile tenere conto dei parametri che effettivamente incidono sul reddito allo scopo di erogare sempre maggiori servizi a chi ne ha realmente bisogno”, conclude l’assessore. Redazione


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Raccolta differenziata e tariffa puntuale Il progetto pilota in un caseggiato Uniabita

LA STORIA

Parte in via Bramante 15 la sperimentazione voluta da Comune e Nord Milano Ambiente. La cooperativa presa a modello

■Il Comune di Cinisello Balsamo, Nord Milano Ambiente e UniAbita si sono messi insieme per realizzare un importante progetto con al centro la raccolta dei rifiuti. Si chiama “Fai la differenzaMetti i rifiuti al proprio posto”. Dallo scorso mese di febbraio sta prendendo forma un esperimento che coinvolgerà le 350 famiglie del caseggiato al numero 15 di via Bramante. Sarà quindi l’agglomerato più grande della Cooperativa

UniAbita a procurare uno spaccato interessante per proseguire, in altre realtà cittadine, una pratica assai necessaria per il rispetto dell’ambiente e per arrivare, in un futuro non tanto remoto, alla tariffa puntuale. Per valutare l’andamento nelle giornate già monitorate, Nord Milano Ambiente ha effettuato rilievi e pesature giungendo alla determinazione che vi siano le condizioni per andare avanti. Infatti, i circa 850

Un’alleanza a tre per l’ambiente Le parole dei protagonisti ■Comune, Nord Milano Ambiente e UniAbita, sono i principali protagonisti del progetto “Fai la differenza-Metti i rifiuti al proprio posto” che punta a confermare Cinisello Balsamo quale città tra quelle con più alte sensibilità in tema di raccolta rifiuti. Ecco cosa hanno dichiarato. Giacomo Ghilardi, Sindaco di Cinisello Balsamo: “L’applicazione della tariffa puntuale è certamente una sfida avveniristica per Cinisello Balsamo. Non siamo un pic-

colo comune e sappiamo bene le difficoltà che abbiamo avuto e che stiamo ancora avendo nel percorso del corretto conferimento differenziato. Questo progetto è molto importante per la nostra città perché è la base dello studio di fattibilità della possibile raccolta puntuale, e della conseguente possibile tariffa puntuale. Perciò ringrazio gli attori in campo in questo studio, che ci darà una fotografia importante di ciò che si potrà fare, nella

IL CHIARIMENTO

Il PD: “Bene, ma il progetto nasce da una nostra proposta” Approvazione trasversale in consiglio comunale a Cinisello Balsamo per il progetto pilota che l’amministrazione ha avviato con Nord Milano Ambiente e UniAbita per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti domestici e arrivare alla tariffa puntuale. Soddisfatto il PD cittadino, che ricorda come il progetto nasca da una proposta contenuta in un ordine del giorno, presentato dagli stessi democratici in consiglio e votato all’unanimità nel 2019, che impegnava la giunta ad avviare la sperimentazione. “La tariffazione puntuale – si legge in una nota del PD – consiste nel calcolare le tasse sui rifiuti sulla base volume di indifferenziata effettivamente prodotto: significa che chi differenzierà di più, pagherà meno. Ciò porta, principalmente, al raggiungimento di due obiettivi: da un lato infatti si incentiva una raccolta differenziata più attenta, e dall’altra si riducono i costi per i cittadini più virtuosi. Il nostro auspicio è che questa sperimentazione possa portare a risultati positivi per essere poi estesa ad altre zone della città, diventando il sistema prevalente. Vogliamo una Cinisello Balsamo sempre più sostenibile, riducendo al contempo le tasse per i cittadini. Con l’impegno di tutti ce la possiamo fare”.

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abitanti del caseggiato di via Bramante, si sono dimostrati solerti. Dalla stima compiuta dall’azienda specializzata in raccolta dei rifiuti, tra febbraio e marzo, le verifiche hanno certificato un 62% di raccolta differenziata. Un viatico incoraggiante, per questa prima fase (terminerà a fine aprile) a cui dovrà far seguito un più ampio coinvolgimento di altre realtà abitative. Cinisello Balsamo non può sottrarsi, considerata la tradizione di sensibilità che questa nostra città ha sempre dimostrato su questo decisivo versante ecologico. Diventa perciò un impegno nel quale l’amministrazione dovrà produrre concrete soluzioni. In questo quadro, considerato che stiamo parlando della cooperativa di abitanti più grande del nostro Paese, UniAbita appare il soggetto sociale ed aggregativo di spessore assoluto la cui tradizione parla da sé. Saranno i suoi soci inquilini a dare la spinta per favorire una raccolta differenziata che metta “…i rifiuti al loro posto”. I.B.

consapevolezza della specificità e delle difficoltà di una città come la nostra”. Sandro Sisler, Amministratore Unico di Nord Milano Ambiente: “La nostra azienda sta operando per perseguire una serie di obiettivi ambiziosi, che passano attraverso la riorganizzazione e l’ottimizzazione delle risorse. Il percorso verso la raccolta puntuale è certamente lungo per la difficoltà operativa vista la densità abitativa di Cinisello Balsamo. Il nostro impegno in questo studio è nel valutare quali azioni sono necessarie e la loro fattibilità in un processo di raccolta puntuale”. Pierpaolo Forello, Presidente UniAbita: “Il buon dato di partenza emerso dalla prima pesatura dei rifiuti sul nostro caseggiato più grande, via Bramante 15, è per noi motivo di orgoglio. UniAbita ogni giorno attraverso le bacheche elettroniche, la collaborazione coi Comitati e nuove assegnazioni consapevoli, invita i propri abitanti a prestare la massima attenzione alla differenziazione dei rifiuti ricordando che fare la raccolta differenziata è un importante segno di civiltà. “Fai la differenza” ben si inserisce nella nostra campagna quotidiana di lavoro sinergico con gli abitanti che punta al rispetto dell’ambiente e del territorio in cui viviamo. UniAbita è una importante realtà cittadina e da sempre poniamo sempre molta attenzione a ricordare che il comportamento scorretto di alcuni ricade su tutti i Soci abitanti e sulla qualità della Città in cui viviamo”. Redazione

L’impegno trentennale delle cooperative di Cinisello nel separare i rifiuti “Sono convinto che dai soci inquilini la collaborazione non mancherebbe. Si tratta solo di coinvolgerli con i giusti stimoli e le giuste programmazioni. Mettendo a disposizione un’appropriata varietà di contenitori si potrebbe sconfiggere anche il menefreghismo per la raccolta differenziata e ciò faciliterebbe anche il mio lavoro”. Anche se possono apparire dichiarazioni dell’altro ieri, le frasi che avete letto sono state rilasciate molti anni orsono. A pronunciare quelle parole furono: Paolo Nanè, addetto al portierato in via Marconi, caseggiato de “La Previdente” e Annarita Delle Donne, con analogo incarico presso la Cooperativa Aurora di via Matteotti. Si trattava di interviste rilasciate nel corso di un servizio-inchiesta realizzato da “Dimensione Cooperativa”, periodico voluto da “La Previdente”, dall’“Aurora”, dalla Matteotti” e dall’“Auprema”. Un giornale che allora dirigevo e attraverso il quale ci siamo occupati delle attività abitative e sociali, molto partecipate, messe in campo a favore dell’intera comunità cinisellese. “Discaricarsene? – Dalle cooperative può venire un contributo alla raccolta rifiuti” era il titolo del servizio. Anno, 1992. Vale a dire poco meno di trent’anni fa. Ricordo con piacere che a quel lavoro giornalistico collaborò il giovane Alessandro Milan, poi divenuto un noto scrittore, conduttore radiofonico e assai apprezzato collega.

Già da allora i dirigenti delle cooperative avevano individuato la strada per mettersi in prima linea (come sempre avevano fatto in altre situazioni) anche su un punto legato alla convivenza civile. Le loro parole, lette adesso, assumono un valore di grande lungimiranza. Nella stessa serie d’interviste dicevano, quasi in coro, Giuliano Rosa e Gianfranco Riva della Matteotti, insieme a Mario Occa, dell’Aurora: “Come sempre, il movimento cooperativo delle nostra città può qualificarsi con un lavoro di utile sensibilizzazione. Non è da scartare l’ipotesi che qualcuno dei nostri caseggiati venga individuato come “palestra” per la sperimentazione della raccolta differenziata. Si verificherebbe quale sia l’attendibilità di un progetto non più rinviabile”. Come abbiamo visto, UniAbita ha raccolto, ancora una volta, il testimone per qualificare (ancor più) l’attività del movimento cooperativo nella nostra città. Ivano Bison


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Scompare Emilio Zucca, cultore della Costituzione e uomo delle istituzioni Fu presidente del consiglio comunale, impegnato nell’Anpi e nel movimento cooperativo ■È con profondo dispiacere che mi accingo a scrivere queste righe per ricordare Emilio Zucca: una persona di grande cultura e signorilità, uno studioso della storia del Novecento, un cultore della Costituzione. Grande era la sua ammirazione per il pensiero di Piero Calamandrei. Con la nipote Silvia Calamandrei aveva dato vita al gruppo facebook “Amici del pensiero e dell’azione di P. Calamandrei” e presieduto una conferenza a lui dedicata. Impegnato nel movimento cooperativo, era stato sindaco di Desio, presidente del Consiglio comunale di Cinisello, vicepresidente della locale sezione ANPI, nonché membro di ANPI Provinciale. Fu proprio lui a spronarmi a entrare nel Comitato di sezione. Ha collaborato col nostro giornale, pubblicando documentati articoli di storia. Nel 2003 terminò di scrivere “Cinisello Balsamo 1945/1961. Dalla Liberazione alla nuova identità cittadina”, una ricerca su un periodo poco approfondito della nostra storia. Nell’introduzione si legge: “Questo libro consiste nella rielaborazione di una quarantina di articoli sulla storia politica e amministrativa cittadina del secondo dopoguerra, da me pubblicati su La Città tra il ‘96 e il ’99, con un insieme di testimonianze di protagonisti della vita pubblica, raccolte a partire dai primi anni ‘90, e di ricerche da me effettuate. L’ambizione è quella di contribuire a far crescere

una più diffusa consapevolezza del graduale formarsi di un’identità civica originale, frutto di una storia di lavoro, di battaglie politiche e sociali, di crescita democratica di una città moderna e laboriosa, dove i valori dell’antifascismo, della cooperazione e della solidarietà ne hanno costituito il tessuto ideale e culturale”. Il mio rammarico è che Emilio non abbia potuto vedere stampata questa ricerca. Ci teneva moltissimo, ci eravamo incontrati per collaborare all’apparato fotografico. Per una serie di ragioni la pubblicazione non ebbe luogo. È stato sicuramente un dispiacere per lui, ma ritengo sia stata soprattutto una perdita per la città; mi auguro che qualcuno vorrà pubblicarla perché sarebbe utile per studenti e ricercatori di storia. Appena iniziai a occuparmi di storia locale, volle donarmene una copia dattiloscritta che è stata per me una continua fonte di informazioni utili. Mi sono spesso confrontata con lui nel corso di ricerche storiche e ne ho apprezzato la disponibilità nel mettere a disposizione degli altri le sue conoscenze. Emilio era un antifascista convinto, una convinzione basata su solidi e accurati studi. La città perde una persona che con passione aveva dedicato molto del suo tempo alla ricerca e allo studio delle radici democratiche della nostra comunità. Patrizia Rulli

SALUTE

Medici di base, il sindaco cambia idea. Ora è pronto a offrire gli spazi comunali La giunta è pronta a offrire spazi a prezzi calmierati per ospitare i medici di base che mancano al quartiere Sant’Eusebio e Borgomisto di Cinisello. Purché i medici arrivino e in fretta, vista la situazione di emergenza nelle periferie della città, dove ormai da mesi mancano i dottori. E dove sono tanti, tra cittadini e associazioni, a continuare a sollevare il problema senza vedere la soluzione. Ad aprire alla possibilità dell’affitto a prezzi calmierati è il sindaco Giacomo Ghilardi in prima persona, che dalla sua tribuna Facebook ha affermato: “Finalmente, dopo le richieste da me fatte a più riprese e le continue interlocuzioni, è stata posta attenzione da Regione al quartiere di Sant’Eusebio e Borgomisto per l’arrivo di almeno uno dei nuovi medici di base. Da tempo siamo pronti a mettere a disposizione gli spazi di nostra proprietà nel quartiere di Sant’Eusebio e Borgomisto”. Sulla questione interviene il Partito Democratico di Cinisello ricordando la paternità della proposta di offrire spazi comunali ai medici in arrivo, che però nel settembre scorso fu respinta dalla maggioranza di centrodestra. “Proposta – si legge in una nota del PD – su cui siamo perfettamente d’accordo, e non potremmo non esserlo, visto che si tratta della stessa proposta portata in Consiglio comunale dal nostro consigliere Marco Tarantola a settembre scorso. Allora il centrodestra la respinse poiché a detta loro non esisteva un problema di costo degli spazi. Purtroppo non è la prima volta che le nostre proposte vengono bocciate in Consiglio per poi essere riprese e sbandierate come propri successi dal centrodestra. È successo anche con la mozione che avevamo presentato sull’integrazione socio sanitaria. Evidentemente c’è chi, come noi, anche dall’opposizione, lavora con l’obiettivo di migliorare Cinisello Balsamo, e chi invece pensa prima al proprio tornaconto politico”. Redazione


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I sindaci spengono il vecchio inceneritore Al via la Biopiattaforma. L’unica in Italia Cerimonia d’addio per il termovalorizzatore di Sesto. Cap Holding trasformerà fanghi in energia pulita

■Una cerimonia con i sindaci, tra cui anche il primo cittadino di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi , ha spento definitivamente il forno inceneritore di Sesto, attivo dal 2001. Sarà sostituito dalla Biopiattaforma, con a capo la Cap Holding, che si occuperà di convertire le 65mila tonnellate di fanghi, prodotti ogni anno dai 40 depuratori dell’area metropolitana, per il 75% in energia per il teleriscaldamento e per il 25% in fertilizzante. Presenti alla cerimonia le alte cariche del territorio. Il

FAMIGLIA

Approvato l’assegno unico per i figli Un assegno unico e universale per i figli dal settimo mese d’età ai 21 anni. Il Senato ha approvato una quota, per un massimo di 250 Euro, da liquidare ogni mese (o come credito d’imposta) a tutte le famiglie con prole. Il beneficio è rivolto ai genitori, anche se separati o single, ma con i figli a carico di entrambi. Una maggiorazione avverrà dal terzo figlio in poi e non avrà limiti d’età nel caso di disabilità. Su questo versante il Comune di Cinisello Balsamo si dice pronto ad attuare, con rapidità, il provvedimento. “Come Amministrazione locale stiamo già lavorando per dare chiarezza e risposte puntuali alle famiglie, soprattutto in questo momento di difficoltà e incertezza sociale ed economica” promette il sindaco Giacomo Ghilardi. Gli fa eco l’Assessore alla Famiglia, Riccardo Visentin, il quale aggiunge: “A questo proposito, a seguito della recente delibera di Giunta, subito dopo Pasqua sarà convocato il Tavolo Politiche Familiari, che sarà impegnato, in questa direzione”. La novità consiste nel fatto che nel provvedimento del Senato rientrano anche le Partite Iva, autonomi e incapienti. Per i cittadini extra Ue è necessario il permesso di soggiorno, versare l’Irpef in Italia, vivere con i figli a carico e essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di durata almeno biennale.

primo a salire sul palco è stato il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, che ha parlato di “rilancio del Paese, basato sulla grande sfida della transizione ecologica posta di recente dal governo Draghi, che deve partire dai territori”. La Biopiattaforma, ricordiamo, sarà l’unica in Italia e una delle più all’avanguardia in tutta Europa. È stata poi la volta del sindaco di Arese, Michela Palestra, presente in qualità di sindaco delegato della città metropolitana, che ha espresso la sua am-

mirazione per il “coraggio rispetto alle scelte. Le sfide nuove inducono paura, che in questo caso è stata affrontata e superata a livello politico e imprenditoriale”. Aggiunge inoltre che “questa trasformazione coraggiosa non è stata semplicemente imposta, ma spiegata ai cittadini”, molti dei quali sono stati coinvolti nel Rab, attraverso le associazioni. L’assessore all’ambiente e al clima di Regione Lombardia ha poi letto il messaggio di saluto di Attilio Fontana, che non ha potuto essere presente alla cerimonia. Raffaele Cattaneo ha sottolineato l’importanza fondamentale “dell’alleanza tra tecnologia, imprese e ambiente. Quest’ultimo è il nuovo orizzonte di sviluppo. Siamo orgogliosi di essere all’avanguardia in tutta Europa, non solo in Lombardia. La forza della nostra regione in questi venticinque anni è stato superare l’idea del rifiuto come qualcosa da buttare, ma a cui dare nuova vita e la Lombardia ha avuto il coraggio di costruire gli impianti necessari per fare ciò”. Conclude: “spegniamo il forno inceneritore,

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ma accendiamo un nuovo percorso che porterà verso la Biopiattaforma”. Ultimo a prendere parola è stato il presidente di Cap, Alessandro Russo, che dopo aver ringraziato le persone di Cap, dagli ingegneri ai manager, che hanno pensato e reso possibile il progetto, assicura che, con la nuova acquisizione, come già stipulato negli accordi, verrà garantita la salvaguardia occupazionale di tutto il personale Core, ex proprietario del forno. “Entro dicembre di quest’anno, dopo un periodo di cassa integrazione, tutti avranno una loro attività all’interno del Gruppo Cap”. Le tempistiche per l’apertura delle due linee della biopiattaforma saranno; a dicembre 2022 l’inaugurazione della prima e a marzo dell’anno successivo, la seconda. “Abbiamo aspettato cinque anni per avere i permessi e ce ne metteremo solo due a costruire, ma è giusto che sia così”, dice Russo, aggiungendo che “economia circolare fa rima con impianti da realizzare perché se vogliamo cambiare dobbiamo necessariamente prendere gli impianti esistenti e ripensarli da zero e sulla base di questo fare grandi investimenti. Fa rima anche con politiche economiche, infatti tutta questa partita cuba un vantaggio economico per tutti i cittadini di Sesto”. La cerimonia si è poi conclusa con il formale spegnimento del forno che ha emesso un’ultima fumata blu nel cielo di Sesto. Elisa Rady

L’UE arriva a Cinisello, si chiude il progetto Base Giovani di tutta Europa a confronto: quasi tutti del nord Milano i delegati italiani. L’incontro in videoconferenza ■Si è da poco concluso il workshop finale del progetto “BASE – Be Active, Shape Europe”, che ha visto il Comune di Cinisello Balsamo tra i protagonisti. Il prestigioso progetto, iniziato nel 2019 come parte del programma Europa per i Cittadini (EFC) grazie al supporto di Eurodesk Cinisello Balsamo, è stato più volte rimandato a causa della pandemia: le attività programmate per la primavera 2020 sono state completate tra il 12 e il 15 marzo 2021, con la partecipazione di trenta giovani provenienti da cinque paesi europei – Italia, Grecia, Portogallo, Bulgaria e Slovenia. Data l’impossibilità di proseguire il progetto a Salonicco, l’evento si è tenuto interamente online su una piattaforma creata appositamente, nel tentativo di incentivare la partecipazione dei giovani nelle politiche europee anche in questo periodo. Presenti nelle giornate, oltre i partecipanti e gli organizzatori, anche il sindaco di Salonicco Konstantinos Zervas e la consigliera municipale Ioanna Kosmopoulou, coordinatrice del progetto KEDITH. Gli otto ragazzi della delegazione italiana, in gran parte provenienti dai comuni del Nord Milano, si sono confrontati con le loro controparti greche, slovene, bulgare e portoghesi in quattro giorni di workshop, confronto e condivisione, culminati con la stesura di un

report conclusivo. Le modalità sono state riadattate alle esigenze dettate dalla pandemia e dalla piattaforma informatica, ma hanno ricalcato in tutto e per tutto quelle utilizzate nel Parlamento Europeo: sei i nuclei di riflessione su cui i ragazzi hanno lavorato, dalla partecipazione dei giovani nei meccanismi dell’Unione Europea alle sfide che i paesi membri si trovano ad affrontare a causa della pandemia, secondo le priorità del neoeletto Parlamento. Divisi nei vari partiti del Parlamento Europeo, i partecipanti hanno prima avanzato proposte riguardanti le tematiche chiave del progetto, confrontando poi le loro visioni con le controparti di altri schieramenti politici. Una volta raccolte idee e soluzioni, i ragazzi – tra i 15 e i 30 anni – hanno votato, discusso e proposto emendamenti fino ad approvare il risultato finale, un report riassuntivo di sei pagine:

i 50 punti stilati dai partecipanti verranno presentati ai tavoli delle istituzioni dell’Unione Europea e, prossimamente, condivisi con le amministrazioni e i cittadini dei comuni partecipanti. Nonostante le difficoltà emerse a causa delle tecnologie e le barriere linguistiche, il progetto è stato un successo: gli ostacoli posti dalla pandemia non hanno placato l’entusiasmo dei ragazzi, che si sono detti più che soddisfatti dell’esperienza, anche se virtuale. La riuscita dell’evento, uno dei primi di questo tipo a essere riadattato in modalità online, potrebbe aprire le porte ad altre esperienze di questo tipo, permettendo ad altri giovani europei di partecipare anche nelle circostanze difficili create dal Covid-19. Nell’ultimo anno la maggior parte delle opportunità – scambi culturali, simulazioni internazionali e workshop – sono state cancellate, creando un danno sia per i giovani sia per le comunità che trarrebbero beneficio da queste occasioni. Tra le comunità in prima linea c’è proprio Cinisello Balsamo: il Centro Culturale “Il Pertini” ospita infatti uno dei circa 80 punti Eurodesk presenti in Italia, occupandosi di promuovere ed informare rispetto ad opportunità di lavoro, formazione e volontariato a livello italiano ed europeo. Irene Nembrini


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ATTUALITÀ

MERCOLEDÌ 14 APRILE 2021 www.lacittadelnordmilano.it

Il degrado che avvolge il Parco della Costituzione Panchine rotte, incuria e scarsa illuminazione i problemi segnalati

■Il quartiere Sant'Eusebio ancora una volta al centro dell'attenzione. In seguito alle segnalazioni pervenuteci da alcuni dei nostri concittadini abbiamo visitato il Parco della Costituzione di Via Mozart. Si lamentavano dello stato di trascuratezza in cui il Parco si trova ormai da anni. Il degrado è innegabile: la quantità di foglie accumulatesi sul terreno sono tali che in alcuni punti non si distingue più il sentiero; alcune panchine sono fortemente rovinate così come i cestini; molti degli steccati in legno sono danneggiati; i bordi degli spazi rettangolari scavati nel cemento che all’origine erano

probabilmente destinati ad essere delle fioriere comunemente chiamate “vasche”, sono logorati e inutilizzati; molti lampioni (ne abbiamo contati dodici) sono rotti ed alcuni non funzionanti, compromettendo la sicurezza nelle ore serali in cui il parco è per metà praticamente immerso nell'oscurità. “Ho scritto più volte al comune - ci racconta il Signor Valerio – ma senza alcun risultato” – Ci abbiamo provato anche noi come redazione ma l’assessore all’ambiente pur sollecitato, non ha ritenuto utile risponderci in quanto, a suo parere, non esiste nessuna situazione di de-

grado. Non la pensano così Sara e Marco, giovani sposi che nel quartiere ci abitano da qualche anno: non potendo frequentare la palestra e a causa dello smart working per otto ore al giorno, hanno cercato comunque di tenersi in forma andando, nel tardo pomeriggio, al parco a correre insieme. "Non le nego che quando Marco non può accompagnarmi, ho paura- sottolinea Sara- il parco è al buio e per una donna sola i pericoli sono tanti". In effetti, da un ulteriore sopralluogo in tarda serata, salta all'occhio che la parte del parco verso la Via Paisiello, in corrispondenza del campo da calcio, è praticamente buia. I lampioni ci sono, sembrano integri ma non funzionano. Quest’anno il Parco della Costituzione compirà 25 anni e vorremmo poterlo festeggiare nella veste che merita. “Mi aspettavo che l’amministrazione comunale approfittasse di questi mesi di pandemia per rimediare all’incuria – incalza Sergio, pensionato del quartiere - invece ad oggi nulla è cambiato. Sono molto deluso!” Ci fa ben sperare la disponibilità dimostrataci dal Sindaco, Giacomo Ghilardi, durante un colloquio telefonico nel quale ci ha assicurato che si farà carico di controllare quanto da noi segnalato, invitando però i cittadini a rivolgersi sempre direttamente all’amministrazione comunale per qualunque disservizio o caso di incuria riscontrino, in modo da poter intervenire tempestivamente. Stefania Vezzani

SEGNALAZIONI

Il verde dimenticato di Cinisello Balsamo Continuano le segnalazioni da parte dei cittadini per l’incuria delle zone verdi a Cinisello Balsamo. Alberi tagliati, tronchi spezzati dai temporali e le nevicate, in attesa di essere raccolti ed eliminati, che da troppe settimane occupano indebitamente aiuole e spazi di verde attrezzato. Li troviamo al parco in zona Crocetta, adiacente al viale Brianza e ancora in via Marconi. Si tratta di alberi che sono stati tagliati perché a rischio caduta. Da tempo la redazione de La Città è interessata da molte segnalazioni di cittadini di alcuni quartieri sulla situazione del verde in città. Eppure il decoro fu uno dei cavalli di battaglia del centrodestra nella campagna elettorale del 2018, quando poi avvenne il cambio della guardia in comune. Secondo i molti segnalatori la situazione relativa all’incuria e al degrado degli spazi verdi risulta peggiorata rispetto al passato. “Ogni tanto vengono li sistemano e poi li lasciano lí”. Ci scrive Gianna, una pensionata che ormai da troppo tempo assiste a questo tipo di potature senza smaltimento. Anche Tiziana è stanca di vedere sporcizia e verde non curato nelle zone del Brico Center, del Lidl, Decathlon, fino al Mediaword. “Sul marciapiede è tutta una pattumiera”. Ho segnalato più volte al Comune ma rispondono che non è di loro competenza, eppure li è ancora Cinisello. Aiutateci a capire.” Ringraziamo i cittadini per le loro testimonianze.


SOLIDARIETÀ

MERCOLEDÌ 14 APRILE 2021 www.lacittadelnordmilano.it

25 aprile, il desiderio inalterato di libertà, giustizia e solidarietà

■ “Vedevamo a portata di mano oltre il tronco, il cespuglio, il canneto, l’avvenire di un giorno più umano e più giusto, più libero e lieto” scriveva Italo Calvino nel ricordare i partigiani che per “non chinare la testa” avevano preso la strada dei monti. Il suo non era il nostalgico ritorno al passato di un uomo che nel frattempo era invecchiato, ma il desiderio che i pensieri e le speranze di quei ventenni potessero rivivere nei pensieri e nelle speranze dei giovani suoi contemporanei. È questo in fondo il senso di ogni 25 aprile: una rievocazione che porti avanti quel desiderio di libertà, di giustizia sociale, di solidarietà che aveva animato i nostri resistenti e li

aveva spinti a mettere in gioco la loro stessa vita per uscire dalla barbarie, dagli orrori della guerra, dal razzismo, dalla sopraffazione. Tra di loro c’erano molti nostri concittadini, giovani che non volevano più subire le angherie e le violenze dell’occupazione nazifascista, vecchi militanti che non avevano mai cessato di opporsi al regime nonostante il carcere e il confino. Alcuni di loro hanno pagato la loro scelta con la vita. In questo 25 aprile ancora segnato dalle restrizioni della pandemia e dai numeri terribili delle persone che quotidianamente soffrono e ci lasciano, i nostri partigiani dicono a tutti noi, confusi, depressi, angosciati, che anche nei momenti più bui è possibile sperare in un futuro migliore e lottare per raggiungerlo. Per questa ragione, dopo quest’anno cupo, sentiamo ancora più forte il legame che ci lega a loro e il bisogno di mantenere vivo il loro ricordo. Invitiamo perciò i nostri concittadini a celebrare la festa della Liberazione ponendo un fiore sulla tomba di uno di loro, così come noi dell’Anpi porremo dei fiori sulle targhe e sui monumenti che sono stati collocati nelle vie e negli spazi pubblici della nostra città. Sul nostro sito saranno aggiunte nuove pagine legate alla storia di Cinisello Balsamo e verranno date ulteriori informazioni sui diversi eventi che verranno proposti in occasione del 25 aprile. Anpi Cinisello

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NAZI E FASCI AL BANDO

Legge contro la propaganda nazifascista, superate le 140mila firme L'obiettivo era di raggiungere le 50mila firme entro il 31 marzo 2021 ma si è andati ben oltre. Il comitato promotore, presieduto dal sindaco di Stazzema Maurizio Verona ha superato le 140mila firme. Così la proposta di legge di iniziativa popolare, finalizzata a disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social network e con la vendita di gadget, ha ora le gambe per procedere nel suo iter parlamentare. Un’adesione oltre le attese per il primo cittadino del comune toscano, teatro di uno dei più brutali rastrellamenti ed eccidi nazi-fascisti il 12 agosto del 1944, che ha ingaggiato una sfida di civiltà da molti attesa da troppo tempo. A rispondere in migliaia da ogni parte d’Italia ed è un risultato oltre le aspettative se si pensa che l’Italia vive da mesi di limitazioni per via dell’emergenza sanitaria in atto. È stato complicato organizzare i banchetti per la raccolta delle firme nelle piazze ed è stato complicato anche recarsi nel proprio comune per firmare la proposta di legge: in quasi tutti gli enti locali italiani occorre prendere un appuntamento per poter accedere all’ufficio protocollo e firmare. Cosa che indubbiamente ha scoraggiato molti ad aderire ma che comunque non ha impedito di triplicare il numero delle firme richieste. Una mobilitazione, anche se limitata vista l’emergenza sanitaria, c’è stata anche a Cinisello Balsamo, dove il Partito Democratico, che ha partecipato all’iniziativa, è riuscito a raccogliere più di 150 firme.


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SOCIETÀ

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UniAbita: un altro anno in crescita, tra partecipazione e voglia di costruire un nuovo futuro dell’abitare ■Anche quest’anno UniAbita è pronta ad approvare il proprio bilancio. Dal 19 Maggio prenderanno il via le assemblee dei soci per condividere l’andamento positivo della Cooperativa nel 2020, che per il secondo anno consecutivo chiude con un bilancio praticamente in pareggio, nonostante le difficoltà del periodo appena trascorso. “In un momento sociale così delicato, UniAbita è riuscita a non avere contraccolpi ma anzi si è dimostrata ancora più forte e maggiormente pronta a sostenere i propri soci e le proprie socie”, ha dichiarato Pierpaolo Forello, Presidente di UniAbita. “Le assemblee sono sempre un’occasione di partecipazione, sia per confrontarsi su quanto fatto, sia per decidere insieme sul futuro”, ha proseguito. Partecipazione che per la Cooperativa è da sempre centrale per rinnovare il rapporto di fiducia con i soci e favorirne il rafforzamento, come dimostrato anche dal prestito sociale. Attraverso questo strumento i soci possono investire fornendo alla Cooperativa i mezzi necessari allo sviluppo della sua at-

tività e missione, permettendo però ai Soci di ottenere una giusta remunerazione: rimasto stabile nel corso degli ultimi anni, sta vedendo nei primi mesi del 2021 un lieve ma significativo incremento. “Per la cooperativa, quella della partecipazione è una sfida vinta”, ha proseguito Forello. “A causa della pandemia, le riunioni si sono svolte

sempre on line: ci manca molto poterci vedere, incontrare, stare insieme, ma siamo orgogliosi di quanto le diverse modalità imposte dalla pandemia non abbiano precluso alla voglia di incontrarsi, di confrontarsi e di essere parte attiva nella vita della Cooperativa”, ha concluso il Presidente. Come ha dimostrato la recente scelta del nuovo logo di

UniAbita, che ha visto l’adesione di più di 2000 soci e che verrà presentato proprio in occasione delle assemblee di bilancio. Nelle giornate del 22 e 27 Aprile, sono previste due dirette streaming con la possibilità di partecipazione in presenza, previa prenotazione, per iniziare a conoscere e confrontarsi in merito ai contenuti delle assemblee con tutti i soci e le socie. L’anno è stato però cruciale anche per il rilancio del tema dell’abitare: un’esperienza che possa essere sostenibile e accessibile senza rinunciare alla qualità. Ne è una dimostrazione la linea di nuovi interventi Firmati UniAbita, realizzata tra Sesto San Giovanni e Milano, che permette di vivere una nuova esperienza di living. Un successo decretato dalla vendita totale degli appartamenti a disposizione e un altro tassello importante nel percorso di UniAbita che ha riportato la Cooperativa a essere protagonista nel costruire un nuovo concetto di abitare: non semplicemente casa, ma vivere in una comunità e in un contesto a misura di persona. Publiredazionale


STORIA LOCALE

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Asili nido, welfare e impegno: la donna che aprì le porte di Cinisello al progresso Enrica Brambilla lascia alla città un’eredità unica. Ha intrecciato l’impegno professionale in comune con un’inesauribile passione civile ■Cara Enrica, con te se ne va una testimone e protagonista dell’evoluzione della nostra comunità. Grazie a te ho conosciuto la storia della tua amata Balsamo. Sì, perché si deve distinguere, i balsamesi ci tengono e anche tu ci tenevi, anche se lo dicevi scherzando. Grazie a te, e al gruppo con cui hai lavorato, questa città ha potuto contare su servizi sociali all’avanguardia ed è stata la prima del circondario milanese ad avere gli asili nido. Ricordo ancora con piacere la chiacchierata a casa tua con te e Luigi, durante la quale, con grande disponibilità, mi avete raccontato il vostro vissuto intrecciato con la storia della città. Enrica Brambilla era nata nel 1940 in una famiglia balsamese da almeno quattro generazioni. Con i genitori e la sorella viveva in via Mariani, sopra la Cooperativa L’Agricola, della quale erano i gerenti. Una Balsamo che oggi stenteremmo a riconoscere, con cascine e campi che la dividevano da Cinisello e dove, nel silenzio della mattina, si veniva svegliati unicamente dal rumore delle ruote dei carri dei contadini. In seguito il padre ereditò da una zia l’edicola alla Foppa, in fondo a via Martinelli. Un lavoro impegnativo perché doveva andare in bicicletta all’alba a ritirare i giornali per poi distribuirli, girando tutta Balsamo. E allora Enrica e sua sorella diventarono per tutti “le ragazze del giornalista”, così venivano chiamate in paese. Una vita semplice, ma dignitosa, non mancava da mangiare, ma le case erano riscaldate solo dalla cucina economica, il gabinetto era in comune e i bambini venivano lavati nelle tinozze. Nella nuova casa in via Verdi cambierà qualcosa, ma non subito. I ricordi di quel tempo sono la scuola Corridoni, i giochi ormai scomparsi, l’oratorio, le amiche, rimaste tali nel tempo, i falò di Sant’Antonio, le processioni e la festa di Balsamo nella seconda domenica di ottobre, quando nella piazzetta c’era il palo della cuccagna e la fontanella sotto il dipinto di San Martino. Si andava a mangiare il gelato dal Muciot e si portava a cuocere al forno la torta pappina, di pane raffermo e latte, quella che Enrica ancora cucinava per i nipoti. Ma anche i ricordi brutti della guerra rimangono indelebili, nonostante fosse molto piccola: le fughe in cantina o in Villa Casati per il pericolo dei bombardamenti. Due famiglie antifasciste, quelle di Enrica Brambilla e di Luigi Seveso. Via Domenico Brambilla a Cinisello è intitolata a un cugino del padre di Enrica, perseguitato politico, picchiato dai fascisti e morto nel 1931. Mentre il padre di Luigi, Carlo Seveso, aveva partecipato

Enrica Brambilla

agli scioperi del ’43 e alla Resistenza; condannato dal Tribunale Speciale Fascista, dopo la Liberazione fu nominato assessore della prima Giunta. L’impegno di questa famiglia ha segnato un’epoca, in particolare quella degli anni Settanta: Luigi è stato, dal 1975, assessore all’Istruzione, Sport e Cultura, mentre Enrica, dopo aver prestato servizio presso la Ragioneria del Comune, nel 1970 vinse il concorso di capo sezione dei Servizi Sociali. Lavorerà con una squadra formidabile di colleghi e amministratori: il sindaco Enea Cerquetti, il vicesindaco Sergio Torsani e le assessore all’Igiene e Sanità, Servizi Sicurezza Sociale, prima Rosetta Ottonello e in seguito Ester Tonolli. Fu il periodo dei decreti delegati, con la Scuola, assieme ai servizi sociali, punto centrale dell’azione amministrativa del Comune. Furono gli anni del boom dell’immigrazione, arrivavano le corriere in piazza Gramsci con famiglie numerose che avevano bisogno di assistenza (in 30 anni gli abitanti passarono dai 15.017 del 1950 agli 80.484 del 1980). Emer-

genze enormi da risolvere, e da risolvere in breve tempo: case, fognature, rete stradale, rifornimento idrico, servizi sanitari, sociali e scolastici. Fu acquistata la Colonia Pirelli di Pietra Ligure, che però non bastava per soddisfare tutte le richieste. Si voleva anche garantire un luogo dove le famiglie potessero lasciare in sicurezza i bambini fino all’età di tre anni e si pensò a un progetto innovativo da un punto di vista pedagogico. Fu assunta una pedagogista e con lei Enrica partì alla volta di Bologna, Forlì e in particolare Reggio Emilia, dove funzionavano già alcuni asili affidati a volontari, in quanto per la legislazione italiana non esistevano ancora figure professionali per la prima infanzia. Si sarebbe dovuto attendere la legge 1044 del 1971 perché nascessero gli asili nido comunali. Il nostro fu il primo comune del milanese a tentare di organizzare il servizio con anticipo rispetto all’entrata in vigore della legge. Si formò un comitato paritetico per studiare le necessità e i mezzi per soddisfare le richieste di asili nido. Le aziende versarono in un fondo un contributo una tantum per ogni lavoratore che permise al Comune di reperire i locali per i primi tre asili e di stanziare le somme per le attrezzature. Pur affrontando diverse difficoltà, si giunse a un accordo per l’apertura entro la fine del 1971 delle prime strutture, per la formazione del personale e per l’avvio di una prima rete di consultori. Si stava già lavorando per l’apertura graduale di otto asili nido. Si procedette con un piano di formazione molto avanzato, evidenziando la necessità della gestione sociale del servizio con la partecipazione del personale, dei genitori e dei quartieri. Fu redatto un regolamento e, con orgoglio, Enrica mi raccontò che venne adottato da tutta la

IL RICORDO

Lui è stato, Enrico Cherubini Il mio giovane cognato, poiché ha frequentato casa nostra da imberbe ragazzino, a causa di mia sorella Sandra. Hanno passato poi tutta una vita insieme. Tra noi si sono intrecciati i fili per una trama di vita vissuta che nessuno potrà scalfire. La generosità di Enrico è nota a tutti coloro che lo hanno conosciuto e ai molti che ne hanno goduto. Io e Rossana per primi. “Non mi dai fastidio, Bison, anche se resti qui per sempre” mi diceva quando accennavamo il ritorno a Cinisello, dopo diverse settimane di rilassanti vacanze in quella bella casa immersa nella Tuscia. Adesso, vorremmo essere capaci di possedere una così dolce carezza, per sfiorare i volti di Sandra e di suo figlio Igor. Sempre, il nostro caro Enrico, è stato così. Diretto e sodale. Più che un parente, un amico gentile. Anche se lui avrebbe preferito una grassa risata noi lo piangiamo sommessamente, nel timore di farlo arrabbiare. Che gli sia lieve la terra. Ivano Bison

Regione. Terminato il suo impegno lavorativo, fece parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ricovero Martinelli e fu la responsabile del periodico della Fondazione. Anche in questa attività ci mise tutto il cuore. Per lei era importante che non fosse garantita agli anziani ricoverati solo l’assistenza, ma anche la dignità, coinvolgendoli quindi in attività culturali e spronandoli a coltivare le loro passioni, che venivano poi raccontate sul periodico. Enrica, hai attraversato il tuo tempo da protagonista. Sono gli itinerari di donne come te, uniti dalla comune dimensione dell’impegno, che si tramandano e ci danno forza con l’esempio. La tua storia è giunta fino a noi, che siamo arrivate dopo, e che ad essa abbiamo sempre guardato con ammirazione. Con la tua scomparsa, cara Enrica, rimaniamo orfani di un tassello importante della nostra storia. Nulla è piovuto dal cielo; se la nostra comunità può ancora oggi beneficiare di un corpo socio-assistenziale di prim’ordine, lo dobbiamo a te e a quanti come te in quegli anni difficili lavorarono con abnegazione ed entusiasmo, osando e sperimentando, per costruire le basi di una città solidale e aperta, con uno sguardo particolare rivolto alle donne e alla progettazione di servizi che potessero consentire loro un percorso di emancipazione. Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario dei primi asili, tu non potrai essere con noi per celebrarlo. Oltre all’affetto e al ricordo di quanti ti hanno conosciuto, di te rimane l’impronta di ciò che hai contribuito a realizzare. Anche per questo ti dedico questo mio pensiero e ringraziamento. Patrizia Rulli

MESSAGGI DI CORDOGLIO Ci uniamo al cordoglio dei familiari e di tutti noi che l’abbiamo conosciuta e le abbiamo voluto bene. Enea e Graziella Cerquetti. Cara zia Enrica ti ricorderemo sempre con affetto, Patrizia con Giancarlo, Alberto ed Edoardo. Armida Seveso partecipa con grande tristezza al dolore del fratello Luigi per la perdita della moglie Enrica Brambilla. Nel ricordo di momenti indimenticabili un caro saluto ad Enrica, gli obiettori dell'85. Gereschi GianMaria


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SOCIETÀ

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Lutto per la scomparsa di Enrica Brambilla Il ricordo delle colleghe del comune Le parole commosse di chi ha condiviso con lei i lunghi anni dell’impegno professionale ■1970 – Politici illuminati – Funzionari amministrativi coinvolti e partecipi. La legge 1044 istitutiva degli asili nido è del 6 dicembre 1971 e gli asili nido a Cinisello Balsamo si aprono prima della legge: 2, poi 3, poi 4. Personale formato ad hoc con l’Ospedale Bassini come partner e i sindacati che riescono a convincere gli imprenditori a dare finanziamenti. Una rivoluzione. Enrica Brambilla c’è, in prima fila, con Enea Cerquetti e Rosetta Ottonello. È il funzionario amministrativo che si occupa degli atti burocratici. È nel suo ufficio al 1° piano di piazza Confalonieri (quello era il Comune). Per lei non c’è solo il mero agire “perché è il suo compito”. C’è soprattutto la condivisione del progetto, c’è la volontà della buona riuscita e la consapevolezza di fare qualcosa di concreto e innovativo per la città: non solo assistenza sociale dunque ma servizi educativi. E i nidi diventano il fiore all’occhiello del Comune di Cinisello Balsamo grazie all’impegno di Enrica, delle istituzioni locali, delle lavoratrici di ogni ordine e grado e della pedagogista che ci hanno creduto davvero. Chi tra noi l’ha conosciuta, la ricorda sorridente, occhi vispi e attenti, determinata, rigorosa, tenace ma umana, amica, comprensiva ma anche di forti principi. Ci ha insegnato la correttezza sul lavoro, ha preteso l’osservanza delle gerarchie amministrative e politiche ma ha saputo coniugare i doveri con i diritti sindacali che nascevano da servizi occupati da donne giovani: educatrici, cuoche, ausiliarie, molte delle quali al loro primo impiego. Enrica ci ha accompagnato così, con quel suo carattere volitivo: ce la ricordiamo rossa in viso quando difendeva le sue idee o l’operato delle persone, sicura e caparbia con l’obiettivo davanti agli occhi. Ci ha lasciato esattamente a 50 anni dalla nascita del servizio e ancora 3 mesi fa ci aveva comunicato di voler organizzare qualcosa per rivederci e ricordare insieme battaglie e soddisfazioni. Ci è sembrato giusto raccogliere qui di seguito le espressioni di cordoglio e il saluto di alcune educatrici e del personale degli asili nido, degli assistenti sociali, delle impiegate, della pedagogista, a lei che tanto ci ha insegnato e tanto si è adoperata, con il sostegno costante del marito Luigi e delle figlie Cristina e Daniela, per il bene della sua città: • Un tempo ricco di energia, cooperazione fiducia e di persone di grandi aperture intellettuali. • Onesta, corretta, passionale, competente, attenta ai problemi dei lavoratori e dei nostri anziani, operosa e determinata. • Grazie Enrica per essere stata per tutte noi una persona speciale. Hai sempre sostenuto con tenacia e con forza le idee

in cui credevi e hai trasmesso a tutte noi questa forza e questo entusiasmo. Tu sei stata un punto fisso in un percorso nuovo e sconosciuto. Questa esperienza comune ha lasciato un segno profondo in ognuna di noi. • Una mamma sulla quale “scaricare” le ansie e un’anticipatrice dei tempi: ad esempio l’avvio dei Centri Sociosanitari divenuti poi Consultori, così importanti per le donne, benefici economici a chi si prendeva cura di un anziano a casa invece che ricoverarlo. • La mia prima collega, con cui ho condiviso ufficio, scrivania, progetti e anche litigi, entusiasmo e delusioni, energie e impegno sociale e politico. E i ricordi recuperati nelle nostre chiacchierate telefoniche degli ultimi anni. • Sono legata a lei da profondo e sincero affetto. • Sono molto scossa per questa perdita, per me è troppo doloroso ricordare il passato entusiasmante con Enrica. • Una donna di forti ideali, grande pioniera, perspicace, ha saputo coniugare impegno civile e professionalità, sapeva

ascoltare le spinte dal basso e tradurlo in azioni concrete senza imporre le proprie idee per un prestigio personale. • Orgogliosa di averla conosciuta e di esserci stata nei grandi cambiamenti. Quanti ricordi, quante fatiche portate avanti con grande forza, tenacia, tenuta intellettuale e politica! È grazie a questo che noi ancora esistiamo e resistiamo con tutto. Cercando di mantenere alta la professionalità educativa che ci ha sempre fatto lustro. • Nel mio cuore rimane un bellissimo ricordo della bella persona gentile, competente e sempre pronta a sostenere qualsiasi iniziativa per il bene dei nidi e del suo personale. • Impossibile dimenticare! Con te cara Enrica, è volata via anche una parte di noi, noi che allora giovani, inesperte, ma piene di entusiasmo abbiamo percorso una strada che ci ha visto con te pioniere di un’avventura affascinante e che a distanza di tanti anni ha lasciato un segno profondo. • Enrica resta nei nostri cuori e sono sicura che anche nel suo c’eravamo tutte.

• È grande il ricordo dei nidi di Cinisello Balsamo! Un cuore pieno ancora oggi! Per sempre nelle mie emozioni! • Una donna che ha creduto in uno dei progetti più importanti del nostro Comune. La storia dei nidi è una storia di donne che avevano forti ideali e che hanno saputo tradurli in luoghi ricchi di cultura educativa. • Ciao Enrica, cerco di essere il più delicata e leggera possibile in quello che sto per scriverti per farti arrivare in volo le mie parole. Ti ricordo come una donna pioniera, avanti nel tempo, che non ha perso mai speranza e con tenacia e forza hai colto e portato avanti una cultura della prima infanzia che soddisfacesse un bisogno di donne e madri lavoratrici e che desse un’opportunità educativa ai bambini piccoli. Hai saputo tessere intorno a te reti di persone qualificate, preparate e riconosciute, che ti potessero sostenere e affiancare nei progetti educativi. Insieme alla mitica Maria Paola Casali, ci hai sempre coinvolte e noi ci siamo fatte trasportare dal tuo, vostro entusiasmo. • Quando decisioni e scelte sono per il bene delle persone e una risposta ai loro bisogni, i risultati sono visibili e non hanno scadenze! Quello che si è fatto allora è tuttora di una sorprendente modernità, perché le cose FATTE BENE non marciscono: continuano a fermentare. Enrica, resterai nei nostri cuori. Grazie di aver aperto la strada. Le tue colleghe.

Scuola, la protesta a oltranza dei genitori del Msa Il Movimento Scuola Aperta non si ferma e rilancia: tutti i venerdì in piazza Gramsci per salvare la didattica ■Il Movimento Scuola Aperta di Cinisello Balsamo nasce il 4 marzo scorso, quando vengono chiuse le scuole e la DAD ritorna, prepotentemente, nelle famiglie, anche in quelle degli studenti più piccoli. MSA è costituito da genitori, insegnanti e studenti; prende vita attraverso un piccolo gruppo di genitori della Scuola Anna Frank Montessori e coinvolge, in breve, anche gli altri plessi scolastici. Il Movimento chiede che vengano riaperte le scuole, ma in sicurezza; chiede un adeguamento della didattica in presenza, l’abbandono parziale della lezione frontale in favore dell’outdoor; chiede di potersi confrontare con famiglie e istituzioni, essere ascoltato, fare proposte. Vuole una scuola in presenza, sicura, dinamica, stimolante e gratificate per tutti gli organi coinvolti. E come lo chiede? Lo chiede scendendo in piazza, nella piazza principale della città, la piazza Gramsci. Ogni venerdì i genitori con tanti cartelli e striscioni colorati e motivanti, parlano attraverso la voce delle mamme, le mamme “comuni”, quelle che non ci si aspettava, quelle che collaborano operose con le loro scuole senza vanto ed esposizione. Le mamme attive dei comitati genitori dietro le quinte. Il primo evento organizzato vede una nutrita partecipazione, tra la platea si scorgono bimbi, papà,

mamme, insegnanti e nonni; tutti lì con la loro mascherina, educati, rispettosi delle norme e partecipativi. Queste mamme ottengono il successone sperato e chi assiste si sente parte di loro, assorbe il loro entusiasmo e lo fa proprio. Anche il sindaco Giacomo Ghilardi partecipa all’evento e dichiara subito la sua solidarietà insieme all’assessore all’istruzione Maria Gabriella Fumagalli. Scatta così la seconda fase, la piazza, la gente e l’incontro con l’amministrazione comunale. Viene fissato un incontro auditivo tra il Movimento Scuola Aperta e la Consulta della Scuola in data 23 marzo; incontro durante il quale vengono portate all’amministrazione delle proposte da valutare coinvolgendo gli istituti scolastici. Rita Piano, portavoce del gruppo, dichiara: “Proponiamo di mappare i luoghi per poter

stare all’aria aperta, creando accordi con i parchi. Sappiamo che outdoor è un termine generico e che ne esistono diversi approcci educativi, un progetto che richiede tempo ma fattibile con l’aiuto degli enti territoriali”. Ad oggi il Movimento, non soddisfatto della riapertura delle scuole parziale, si impegna anche per gli studenti più grandi, quelli della fascia di età 12-20 anni (circa) e proroga la sua presenza in piazza. La scuola è un diritto di tutti! Il presidio del Movimento sarà periodico, ci aspettano, sempre in piazza Gramsci, provvederanno ad informare relativamente alle date dei prossimi presidi e raccolgono adesioni. Ringraziamo queste mamme perché si sono esposte, parlano per tutti, anche per quelli che non partecipano, si preoccupano per tutti gli studenti e dedicano tempo ed energia, sottratti al loro quotidiano, alla comunità. MSA significa Movimento Scuola Aperta, ma l’acronimo potrebbe anche essere tradotto con Mamme Seriamente Arrabbiate; speriamo che le dichiarazioni di solidarietà non siano dovute a un errore di interpretazione della sigla e che finalmente scuole, famiglie e istituzioni riescano a lavorare in sinergia per l’interesse di tutti gli studenti, grandi e piccoli, di Cinisello Balsamo. Carla Tanzi


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CINISELLO BALSAMO

250,00€

è il prezzo della Libertà

Sapete che la durata media della vita è di solo 28.900 giorni? Allora perché continuate a voler gestire di persona la locazione dei vostri immobili? Perché “L’uomo non ama il cambiamento. Per farlo bisogna essere coraggiosi, avere grandi ideali.” Erasmo da Rotterdam Gestire un immobile in locazione richiede molte competenze: • saper analizzare la situazione 昀nanziaria del soggetto che si candida a occupare il vostro immobile, come se dovesse richiedere un mutuo in banca; • avere informazioni sulla persona, conoscerne la psicologia; • prevenire la liberazione dell’alloggio in tempi utili per proporre al mercato la nuova locazione; • assicurarsi la buona manutenzione dell’immobile e il suo eventuale risanamento senza costi;

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garantirsi il pagamento dei canoni e delle spese condominiali; copertura delle spese legali se costretti a fare uno sfratto; conoscere le tassazioni a cui è soggetta una locazione, scegliendo quella più conveniente; occuparsi della ristrutturazione e dell’arredo, se necessario; redarre il contratto di locazione, registrarlo ed eventualmente disdirlo presso gli u ci competenti.

Dovete avere l’abilità di un arciere per saper fare centro! Fare centro, oltre a richiede un lungo allenamento, è sempre frutto di uno sforzo e di una scelta, della volontà di sottrarsi al caos e al disordine. Solo chi ha coscienza del limite è in fondo davvero libero. Se ci fermiamo un attimo a ri昀ettere, pensando alla gestione di un immobile, a volte abbiamo la sensazione di vivere come Sisifo, tormentato nell’Ade dove viene obbligato a spingere per l’eternità un enorme masso 昀no alla vetta dove questo 昀nisce per rotolare di nuovo giù a valle. Perché fare cosi tanta fatica, ribellati! Se lo farai, sarai leader di te stesso. Avere la leadership ribelle signi昀ca preferire lavorare con un’organizzazione ribelle e sostenerla nella sua missione. Leadership ribelle è non accettare ed essere preda di pregiudizi inconsci. Noi siamo certi di essere innovatori, ribellandoci alle convenzioni vogliamo essere utili e migliorarvi la vita. Tutto questo per dirti che, con un costo di €250,00, gestiamo interamente il tuo immobile, dandoti la possibilità di avere più tempo per te, prendendoci carico di ogni genere di incombenza e fastidio. Sei anche tu un ribelle? Allora sei libero, a soli 250,00€!


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CULTURA

MERCOLEDÌ 14 APRILE 2021 www.lacittadelnordmilano.it

L’esordio letterario del cinisellese Eryk Frontini Colpi di scena, amori e delitti ne L’ultima fermata prima del perdono, che diventa libro grazie al crowdfunding

■Una storia che nasce tempo fa da alcune intuizioni durante una passeggiata al tramonto lungo la riva del Ticino. Questa è l’origine de L’ultima fermata prima del perdono, il romanzo d’esordio di Eryk Frontini. Residente nella nostra città nel quartiere Crocetta, Eryk ha tratto ispirazione anche dai luoghi in cui vive per comporre un thriller impreziosito da sfumature tipiche del noir. Nel corso di una camminata alcuni anni fa lungo gli argini del fiume al calar del sole l’attenzione dell’autore si è soffermata sui volti delle persone incrociate lungo il suo tragitto. Questi sguardi sono diventati quelli di alcuni personaggi di un racconto scritto successivamente, rimasto poi chiuso in un cassetto e rispolverato solo lo scorso anno nel periodo più buio del lockdown. Gli ingredienti della sua narrazione sono poi stati ricavati da diversi fatti cronaca che, mescolati tra di loro, sono stati resi ancor più interessanti dalla

fascinazione che deriva dall’eterno conflitto tra il bene e il male, elementi universali che pervadono la fitta trama degli eventi descritti. La vicenda prende forma tra Milano, Parigi e la Sardegna. Un medico riporta alla memoria un fatto di cui è stato protagonista e una lettera lo riconduce a un periodo passato in cui era stato fidanzato con la figlia di un uomo, morto suicida in circostanze oscure. Nascono strane e complesse situazioni collegate alla frequentazione di una villa che cela un’organizzazione segreta con parecchi interessi finanziari. Un magistrato indaga sulle rivelazioni di due giovani donne di strada. Altri accadimenti legano tra loro dei misteriosi omicidi e improvvise morti fanno sparire alcuni testimoni. Sullo sfondo della narrazione trova spazio anche la storia d’amore del protagonista con un’infermiera. La complessità e la suspense del romanzo si ritrovano nell’ascolto di alcuni estratti,

letti e pubblicati online su YouTube dall’attore Mirko Lanfredini, un’eccellente interpretazione che fa ben sperare anche per una possibile realizzazione di un audiolibro. Quest’opera, che Eryk Frontini presenta come “un’adorabile menzogna”, porta in sé anche un senso di speranza che lo scrittore stesso vuole trasmettere ai suoi lettori. In un periodo in cui la pandemia è ancora una triste e pesante realtà che grava sulle spalle di tutti noi, l’autore ha voluto mettere insieme tanti elementi della vita reale per tessere un intreccio che ogni lettore può far diventare proprio. Frontini, che ama definirsi “uno spacciatore di felicità”, desidera che il viaggio compiuto attraverso la lettura di questa sua storia renda meno opprimenti i giorni che stiamo vivendo ormai da oltre un anno. Altro aspetto da sottolineare è l’operazione editoriale che darà alla luce il libro il prossimo autunno. Il progetto deriva da un’azione di crowdfunding, cioè una raccolta collettiva di fondi da parte degli acquirenti del volume per permettere di mandare in stampa il romanzo. Il passaparola e le condivisioni online stanno dando man forte alle prenotazioni del romanzo dell’autore cinisellese. Tutti gli amanti dei thriller e i più curiosi possono consultare la pagina web bookabook.it/libri/lultima-fermata-del-perdono. Oltre a ulteriori dettagli, qui potranno ordinare un volume che li lascerà senza fiato. Emanuele Lavizzari

Col Covid prorogati tutti gli sfratti ma anche i proprietari sono in difficoltà ■Gli italiani sono un popolo di mattonari, infatti l’Istat ci ricorda che l’80% degli italiani circa vive in una casa di proprietà. Il resto delle famiglie vive in case concesse in locazione, ma non sempre i rapporti tra locatore e conduttore sono sereni e così nel 2019 – ultimo anno in cui è stato concesso ai proprietari di sfrattare gli inquilini per morosità o per altre cause – vi sono state centomila richieste di sfratto. Poi è arrivato il Covid e con lui il decreto milleproroghe, con cui è stata decisa la proroga degli sfratti da marzo 2020 fino al 30 giugno 2021. Più nel dettaglio viene prevista la proroga al 30 giugno 2021 della sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili per mancato pagamento del canone alla scadenza (il così detto sfratto per morosità). La sospensione è automatica e non richiede alcun requisito per accedervi. Pertanto, in virtù di tale automatismo, non viene

fatta neanche la necessaria distinzione rispetto alle morosità pluriennali e precedenti all'emergenza Coronavirus, e quindi tra inquilini in difficoltà e inquilini che hanno un tenore di vita migliore dei proprietari. E così facendo – a mio avviso – si crea un incentivo a tenere gli immobili sfitti per evitare di vedersi privati della disponibilità dei locali da soggetti che non intendono pagare il canone. Inoltre occorre precisare che con queste misure di blocco generalizzato degli sfratti vengono le-

gittimate situazioni di illegalità dovute a consolidate pratiche di morosità, dando riconoscimento ai comportamenti di coloro che potrebbero approfittare della situazione. Oltre al fatto che nessuna norma agevolativa fino ad ora è stata fatta per il proprietario (neppure l’esonero al pagamento Imu) che ricordiamo può essere anche un piccolo proprietario bisognoso allo stesso modo del conduttore. Insomma: non è stata assolutamente presa in considerazione la situazione finanziaria del proprietario di casa. Quindi pur considerando il particolare momento di pandemia, non si può avvertire in questa norma una violazione del diritto di proprietà. È necessario ed urgente – sempre a mio modesto avviso – pertanto l’adozione di misure che garantiscano un ragionevole bilanciamento tra le opposte esigenze dei conduttori e dei proprietari di immobili. Avv. Fabrizia Berneschi

L’INIZIATIVA

Il libri del Pertini in prestito anche nei negozi di vicinato

Negozi di vicinato come punti per il prestito di libri, musica e film del “Pertini”. La pandemia picchia duro e allontana le riaperture di biblioteche e spazi della cultura, così il comune di Cinisello Balsamo cerca di correre ai ripari affidando ai negozianti disponibili la possibilità di esporre e prestare il materiale della biblioteca civica, estendendo di fatto le potenzialità del servizio e fornendo ai commercianti maggiore visibilità. L’idea è venuta all’assessorato alla cultura insieme con quello per il commercio e si è trasformata in un progetto chiamato “Books&TheCity”. “Libri in Negozio” è un modo innovativo per promuovere la lettura e, soprattutto, di estendere e rendere più semplice il servizio prestiti del Pertini – ha spiegato l’assessore alla cultura Daniela Maggi – Insieme ai nostri bibliotecari abbiamo pensato a come poter promuovere e incentivare la cultura, nello stesso tempo a come rispondere all’esigenza di supportare il commercio locale. L’idea è stata quella di portare il Pertini fuori dal proprio perimetro attraverso gli esercizi commerciali. Il tutto secondo protocolli di sicurezza e nel rispetto delle normative”. “Il filo conduttore deve essere quello di creare una rete solidale di promozione e supporto per chi sta pagando più di altri gli effetti economici del Covid-19 – ha detto il vicesindaco con delega al Commercio Giuseppe Berlino – Il progetto unisce due aspetti: l’opportunità per i lettori abituali di usufruire del servizio prestiti e la possibilità a chi entra in negozio, anche solo perché attratto da un titolo interessante, di fare un acquisto diventando magari un nuovo cliente. Cultura e commercio possono essere un’alleanza strategica per centrare due obiettivi come la promozione della cultura e la rivitalizzazione del commercio cittadino. E devo dire che i rappresentanti dei commercianti locali, a cui abbiamo anticipato tale proposta, hanno manifestato senza indugi il loro apprezzamento, dando massima disponibilità alla collaborazione”. In questi giorni sarà inviata una lettera a tutti i commercianti del territorio per raccogliere le adesioni. I negozi che parteciperanno potranno essere identificati dai cittadini grazie alla particolare vetrofania con il logo del progetto Books&TheCity. Redazione


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SPORT

MERCOLEDÌ 14 APRILE 2021 www.lacittadelnordmilano.it

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La pandemia non molla ma il mondo dell’atletica resiste Intervista doppia a Beppe Mirarchi (Cinisello Balsamo Atletica) e Tito Gilberti (Atletica Cinisello): difficoltà ma anche speranze ■La pandemia non molla. Tante le attività che ne hanno subito le gravi conseguenze. Abbiamo voluto chiedere a Tito Gilberti e Beppe Mirarchi, presidenti di Atletica Cinisello e Cinisello Balsamo Atletica, associazioni sportive da moltissimi anni presenti sul territorio, con quali problemi si sono dovuti confrontare. Questa pandemia ha ripetutamente bloccato lo sport, in particolare quello non agonistico. Come ne ha risentito la vostra attività e quali problemi avete dovuto affrontare? Beppe Mirarchi (Cinisello Balsamo Atletica). Purtroppo sento questa situazione più presente che mai ed è la cosa che più mi fa stare in allerta. Cerco di immedesimarmi in coloro che premono per poter tornare a quella che viene chiamata normalità; vedo come unica via di uscita una veloce ed efficace campagna vaccinale seguita da una graduale ripresa di “tutto” in base all’evolversi della situazione. La natura della nostra disciplina ci ha permesso di essere tra quelli meno sfortunati in quanto non essendo uno sport di contatto e trattandosi di attività all’aperto, i periodi di stop per noi sono stati minori rispetto a quasi tutti gli altri sport. Tito Gilberti (Atletica Cinisello): Come tutte le altre associazioni sportive all’inizio della pandemia abbiamo dovuto necessariamente interrompere sia l’at-

IL RICORDO

Cesare Brambilla, presidente onorario di FIDAL Mi. se n’è andato Il 26 marzo 2021 Cesare Brambilla a 86 anni è scomparso. Con lui se ne va uomo sempre attivo e presente sui campi di atletica. Amato e rispettato da atleti, tecnici e dirigenti, aveva sempre pronto il sorriso. Si rivolgeva a tutti con cordialità intercalando nel suo dialogare un po’ di dialetto milanese che lo rendeva ancora più simpatico e alla mano. Presidente dell’Atletica Agrate e vice presidente della Pro Sesto Atletica, è stato

per tanti anni membro attivo del Comitato provinciale di Milano, ricoprendo vari ruoli e incarichi, fino a vedersi assegnare, nel 2017, il titolo di “presidente onorario”. Con lui se ne va un uomo che è stato un valido esempio per i tanti sportivi. Ciao Cesare, ci mancherai.

Beppe Mirarchi

tività di allenamento che quella di partecipazione alle gare. Il consiglio direttivo ha quindi deciso di praticare uno sconto a settembre per tutti gli atleti che hanno rinnovato la propria iscrizione alla società. Abbiamo dovuto inoltre rinunciare all’organizzazione delle tante gare che svolgiamo sul territorio cittadino (sia pista, che strada, che cross) che vedono la partecipazione di diverse centinaia di atleti. La forzata inagibilità “per Covid” del centro sportivo vi ha creato danni economici? Beppe Mirarchi. A chi non li ha creati? Inoltre, ripeto, i conti si faranno alla fine. Iniziamo ad uscirne, poi ci rimetteremo in piedi. Tito Gilberti. Dal punto di vista economico la società non ha subito un grosso impatto. L’unico evento che ha avuto qualche ripercussione è stato l’annullamento della quinta tappa del circuito Cross per Tutti che ci vedeva come organizzatori qui a Cinisello. Il campo era già pronto e il percorso tracciato quando la sera a mezzanotte è arrivata la notizia che tutte le manifestazioni sportive dell’indomani erano sospese. Avete potuto contare su qualche sostegno pubblico? Beppe Mirarchi. Sì, abbiamo ottenuto un contributo da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri come tante altre realtà; è stato un “aiuto” e come tale lo abbiamo accettato e gradito. Tito Gilberti. Non direttamente, ma i nostri tecnici hanno potuto sfruttare il contributo messo a disposizione dal CONI per le collaborazioni sportive. I vostri atleti sono riusciti ad allenarsi? Soprattutto con i più giovani, come avete affrontato l’allenamento in mancanza di contatti? Beppe Mirarchi. Abbiamo lasciato ovviamente tutti liberi di comportarsi secondo coscienza, senza forzare nessuno a fare qualcosa che lo facesse sentire “esposto” a rischi. A coloro che hanno inteso allenarsi non abbiamo fatto mancare il nostro supporto, credo sotto nessun punto di vista; il contatto, abbiamo cercato di non perderlo mai; è stato l’impegno più importante da parte del nostro staff: “in presenza” o “in vi-

Tito Gilberti

deo”… ci siamo sempre stati e ci saremo ancora. Questo ci ha permesso di “esserci” come squadra nelle competizioni che si sono svolte in questo anno: Campionati Italiani su pista, Indoor e di Corsa Campestre; un anno sicuramente intenso ma molto gratificante. Nonostante le molte difficoltà. Tito Gilberti. Durante il primo periodo di lockdown siamo rimasti fermi, gli allenamenti sono ripresi piano piano l’ultima settimana di maggio 2020. Al momento gli allenamenti vanno un po’ a singhiozzo in quanto come disciplina individuale abbiamo la possibilità di allenarci solamente quando siamo in zona bianca, gialla o arancione. Mentre dobbiamo rimanere chiusi in zona rossa. Per far fronte all’impossibilità di allenarsi in presenza, sia nel primo periodo che ora durante la zona rossa, i nostri valenti tecnici si sono prodigati nel mantenere i contatti con i giovani atleti attraverso le piattaforme di comunicazione online proponendo attività da svolgere tra le mura domestiche. Tra i vostri tesserati, ragazzi e adulti, si è verificato un abbandono dell’attività agonistica a causa della mancata possibilità di allenarsi in pista o in palestra?

Beppe Mirarchi. Non sono ancora in grado di valutare quanti “abbandoni” siano ricollegabili alla situazione o solo fisiologici ma certamente qualche atleta ha lasciato l’attività; d’altro canto, il fatto di essere l’unica attività “aperta” ha di fatto incrementato le nuove iscrizioni. In termini numerici abbiamo circa lo stesso numero di tesserati della scorsa stagione. Credo che la situazione attuale possa essere stata “la goccia”. I ragazzi abbandonano per molti altri motivi. Tito Gilberti. No, contrariamente a quanto si potrebbe ipotizzare abbiamo avuto un leggero incremento delle iscrizioni proprio dovute al fatto che essendo uno sport individuale abbiamo la possibilità di svolgere attività anche durante la pandemia. Oggi come vedete il futuro della vostra attività? Beppe Mirarchi. Se potessi vedere il futuro... forse però è meglio non avere questa dote. Come hanno fatto tutti nel passato ci rialzeremo e, da quel momento cominceremo a costruirlo, il nostro futuro. Tutti. Confido nel fatto che cercheremo di mettere a frutto quello che questa situazione ci ha insegnato, cosí da evitare di ricaderci. Ci saranno parecchie cose da rimodulare perché avremo davanti a noi un mondo profondamente cambiato e dovremo adeguarci ma... chi fa sport vive di sfide, no? Ci faremo trovare pronti. Tito Gilberti. Sembrerebbe che l’attività agonistica, che è mancata per la maggior parte del 2020, stia riprendendo poco alla volta a partire dalle categorie cadetti in su. Speriamo quindi che si possa tornare presto alla normalità sportiva con un programma di competizioni intenso anche per dar modo agli atleti di finalizzare l’allenamento misurandosi in gara. Luigi Filipcic

EVENTI

Stop alla Stracinisellobalsamo anche per il 2021 L’evento, che avrebbe dovuto aver luogo ad aprile, non sarà attuato. Anche quest’anno, come nel precedente, a causa della situazione pandemica e per il rispetto della normativa ad esso legata la storica manifestazione sportiva “Stracinisellobalsamo”, non potrà svolgersi. “Abbiamo, nostro malgrado, ufficializzato l’annullamento, per il secondo anno consecutivo, della manifestazione. Fiduciosi che si possa uscire da questa situazione surreale che stiamo vivendo in questo periodo storico, con la consapevolezza che una volta risolti tutti questi problemi, potremo riprendere a organizzare la nostra tanto amata StraCiniselloBalsamo”, ha dichiarato Luca Del Miglio Presidente dell’Associazione di Donatori Sangue, associazione organizzatrice. L’evento, che negli anni passati aveva coinvolto numerosi appassionati e soprattutto tantissimi ragazzi delle scuole cittadine, è rinviato, si sposterà all’anno prossimo. Redazione


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