L’eterna ricerca dei colpevoli
INTERVISTE
Alessandro Piperno sonda ancora una volta l’animo umano nelle sue mille domande esistenziali e fragilità, in un’opera ricercata ma che impersona il valore, anche ludico, dell’arte dello scrivere
di Anna Maria Rengo
“L’
idea che le catastrofi avvengono perché avvengono è insostenibile. Per questo tutti sono alla ricerca spasmodica di un colpevole. Per questo sono tutti ossessionati dalla cospirazione. È difficile accettare il pensiero di essere i soli protagonisti della propria vita. Macché, molto meglio dare la colpa al prossimo”. Questo il filo conduttore, narrato in uno dei suoi (tanti) bellissimi passaggi, del nuovo libro di Alessandro Piperno, “Di chi è la colpa”, edito da Mondadori: la colpa, tema difficile ma sul quale tutti noi, più volte nel corso della vita, siamo chiamati a fare i conti. I libri di Piperno hanno degli elementi in comune: la memoria; il senso di famiglia e di appartenenza; le debolezze, le futilità e le miserie umane. In questo, però, si trovano due elementi di spicco, che andiamo ad analizzare direttamente con lo scrittore romano. Il primo, ovviamente, è il senso di colpa pervasivo del protagonista, e non solo, che coinvolge anche il lettore in un vortice di disagio. Da dove ha tratto questa ispirazione e in che modo, secondo lei, ciascuno dovrebbe gestire il proprio senso di colpa? “Quello della colpa è un tema che vivo con grande passione e che mi accompagna da quando ho memoria. La colpa è quella sensazione spiacevole che alberga come una fitta nello stomaco e che ti fa sentire che sarai costretto a pagare un dazio gravissimo. Nel libro mi interessa l’ossessione del protagonista di trovare
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GIOCONEWS #01 GENNAIO 2022
ce il ritmo suadente dei miei pensieri. un colpevole, il che è molto comune, anCertamente c’è una cura totale e una che nel mio mestiere. Molti autori hanno grande attenzione alla forma”. l’abitudine, se un libro non va bene come Nell’attuale società, che si informa e comusi aspettavano, di prendersela con il pubnica sempre più tramite i social, qual è il blico, con l’ufficio stampa, oppure con un valore e il futuro dei libri: dello scriverli e recensore feroce”. del leggerli? Altro tema che spicca molto in “Il mio libro è stato stampato in 30mila questo suo libro è l’ebraismo: ciò copie e ristampato qualche settimana fa, che è, ciò che non è, cosa significa pur trattandosi di un’opera complessa. essere ebrei oggi in Italia e come Quindi non posso lamentarmi e penso l’esserlo viene percepito dai “cache così possano dire anche altri autori nanei”, come definisce nelle sue che anzi mi considerano mainstream. Il pagine chi non lo è. Cosa ci può pubblico dei lettori c’è ancora”. dire al riguardo? Nel suo libro si sofferma spesso sul modo “Non so cosa significhi essere di divertirsi dei vari personaggi. Nella culoggi ebreo in Italia, in quanto tura ebraica che spazio ha il gioco con vinla mia condizione è un po’ anfibia, non cita in denaro e il divertimento in generale? ho un rapporto stretto con la comuni“Certamente in alcuni ambienti ortotà ebraica romana. La questione che dossi non trova spazio. Il mio ambiente affronto nel libro è quella che attiene famigliare, invece, è sempre stato edoall’identità. È difficile capire chi è un nista e con forti valori ludici, che mi ebreo: è quello che va in sinagoga? È sono stati trasmessi. Con il tempo, poi, quello che vive nel west end israeliano, ho imparato a divertirmi quando scrivo. oppure a Largo Argentina a Roma? Nel È un’attività faticosa, frustrante, ma è mio piccolo, questo quesito si presenta anche divertente!”. come un problema, non completamente risolto: vuoi sentirti ebreo ma ti senti escluso. Ecco, l’unica Lui chi è?!? cosa che so è che essere ebreo Alessandro Piperno è nato a Roma, dove vive, nel è un problema”. 1972. Insegna letteratura francese a Tor Vergata. È Quello che colpisce della sua scritcuratore della collana “I Meridiani” di Mondadori e collabora con il Corriere della Sera. tura è la complessità sia formale Nel 2005 ha pubblicato “Con le peggiori intenzioni”, che sostanziale, ma sempre alla il suo primo romanzo, vincitore del Premio Campielportata di tutti e immune dall’inlo Opera prima. Nel 2010 è uscito “Persecuzione” tellettualismo fine a se stesso. (che in Francia è stato finalista ai premi Médicis e Femina e ha vinto il Prix du meilleur livre étranger) Come nasce e si sviluppa la sua e che assieme a”Inseparabili” (premio Strega 2012) scrittura? dà vita al dittico “Il fuoco amico dei ricordi”. “Anche se può sembrare artiNel 2016 è uscito “Dove la storia finisce”. È autore ficiosa, la mia scrittura è assoinoltre di vari saggi. lutamente naturale e riprodu-