Gioco News Magazine April 2021 - Gioco News Rivista aprile 2021

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SPECIALE

Snaitech

Una scommessa vinta

“Il

lockdown ha enormemente accelerato un processo di digitalizzazione della domanda su tutti i prodotti e servizi, portando nel mondo online anche quella parte della popolazione meno incline a frequentare il web. Basti pensare ai servizi offerti dalla Pubblica amministrazione, che sono ormai quasi totalmente disponibili da remoto, o a quelli di delivery nel mondo del food o ai servizi bancari. Quello che è successo nell’industria del gaming è coerente con il trend degli altri settori, con alcune differenze che dipendono dalla sua tipicità”. A descrivere i cambiamenti di questi ultimi tredici mesi, nel gioco e non solo, è Alessandro Graziosi, digital director di Snaitech. “Durante il primo lockdown di marzo 2020 si è notata una certa resistenza del canale retail a ‘trasferire’ i clienti nel mondo digitale, e il cross selling ha fatto registrare una crescita modesta rispetto ai valori normali. Nella seconda ondata, invece, c’è stata una vera e propria migrazione della customer base sull’online. Due fattori hanno più di altri determinato questo processo: la maggiore preparazione degli attori della filiera a fronteggiare la situazione di emergenza e la ripresa delle competizioni sportive - seppur a porte chiuse – con un palinsesto ricco di eventi. Importante è stato anche lo sforzo che abbiamo messo per sostenere la rete. Snaitech ha incentivato e sostenuto i gestori inizialmente un po’ diffidenti perché temevano che il gioco a distanza avrebbe eroso la loro quota di mercato. Poi invece hanno compreso che si trattava di una visione anacronistica. Oggi, infatti, gran parte dei giocatori gioca sia in agenzia che online”, evidenzia Graziosi.

ALESSANDRO GRAZIOSI D I G I TA L D I R E C TO R D I S N A I T E C H

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GIOCONEWS #04 APRILE 2021

“I numeri del 2020 hanno dato prova di questo travaso evidenziando una crescita del 58 percento dei ricavi online di Snaitech rispetto al 2019. È ragionevole pensare che questa nuova platea digitale in buona parte rimanga sul canale online, mercato ben regolamentato, sicuro ed evoluto in termini di offerta. Di certo, l’esperienza di gioco del retail, la socialità, il fatto di poter assistere agli eventi nei negozi richiamerà una parte della customer base all’interno della sale, e ne siamo lieti. Ciò che può dirsi vinta è la resilienza dei giocatori e di alcuni gestori e aver fatto un passo in avanti nel processo di digitalizzazione dei nostri consumatori”, prosegue il digital director di Snaitech, che commenta anche l’aumento dell’illegalità nel gioco registrato in questi mesi, di pari passo con lo stop a quello lecito terrestre, senza dimenticare gli “effetti” del decreto Dignità. “È stata evidenziata una ripresa dell’illegalità su tutti i canali e l’online soffre, forse anche più del retail, di una concorrenza non autorizzata. Basti pensare che la lista dei siti inibiti pubblicata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che insieme alle forze dell’ordine porta avanti un lavoro di controllo e vigilanza costante sull’illegale, ha superato quota 9 mila unità, oltre 300 in più rispetto al mese di marzo dell’anno scorso. Sotto questo aspetto, il divieto di pubblicità sancito dal decreto Dignità ha avuto effetti negativi, proprio perché rende impossibile comunicare a un’ampia platea quali siano gli operatori ‘compliant’. In questo modo, la distinzione tra operatori legali e illegali diventa molto meno chiara, con i conseguenti rischi in termini di sicurezza per i giocatori. Come concessionario storico del mercato, Snaitech è stata colpita solo in parte da tale decreto. Grazie alla forza del nostro brand e alla presenza delle nostre agenzie sul territorio siamo tra gli operatori meno penalizzati da questo divieto, ma restiamo comunque contrari a ogni forma di proibizionismo. Siamo parte di un sistema legale,

un’industria che contribuisce in maniera determinante alle entrate statali. Servono regole, come in tutti gli altri settori, non divieti assoluti. E soprattutto tali regole devono essere ispirate al buon senso e animate da uno spirito costruttivo e condiviso. Investiamo milioni in tecnologia, diamo lavoro a migliaia di persone al pari di qualunque altra industria. Facciamo formazione per il personale, paghiamo i contributi e le tasse. Lavoriamo per lo Stato. Credo quindi che meritiamo il rispetto e la dignità professionale che viene riservata a qualsiasi altro comparto produttivo”. Quanto alle aspettative nei confronti del nuovo Governo in tema di riordino del settore e nuovi bandi, Graziosi sottolinea: “Il sottosegretario Baretta aveva finalmente iniziato nel 2017 un serio e approfondito lavoro di comprensione e successiva razionalizzazione del settore, anche coinvolgendo allo stesso tavolo Enti locali, Governo e soggetti intermedi. Purtroppo il progetto alla fine non è stato portato a temine per motivazioni di carattere ideologico senza tenere conto delle necessità di una pianificazione industriale, da parte della politica, di un settore che vive con una regolazione di oltre 20 anni. Da parte nostra, abbiamo sempre accettato gli incrementi di tasse repentini e non pianificati senza levate di scudi. Anche se ciò ha messo in difficoltà tutte le imprese del comparto. Pensiamo ad esempio al rapporto con banche ed azionisti, che dovrebbero finanziare le aziende in base a business plan che sono poi difficili da rispettare, data l’incertezza del prelievo erariale, continuamente rimodulato nel tempo. Chiediamo in una parola un riassetto serio e condiviso, che non guardi esclusivamente l’interesse economico degli operatori, ma che sia funzionale ad una gestione responsabile del mercato di riferimento per lo Stato, gli operatori e, soprattutto, i consumatori”. (Fm)


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