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Snaitech, una scommessa

Snaitech Una scommessa vinta

“Illockdown ha enormemente accelerato un processo di digitalizzazione della domanda su tutti i prodotti e servizi, portando nel mondo online anche quella parte della popolazione meno incline a frequentare il web. Basti pensare ai servizi offerti dalla Pubblica amministrazione, che sono ormai quasi totalmente disponibili da remoto, o a quelli di delivery nel mondo del food o ai servizi bancari. Quello che è successo nell’industria del gaming è coerente con il trend degli altri settori, con alcune differenze che dipendono dalla sua tipicità”. A descrivere i cambiamenti di questi ultimi tredici mesi, nel gioco e non solo, è Alessandro Graziosi, digital director di Snaitech. “Durante il primo lockdown di marzo 2020 si è notata una certa resistenza del canale retail a ‘trasferire’ i clienti nel mondo digitale, e il cross selling ha fatto registrare una crescita modesta rispetto ai valori normali. Nella seconda ondata, invece, c’è stata una vera e propria migrazione della customer base sull’online. Due fattori hanno più di altri determinato questo processo: la maggiore preparazione degli attori della filiera a fronteggiare la situazione di emergenza e la ripresa delle competizioni sportive - seppur a porte chiuse – con un palinsesto ricco di eventi. Importante è stato anche lo sforzo che abbiamo messo per sostenere la rete. Snaitech ha incentivato e sostenuto i gestori inizialmente un po’ diffidenti perché temevano che il gioco a distanza avrebbe eroso la loro quota di mercato. Poi invece hanno compreso che si trattava di una visione anacronistica. Oggi, infatti, gran parte dei giocatori gioca sia in agenzia che online”, evidenzia Graziosi. “I numeri del 2020 hanno dato prova di questo travaso evidenziando una crescita del 58 percento dei ricavi online di Snaitech rispetto al 2019. È ragionevole pensare che questa nuova platea digitale in buona parte rimanga sul canale online, mercato ben regolamentato, sicuro ed evoluto in termini di offerta. Di certo, l’esperienza di gioco del retail, la socialità, il fatto di poter assistere agli eventi nei negozi richiamerà una parte della customer base all’interno della sale, e ne siamo lieti. Ciò che può dirsi vinta è la resilienza dei giocatori e di alcuni gestori e aver fatto un passo in avanti nel processo di digitalizzazione dei nostri consumatori”, prosegue il digital director di Snaitech, che commenta anche l’aumento dell’illegalità nel gioco registrato in questi mesi, di pari passo con lo stop a quello lecito terrestre, senza dimenticare gli “effetti” del decreto Dignità. “È stata evidenziata una ripresa dell’illegalità su tutti i canali e l’online soffre, forse anche più del retail, di una concorrenza non autorizzata. Basti pensare che la lista dei siti inibiti pubblicata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che insieme alle forze dell’ordine porta avanti un lavoro di controllo e vigilanza costante sull’illegale, ha superato quota 9 mila unità, oltre 300 in più rispetto al mese di marzo dell’anno scorso. Sotto questo aspetto, il divieto di pubblicità sancito dal decreto Dignità ha avuto effetti negativi, proprio perché rende impossibile comunicare a un’ampia platea quali siano gli operatori ‘compliant’. In questo modo, la distinzione tra operatori legali e illegali diventa molto meno chiara, con i conseguenti rischi in termini di sicurezza per i giocatori. Come concessionario storico del mercato, Snaitech è stata colpita solo in parte da tale decreto. Grazie alla forza del nostro brand e alla presenza delle nostre agenzie sul territorio siamo tra gli operatori meno penalizzati da questo divieto, ma restiamo comunque contrari a ogni forma di proibizionismo. Siamo parte di un sistema legale, un’industria che contribuisce in maniera determinante alle entrate statali. Servono regole, come in tutti gli altri settori, non divieti assoluti. E soprattutto tali regole devono essere ispirate al buon senso e animate da uno spirito costruttivo e condiviso. Investiamo milioni in tecnologia, diamo lavoro a migliaia di persone al pari di qualunque altra industria. Facciamo formazione per il personale, paghiamo i contributi e le tasse. Lavoriamo per lo Stato. Credo quindi che meritiamo il rispetto e la dignità professionale che viene riservata a qualsiasi altro comparto produttivo”. Quanto alle aspettative nei confronti del nuovo Governo in tema di riordino del settore e nuovi bandi, Graziosi sottolinea: “Il sottosegretario Baretta aveva finalmente iniziato nel 2017 un serio e approfondito lavoro di comprensione e successiva razionalizzazione del settore, anche coinvolgendo allo stesso tavolo Enti locali, Governo e soggetti intermedi. Purtroppo il progetto alla fine non è stato portato a temine per motivazioni di carattere ideologico senza tenere conto delle necessità di una pianificazione industriale, da parte della politica, di un settore che vive con una regolazione di oltre 20 anni. Da parte nostra, abbiamo sempre accettato gli incrementi di tasse repentini e non pianificati senza levate di scudi. Anche se ciò ha messo in difficoltà tutte le imprese del comparto. Pensiamo ad esempio al rapporto con banche ed azionisti, che dovrebbero finanziare le aziende in base a business plan che sono poi difficili da rispettare, data l’incertezza del prelievo erariale, continuamente rimodulato nel tempo. Chiediamo in una parola un riassetto serio e condiviso, che non guardi esclusivamente l’interesse economico degli operatori, ma che sia funzionale ad una gestione responsabile del mercato di riferimento per lo Stato, gli operatori e, soprattutto, i consumatori”. (Fm)

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ALESSANDRO GRAZIOSI DIGITAL DIRECTOR DI SNAITECH

Capecod Gaming Gamification, la nuova sfida del marketing

Il2020 è stato un anno drammatico per il gioco legale italiano. Come ha reagito Capecod Gaming alla situazione, potendo in sostanza, continuare a ideare nuove soluzioni di gioco? Lo chiediamo a Michele Morotti, che ne è business developer. “Capecod Gaming, operando unicamente nel mercato online, ha avuto la possibilità di continuare a lavorare durante tutto l’anno della pandemia: tutta la nostra catena operativa non si è mai interrotta ed ha potuto beneficiare dello scenario che si è venuto a creare sotto molti punti di vista. Tuttavia questa situazione è molto lontana dall’essere una situazione ideale in cui operare e speriamo davvero di buttarci questo periodo alle spalle molto presto. Durante questo lungo anno, in primo luogo, Capecod ha messo al centro la propria professionalità. Lo dico con grande orgoglio. Il Covid ha fatto da catalizzatore all’espansione dell’online, senza però dare il tempo alle strutture di adeguarsi di conseguenza; possiamo dire che per noi è stato un crash test che fortunatamente ci ha trovato preparati”. Analizzando l’andamento del gioco online durante il lockdown, Morotti osserva: “Il picco rispetto al periodo pre-covid c`è stato, lo dicono i numeri. Ed è la chiara conseguenza della chiusura del canale fisico. Molti giocatori si sono spostati sul canale online, l`unico canale legale in quella fase disponibile, e ovviamente gli operatori hanno colto la sfida non solo capitalizzando, ma anche investendo in soluzioni di più lungo termine con l`obiettivo di mantenere il giocatore nel tempo. Per quanto ci riguarda noi da anni siamo leader nella realizzazione di titoli omnichannel e questa vision, nel periodo attuale, ha certamente dato i suoi frutti. Molti operatori si sono preoccupati, più che in altri periodi, di offrire ai giocatori il prodotto più familiare alle loro abitudini, spingendo nel canale online le slot a cui erano già abituati a giocare nei luoghi di gioco ‘fisico’ e questo ha reso questo ‘primo passo’ più soft. Parallelamente gli operatori hanno spinto molto sui titoli mobile oriented, pensati e realizzati per l`attuale piattaforma di gioco più utilizzata, ovvero lo smartphone”. Morotti evidenzia, ancora, nell’analizzare le tendenze del mercato, come “gli ultimi anni sono stati focalizzati sull’allargamento dell’offerta da parte degli operatori e sulla ricerca del provider che potesse distinguerti dagli altri. A mio parere questo periodo sta volgendo al termine; sia perché ormai tutti gli operatori hanno quasi tutti i provider integrati nella loro offerta di gioco, sia perché oggi, complice anche l’Adv ban (divieto di pubblicità, Ndr), l`esigenza marketing di intercettare, intrattenere e fidelizzare i propri giocatori ha un`importanza vitale per il business. In questa ottica il focus si sta spostando in quella che oggi nel settore chiamiamo ‘gamification’, ovvero il creare contenuti di intrattenimento di supporto al gioco vero e proprio. Dalle classifiche alle campagne promozionali, passando per i widget e i side games, tanto per fare qualche esempio. Oggi l’esigenza è questa ed è una sfida che richiede molta competenza”. Capecod Gaming ha una grande esperienza nel mercato italiano: che valore ha un quadro normativo così stringente e preciso come il nostro per tutto il comparto? E anche e soprattutto in una fase critica come quella che stiamo vivendo, i valori della legalità e della responsabilità in cosa si esprimono concretamente? “Bella domanda. Purtroppo il settore è vittima dell’ipocrisia e del pregiudizio senza una vera conoscenza di una parte della politica. Oggi il settore legale è il baluardo del gioco sano e responsabile, tuttavia c`è un problema di competitività. I problemi sono tutti al di fuori del settore legale, pertanto è importantissimo aiutare gli operatori che lavorano legalmente, ed aiutarli significa anche supportarli nella competitività con il mercato clandestino. Mi sembra che la politica non abbia chiaro questo concetto e non sta aiutando. Speriamo in una rapida inversione di marcia”. Infine, l’analisi di Morotti sul mercato online B2B nel periodo post pandemico: lo sviluppo e la progettazione di nuovi prodotti, anche integrati con l’offerta terrestre, sarà ancora una chiave per raccogliere positivamente le richieste del mercato? “Io credo che quando si tornerà alla normalità troveremo un mondo diverso e lo stesso accadrà con il gioco.

Come dicevo, il Covid ha accelerato un processo che diversamente sarebbe durato anni. Il fisico avrà un valore e una funzione differente e tutti potranno guadagnare da questa nuova situazione, sia i giocatori in termini di entertainment sia gli operatori che vedranno la loro customer base ampliarsi. Certamente occorre comprendere per tempo queste evoluzioni e coglierne la sfida in tempi rapidi ma penso davvero che il settore sia pronto e che lo stia già dimostrando. Capecod Gaming oggi sta già lavorando a progetti per il 2025 e grazie anche alla vision e alle competenze di tutto il gruppo Novomatic Italia apriremo presto i cantieri che ci porteranno nel 2030 ad essere ancora tra i leader del mercato”, conclude Morotti. (Amr)

MICHELE MOROTTI BUSINESS DEVELOPER DI CAPECOD GAMING

Fantasyteam.it e Sportitaliabet.it Poca “fantasy”, il futuro è negli smart device

“Per noi il gioco mobile rappresenta la stragrande maggioranza delle puntate che raccogliamo. Ci sono ancora alcuni poker players che hanno bisogno del pc per poter esprimere il proprio gioco ma per i bettors è di una grande immediatezza e il dato dei volumi, a seconda degli operatori, è ormai consolidato e lo possiamo stimare tra il 75 e l’85 percento”. Può essere considerato un operatore di online puro, Fantasyteam.it (e l’altra skin Sportitaliabet.it) e il Ceo Niccolò Caramatti, spiega com’è la situazione del mercato in cui opera ormai da anni: “Il mercato ormai è mobile e i giochi vengono spesso pensati partendo proprio da questa esperienza per l’end user e poi adattati a tutti gli altri device – l’inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa è totale in effetti – tornando al discorso di prima, forse alcuni giochi da casinò rendono molto meglio su schermi più grandi ma in generale anche essi hanno un’ottima resa mobile”. Tranne alcuni giochi che saranno sempre prettamente desktop, il mobile ormai sta esprimendo tutte le potenzialità che le analisi di qualche anno fa avevano ampiamente previsto: “A meno che il device non sia obsoleto, le risorse di cui necessita una piattaforma di gioco sono espresse molto bene da quasi tutti gli smartphone in circolazione – prosegue Caramatti - il 5G aumenterà ancora di più la qualità dell’esperienza di gioco. Tutto ciò che fa crescere la velocità e le capacità di connessione potrà solo migliorare i giochi e l’intrattenimento. Penso allo streaming per le scommesse e in generale a tutti i software di gioco che aumenteranno decisamente la loro qualità”. Dicevamo delle previsioni di qualche anno fa, ampiamente rispettate per il gioco online e mobile: “E sarà sempre più mobile, anche nel mondo del lavoro oltre che nel gaming. Lo smart working ha accelerato il mobile anche in contesti in cui non era utilizzato. Quando si tornerà alla vita normale su alcuni settori non ci sarà una retromarcia o un’inversione a ‘U’. Specie nel gioco che è intrattenimento e se riesco a offrirtelo quando vuoi e come vuoi, in due tocchi delle dita stai giocando dal tuo telefonino”. Speciale, questo di Gioco News, che arriva nel momento giusto per Fantasyteam. In queste settimane è arrivata la nuova App di gioco mobile che è determinante per tutto quello che stiamo dicendo in queste pagine: “Avevamo già una app dismessa dopo che iOS non ci dava possibilità di aggiornare e abbiamo lavorato allo sviluppo di un altro prodotto di gioco. La nuova App vuole semplicemente portare l’esperienza da desktop che è una già delle migliori in circolazione, sul mobile. Si parte col log in immediato e si arriva all’assistenza del player sugli eventi che preferisce. Il tutto – prosegue Caramatti – grazie a notifiche ad hoc e alert sui mercati di gioco di riferimento. Non ci interessano tanti fronzoli ma puntiamo all’immediatezza del gioco: apro l’App e sono subito dentro a puntare e scommettere. La App avrà più velocità anche rispetto al sito. Come sta andando il lancio? Direi ‘no feedback is god feedback’. Quando le cose non vanno bene vieni subissato da richieste, invece stavolta abbiamo ricevuto solo consigli utilissimi da alcuni utenti su specifiche tecniche e posizionamento del layout che abbiamo subito messo in campo”. Quali sono, invece, gli ulteriori sviluppi di Fantasyteam? “Stiamo integrando nuovi provider casino e lo sport è in evoluzione. Novità che consentono a Sportitaliabet e Fantasyteam di fare ottimi numeri e aumentare l’offerta e quindi le rispettive quote di mercato. Puntiamo alla completezza del prodotto grazie al marketing e all’integrazione di nuovi tool per il controllo maggiore dell’attività. E-Play24, l’operatore a cui ci leghiamo, ha fatto un grande sforzo per aumentare la qualità dell’offerta. Un esempio delle nostre performance? Nei poker tournament, più della metà siamo noi. Offriamo un servizio di alta qualità per i players e i risultati stanno arrivando sempre di più”. La situazione complessiva del mercato, però, non è il massimo visti i dodici mesi ormai passati quasi tutti in lockdown: “Vediamo cosa succederà alla riapertura dei locali di gioco con i quali siamo in totale solidarietà. Trovo assurdo che le attività del retail siano state chiuse l’80 percento della durata della pandemia senza ricevere aiuti e speranze di ripartenza. Capiremo come saranno cambiate le abitudini degli utenti solo quando tutto sarà tornato alla semi normalità. Dopo il primo lockdown sono arrivati subito i mesi estivi e nella prima chiusura erano fermi anche tutti gli eventi sportivi. Difficile dire cosa succederà ma, di solito i cambi di abitudini sono radicali. Penso ai mutamenti dell’industria musicale, dal vinile alle musicassette per passare dai cd ai contenuti digitali. Per il gioco potrebbe accadere lo stesso, nessuno compra più i vinili se non per collezione e amarcord. Sicuramente il rimbalzo dopo la riapertura per il gioco live sarà importante ma il futuro è online e mobile”, conclude Caramatti. (Ca)

NICCOLÒ CARAMATTI CEO DI FANTASYTEAM.IT

Habanero Sperimentazione sulla tradizione

Nell’attuale contesto pandemico, come è cambiato il mondo del gioco online e come è destinato ad assestarsi una volta che si sarà tornati alla normalità? Ecco l’analisi di Arcangelo Lonoce, head of business development Europe del fornitore di casino games Habanero. “È cambiato in modo importante. I negozi di scommesse sono stati chiusi per un lungo periodo e gli sviluppi recenti suggeriscono che una rapida riapertura non sia proprio dietro l’angolo. Il settore online continuerà quindi il suo recente modello di crescita significativa e costante. Tale fenomeno, tuttavia, non può essere sufficiente a compensare la perdita di ricavi nel retail, in particolare in un territorio, l’Italia, in cui lo stesso occupa tradizionalmente una posizione così rilevante. Nel 2019, il settore online rappresentava solo il 10 percento delle entrate complessive dei casinò del Paese, ed è sempre stato logico immaginare che esso crescesse nel tempo. Alla luce della pandemia, tale transizione sta avvenendo prima e più velocemente del previsto”. Gli ultimi mesi sono stati di grande attività per Habanero: quali sono i mercati più promettenti nei quali avete debuttato o che state approcciando? “Abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti negli ultimi mesi, con la

licenza maltese da parte della Mga che è certamente un momento fondamentale. Questa certificazione ci consente di ampliare il nostro raggio d’azione attraverso questa giurisdizione che è un po’ il cuore dell’industria europea dell’iGaming. Abbiamo già in cantiere una gamma notevole di partnership di primo livello, oltre a quelle già annunciate, con territori come la Scandinavia e la Germania al centro di questa nuova fase. Siamo anche stati accreditati in Romania, uno dei mercati più dinamici e promettenti in Europa. Siamo così ora in grado di presentare più di 69 giochi agli scommettitori romeni, inclusi top performer di lunga data come Egyptian Dreams e 5 Lucky Lions. Anche la Grecia e i Paesi Bassi sono mercati molto promettenti per noi, quindi ci stiamo preparando per un anno molto impegnativo in tutta Europa e oltre”. Lonoce concentra inoltre la sua attenzione sulla Penisola: “L’Italia è un mercato maturo e ancora però molto ricco di potenzialità. Anno dopo anno, esso continua a registrare forti incrementi ed il trend dell’ultimo anno, con febbraio 2021 in crescita sullo stesso mese del 2020 dell’83 percento, pare suggerire un’altra annata record nel 2021 dopo un 2020 senza pari chiuso a ben 1,2 milioni di euro. È inoltre il nostro mercato principale in Europa, con i giochi a tema tradizionale rivelatisi particolarmente performanti. In combinazione con l’approccio high-tech di Habanero, questi titoli hanno generato un diffuso appeal tra i giocatori locali. Hot Hot Fruit, una fruit machine dal sapore anni ‘80, è un ottimo esempio di ciò, così come Scopa, una slot più sofisticata basata sul tradizionale gioco di carte cui gli Italiani sono così affezionati. Il modello matematico molto intrigante, combinato con effetti visivi di primo livello ed una narrativa particolarmente coinvolgente basata su un viaggio in treno tra alcune delle città d’arte del Belpaese, crea un’esperienza di intrattenimento avvincente che si è rivelata molto popolare non solo in Italia”. Quanto all’innovazione nel settore del gioco online, Lonoce evidenzia: “In questo settore, è importante non perdere di vista la richiesta di fruizione del giocatore. L’innovazione è senz’altro benvenuta, ma deve essere capace di innestarsi su fondamenta solide e ben definite. A mio avviso, al momento stiamo assistendo ad una decisa evoluzione culturale verso il valore di intrattenimento nel gioco d’azzardo online, ma è anche importante ricordare che chi predilige i videogames o i giochi di abilità cerca caratteristiche diverse da quelle che fondano le basi di una slot. Ad Habanero continuiamo a sperimentare sulla tradizione, cercando di fornire prospettive e forme di divertimento originali con ogni nuovo rilascio e spostare l’asticella un po’ più in alto con ogni nuovo gioco” . (Amr)

ARCANGELO LONOCEH HEAD OF BUSINESS DEVELOPMENT EUROPE DI HABANERO

Octavian Lab La nuova Zona del gioco

Sinergia vincente. Nasce infatti il sito di gioco e scommesse online www.zonagioco.it, gestito dal concessionario Diecimilauno Spa attraverso la piattaforma di conti di gioco di Octavian Lab. Diecimilauno Spa è parte integrante di Milleuno Spa, holding di un gruppo di società titolari di 33 concessioni bingo attive in Italia e di quattro sale giochi, con un totale di oltre 1.000 slot machines installate. Diecimilauno Spa riesce con Zonagioco.it a espandere i suoi orizzonti entrando nell’online e punta ad essere uno dei concessionari più importanti e rappresentativi in Italia. Octavian Lab Srl ha messo a disposizione di Zonagioco.it tutta la sua esperienza e una suite completa di prodotti, dai protocolli di comunicazione con Adm alle integrazioni con terze parti nonché la piattaforma di gestione “Accounting Gaming Platform” che permette allo staff di ZonaGioco.it di gestire tutta la propria attività attraverso un unico back-office con tutti i tool integrati. “Questa sinergia rappresenta per la nostra azienda una mossa orientata al futuro, ne seguiremo gli sviluppi con grande attenzione”, afferma Alessandro Polo, Ceo di Diecimilauno Spa. “Non vedevamo l’ora di mettere in moto questo grande progetto e fare il lancio del nostro sito con l’obiettivo chiaro di diventare un punto di riferimento nel mercato italiano. I tool di Octavian Lab con le sue sofisticate funzionalità ci aiutano enormemente sia nella gestione integrale della nostra attività che nella fidelizzazione dei nostri giocatori”, aggiunge Fabrizio Frenna, head of online di Diecimilauno Spa. “Sono molto orgoglioso di essere partner di Diecimilauno Spa, credo molto nel loro progetto e sono convinto che la loro importante rete terrestre, non farà altro che impreziosire il loro progetto online. Attraverso i nostri strumenti di cross selling siamo convinti di riuscire a veicolare i giocatori dal mondo terrestre al mondo online e viceversa”, sottolinea Emanuele Nocentelli, Ceo di Octavian Lab. “L’intenso lavoro portato avanti da entrambe le società nell’ultimo anno ha dato i suoi frutti. È incoraggiante che un operatore di così grande rilevanza abbia scelto la nostra piattaforma di conti di gioco, questa collaborazione rappresenta un riconoscimento alla nostra dedizione allo sviluppo e alla crescita”, osserva Andres Galan Chillon, sales manager di Octavian Lab.

Vincitù Grid Poker in rampa di lancio

Lospoiler della nascita di una nuova poker room è stato lanciato proprio dalle pagine online di Gioconews.it a dicembre. E sarà proprio questo il mese in cui vedrà la luce un nuovo interessantissimo progetto che ha lavorato nel primo quarter dell’anno per diventare realtà. Nasce Grid Poker, una nuova realtà tutta italiana del poker online che debutterà sul mercato in questo mese, aprile 2021. “Cari amici pokeristi, vi annuncio che nel mese corrente avrete la possibilità di giocare su una nuova piattaforma di poker tutta italiana, un nuovo network, una nuova esperienza di gioco a 360 gradi. Insieme al gruppo Vincitù in qualità di provider e distributore, e il sottoscritto in qualità di poker manager e coordinatore generale, in questi mesi si è lavorato alla realizzazione del progetto Grid Poker, per offrire a voi player un prodotto finale innovativo e divertente”. Il sottoscritto è Stefano Schiano, già organizzatore di poker live nonché player con qualche ottimo risultato e personaggio molto conosciuto nel settore. Sarà lui il poker manager per questa room che arriva in una fase in cui il mercato ha vissuto una crescita negli ultimi dodici mesi ma che vive da anni una crisi importante da anni: “Il mercato del poker, in grande calo in questi anni (a parte i tempi pandemici), ha bisogno di un progetto che ridia lustro e importanza a tutto il settore - spiega il poker manager Schiano - Grid Poker sarà quel progetto e quindi, gli dedicherò il mio lavoro e l’esperienza accumulata in questi anni di poker live. That’s all for now, a presto sui tavoli Grid Poker”. Molte le curiosità e le domande. Una su tutte, le proposte di gioco: “Per ora avremo cash e tornei e subito dopo lanceremo gli Spin and Go. I palinsesti, comunque, si adegueranno all’offerta di mercato media attuale”. Ma ci sarà molto di più e, conoscendo il passato di Schiano e del gruppo Vincitù, uno dei punti forti potrebbe essere una stretta connessione col poker live. Il 2021 sarà comunque l’anno decisivo per questa start up tutta da seguire, e da giocare ovvio.

Pragmatic Play Ricreare le stesse emozioni delle location terrestri

Opera sul mercato italiano del gioco online ormai da tempo, ma certamente la pandemia ha cambiato le “carte in tavola” a tutti. Anche a Pragmatic Play, il cui director of business development managament, Luca Galli, traccia un bilancio di questo difficile anno, non solare e coinciso con l’avvento della pandemia: “Il mercato italiano del gioco online è e rimane uno dei mercati più imporanti in Europa nel nostro settore, nonostante il momento storico che stiamo vivendo. Nel 2020 siamo riusciti a stringere numerosi accordi commerciali che ci permettono di guardare al futuro con ottimismo e abbiamo appena lanciato Drops & Wins Italy, la più grande network promotion mai realizzata da un provider nel nostro Paese. Il bilancio è dunque senz’altro positivo e per il 2021 il nostro obiettivo è quello di migliorare la nostra offerta con nuovi titoli e nuovi prodotti come Virtual Sports e Bingo. Inoltre stiamo pianificando integrazioni con i concessionari che ancora non stanno offrendo i nostri giochi”. Visto il momento che si sta vivendo, in cui non c’è in molti paesi un’offerta di gioco “terrestre”, l’obiettivo del fornitore di gioco online è chiaro: “Il Casinò Live rappresenta il nostro focus principale per il 2021, puntando al suo continuo miglioramento e sviluppo in termini di nuovi giochi ma anche di una diversa e più coinvolgente user experience per il giocatore. La nostra ambizione è quella di offrire un prodotto che possa fare rivivere al giocatore la stessa emozione ed esperienza di sedersi ad un tavolo di uno dei nostri amati casino italiani. Già lo scorso settembre abbiamo iniziato a rinnovare la nostra proposta Live, con il lancio di nuovi tavoli “Azure” per la Roulette e il Blackjack, con funzioni e ambientazioni rinnovate. A novembre abbiamo poi lanciato Mega Wheel – il nostro primo Live Game Show – il cui successo ci ha spinto a lanciare pochi mesi dopo anche Mega Roulette e – appena poche settimane fa – One Blackjack. Tutti sforzi che ci hanno ripagato con accordi commerciali di assoluto livello, con operatori del calibro di Casumo, Kindred, NetBet e BetWay, solo per citarne alcuni”. E ovviamente, grande attenzione anche al mobile gaming: “Con un numero sempre crescente di utenti che predilige l’utilizzo di dispositivi mobili per navigare su internet e usufruire dei contenuti di intrattenimento online, poter garantire un’esperienza di gioco di qualità anche sui dispositivi mobili è diventato un fattore determinante e da sempre un nostro punto di forza. In questo senso Pragmatic Play si è rivelata un precursore, facendo del mobile gaming una priorità assoluta e sviluppando da sempre tutti i prodotti con le tecnologie necessarie ad una perfetta compatibilità con i dispositivi mobili Android e iOS”. Ma come sono cambiate le esigenze dei giocatori e degli operatori con i quali collaborate, a seguito della pandemia? “Essa - osserva Galli - ha portato purtroppo alla chiusura forzata di tutte le attività dedicate al gioco sul territorio, dalle sale slot e bingo ai centri scommesse, nonché alla sospensione di numerosi eventi sportivi. Inevitabilmente, è sorta quindi l’esigenza di una nuova proposta di gioco, più variegata e in grado di acquisire segmenti di pubblico differenti. L’approccio multi-prodotto di Pragmatic Play si muove esattamente in questa direzione, offrendo non soltanto piu di cento slot online apprezzate a livello internazionale, ma anche numerose varietà di Bingo online e Sport Virtuali. Quest’ultimo è un asset relativamente recente del nostro portfolio, ma già in grado di offrire scommesse su eventi sportivi virtuali di calcio, ippica e corse di levrieri. Grazie ad eventi sportivi virtuali che si susseguono a pochi minuti di distanza, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, con animazioni in 3D e tante opzioni personalizzabili per gli operatori, confidiamo che i giocatori potranno trovare nei nostri prodotti la stessa esperienza di gioco di cui sono stati privati dalla pandemia”. Senza mai perdere di vista i valori fondamentali... “Quello del gioco responsabile è un valore fondamentale nel quale crediamo fortemente: la tutela dei giocatori è una nostra priorità e ci assicuriamo sempre che i nostri giochi rispettino tutti i requisiti richiesti dalle autorità competenti dei Paesi in cui operiamo. Inoltre, selezioniamo scrupolosamente gli operatori con i quali collaboriamo e proponiamo i nostri prodotti esclusivamente alle realtà del settore che operano legalmente, nel rispetto della legge e dei diritti dei giocatori”, conclude Galli.

LUCA GALLI, DIRECTOR OF BUSINESS DEVELOPMENT MANAGEMENT DI PRAGMATIC PLAY

Worldmatch Terrestre e online la riconoscibilità della convergenza

NetEnt Flessibilità e cooperazione per adattare l’offerta

Ilmondo del gaming acquisisce ogni giorno maggior popolarità, nonostante le difficoltà legate all’emergenza Covid e al divieto totale di pubblicità imposto dal decreto Dignità. La chiusura delle sale terrestri ha avvicinato moltissimi giocatori al gambling online, basti pensare che il primo semestre del 2020 ha presentato per l’online un aumento di fatturato che a marzo ha toccato il 29 percento in più rispetto all’anno precedente. WorldMatch ha ideato SlotBar, un prodotto essenziale, che permette al giocatore di ritrovare le sue slot terrestri preferite online e su mobile, ovunque si trovi e in qualsiasi momento. SlotBAR è il marchio che identifica i giochi online nati dalla partnership tra WorldMatch e i più importanti produttori di giochi Awp e Vlt per il mercato italiano. Tutti i giochi SlotBar sono distribuiti in esclusiva da WorldMatch, a cui i più importanti provider come Octavian, Nazionale Elettronica, Baldazzi e Magic Dreams hanno affidato il porting su web e la distribuzione dei loro giochi di maggior successo. Il punto forte di SlotBar è proprio la riconoscibilità: il giocatore ha la possibilità di ritrovare online e su mobile i titoli a cui solitamente giocava nelle slot terrestri, che mantengono lo stesso identico look e trasmettono le stesse sensazioni, l’unica differenza sta semplicemente nel device che viene utilizzato. Oltre alla riconoscibilità dei contenuti, SlotBar possiede anche la capacità di convertire giocatori terrestri in giocatori online, diventando così uno strumento fondamentale per portare nuovi clienti sul mercato del gioco online. Ad oggi sono quasi 30 i prodotti SlotBar già certificati o in via di certificazione per il mercato regolamentato italiano. Oltre alla pandemia globale, un altro scoglio che i concessionari hanno dovuto superare è stato proprio il menzionato divieto di pubblicità. C’è stato un incremento delle revenue online e ci sono stati concessionari in grado di orientarsi all’interno del mondo virtale, mentre altri no. Le revenue di WorldMatch hanno avuto un buon riscontro grazie anche alle promo che vengono lanciate periodicamente. WorldMatch garantisce inoltre la possibilità al giocatore di provare i giochi tramite Free Spin e bonus che vengono resi disponibili agli operatori tramite Api. Il gioco online è completamente tracciato e come garanzie al consumatore offre le certificazioni dei giochi e l’avanguardia dei software che si affiancano alla tutela del consumatore ottenuta anche grazie al decreto Dignità.

PROM O SPAC E

GIOCARECO N GI O G UST O

NICHOLAS PETERS HEAD OF KEY ACCOUNT MANAGEMENT DI EVOLUTION GIOCAREC O N GI O G UST O Stati Uniti e Italia, due mercati del gioco online molto lontani dalla regolamentazione in materia. Due mercati accomunati, dalla presenza della software house NetEnt, che nutre per essi grandi progetti. “NetEnt – spiega Nicholas Peters, head of key account management di Evolution e responsabile dei marchi NetEnt e Red Tiger - è stato uno dei primii LA PUNTAT A LE DRITTEDEL M AESTROLE DRITTEDE L M AESTROPROM O SPAC E operatori a muoversi sia negli Stati Uniti che in Italia, il che ci ha permesso di sviluppare posizioni di leadership in entrambi i paesi. Sono strategicamente

O e commercialmente molto importanti per noi. Gli Stati Uniti sono diventati il nostro mercato principale in termini PROM O SPAC EPROM SPAC E GIOCARECO N GI O G UST O di entrate e c’è un enorme potenziale di crescita man mano che gli stati regolamentati maturano e altri si aprono al gioco online”. A livello globale, e non solo in Italia, come è cambiato il panorama del gioGIOCAREC O N GI O G UST O co online, alla luce della pandemia ancora in corso? “La pandemia ha dimostrato il valore di avere un’offerta di gioco a tutto tondo e come i prodotti on-demand come le slot online e il casinò live possano integrare le offerte di scommesse sportive e terrestri”. P Guardando all’auspicato rapido ritorno alla normalità, Peters sottolinea: “Un’azienda come NetEnt è in continua ENGLISH AGES evoluzione, soprattutto ora che facciamo parte di un gruppo più grande da quando siamo stati rilevati da Evolution. Sia che vengano intraprese in modo reattivo o proattivo, sono necessarie periodicamente modifiche strutturali e riorganizzazioni per garantire che si stia rispondendo in modo ottimale alle condizioni di mercato e agli sviluppi del settore. Quando si verifica questo tipo di attività, il nostro obiettivo rimane quello di fornire ai clienti la qualità prevista del prodotto e del servizio”. Ecco invece le parole d’ordine dei fornitori di giochi da casinò, soprattutto in questo periodo: “NetEnt è stato costruito sulla flessibilità e sulla cooperazione, quindi siamo costantemente alla ricerca di informazioni per adattare la nostra offerta di servizi ai singoli clienti e mercati. Questo non è mai stato più necessario che negli ultimi dodici mesi”. Peters sottolinea, in chiusura: “I giochi di NetEnt continuano a stabilire lo standard di giocabilità e prestazioni, come dimostrato dalla longevità di classici come Starburst. Le nostre collaborazioni con i marchi di alto profilo guidano il mercato, con Gordon Ramsay Hell’s Kitchen, attesissima e uscita nel marzo 2021. Oltre a ciò, i nostri sensazionali titoli Megaways hanno dimostrato di essere un successo immediato sia in Europa che negli Stati Uniti”.

Si fa presto a dire affiliati

PROM O SPAC E

GIOCARECO N GI O G UST O

GIOCAREC O N GI O G UST O

La crescita del mercato online, lo sviluppo tecnologico e le restrizioni nelle possibilità di marketing e comunicazione pongono nuove sfide all’industria e ai regolatori: come quella della regolamentazione degli affiliati. Un passaggio appena avviato in Regno Unito e già avvenuto in qualche (piccolo) mercato. Ma è davvero possibile e necessario?

di Alessio Crisantemi

In un mercato sempre più vasto e complesso, dove la tecnologia assume un ruolo vieppiù centrale, non c’è da preoccuparsi soltanto del prodotto o del servizio al cliente. Ma ci sono tanti alstesso delicato. Ragione per cui le società di affiliazione devono essere oggi altamente qualificate, preparate e strutturate per affrontare la sfida normativa. Non c’è più posto, quindi, per l’improvvisazione o per le affiliazioni “alla buona”, attraverso il piazzamento di qualche banner tri aspetti di cui tenere conto, di pari importanza, come il o qualche promozione tramite social media, come succemarketing e la promozione del gioco responsabile che, in deva un tempo, con alcuni privati o qualche società di couna visione di insieme, si traducono nella garanzia di si- municazione che si improvvisava un “affiliato”. Tenendo curezza e tutela dei consumatori. Due mondi che viaggia- anche conto che, oltre al contatto con i giocatori, c’è anno di pari passo e si intrecciano, inevitabilmente, quando che il tema della movimentazione del denaro che richiesi parla soprattutto di gioco online e di mondi virtuali. de attenzione e prudenza. Una serie di ragioni che meriCon il gioco mobile, come abbiamo visto nelle pagine terebbero la più alta attenzione, da parte dei regolatori. precedenti, che rappresenta ormai una realtà in costante Invece, nonostante tutto questo, solo pochissimi Paesi in crescita e la quotidianità già per tantissimi utenti, in un’e- Europa hanno pensato di regolamentare questa attività, voluzione dell’offerta che non fa che ampliare la portata riconoscendo la figura all’interno dell’industria. Uno di delle sfide, tecnologiche e regolamentari. questi è la Romania, che sotto la guida dell’ex presidenAl tempo stesso, anche il mondo delle affiliazioni, nel ga- te dell’Oficiul National pentru Jocuri de Noroc (Onjn), ming, ha assunto un ruolo sempre più significativo all’in- Dan Iliovici, oggi in forza all’associazione locale Rombet, terno dell’industria negli ultimi anni e a livello globale. ha provveduto alla creazione di una licenza accessibile – Ed è destinato a svolgere un ruolo ancora più importante anzi, obbligatoria - anche per gli affiliati. Come spiega lui alla luce delle varie restrizioni adottate dai singoli gover- stesso a Gioco News, nell’intervista che riportiamo nel seni sulla pubblicità dei giochi. Ma anche delicato. Non può guito. certo sfuggire il tema della compliance, che diventa sempre più difficile da gestire in un contesto iper-regolato come quello del gaming. Soprattutto in Italia. Dove, oltre alla straordinaria sovrapposizione normativa tipica del LA PUNTAT A LE DRITTEDEL M AESTROLE DRITTEDE L M AESTRO ENGLISH P AGESPROM O SPAC E Da dove viene questa esigenza e cosa vi ha portato, in quel momento, a scrivere quella norma? “Secondo la legislazione rumena sul gioco d’azzardo la regolamentazione degli affiliati è solo una parte relatinostro paese, si è anche aggiunto vamente piccola di quella che viene chiamata ‘licenza di DAN ILIOVICI il divieto totale di pubblicità del seconda classe’. Lo scopo principale di questo tipo di ligioco con vincita in denaro, san- cenza è regolamentare e controllare adeguatamente le cito a partire dal 2018 dal celebre attività legate al gioco d’azzardo - principalmente B2B, GIOCARECO N GI O G UST O O PROM SPAC E decreto Dignità. Una restrizione, quindi, tutt’altro che banale, che rende ancora più difficile il PROM O SPAC E ma non solo: sono inclusi anche fornitori di attrezzature per il gioco d’azzardo, produttori, distributori, processori di pagamento, laboratori di test di software e apparec“procacciamento” dei clienti, che chiature, certificatori ecc.”. è proprio ciò che fanno le società Che effetto ha avuto questo tipo di regolamentazione sul settore? di affiliazione, nei confronti de- “Il processo di licenza di seconda classe porta a una magGIOCAREC O N GI O G UST O gli operatori di gioco. E un ruolo che diventa ancora più prezioso tenendo conto dell’impossibiligiore responsabilità di coloro che sono direttamente coinvolti nelle attività di gioco d’azzardo e, in particolare, del B2B del settore terrestre. Ad esempio, il regolatore è tà da parte dei bookmaker e dei in grado di monitorare tutte le attrezzature per il gioco siti di gaming di poter promuo- d’azzardo (slot machine) prodotte in Romania o imporvere la propria attivi e al tempo tate (distribuite) da produttori in tutta l’Ue o nel mon-

do. D’altra parte gli affiliati autorizzati possono ritenere di essere socialmente più responsabili del contenuto che forniscono ai clienti. Oltre a questo stiamo pagando alcune tasse in più al bilancio dello Stato e anche per progetti di gioco responsabile. In una parola, a mio parere questo è un buon approccio”. Secondo lei, la regolamentazione degli affiliati dovrebbe essere prevista in tutti i paesi europei (e/o essere applicata a livello internazionale)? “La regolamentazione del gioco d’azzardo è un intero ecosistema, con molte particolarità negli stati membri dell’Unione Europea. La modifica di un aspetto (ovvero la concessione di licenze agli affiliati) può avere altre implicazioni che dovrebbero essere prese in considerazione da ciascun regolatore e/o legislatore. In ogni caso una buona regolamentazione - non molto restrittiva - dovrebbe andare a vantaggio di tutte le parti interessate”. Perché, secondo lei, la maggior parte degli Stati - e, quindi, i regolatori - continua a ignorare questa figura? “Prenderò l’esempio del Regno Unito, anche se non è più uno stato membro dell’Ue. Presumo sia molto più semplice per la Gambling Commission britannica badare agli operatori di gioco d’azzardo (online) e mantenerli responsabili di violazioni normative, invece di “correre” dietro a migliaia di affiliati su Internet. In altri stati può essere il caso di alcune questioni di armonizzazione legislativa, al di là della regolamentazione del gioco d’azzardo. O forse alcuni regolatori non sono a conoscenza di un settore di affiliati non regolamentato, concentrandosi solo sugli operatori”. Potrebbe spiegarci quali sono i requisiti che un affiliato deve avere per ottenere una licenza in Romania, quali sono i costi per queste società e quali sono le sanzioni per le violazioni? “È relativamente semplice ottenere una licenza di seconda classe per agire come affiliato in Romania. C’è un elenco di documenti/condizioni sul sito web del National Gambling Office; ad esempio, i richiedenti devono fornire una fedina penale e fiscale pulita, indicare l’identità dei veri beneficiari della loro attività, non dovrebbero essere stati amministratori/proprietari di un’attività in bancarotta negli ultimi tre anni ecc. Per quanto riguarda i costi di tale licenza per gli affiliati è prevista una tassa di licenza annuale di 6mila euro, più un contributo di mille euro l’anno di tassa sul gioco responsabile, che viene pagata direttamente al regolatore. La licenza è rilasciata per un periodo di dieci anni. La sanzione più notevole potrebbe essere presa dal regolatore nei confronti di un affiliato che non paga quelle due tasse in tempo (annualmente). In tal caso la sanzione potrebbe essere un ordine di sospensione della sua attività fino a sei mesi o anche la revoca della licenza se il licenziatario continua a non adempiere ai suoi obblighi di pagamento”.

Il caso UK e il resto d’Europa

Ad oggi, la figura degli affiliati risulta formalmente regolamentata unicamente in due mercati minori, come la sopra citata Romania e la Grecia. In Regno Unito, tuttavia, la Gambling Commission ha introdotto la regolamentazione della figura degli Affiliati nel processo di riforma del settore avviato in questi mesi. In seguito all’annuncio, è stata costituita un’associazione di categoria da parte dei principali affiliati del Regno Unito: si chiama Responsible Affiliates in Gambling (Raig - https://www.raig. org) un organismo indipendente istituito per contribuire a elevare gli standard nel settore, in particolare per quanto riguarda il gioco responsabile. L’associazione mira a promuovere iniziative più ampie nel settore del marketing di affiliazione del Regno Unito per promuovere la responsabilità sociale e contribuire a creare un ambiente di gioco più sicuro per i consumatori. L’ente è stato fondato nel maggio 2019 e come condizione per l’adesione, prevede che ogni membro sia sottoposto a un audit annuale sulla responsabilità sociale che sarà condotto da una terza parte indipendente. Sul tema della regolamentazione però ci sono posizioni divergenti da parte dell’industria. Sono membri fondatori dell’organismo: Better Collective, Oddschecker, Racing Post. Altri membri: Bonus Finder, Moneta Communications, Natural Intelligence, Rewards4Racing.

E in Italia?

In Italia non è mai stata considerata l’idea vera e propria di una regolamentazione per gli affiliati che, a tutt’oggi, non esistono. In parte, probabilmente, perché ci sono sempre state altre priorità, da parte del regolatore. Tuttavia i Monopoli di Stato, nel corso degli anni, si sono occupati di arginare l’attività degli affiliati “punto com”, includendoli nella blacklist, per il principio dei “business partners”. Fu oscurato, addirittura, anche un brand oggi celebre (e perfettamente legale) come Diretta.it, che dopo aver ricevuto la sanzione rivoluzionò completamente la propria attività inseguendo la totale compliance, fino a raggiungerla. All’epoca, quindi, c’erano altre esigenze oltre che priorità, mentre oggi il divieto di pubblicità ha stravolto tutto e ingarbugliato ulteriormente la matassa, anche dal punto di vista delle competenze regolamentari, chiamando in causa l’Autorità garante delle comunicazioni che è oggi l’ente preposto ai controlli e alle sanzioni sulle comunicazioni del settore.

Raccolta Responsabile le due “R” di Dt9

di Cesare Antonini

Il settore dei network di affiliazione è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni tra Dl Dignità e lockdown. Ma ora serve un cambio di passo e un’istituzionalizzazione, come suggerisce Dt9 Affiliations.

Ilsettore del gaming ha bisogno di fare un passo in avanti, insieme al mondo delle affiliazioni. Ne è convinto Danilo Di Tota, Ceo di Dt9 Media, gruppo leader nel settore attraverso il brand Dt9 Affiliations, che opera a livello nazionale e internazionale. “Se parliamo di compliance e protezione dei consumatori che scommettono e giocano sui bookmaker legali – spiega – anche il settore dei network di affiliazione deve essere istituzionalizzato e deve essere riconosciuto come parte dell’industria del gioco pubblico”. Dt9, come molte realtà del mondo digital – in questo caso betting e gaming online – ha vissuto un momento di grande crescita negli ultimi anni. Da qui la necessità di vedere questa crescita accompagnata anche da innalzamento dell’intero sistema. Il problema principale, in particolare, è che, ad oggi, non è ancoro stato attuato un vero e proprio riconoscimento della figura degli affiliati, con le società più attive, strutturate e organizzate, proprio come Dt9, sentono la necessità – oggi più che mai – di arrivare a una norma che disciplini il rapporto che leghi le società di affiliazione ai bookmaker e alle società di gioco. “Per quanto ci riguarda – spiega Di Tota - puntiamo tutto sulla compliance, accompagnando anche i nostri affiliati per facilitare il loro lavoro sia dal punto di vista del marketing che nel rispetto di tutte le previsioni normative”.

Un settore dinamico

Del resto questo tipo di business è oltremodo importante in quanto è in grado di generare opportunità e posti di lavoro di cui, in tanti, neanche conoscono l’esistenza, ma che richiedono alte competenze: “Quello che facciamo in Dt9 è supportare i nostri sub-affiliati nella gestione della loro attività in tutti gli aspetti che riguardano la compliance: dalla creazione dei canali di comunicazione all’approccio Seo, fino alla gestione dei canali social, Telegram ed Instagram, e tutto il resto. Tutto questo per aiutarli a muoversi correttamente in un settore altamente complesso e potenzialmente ambiguo perché governato da una normativa farraginosa e stratificata”. .

Il nuovo sito informativo Comparabet.it

Il gruppo sta investendo molto in tecnologia e, in particolare, nell’Intelligenza artificiale: dopo aver creato il primo widget di comparazione quote per il web, completo e solido dal punto di vista della conformità, ha appena lanciato anche un portale specifico di affiliazione - Comparabet.it – che si è subito posizionato in prima fascia nella rete. I NUMERI DI DT9 AFFILIATIONS

Il network di Dt9 ha raggiunto nel 2020 i 50mila Ftd (First time deposit, Ndr) ed è in grado di raggiungere 2 milioni di utenti grazie a una rete di oltre 700 affiliati. In un percorso di crescita costante e continuativa.

La necessità di una regolamentazione

Gli elementi da istituzionalizzare e formalizzare, dunque, sono proprio quelli della compliance e della dimensione industriale di questo settore, come avviene all’estero. Sapendo che in alcuni Paesi europei, al contrario, esistono dei framework appositi, come spieghiamo anche in queste pagine della rivista, e come sta avvenendo, per esempio, anche in Regno Unito. “Una regolamentazione del settore – aggiunge Di Tota - consentirebbe di consolidare l’intero comparto, oltre a riconoscere in maniera corretta il nostro ruolo, che non è solo quello di partner dei bookmaker per la loro azione sul mercato, poiché gli affiliati rappresentano, di fatto, un veicolo fondamentale per trasmettere al giocatore tutte le informazioni necessarie per un’esperienza di gioco sicura e responsabile”. Ma sempre all’insegna della responsabilità: “Raccolta responsabile potrebbe diventare un claim, per noi, perché è quello che perseguiamo fin dall’inizio come Dt9”.

La costruzione di un nuovo futuro

Ma di cosa necessita una società di affiliazione per operare al meglio? “Il nostro obiettivo, come affiliati, è e deve essere quello di stringere partnership consolidate con gli operatori e seguire con loro una linea condivisa. Per lavorare insieme sul mediolungo termine nel curare al meglio il cliente. In Italia, rispetto ad altri mercati, ci sono ancora degli ampi margini di crescita, ma per farlo è necessario adottare un approccio sinergico insieme al bookmaker. Gli operatori che hanno fatto questo tipo di scelta, ne stanno già godendo i benefici”. Ma soprattutto, possono anche sbandierare i risultati ottenuti, visto che si tratta, come detto, di raccolta responsabile. “Siamo convinti che la responsabilità si traduca anche nella piena sostenibilità”, conclude Di Tota. “Crediamo che solo attraverso una perfetta compliance si possa generare un circuito virtuoso in grado di garantire un mercato duraturo e sostenibile, che un giorno potrà essere guardato in maniera diversa anche dall’esterno”. E un circuito di questo tipo funziona soltanto se tutti i componenti sono in grado di lavorare insieme, alle stesse condizioni e in sinergia.

Oddschecker, in Usa e in Europa l’affiliato è già regolato

di Cesare Antonini

Da quattro anni in Italia, il gruppo editoriale che compara quote dal 1999 in tanti mercati internazionali fa il punto sul settore e sul futuro della figura dei network di affiliazione

Visita il sito: “Siamo stati i precursori nella comparazione delle quote e le abbiamo portate a evidenza di Agcom dopo l’entrata in vigore del decreto Dignità. Da parte nostra non saremmo contrari se, anche in Italia, si arrivasse ad una licenza per gli affiliati visto che in tanti Paesi in cui operiamo come gruppo internazionale, la regolamentazione già esiste e disciplina in maniera efficace il settore”. A parlare è Gianluca Torricelli, general manager Italia di Oddschecker, gruppo internazionale che opera nel mondo dell’editoria sportiva e della comparazione quote dal 1999 in diversi mercati. Presenti in Italia da quattro anni, adesso, è punto di riferimento proprio per questa nuova modalità che ha offerto ai bookmaker, una possibilità fondamentale per affacciarsi al mercato, visto che la pubblicità sul gioco è vietata in qualsiasi forma e maniera: “Noi facciamo questo da anni e il regolatore ha compreso essere solo uno strumento informativo che si utilizza in tutti settori (Altroconsumo, lo storico Mi Manda Lubrano, Ndr) – prosegue Torricelli – abbiamo messo a disposizione la nostra struttura e i moduli e widget di comparazione non sono stati contestati anche perché se la pubblicità è vietata il gioco rimane legale e non c’è induzione al gambling ma solo informazione resa all’interno del quadro normativo delle linee guida e in ottemperanza a principi di continenza, non ingannevolezza e trasparenza richiamati nelle stesse ”.

Vietato improvvisare

Una società strutturata che dimostra come questo mestiere non si può improvvisare: “In Italia il gioco è legale e ben regolamentato, ed è quindi ovvio che i bookmakers, che per altro pagano la licenza e alte tasse, abbiano il diritto di trovare clienti”. Togliendo le altre ‘P’ del marketing ne rimane una su quattro, il ‘Price’, che è per un operatore il prezzo, ossia la quota, e su questo lavoriamo. Ovviamente tutto questo non deve essere un mero espediente in mano agli operatori per raccogliere gioco ma uno strumento informativo molto più completo e accurato. Siamo fornitori della Gazzetta dello Sport con il nostro widget e produciamo anche un programma tv con Fulvio Collovati”. Per questo servirebbe un approccio più rigoroso nel settore che è in crescita e può essere un fattore chiave di sviluppo: “Purtroppo spesso si opera nel sottobosco del settore, ma chi lavora in maniera legale andrebbe istituzionalizzato. Come ci siamo fatti promotori della comparazione quote non avremmo difficoltà a farlo per regolamentare il settore”. All’estero, ad esempio, come funziona? “In Romania devi avere una licenza per essere un affiliato così come per gli Stati Uniti quindi diciamo, ‘why not’, se parliamo di regolamentare il nostro ruolo in Italia. Non abbiamo difficoltà a prendere licenze in tutti gli Stati e teniamo sott’occhio la Spagna che sta cambiando la legislazione sulla pubblicità sull’esempio italiano e potrebbe essere un paese in cui applicare il nostro modello di affiliazione e comparazione quote. Anche in Germania sta cambiando tutto e sarà un altro mercato da attenzionare”. In Italia, adesso, come siete inquadrati? “Noi siamo un editore di notizie sportive, pronostici, e informazione, attraverso la chiave di lettura della comparazione quote, mettendo a disposizione degli utenti finali la possibilità di compilare schedine, anche multiple, e avere un immediata visibilità sul vantaggio competitivo della quota migliore, e quindi poter scegliere un operatore piuttosto che un altro, solo su questa variabile. Sta poi all’operatore massimizzare la famosa ‘P’, ossia avere una quota competitiva, noi non indichiamo né suggeriamo mai di utilizzare un operatore piuttosto che un altro, ma mostriamo oggettivamente le quote, sempre nel rispetto dei dettami del decreto Dignità. Per altro, il nostro sito è famoso nel mondo per questo servizio, quindi chi lo utilizza lo fa proprio per verificare la competitività di una quota rispetto ad un’altra, senza pertanto alcun ‘effetto sorpresa’. Per cui forse, una licenza da affiliato aiuterebbe a regolare ulteriormente questo ruolo fondamentale che interpretiamo al fianco dei book”.

GIANLUCA TORRICELLI Perché regolamentare

I vantaggi della regolamentazione sono sempre evidenti: “Una scrematura del nostro settore è fondamentale e potremmo parlarne serenamente con Adm per studiare il perimetro entro cui muoverci – prosegue Torricelli – in effetti non ha senso tenere bloccati e non regolati alcuni segmenti di mercato. Prendiamo l’esempio dei Punti di vendita ricarica, ad un certo momento il settore era una giungla e si è resa necessaria una rimodulazione di quel particolare prodotto per evitare anche derive illegali dello stesso”. Il lockdown ha favorito l’evoluzione di tutto il mercato digital, a voi com’è andata? “Le restrizioni hanno favorito lo sviluppo e la crescita dell’online. Il poker sembrava un verticale di gioco morto e sepolto e, invece, ha ripreso vigore in maniera importante. Noi siamo tra quei settori che in piena pandemia siamo riusciti a sopravvivere, ma anche a crescere come l’e-commerce, le chat e tutti i prodotti online. Un pensiero va a chi ha un’agenzia terrestre Legale e sta vivendo un momento drammatico. Su questo servirebbe maggiore attenzione per non discriminare alcuni settori come quello del gioco pubblico, che in Italia è ben regolamentato”, conclude Torricelli.

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