Kusama. Ossessioni, amori e arte

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ELISA MACELLARI

OSSESSIONI, AMORI E ARTE

ossessioni, amori e arte

GRAPHIC BIOGRAPHY

Elisa Macellari

Kusama. Ossessioni, amori e arte

Publisher

Balthazar Pagani – BesideBooks

Graphic design

Studio RAM

Il font di Elisa Macellari è stato creato da Officine Bolzoni

ISBN 979-12-221-0929-9

Nuova edizione aggiornata maggio 2025 ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 anno 2029 2028 2027 2026 2025 © 2025 Carlo Gallucci editore srl - Roma

Gallucci è un marchio registrato

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ossessioni, amori e arte

GRAPHIC BIOGRAPHY

La sua immagine così iconica si era iniziata a formare a New York, la città in cui si era trasferita nel 1958, popolata da hippie e in cui il pacifismo offriva una risposta alle scelte politiche statunitensi e alla guerra in Vietnam. Kusama era diventata la regina di quei movimenti alternativi e si era conquistata una posizione di spicco nel panorama artistico, nonostante ossessioni, amori e arte

Kusama mi affascinava da lungo tempo. Nel 2011 mi trovavo in visita a Madrid e per la prima volta ho visto una grande retrospettiva dedicata al suo lavoro al Museo Reina Sofia. È stato come un sassolino in mezzo alla strada, un inciampo casuale in cui ci si imbatte sul proprio cammino. Non lo stavo cercando eppure era lì, pronto a rotolare nella mia vita. Al tempo conoscevo le opere più celebri, mi erano del tutto sconosciute quelle degli Anni Sessanta e Settanta.

fosse giapponese e donna. Mai ai livelli di mercato degli artisti uomini bianchi e americani, ma in qualche modo aveva capito come attirare l’attenzione sul suo lavoro, rimanendo fedele alla sua ricerca e senza assecondare le mode passeggere.

Dice di se stessa: “È come continuare a guidare lungo un’autostrada infinita, e sarà così finché vivrò”. Non ci sono deviazioni o uscite alternative, solo un lungo percorso fatto di dedizione e determinazione, a volte doloroso, sempre meno però di un’esistenza senza arte.

Provo una forte empatia verso la sua sofferenza e trovo straordinaria la trasformazione della malattia psichica in una forma di automedicazione che raggiunge apici di grande bellezza. Nei mesi di lavorazione di questo libro è diventata per me una specie di madre putativa, un esempio di come perseguire sempre la verità.

Oggi Kusama è spesso nelle cronache dell’arte per le grandi mostre a lei dedicate, per le installazioni che creano lunghissime file per essere visitate, per le opere capaci di funzionare sui social. Un’icona di stile, un personaggio che sembra uscito da una favola psichedelica. Eppure nella sua lunga carriera c’è stato un buco nero di circa venti anni, in cui nessuno si ricordava più di lei. Invecchiata, con il sistema nervoso a pezzi e lontana dal fulcro del sistema dell’arte. Un meccanismo crudele, un grande vuoto in cui si scompare e che sembra annullare quello che si è fatto in precedenza.

È proprio quello il momento in cui si dimostrano le reali intenzioni. Quando non si hanno altri scopi se non quello di continuare a cercare.

La sua figura si alimenta di due culture, quella occidentale e quella orientale. Pur vivendo la sua contemporaneità nella società americana conserva un nucleo solido che affonda le sue radici nella tradizione giapponese. Questa commistione è capace di parlare un nuovo linguaggio e di trovare nuove forme espressive che riescono a farci vedere un mondo senza barriere.

Per tutte queste ragioni ho deciso di raccontare Kusama. Abbiamo deciso anche di farne una nuova edizione con l’aggiunta di pagine all’inizio della storia, a testimonianza della continua evoluzione del suo lavoro e del suo sempre più grande riconoscimento.

“Nessun dolore mi potrà mai scoraggiare.

È così che sono nata e vissuta, è così che continuerò a vivere”.

L a mia arte proviene da allucinazioni che solo io posso vedere. Traduco le allucinazioni e le immagini ossessive che mi affliggono in sculture e dipinti.

Artista visionaria, ha saputo trasformare il proprio universo interiore in un linguaggio estetico unico, immediatamente riconoscibile.

Dai primi disegni dell’infanzia alla fuga in America, dal confronto con la scena artistica newyorkese al ritorno in Giappone, Kusama ha fatto della propria vulnerabilità una forza creativa. Oggi le sue opere sono tra le più celebri al mondo, amate da milioni di persone e capaci di valicare i confini dell’arte per influenzare la cultura visiva, la moda, il design.

Questo graphic novel biografico celebra il percorso straordinario di una donna che ha ridefinito il concetto stesso di artista.

è un’illustratrice italiana di origini tailandesi. Ha collaborato, tra gli altri, con il “New York Times”, Cartoon Network e numerose case editrici italiane.

Yayoi Kusama

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