STRUMENTI PER CUOCERE
Prefazione
di Luciano Tona
S
e il cibo ha rivestito un ruolo primario nell’evoluzione della specie umana, la scoperta e l’utilizzo del fuoco ha permesso all’uomo di imparare a trattare la materia e di acquisire l’arte della cucina. Tuttavia, senza l’apporto degli strumenti atti alla cottura, questa scoperta sarebbe rimasta sterile e l’arte poco feconda. Esercitandosi su sostanze trasformabili, la pratica culinaria fa sì che siano diverse e molteplici le risposte delle materie prime utilizzate, divenendo terreno fertile per il singolo individuo cuciniere per la manifestazione di preferenze e indifferenze nei confronti di tecniche e strumenti di cottura da adoperarsi a proprio piacimento. In questa dimensione complessa, un ruolo fondamentale è stato svolto dalle scienze, che hanno contribuito in modo determinante a sviluppare una riflessione analitica e puntuale su utensili, materiali e tecniche offrendo quindi al cuoco le informazioni necessarie per trasformare in modo appropriato la materia prima. Se il pensiero darwiniano a proposito delle specie e dei cambiamenti può essere condensato nell’espressione «non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti», anche la volontà dell’uomo di creare e migliorare gli strumenti di cottura non si è mai interrotta lungo un percorso storico fatto di rallentamenti e accelerazioni. In altri termini, l’evoluzione degli strumenti per esprimere la creatività coquinaria è stata influenzata prima di tutto dal luogo, dall’epoca, dalle scoperte scientifiche e, più in generale, dal contesto di utilizzo o dall’obiettivo che si voleva raggiungere.
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