Quando nel 1927 il Teatro Comunale divenne un Ente Autonomo e prese (frettolosamente) il nome del commendatore Alessandro Bonci Atto unico in 7 quadri di Franco Dell’Amore
I. Un’indagine sui luoghi dello spettacolo Lo scenario che il podestà di Cesena avrebbe dovuto descrivere erano i luoghi dedicati ai pubblici spettacoli. La domanda proveniva dall’Unione Industriale Fascista che, nel settembre 1927, inviò la richiesta allo scopo di censire le sale teatrali e cinematografiche di ogni città della provincia forlivese. Al di là del motivo ufficiale, finalizzato all’adeguamento dei locali, si può ben intravvedere la volontà di controllare ogni pubblica manifestazione. La replica riferisce che nel centro cittadino di Cesena erano attivi due teatri e cinque cinematografi1. Nome del Teatro Teatro Comunale Teatro Verdi Cinematografo-Teatro Verdi Cinematografo Kursaal Cinematografo (Sala da ballo) Eden Cinematografo Artigianelli Cinematografo Fede e Patria
Luogo Piazza Guidazzi Via Sostegni Via Sostegni Corte Dandini Corte Dandini Istituto Lugaresi Palazzo Ghini
Gestore Ente Autonomo Teatro Comunale Nino Masi Nino Masi Egisto Salberini Egisto Salberini Canonico Don Lugaresi Don Giovanni Ravaglia
Il Teatro Comunale - su cui concentreremo tutta l’attenzione 1 Locali per pubblici spettacoli, 6 settembre 1927, ASC, cat. 15, fasc. 467. I locali del Teatro Verdi e del Cinematografo Verdi coincidevano, così come quelli del Cinematografo Kursaal ed Eden.