FRANCO DELL’AMORE
IL CANZONIERE MUSICALE DI CINO PEDRELLI
Uno spartito musicale manoscritto intitolato In Rumagna i bala tott, firmato da Cino Pedrelli (Cesena, 1913-2012), ha liberato in me la curiosità. Che i versi fossero stati scritti dal poeta cesenate non poteva essere certo considerata una novità, già da tempo era stata edita la raccolta poetica Cantaràina e ben si conosceva il suo contributo lirico alla canzone dialettale romagnola. Quel foglio di musica però conteneva l’esplicita dicitura: «Versi e musica di Cino Pedrelli». Non sapevo avesse avuto una formazione musicale e poi allo spartito mancavano le parole. Mi precipitai da Lia, affabile figlia del poeta per chiedere spiegazioni e cercare il testo mancante. I faldoni contenenti manoscritti e dattiloscritti pertinenti all’argomento erano innumerevoli, all’interno altri spartiti musicali e altre inedite canzoni del padre. Riuscii a scovare il testo mancante, ma l’interesse ormai travalicava quella singola canzone investendo l’intera produzione musicale di cui ancora non si conosceva l’intera lista. E il catalogo è questo: In Romagna son già cento e settanta e due. La sensazione di incompletezza che già fu di Leporello pervade ora il compilatore e, probabilmente, il lettore del catalogo che seguirà questa breve introduzione. I testi delle 172 canzoni (53 dialettali e 119 in lingua) sono tutti composti da Cino Pedrelli, talvolta nascosto da pseudonimi diversi e, in pochi casi, realizzati in collaborazione con altri autori. La parte musicale
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FRANCO DELL’AMORE
di sei canzoni (In Rumagna i bala tott!, Io stasera mi sento una ciabatta, La purtission, Mi piaci, Oh stèla dimal te, Vent’anni) è firmata – tuttavia non necessariamente arrangiata – dallo stesso Pedrelli. In molteplici casi (una cinquantina), i testi poetici, concepiti per divenire canzoni, non hanno un completamento musicale. Diverse sono, infatti, le lettere o gli appunti che menzionano canzoni inviate a compositori per essere musicate e di cui non si ha riscontro di un’avvenuta orchestrazione. Che dire, infine, dell’inspiegabile Valzer hawajano per pianoforte solo, firmato da Cino Pedrelli nel 1942 e definito dallo stesso «musica senza parole»? Il canzoniere musicale di Cino Pedrelli percorre 62 anni di attività, dal 1928 al 1990, con cicli di maggior dedizione, in particolare gli anni Trenta e gli anni Settanta. La fervida attività compositiva ante guerra portò alla realizzazione di incisioni su dischi 78 giri: otto brani per l’etichetta Parlophon, tre per l’Odeon e due per La Voce del Padrone. Occorre anche ricordare i due 78 giri, prodotti nel 1954 con edizione anonima, contenenti quattro brani musicali di Carlo Brighi detto Zaclèn. A due di questi (La pràima viola e Stella del mare) vennero aggiunti titoli e parole composte da Cino Pedrelli, che impiegò lo pseudonimo Pedro. Furono cantati da Giovanni Fantini ed eseguiti dall’Orchestra Tipica Romagnola. Il coinvolgimento artistico del poeta cesenate per la rassegna E’ Campanon, dedicata alla canzone dialettale romagnola, si tramutò – negli anni Settanta – in un’intensa produzione di testi destinati a essere musicati e poi incisi su dischi 45 e 33 giri per le case discografiche Cetra, Combo e – soprattutto – per la Savio Record di Aldo Rocchi. Nom om de plume più impiegato da Cino Pedrelli è stato Settecamini, a cui occorre aggiungerne altri: Cino da Cesena, Libero Giolli e Pedro. In data 23 agosto 1955 la SIAE accettò la facoltà di poter distinguere le sue opere con i seguenti pseudonimi: Riccio Della Penna, Bosinni e Calamita Giorgio, che tuttavia non risultano impiegati. Poco dopo, il 5 settembre 1955, Cino Pedrelli propose alla SIAE i seguenti pseudonimi: Pedro, Lapenna, Settecamini, il tripolitano Uaddan, Pinna (Gioacchino). Il 20 ottobre 1955 la SIAE riconobbe lo pseudonimo Settecamini in sostituzione di Cino Pedrelli e Cino da Cesena. Con profonda incertezza altri pseudonimi (Lepore Neri, Giubra e Guerrino Casalboni) potrebbero essere accostati a Cino Pedrelli. Ancor oggi alla SIAE sono registrate 28 canzoni col nome «Pedrelli Cino». Furono alcuni amici musicisti di Cino Pedrelli a mettere in musica i testi da lui proposti. La cerchia dei nomi, tutti romagnoli, è abbastanza
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ristretta e non può che avere inizio da Aldo Rocchi. La loro antica e costante collaborazione è stata già oggetto di studio a cui sfacciatamente si rinvia: F. DELL’AMORE, M. PERSI, Aldo Rocchi: la poesia in musica. Il sodalizio con Cino Pedrelli, in Le vite dei cesenati IV (a cura di Pier Giovanni Fabbri), Cesena, Editrice Stilgraf, 2010, pp. 139-166. Ad Aldo Rocchi sono da associare le Edizioni Musicali Savio che pubblicarono oltre venti testi di canzoni di Cino Pedrelli. Il fratello di Aldo, Nello Rocchi, firmò la musica del valzer lento intitolato E’ méral cantaràin – cantato da Carla Ceccarelli al Festival della canzone dialettale E’ Campanon del 1996 – nel quale sei note (do-re-mi-do, la-re) provenienti dal chioccolio del merlo nel giardino di casa, fanno rivivere al poeta il ricordo dell’amico da qualche anno scomparso: «Aldo, t’ ci te t’ a m’ ven a fè un salut?». Cino Pedrelli firmò cinque brani con Mario Pieri, a cui fornì i testi in lingua: la canzone valzer Dormi monello, l’orientalista Musmè, la romanticissima Oggi, il tango Piccole mani e il fox lento Stelle. La storia di quest’ultima può essere emblematica di certo modo di sfornare canzoni. Gli anni Trenta e la vasta diffusione della canzone italiana fanno da scenario. L’editore riminese Giovanni Mari, nel 1934, pubblicò un fox moderato intitolato Stelle!, il cui testo venne scritto dal genovese Volfango Cuniolo e musicato dai cesenati Mario Pieri e Renato Biguzzi. Lo spartito a stampa è tra le carte di Pedrelli. Di quella canzone venne fatta una nuova versione, leggermente alterata, con le parole di Cino Pedrelli e musica del solo Mario Pieri. Poi ancora, un’altra versione con la musica arrangiata, questa volta, da Aldo Rocchi. Lo stesso Pedrelli dichiarò di voler procedere nel solco dell’«autentica tradizione della canzone italiana» – come scrisse nel luglio 1993 – avendo come particolare riferimento il compositore Dino Rulli. L’unica canzone di Cino Pedrelli, frutto della collaborazione con Mario Pieri, di cui venne realizzata una versione discografica, è stata Dormi monello. Venne incisa alla fine degli anni Trenta per la Odeon dall’orchestra romagnola guidata dal violinista Renato Biguzzi e dal clarinettista Augusto Lanzoni. Il ritornello era cantato da Franco Lorenzi detto Paciaròt, mentre Biguzzi compare come unico autore della musica. L’altra facciata del disco propone la canzone onestep E’ Mazapegul, firmata da Cino Pedrelli e Aldo Rocchi. Nel pomeriggio di venerdì 21 febbraio 1936, attorno alle 14.30, l’EIAR trasmise da Roma alcuni brani eseguiti dall’Orchestrina romagnola diretta da Leo Pasini, tra cui – scrive il «Radiocorriere» – la canzone Mi piaci,
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FRANCO DELL’AMORE
scritta e musicata da Cino Pedrelli. Il contratto di cessione della proprietà di quella canzone che Pedrelli contrasse – in data 14 agosto 1936 – con l’editore musicale Marletta, gli garantiva un 25% sui diritti legati alle esecuzioni da riscuotere direttamente dalla SIAE e altrettanto per i proventi netti dei diritti fonomeccanici. Considerate le poche esecuzioni dal vivo e l’irrilevante distribuzione del disco, non poteva trattarsi che di bazzecole. Nel mese di dicembre 1936, la canzone Mi piaci venne utilizzata a commento di un evento inserito nel Giornale Sonoro dell’Istituto Nazionale LUCE, n. 1002. Nello stesso periodo, Cino Pedrelli collaborò con Dante Imolesi, altro protagonista cesenate della canzone a ballo. Solo la canzone valzer Il cavallo a dondolo, tra le quattro da loro firmate, ebbe nel 1939 la fortuna di essere stampata per l’etichetta Odeon ed eseguita dall’orchestra cesenate di Aurelio Paladini. Il sottotitolo della canzone – Brillante valzer all’antica – che è possibile leggere tra gli appunti, denota la consapevolezza del mutamento che i balli romagnoli stavano subendo con l’introduzione dei nuovi strumenti provenienti dall’America e, segnatamente, dalle orchestre che previlegiavano i ritmi sincopati. Duilio Gridelli, chiamato Gardlina e considerato l’Oscar Carboni della Romagna, interpretò diverse canzoni di Cino Pedrelli, prima fra tutte Dove sei tu?... che incontrò uno strepitoso successo nel carnevale del 1936. Occorre anche ricordare che – nell’anno precedente – Gridelli diede la musica alla canzone tango Fata Morgana, nel cui testo Cino Pedrelli denuncia, a malincuore e al pari di un’ombra vana, l’illusione dell’amore. Agli anni Trenta appartengono anche due canzoni che uscirono dalla penna di Pedrelli e incontrarono le note di Gino Magnani: il fox-trot Arcobaleno del 1936 e Zess ch’e neva!, un divertente one-step in dialetto romagnolo. Di quest’ultimo è da registrare una versione musicale di Aldo Rocchi che non ha trovato compimento. La canzone tango Mara, affidata da Pedrelli al maestro di chitarra Pietro Battelli e destinata alle edizioni musicali Pasini è del 1935. Il mistero che nel testo avvolge il personaggio di Mara è lo stesso che intriga quella canzone. Si ignorava, infatti, persino l’esistenza di tali edizioni musicali evidentemente appartenenti al violinista cesenate Leo Pasini, a capo di un’orchestra che portava il suo nome. Alle stesse edizioni era destinata la canzone one-step Vent’anni, alla cui matrice poetica e musicale appare il solo Cino Pedrelli. Il segno grafico del manoscritto musicale del 1936, destinato all’esecuzione pianistica di Vent’anni, è
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minuto e professionale. Non è di Cino Pedrelli e non poteva appartenere che a qualche amico compositore. Un verso del ritornello può essere fatto nostro: «Schiudimi, o Mondo, i tuoi tesor!». Maggior certezze accompagnano, al contrario, un’altra canzone tango di Cino Pedrelli: Luce lontana, musicata nel 1935 da Leo Pasini. Le luci appartengono, tuttavia, al solo destino della canzone che trovò un supporto nei dischi Parlophon e nelle edizioni Savio, ma non appartengono al contenuto del tutto criptico. Ben più esplicito il testo del valzer Non ti voglio parlare d’amore, il cui spartito del 1935 appartiene sempre a Leo Pasini. Una grossa croce che si sovrappone a quest’ultimo dattiloscritto – non è l’unico caso – testimonia il ripensamento del poeta. È forse questo il momento di rivelare che diverse canzoni furono simbolicamente eliminate dallo stesso Pedrelli tracciando significative croci sui testi o, addirittura, strappando la carta da musica contenente versi e notazione. Però non vennero gettate; furono comunque conservate per un possibile futuro ripensamento. Il cambiamento di parere l’ha avuto chi scrive pubblicando l’intero repertorio, anche quello rinnegato. Due di queste – O bianca fata della notte e A te – sono le canzoni del 1936 su ritmo di tango, firmate assieme a Maurizio Paolini. Stessa sorte per il valzer Monello del 1935, le cui musiche appartengono al violinista Andrea Legni, che negli anni Venti e Trenta era a capo di una conosciuta orchestra di Bellaria. Pure la canzone serenata Non vivo che per te, musicata nel 1936 da Giorgio Saralvo, venne fatta a pezzettini. Malvagia sorte toccò ancor più al compositore, figlio di Mario Saralvo e Amalia Levi, che venne arrestato a Cesena in quanto ebreo. Poi deportato ad Auschwitz non sopravvisse alla Shoah. I versi già parlavano di sparvieri e prigionieri, ma si riferivano a ben altre galere, quelle dell’amore. Anche Giordano Bratti – autore nel 1935 con Pedrelli della canzone valzer Perché sperare? – fu travolto dalla guerra. Nel testo le lacrime, gli spasimi e i deliri d’amore prefigurarono qualcosa di ben più crudele. Maggiore serenità proviene da Spagna in fiore, paso-doble musicato da Renato Rasi nel giugno 1935. Il brano, che venne simbolicamente cestinato da Pedrelli come i precedenti, trovò tuttavia un futuro nei solchi dei dischi a 78 giri Parlophon, col refrain cantato dal tenore Athos Righi detto Gnarlàin e suonato dall’Orchestrina Romagnola Leo Pasini. Quanto fu difficile per i compositori romagnoli sottrarsi alla seduzione del regime fascista? Domanda spinosa che non può avere facile risposta, ma che obbliga a ricordare come anche Secondo Casadei compose un Inno al Duce, Giulio Faini una marcia Per Benito Mussolini e Cino Pedrelli
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FRANCO DELL’AMORE
dedicò un canto ai balilla – Sono il figlio della lupa – con tanto di eia eia alalà! Lo stretto legame del poeta con il compositore cesenate Lamberto Corbara produsse dodici avvincenti canzoni, due delle quali (Sogneria di primavera e Valzer dei fiori) furono incise dall’Orchestra Eugenio Mignone per La Voce del Padrone nel 1937, i cui titoli vennero sostituiti rispettivamente con Valzer d’amore e Anna. Il ritornello vocale di quest’ultima era cantato dal tenore R. Mori. Ebbero anche il privilegio di essere pubblicate dall’editore musicale romano Marletta, malgrado ciò con risultati economici scarsi. Lamberto Salvatore Corbara, detto Stupìni, era violinista e stimato maestro nel produrre vernici per liutai. In una conversazione del 1° aprile 2008, Pedrelli mi raccontò che […] Lamberto era un amico ed un violinista veramente bravo, piuttosto rovinato da un brutto carattere e da sventure: si dovette tagliare un dito per una malattia contratta in Africa. Fu primo violino per qualche anno nell’orchestra di Dublino. Non amava il dialetto e per lui composi qualche canzone in italiano.
A lui dedicò il poema Valzer e un testo intitolato A un amigh compositor, dove rimproverava all’amico musicista di non avergli ancora musicato versi consegnati nove o dieci anni prima. L’occasione per presentare le proprie canzoni proveniva anche dai concorsi nazionali. In quel caso i temi – forse ancor più i titoli – dovevano avere un respiro che superasse la terra di Romagna. Le due canzoni – Sogneria di primavera e Valzer dei fiori – di Cino Pedrelli e Lamberto Corbara vennero inviate, nel 1944, al Concorso della Canzone Italiana indetto dall’EIAR, ma non furono prescelte dalla commissione esaminatrice. Nel 1955, un tentativo, senza esito, venne fatto per partecipare al Festival della Canzone Italiana di San Remo. Al V Festival Adriatico della Canzone, che si svolse ad Ancona nel luglio 1956, furono inviati sei manoscritti musicali contenenti brani di Pedrelli musicati da Aldo Rocchi e Lamberto Corbara, ma anche qui senza risultati. Allora, come del resto oggi, la partecipazione ai concorsi canori non poteva prescindere dal coinvolgimento delle agenzie teatrali e degli editori musicali, lasciando senza possibilità i compositori che si affacciavano individualmente con le loro proposte. Al IV Festival Nazionale dei Canti Alpini di Pieve di Cadore del 1957, Cino Pedrelli inviò il testo della canzone E l’acqua della Dora, accompagnato dalla musica realizzata da Vittorino Bersani, nipote del pianista Carlo Bersani. Non se ne conosce l’esito che si presuppone senza
IL CANZONIERE MUSICALE DI CINO PEDRELLI
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importanza. Nel 1971, partecipò con la canzone In riva al mare ai Giochi senza frontiere che si svolsero a Riccione. Il pianista riccionese Paolo Gualdi mise in musica una dozzina di testi di Pedrelli. Alcuni di questi (Do pavajòti - E’ piov e l’è e’ sol - Lassa ch’ a bala - Mo dì, mo dì - Nenca st’ann la premavera) vennero incisi su dischi della casa discografica Savio record. La canzone E’ piov e l’è e’ sol, eseguita dal Duo Herman (Mario Lepore e Regina Neri), vinse la quarta edizione de E’ Campanon. Paolo Gualdi fece parte dell’Orchestra Scintilla di Iris Mordenti a partire dal 1951 e poi, per un ventennio, dell’orchestra di Vittorio Borghesi. Questi, assieme ad Aldo Rocchi, musicò La canzone più bella, poi incisa su dischi Cetra nel 1974 e cantata da Bruna Lelli. La canzone parla di «gioia e dolore» e non può che far rima con amore. È considerata ancor oggi un valzer dal testo profondo, ma nessuno ricorda che le parole, firmate Settecamini, sono di Cino Pedrelli. Negli anni Settanta prevalsero in Pedrelli i testi vernacolari, complice il festival della canzone dialettale romagnola, che offriva una ghiotta opportunità a poeti e musicisti locali. Sono di Renato Mattarelli le musiche di cinque testi pedrelliani: In chev a la streda, Mi vita l’è una festa, Pèz ad cherta spigazeda, Storia, Zarden. Antonio Ricci di Massalombarda, tra il 1969 e il 1970, diede la musica ad altri testi dialettali: Al piòpi al va in amor, E’ vent, La mi cundana. Nuove primavere arrivarono nel 1977 con Germano Mariani detto Barulen che musicò – in collaborazione con Aldo Rocchi – la canzone valzer Vorrei essere il vento!, tutta fiori e brezze leggere. Mariani realizzò anche le musiche della canzone dialettale Scnusuda – i cui versi sono attribuiti a Settecamini – che vinse il secondo premio al IV Festival E’ Campanon del 1969. Ora è arrivato il momento di chiedere l’indispensabile aiuto di qualche sopravvissuto perché i cimeli che si hanno tra le mani sono del tutto contraddittori. Negli appunti di Cino Pedrelli non vi è traccia della canzone Scnusuda. I registri SIAE notificano il brano come realizzato da Cino Pedrelli e Germano Mariani per la Pull Edizioni Musicali. Il 45 giri con Scnusuda, pubblicato dalla Savio Record nel giugno 1970, lo attribuisce a Barulen e Settecamini ed è eseguito dall’Orchestra Montanari-Zampa. Il programma di sala del IV Festival E’ Campanon (settembre 1969) riproduce il testo della canzone Scnusuda attribuendolo a Walter Galli, le musiche a Sante Montanari. Effettivamente i versi appartengono allo stile di Walter Galli e se ne ha conferma dalla lettura delle sue opere (Tutte le poesie). La “sconosciuta”, ragazza tedesca, lasciò
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FRANCO DELL’AMORE
il segno nelle pinete della Riviera romagnola, tuttavia si attende ancora una sua risposta chiarificatrice perché – come recitano i versi – alle poste risulta sconosciuta. Un analogo dubbio accompagna la canzone dialettale Sedg ann, per la quale nei registri SIAE Cino Pedrelli è indicato quale autore del testo, sebbene la stessa poesia – datata 1969 – sia stata pubblicata da Walter Galli. Venne cantata da Nazario Mazzoni su dischi 45 giri della Savio Record nel giugno 1970 e in quel caso il testo è stato associato allo pseudonimo Settecamini, mentre le musiche – su ritmo di tango – appartengono ad Aldo Rocchi. Nella seconda metà degli anni Ottanta, Cino Pedrelli collaborò con Guido Bianchi, nativo di Coccolia (RA) e residente a Pescatina (VR), affidandogli quattro canzoni in dialetto cesenate. Non si erano mai incontrati di persona, ma Guido Bianchi era conosciuto per aver composto una decina di cante romagnole, su testi di Aldo Spallicci. Per l’epifania del 1987, Bianchi scrisse a Pedrelli per comunicargli che il testo di E’ piov e l’è e’ sol era stato rivestito di musica per essere eseguito da un gruppo corale e che era intenzionato a presentarlo al IV Concorso per Cante Romagnole promosso a Ravenna da Bruto Carioli. Si complimentava contestualmente dell’alta poesia contenuta e dell’impostazione libera dei versi, che favorivano lo scorrere di un discorso musicale ricco di immagini e di colore, in particolare apprezzava l’atmosfera che si poteva cogliere nel fugace trapasso dalla pioggia al sole. La risposta cesenate non poteva che essere entusiasta per la novità dell’esecuzione corale e fece notare come in precedenza lo stesso testo fosse stato musicato da Paolo Gualdi per una canzone a ballo, vincente nell’edizione 1969 de E’ Campanon. Pedrelli colse l’occasione per proporgli altri due testi ancora senza musica: Da i Sèt Crusèri e Da e’ pundgin de’ Matalèri. Il primo in aria di tregenda associato ai riti sabbatici che le streghe si diceva svolgessero nei crocicchi e il secondo denso di effetti particolari come fruscii e gocciolii di acqua corrente. Con i primi due versi modificati nel 1990, Da i Sèt Crusèri divenne una canta romagnola e fu eseguita dai Canterini di Bellaria diretti da Gilberto Casali, così come divenne una canta a tre voci (soprano, tenore e basso) Da e’ pundgin de’ Matalèri (Al ponticello di Matalardo), un rio che sta ad est di Cesena, tra Ponte Pietra e Madonna del Fuoco. Nel capodanno del 1988, Bianchi scrisse a Pedrelli per comunicargli di aver messo in musica la poesia Par San Benedett. I commenti del poeta, dopo aver chiesto di farsela eseguire al piano,
IL CANZONIERE MUSICALE DI CINO PEDRELLI
631
furono più che positivi perché la musica, delicata e lieve, era aderente allo spirito del testo. Tra le poche occasioni di ascoltare dal vivo le canzoni di Cino Pedrelli – al di là del Festival E’ Campanon – va ricordata la serata in onore di Aldo Rocchi realizzata al Centro Culturale S. Biagio di Cesena il 29 agosto 1994, con protagonista-testimone lo stesso Pedrelli. La volontà di far rivivere, anche in tempi recenti, i frutti della sua creatività è rilevabile dal plico, diretto a Modena, che nel 1993 inviò a Luciano Pavarotti contenente i testi e le musiche (tutte di Lamberto Corbara) di sette sue canzoni. Il catalogo delle canzoni fondate sui testi di Cino Pedrelli, che si incontrerà di seguito, non ha la presunzione della completezza. Dalle carte e dagli appunti del poeta cesenate si intuisce che egli stesso più volte cercò di riordinarle, ma i suoi cataloghi erano sempre molto severi e selettivi, quindi molto più brevi. Certamente, alla lettura dell’odierno elenco il poeta traccerebbe spesse righe atte a ricoprire quei titoli nei quali non poteva più riconoscersi. Il sentimento dell’attuale compilatore tuttavia può sottostare alla sola vertigine della lista.
Canzone valzer
1936
Ah quel tuo nasino all’insù!
Canzone dialettale
Al piòpi al va in amor
Testo per canzone
Canzone fox-trot
1936
1970
1936
1940
Alta la luna nel cielo
Arcobaleno
Aspettando Elisa (Foglio d’album per Elisa)
Baciami ancora
Barcarola
Canzone dialettale
1971
1935
1939
Burdèli invstidi da la fèsta
Burdliscòta
Campane di Natale
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
M. Paolini-C. Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Parole
Testo per canzone
Canzone dialettale
Casina sul colle
Cecchi e Muzzgun
Testo per canzone
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Canzone mazurca dialettale Rocchi-Settecamini*
Testo per canzone
Buona notte, fior di tè
Testo per canzone
Canzone valzer
Testo per canzone
Testo per canzone
Albero
1969
Gran valzer brillante
Al circo (La morte di Pierrot) 1935
Canzone one-step
Canzone tango
1928
Addio speranze
Testo per canzone
A moscacieca
A te
Testo per canzone
A mani vuote
Genere musicale
Testo per canzone
Anno
A foglia a foglia
Titolo
Paolo Gualdi°
(Ignoto)°
Aldo Rocchi
Paolo Gualdi°
Aldo Rocchi
Gino Magnani°
Antonio Ricci
Aldo Rocchi°
Aldo Rocchi°
Aldo Rocchi°
Maurizio Paolini
Musica
CATALOGO DELLE CANZONI DI CINO PEDRELLI
D 512
GP 91753
Parlophon Savio Record
Pull Edizioni Musicali
GP 91752 Pull Edizioni Musicali D 505
Edizioni Musicali Savio
Savio Record
Parlophon
Edizioni Musicali Savio
Casa discogr. N. catalogo Edizioni musicali
632 FRANCO DELL’AMORE
Canta dialettale
Cino Pedrelli*
1936
Cosa c’è?
Canzone valzer
1935
1957
1935
1996
Dove sei tu?
E l’acqua della Dora...
E Mazapégul
E’ méral cantaràin
Canzone dialettale
Cino Pedrelli*
Testo per canzone dialettale Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
E’ piov e l’è e’ sol*
Canzone valzer dialettale
Canzone one-step dialettale Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino da Cesena*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
E’ nès dla Vitoria (Pràima e dop a la cura)
1969
Testo per canzone
Dove sei?
Canzone
Canzone valzer
Dormi monello
Canzone dialettale
Dorma só, babin
1971
Testo per canzone
Canzone dialettale
1970
Do pavajòti
Donne di Roma
Testo per canzone
Canta dialettale
Da i Sèt Crusèri
Testo per canzone
Canta dialettale
Da e’ pundgin de’ Matalèri
Dimmi di no
Canta dialettale
Da e’ pundgin de’ Matalèri
Datemi un po’ di filo
Testo per canzone
Cosenza
1990
Canzone dialettale
Corcuntént
Canzone fox-trot
Canzone valzer lento
1971
Come foglia morta (Elegia)
Canzone slow fox dialettale Cino Pedrelli*
1944
Coccodè
Chenta d’Antòn
Paolo Gualdi
Nello Rocchi°
Aldo Rocchi°
Vittorino Bersani
Aldo Rocchi°
Mario Pieri
Paolo Gualdi°
Paolo Gualdi°
Guido Bianchi
Guido Bianchi°
Aldo Rocchi°
Aldo Rocchi°
Paolo Gualdi°
Lamberto Corbara°
Aldo Rocchi°
Savio Record
Odeon
Parlophon Savio Record
Odeon
Savio Record
Parlophon
D 510
Pull Edizioni Musicali
GO 19477 Edizioni Musicali Savio
GP 91746 Edizioni Musicali Savio I 501
GO 19477
LP 1001
GP 91753 Edizioni M. Marletta IL CANZONIERE MUSICALE DI CINO PEDRELLI
633
Canzone
1970
1937
1935
1937
1935
I tarocchi
Il canto della carovana (Tramonto ad Oriente)
Il cavallo a dondolo
Il filo d’oro
Il gabbiano
1955
1937
1935
Il robot e la biondina (Mambo olé olé)
Il sogno
Il tuo riso, morenita
In fondo alla strada (In chev a la streda)
Canzone tango
Il mio presepe
Canzone
Canzone passo-doppio
Canzone tango
Canzone mambo
Canzone
1937
Il mio ballo
Testo per canzone
Il mare porta rose
Canzone tango
Canzone valzer
Valzer brillante all’antica
Canzone fox orientale
Valzer lento per piano solo
Hawajana (Valzer hawajano) 1942
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Giolli*
Cino Pedrelli
Lepore Neri*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli°
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Canzone one-step dialettale Cino Pedrelli*
Canzone tango
Cino Pedrelli*
Canzone fox-trot
1936
1935
Fior di roccia
Canzone tango
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Gaibèra
1935
Fata Morgana
Canzone dialettale
Canzone slow fox
Fischiando sotto la pioggia
1970
E’ vent
Cino Pedrelli*
Testo per canzone
1936
È un sogno d’amor
Canta dialettale
Fiore di pesco
1986
E’ piov e l’è e’ sol
Odeon
Parlophon
Renato Mattarelli
Aldo Rocchi°
K. Happy (Aldo Rocchi)°
Aldo Rocchi°
Paolo Gualdi
Aldo Rocchi°
Aldo Rocchi°
Dante Imolesi°
Lamberto Corbara°
Paolo Gualdi
Aldo Rocchi°
Aldo Rocchi°
Duilio Gridelli°
Antonio Ricci
Dante Imolesi°
Guido Bianchi°
GO 12706
Pull Edizioni Musicali
Edizioni Musicali Savio
GP 91747 Edizioni Musicali Savio
Warner Chappell Music
634 FRANCO DELL’AMORE
1937
Jana Janua
Testo per canzone
Testo per canzone
Testo per canzone dialettale Cino Pedrelli*
Canzone dialettale
Canzone one-step dialettale Cino Pedrelli*
Canzone
1967
1935
1974
1936
1939
La ballata delle ombre
La bella primavera
La bèrca sfonda
La ca’ di Tintiniga
La canzone del volontario
La canzone più bella
La fugarèna
La leggenda di Vineta
Canzone slow fox
La perla
Canzone dialettale
1940
La purtission
La sera ad San Marten
Cino Pedrelli*
Pedro*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Settecamini*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Testo per canzone
La terra felice
Cino Pedrelli*
Testo per canzone dialettale Cino Pedrelli*
La streda morta
Canzone mazurca dialettale Guerrino Casalboni*
Canzone dialettale
1981
La pràima viola
1936
Canzone dialettale
La mi cundana (A sò’ un’illusa) 1970
Canzone valzer
Canzone marcia
Testo per canzone
L’isola
Cino Pedrelli*
Canzone one-step dialettale Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino da Cesena*
Cino Pedrelli
Cino Pedrelli*
Lepore-Settecamini*
L’amig Buzèga
Testo per canzone
Canzone tango
1937
Io ti chiedo l’amore
Canzone valzer dialettale
Canzone one-step
1937
In Rumagna i bala tott!
Canzone
Io stasera mi sento una ciabatta
1971
In riva al mare
Combo Combo
Aldo Rocchi°
Settecamini
Carlo Brighi
Paolo Gualdi°
Antonio Ricci
Lamberto Corbara°
Aldo Rocchi
Savio Record
(Ignota)
A. Rocchi - V. Borghesi° Cetra
Aldo Rocchi°
Aldo Rocchi
(Ignoto)°
Aldo Rocchi°
Cino Pedrelli°
Cino Pedrelli°
Paolo Gualdi
SZ 1
LP 268
Edizioni Musicali Savio
Ed. Musicali Usignolo Edizioni Musicali Savio
4123 Edizioni Musicali Savio LP 20089
Edizioni Musicali Savio
Edizioni Musicali Savio
IL CANZONIERE MUSICALE DI CINO PEDRELLI
635
Canzone tango
Canzone valzer lento
1935
Mi piaci
Canzone valzer
1971
1970
Mia bella riviera (Riccione)
Mini o maxi?
Canzone dialettale
1970
1935
Mo dì, mo dì, ...
Monello
Canzone dialettale
Canzone tango
1969
1939
Nadèl
Nenca st’ann la premavera
Non amar, mio cuore!
Canzone serenata
1936
1935
Non vivo che per te
Nonno buon senso
Canzone one-step
Canzone valzer
Non ti voglio parlare d’amore 1935
Canzone dialettale
Canzone fox orientale
1971
Musmè
Canzone valzer
Canzone
Mio presepe
Testo per canzone
Canzone dialettale
Mi vita l’è una festa
Canzone one-step
Canzone valzer dialettale
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Giubra*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli
Cino Pedrelli*
Lepore-Settecamini*
Cino Pedrelli
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Testo per canzone dialettale Cino Pedrelli*
1936
Mèl d’amor
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Libero Giolli*
Cino da Cesena*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Marzulàina
Testo per canzone
Canzone tango
Mara
1935
Canzone fox slow
Malinconia
Mare di perla
Testo per canzone fox
Ma tu... ma tu...
1954
Ma cos’è questo amore?
Canzone dialettale
Luce lontana (Lume lontano) 1935
Testo per canzone
Lassa ch’ a bala
1970
Lasciati cullare
Aldo Rocchi°
Giorgio Saralvo°
Leo Pasini°
Gian Carlo Italico°
Paolo Gualdi
Paolo Gualdi
Mario Pieri°
Andrea Legni°
Paolo Gualdi°
A. Rocchi - C. Baiardi
Paolo Gualdi°
Renato Mattarelli
Cino Pedrelli°
Aldo Rocchi°
Pietro Battelli
Lamberto Corbara°
Lamberto Corbara°
Leo Pasini°
Paolo Gualdi°
Odeon
Savio Record
Savio Record
Parlophon
Parlophon
Savio Record
GO 12706
D 511
LP 1001
Pull Edizioni Musicali
Universal Ariston
Edizioni Musicali Savio
GP 91746 Edizioni M. Marletta
Ed. Musicali Pasini
Mari Edizioni Musicali
GP 91749 Edizioni Musicali Savio
LP 1001
636 FRANCO DELL’AMORE
Canzone dialettale
1935
Perché sperare?
1970
Povra tèra
Canzone tango dialettale
Canzone dialettale
Sèltafòss
Canzone
Scnusuda
1969
Testo per canzone
Sedg ann
Testo per canzone
San Zvan ad guèra
Testo per canzone
Sai tu perché?
Testo per canzone
1955
Canzone valzer
Romantico valzer
Rosa color carne
Testo per canzone
Quando in ciel non c’è la luna
Romanzo
Testo per canzone
Prato alpino
1955
Canzone tango
Piccole mani
Canzone dialettale
Canzone dialettale
1937
Pèz ad cherta spigazeda
Testo per canzone
Perdutamente
Canzone valzer hesitation
Testo per canzone
Ora che sarà?
1988
Testo per canzone
Onde
Par San Benedett
Testo per canzone
Oh stèla dimal te (Lès che neva) 1939
Oro bianco
Canzone valzer lento
Canzone valzer dialettale
Oggi
Canzone tango
Testo per canzone
O bianca fata della notte
Occhi di gazzella
Testo per canzone
Notturno
Cino Pedrelli*
Settecamini*
Settecamini,
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli
Libero Giolli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli
M. Paolini - C. Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Aldo Rocchi°
Germano Mariani
Lamberto Corbara°
Lamberto Corbara°
Aldo Rocchi
Mario Pieri°
Renato Mattarelli
Giordano Bratti°
Guido Bianchi
Cino Pedrelli°
Mario Pieri
Maurizio Paolini°
Savio Record
Savio Record
D 514
D 510
Edizioni Musicali Savio
Edizioni Musicali Savio
Edizioni Musicali Mari
IL CANZONIERE MUSICALE DI CINO PEDRELLI
637
Canzone valzer
Testo per canzone
Testo per canzone
Canzone paso-doble
Sogneria di primavera (Lassù lassù-Valzer d’amore) 1937
Sono il figlio della lupa
Sorridi
Spagna in fiore
Canzone dialettale
Canzone valzer
Canzone ritmo lento
Canzone fox moderato
Canzone
Canzone slow fox
Stanòta l’a’ da nàssar un babin 1971
Stella del mare
Stelle
Stelle
Storia
T’ho detto no
Canzone valzer lento
Canzone slow fox
Ultima serenata (Serenata d’addio) 1955
Testo per canzone
Tu sola
1937
Tra un’ora t’ partiré
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
1969
Tirlindina pen gratè
Canzone dialettale
Canzone one-step dialettale Guerrino Casalboni*
Tina dai la mola
Cino Pedrelli
Canzone tango
1940
Ti chiedo l’amore
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Pedro*
Cino Pedrelli*
Testo per canzone dialettale Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Stanòta a t’ ò insugnì
1935
Canzone
Silenzio d’amore
Cino Pedrelli
Canzone one-step dialettale Cino da Cesena*
Sgnor Gaibèra
Cino Pedrelli*
Canzone fox slow
Settimo cielo
1955
Testo per canzone dialettale Cino Pedrelli*
Settimana Cesenate
Cino Pedrelli*
Testo per canzone
Serenata
Lamberto Corbara°
(Ignoto)°
Aldo Rocchi
Aldo Rocchi°
Aldo Rocchi
Lamberto Corbara°
Renato Mattarelli
Mario Pieri°
Aldo Rocchi°
Carlo Brighi
Paolo Gualdi
Renato Rasi°
Lamberto Corbara°
Renato Biguzzi
Aldo Rocchi°
Lamberto Corbara°
Savio Record
(Ignota)
Parlophon
SZ 2
Edizioni Musicali Savio
Edizioni Musicali Savio
GP 91749 Edizioni Musicali Savio
La Voce del Padrone GW 1355 Edizioni M. Marletta
Edizioni Musicali Savio
638 FRANCO DELL’AMORE
Canzone one-step dialettale Cino Pedrelli
Zess ch’e neva!
° Spartito musicale della canzone conservato
* Testo della canzone conservato
Canzone one-step dialettale Cino Pedrelli*
Zess ch’e neva!
Cino Pedrelli
Settecamini*
Cino da Cesena*
Canzone dialettale
Canzone valzer
Vorrei (essere il vento)
1977
Canzone valzer
Cino Pedrelli*
Cino da Cesena*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino Pedrelli*
Cino da Cesena*
Cino Pedrelli*
Cino da Cesena*
Cino Pedrelli*
Zarden
Testo per canzone
Canzone valzer
Voglio farti un vestito di baci (Un vestito di baci)
1936
Vieni!
Canzone valzer lento
Vieni lungo il mare
1936
Vicino a te
Canzone slow fox
Canzone valzer
1936
Vergini del mare (Sirene)
Canzone fox allegro dialettale
Vieni!
1950
Verdemézz
Canzone one-step
Canzone valzer
1937
1936
Testo per canzone
Valzer dei fiori (Anna)
Testo per canzone dialettale Cino Pedrelli*
Valzer (A un amigh compositor)
Valzer d’addio
Vent’anni
Testo per canzone
Un filo d’erba
Cino Pedrelli*
Testo per canzone dialettale Cino Pedrelli*
Un balàbil ad Zaclèn (Taca Zaclàin!)
Lamberto Corbara°
Savio Record
Savio Record
Gino Magnani°
Aldo Rocchi
Renato Mattarelli
I 502
D 503
La Voce del Padrone GW 1355
A. Rocchi - G. Mariani°
Aldo Rocchi°
Aldo Rocchi
Dante Imolesi°
Aldo Rocchi°
Dante Imolesi°
Aldo Rocchi
Cino Pedrelli°
Edizioni Musicali Savio
Edizioni Musicali Savio
Edizioni Musicali Savio
Pull Edizioni Musicali
Ed. Musicali Pasini
IL CANZONIERE MUSICALE DI CINO PEDRELLI
639
Fig. 1 – Spartito musicale della canzone one-step Mi piaci di Cino Pedrelli.
Fig. 2 – Manoscritto musicale della canzone valzer In Rumagna i bala tott di Cino Pedrelli.