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Da Central Park al Fulvio Testi la droga è problema di tutti Un piano "contro" della Regione

La droga: un fenomeno politico e sociale che continua ad espandersi in maniera mostruosa, un fenomeno che continua ad uccidere senza pietà centinaia e migliaia di giovani.

Il problema della droga sta assumendo oggi dimensioni sempre più macroscopiche al punto tale da indurre gli organismi interessati e preposti alla risoluzione di questo enorme problema, a promuovere un convegno sulle tossicodipendenze.

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Un convegno si è svolto nei giorni 8-9 e 10 febbraio presso l'Ospedale Maggiore di Niguarda, sotto il patrocinio del Collegio Commissariale dell'Ospedale. Hanno preso parte a questo convegno numerosi esperti in tossicodipendenze come il Presidente del Centro Assistenza Drogati (C.A.D.), un medico psicologo di Cascina Verde e molti altri.

I relatori nei loro interventi hanno affrontato il problema sotto molteplici aspetti; da quello medico a quello psicologico, del reinserimento, ecc. Sono stati resi noti alcuni dati estremamente importanti che dovrebbero indurre i cittadini a riflettere molto seriamente.

Nell'arco di due anni sono stati ricoverati all'Ospedale di

Niguarda più di 600 giovani drogati, di cui oltre 200 "curati" nel padiglione Origgi. Penso che tutti siano a conoscenza del fatto che in Origgi vengono ricoverati persone con un equilibrio psichico abbastanza alterato.

425 di questi giovani provenivano dalla città, 30 dalla zona 9 (cioè la nostra), 57 dalla zona 20, 4 dalla zona 17.

Nell'Ospedale psichiatrico "G. Antonini" di Limbiate sono stati registrati nel 1972, 112 ricoveri per tossicomanie, nel 1973 si è passati a 206. È evidente, a questo punto, che il fenimeno droga non sipuò più considerare come un fatto isolato, e come tale da osservare in veste di spettatori, ma come un sintomo grave in espansione che deve sentire coinvolta tutta la popolazione.

Dedicare tre giornate di studio al problema droga è un'ulteriore conferma dell'importanza che questo fenomeno sta rivestendo sempre più nella città e neí nostri quartieri.

La zona 9, in particolare, ne è direttamente interessata sia per lo spaccio di droga che viene effettuato in punti ben precisi e ormai noti a gran parte della popolazione, sia per il numero di drogati che aumenta sempre più in maniera allarmante. Aggiungiamo a tutto questo che non sono pochi i giovani morti nella nostra zona per abuso di sostanze stupefacenti.

Ci troviamo a combattere contro gente senza scrupoli, e grosse organizzazioni internazionali che perseguono i più bassi interessi e approfittano delle difficoltà di crescita che i giovani hanno per inserirsi nella società. Difficoltà dovute alla carenza di strutture, alla caduta di ideali e alla mancanza di prospettive nel futuro, soprattutto in questo momento di grave crisi che non assicura neanche il posto di lavoro. Il fenomeno sta quindi assumendo dimensioni tali da indurre la Regione Lombardia a varare una legge specifica di intervento.

La nuova Legge n. 685 del 22.12.1975 "Disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope. Prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti tossicodipendenti", prevede che la cura e la riabilitazione dei soggetti che fanno uso non terapeutico di sostanze stupefacenti o psicotrope, siano affidate ai normali presidi ospedalieri, ambulatori, medici e sociali localizzati nella Regione, che delega tali servizi a provincie e comuni, con esclusione degli ospedali psi-

Intervento del C.D.Z. nella programmazione delle pellicole;

Convenzione con le scuole per l'utilizzo della sala durante o anche fuori l'orario di scuola, per la proiezione di films per ragazzi, documentari ecc.;

Organizzazione di manifestazioni culturali proposte e gestite dalle forze sociali operanti nel quartiere (non dimentichiamo che l'Imperia è anche un teatro), le più svariate possibile: dalle manifestazioni teatrali, agli spettacoli musicali, alla realizzazione di cicli di films di sicuro contenuto culturale da organizzarsi con la collaborazione degli organismi già operanti in questo settore (ad esempio il F.A.C. — Films d'Arte e di Cultura).

Queste prospettive sono davvero allettanti e, se si attuasse- ro, questa vecchia sala potrebbe diventare davvero un momento di incontro e di spinta culturale per la popolazione, tenuto conto anche che in zona non vi sono altri cinematografi, nè tanto meno teatri.

Sergio Ghittoni

chiatrici. Un passo in avanti è stato almeno fatto; il drogato non viene più considerato uno "squilibrato" o "malato pericoloso", che come tale deve essere rinchiuso e sorvegliato, ma semplicemente un malato normale che necessita di cure più specifiche. Quello che più preoccupa è la rapidità di espansione del fenomeno, l'abbassarsi dell'età media di chi ricorre sistematicamente o anche solo saltuariamente all'uso di droghe, la capillarità della rete di distribuzione che non risparmia nessuna classe sociale e colpisce anche i bambini.

È ormai risaputo che sempre più frequentemente "loschi individuistazionano davanti all'uscita delle scuole elementari e medie per offrire ai bambini "caramelle" buone, gustose e invitanti o altre cose simili, ricche però all'interno non di zucchero, ma di qualche sostanza stupefacente.

DA GENNAIO IN VIGORE NELLE SCUOLE MATERNE ED ELEMENTARI

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